Mother Sai 2 2008

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  • Words: 27,542
  • Pages: 57
Sommario 03 Editoriale 05 Discorso Divino 09 Discorso Divino 14 News 30 Discorso Divino 37 Sotto la Veranda 38 Discorso Divino 44 Domande & Risposte 46 Discorso Divino 53 Favole e Poesie

Vent’anni della rivista Mother Sai

07 03 ’08 Coltivate buoni pensieri e nobili sentimenti... 06 03 ’08 Una vita è vera e reale solo quando... Meeting di Pescara - 16-17 febbraio 2008

01 01 ’08 Tutti sono uno: siate equanimi con tutti Dare agli altri sempre il meglio

26 12 ’07 Con la fede in Dio nella vita si può ottenere... Dio è infinito: che cos’è l’uomo in ...

22 11 ’07 La realizzazione dell’unità è il segno... Il peccato più grande

MOTHER SAI PUBLICATIONS Sathya Sai Books and Publications of Italy Tutti i diritti sono riservati Anno XX n.2(120) marzo-aprile 2008 Direttore responsabile: Giorgio Piccaia sede:Viale Duca d’Aosta n.15 - 21052 Busto Arsizio periodico bimestrale-autorizz. tribun.di Busto Arsizio N. 08/01 del 04/07/2001

Copyright: Sri Sathya Sai Books and Publications Trust, Prasanthi Nilayam, India.

VENT’ANNI DELLA RIVISTA MOTHER SAI Tutto cominciò così...

Se raccogliere per iscritto le parole di un maestro di verità è un’esperienza straordinariamente avvincente per colui che ne abbia l’alto compito, farlo nei confronti di Chi della verità è l’Incarnazione Stessa è quanto di più entusiasmante e coinvolgente possa capitare. Fu in questi termini che, sull’onda dell’ispirazione divina, il dottor Antonio Craxi intraprese, nell’ormai lontano 1983, la pubblicazione trimestrale dell’“Eterno Auriga”, versione italiana del “Sanâtana Sârathi”, realizzata da una Redazione costituita dal Comitato Italiano di Coordinamento dei Centri Sathya Sai. Vi si raccoglievano i testi, ovviamente tradotti, dei Discorsi di Sai Baba, nonché articoli di vari devoti e notizie riguardanti la vita del ramo italiano dell’Organizzazione. Fu un’esperienza che durò un quinquennio e ad Antonio Craxi va il merito non solo di aver svolto un lavoro ingente e preciso, ma di aver ampiamente diffuso, in quegli anni, l’Insegnamento di Sai Baba in Italia. Ma l’opera non terminò lì. Dopo qualche mese, la Volontà Divina affidò a un altro volonteroso e determinato personaggio il seguito del sacro incarico. Con una prefazione emblematica dal titolo “Prema” (Amore), il dottor Mario Mazzoleni, nel 1988, presentò al pubblico la neonata rivista “Mother Sai”. Il nome della pubblicazione fu scelto ispirandosi all’omonima Casa Madre di tutti i Centri Sai italiani. Cambiava la veste grafica, mutava la periodicità che diventava bimestrale, ma la falsariga restava la stessa, con i Discorsi di Sai Baba, com’è ovvio, a “farla da padrone”. Ancora una volta, un quinquennio impegnativo ma elettrizzante, con una devozione intensa a vergare quelle sacre pagine. Si rese in seguito necessario un supporto, una collaborazione. Durante un incontro dei giovani avvenuto a Divignano nell’estate del 1993, il desiderio di Mario Mazzoleni trovò una pronta risposta e ci fu chi si offrì per la traduzione dei Discorsi, chi per la battitura dei testi, chi per le proprie competenze informatiche. A seguito di alcune successive riunioni si andò delineando il gruppo redazionale. Come sede si scelse Bologna a ragion del fatto che la maggioranza dei giovani che si erano inizialmente offerti apparteneva a quel Centro. Inoltre, l’esigenza di un dialogo più intenso fra i Centri Sai italiani sfociò nella creazione del “Pianeta Sai”, un opuscolo informativo all’interno del “Mother Sai”, destinato a raccogliere, in modo più dettagliato che in passato, notizie dell’Organizzazione e delle sue attività, articoli di informazione e riflessione di responsabili e devoti, aggiornamenti, iniziative varie ecc, il tutto al fine di migliorare l’attività dell’Organizzazione e di consolidare la conoscenza, nonché il rapporto, fra i devoti. Fu un momento di grandi fermenti e di accesi entusiasmi dovuti in gran parte alla presenza massiccia dei giovani. Mother Sai marzo - aprile 2008

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La redazione del “Mother Sai” consisteva sostanzialmente di tre gruppi. Il primo si occupava delle traduzioni dei Discorsi, il secondo della loro battitura, delle varie rubriche e degli articoli riguardanti le attività e il terzo della grafica e dell’impaginazione. La fonte principale da cui si traevano i Discorsi era il “Sanâtana Sârathi” o i “booklet” distribuiti nell’aµram. Tutto il lavoro, allora come oggi, veniva quindi inviato alla casa editrice “Mother Sai Publications” che provvedeva alle ultime rifiniture grafiche, alla stampa e alla spedizione. Circa una volta al mese, la redazione si riuniva per fare il punto della situazione e per programmare, collegialmente, la stesura dei vari numeri della rivista. Le difficoltà di ordine tecnico che si presentarono strada facendo, furono gradualmente superate grazie alle moderne tecnologie e a un progressivo miglioramento dell’organizzazione generale. Nel 1997, l’ormai lanciatissima rivista aggiunse una perla alla sua preziosa collana: era nato, come supplemento del “Mother Sai”, “Crescere Insieme”, che dava seguito all’altrettanto valido giornalino “Bal Vikas”, pubblicato qualche tempo prima. Si trattava di una rivista educativa, tuttora pubblicata, destinata ai bambini, agli adulti e alle famiglie, finalizzata alla pratica dei Valori Umani. Ricca di contenuto, di fantasia e di splendide e variegate illustrazioni, rapisce il lettore divertendo ed educando. Vent’anni sono trascorsi dalla prima pubblicazione e, anche se alcuni anni or sono è venuta a mancare la presenza preziosa e rassicurante del suo fondatore e coordinatore, unitosi al Maestro che tanto amava, il “Mother Sai”, con immutato entusiasmo del gruppo di redazione, continua a essere presente nella vita dei suoi lettori che ne attendono l’arrivo come un dono divino.

La Redazione

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Mother Sai marzo - aprile 2008

Discorso 07-03-2008

Coltivate buoni pensieri e nobili sentimenti nel cuore “Il karma è responsabile della nascita, dell’esistenza e della morte. Governa tutti i periodi della vita come effettiva divinità dell’esistenza umana ed è responsabile della gioia e del dolore.” Inevitabilità del karma Il karma (azione) è il vero e proprio alito vitale dell’essere umano. Ogni uomo deve agire ragionando sui possibili risultati delle proprie azioni. Questo è il massimo dovere dell’essere umano. Com’è l’azione, così sarà il risultato. CI SI DEVE MANTENERE IN BUONA SALUTE, NON SOLO FISICAMENTE, MA ANCHE MENTALMENTE. Anche i pensieri e le decisioni devono essere sani. I pensieri buoni sfociano in buone azioni. Se si compiono delle azioni con pensieri malvagi, anche il risultato sarà cattivo. Chi ha fatto sì che i pipistrelli penzolino dai rami degli alberi a testa in giù? Qualcuno li ha legati alla rovescia perché prova odio verso di loro? No, quello è il loro destino. In egual modo, nessuno può sfuggire alle conseguenze del karma. Se un essere umano compie azioni cattive e nutre cattivi pensieri, alla fine mieterà cattivi risultati. Invece, chi nutre buoni pensieri e compie buone azioni gode di buoni risultati. Ottenere risultati positivi compiendo cattive azioni non è possibile. Un piccolo esempio: quando all’esame rispondete correttamente alle domande, ottenete buoni voti e viceversa. Impegnarsi in cattive azioni denota tendenze animali. A ogni livello dobbiamo analizzare se ci stiamo comportando da esseri Mother Sai marzo - aprile 2008

umani o da animali. Se indulgete in azioni riprovevoli, anche i vostri vicini vi riprenderanno dicendo: “Perché ti comporti come un animale se sei nato come essere umano?” Così si viene derisi e puniti anche da un nostro simile. Quando ricorrete ad azioni malvagie non dovete aspettare a lungo che Dio vi punisca: sarete voi stessi a procurarvi il risultato del vostro agire iniquo. Se si compie una cattiva azione non si può ottenere un buon risultato; a una azione buona non faranno seguito cattivi risultati. Potete ottenere un mango se avete piantato un alberello di limetta? Se piantate un alberello di mango, potete ottenere una limetta? “Vedete il bene, fate il bene e siate buoni” Gli esseri umani devono comprendere che sono nati per compiere esclusivamente buone azioni. Il termine mânava (essere umano) ha un profondo significato. Esso consiste di tre sillabe: “ma” (che significa ignoranza), “na” (che significa senza) e “va” (che vuol dire comportarsi). Quindi chi si comporta senza ignoranza è un mânava. Essendo nati come esseri umani ci si deve comportare di conseguenza. Quando i corvi gracchiano, noi li scacciamo tirando loro una pietra. Invece se un pappagallo articola dolcemente qualche breve parola lo ascoltiamo con gioia. Non ci stanchiamo mai di sentir cantare un cuculo. Che cosa significa tutto questo? Con le parole dolci e un buon comportamento ci rendiamo graditi a 5

Discorso 07-03-2008 tutti. Gli esseri umani devono aiutare i loro do il principio “vedete il bene, fate il bene e simili. “Siate sempre di aiuto, non fate mai siate buoni”. del male.” Sebbene noi siamo a conoscen- Alcuni sembrano buoni, ma poi lanciano za di questa massima, spesso danneggia- sguardi cattivi agli altri. Questo non va bene. mo gli altri consapevolmente. Questo è un Mânasyeka¼ vâcasyeka¼ grandissimo errore. karmanyeka¼ Gli esseri umani sono stati dotati di raziocimahâtmana¼ mânasyanyat nio. La mente può essere impiegata bene o vâcasyanyat male ed è per questo che si dice: karmanyanyat durâtmanam Coloro i cui pensieri, parole e azioni Mana eva manu¹yânâm kâra²am sono in armonia perfetta, sono nobili. bandhamok¹ayoh Coloro in cui questa armonia “La mente è causa tanto della schiavitù manca sono esseri malvagi. quanto della liberazione dell’uomo”. La mente è un dono di Dio all’uomo. MALTRATTARE GLI ALTRI, DERIDERLI O FAR LORO DEL MALE NON SONO CARATTERISTICHE DELLA NATURA UMANA. Persino gli animali aiutano l’uomo in moltissimi modi; quindi, che cosa c’è di grande nel dare aiuto a un nostro simile? Essendo nati come esseri umani dobbiamo comportarci di conseguenza e amare tutti come fratelli e sorelle. Dobbiamo intraprendere attività che ci rendano graditi a Dio. Solo allora la nostra nascita umana sarà santificata. Dio risiede in tutti.

Daiva¼ mânu¹a rûpena Dio si incarna nella forma di essere umano. Quando Egli si incarna in forma umana, dovremmo ubbidire sempre al Suo comando Divino. Viene detto: Jantunam nara janma durlabham “Fra tutti gli esseri viventi la nascita umana è la più rara”. Non dovremmo sprecare una nascita così preziosa. Dicendo il falso, causando ingiustizie agli altri e compiendo azioni malvagie perdiamo la nostra umanità. Un essere umano deve comportarsi come tale seguen6

C’è dicotomia tra i vostri pensieri, le vostre parole e le vostre azioni Tra pensieri, parole e azioni deve esserci armonia. Quando c’è armonia tra questi tre, c’è Purezza; dove c’è Purezza, c’è Divinità. QUALSIASI COSA GLI ALTRI VI FACCIANO, CONSIDERATELA UN BENE PER VOI. ASSICURATEVI DI NON PERDERE LA VOSTRA UMANITÀ IN ALCUNA CIRCOSTANZA . In effetti, l’umanità è

la vostra proprietà più preziosa. Amate tutti e servite tutti; soltanto allora potrete condurre una vita sana e felice. Non mangiate cibi non salutari o proibiti; dovete consumare cibo buono e puro (satvico) che sia stato prima offerto a Dio. Voi non offrireste a Dio ogni sorta di cibo, non è vero? A Dio si offre cibo puro (satvico), preparato in un recipiente pulito e con sentimenti puri. Il cibo offerto a Dio in questo modo deve esser consumato come cibo benedetto (prasadam). IL CIBO SANO PORTA SALUTE E LA SALUTE FA NASCERE PENSIERI BUONI. Oggi, purtroppo, c’è dicotomia tra i vostri pensieri, le vostre parole e le vostre azioni, cioè dite una cosa e ne fate un’altra. Una volta, una persona che si spacciava per asceta si presentò in una casa elemosinando del cibo. La padrona di casa gli disse: “Per favore, vai al fiume, fai un bagno e Mother Sai marzo - aprile 2008

Discorso 07-03-2008 nirmohatve niµcalatattva¼ torna. Intanto io ti preparerò qualcosa da niµcalatattve jîvanmuktih mangiare.” Questo “asceta” era un tipo Le buone compagnie pigro per natura. Replicò: “Madre, per i conducono al distacco, mendicanti erranti come noi, il canto del il distacco libera dall’illusione, Nome Divino di Govinda equivale a fare la libertà dall’illusione un bagno (Govindeti sada snânam).” La porta alla stabilità mentale, padrona di casa era piuttosto furba e gli la stabilità mentale dette una lezione. Gli disse: “Figlio caro! Il conferisce la liberazione. canto del Nome Divino di Govinda è certamente il cibo per te! (Govindeti sada bhojanam). Puoi andare.” A volte, nel vo- Dovete coltivare sentimenti buoni e stro cuore possono nascere dei sentimenti nobili malvagi. Essi vanno corretti stando in buo- Dovremmo sempre frequentare delle buone compagnie e coltivare pensieri e sentina compagnia (satsa¾g). Viene detto: menti buoni. La gelosia, la collera, l’ego e altri sentimenti malvagi di questo genere “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.” devono essere banditi. Un’altra buona quaL’importanza di frequentare buone lità da coltivare è la gratitudine. UNA PERSONA CHE POSSIEDA LA GRATITUDINE PROSPEcompagnie Se frequentate buone compagnie diventate RERÀ, OVUNQUE ESSA SI TROVI. ALCUNE PERdelle brave persone, mentre frequentando SONE RICAMBIANO IL BENE CON IL MALE; ESSE cattive compagnie diventate cattivi anche SONO VERAMENTE DEI DEMONI. DOBBIAMO voi. State quindi sempre in buona compa- MANIFESTARE GRATITUDINE A TUTTI COLORO gnia. Se mangiate carne, fumate e bevete CHE CI AIUTANO, A PRESCINDERE DAL FATTO e poi dite di essere una brava persona, nes- CHE IL LORO SIA UN AIUTO GRANDE O PICCOLO. suno sarà d’accordo con la vostra affer- Dobbiamo servire tutti; dobbiamo salutare mazione. Se desiderate essere una perso- con amore anche coloro che ci odiano. Alna buona, impegnatevi in attività nobili e i lora anch’essi risponderanno con un saluto risultati saranno coerenti con le vostre azio- amorevole. Se vi rivolgete agli altri con rini. La nascita umana è altamente sacra; è spetto, dicendo: “Signore!”, anch’essi vi il risultato delle buone azioni (satkarma) tratteranno con rispetto. Invece, se li insulterete, avrete indietro lo stesso trattamencompiute in molte vite passate. Alcune migliaia di devoti sono riuniti in que- to. Tutta la nostra vita è colma di reazioni, sta sala. A quale scopo? Per santificare il riflessi e risonanze. Vedete il bene, fate il loro tempo alla Divina Presenza di Dio, per bene e siate buoni. Allora la vostra nascita ascoltare il Messaggio Divino e meditare come esseri umani sarà santificata. La vosu di Esso. Tutta la sala è satura di vibra- stra stessa buona indole vi proteggerà. zioni divine. Questo è il motivo per cui i santi Questo è il vostro vero supporto. e i saggi proclamano l’importanza del Gli avvocati, nel sostenere le loro cause in tribunale, fanno sempre affidamento sui tesatsa¾g . stimoni, ma noi non abbiamo bisogno di qualcun altro che testimoni la nostra buona Satsa¾gatve nissa¾gatva¼ condotta. La nostra stessa mente è testinissa¾gatve nirmohatvam mone della nostra buona natura. SE VOLEMother Sai marzo - aprile 2008

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Discorso 07-03-2008 una vita pacifica. Solo sviluppando una TE GUADAGNARE DENARO, FATELO, MA CON mente calma e serena potrete apprendere MEZZI LECITI E BUONA CONDOTTA. LE VOSTRE bene le vostre lezioni. La vostra è un’età in AZIONI DEVONO ESSERE IN ARMONIA PRIMA DI TUTTO CON LA VOSTRA COSCIENZA. cui il cuore è puro. Può non esservi possiQualunque attività intraprendiate, essere bile rendere tutti felici, ma comportatevi in soddisfatti di voi stessi deve essere la meta modo tale che le vostre azioni compiacciapiù importante. Solo quando lo sarete riu- no Dio. scirete a fare il passo successivo: il sacrificio di voi stessi. Il canto di gruppo compiace Dio Cari studenti! In questo mondo tutti desiderano essere Dovete coltivare sentimenti buoni e nobili felici. Ma dove risiede la vera felicità? Hari fin da questa giovane età. Questa è vera bhajana binâ sukha µânti nahin. LA VERA istruzione. PACE E LA FELICITÀ SI TROVANO NEL CANTARE I BHAJAN. È per questo che Guru Nanak La vera istruzione da perseguire è dette inizio all’esercizio spirituale l’Âtma Jñâna (la conoscenza del Sé) (sâdhanâ) del canto collettivo dei bhajan. Studiare testi voluminosi non serve a nulla. Se un gruppo di persone si riunisce e canta Io vedo molti studenti che leggono libri in la Gloria di Dio, almeno il cuore di una percontinuazione. Non siamo sicuri del tipo di sona sarà sintonizzato con la Divinità. libri che stanno leggendo. LEGGETE LIBRI Vediamo persone che si addormentano durante l’Akhanda Bhajan di ›ivarâtrî e alBUONI, CHE VI AIUTINO NELLO SVILUPPO DEL tre che vi partecipano meccanicamente, CARATTERE E NON LIBRI CHE VANNO CONTRO mentre le loro menti vagano altrove. NoI PRINCÌPI DI BASE DELLA NATURA UMANA. Ora siete tutti studenti e il vostro scopo è nostante queste indesiderabili circostanze, l’istruzione. Che tipo d’istruzione? L’istru- il canto di gruppo è ancora una sâdhanâ zione che vi conferirà la conoscenza del Sé superiore. Almeno uno nel gruppo avrà la (Âtma Jñâna). mente fissa in Dio mentre canta i bhajan. I L CANTO DI GRUPPO COMPIACE D IO . Non compite azioni di dubbio valore ›ivarâtrî significa “notte propizia”. Ogni morale giorno c’è una notte (râtrî). Ma nessuna Alcuni ragazzi leggono libri voluminosi e i notte può eguagliare ›ivarâtrî. La vera loro genitori sono contenti perché pensano ›ivarâtrî è solo quella in cui si contempla che i loro figli stiano leggendo il Râmâya²a il Nome Divino e Lo si canta con devozioo il Mahâbhârata, ma nessuno sa con cer- ne. Questa è l’unica notte di buon auspicio. tezza che cosa stiano davvero leggendo. Quindi, almeno in questa notte propizia, Alcuni di essi forse leggono dei racconti coltivate nel cuore nobili sentimenti. spazzatura tenendoli (nascosti) tra le pagine di quei testi voluminosi. Non ricorrete a Praµânti Nilayam, 7 marzo 2008, queste azioni di dubbio valore morale perSai Kulwant Hall. Mahâµivarâtrî, 2° Discorso Divino ché, se fate cose di questo genere, tutta la vostra vita sarà rovinata. La società non avrà alcun rispetto per voi. Innanzitutto gli studenti devono controllare (Tradotto dal testo inglese pubblicato da: la collera, coltivare la pazienza e condurre www.sssbpt.org) 8

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Discorso 06-03-2008

Una vita è vera e reale solo quando è soffusa d’amore “Dal momento in cui si alza fino a quando non va a dormire, la gente si dà da fare strenuamente per acquisire ricchezze, impiegando a questo scopo tutte le proprie energie fisiche e mentali. In tale processo essa si sottopone a molte difficoltà, sperimenta confusione mentale e la Divinità viene dimenticata. È una lotta senza fine. Di quale genere di pace, piacere e benessere potranno mai godere coloro che si affannano in questa lotta per la ricchezza?” Dio è fonte e sostentamento di tutti gli esseri Incarnazioni dell’Amore! Oggi il mondo intero ruota attorno al denaro. Dallo studente al verduraio, tutti corrono dietro al denaro. LA GENTE, QUALUNQUE LIVELLO DI ISTRUZIONE POSSIEDA E A QUALSIASI CETO SOCIALE APPARTENGA , CONSIDERA IL PERSEGUIMENTO DEL DENARO L’ESSENZA E IL FINE DELLA PROPRIA VITA. Stranamente, neppure una minima parte degli sforzi che la gente fa volontariamente per acquisire la ricchezza viene diretta all’acquisizione della Divinità. A questo mondo è Dio il Protettore e il Salvatore di tutto. Si può essere milionari o miliardari, ma non si può vivere senza Dio. Sono pochi gli individui che riconoscono Dio come fonte e sostentamento di tutti gli esseri viventi e sono anche molto pochi coloro che Lo contemplano.

