INTAVOLATA Memorie racchiuse in un tempo antico, nelle vecchie case voci case vite. Il tempo e gli uomini hanno distrutto case: disperso abitanti di un luogo semplice e luminoso. Non ci sono più voci litigiose nel lavatoio pubblico. Non c’è più neanche il lavatoio e nemmeno panni stesi sull’erba è rimasto il vuoto coperto da erbacce e spine.
4 SETT. 2001 AD INTAVOLTATA Sul far della sera il ripetitivo susseguirsi di mutevoli umori seguiva il groviglio di nuvole grigio bianche che oscuravano il declino del sole sul mare spumoso e in tempesta. Le onde s’accavallavano come i lotta sovrumana per poi abbattersi sulla riva come soldati stanchi dopo la battaglia la riva bianca e solitaria ormai spoglia sul finir dell’estate si preparava al riposo. La luna piena si adagiava su di essa il pensiero ovattato da inutili speranze si assopiva anch’esso deliziosamente deluso
SUL PAESE VECCHIO Un venticello fresco mena sulle cime degli alberi; scende nella valle allontana le pene della giornata. Trasporta la fantasia in preziosi voli. ed è ancora nella memoria dei tempi di casalinghi giorni si riversa il tempo come estemporanee pitture il freddo avvolge a terra di INTAVOLATA
PIOGGIE D’APRILE Si dissetava la terra con le piogge d’aprile a lungo attese. Nell’aria primaverile voci lodavano Dio. Si dilatava il cuore in smaniosi sospiri per esasperate passioni. Sommessi dialoghi col tempo disertavano il mio cuore.
PITTORE Immortale per me sulla tela:DOLCE ARTISTA, il vento impetuoso di levante che ulula disperato e crudele sui fiori di aprile e sul mio animo inquieto. Ferma il mare che sospinto da brezza irruente sembra volare verso l’orizzonte perdendosi con esso, come il mio desiderio di vita. fissa tutto con i colori della tua fantasia affinché nulla si smarrisca nel tempo.
IL TEMPO Vorrei poter fermare il tempo in un giorno sereno, in una notte stellata, in un sogno d’amore. Vorrei fermare L’attimo splendido Della risata di un bambino, il beato cantar del giovane speranzoso, dedicato al suo amore lontano. Vorrei fermare il rumore del mare in tempesta, la calma di una giornata estiva. Tutto vorrei fermare, ma il tempo corre veloce e niente potrà mai fermarlo.
IRIS(Fiori di San Giuseppe) È a primavera che i bordi delle strade e i prati della terra calabrese si riempiono di delicati fiori blu e bianchi. Esplodono colori e profumi come giovani amori cespugli selvatici di capperi coprono antiche mura, consumate dal tempo, come i fiori di San Giuseppe che durano poco. Donano al cielo pulito fragili petali immacolati come vergini al sole di marzo.
L’ALITO DI DIO Dalla chiesetta bianca e lieta, sulla collina d’intavolata si eleva dolce un canto. Un remoto mormorio giungeva ai suoi piedi dal mare limpido, azzurro. La brezza la sfiorava. un sole splendido illuminava la sua semplice volta. L’alito di Dio era su di essa.