Mother Sai 2 2007

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  • Words: 22,960
  • Pages: 52
Sommario

03 10 18 22 26 29 38 39 47 48

Discorso Divino Discorso Divino Insieme Discorso Divino Zoom Discorso Divino Favole & Poesie Discorso Divino Report Occhio al Libro

17 02 ’07 Rinunciate all’ego e all’attaccamento... 16 02 ’07 Percorrete il sentiero della Verità... La “Commedia”: un viaggio dentro al viaggio.

11 02 ’07 Siate uniti nell’Amore divino. Altruismo ed efficienza al servizio del prossimo.

15 01 ’07 Abbiate fede nella vostra coscienza. I frutti santi dell’azione.

25 12 ’06 Guadagnatevi la Pace eterna tramite l’eterna Verità. Giorno della Cultura e dello Sport. Comunicato Editoriale

MOTHER SAI PUBLICATIONS Sathya Sai Books and Publications of Italy Tutti i diritti sono riservati Anno IX n.2(114) marzo-aprile 2007 Direttore responsabile: Giorgio Piccaia sede:Viale Duca d’Aosta n.15 - 21052 Busto Arsizio periodico bimestrale-autorizz. tribun.di Busto Arsizio N. 08/01 del 04/07/2001

Copyright: Sri Sathya Sai Books and Publications Trust, Prasanthi Nilayam, India. 2

Mother Sai marzo - aprile 2007

Discorso 17-02-2007

Rinunciate all’ego e all’attaccamento per diventare grandi Cari studenti! “Possono tutti gli uccelli di colore verde parlare come i pappagalli? Possono gli insetti che strisciano sui fiori diventare dei bombi? Un maiale molto grasso può diventare un elefante? Può colui che non ha conoscenza di se stesso acquisire la conoscenza del Sé?”

L’uomo oggi si considera importante. Invece, chi è privo di Umanità non è affatto un essere umano! Un vero essere umano è colui che manifesta la Natura umana. Un vero essere umano è colui che pratica i cinque Valori Umani di Verità (Satya), Rettitudine (Dharma), Pace (›ânti), Amore (Prema) e Non violenza (Ahi¼sâ) e li predica agli altri. LA MANCANZA ANCHE DI UNO SOLO DI QUESTI VALORI NON SI ADDICE A UN ESSERE UMANO. L’uomo infatti è molto intelligente; la sua intelligenza è illimitata e non ha paragoni, ma essa non si riflette attualmente nel suo comportamento. La ferma dedizione di Pârvatî... Una volta il Signore εvara era assorto in un’intensa penitenza (tapas). Pârvatî desiderava sposarLo, ma i suoi genitori tentarono di dissuaderla. Cominciarono a discutere con lei, descrivendo la forma di ›iva in questo modo:

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“Oh, Gaurî! Tu sei molto giovane e Sâmbaµiva è vecchio; ha riccioli arruffati e indossa una pelle di tigre. Cavalca un toro ed è sempre in viaggio; i serpenti sono i Suoi gioielli. Come hai potuto corteggiarLo? Non sai tutte queste cose? Non ha una casa Propria e vive in un terreno crematorio.” Mahâdeva ›iva Pârvatî non dette retta a tutti questi ragionamenti e li ignorò. Il Signore εvara conosceva la sua natura e Pârvatî conosceva la natura di ›iva. Infatti essi non sono separati l’uno dall’altra. Il Signore ›iva è l’Incarnazione sia di ›iva sia di ›akti (›iva›akti-Âtmaka-Svarûpa)1. Lo stesso è per Pârvatî. Come possono i comuni mortali capire una natura mistica come quella del Signore εvara e di Pârvatî? Ovunque esista un sentimento di dualità, là sorge il dubbio. Un uomo con una mente dualistica è mezzo cieco. Infatti non c’è differenza fra il Signore ›iva e Pârvatî. Intanto, Sarasvatî entrò in scena per dare consigli a Pârvatî sull’inadeguatezza del Signore ›iva come suo sposo. Spiegò: “Cara Pârvatî, la società non accetterà una combinazione così balorda. Fra te e ›iva non c’è compatibilità; tu stessa sai tutto: non devo elaborare ulteriormente questo punto. Mi dispiace che tu sia caduta consapevolmente in tale illusione.” Pârvatî replicò con fermezza: “Oh,

