Numero 16

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k ronstadt 16 © Massimo Ghimmy

periodico bimensile Numero 16 Giovedì 5 Maggio 2005

Kathryn Yu - http://kathrynyu.com

questo uomo è un ministro

Copyright Copyleft Gilberto Gil è il Ministro della Cultura del Brasile. Avercelo. E non solo perché in Brasile c’è Lula, o solo perché Gil con Veloso rappresenta una delle pietre miliari della musica, o solo perché Gilberto e Caetano furono imprigionati nel 1969 per attività antigovernative dal regime militare. Non solo, anche se per il nostro paese sarebbe già un bel passo in avanti: gli intellettuali in questo paese non fanno di solito una bella fine, suicidi, come Pavese, o arrotati come Pasolini. Il 21 settembre 2004 quest’uomo, in compagnia di personaggi come i Beastie Boys, David Byrne, Tosca e gli Zap Mama (solo per citarne alcuni), è salito su un palco ha suonato, ha registrato e ha detto: ragazzi, di questa musica fatene ciò che volete. Ascoltatela, copiatela, scaricatela, condividetela, campionatela, fatecene ciò che volete, solo non fateci sopra i soldi senza il nostro permesso e date le stesse possibilità a chi viene dopo. La serata, organizzata dalla rivista Wired (scaricatevela, http://creativecommons.org/wired) è servita per questo: “questi musicisti - si legge sul sito Creative Commons - ci dicono che la vera creatività ha bisogno di essere aperta, viva e fluida. Quando si parla di copyright, sostengono la libertà di scelta. Questi 16 brani incoraggiano le persone a suonare con la musica anziché limitarsi a far suonare la musica”. Ecco, non possiamo allegare il CD a questo numero, ma tutto quello che trovate su queste pagine funziona così. La foto qui sopra è di Kathryn Yu che vive in New York City. I disegni delle prossime pagine sono di Angelo Rindone che vive in Italia (i redattori invece vivono a Pavia). Tutti noi crediamo che il copyright abbia il fiato corto. Che non serva a proteggere gli artisti ma a ingrassare le multi (indagini sul mercato della musica italiano hanno mostrato che l’80% degli iscritti alla SIAE non percepiscono alcun reddito). Che i saperi debbano circolare liberamente. Che un opera d’ingegno non sia una scatola di zuppa. Ecco, questa ci sembra una buona causa. E a voi? Nel frattempo, visitate il sito creativecommons.it Emanuele Quinto

2 pagina - strumenti

PPP: Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), l’ultimo disperato e lucido film di Pier Paolo Pasolini La Gaia Scienza, Morire per vivere, il fragile e complesso equilibrio tra costruzione ed eliminazione Ecos da Lusitania: parte seconda, Portogallo XX secolo

3 pagina - terza pagina

Senza filtro, la prima radio bimensile […]: Concerto alla fine dell’ inverno di Ismail Kadarè, traduzione originale dall’albanese Poesia: due poesie per Torino

4 pagina - cronache

Le colonne dell’accesso: Gain Studios, la Sala Prove del Comune Kuaderni e Kompilation, ovvero cosa combiniamo La bacheca, cosa succede in città e provincia

Ci si chiede ormai da tempo se con l’avvento di di “leave” (lasciare, permettere), oltre che essere internet, della digitalizzazione dei contenuti e della l’opposto di “right” (destra) comunicando un’idea cultura della condivisione delle conoscenze, abbia di ribaltamento dei principi. Forse più che di ribalsenso un regime di copyright tradizionale. E’ giusto tamento sarebbe corretto parlare di revisione dei precisarlo: il copyright prevede una tutela standard principi e di un conseguente riequilibrio fra gli e “di default” per tutte le opere, indipendentemen- interessi dell’autore, del produttore e dell’utente te dal contesto in cui l’opera finale dell’opera. verrà diffusa o dallo scopo per Ad ogni modo, al di là di posicui essa è stata creata. zioni che rischiano di sconfiQuando il software ha iniziato nare inutilmente nell’ideoload essere un’opera destinata al gico, è il caso di rilevare che commercio di massa, il copyriquesto fenomeno si sta ormai ght è stato lo strumento con espandendo a vari campi della cui le imprese d’informatica creatività, partendo dalla mahanno tutelato i loro prodotti nualistica e documentazione e grazie a cui ne hanno tratto direttamente legata al mondo profitto. Da circa ventanni del software libero passando però un gruppo sempre più per la saggistica, i blog, i wiki, folto di informatici di vecchio le enciclopedie web, fino ad stampo, quelli per cui il sofarrivare alle opere più strettware doveva rimanere uno tamente artistico-espressive strumento di sviluppo tecnocome la musica, la poesia, logico più che un oggetto di la fotografia, la narrativa. E’ marketing, hanno opposto requesto l’ambito in cui si sta afsistenza a questo trend ispirato fermando costantemente l’uso ad un’ottica di profitto, volendelle licenze Creative ComSimone Aliprandi è autore del libro do dimostrare al mondo che il mons: un set di licenze creato “Copyleft & opencontent - l’altra faccia software poteva (anzi, doveva) da un gruppo di giuristi statudel copyright”, edito da PrimaOra, 176 rimanere uno strumento il più nitensi proprio con l’intento di pagine, 12 euro, rilasciato sotto licenza possibile libero da vincoli giuessere applicabili a qualunque Creative Commons. ridici e fruibile da chiunque tipo di opera. Esse, ricalcando Disponibile presso la C.L.U. di Pavia. volesse intervenire sulla sua in gran parte i principi originawww.copyleft-italia.it struttura e sulle sue funzionari del copyleft, sono strutturalità. E’ questo che ha ispirato il Progetto GNU da te in modo tale che l’autore possa dosare il grado cui negli anni novanta è nato il sistema operativo di libertà con cui la sua opera potrà essere diffusa, libero per eccellenza: il sistema GNU/Linux; e lo specificando nelle clausole della licenza che lui strumento giuridico con cui è stato possibile attua- sceglierà quali usi si potrenno fare dell’opera e a re questo progetto è stato (ed è tuttora) la General quali condizioni. Public License (GPL), licenza emblema di quel fe- Da qualche mese a questa parte in Italia è attivo un nomeno che - con un gioco di parole - molti amano progetto di studio sugli aspetti giuridici del fenomechiamare copyleft. no di cui abbiamo parlato e che fa capo al sito web Non si tratta affatto di un rifiuto totale e genera- www.copyleft-italia.it, su cui è possibile leggere i lizzato del diritto d’autore, che invece potremmo testi dlele principali licenze e approfondirne gli chiamare “no-copyright” e che sarebbe contro- aspetti più interessanti. producente: “left” è appunto il participio passato Simone Aliprandi