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La Divinità pervade tutti gli esseri Questo è il motivo per cui si è dato inizio alla sâdhanâ (pratica spirituale) comunitaria del canto dei bhajan. Nel gruppo possono esserci alcuni, la cui mente si distrae durante il canto dei bhajan, i quali non cantano il Nome Divino con il sentimento (bhâva), l’intonazione (râga) e il ritmo (tâla) appropriati. Comunque, durante tali sessioni la maggioranza della gente si concentra e contempla il Nome Divino. Le onde sono molte, ma l’acqua è una sola; allo stesso modo, la Divinità pervade tutti gli esseri umani, senza tener conto dei loro pensieri e sentimenti. Gli esseri possono essere molti, ma comunque è la stessa Divinità a pervadere tutti gli esseri viventi. Ekâtma sarvabhûtântarâtma L’unico Âtma dimora in tutti gli esseri. Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti La Verità è una, ma il saggio si riferisce a Essa con nomi diversi. I

VERI DEVOTI SONO COLORO CHE SI IMPE-

GNANO PER SOSTENERE LA VERITÀ. L’essen-

za di tutti i Veda risiede nel riconoscimento di questa Verità. Oggi, sfortunatamente, persone che riconoscano questa eterna Verità non si trovano da nessuna parte. Non si deve mai rinunciare alla Verità. Quando la Verità (Satya) e la Rettitudine (Dharma) si incontrano, ci sono Pace e Amore (›ânti e Prema). Infatti, la Verità è alla base di tutti gli altri Valori Umani, cioè Dharma, ›ânti, Prema e Ahi¼sâ (rispettivamente, Rettitudine, Pace, Amore e Non violenza). 9

Discorso 06-03-2008 Dio permea tutto sotto forma d’Amore secondo, Eterno, Puro, Immutabile e TestiIncarnazioni dell’Amore! mone di tutte le funzioni dell’intelletto. Prema (l’Amore) non discende da chissà Nel venire in questa sala ho visto dove; esso emerge dal cuore della gente. εvarâmmâ e Pedda Venkama Râju (i geUn essere umano non può vivere senza nitori di Swami - N.d.T.). Persino in queAmore. L’Amore assume forme diverse a sto istante essi sono qui, molto presenti. seconda della relazione esistente fra due Pedda Venkama Râju e εvarâmmâ indosindividui, marito e moglie, madre e figlio, savano rispettivamente un dhothî e un sari, due amici ecc., ma, fondamentalmente, Pre- entrambi gialli. La ragione di questo colore ma permane come corrente sotterranea in è che ora essi risiedono nel Vaiku²ºha, la tutti gli esseri umani. Alla domanda: “Do- Dimora del Signore Vi¹²u. Tutti, nel v’è Dio?” potete rispondere che Dio per- Vaiku²ºha, indossano abiti di colore giallo. mea tutti gli esseri umani sotto la forma del- Non solo Io, ma anche Satyajit, che dorme l’Amore. Una vita è vera e reale solo quan- nella Mia stanza, ha visto εvarâmmâ, che do è soffusa d’amore. La vita senza Amo- indossava un sari giallo. Le donne che inre non è degna di essere vissuta. L’AMORE dossano dei sari gialli sono suma¾gali (sempre di lieto auspicio). Il Principio di Brahman È LA FONTE DI TUTTE LE VIRTÙ E TUTTE LE è rappresentato dal colore giallo. Ecco perVIRTÙ SI FONDONO NELL’AMORE. Brahman è solo Uno ed è onnipervasivo. ché il Signore Vi¹²u viene descritto come Se qualcuno vi chiede come vi chiamate, Pîtâ¼bara Dhari, ovvero il Signore che dovete rispondere: “Io sono Brahman indossa una veste gialla. (Aha¼ Brahmâsmi) e non ho altro nome.” Tutti i nomi di questo mondo vi vengono im- Qualunque cosa Io voglia, accade posti al fine di identificarvi. Viene detto: Oggi volevo far uscire dal Mio Corpo un li¾gam giallo, ma tutti gli studenti, lo staff e i devoti hanno pregato: “Swami, non c’è Brahma satya¼ jagammithyâ bisogno che Tu faccia uscire un li¾gam dal “Solo Brahman è Verità e tutto il mondo è illusorio”. Tuo Corpo. Non possiamo sopportare di assistere alla sofferenza fisica che devi Per comprendere la natura di Brahman si subire mentre lo fai uscire. Per favore, acdeve diventare Brahman. Tutti i nomi, come cetta la nostra preghiera e rendici felici.” Râma, K©¹²a, Govinda, Nârâya²a ecc., si Qualsiasi cosa Io voglia, accade. MENTRE fondono in Brahman. Se solo contemplaste LA NATURA UMANA VA CONTINUAMENTE SOGBrahman, sareste in grado di realizzarNe GETTA A CAMBIAMENTI, LA MIA NATURA DIl’Onnipresenza. Potete invocare chiunque VINA È IMMUTABILE ED ETERNA. Nessuno può e con qualsiasi nome perché Brahman è decifrare la Natura Divina. La danza presente in tutti. Ogni essere umano deve cosmica del Signore ›iva nel Kailâs viene contemplare Brahma. La natura della Di- descritta in questo modo: vinità viene descritta nel seguente modo: Dio è l’Incarnazione dell’Eterna Beatitudi“Il Signore ›iva è perso nell’estasi; ne; Egli è Assoluta Saggezza, al di là delle Parameµvara, Sâ¼baµiva coppie di opposti, Espansivo e Pervasivo è perso nell’estasi, mentre balla come il cielo, la Meta indicata dall’aforisma e balla la danza ta²¬ava Tattvamasi (Io sono Quello), Uno senza con il divino Saggio Nârada 10

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Discorso 06-03-2008 che Lo accompagna col tampûrâ. trambi pronti a salvarlo, egli non li chiamò. I riccioli arruffati del Signore LA MORALE DELLA STORIA È CHE DOVREMMO risplendono di intenso fulgore. SEMPRE RICORDARE I NOSTRI GENITORI. C HI NON RICORDA I GENITORI, NEPPURE NEI MOImpugnando il tridente, MENTI DI DIFFICOLTÀ, È DAVVERO UNO STOL›iva danza tadhim, TO. IL SIGNORE εVARA E MADRE PÂRVATÎ tadhim, tadhim tadhimtaka SONO I GENITORI UNIVERSALI . CHI LI RICORcon la Dea Sarasvatî DA COSTANTEMENTE NON INCONTRERÀ DIFFIche suona la vî²â e Indra il flauto; COLTÀ NÉ SUBIRÀ SOFFEREnze. Oggi, sfortuil Signore Vi¹²u è al m©ida¾ga. natamente, la gente non si ricorda dei genitori e questo è il motivo per cui non viene Dhimi dhimi dhimi dhimitaka, protetta. con il Gange fra i riccioli arruffati, il terzo occhio in fronte La Divinità di Râma fiorì sotto e grani di cristallo intorno le amorevoli cure di Kauµalyâ. al collo che risplendono fulgidi, Fu a causa dei teneri sentimenti il Signore ›iva è perso nell’estasi e delle austerità di Sîtâ mentre balla e balla che Lava e Kuµa la danza cosmica.” acquisirono nome e fama. Sostenuto dall’amore di sua madre Putlibai, Chi ricorda costantemente i genitori universali non incontrerà difficoltà né Gandhi divenne un Mahâtma. subirà sofferenze Le amorevoli cure di Jijabai Una volta ›iva e Pârvatî, mentre giravano fecero di ›ivâjî un grande guerriero. per il cielo, videro, su un albero, un uomo che tagliava il ramo su cui stava seduto. Innanzitutto ci si deve sempre ricordare Dato che questi era sul punto di cadere, della propria madre. εvarâmmâ rappresenPârvatî pregò ›iva di salvarlo: “O Signore, ta la Maternità Divina. Ella è la madre di Ti prego, quando cadrà a terra salvalo!” Ma εvara. In modo analogo, Venkama signifi›iva disse a Pârvatî: “Sei stata tu a veder- ca il “Signore delle sette colline”. Pedda lo per prima. Sempre tu ti sei resa conto Venkamarâju e εvarâmmâ, insieme, rapche se cade morirà. Perciò la responsabili- presentano i genitori divini. Oggi ambedue tà di salvarlo è tua.” Pârvatî rispose: “Caro risiedono nel Vaiku²ºha. Signore, quando qualcuno cade a terra dice ‘ammâ’ (madre), o ‘appâ’ (padre). Se que- Tutta la gente sarà unita, indipendenst’uomo dice ‘ammâ’, lo salverò io, ma se temente dalla casta, dalla cultura e dal dice ‘appâ’, allora sarai Tu a doverlo sal- Paese d’origine vare.” Ci sono tre Avatâr Sai. Il primo fu ›irdi εvara acconsentì a questa proposta. Quan- Sai, il secondo è Sathya Sai e il terzo, che do il ramo si ruppe, sia ›iva sia Pârvatî si deve ancora venire, è Prema Sai. PREMA precipitarono a salvarlo, ma, nel cadere, SAI SARÀ L’AVATÂR PIÙ IMPORTANTE, PERCHÉ l’uomo non invocò né “ammâ” né “appâ”. EGLI UNIRÀ L’UMANITÀ INTERA. Voi tutti saDisse: “Ayyo!” (povero me!) pete che è il Principio dell’Amore (Prema) Sebbene sia ›iva sia Pârvatî fossero en- a unire tutti! Mother Sai marzo - aprile 2008

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Discorso 06-03-2008 Sfortunatamente oggi l’unità (ekatva) non metà della sua parte e Kauµalyâ fece lo si trova da nessuna parte. Ovunque guar- stesso. A tempo debito, Kauµalyâ dette alla diate troverete solo differenze e diversità luce Râma e Kaikeyî Bharata, mentre da (bhinnatva). Dove c’è Amore ci sarà Unità. Sumitrâ nacquero Lak¹ma²a e ›atrughna. Allora tutta la gente sarà unita, a prescin- Sumitrâ fu un esempio di virtù. Il suo stesdere dalla casta, dalla cultura e dal Paese so nome significa “buona amica di tutti”! di appartenenza. Un giorno Sumitrâ pensava tra sé: “Râma si merita di essere incoronato re di Ayodhyâ, Praµânti Nilayam è la casa di tutti perché Egli è il figlio maggiore. In alternaSupponete che qualcuno vi chieda di dove tiva dovrebbe essere incoronato Bharata, siete. Voi risponderete che provenite da un come promesso dal re Daµaratha a Kaikeyî certo Stato, ma la verità è che tutti appar- I miei due figli, Lak¹ma²a e ›atrughna, tengono a un unico Paese e a un unico devono servire i loro fratelli, rispettivamenmondo. Dovete sentirvi orgogliosi di pro- te Râma e Bharata.” Così tutt’e tre le moclamare che appartenete al Paese di gli del re Daµarata, cioè Kauµalyâ, Sumitrâ Bhârat, che è la casa di tutte le persone del e Kaikeyî, e anche i loro figli vissero nelmondo. Infatti, Praµânti Nilayam è diven- l’unità e nell’amore. tata la casa di tutta la gente del mondo. In conformità alle nobili tradizioni e agli ideali stabiliti dal Râmâya²a, dovremmo sempre Il Râmâya²a stabilisce ideali di unità conservare l’unità e la fratellanza; se solo e fratellanza riuscissimo a coltivarle potremmo essere Nella storia del Râmâya²a il re Daµaratha buoni amici di tutti. Nel Râmâya²a e nel officiò lo Yajña Putrakâme¹ºi con il desi- Mahâbhârata l’unità e la spiritualità veniderio di avere figli maschi. Il Dio del fuoco vano proposte come qualità ideali che doemerse dal braciere per il rituale vrebbero essere emulate da tutti. (homaku²¬a) e porse al re Daµaratha un vaso pieno di un budino sacro, che È molto importante che il Paese di Daµaratha divise equamente fra le tre mo- Bhârat resti unito gli. Kauµalyâ e Kaikeyî portarono le parti Alcuni anni fa, quando Mi recai in visita di budino loro spettanti nelle rispettive stan- nell’Africa orientale, dissi che il Mio Paese ze della pûjâ, felice ognuna al pensiero che d’origine era l’India. L’allora presidente il proprio figlio sarebbe diventato il re di dell’Uganda, Idi Amin, si informò ulteriorAyodhyâ. Ma Sumitrâ non aveva tali aspet- mente sul Mio stato di provenienza e Io ritative; perciò portò la coppa contenente il petei che venivo dall’India. Gli dissi con budino sul terrazzo e l’appoggiò sul muro enfasi che tutta l’India è un solo Paese. Se che costituiva il parapetto mentre si asciu- tutta la gente coltivasse tali nobili princìpi, gava i capelli al sole. Improvvisamente sia il Paese sia la gente che vi abita proun’aquila scese in picchiata e portò via la spererebbero. MOLTO PRESTO L ’INTERO coppa con il sacro budino. Immediatamen- PAESE DI BHÂRAT SARÀ UNITO E TUTTE LE te Sumitrâ corse dabbasso e informò DIFFERENZE CADRANNO. È DELLA MASSIMA Kauµalyâ e Kaikeyî di quanto era succes- IMPORTANZA CHE TUTTI SIANO UNITI E VIVANO so. Kauµalyâ e Kaikeyî andarono in soc- COME FRATELLI E SORELLE. QUESTO PRINcorso di Sumitrâ e divisero con lei le loro CIPIO DI UNITÀ DEVE ESSERE DIFFUSO IN OGNI porzioni di budino. Kaikeyî dette a Sumitrâ ANGOLO DEL PAESE. Le lingue che la gente 12

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Discorso 06-03-2008 parla, le vocazioni individuali e l’istruzione dirà. Bhârat, il nome del nostro Paese, siperseguita possono essere differenti, ma gnifica messaggio di Bha e rati. “Bha” situtti devono praticare il principio secondo gnifica “Dio” e “rati” è l’amore. Quindi cui ci sono un solo Paese, una sola casta e Bhârat è il Paese in cui la gente sviluppa una sola cultura. È solo perché questi aspetti amore per Dio. Questa verità deve essere vengono trattati come diversi che fra le po- sempre tenuta a mente. polazioni nascono delle differenze. L’IMPORTANTE MESSAGGIO DI QUESTA FESTA (Baba canta il bhajan “Hari Bhajana Binâ Sukha ›ânti Nahin”). È CHE IL P AESE DI BHÂRAT DEVE ESSERE UNITO E CHE CIASCUNO DEVE SFORZARSI DI CONSIDERARLO TALE.

Incarnazioni dell’Amore! Ovunque andiate, proclamate con orgoglio di appartenere al Paese di Bhârat, di parlarne la lingua e di seguirne la cultura. Credete nel Principio di Unità, fate che la vostra fede in Esso si accresca e vivete di conseguenza. IL PAESE, LA CASTA E LA CULTURA DEVONO FONDERSI TUTT ’ E TRE IN UN’UNICA COSA. Solo allora il Paese progre-

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CHIUNQUE DESIDERI LA PACE DEVE PARTECIPARE AI BHAJAN, CHE SONO L’UNICO ESERCIZIO SPIRITUALE ( SÂDHANÂ) CHE CONFERISCE PACE ALL’INDIVIDUO. Praµânti Nilayam, 6 marzo 2008, Sai Kulwant Hall, Celebrazione di Mahâµivarâtrî (Tradotto dal www.sssbpt.org)

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“LOVE ALL, SERVE ALL: un’opportunità da vivere”

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Questo è stato il titolo del meeting che si è tenuto a Pescara il 16 e 17 febbraio 2008 a cui hanno partecipato oltre 400, entusiaste, persone. La prima giornata è iniziata con un momento devozionale di grande intensità emotiva: il canto delle tre Gâyatrî, tre meravigliosi bhajan, la pratica collettiva del “Nâmasmara²a” con la ripetizione del mantra “Om Bhagavân ›rî Sathya Sai Babâya Namah” e, a chiudere, un breve filmato di tre minuti con splendide immagini di Swami aventi quale sottofondo musicale la canzone “Fratello Sole, Sorella Luna”, hanno predisposto nel migliore dei modi lo stato d’animo dei partecipanti costituendo la premessa ideale dell’intero incontro. L’intervento di apertura lavori è stato tenuto dal Presidente Nazionale Marco Pesce il quale, essendo giunto al termine del suo secondo mandato, ha colto l’occasione per ringraziare pubblicamente tutti i membri del consiglio direttivo nazionale e dei vari gruppi di lavoro per il grande aiuto, il costante impegno, la correttezza, lo spirito di sacrificio e unità che sempre hanno dato e dimostrato, anche tra loro, e che hanno permesso di svolgere con grande soddisfazione per tutti le varie attività (e sono state davvero tante) nell’ambito dell’Organizzazione Sai italiana. È quindi seguita la proiezione del filmato relativo ai fatti salienti dei primi “30 anni dell’Organizzazione Sai italiana”, realizzato grazie al grande lavoro di raccolta dati, notizie, fotografie, filmati e interviste che alcuni devoti si sono impegnati a fare. Grande è stata la sorpresa dei presenti nel vedere, o prendere atto per la prima volta, quanto negli anni era successo nell’Organizzazione Sai in Italia, così come è stato molto bello ripercorrere, attraverso il racconto dei vari presidenti nazionali che nel tempo si sono succeduti, la storia dell’Organizzazione Sai. Una grande commozione è anche scesa sui volti della maggior parte degli intervenuti quando è stato riportato a memoria, con aneddoti e fotografie, il ricordo di due grandi anime che hanno già raggiunto il Padre: Mario Mazzoleni e Paolo Favale. Con l’accensione delle luci sul palco sono iniziati gli interventi dei tre coordinatori nazionali delle Attività che hanno presentato, anche con supporti multimediali, le principali iniziative di loro competenza, cui ha fatto seguito un riassunto, verbale e fotografico, della recente conferenza mondiale dei giovani tenutasi a Praµânti Nilayam lo scorso mese di luglio. Il tutto, intervallato dalla performance musicale eseguita dal numeroso gruppo di giovani, provenienti anche da altri Paesi europei, che hanno riproposto al pubblico due canzoni già presentate a Swami durante la citata conferenza mondiale. La seconda parte della prima giornata è stata dedicata all’intervento del dottor Michael Goldstein, presidente della Fondazione Mondiale ›rî Sathya Sai e del Praµânti Council e alle risposte dallo stesso date ai quesiti posti dai partecipanti. Il dopo cena è stato allie14

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tato dal divertente spettacolo “La Vita è un Gioco” rappresentato dai “Dharmic Clown”, un gruppo di devoti Sai costituito con il fine di portare un sorriso nei cuori più tristi che si trovano negli ospedali, negli istituti che ospitano portatori di handicap, negli orfanotrofi, nelle carceri. Tra di loro anche il famoso “Mago Richard” che ha strabiliato i giovani e i non più giovani con alcune sue magie. Se la prima giornata si era conclusa con il sorriso sulle labbra, la seconda è iniziata con il fazzoletto in mano! Il motivo è presto detto: un inedito e commovente filmato ha svelato la storia di Sai Gita, l’elefantessa di Swami, mettendo in luce quale fosse il reciproco, immenso Amore che ha legato le loro vite. Dopo l’intervento introduttivo di Marco Pesce, che ha toccato tra i vari temi anche quello dell’importanza della discesa terrena degli Avatâr e del loro fondamentale Messaggio, è stato proiettato il filmato “His Work” rappresentante alcune delle molte iniziative ed opere sociali realizzate da Swami, quale concreto esempio ispiratore per il mondo intero. Ha poi preso la parola il coordinatore europeo dei giovani - Zona 6, Ivan Bavcevic, che ha deliziato i presenti con un apprezzatissimo discorso sul tema dell’abbandono. Alida Parkes, presidente della Zona 6, ha quindi letto il messaggio inviato ai partecipanti dal dottor Narendra Reddy, direttore della Fondazione Mondiale ›rî Sathya Sai e del Praµânti Council, che ha dovuto rinunciare a prender parte al meeting italiano a causa di un doloroso mal di schiena. In chiusura, il dottor Michael Goldstein ha risposto ai vari quesiti, verbali e scritti, posti dai partecipanti. Quindi, la proiezione del bellissimo filmato con le immagini di Sai Baba e la canzone “Fratello Sole, Sorella Luna” ha definitivamente posto fine anche alla seconda giornata del meeting. Di seguito vengono riportati i discorsi del 17 febbraio 2008. Discorso di Marco Pesce (Presidente Nazionale dell’Organizzazione Sai Italiana)

Nel porgere un caloroso saluto di benvenuto a tutti i presenti, diamo avvio a questa seconda giornata del Meeting Nazionale dell’Organizzazione Sai che verte sul tema: “AMA TUTTI, SERVI TUTTI: un’opportunità da vivere” Più volte è stato rilevato come l’umanità aspiri per tendenza naturale ad uscire dalla sofferenza del mondo che, a vari livelli, la attanaglia. L’essere umano si pone numerosi interrogativi sul mistero della vita, ma non trova appaganti risposte e così, quando scopre che esiste qualcuno in grado di fornirle, si precipita ai suoi piedi. Per sua fortuna ogni tanto compare sul pianeta una Guida capace di indicare la giusta strada per uscire dalla trappola del mondo il più in fretta possibile. Queste guide sono dotate di poteri straordinari unicamente per attirare la nostra curiosità, ma il ricercatore spirituale scopre poi che il compito del maestro illuminato non è quello di risolvere i suoi problemi quotidiani con interventi eccezionali o gratificazioni personali, ma quello di riportare a galla un insegnamento che si tramanda di generazione in generazione. Ciò per conservare l’equilibrio Mother Sai marzo - aprile 2008

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dell’universo che si mantiene semplicemente rispettando la legge del “Dharma” o, per dirla in altri termini, del “fare correttamente ciò che va fatto in rapporto alla natura delle cose”. Questo è lo scopo della discesa sul pianeta delle Gandi Anime. Ma allora, qual è la cosa più importante: il Maestro che giunge per confortarci e guidarci oppure il Suo Messaggio, il Suo Insegnamento? I miracoli che compie per facilitare la nostra vita o i metodi per aderire alle verità metafisiche? La risposta è scontata. Il maestro resta nel mondo qualche decina d’anni, mentre il Suo Insegnamento sopravvive diversi secoli. Chi ha la fortuna di vivere al tempo di una guida illuminata può sperare che Egli lo accolga sulla sua barca, ma chi non riuscirà a salire avrà, in ogni caso, l’opportunità di capire che cosa bisogna fare per vivere convenientemente la vita perché Lui non abbandona nessuno alla mercé del destino. L’Insegnamento che lascia in eredità al mondo conduce, infatti, rapidamente alla meta. In India, Sathya Sai Baba, con le parole e con i fatti, insegna che l’educazione, la salute e la soddisfazione dei bisogni primari sono diritti concessi da Dio a tutta l’umanità, senza distinzione di classe sociale, razza o credo religioso. I Suoi Insegnamenti, sempre caratterizzati da una grande semplicità, spaziano da raccomandazioni comportamentali di vita quotidiana alle discipline filosofiche più profonde. Egli è noto in tutto il mondo per i Suoi innumerevoli e grandiosi miracoli, ma il Suo più grande miracolo è senza alcun dubbio la trasformazione dell’animo umano. Sai Baba ha detto che tutte le religioni insegnano una disciplina fondamentale: l’eliminazione dell’egoismo e l’abbandono dei desideri meschini. Ci ha ricordato che ogni religione esorta l’uomo a colmare il proprio essere con la Gloria di Dio e rigettare la meschinità dell’orgoglio, istruendolo sui metodi di distacco e discriminazione in modo che egli possa mirare in alto e raggiungere la liberazione. Sai Baba ha più volte esortato ad avere fede nel fatto che tutti i cuori sono motivati dall’unico Dio, che tutte le fedi glorificano lo stesso Dio, che tutti i Nomi in tutte le lingue e tutte le forme che l’uomo può concepire si riferiscono all’unico Dio, il quale può essere adorato nel modo migliore attraverso il puro amore rivolto a tutti gli esseri. Sathya Sai Baba ha dato a tutti una visione di un’epoca d’oro per l’umanità - un’era in cui l’amore disinteressato motiva il servizio disinteressato ed in cui, a causa della supremazia dell’amore disinteressato, i pensieri si manifestano come Verità, le azioni come Retta Condotta, i Sentimenti come Pace e la comprensione come Non violenza. Le Parole, gli Insegnamenti e il Messaggio di Baba necessitano dell’aiuto dell’uomo affinché gli stessi possano divenire programmi di visione e di azione sul campo che apportino benefìci agli individui, alle famiglie, alla società ed alle nazioni! Sai Baba dice che le gocce di pioggia che si uniscono ad un corso d’acqua raggiungono il mare, loro fonte e loro meta. Il Movimento Sathya Sai è un corso d’acqua che mette insieme tutti i devoti di varie parti del mondo, senza tener conto dello stato sociale, del loro credo, del loro colore di pelle e della nazionalità. L’Organizzazione Sathya Sai, in verità, è uno strumento della Missione Sai che ha come unico obiettivo la trasformazione spirituale di ciascun individuo. Il nocciolo degli Insegnamenti di Baba risiede nei cinque Valori Umani fondamentali che girano attorno all’asse dell’Amore. Negli anni, Baba ci ha ricordato con forza il potere e la forza dell’amore disinteressato. L’amore deve formare le basi di tutte le nostre attività. Dobbiamo sforzarci di sperimentare nei nostri cuori l’amore senza limiti di Baba per poi condividerlo con la famiglia, la società e tutta l’umanità. Sai Baba ci ha spesso ricordato che lo scopo della vita 16

