identità aziendale
N E W S L E T T E R
vision
P E R I O D I C A
D I
Gli auguri
del Presidente
Care colleghe, cari colleghi, anche quest’anno, affido al nostro giornale il mio saluto e i miei auguri per le prossime festività. È trascorso poco più di un anno dalla mia nomina alla Presidenza di Aeroporti di Roma, incarico che mi ha consentito di venire a conoscenza di un mondo complesso e, al tempo stesso, affascinante per il suo carico di futuro. Nell’ultimo anno sono state affrontate con successo numerose sfide che il mercato del trasporto aereo e, più in generale il sistema economico italiano e internazionale, hanno posto e sempre più imporranno alla nostra compagine aziendale. In uno scenario complesso, il sistema aeroportuale romano dovrà essere sempre più al servizio del Paese , del territorio e di quanto in termini economici, culturali, artistici e religiosi l’Italia e Roma possono offrire. Dobbiamo sentirci forti della nostra professionalità e serietà d’intenti ed essere certi dell’importanza del nostro lavoro e dell’obiettivo ultimo al quale ognuno di noi contribuisce, ovvero la qualità del servizio fornito ai passeggeri e ai vettori clienti, ma anche a tutti gli utenti che, a vario titolo, lavorano e vivono quotidianamente nei nostri aeroporti. Come sempre il nostro successo si fonda sulle persone, su ciascuno di Voi, ancor più nell’anno che ci attende, che presenterà, come è fin troppo facile prevedere, difficoltà socio-economiche in generale ed incognite nel quadro del trasporto aereo in particolare. Nella consapevolezza delle difficoltà non ci deve mancare l’ottimismo e la fiducia verso il futuro che dipende molto dal nostro impegno. Convinto che tale impegno sarà pienamente compreso ed attuato, esprimo a tutti un vivo apprezzamento e ringraziamento per la collaborazione prestata nell’anno trascorso. Con questo spirito rivolgo a tutti ed a ciascuno di Voi ed ai Vostri familiari i miei più cari auguri di Buon Santo Natale e di un sereno Anno Nuovo. Fabrizio Palenzona
mission
risorse umane
ambiente
A E R O P O R T I
D I
R O M A
D I
strategie
C O M U N I C A Z I O N E
FIUMICINO UN ANNO IN CHIAROSCURO Guido Angiolini, Amministratore Delegato di ADR, ripercorre i principali eventi dell’anno che sta per concludersi, con le sue luci e le sue ombre. Le fasi “scure” rievocano crisi già vissute e superate nel passato, le fasi “chiare” dimostrano le capacità che l’Azienda possiede e che saranno il miglior strumento nell’affrontare il futuro
news
I N T E R N A
che, a partire dalla mezzanotte del 30 marzo, sono stati registrati 32 voli giornalieri in più. Infine, il terzo dato ‘in chiaro’ è la gestione dell’aeroporto nel periodo estivo: una punta di 135.317 passeggeri registrati il 17 agosto 2008, il record di traffico registrato a Fiumicino, senza alcuna delle disfunzioni che si erano verificate lo scorso anno nella gestione dei bagagli”.
identità aziendale
primo piano
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uale definizione darebbe dell’anno che sta per concludersi?” “Potremmo definire l’anno che volge al termine ‘un anno in chiaroscuro’”. “Quali sono le zone chiare?” “In chiaro - afferma Guido Angiolini - è il successo organizzativo con il quale sono stati gestiti due eventi di grande discontinuità, quali l’avvio del Terminal 5 e il ritorno di Alitalia su Fiumicino. Il T5, inaugurato nel maggio del 2008, è stata una delle soluzioni realizzate da ADR per soddisfare al meglio le esigenze operative e di sicurezza dei vet-
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tori americani (American Airlines, Continental, Delta, United e US Airways) e del vettore israeliano El Al. È in grado di accogliere 3 milioni di passeggeri annui, ad ulteriore conferma di quanto l’Azienda ritenga importanti gli scambi tra il nostro Paese e il Nord America. Il T5 ha avuto inoltre l’importante funzione di alleggerire il numero dei passeggeri in un’area ad alta densità di traffico, il Terminal C, sovraffollato in determinate ore della giornata, ma anche di decongestionare nei mesi estivi il BHS. Il ritorno di Alitalia su Fiumicino ha comportato poi un altro straordinario sforzo organizzativo: basti pensare
“Quali invece sono state le zone scure?” “Nella seconda parte dell’anno - risponde Angiolini - sono emersi fattori di preoccupazione. La crisi dell’Alitalia, con il forte ridimensionamento dei voli, si è sovrapposta alla situazione economica generale che sta determinando una significativa flessione del traffico passeggeri. Questa eredità che l’anno in corso trasmette al prossimo, connota lo stesso come un anno irto di difficoltà che ci auguriamo possano andare attenuandosi. La Società ha già dimostrato più volte nel passato anche recente di sapere affrontare e gestire momenti difficili e riprendere la via della crescita e dello sviluppo”. “Quali sono i momenti negativi nella storia di ADR che è necessario ricor dare come esempi di crisi superate con successo?” “Ricordo in primo luogo la guerra del Golfo, che ha provocato effetti devastanti in molti settori dell’economia. Nel trasporto aereo, la crisi si manifestò con dati preoccupanti: nei primi giorni del conflitto, il traffico dei passeggeri negli aeroporti italiani diminuì mediamente del 20% per i voli nazionali e del 30% per quelli internazionali, con punte del 45%. Molti voli vennero cancellati da Fiumicino.
Concerto di Natale Ente Nazionale dell’Aviazione Civile, Aeroporti di Roma e l’Arma dei Carabinieri, insieme per il concerto di Natale della Banda dei Carabinieri
L’ Due anni più tardi, lo scalo registrò 20 milioni di passeggeri, superando i livelli di traffico del ’91”. “Un altro esempio di crisi vissuta da ADR e superata con successo - continua Angiolini - è stato il trasferimento di gran parte dei voli internazionali di Alitalia da Fiumicino a Malpensa, scalo inaugurato nell’ottobre del 1998. La compagnia compì una scelta strategica, convenendo di poter aggredire meglio il mercato da Milano, piuttosto che da Roma. Il trasferimento sull’aeroporto lombardo avvenne anche a fronte delle limitazioni comunitarie all’aumento della flotta. ADR rispose alla crisi ‘conquistando’ nuovo traffico, reagendo alle politiche aggressive degli aeroporti europei ed italiani diretti competitor, investendo in infrastrutture e qualità. Si è trattato di interventi riassumibili nel binomio ‘aumento dei volumi di attività e riduzione dei costi di gestione’”. “Nella crisi attuale, possiamo quindi intravedere anche segnali positivi e nuove opportunità?” “I segnali positivi non mancano: nuove compagnie aeree premono per fare scalo a Fiumicino, la crescita della capacità di spesa delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo alimenta le correnti del turismo mondiale che il fascino di Roma attrae irresistibilmente. L’aeroporto ha grandi capacità di espandere le proprie infrastrutture”. Nella foto, un’immagine dell’albero di Natale allestito nella hall delle partenze Terminal B.