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Discorso 17-02-2007 Sarasvatî! Io sono interessata solo al Si- persona siffatta? Non ne sei al corrente?” gnore ›iva e a nessun altro. Non ho alcun Pârvatî, di rimando, rispondeva: “I SERPENaltro interesse nella vita, se non quello di TI HANNO IL VELENO SOLO NEI DENTI, MA UN diventare la moglie del Signore ›iva, e nes- ESSERE UMANO CE L’HA IN TUTTO IL CORPO. suno può indurmi a ritornare sulla mia LA SUA VISTA, IL SUO UDITO E LE SUE AZIONI SONO TUTTI PIENI DI VELENO. Voi credete che decisione.” un tale velenoso essere umano sia una brava persona. Se i denti vengono rimossi, il La Divinità pervade tutto... serpente non può far del male a nessuno, ma l’essere umano, con i suoi due denti εâvâsyam ida¼ sarva¼ dell’ego (aha¼kâra) e dell’attaccamento L’intero universo è permeato di Dio. (mamakâra), si muove senza meta con fredIl potere del Signore ›iva permea l’intero dezza e indifferenza, causando un gran danuniverso. Il maggior dovere di un essere no agli altri esseri umani e al mondo che lo umano è amare la Divinità del Signore circonda. Egli crede di essere importante, εvara (εvaratva). Di fatto lo stesso pote- ma è pieno di veleno. Come si può corregre divino è immanente anche in ogni esse- gere un essere umano siffatto?” re umano. Proprio come il corpo umano Chi ha orgoglio non avrà successo viene coperto da un tessuto, la Divinità è in nessuna impresa; avviluppata nell’illusione (mâyâ). Ecco commetterà peccati perché, sebbene onnipresente, εvaratva e verrà ridicolizzato da tutti. non è visibile. In accordo con la massima La sua stessa gente lo abbandonerà. “Dio è l’Abitante di tutti gli esseri” Perderà tutte le ricchezze e il rispetto. (εvara- sarva bhûtânâ¼), εvaratva perIl suo orgoglio lo rovinerà completamente. mea ogni essere vivente. Pârvatî ha spiegato che εvaratva trascende l’età e non è in alcun modo connesso con l’aspetto este- Riconoscete la vostra natura innata Dio è amato da tutti. OGNI ESSERE UMANO riore. VIVE SOLO D’AMORE. INFATTI, CHI NON HA ALCUN AMORE IN SÉ NON È AFFATTO UN ESSEIl dolore di Pârvatî Anche Madre Lak¹mî cercò di dissuadere RE UMANO! L’amore che esiste fra Dio e l’esPârvatî dallo sposare il Signore ›iva. Le sere umano è paragonabile a quello esistenspiegò: “Mia cara! Sei ancora molto gio- te fra un padre e un figlio. Che grande pecvane e bella. Hai in te un grande potere. cato attribuire cattive intenzioni a un amoNon ti si addice voler sposare uno che va re così puro e immacolato! Questo è il ridi casa in casa a chiedere l’elemosina.” sultato delle cattive qualità che hanno perPârvatî era molto contrariata e rispose con meato la società. Quando viene riconosciufermezza: “Il mio sposo non è un mendi- ta la Natura Divina innata di ogni essere cante; anzi, è Colui che fa l’elemosina al umano non resta alcuno spazio per alcun mondo intero. Indulgere in questa campa- tipo di differenza. gna denigratoria contro di Lui non vi si adTutti sono Uno; dice.” Anche molti altri erano contrari alla siate equanimi con tutti. scelta di Pârvatî. Le chiedevano: “Si adorna di serpenti; come puoi far la corte a una 4