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PPP Salò o

Evviva il Partigiano Molotov, passate a salutarlo in Cooperativa Artigiani

strumenti

le 120 giornate di Sodoma (1975)

L’ultimo, polemico, disperato grido…prima del suo tragico assassinio Salò e le 120 giornate di Sodoma (tratto da Le 120 giornate di Sodoma di De Sade) è l’ultimo film realizzato da Pasolini prima del suo tragico assassinio. La sua crisi è giunta all’apice. Come sfondo: la situazione sociale italiana, la disfatta della società contadina e la sua comparsa. Il Potere è riuscito a manipolare le masse contadine e operaie, e persino il sottoproletariato si è fatto sedurre dalla società dei consumi. E da questo senso desolante di sconfitta definitiva nasce Salò. L’ultimo, polemico, disperato grido… La vicenda, trasportata nella Repubblica di Salò del 1944, presenta una struttura affine a quella dell’Inferno dantesco, divisa in quattro parti (un Antinferno e tre Gironi). Sono quattro anche i signori che si rifugiano con quattro anziane ex meretrici (tre narratrici e una quarta donna che accompagna i loro racconti pornografici con il pianoforte) in una villa fuori Salò, tenendo prigioniero un gruppo di giovani catturati tra i figli dei partigiani. Gli uomini sono una chiara allegoria di tutti i poteri: quello nobiliare (il Duca), quello ecclesiastico (il Monsignore), quello giudiziario (il Presidente della corte d’Appello), e quello economico (il Presidente Durcet). Nell’Antiferno viene mostrata la sottoscrizione dei regolamenti da parte dei quattro signori e la cattura delle vittime, le quali vengono portate nella villa fuori Salò che fa da sfondo a tutta la vicenda e qui divisi in quattro

gruppi: vittime, soldati, collaborazionisti e servitù. Nel Girone delle Manie, i Signori attuano una serie di brutali sevizie sui corpi delle loro giovani vittime. La più disumana è forse quella che obbliga i giovani a mangiare nudi a quattro zampe, legati come cani, resti di cibo gettati a terra e al cui interno sono stati inseriti chiodi. Il Girone della Merda, è caratterizzato dal conrimando Antinferno, tinuo all’analità e alla gironi, coprofagia. epilogo L’ultimo girone, quello del Sangue, è il più efferato. Vengono scelte le vittime che verranno sottoposte a raccapriccianti torture, amputazioni, uccisioni rituali. La violenza arriva qui al punto più elevato, supera i limiti. Infine, l’epilogo: mentre la carneficina è in atto, due collaborazionisti stanno ascoltando la radio che trasmette i Carmina Burana di Orff. Annoiati cambiano stazione radiofonica e improvvisano qualche passo di danza sulla canzonetta “Son tanto triste”. E a questo punto avviene il dialogo conclusivo: “Sai ballare?” “No.” “Dai, proviamo.” “ Proviamo un po’…” “Come si chiama la tua ragazza?” “Margherita.” Al di là del carattere disturbante della pellicola, è importante capire cosa sta alla base di tanta brutalità. Interessante è un discorso pronunciato dal Duca: “Noi fascisti siamo i soli veri anarchici, naturalmente una vol-

ta che ci siamo impadroniti dello Stato. Infatti la sola vera anarchia è quella del Potere.” Il fascismo è preso come simbolo di tutti i Poteri che si servono della legge del più forte per ridurre gli individui più deboli ad oggetti da utilizzare, indurli ad accettare la logica dominante e farne muti collaboratori. L’imputata Il fascismo come simbolo di tutti i Poteri che si servono della legge del più forte è evidentemente la classe dirigente borghese contemporanea. È difficile non vedere nei corpi seviziati di Salò, in quegli atti sessuali coatti, brutali, disgustosi, una metafora di quello che Marx chiamava “mercificazione dell’uomo”: nella società capitalistica anche l’uomo è merce e il suo valore è calcolato solo in base al possibile sfruttamento che si può fare di esso. Sembra non esserci più alcuna speranza, e c’è chi vede nel suicidio della pianista la raffigurazione dello sconcerto di Pasolini di fronte alla disumanità dei suoi tempi, e forse il suo senso di colpa. Nel grido “Dio, perché ci hai abbandonato” della ragazza immersa negli escrementi è racchiuso tutto l’odio verso il presente, il dolore per il fallimento. Come, allora, si può spiegare l’ambiguo finale? C’è chi vede in quei due ragazzi un ultimo riflesso di speranza; ma è molto più probabile che i due collaborazionisti rappresentino l’unico modo per sopravvivere, accettare la logica dominante senza ribellarsi, liberarsi dell’ultimo briciolo di coscienza che è in loro e riuscire a vivere sereni, nonostante tutto. Cristina Resa

