Trascrizione Del Consiglio Comunale Di Seveso Del 30.6.08

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COMUNE DI SEVESO CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 GIUGNO 2008

PRESIDENTE …Quarto d’ora accademico, anche se non siamo in università, poi dovremo correggerci su questo. Iniziamo i nostri lavori, prego, Segretario per l’appello. SEGRETARIO Procede all’appello nominale. PRESIDENTE Prima di passare all’Ordine del Giorno ho alcune comunicazioni da fare al Consiglio Comunale. La prima comunicazione è che questo pomeriggio ho ricevuto dagli uffici la copia di una lettera protocollata in data odierna con la quale il Consigliere Guerriero Iannotta comunica di avere formalmente aderito al partito di Forza Italia, Popolo della Libertà. Mi chiedeva appunto di darne comunicazione in sede di Consiglio Comunale. Per questo motivo ho provveduto a fare le apposite variazioni sulla disposizione dei Consiglieri in Consiglio Comunale. Poi come già anticipato la settimana scorsa in sede di conferenza dei capigruppo, ho invitato questa sera ad essere presente qui con noi don Carlo Branca, in quanto in questi giorni don Carlo ha festeggiato il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale. Noi tutti, don Carlo, abbiamo avuto l’occasione la settimana scorsa di vedere di persona l’affetto con il quale i Suoi parrocchiani l’hanno voluta salutare nel corso della cerimonia religiosa, con la quale Lei ha festeggiato il Suo anniversario. Quella commozione di quei Suoi amici, quella commozione alla quale ha fatto riscontro anche la Sua personale commozione ad un certo punto dell’omelia ci hanno testimoniato quanto grande sia il legame, quanto sia profondo che La unisce ai Suoi parrocchiani. Questo direi è significativo, importante, ci ha fatto riflettere soprattutto in un’epoca dove si fa un tanto parlare di relativismo, soprattutto di relativismo etico. Lì abbiamo visto veramente quanto profondo sia il legame tra il pastore e il suo gregge.

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Ma noi abbiamo voluto anche invitarla questa sera qui in questo luogo che idealmente rappresenta il momento di unità di tutta la città di Seveso, di tutta la società civile di Seveso per dirle soprattutto ilo nostro grazie per tutto l’impegno, per tutta la fatica, per tutto lo sforzo anche economico, anche finanziario grazie al quale Baruccana in questi anni ha potuto crescere attorno alla parrocchia e alle opere che gravitano attorno alla parrocchia. Tutti conosciamo l’importanza a Baruccana dell’oratorio, luogo d’incontro per i giovani e non solo per i giovani. Tutti apprezziamo la qualità e direi anche la dimensione della sua scuola materna e presto, nei prossimi mesi, anche dell’asilo nido. Sono felice a questo proposito di avere avuto la fortuna in passato per cinque anni da Assessore di potermi rapportare con Lei, con i Suoi collaboratori per quest’opera veramente meritevole. Tutti abbiamo salutato con gioia, con grande ammirazione la scelta di avere donato a Baruccana un’opera architettonica di valore quale la nuova chiesa patronale progettata dall’architetto Vittorio Gregotti, continuando in qualche modo una tradizione di bellezza architettonica che qui a Seveso va dal santuario di S. Pietro alla Villa Peruviana, per finire con la Villa Bianca. Noi La ringraziamo quindi per tutto quanto ha saputo fino ad oggi donare e per l’impegno che sicuramente vorrà ancora caratterizzarla per il futuro. Per questo motivo l’abbiamo invitata e per questo motivo abbiamo preparato un piccolo omaggio come piccolo segno del nostro affetto, una targa ricordo per questo avvenimento e poi un’offerta concreta come piccolo aiuto alle Sue opere che riceverà direttamente tramite i canali istituzionali dell’Amministrazione Comunale. La invito quindi a venir qui al tavolo della Presidenza per ricevere questo omaggio. Prima di darle la parola volevo anche dare lettura di una comunicazione che mi è arrivata pochissimi minuti fa, per cui la leggo perché sono nuovo anch’io rispetto a questo argomento, che credo sia una notizia bellissima che riguarda Lei, la Sua figura, ma di conseguenza anche Baruccana e l’intera città di Seveso. Ho avuto, infatti, notizia che il responsabile del santuario di Lourdes per i grandi meriti conseguiti con la grande devozione a Maria Santissima espressa nei cinquanta pellegrinaggi hanno voluto conferire al nostro don Carlo Branca l’onorificenza di canonico onorario del santuario di Lourdes, complimenti veramente. DON CARLO BRANCA Non mi aspettavo un’accoglienza così gentile, così calorosa, per cui dal profondo del cuore esprimo il mio grazie, il mio grazie a tutti voi che diete qui presenti e in particolare a tutti coloro che qui rappresentano la città di Seveso.

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È sempre bello nella vita di una comunità sapere riconoscere e apprezzare il lavoro che si fa anche se in diversi campi, in diverse situazioni. Io apprezzo molto questo vostro gesto. Ringrazio di tutto cuore e se devo dire una parola un po’ a tutti, ma in particolare a tutti i Consiglieri Comunali che sono qui presenti, se vi posso dire una parola d’incoraggiamento io vi dico questo. Amate la città di Seveso. Amate la città di Seveso per quello che è, per quello che rappresenta e alla città di Seveso di cui siete responsabili date il meglio di voi stessi. Per la città di Seveso pensate alla grande. Per la città di Seveso perché sia sempre all’altezza della sua storia cercate veramente di dare il meglio di voi stessi. Questo è il nostro compito. Non è che io voglio atteggiarmi a esempio. Però devo dire che per quanto mi riguarda Baruccana ho cercato di amarla e di dare il meglio di me stesso in tutti questi diciotto anni. Io vi passo veramente questo invito. Seveso vede in voi che siete i rappresentanti della città eletti, vede in voi veramente delle persone da cui la città si attende veramente tanto. Io sono sicuro che non la deluderete. Grazie a tutti. PRESIDENTE A questo punto ha chiesto la parola per una comunicazione il Consigliere Formenti. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA Più che una comunicazione è un complimento fondamentalmente, un ringraziamento a nome del Partito Democratico al concittadino, il dottor Gianluca Chiarello per aver vinto un prestigioso premio, l’Eni award 2008. Un premio talmente importante che era stato patrocinato dalla Presidenza della Repubblica. Infatti, il premio gli è stato consegnato dalle mani direttamente del Presidente. Gianluca ha dimostrato che fare ricerca in Italia è possibile nonostante le grandi difficoltà che ogni giovane ricercatore deve sopportare per trovare i finanziamenti. Difficoltà che poi obbligano purtroppo il ricercatore ad andare all’estero. Gianluca con questo premio ha dato lustro al nostro paese. Chiedo e lo chiedo a nome del Partito Democratico che si tenga a Seveso un momento ufficiale dove sia possibile ringraziare pubblicamente il dottor Chiarello e magari assistere alla presentazione dello studio che l’ha portato a vincere l’ambizioso premio. Grazie.

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ASSESSORE VOLPI LUCA Volevo ricordare a Formenti, ma un po’ a tutti, che proprio per valorizzare questo premio che è stato dato a Gianluca Chiarello abbiamo pensato di proporre questo incontro con questo giovane scienziato e con le scuole. In ottobre pensavamo appunto di organizzare un incontro nelle scuole in cui valorizziamo le borse di studio e facciamo con le classi, magari le terze medie, poi ci metteremo d’accordo con i dirigenti scolastici, un incontro in cui facciamo capire che dalle nostre scuole emergono delle eccellenze. Vedremo di invitarvi tutti quanti per l’occasione in ottobre di quest’anno.

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PUNTO N. 1 – O.d.G. RISPOSTA AD INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE

PRESIDENTE Grazie. Proseguiamo col nostro Ordine del Giorno. Il prossimo punto è: risposta ad interrogazioni ed interpellanze. A questo proposito io volevo dire ai colleghi Consiglieri che forse avranno notato che nel Consiglio Comunale di questa sera di per sé non doveva essere prevista questa voce dell’Ordine del Giorno, in quanto è all’Ordine del Giorno un argomento riguardante il bilancio, il rendiconto per cui il regolamento di per sé non lo prevede. Ho ritenuto io d’inserirlo eccezionalmente intanto in considerazione dell’esiguità delle interpellanze presentate, poi anche per evitare che passasse troppo tempo tra quando i Consiglieri hanno protocollato le loro interpellanze e la data di risposta. È un’eccezione, lo sappiamo, l’abbiamo fatto per questo motivo. Passiamo alla prima interpellanza relativa all’area ex Maisa presentata dal Consigliere Butti. Ha facoltà d’illustrarla. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Buona sera a tutti. La leggo brevemente. “Considerato che la situazione presente in Corso Garibaldi, cantiere ex Maisa risulta gravemente pericolosa per l’incolumità delle persone e dei mezzi che si spostano su Corso Garibaldi in direzione nord e assolutamente non idonea al rispetto delle condizioni di sicurezza, in quanto il cantiere stesso oltre ad arrivare ad occupare parte della sede stradale non consente l’utilizzo del marciapiede e ha una protezione rispetto alla sede stradale stessa alquanto precaria. Considerato che questa situazione perdura da diversi mesi creando anche grave danno alle attività commerciali limitrofe. Considerato che l’impresa costruttrice deve ancora risarcire l’Amministrazione Comunale per l’occupazione suolo pubblico per un importo che ammonterebbe circa a 60.000,00 €. Considerato che il cantiere nella zona di intersezione tra Corso Garibaldi e Via Tiziano è fermo a causa della rottura di un condotto fognario da parte dell’impresa. Che il cantiere stesso sembra occupare parte della sede stradale di Via Tiziano.

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Si chiede: per quale motivo l’impresa non abbia immediatamente ripristinato le condizioni di sicurezza. Quali siano i tempi perché ciò avvenga ed in quali tempi sia prevista la sistemazione del marciapiede di Corso Garibaldi comunque dovuta come da progetto depositato in Comune. Per quale motivo l’impresa non abbia ancora corrisposto all’Amministrazione Comunale l’importo dovuto per l’occupazione del suolo pubblico. Come intende l’Amministrazione Comunale risolvere il problema della rottura della condotta fognaria all’angolo con Via Tiziano. Se realmente il cantiere di Via Tiziano occupi parte della sede stradale”. PRESIDENTE Grazie Consigliere. Risponde l’Assessore Forlin. ASSESSORE FORLIN ITALO GIAMPIETRO Le rispondo puntualmente per i punti che Lei ha sottoposto. L’impresa non ha mai ottemperato alla messa in sicurezza perché nessuno ha mai fatto ordinanza in questo senso. Quindi l’impresa non ha mai considerato di dover anticipare delle opere ritenute secondo loro indispensabili. L’ordinanza è stata la prima ordinanza che questa Amministrazione ha prodotto. È stata emessa il 28 maggio. L’ordinanza prevedeva due scadenze distinte. Prima scadenza: messa in sicurezza di recinzione di cantiere che era la parte più pericolosa e più urgente per ottemperare la messa in sicurezza. La seconda: la ricostruzione del marciapiede. L’impresa ha in qualche modo ottemperato alla messa in sicurezza della cesata di cantiere, alla ricostruzione della cesata. Mentre è ancora in corso di validità l’ordinanza per ricreare il marciapiede. Sebbene l’impresa abbia chiesto, motivando questa richiesta di proroga di termini, con l’inclemenza del tempo, noi siamo disposti a dare una proroga in questo senso. Quindi si presume che il marciapiede verrà ricreato entro la fine di luglio. L’impresa deve effettivamente riconoscere come occupazione di suolo pubblico 59.000,00 €. 39.000,00 competenza 2007 e 20.000,00 € competenza 2008. L’Amministrazione sta facendo atti per riscossione forzata di quanto dovuto. Mentre per quanto riguarda la fognatura di Via Tiziano, s’è chiamata condotta di fognatura come termine improprio, perché il tratto di fognatura che

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viene a mancare per collegare la palazzina è un’opera che è a carico dell’impresa esecutrice. Mentre l’impresa ha demolito durante lo scavo per le opere una vasca di raccolta per le acque meteoriche. Questa al momento sarà realizzata dalla pubblica Amministrazione con l’impegno di verificare chi ne è responsabile la demolizione e imputare eventualmente successivamente il computo, la spesa. Invece non pare che il cantiere occupi la Via Tiziano, è in sua area di proprietà. Dovrei aver risposto a tutto. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Da quello che mi diceva, non è mai stata emessa un’ordinanza per il ripristino delle condizioni di sicurezza del cantiere. ASSESSORE FORLIN ITALO GIAMPIETRO Da quanto ne so io no. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Volevo sapere se Lei ne è a conoscenza, dal momento che è stata fatta un’interpellanza dal Consigliere Riva la scorsa legislatura, se c’è stato un seguito a questa interpellanza o se a questo punto non ci sarebbero atti del Comune che richiamavano l’impresa al rispetto delle norme da ristabilire le condizioni di sicurezza. ASSESSORE FORLIN ITALO GIAMPIETRO Non ne ho trovato traccia. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Quindi da quello che mi diceva Lei, per quanto possa essere condivisibile l’aspetto legato al tempo che può portare una proroga, dovremmo essere in grado nel giro di una ventina di giorni di capire se l’impresa intende agire per ripristinare le condizioni da noi richieste oppure no. ASSESSORE FORLIN ITALO GIAMPIETRO Sicuramente sì, perché il riordino richiede comunque un mese di lavoro sicuramente tutto. L’impresa ha ottenuto una proroga…

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CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Aldilà dei tempi della realizzazione… ASSESSORE FORLIN ITALO GIAMPIETRO Se inizia a lavorare subito, vuol dire che ha intenzione di ripristinare, altrimenti vuol dire che non ha intenzione comunque di ottemperare l’ordinanza. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Ho capito. Io volevo solo dire che secondo me la situazione di quell’area, ne parlavamo, particolarmente pericolosa, quindi chiedo all’Amministrazione Comunale di tenere la situazione monitorata e d’intervenire nel più breve tempo possibile, se è possibile trovare una conciliazione, altrimenti con un intervento forzato si rimetta la situazione in una situazione di sicurezza. SINDACO Volevo aggiungere una cosa. L’impresa ha sottoposto un suo problema che mi è sembrato un problema reale. Per fare quel lavoro di chiusura del marciapiede, bisogna prima aver completato gli allacciamenti. Tutti gli allacciamenti passano praticamente da lì. Loro mi hanno assicurato che hanno sollecitato tutti questi allacciamenti, anche se sono degli allacciamenti provvisori, proprio per poter poi chiudere il marciapiede, non doverlo poi riaprire successivamente quando avverranno gli allacciamenti. Noi sicuramente insistiamo, ma con un certo buonsenso. Mi è sembrata un’obiezione che potesse avere una sua validità. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Io questa obiezione mi permetto di non condividerla, in quanto il marciapiede comunque era un’area non prevista dal cantiere. Il fatto che sia crollato il marciapiede è dovuto secondo me anche ad un’imperizia da parte dell’impresa. Detto questo, di fronte ad una situazione di pericolosità io ritengo grave che un’impresa non si premuri nel giro di un anno di mettere in sicurezza una situazione che può essere pericolosa per tanti. Aldilà del disagio che crea comunque il fatto di non avere il marciapiede, cosa che con un cantiere normale era previsto rimanesse. È una situazione creata. PRESIDENTE

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Passiamo alla seconda interpellanza del Consigliere Formenti relativa al sito internet del Comune di Seveso. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA È un po’ più generica, riguarda soprattutto la comunicazione in generale ed in particolare anche il sito internet. “Premesso che in data 23 aprile 2002 con delibera di Giunta N. 95 il Comune di Seveso si è dotato di un sito internet. Tale servizio permette al cittadino di essere informato in tempo reale di tutte le iniziative attivate sul territorio. Tale servizio potrebbe permettere al cittadino un’informazione, un controllo di tutti gli atti preparativi e decisionali che il Comune intende adottare, i verbali di Consiglio Comunale, le delibere di Consiglio, di Giunta, determinazioni dei funzionari ecc, nonché assicurerebbe la trasparenza degli atti che il legislatore nazionale ha come primario obiettivo. Il Comune di Seveso si è dotato di un periodico d’informazione. Ritenuto che i Consiglieri nell’esercitare pienamente l’attività di controllo necessitano della possibilità di consultare gli atti amministrativi. I Consiglieri per avere gli atti devono recarsi in Comune interrompendo l’attività d’ufficio presso il quale sono depositati i documenti. Il sito internet potrebbe risolvere in buona sostanza il problema del reperimento dei documenti. Non è riservato all’Opposizione lo spazio all’interno del periodico comunale. Si chiede: quali progetti ha l’Amministrazione Comunale in merito alla potenzialità del sito internet. Se ha intenzione di rendere pubbliche, quindi facilitare l’accesso agli atti amministrativi sul sito web, delibere di Giunta, comprensive di allegati, verbali, trascrizioni dei Consigli Comunali, determinazioni dei funzionari, oltre che delibere di Giunta e di Consiglio che già ora sono consultabili. Se ha intenzione d’implementare il sito internet permettendo anche all’Opposizione di potervi avere accesso, magari attraverso la possibilità di creare pagine autogestite dalle rappresentanze consiliari. Se ha intenzione di usare maggiormente le potenzialità offerte dalla rete attraverso lo strumento della rete senza fili anche per scopi di presidi sul territorio. Se ha intenzione di rendere partecipe l’Opposizione alla redazione del periodico comunale, avendo la possibilità di poter esprimere liberamente le proprie considerazioni senza vincoli di tema”. PRESIDENTE Grazie. Risponde l’Assessore Allievi.