“Il 2008 è stato anche un anno di im portanti realizzazioni…” “Le innumerevoli realizzazioni avviate o concluse nel corso di quest’anno testimoniano della volontà e capacità nostra di essere fra i protagonisti di questo processo di crescita. Ricordiamo: la già citata realizzazione del Teminal5, l’avvio della costruzione del Molo C, la centrale elettrica di cogenerazione in corso di avviamento e che renderà l’aeroporto autosufficiente nel fabbisogno di energia elettrica e termica, la nuova palazzina per uffici, pressochè interamente affittata.
er la prima volta nella storia, l’Arma ha deciso di celebrare il concerto natalizio all’interno di un aeroporto. L’evento si è svolto lunedì 15 dicembre alle ore 17.30, all’interno del Terminal 5. Madrina del concerto è stata Maria Grazia Cucinotta affiancata dall’anchorman del TG1, Francesco Giorgino, che ha introdotto a ospiti illustri e Istituzioni presenti, l’esibizione dei 90 elementi della banda, cui si è aggiunto il tenore Giuseppe Ranzani che ha intonato alcune delle più celebri Arie operistiche. Al termine dell’esibizione, il Presi-
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dente dell’Enac Vito Riggio, il Responsabile della Direzione Aeroportuale di Roma, Vitaliano Turrà e il Presidente di ADR Fabrizio Palenzona hanno consegnato targhe di benemerenza alle forze dell’ordine, al Direttore Generale di ADR Franco Giudice per l’impegno profuso nello sviluppo delle infrastrutture aeroportuali e al Direttore Sicurezza Aeroportuale, Roberto Novelli per la professionalità con la quale L’Ente svolge il proprio lavoro. All’esterno del T5 è stato possibile ammirare le vetture d’epoca dei Carabinieri, testimoni di una lunga storia di fedeltà. Nella foto, un’immagine del concerto di Natale .
“A fine anno, il Gruppo ha anche modificato la sua governance interna” “Prima dei tradizionali auguri ai dipendenti, ultimo, ma non meno importante avvenimento del 2008, ricordo che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 5 dicembre scorso, ha posto fine a un periodo di transizione, nominando un Amministratore Delegato, nella mia persona, e un Direttore Generale, nella persona di Franco Giudice, apportando inoltre modifiche alla struttura organizzativa, al fine di rendere più efficace ed efficiente il funzionamento della Società”. “È rimasto soltanto lo spazio per gli auguri, dottor Angiolini” “Nel concludere l’intervista - afferma Angiolini - vorrei inviare a quanti lavorano in ADR e alle loro famiglie l’augurio di trascorrere in serenità questo periodo di festività, coscienti degli impegni che ci attendono nel prossimo anao”. •
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poi al programma di assegnazione delle piazzole di sosta aeromobili (con loading bridge e remote) e delle uscite d’imbarco dei voli in partenza, definito mensilmente in base all’operativo stagionale. L’obiettivo è assegnare in modo efficiente entrambe le infrastrutture tenendo sotto controllo una serie di parametri, dalle dimensioni dell’aeromobile, alla capacità della piazzola, alla tipologia di impianti presso di essa. Tra i criteri che regolano la programmazione dei voli, oltre alle esigenze operative più generali, vengono considerati inoltre la movimentazione dei flussi dei passeggeri all’interno dei Moli e delle aree commerciali, la presenza di voli di coincidenze successivi, le esigenze particolari dei vettori ‘high demand’. La programmazione “stands and gate" viene prodotta utilizzando il modulo di simulazione del sistema UFIS-Sim, l’Universal Flight Information System, implementato nel corso dell’anno e che ha recepito tutte le esigenze della programmazione, i parametri, le regole e le priorità di assegnazione”.
I PROFESSIONISTI del Controllo Voli primo piano
Continua il nostro viaggio all’interno del Servizio Pianificazione, Controllo e Standard Operativi di Fiumicino; oggi incontriamo Silvia Masciadri e Marco Panetta, rispettivamente responsabili delle funzioni Controllo Voli e Standard Operativi e Airside Operation Analysis, ai quali abbiamo chiesto di descrivere le attività di loro competenza
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colleghi del Controllo Voli svolgono un ruolo simile a quello di un direttore d’orchestra: il loro compito è garantire che il volo sia gestito nei tempi previsti in partenza e che vengano predisposte tutte le operazioni di sbarco all’arrivo, fornendo le informazioni necessarie ai soggetti aeroportuali coinvolti, affinchè il contributo di ciascuno sia “armonico” e integrato all’azione complessiva. Lo spartito che dà luogo alla sinfonia viene diramato a tutti gli “orchestrali” dal Controllo Voli. C’è chi si prodiga affinchè le fasi del processo produttivo, che hanno come risultato finale il decollo, si succedano con la stessa precisione dei suoni. C’è chi è così appassionato del proprio lavoro da osservare il decollo di un aereo ogni volta con lo stesso piacere con cui ascolterebbe una sinfonia. La prima attività descritta da Silvia Masciadri è propedeutica a tutte le altre: si tratta della programmazione voli, che definisce l’operativo stagionale del traffico aeroportuale, sulla base delle informazioni ricevute da
volta verifichiamo se le compagnie aeree indicate sono già note ed inserite nel nostro database anagrafico. L’archivio anagrafico contiene la carta d’identità del vettore e ne descrive il tipo di volo, la provenienza, l’handler di riferimento, la modalità di pagamento dei diritti aeroportuali. In caso di un vettore sconosciuto, che opera ‘voli spot’ sull’aeroporto, è necessario ricostruirne il profilo, assicurandoci allo stesso tempo che venga predisposto il documento per la fatturazione dei diritti aeroportuali. Se il vettore non ci è noto e non dispone di una forma di pagamento riconosciuta, come avviene per i vettori “storici” operanti su Fiumicino, i Coordinatori intervengono presso il pilota comandante richiedendogli il pagamento dei diritti del volo presso il nostro banco informazioni dell’aeroporto. L’attività di programmazione non riguarda soltanto l’acquisizione dell’informazione da parte di Assoclearance, ma richiede tutta una serie di
Assoclearance ed ENAC, che viene seguita dai colleghi Enrico Troiani, Daniela Saltallà e Massimo Rosu. “Come avviene, nel dettaglio, l’attività?” “Si tratta di una materia molto complessa - risponde Silvia Masciadri che contiene grandi implicazioni di responsabilità da parte del Controllo Voli. L’interlocutore principale è Assoclearance, l’istituto senza fini di lucro responsabile dell’assegnazione degli slot, cioè delle bande orarie, all’interno delle quali operare il volo. Da Assoclearance, con cadenza stagionale, riceviamo l’elenco degli slot assegnati su Fiumicino e dei vettori che ne hanno acquisito i diritti. Ogni
Nella foto in alto, il Coordinatore di volo Pierguido Falcucci. In basso, da sinistra, Nicoletta Balbi, capo area Controllo Voli, Antonella Pianosi, addetta al giornale di scalo, Silvia Masciadri, responsabile del Controllo Voli e Standard Operativi.