Ecos da Lusitania Parte seconda Continua l’excursus storico sul novecento portoghese Le radici ideologiche del fascismo portoghese, l’Integralismo Lusitano, si devono attribuire alle riflessioni di António Sardina e José Pequito Reselo. Questo movimento nacque tra i giovani più come moda e ribellione che come il golpe del 1925 vero portavoce di ideologie. Accanto ad esso si affiancarono ben presto le frange della destra parlamentare repubblicana e un gruppo di combattenti cattolici democratici. Dopo il golpe del 28 maggio 1926 e la seguente dittatura militare, la gravità delle condizioni economiche del Paese portò ad appellare il professore António de Oliveira Salazar e a nominarlo presidente del Consiglio dei ministri. Egli introdusse quasi subito una nuova Costituzione (1933), che vedeva il capo dello stato non più come elemento del potere esecutivo ma come potere a sé stante, al di sopra degli altri. Era così nato un nuovo governo, Estado Novo, basato: sulla famiglia, sulla repressione di ogni idea politica divergente, sull’abolizione di ogni partito, sulla censura preventiva della stampa e su la Seconda Guerra Mondiale un nazionalismo prudente e conciliante. Durante il ventennio 1933-1952 vennero varate le riforme tributaria e agraria, e furono attuati grandi opere pubbliche tra cui lo sviluppo della rete stradale. La seconda guerra mondiale vide il Paese coinvol-

to marginalmente: furono soltanto mandate delle guarnigioni militari nelle Azzorre per impedire che gli Alleati, temendo che la Spagna e il Portogallo si avvicinassero all’Asse, occupassero tali isole. Sul piano diplomatico il Portogallo si dichiarò neutrale nel conflitto mondiale anche se di fatto, quando ebbe la certezza che gli alleati avrebbero vinto il conflitto bellico, cedette delle basi strategiche agli Stati Uniti. Il Paese rifornì entrambi i blocchi belligeranti di materie prime per gli armamenti: esportò così tanto tungsteno da arricchirsi al punto da risanare il deficit economico. Dal 1950 al 1975 gli sforzi politici furono indirizzati a industrializzare il Paese a svantaggio del settore primario, ma tali progressi non furono sufficienti a impedire un flusso migratorio verso altri Paesi europei, con conseguente desertificazione delle aree rurali. L’industrializzazione si accompagnò a una presa di coscienza delle verso la Terza classi medie; le restrizioni ai Repubblica diritti politici divennero insopportabili: la borghesia voleva prendere parte alla politica e il malcontento iniziò a serpeggiare tra i borghesi. Salazar governò per trentasei anni; quando nel 1968 Marcelo Caetano gli successe venne meno quella figura carismatica che era riuscita a garantire al Paese la stabilità. Il 25 aprile 1974 un movimento di forze armate rovesciò nuovamente il regime. Era la nascita della terza repubblica. Camillo, [email protected]

periodico bimensile Numero 16 Consoude, Sextidi, 16 Floréal, An CCXIII

La Gaia Scienza Morire per vivere Tutti gli essere viventi sono comLa complessità del vivente dipende dal fragile equilibrio tra fenomeni di costruzione e di eliminazione; qual’è la natura delle relazioni tra vita e morte? Adottiamo una nuova prospettiva. posti da cellule e sin dalle sue origini il vivente si è propagato in forma di cellule, l’uomo in particolare attraverso uno sviluppo che procede da una fino a miliardi di cellule. Perciò ogni domanda sulla nostra vita e la nostra morte ci rimanda a un interrogativo sulla vita e la morte delle cellule di cui siamo fatti. La morte delle nostre cellule non solo è causata da traumi e incidenti, o dall’incapacità di opporsi all’usura, ma è dipende anche dalla natura dei legami provvisori che è in grado di instaurare con altre cellule dell’organismo. La vita, concepita finora come fenomeno esclusivamente positivo (almeL’apoptosi, ovvero no a livello il suicido cellulare cellulare), sembra invece il prodotto della continua repressione di un evento negativo, l’auto-repressione. La scomparsa prematura di un gran numero di cellule ha un ruolo fondamentale nella perenne ricostruzione del nostro corpo: questa “precarietà”consente all’organismo di plasmarsi morfologicamente e adattarsi ad un ambiente in perpetuo mutamento, evita che il sistema immunitario aggredisca il nostro corpo e che una cellula che ha subito alterazioni genetiche imbocchi la strada che conduca al cancro. All’immagine antica della morte che giunge dall’esterno, come sinistra falciatrice, si è sovrapposta, in una prospettiva cellulare, l’immagine di uno scultore al quale tutto ciò che è vivo deve l’emergere della propria forma e complessità. Tale scultore è il suicidio cellulare (apoptosi) che partecipa alla continua metamorfosi della nostra forma in divenire, sin dai primi giorni dopo il concepimento. Negli abbozzi del cervello la morte

cellulare è parte integrante di un processo di auto-organizzazione il cui punto d’arrivo è la scultura della nostra memoria e identità (biologicamente parlando). Il nostro senso di quotidiana stabilità è in parte illusorio:ogni giorno miliardi di cellule si auto-distruggono e vengono sostituite da cellule nuove. Tuttavia a questa complessità corrisponde una certa vulnerabilità perché molte malattie sono legate, almeno in parte, a malfunzionamenti del suicidio cellulare. L’efficacia (anVivere, che divulgativa) di questi nuovi Costruirsi, concetti, hanno Riprodursi favorito lo sviluppo di un linguaggio scientifico ricco di metafore antropomorfiche e impregnate di nozioni finalistiche: “suicidio cellulare”, “morte programmata”, “decisione” di vivere o morire: da un lato esprimono il fascino esercitato da questo fenomeno, dall’altro evidenziano la difficoltà di percepirne la vera natura. Il potere di auto-distruggersi sarebbe stato, sin dall’inizio, una conseguenza ineluttabile del potere si auto-organizzazione che caratterizza la vita: vivere, costruirsi e riprodursi significa utilizzare utensili molecolari che rischiano in ogni momento di provocare la morte, pur potendo anche reprimerla: un programma di morte (e con programma non intendo una necessità ineluttabile, ma una possibilità) è una delle molteplici possibilità di utilizzazione di un programma di vita. Ancora una volta una lezione ci viene data dal bistrattato Darwin che così conclude L’Origine della specie: “Così, dalla guerra della natura, dalla carestia e dalla morte, direttamente deriva il più alto risultato che si possa concepire, cioè la produzione di animali superiori. Vi è qualcosa di grandioso in questa concezione della vita…”. Alessio Vagnoni