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ASSESSORE ALLIEVI LUCA LUIGI Grazie. Innanzi tutto buona sera a tutti e benvenuto anche al Consigliere Formenti. Possiamo darci del tu? Se sei d’accordo, procedo anch’io punto per punto a risponderti. Primo punto. Quali progetti ha l’Amministrazione Comunale in merito alle potenzialità del sito internet. È mia e anche dell’Amministrazione l’intenzione di potenziare ovviamente i servizi che si possono tenere tramite il sito internet comunale. In particolar modo andando proprio in direzione di quello che mi scrivi tu nella tua interpellanza. Ossia quella di permettere al cittadino la possibilità di ottenere informazioni e/o documenti, e/o certificazioni in maniera più spedita e possibilmente senza perdere eccessivo tempo sia per quanto riguarda l’utente sia per quanto riguarda i dipendenti comunali. Una delle prime cose che ho fatto quando mi sono insediato come Assessore è capire la struttura tecnica del sito internet. Ho scoperto con somma gioia che era già stata prevista dalla precedente Amministrazione una rivisitazione della struttura del sito. Quindi quello che faremo nei prossimi mesi è quello proprio di andare a ridisegnare, ristudiare la composizione del sito cercando di introdurre anche tutta una serie di informazioni, servizi che al momento non sono disponibili. Banalmente ti posso dire, avere dei banner dinamici al momento non è possibile. Quella potrebbe diventare una cosa interessante. Oppure avere dei popup. Al momento desta qualche problema poterlo fare. Andare verso una struttura di un sito abbastanza dinamica con un maggior numero di servizi. Penso in particolar modo alla possibilità, come ti anticipavo, di compilare on line dei certificati che poi possono essere ritirati agevolmente presso gli uffici, piuttosto che magari essere addirittura spediti a casa. Questo è ancora un attimo da definire. Piuttosto che magari riuscire anche a pagare direttamente oltre all’IC I le multe e altre tasse locali. Questo per quanto riguarda il primo punto. È un lavoro che investirà anche i l l a yout grafi co del s ito. È un l avoro che probabilm ent e non sarà im m edi at o, ma proprio perché non è immediato è un lavoro che necessita di un certo grado di analisi e quindi molto probabilmente quando entrerà live, quando entrerà proprio in attività, entrerà di colpo. È molto probabile che da un momento all’altro ci sia un portale con una veste grafica diversa e con dei servizi diversi, non perché ce lo siamo “sognati” dalla sera alla mattina, ma proprio perché nel momento in cui saremo in grado di poter implementare questa nuova struttura, la nuova struttura avrà in sé tutte quelle che sono le richieste che richiedi tu, ma che per certi versi richiedo io e

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richiedono anche i cittadini e che vanno proprio nella direzione di riuscire a far risparmiare tempo sia ai cittadini sia ai dipendenti comunali. In questo si va anche nella direzione di utilizzare il sito internet, penso anche a newsletter, e-mail e quant’altro per velocizzare quella che è la comunicazione delle informazioni e la veicolazione delle informazione da parte dell’Amministrazione. Nonché anche, perché no, un possibile abbattimento dei costi legati alla pubblicazione, piuttosto che all’invio di documentazione cartacea a casa. Queste sono le linee guida entro cui ci stiamo movendo. Secondo punto: se ha intenzione di rendere pubbliche, quindi facilitare l’accesso agli atti amministrativi sul sito web, delibere di Giunta comprensive di allegati, verbali, trascrizioni di Consiglio, determinazioni dei funzionari oltre che delibere di Giunta e di Consiglio che già sono consultabili. Qui secondo me bisogna un attimo chiarire che cosa s’intende per pubbliche. Attualmente ad esempio le delibere di Giunta vengono pubblicate senza allegati. Per una ragione principale, che se dovessimo pubblicare tutti gli allegati, appesantiremmo proprio anche il funzionamento di tutto il sito. Un sito che però, come vi ho detto prima, va nella direzione di un suo potenziamento, quindi della possibilità di reggere anche un servizio più complesso. Detto questo però, bisogna anche premettere che ci sono dei documenti che per loro natura non possono essere di dominio pubblico perché possono contenere anche delle informazioni di carattere personale e quindi essere s oggett e all a pri vac y. Questo pone un altro problema che dovrà essere valutato. Quello però che francamente sto pensando e stiamo pensando come Amministrazione è quello di poter dare a tutti i Consiglieri, a tutti gli Assessori un accesso remoto, un accesso criptato, un accesso personale visibile, una partizione del sito visibile solamente agli Assessori e ai Consiglieri dove effettivamente sia disponibile tutta la documentazione che tu mi richiedi nella tua interpellanza. Posto che forse anche in quei casi, non ne sono certo, ma appunto mi riservo il diritto di valutare, di verificare, anche in quel caso alcuni documenti potrebbero dover essere “soggetti” alla privacy e quindi dover essere rimaneggiati per evitare che vengano rese note determinate informazioni. Posto anche il fatto che ogni Consigliere ha diritto di venire a conoscenza di tutte le informazioni, però deve essere anche consapevole del fatto che poi come utilizza questa informazione è a sua discrezione e ne risponde poi personalmente.

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Terzo punto: se ha intenzione di implementare il sito internet permettendo anche all’Opposizione di potervi avere accesso, magari attraverso la possibilità di creare pagine autogestite dalla rappresentanza consiliare. Se ha intenzione di implementare il sito internet. Quello abbiamo detto di sì. Se ha intenzione di dare la possibilità di creare delle pagine autogestite dalla rappresentanza consiliare ovviamente no. Ovviamente no perché comunque è uno strumento dell’Amministrazione e l’Amministrazione lo sviluppa come meglio crede e inserisce quelle che sono le informazioni come meglio ritiene opportuno. Quarto punto: se si ha intenzione di usare maggiormente le potenzialità offerte dalla rete attraverso lo strumento della rete senza fili anche per scopi di presidio del territorio. Sì. È un’ottima idea. Francamente era un’idea che era venuta anche a me. Quello che vi posso dire è che ovviamente questo tipo di interventi va fatto concertandolo all’interno di un più ampio piano di opere pubbliche. Ovviamente se mi parli di wireless e di accessi di questo tipo, è necessario pianificarlo all’interno di quello che è un piano, magari il piano triennale delle opere, comunque qualcosa in conto capitale di una certa rilevanza. Posto che dobbiamo ancora discuterne con l’Amministrazione e posto anche che bisogna poi valutare il grado di priorità di ogni singolo intervento. Quello che ti posso dire ancora è che proprio recentemente sono venuto anche a conoscenza della possibilità, venuto a conoscenza per caso incontrando un amico che lavora nel campo delle telecomunicazioni, della possibilità di utilizzare degli strumenti proprio a presidio del territorio, come telecamere wireless che addirittura tramite un canone veramente irrisorio danno l’opportunità di avere sotto controllo tutte le varie immagini delle zone dove sono state posizionate tramite un palmare. Questo darebbe l’opportunità alla polizia municipale di essere costantemente in giro a perlustrare il territorio, ma avere anche un occhio su quelle che possono essere determinate zone critiche e avere un occhio stando costantemente in giro e non rinchiusi all’interno di una stanza a vedere dei monitor. Quinto ed ultimo punto: se ha intenzione di rendere partecipe l’Opposizione nella redazione del periodico comunale avendo la possibilità di poter esprimere liberamente le proprie considerazioni senza vincoli di tema. Qui così come per il sito internet la risposta è no. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA Prendiamo atto di quest’ultima esternazione dell’Assessore. Ci dispiace molto.

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Dispiace soprattutto perché la Lega Nord all’interno della campagna elettorale appena trascorsa si era fatta garante di quelli che erano i rapporti con una possibile Amministrazione. Si è sempre pavoneggiata della correttezza anche istituzionale e quindi con coloro che stanno dall’altra parte del tavolo e non la pensano come voi. Ci dispiace perché a Meda invece, una città dove governa la Lega, è stato dato spazio ai gruppi consiliari. Le due ultime pagine dell’Informatore sono a disposizione dei Consiglieri Comunali, dei gruppi consiliari. Prima il don di Baruccana ha detto chiaramente, ha auspicato che a Seveso si penso in grande. Mi dispiace anche che non sia data possibilità di accesso alle Opposizioni, ai gruppi consiliari più in generale al sito del Comune di Seveso. Sarebbe forse l’unico caso in Italia e anche lì auspico che anche l’Assessore ci ripensi, di dare ai gruppi consiliari la possibilità di potersi esprimere liberamente su quello che è il sito del Comune di Seveso. L’unico sito in Italia potrebbe dare lustro in più al nostro paese. Io mi auguro che quelli che sono gli auspici dell’Assessore in merito all’aspetto, più che dell’aspetto del sito m’interessa la sostanza, possa arrivare in fretta a poter attuare la pubblicazione di quegli atti, le determine, in quasi tutti i Comuni in Italia è possibile avere accesso on line. Poi posso capire anch’io che per motivi di privacy determinati tipi di atti non possono essere pubblicati, ci mancherebbe altro. Auspico davvero che questo si possa arrivare ad avere in fretta. Grazie. PRESIDENTE Grazie. Passiamo all’interrogazione successiva del Consigliere Marzorati relativa alla viabilità di Via Volta. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI Presidente, sono due, se permette.. PRESIDENTE Va bene. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI Intanto sono piccole cose. La prima riguarda la Via Volta nell’unico tratto della via che è interessato al doppio senso di circolazione. Chiedevo di controllare meglio la sosta. Da un lato è impedita con un cartello di divieto di sosta, dall’altro no.

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Alla sera è l’unico sbocco che ha tutto il quartiere verso l’uscita su Seveso. Mentre la seconda è una sollecitazione che mi arriva da alcune persone di Seveso. Se è possibile posizionare vicino alla farmacia di Seveso uno spazio parcheggio per disabili perché ho visto che nella sistemazione che si fece a suo tempo nella piazza della stazione praticamente è uscito quasi spontaneamente un parcheggio che non è limitato davanti al parrucchiere e che viene occupato molte volte, non so se abusivamente, non so se c’è un’indicazione o meno. A quel livello della strada, siccome è tutto pareggiato il livello verso la stazione, bar, farmacia, sarebbe utile posizionare un parcheggio per disabili. Queste due cose semplicemente. Grazie. PRESIDENTE Grazie a Lei. Risponde ad entrambe l’Assessore Galli. ASSESSORE GALLI DAVID CARLO Grazie. Nel merito. Sono assolutamente due argomenti che vengono ricevuti con favore dal mio Assessorato. Mi stupisce però una cosa, che vengono posti all’Ordine del Giorno da chi ha amministrato fino a ieri. Il piazzale davanti alla stazione è stato rifatto non più di due anni fa e all’interno di questo non è stato previsto alcun posteggio per disabili. Lo strumento urbanistico che si utilizza per questi interventi è il piano urbano del traffico. Infatti, ho dichiarato nelle ultime settimane che è mia intenzione realizzare un piano urbano del traffico che prevede l’analisi dei flussi di traffico, dei posteggi e dei flussi dei pedoni che è molto importante. L’ex Sindaco mi ha risposto attraverso la stampa che è uno strumento inutile, che lui non ha speso soldi inutilmente su questo tema. Io lo farò. Detto questo, non è sufficiente quando si pensa alla viabilità identificare solo uno spazio da recintare con il cartello giallo, con la vernice gialla, ma va visto tutto l’insieme. Il contesto davanti alla stazione ha subito una serie di interventi tra cui citavo la riqualificazione, un intervento sul marciapiede dall’altra parte, quello che confina con la ferrovia, è stato preso un marciapiede che misurava spannometricamente settanta centimetri, è stato ridotto a cinquanta. Anche la persona meno fortunata che dovesse passare di lì, o la mamma col passeggino non riesce a passare, ma anche una persona normodotata fa fatica. Per cui un’occasione è stata buttata via nel momento in cui è stato rifatto il marciapiede lato ferrovia, invece di estendere la dimensione del marciapiede è stato ridotto.

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Un’altra cosa sempre nella zona è che vanno bene queste piccole attenzioni, ma se poi si vuole realizzare un sottopasso pedonale chiedendo poi a persone meno fortunate, o anche a persone meno fortunate fisicamente, un pochino più anziane di passare in questi cosi incredibili, vediamo che il piccolo intervento sul parcheggio è una stupidata, mi permetto di dire. Colgo l’occasione per dire pubblicamente che da qui a fine luglio aprirà il cantiere della fondazione Lombardia per l’ambiente. Questo porterà via in una zona centrale di Seveso circa 300 posti auto, per intenderci lo sterrato. Anche qui mi sono trovato davanti ad una situazione dove non è stato previsto alcun piano di cantierizzazione. Quindi parte un cantiere senza una previsione di parcheggio alternativo. Mi sto movendo insieme al collega Forlin per identificare delle aree alternative da poter attrezzate, ovviamente molto in fretta, entro fine luglio, per poter offrire una sosta alternativa a chi utilizza fondamentalmente il treno o si reca nel centro di Seveso per usufruire dei negozi. Grazie. PRESIDENTE Prego, Consigliere. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI Le mie erano semplicemente indicazioni, non mi aspettavo certamente un comizio di programmazione generale della viabilità. Non ho capito se l’Amministrazione, l’Assessore intende su queste due cose che ho detto intervenire o aspetta i piani. ASSESSORE GALLI DAVID CARLO Si può intervenire subito, anzi, io gradisco che i Consiglieri Comunali di Maggioranza, Opposizione mandino segnalazioni. Non più tardi di un’ora fa ho risposto ad una e-mail del Consigliere Formenti che mi ha mandato una documentazione corposa su fotografie di auto lasciate sul territorio di Baruccana Ben vengano, la stessa polizia locale apprezza moltissimo le segnalazioni dei cittadini. Dobbiamo pensare che su Seveso vi sono tantissime situazioni di auto abbandonate che è una delle situazioni critiche. Ma non sempre l’agente di polizia locale o il dipendente o l’Assessore possono accorgersi di questa situazione. Ci si accorge quando la gomma è bucata o l’auto tende ad essere arrugginita. Per cui queste segnalazioni ben vengano e invito tutti a farle. La risposta è assolutamente sì. Se c’è l’esigenza di mettere il parcheggio lo metteremo.