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Discorso 17-02-2007 Dobbiamo acquisire una tale trasformazio- rispose: “Tu l’hai visto per prima. Solo tu ne nella nostra vita. Voi studiate molti li- hai capito che poteva cadere se tagliava il bri, ma la mera lettura non basta; essa non ramo sul quale era seduto. Perciò, la revi aiuterà in alcun modo. La verità conte- sponsabilità di salvarlo è tua.” Pârvatî alnuta in tali testi deve essere compresa e spe- lora pose una condizione: “Swami! Normalmente una qualsiasi persona che cada rimentata. Laila e Majnu erano grandi amanti: il loro dall’alto esprimerà la propria angoscia era un amore disinteressato che divenne chiamando: “Ammâ” (Madre) o “Appâ” (Padre)! Se quest’uomo urlerà “Ammâ!” lo immortale. Incapace di capire la vera natura del loro salverò io. Se invece urlerà “Appâ!” sarai amore sacro, la gente attribuì ad esso ogni Tu a doverlo salvare.” εvara accolse la prosorta di motivi, creando molta confusione. posta. Intanto, il ramo che veniva tagliato LA MENTE DEVE ESSERE RIEMPITA D’AMORE alla fine si spezzò e la persona seduta su di esso cadde giù. Madre Pârvatî era pronta a PURO. NON SI DEVE SVILUPPARE ATTACCAMENsalvarlo, e così pure il Signore ›iva. Ma TO PER GLI OGGETTI DEI SENSI E AVVELENARquella persona non pregò né “Ammâ!” né SI LA MENTE. È SOLO ALLORA CHE LA VERA “Appâ!” Gemette solo (dicendo): “Ahi!” FELICITÀ PUÒ ESSERE SPERIMENTATA. In questo mondo ogni essere umano deve analiz- Sebbene il Signore ›iva e Madre Pârvatî zare su di sé che cosa deve essere cambia- stessero aspettando Entrambi di salvarlo, to e corretto, e che cosa deve essere porta- l’uomo non Li chiamò! to a compimento, dopodiché deve compor- QUESTA STORIA INTENDE RAMMENTARE A TUTtarsi di conseguenza. Solo così egli realiz- TI (NOI) CHE DOBBIAMO RICORDARE I NOSTRI zerà la vera umanità. La Divinità chiamata GENITORI OVUNQUE SIAMO E IN QUALSIASI SI“Io” è immanente in ogni essere umano ed TUAZIONE VENIAMO POSTI. ESSI SONO LE DIEssa non deve essere interpretata come VINITÀ VIVENTI CHE VIGILANO SU DI NOI E CHE Brahmâ, Vi¹²u o ›iva. Questi sono tutti CI GUIDANO. Le Upani¹ad esortano: nomi attribuiti dall’uomo alla Divinità a scopo di riconoscimento. I nomi non sono Mât© devo bhava pit© devo bhava âcârya così importanti. La vera Divinità è “Io”, devo bhava atithi devo bhava “Io sono Io”. Noi consideriamo Brahmâ il “Riverite vostra madre, vostro padre, Creatore, Vi¹²u il Conservatore e ›iva il il vostro precettore e l’ospite Distruttore. Dio concede il darµan a ciacome (se fossero) Dio”. scuno nella forma che ognuno contempla. Potete essere altamente istruiti, potete esMât© Devo Bhava sere esperti di tutte le branche della conoUna volta il Signore ›iva e Madre Pârvatî scenza di questo mondo, ma per vostra stavano facendo una passeggiata nel mon- madre siete solo dei figli. Le benedizioni do etereo. Videro che, sulla Terra, una per- di vostra madre saranno sempre con voi. sona stava tagliando il ramo dell’albero su LA VITA DI UN FIGLIO CHE TRASCURA LA MAcui era seduta. Il ramo era quasi tagliato e DRE NON HA VALORE. l’uomo poteva cadere ad ogni istante. Solo Madre Pârvatî ha un cuore talmente Pârvatî era molto inquieta e pregò il Signo- compassionevole da proteggere un uomo re ›iva: “Oh, Signore! Ti prego, salvalo im- in pericolo. Ecco perché dobbiamo contemmediatamente dal cadere a terra!” εvara plare costantemente la ›aktisvarûpinî (la Mother Sai marzo - aprile 2007

