Asso Di Moda Magazine Di Giugno

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  • Pages: 45
numero

Pubblicazione mensile

CON

ION Z N VE

I

Pubblicazione mensile digitale Registrata presso il tribunale di Milano il 27/11/2008 nr 702 Distribuzione gratuita. Editore Grafiche Milani s.p.a. Milano P.le Cadorna 6 Direttore responsabile Massimo Costa. [email protected]

5

organo ufficiale di ASSOMODA Notizie su aziende, showroom, distribuzione e novità ..... IL CAMINETTO DEL PRESIDENTE

Giulio di Sabato incontra

Editoriale

Nicola Bardelle di Jacob Cohen

Azienda del mese Showroom del mese

Incontriamo oggi il titolare di Jacob Cohen, Nicola Bardelle, che guida l’azienda insieme al padre e fondatore Tato.

Temporary news

Cominciamo dall’attualità, come sta vivendo la tua azienda l’attuale situazione di crisi?

Fashion designers Giovani

Moda/Economia La Vetrina annunci Manifestazioni /09

E...

Devo dire che, almeno finora, la crisi non ci ha toccati. Del futuro non c’è certezza, tuttavia pensiamo di aver operato con lungimiranza ponendoci al riparo dalle contingenze più negative, come l’attuale. In generale, io credo che chi non ha investito su prodotto e qualità oggi soffre di più. Alcune aziende hanno guardato soprattutto al marketing

e alla comunicazione, trascurando il prodotto, e oggi si torna alla sostanza, cioè al prodotto. Credo sia il momento della verità e nei momenti cruciali il mercato riconosce l’autenticità, la qualità e la correttezza. Come nasce Jacob Cohen? Il marchio nasce nel 1985 da un’idea del fondatore, mio padre, che operava sul mercato con altri marchi noti del denim; l’intuizione fu quella di creare un jeans di culto, per distinguerlo nettamente dal jeans tradizionale. Il nome del marchio è l’unione di due nomi, Jacob – uno dei soci della Lewis – e Cohen, che è il Sig. Rossi del mondo ebraico.

Jacob Cohen

Il marchio ha vissuto nel limbo almeno fino al 2003. Poi l’incontro con un agente, Claudio Antonioni, ha fatto scattare l’idea di realizzare un jeans diverso, non presente nel mercato: i 700 capi sul pronto della prima stagione sono andati esauriti in un battibaleno, poi è stato tutto chiaro. Il segreto del successo è stata la vestibilità e direi che Jacob Cohen non è andata a cercare la sua nicchia di mercato, ma ha creato una nicchia di mercato. La ricerca del materiale è stata sempre fondamentale, con una cura maniacale delle collezioni, in maggioranza denim.

Azienda del Mese

E negli anni più recenti? Direi che è stata una cavalcata delle valchirie, che ha visto una costante crescita con risultati straordinari stagione dopo stagione. Il 2008 è stato chiuso con +40% e le previsioni per il 2009 sono per un +25%. L’azienda ha registrato a fine 2008 un giro d’affari di 30 milioni di euro e per il 2009 abbiamo ordinativi per 35 milioni di euro. Quali sono i vostri principali mercati? Il 2009 sarà il momento dello sbarco definitivo negli Stati Uniti e del consolidamento nei mercati in cui siamo già presenti. Pensiamo soprattutto all’Europa la quale rappresenta oggi il 33% del nostro giro d’affari: è evidente che in quest’ultimo mercato cercheremo di ampliare la nostra crescita avendo ampi margini per uno sviluppo del brand. Devo precisare che in alcuni Paesi dell’Europa, come Germania, Belgio ed Olanda – ma lo stesso discorso vale per il

Giappone – non abbiamo avuto la necessità di promuoverci poiché siamo stati direttamente contattati dagli operatori e dai buyers locali; Francia e Spagna hanno invece immediatamente recepito le peculiarità, diciamo pure l’unicità del nostro prodotto e lo stile che lo contraddistingue. Torniamo agli Usa, come opererete? Premesso che gli Stati Uniti, come e più di altre nazioni, ha sofferto e soffre una stagione di crisi assai pesante, siamo consapevoli di andare senza dubbio “nella tana del lupo”. Il denim è stato inventato in Italia ma è in America che ha conosciuto il suo sviluppo, secondo una concezione che ha sempre visto prevalere gli elementi di praticità, di divertimento e ancor più di utilizzo del capo denim per lavoro. Questa abitudine americana ad un certo tipo di jeans è la vera sfida per la nostra azienda,

Jacob Cohen

Azienda del Mese

che porta con sé la cultura e la profondità tipicamente italiana, del made in Italy. Si tratta di comunicare un nuovo stile, di far passare un messaggio innovativo che fa del denim un capo pratico ma elegante, funzionale ma raffinato. Insomma non venderemo jeans. Per completare il tema della distribuzione, la collaborazione con Sari Spazio ci ha consentito una penetrazione significativa nei mercati dell’Est Europa, Russia e Paesi dell’Est. Purtroppo la crisi economica si è accanita pesantemente su queste realtà, in particolare sull’Ucraina. Nonostante le difficoltà, esse rappresentano il mercato del futuro e siamo convinti che, superata questa fase critica, si apriranno notevoli prospettive per il nostro brand.

atelier”, che prevede la realizzazione di capi completamente su misura, per cui il cliente potrà scegliere il lavaggio, il colore, le cuciture e gli accessori: un mix di particolarità che renderà il capo assolutamente unico.

So che c’è un'altra grande novità per il 2009? Direi che la più importante novità per quest’anno sarà il “su misura”. È un prodotto denominato “denim

Il concetto del “Taylor” è presente in ogni capo Jacob Cohen, tuttavia il “su misura” si adatterà in particolare al cliente sofisticato che vuole per sé un “pezzo unico”, magari con fili d’oro o altri dettagli preziosi. La “tiratura” sarà limitata e i prezzi andranno da mille euro in su, i punti vendita saranno una decina nel mondo e, pensiamo, un paio in Italia, tutti selezionatissimi. Chiudiamo con la comunicazione, mi pare che non sia la vostra priorità? È vero, siamo arrivati a 15 milioni di fatturato senza praticamente spendere nulla in comunicazione. Anche oggi gli investimenti non superano il 3% e sono concentrati

sulle riviste più affini alla nostra sensibilità. L’immagine dell’azienda è focalizzata sul prodotto, il capo emerge chiaramente e fa la differenza. Anche la confezione è curatissima, l’aspetto visivo è oggetto di attenzione speciale così come l’aspetto olfattivo: infatti i profumi che emanano delle confezioni vengono studiati e rinnovati costantemente. Noi non siamo nemmeno frequentatori di fiere, né italiane né estere, perché preferiamo non mescolarci con altre aziende; non è snobismo, ma una scelta strategica, frutto della consapevolezza di produrre capi “unici”, non generalizzabili: non siamo nel segmento sportswear e nemmeno nella jeanseria e, se in quest’ultima categoria dobbiamo essere catalogati, allora diciamo che siamo “il Kiton del denim”.