periodico bimensile Numero 16 Consoude, Sextidi, 16 Floréal, An CCXIII

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Kronstadt consiglia: tenere la collina conquistata!

terza pagina

Senza filtro

Ismail Kadare, il più grande scrittore della letteratura albanese, è nato a Gjirokaster nel 1936; si tratta di una personalità di grande rilievo sul piano intellettuale e sociale e un grande difensore dei diritti umani; legatissimo in ogni sua opera alle radici del suo Paese, in ogni sua pagina traspare il suo desiderio per la libertà. Dall’ottobre 1990, poichè dal governo comunista non prendeva avvio alcuna riforma democratica per l’oppressa e isolata Albania, Kadarè, per esprimere pubblicamente a livello internazionale la propria disapprovazione, ha chiesto asilo politico alla Francia. É stato svariate volte candidato per il Nobel. Simone Mattoli Ismail Kadarè da Concerto alla fine dell’ inverno (1988) Quando andò ad aprire la porta, col campanello che suonava in continuazione, il sorriso con cui Silva si era preparata ad accogliere i primi ospiti le rimase per un paio di secondi sulle labbra. Davanti alla porta c’era un uomo che portava un vasone pesante, dalla cui sommità emergevano alcuni rami di limone. “Famiglia Dibra Gjergj?” domandò quell’uomo sconosciuto. “Sì” rispose Silva un po’ turbata “Ah, la pianta è per noi?” “L’avete ordinata voi, o no?” L’uomo non aspettò la conclusione del discorso, ma entrò senza chiedere il permesso. “Dove debbo appoggiare la pianta?” disse lui rapidamente. L’uomo si era stancato di tenere quel recipiente tra le braccia. “Attenzione!” disse Silva. “Da questa parte” e aprì la porta di una camera. L’uomo dallo strano comportamento avrebbe dovuto attraversarla tutta, la camera, per raggiungere il balcone che Silva aveva da poco serrato. “Non si preoccupi, più tardi ci penso io” fece lei. L’ uomo posò il contenitore, e sospirò. Il telefono continuava a squillare, e nessuno andava a rispondere. “Uh,” disse lei tra sè “ci mancava solo il limone oggi!” “Una volta ogni tre mesi lei deve dargli l’antiparassitario, invece una volta ogni sei mesi deve cambiare la terra” cominciò a dire l’ uomo, con una voce monotona. “A parte i consigli precedenti, dovete proteggere la pianta durante l’inverno.”

menti. Doveva mettersi addosso un vestito più presentabile, farsi il trucco. Il limite della sua pazienza stava per finire e l’uomo, che dalle mosse di lei se ne era accorto, le disse: “Scusi se sono arrivato non nel momento giusto.” “Niente da preoccuparsi” rispose Silva. Lei arrossì. L’uomo aveva tenuto la pianta fra le braccia, trasportandola su fino al terzo piano, mentre lei stava avendo un comportamento ingiusto nei suoi riguardi. “Le offro qualcosa da bere?” chiese Silva all’uomo, sentendosi in colpa. “No” rispose lui. “La prego” insistette Silva. “Oggi è il compleanno di mia figlia.” “Ok” rispose lui. Silva prese una delle bottiglie di grappa e ne versò un po’ nel bicchiere. “Auguri! Mille di questi giorni alla tua figlia!” “Grazie!” Quando l’uomo abbandonò la casa, Silva si recò verso la tavola preparata e osservò con attenzione se per caso non mancasse ancora qualche particolare, ma si fermò, e guardò un’ altra volta i piatti e i bicchieri, che trasmettevano freddezza. Il campanello iniziò a suonare, e Silva capì subito che si trattava di sua figlia. “Brikena, sei in ritardo, come mai? ”chiese Silva. “Il negozio era pieno di gente, mamma” rispose Brikena, mentre tirava fuori dalla borsa le bottiglie di acqua minerale. “Ok, mentre io vado a prepararmi, la fai tu l’insalata, e tagli anche l’arrosto? Mi pare di aver addosso l’odore della cucina” disse Silva. “Va bene mamma” rispose sua figlia.