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controlli per risalire all’effettivo possesso dei requisiti di esercibilità del volo prescritti dall’ENAC, dal codice di servizio autorizzato (se di linea, governativo, charter, ecc.) ai dati tecnici necessari per l’inserimento delle matrici di volo e per la fatturazione. È nostro compito controllare che quanto richiesto ed ottenuto come slot dai vettori sia sempre in conformità con quanto stabilito dall’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile”. “È inoltre sempre la programmazione - afferma Silvia Masciadri - che riceve dagli Enti competenti le segnalazione dei voli che richiedono un’assistenza particolare, come quelli di Stato e del Papa, militari oppure dei voli legati ad eventi eccezionali, come il G8 con l’arrivo del presidente degli Stati Uniti e di altri Capi di Stato. Per ogni tipologia di volo ‘eccezionale’ provvediamo ad elaborare una procedura d’assistenza ad hoc”. “Dalla programmazione dei voli continua Silvia Masciadri - si passa
Oltre alla programmazione, il day by day viene gestito da tre diverse aree di competenza, definite anche “geograficamente” all’interno della sala che ospita la struttura. Entrando, ci troviamo di fronte il collega che dalla sua postazione di lavoro fornisce il “ready to move” al pilota, il quale successivamente potrà contattare la Torre di Controllo per richiedere l’ok a mettere in moto e a muovere l’aeromobile dalla piazzola verso la via di rullaggio e poi verso la pista di decollo. Per questa attività il Coordinatore di volo è in contatto diretto con il comandante pilota del volo sulla radiofrequenza VHF dedicata (121.725 Mhz) assegnata ad ADR e con la radiofrequenza della Torre di Controllo, che prenderà in carico l’aeromobile dal momento in cui lasciare l’area di sosta. “In quali condizioni viene dato l’ok a muovere?” “In primo luogo, chiediamo al pilota se tutte le operazioni di imbarco sono terminate - afferma Pierguido Falcucci - dopodichè effettuiamo una serie di controlli mediante il sistema di telecamere che agisce sulle piazzole di sosta aeromobili. Con un semplice clic sulla piazzola coi-
Nella foto, Enrico Troiani e Daniela Saltallà, al lavoro alla programmazione voli.
volta, il sistema apre una finestra che inquadra l’aereo; in caso di operazioni di assistenza ancora in corso (loading o boarding) o mancanza del trattore o della barra di traino per il pushback, avvisiamo il pilota comandante che non possiamo dare l’autorizzazione a muovere. Altrimenti diamo l’ok ed invitiamo il Comandante a spostarsi sulla frequenza di Torre per le successive autorizzazioni. In questo stesso momento avviene l’ handover del volo alla Torre di Controllo di Fiumicino; con un colpo del mouse i dati del volo, che compaiono sul terminale video del sistema dell’Enav, cambiano colore e diventano ‘blu ciano’, per essere preso in carica dal Controllore di volo”. Alla destra di questa postazione si trova Antonella Pianosi che si occupa della redazione del “giornale di scalo”, una vera e propria fotografia di quanto avviene in aeroporto nelle 24 ore, una miniera di informazioni e di dati utili che sintetizzano gli eventi avvenuti nel corso della giornata. È un’attività di controllo, volo per volo, che viene condotta spesso interfacciandosi con gli handlers, qualora non si abbiano dati essenziali a chiudere il consuntivo. I dati consuntivati nel giornale di scalo contribuiscono ad alimentare il data-base di ADR che viene utilizzato sia dal Marketing aeroportuale che dalla Fatturazione per il pagamento dei diritti aeroportuali e per questo ha un’importante valenza economica, oltre che statistica. A sinistra della sala, incontriamo le due postazioni dei capi area in turno. La prima è il COE, dove il Capo Area assume la responsabilità del Centro Operativo per le emergenze, fino a poco tempo fa di competenza dell’Ufficio Traffico dell’Enac. “Dalla nostra postazione - afferma Nicoletta Balbi - si gestiscono diverse tipologie di emergenze e le relative procedure d’intervento, contenute nei Manuali Blu, Rosso e Verde, rilasciati dall’ENAC, con il contributo di ADR e degli Enti di Stato
preposti. Le procedure per affrontare i casi di bomba a bordo o altro allarme per la sicurezza aeroportuale, sono contenute nel Manuale Blu. La responsabilità dell’allarme è della Polizia di Stato. Le procedure nei casi di atterraggi e decolli di emergenza sono contenute nel Manuale Rosso e sono attivate dalla Torre di Controllo. Le procedure per affrontare atti dolosi o calamitosi sono contenute nel Manuale Verde e sono attivate rispettivamente dalla Polizia e dai Vigili del Fuoco”. “Nei casi delle emergenze descritte - continua Nicoletta Balbi - il Controllo Voli è attivato da ciascuno degli Enti citati, attraverso la nuova “Centralina di Attivazione Stati di Allarme” un sistema informatico, che diventerà a breve pienamente operativo ed è ad oggi supportato dalle comunicazioni telefoniche. Il sistema, collegato ad un terminale con video touch-screen, avvisa dell’emergenza con un allarme sonoro prolungato. Ciascun manuale è rappresentato da un’icona colorata, che si illumina in base all’emergenza annunciata. Questo ci darà il modo di comprendere tempestivamente il tipo di evento e trasferire a nostra volta l’allarme al capo scalo di servizio e a tutti gli altri settori coinvolti, dalla supervisione di terminal, al Pronto Soccorso, vettori ed handler, cui inviamo un telex circolare che specifica quale emergenza è in atto, quale aeromobile è coinvolto, quale materiale si deve predisporre per l’evacuazione dei passeggeri, qual è il punto di raccolta sulla pista e, soprattutto, se vi sono passeggeri o merce pericolosa a bordo”. “Altre funzioni del COE - afferma Nicoletta Balbi - sono la gestione della messa in moto in piazzola, evento che si deve svolgere alla presenza dei colleghi Gialli/SAR, l’accensione dell’APU (Auxiliary Power Unit) nelle piazzole che non sono dotate degli impianti di alimentazione 400Hz e precondizionamento, la segnalazione della presenza di volatili, la richiesta d’intervento dei Vigili del Fuoco, nel caso di rifornimento carburante con i passeggeri a bordo, la segnalazione di eventi pericolosi, come lo sversamento di carburante in piazzola”. “La seconda postazione del Capo
Area - interviene Tiberio Coppini garantisce il coordinamento di tutte le attività operative svolte dai coordinatori di voli ed assicura i contatti con i diversi operatori aeroportuali, i vettori, gli handler, gli Enti di Stato. Garantisce l’aggiornamento informativo alla comunità aeroportuale in caso di variazioni significative della programmazione voli o se sono state predisposte modifiche all’assistenza previste. Gestisce direttamente i rapporti con il Capo Sala della Torre di Controllo per condividere eventuali azioni correttive e per ottimizzare i flussi di traffico. In caso di necessità interviene direttamente con gli handler per far rimuovere mezzi o materiale di ostacolo in piazzola”. “Il Capo Area - continua Coppini riceve inoltre le segnalazioni dei voli target direttamente dagli Enti di Stato, nei casi in cui è necessario tutelare la sicurezza o l’ordine pubblico. Questo avviene per esempio quando sono in viaggio personalità importanti o intere squadre di calcio: in questi casi, le piazzole devono essere collocate in una zona remota, che garantisca il più possibile la privacy e l’assenza di curiosi. Infine, abbiamo un ‘filo diretto’ con l’ENAV, Ente con il quale vi è un continuo flusso informativo, fondamentale per la nostra attività. Il Capo Area, a fine turno redige il Rapporto di Servizio dove si segnalano tutti gli eventi significativi del turno”.