Jacob Cohen

Azienda del Mese

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LE ORIGINI DI JACOB COHËN Il marchio Jacob Cohën, come riporta fedelmente l’Enciclopedia del Jeans, nasce nel 1985 a Pontelongo (Padova) da un’intuizione di Tato Bardelle, già creatore e proprietario di brand di successo come Outsider, Americanino e Kinghino.

le collezioni, è l’elemento che contraddistingue il jeans Jacob Cohen e fa si che chi lo compra dopo la prima volta non lo faccia per caso. La produzione e distribuzione di Jacob Cohën è affidata a Giada SpA, che a fine 2008 ha registrato un giro d’affari di 30 milioni di euro.

Ma è Nicola Bardelle (classe ’67) figlio di Tato, che nel 2003, in piena Era del denim, riprende in mano il brand dandogli una nuova impronta: il jeans non è più un pantalone da lavoro, ma un “lifestyle”, un nuovo modo di sentirsi. Questo era il sogno di Nicola, cresciuto tra un denim e l’altro, ma sempre alla ricerca del modello perfetto, “che gli calzasse a pennello”.

Arrivati a vendere oltre 250 mila capi con la primavera-estate 2009, la stima per l’anno in corso si attesterà su un fatturato globale di circa 40 milioni di euro, con un incremento del 30%.

Obiettivo del giovane Bardelle, volto e anima di Jacob Cohën, è “creare un jeans che possa essere così comodo ed elegante da essere indossato in ogni occasione anche da chi non è mai stato abituato ad usarlo”.

Questo jeans di cultura ha già saputo affermarsi al fianco delle principali griffe nelle vetrine dei “trend setter” mondiali dell’eleganza.

Dopo anni di ricerche e duro lavoro, Nicola dà alla luce il nuovo logo, la di Jacob, e con lui il nuovo Jeans sartoriale di lusso destinato alle migliori vetrine internazionali. La vestibilità perfetta è il punto di forza di tutte

Attualmente il 65% del fatturato è italiano, ma nei piani dell’imprenditore veneto sono previsti importanti investimenti anche sui mercati esteri.

All’estero la presenza più forte è in Giappone, Olanda, Belgio, Germania, Francia e Spagna, e con contratti di distribuzione già siglati con alcuni tra i più importanti imprenditori del settore per i territori dell’ex Repubblica Sovietica. Ma Jacob Cohën è pronto a sbarcare entro il 2009 anche negli Stati Uniti, Canada, Paesi Scandinavi e Cina con la sua mission sartoriale.

Jacob Cohen

Azienda del Mese

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JACOB COHEN PREMIUM: VINTAGE PHILOSOPHY Punta di diamante della collezione Jacob Cohën

inattese al maschile, come le microrighe e i piccoli

primavera-estate

linea

dot e i bottoni, che vengono applicati prima dei lavag-

“Premium”, trenta modelli dedicati a un pubbli-

gi finali e assumono anch’essi un aspetto “old”. La li-

co giovane, consapevole, affascinato da un’idea

nea “Premium” non si accontenta dei toni indaco, ma

di moda sofisticata e non banale. Qui il concetto

esplora una palette colori energetica, dal bianco al

di vintage non è solo un vezzo, ma un’autentica

viola passando attraverso infinite sfumature di lilla,

filosofia: il denim più pregiato è trattato con fi-

rosa, azzurro, beige o gli abbinamenti sorprendenti

nissaggi rigorosamente naturali, lavato con pie-

che nascono da finissaggi originali: come il cinque ta-

tra pomice in infinite variazioni, consumato ad

sche bicolore che presenta due toni diversi tra l’inter-

arte nei punti più critici, qualche volta rattoppa-

no e l’esterno, grazie a un procedimento di scoloritura

to artigianalmente per creare un mood vissuto e

selettivo. Il pantalone, un autentico pezzo unico alla

intensissimo. Ai dettagli il compito di amplifica-

fine della creazione, viene confezionato sottovuoto in

re il concetto: rivetti d’ottone con una patina ef-

una sacca che ne conserva l’aspetto “used”, conferito

fetto ruggine, l’etichetta di cavallino color baio,

dall’esperienza artigianale di Jacob Cohën, fino al mo-

il “baffo” sulla tasca ricamato e la cimossa so-

mento di indossarlo.

2009

è

la

nuova

no realizzate con tessuti da esterno, in fantasie Milano, 29 ottobre 2008

Jacob Cohen

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Azienda del Mese COMUNICATO STAMPA

ATMOSFERE TRENDY COLLEZIONE DONNA P/E 2009

Raggiunge l’ideale equilibrio tra forma e contenuto la collezione primavera-estate 2009 di Jacob Cohën. Il Tailored Jeans di Nicola Bardelle per lei infatti sa coniugare la ormai leggendaria vestibilità dei cinque tasche in denim con atmosfere trendy e attualissime, irresistibili. Il punto focale dell’innovazione è, come sempre, da ricercare nella scelta dei materiali e nei diversi procedimenti di lavaggio, studiati e messi a punto nella lavanderia di proprietà di Jacob Cohën, e perciò inimitabili. Qui nascono mani piacevolissime anche per il denim, gradazioni e profondità di colore inaspettate, spettacolari aspetti vintage, superfici spalmate, lucide, delavé…I materiali accendono l’estate: aldilà del jeans, troviamo in collezione il freschissimo misto lino, il drill di cotone, ma anche superfici lavorate come il barré di misto seta, rigati, stampe floreali e quadretti stretch che suggeriscono atmosfere accattivanti e il fresco lana, femminilissimo grazie a gessature e cuciture in gradazioni soft. Alla sostanza di materiali e lavorazioni curatissime si va ad aggiungere in questa stagione un’ispirazione moda molto accentuata: la St.Tropez di Brigitte Bardot con i pantaloni alla pescatora a quadretti Vichy con il dettaglio

ricercato di passanti per la cintura over-size per poter accogliere cinturoni strizza-vita. O il bon ton di Newport, tradotto in pantaloni in seersucker dai toni acquarello, azzurro cielo, rosa baby, lilla che ritorna anche in blazer con il crest sul taschino e le piccole maniche a campana. Irresistibili i pantaloni con zip sul fondo con il piping che corre lungo le impunture a disegnare la silhouette. Nuovi e seducenti i cinque tasche che fanno parte della Limited Edition, in denim o drill bianco, con maxi ricami fatti a mano: teschi, rose, scritte per moderne avventuriere. Anticipano la moda i pantaloni palazzo in leggera lana, ma anche in denim, misto lino o cotone a vita alta con doppio bottone e gamba ampissima. Must di stagione gli shorts che esplorano una irresistibile gamma di varianti: sono classici o hanno la gamba asciutta talvolta finita da un orlo sfilacciato, sono bloomers con grandi tasche cargo, hanno le bretelle o accennano a una salopette. Completa il guardaroba la serie degli abitini passepartout, in denim, cotone o misto lino hanno un aspetto ingenuo e bon ton, quasi da divisa british, impreziositi da dettagli-moda come il volant piatto che sottolinea lo scollo, le bretelline piatte, il colletto e i polsi a contrasto, l’effetto camicia più gonna dato dall’uso di due denim differenti nella costruzione. Milano, 29 ottobre 2008