Dopo un’elezione lampo, habemus papam: Sua Santità Ratzinger - S.S. Ratzinger, per gli amici Benvenuti ad una nuova puntata di Senza filtro, la prima trasmissione radio che va in onda su carta e che non ha tanto paura di Benedetto XVI quanto del Concilio Vaticano III – Spedizione Punitiva, per gli amici Andiamo a cominciare. [On Air: John Legend - Ordinary People] Ce l’hanno fatta, finalmente: si sono messi d’impegno, tutti insieme, ma l’hanno spuntata. Una volta per tutte sono riusciti ad annoiarci a morte. L’Italia ne ha gli zebedei pieni di reality, varietà, contenitori del mezzo mattino (pomeriggio, sera, notte; a scelta); di letterine, veline, prezzemoline, calendarine, ciccine e tesorine; di presentatori, presenziatori, tromboni e trombati; di tette e culi, di cule e tetti, di tutto e di tutti; di giornalisti, giornalai e giornalieri. L’Italia finalmente non ne può più. O meglio, così sembra…o almeno, si spera. Non vedo altro motivo per cui, altrimenti, centinaia di italiani sono stati due giorni con l’attenzione inchiodata ad un comignolo pronti a festeggiare o a intristirsi a seconda se qualcuno brucia carta o stracci. Non vedo altro motivo per cui, altrimenti, centinaia di italiani si sono fatti l’attraversata della manica (i più pigri o masochisti si sono fatti la diretta con Cucuzza) solo per presenziare al matrimonio di due dei più equini rappresentanti dell’alta nobiltà britannica. Non vedo altro motivo per cui, altrimenti, centinaia di italiani si sono sorbiti sei o sette ore di coda per poter solo dare una rapida occhiata alla tomba dell’ “artista che un tempo era conosciuto con il nome di Giovanni Paolo II” Non vedo altro motivo se non una noia lancinante, un bisogno spasmodico di provare qualche emozione o almeno avere qualcosa con cui riempire il proprio tempo. Una noia così perfida da essere scambiata di volta in volta con la Fede, il Rispetto, il Patriottismo. Una noia trasformista. Una noia insana. Ma, in fondo, è giusto così. La storia insegna che l’apatia è uno dei prodotti D.O.C. del bel paese, insieme al vino, al parmigiano e alla pizza. Questa poi, da come si mette, sembra essere una grande annata tanto che si prevedono grandi esportazioni in tutto il mondo. Di apatia, ben inteso. [On Air: Le conseguenze dell’amore OST]

Mentre si spogliava, Silva ebbe l’impressione di essere ingrassata; si guardò nello specchio come istupidita, come se stesse dimenticando il motivo per cui era lì. Col telefono che non cessava di squillare, sollevò la manetta della doccia; si sciacquò in tutta fretta, ricordando che gli ospiti, a momenti, potevano essere lì.

Questa settimana non riportiamo alcun estratto libresco. Consigliamo invece una breve rilettura della Bibbia per poter capire se e quando inizieranno a prenderci per i fondelli.

Notte Spagnola

Poche ore di sonno

Notte spagnola, bellissima notte spagnola, dopo roventi giorni di chilometri magrebini, accovacciati su navi, calcati in treni sudati, una meravigliosa notte spagnola, di bottiglie di birra e sangria, con una chitarra e uno sconosciuto girovago e ballerine di flamenco in locali deserti, mentre una bellissima ragazza dallo sguardo triste ascolta il mare e vende anelli alla notte sul lungomare di Alicante.

Poche ore di sonno

Fiera del Libro di Torino

Silva non capiva niente di quanto l’uomo le andava dicendo, perché si trovava già in un’altra stanza. Non aveva ancora finito i preparativi; mancava l’ insalata, l’ arrosto, e altre cosette ancora non erano pronte, mentre gli ospiti potevano arrivare a mo-

Poesia amplificano l’affanno per non aver trovato le ragioni di questo tremolìo, che al mattino puntualmente

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[On Air: Korn – Freak on a leash] Così finisce la sesta e forse ultima puntata di Senza Filtro, la prima trasmissione radio che va in onda su carta e che si intristisce nel vedere che è da quasi 60 anni che la DC tiene per le palle il governo Italiano. Buona mattina, pomeriggio o notte incosciente a tutti. Il Piccolo Esteta

Siamo presenti alla Fiera del Libro dal 5 al 9 maggio col nostro banchetto: rivista e kuaderni! Abbiamo portato i vostri scritti in fiera, ce li avete mandati e li abbiamo pubblicati e distribuiti. Volete sapere come è andata? Scrivete: [email protected]

mi piomba dentro come uno spettro in esilio, Alessandro Cini

La rabbia e il fastidio di una tosse insolente ed io che ancora cerco di coprirmi facendo finta di niente godendomi al caldo il persistere di questa stagione fredda arida insicura Paolo Bertazzoni

La partecipazione della rivista alla Fiera è stata resa possibile grazie al sostegno del Comune di Pavia, Assessorato alle Politiche Giovanili

cronache

Le colonne dell’accesso Gain Studios - Sala Prove Francesco Trecate è uno studente universitario e musicista che nel 2001 ha fondato con il suo amico Mauro Morandotti la “Gain Studios”, società nata per offrire alle band locali spazi per provare e sostegno tecnico. Francesco sta per gestire una sala prove con il Comune di Pavia. Lo abbiamo intervistato. K: Come nasce il progetto della sala prove? FT: Già da un paio d’anni collaboravamo con il Comune di Pavia. Quando si è reso disponibile ad offrire questi spazi dove poter provare (un complesso di capannoni industriali di recente costruzione in V.le Montegrappa N. d. r.), ci siamo proposti per un nuovo modello di gestione, approfittando dei finanziamenti stanziati con la legge 285. K: Che tipo di modello di gestione? FT: Abbiamo inaugurato un modello di “gestione a distanza” assolutamente unico in Italia, che s’inserisce nel solco dell’ultima Amministrazione comunale di “progetti per i giovani realizzati dai giovani”. Le sale non sono gestite direttamente dal comune. Pensiamo responsabilizzare i ragazzi che verranno a provare. Si dovranno autogestire per la strumentazione, imparando così ad usarla e ad aver rispetto degli spazi comuni. Inoltre tutto questo incide molto meno sul bilancio comunale. K: Che tipo di servizi offrite? FT: Abbiamo quattro sale prove con pareti rivestite di materiale fonoassorbente, che assicura un’ottima acustica; strumentazione di alta qualità; una sala di registrazione e una confortevole sala d’attesa. Il complesso è situato in una zona dove non ci sono vicini che si potrebbero lamentare per il “rumore”. Mettiamo a disposizione anche un servizio di riparazione degli strumenti. K: Tutto questo avrà sicuramente un costo… FT: Con la legge 285 possiamo offrire prezzi che sono circa la metà di quelli di mercato (intorno ai 10 euro l’ora per provare. N. d. r.) K: Quando inaugurate? FT: Aspettiamo solo che ci attacchino la linea telefonica. Questione di poche settimane. Per la festa d’inaugurazione stiamo