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è riuscire a sperimentare la Divinità in noi. L’amore nel nostro cuore è una delle manifestazioni chiave di questa forza divina. Il Movimento “Sathya Sai” deve diventare una forza impegnata incessantemente ad unire l’umanità. Ognuno di noi deve sforzarsi senza sosta di sperimentare la Verità Divina dentro di noi e propagarLa attraverso i pensieri, le parole e le azioni. L’Organizzazione Sathya Sai è un corpo unico alimentato dalla forza del Divino che si trova dentro di noi. Spetta a noi il compito di diffondere le vibrazioni positive. Questa è la forza che unirà tutta l’umanità e guiderà la nostra ascesa alla religione dell’Amore. Il Movimento Sathya Sai, all’insegna del motto: “Ama Tutti, Servi Tutti”, si esprime attraverso varie Attività: quelle Spirituali, quelle Educative e quelle di Servizio. Le attività Spirituali hanno ad oggetto gli aspetti devozionali ed etico-comportamentali. Le attività Educative si occupano dell’insegnamento dei 5 Valori Umani: Verità, Rettitudine, Pace, Amore, Non violenza. Le Attività di Servizio coordinano vari servizi di volontariato ai bisognosi, come elemento altamente realizzante della spiritualità dell’uomo. Si è affermato che il mondo sostiene una sola, grande società della quale ogni individuo è parte e condivide la fondamentale Natura Divina. L’Amore, presente nel cuore di ognuno, è l’energia che prende la forma del servizio al prossimo e dà senso al vivere nella società e per la società. Sathya Sai Baba si propone come modello di vita. Come vedremo tra un po’ tramite il bellissimo filmato intitolato “His Work - La Sua Opera”, la Sua Vita è caratterizzata dalle opere sociali che ha realizzato motivando migliaia di persone a servire i bisognosi attraverso l’Organizzazione Sathya Sai da lui promossa e ispirata. In India, la Sua opera ha portato all’adozione di migliaia di villaggi che hanno così usufruito di quelle infrastrutture basilari atte a migliorare le condizioni di vita attraverso la diffusione di moderne norme igieniche, l’insegnamento di tecniche agricole e il miglioramento del livello culturale della popolazione grazie a mirati programmi educativi che hanno l’obiettivo di sradicare l’analfabetismo e con esso le condizioni di emarginazione. Ha fatto aprire scuole, dalle elementari all’università, e centri di assistenza ed ospedali completamente gratuiti. Il Maestro afferma: “Il servizio reso agli animali ed agli uomini è una lodevole disciplina spirituale. Servire il prossimo è la disciplina spirituale più elevata. La vita di ciascun uomo è essenzialmente piena di azioni, ma unitamente ad attività associate all’interesse personale ciascun essere umano dovrebbe prendere parte alle attività di servizio. Il servizio diviene sacro quando è compiuto senza motivazione egoica e quindi senza alcun interesse personale.” “La beatitudine si ottiene più facilmente nel servire gli altri che nel servire se stessi. Offrite amorevolmente il vostro aiuto a chi ne ha bisogno e sperimentate la gioia che da esso proviene. Ciascuno di voi deve diventare un volontario, pronto ad aiutare coloro che hanno necessità. Non badate a ciò che gli altri possono dire quando vi impegnate in un servizio. Fate che la compassione e l’abnegazione siano i vostri occhi; fate che l’altruismo sia il vostro respiro e l’amore la vostra lingua. Fate che la pace riecheggi nelle vostre orecchie. Sono questi i cinque elementi vitali con i quali dovete vivere.” In Italia, come hanno in parte testimoniato le immagini che la maggior parte di voi ha visionato ieri, l’Organizzazione Sathya Sai programma, coordina e sviluppa vari progetti ed iniziative sociali finalizzate alla salvaguardia dello stato psicofisico di tutti i bisognosi. In particolare l’assistenza, con diverse modalità, viene diretta ai disabili, ai malati, alle famiglie non abbienti e agli anziani pur non trascurando le iniziative a favore della natura e degli animali. Mother Sai marzo - aprile 2008

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Sai Baba afferma che oggi il vero bisogno dell’umanità non è l’abbondanza o il lusso, ma la pace e la gioia interiori che si possono ottenere mediante l’amore e la tolleranza tra gli uomini, virtù che solo la conduzione di una vita spirituale può conferire. Come prima accennato, ciò che vedremo tra qualche istante non sono altro che alcune delle molte iniziative ed opere sociali da Lui realizzate quale concreto esempio ispiratore per il mondo intero. Discorso di Ivan Bavcevic (Coordinatore Europeo dei Giovani Sai - Zona 6)

Cari devoti Sai, cari ospiti, Sai Ram, sono grato per questa meravigliosa opportunità di rivolgermi al pubblico di questa conferenza e di offrire il mio discorso al nostro Amato Maestro, Sathya Sai Baba. Il mio nome è Ivan e vengo da Dubrovnik in Croazia. Nell’Organizzazione Sai mi è stato dato l’incarico di coordinare le attività dei giovani della Zona 6, la quale si trova nell’Europa meridionale, comprendente ben 14 Paesi. A dire il vero io non parlo italiano, ma lo parlo per voi oggi, perché messaggi come questi, che vengono dal cuore, sono più chiari nella lingua materna. Questo è il mio regalo per tutti voi. La scorsa estate a luglio ho tenuto un discorso davanti a Swami e altre 20.000 persone a Puttaparthi sull’“Abbandono a Dio”; in seguito ricevetti numerose e-mail da tutto il mondo su come le persone siano state commosse dal mio discorso. Alcuni devoti americani hanno proposto ai loro leader nazionali di commentare il mio discorso ai circoli di studio in ogni Centro Sai degli Stati Uniti. Rimasi stupito quando sentii questo e dissi tra me: “Sarà meglio che d’ora in poi stia attento a quello che dico; la gente ascolta veramente quello che viene detto!” Ma ciò che è ancora più importante, ho imparato a far attenzione a ciò che dico davanti all’Avatâr, perché Lui lo fa diventare realtà. A volte mi chiedo se parlare dell’abbandono davanti a Lui sia stata la cosa più saggia della mia vita, perché da luglio vedo delle mani invisibili che mi spingono in quella direzione, volente o nolente. Non c’è via di ritorno. Così, avendo imparato la lezione da allora, oggi in pubblico parlerò nuovamente dell’abbandono. Sebbene l’abbandono sia la cosa più facile dell’universo, in realtà è la più difficile per la nostra mente e i nostri concetti mentali. È la più facile, perché non si deve fare nulla fuorché essere se stessi. È la più difficile, perché richiede alla mente di smettere di essere illusione, di smettere di controllare le nostre emozioni e pensieri, e di smettere di illuderci che moriremo. Sembra più facile per noi interpretare i ruoli teatrali che ci sono stati assegnati allora, troppo facilmente, per essere i nostri veri Sé. Mi piace portare questo concetto di abbandono a un livello pratico. La spiritualità dovrebbe essere ed è qualcosa di pratico e applicabile nella vita di tutti i giorni. Non c’è nessun motivo per renderla astratta, perché non c’è nessun altro modo per poterla integrare nella vita familiare, lavorativa, personale od ogni altro aspetto della nostra vita. Spiritualità pratica significa viverla 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana e non esclusivamente quando ci sediamo in meditazione o quando andiamo in chiesa. Quando portate l’abbandono, il mio tema odierno, a un livello pratico significa semplicemente ascoltare la silenziosa voce che parla costantemente dentro di noi (che si tratti di un sentimento istintivo, di un’intuizione, del senso di giusto o sbagliato ecc.), significa essere se stessi, significa non temere, non preoccuparsi, significa essere equilibrati nel bene e nel male, significa credere che tutto capita per il vostro benessere più 18

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elevato, significa sapere che avete creato ogni situazione che vivete e che nulla succede senza il volere di Dio, che è il vostro volere, in quanto voi e Dio siete Uno. Allora ponetevi le seguenti quattro domande: - Chi sono io che mi abbandono? - Chi è Colui al quale mi abbandono? - Perché mi abbandono? - Com’è quando ti abbandoni? Come ti senti quando ti abbandoni? Vi lascerò rispondere a queste domande in silenzio nei vostri cuori e nelle vostre meditazioni personali. Per la maggior parte di noi è molto difficile accettare che siamo la causa delle nostre vite e delle situazioni che ci capitano. È difficile accettare che noi creiamo le nostre esperienze, ma è proprio questo il significato di Creatore. In ogni momento della vostra vita prendete una decisione. Vado a sinistra o a destra o diritto o indietro, oppure rimango dove sono? Ognuna di queste decisioni vi porterà a una nuova decisione e a una nuova situazione. Ed è così che funziona. Ma non pensiate di essere soli! Oltre a essere sotto l’influenza dei vostri pensieri e delle vostre decisioni, siete sotto l’influenza dei pensieri e delle decisioni collettive del gruppo in cui vi trovate: famiglia, lavoro, club sociale, città, nazione, pianeta e altro ancora. Non molti di noi sono in grado di vivere le proprie vite senza farsi influenzare dall’ambiente. Ne conosco solo uno e io sono ancora molto lontano da quell’obiettivo. Ma noi devoti di Dio abbiamo un meraviglioso strumento. Noi abbiamo l’Avatâr in persona, che sta attorno a noi e dentro di noi, ricordandoci che siamo “very God”; tradotto in italiano ha ben due significati, cioè realmente divini e molto bravi (il termine inglese per “bravo, buono” sarebbe, esattamente, “Good” - N.d.R.), incarnazioni dell’Amore Divino, il Creato e il Creatore. Lui conferma perfettamente: “Io vi proteggo quanto le palpebre proteggono gli occhi. Non importa dove andate; fate sempre il vostro dovere appena si presenta e sappiate che io sarò lì dentro di voi, guidandovi a ogni passo della vostra strada. Voi siete Me, mi siete più cari di Me Stesso. Io non vi lascerò mai e voi non potrete mai lasciare Me. D’ora in poi non ambite nulla. Fate il vostro dovere con amore fermo, vedete tutti come se fossero Dio. Abbiate il Nome di Dio sempre sulle labbra. Mi chiedo: come possiamo aver paura dopo un messaggio di Swami come questo? Per rendere tutto questo più tangibile, voglio condividere con voi alcuni esempi della mia vita quando ho agito con il mio vero Sé. Voi penserete che, in trenta anni di vita, uno avrà imparato ad agire sempre con il suo vero Sé, ma, come Einstein disse, non dubitate mai della stupidità umana. Una delle svariate volte in cui ho ascoltato la mia voce interiore è stato all’università. Avevo appena finito il primo anno e mi era stata data l’opportunità di scegliere tra due lavori estivi. Un lavoro era quello di manager di crociera su un battello lungo il fiume tra Mosca e San Pietroburgo. Sarebbe stato un lavoro fantastico per un ventenne e il salario era di 3000 dollari mensili. L’altro lavoro richiedeva di lavorare all’università, sviluppando una ricerca per 200 dollari mensili. I miei genitori pensarono che fossi pazzo, perché non avevamo denaro per pagare questa università privata e io avevo bisogno di guadagnare denaro durante l’estate. La mia mente mi disse che dovevo andare; tutti mi dissero che dovevo andare, ma io sapevo che dovevo rimanere. Così restai. Il primo giorno di lavoro, mi diedero una voluminosa tesi dottorale di un dottore americano e Mother Sai marzo - aprile 2008

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mi dissero che dovevo fare qualcosa di simile. Io dissi: nessun problema! Andai a casa, chiusi la porta a chiave e iniziai a gridare. Volevo sbattere la testa contro il muro. Avevo solo 20 anni e pretendevano che facessi una tesi dottorale per 200 dollari mensili e io non sapevo di certo come farlo. Ma dopo alcuni minuti fui fiducioso di poterlo fare. Dissi: “Caro Dio, Tu mi hai messo in questa situazione e ora Tu mi aiuterai a superarla.” Trovai persone che mi aiutarono e dopo 3 mesi finii il lavoro ed era così ben fatto che mi diedero una borsa di studio, così non dovetti pagare l’università. Mi portarono a New York per 10 giorni e continuai a lavorare per loro. Si rivelò migliore del lavoro sulla nave da crociera, la quale sembrava la scelta più logica inizialmente. Ero così felice di aver ascoltato il mio vero Sé e di aver rischiato. Ebbi molte altre esperienze come queste, ove permisi a me stesso di essere Me Stesso, senza dare retta a quello che gli altri mi dicevano. Sfortunatamente non riesco ancora a mantenere costante questo modo di essere. La nostra intuizione sa sempre che cosa è meglio per noi. Ogni volta che ho ascoltato la mia mente, ignorando la voce interiore, l’ho rimpianto. E devo ammettere che con il passare degli anni diventa sempre più difficile. Ero molto più propenso una volta ad affrontare dei rischi e a dare retta a quello che sentivo. Non mi sbagliavo mai. Ma da quando ho cominciato ad avere un buon lavoro, un salario elevato, una bella macchina grande, una bella casa, ho cominciato a pensare di più e ad ascoltare l’intuizione di meno. Paura e preoccupazione sono arrivate pensando di poter perdere tutto. Usavo di più i poteri della mente che non quelli spirituali. Smisi di aver fiducia nella mia guida interiore così ciecamente come vi credevo quando ero bambino o studente. Nel 2006 ero stufo di questa condizione della mia vita. Mi sentivo schiavo del mio successo materiale. Sapevo che paura e preoccupazione erano esattamente l’opposto della mia vera natura, cioè l’Amore in persona. Così feci un cambiamento drastico e mi licenziai, smisi di vivere una vita dispendiosa e portai insicurezza materiale nella mia vita, che mi obbliga a fidarmi non più puramente delle mie abilità fisiche e mentali, ma della fiducia e dei meccanismi della mia anima. Naturalmente è importante aver successo ed essere rispettati nella società. Swami pretende dai Suoi giovani di essere forti come leoni, re tra gli uomini. Coraggiosi e onesti. Audaci e gloriosi. Una volta disse: “È facile vivere in una baracca con niente. Ci vuole coraggio per raggiungere qualcosa nella vita.” Essere devoti di Dio non è soltanto un privilegio, ma anche una responsabilità. Quando Swami materializzò amorevolmente questo anello per me, molti amici in Croazia mi telefonarono per congratularsi e mi chiesero di star loro alla larga per i prossimi anni. Mi dissero che quando uno riceve tanta grazia divina tutta d’un colpo, avrà tempi duri in futuro, e dunque sarebbe stato meglio non starmi intorno. In parte scherzavano. La responsabilità che uno ha, è quella che la gente lo noterà e dirà: “Lui è un devoto di Sai Baba.” O ti chiederanno qualcosa e tu non avrai altra possibilità che dire che segui gli Insegnamenti di Swami. Poi si aspetteranno da te un determinato comportamento, carattere, azioni oneste e un atteggiamento servizievole. Tre mesi fa, stavo parcheggiando la mia macchina in un Paese all’estero e un bambino di dieci anni mi venne incontro e mi chiese qualche moneta per sorvegliarmi l’auto, affinché nessuno la rubasse. Aveva un sorriso bellissimo e sembrava così infantilmente felice. Guardò la mia mano e mi chiese come mai portavo un anello da donna. Gli dissi che non era un anello da donna, ma un regalo di una persona molto speciale. Guardò l’anello con maggiore intensità e mi chiese: “È un anello magico?” Avevo le lacrime agli occhi e dissi: “Sì, è un anello 20

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magico!” Immediatamente invitò altri suoi amici a vedere l’anello magico. È meraviglioso sapere che i bambini non hanno limiti e hanno una tale sensibilità. Lasciate che vi dia ora un paio di punti pratici indicati una volta da Swami per aiutare a raggiungere il vero Sé. Per essere in grado di vivere la vostra vita secondo le più elevate verità e per raggiungere la liberazione, dovreste costruire una casa dove vivere questa vita. La casa dovrebbe avere: 1. Le fondamenta della fiducia in Se Stessi: non è soltanto la fiducia degli aspetti psichici e mentali del vostro essere, ma la fiducia in Dio, che è il vostro unico vero Sé. Il corpo e la mente sono soltanto gli strumenti per il Sé per poter agire nel mondo manifesto e viverlo. 2. I muri dell’autosoddisfazione: dovreste esser felici di voi stessi. Siete perfetti, esattamente come dovreste essere. Questo è il motivo per cui Dio non è mai arrabbiato. Lui sa che tutto è esattamente come deve essere. Non giudicatevi mai, perché, allora, mostrate di non aver fiducia e di non amare Dio. Voi siete come siete, e Lui vi ama completamente. Lui si ama completamente. Se vedeste certi vostri comportamenti o caratteristiche, che voi pensate che non facciano bene al vostro sviluppo spirituale, semplicemente accettateli e abbandonateli come se fossero un foglio usato. Non giudicatelo: semplicemente accettatelo, abbandote ciò che è inutile e andate avanti con una nuova immagine di voi stessi. 3. Il tetto dell’autosacrificio: questo significa fare qualcosa per il bene comune, anche se non vi sentite di farlo. Non significa andare a carponi su di una montagna per riscattare i vostri peccati. L’autosacrificio è un naturale stato d’animo, perché l’anima sa che tutto ciò che fa, lo fa per se stessa, perché non c’è nessun altro. Ogni oggetto, ogni individuo sono Uno. Ogni cosa che fate, la fate per voi stessi. In una casa come questa potete vivere una vita di autorealizzazione. Potete essere quello che siete senza temere. Ho qui in mano una banconota da 5 euro. Qualcuno del pubblico vorrebbe ricevere questa banconota? Io ve la regalo e voi potete comprarci qualcosa. OK. La stropiccerò nella mia mano, così non sembrerà più così bella. La vorreste lo stesso? OK. La getterò per terra e la calpesterò. La vorreste lo stesso? Ha lo stesso valore di prima? Potete andare in un negozio e comprarci qualcosa? La stessa cosa succede con voi. La vita vi potrebbe colpire, e ferire e buttarvi giù, ma voi sarete comunque quello che realmente siete... Inestimabili. Questo è il motivo per cui Swami dice: “Non dimenticate mai, nemmeno per un giorno, quanto siete veramente speciali!” Vi ringrazio per avermi dato questa possibilità di parlare a voi. Che Swami ci benedica tutti e che possiamo sempre vivere nella Sua Presenza. Sai Ram. Lettera del dottor Narendranath Reddy, (Direttore della Fondazione Mondiale ›rî Sathya Sai e del Praµânti Council)

Con Amore e Riverenza, offro il mio pranam ai Divini Piedi di Loto del nostro Carissimo e Amorevole Signore Sai. Onnipresente Divino Padre e Madre, compagni di pellegrinaggio sul sentiero spirituale! Saluti pieni di amorevoli Sai Ram a tutti voi! Con le Divine Benedizioni, avevo programMother Sai marzo - aprile 2008

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mato di partecipare a questa meravigliosa conferenza, ma a causa di un improvviso forte mal di schiena non sono in grado di viaggiare e di seguire questo evento di persona, benché il mio cuore e il mio spirito siano con tutti i carissimi fratelli e sorelle d’Italia. È la Volontà Divina! Con la Grazia e le Benedizioni Divine spero di essere in grado di visitarvi e gioire della vostra santa compagnia in un prossimo futuro. A novembre, Swami ha gentilmente dato al dottor Goldstein e a me un Messaggio da condividere con voi. Recentemente, quando sono stato con Swami il 19 e il 20 gennaio, Egli ha guardato la vostra bellissima locandina e il programma delle giornate, benedicendoli. Il Suo Messaggio ai devoti è di rimanere focalizzati sulla trasformazione spirituale che ci fa realizzare la nostra Natura Divina. Dovremmo sempre ricordare l’obiettivo finale, a quale scopo apparteniamo all’Organizzazione Sathya Sai e persino il motivo per cui siamo ricercatori spirituali. Egli sostiene che dobbiamo rivolgere un’attenzione unidirezionale verso Dio e, indicando il nostro cuore, afferma: “Questo non è un divano biposto, ma una poltrona singola.” Dovremmo dar posto solo a Dio. Bhagavân Baba dice: “Se volete Gioia nella vostra vita, dovete prima di tutto amare Gesù, poi gli altri, e il vostro piccolo sé per ultimo.” Ecco perché Gesù disse: “Non potete servire due padroni: Dio e Mammona.” Se Lo amiamo con tutto il nostro cuore e con tutta la nostra anima possiamo ottenere il massimo qui ora e per sempre. Gesù disse: “Cercate il regno di Dio e tutto vi verrà dato in più.” Swami dice: “La spiritualità è un sentiero interiore.” Pertanto, centriamoci sul nostro obiettivo. Egli ha anche sottolineato, nelle Sue Divine Istruzioni, che ci dovremmo focalizzare sull’Unità. Essa inizia a livello individuale come unità di pensiero, parola e azione. Dovremmo dire ciò che pensiamo e fare ciò che diciamo. Quando c’è armonia di pensiero, parola e azione, si sperimentano la gioia e la pace. Poi, questa unità dovrebbe essere estesa a livello familiare e quindi nel nostro lavoro quotidiano, alla comunità, alla nazione ed infine al mondo. Quando pratichiamo ciò, realizziamo la Paternità di Dio e la fratellanza dell’uomo. Swami sta mettendo in risalto l’Unità Assoluta, l’Unità di Dio e dell’uomo, in cui si realizza la fusione con il Divino. Anche Gesù disse: “Io e Mio Padre siamo Uno.” Quando ci rendiamo conto che siamo Uno con Dio non c’è più dualità e sperimentiamo che esiste solo Dio. Ecco perché Swami dice: “La felicità è l’unione con Dio.” Questa unione con Dio è il summum bonum (sommo bene) di tutti i nostri perseguimenti spirituali. Swami dice che quando noi pratichiamo questa Unità, abbiamo la Purezza e quindi sperimentiamo la Divinità. Egli è l’Incarnazione dell’Amore. La Sua Vita, il Suo Messaggio, i Suoi Ideali e i Suoi Progetti umanitari possono essere tutti incastonati in una sola parola: Amore. Egli si rivolge a noi anche come “Incarnazioni dell’Amore”, che è la verità più alta e assoluta. L’Amore è la cosa più grande, la più potente; è la sorgente, il sentiero e la meta. Swami dice: “Iniziate il giorno con Amore, riempite il giorno d’Amore, concludete il giorno con Amore: questa è la via che conduce a Dio.” Dio è Amore, l’Amore è Dio. Viviamo tutti nell’Amore. Come disse san Paolo in una lettera ai Corinzi: “La fede, l’amore e la speranza sono grandi. Il più grande fra essi è l’Amore.” Quindi, qualsiasi lavoro noi facciamo, nell’Organizzazione o fuori dall’Organizzazione, se i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni ci portano più vicini all’Unità, ci permetteranno di sperimentare l’Amore Divino e di manifestare la nostra Divinità. Allora saremo sul sentiero giusto e la meta sarà assicurata. Facciamo tutti insieme la solenne promessa che serviremo il nostro Divino Maestro mediante la 22