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Azienda del Mese COMUNICATO STAMPA

DENIM SARTORIALE

COLLEZIONE UOMO P/E 2009 Pensa a un uomo giovane ed evoluto l’art director Nicola Bardelle, quando delinea la collezione Tailored Jeans di Jacob Cohën per la primavera estate 2009. Riflette su un uomo curioso, innovativo nella ricerca estetica, che non rinuncia mai alla perfezione del suo vestire. Che sceglie il denim come materiale d’elezione per l’aspetto vissuto e sofisticato insieme, per la duttilità che gli consente di essere facilmente sportivo, ma anche di scoprirne l’anima più sartoriale. Per lui Jacob Cohën esplora una dimensione nuova del jeans, multiforme protagonista sempre impeccabile anche nelle versioni più spiccatamente vintage, grazie a un fit di stagione in stagione sempre più vicino alla perfezione e a dettagli che segnano la nuova frontiera dell’esclusività. La ricerca di nuove soluzioni passa attraverso materiali che sono già di culto, come il denim giapponese Kurabo, lavorato su telai a navetta e su misure che consentono di interpretare la cimosa come un elemento di decoro e di distinzione, ma anche, filtrati dalla creatività di Nicola Bardelle, inattese interpretazioni di tessuti come il fresco di lana o il check. Cambia l’ambiente, ma non la voglia di sperimentare, nella serie Wool. Progettata a partire dalle pregiate lane del lanificio Carlo Barbera esprime in pieno il concetto di Luxury Jeans tanto caro a Jacob Cohën: il cinque tasche si libera definitivamente della suo retaggio worker per sposare uno stile formale se è declinato in gessati con filetti colorati o finestrati

classici o ancora in croccanti freschi di lana. Tocco supremo di eleganza i dettagli: passanti cuciti e ripassati a mano che sostituiscono i rivetti, ricamo-griffe sulla tasca, bottoni in palladio, finiture in tessuti rubati alla camiceria. Continua anche la storia della Limited Edition, fiore all’occhiello di Jacob Cohën, caratterizzata dall’uso esclusivo di denim Kurabo e quindi dall’uso della cimosa come decoro, il logo d’argento applicato sull’etichetta di cavallino, i ricami manuali sulla tasca. E’ nuova invece la linea RELAX che gioca la carta della felpa, bellissima, in uno splendido cotone, pantaloni cinque tasche dall’aspetto glamour e dalla infinita comodità, dettagli hi tech come bottoni in carbonio, da completare con polo in diverse varianti, anche con finiture a contrasto o colletti camicia e con t-shirt col taschino. I bermuda rappresentano la riposta alle esigenze dell’estate, nella versione con coulisse in lino, cotone o denim o in quella di taglio formale in principe di Galles o tela chambray. Da annoverare tra le novità anche la curatissima collezione di camicie, tutte realizzate artigianalmente, in popeline, mussola e “piumino” di cotone: asole cucite con filo di seta, bottoni in madreperla australiana, mouche ricamata, barrette applicate a mano. Speciale la camicia in denim che coniuga l’innata sportività del capo con un’attenzione artigianale per la realizzazione che conta ben 25 passaggi manuali! Milano, 29 ottobre 2009

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JACOB COHËN AVANZA SUL BLUE DENIM CARPET Jacob Cohën prosegue il suo cammino nel Taylored Jeans interamente Made in Italy festeggiando a fine 2008 il traguardo dei 30 milioni di fatturato, convincendo sempre più Nicola Bardelle, imprenditore e direttore creativo del marchio, che il suo sogno si sta avverando. Il successo di Jacob Cohën non è visibile solo dal numero di pantaloni che si “incontrano” camminando per strada, ma anche dal giro d'affari in progressiva e costante crescita. Arrivati a vendere oltre 250 mila capi con la primavera-estate 2009, la stima per l’anno in corso si attesterà su un fatturato globale di circa 40 milioni di euro, con un incremento del 30% circa. Nato e cresciuto in una famiglia che negli anni Ottanta, nel cuore del laborioso Nord Est, aveva già compiuto un’ impresa a dir poco impensabile solo pochi anni prima: sfidare gli americani su un prodotto storicamente a stelle e strisce, il jeans. Sono firmati Bardelle, per esempio, i successi di brands come Americanino, Outsider, Frank Scozzese. Ma la nuova frontiera, il sogno di Nicola Bardelle era quello di “sdoganare” il denim da uniforme al servizio di movimenti e mestieri, per incoronarlo sul trono dei capi d’abbigliamento con la A maiuscola. Dal 2003, anno di rifondazione del marchio, grazie all'interpretazione sartoriale che Nicola Bardelle ha dato

alle sue collezioni, alla perfetta vestibilità, alla qualità massima dei materiali impiegati, Jacob Cohën è diventato il pantalone di chi: “ il jeans, non l'ho mai messo prima.” Oggi, i capi di Bardelle sono distribuiti in circa 750 tra le migliori boutiques del mondo: questo jeans di cultura ha già saputo affermarsi al fianco delle principali griffe nelle vetrine dei “trend setter” mondiali dell’eleganza. Attualmente il 65% del business è ancora realizzato in Italia, mercato che mantiene incontrastato il ruolo di officina del luxury wear, con circa 450 boutiques, ma Germania, Olanda e Belgio, sono realtà ormai consolidate, rappresentando un 14% del giro d'affari, mentre Spagna e Francia sono arrivati a contribuire per il 6% per cento. Inoltre sono già stati siglati contratti di distribuzione con alcuni dei più importanti imprenditori del settore per i territori dell’ex Repubblica Sovietica. Altro importante mercato di riferimento è il Giappone, che rappresenta per chi “pratica” l’arte del jeans un vero e proprio banco di prova: in una realtà in cui la cultura, la ricerca nel settore è tra le più avanzate del mondo (tra i produttori di Denim, il Giappone, con il Kurabo, è uno dei più importanti ed evoluti), avere successo significa laurearsi a pieni voti. Jacob Cohën è pronto a sbarcare entro il 2009 anche negli Stati Uniti, Canada, Paesi Scandinavi e Cina con la sua mission sartoriale. Milano, Marzo 2009