La bacheca

cercando di far venire un artista molto importante, incrociamo le dita! K: Altri progetti in corso? FT: Abbiamo vari progetti, non ne parlo in maniera approfondita perché sono ancora in corso d’opera. Vi posso dire che adesso stiamo collaborando con una giovane etichetta di musica indipendente, “Buchinero”, alla quale offriremo supporto tecnico per un festival di musica a Piacenza. Poi vorremo organizzare qualche cosa per riportare la gente di Pavia nel centro, magari far permettere ai commercianti di chiudere un paio d’ore dopo il sabato e la domenica. Qualche anno fa in Piazza della Vittoria la sera c’era sempre vita, al giorno d’oggi poco o niente. K: Cosa ne pensi della situazione a Pavia come offerta musicale e, in generale, d’occasioni di divertimento per i giovani? FT: Locali che facciano musica live in centro pochissimi, ma forse è sempre stato così. In compenso negli ultimi anni hanno chiuso anche tutte le discoteche in Pavia perché troppo rumorose. Per andare a ballare bisogna andare fuori, così le occasioni di divertimento si diradano. Non tutti hanno il portafoglio abbastanza “gonfio” da permettersi di andare ogni settimana a Milano la sera. K: Cosa proponi come rimedio? FT: Il Comune si sta muovendo bene come sostegno alle iniziative giovanili, e gli spazi non mancano, penso a Piazza della Vittoria dove c’è montato un palco, o al Vul. Purtroppo i privati che vogliono organizzare qualche iniziativa, e riescono a trovare i fondi, sono scoraggiati dal fatto che a mezzanotte arriva la Polizia e il contatore di decibel. Certamente la legalità va rispettata, ma ci vuole più elasticità. Se si rianima la città per qualche sera all’anno ci guadagniamo tutti: ragazzi, abitanti, commercianti. Inoltre le iniziative dovrebbero essere più pubblicizzate. Ci sono pochi collegamenti tra l’Amministrazione comunale, l’Università, le Associazioni e le attività commerciali di un certo tipo, come la nostra. E’ ora di muoversi, anche perché peggio di così… Potete trovare maggiori informazioni sull’utilizzo della sala prove sul sito internet www.soundpark.it Domenico Santoro

Kuaderni e Kompilation Finalmente siamo approdati a due importanti manifestazioni, dopo un anno di duro lavoro e sudore e fatica, e pensare che un anno fa l’idea di andare a Torino e Bologna sembravano pazzia… e invece eccoci qua con le nostre belle facce pulite, il nostro giornale ben piegato, i Kuaderni e il progetto della nostra prima compilation. Saltando i dovuti ringraziamenti che un giornale serio farebbe, passiamo subito a presentare i progetti realizzati e quelli in fase di realizzazione. Il progetto Kronstadt Kuaderni nasce nel giugno 2003 dall’esigenza di offrire sfogo alla creatività di giovani scrittori Pavesi e non. Poesie, racconti brevi, opere teatrali, novelle, fumetti e raccolte di articoli monografici usciti di volta in volta sulla rivista danno corpo a brevi pubblicazioni dalla linea grafica semplice. Sono gia stati pubblicate undici brevi opere, edite tutte con marchio copyleft (come la rivista) e in vendita, al prezzo di 1 euro, presso i banchetti letterari di K presenti alle manifestazioni alle quali parteciperà la redazione e ogni settimana in piazza della Vittoria a Pavia. La partecipazione a questa iniziativa è rivolta a tutti coloro che amano scrivere e desiderano condividere con gli altri questa

esperienza, chiedere un pubblicazione è semplicissimo basata mandare una mail alla redazione ([email protected]). La seconda importante iniziativa, in fase di sviluppo, prevede la creazione di una compilation; Kompilation 0.1, con 7 brani di gruppi emergenti e non, tra cui Tre Allegri Ragazzi Morti, Marta sui Tubi e CVD. Purtoppo per problemi legali i pezzi pubblicati saranno in copyright e non in copyleft come i Kuaderni. L’iniziativa prevede il coinvolgimento di altri gruppi in collaborazione con la (vedi articolo sopra) sala prove del Comune di Pavia , dove sarà possibile acquistare il cd al prezzo di 6 euro, inoltre le copie saranno in vendita anche presso i banchetti letterari di K. Ovviamente questa non sarà l’unico cd prodotto dalla rivista ma speriamo di proseguire la serie di Kompilation. La redazione ha in cantiere molte altre iniziative che saranno presentate strada facendo, per il momento ci auguriamo che tutti i lettori possano apprezzare il lavoro fatto fino ad ora e che qualcuno di loro trovi la voglia di collaborare alla realizzazione di questa rivista. Per qualsiasi informazione visitate il sito internet (www.kronstadt.it) o mandate una mail alla redazione. Francesca Pepe

periodico bimensile Numero 16 Consoude, Sextidi, 16 Floréal, An CCXIII

www.inventati.org/hackeralbum i disegni in questo numero sono di Angelo Rindone Hacker Art ronstadt periodico bimensile Numero 16 www.kronstadt.it [email protected] Quest’opera è stata rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale. Per leggere una copia della licenza visita il sito www.creativecommons.org/ licenses/by-nc-sa/2.0/it