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messa in pratica dei Suoi Insegnamenti e il raggiungimento della meta in questa stessa vita, visto che abbiamo il nostro amorevole Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba a guidarci, a proteggerci e a riversare su di noi il Suo Infinito Amore. Facciamo che le nostre vite siano il Suo Messaggio. Grazie per l’opportunità di dividere il Suo Messaggio e il Suo Amore con tutti voi. Jay Sai Ram. Discorso di Alida Parkes (Presidente della Zona 6)

Sono molto felice di essere qui con voi oggi e di vedervi così numerosi. A seguito delle parole trasmesseci dal dottor Reddy, vorrei brevemente parlare di Unità, un punto chiave e talvolta debole per l’Organizzazione Sai Italiana. Baba ha dato a tutti noi una grossa opportunità. Per molti anni abbiamo avuto la possibilità di ricevere i Suoi Insegnamenti, Linee Guida e Messaggi Divini. Ci ha dato una struttura dove imparare i valori spirituali e dove i membri possono praticare il servizio altruistico, un eccezionale strumento per la nostra trasformazione individuale e collettiva. Swami dice che lo scopo primario per l’esistenza di un’Organizzazione che porta il Suo Nome è che i suoi membri possano vedere Baba Stesso in ogni singola persona e che possano servire tutti con la stessa dedizione e venerazione. Questa dichiarazione è molto importante. Spesso non prestiamo la dovuta attenzione alle Parole di Baba, e quindi ci sfugge il significato più profondo delle stesse, e con esso il raggiungimento dello scopo finale. Personalmente, in tutti questi anni al servizio dell’Organizzazione ho imparato a rispondere alle richieste di chiunque come se esse provenissero da Baba in persona. In questo modo ogni mia azione è fatta dando il massimo di me stessa e con la massima priorità come farei, e penso anche voi fareste, se fosse proprio Baba Stesso a chiedere. Se vediamo Baba in ogni singola persona, tutto diventa più facile e non ci sentiamo oppressi o tiranneggiati o sovraccaricati, ma semplicemente al servizio di Dio in uno spirito di dedizione e venerazione, come appunto dice Swami. Ma per vedere la divinità negli altri, dobbiamo scoprire la luce dentro di noi. Dobbiamo credere veramente che la scintilla divina che ci motiva risiede anche negli altri. L’Organizzazione Sai ha lo scopo di purificare sia il cuore sia la mente dell’individuo. Possiamo chiamarci devoti Sai solo se e quando mettiamo in pratica il Principio Sai, ovvero il Principio dell’Amore. L’ego e l’attaccamento sono molto simili e i veri ostacoli verso il primo passo: l’Unità. Siamo attaccati alle nostre abitudini, alle nostre tradizioni, culture, idee, a ciò che ci piace e non ci piace.Tutto questo porta alle 3 F: frizioni, frazioni e fazioni, sia nei Centri sia nel mondo. Quindi per ottenere l’Unità dobbiamo dimenticare ciò che l’io pensa e vuole, e vedere ciò che Loro (gli altri) pensano e vogliono. Solo allora Noi (tutti) saremo in grado di lavorare all’unisono in armonia, pace e amore. Baba ci ripete continuamente di abbandonare l’io. Ci fornisce anche i mezzi per farlo. Ciononostante, ogni tanto un io o l’altro saltano fuori, e un io è sufficiente per creare disarmonia e divisione, a meno che i Noi non rimangano fermi e focalizzati sulla propria trasformazione spirituale e sul Divino. Dobbiamo sforzarci di non giudicare mai negativamente gli altri cercando di vederli quali sono, ovvero uno specchio, un riflesso di noi stessi, i mezzi per comprendere gli errori e migliorarci. Siamo qui perché Baba ci ha scelti quali strumenti del Mother Sai marzo - aprile 2008

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Suo Movimento Spirituale. Ma movimento significa avanzamento, cambiamento. Quindi non dobbiamo rimanere attaccati al passato né al presente, ma accettare i continui cambiamenti quale mezzo di crescita spirituale. L’Unità è l’ideale a cui tutti dovremmo aspirare. Qualunque obiettivo o meta viene raggiunta con l’Unità. Dobbiamo fare ogni sforzo possibile per visualizzare l’Unità nella diversità e così raggiungere la Divinità. L’Unità porta alla Purezza e dove c’è Purezza c’è la Divinità, come ci ha ricordato il dottor Reddy. In un recente incontro con Swami, alla domanda su come possiamo riconoscere la voce interiore, Baba ha risposto: “Semplicemente ripetete Om Sai Ram, Om Sai Ram.” E per migliorare la nostra trasformazione spirituale Baba ha risposto: “Siate in pace in ogni momento.” Se siamo in pace con noi stessi e il mondo, se ci dedichiamo/ concentriamo su Baba in ogni momento del giorno, e offriamo a Lui tutte le nostre azioni, non possiamo commettere errori. Il distacco, la fede e l’amore sono i pilastri su cui risiede la pace. Dobbiamo sentirci coinvolti ma allo stesso tempo distaccati. Dobbiamo esser pronti ad affrontare le sfide della vita con distacco. Il distacco è la chiave del successo. La vita ci porta ad affrontare varie difficoltà. È facile lasciarsi prendere dalla depressione e confusione di fronte alle difficoltà, ma non è così che esse vanno affrontate. Dovremmo considerare le difficoltà semplicemente come prove per testare i nostri progressi nel processo di trasformazione. Che cosa significa essere strumenti nella Missione Divina Sai? Significa essere esempi eccellenti, essere sempre saturi d’Amore, non usare parole velenose contro alcuno, perché le parole sono più fatali delle frecce. Swami ci ricorda spesso che tutto ciò che si emana dal cuore è sacro e tutto ciò che si emana dalla testa è pieno di ego e attaccamenti. Quindi se vogliamo essere esempi ideali/eccellenti dobbiamo ricordare in ogni nostra azione di seguire il cuore, ma usando il cervello e la discriminazione. Baba dice: “La grandezza non sta nel fare cose straordinarie, ma nel fare in modo straordinario le cose ordinarie.” Baba ha bisogno di veri devoti, uomini e donne di valore e coraggio. Persone di larghe vedute che abbiano l’apertura mentale di accettare un punto di vista diverso dal proprio e allo stesso tempo possedere la discriminazione atta a distinguere il giusto dallo sbagliato. Individui in grado di tirare una linea quando necessario e privi di esitazione nel prendere decisioni difficili. Baba dice: “Cio di cui il mondo ha bisogno oggi, sono uomini e donne di buon carattere. Devono avere la capacità di lavorare e l’umiltà di servire.” Swami ci impartisce Discorsi, Insegnamenti e Linee Guida da anni e anni. Continua a ripeterci gli stessi concetti, la stessa eterna verità. Dovremmo ormai aver recepito ogni Sua Parola, conoscerle a memoria e averle stampate nei nostri cuori, teste e mani. Eppure ogni tanto ci comportiamo come se non avessimo sentito o capito neppure una parola. Vorrei chiudere questo mio intervento ringraziando Baba per la grande opportunità che ci ha offerto e prometterGli che faremo del nostro meglio per lavorare in Unità, Pace, Amore e Rispetto reciproco. Discorso del dottor Michael Goldstein Presidente della S.S.S. World Foundation e del Praµânti Council

Con umiltà e Amore offro i miei riverenti omaggi ai Divini Piedi di Loto di Bhagavân Baba. 24

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Cari Fratelli e Sorelle, Sai Ram a tutti voi! È una grande gioia e un grande onore essere qui con voi. Oggi ho una missione: sono qui per dare testimonianza della Verità. Che cos’ è la Verità? La Verità è: Io sono voi, voi siete me, noi siamo Lui. Siamo Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba. Egli è divino e la Divinità è l’Amore senza ego. Questa è la Verità ed è ciò che intendo letteralmente e nel senso più profondo possibile. Noi siamo Uno, siamo divini. Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba è l’Incarnazione della Divinità. La Divinità è l’Amore senza ego. Noi non siamo solo amici, o gente con interessi simili. Siamo Uno, i nostri cuori spirituali sono Uno, la nostra essenza è Una; siamo essenzialmente divini e siamo Incarnazioni dell’Amore senza ego. Questo non si applica solo a noi, come devoti di Sai, ma a tutta la gente e ovunque, a prescindere dalle loro fedi. Tutti gli esseri umani sono essenzialmente divini. Tutti sono Uno nell’Amore disinteressato, e Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba è l’Incarnazione vivente di questo Eterno Amore senza ego, di questa Verità Spirituale Universale. Egli è l’Incarnazione Divina che cammina fra di noi. Per coloro fra di voi che possono non riconoscere la Divinità di Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba: non rattristatevi, non arrabbiatevi; la cosa importante è che abbiate fede nell’unità di tutta la gente in Dio e fede nella Divinità che è sempre stata, è, e sarà sempre Una. Per voi la Divinità può prendere la forma di Gesù, K©¹²a, Râma o altre forme di Dio. Dio ha scelto di camminare fra di noi molte volte ed ora è qui come Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba. Il Suo Amore, il Suo Messaggio è Uno e lo è sempre stato. Questa è la Verità che dovremmo abbracciare. La maggior parte di voi ha un retaggio cristiano. Pensate: se Gesù fosse qui, a dare la Sua Guida Divina all’umanità e noi facessimo chiese, riunendoci in congregazioni per ponderare il Suo Messaggio, se agissimo collettivamente per adempiere il Suo Messaggio all’uomo, per praticare e incoraggiare l’amore fraterno, per agire in tutti i modi all’insegna della buona volontà e dell’ amore altruistico... quale sarebbe la natura di questi gruppi! Se avete difficoltà ad amare Swami come il Signore nel vostro cuore, allora amate Gesù. È lo stesso. Amate Gesù per il Suo Amore Divino, per la Sua Saggezza, per la Sua Gentilezza, per la Sua Compassione e per tutti i Suoi Attributi, belli e nobili in modo supremo, che Egli ha vissuto come lezione per noi. Amate Gesù e capirete profondamente il Messaggio di Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba. Amate Gesù e inevitabilmente sentirete di adorare il nostro Signore, Sathya Sai Baba. Amate Gesù e sperimenterete la trasformazione spirituale e infine la Divinità di ›rî Sathya Sai Baba. Dio è sempre stato, è, e sarà Uno. So che qualcuno di voi considererà le cose che sto dicendo meri luoghi comuni. In effetti sono cose belle da ascoltare, ma non hanno alcun significato per noi, a meno che non abbiamo esperienza della Verità. Per comprendere veramente e profondamente dobbiamo avere l’esperienza spirituale. La Verità imparata intellettualmente risiede nella nostra memoria. La Verità sperimentata nel nostro cuore trasforma la nostra vita, così come trasforma coloro che ci stanno intorno. Chi è Lui, chi è Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba? ›rî Sathya Sai Baba è l’Avatâr vivente, la Divinità che ha preso forma per salvare l’uomo dalla propria iniquità. Egli è l’Amore di Dio. Dio è Amore. Agitando la mano Egli può far sì che riusciamo a vedere la Sua Divinità, a vedere il mondo come Sua Creazione e a vedere noi stessi come Manifestazioni Divine. Chi fra noi può elevarci, ispirarci, toccare i nostri cuori, far sì che riusciamo a vedere e conoscere la Verità, a sperimentare la Divinità dentro Mother Sai marzo - aprile 2008

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noi stessi? Soltanto Swami può farlo! Considerate il Messaggio del nostro amato Swami. Egli dice: “Io sono Io.” Si riferisce all’Io Universale che tutto sa, all’Io Eterno e Infinito, all’Io Divino. Si dice che gli occhi siano la finestra dell’anima. Le nostre finestre sono sporche. Quando saranno pulite e trasparenti come cristalli sperimenteremo il significato di “Io sono Io”. Dobbiamo fare questo per noi stessi, volgendoci all’interno, impegnandoci nell’indagine del Sé e seguendo la nostra coscienza. Tutti noi siamo manifestazioni del Signore. Ciascuno di noi dovrebbe poter dire: “Io sono Io.” Non il piccolo io di questo mondo con le sue preoccupazioni sciocche, meschine, egoistiche e mondane. Io sono piuttosto il Grande Io, l’Io Universale ed Eterno. Io sono l’Amore di Dio. Quante volte avete sentito Swami chiamarci “Premaswarûpalara”, che significa “Incarnazioni dell’Amore”? Noi ci sforziamo di essere il Grande Io, ma comunichiamo e interagiamo come piccoli io. Ogni volta che un devoto parla, per essere fedele alla propria Missione, che consiste nell’acquisire la Realizzazione del Sé, egli deve parlare da una prospettiva al di sopra dell’ego, al di sopra dei motivi e dei desideri egoici; deve parlare con Amore disinteressato, riconoscendo che veramente, nel senso più alto e profondo, noi siamo tutti Uno. Dio da Se Stesso fece molti. Noi siamo fra i molti che cercano di riunirsi e restaurare la nostra Unità in Dio. Dio osserva le nostre avventure e disavventure. Quando diventiamo ossessionati dalla nostra separazione e causiamo distruzione al benessere collettivo dell’umanità, Dio ci ispira nei Suoi modi magnifici, invisibili. Ci unisce. Quando il nostro fervore egoico diventa una febbre e la febbre diventa fanatismo che minaccia l’integrità, o persino l’esistenza dell’umanità, allora il Signore cammina fra noi e, direttamente o indirettamente, fa delle correzioni alle nostre tendenze e alle nostre abitudini. Egli altera il corso degli affari umani, risveglia i cuori che dormono, accende nei nostri cuori la lampada dell’Amore, che conferisce il calore dell’Amore Divino e la Luce della Divina Saggezza. Chi siamo? Alcuni o forse tutti noi siamo sinceri devoti di Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba. Lo amiamo. Sentiamo la Sua Presenza Divina nel profondo dei nostri cuori. Ci sforziamo di vivere la nostra vita in accordo con i princìpi spirituali che Egli ci ha insegnato. È su questa base che ci riuniamo come Suoi devoti in un’Organizzazione Spirituale a cui Egli ha prestato il Suo Sacro Nome. Ci impegniamo in pratiche spirituali benefiche e beneficiamo della buona fede e dell’amore disinteressato che abbonda nelle nostre riunioni. Noi cerchiamo di diventare chi siamo realmente invece di vivere la nostra vita come attori in una commedia mondana che è spesso frivola e superficiale, e sempre insignificante e irreale. Noi aspiriamo a trasformare noi stessi e ad acquisire la realizzazione del Sé! Che cos’è l’Organizzazione Sathya Sai? Qual è la natura di un Centro Sai? Il Centro Sai è un posto sacro, non un posto d’affari. Il Centro Sai è un posto sacro, non un posto sociale. Il Centro Sai è un posto spirituale, non un posto filosofico, intellettuale o politico. Le ambizioni economiche, sociali, filosofiche e intellettuali o gli obiettivi politici sono di 26

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questo mondo. Essi sono di Mammona. È scritto: “Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.” I Centri Sathya Sai Baba sono posti sacri, non centri di mercato. È nostro dovere preservare la dolcezza del satsa¾g Sai e la santità del Movimento Spirituale Sai. Non permettiamo che i Centri Sai o le Riunioni Sai diventino luoghi di commercio. Evitiamo tutti gli schemi non sacri. I Centri Sathya Sai Baba sono posti sacri, non luoghi sociali o politici. È nostro dovere preservare la purezza dell’Amore disinteressato Sai e la nobiltà del Servizio disinteressato Sai. Non permettiamo che i Centri Sai diventino posti in cui la gente si impegna in iraconde dispute o in competizioni. Evitiamo i temi egoici. Ricordate che la Divinità è Amore Disinteressato e che Swami è l’Incarnazione dell’Amore! L’esperienza Sai è l’impatto dell’Amore Disinteressato. L’ispirazione di trovarsi alla divina presenza del nostro Amato Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba, Coscienza Onnipervasiva, la cui Natura è Amore senza ego, risveglia la nostra coscienza, la nostra voce interiore e la verità. Siamo ispirati dal Suo Amore senza limiti, dal Suo Amore onnicomprensivo. Quando la nostra esperienza con Sai permea il nostro essere, la Saggezza di Swami diviene conoscenza dell’Amore Disinteressato. Quando studiamo, assorbiamo e applichiamo gli Insegnamenti di Swami, la scintilla dell’amore privo di ego e la verità universale attiveranno in noi gli inizi della saggezza. Realizziamo chi siamo, cominciamo a comprendere e a sperimentare l’amore senza ego. Riconosciamo il proposito divino della vita umana. La trasformazione Sai è l’effetto dell’amore disinteressato. Le nostre vite cambiano radicalmente come risultato della nostra esperienza Sai e della nostra saggezza Sai. La nostra visione della vita, i nostri pensieri, le nostre emozioni e i nostri atteggiamenti verso gli altri cambiano profondamente. Cominciamo ad amare tutti e a servire tutti senza desiderio di ricompensa o riconoscimento. L’azione Sai è la manifestazione dell’amore disinteressato. La nostra identificazione con la voce interiore della coscienza si manifesta in tutte le nostre azioni. Senza l’amore privo di ego non potete parlare al cuore di qualcuno, non potete assorbire il dolore di qualcuno, non potete elevare, non potete ispirare... Non potete diventare chi siete realmente, senza l’amore privo di ego. L’invito del nostro amato Swami all’Italia è un Messaggio di Amore senza ego e di unità. Il mandato è che dobbiamo restaurare la pace, la comprensione reciproca e il rispetto fra tutti i devoti. Dobbiamo restaurare l’amore disinteressato fra tutti coloro che sono presenti qui e quelli che non ci sono. L’Unità e l’Amore fra tutti i devoti è il nostro incarico oggi e voi non dovete mai darvi per vinti, mai! Le Istruzioni di Swami sono chiare: riunitevi in uno spirito d’Amore! Fate che ci siano Unità e Amore! Questo è il Messaggio di Swami all’Italia. Sono qui per comunicare il Messaggio di Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba; lo devo fare fedelmente per il mio beneficio spirituale: se sarò fedele al mandato beneficerò del proMother Sai marzo - aprile 2008

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gresso spirituale; se vacillerò, o mi lascerò deviare da idee o desideri egoici, starò tradendo la Missione affidatami dal mio Signore, il nostro amato Swami, e come risultato retrocederò spiritualmente. Io non ho preferenze, non ho desideri né nei vostri riguardi né nei riguardi di questa Organizzazione ad eccezione di quello di compiere fedelmente la mia missione per Swami. Per comunicarvi le Sue Parole e la Sua Volontà devo essere fermo, stabile e fedele alla mia missione. Consentitemi di riferirvi alcune esperienze che possono permettervi di avere una percezione della natura di questa Organizzazione. Quanto ci sforziamo di servire, di servire con tutto il cuore, di servire fedelmente, di comunicare le cose senza distorsioni? Queste sono le aspettative di Swami su di noi. Pertanto, nel compiere fedelmente la mia missione, devo chiedermi se i miei motivi sono davvero chiari. Sono certo che il mio unico motivo è servire Swami, senza desideri o attaccamenti personali? Infine, nel compiere fedelmente la mia missione, devo chiedermi se ho capito Swami correttamente prima di trasmettere il Suo Messaggio ad altri. Sono qui in Italia per portare l’amorevole Messaggio di Swami a voi. Vi amo come fratelli e sorelle e voglio aiutarvi a risolvere le vostre incomprensioni e a restaurare l’unità. Vi ho scritto a proposito di una controversia esistente fra di voi, riguardante l’opportunità di appoggiare o meno un partito politico promosso da un devoto italiano. L’anno scorso ho spedito a tutti i Centri due lettere a proposito di questa questione, consigliando a tutti i devoti di prendere essi stessi una decisione. Si tratta di una decisione personale e non ha niente a che vedere con l’Organizzazione. Prima di spedire quelle due lettere le ho presentate a Swami per ottenere la Sua approvazione. Egli ha approvato le lettere che vi ho spedito. Gliele avevo sottoposte perché ero consapevole che qui in Italia c’erano molta emotività e persino conflitti al riguardo. Volevo essere certo di stare esprimendo fedelmente la Volontà di Swami su questa questione. Comunque, nonostante le lettere, le controversie sono continuate. Evidentemente queste lettere non sono state sufficienti a sedare tutti i dubbi e i desideri. Così ho portato nuovamente la questione all’attenzione di Swami mentre ero con Lui, a novembre. Swami ha detto: “Non c’è connessione fra la politica e l’Organizzazione Sathya Sai, neppure in India.” Queste sono le parole di Swami ed Egli ci ha incaricati di andare in Italia a riferire il Suo Messaggio con fermezza ma con amore. Ha anche consigliato che vi riuniate in uno spirito d’Amore e restauriate l’Unità. Io chiedo che ciascuno di voi segua la propria coscienza nel decidere se vuol prendere parte o meno a un’azione politica. Ma in ogni caso, in nessuna circostanza, dovete fare di questo argomento politico un oggetto da prendere in considerazione nei Centri Sathya Sai Baba o nell’Organizzazione. Questa questione riguarda solo le preferenze personali o le decisioni individuali, non fa parte dell’Organizzazione e Swami non ha consigliato a nessuno di seguire questo partito politico né alcun partito politico. Swami ha detto con fermezza, ma amorevolmente, di porre fine a tutti i vostri conflitti e di 28

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sforzarvi di ottenere l’Unità nell’Organizzazione Sai in Italia. Ci ha detto di parlarvi con amore ma anche con fermezza. Avevamo ricevuto il programma di questo meeting e il dottor Narendra Reddy è tornato in India a gennaio per il darµan di Swami. In quell’occasione ha mostrato il programma a Swami. Swami l’ha benedetto e ha ripetuto che in Italia devono prevalere l’Amore e l’Unità. Il nostro incontro odierno, e tutti gli incontri Sai, i satsa¾g Sai e gli incontri dell’Organizzazione Sai, tutti gli eventi devozionali, educativi o di servizio, tutto ciò che viene fatto nel nome di Sai deve essere permeato dello spirito dell’amore senza ego e della luce della consapevolezza che noi siamo tutti, in realtà, Incarnazioni della Divinità. Nel contesto del nostro incontro facciamo sì che ognuno di noi abbia la cognizione della propria identità spirituale e del suo scopo nella vita. Solo allora saremo capaci di contribuire all’esplorazione, alla spiegazione e alla soluzione di questioni e problemi specifici. Soprattutto, allora saremo luci d’amore e di divinità in un mondo che talvolta ci appare un po’ abbandonato e sperduto. Di tanto in tanto sperimentiamo dei problemi nelle Organizzazioni Sathya Sai. I problemi non sono causati da una nostra mancanza di direzione. Di fatto, i problemi sono spesso causati dall’avere troppe direzioni. Il nostro zelo, a volte possiede tutte le direzioni fuorché quella giusta. La giusta direzione non è a nord, a sud, a ovest o a est. La direzione giusta è quella interiore, una direzione che trascende la bussola ed è sopra le latitudini e le longitudini delle stelle nei cieli. La direzione interiore porta al Cielo stesso! A volte è l’oscurità nel mondo a portare confusione e caos. Ma essa oggi è qui e domani non c’è più. La Luce Divina dell’amore senza ego è una fonte di calore e illuminazione. Essa c’è sempre e per sempre. Possa la luce della conoscenza del Sé risplendere più luminosa nel nostro cuore. Possa il nostro amore senza ego - gli uni per gli altri e per tutti gli esseri viventi - essere al primo posto nella nostra mente, sempre. Possiamo noi essere capaci di dire dalle profondità del nostro cuore: “Io sono io”! Jai Sai Ram

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Discorso 01-01-2008

Tutti sono uno; siate equanimi con tutti “Il sole appare, sereno e pacifico. Le giornate sono diventate più corte e soffia un vento fresco. I campi sono rigogliosi, ricoperti di messi dorate. Le calendule fioriscono, come ghirlande di perle, lungo le rive del fiume. I contadini esprimono la loro intensa gioia cantando. La dolce festa di Sa¾krânti cade nel mese di Pu¹ya (un mese del calendario indiano) e riempie le nostre case del grano appena raccolto.” Tutto è reazione, riflesso e risonanza Su questa terra l’uomo ha bisogno di molti oggetti, ma nessuno di essi è permanente; sono tutti come nuvole passeggere. IN QUESTO MONDO , CIÒ CHE VOI CONSIDERATE PERMANENTE È IN EFFETTI TRANSITORIO . SI DOVREBBE FAR DI TUTTO PER OTTENERE CIÒ CHE È PERMANENTE, REALE ED ETERNO.