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Come abbiamo già dato indicazione alla polizia locale di essere molto, molto attenta a tutte quelle situazioni di mancato rispetto del codice della strada. Io su questo ho dato indicazioni molto precise alla polizia locale. Ho detto l’obiettivo di far rispettare le leggi esistenti è fondamentale per questa Amministrazione. Io non intendo tollerare la presenza di auto sui marciapiedi, di auto in divieto di sosta perché anche se i parcheggi sono limitati a Seveso, esistono, esistono magari a 100/200 metri dal luogo in cui uno desidera averlo. Se ha notato, proprio in quella zona che Lei mi ha indicato da sabato scorso vi è il divieto di sosta in Viale Vittorio Veneto che è molto importante proprio perché vi è una di quelle situazioni di disagio create dal grande flusso di traffico che attraversa in centro di Seveso, in particolare dalla presenza di pullman che oggi sostano proprio davanti al Comune.

PRESIDENTE Grazie. Passiamo all’ultima interpellanza del Consigliere Tavecchio relativa al conferimento delle deleghe al Consigliere Tallarita. Prego. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO Grazie Presidente. La riassumo così. Visto lo statuto comunale, visti gli articoli del testo unico degli enti locali, decreto legislativo 267 del 2000, chiediamo spiegazioni sul conferimento da parte del Sindaco delle deleghe al Consigliere Tallarita. PRESIDENTE A questa interpellanza risponde direttamente il signor Sindaco. SINDACO È il termine delega che non è corretto. Si tratta di un Consigliere incaricato di determinati supporti all’attività del Sindaco. Così come previsto dal nostro statuto. Con precisione. È l’articolo 32, il comma 10 e 11. Chiaramente il Consigliere incaricato diversamente dagli Assessori non ha la possibilità di decidere autonomamente e di avere una voce di bilancio dedicata a lui. Comunque deve riferire della sua attività al Sindaco. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

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La ringrazio. Io ho preso atto perché ho visto l’incarico che Lei ha dato al Consigliere Tallarita e ho visto anch’io che non era una delega. Poi sul sito c’è scritto Consigliere delegato per lo sport e il commercio. Mi è venuto il dubbio perché qui c’era un’illegittimità di un atto. Come noi sappiamo, Lei ha citato l’articolo 32, comma 10 dello statuto, poi guardando quella che è, passatemi il termine “la bibbia” degli enti locali che è il testo unico degli enti locali, vediamo che la finalità di questo decreto legislativo è quella di mantenere nettamente distinto il momento d’indirizzo generale e di controllo politico/amministrativo affidato al Consiglio dal momento esecutivo, organizzativo residuale che è affidato alla Giunta. Quindi non so che dire. Spero che qualcuno parli un po’ più chiaramente … (Interruzione registrazione, fine lato A prima cassetta) …Al Consigliere delegato, però preferirei avere delle precisazioni in generale, perché la gente poi si chiede: c’è un Assessore in più? Un Assessore che fa il Consigliere? Poi si creano veramente degli squilibri. Penso anche che il Consigliere Tallarita è incaricato, magari sul sito si potrebbe scrivere diversamente, si potrebbe poi ovviare. Noi riteniamo che quello di cui si occupa il Consigliere Tallarita, tra l’altro gli faccio un po’ di pubblicità, è stato anche il Consigliere più votato, avrebbe potuto benissimo aspirare ad un Assessorato, riteniamo che quello di cui si occupa, come d’altronde nelle passate Amministrazioni, era delega assessorile, lo sport ed il commercio. Non vorremmo che già avete una Maggioranza incredibile, avete tanti Assessori, avete un Consigliere delegato… SINDACO Giustamente è sbagliato sul sito e lo correggeremo. Tenga presente che noi siamo un po’ più per le bibbie locali, siamo un po’ più federalisti sulle bibbie, c’interessano più i nostri documenti dei testi unici romani… CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO Il testo unico romano… Dietro di Lei c’è la bandiera italiana. Lei porta il tricolore, meglio di così. Io ho citato anche… PRESIDENTE Va bene, grazie.

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PUNTO N. 2 – O.d.G. COMUNICAZIONI DEL SINDACO

PRESIDENTE Prossimo punto all’Ordine del Giorno: comunicazioni del Sindaco. SINDACO Adesso vi verrà distribuito il programma che è stato preparato dai vari Assessori. Abbiamo visto che il nostro statuto, la nostra bibbia locale, prevede una procedura secondo me molto opportunamente coinvolgenti i Consiglieri per la stesura definitiva del programma dei prossimi cinque anni. Cosa succede? Succede che il Sindaco e la Giunta presenta una sua bozza di programma iniziale. Tutti i Consiglieri della Maggioranza e della Minoranza entro il 31 luglio ci possono far pervenire tutto quello che loro ritengono più opportuno per modificare questo programma, aggiungendo punto, annotazioni, tutto quello che ritengono opportuno fare. Noi ci premureremo sulla scorta di quello che arriverà da tutti i Consiglieri, qui mi preme dire anche quelli della Minoranza oltre che quelli della Minoranza, per modificare il programma e farne una bozza definitiva. Quella bozza definitiva verrà presentata a voi dieci giorni prima del prossimo Consiglio Comunale di settembre, in modo che in quella sede discuteremo del programma e lo approveremo definitivamente. Questa è la prassi che è stata già seguita cinque anni fa e che tutto sommato ci sembra molto opportuna perché dà spazio a tutti i Consiglieri di poter dare il loro apporto. PRESIDENTE Prego, Consigliere Butti.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Un accenno a questa scelta era già stato dato nella riunione dei capigruppo. Io anche in quella riunione ho detto che a noi sembrava assolutamente fuori luogo ed allucinante che un’Amministrazione rimanga per quattro mesi con

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scelte importanti come quelle tra l’altro che l’Amministrazione sta portando avanti senza un programma ben definito. Questo significa a mio parere prendere in giro il Consiglio Comunale perché se da una parte si finge di essere Sindaco del dialogo e aperto alla collaborazione, si prendono delle decisioni senza nemmeno avere il coraggio politico di presentare il proprio progetto. È questa la critica che vogliamo fare. Dal punto di vista invece procedurale noi leggiamo sullo statuto del Comune di Seveso che il Sindaco definisce con la collaborazione degli Assessori le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato e le presenta sentita la Giunta al Consiglio Comunale, cioè le presenta al Consiglio Comunale, entro sessanta giorni dall’insediamento dello stesso. Consegnare un plico non mi sembra presentare al Consiglio Comunale il proprio programma. Inoltre il documento contenente le linee programmatiche dell’azione amministrativa e gli adeguamenti successivi sono messi a disposizione dei Consiglieri almeno dieci giorni prima della data fissata per la trattazione in Consiglio Comunale e sono approvati a Maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati. Certo, il Consiglio concorre alla definizione delle linee programmatiche… Questo io lo posso anche condividere, ma non condivido che al Consiglio Comunale venga consegnato un plico dopo quasi due mesi dall’insediamento e venga lasciato questo plico senza nemmeno una presentazione, in modo che venga elaborata una eventuale controproposta da parte nostra. Questo vuol dire non avere … innanzi tutto alla fine trascorrono quattro mesi. Le ripeto, in questi quattro mesi il Comune di Seveso deve prendere, sta prendendo decisioni importanti che dovrebbero essere la parte centrale di un programma amministrativo e che invece non vengono dichiarate. Né tanto meno si cerca di coinvolgere l’Opposizione in questo lavoro. Secondo me è assolutamente grave l’atteggiamento che avete adottato nei confronti della definizione del programma, è un atteggiamento che assolutamente non condividiamo. PRESIDENTE Scusi, Consigliere. Mi sfugge soltanto un aspetto. È grave aver lo statuto del Consiglio Comunale? Io dico può essere grave fare un taglia/incolla dello statuto. È effetto leggere la frase che dice che il documento contenente programmatiche ad azione amministrativa… adempimenti successivi messi a disposizione dei Consiglieri almeno dieci giorni prima.

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applicato vero, è a le linee vengono

Il documento che va in votazione che, come viene detto da questi quattro commi iniziali dell’articolo 21 qui fa riferimento ai secondi… CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Qui c’è scritto Consiglieri Comunali.

presenta

al

Consiglio

Comunale,

non

consegna

ai

PRESIDENTE Su questo ci sono dei precedenti… CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Intanto guardi, siamo 49 e 5 contro 50 e 5, ci sono 13 Consiglieri contro 6. E’ tutto detto. PRESIDENTE Io rivendico la correttezza della forma. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Sul rispetto che potete avere nei nostri confronti.

PRESIDENTE Io rivendico la correttezza della forma. Cinque anni fa, come diceva il Sindaco, mi ricordo che fosse stata applicata la stessa prassi e non aveva ricevuto delle critiche. Anche a me lascia perplesso 60 più 60, 120 giorni. Lo possiamo anche modificare se è per quello. Probabilmente su altre cose… CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Lo potevate modificare, potevate fare 15 più 15. PRESIDENTE Noi no.

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CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Entro 60 giorni. PRESIDENTE D’accordo, ma se il Consiglio volesse imporre una data inferiore, lo possiamo fare. Adesso sullo statuto non Le so dire, a meno che venga la proposta dei Consiglieri. Sul regolamento già il Presidente in autunno proporrà una serie di modifiche per alcune carenze che ho notato in questi giorni. Lo possiamo modificare, ma finché non è modificato è chiaro che l’Amministrazione si attiene allo statuto, così come formalmente è. Altre comunicazioni del Sindaco? Sì. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Mi sembra che in occasione della campagna elettorale sia stata fatta una dichiarazione scritta molto esplicita che riguardava alcuni punti da realizzare nei primi cento giorni. Volevo capire se questi punti verranno rispettati oppure no essendo che l’approvazione eventuale di questo programma andrà certamente aldilà di quel tempo. PRESIDENTE Prego, signor Sindaco. SINDACO Guardate che … di questa mancata operatività siamo proprio noi. Il problema grosso è che come recita il primo articolo, dice il Sindaco e la Giunta elaborano il programma. Questo è il nostro secondo Consiglio Comunale. Il primo Consiglio Comunale è stato fatto per costituire la Giunta. Come poteva in quel primo Consiglio Comunale … Era impossibile perché la Giunta non c’era e non poteva elaborare quel programma, per cui necessariamente abbiamo dovuto slittare ad oggi perché avevamo l’impegno del bilancio. Credetemi, noi siamo i primi ad essere dispiaciuti di questa cosa. D’altra parte non ci sembra neanche giusto adesso con l’estate chiudere la possibilità d’interloquire con voi sul programma in quindici giorni, ma mi sembra molto più giusto magari apprezzare, prendere da voi, dai vostri consigli qualcosa da inserire nel programma.

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La scadenza del 31 luglio e l’agosto per poter elaborare il programma definitivo ci è sembrata praticamente una scadenza logica. Se stasera non potendo votare il programma definitivo vogliamo passare tutta la serata a leggerlo, quando poi sappiamo benissimo che a settembre dovremo fare una seduta di Consiglio tutta dedicata a questo, non lo so… Possiamo anche discutere, però francamente non mi sembra una scelta logica. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Prendo atto che non c’è una risposta alla mia domanda. SINDACO È chiaro che la nostra operatività su alcuni settori è limitata, è evidente. Guardate che noi non ci divertiamo mica a perdere tempo. Vorremmo essere assolutamente operativi da subito. PRESIDENTE L’articolo 70 in teoria prevede un intervento per ogni gruppo. Lo comunico anche perché ci sono molti Consiglieri nuovi. Io stesso me lo sono studiato. In teoria, poi correggetemi se sbaglio, ma mi sembra che preveda un solo intervento per ogni gruppo. Altri interventi? Mi pare che ci sia ancora una comunicazione del Sindaco. SINDACO C’era l’altra comunicazione che volevo fare, era la nomina del Consiglio d’Amministrazione dell’Aspes… CONSIGLIERE Mi scusi, signor Sindaco, un’interpellanza da presentare.

per

quanto

SINDACO No, ma sono ancora nelle comunicazioni… CONSIGLIERE L’Ordine del Giorno…

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riguarda

il

punto

B

ho

SINDACO Sì, è vero, non era stata chiesta prima la parola. Lasciamo finire il punto, poi… CONSIGLIERE Va bene, grazie. SINDACO È stato nominato il Consiglio d’Amministrazione dell’Aspes che passa da sette Consiglieri più il Presidente a tre. Le nomine sono di Antonio Matta, di Monica Rasi e di Antonietta Iannotta. PRESIDENTE Uno per gruppo si può intervenire. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Anche sotto questo aspetto mi stupisco del fatto che facesse fatica a leggere i nomi il signor Sindaco, perché aldilà del fatto che anche in questo caso si è smentito rispetto a quello che proponeva dai banchi dell’Opposizione. Il diritto dell’Opposizione non è stato assolutamente rispettato in un’azienda che è l’azienda municipalizzata controllata dal Comune di Seveso e che a maggior ragione secondo me, secondo un criterio di rispetto delle parti, doveva prevedere, ma come lo stesso signor Sindaco auspicava nella scorsa legislatura, una rappresentanza che fosse veramente rappresentanza dell’Opposizione. Questo per quanto riguarda le cariche. Mi piacerebbe sapere anche con che criterio sono state date queste cariche, per esempio conoscere i curriculum dei Consiglieri. Per un’azienda che se ha un bacino d’intervento limitato si è sempre auspicato che potesse addormentare il proprio intervento per rendersi veramente utile ed efficace. Quindi servono persone perlomeno che siano competenti e ci piacerebbe sapere con che caratteristiche, visto che, fatto casuale logicamente, un membro dell’Opposizione si è spostato nei banchi della Maggioranza proprio in concomitanza degli incarichi dati all’azienda Aspes. Tra l’altro penso che non sia un passaggio di poco conto e mi aspettavo anche un chiarimento da parte del Consigliere, perché già siamo in pochi, poi vedersi diminuire di Consiglio in Consiglio. Stiamo cercando di recuperare strada facendo, vedremo.