Abbonamenti: 20 euro annuale C.C.P. 51533743 intestato ad “Up Art Aid” causale “Kronstadt” Direttore Responsabile Salvatore Gulino

giovedì 5 maggio Aula Magna, Università, ore 10.30-13.00 - Teatro scientifico - spettacoli “Le donne nella scienza” e “Viaggio nel tempo” (info: Comune di Pavia) Teatro Fraschini, ore 21 - Lasciami andare madre, Nuovo Teatro Eliseo - Teatro Stabile di Roma - di Lina Wertmüller, Helga Schneider, con Roberto Herlitzka, Milena Vukotic, regia di Lina Wertmüller (info: 0382 371202) Bereguardo, Teatro Castello, ore 21.30 - Bereguardo jazz e dintorni - Umberto Petrin in “Beuys fragment” dialogo con Josepa Beuys (info: Comune di Bereguardo 0382 930362) Palaravizza, ore 21.30 - Ron - apertura ufficiale tour 2005 (info: Thunderroad 0383 373064) Spaziomusica - Soundpark - concorso per band emergenti (info: 0382 22625) venerdì 6 maggio Aula Scarpa, Università, ore 10.30-13.00 - Simposio - Convegno in cui i ragazzi interpretano il ruolo di scienziati (info: Comune di Pavia) Spaziomusica - Le Luci di Wood - Soul italiano di inizio millennio (info: 0382 22625) Vigevano, Teatro Cagnoni, ore 21 - Concerto dell’Orchestra “I Pomeriggi Musicali” - direttore Hansyorg Schellenberger, musiche di Mozart, Bach, Brahms (info: Pro Loco 0381 690269) Codevilla, Thunderroad, ore 22.30 - La notte dei suoni inquieti: tributo ai MUSE, ai DEPECHE MODE, ai RADIOHEAD - con i Bliss e gli Sneakers (info: 0383 373064) sabato 7 maggio Gambolò - Weekend in bici nel parco e soft rafting - due giorni per navigare da Cerano a Bereguardo nel Parco del Ticino, con pernottamento in Az. Agrituristica (info: Studio Selva - AqQua 338 9737677) sabato 7 maggio - Codevilla, Thunderroad, ore 22.30 - Diumvana - a seguire DJ Vigevano Massive Sound System (info: 0383 373064) Teatro Fraschini, ore 21 - Berliner Symphoniker - direttore Lior Shambadal, musiche Beethoven, Tchaikosvky (info: 0382 371202) Spaziomusica - The Rude Mood - Rockblues (info: 0382 22625) Cassolnovo, Cine-Teatro Verdi, ore 21.30 - Stagione Teatrale 2005: “Il berretto a sonagli” - di L. Pirandello, cooperativa Teatroincontro - Vigevano (info: Assoc. Callerio Cassolnovo 349 3912531) domenica 8 maggio Lomello - Fiera di Santa Croce - macchine agricole, merci varie, bancarelle luna park (info: Comune 0384 85005) Bereguardo, Castello, ore 8-19 - Sagra della caccia - mostra mercato venatoria e mostra canina aperta a tutte le razze (info: Soc. Cacciatori Bereguardo 338 9693426) domenica 8 maggio - Broni - Mercatino dell’antiquariato - mobili, quadri, oggetti vari (info: Comune 0385 257036-257011) San Martino Siccomario, ore 9-19 - Vivi San Martino - mercatino di hobbistica e apertura botteghe artigiane con manifestazioni musicali nel pomeriggio (info: Comune 0382 496111) Vigevano, ore 10-19 - Le contrade alla Corte Sforzesca - visita al Borgo, pranzo rinascimentale, giochi medievali, corteo storico dei personaggi delle Contrade, giuramento del Castellano e Palio dei fanciulli (info: Palio delle Contrade 0381 690370 ) martedì 10 maggio San Martino Siccomario, Garden Viridea, ore 10.00-12.30 - La tavola del Rinascimento - lezione-laboratorio della delegazione pavese del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) (info: Annamaria Savarino 0382 468644 ore 13-15) Cinema Corallo Ritz, ore 20.30 - [game over]: il dopo Indie - “don’t cry for me…”: The Take–La Presa di Avi Lewis e Naomi Klein, La niña santa di Lucrecia Martel giovedì 12 maggio Spaziomusica - Soundpark - concorso per band emergenti (info: 0382 22625) venerdì 13 maggio Spaziomusica - Jah Love - Reggae night (info: 0382 22625) Codevilla, Thunderroad, ore 22.30 - Gli Atroci - a seguire DJ Zio Vite (info: 0383 373064) sabato 14 maggio Stradella - ANTIQUA e STRABÍO - mercatino dell’antiquariato e dei prodotti biologici (info:Comune 0385 246821) Stradella - Raduno Internazionale Registro Storico Vespa 19^ edizione - giro turistico tra le colline dell’Oltrepò, sfilate e visite al Museo Piaggio (info: Vespa Club Oltrepò 0385 48364) Voghera - AGILITY DOG - gara nazionale di agility dog (info: Cowboys’ Guest Ranch 0383-364631) Cassolnovo, Cine-Teatro Verdi, ore 21.30 - Stagione Teatrale 2005: concerto “Le Stagioni” - Associazione Corale “A. Vivaldi” - Scaldasole (info: Assoc. Callerio Cassolnovo 349 3912531) Spaziomusica - Hard Flowers - Rock-blues (info: 0382 22625) Codevilla, Thunderroad, ore 22.30 The Jains - a seguire DJ Ste (info: 0383 373064)

Questo non è un messaggio subliminale: quando finite di leggere queste righe mandateci i vostri scritti, link preferiti, immagini, eventi:, [email protected]