La Bhagavad Gîtâ dichiara:

εvara sarva bhûtânâ¼ “Dio è l’Abitante di tutti gli esseri”. εâvâsyam ida¼ sarva¼ “L’intero universo è pervaso da Dio”. Incapace di realizzare questa verità, l’essere umano lamenta: “Ovunque io guardi, vedo solo esseri umani; non riesco a vedere Dio.” Yad bhavam tad bhavati “Tali i sentimenti, tali i risultati”. Supponete di indossare un abito particolare e di essere in piedi davanti a uno specchio: in esso troverete il vostro riflesso. Allo stesso modo, i vostri pensieri e i vostri sentimenti si riflettono nel mondo esterno. Tutto è reazione, riflesso e risonanza. Il vostro stesso stile di vita si riflette nel mondo esterno. Qualsiasi cosa diciate vi torna indietro sotto forma di risposta, ma la gente pensa che siano le altre persone a pronunciare quelle parole. Questa è la verità. Eppure gente diversa spiega una stessa verità in modo diverso aderendo all’aforisma:

Mamaivâ¼µo jîvaloke jîvabhûta sanâtanah “L’eterno Âtma in tutti gli esseri è una parte della Mia Essenza.”

Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti La Verità è Una, ma il saggio si riferisce a Essa con nomi diversi.

Io sono in voi, con voi, intorno a voi, sopra di voi e sotto di voi. In questo universo non c’è luogo in cui Dio non sia presente. Analogamente, non esistono né un nome né un oggetto che non Gli appartengano. Le Upani¹ad proclamano la stessa Verità nelle dichiarazioni:

Tutte le forme che vedete nel mondo esteriore sono in effetti il vostro stesso riflesso.

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Fate emergere “educare” nei vostri cuori In questa sala sono radunate molte migliaia di persone, ma in ognuna di esse c’è un solo cuore e questo è il cuore spirituale. Non

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Discorso 01-01-2008 Mi riferisco al cuore fisico. Sfortunatamen- isce in tutti questi Valori Umani. te la gente, anche quando ha un’altissima istruzione, è incapace di riporre la propria Perseguite solo la Verità fede nel cuore spirituale. Voi siete tutti istru- Perseguite la Verità, tenendo l’Amore come iti, bene istruiti. base nel vostro cuore. La Verità è eterna; la Verità è Dio. Essa non è soggetta a camNonostante tutta la sua istruzione biare nel tempo. Lasciate che l’Amore si e intelligenza una persona stolta rifletta nello specchio della Verità. non conoscerà il proprio Sé Ogniqualvolta vi imbattiate in una persona e una persona dalla mente malvagia che non è di vostro gradimento la considenon lascerà andare rate vostra nemica perché avete in mente le proprie cattive qualità. la relazione terrena che avete con essa ed è per questo che cominciate a odiarla. Far Questo non è il genere d’istruzione che questo non è corretto perché in effetti essa dovete perseguire; questa è l’istruzione se- non è diversa da voi stessi; voi e lei siete colare che viene impartita in un’istituzione soltanto Uno. Questo pertanto significa che sotto la guida di un insegnante. Oggi tutta state odiando voi stessi. Non esiste niente, la nostra istruzione, le nostre parole e i no- a questo mondo, che sia un’altra persona o stri discorsi sono solo artificiali. Alla base un altro oggetto: esiste solo l’Uno. Dobbiadi tutto c’è qualcosa di più profondo: la mo innanzitutto realizzare e seguire questa Verità Fondamentale. Essa non fa parte del Verità. SFORTUNATAMENTE OGGI NON RIUregno dell’istruzione: è “educare”. L’istru- SCIAMO A TROVARE ALCUNA VERITÀ. IN QUEzione è del mondo, mentre “educare” va STO MONDO, NEL CAMPO DELL’ISTRUZIONE, oltre il mondo. “EDUCARE” NON È QUALCOSA DELLA POLITICA O NELLA VITA MONDANA, NON CHE SI PUÒ VEDERE A OCCHIO NUDO, MA RISIEÈ POSSIBILE TROVARE LA VERITÀ! PERSINO IN DE NEL PROFONDO DEI NOSTRI CUORI E DEVE TRIBUNALE, SEDE DELLA GIUSTIZIA, LA GENTE GIURA SU DIO E POI DICHIARA IL FALSO . ESSERE FATTA EMERGERE CON UNO SFORZO CONSAPEVOLE. Dov’è la Pace? Fuori di noi? No, Ovunque andiate, la falsità e la menzogna fuori ci sono solo pezzi e ancora pezzi. (Qui imperversano. La gente spende molto deSwami ha fatto un gioco di parole naro nel tentativo di stabilire la verità, ma intraducibile, basato sulla somiglianza fo- questo non è necessario: è sufficiente che netica fra le due parole inglesi “peace” la gente coltivi l’Amore reciproco. (pace) e “piece” (pezzo) - N.d.T.). La Pace è nel vostro cuore e lo stesso è per l’Amo- La Pace, la Verità, la Beatitudine re. L’Amore è nel vostro cuore; non può e l’Amore possono essere trovati essere visto. L’Amore è Dio: vivete nel- solo in seno a se stessi l’Amore. Anch’Esso fa parte di “educare”, Quando incontrate qualcuno che considecome la Non violenza. Non si trova nel rate vostro nemico dovete dire: “Ti porgo i mondo esteriore. Oggi il mondo è dilaniato miei saluti!” Egli, a sua volta, farà lo stesso! dai conflitti; non c’è pace da nessuna parte. Come sono i nostri sentimenti così saranno La Verità, la Rettitudine, la Pace, l’Amore e quelli degli altri. I nostri pensieri e sentimenti la Non violenza costituiscono i cinque soffi trovano un riflesso nell’altra persona. vitali (pañcaprâ²â) dell’essere umano. Oggi nel mondo è assolutamente impossiL’Amore è la corrente sotterranea che flu- bile trovare la pace. Ovunque guardiate, al Mother Sai marzo - aprile 2008

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Discorso 01-01-2008 mercato, nei bazar o in un negozio, trove- SWAMI NIENTE PUÒ PROTEGGERVI. Dovrete rete solo confusione e conflitto (galata). comprendere questo Principio dell’Amore Persino se vi recate in un hotel troverete (Prema Tattva). anche lì qualcuno che discute con il came- Tutti sono fratelli e sorelle, ma persino tra riere, dicendo: “Questo idly non è buono, fratelli e sorelle sorgono delle divergenze! questo vada non ha alcun sapore, i dosa Perciò coltivate l’amore reciproco: mantenon li avete fritti bene” ecc. (idly, vada e nete sempre un atteggiamento gioioso, con dosa sono tipiche pietanze indiane - un dolce sorriso sul viso. Non fate mai una N.d.T.). A questo mondo non trovate ordi- “faccia da olio di ricino”. Allora nobiliterete ne in nessun posto; ovunque ci sono confu- la vostra vita e la renderete esemplare. DOsione e conflitti. IN EFFETTI NEL MONDO LA VETE ESSERE SEMPRE ALLEGRI E FELICI. CHE PAROLA “PACE” NON SI TROVA DA NESSUNA PARCOSA VI MANCA? CON L’AMORE E LA GRAZIA TE. INVECE , QUI A PRAµÂNTI NILAYAM L’ATDI S WAMI AVETE TUTTO! ALCUNI NON CE LA MOSFERA È TOTALMENTE DIVERSA. IN QUESTA FANNO A SOPPORTARE LE DIFFICOLTÀ, MA, SE SALA C’È UNA PACE ASSOLUTA, UNA PACE CHE COSTORO RIUSCISSERO AD AVERE UN PO’ DI PAZIENZA, PERSINO QUEL DOLORE, QUELLA SOFNON POTETE TROVARE DA NESSUN’ALTRA PARTE AL MONDO E LO STESSO DICASI PER IL SENFERENZA FINIREBBERO PER DIVENTARE OCCATIMENTO DELL’AMORE: NON LO TROVATE IN SIONE DI GIOIA. “Il piacere è un intervallo fra due dolori.” ALCUN ALTRO POSTO. QUESTO È IL MOTIVO PER “Voi non siete una persona, ma tre: quella CUI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE PROVEche pensate di essere; quella che gli altri penNIENTI DA TUTTO IL MONDO SI RADUNANO QUI. Per quale motivo la gente va nei luoghi sa- sano che voi siate e quella che siete realcri a pregare? A quale scopo? Per acquisire mente.” “Quella che siete realmente” è la Pace, Felicità, Beatitudine e Amore. Questi Verità. Voi leggete molti libri, ma, se non ragazzi hanno studiato a Brindavan e a riuscite a mantenere le vostre teste nella giuPuttaparthi. Essi hanno viaggiato per tutto sta condizione, quanto avete letto diventerà il Paese e anche all’estero, ma non sono inutile. Quindi, la “testa” è molto importanriusciti a trovare la pace della mente da nes- te. Tutto questo è “educare”. Dovete aver suna parte, neppure per due minuti. Infatti letto volumi e volumi di libri scritti da perla pace è nella propria mente; quindi non sone di grande levatura e ognuno di questi serve a niente cercare la pace nel mondo autori avrà sottolineato un aspetto particoesteriore. Analogamente, la Verità e l’Amo- lare della Divinità, ma la somma totale di re si possono trovare solo in seno a se stessi. tutte queste descrizioni rappresenta nel suo complesso la Divinità, che è Una. Talvolta Tutto dipende dalla vostra stessa visione la vostra stessa mente vi si rivolta contro: è Se coltiverete l’Amore, potrete ottenere il risultato dei vostri stessi pensieri. Tutto è tutto in questo mondo. SWAMI È UN’INCAR- reazione, riflesso e risonanza. Sia il bene sia il male sono entrambi solo dentro di voi NAZIONE DELL’AMORE. L’AMORE È LA SUA PIÙ e non nel mondo esteriore. Se la vostra viGRANDE PROPRIETÀ! IL MIO DOVERE CONSIsione è cattiva vedrete il male; se è buona STE NEL DIVIDERE QUESTO AMORE CON TUTTI vedrete Dio dappertutto. Se abbandonate la VOI. SE RIUSCITE A COMPRENDERE L’AMORE DI SWAMI NEL SUO VERO SPIRITO E A FARNE USO Verità e l’Amore, e cominciate a vedere il mondo da questo punto di vista, troverete NEL MODO APPROPRIATO, SENZA DUBBIO PROdifferenze ovunque. SPERERETE . ALL ’INFUORI DELL’AMORE DI 32

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Discorso 01-01-2008 VERSE. Il Signore Vi¹²u assunse le forme Swami è con voi e in voi: tutti sono Uno di diversi Avatâr nel K©ta Yuga e lo stesso Incarnazioni dell’Amore! Cari studenti! Signore venne come Râma nel Tretâ Yuga Tutti voi lavorate in Paesi molto lontani, ep- e come K©¹²a nel Dvâpara Yuga. Allo pure vi ricordate di Swami e cercate di tro- stesso Principio Divino ci si riferisce come varvi alla Sua Divina Presenza almeno per Brahmâ (Creatore), Vi¹²u (Conservatore) pochi giorni ogni anno. Questa è per voi e Maheµvara (Distruttore). I diversi Nomi una grande fortuna. (Forte applauso). Que- vengono assegnati allo scopo di sto accade per una sola ragione: il vostro identificarLi. Quando qualcuno vi chiede amore per Swami. Se tra voi e Swami non come vi chiamate voi menzionate qualche ci fosse un vincolo d’amore, non sareste nome. Quel nome vi è stato dato dai vostri venuti qui con le vostre famiglie sostenen- genitori, non ci siete nati! Quando nasceste do spese ingenti e sopportando una notevo- eravate soltanto dei bambini; i nomi vi sono le fatica fisica. Dovete comprendere questa stati dati dopo. verità. Potete aver studiato a Brindavan o a Sfortunatamente oggi, sulla base dei nomi e Praµânti Nilayam e ora state lavorando in delle forme, indulgiamo nelle controversie Paesi diversi, ma, dovunque siate, ricorda- persino quando si tratta di Dio. In verità, te sempre che Swami è con voi e in voi. chiunque incontriate è una incarnazione della Quando qualcuno vi chiede da dove venite, Divinità. Per esempio, se incontrate un menvoi rispondete che siete di Brindavan o di dicante, (ricordatevi che) anch’egli è Dio, è Praµânti Nilayam. Voi lo dite per vostra sod- Dio in quella forma; perciò offritegli i vostri disfazione, ma la verità è che Swami è in ossequiosi omaggi. In questo non c’è niente voi, Brindavan è in voi e Praµânti Nilayam di sbagliato. Tutti sono Uno: siate equanimi è in voi. Chi vuole ottenere il con tutti. soddisfacimento del Sé deve comprendere Amate tutti e servite tutti, che si tratti di veramente che tutti sono Uno. Le religioni mendicanti o di milionari. sono molte, ma l’obiettivo è uno. Quest’anno porterà cambiamenti sul Le religioni sono molte, ma la meta è una. piano fisico, ma non su quello spirituale Le stoffe sono molte, ma il filato è uno. Quest’anno potranno verificarsi molti I gioielli sono molti, ma l’oro è uno. cambiamenti a livello fisico, ma non ci sarà Le mucche sono molte, ma il latte è uno. alcun cambiamento nella sfera spirituale. È Gli esseri sono molti, ma il respiro è uno. possibile che, nel mondo laico, qua e là si Le caste sono molte, ma l’umanità è una. verifichino dei conflitti e potranno verificarsi cambiamenti e combinazioni in campo poliChiunque incontriate è un’incarnazione tico; potranno nascere nuovi partiti e nuove della Divinità alleanze. PARTITI, PARTITI E PARTITI... MA Gli esseri umani possono essere di colori CHE COSA SONO QUESTI PARTITI? SONO SOLdiversi, ma la Beatitudine che sperimenta- TANTO PER IL TÈ, NON PARTITI. (Il termine no nel loro cuore è solo Una. Noi dobbia- “party” è qui preso scherzosamente da mo aspirare a quella Beatitudine ignorando Swami nel suo significato di “festa” o le differenze individuali, che sono solo tem- “ricevimento”. Egli gioca sul fatto che poranee. LA DIVINITÀ È UNA SOLTANTO; “partito” e “festa”, in inglese, si traduESSA ASSUME FORME DIVERSE IN EPOCHE DI- cono entrambi con “party” - N.d.T). Mother Sai marzo - aprile 2008

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Discorso 01-01-2008 vete sviluppare l’Unità. Per riuscirci la gente Tutti hanno il potere divino innato, deve liberarsi della propria ristrettezza di ma nessuno ne è consapevole mente. (Swami mostra un fazzoletto – Trattate tutti gli esseri umani nello stesso N.d.T.). Questo è un fazzoletto. Esso è fatto modo; così facendo, tutti saranno contenti. di numerosi fili. Se rimuovete un filo dietro Il bene e il male, il piacere e la sofferenza, l’altro, alla fine non ci sarà più alcun faztutto deve essere affrontato con un senso di zoletto! La stoffa è fatta di fili che, a loro equanimità: questo è il dovere primario di volta, sono fatti di cotone; analogamente, un essere umano. La mente dell’uomo va non può esservi “umanità” senza esseri soggetta a molti cambiamenti in conseguen- umani. L’“umanità” deve essere trasformaza del cibo che si consuma e della compa- ta gradualmente in Divinità. Una persona gnia che si frequenta. LA MENTE È COME UNA divina avrà poteri divini. In effetti tutti voi possedete il potere divino; non c’è un sinSCIMMIA PAZZA; NON UNA SCIMMIA NORMALE, MA UNA “ SCIMMIA PAZZA”. In senso stretto, golo essere umano privo del potere divino la mente è una componente del genere uma- innato, ma nessuno ne è consapevole. no e quindi dovrebbe essere gentile (altro gioco di parole in inglese di Swami, basa- Se otterrete la purezza, Swami vi darà to sul fatto che “umanità”, o “genere uma- il darµan lì dove siete no”, si dice “mankind”, parola che con- La gente Mi chiede molto spesso: “Swami, tiene in sé anche la parola “kind”, che come possiamo ottenere l’Unità?” L’Unità significa gentile - N.d.T.), ma, per sfortu- è, in effetti, la vera e propria natura del gena, noi oggi la trasformiamo in una scim- nere umano. Dimenticando questa verità, mia. Una persona dovrebbe essere sempre la gente continua a discutere dicendo: “Lui una persona! Lasciate che gli altri facciano è diverso da me, io sono diverso da lei” a noi inconsapevolmente ciò che desidera- ecc. Con argomentazioni di questo genere, no, ma voi non dovete pensare cosciente- la Divinità non l’acquisirete mai. Dovete mente di arrecare danno agli altri. Questo è sempre pensare che voi e gli altri siete solil Mio consiglio. tanto Uno. Voi dite: “Il tale è mio padre, la Questo Corpo sta vivendo il Suo tale è mia madre e quella è mia sorella”, ma ottantatreesimo anno d’età. In tutti questi queste non sono parentele. Padre, madre, anni Io non ho mai fatto alcun male o cau- sorella ecc. sono solo delle relazioni a livelsato alcun dolore a nessuno, non ho mai lo fisico. La relazione di marito e moglie mentito e ho detto sempre il vero e soltanto nasce soltanto dal matrimonio, altrimenti chi il vero. Vedere la menzogna Mi causa una è un marito e chi è una moglie? Tutte quegrande sofferenza. Diciamo quindi solamente ste non sono altro che relazioni stabilite dalla verità, nient’altro che la verità e la vitto- l’uomo che comunque, finché esistono, vanria sarà certamente nostra. Seguite sempre no rispettate e seguite. MARITO E MOGLIE NON il sentiero della verità. Amate tutti! AMARE DOVREBBERO MAI FERIRSI; SE UNO DI ESSI COMMETTE UN ERRORE, QUESTO DOVREBBE ESSER QUALCUNO È FACILE, MENTRE ODIARE È PIUTTOSTO DIFFICILE. Se amate gli altri, tra voi ci FATTO NOTARE DOLCEMENTE A CHI HA SBAGLIAsarà unità. Tutti diventeranno Uno. Dove TO AFFINCHÉ VENGA CORRETTO. Tormentare, c’è Unità c’è Purezza, dove c’è Purezza maltrattare e fare violenza fisica sono pratic’è Divinità. che deleterie a cui non si deve mai ricorrePerciò, se volete ottenere la Divinità, do- re. SE VIVETE TUTTI IN UNITÀ E CONTEMPLA34

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Discorso 01-01-2008 e caos totali. Ovunque guardiate vedrete TE COSTANTEMENTE DIO , OTTERRETE LA PUREZZA E SWAMI VI DARÀ SICURAMENTE IL solo interminabili conflitti; il mondo odierno DARµAN LÌ DOVE SIETE. (Applausi). Io apè pieno di egoismo e interesse personale. partengo a tutti voi (applausi) e tutti voi Questi due, finché saranno predominanti, appartenete a Me. Io non faccio differen- condurranno soltanto alla sconfitta. Voi siete ze tra gli individui: tutti sono Miei e Io ap- tutti studenti dello ›rî Sathya Sai College e partengo a tutti. TRA LE PERSONE POSSONO quindi dovete vivere all’altezza degli ideali delle Istituzioni Didattiche Sathya Sai. SE ESISTERE DELLE DIFFERENZE SOTTO CERTI ASPETTI, DA UN PUNTO DI VISTA MONDANO, MA LA GENTE LODA UNO DI VOI , STUDENTE DELLO ›RÎ SATHYA SAI COLLEGE, PERCHÉ È UN BRANON C’È ALCUNA DIFFERENZA A LIVELLO SPIRITUALE. VO RAGAZZO, IO NE SARÒ MOLTO CONTENTO. Voi tutti vi guadagnate un buon nome e ciò Siate pronti a lottare per la verità Mi procura una grande felicità. (Applausi). Cari ragazzi! Voi siete venuti qui con un Non c’è niente di più grande che Io possa grande amore per Swami. Che i vostri cuori desiderare e non lo chiedo per Me Stesso: possano essere colmi d’Amore fino all’or- voi dovete guadagnarvi un buon nome per lo! Dite sempre la verità. Nel farlo potrete il vostro stesso bene. Bangaru (Miei tesoincontrare delle difficoltà, ma non importa; ri)! Comportatevi di conseguenza. aderite alla verità e otterrete certamente il Ovunque vi troviate non dimenticate di consuccesso. Non abbiate mai paura di dire la templare il Nome Divino. Può trattarsi di verità; per essa siate pronti a lottare. Sola- qualunque Nome come Râma, K©¹²a, mente la verità trionfa (Satyameva jayate); Govinda, Nârâya²a, Madhusûdana, quindi dite sempre la verità. La menzogna Trivikrama ecc. Nonostante i Nomi siano vi procurerà solo una cattiva reputazione. diversi, Dio è solo Uno; è l’Essere Cosmico, Aderite alla verità in tutte le circostanze e che ha migliaia di teste, occhi e piedi coltivate l’Amore. La Verità è Amore e (Sahasra µîr¹â puru¹ah sahasrâk¹ah l’Amore è Verità. Se vi lascerete guidare da sahasra pâd). Aderite alla verità e amate questi due come dai due occhi, nella vita sempre. riuscirete sempre. Adorare Dio ripetendo la parola bhakti (devozione) con vuota retori- (Baba canta il bhajan: “Hari Bhajana ca non serve a niente. Voi potete essere molto Binâ...” e continua il Suo Discorso). intelligenti, potete anche aver acquisito una vasta conoscenza, ma, se non sviluppate il Cantate i bhajan anche se gli altri senso della discriminazione, tutta la vostra non condividono la vostra gioia intelligenza e conoscenza si ridurranno a La gioia che ci deriva dal canto dei bhajan zero. La discriminazione è quindi di impor- non si può ottenere in nessun altro modo; tanza capitale. ANALIZZATE LA CORRETTEZZA c’è così tanta gioia nel cantare i bhajan e nel lodare il Nome di Dio! O MENO DEL VOSTRO PUNTO DI VISTA E, SE SIETE CONVINTI CHE SIA GIUSTO, ADERITEVI FINO Anch’Io so cantare i bhajan melodiosamente, ma, al momento, non sto bene di gola. I ALLA FINE. BHAJAN DANNO GRANDE GIOIA; ANCHE SE GLI L’Essere Cosmico ha migliaia di piedi, ALTRI NON LA CONDIVIDONO, CANTATELI PER occhi e teste VOSTRO DILETTO. IO NE SONO MOLTO FELICE. Oggi il mondo è in uno stato di confusione (Rivolgendosi ai vecchi studenti, Swami Mother Sai marzo - aprile 2008

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Discorso 01-01-2008 Praµânti Nilayam, 1 gennaio 2008, prosegue: - N.d.T.) Quando pensate di parSai Kulwant Hall, tire per tornare a casa? Ovunque andiate, la Capodanno 2008 Grazia di Swami è con voi in abbondanza; domani distribuirò del prasadam a tutti voi. (Tradotto dal testo inglese pubblicato da: Possiate tutti tornare ai vostri luoghi di prowww.sssbpt.org) venienza con dei ricordi gioiosi di questo incontro divino.