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PRESIDENTE Altri interventi? Niente. Ci sono interventi su questo punto? SINDACO C’era l’Assessore Belotti che voleva fare una comunicazione. PRESIDENTE Una comunicazione ancora da parte dell’Assessore Belotti. ASSESSORE BELOTTI FLORIANA ATTILIA Viste le molte richieste che sento dalla nostra gente riguardo un grande argomento che ci tocca molto da vicino e che prossimamente ci vedrà veramente in una situazione difficile, si tratta di Pedemontana. Pedemontana è stato il primo lavoro che ho visionato ed è stato l’argomento proprio per l’immediata necessità dove ho investito il massimo delle mie energie anche se sono insediata, siamo tutti insediati da poco più di una cinquantina di giorni. Pedemontana è un grande argomento che più avanti sicuramente conoscerete più nel dettaglio. Proprio riguardo all’opportunità che poc’anzi sia il signor Sindaco sia il Presidente del Consiglio hanno dato anche ai Consiglieri di Opposizione di valutare pertanto quelle che saranno le nostre linee programmatiche, il nostro vangelo di governo sul territorio, si parlerà di quelle che saranno le grandi opere, cioè quello che è il mio Assessorato. Stasera trovo giusto dare una prima comunicazione molto sintetica di quello che sarà Pedemontana per il nostro territorio. È il punto della situazione che in cinquanta giorni abbiamo realizzato e che ci ha visto protagonisti in una situazione che se i nostri predecessori avessero per tempo informato la cittadinanza, l’Opposizione e la Maggioranza stessa, forse oggi saremmo un pochino più tranquilli. Le fasi che sino ad oggi si sono realizzate sono quattro. Il primo step è quello di un cronoprogramma che Pedemontana usa come un orologio svizzero e che incombe sulle nostre teste come una spada di Damocle, dove sollecitando le varie Amministrazioni di quella che è la tratta che Pedemontana andrà a toccare, la tratta B2 che parte da Lentate e arriva a Bovisio, loro stanno correndo a raccogliere ogni possibile informazione, ogni possibile richiesta da parte del territorio perché a breve devono assolutamente produrre il progetto definitivo. Il secondo step, cioè l’altro punto che noi abbiamo messo in campo è stato quello di riallacciare i dialoghi con i Comuni limitrofi ascoltando quelle che

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sono le loro situazioni, le loro preoccupazioni, le loro richieste sia riguardanti l’opera Pedemontana sia quelle che possono riguardare i rapporti con i paesi limitrofi. Per cui abbiamo capito la necessità di Meda piuttosto che la necessità di Lentate piuttosto che la necessità degli altri paesi. Il terzo punto è, sono state più riunioni che abbiamo avuto con Regione Lombardia, Pedemontana, la Provincia. Siamo riusciti a fare il punto della situazione perché purtroppo la documentazione che ho trovato in quello che doveva essere l’archivio della nostra Amministrazione era un po’ caotica e disorganizzata. Abbiamo fatto il punto della situazione ad oggi come hanno realizzato il progetto Pedemontana preliminare. Il quarto punto è che in una riunione che abbiamo chiesto ad hoc apposta per sapere in che situazione, a che punto della storia Pedemontana si trova la città di Seveso, abbiamo ottenuto di essere inseriti ai due tavoli tecnici di lavoro. Il primo tavolo tecnico loro lo prevedevano, Pedemontana e Provincia di Milano, lo prevedevano tra Lentate, Barlassina e Meda. Il secondo: Seveso, Cesano e Bovisio. Noi abbiamo sempre ragionato sul discorso Pedemontana osservando quella che è la tratta che riguarda il bosco delle querce. Non è vero, abbiamo un altro angolino che arriva molto vicino per intendersi, alla Seveso/Camnago. Uno spigolo anche là. Pertanto noi ci siamo fatti inserire anche nel loro tavolo perché noi siamo insieme a Meda la cerniera di quella che è la tratta di Pedemontana nella tratta B2. Questi sono i punti essenziali ad oggi. Concludo facendo un’affermazione, che mai come in questo momento per noi il tempo è prezioso, oserei persin dire vitale per la nostra cittadinanza, per il nostro futuro. Appena ci sarà la possibilità, così com’è volontà di tutta l’Amministrazione, faremo un incontro pubblico invitando gli esponenti che ho citato prima, in modo che tutti i cittadini e questi interlocutori possano avere sia domande sia risposte concrete dalle persone stesse che realizzeranno poi l’opera. Oggi però trovo prematuro e pregiudizievole dire altro su questo argomento, perché, così come avevo detto in un incontro informale con il Consigliere Tagliabue, mi è toccato fare un’opera di cesellatura così delicata che mi è sembrato essere un archeologo che stava riesumando reperti di un’importanza eccezionale. Pertanto sono dovuta andare con la massima diplomazia e con la massima cortesia. Oggi qualsiasi affermazione in più rischierebbe di ledere quelli che sono i rapporti creati e la fase di mediazione che abbiamo raggiunto. Grazie. PRESIDENTE

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Grazie. CONSIGLIERE Presidente, in merito all’ordine dei lavori. Io volevo sapere da parte Sua qual era l’articolo di regolamento del Consiglio Comunale sull’impossibilità da parte nostra di poter intervenire. PRESIDENTE Un attimino che glielo confermo, era l’articolo 70, comma terzo o terzo punto, non so se si chiamino commi o meno, il punto 3. Sulle comunicazioni può intervenire per associarsi o dissentire un Consigliere per ciascun gruppo per non più di cinque minuti. CONSIGLIERE OK, grazie. PRESIDENTE L’avrei citato perché, in effetti, siamo un po’ tutti nuovi, sia chi è qui per la prima volta sia chi è qui da altri anni, ma in altri ruoli, per cui magari fare qualche richiamo. Adesso, infatti, facevo segno al Consigliere Tavecchio che mi ha chiesto le comunicazioni vanni iscritte o non iscritte… Ho visto che all’articolo 71 ultimo comma, Presidente o Sindaco possono in caso di argomenti importanti, quello dell’Assessore Belotti era sicuramente forse il più importante, dare comunicazione al Consiglio prescindendo dal fatto che la comunicazione fosse o meno nella cartellina. Che poi il Sindaco deleghi l’Assessore ad illustrarlo mi sembra abbastanza…

CONSIGLIERE Assolutamente, Presidente, sono d’accordo anch’io. Grazie Presidente, ma nel secondo Consiglio Comunale possiamo anche permetterci di rileggere magari insieme… PRESIDENTE Insieme perché normalissimo.

può

sbagliare

il

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Presidente

o

un

Consigliere,

è

Infatti, prima ha sbagliato il Presidente … Sull’intervento del… Sì, prego. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Colgo l’occasione per il tema introdotto per invitare, come abbiamo già fatto depositando oggi un invito scritto al protocollo di Seveso e di tutti i Comuni della tratta B2, invitare tutto il Consiglio Comunale, quindi il Sindaco, tutti i Consiglieri e gli Assessori, ad un incontro che faremo in questa sala il giorno 10 luglio. Un incontro pubblico al quale abbiamo invitato chiaramente il direttore tecnico Umberto Regaglia che si è dichiarato disponibile e anche il direttore generale Fabio Terragni, oltre che naturalmente gli Assessori Provinciali e ai membri di Infrastrutture Lombarde il Cavalier Della Frera e l’onorevole senatore Cesarino Monti. Quindi vi anticipo, poi ne parleremo più diffusamente eventualmente domani in occasione della mozione, che il 10 luglio in questa sala presenteremo due proposte operative riguardanti Pedemontana. Grazie. PRESIDENTE Bene. Grazie. Altri interventi su questa comunicazione? Nessuno. Prima di procedere se qualche Consigliere ha da sottoporre qualche interpellanza, prego, Consigliere Garofalo. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO Avrei da presentare un’interpellanza in merito ad un ponteggio sito in Via Trento e Trieste. PRESIDENTE Dovrebbe parlare più diritto rispetto al microfono. Grazie. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO In merito al ponteggio sito in Via Trento e Trieste in località Baruccana. Mi accingo a leggere il testo che poi depositerò agli atti del verbale. Premesso che da diverso tempo in Via Trento e Trieste è situato un ponteggio, la strada interessata è una delle più trafficate della località Baruccana oltre che percorsa da numerosi pedoni. La Via in questione essendo ubicata nel centro storico del quartiere subisce in modo siffatto anche un danno estetico. Considerato che il ponteggio copre per intero il suolo adibito a passaggio pedonale, esponendo i passanti a maggior rischio, il rischio è esteso anche ai

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numerosi veicoli che faticano ad imboccare Via S. Clemente in quanto la visibilità della stessa è impedita dal ponteggio in questione. Di chiedono pertanto chiarimenti in merito al ponteggio allestito in Via Trento e Trieste, in particolare i tempi e i modi per la messa in sicurezza della strada in questione. Grazie. PRESIDENTE Grazie Consigliere. Approfitto per ricordare a tutti i Consiglieri di parlare in modo molto netto sul microfono sia per dare modo a tutti di sentire, ma soprattutto perché a livello legale oltre al verbale tipo quelli che stiamo per andare ad approvare dei Consigli precedenti, fa testo anche il cosiddetto sbobinato del Consiglio che viene tratto dalla registrazione di tutti gli interventi. Approfitto anche per dire di spegnere i Consiglieri Comunali i cellulari perché altrimenti interferiscono col sistema di registrazione e provocano fastidiosi fischi. Altre interrogazioni? Consigliere Butti. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Oggetto: situazione scuola materna Corso Marconi e politiche per l’infanzia. Come evidenziato nel nostro programma elettorale, riteniamo che il servizio fornito dalle scuole materne private della nostra città sia un indispensabile intervento che aiuti in modo determinante a fornire un servizio ai cittadini che è di assoluta necessità soprattutto per le giovani famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. In quest’ottica riteniamo fondamentali anche le iniziative che si stanno e si sono già organizzate da parte delle scuole dell’infanzia per aprire asili nido in grado di coprire anche questo tipo di domanda. Sempre rifacendoci alle idee che abbiamo presentato in programma partendo dalle sensibilità a cui sopra accennavo, riteniamo che l’Amministrazione Comunale debba essere parte attiva di queste iniziative per garantire un’omogeneità di servizio e di costi che permetta di rispondere ai bisogni dei cittadini anche in un’ottica di equilibrio sociale. Partendo da questo tipo di attenzione siamo venuti a conoscenza di alcune criticità che si stanno riscontrando presso la scuola dell’infanzia di Corso Marconi. Dalle informazioni avute esiste una serie di problemi sia di gestione di rapporti con il personale sia economici sia di coinvolgimento dei genitori che potrebbero in futuro pregiudicare l’indispensabile lavoro che svolge la scuola. A conferma di ciò sembra che anche la neonata iniziativa di asilo nido stenti a decollare.

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Premesso ciò si chiede se l’Amministrazione locale è a conoscenza dei problemi sopra accennati e se sì come intenda esserne coinvolta in un’ottica più generale di politica dell’infanzia partecipata tra pubblico e privato con criteri di reale sussidiarietà. Grazie. PRESIDENTE Grazie. Altre interpellanze? Nessuna.

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PUNTO N. 3 – O.d.G. LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE DEL 10 MARZO 2008 E DEL 12 MAGGIO 2008

PRESIDENTE Passiamo al terzo punto dell’Ordine del Giorno: lettura ed approvazione verbali delle sedute del 10 marzo 2008 e del 12 maggio 2008. Ci sono osservazioni su questi verbali? Non ci sono osservazioni? Io vorrei chiedere, perché questa sera su questo punto si verifica una situazione un po’ particolare. Immagino ci siano tantissimi Consiglieri che si asterranno in quanto sono verbali relativi a Consigli Comunali ai quali non avevano partecipato. Vorrei chiedere, se è possibile, c’è qualche Consigliere per caso che ha intenzione di votare contro? Non immagino, però… Nessuno. Mettiamo all’approvazione questi verbali. Chi è favorevole? Astenuti? Contrari? Nessuno. Astenuti: Tagliabue, Formenti, Garofalo. Contrari nessuno.

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PUNTO N. 4 – O.d.G. APPROVAZIONE DEL RENDICONTO DELLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO FINANZIARIO 2007

PRESIDENTE Quarto punto: approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2007. Approfitto per salutare, ringraziare della loro presenza i nostri revisori dei conti. La parola all’Assessore Mazzucco. ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Grazie Presidente. Ringrazio anch’io il collegio dell’organo dei revisori. Come dicevo, ringrazio anch’io il collegio dell’organo dei revisori. Buona sera a tutti agli Assessori miei colleghi, ai Consiglieri Comunali, Maggioranza e Opposizione, al pubblico che nonostante il caldo vedo che è venuto a partecipare attivamente al Consiglio e ne sono contento. Pensavo ai colleghi Consiglieri e alla Giunta di continuare con la positiva abitudine che avevamo intrapreso nel precedente mandato mio di un anno di questa delega al bilancio, proseguendo fornendovi questa relazione in cui seguiamo insieme tutti quelli che noi reputiamo siano i punti salienti del rendiconto della gestione e dove all’interno ci sono le cifre che credo più interessino sia noi sia i cittadini. Come ogni anno il rendiconto di gestione rappresenta il momento conclusivo del processo di programmazione, controllo previsto dal legislatore del vigente regolamento contabile. Praticamente nel bilancio di previsione noi forniamo una rappresentazione preventiva rispetto alle linee programmatiche e alle attività che il Consiglio e l’Amministrazione, il Consiglio Comunale e la Maggioranza, la Giunta intendono portare a compimento. Noi sostanzialmente con le linee del bilancio di previsione prevediamo quelli che saranno i programmi, la realizzazione dei programmi, le entrate, le uscite per quanto riguarda le spese correnti e anche per quanto riguarda le spese capitali. Con il rendiconto di gestione che io chiamo, è un mio giudizio, secondo me è la cartina di tornasole perché alla fine vengono dal legislatore imposti dei parametri, per la quale poi si vede se il bilancio di previsione ha previsto bene oppure se il bilancio di previsione non è stato di fatto portato avanti nella maniera corretta nel corso dell’anno di gestione economica/finanziaria.

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Incomincerei con la prima slide. Un attimo… Rendiconto di gestione per l’esercizio dell’anno 2007. Abbiamo un risultato di Amministrazione che presenta un avanzo di 2.807.000,00 €, quindi rispetto a quello che noi abbiamo previsto nel bilancio di previsione siamo andati a chiudere il conto economico dell’esercizio 2007. Abbiamo una gestione in positivo, quindi un avanzo di Amministrazione di 2.807.000,00 €. Nel dettaglio abbiamo avuto come entrate correnti 10.730.000,00 €. Spese correnti 11.350.000,00. Poi abbiamo iscritto anche le spese per il rimborso mutui che sono 330.000,00 € annui. I mutui ricordate che vengono iscritti nella spesa corrente, quindi finanziano magari opere di tipo di conto capitale, però poi le rate di fatto vanno pagate in spesa corrente, quindi le dobbiamo andare a segnare nella spesa corrente. Abbiamo una differenza in negativo di 950.000,00 €. Come vediamo poi nel prospetto di conciliazione finanziaria, andiamo ad iscrivere al titolo quarto 1.169.000,00 € d’incasso oneri di urbanizzazione che sono il 48% dell’incasso oneri, quindi dell’ammontare totale degli oneri di urbanizzazione noi applichiamo in spesa corrente di questi oneri di urbanizzazione 1.169.000,00. Vi ricordo che il legislatore prevede per il rispetto del patto di stabilità l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione in corrente per il massimo del 50% più un 25% se ci sono opere di manutenzione. Quindi al massimo l’applicazione di oneri che concede il legislatore di iscrizione spesa corrente è il 75%, un 50 più 25. Noi ne applichiamo il 48. Abbiamo quindi un saldo finale di avanzo corrente positivo per 218.000,00 € in spesa corrente. Per quanto riguarda invece l’acconto capitale che è la parte amministrativa, nel senso dove le Giunte fanno le proprie scelte per quanto riguarda le opere di investimenti e le opere infrastrutturarie. Per quanto riguarda l’entrata titolo quarto e titolo quinto, le entrate titolo quarto sono gli oneri di urbanizzazione, le entrate titolo quinto sono i trasferimenti da enti terzi sempre per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione, iscriviamo 3.980.000,00 €, di cui applichiamo l’avanzo del 2006. Più avanti vi spiego anche la situazione degli avanzi d’Amministrazione, è di 251.000,00 €. Le entrate del titolo quarto che applichiamo in corrente sono 1 e 169. Le spese dunque in conto capitale sono 2.878.000,00 €. Chiudiamo il saldo di avanzo in conto capitale di 183.000,00. Quindi i saldi della spesa corrente sono 218.708,00 €. Gli avanzi in conto capitale sono 183.000,83.