Reg. Trib. PV n° 594 - Stampa: Cooperativa Sociale “Il Giovane Artigiano”, Pavia - Chiuso in Redazione 30-04-2005 - Tiratura 2500 copie - 2005, Alcuni diritti riservati (Attribuzione–NonCommerciale–Condividi allo stesso modo)

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Kronstadt a Torino? Non è uno scherzo!

domenica 15 maggio Godiasco - Festa Patronale di Santa Reparata - concerto bandistico, tombola, mercatino, bancarelle e luna park (info: 0383 940932) Certosa, ore 8-18 - Hobby e scambio a Torre del Mangano - mercatino del nuovo e dell’usato, oggettistica, hobbistica, giocattoli, fumetti e libri per bambini (info: Comune 0382 936911) Sommo, ore 9-18 - Il cortile del libero scambio, ovvero, il cortile dell’usato mercatino e scambio vecchi oggetti (info: S.O.M.S. 0382 402127) Chignolo Po, Club Nautico Gabbiane, ore 13-18 - Campionato Italiano di Durata - Prima prova del campionato italiano di durata per imbarcazioni da 500 a 8.000 cc (info: Club Nautico Gabbiane 0382 967359) martedì 17 maggio Cinema Corallo Ritz, ore 20.30 - [game over]: il dopo Indie - “anima e corpo”: Super Size Me di Morgan Spurlock, La schivata di Abdellatif Kechiche

giovedì 19 maggio Spaziomusica - Soundpark - concorso per band emergenti (info: 0382 22625) Codevilla, Thunderroad, ore 22.30 - Sacher 4et Project - (info: 0383 373064) venerdì 20 maggio Palaravizza, ore 21 - Gianni Morandi - concerto (info: 0382 303155) Spaziomusica - Southlands - Musicamericana a 360° (info: 0382 22625) Codevilla, Thunderroad, ore 22.30 - Trio Bobo - (info: 0383 373064)

sabato 21 maggio Vigevano, ore 8-20 - Bancarella tra le colonne - mercatino dell’antiquariato e dell’usato (info: Pro Loco 0381 690269) Gambolò - Weekend in bici nel parco due giorni in bici nel Parco del Ticino, con pernottamento in Az. Agrituristica (info: Studio Selva - AqQua 338 9737677) Sartirana Lomellina - Stagione Artistica 2005: “Medley di musiche del secolo scorso” - con gli Alti e Bassi, quintetto vocalist (info: Comune 0384 800810) Voghera, Chiesa dei Frati Francescani, ore 21 - Quinta Stagione Concertistica - Concerto straordinario con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, direttorePiero Bellugi, musiche di Mozart (info: ComuneAssessorato alla Cultura 0383 336316/9) Voghera, ore 21 - 66° Rodeo & Wild West Show - Spettacolo con tori, cavalli, cowboys, cowgirls e indiani, domenica ore 16 (info: Cowboys’ Guest Ranch 0383364631) Spaziomusica - Dave Andrews Band - il fondatore dei Calobo (info: 0382 22625) Codevilla, Thunderroad, ore 22.30 - Divina - a seguire DJ Vigevano Massive Sound System (info: 0383 373064)

domenica 22 maggio Borgo Priolo - Festa in piazza - Esposizione di manufatti, prodotti locali, attrezzi agricoli, musica popolare (info: Comitato Collina 0383 871334) Pavia, ore 8-17 - XXXVI Vigevano - Pavia - Gara di canoe marathon sul fiume Ticino (info: Canottieri Ticino 0382 303395) Belgioioso, Cascina Vittoria e Cascina Nuova (Filighera), ore 11-15 - Cascinando - un giorno in fattoria degustando risotti biologici e altri prodotti tipici locali (info: Comune 0382 970371) Codevilla, Thunderroad, ore 16 - Camelot day - 4a edizione - Mangala Vallis feat Bernardo Lanzetti, Trama Sonora, La maschera di Cera, La torre dell’alchimista (info: 0383 373064) martedì 24 maggio Cinema Corallo Ritz, ore 20.30 - [game over]: il dopo Indie - “lavoro e libertà”: The Agronomist di Jonathan Demme, L’uomo senza sonno di Brad Anderson mercoledì 25 maggio Teatro Fraschini, ore 21 - Solisti di Pavia - direttore Enrico Dindo, musiche Brahms (info: 0382 371202) mostre ed eventi fino 6 maggio - Sotterranei del Castello Visconteo, ore 9.00-16.30 - Scienza ed arte al Castello - Visite guidate (info: Comune di Pavia) fino 8 maggio - Voghera, Fondazione Adolescere - In viaggio con Mafalda - Mostra (info: Fondazione Adolescere 0383 343011) fino 8 maggio - Voghera, Area Expo - Ex Caserma di Cavalleria, ore 9.30-23.00 Expoltrepò ‘05 - 623^ edizione della Fiera dell’Ascensione - Percorsi enogastronomici, produzioni tipiche oltrepadane e interregionali (info: Segreteria Organizzativa Expoltrepò, 0383 41051) fino 10 maggio - Cilavegna - Sapori di asparago - 41^ edizione della Sagra dell’asparago di Cilavegna (info: Pro loco di Cilavegna 0381 96333) fino 13 maggio - Collegio Cairoli, ore 17.00-19.30 - Senza Marca - artisti contemporanei in esposizione () fino 15 maggio - Piazza della Vittoria, ore 10-12 / 16-19 - Donare il sangue fa bene - stand con personale qualificato per spiegare come diventare donatori (info: 0382 987272) fino al 29 maggio - Vigevano, Castello Sforzesco - Mario Sironi. L’Immagine e la Storia - Mostra delle opere dell’artista dal 1930 al 1950 - mar-ven 14.30-18.30, sab 1023, dom 10-20 (info: 800 662288)

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