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Dare agli altri sempre il meglio

(Continua)

Sotto la Veranda

(...) Il ragazzo ha proseguito raccontando un’altra esperienza. Quando una volta Baba è andato a Bombay, ha dato l’interview a un gruppo di donne volontarie e ha chiesto loro: “Che cosa fate?” “Swami, serviamo cibo ai poveri”, esse hanno risposto. “Oh, capisco. E che qualità? Servite riso da 2 rupie o da 4 rupie?” Ci sono due qualità di riso: una più economica che costa 2 rupie, l’altra, di qualità migliore, da 4 rupie. “Serviamo riso da 2 rupie, Swami.” “Ma guarda un po’! Per voi, per i vostri bambini, per i vostri mariti, comprate riso da 4 rupie, mentre ai poveri date riso da 2 rupie. Questo non è servizio! Se distribuite ai poveri riso di scarsa qualità, essi si ammaleranno; tuttavia non potranno affrontare le spese mediche. Molto male! Dovreste dare ai poveri il meglio che offrite a voi stessi e non ciò che viene scartato, inutilizzato, rifiutato. Agli altri andrebbe dato sempre il meglio.” Questo ha detto Swami. (Improvvisamente il condizionatore della casa dove si sta tenendo l’incontro, comincia a emettere un cattivo odore. Anil Kumar, vedendo i nasi arricciati dei presenti, dice:) “Potete chiudere la porta, se volete... Oh! È il condizionatore? Oh, sta partecipando e commentando quel tipo di servizio. (Risate). Sta dicendo che servire in quel modo puzza così! (Risate). Ci sta informando che bisogna migliorare le cose. Bene! E questo perché non esiste materia che sia inerte. (Risate). Siccome tutto è energia, anche lui ha il diritto di parlare nel suo linguaggio. Molto bene!” Il ragazzo ha poi concluso il suo intervento con una bellissima considerazione: colui che riceve, colui che dona e la cosa ricevuta sono la stessa cosa. Colui che riceve il cibo, colui che offre il cibo e il cibo stesso sono divini. Questo è lo spirito, il marchio dietro il servizio. Swami ha apprezzato moltissimo quanto detto. (Tratto da Perle di Saggezza n.1 del 28 settembre 2002)

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Discorso 26-12-2007

Con la fede in Dio nella vita si può ottenere tutto “Un uomo in preda all’ira non è in grado di ottenere niente. Egli commette errori, indulge in azioni peccaminose e viene evitato da tutti. L’Amore è Dio e Dio è Amore. Senza Amore l’uomo non potrebbe esistere.” Siamo noi i responsabili di ciò che vediamo intorno a noi Nel mondo, specialmente al giorno d’oggi, è la mancanza d’Amore a essere responsabile di tutte le divergenze, le discussioni e i conflitti. Molta gente dice che oggi il mondo è afflitto dal dolore, dalle perdite e dalle difficoltà. Io non Mi associo a questo modo di vedere e vi dico che sono tutte solamente vostre illusioni. In effetti, in questo mondo, non ci sono né inquietudine né dolore. Io vedo ovunque solo pace, pace e solo pace. Se nei vostri cuori c’è pace, tutt’intorno a voi potrete vedere solo pace. Inquietudine, dolore, rabbia ecc. sono la reazione, il riflesso e la risonanza del nostro stato interiore. Le sofferenze e le difficoltà, la rabbia e l’inquietudine ce le facciamo e creiamo noi. Esse non sono fenomeni naturali di questo mondo. L’unica Verità è il Sé dentro di voi Quando qualcuno vi chiede come vi chiamate, gli rispondete dicendo qualche nome. (Swami, a questo punto, chiede a uno studente seduto davanti a Lui come si chiama. Il ragazzo risponde: “Vikas”. Swami continua: - N.d.T.) Questo non è il suo vero 38

nome. Analogamente, se vi chiedete l’un altro come vi chiamate, ognuno dirà un nome. Ma se Dio dovesse menzionare il Proprio Nome direbbe: “ Aha¼ Brahmâsmi” (Io sono Brahman). Anche tutti noi dovremmo ripetere questo Nome, perché siamo tutti Incarnazioni del Divino Sé. Tutti i nostri nomi ci sono stati dati dai nostri genitori. Non siamo nati con un nome particolare. Coloro che non sanno comprendere questa verità non sono in grado di condurre una vita felice. Incarnazioni dell’Amore! In realtà, “Amore” è un altro nome di Brahman. Infatti, i nomi Amore, Âtma, Prema, Aha¼ e Brahman hanno tutti lo stesso significato. A questo mondo non esiste nient’altro che l’Amore, ma sfortunatamente voi non riuscite a capire che cosa sia, Lo considerate una cosa relativa al mondo, qualcosa di fisico, ma Esso non ha alcuna relazione con la sfera fisica. Esso è la Verità vera e propria. Voi non siete una persona, ma tre: quella che pensate di essere, quella che gli altri pensano che voi siate e quella che siete realmente. Ciò che pensano gli altri è tutta immaginazione. L’unica Verità è il Sé dentro di voi. Chi è questo Sé? È l’“Io”. Questo “Io” è lo stesso in tutti. I cristiani adorano la Croce, che è il simbolo che esorta la gente a liberarsi dell’ego. Nessuno è diverso da voi; perciò dovete sempre attestare la Verità secondo cui tutti sono Uno (Il numero 1 assomiglia alla parola inglese “I”, che significa “Io” - N.d.T.). Coloro che nascono dal karma e crescono, e alla fine muoiono (cioè i corpi fisici), non sono reali. Quindi, voi siete Brahman, in accorMother Sai marzo - aprile 2008

Discorso 26-12-2007 do con la dichiarazione vedica: sempre più e) a mezzogiorno ci cade sotto i piedi. L’ombra cresce e poi torna a reAha¼ Brahmâsmi stringersi. Non dobbiamo quindi vederla er“Io sono Brahman”. roneamente come nostra base. Incarnazioni dell’Amore! Potete realizzare la Verità solo se credete di L’Amore è la qualità più importante in un essere Brahman. Finché questo non acca- essere umano e la fede è la base di questo drà sarete confinati ai diversi nomi Amore. La parola “Love” (parola inglese (Ramanna, Krishnananna ecc.) che vi sono che significa Amore - N.d.T.) comincia con stati assegnati dai vostri genitori a scopo di la lettera “L” che sta per “Lord” (in ingleidentificazione. Certamente non siete venu- se: Signore - N.d.T.). ti al mondo con alcun nome. Se qualcuno si informa presso dei neogenitori sul nome del Tutta la creazione è la manifestazione loro bambino appena nato è possibile che dell’Amore di Dio, questi rispondano che al bambino non è stato dalla minuscola formica ancora dato alcun nome. È chiaro che tutti i al potente elefante. nomi ci vengono imposti da qualcuno e non Tutto è creazione di Dio. sono innati. Essi servono all’identificazione degli individui interessati. Miliardi e miliardi Non si muove foglia di persone abitano questo mondo, ma nesche Dio non voglia. suna di esse sembra aver compreso la VeriChi non capisce questa verità tà secondo cui esse sono Dio. Sfortunataviene trascinato via dalla superbia mente oggi viviamo le nostre vite con nomi dell’intelligenza e della discriminazione. assegnatici da qualcuno. Che cos’è Ma nessuno, Brahman? Brahman è l’“Io” che non nasce per quanto grande possa essere, e non muore. Questa è l’unica Verità: gli sa che cosa lo attenda in futuro. altri eventi vengono e vanno. COME HA FATTO UN FILO D’ERBA A NASCERE? Tutto avviene per Divino Sa¾kalpa SOLO PER VOLONTÀ DI DIO! ALLO STESSO Per esempio, Io ho voluto creare questa MODO OGNI ESSERE UMANO NASCE SOLO PER catena. (Swami crea una catena d’oro con VOLONTÀ DI DIO. Senza Dio non può esserle Sue Mani Divine – N.d.T.). Questa è stata ci creazione. Se guardate la terra durante creata per Volontà Divina. Prima non c’era. l’estate essa ha un aspetto riarso, ma, quanAnalogamente, in questo mondo tutte le cose do arriva la stagione delle piogge, la terra è e gli esseri sono nati a causa della Volontà verde e coperta di piante. Da dove sono (Sa¾kalpa). La Volontà Divina è la causa di spuntate? È successo a causa della pioggia, tutta la creazione. Anche l’illusione (mâyâ) che è scesa dalle nuvole. Le nuvole si forha avuto un suo ruolo perché è quando la mano a causa del sole. Il sole stesso ha oriVerità e mâyâ si incontrano che avviene la gine in Dio. Tutto nasce dunque da Dio: creazione. Senza mâyâ non ci sarebbe cre- senza Dio non possono esserci né aria, né azione. Mâyâ è come l’ombra di un essere sole, né pioggia, né piante. Sebbene siamo umano, ma quest’ombra ci inganna. All’al- a conoscenza di questa verità, abbiamo la ba la nostra ombra è lunga, ma poi, a mano tendenza a dimenticare Dio, mentre ricora mano che il sole si alza, (essa si accorcia diamo tutto il resto. Questo non è corretto. Mother Sai marzo - aprile 2008

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Discorso 26-12-2007 NON DOVETE MAI DIMENTICARE DIO. DIMEN- per partecipare a una festa. Gesù si meTICARE D IO EQUIVALE A DIMENTICARE TUTTO scolò alla folla e non ci fu verso di trovarLo nonostante le intense ricerche. I genitori eraIL RESTO PERCHÉ EGLI È LA CAUSA DI TUTTO. SFORTUNATAMENTE OGGI STIAMO DIMENTICAN- no molto preoccupati. Alla fine Gesù tornò DO LE FONDAMENTA, O CAUSA PRIMA, DELL’INdai propri genitori e, quando questi Gli chieTERO UNIVERSO . Se non ci sono fondamensero dove fosse stato, Egli rispose che si ta non ci saranno neppure le mura, e senza era recato in un tempio lì vicino ad ascoltale mura non potrà esserci un tetto e non si re il discorso di un sacerdote. Il sacerdote può vivere in una casa senza tetto. Perciò Gli aveva insegnato: “Solo Tu sei la Verità; innanzitutto sono importanti le fondamen- ricordalo.” Da allora in poi, meditando cota. Su di esse verranno poste le colonne su stantemente su questo insegnamento, Gesù cui verrà posato il tetto. Sulla base di que- vagò a lungo da solo finché non arrivò vicista analogia, la fiducia in se stessi rappre- no a un fiume ove erano seduti alcuni pesenta le fondamenta, la soddisfazione di sé scatori. Il primo fra loro che Gesù vide fu è il muro, il sacrificio di sé è il tetto e final- Pietro. Gesù gli chiese: “Come ti chiami?” mente la realizzazione del Sé è la vita. Quin- e questi disse: “Il mio nome è Pietro e quedi, per ogni cosa devono esserci delle fon- sto è mio padre (indicando un anziano sedamenta. Questa è una Verità basilare che duto là vicino, che stava tessendo una rete ci stiamo dimenticando. da pesca). Gesù fece amicizia con Pietro ed egli si lamentò: “Ieri siamo andati in cerca Gesù, Incarnazione del Divino Sé di pesce per tutta la giornata, ma non ne Gesù era figlio di Giuseppe e Maria. Maria abbiamo trovato neanche uno.” Gesù rispolo portava in grembo quando Lei e Giusep- se: “Andate nel tal posto e ne troverete in pe dovettero mettersi in viaggio per grandi quantità” e accompagnò i barcaioli Betlemme per prendere parte al censimen- nella loro attività. Come Gesù aveva preto ordinato dall’imperatore romano. Dovet- detto, essi riuscirono a prendere moltissimo tero compiere tutto il viaggio a dorso d’asi- pesce e pensarono con meraviglia: “Gesù è no. Fu un viaggio difficile e quando final- grande! Egli sa tutto.” Da quel momento in mente arrivarono a Betlemme era già notte. poi essi Lo considerarono loro precettore. Non c’era un luogo dove potersi riposare NONOSTANTE FOSSE GIOVANE DI ETÀ E DI ASPETed erano stanchi. Giuseppe cercò ovunque TO, GESÙ ERA ANZIANO A SUFFICIENZA PER un posto per dormire, ma non lo trovò. Alla QUANTO RIGUARDA LA SAGGEZZA. Quindi, tutfine vide una stalla e spiegò al padrone della ti, seguirono meticolosamente le Sue parolocanda che Maria stava per dare alla luce le. L’intera comunità dei pescatori trattò un bambino. Questi, riluttante, li fece acco- Gesù come Maestro, con profondo rispetto. modare in un angolo (della stalla) per tra- IN UN PRIMO MOMENTO ANCHE I GRANDI MAscorrervi la notte, ma quella stessa notte ESTRI SEMBRANO ESSERI UMANI NORMALI; A Maria dette alla luce il bambino. Per il neo- MANO A MANO CHE SI RIVELANO, LA GENTE COMnato venne arrangiato un letto provvisorio PRENDE LA LORO VERA NATURA E SI RACCOcon alcuni abiti vecchi e delle foglie secche, GLIE INTORNO A ESSI IN GRANDE NUMERO. QUEe Gli venne dato nome Gesù. Gesù crebbe STO ACCADDE ANCHE CON GESÙ. Grazie alla sotto le cure amorevoli della Madre Maria. Sua guida e al Suo aiuto, i pescatori divenQuando Egli divenne un ragazzo, Giuseppe nero ricchi a seguito della pesca abbondane Maria dovettero andare a Gerusalemme te e questo fece nascere invidia negli altri 40

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Discorso 26-12-2007 che si contendevano l’aiuto e la guida di TE NON POTÉ COMPRENDERE LA SUA DIVINIGesù. Alcuni, diventati gelosi della Sua po- TÀ. Anche oggi alcuni hanno fede nella Dipolarità, Lo considerarono un loro nemico vinità e altri no, taluni La esaltano e altri La e andarono a riferire al Primo Sacerdote criticano, a seconda della loro fede. Se voi che Egli non aveva poteri miracolosi e sta- credete che una pietra sia Dio, essa divenva ingannando la gente. Gesù fu convoca- ta automaticamente Dio. Gesù durante la to e Gli venne chiesto: “Come hai ottenuto Sua vita fu sottoposto a numerose prove e questi poteri?” Egli rispose: “Tutto questo tribolazioni e divenne il Salvatore e il Mesè Volontà Divina.” Gesù andava in giro con sia dei poveri e dei derelitti, che aiutò in i Suoi discepoli predicando la Sua dottrina molti modi. Una volta, mentre attraversava d’Amore e i Suoi princìpi morali. Gli venne il deserto, fu avvicinato da una povera donchiesto: “Chi sei?” ed Egli rispose: “Io sono na che Gli chiese del cibo. Egli le dette del Gesù.” Irritati dal Suo comportamento e dai pane dicendole: “Prendi questo.” A chi Gli Suoi insegnamenti, Lo condannarono a chiese da dove fosse venuto quel pane, morte per crocifissione. Il Governatore, una Gesù rispose che era Volontà Divina. Non persona d’animo gentile, non voleva però c’è niente di più grande della Volontà Diviche la sentenza di morte venisse eseguita e na. Tutto è Volontà di Dio. IL DOVERE PRIsottolineò che Egli era un uomo grande e MARIO DELL’UOMO È COMPRENDERE LA VOnobile e che stava per essere crocefisso LONTÀ DI DIO E SOTTOMETTERSI A ESSA. senza alcuna colpa da parte Sua. Gli disse: COLORO CHE SVILUPPARONO FEDE NELLA VO“Tu sei un grande uomo; questa gente dal LONTÀ DI DIO VENNERO PROTETTI, MENTRE cuore di pietra sta cercando di ucciderTi GLI ALTRI NON LO FURONO. QUINDI, LA FEDE senza alcuna ragione.” Gesù rispose: “Sono È LA BASE DI TUTTO. Oggi la gente, avendo contento che almeno tu abbia compreso che smarrito ambedue gli occhi della fede, è sono una brava persona.” Alla fine, al mo- cieca. La fede è la base di tutta la creaziomento della crocifissione, Sua madre Ma- ne e a chi ha fede e amore tutto il resto ria Gli andò vicino e cominciò a piangere, sarà dato in aggiunta; perciò, prima di tutto, ma Egli la consolò, dicendo: “Madre, per- dovete ottenere la fede. MOLTI HANNO FEDE, ché piangi? Questo corpo è come una bolla MA MANCANO D’AMORE E LA FEDE PRIVA DELnell’acqua; lascia pure che ne facciano L’AMORE NON SERVE A NIENTE. AMORE E quello che desiderano. Tu pensi che questa FEDE DEVONO ESSERE COME POLI MAGNETICI gente stia cercando di ucciderMi, ma Io non CHE SI ATTRAGGONO RECIPROCAMENTE. conoscerò la morte. Nessuno può ucciderMi.” Maria replicò: “Non sei Tu fi- L’infinito potere della Fede glio di questo corpo?” Gesù rispose: “Cer- Incarnazioni dell’Amore! tamente! A livello fisico Io sono imparenta- Innanzitutto sviluppate la fede. Senza fede to con te come figlio, ma Io sono “Io” sol- non può esserci vita. A volte la fede è detta tanto e voi siete tutti Miei figli, siete tutti anche “Sé”. Senza “Sé” non potete aiutare Incarnazioni della Divinità.” COSÌ GESÙ, gli altri. Soltanto quando c’è fede, nella vita AVENDO SUPERATO TUTTE LE PROVE, RAGGIUNsi può ottenere tutto. Persino oggi ci sono SE IL PIÙ ALTO LIVELLO DI SPIRITUALITÀ. EGLI molti che hanno progredito nella vita con una ferma fede in Gesù. Alcuni acquistano NON ERA UNA SEMPLICE FORMA UMANA, MA, IN la fede quando i loro desideri vengono sodVERITÀ , L’INCARNAZIONE DEL DIVINO SÉ. PURTROPPO, ALLORA COME OGGI, CERTA GEN- disfatti, ma, se i loro desideri vengono Mother Sai marzo - aprile 2008

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Discorso 26-12-2007 disattesi, la perdono. Questo tipo di atteg- mondo? Qual è la loro utilità per il mondo? giamento non è una buona cosa. MANTE- In effetti il mondo non trae beneficio da una NETE LA VOSTRA FEDE SALDA, INDIPENDENTEclasse istruita e tali persone fanno più danMENTE DAL FATTO CHE I VOSTRI DESIDERI no che bene. Più che l’istruzione è la vita spirituale a proteggere una persona in tutti i VENGANO ESAUDITI O MENO, E PROTEGGETELA ATTENTAMENTE. LA FEDE PUÒ FARE MERAmodi. Se siete privi di visione spirituale tutVIGLIE; PUÒ RIDARE LA VISTA A UN CIECO E ta la vostra istruzione e i titoli accademici sono un puro spreco; il loro valore è zero. FAR PARLARE UN MUTO. Non dubitate assolutamente del potere della fede. Certi eventi Quindi colmate la vostra vita di devozione che accadono nel mondo possono scuotere per Dio e maturare il concetto: “Io non sono la vostra fede in Dio, ma, se vi aggrappate questo corpo: questo è un abito che sto insaldamente a essa, potete affrontare qua- dossando. Dentro di me c’è Dio che conlunque situazione con coraggio. Persino in duce la mia vita.” Dio è in voi, con voi, atquesto momento alcuni considerano que- torno a voi, sopra di voi, sotto di voi. (Forte sto Corpo (Swami si riferisce a Se Stesso applauso). – N.d.T.) come quello di un uomo comune; Sviluppate una fede assoluta nella Divinità, se così fosse, come potrebbero essere rag- dopodiché nella vita potrete ottenere quagiunti tutti questi risultati sovrumani? No, lunque cosa. no, pensare in questo modo è un errore. Questo Corpo può sembrarvi una comune La Fede e l’Amore devono essere le vostre entità fisica, ma è colpa della vostra visio- qualità primarie ne, non della Mia. Nella vostra percezione Cari studenti! c’è qualcosa di errato; è un errore del vo- Voi siete dei frutti ben maturi, ma la frutta stro modo di vedere, non del Mio. Perciò deve contenere un succo dolce. Senza quel correggete la vostra visione e sviluppate una succo dolce essa non si può considerare frutpercezione corretta. Se voi state bene, sto ta. Dovete avere tutti il dolce succo delbene anch’Io. (Forte applauso). l’Amore. Se non c’è il succo dolce la gente assaggerà appena il frutto e subito lo getterà Voi siete i Miei strumenti e Io sono via. Quindi dovete colmare i vostri cuori del in voi a condurre la vostra vita succo dolce dell’Amore. Sviluppate la fede Voi siete tutti in Me: questa è la verità fon- in Dio, qualunque siano il Nome e la Fordamentale. IO REALIZZO ALCUNE COSE UTILIZ- ma. Egli ha molti nomi, ma Dio è soltanto ZANDO VOI COME MIEI STRUMENTI. INFATTI HO Uno. I gioielli possono essere molti, ma l’oro è uno; perciò non dovete perdere di vista BISOGNO DI STRUMENTI PER PORTARE AVANTI l’oro, perché senza oro non si può fare alLA MIA MISSIONE . PER QUESTO VI STO PLASMANDO COME TALI. (Forte applauso). cun gioiello. ACQUISITE LA FEDE COME VOSTRA Impartendo educazione, conoscenza e sag- QUALITÀ PRIMARIA, INDIPENDENTEMENTE DAL gezza, Io vi sto facendo sviluppare tutti FATTO CHE ESSA VI PORTI I RISULTATI DESIDEcome Miei strumenti. Possiate quindi con- RATI O NO, E A ESSA AGGIUNGETE L’AMORE. durre tutti una vita utile con una salda fede “Io sono voi e voi siete Me; voi e Io siamo in Dio! Voi pensate che l’istruzione e i gradi Uno.” (Forte applauso). accademici vi abbiano aiutati a fare strada nella vita, ma questa visione non è per niente Ekoham bahusyâm corretta. Quante persone istruite ci sono nel L’Uno ha voluto diventare i molti. 42

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Discorso 26-12-2007 Chiunque realizzi questa Unità raggiunge Voi spesso parlando di qualcuno dite: “Queluna beatitudine totale. Ogni studente deve lo è un uomo”, oppure: “Quella è una siacquisire la fede in Dio. Io sono sicuro che gnora”; no, no, questo non è il modo corgli studenti non siano venuti a far parte di retto di definire la gente. questa Istituzione soltanto per avere Uomini o donne, tutti sono Uno; siate un’istruzione e dei titoli accademici. Essi equanimi con tutti. sono venuti qui per apprendere gli Insegna- Il Signore K©¹²a nella Bhagavad Gîtâ dimenti di Swami. Se seguirete tali Insegna- chiara: menti con una salda fede in Swami, otterrete il successo in tutte le vostre imprese. Mamaivâ¼µo jîvaloke Dovete avere fede negli Insegnamenti di jîvabhûta sanâtanah Swami, dovete amarli, adorarli e seguirli. “L’eterno Âtma in tutti gli esseri (Baba canta il bhajan: “Hari Bhajan è parte della Mia Essenza”. Binâ Sukha ›ânti Nahin” e continua il Voi tutti siete parti di Me. Voi e Io siamo Suo Discorso - N.d.T.). Uno; non siete differenti da Me. Io sono in voi, con voi, sopra di voi, sotto di voi e Importanza del Nâmasmara²a Quando cantate i bhajan, voi sperimentate intorno a voi; acquisite questo spirito di pace e felicità. Quindi fate il Nâmasmara²a Unità e date un senso alla vostra vita. Spe(la ripetizione del Nome di Dio) costante- ro di essere stato chiaro. Quando tornate a mente nel vostro cuore. Potreste non esser casa vostra non dovete pensare: “Swami è capaci di fare japa (ripetizione a bassa voce là e io sono qui”! Dovete sempre alimentadel Nome o di un mantra), dhyâna (la me- re questo modo di sentire: Egli è con me, in ditazione) o yoga, ma fate il Nâmasmara²a. me, intorno a me, sopra di me e sotto di Non c’è via più facile del Nâmasmara²a me. per essere in comunione con Dio e tutti pos- Tutti sono Uno! (Forte applauso). sono farlo: i bambini, gli adulti e gli anziani. Continuate quindi a fare il Nâmasmara²a per tutta la vita. Potete studiare e ottenere Praµânti Nilayam, 26 dicembre 2007, dei titoli, ma cantate anche i bhajan. Sai Kulwant Hall Non c’è altro che Dio Non dovete considerare Gesù un comune mortale; dovete invece vedere Dio in Lui.