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“Come avviene l’assegnazione delle piazzole?” “L’attività di assegnazione delle piazzole e dei gate d’imbarco vera e propria - risponde Coppini - è svolta da due Coordinatori di Volo, che in collegamento con il mondo aeroportuale, attraverso i nostri sistemi di scalo, assegnano le piazzole di sosta a tutti i voli in arrivo, coerentemente con la pianificazione prodotta dai colleghi della programmazione, l’evoluzione dinamica del traffico e la situazione al momento presente sull’apron di Fiumicino”. “Il coordinatore alla postazione piazzole - afferma Coppini - ha di fronte un terminale collegato al sistema Torre di Enav con il quale vede la sequenza dei voli in arrivo ed in partenza da Fiumicino. Quando il volo in arrivo è a circa 20’ minuti dall’atterraggio, il nostro collega ‘annuncia’ il volo, inserendo la piazzola nel nostro sistema informatico, che la dirama, tramite una stampante collegata al server di rete, agli handler e a tutti i soggetti interessati, che hanno modo di at-
Nella foto in alto, lo schermo del Coordinatore di volo, con l’immagine dell’aeromobile in fase di allestimento prima del decollo. In basso, Ario Ruggeri, Controllore volo.
tivarsi ciascuno per le propria competenze. L’assegnazione deve tener conto della tipologia di aeromobile e della rotazione dell’aeromobile; se per esempio arriva da uno scalo nazionale e prosegue come volo Schengen o Extra Schengen, se è un volo point to point, se deve essere immediatamente riallestito per la partenza e così via. La possibile difficoltà nasce quando i picchi di traffico sono così elevati da non rendere immediatamente disponibile la piazzola adatta all’aeromobile in arrivo, come da programmazione. Le assegnazioni devono comunque essere rapidissime, poiché nelle fasce di maggior traffico gli atterraggi si susseguono ogni tre minuti. Le postazioni che si occupano di questa attività sono tre. Ve ne è inoltre una quarta, che ha il compito di tenere
i contatti telefonici per coordinare e gestire le così dette ‘movimentazioni orizzontali’, cioè il traino degli aeromobili dalle piazzole di sosta agli hangar per la manutenzione e viceversa; la stessa postazione aggiorna l’assegnazione delle gate nel caso di scostamenti sull’orario schedulato di partenza”. “Quanto è importante il collegamento con i Colleghi dell’Enav?” “Il Controllo Voli di ADR possiede il ‘polso’ della situazione dello scalo, l’ENAV ha una visione dello scenario nazionale e internazionale, quindi ci anticipa tutte le variazioni che dobbiamo attenderci nella presentazione del traffico nella giornata. La ‘fotografia’ del quotidiano che ci fornisce la nostra programmazione non è sempre rispettata e questo avviene per le ragioni più diverse, dalle condizioni meteo avverse, che richiedono l’utilizzo di una o due delle piste presenti a Fiumicino, ad eventi eccezionali, come l’occupazione degli aeroporti di Bangkok, che hanno bloccato tutti i decolli da lì e quindi gli atterraggi destinati a Fiumicino. In questo scenario che può modificarsi imprevedibilmente, le segnalazioni dell’ENAV ci consentono di ottimizzare l’utilizzo delle piazzole, in base ai reali flussi di traffico. Il nostro Controllo Voli fornisce per tempo le informazioni relative all’assegnazione delle piazzole per consentire all’ACC di Ciampino di allineare per tempo le sequenze dei voli in arrivo sulle due piste di atterraggio (16L e 16R)”. Come abbiamo visto il Controllo Voli vive e lavora all’interno di uno scenario di traffico mutevole, che richiede spesso correzioni in corso d’opera in base ai ritardi dei voli in arrivo o in partenza, alle cancellazioni, alle variazioni aeromobili impreviste ed improvvise dell’operativo. Assicura un utilizzo efficiente della capacità aeroportuale anche in un contesto airside che ogni giorno è fortemente condizionato e penalizzato dai cantieri di lavoro, dagli aeromobili in lunga sosta e da quelli fuori flotta. Nonostante ciò lo scorso 14 luglio 2008 i nostri colleghi hanno brillantemente “parcheggiato” 1.159 voli, tra arrivi e partenze, mentre lo scorso 17 agosto 2008, hanno consentito il flusso di 135.417 passeggeri all’interno delle nostre aerostazioni. Lasciamo la sala del Controllo voli, con i suoi monitor sempre accesi, con la sensazione di essere entrati in un mondo a parte, eppure perfettamente integrato nel cuore dello scalo. Qui abbiamo incontrato l’attitudine e il forte senso di appartenenza alla propria funzione, che viene svolta con orgoglio e dedizione.
Ciascun decollo e atterraggio sono ogni volta un obiettivo raggiunto.
Air Side Operation Analysis Il Notam non è un termine latino per indicare uno scritto importante, l’AIP non è l’acronimo di un’industria petrolifera, LIRF non è il nome di un medicinale: dietro gli acronimi si celano i documenti prodotti dalla terza area di attività dell’Ente Pianificazione Controllo e Standard Operativi Fiumicino, l’Air Side Operation Analysis. Marco Panetta, responsabile dell’Unità organizzativa, illustra il significato degli acronimi menzionati e quali documenti sottintendono. “Il Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti, emanato dall’ENAC nel 2003 – afferma Panetta – stabilisce che ogni aeroporto in Italia debba avere delle figure di riferimento responsabili di fronte alla legge dell’attività aeroportuale, i così detti Post Holder. In ADR, questo ruolo è svolto da Elia Pistola, Post Holder Area Movimento e Terminal, Giorgio Gregori, Post Holder Manutenzione, Paolo Cambula, Post Holder Progettazione. La responsabilità massima di fronte all’ENAC è dell’Accountable Manager, che in ADR è Franco Giudice”. L’area di Movimento è la più delicata dell’intero sistema aeroportuale, dove convivono aerei, veicoli, attrezzature, persone. “Questa premessa - continua Panetta - è necessaria per illustrare la nostra attività, che è una vera e propria “consulenza operativa” al Post Holder Area Movimento e Terminal quando vengono progettati interventi sulle infrastrutture lato air side. Per tutti i progetti che riguardano la realizzazione di nuove opere o la manutenzione di quelle esistenti, il nostro compito e quello di valutare gli impatti operativi e gli eventuali i rischi aeronautici derivanti dal piano d’intervento e di suggerire soluzioni ottimizzanti. La corretta delimitazione dei cantieri viene da noi coordinata e controllata, salvaguardando tutte le misure di safety. Questo aspetto è particolarmente importante soprattutto quando i lavori di cantierizzazione interessano un’ampia area, come sta avvenendo, per esempio, per la realizzazione del Molo C. I cantieri previsti per l’opera sono sette e coinvolgeranno nel tempo specifiche ‘porzioni’ dell’area di apron. È quindi fondamentale procedere per gradi”. “Per avere una valutazione il più possibile vicina alla realtà - aggiunge Paolo Giannobile - effettuiamo due tipi di analisi con i migliori sistemi di simulazione fast-time presenti
Nella foto in alto, da sinistra, Fabrizio Botta, Giancarlo Amati, Silvio Stefanelli, Tiberio Coppini, Giampiero Farina. Accanto, da sinistra, Paolo Giannobile e Marco Panetta, responsabile dell’Ente Air Side Operation Analysis.