TEMPORARY news

DADODORO Torino Via Garibaldi 37 Un’iniziativa TEMPORARY RETAIL. Media superficie commerciale e quindi con licenza per tutte le categorie merceologiche, incluso il food. Spazi temporary retail all’interno di un multistore di successo con importante store-traffic. Spazi personalizzabili; perfettamente attrezzati, sonorizzati e con percorso olfattivo Oikos. Casse touch screen in rete; banchi cassa; pos abilitati a tutte le carte di credito e di debito; (new!)abilitato anche al pagamento in oro; Il layout della location permette di ospitare più eventi contemporaneamente o più brands della stessa azienda ( multi-events , multi-brands ). DADODORO ha il più importante sviluppo di vetrine su Via Garibaldi, la via pedonale più lunga d’Europa e a maggior tasso di traffico pedonale della città. Le nove vetrine sulla via consentono un’integrazione naturale anche con esposizioni sul suolo pubblico per cogliere il passaggio pedonale più importante della città. DADODORO. TORINO V.GARIBALDI 37

TEMPORARY news

“TEMPORARY RETAIL : una forma di comunicazione che si paga con il commercio

“Una soluzione chiavi in mano TEMPORARY RETAIL la cui realizzazione e pubblicità si possano pagare con i risultati di vendita”

Questa la chiave di lettura proposta nell’intervento di Roberto Gai - consigliere ASSOTEMPORARY, presidente DADODORO e TEMPORARY RETAIL - che ha raccolto un acceso interesse durante Il 1° CONVEGNO NAZIONALE ASSOTEMPORARY realizzato in collaborazione con l’Università IULM a Milano.

E’ in sintesi il contenuto dell’intervento …“ il fenomeno temporary retail risponde in modo efficace alle attuali difficoltà strutturali della distribuzione , per favorirne la diffusione DADODORO ha ideato una soluzione chiavi in mano di temporary retail la cui realizzazione e pubblicità si pagano con i risultati di vendita al consumatore finale ". Particolarmente interessante la soluzione chiavi in mano VENDITE PRIVEE IN TEMPORARY RETAIL.

Liga. Responsabile Dadodoro Temporary Shop DADODORO.Temporary CK

TEMPORARY news

Abbattimento drastico dei costi di comunicazione degli eventi TEMPORARY. DADODORO Vip Card Club che conta oltre 35.000 soci ( clienti fidelizzati ) con i quali DADODORO comunica via SMS.

Vendite prive in TEMPORARY SHOP. Campagne promozionali chiavi in mano

DADODORO. Temporary FESTINA GROUP

della durata di 1 mese, veicolate via sms ai clienti fidelizzati, in forma strettamente riservata, senza cartelli vetrina o uso di altri media. Nella prima settimana - periodo di comunicazione one to one - viene allestito un TEMPORARY SHOP completamente dedicato all’accoglienza dei Clienti Soci per la presentazione dei prodotti e delle proposte in campagna. DADODORO. Temporary LAMBORGHINI

TEMPORARY news

NEXT SOON

Morellato Giugno/luglio Altri in short list

DADODORO. Temporary BREIL TRIBE (maggio 2009)

TEMPORARY news

TEMPORARY RETAIL è un punto di incontro tra domanda ed offerta di temporary retail in Italia. Interlocutore naturale per le grandi proprietà immobiliari e gli investitori ai quali fanno capo I PIU’ IMPORTANTI CENTRI COMMERCIALI E LE MIGLIORI LOCATIONS NEI CENTRI URBANI. Un operatore capace di dare soluzioni chiavi in mano ai brands : disponibilità a calendario annuo di centinaia di mesi/locations ; ufficio progettazione e realizzazione di allestimenti con criteri di industrializzazione dei processi su tutto il territorio nazionale; presa in carico degli aspetti amministrativi e di quelli operativi , dall’attrezzatura al personale di vendita; format altamente caratterizzato , modulare, scalabile, personalizzabile e low cost ; soluzioni innovative di marketing mix per OPERAZIONI TEMPORARY EFFICACI E VINCENTI.

CONTATTI [email protected]

Info per property investment companies [email protected]

Info per retail brands [email protected]

DADODORO. SHOPVILLE LE GRU

ROBERTO GAI. Consigliere ASSOTEMPORARY. Presidente DADODORO e TEMPORARY RETAIL

BORGONUOVO EVENTI

TEMPORARY news

Nel cuore di Milano, dove pulsa più forte la vita della città ed il mondo della moda, del business e della finanza ha il sopravvento, Vi attende il BORGONUOVO EVENTI: una struttura d’eccellenza che offre il proprio contributo d’immagine e qualità per la presentazione delle Vostre iniziative di rilievo; la sede ideale per eventi importanti, mostre, showroom, manifestazioni commerciali e culturali; il negozio temporaneo immediatamente operativo, per una presenza significativa fra prestigiosi protagonisti, nell’area più esclusiva di Milano; il luogo ideale per incontrare invitati scelti e presentare collezioni d’élite. BORGONUOVO EVENTI è ubicato in fondo alla Via Montenapoleone, a due passi dal Teatro alla Scala, in un piccolo palazzo ottocentesco fatto oggetto recentemente di un complesso intervento di restauro che ne ha esaltato il valore storico ed architettonico. Esso si sviluppa sull’intero pianoterra, su una

superficie di 250 mq., con cinque sale, nove vetrine e ingressi indipendenti sia da Via Borgonuovo, che da Via Monte di Pietà. L’elegante struttura offre il massimo del comfort ed il meglio della tecnologia multimediale conservando, nel contempo, lo stile neoclassico dell’edificio. La vasta gamma di impianti (luci ambienti e vetrine, barre elettrificate ad uso dei Clienti, reti Internet, telefono, TV, video sorveglianza…) consente di soddisfare le più svariate tipologie d’utilizzo. Non manca l’assistenza di segreteria multilingue e il servizio reception, custodia e vigilanza nonché locali adibiti a deposito. La personalizzazione dei servizi spazia inoltre dalla progettazione all'allestimento, dalla comunicazione al catering. BORGONUOVO EVENTI è la risposta di grande qualità ed efficacia a chiunque intenda presentarsi anche per pochi giorni -, ad una ribalta promozionale di risonanza nazionale ed internazionale.