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(Tradotto dal testo inglese pubblicato da: www.sssbpt.org)

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Domande & Risposte

Dio è infinito: che cos’è l’uomo in confronto? D. - Swami, andiamo sempre di fretta. Dobbiamo correre in tanti posti per rimanere al passo con il tempo e la carriera. In questo tipo di vita veloce, è possibile essere spirituali? Possiamo “aver fretta” anche in campo spirituale? R. - Molti dei mali attuali sono dovuti a tre fattori assai diffusi: hurry, worry e curry (fretta, ansia, alimentazione sbagliata). La fretta genera spreco e lo spreco genera ansia. Perciò, non abbiate fretta. La pazienza è importantissima, essenziale. Nella Mia precedente Incarnazione a ›irdi, sottolineavo l’importanza di µraddâ, sincerità, e saburi, pazienza. È molto facile vedere persone che corrono per prendere un treno o un autobus per andare in ufficio. Aspettate anche a lungo, in fila, per entrare in un cinema, ma quando siete qui cominciate a guardare l’orologio chiedendovi perché Swami non sia ancora uscito per il darµan! Quindi, ci vuole una notevole pazienza per sperimentare la beatitudine. Perché ogni cosa accada, c’è un momento giusto, prestabilito e prefissato da Dio. Arjuna dovette attendere fino all’età di settantaquattro anni per poter ascoltare la Bhagavad Gîtâ dal Signore K©¹²a, benché i due fossero vissuti vicini e in stretti rapporti per anni. Quindi, anche voi dovreste attendere. Non dovreste pensare: “E allora? Perché Swami non mi parla?” Al momento giusto, farò la cosa appropriata per voi. Il frutto cade al suolo subito dopo essere maturato, staccandosi da solo dal ramo. Dovrete attendere finché non sarà giunto il vostro momento. Non potete e non dovreste aver fretta nella spiritualità. D. - Swami, la tendenza predominante oggi è guadagnare sempre più soldi. L’ego e l’orgoglio stanno crescendo oltre ogni controllo. Quale soluzione potresti consigliarci riguardo a questa tendenza? R. - Come la terra ruota intorno al sole, così, attualmente, l’uomo gira attorno al denaro. In realtà, il denaro può darvi soltanto agi e comodità. Ci sono molte cose che il denaro non può dare. Con il denaro potete gustare cibi deliziosi in un hotel a cinque stelle, ma può esso darvi l’appetito? Potete acquistarvi un letto meraviglioso, ma anche il sonno? Può procurarvi le più recenti e costose medicine, ma può il vostro denaro prolungare la vita a un moribondo? Voi siete convinti che il denaro faccia molte cose, ma non è vero. Esso vi conduce ai vizi. Invece voi avete, tutti, due importanti risorse: head (testa) e heart (cuore). La testa porta con sé il senso di responsabilità. Possiede tutta la conoscenza di prav©tti (il mondo materiale), ma è nel cuore che è custodito niv©tti (il vero risveglio interiore). I valori, come il sacrificio, la verità, la carità, l’amore e la compassione, scaturiscono dal cuore. Tutto quello che trovate all’esterno è soltanto “art” (qualcosa di artificioso - N.d.T.); “heart” (il cuore) è all’interno! Non lasciatevi illudere dall’artificiosità esterna. L’aria che ottenete azionando molti ventilatori è nulla in confronto a quella prodotta dal vento naturale. L’acqua di una cisterna, di un fiume o di un lago non è paragonabile a quella che può scendere dal cielo. Dio è infinito: che cos’è l’uomo in confronto? Perché, dunque, siete egoisti e orgogliosi? Quale motivo avete di esserlo? Le montagne possono essere molto elevate, ma l’acqua scorre solo verso il basso. Similmente, per quanto sia elevata la vostra erudizione

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o la posizione che occupate, se siete pieni di egoismo e di orgoglio, siete destinati a cadere presto. La luce, invece, si dirige verso l’alto. Allo stesso modo, il fuoco della conoscenza vi porta in alto. Di fatto, l’uomo moderno è peggiore di un gatto o di un cane. Almeno questi, quando stanno male, si astengono dal mangiare: digiunano. L’uomo è sempre pronto a far festa (in inglese: feast - N.d.T.), anche quando sta male. Egli non sceglie mai il digiuno (in inglese: fast - N.d.T.): gli piace solo far festa. È questo il motivo per cui si ammala di frequente. Il ciclo della creazione si basa sui tre gu²a (attributi della natura) di tamas (inerzia), rajas (attività) e sattva (stabilità, purezza). Essi sono rappresentati da Brahmâ, Vi¹²u e ›iva, rispettivamente il Creatore, il Conservatore e il Dissolutore. Fra le 8.400.000 specie, l’essere umano è davvero speciale. Egli è benedetto da Dio, il suo Creatore, con il dono della mente e dell’intelletto. Tuttavia, l’uomo è diventato così egoista e pieno d’orgoglio, da eccepire, mettere in dubbio, e perfino negare l’esistenza di Dio. Questo è il messaggio insegnatoci dall’episodio di Mohinî e Bhasmâsura che trovate nella nostra epica. C’era un demone, di nome Bhasmâsura, che fece penitenza e ottenne la grazia di ›iva. Egli chiese e ricevette il potere di ridurre in cenere qualunque persona sulla cui testa posasse la mano. Accecato dal nuovo potere concessogli, Bhasmâsura cominciò a posare la mano, in maniera indiscriminata, sulla testa di tutte le persone che gli capitavano a tiro. Naturalmente, per il potere concessogli dal Divino, quelle persone morivano ed erano incenerite. Alla fine, tronfio d’egoismo e di crudeltà, desiderò posare la mano anche sulla testa di Colui che gli aveva dato il potere: ›iva! Allora, il Signore Vi¹²u assunse le sembianze di un’affascinante danzatrice, Mohinî, e cominciò a ballargli davanti. Egli fu talmente rapito dalla sua bellezza che prese a danzare con lei, ripetendone i movimenti. Durante la danza, Mohinî pose improvvisamente le mani sulla propria testa e Bhasmâsura fece lo stesso! Non appena si mise le mani sulla testa, cadde morto. Questo significa che l’uomo va in rovina se nega Dio. L’uomo d’oggi è simile a Bhasmâsura. Fa del male alle persone che lo aiutano. Tutto quello che dice, pensa e fa, è pieno di egoismo. Ha perduto il senso di discriminazione, che è universalmente valido e benefico. Non ha più le qualità divine della verità, della pace e dell’amore. Questo è il peccato. Gli mancano le qualità divine e possiede quelle demoniache della gelosia, della fierezza e dell’odio. Uccide (in inglese: kills - N.d.T.) la conoscenza, mentre deve “abilitare” (in inglese: skill - N.d.T.) la sua conoscenza per mantenere l’equilibrio. Questa è la causa di tutti i suoi problemi. Egli toglie la lettera “S”, che sta per Sai, dalla parola “skill” (capacità, abilità, talento) e perde l’equilibrio. L’ego, l’avarizia, la gelosia, e le altre cattive qualità, sono causate da âhâra, vihâra, sa¼parka: cibo, compagnia e interazione. Quando vi controllerete e vi disciplinerete, troverete la soluzione. (Tratto da Satyopani¹ad n. 3 del 20 aprile 2003)

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Discorso 22-11-2007

La realizzazione dell’unità è il segno della vera istruzione “L’uomo si impegna duramente giorno e notte soltanto per guadagnare denaro. Perché deve sprecare tutto il suo tempo in tale futile attività?” Incarnazioni dell’Amore! Non è cosa degna dell’uomo trascurare ciò che deve fare e impegnarsi (invece) in attività inutili, sprecando così tempo e fatica. Il tempo è sacro ed eterno. Sprecare il tempo equivale a sprecare la vita. Voi siete studenti; dovete diventare guide degli altri. I Valori Umani manifestano la vera natura dell’uomo Ogni essere umano ha dei desideri. È dovere degli studenti controllare i propri desideri, perché il controllo dei desideri è il marchio che contraddistingue uno studente. I desideri arrivano uno dopo l’altro, in un fiume senza fine. Lo scopo di uno studente deve essere quello di controllarli. La radice di Vidyâ è “Vid”, che indica la Luce della Conoscenza. Pertanto Vidyâ è ciò che ci conferisce la Luce della Conoscenza e ci rende palese la strada sulla quale si trova l’oscurità dell’ignoranza. Quindi, studenti! Dovete diventare degli ideali per tutti. NOI ASSISTIAMO I NOSTRI STUDENTI CON GRANDE AMORE AFFINCHÉ CRESCANO FINO A DIVENTARE PERSONE IDEALI. Le istituzioni esterne richie-

dono un’enorme quantità di denaro per impartire l’istruzione agli studenti, mentre noi ai nostri studenti non chiediamo neanche un naya paisa (monetina indiana - N.d.T.). Noi non solo offriamo istruzione gratuita: 46

forniamo acqua e cure mediche anch’esse totalmente gratuite a milioni di persone. In effetti, invece di prendere dai nostri studenti, noi diamo loro qualcosa e aiutiamo quelli bisognosi in ogni modo possibile. Soltanto quando comprendete questa verità e vi comportate di conseguenza potete diventare dei veri studenti. Noi trattiamo i nostri studenti come figli. (Forte applauso). L’istruzione è una vostra proprietà; non dovete considerarla un mezzo per mantenervi e sostentarvi in questo mondo. L’istruzione non è intesa solo ad aiutarvi a condurre una vita nel mondo, perché anche gli analfabeti possono tirare avanti in un modo o nell’altro. A che cosa servono i vostri vari titoli accademici, come l’M.A., l’M.B.A., l’M.Sc. e tutta la vostra istruzione, se li usate per sbarcare il lunario come fanno gli analfabeti? L’istruzione moderna può essere di qualche aiuto all’uomo nel condurre una vita terrena esteriore, ma in essa non c’è niente che sostenga la vita interiore. Ciò che sostiene la vita interiore dell’uomo è l’aderenza alla Verità, alla Rettitudine, alla Pace, all’Amore e alla Non violenza. Questi cinque valori costituiscono la natura vera di un essere umano. La Verità è alla base di tutti questi valori. La Creazione emerge dalla Verità e si fonde nella Verità. C’è un luogo nel cosmo in cui la Verità non esista? Visualizzate questa Verità pura e incontaminata. Dio è il Creatore di tutti gli esseri viventi del Mother Sai marzo - aprile 2008

Discorso 22-11-2007 mondo, dalla formica all’elefante. Anche le dimentichiamo, diventiamo vittime di tutti i formiche che si vedono nascono dalla Vo- problemi e le difficoltà. lontà di Dio. Niente può accadere senza la Voi ripetete il Nome di Dio, ma dove penVolontà di Dio. Per questo Tyâgarâja disse: sate che Egli sia realmente? Dio è con voi, “Oh, Râma! Nella Tua forma pura e imma- in voi, dietro di voi e intorno a voi. VOI colata dell’Amore, Tu risiedi in tutti gli es- SIETE DIO. DOVETE MATURARE UNA FEDE ASseri, dalla formica a Brahmâ, ›iva e SOLUTA IN QUESTA VERITÀ. Dio non vi lascia Keµava. Ti prego, sii anche il mio protetto- per andare da qualche altra parte; Egli è re!” presente sotto forma di Âtma in tutti i miliardi di persone (esistenti). Noi vediamo Non dimenticate il Principio Fondamenta- nomi e forme differenti, ma, nonostante le della creazione ciò, il principio dell’Âtma è lo stesso in tutti. Voi siete consapevoli di quanto siano vere le parole di questo canto, eppure quando Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti una formica vi morde la uccidete immediaLa Verità è Una, ma i saggi tamente! Invece, se Brahmâ si manifesta si riferiscono a Essa con nomi diversi. davanti a voi, Gli offrite i vostri omaggi con le mani giunte. Dovete comprendere che lo I gioielli sono molti, ma l’oro è uno. Potete stesso Âtma è presente in tutte le creature avere tutti i diversi tipi di gioielli, ma se li anche se esse hanno forme diverse. Coloro fondete si trasformeranno tutti in oro. che hanno fede nell’unicità dell’Âtma non Quindi, incarnazioni del Divino Âtma! incontrano mai alcuna difficoltà in alcun luo- Cercate di conoscere il Principio Fondago. Tutto è a disposizione di una persona mentale. che ha fiducia nel proprio Sé. Tutti i desideri dell’uomo servono soltanto il suo piccolo Le Mie Parole, le Mie Azioni e la Mia ego che vuole tutto per sé. “Questo è il mio Vita Stessa sono per il vostro benessere corpo, questa è la mia testa, questa è la mia Voi potete pensare che voi, vostra madre e mente.” Chi è che dice “mio”? Quando dite vostro padre siate differenti, ma, in effetti, “il mio corpo”, sapete che lo è oggi e do- voi tre siete uno. Pertanto non dovete mai mani. Dov’è il vostro corpo dopodomani? pensare di essere diversi l’uno dall’altro. Un Avete tanta fiducia nel vostro corpo e gli uomo con una mente duale è mezzo cieco. siete così attaccati, eppure esso non vi ap- Quindi, non abbiate una mente duale. partiene! Il corpo è un dono di Dio. (Baba L’istruzione che acquisite oggi non è soltanmostra ora un fazzoletto – N.d.T). Questo to per il vostro bene; è per il bene dei vostri è un fazzoletto. Da dove è venuto? Dal cie- simili e anche degli animali, degli uccelli e lo? No, no, è venuto dal cotone. Col cotone delle altre creature. Voi dovete aiutare tutti i si fa il filo e col filo si fa la stoffa, per cui tipi di esseri viventi: solo così potete definon può esserci filo senza cotone, né stoffa nirvi davvero istruiti. Se incontrate qualcusenza filo. Perciò, se vogliamo un fazzolet- no che nutre inimicizia nei vostri confronti, to, abbiamo bisogno sia del cotone sia del dovete salutarlo con amore, dicendo: “Ciao, filo. Proprio come il cotone è la base della salve!” Amate tutti, non odiate nessuno. stoffa, c’è una base fondamentale per tut- Nessuno prova odio per Swami. Forse vi to. Non dobbiamo dimenticare il Principio chiedete se ci sia qualcuno che non piaccia Fondamentale della creazione. Quando Lo a Swami. Tutti ricevono il Mio Amore; il Mother Sai marzo - aprile 2008

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Discorso 22-11-2007 Mio Amore è presente in tutti. Io non nutro verità in questo mondo non si vede niente odio verso nessuno, non causo danno a nes- di male. Ovunque guardiate c’è solo il bene. suno e non inganno nessuno. Tutti Mi ama- DATO CHE NON COMPRENDETE CORRETTAMENno perché in Me il sentimento di unità è TE IL SIGNIFICATO DEL BENE, VEDETE IL MALE IN saldo. In effetti tutta l’umanità Mi ama e Io ESSO. IL MALE CHE VEDETE È DOVUTO SOLTANamo tutto il genere umano. SOLTANTO CO- TO ALLA DIFFERENZA DI TEMPO. IL BUON CIBO LORO CHE MANCANO DI FEDE PENSANO CHE

CHE MANGIATE OGGI DIVENTA MATERIALE DI

SWAMI POSSA AVERE SENTIMENTI DI ODIO. LA LORO È UNA MERA ILLUSIONE; IN ESSA NON C’È VERITÀ. TUTTE LE MIE PAROLE, TUTTE LE MIE AZIONI E LA M IA STESSA VITA SONO PER IL VOSTRO BENESSERE. (Forte applauso). Dovete comprendere questo principio e aver fede in esso. Se sviluppate la fede, l’Amore si manifesterà da solo. Quando avete fede e amore tutte le vostre aspirazioni vengono soddisfatte. Quindi, amore e fede sono importantissimi nella vita dell’uomo. Tutte le altre cose che accadono nel frattempo sono come nuvole passeggere che vanno e vengono e non dovete dar loro importanza. Voi dovete proteggere con cura l’amore e la fede. La fede è l’immagine dell’Amore che è la vera e propria forma di Dio. L’Amore è Dio, vivete nell’Amore. La Verità è Verità e non cambia mai. Quindi, la Verità è Dio. Non pensate mai che Dio sia separato da voi. Egli non è separato dal mondo perché il mondo intero è la Sua forma. Dovete ricordare costantemente questo Principio di Unità.

SCARTO DOMANI MATTINA; CIÒ CHE È FRUTTA

Comprendete l’Unicità del Principio dell’Âtma Cari studenti! Voi leggete libri di vario genere e tutti contengono le lettere dello stesso alfabeto. Si possono scrivere libri voluminosi usando soltanto ventisei lettere. Voi avrete visto degli avvocati che portano libri grossissimi. Ebbene, alla base di tutti quei libri c’è lo stesso alfabeto. In modo simile, la base di tutto è Dio, sia che si tratti di salute, contentezza, agiatezza o comodità. Dio è la base di tutto, anche del bene e del male, ma in 48

(PHALA) OGGI, DIVENTA ESCREMENTO (MALA) DOMANI. SE COMPRENDETE QUESTA RELAZIONE CAPIRETE L’UNITÀ DEL BENE E DEL MALE. L’Unità è Divinità. Dio è presente in ogni cosa, non c’è luogo in cui Dio non esista e nessuno ha il diritto di dire che Dio è qui e non là. Esiste una sola cosa ed è la Divinità. Noi immaginiamo molte forme dell’unica Divinità e così creiamo confusione nel mondo. La ragione di questa confusione è il fatto che consideriamo gli individui separati l’uno dall’altro. Queste differenze individuali dovrebbero venir abbandonate in qualche misura. TUTTA L’ISTRUZIONE CHE ACQUISITE È INTESA ESCLUSIVAMENTE AD AIUTARVI A LIBERARVI DELLE DIFFERENZE INDIVIDUALI. Quando vedete l’Unità in questa relazione, allora tutto diventa Uno. Le religioni sono molte, ma la meta è una. Le stoffe sono molte, ma il filo è uno. Gli esseri sono molti, ma il respiro è uno. Qui sono sedute molte persone. Esse non sono individui separati. Soltanto i corpi sono separati, ma la Divinità presente in tutti è solo una. Quindi dovete considerare divino chiunque vediate. Amate ogni persona considerandola un’incarnazione della Divinità. A causa dell’illusione che deriva dall’attaccamento al corpo, voi vedete delle differenze individuali. Tutti i vostri problemi sono causati soltanto da questa illusione; perciò Mother Sai marzo - aprile 2008

Discorso 22-11-2007 voi stessi siete la causa dei vostri problemi. SONO CHE FRATELLI E SORELLE E INOLTRE Il bene e il male nascono solo dalla vostra ESSI NON SONO SEPARATI: SONO TUTTI UNO. mente. La mente è soltanto una, ma vi gio- Se la penserete così, in questo mondo veca ogni tipo di inganno. Tutta la vostra istru- drete l’unità totale. Potete pensare che nel zione e tutti i vostri diplomi hanno l’unico mondo ci sia la diversità, ma non esiste nienscopo di farvi comprendere che il Principio te del genere. C’è soltanto unità. Se instaldell’Âtma è Uno. liamo saldamente il Principio dell’Unità nel cuore, troveremo unità dovunque. SUPPOEkameva advitîya¼ brahma NIAMO CHE AMIATE UNA RAGAZZA: CHI È QUESTA RAGAZZA? ELLA NON È SEPARATA DA VOI, Dio è Uno senza secondo. È COME AMARE VOI STESSI. SE LA CONSIDERAE voi dovreste salvaguardare con attenzio- TE SEPARATA DA VOI, LA DEFINITE VOSTRA “MOne questa verità nel cuore. Potete pensare GLIE”, MA SE PENSATE IN TERMINI DI UNITÀ che alcuni provino inimicizia verso di voi, ENTRAMBI SIETE UNO. Dovreste comprenma il vedere un cambiamento negli altri è dere chiaramente questo Principio di Unidovuto soltanto ai vostri sentimenti. Altri- tà. Nonostante la diversità delle forme, esimenti, negli altri non c’è cambiamento. Tutto ste il sottostante Principio dell’Unità. in questo mondo è reazione, riflesso e risonanza, ma la realtà è solamente una. Se ab- Una persona veramente istruita riconosce biamo questo sentimento verremo riempiti l’Unità di tutti di un’immensa beatitudine. Voi vi chiedere- Incarnazioni dell’Amore! Studenti! te perché Swami sorrida sempre beatamen- Dovete diventare tutti ideali. Se voi divente: Io sorrido sempre perché considero tutti tate ideali, anche altri lo diverranno. Perciò Uno. La vostra gioia è il Mio cibo e anche non rilevate alcuna diversità tra “mio” e voi dovete ottenere questa beatitudine. L’al- “tuo”. Tutti sono uno; siate equanimi con tro giorno i nostri ragazzi hanno recitato una tutti. Questo dovete ricordarlo sempre; solo commedia che Mi ha riempito di gioia. Tut- allora potrete essere definiti veri studenti, ti sono Uno. Noi diciamo “io e noi”; da dove altrimenti vi si potrà chiamare semplicemente viene questo “noi”? Viene da “io”, perché persone colte, ma non sarete veramente senza “io” non può esserci alcun “noi”. Quin- istruiti. TRA UNA PERSONA ISTRUITA E UNA COLTA di “io” (in inglese: “I” – N.d.T.) è sola- C’È MOLTA DIFFERENZA. CHE COSA SIGNIFICA mente uno; se lo tagliate a metà diventa una “PERSONA ISTRUITA”? UNA PERSONA VERAMENcroce. (Swami si riferisce alla parola “I”, TE ISTRUITA È QUELLA CHE RICONOSCE L’UNITÀ che è la traduzione inglese del pronome DI TUTTI. L’istruzione moderna fornisce solitaliano “io”. Si tratta di un’unica lette- tanto una conoscenza tratta dai libri, menra, e inoltre della lettera “I” che è simile tre ciò che ci fa comprendere il Princìpio al numero 1. Essa è a forma d’asta e se si dell’Unità e illumina il nostro cammino è taglia in mezzo con una linea diventa una Vidyâ (la Luce della Conoscenza). Senza di croce - N.d.T.). CHE SIGNIFICATO HA LA CRO- essa, dovremo vivere nell’oscurità dell’ignoranza. CE? ESSA SIMBOLEGGIA UN TAGLIO DELL’IO INDIVIDUALE. N OI DOBBIAMO QUINDI CONSIDEIncarnazioni dell’Amore! RARE TUTTI COME UNO, DOBBIAMO COLTIVARE SVILUPPATE L’AMORE PER DIO. SE DIRIGETE IL IL SENTIMENTO DI UNITÀ E CONSIDERARE TUTTI VOSTRO AMORE VERSO LE COSE DEL MONDO , ESSO CAMBIERÀ DI CONTINUO. L’Amore è uno FRATELLI E SORELLE. DAPPERTUTTO NON CI Mother Sai marzo - aprile 2008

