Crisi_300_e_guerra_100_anni

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Crisi 300 e Guerra 100 anni. Reazioni di fronte alla peste (Flagellanti, persecuzioni ebrei) • • • •

Terrore collettivo, l’uomo del medioevo conosceva tante malattie incurabili, ma la peste non assomigliava a nessuna di queste e porta così la popolazione a scappare diffondendo sempre di più la malattia. Si chiede la misericordia di Dio, l’epidemia appare agli occhi dell’uomo del medioevo come una punizione divina, per sfuggire alla quale bisognava fare delle processioni esponendo le sacre reliquie. Ricerca capri espiatori, candidati ideali da questo punto di vista erano gli ebrei poiché ritenuti colpevoli della morte di Gesù. Manifestazioni di panico e fanatismo, come quella dei flagellanti, persone che si autopunivano pubblicamente con fruste munite di punte metalliche.

Rivolta Ciompi È una rivolta urbana che avviene a Firenze nel 1378. Firenze era un libero comune governato dai magistrati (9 priori) eletti dai componendi delle arti maggiori (banchieri, medici, commercianti). Oltre alle arti maggiori, a Firenze, c’era un’altra classe sociale, quella delle arti minori (artigiani e piccoli commercianti), che con l’arrivo della carestia si ribellano perché volevano avere anche loro il potere di eleggere i priori. Le arti maggiori danno questo potere alle arti minori, ma quanto le acque si calmano le arti maggiori riprendono il controllo.

Filippo il Bello Figlio di Filippo III l’ardito e Isabella d’Aragona salì al trono di Francia nel 1285 e dovette da subito affrontare gravi problemi economici e politici come per esempio il contrasto con l’Inghilterra di Edoardo I che finì con una guerra che durò dal 1294 al 1303. Già nel 1294 Filippo il bello aveva tentato di far valere i suoi diritti su due grandi feudi che erano all’interno dei confini del regno di Francia, ma avevano forti legami con la monarchia inglese. Il primo era il ducato atlantico di Guienna e il secondo la contea di Fiandra. Il re di Inghilterra si schiera dalla parte del conte di Fiandra che era in conflitto con il re di Francia. La guerra si concluse nel 1303 con la restituzione del ducato e il riconoscimento dei doveri di vassallaggio da parte del sovrano inglese. A Filippo il Bello succedettero uno dopo l’altro i suoi tre figli maschi. Giovanna d’Arco. Analfabeta, ma sicura di essere chiamata da “voci celesti” predicava la ripresa della guerra. Venne consacrata dagli storici del XIX secolo come l’eroina di un precoce spirito nazionale. Nel corso del 1429 prese personalmente parte a diverse battaglie e riconquiste di città, portando i francesi alla vittoria. Ma l’anno successivo Giovanna venne catturata e consegnata agli inglesi. Nel 1431, a 19 anni, fu condotta al rogo dopo un processo politico impostato sull’accusa di eresia. Carlo VI Succedette al trono francese nel 1380 rimanendo però sotto la tutela di un consiglio di reggenza di cui si liberò nel 1388 per tornare al governo del padre. Carlo regnò fino al 1392, anno in cui impazzì. Nella successiva contesa per il potere, in Francia ci fu una lunga guerra civile tra i sostenitori dei duchi l’Armagnac, della casa d’Orlèans e quelli dei duchi di Borgogna.

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