sul mercato: una prima analisi ha come obiettivo la valutazione di eventuali impatti sulla sicurezza operativa, un’altra più complessa permette di misurare le performance operative relativamente ai tempi di rullaggio ed ai ritardi degli aeromobili, e quindi ha come fine ultimo la valutazione della capacità aeroportuale del sistema Air Side, in ogni sua possibile configurazione. Con questi software è possibile valutare in maniera scientifica l’esatto comportamento di un aeromobile a terra ed in volo: si possono misurare gli effetti della spinta prodotta dai motori e l’impatto sull’ambiente circostante, oppure analizzare i ritardi operativi potenzialmente indotti dalle cantierizzazioni. Ad esempio le fasi di lavoro del nuovo Molo C sono state tutte simulate in fase preliminare ed i dati di output così prodotti, sono stati presentati ai principali attori aeroportuali (ENAV, ENAC, Vettori, Handler) con informazioni scientifiche e trasparenti. Questa ‘what if analysis’ consente ad ADR di valutare ed ottimizzare ogni nuova condizione operativa
dell’Airside, simulando preliminarmente ogni possibile alternativa in modo da scegliere sempre la soluzione che garantisce l’operatività del sistema aeroportuale e minimizza i disagi”. “Una volta definita l’area da destina re alla cantierizzazione, come proce dete?” “Il nostro obiettivo - risponde Panetta - è informare le funzioni direttamente coinvolte; in primo luogo effettuiamo le mappe dei cantieri che forniamo ai colleghi di ISE (SAR) e alla Direzione Lavori di ADR, che li trasferisce alle imprese costruttrici per la corretta delimitazione dei cantieri di lavoro. L’informativa viene poi emessa attraverso i Notam, acronimo per Notice To Air Men, che definiscono le eventuali difformità rispetto alle informazioni standard sull’aeroporto, dall’apertura e chiusura cantieri, alla presenza di condizioni meteo avverse, più in generale alle condizioni che possano penalizzare l’attività aeroportuale. I Notam sono informazioni aeronautiche emesse su approvazione dell’ENAC e vengono indirizzati a tutto il mondo aeronautico, compreso l’ENAV che gestisce il traffico aereo sull’aeroporto”. “Quali altri documenti produce l’Unità organizzativa?” “Le Istruzioni Operative per la gestione dei lavori e per ogni variazio-
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ne operativa in airside che diffondiamo a tutti gli operatori interni ed esterni; l’aggiornamento della scheda piazzole di sosta aeromobili; le cartine dell’area Apron e delle aree di Manovra; i percorsi di rullaggio e la piazzola ad hoc per ciascun aeromobile. Produciamo quindi una sorta di ‘breviario’ per i colleghi del Controllo Voli, della Sicurezza Operativa e dell’ENAV. Proprio in collegamento con ENAV garantiamo l’aggiornamento dell’A.I.P. (Aeronautical International Publication) Italia per gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. La redazione dell’AIP è delicata e richiede la ‘fotografia’ degli aeroporti sempre aggiornata nel minimo dettaglio. Infatti deve descrivere le rotte e le caratteristiche fisiche delle piste (dimensione, luci, segnaletica orizzontale, ecc.), delle piazzole, delle manovre che gli aeromobili possono eseguire, dei percorsi che devono effettuare quando sono a terra; deve contenere le cartine aggiornate delle aree penalizzate per cantieri o altro”. “Infine - conclude Panetta - con il completamento dei lavori di Pista 16/R 34/L e del rullaggio Alfa, stiamo realizzando in collaborazione con l’ENAV, l’aggiornamento delle procedure per le operazioni in Bassa Visibilità, che poi saranno pubblicate nell’AIP, che consentiranno all’aeroporto di Fiumicino di poter operare atterraggi e decolli con visibilità fino a 75 metri”. •
PROTAGONISTI del cambiamento C risorse umane
Con il mese di novembre si è completato il primo ciclo dell’intervento formativo “Ritorno sulla relazione”, che ha coinvolto 57 colleghi delle aree operative appartenenti a diversi ambiti organizzativi. Dopo un periodo di circa due mesi dal primo seminario, in cui i partecipanti sono stati coinvolti in una riflessione approfondita sul significato del cliente in una società di servizi e la responsabiltà delle persone nello sviluppo della qualità del servizio, il percorso è proseguito con ulteriori azioni finalizzate a sedimentare le conoscenze apprese ed a condividere l’esperienza acquisita in un significato collettivo. Questi gli obiettivi raggiunti
on il mese di novembre si è completato il primo ciclo dell’intervento denominato ROR - ritorno sulla relazione - che ha coinvolto 57 colleghi delle aree operative appartenenti a diversi ambiti organizzativi. L’obiettivo dell’azione formativa era quello di sviluppare, nel personale di front-end, una maggiore consapevolezza sulla centralità del cliente nella strategia aziendale, nell’ottica del miglioramento della qualità del servizio. Soprattutto “sensibilizzare” le persone sull’importanza dei comportamenti quotidiani nella crezione di relazioni di fiducia con i nostri clienti e nella responsablità che ciascuno di noi ha, quindi nella costruzione del valore complessivo dell’azienda. Ad accompagnarci in questa prima tappa del viaggio è stata una Società specializzata nella formazione al Cliente - la STRA-LE - che aveva riconosciuto fondamentale il coinvolgimento emotivo - e di conseguenza motivazionale - delle persone per attuare un cambiamento reale. E che ha condiviso con noi l’obiettivo di fare centro nel cuore delle persone: non bastava spiegare come si può fare; ci si voleva mettere nei panni del personale ADR per far sì che questi si mettessero nei panni dei loro clienti. In sintesi, che ogni addetto coinvolto fosse, da subito, attore del cambiamento.