BORGONUOVO EVENTI

TEMPORARY news

LE SALE Le cinque grandi Sale offrono il massimo in termini di comfort d’accoglienza e flessibilità, nonché di immagine e tecnologie d’impianti. Sala Brera: ha il cielo per soffittatura! Una grande vetrata apribile, a copertura di un tradizionale cortile. Un’intera parete a specchi impreziosisce l’ambiente. Sala Verdi: con la suggestione delle travi in legno scuro, a vista, ci collega alle altre Sale. Sala Scala: due vetrine sulla via Monte di Pietà, il prezioso soffitto a cassettone e una classica lampada di Vico Magistretti. Sala Manzoni: caratterizzata dallo splendido e originale portale di ingresso dalla Via Monte di Pietà. Sala Giardini: e’ l’ambiente più spazioso (circa 60 mq), con 5 vetrine d’angolo ed un altro portale di ingresso dalla Via Borgonuovo. A disposizione di BORGONUOVO EVENTI è altresì il grande atrio di ingresso del fabbricato, tipico dello storico Quartiere di Brera.

SERVIZI E STRUTTURE Reception e Segreteria multilingue Interpreti Allestimenti Catering Manutenzione, pulizia e riassetto sale Sistemi multifunzioni: (Scanner, stampante, fotocopiatrice bn/c, fax) Lavagna luminosa e a fogli mobili Videoproiettore Schermi per videoproiezione Linea telefonica ISDN (Cordless) Internet a banda larga PC Sorgenti video: VHS, DVD, satellitare TV LCD Impianto Hi-Fi Riscaldamento e raffrescamento Sistema di allarme collegato con Istituto di Vigilanza 24 hs. Videosorveglianza Binari per sospensione a parete Completano la struttura, locali di ca. 35 mq. ad uso deposito, collegati con scala interna.

BORGONUOVO EVENTI

TEMPORARY news Sala Manzoni

Il PREGIO DEGLI IMPIANTI

Il sistema di illuminazione, volutamente differente in ogni sala per riguardo all’architettura neoclassica degli ambienti, è stato progettato per creare scenari molteplici e duttili. Strutture nascoste nel controsoffitto (barre elettrificate) permettono l’aggancio meccanico ed elettrico di proiettori tecnici per valorizzare al massimo gli spazi.Le nove vetrine, che si affacciano sia sulla Via Borgonuovo che sulla Via Monte di Pietà, dispongono di un impianto di illuminazione distribuito su due accensioni.Tutti gli impianti del BORGONUOVO EVENTI sono stati studiati in modo tale da non intralciare le esigenze delle più svariate tipologie di utilizzo e per rispondere, nel contempo, alle più sofisticate tecnologie impiantistiche.

CONTATTI BORGONUOVO EVENTI Via Borgonuovo 1 – 20121 Milano Tel.: 02 7729.7729 www.cogesta.eu email: [email protected] N° verde 800895562

BORGONUOVO EVENTI

TEMPORARY news

CONTATTI BORGONUOVO EVENTI Via Borgonuovo 1 – 20121 Milano Tel.: 02 7729.7729 www.cogesta.eu email: [email protected] N° verde 800895562

Sala Scala

BORGONUOVO EVENTI

TEMPORARY news Sala Brera

CONTATTI BORGONUOVO EVENTI Via Borgonuovo 1 – 20121 Milano Tel.: 02 7729.7729 www.cogesta.eu email: [email protected] N° verde 800895562

BORGONUOVO EVENTI

TEMPORARY news Sala Giardini

CONTATTI BORGONUOVO EVENTI Via Borgonuovo 1 – 20121 Milano Tel.: 02 7729.7729 www.cogesta.eu

email: [email protected] N° verde 800895562

BORGONUOVO EVENTI

TEMPORARY news Sala Verdi

Il PREGIO DEGLI IMPIANTI

Il sistema di illuminazione, volutamente differente in ogni sala per riguardo all’architettura neoclassica degli ambienti, è stato progettato per creare scenari molteplici e duttili. Strutture nascoste nel controsoffitto (barre elettrificate) permettono l’aggancio meccanico ed elettrico di proiettori tecnici per valorizzare al massimo gli spazi.Le nove vetrine, che si affacciano sia sulla Via Borgonuovo che sulla Via Monte di Pietà, dispongono di un impianto di illuminazione distribuito su due accensioni.Tutti gli impianti del BORGONUOVO EVENTI sono stati studiati in modo tale da non intralciare le esigenze delle più svariate tipologie di utilizzo e per rispondere, nel contempo, alle più sofisticate tecnologie impiantistiche. CONTATTI BORGONUOVO EVENTI Via Borgonuovo 1 – 20121 Milano Tel.: 02 7729.7729 www.cogesta.eu

email: [email protected] N° verde 800895562

TEMPORARY news

COGESTA SERVIZI ORGANIZZATI PER IL BUSINESS E LA RICETTIVITA’

Dal 1970 imprese e professionisti trovano in Cogesta una pluralità di servizi che rispondono a molteplici esigenze: dall’alloggio in strutture residenziali alberghiere, alla disponibilità di uffici arredati immediatamente operativi con personale di alta professionalità e tecnologie d’avanguardia, nonché di sale per convegni ed esposizioni. Ora, in linea con le nuove tendenze di mercato, COGESTA propone BORGONUOVO EVENTI, un raffinato Temporary Shop a due passi dalla Via Montenapoleone. Questa Location, avente superficie di 200 mq, è ubicata in un piccolo palazzo ottocentesco tipico del quartiere di Brera e dispone di 5 grandi sale, con 9 vetrine d’angolo e 3 ingressi indipendenti. Non manca l’assistenza di un pacchetto completo di servizi, tutto ciò che serve per l’organizzazione di eventi (segreteria multilingue, servizio reception, custodia e vigilanza, nonché disponibilità di locali adibiti a deposito). La personalizzazione dei servizi spazia inoltre dalla progettazione all'allestimento, dalla comunicazione al catering.

Le forme architettoniche di grande immagine e le possibili suddivisioni degli ambienti consentono l’utilizzo di BORGONUOVO EVENTI non soltanto come negozio temporaneo dove il Cliente può vendere il proprio prodotto, per una settimana, un mese …: è anche sede ideale per mostre, showroom, manifestazioni commerciali e culturali importanti con particolare richiamo per i “Press-Day”. La vasta gamma di impianti (luci modulabili per ambienti e vetrine, barre elettrificate ad uso dei Clienti, Internet, telefono, TV, video-sorveglianza …) consente di soddisfare le più svariate esigenze di chiunque intenda presentarsi - per il tempo desiderato -, ad una ribalta promozionale di risonanza nazionale ed internazionale. Davvero possiamo affermare che, nel cuore di Milano, nella sua parte più intima e nobile, in un luogo ad un tempo centralissimo ed aristocraticamente appartato, è nato un nuovo strumento valido ed efficace di marketing e comunicazione.