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Discorso 22-11-2007 soltanto; focalizzatevi sul Principio dell’Uni- Per avere una vita felice dovete osservare tà e sperimentate la Beatitudine. Conside- il Principio di Unità. Quando si segue querate tutti coloro che incontrate come fratelli sto principio, non ci sono differenze, collee sorelle. re o errori. Qualcuno si rivolse a un’assemblea pubbli- IN ME TUTTO VA BENE, NON SOLTANTO IL MIO ca dicendo: “Fratelli e Sorelle eccetto una.” CORPO, MA TUTTO. LA MIA MENTE NON VAQuando gli fu chiesto il perché, rispose che CILLA DI QUA E DI LÀ. IL CORPO PUÒ SUBIRE quell’una era sua moglie. Ella è divenuta DEI CAMBIAMENTI, MA IO RIMANGO IMMUTATO. vostra moglie perché le avete annodato il Alcuni chiedono: “Swami, com’è che Tu sei ma¾gal sûtra (cordone sacro indossato sempre sorridente? Non hai alcun dispiacein India dalle donne sposate – N.d.T.); re?” Nessun dolore può mai toccarMi. Ciò senza di esso non ci sono né un marito né che deve accadere, a suo tempo accadrà; una moglie. se, inutilmente, ve ne preoccupate, potrete Quindi tutti sono uno. Vivete in unità senza forse evitarlo? Se vi angustiate, i vostri profarvi influenzare da alcuna differenza e, an- blemi aumenteranno. Perciò non dovete che se possedete poco, dividete tutto con i permettere che le preoccupazioni si avvicivostri simili. Arjuna ottenne la mano di nino a voi. Una volta che avrete permesso Draupadî durante uno Svaya¼vara (ceri- a una preoccupazione di penetrare nella monia in cui la sposa sceglie lo sposo – vostra mente, essa non vi lascerà più. N.d.T.). Quando i cinque fratelli PⲬava Quando gli esami si avvicinano voi comintornarono a casa con Draupadî dissero alla ciate a preoccuparvi: “Come farò il compimadre Kuntî di aver portato un frutto splen- to scritto?” Perché tutto questo? Dato che dido. Kuntî, che si trovava dentro casa, non scriverete ciò che sapete, perché dovreste poteva vederli e disse: “Miei cari! Dividete- aver paura? Se smettete di preoccuparvi falo equamente tra di voi.” Questa è la ragio- rete un buon esame. Non abbiate alcuna ne per cui Draupadî divenne la moglie di paura anche se qualcuno viene con una pitutti e cinque i PⲬava ed è per questo stola per spararvi perché può sparare al vomotivo che K©¹²a dichiarò pubblicamente: stro corpo, ma può forse sparare alla vostra mente, al vostro intelletto o all’Âtma? Nes“Draupadî obbedì doverosamente suno può toccare l’Âtma. Quanto è distante ai comandi dei suoi mariti l’Âtma? Il cielo è lontano, nessuno può dire e non disse mai a nessuno di essi quanto. È per questo che si dice “il cielo è di non aver tempo per servirlo. blu”. Quanto è profondo l’oceano? Nessuno può valutarlo; perciò si dice “l’oceano è Ella era contenta di qualunque cosa la vita le portasse, blu”. Dato che nessuno può dire l’altezza, fu un esempio supremo di castità la grandezza e la profondità del cielo e dele nessuna può starle alla pari in tal senso.” l’oceano, essi vengono descritti entrambi nello stesso modo; similmente, nessuno può La relazione tra Draupadî e i PⲬava fu descrivere la forma della Divinità, per cui a molto intima, come se lei fosse in loro ed Dio viene attribuito il colore blu, ma, in reessi fossero in lei. È così che li servì fedel- altà, Egli non è di colore blu. Se veramente mente tutti e cinque. Tutti i fratelli osserva- Dio si manifestasse colorato di blu, potreste vano un’appropriata disciplina e poterono esporLo in una mostra. Nessuno può apvivere felicemente perché erano disciplinati. portare un cambiamento nella Divinità. Pos50

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Discorso 22-11-2007 sono avvenire dei cambiamenti in voi, ma stri genitori: se non riuscite a far contenti non nel vostro Âtma che è loro, come potete far felice Me? Quando voi vivete serenamente in casa con i vostri Nirgu²am niranjanam sanâtana genitori, anch’Io sono contento. Quando la niketanam nitya, µuddha gente dice: “Questi studenti sono del College buddha mukta nirmala svarûpinam ›rî Sathya Sai”, la nostra istituzione ottiene Privo di attributi, Immacolato, un buon nome e anche voi vi guadagnate Dimora Finale, Eterno, Puro, una buona reputazione. Illuminato, Libero Se andate a Delhi e domandate, scoprirete e Incarnazione della Sacralità. che la Scuola Sathya Sai e il College Sathya Sai sono tenuti in grande considerazione dal Per questo viene detto: governo. Il riconoscimento ricevuto dalla nostra università non è stato ottenuto da nesBuddhi grâhyamatîndriyam sun’altra istituzione. Ci sono vari istituti che, “L’Âtma è oltre la portata dei sensi pur essendo stati in funzione per molti anni, e può esser compreso non sono stati riconosciuti. Invece il nostro soltanto dall’intelletto”. college non esisteva neppure da due anni quando Madhuri Shah, presidentessa Non sforzatevi inutilmente di cambiare il dell’U.G.C. (“University Grants principio dell’Âtma. Commission”, ovvero l’ente che stabilisce e determina gli standard delle università Gli studenti devono procurare un buon indiane - N.d.T.), venne da Delhi e disse nome ai genitori e all’Istituto che esso doveva diventare una università. Guadagnatevi un buon nome e procuratelo Molti si opposero dicendo: “Come si può ai vostri genitori e alla società. La società riconoscere un’istituzione che non ha neppuò essere buona soltanto quando gli stu- pure due anni?” In quel periodo denti sono buoni. Da ogni parte vengo a Bhagavantham, che traduceva i Miei Discorsapere che i nostri studenti hanno un buon si, era con Me. Anche lui, che era uno sciennome ovunque vadano. Dovete vivere al- ziato, Mi bisbigliò all’orecchio: “Swami! l’altezza di questa reputazione e mantenerla. Questo è impossibile!” Ma Io dichiarai con Questo è il Mio unico desiderio. Io vi darò decisione: “È possibile!” Durante il seconqualunque cosa di cui abbiate bisogno. In do anno, il comitato venne e vide ogni cosa. effetti, Io vi ho dato tutto Me Stesso. Siate Essi dissero che questo era il college migliore sempre contenti, non litigate, né mancatevi di tutti e che meritava lo status di università. mai di rispetto. Vivete come fratelli. L’istru- Madhuri Shah tornò qui e la inaugurò, zione è fatta per promuovere questa egua- dopodiché disse pubblicamente: glianza e si può definirvi veramente istruiti “Bhagavantham, lei pensava che fosse impossono quando avete questa eguaglianza. A sibile. Com’è che è diventato possibile ora?” che serve tutta questa istruzione se alla fine In effetti questo non è possibile per altri. uno deve morire? Un uomo dalla mente TUTTI I NOSTRI STUDENTI SONO ALTAMENTE VIRmeschina non abbandonerà le sue qualità TUOSI, COLTI E INTELLIGENTI. VOI FORSE NON malvagie a dispetto di tutta la sua istruzio- AVETE IDEA DI QUANTO SIA GRANDE IL NOME ne. Voi dovete rimanere sempre dei buoni DELLA NOSTRA UNIVERSITÀ IN AMERICA. Là ci studenti. Prima di tutto rendete felici i vo- sono centottanta dei nostri studenti e, temMother Sai marzo - aprile 2008

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Discorso 22-11-2007 po addietro, sono venuti tutti qui a trascor- Egli era dubbioso e disse: “Il mio nome non rere le loro vacanze senza andare in nessun è nella lista; come posso andare a Delhi?” altro posto. Goldstein, che da vent’anni è il Poco dopo egli ricevette gli ordini e fu noPresidente dell’Organizzazione Sai in Ame- minato giudice della Corte Suprema. Da rica, oggi è qui con noi. (A questo punto quello stesso giorno, egli non ha mai dimenBaba ha chiamato il dottor Goldstein sul ticato Baba neanche per un istante della sua palco e gli ha chiesto di parlare. Il dottor vita di tutti questi anni. Egli Mi è caro. Il Goldstein ha detto: – N.d.T.) “Ho speri- giudice Bhagwati (ex Presidente della Corte mentato personalmente che molti studenti Suprema Indiana) ha detto: “Oggi mi manche sono venuti in America hanno portato cano le parole per esprimere ciò che sento luce all’Organizzazione Sai non soltanto in dentro di me. Non posso dimenticare quanAmerica, ma in tutto il mondo. La Luce del- to Swami sia stato gentile e affettuoso in l’Amore di Swami ha trasmesso l’Essenza tutti questi anni. Egli ha formato e modellaDivina ai Suoi devoti in quasi duecento Pa- to la mia vita. Ciò che io sono oggi è dovuto esi in tutto il mondo. Questi studenti hanno interamente alla Sua Grazia Divina. La preportato il Messaggio e l’Amore di Swami e ghiera che Gli rivolgo è che Egli continui a hanno ispirato i devoti a elevarsi e ad aspi- essere il mio Maestro Divino finché vivo e rare ad acquisire la realizzazione della pro- che non solo in questa vita, ma anche in pria Divinità. Dovete rendervi conto di quan- tutte le vite a venire, io possa sempre conto siete fortunati a essere qui ai Divini Piedi tinuare a servirLo.” di Loto, ad aver studiato in questa universiPraµânti Nilaym, 22 novembre 2007, tà, a essere gli ambasciatori dell’Amore e Sai Kulwant Hall, dell’Ispirazione Divini nel mondo. Se sarà 26a Convocazione necessario che io viva un’altra vita, prego dell’Università ›rî Sathya Sai Swami di lasciarmi venire qui ed essere uno studente in questa università.” (Tradotto da SANÂTANA SÂRATHI , dicembre Molto tempo fa, quando Bhagwati era ad 2007) Ahmedabad, Io gli dissi: “Molto presto andrai a Delhi.” Gli chiesi di fare i bagagli.

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Chinna Katha

Il peccato più grande

Favole e Poesie

In questa brevissima storia raccontata da Swami, Egli ci parla della terribile follia insita nella nostra natura umana, che così facilmente gira le spalle alla Mano Divina che ci protegge. Spesso dimentichiamo l’operato della Sua Grazia, che ci salva dalle conseguenze delle nostre azioni, ritornando alle nostre vecchie abitudini. È un miracolo che il Signore possieda tanta pazienza! Cerchiamo di esaminare le nostre colpe e di non dissipare la Grazia che costantemente Swami riversa su di noi!

Una volta, Gesù stava camminando per le strade più povere di una città e vide un uomo che si rotolava nella spazzatura, ubriaco fradicio. Gli si avvicinò, si sedette al suo fianco e lo svegliò. Il giovane uomo aprì gli occhi e si accorse della presenza di Gesù. Gesù gli chiese: “Figlio! Perché stai sciupando il tempo prezioso della tua vita bevendo?” L’uomo rispose: “Maestro! Ero un lebbroso e Tu mi hai guarito dalla lebbra. Che cos’altro potrei fare?” Gesù sospirò e se ne andò. In un’altra strada vide un uomo che inseguiva, con sordide intenzioni, una bella donna. Gesù lo afferrò e gli chiese: “Figliolo! Perché profani il tuo corpo indulgendo in un’azione così bassa?” L’uomo rispose: “Maestro! Ero cieco e mi hai dato la vista. Che altro potrei fare?” Gesù si mise in cammino e in un’altra strada vide un uomo anziano che piangeva amaramente. Gesù gli si avvicinò e lo toccò gentilmente. Il vecchio si asciugò le lacrime e guardò Gesù, che gli chiese: “Perché piangi, fratello?” L’uomo rispose: “Maestro! Ero quasi morto e Tu mi hai ridato la vita. Che cos’altro potrei fare, alla mia età?” In tempi difficili, quando siamo disperati, chiediamo l’aiuto di Dio e il Signore, in virtù del Suo Amore senza limiti e della Sua Compassione, esaudisce le nostre preghiere. Ma poi, dopo aver ottenuto ciò che Gli abbiamo chiesto, noi Lo ignoriamo e cadiamo nuovamente nella nostra vita centrata su noi stessi. Ci si deve ben guardare dall’enorme peccato dell’ingratitudine nei confronti di Dio! - Baba “A chiunque molto sia stato dato, molto sarà richiesto.” Gesù (Vangelo di Luca 12:48) Mother Sai marzo - aprile 2008

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CONSIGLIO CENTRALE SATHYA SAI D’ITALIA Segreteria Nazionale: Via Della Pace, 1 - 28040 VARALLO POMBIA (NO) Tel.(334) 75 74 107 - e-mail: [email protected] Sito Web: www.sathyasai.it INDIRIZZI DEI CENTRI SSSB AOSTA - GRESSAN Loc. La Roche, 8 Tel. (0165) 42233 [email protected] APRILIA (LT) V. Riserva Nuova, 62 Tel. (06) 9268454 [email protected] ASTI V. M. Giusta, 24 Tel. (0141) 410127 Fax (0141) 430575 BERGAMO V. Privata Lorenzi, 5 Tel. (0363) 901521 [email protected] BOLOGNA Strada Maggiore, 37 Tel. (051) 268662 [email protected] CATANIA V. San Giacomo, 10 Tel. (095) 7805622 [email protected] CISTERNINO (BR) C.da Restano, 57 Tel. (080) 4449727 [email protected] COSSATO (BI) V. Martiri della Libertà, 531 tel. (015) 562975 [email protected] FAENZA (RA) V. Renaccio, 1/5 Tel. (0546) 29731 [email protected] LATINA V. Toscana, 3 Tel. (0773) 621038 [email protected] LECCE V. Calore, 5 - Villa Elena Tel. (0832) 331129 MESTRE - MARGHERA (VE) V. Fabris, 1 Tel. 349 3893549 [email protected] MILANO B V. Savona, 7 Tel. (02) 8372841 [email protected] MILANO C V. Rezia, 1 Tel. (02) 89532850 - 340 5535862 [email protected] MILANO D V. Bolzano, 20 Tel. (02) 2367818 [email protected] MODENA V. delle Staffette Partigiane, 36 Tel. (059) 313124 [email protected] NAPOLI V. Milano, 33 Tel. (339) 2457191 [email protected] NOVARA-VARALLO POMBIA V della Pace, 1 Tel. (0321) [email protected] PADOVA V. Pontevigodarzere, 134 /c Tel. (338) 3036137 [email protected] PARMA A V. Morigi, 3 Tel. (349) 3540560 [email protected] PESARO Strada della Romagna, 181 Tel. (0721) 208490 [email protected] PESCARA V.le Figlia di Iorio, 11 Tel. (339) 5645089 [email protected] QUARTU S.ELENA V. Salieri, 45/47 Tel. (070) 820917 [email protected] ROMAA V. Musolino, 39 Tel. (06) 5819504 ROMA B V. Arno, 49 Tel. (06) 86209659 [email protected] ROMA C-FORMELLO B.go S.Antonio, 3 Tel. (06) 9075187 [email protected] TORINO A Strada Ponte Verde, 11/4 Tel. (011) 6602402 [email protected] TORINO B corso Rosselli, 123. int. 3 [email protected] TORINO C V. Principessa Clotilde, 44 Tel. (011) 480886 [email protected] TORINO D V. Broni, 1 Tel. (011) 390130 [email protected] UDINE V. M. Volpe, 456/a Tel. (0432) 480952 [email protected] VENEZIA V. Castello, 3414 Tel. e Fax (041) 5202920 [email protected] VERONA V.1° maggio, 13 - Mozzecane (VR) Tel. (045) 6340815 [email protected]

INDIRIZZI DEI GRUPPI SSSB BADESI (SS) V. Dante, 20 (339) 1578309 BARI V. Amendola, 126 Tel. (080) 5798379 BARLETTA (BA) V. Imbriani, 88 Tel. (0883) 527358 [email protected] CARRARA (MS) V. Matteoni, 39 Tel. (0585) 253857 [email protected] CONEGLIANO - COLLE UMBERTO (TV) V. Cardenzin, 12 (0438)394065 [email protected] FERRARA V. Mayr, 90/a - Tel. 349 7442455 [email protected] FORLÌ V. F.Orsini, 19 gruppo.sai.forlì@sathyasai.it LIVORNO - LORENZANA (PI) V. Colle Alberti, 23 [email protected] MAROSTICA (VI) Viale Vicenza, 2 Tel. 335 5834701 [email protected]

MERONE (CO) V. S.G.. Emiliani, 33/A Tel. (347) 0119677 [email protected] MONTECATINI TERME P.le Leopoldo, 2 [email protected] POTENZA V. Boldoni, 8 Tel. (329) 7445775 [email protected] SIENA V. Martini, 110 Tel. (0577)281382 - 356795 [email protected]

GRUPPI BHAJAN CASATENOVO (LC) V. san Gaetano,11 Tel. (039) 9297011 Coordinatore: Renato Billo - email: [email protected] ROMA E Coordinatore: Paolo Startari - email: [email protected] TORINO E V. Millio, 53 Tel. (011) 4115083 Coordinatore: Guido Fedele - email: [email protected]

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(Collana Vahini) Aforismi Vedici (Sûtrâ Vâhinî) [SV] La Conoscenza (Jñâna Vâhinî) [JV] La Scienza di Dio (Vidyâ Vâhinî) [VV] La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), I° vol. [RV-I] La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), II° vol. [RV-II] Domande e Risposte (Prashnottara Vâhinî) [PUV] Il Fiume delle Upanishad (Upanishad Vâhinî) [UV] Il Gioco di Dio (Lîlâ Kaivalya Vâhinî) [LKV] La Pace Suprema (Prashânti Vâhinî) [PSV] La Via della Meditazione (Dhyâna Vâhinî) [DV] La Verità di Sai (Sathya Sai Vâhinî) [SSV] La Legge Morale (Dharma Vâhinî) [DhV] Storie Gloriose del Signore (Bhagavatha Vâhinî) [BhV] Gli Insegnamenti di Dio (Gîtâ Vâhinî) [GV] L’Amore di Dio (Prema Vâhinî) [PV] Dissolvere i Dubbi Spirituali (Sandeha Nivarini) [SN]

(Collana Discorsi) di Sai Baba Discorsi 1988/89, I° vol. [D89-I] Discorsi 1988/89, II° vol. [D89-II] Discorsi 1963-65 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. IV) [D65] Discorsi 1964-67 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. V) [D66] Discorsi 1967-68 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. VI) [D67] Discorsi 1967-68 (SATHYA SAI SPEAKS VOL.7&8) [D68] Discorsi 1983 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XVI) [D83] Discorsi 1984 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XVII) [D84] Discorsi 1984 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XIX) [D86]

(Collana Biografie)La Vita di Sai Baba (N. Kasturi) La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), I vol. La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), II vol. La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), III vol. La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), IV vol.

(Collana Educazione)Discorsi agli Studenti Corso Estivo 1972 [CE72] Corso Estivo 1978 [CE78] Corso Estivo 1990 [CE90] Corso Estivo 1993 [CE93]

Periodici Mother Sai, bimestrale + Crescere Insieme

Altre Pubblicazioni Disponibili Colloqui (CQ) Mother Sai Speciale (6a Conferenza Mondiale) Diario Spirituale 1 [DS1] Diario Spirituale 2 [DS2] Diario Spirituale 3 [DS3] Dhyâna: la Meditazione secondo gli insegnamenti di Sai Baba Canti devozionali (Libro dei bhajan, Testi). Canti devozionali (Libro dei bhajan, Accordi). Canti devozionali (Libro dei bhajan, Esercizi). Atti del I° Convegno dei Responsabili dei Centri Sai Mondiali Sadhana Guida all’ashram di Prashanti Nilayam Racconti e Parabole Vol. I (Chinna Katha vol I) Racconti e Parabole Vol. II (Chinna Katha vol II) Pensiero del Giorno (365+1 pensieri, per ogni giorno dell’anno)

Altri Autori Alla scoperta della verità A spasso con Dio Gemme di Saggezza Grazie Swami Messaggio d’Amore Ho visto la luce Incontrare Dio L’Eterno Miraggio Purificare il Cuore (Purifying thr Heart) Ricordando Sai (Sai Smaran) Sai Baba Fiamma d’Amore Sai Baba: la rivelazione continua Sai Baba, l’Uomo dei miracoli Sri Sathya Sai Gita-Tutto sulla spiritualità Satha Sai Baba e l’Educazione dei Figli (Sathya Sai Parenting) Sathya Sai Baba: Colui che dimora nel Cuore (Hrudaya Nivasini) Sâitrî – I tre Sai Gâyatrî Mantra Viaggio con Sai (Sri Sathya Sai Anandadayi) Visione del Divino.

Audiovisivi: Shivarathri Sandesh (VHS) Le percussioni, parte I (VHS) Shivarathri Sandesh(VHS) Le percussioni, parte II (VHS) Video Story (VHS) Il Medico Divino (VHS) Tecnica di canto (Audiocass.) Gâyatrî Mantra (Audiocass.) Embodiment of Love Vol I(CD musicale) Embodiment of Love Vol II(CD musicale) Bhajanam (CD musicale) Sâitrî – I tre Sai Gâyatrî Mantra(CD musicale) Dyana, la Meditazione negli Insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba(CD musicale) Scuola bhajan interattiva (N°2CD ROM) Gâyatrî Mantra (CD musicale) Avo Sai (CD musicale) Le sue Opere nel Sociale (DVD Video) Alla Scoperta della Verità (DVD Video) La Creazione (DVD Video) Sai Gange (DVD Video) Shivarathri 2002/2003/2004 (CD video) Compleanno 2002/2003/2004 (CD video)

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In Preparazione: La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), V vol. NB.– Tutte

le pubblicazioni sopraelencate si possono avere telefonando o inviando un fax a: Mother Sai Publications Sathya Sai Books and Publications of Italy, magazzino e sede operativa, via Umbria 19, 20093 Cologno Monzese (MI); Italy tel. 02 26708288 (lunedì h.19:30-21); fax 02 25118399 NB.– Tutte

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“Il giusto piano di studio consiste nel leggere, riflettere e applicare regolarmente alla vita quanto appreso.” Sai Baba

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