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Vedete, infatti, questa è la composizione dell’avanzo. L’avanzo gestione residui. Adesso vi spiego, magari qualche Consigliere è nuovo, anche quando l’avevano spiegato era interessante. Ci sono altri Consiglieri più esperti che sicuramente ne sanno più di noi. Per quanto riguarda l’avanzo della gestione residui, vi ricordo che noi abbiamo dei residui passivi e dei residui attivi. I residui passivi… PRESIDENTE Scusi solo un secondo, Assessore. Se possibile fare un po’ di silenzio perché chiudere le porte per ovvi motivi di temperatura sarebbe auspicabile non farlo, però, in effetti, diventa difficile ascoltare chi sta parlando. Grazie. Prego, Assessore. ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Questa è la slide della composizione dell’avanzo. Stavo dicendo sull’avanzo gestione residui ricordo che noi abbiamo due tipologie di residui. I residui attivi e i residui passivi. I residui passivi sono i ritardi dei pagamenti che il Comune ha fatto nel corso dell’anno. Vi faccio l’esempio. C’è un’opera di tipo infrastrutturaria che ha un ritardo. Io di conseguenza l’opera non la faccio nell’anno 2007, la faccio nell’anno 2008. Il pagamento non o farò nel 2007, lo faccio nel 2008, però l’ho già iscritto a bilancio. Di conseguenza ho l’opera che mi va sul 2008 e il pagamento ovviamente lo farò nel 2008, anche se ho previsto la spesa in quell’anno. Di conseguenza mi va sul residuo passivo, mi fa aumentare quelli che sono i residui passivi. I residui attivi invece sono il contrario. Sono degli incassi che il Comune deve fare, quindi gli introiti che possono essere trasferimenti che quasi sempre dal legislatore arrivano in ritardo. Chi non paga l’IC I o la paga in ritardo. Idem per la tassa sui rifiuti solidi urbani. Questi sono gli incassi che il Comune ha iscritto nell’anno che però per varie serie di motivi non è riuscito ad incassare e di conseguenza li deve iscrivere nel residuo, cioè la rimanenza sia passiva sia attiva. Queste naturalmente vanno messe in colonna, per cui abbiamo sia i residui passivi sia i residui attivi e di questo abbiamo un avanzo perché abbiamo i residui attivi, cioè quello che il Comune deve incassare a 5.647.000,00 €, il residuo passivo, cioè che invece il Comune deve pagare, a 5.482.000,00 €.

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Ecco, infatti, che troviamo l’avanzo della gestione residuo che ha un saldo positivo anche questo di 167.544,00 € a cui poi tutto l’avanzo inseriamo l’avanzo di gestione competenza che abbiamo visto prima, quindi i saldi su spesa e incasso corrente, saldo spesa e incasso in conto capitale. L’avanzo d’Amministrazione del 2005 non applicato è 2.237.000,00 €. Riscriviamo quindi dall’anno perché questo ce lo portiamo dietro per degli effetti che poi vedremo. Abbiamo un risultato di Amministrazione a 2.807.000,00 €. Questo è nel dettaglio quello che sostanzialmente vi accennavo. Quindi residui attivi al 1.1.2007 erano 10.700,00. I residui che abbiamo riaccertato a consuntivo sono 10.673.000,00 quindi con una minore entrata di meno 27.000,00 €. I residui passivi, quindi quello che noi dobbiamo pagare, 10.915,00. I residui passivi che invece abbiamo al 31.12.2006 erano 10.720.000,00, quindi abbiamo un’economia sui pagamenti di 194.000,00 € a cui sottraiamo le minori entrate che ci sono arrivate dal residuo sull’accertato e abbiamo quindi un avanzo di gestione residui di 167.000,00 €. Per quanto riguarda la gestione di competenza che è la parte di cassa importantissima per quanto riguarda la gestione del Comune, è lo stanziamento definitivo delle entrate che era prevista a consuntivo a 18.580.000,00 €, a cui va applicato o 251.000,00 € che era quanto ci ha consentito di utilizzare l’anno scorso dell’ammontare dell’avanzo d’Amministrazione che era pari al 18,9€ di 2.400.000,00 € e rotti. Di conseguenza sono 251.000,00 € che noi l’anno scorso abbiamo potuto utilizzare dell’avanzo d’Amministrazione. Quindi abbiamo minori accertamenti per 15.801,00 € e abbiamo minori accertamenti per 2 milioni e mezzo. Questi minori accertamenti sono dovuti principalmente alla manovra di riduzione dell’ICI che era già stata operata anche per il 2007, perché era stata prevista allora la detrazione per gli abitanti con casa almeno fino agli 80 metri quadri e quindi già questo chiaramente per noi è un minor incasso per quanto riguarda il discorso delle entrate spesa corrente. Abbiamo anche un minore incasso di oneri di urbanizzazione rispetto a quanto previsto, quindi abbiamo accertato 1.200.000,00 € in meno rispetto a quanto previsto dell’incasso di oneri di urbanizzazione. Poi qui scontiamo le partite di giro. Vi faccio un esempio. Siamo abituati a ricevere un certo tipo di contributo che finanzia un servizio sociale, piuttosto che la manutenzione di qualcosa in particolare. Chiaro che io non l’ho incassato, non l’ho speso, è una partita di giro, però mi rimane a bilancio, comunque lo devo segnare, quindi per me è un mancato incasso anche se il Comune “non li vedeva neanche” quei soldi perché entravano,

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giravano e andavano subito a finanziare, sono finanziamenti dedicati ovviamente. Vi faccio un esempio, se la Regione Lombardia quell’anno nel suo documento di programmazione economico/finanziaria regionale prevede di finanziare quel tipo di servizio, ci arrivano i soldi e noi lo facciamo. Però come consuetudine noi essendo magari abituati a segnarlo, lo riassegniamo. È chiaro che se poi la Regione non lo finanzia più, io ce l’ho comunque come minor accertamento. Naturalmente lo stanziamento definitivo delle spese è in pareggio rispetto alle entrate. Abbiamo quindi avuto minori impegni per 15.650.000,00 €, infatti, i minori impegni sono 2.293.000,00 €. Un altro esempio che mi è venuto che è abbastanza calzante in questi giorni è ad esempio il trasferimento per Via Cacciatori delle Alpi. Ad esempio noi avevamo previsto che la Regione finanziasse la metà dell’opera che è prevista in Via Cacciatori delle Alpi. Solamente che la Regione si preoccupava solamente di recuperare i progetti, dopodiché li mandava con una sua determinazione, li incasellava secondo l’importanza dell’opera in tre categorie. Poi ha mandato tutto il pacchetto a Roma. Il finanziamento lo dava Roma, il governo centrale. Noi siamo arrivati quasi ad avere il finanziamento, sennonché proprio in quei giorni, facciamo conto febbraio, primi di marzo, il governo ha rassegnato le dimissioni. Di conseguenza non c’erano funzionari che io chiamo personalmente il ministero, non c’erano funzionari che si assumono la responsabilità di firmare un atto di tale importanza che poi, di fatto, finanzia delle scelte operate da politici. Quindi chi aramente per ora è i n s tand-b y. C on il col lega Forli n sti am o facendo pressioni per cercare di vedere quanto prima possibile di avere questo finanziamento. Qui volevo spiegarvi un attimo le differenze che vedete iscritte nella slide sia per quanto riguarda il 2006, io prenderei come riferimento. Qui ho accennato qualcosa ai colleghi capigruppo in conferenza. C’è stato, di fatto, il legislatore che ha cambiato dal 2006/2007, è cambiata la Maggioranza di governo, ha cambiato la determinazione del rispetto del patto di stabilità. Di fatto, siamo passati noi da quanto previsto dal 2006 sul patto di stabilità che prevedeva la emissione di coefficienti di tetti di spesa. Cosa faceva? Loro prendevano gli anni precedenti, facevano una media, determinavano un coefficiente oltre il quale non si poteva spendere per rispetto del patto di stabilità. 35

Il che svuotava un po’ di contenuti i bilanci. È chiaro che se tu mi tiri fuori un coefficiente in base ai tre anni precedenti creandomi un tetto di spesa di carattere tipicamente centralistico, perché non si bada alle esigenze territoriali, chiaro che per l’amministratore, per il politico c’è ben poca manovra di determinazione di alcune scelte piuttosto che altre. Deve stare dentro quei tetti, cerca di fare quanto più possibile. Però mettiamo il caso che, com’è capitato in quegli anni, più volte ne abbiamo discusso, se io metto a bilancio un tot di oneri d’urbanizzazione com’era in quegli anni e poi ne incasso di più, io avrei potuto svolgere delle opere. Però non le potevo fare, perché i tetti di spesa non me lo consentivano. Di fatto, secondo me il governo centrale lì aveva previsto di rispettare dei patti e secondo me dei… (Interruzione registrazione, fine lato B prima cassetta) …Degli impegni che si era preso giustamente con Bruxelles per il rispetto dei patti e per rientrare nel deficit. Di conseguenza ha stretto la cinghia sui Comuni dicendo voi da adesso spendete meno anche se incassate di più per far rientrare i Comuni deficitarii, attenzione. Non è che il legislatore può per ogni Comune cambiare il sistema di coefficienza del patto di stabilità. È proprio quello che è successo nel nostro Comune. Abbiamo incassato più oneri, non li potevamo spendere, abbiamo ingrossato quello che era l’avanzo d’Amministrazione. Invece con il governo Prodi è cambiato, di fatto, il rispetto delle norme del patto di stabilità, cioè ha posto dei saldi. Ha detto tu mi scrivi a bilancio che incassi e spendi, per me basta che non hai un elemento negativo, li tieni a saldo zero, positivo e li puoi spendere. Non ha posto dei tetti di spesa ingessando, di fatto, i bilanci comunali. Poi producendo variazioni di bilancio e quant’altro. Anzi, ha previsto, se tu riesci a garantire un’entrata e un’uscita, spendili e fai. Così, infatti, come vedete dalla tabella, abbiamo un avanzo d’Amministrazione che non ha più quelle cifre iperboliche che scrivevamo prima, ma è proprio per una questione del legislatore che ha, evidentemente qui bisogna anche darne atto per quanto riguarda il patto di stabilità, azzeccato. Tant’è vero che questo tipo di patto di stabilità è stato confermato anche dal Ministro Tremonti nel documento che già ha emanato. Di fatto, mantiene gli stessi. È chiaro che poi “sperimentando” sulle spalle dei Comuni però poi si riesce ad individuare quella che è la forma con cui far risparmiare i Comuni e far spendere i soldi laddove sono veramente necessari. Di conseguenza abbiamo il bilancio di Amministrazione del consuntivo 2007 di 401.000,00. 36

Poi andando avanti abbiamo l’accertato, cioè l’incassato del Comune che abbiamo visto prima, sullo stanziato. Questo è un dato credo importante perché è quello che vi dicevo prima nella fase introduttiva, qui andiamo a vedere la percentuale di realizzazione dei programmi sia degli Assessori che si sono dati durante la loro stesura della loro relazione per quanto riguarda le loro competenze, sia poi un risultato cumulativo di un insieme che quindi ci dà come risultato l’85% di quanto noi avevamo previsto d’incassare e di quanto abbiamo stanziato, dell’incassato sullo stanziato, scusate, l’85%. Così come andando avanti vedete il totale dell’impegnato sullo stanziato, cioè quanto noi andremo a spendere, quanto il Comune si è impegnato sia in termini di spesa corrente sia in termini di gestione conto capitale, del 84,23%. Se voi prendete le due slide e le mettete una sopra e una sotto, vedete 85,4 – 84,23, la differenza è l’avanzo d’Amministrazione in termini percentuali. Questo è messo così un prospetto di conciliazione finanziaria dove appunto vedete il fondo in cassa di 2.703,00 €. Le riscossioni sono 16.500.000,00. I pagamenti a 14 milioni. Abbiamo i residui riscossi. I residui che noi abbiamo incassato, quindi quello che siamo riusciti a recuperare di quello che avevamo iscritto a bilancio, che non siamo riusciti ad incassare in quell’anno e che li abbiamo riportati nell’anno successivo e quello che siamo riusciti ad incassare, sono 5 milioni di Euro che sono attorno al 50% dei residui attivi. Per quanto riguarda i pagamenti invece sono quello che dovevamo pagare, sempre riportato come residuo e sono 5.238.000,00 € di quello che è stato pagato. Quindi abbiamo il fondo in cassa, più la riscossione, meno i pagamenti, fondo cassa, 4.300.000,00. Quindi iscriviamo 4.300.000,00, residui attivi sono 9 milioni, residui passivi sono 11, quindi in questo caso abbiamo dei residui attivi, quindi il pagamento a 11.500.000,00, mentre abbiamo dei residui attivi d’incasso 9.900.000,00, meno abbiamo un saldo negativo di 1.586.000,00 € con il fondo cassa. Questo è il risultato dell’avanzo d’Amministrazione. Questo è il prospetto di conciliazione finanziaria che è iscritta nella relazione. Proseguendo abbiamo la suddivisione dell’avanzo. 111.000,00 € sono i fondi vincolati che sono riferiti ad economie di spesa, però di stanziamenti finanziati da aree finalizzate. Di conseguenza noi abbiamo avuto dei risparmi su dei finanziamenti che noi avevamo, però finalizzati. Non potevamo utilizzarli come meglio credeva l’Amministrazione. Erano vincolati. 37

Di queste cifre abbiamo avuto un’economia di 111.000,00 €. Le spese finanziate per finanziamento spese in conto capitale dell’avanzo utilizzabili, 1 e 9 e 66. I fondi non vincolati sono 729.356,00 che sono altri riferimenti ad altre economie. Sia per quanto riguarda i fondi finanziati sia per i fondi vincolati la somma è utilizzabile. Tenuto conto di quello che è già stato utilizzato del bilancio 2007. Per quanto riguarda il trend gestione di competenze che vedete nella slide abbiamo le entrate tributarie. Vedete che scontiamo del 2007 su entrate tributarie un parametro negativo, nel senso che diminuisce sostanzialmente. Questa è, come avevo accennato, una questione strutturale del legislatore che ha previsto di riallocare la compartecipazione IRPEF in attesa poi di meglio definirlo e anche dell’inserimento del federalismo fiscale, di inserirlo come trasferimento. Non l’incassiamo più come tassa, ma è un trasferimento. Non l’incassiamo più noi, ma è semplicemente una riallocazione. Però, di fatto, vedete che noi scendiamo pesantemente come entrate tributarie, saliamo come trasferimento. In realtà non ci hanno fatto nessun regalo, né noi abbiamo incassato meno. Semplicemente riallochiamo la compartecipazione IRPEF come trasferimento corrente. I tempi in ritardo ovviamente. Sì, assolutamente sì. Arrivano con gli stessi tempi, è semplicemente una riallocazione. Il legislatore ha previsto evidentemente anche lì nel suo bilancio di documento di programmazione economica una scrittura di tipo diverso, anche credo in funzione di un inserimento di tipo federalistico. Non vorrei che fosse una furbata per poi trasferirci meno. Speriamo di no. Per quanto riguarda le entrate extratributarie più o meno vedete che sono allineate. Invece il trasferimento in conto capitale scende un pochino per quanto riguarda gli oneri d’urbanizzazione. Abbiamo già affrontato il discorso in sede di conferenza di capigruppo. Spero e confido, ho chiesto anche al Presidente di proseguire a fare questi incontri perché credo che siano importanti per entrambi, che perché la coperta è questa degli enti locali, più di tanto non possiamo manovrare. C’è da dire che gli oneri di urbanizzazione io non li considero il male assoluto. Se servono per finanziare delle opere, è chiaro che poi le opere bisogna evidenziarle assieme e vedere cosa portare avanti come Amministrazione. 38

Se servono a coprire le spese correnti e i servizi alla persona come sono stati gestiti in questi anni credo in maniera assolutamente positiva e meritoria, da questi costano. Non è che i rinnovi contrattuali con i codici Istat delle persone che fanno assistenza domiciliare, i pasti portati agli anziani che non riescono a muoversi, io credo che siano servizi di cui il Comune assolutamente deve dotarsi, visto e considerato l’invecchiamento della popolazione. Se il sistema è quello di applicare il 40% degli oneri d’urbanizzazione, è chiaro che ho visto, ho parlato anche con altri Assessori di Muggiò, Nova Milanese, altri Comuni, il Comune di Desio, il Sindaco Mariani. A tutti piacerebbe limitare l’utilizzo del territorio. Io sono assolutamente d’accordo e ci credo. È anche vero che bisogna guardare in faccia alla realtà. Io sono favorevolissimo ad un tipo di edificazione che sia controllata, tutto quello che volete, non è questa la sede di discussione, però volevo solo accennarvi quello che era il mio pensiero. Noi però con questi finanziamenti sappiate che facciamo questo. Non vengono buttati via, non vengono gettati. Anzi, la contrazione della spesa corrente, il fatto che non aumenti sensibilmente ormai da anni, si è consolidata come poi vedrete nella slide attorno agli 11 milioni di Euro. Devono anche da parte mia far nascere un ringraziamento nei confronti degli uffici che riescono sempre in condizioni veramente difficoltose, riuscire sotto spinta anche degli Assessori che ovviamente vogliono dare delle risposte ai cittadini, però poi dobbiamo sempre andare a vedere quello che è il coordinamento e la giusta spesa con le entrate per far funzionare questo tipo di servizi. Io dico questo, poi magari avremo altre occasioni per approfondire insieme questo argomento. Non le considero un male assoluto. Proseguendo volevo far vedere le maggiori poste per quanto riguarda gli incassi del titolo primo. Vedete che abbiamo l’IC I, adesso volevo darvi anche un altro aggiornamento per quanto riguarda l’ICI velocissimamente. Vedete che più o meno rimane uguale, è diminuito un po’ sul rendiconto 2007 nonostante siano abitate le abitazioni. Come vi dicevo, abbiamo fatto quella riduzione dell’aliquota IC I, di conseguenza abbiamo qualcosina in più rispetto agli abitanti. Però avendo applicato la riduzione ICI chiaramente vedete che si riduce un po’ come incasso. L’addizionale IRPEF aumenta perché era stato previsto l’aumento allo 0,75%, chiaramente è passata da 1,363 a 2,039.