TEMPORARY news

Temporary store anche per le griffe del lusso:

è la volta di Hermès Hermès inaugurerà un temporary store al 63 di Main Street negli East Hampton a New York, che resterà aperto per quattro mesi. Non si tratta di un’iniziativa isolata per la maison francese specializzata nei foulard e negli accessori di lusso. Altre tre o quattro location di vendita temporanee potrebbero essere avviate nel corso dell’anno anche in Europa. Lo ha dichiarato alla stampa internazionale Patrick Thomas, chief executive officer di Hermès International, specificando come questi negozi

significhino altrettante opportunità: “Il temporary store è un modo per fare una verifica e rispondere alla domanda: abbiamo potenziali clienti in una determinata area?”. Pare dunque che gli shop a tempo si stiano affermando anche come test per le griffe del lusso - al di là delle esigenze contingenti di “supplenza”, ossia quando sono in corso i lavori di rifacimento della boutique ufficiale - in location prestigiose e ad alto tasso di shopping.

Moda/Economia

IL SEGMENTO DELLA MODA JUNIOR BRILLA NEL TESSILE I dati confermano chiaramente il buon momento della moda junior italiana, cioè l’abbigliamento in maglia e tessuto per ragazzi/e fino ai 14 anni, accessori ed intimo inclusi, con un volume d’affari, anche in crescita del 2,6%, che si attesta sui 2, miliardi di euro. Sembra dunque che questo segmento sia al riposo dalla congiuntura sfavorevole che caratterizza il settore tessile e il sistema economico internazionale.

uno scenario di debolezza del consumo di moda in italia, gli acquisti di capi per bambini risultano una spesa non comprimibile per la famiglia italiana.

Oltre questo aspetto, occorre sottolineare che, nel primo semestre 2008, le nascite hanno fatto registrare un + 2,1% con una punta del +5,6% nel centro italia. Da ultimo rileviamo che gli ottimi risultati sul mercato interno non sono disgiunti da un consolidamento del processo di internazionaVa precisato inoltre che, a differenza della media lizzazione del segmento, passato dal 24% di due del sistema moda italiano il quale realizza ben ol- anni or sono al 27% del 2008. tre la metà delle vendite all’estero, la domanda interna risulta fondamentale per il segmento ju- Un ulteriore punto della situazione si farà dal 25 nior, dove non si arriva ancora ad esportare il 30- al 27 giugno al 69esimo Pitti Immagine Bimbo, in % del fatturato. programma a Firenze e da anni punto di riferiIl quadro indica che, nonostante la persistenza di mento mondiale per il settore.

Moda/Economia

CREME, MASSAGGI E PALESTRE: L’ITALIA SPENDE 5,5 MILIARDI Dal sondaggio “come cambiano i consumi e comportamenti di wellness di fronte alla crisi economica”, realizzato da Net5 marketing research per Rimini Wellness, emerge un quadro di costante crescita e di forte interesse per i prodotti legati al benessere. Infatti un quarto degli italiani che frequentano una palestra o un centro wellness, nonostante il clima necessario, ha aumentato il budget di questo consumo legato al proprio tempo libero. La maggioranza, circa il 55%,

ha invece mantenuto lo stesso livello di spesa, mentre solo il 12% l’ha diminuito. Sono aumentati anche gli acquisti di integratori vitaminici, di trattamenti per il corpo e di abbigliamento sportivo. È in crescita anche il numero degli appassionati che si recano in centri ed impianti sportivi per cimentarsi in altre attività, come il calcetto e il ciclismo. Tagli invece agli ingressi in piscina e per l’acquisto di articoli sportivi.

Moda/Economia

VENDITORI NELLA TRINCEA DELLA CRISI Se c’è una categoria che si trova in prima linea nell’affrontare la crisi economica, con una pressione psicologica farse mai provata prima, è quella dei venditori – agenti e rappresentanti. Perché la produzione rallenta, la domanda ristagna, le banche chiudono i rubinetti del credito, ma dai venditori ci si aspetta sempre che tutto proceda meglio.

Purtroppo, invece, la situazione è difficile in ogni settore e nella moda il calo negli ordini non è inferiore al 25/30%per quanto riguarda il mercato italiano. Non va molto meglio all’estero, ma indubbiamente alcuni mercati come Medio ed Estremo Oriente consentono il raggiungimento di obbiettivi importanti, che in parte compensano il tracollo di Russia e Paesi dell’Est.

MAX MARA APRE UN “MULTITASCA” E’ stata recentemente inaugurata nel centro di Milano, in C.so Vittorio Emanuele, il flagship store di Max Mara – gruppo che ha 4540 dipendenti nel mondo e 2632 negozi. Negli anni il salotto di Milano è cambiato, lo shopping in C.so Vittorio Emanuele è diventato più democratico. Ecco perché è stata data una struttura innovativa al negozio.

Nel basement ci sono il denim e la linea weekend, la più economica e sportiva. Accanto a jeans, golf e magliette ci sono accessori a prezzi accessibili. Al piano terra ci sono invece gli impermeabili, parenti stretti dei capi-icona di Max Mara, vale a dire i cappotti. Al secondo piano troviamo gli abiti da sposa, altro segmento importante delle collezioni realizzate dal gruppo.

UNO SHOWROOM MILANESE PER LUISA SPAGNOLI Guarda all’internazionalizzazione Luisa Spagnoli, brand di abbigliamento femminile fondato all’inizio del secolo scorso e presente con oltre 150 negozi nei centri storici di tutta italia. L’opening in Via Montenapoleone 1 Milano ne è la testimonianza più concreta ed

evidente.Già forte di un’importante distribuzione nell’Est Europa, l’azienda di Perugia punta a portare avanti in maniera determinata il suo percorso di sviluppo internazionale e, anche grazie alla nuova apertura milanese, a valorizzare il suo made in italy, elemento basilare del successo del brand.

Moda/Economia

APPUNTAMENTO A GIUGNO A MILANO, LA CAPITALE MONDIALE DELLA SPOSA Dal 19 al 22 giugno Si Sposaitalia Collezioni accoglierà oltre 150 espositori: le più famose griffe internazionali ed italiane si danno appuntamento alla rassegna di riferimento a livello internazionale. Già nella scorsa edizione gli operatori esterni avevano raggiunto il 35% della presenze, con una crescita del 10% rispetto

all’edizione del 2007. La manifestazione nel 2009 si presenta con una nuova immagine, con la finalità di un posizionamento ancora più alto nella rassegna. Sono quattro le sezioni in cui è suddivisa: designer, bride, men’s wear e accessories. La sede è Fierlamilanocity, padiglione 3 con ingresso in Porta Teodorico.