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Ebbene, dopo un periodo di circa due mesi dal primo seminario dove i partecipanti sono stati coinvolti in una riflessione approfondita sul significato del cliente in una società di servizi e la responsabiltà delle persone nello sviluppo della qualità del servizio, il percorso è proseguito con ulteriori azioni finalizzate da un lato a sedimentare le conoscenze apprese e dall’altro a condividere l’esperienza acquisita in un significato collettivo. Rispetto alla prima tappa, ai partecipanti è stato sottoposto un sistema di valutazione dell’apprendimento dei comportamenti appresi definito “BUSSOLA” articolato in un test on-line con alternative di comportamento in base alle diverse situazioni. Il primo step ha comportato la creazione di un vero e proprio manuale on-line che rappresentava la sintesi dei temi trattati nel precedente seminario di due giorni, e cioè: la Qualità,
il Cliente, “i momenti della verità” e l’incremento della Qualità. All’interno di ciascun tema figuravano dei test di verifica dei temi stessi, esplorati e superati dalla gran parte dei partecipanti. Nel secondo step, che si è sostanziato in una giornata di follow-up, sono stati ripresi i temi alla luce dell’applicazione sul lavoro e del perfezionamento del rapporto con il Cliente quale giudice in ultima istanza dell’effettiva qualità erogata, fedeli al “driver” del cambiamento individuato con la Direzione: “la qualità dei servizi erogati al passeggero”. L’obiettivo riconosciuto del lavoro effettuato in aula è stato quello di incidere sul modo di concepire il proprio ruolo: ogni risorsa di qualsiasi livello deve ritenersi responsabile della qualità erogata ai passeggeri o ad altri loro “clienti” esterni o interni, contribuendo al miglioramento continuo dei processi, interagendo in modo attivo e consapevole con i propri colleghi anche di altre funzioni. Anche sulla base delle valutazioni formulate dagli stessi partecipanti a fine corso, tutti, sia coloro i quali vantano molti anni di servizio sia quelli che invece sono “più giovani”, hanno: • preso coscienza degli scenari attuali, delle trasformazioni vissute e di quelle in corso e della necessità di sviluppare ulteriormente la propria attitudine al cambiamento continuo e all’innovazione per migliorare costantemente il modo di fare il proprio lavoro; • acquisito consapevolezza che il proprio lavoro è parte di un sistema più complesso, che è necessario conoscere per interagire in modo responsabile e proattivo con tutti gli altri ruoli dell’assetto organizzativo; • realizzato l’importanza fondamentale del costante orientamento al cliente e la responsabilizzazione di ciascuno nella qualità dei servizi erogati: la relazione con il cliente è l’elemento chiave per l’incremento del volume di affari di ADR; • compreso che ogni addetto deve sentirsi coinvolto, in prima persona, in qualità di attore del cambiamento. Sulla base di questi incoraggianti, primi risultati si procederà, tra metà gennaio e marzo 2009 ad un secondo ciclo di edizioni che coinvolgerà circa altre 50 risorse dei medesimi settori operativi. •
Le nuove aule della Security ue nuove aule dedicate alla formazione del personale e gestite dal Centro Addestramento della Direzione Sicurezza Aeroportuale sono state inaugurate il 4 dicembre scorso, nei locali precedentemente adibiti a spogliatoi. La nuova sede, situata nel percorso sottostante il viadotto ferroviario, ospita due aule rispettivamente da 50 e 60 posti ed alcuni uffici. La loro realizzazione si deve all’esigenza del Centro Addestramento di poter
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contare su nuovi spazi da adibire all’attività formativa, che vede una domanda in forte crescita, così come gli introiti collegati all’attività. La formazione, com’è noto, si rivolge a tutti gli operatori aeroportuali e a personale che tutela la security di aziende di settori diversi da quello di riferimento. Le aule sono denominate con la numerazione progressiva 5 e 6, a prosecuzione “aritmetica” dell’aula 4, nella sede del Centro Addestramento. •
asciai l’Italia abbracciando per ultimi, proprio alcuni dei miei colleghi del pronto soccorso dell’aeroporto di Fiumicino, che mi accompagnarono fino al gate d’imbarco. Il mio non voleva essere un viaggio eroico o protagonistico, ma semplicemente un gesto d’amore che da tempo coltivavo in un cantuccio del mio cuore; sento di non aver potuto dare ciò che veramente avrei voluto, ma mai, nemmeno un solo giorno, ho smesso di pensare a quelle persone, a quei posti, a quei sorrisi, dopo il mio ritorno a casa. Arrivai a Nairobi quattro anni fa, il giorno prima di Pasqua, all’alba, da sola con una valigia extra contenente 45 kg di antibiotici, raccolti nelle settimane precedenti e pochi effetti personali. Fratel Lorenzo mi accompagnò con una jeep al Chaaria Mission Hospital, insieme ad altre tre volontarie italiane arrivate da Torino, una giornalista, un’odontoiatra ed un’assistente sanitaria: un percorso di quasi 400 km di strada sterrata attraversando villaggi, zone desertiche e foreste. Numerosi check point scandirono il percorso, che si presentava con uno scenario mozzafiato e che solo allora mi fece capire cos’è il “mal d’africa”: il colore rosso della terra e quello delle albe e dei tramonti, la vegetazione rigogliosa della foresta, il biondo della savana, la sontuosità degli alberi di acacia e di baobab, il cielo stellato che la notte in assenza di luci artificiali spiccava nel buio assoluto, i sorrisi e l’entusiasmo dei kikuyu al nostro passaggio, il volo di uno stormo di fenicotteri che alzandosi in volo tingeva di rosa le acque del lago Nakuru. L’ospedale di Chaaria è una struttura ubicata nella zona del Meru, sopra all’equatore e fornisce assistenza sanitaria ad un’area vastissima, anche tramite una Mobile Clinic che si sposta tra i villaggi per le campagne di vaccinazioni e prevenzione. I posti letto sono 160, anche se in periodi di intenso afflusso vengono ricoverati due pazienti con la stessa patologia, nello stesso letto. Il medico che coordina e gestisce l’ospedale è italiano ed è un frate del cottolengo di Torino, che dedica la sua opera di missione a Chaaria già da oltre dieci anni. Purtroppo le malattie che investono quelle popolazioni, già flagellate dalla povertà, lasciano poche speranze a molti di loro: AIDS, TBC, infezioni e soprattutto la malaria spesso fanno soccombere prima dell’arrivo in ospedale. La maggior parte dei pazienti arrivano dai villaggi accompagnati su una bicicletta o su un carretto trainato da una mucca, altre volte a piedi camminando per giorni. Una mattina, ho visto arrivare una giovane donna sfinita che aveva un fagotto tra le braccia avvolto in una coperta. Piangeva e mi implorava pronunciando parole a me incomprensibili, di far visitare subito la sua bambina, così presi quel fagotto, la misi sul lettino e aprendo la coperta mi accorsi che la bimba era già morta e purtroppo, a giudicare dall’aspetto, ciò era avvenuto da parecchie ore. Il mio senso