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La compartecipazione IRPEF ricordate il discorso che avevo fatto prima, riallocandola come trasferimento non ce l’ho più come incasso a livello di tassa e quindi mi si riduce, questo è un residuo partita arretrata. La tassa rifiuti solidi urbani come voi sapete nel 2006 è stata data all’Aspes in gestione e quindi al ruolo è iscritta ad Aspes. Infatti, alla fine vedete che il totale delle entrate tributarie, l’abbiamo già visto anche prima questo, sconta, infatti, della riallocazione della compartecipazione IRPEF. Infatti, poi nella slide successiva lo esplicitiamo. Evidente differenza con gli anni precedenti deriva dalla modifica normativa che ha previsto la riallocazione dei trasferimenti erariali al titolo secondo, categoria 1. Proseguendo abbiamo un trend di gestione di competenza per quanto riguarda le spese, sia le spese correnti, mentre prima abbiamo visto le entrate, poi vediamo le spese correnti. Come vi dicevo, vedete che le spese correnti sono diminuite rispetto al 2006, abbiamo avuto dei rinnovi contrattuali anche per quanto riguarda l’impiego e anche del rinnovo di convenzioni, quindi automaticamente la spesa corrente è aumentata un po’, ma sono 166.000,00 €, quindi sostanzialmente non è molto nell’interezza. La spesa in conto capitale è scesa perché l’anno scorso chi c’era se lo ricorda, il legislatore con la circolare N. 12 del 2007 ha, di fatto, il governo Prodi ne aveva fatta una buona e questa pessima, perché aveva previsto di non farci utilizzare l’avanzo d’Amministrazione. Ci ha detto, io mi sono preso degli impegni di spesa. Voi non potete più spendere. Potere spendere il 18,9% dell’ammontare dell’avanzo d’Amministrazione. Oltre il quale c’era lo sforamento del patto di stabilità. L’estinzione del mutuo ad interesse zero e soprattutto senza pagare la differenza d’interesse che ci sarebbe stata dall’estinzione del mutuo alla conclusione naturale del mutuo. Sì, però non ci ha fatto utilizzare l’81% dell’avanzo d’Amministrazione, Consigliere. Non si potevano utilizzare per quanto riguarda… Lo stesso, chi l’ha fatto è dovuto rientrare, perché era previsto per tutti. Quella altrimenti sarebbe stata una vera furbata. Sul bilancio. Noi l’avanzo d’Amministrazione l’abbiamo avuto iscritto l’anno scorso a consuntivo. Non potevamo utilizzarli prima se non li avevamo, li avevamo in misura minore. Però vi ricordo che avevamo il tetto di spesa oltre la quale noi non potevamo spendere che era il patto di stabilità previsto dal precedente governo. Poi abbiamo il rimborso prestiti di 331.000,00 €. Il Consigliere Tagliabue aveva nella sede di conferenza chiesto il mutuo di 1.770.000,00 € del 2006 che era stato acceso. 40

Il mutuo, devo questa risposta, abbiamo 136.000,00 € per quanto riguarda la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. 181.000,00 € per quanto riguarda la riqualificazione di Via Sabotino. 222.000,00 € per quanto riguarda la manutenzione straordinaria delle strade. 200.000,00 € per quanto riguarda la riqualificazione Corso Isonzo. 137.000,00 € Corso Garibaldi, riqualificazione. 40.000,00 € di arredo urbano. 200.000,00 potenziamento illuminazione pubblica. 600.000,00 realizzazione strade varie. Per un totale del mutuo di 1.716.000,00 € acceso nel 2006, contratto con la Cassa Depositi e Prestiti, per cui paghiamo una rata di 159.000,00 €, a cui vanno aggiunti 172.000,00 €. Paghiamo una rata a mutui di 331.000,00 € come abbiamo visto prima in corrente, annuale. 331.000,00 €. Vi dicevo per quanto riguarda l’IC I, sono prima passato senza dirvi. Come avete saputo, il legislatore ha previsto la cancellazione della tassa dell’IC I sulla prima casa. Io ho già avuto modo assieme all’ufficio ragioneria di quantificare orientativamente quanto sarà il mancato incasso dell’IC I sulla prima casa dovuto per l’effetto del taglio. Che è più o meno sui 700.000,00 €. Non è un dato con precisione. Ho previsto con l’ufficio ragioneria di predisporre un software per la bonifica della banca dati dell’ICI, mi sembra sia una cosa molto importante, visto che parliamo di riduzione, sapere esattamente, perché capita l’anagrafica doppia, magari c’è un cognome scritto due volte. È assolutamente necessaria una bonifica della banca dati anche per avere i dati più esatti possibile. Come dicevo il taglio nostro è di 700.000,00 €. La nostra aliquota IC I era il 3,6 per mille. Il legislatore ha emanato una circolare in cui ci dice che da 30 giorni alla conversione in legge del decreto ci rimborserà della misura pari al 50% dell’importo attestato. Il restante 50% sarà concordato su un tavolo tra ANCI e governo nel 2009. Quindi, di fatto, noi per ora di cassa soffriremo di 350.000,00 € e da questo punto di vista, io sicuramente credo sia così, se questa riduzione dell’IC I che per quanto mi riguarda è una tassa odiosa perché è una tassa di possesso, è “prodromica”, ha un inserimento nel federalismo fiscale per cui altro che 350.000,00 € ci verranno trasferiti, allora come io ho dichiarato, ho visto anche

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altri Sindaci hanno fatto, noi siamo assolutamente favorevoli a questo tipo di manovra. Perché è una tassa sul cittadino, soprattutto il cittadino più fragile, più debole, magari l’anziano, il meno capiente. Togliere una tassa, comunque un’uscita, un esborso di portafoglio credo che sia una manovra importante. È chiaro che se questo deve mettere in difficoltà i Comuni ritardando il trasferimento oppure non prevedendo in concertazione con i Comuni la restituzione della restante parte, entreremo in difficoltà, soprattutto per quei Comuni che hanno un fortissimo indebitamento e tanti mutui. Vi ricordo che adesso scadono i muti. Chi aveva un’aliquota IC I alta, adesso ha un problema di cassa devastante perché deve pagare i mutui. Noi abbiamo fortunatamente un indebitamento ridotto, assolutamente sostenibile e come per ora è sostenibile il mancato incasso IC I. Però è chiaro che lo stiamo traslando nel tempo. Questo è in giudizio, scusate “sub iudice” nel senso che attendiamo cosa il governo prevede come federalismo fiscale, cosa prevede in relazione all’altra parte di gettito che a noi manca sull’IC I. Però c’è questa circolare, aspettiamo che quanto prima venga trasferito almeno il 50% dell’IC I. Andiamo avanti, per quanto riguarda la spesa in conto capitale, prendiamo atto di quanto vi dicevo prima. L’evidente differenza con gli anni precedenti deriva dalla variazione apportata in sede di assestamento in merito al divieto che vi dicevo prima dell’utilizzo dell’avanzo d’Amministrazione. Quindi la quota che noi non abbiamo utilizzato è di 1.441.000,00. Se no andiamo ad assommare, se torniamo indietro ai 2.879 vedete che siamo più o meno in linea con gli investimenti degli anni precedenti. È chiaro che questo era il penultimo bilancio che era stato fatto dall’Amministrazione. Non è che sono stati presi dei grossi impegni, com’è giusto che fosse. Dica, Consigliere. CONSIGLIERE Volevo chiedere se non era utilizzabile per abbattere il debito quello che non era possibile utilizzare per investimento. ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Sì, infatti, abbiamo utilizzato quello che diceva il Consigliere Butti prima che chiedeva…

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No, non era possibile abbattere quel mutuo. Era possibile abbattere quelli precedenti ed era la quota che ci consentiva di eliminare il mutuo altrimenti non ce l’avremmo fatta a coprirlo tutto quel tipo di mutuo. Di conseguenza poi andiamo a vedere gli otto parametri che il legislatore prevede come parametri di deficitarietà strutturale. Sono otto i parametri che prevede il legislatore, che identifica tramite questi parametri lo stato di salute dell’ente. Se la metà, almeno quattro sono positivi, l’ente è deficitario. Noi in questo caso abbiamo due parametri deficitarii che sono quelli per quanto riguarda i residui passivi e i residui attivi. Per quanto riguarda il parametro positivo N. 2 che è quello dei residui attivi, i residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza con esclusione di quelli relativi all’ICI ed ai trasferimenti erariali superiori al 21% delle entrate correnti desumibili dai titoli primo, secondo e terzo delle entrate correnti. Cosa vuol dire? Qua noi abbiamo residuo attivo abbastanza elevato perché l’addizionale IRPEF non è stata liquidata nell’esercizio economico/finanziario 2007. Il discorso che stavamo facendo prima, quindi questa parte è andata tutta in residuo. Non avendola incassata io la iscrivo come residuo attivo nel consuntivo. Di conseguenza non avendola incassata, è un problema strutturale nel senso che ritarda il trasferimento, noi non facciamo in tempo ad iscriverlo a bilancio, lo iscriviamo nell’anno seguente, di conseguenza il residuo aumenta e aumenta anche il parametro che, di fatto, ci fa splafonare al 30,71% e quindi in pieno parametro positivo. Vedete però che se l’addizionale IRPEF fosse stata incassata nell’anno, avremmo avuto una percentuale del 14,37%. Sul volume invece dei residui passivi di fine esercizio, questo è per quanto riguarda i residui passivi, leggiamo perché è interessante: “Volume dei residui passivi di fine esercizio proveniente dalla gestione di competenza delle spese correnti superiori al 27% delle spese di cui al titolo primo della spesa”. Il limite non superabile è al 27%. Il parametro dell’ente positivo è al 30,24, quindi il parametro è positivo. Noi abbiamo effettuato per rispettare il patto di stabilità dei rallentamenti sui pagamenti, di conseguenza sono andati ad aumentare quelli che sono i residui passivi e i progetti di lunga gestazione, quelli che vi dicevo. Sono i progetti che non sono stati portati a compimento nell’anno. Sono stati portati a compimento nell’anno successivo. Di conseguenza il pagamento noi l’abbiamo fatto nell’anno successivo. Però al momento, io siccome l’ho iscritto a bilancio come spesa, non l’ho fatta, non ho pagato, vado ad aumentare quelli che sono i nostri residui passivi.

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Per quanto riguarda i residui attivi, i residui passivi, è chiaro che noi dobbiamo fare una riflessione e cercare di mettere in campo tutte quelle azioni amministrative per cercare di abbassare sia quelli che sono i residui attivi sia i residui passivi. Prendiamo, infatti, assolutamente come vangelo assolutamente il suggerimento del collegio dei revisori che nella sua relazione ci indicava proprio di cercare di fare in modo di accelerare i pagamenti, di conseguenza di migliorare la macchina amministrativa. Questo è quello che programmaticamente noi stiamo per portare avanti. Abbiamo un buon bilancio, la situazione dell’ente è assolutamente corretta, è tutto migliorabile ovviamente, ci mancherebbe. Anche questa parte è la parte dove noi possiamo sensibilmente migliorare, quindi vuol dire portare i progetti a compimento nell’anno, velocizzarli, stare più sul pezzo, rientrare anche di questo parametro. Quello che vi dicevo erano otto i parametri, uno è strutturale, questo ci assumiamo l’onere di migliorare, poi nel prosieguo dell’incedere dell’Amministrazione vedremo quello che è possibile mettere in campo. L’indice di autonomia finanziaria è praticamente quanto è autonoma l’Amministrazione nei confronti di quanto trasferito dal governo centrale. Anche qui vedete che è abbattuta la parte al 72%. Sempre per quanto riguarda la compartecipazione IRPEF. Vedete che è titolo secondo più titolo terzo fratto titolo primo, secondo e terzo. Ovviamente aumentando il titolo secondo perché la compartecipazione IRPEF non è più iscritta come tassa, ma la andiamo ad iscrivere come trasferimento, aumenta quello che è il trasferimento come cifra. Quindi se noi la frattiamo rispetto alle entrate nostre che sono le entrate tributarie ed extratributarie, abbiamo una diminuzione dell’autonomia finanziaria al 72%. Torniamo a fare il discorso che facevamo prima. È chiaro che se la compartecipazione fosse stata iscritta come tassa, sarebbe stata anche qui al 95% come gli altri anni. Questo è un dato di tutti i Comuni, ormai siamo in perfetta autonomia finanziaria. Andiamo avanti pure a vedere le altre slide, vi facciamo vedere l’intervento erariale. Vedete che è fermo all’1,17 per quanto riguarda lo Stato. Questo è quello che trasferisce ai cittadini il governo centrale. Questo è quello che trasferisce il governo centrale ad ogni abitante che è 1,17 €, questo è espresso in Euro. Poi volevo farvi vedere anche questo che invece è quanto trasferisce la Regione Lombardia ad abitante. 44