JACOB COHEN PUNTA SUGLI USA Jacob Cohen, con la sua linea jeanswear high-end prodotta e distribuita da Giada Spa, viaggia in aperta controtendenza e fa registrare a fine 2008 un giro d’affari di 29 milioni di euro. Il 2009 – afferma Nicola Bardelle, titolare con il padre e fondatore toto dell’azienda veneta – sarà l’anno dello sbarco definitivo negli Usa nonché del consolidamento dei mercati in cui siamo già presenti. In Europa, che rappresenta oggi circa il 30% del volume d’affari,

l’azienda ritiene di avere ampi margini di crescita così come considera molto importante sviluppare e rendere più selettiva la distribuzione in Italia. C’è poi la grande novità del “su misura”. L’obbiettivo dell’azienda, sempre per quest’anno è di realizzare capi completamente su misura, in modo che il cliente possa scegliere il materiale, il lavaggio, il colore, le cuciture e gli accessori. Insomma un capo davvero unico.

EDITORIALE

RIMETTERE UN PO’ D’ORDINE FACENDO CULTURA Trasformare l’informazione in formazione, questa è la “mission” del prossimo futuro, e non solo la nostra. Ridare cultura alla parte della filiera che ci compete e riequilibrare la comunicazione:

d) Le offerte di standard + basso si alzano e quelle di standard + alto si abbassano, intendo dire che le pizzerie di oggi non sono certo quelle di qualche anno fa, hanno migliorato il loro appeal e la loro offerta. I ristoranti, di contro, creano situazioni di forte coinvolgimento e si ina) meno messaggi di tipo virtuale ventano piatti unici o menù a prezzi ridotti. Nel Massimo Billi quali quelli basati su: “Stile di vita” “Forza Vice presidente vicario tessile catene come ZARA ed H&M lo hanno già ASSOMODA evocativa del logo” ecc… diamo invece più fatto nell’area di loro competenza. spazio al reale, all’intelligenza, alla capacità Tutto si adatta al nuovo standard, dove la rinuncia non è alcritica del cliente. Parliamo di prodotto, di qualità la qualità reale ma agli aspetti inutili, a quelli virtuali per vera, di creatività ed innovazione a prescindere dal- l’appunto. l’etichetta e dal numero di pagine pubblicate. e) Su questi punti dobbiamo ritrovarci uniti e riporci al b) SI ad emozione + sostanza, centro del sistema di comunicazione: NO ad emozione + illusione. Azienda < > Cliente Il lusso non è per tutti e l’oro non sgorga dai rubinet- e portare il nostro interlocutore a fare lo stesso con il conti di casa ma al prezzo di un prodotto, deve corri- sumatore finale. In questi anni, abbiamo migliorato le nospondere il massimo della qualità reale sostenibile. stre capacità, acquisendo varie professionalità, da quelle gestionali a quelle organizzative ma trascurando o meglio c) Il lupo perde il pelo ma non il vizio. lasciandoci scippare il nostro ruolo di comunicatori. Il consumatore si è impoverito ma difficilmente tornerà indietro, non modificherà le abitudini acquisite, f) Riappropiamoci della nostra anima ricordandoci che più semplicemente cercherà di soddisfarle intelli- comunicare ed informare in modo produttivo, non significa gentemente, cercando: far vedere l’inesistente, anzi, è nostro compito primario riportare l’asticella al livello del buon senso. Evidenziare il il massimo della soddisfazione giusto valore dei prodotti, più che i valori virtuali di un loal miglior prezzo possibile. go non potrà che far bene a tutto il sistema.

Manifestazioni

LE NOVITA’ E I PROGETTI SPECIALI DI PITTI UOMO 76

SI SPOSA ITALIA 2009

Sono tanti i progetti speciali e le anteprime in Fortezza per questa edizione: da Brooks Brothers, che partecipa per la prima volta, il rientro di Allegri che presenta le sue tre linee, inclusa la main firmata da Francesco Scognamiglio, fino al debutto del primo total look e del nuovo corso stilistico del marchio beachwear Vilebrequin; e ancora i rientri illustri come quelli di Lardini e di Malo, accanto alla proposta consolidata di aziende top dell’eleganza maschile come Corneliani, Church’s e Brunello Cucinelli nel Padiglione Centrale, o come Cruciani che a questa edizione amplia i propri spazi al Piano Inferiore. E a questo Pitti Uomo presenta un’importante novità il Classico Italia, l’area che raggruppa i migliori marchi del Made in Italy, con un nuovo layout allestitivo curato dal designer Piero Lissoni. L’area dell’informale dichiara la sua natura sempre più estesa e vitale con un pool di novità, come l’anteprima e gli spazi speciali dedicati alla collezione di Scotch & Soda e ai nuovi progetti dei marchi del Gruppo Tomasoni Topsail (North Sails e Henri Lloyd Italy), accanto ai rientri di Sergio Tacchini e di Helly Hansen. Infine, da segnalare la partecipazione a Pitti Uomo di Culti, che porta alla Fortezza da Basso il suo progetto di lifestyle. Tra le iniziative in città da segnalare la partecipazione di Ballantyne, che sarà a Firenze nei giorni di Pitti Uomo per un evento e l’anteprima esclusiva della collezione S+arck with Ballantyne, realizzata in collaborazione con Philippe Starck; la performance-evento che celebra il debutto della collezione uomo e i 50 di una griffe storica come Mila Schön.

Dal 19 al 22 giugno si svolgerà a Milano, Fieramilanocity – ingresso P.ta Teodorico – l’edizione 2009 di SI SPOSA ITALIA, dove saranno presentate le collezioni 2010 di oltre 70 aziende espositrici, selezionate con cura dall’Ente organizzatore. All’interno del Salone vi sarà anche uno stand di Assomoda, al quale possono fare riferimento gli agenti, distributori e titolari di showroom italiani ed esteri.

Showroom del mese

Intervista a Peppo Di Mauro L’intervista con Giuseppe Di Mauro, detto Peppo, è la chiacchierata con un caro amico, un Consigliere di Assomoda ma, soprattutto, con un grande professionista della vendita nel settore della moda. Ripetendo il titolo di un libro “agente moda, professione storica proiettata nel futuro”. Ha cominciato presto con la sua attività di agente Peppo Di Mauro; dopo aver fatto alcuni mestieri per sbarcare il lunario, come accade a quasi tutti i giovani, l’incontro a Milano con il Sig. Papini apre a Di Mauro una nuova prospettiva. Papini era titolare di un’importante azienda, che tra i suoi ispiratori aveva un personaggio del calibro di Walter Albini: grande designer, un autentico genio dello stile, che il giovane Peppo ha potuto vedere all’opera imparando molto e incominciando a scoprire la sua vocazione: lo stesso Albini riconobbe in Di Mauro un sicuro talento per la vendita e una notevole predisposizione per la moda.

di Massimo Costa

chiamare in azienda dalla commessa e riuscii a combinare un incontro nel quale lei apprezzò la qualità della collezione. Il problema sorse quando, tornato per l’appuntamento conclusivo, seppi da Papini che era urgentissimo un altro impegno e che non si poteva confermare l’appuntamento: ebbene, alla presenza del Papini, telefonai alla titolare della boutique e riuscii a fare un ordine strepitoso, praticamente senza che lei avesse modo di vedere colori e dettagli dei capi. Quell’ordine è diventato una specie di trofeo e anche un diploma di professionalità conquistato sul campo. Nel 1970 sono diventato direttore commerciale di un’azienda che, in seguito alla sua chiusura, ho rilevato continuandone la produzione e vendendone le linee: è stata un’esperienza importante da piccolo imprenditore.