L
Chaaria Mission Hospital, Kenya adia Monari, infermiera responsabile di sala operativa del Pronto Soccorso di ADR, ha prestato la sua attività professionale anche in Kenya, presso il Chaaria Mission Hospital, gestito dall’Associazione Volontari Cottolengo, in particolare da fratel Beppe Gaido. L’esperienza di Nadia Monari è il racconto di un confronto, anche doloroso, con un mondo “altro” e diverso, che pubblichiamo volentieri con il desiderio di ascoltare ed apprendere, certi che lascerà una traccia nel cuore di tutti noi
di impotenza e di inutilità credo non abbia mai più raggiunto la soglia di quella mattina. La disperazione di quella povera gente è contenuta in una dignità ed una umiltà a noi sconosciuta, così come il loro sorriso, è qualcosa di introvabile al mondo: loro non possiedono nulla, spesso neanche le scarpe ai piedi, eppure con un sorriso pieno e pulito accolgono l’uomo bianco “mzungu” a braccia aperte. Soprattutto i bambini, che si radunavano davanti all’ingresso dell’ospedale aspet-
le testimonianze umanitarie
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tando di vederci per essere fotografati e rivedersi increduli sul display della macchinetta, come se fosse una magia. Penso che noi siamo molto fortunati, perché il solo fatto di essere nati in Italia, ci offre un’opportunità diversa rispetto a quelle popolazioni. Ma ciò che abbiamo, non ci basta mai e così ci lamentiamo sempre di tutto. Non riesco a dimenticare la stanzetta dove dormivo assieme ad un’altra volontaria italiana; c’era una finestrella con delle grate di ferro, che affacciava
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proprio sul cortile dell’ospedale e da lì, ogni mattina mi svegliavo con le urla dei bambini ai quali veniva fatta la dolorosa terapia endovenosa antimalarica di chinino delle 6. Quelle urla le ho ancora nelle orecchie, così come il suono sordo del tonfo dei corpicini dei bimbi che venivano sepolti nella fossa comune, la sera quando si faceva buio. Il buio di Chaaria, come ho già detto, era assoluto perché incontaminato da luci artificiali vicine o lontane e dopo la mezzanotte quando il generatore veniva staccato, per far luce erano concesse solo la torcia o la fiammella di una candela. Come infermiera “muhuguzi”, mi occupai prevalentemente della sala operatoria e delle medicazioni in ambulatorio; la sala d’attesa era sempre piena, ma sempre, le persone attendevano pazientemente il loro turno: in kenya il tempo scorre lentamente e senza le lancette dell’orologio, a scandirlo c’è solo l’alba “alfajiri” e il tramonto “adhuhuli” e la filosofia dell’ ”hakuna matata”. Lavoravo con i mezzi a disposizione, centellinando con parsimonia ogni garza e deflussore, pensando alla nostra medicheria in aeroporto, dotata di abbondanti presidi di ogni tipo. Mi colpì molto come sistemarono quei 45 kg di antibiotici che portai dall’Italia: avevano una “farmacia” con scaffali in legno, dove disposero con la massima cura e cautela in ordine di principio attivo, ogni compressa o fiala, anche quei campioni gratuiti che negli armadietti dei nostri medici di base, sarebbero andati a finire nella spazzatura. Cercai di imparare velocemente qualche parola e frase di swahili per comunicare meglio con i pazienti, sebbene
per fortuna molti di loro parlavano inglese anche se un po’ distorto; ma capii che il linguaggio internazionale nel momento della sofferenza, è solo l’amore che ci metti nel fare le cose. Fratel Beppe è stato per me un punto di riferimento, la sua pace, la sua serenità, il suo modo di dedicarsi completamente alla sua missione e ai pazienti. Nutro profonda ammirazione e stima per lui e per ciò che fa; per questo ho realizzato il blog che contiene le sue lettere, in cui viene espresso appunto il suo operato e soprattutto, l’aspetto umano e quello emozionale del suo quotidiano. Alla vigilia della mia partenza dall’Italia, lessi uno scritto di Fratel Beppe, che ancora oggi mi è molto caro, perchè lo feci proprio il giorno prima di andare a Chaaria. Racconta la storia di Stella, una bimba a me sconosciuta, che entrò nel mio cuore all'inizio del mio viaggio e che cercai in ogni volto di bimba che vidi laggiù. Stella era una ragazzina vivace e curiosa, come tutti i bambini della sua età. Venne condotta piccolissima a Chaaria, orfana di entrambi i genitori, da uno zio preoccupato perché la piccola non cresceva e sembrava come abbandonata dalla vita. La bambina era malata di malaria ed il virus dell’HIV si era inoculato nel suo sangue, trasmesso dalla mamma all’epoca della gestazione. Venne curata con trasfusioni, che restituiscono alla vita i bambini malarici in uno sorta di miracolo che avviene ogni volta, e farmaci retrovirali, che però non voleva prendere con regolarità, perchè non le piacevano, come avviene a tutti i bambini del mondo di fronte alle medicine “cattive”. Andava pazza per gli hamburger e le patatine fritte e ogni volta che ritornava al suo villaggio, stentava a riabituarsi al cibo che doveva dividere con i suoi familiari. Stella è morta a sei anni perché il suo corpo alla fine si è arreso alle malattie e al dolore che l’aveva circondata fin dalla sua nascita. Adorava occuparsi degli altri bambini più piccoli di lei, soprattutto dei neonati, che accudiva con amore. Considerava l’ospedale la sua casa e amava pensarsi figlia di Fratel Beppe, dal quale riceveva le cure amorevoli che le hanno permesso di vivere brevi anni di corse e giochi, bambina tra bambini uguali a lei. Pensai che se fossi andata solo pochi giorni prima l'avrei conosciuta. E compresi che ci sono tante Stella, Kawira, Kendi, Kinyua e Doreen, con lo stesso stupendo sorriso e che ognuna di loro merita il dono dell'amore. Per questo Fratel Beppe è là, io credo. L’indirizzo del blog di Nadia Monari è http://chaariahospital.myblog.it. Il blog è attualmente visibile anche dalla home page dell’intranet. • Nella foto in alto, Nadia con due bambini in un villaggio Masai. Nelle foto in basso, Nadia in vari momenti durante il periodo trascorso a Chaaria, compresa la jeep che l'ha condotta sino all'ospedale.