Sì, sostanzialmente quello che viene trasferito. L’intervento regionale l’abbiamo visto. Per quanto riguarda la pressione tributaria questa scende così, ma c’è una spiegazione. È positiva perché è una netta riduzione. Dentro ci sono anche delle manovre di risparmio sull’IC I, poi erano state previste delle riduzioni per quanto riguarda la tassa rifiuti solidi urbani per i cittadini meno abbienti e per gli anziani. Però sostanzialmente noi anche qui gli accertamenti del titolo primo per quanto riguarda il 2007, quindi le tasse… La pressione tributaria come la troviamo? Tutto il titolo primo lo dividiamo con quello degli abitanti che sono nel 2007 - 21.238. Gli accertamenti sul titolo primo sono 5.202.000,00. Se noi facciamo 5.202.000,00 diviso 21 troviamo questo dato che è la pressione tributaria di quest’anno. Cosa succede? Che la compartecipazione IRPEF non è più qua dentro. È iscritta come trasferimento. Quindi io anziché avere 7 milioni e rotti da dividere su 21.000 abitanti, ne ho di fatto 5 milioni da dividere su 21.000 abitanti. Di conseguenza la pressione tributaria è 244,00 €. Infatti, per il 2006 gli accertamenti sul titolo primo, compresa la compartecipazione IRPEF, erano 7.110.000,00, gli abitanti 20.610, e la pressione tributaria 344,99 €. È questa la differenza sostanziale che c’è tra il 2006 e d il 2007 a consuntivo. Queste sono i maggiori proventi dai servizi pubblici. Pensavo potesse essere interessante, ovviamente è una mia presa d’atto. Eccoci qua. Non ho molto da commentare. Ho i proventi delle mense, 485.000,00 €, i diritti di segreteria, diritti per rilascio carte di credito. Le sanzioni amministrative che più o meno sono in linea anche col 2007… No, Consigliere, Muggiò che è un Comune non molto più grande del nostro ha 480.000,00 € di quest’anno d’incasso di multe, di sanzioni amministrative. Non sono tantissime. Sì, una parte va utilizzata in conto capitale, una parte rimane in utilizzo al corpo di polizia locale. Se vuole poi Le farò sapere qual è la percentuale di una e qual è la percentuale dell’altra. Poi volevo farvi vedere quello che vi dicevo prima. Sono le coperture ai servizi a domanda individuale. Gli asili nido, l’ho anche segnalato, abbiamo le spese a 137.000,00, l’entrata a 135.000,00 e la copertura al 98%. Le mense scolastiche la copertura al 91. Mense di tipo diverso, non so se Consigliere Marzorati dico bene, sono i pasti di tipo diverso che siano quelle scolastiche, la portabilità del pasto a casa dell’anziano o del non autosufficiente, l’utilizzo locali attrezzati copertura, servizio pre, post scuola e 45

gli impianti sportivi dove sinceramente la copertura finanziaria è irrisoria perché è al 3,84%. Sostanzialmente i servizi a domanda individuale sono coperti dalle proprie entrate per il 63,74%. Ricordo che i costi relativi all’asilo nido sono esposti all’abbattimento del 50% come previsto dal legislatore. È previsto per legge, Consigliere Formenti. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA È una cosa che volevo capire. Nel 2006 sugli asili nido la percentuale è del 112,82%. Nel 2007 98,95%. Questo vuol dire che gli utenti hanno pagato di più rispetto… ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Sì, è vero, la differenza la vede in percentuale, però in termini economici è veramente limitata. Sono 1.400,00 € in più, non so se è qualcuno che ha pagato in più. Bisognerebbe andare a vedere esattamente l’andamento. La copertura è garantita dall’abbattimento. Chiaramente sarebbe il doppio. Riusciremmo a coprire il 50%. Sinceramente dei 1.400,00 € di differenza, non so, magari qualche rata in più o altro. Non so esattamente, l’andamento bisognerebbe chiederlo all’Assessore alla partita. Credo sia principalmente dovuto a un aumento magari delle persone che hanno portato all’asilo o a scuola o un aumento delle rette. Adesso io dovrei avere l’Assessore che fornisca questo tipo di dato che guardi nel suo PEG d’investimento. Questa è la rigidità della spesa corrente che evidenzia quanta parte delle entrate è assorbita dalle spese del personale, per il quale chiaramente non possiamo farne a meno. È la gestione dell’ente per quanto riguarda il personale, quindi il tipo amministrativo. È salita del 40% con il mutuo acceso nell’anno 2006, essendo quella una spesa rigida, è un mutuo, aumenta dal 37 al 40%. Quello che vi dicevo prima per quanto riguarda il patto di stabilità interno. È un saldo tra entrata e spesa. Detta così, più entrate, più avevamo la possibilità di spendere, a differenza di quanto dicevamo prima. Anziché esserci una media delle spese del triennio precedente, qui avevamo un tetto.

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Se tu incassavi, spendevi. Era quello il patto di stabilità. Si sono potuti utilizzare, come vi dicevo prima, solamente 251.000,00 € di avanzo d’Amministrazione su un totale di 2 milioni di Euro che era il 18,9%. Prego Consigliere. CONSIGLIERE Faceva notare il collega Tagliabue che noi avremmo un ammontare di mutui di debito superiore al milione di quello intrapreso nel 2006. Cioè noi abbiamo altri mutui regressi… ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Sì. CONSIGLIERE Come mai non siamo riusciti ad estinguere anche quelli? ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Abbiamo estinto quello perché era quello che ci consentiva di estinguere il legislatore. Erano mutui contratti con enti che non erano la Cassa Depositi e Prestiti, quindi con enti bancari.

CONSIGLIERE Quindi la condizione era che fossero mutui… ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Estinti mutui con enti di tipo bancario, non con la Cassa Depositi e Prestiti. Naturalmente gli interessi li vogliono loro. Ovviamente. Per quanto riguarda il patto per l’anno 2007, vedete che è stato ampiamente rispettato. Questo credo che sia importante. I patti di stabilità li abbiamo sempre rispettati. Siamo uno di quegli enti, qui da noi ce ne sono parecchi, che rispondono all’efficienza e all’efficacia prevista dal legislatore, hanno sempre rispettato i patti di stabilità. Ci fregiamo di essere un ente che questi patti li ha sempre rispettati. Di conseguenza avete visto anche il parere dell’organo di revisione che è favorevole a questo tipo di atto che andiamo ad approvare.

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Io chiuderei qui e lascio a voi. PRESIDENTE Grazie Assessore per questa complessa esposizione. Dicevo all’inizio che sono presenti i revisori dei conti. Se qualche Consigliere ha qualche domanda tecnica da porre ai revisori è il momento di porla dopodiché ci possiamo congedare da loro e passare alla fase del dibattito vero e proprio. Prego. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Volevo fare questa domanda. Nella relazione dei revisori si scrive: “La tendenza al pareggio economico della gestione ordinaria deve essere pertanto considerata un obiettivo da raggiungere” e penso che la frase debba ricollegarsi ad un deterioramento del risultato economico che dal 2005 in cui era circa 60.000,00 € negativo, passa a 682.000,00 € risultato di gestione. Il conto economico dà un’idea, mi sembra almeno in un’azienda, dell’efficienza della macchina. Volevo capire bene se questa frase, visto che è posta esattamente sotto il conto economico, viene riferita proprio a questo deterioramento del risultato di gestione, da 60.000,00 € in negativo a 682.000,00 dà un’idea di decuplicamento. Poi vorrei capire anche dall’Assessore i motivi di questo decuplicamento di un risultato di gestione negativo. Faccio tutte le domande all’inizio? PRESIDENTE Sì, direi di sì, così poi rispondono in un’unica volta. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Una seconda domanda riguarda la struttura del debito. Volevo capire meglio. Noi siamo passati dai 7.200,00 ai 6.900,00 di debito per mutui e prestiti. Volevo capire un attimo la struttura e che significa sostanzialmente durata e tassi, se è possibile avere un’idea un po’ più definita di questa composizione. Eventualmente quale incidenza può avere… ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Consigliere, Le faccio avere. Questa è una domanda un po’ approfondita, mi riservo ovviamente di fornirle tutti… Io capisco quello che Lei chiede. Io anziché anticiparle qui dei dati che non ho con certezza, preferisco magari fornirle…

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CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Non c’è problema. ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Poi se vuole facciamo l’intervento in Consiglio Comunale. Come vuole Lei. È per darle poi un conto preciso ed esauriente, andare a vedere, come diceva Lei che tipi di… CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Abbastanza per aggregati. ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Sì. Sono tutti dati che abbiamo. Dobbiamo metterci a scartabellare. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIEROMARIA Sulla riduzione delle spese in conto capitale mi ha già risposto. Una cosa che Le avevo chiesto in conferenza di servizi, parametri di efficienza sul costo di smaltimento rifiuti. Essendo passata all’Aspes lo smaltimento dei rifiuti, non viene più riportato il costo per quintale che dal 2006 al 2007 si era incrementato di un 25%. Volevo capire se era un trend che era continuato. L’ultima domanda riguarda l’informazione. Cioè se il bilancio comunale sarà reso disponibile sul sito perché non mi pare che… ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Non c’è? Allora pubblicato sul sito.

provvediamo

subito.

Deve

essere

obbligatoriamente

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Almeno io non l’ho trovato. Adesso posso essere smentito… ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Verifichiamo, Consigliere, assolutamente. Ci preoccupiamo pubblicarlo. Questo è per legge. Non possiamo esimerci dal farlo.

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subito

di

Poi non c’è nulla di… Per quanto riguarda il conto economico, noi ci aspettiamo che venga introdotta una norma tipicamente di tipo privatistico che è l’introduzione della contabilità economica. Allora solo lì riusciremo a sapere con certezza quello che Lei chiedeva, cioè capire il passaggio che c’è stato per quanto riguarda il risultato del conto economico, quello che chiedeva. Questo decuplicamento da 60.000,00 a 600.000,00. Sinceramente con questa introduzione di questo tipo di provvedimento sicuramente riusciremo ad accertare con più dovizia e andare a vedere le opere che possiamo mettere in campo per cercare di ridurre questo tipo di dato. Per ora gli effetti di questa decuplicazione non li ho a disposizione. Anche di questo, se vuole, mi posso informare. Però, come detto, siamo un ente di tipo locale e rispondiamo a delle esigenze al Tuel, al testo unico degli enti locali, che mutuasi parti dei bilanci di tipo privatistico, che però chiaramente in sé ha ancora queste “costruzioni di bilanci” basati sul pubblico. Ovviamente quando introdurremo questo tipo di contabilità avremo con esattezza l’andamento del conto. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Posso replicare? ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Come no. PRESIDENTE Sì, più che altro era per i revisori. ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Poi vorrei magari passare all’organo dei revisori che su questo passaggio credo possano magari con più attenzione… CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Allora magari prima… PRESIDENTE Se ci sono altre domande per i revisori… Altri Consiglieri che hanno domande? No? Nessuno? Se vogliono replicare i revisori, così poi apriamo il dibattito.

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DOTTOR PERICO Buona sera a tutti, io sono un membro dell’organo di revisione del Comune di Seveso. Come giustamente osservava il Consigliere Tagliabue, noi abbiamo messo che si consiglia, si suggerisce una maggiore attenzione. Qui bisogna fare una premessa di fondo, che questo che viene chiamato il conto economico è in realtà una riclassificazione. Si prende il bilancio pubblico e lo si riclassifica. Sappiamo tutti che nelle riclassificazioni ci sono voci che vanno messe in un modo piuttosto che in un altro. Non è il classico conto economico, entrate/uscite, costi/ricavi che mi determinano un utile. Nella riclassificazione si è visto che i proventi della gestione meno i costi della gestione tendenzialmente negli ultimi anni sono peggiorati. Quindi è un segnale per dire prestate maggiore attenzione, ma non è come dire nient’altro di più che un’attenzione proprio perché il concetto base è che a tutt’oggi, a tutt’ora tutti gli enti pubblici viaggiano con la contabilità cosiddetta di tipo pubblico, entrate correnti, uscite correnti, la competenza. Tutto un processo per determinate l’entrata e l’uscita che è completamente diverso da una persona normale che lavora in un’azienda dove definiti i ricavi si vedono i costi. Quindi anche il budget risente di questo. Mentre qui si fa tutto il bilancio di previsione che non è proprio un budget inteso in termini ragionieristici. Questa però è una lunga questione che sta andando avanti con alti e bassi. Si spera che in prospettiva si possa arrivare ad un’unica interpretazione e quindi adottare definitivamente, ma ho i miei dubbi, perché come in tutte le cose anche la gestione pubblica ha i suoi lati positivi, rispetto invece ad una situazione di tipo ragionieristico ormai storica che è il classico bilancio con ricavi meno costi. Tutto qua. PRESIDENTE Grazie. Se non ci sono altri interventi per i revisori direi che possiamo dichiarare che hanno terminato il loro compito e ci possiamo congedare. Grazie. ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Ringrazio anch’io i revisori dei conti che sono sempre molto gentili e cortesi.

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PRESIDENTE A questo punto possiamo aprire il dibattito tra noi su questo punto all’Ordine del Giorno o per dibattito o per dichiarazione di voto, se siamo già alle dichiarazioni di voto… (Interruzione registrazione, fine lato A seconda cassetta) ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO …La presenza del dottor Giani al mio fianco, piacevole per quanto mi riguarda, ha i suoi anni, ha sempre prestato un’opera assolutamente fattiva e collaborativa con l’Amministrazione tutta. Piacevole perché è simpatico. Vengo coadiuvato perché naturalmente era caposettore quando è stato fatto, quindi conosce bene tutte le partite. Io non lo ero, sono arrivato un anno fa, èqui, quindi usiamolo se può rispondere a qualche domanda. PRESIDENTE Grazie. Interventi su questo punto. Consigliere Marzorati. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI Doveva finire Tagliabue. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Volevo finire. Ho dato un’occhiata. Mi sembra che il deterioramento del risultato di gestione sia sostanzialmente collegabile, almeno in gran parte, alla discesa dei proventi da servizi pubblici, circa 500.000,00 €, pari al 23% in meno rispetto al 2006. Cercando di capire la composizione mi sembra che ci siano i proventi da concessioni cimiteriali che sono passati probabilmente a qualche altro ente. Non sono più compresi in questo conto economico dal 2007, mentre prima lo erano e forse qualche altra posta. Quindi sono passati probabilmente ad Aspes. ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Esatto, Consigliere. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA

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Quello che però non si capisce è perché corrispondentemente non siano passati i costi. Cioè da un lato vengono passati i proventi, però evidentemente c’è una struttura di costi che rimane su questo bilancio, almeno, mi sembra di capire, visto che i proventi scendono di 500.000,00 €, invece nella struttura dei costi si ha un aumento, è questo che poi determina il risultato economico pesantemente negativo. Questa è una mia interpretazione avendo dei dati abbastanza limitati. ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Per quanto riguarda l’Aspes, poi si vede alla fine del conto di gestione economico/finanziario l’andamento di questo tipo su Aspes. È chiaro che lì è una questione di affidamento che è stata fatta. È chiaro che l’azienda Aspes è un’azienda che deve fare utili. Noi non possiamo conferire eccessivi costi. È chiaro che quel tipo di investimenti ad esempio per quanto riguarda l’ampliamento del cimitero, lo corrisponderà ad esempio Aspes quando noi andremo ad acquistare i terreni per ampliare il cimitero, è poi un’operazione che farà Aspes e che poi si occuperà del cimitero, ma farà anche quest’opera d’investimento insomma. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Grazie. PRESIDENTE Altri interventi? Consigliere Marzorati. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI Prima di tutto per ringraziare come sempre gli uffici comunali che si prodigano in questo lavoro. Radaelli in questo momento, ma anche Giani, fa piacere anche a me vederlo qua, in tutti questi anni ha avuto modo di collaborare. Soprattutto ringrazio l’Assessore per la sua relazione. Credo che dentro lo stile che aveva un po’ introdotto Meloro tempo fa nel nostro Consiglio d’Amministrazione di ritradurre i dati, un po’ come diceva prima anche il revisore dei conti, in un linguaggio un po’ più accessibile, anche più sezionabile, che magari poi alla fine rischia di essere non completamente perfetto rispetto alla corrispondenza degli atti amministrativi, riesce invece ad essere indicativo per l’orientamento politico, oppure per quello che il Consiglio può dare d’indicazione.