In che settore hai lavorato all’inizio? Le prime esperienze sono state nel settore donna, che peraltro non ho mai abbandonato: anche oggi ho aziende di abbigliamento femminile. Da circa vent’anni ho Parliamo un po’ degli inizi della carriera. iniziato ad operare nell’ambito “uomo”: due aziende Con Papini ho cominciato subito a operare come agente, molto note, come Sartoria Partenopea e Piacenza Canel Veneto, in Toscana e in Umbria. Ricordo un episodio shmere, sono con me da più di due decenni. particolarmente significativo a Siena: in una boutique, Per la “donna” ho una valida azienda di maglieria, conon avendo trovato la titolare, la feci me Amina Rubinacci, e la Bresciani, che produce calze “uomo – donna”.

Showroom del mese

Peppo Di Mauro come Amina Rubinacci, e la Bresciani, che produce calze “uomo – donna”. Hai sempre operato a Milano? Si, cambiando diverse location. Prima di arrivare in Via Monterosa, dove opero da una decina di anni, ho avuto lo showroom in Via P. Cossa, per ben 17 anni,

poi in Via Giulini e in Via Monte di Pietà. Lo showroom di Via Monterosa è stata una scelta di vita, prima ancora che professionale: qui sono vicino a casa e, soprattutto, non ho più i problemi di parcheggio che tanto mi hanno assillato in passato. A due anni dalla pensione mi sembrava giusto allentare un po’ le tensioni.

Showroom del mese

Peppo Di Mauro So che la passione per il lavoro non ti manca neanche oggi? Quella rimane intatta: il mio lavoro mi è sempre piaciuto. Dai tempi di Daniela Vizzi, l’azienda bolognese di abbigliamento donna, con cui sono cresciuto come agente, fino agli anni ’90, quando con Abla ho cominciato a lavorare nell’uomo, per arrivare a oggi, con Sartoria Partenopea che ha rilevato Abla e con Piacenza, la passionaccia per questo lavoro non mi ha mai abbandonato. Ci sono differenze nella vendita di abbigliamento “uomo” e di abbigliamento “donna”? Al di là di alcuni aspetti tecnici, più complessi nella vendita “uomo”, direi che non ci sono grandi differenze. Piuttosto è importante sottolineare che l’agente non può più essere un semplice porgitore di prodotti, ma un vero consulente. Ho sempre cercato nel mio lavoro la massima collaborazione con i clienti e, nella maggior parte dei casi, sono arrivato ad avere con loro un rapporto di autentica fiducia e anche di amicizia. La stessa attività di consulente occorre svolgerla nei confronti delle aziende, soprattutto quelle nuove. A volte il rapporto è difficile, in particolare quando si trovano

direttori commerciali incompetenti o arroganti: ho sempre preferito il rapporto diretto con i titolari delle aziende, come del resto ho con le mie attuali rappresentante. Se penso al mio passato, e ancora più al mio presente, mi rendo conto che il lavoro che avrei voluto fare è quello che in tutti questi anni ho fatto. Per questo, ad un giovane che inizi oggi l’attività direi di valutare con serietà e sincerità le proprie caratteristiche e, se sente la predisposizione per la relazioni interpersonali e per l’autonomia professionale, di scegliere con attenzione le aziende con cui operare, facendo della qualità del prodotto il primo test di ammissione.

Showroom del mese

Peppo Di Mauro

Fashion designer giovani

Alessia 339 3942013

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Alessia 339 3942013

LA VETRINA DEGLI ANNUNCI Per inserire i vostri annunci [email protected] FASHION DESIGNER Ragazza anni 22 diploma Scuola di Moda Burgo. Gamma completa: uomo/donna(modellistica) , si propone per stage in aziende (Milano e dintorni) (Tel. 339 3942013) TEMPORARY Un nostro socio ha disponibilità per subito di ampio Temporary Shop - Showroom: superficie 200 mq, 9 vetrine d'angolo, in via Borgonuovo 1, in fondo alla via Montenapoleone. Splendida opportunità per presentare/vendere i Vostri prodotti, a prezzi last minute! Numero verde 800 895562 RICERCA AGENTI Siamo una ditta di servizi spagnola. Il nostro obbiettivo principale è presentare ai produttori interessati ad esportare o importare prodotti in tutto il mondo attraverso agenti o rappresentanti commerciali. Noi lavoriamo con una ditta spagnola, che ricerca agenti di commercio in Italia e produce vestiti di cerimonia per donna. Contattare la Segreteria di Assomoda (Tel. 02.7750.363) LOCAZIONE IMMOBILE Situato in posizione estremamente centrale in palazzo d’epoca a pochi passi da Via V. Veneto e a ridosso di Villa Borghese in un punto strategico di Roma, di grande passaggio, e ben collegato, Vi proponiamo esclusivo locale commerciale di 230 mq fronte strada. L’immobile in oggetto ha n. 3 ingressi su strada ed essendo ottimamente posizionato gode di una elevata visibilità ed è particolarmente adatto per uffici finanziari , sportelli bancari o primaria attività commerciale.

Nei pressi del locale in oggetto c’è ampia possibilità di parcheggio pubblico e privato. (parcheggio di Villa Borghese, o il parking Ludovisi ). Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Assotemporary Tel. 02.7750.363/250 – Fax. 02.7750.409 E-mail: [email protected] RICERCA AGENTI Agente plurimarca cercasi per Italia e paesi europei, marchio prestigioso di cravatte “MILA SCHON”. Contattare - Dr. Aldo Milli - tel.02/4367971 – [email protected] STOCK Si richiedono grandi quantitativi stock di t-shirt, beach wear e bermuda. Contattare la Segreteria Assomoda. 02-7750363/250 RICERCA AGENTI Azienda lombarda, specializzata in camicie uomo medio/alto livello ricerca agenti per Marche, Abruzzo, Lazio e Campania. Inviare email o contattare la Segreteria di Assomoda: [email protected]—02 7750 363/250 AGENTE MODA OFFRESI Agente specializzato nel settore moda valuta possibilità di nuovi mandati di agenzia e/o di collaborazioni nell’ambito di agenzie e showroom lombarde. Contattare la Segreteria di Assomoda (Tel. 02.7750.363) STAGE IN SHOWROOM Assomoda valuta candidature da offrire ai propri associati per stage in showroom, anche attraverso la collaborazione con lo sportello Informagiovani del Comune di Milano.

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