Il traffico di novembre A Fiumicino il negativo trend di traffico, che caratterizza quasi tutti gli scali internazionali, è particolarmente evidente a causa delle note vicende legate ad Alitalia e alla nascita di CAI. Nel mese di novembre Alitalia ha cancellato mediamente oltre 150 voli, con punte anche superiori a 200, rispetto all’operativo previsto. Il Sistema Aeroportuale Romano ha subito un calo del traffico passeggeri del -6,8% (-13,7% segmento nazionale e -2,2% segmento internazionale) nonostante l’avvio di nuovi voli dal Leonardo da Vinci (EasyJet per Malpensa e Blu-express verso Torino). In particolare, sullo scalo di Fiumicino il traffico passeggeri è diminuito del 5,8%, mentre a Ciampino, la riduzione del traffico è stata del -13,1%. •
La qualità di ADR PRIMO GRAFICO POSIZIONAMENTO DI FIUMICINO RISPETTO AGLI AEROPORTI EUROPEI CON OLTRE 15 MILIONI DI PASSEGGERI NEL PRIMO TRIMESTRE 2008
SISTEMA AEROPORTUALE ROMANO - TRAFFICO novembre 2008 TOTALE SISTEMA
ROMA CIAMPINO
Totale novembre 2008 Movimenti D% vs AP
TOTALE 28.861 -9,3%
DOMESTICO 13.065 -10,8%
INTERNAZIONALE 15.796 -8,0%
TOTALE 24.684 -8,4%
DOMESTICO 11.610 -11,5%
INTERNAZIONALE 13.074 -5,5%
TOTALE 4.177 -14,0%
DOMESTICO 1.455 -4,7%
INTERNAZIONALE 2.722 -18,3%
Pax Totali D% vs AP
2.660.085 -6,8%
980.791 -13,7%
1.679.294 -2,2%
2.329.331 -5,8%
925.882 -14,8%
1.403.449 1,2%
330.754 -13,1%
54.909 12,0%
275.845 -16,8%
Merce (Kg) D% vs AP
11.594.908 -9,5%
594.696 -26,8%
11.000.212 -8,4%
10.166.440 -6,9%
594.696 -26,0%
9.571.744 -5,4%
1.428.468 -24,5%
0 -100,0
1.428.468 -24,2%
TOTALE SISTEMA
ROMA FIUMICINO
ROMA CIAMPINO
Progressivo annuo Movimenti D% vs AP
TOTALE 378.806 2,6%
DOMESTICO 165.823 0,7%
INTERNAZIONALE 212.983 4,0%
TOTALE 323.584 5,0%
DOMESTICO 147.404 0,6%
INTERNAZIONALE 176.180 8,9%
TOTALE 55.222 -9,5%
DOMESTICO 18.419 1,4%
INTERNAZIONALE 36.803 -14,2%
Pax Totali D% vs AP
37.444.144 5,2%
13.232.135 1,4%
24.212.009 7,3%
33.010.798 8,0%
12.690.201 1,3%
20.320.597 12,6%
4.433.346 -11,9%
541.934 3,4%
3.891.412 -13,7%
Merce (Kg) D% vs AP
146.565.327 3,9%
8.131.035 -16,2%
138.434.292 5,3%
128.325.438 7,2%
8.093.329 -14,3%
120.232.109 9,0%
18.239.889 -14,6%
37.706 -85,3%
18.202.183 -13,8%
cando FCO in una posizione più bassa rispetto alla media europea. Tale valore è influenzato dall’andamento stagionale. Tra gli aeroporti europei con traffico superiore a 15 milioni il nostro aeroporto si posiziona, comunque, prima degli scali di London Luton, Lisbona e Milano Linate. Legenda sigle aeroporti:
L’indagine internazionale dell’ACI evidenzia, nel terzo trimestre dell’anno in corso, un livello di gradimento espresso dai passeggeri pari al 3,29 collo-
ROMA FIUMICINO
ABZ: Aberdeen AMS: Amsterdam ARN : Stockholm Arlanda ATH : Athens
BHX: Birmingham BOH: Bournemouth BRU: Bruxelles BUD : Budapest CDG: Paris Charles
De Gaulle CPH: Copenhagen DME: Moscow Domodedovo DUB: Dublin EDI: Edimburgh EMA: East Midlands FAO: Faro FNC: Funchal FRA: Frankfurt GLA: Glasgow HAM: Hamburg HEL: Helsinki KEF: Reykjavik KRK: Krakow LGW: London Gatwick LHR: London Heathrow
LIN: Linate LYS: Lisbon LTN: London Luton MAD: Madrid MLA: Malta MAN: Manchester MUC: Munich MXP: Milano Malpensa OPO: Oporto ORY: Paris Orly OSL: Oslo PDL: Ponta Delgada PMI: Palma di Mallorca SOU: Southampton STN: London Stansted VCE: Venezia VIE: Vienna ZRH: Zurich
POSIZIONAMENTO AEROPORTI EUROPEI - 3° TRIMESTRE 2008
SECONDO GRAFICO POSIZIONAMENTO DI FIUMICINO RISPETTO ALLA MEDIA MONDIALE ED EUROPEA SUI PRINCIPALI SERVIZI NEL PRIMO TRIMESTRE 2008 Dall’analisi sul posizionamento di FCO rispetto alla media mondiale ed europea sui principali servizi, si evidenzia, nel terzo trimestre, una valutazione media degli aeroporti europei inferiore a quella mondiale. Incide su
ANALISI FCO PER SERVIZIO - 3° TRIMESTRE 2008
GIORNATA NAZIONALE ADR perNoi DELLA COLLETTA ALIMENTARE S abato 29 novembre, con la collaborazione del Servizio Prevenzione e Ambiente di Lavoro, alcuni colleghi di ADR hanno partecipato all’iniziativa della ‘Giornata Nazionale della Colletta Alimentare’, organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e dalla Compagnia delle Opere Impresa Sociale. Dai dati divulgati dal Banco Alimentare, a livello nazionale, oltre 100.000 mila volontari, tra cui molti giovani e pensionati, hanno contribuito attivamente donando il proprio tempo libero nei punti vendita che hanno aderito all’iniziativa (oltre
7.500 supermercati e ipermercati) mentre, oltre 5 milioni di persone hanno acquistato dei generi alimentari non deperibili come: pasta, pomodori pelati, omogeneizzati e alimenti per l’infanzia in generale, tonno, carne e legumi in scatola, ed olio da distribuire ad oltre 1.480.000 indigenti attraverso più di 8.500 enti convenzionati con la rete Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per i minori, banchi di solidarietà, centri d'accoglienza, ecc.). Durante la XII edizione della ‘Giornata Nazionale della Colletta Alimentare’ sono state donate 8.973 tonnellate
tale livello la performance degli aeroporti asiatici (Seoul, Kuala Lumpur, Singapore, Hong Kong) che risultano tra i più eccellenti. Il confronto sui servizi ritenuti importanti dai passeggeri consente di individuare i negozi, il cui giudizio è allineato sia alla media europea che a quella mondiale, come punto di forza di FCO; mentre gap importanti interessano servizi come i parcheggi, rapidità riconsegna bagagli, pulizia delle toilette e comfort sale d’attesa, il cui giudizio è il più basso.
NEWSLETTER PERIODICA DI COMUNICAZIONE INTERNA DI AEROPORTI DI ROMA Aut. del Tribunale civile di Roma n. 87/08 del 6 marzo 2008
di prodotti alimentari - quasi 200 più dell’anno scorso - per un valore economico stimato di oltre 27.000.000 di euro. •
Nella foto, da sinistra, i colleghi Massimo Volpe e Luca Cantatore, volontari della Colletta Alimentare.
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Redazione: Mario de Gennaro, Fabrizio Mariotti, Stefania Purchiaroni, Silvia Rosati
Collaboratori: Rinaldo Alberico, Gianfranco Concutelli, Arianna Di Martino e Ilaria Vergine Contatti:
[email protected]
Direttore Responsabile: Silvia Rosati Foto: Virginio Favale Progetto grafico: ATON Srl - Roma Stampa: ATON Srl - Roma dicembre 2008