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Io credo che si sia fatto un buon lavoro, naturalmente a me spetta dire questo, è ovvio, ma devo dire che si è fatto un buon lavoro anche tenendo in considerazione di come si è fatto questo lavoro di bilancio. Io credo che l’Amministrazione abbia e ha le potenzialità oggi per continuare in questo lavoro, la necessità di fare questo tipo di progetto sul bilancio condiviso all’interno della struttura amministrativa. Non credo che sia sempre facile arrivare a dati di efficienza sulla spesa, sul rientro dei soldi, sull’attenzione che l’ente pubblico deve avere rispetto alle tariffe se non c’è una partecipazione del dipendente pubblico in ogni sua fase. Non è facile fare questo lavoro se nelle varie sezioni in cui si scompone, si organizza l’Amministrazione Comunale non c’è questa attenzione al recupero dei crediti, l’attenzione alla persona, all’andamento tariffario. Sottolineo questo perché non è casuale che un buon bilancio che mi sembra questo che chiude l’anno scorso derivi anche da un sistema organizzativo dell’Amministrazione. Credo che questo modo condiviso seppur rigoroso che c’era nella ragioneria permetteva e permette oggi di vedere i dati in questa maniera. Per questo motivo ringrazio l’Assessore di questa esposizione. Io credo che più di tanto non era possibile ottenere dal bilancio visti i dati nazionali, come siamo condizionati oggi da questa politica. Noi abbiamo vissuto, credo che lo sarà ancora per le Amministrazioni future, la nostra in questo momento, quanto sarà condizionato dalla politica nazionale. A me preoccupa tantissimo di fatto questa riduzione dell’IC I, io sono favorevolissimo, l’IC I è una tassa infame, una cosa che non andava neanche fatta, non abolita. Reputo però pericoloso che chi si è comportato bene in tutti questi anni riducendo l’ICI, cioè riducendola con uno sforzo locale, oggi sia penalizzato da un trasferimento minore dello Stato. Chi si è comportato bene, nel senso riducendo a livello locale le tasse ai cittadini, avrà meno dallo Stato. Chi invece ha tenuto alto, avrà di più in rimesse. Ora non so se sarà così il meccanismo, come verrà attuato, però io chiedo che lo Stato se vuole ridurre le tasse liberi i Comuni dalla possibilità di applicare o no l’IC I. Li liberi, lo vuoi fare? Bene. Non lo vuoi fare? Bene, verrai giudicato dai tuoi cittadini. Poi riduca le sue di tasse. L’anticipo dell’IVA che è una cosa pazzesca che ricade sulle imprese del nostro territorio. Così come l’IRPEF, quindi scaglioni diversamente. È ovvio che il governo si è appena insediato, tutti auspichiamo che questo intervento possa essere realizzato con la prossima finanziaria.

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Però l’abolizione dell’IC I così tout-court va ancora a collegare il nostro meccanismo di bilancio alla dipendenza dallo Stato, cosa di cui noi invece vogliamo liberarci, anche perché siamo stati capaci di produrre un’autonomia economica. Quindi mi fa piacere che nonostante tutte le polemiche sul bilancio, questo bilancio oggi è qui, testimonia come l’Amministrazione sia stata attenta, accorta alla gestione del patrimonio dei propri cittadini. Una cosa cui invito l’Assessore di verificare molto bene, puntualmente l’andamento dell’Aspes. Questo sono d’accordo. Per certi versi può essere virtuoso il suo esserci, molto efficace dal punto di vista dell’ottenimento dei risultati gestionali. Potrebbe non essere così sul piano economico/finanziario sia per quanto riguarda i servizi che sono stati citati, quelli cimiteriali, ma ancor di più di quelli che mi preoccupano, quelli che riguardano la politica dei rifiuti, per cui l’Aspes segue una parte. So già che è una preoccupazione dell’Assessore e quindi lo invito a verificare questo. Così come un altro dato importante che è stato anche discusso molte volte in campagna elettorale che è quello della riduzione dell’IRPEF per le fasce meno abbienti della nostra città, quindi riuscire a dedicare una parte di queste risorse nel prossimo bilancio naturalmente per questa riduzione. Evidentemente il mio voto sarà favorevole. Grazie.

PRESIDENTE Grazie Consigliere. Aveva chiesto la parola Butti. No, c’era prima forse il Consigliere Mastrandrea. Butti. ASSESSORE MAZZUCCO MARCO FRANCESCO Consigliere, ho appena detto che La coinvolgerò nel bilancio, adesso mi dice totale autonomia. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO Mi sto accingendo anch’io a farle i miei complimenti. Aldilà dell’esposizione anche perché in qualche parola ho notato che una certa riconsiderazione rispetto a quello che s’è detto in quest’aula parecchie volte in sede di bilancio sulle politiche di governo di centro sinistra in parte è stato rivisto anche dall’Assessore. Faccio riferimento, come diceva l’Assessore Mazzucco, al patto di stabilità sui saldi che ha permesso di utilizzare perlomeno una parte del nostro avanzo

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d’Amministrazione a differenza di quello che era successo con il governo di centro destra precedente. Anche la possibilità dell’estinzione di una parte dei mutui. Questi mi sembrano dati oggettivi di una politica che non è stata completamente perlomeno, com’è stato appunto più volte detto qua, a svantaggio delle Amministrazioni. Detto questo, ho visto che, come era stato più volte sottolineato da noi, è mancata una capacità di portare a termine progetti che hanno portato a quello che è stato evidenziato anche dai revisori come una mancata capacità di spesa. Quindi una serie di progetti, di investimenti che sono stati annunciati. Questo è stato detto più volte dai banchi dai Consiglieri che si trovavano all’Opposizione, che magari adesso si trovano in Maggioranza, sull’incapacità di spendere, quindi di portare a termine progetti che da anni vengono messi a bilancio. Mi riferisco a Via Vignazzola, Via Cacciatori delle Alpi, della quale l’Assessore ci accennava che probabilmente rimarremo ancora in attesa, in quanto sembra che la parte che ci doveva dare la Regione non ci sia. Era un progetto che doveva essere già in cantiere e quindi che avrebbe potuto forse evitare il problema che poi adesso di presenta, quindi della mancanza di attuazione di un intervento che noi da anni riteniamo di importanza fondamentale per la sicurezza del quartiere Altopiano. Un altro appunto lo volevo fare sulla questione IC I, addizionale IRPEF. Anche qui ci siamo espressi più volte sul fatto che una diminuzione dell’IC I doveva essere compensata da una conseguente diminuzione dell’addizionale comunale. Per una politica di equilibrio fra chi magari possiede il bene casa e di chi invece, io mi riferisco ai redditi che pagano le tasse per forza, quindi ai redditi di lavoratori dipendenti, di pensionati ai quali l’addizionale IRPEF incide in modo importante. Noi abbiamo chiesto più volte in sede di bilancio che fossero fatti degli interventi su questo fronte, oltre che su una pur ritenuta importante diminuzione dell’IC I. A questo punto ci ritroviamo oltre al danno la beffa, nel senso che l’addizionale IRPEF è rimasta alta ed in più noi riceveremo poco dallo Stato in quanto chiedevamo poco ai cittadini come IC I. Per di più nel dubbio che queste risorse vengano poi fornite dallo Stato. Come accennava l’Assessore una metà dei 700.000,00 € che entravano nel Comune di Seveso come IC I per la prima casa, una metà verrà data subito quando la legge verrà promulgata e una metà è ancora tutta da definire. Su questo volevo chiedere che tipo di “pericolosità” potrebbe avere per la nostra Amministrazione il mancato introito di questi 350.000,00 €. Noi in coerenza con il voto che avevamo dato in sede di bilancio, ci esprimeremo in modo contrario al consuntivo, risottolineando appunto gli aspetti negativi che avevamo posto in sede di previsione.

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PRESIDENTE Grazie Consigliere Butti. La parola al Consigliere Mastrandrea. CONSIGLIERE MASTRANDREA MARCO Grazie Presidente. Il bilancio del Comune di Seveso è da anni ormai un consolidato esempio amministrativo, un esempio di Amministrazione sapiente e oculata della cosa pubblica, ovvero del patrimonio e dei soldi dei cittadini. Il primo dato su cui corre l’attenzione è il rispetto del programma di stato accertato all’85% delle risorse iscritte nel bilancio di previsione che mi sembra un risultato pregevole, che, di fatto, ci autorizza ad affermare l’attendibilità del bilancio di previsione, in generale dell’attenzione amministrativa tesa alla quasi completa realizzazione degli obiettivi posti da ogni Assessore per l’anno 2007. La gestione economica oculata ha consentito un risparmio significativo sia per quanto riguarda la spesa corrente sia per quanto riguarda la spesa in conto capitale attraverso un’attività di pianificazione delle opere in conto capitale sempre compatibile con il rispetto del patto di stabilità. Il fatto che vengano rispettati i parametri imposti dal legislatore per quanto riguarda la riduzione del costo del personale è un dato che merita una sottolineatura particolare. Oggi il Comune di Seveso conta 101 unità lavorative in costante riduzione da svariati anni. Da questa politica contraria agli sperperi deriva un avanzo d’Amministrazione di spesa corrente di 218.000,00 €, pur considerando gli aumenti contrattuali. Anche il capitolo delle tasse non può lasciarci insoddisfatti. La pressione tributaria, infatti, pro capite è scesa da 344,00 € del 2006 al 244,00 del 2007. Effetto certo della riduzione ICI e anche dell’aumento della popolazione. Questo è uno degli ulteriori motivi per il quale conviene vivere a Seveso e non da meno per l’efficacia e l’efficienza degli ottimi servizi offerti alla persona. Quindi in sintesi il rispetto del patto di stabilità è una certezza. Anche se confidiamo, e qui mi unisco all’appello rivolto prima dalla collega Marzorati, che il governo centrale non penalizzi certi Comuni virtuosi come il nostro altrimenti, e qui mi unisco a quanto già detto da Marzo prima, val la pena di chiedersi vale la pena o meno di rispettare questo benedetto patto altrimenti continueranno a beneficiarne soltanto i Comuni che vanno contro la legge a discapito di chi come Seveso si è sempre dimostrato virtuoso. La questione spinosa degli oneri non è da sottovalutare e merita anche qua una riflessione serena ed attenta.

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Non bisogna continuare a fare scelte ideologiche e accentuare il dibattito esclusivamente politico senza pensare alla reale funzione di questo importante introito per le casse comunali. Oggi gli oneri d’urbanizzazione servono a contenere i costi che gravano sulle spalle dei cittadini e ad offrire un servizio di livello qualitativo elevato e non per questo bisogna indignarsi nell’utilizzarli. Risulta, infatti, che se governi di ogni colore politico ne facciano uso, la strada alternativa viceversa è l’indebitamento. Questo senza nulla nasconderlo viene ripercosso sulle spalle di tutti i cittadini. Quindi l’invito che faccio all’Amministrazione e alla Giunta è che fin dove e fino a quando ci sarà la possibilità di utilizzare gli oneri d’urbanizzazione nel rispetto del territorio, l’invito che faccio è a continuare ad utilizzare questa importante risorsa. Non siamo personalmente come partito ideologicamente contrari all’accensione di mutui. Questo però, come si era detto anche nella conferenza dei capigruppo di Maggioranza e Opposizione, deve essere seriamente valutato e ci deve essere la più ampia Maggioranza laddove si dovessero accendere dei mutui. L’avevamo detto anche in quella sede. L’eventuale accensione di mutui deve essere strettamente collegata ad opere qualificanti per la città e com’era previsto anche nel programma ed era lo slogan del candidato Sindaco Donati, essendo Sindaco del dialogo, laddove si chiede ai cittadini o laddove ci si ritrova a dover chiedere al cittadino un sacrificio, perché poi andranno ad incidere sulla parte corrente le rate dei mutui per quanto concerne gli interessi, ci deve essere un’ampia condivisione politica, quindi non solo di Maggioranza, non solo sul progetto, ma anche sull’accensione di mutui. Questo agevola, è inutile nasconderlo, la Maggioranza nel dover giustificare una tale scelta, ma credo che sia un chiaro significato politico oggi che la gente rimane sempre più disgustata per quello che è la politica di responsabilità anche da parte dell’Opposizione. Infine, in conclusione volevo anch’io associarmi ai complimenti che ha fatto Marzorati a Mazzucco perché in primis per me è un amico prima ancora che collega di partito, è stato collega di Giunta nelle Amministrazioni precedenti. Credo che l’approvazione di questo rendiconto di gestione 2007 è la dimostrazione che Marco aveva ben operato nella redazione del bilancio di previsione e il merito non va soltanto a lui, è giusto anche riconoscerlo, ma agli stessi uffici, anch’io mi associo per la sua gentile presenza, del dottor Giani che in questi dieci anni ha accompagnato gli amministratori nelle varie scelte oculate nel rispetto in primis della cittadinanza, ma soprattutto con l’obiettivo di far raggiungere all’Amministrazione i programmi che si era prefissati. Grazie Marco, grazie Assessore. Il Popolo delle Libertà voterà sicuramente a favore di questo rendiconto. 58

PRESIDENTE Grazie Consigliere Mastrandrea. Ha chiesto ancora un attimo la parola per un breve intervento il Consigliere Marzorati. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI Mi sono dimenticato delle cose, a parte che sono state in parte aggiunte dal Consigliere Mastrandrea, però ci tenevo a sottolinearle. Il primo: ho sentito l’Assessore passare su questo aspetto del patto di stabilità. Noi l’anno scorso abbiamo avuto delle grosse sofferenze, le abbiamo potute vedere, quindi buon segno è che la gestione dell’anno scorso ci porta oggi a non uscire da questo patto, anche una certa abilità con cui si è gestita l’Amministrazione in modo coerente ha permesso l’utilizzo migliore delle risorse senza uscire dal patto. Secondo, la questione degli oneri la riprendo anch’io. È stato sottolineato che siamo al 48% su parte corrente sul 75%. Io ritengo che questa parte sia sicuramente alta. È un trend italiano oggi ragionevole, a questo corrisponde un consumo di suolo e il consumo di suolo porta con sé la mancanza di riconoscimento dell’identità, una perdita anche di possibilità di offrire servizi. Però è evidente che a questo bisogna rispondere o con una politica fiscale che cambi, di fatto, la possibilità di accedere a questi fondi e d’altro canto bisogna stare attenti a non interrompere un trend che è anche un trend di sviluppo economico che porta con sé un’attività che in questa zona porta lavoro. Quindi dentro questo equilibrio io sono convinto che il bilancio del Comune debba trovare una giusta collocazione per non interromperli, ma io credo per non usarli in parte corrente, cioè per usarli il meno possibile nella parte corrente. Ritengo che utilizzare, è come usare il patrimonio di casa per pagare la bolletta della luce. Alla fine non funziona. Se vendi casa per pagarti le bollette qualcosa non funziona. Io credo questa percentuale deve andare in riduzione. Non potrà succedere senza un apporto determinante delle politiche governative. L’ultima cosa. Quella sui debiti. Anche qua io presterei molta attenzione. Questa attenzione al bilancio passa anche al fatto di non fare indebitare ulteriormente i cittadini di Seveso e quindi di contenere ogni tipo di accesso che ci dia risposte a servizi o ad opere, ma che poi pesa nei futuri anni, negli anni successivi sulla parte corrente del bilancio in modo determinante. Grazie. PRESIDENTE

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Grazie Tagliabue.

Consigliere

Marzorati.

Ci

sono

altre

dichiarazioni

di

voto?

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE PIERO MARIA Io voterò contro questo bilancio perché vedo purtroppo nelle parole dell’Assessore una certa rassegnazione sul tema di cui ha parlato Marzorati nelle ultime battute. Questo non mi piace. Il fatto che il territorio debba essere utilizzato per pagare le spese correnti è una sfida alla quale dobbiamo in qualche modo rispondere. Non ci si può rassegnare di fronte a questa sfida. Questo bilancio che viene salvato in termini economici proprio sostanzialmente da plusvalenze patrimoniali sopra… dimostra che probabilmente questa rassegnazione è un po’ lo spirito in cui si vive il bilancio oggi. PRESIDENTE Grazie Consigliere Tagliabue. Consigliere Lucchini. CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO Molto brevemente, stasera abbiamo sentito parlare tanto, probabilmente era meglio parlare in riunione dei capigruppo con tutti gli interventi che ci sono stati stasera. Lega Nord per dovere di Maggioranza darà il voto favorevole perché essendo un rendiconto della passata Amministrazione non ci assumiamo le responsabilità politiche. Tutto qui. PRESIDENTE Grazie Consigliere Lucchini. Altri interventi? Nessuno. Passiamo alla votazione. Chi è favorevole? Tutta la Maggioranza più il Consigliere Marzorati. Chi è contrario? Tutti i rimanenti, quindi Tavecchio, Garofalo, Butti, Formenti, Tagliabue. Volevamo con questa nuova legislatura fare un cambiamento rispetto al passato, ovvero cercare nei limiti del possibile di rispettare quel limite che il nostro regolamento teoricamente fissa delle ore 24.00 per la chiusura dei lavori del Consiglio Comunale. Quindi se siete tutti d’accordo, chiuderei qui per questa sera. Tornerei a domani sera ripartendo da questo punto.

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