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Discorso 17-02-2007 manifestazione dell’Energia Divina). Il Si- se tutte le somme riscosse dalla gente per gnore εvara è il Padre e Madre Pârvatî è costruire un tempio al Signore Râma, a ›aktisvarûpinî. εvara non può prendersi Lak¹mana e a Sîtâ e per decorare gli idoli tanta libertà e farsi avanti a salvare un de- con gioielli d’oro. Venne imprigionato sotto voto. È solo dopo che la ›akti ha fatto un l’accusa di appropriazione indebita per non passo avanti che il Signore εvara la se- aver depositato il denaro nelle casse della gue. Quindi, in primo luogo, si deve ado- tesoreria. Incapace di sopportare l’agonia rare la ›aktisvarûpinî. Essa è veramente la della prigione, si lamentò: “Swami! Ho Madre. Questo è il motivo per cui è stato destinato tutto il denaro che ho preso solo detto “Mat© devo bhava!” Il primo posto è al Tuo servizio.” In un bel kîrtan (forma di stato dato alla madre. Persino il proprio pratica spirituale che consiste nella ripePaese viene paragonato alla madre. Noi tizione continua di un mantra - N.d.T.) candiciamo: “L’India è la mia madrepatria.” tò in questo modo: Tutti si riferiscono al proprio Paese come “Oh, Râmacandra! “madreterra” e non come “padreterra”. Nel Ho speso diecimila monete d’oro Paese di Bhârat è pratica comune che una per adornare Madre Sîtâ ragazza dopo il matrimonio vada a vivere con una catena d’oro con il marito in casa dei suoceri. e altre diecimila sovrane per decorare La suocera, in lingua inglese, viene chiaTuo fratello Lak¹ma²a mata “mother-in-law”. Ma Madre Pârvatî con una cintura d’oro. è la “mother-in-love”2 di tutto il mondo. “Law” (legge) è una parola collegata al Il diadema che adorna Te mi è costato altre diecimila monete d’oro. mondo, mentre “amore” si riferisce al proIncurante dei miei travagli, prio cuore. Quindi, innanzitutto, sviluppaTu fai bella mostra dei gioielli te l’amore. Considerate l’amore il vostro come se li avessi comprati Tu, “tutto”: solo allora avrete condotto una vita con il Tuo denaro!” fruttuosa. VOSTRA MADRE PUÒ ESSERE MOLTO SEMPLICE E NON ESPERTA DELLE COSE DEL MONDO, O PUÒ ESSERE MOLTO DEBOLE FISICAMENTE O INTELLETTUALMENTE, MA UNA MADRE È UNA MADRE.

NON DOVETE TRASCURARE VOSTRA MADRE SOLO PERCHÉ È DEBOLE O PERCHÉ SI È AMMALATA. Una madre è sempre colma d’amore per i propri figli. Questo è il motivo per cui Bhakta Ramadas pregò Madre Sîtâ: “Oh! Madre Sîtâ! Ti prego, presenta il mio caso a Râma e aiutami. Quando sei sola con Lui e state conversando felicemente, rammentaGli cortesemente la mia pietosa condizione.” Bhakta Ramadas lavorava come tahsildar (esattore delle tasse) sotto il Navâb (nome con cui veniva designato un governatore durante l’impero Mogul - N.d.T.) Tanisha. Egli spe6

IN QUESTA VITA NON SI PUÒ ACQUISIRE NULLA SE NON CI SI LIBERA DELL’EGO E DELL’ATTACCAMENTO. SI PUÒ INVECE ACQUISIRE OGNI COSA CON L’UMILTÀ E L’OBBEDIENZA. In tutte le sfere della vita, morale, spirituale, fisica e anche politica, ci si deve comportare con devozione. Solo così il compito portato a termine risplenderà nella gloria. Si devono rispettare le donne Quando una madre lascia il corpo fisico, la sua anima continuerà a preoccuparsi dei propri figli e del loro benessere. Un giorno una madre mi si avvicinò a Mi disse: “Swami! Mia figlia ascolta tutti, ma dà importanza solo alle parole di Swami. Mia Mother Sai marzo - aprile 2007

Discorso 17-02-2007 figlia è sempre stata ostinata, non ascolta re?” Il funzionario dell’I.C.S. rispose: “Sto ciò che le dico. Ma se una volta le parli Tu, andando nel luogo in cui εvarcandra seguirà il Tuo consiglio. Ha molta fede in Vidyâsâgar farà il suo discorso.” Al sentiTe e non disobbedirà alle Tue parole.” Allo re queste parole Vidyâsâgar sorrise fra sé e stesso modo molte madri vengono a chie- si avviò al luogo dell’incontro. Come arridere molte cose per i loro figli. Le madri varono, egli porse il bagaglio al funzionahanno un ruolo importante da svolgere. rio, dicendo: “Signore! Mi congedo da lei.” Non c’è Dio che sia più grande di una ma- Il funzionario gli offrì del denaro per aver dre. PERCIÒ NON SI DEVE MAI MANCARE DI trasportato il suo bagaglio, dicendo: “Ecco, prendete questo denaro!” Vidyâsâgar rispoRISPETTO ALLA PROPRIA MADRE. COLORO CHE se: “Signore! Le ho portato il bagaglio IGNORANO LA PROPRIA MADRE INCONTRERANNO MOLTE DIFFICOLTÀ. LE DONNE DEVONO come atto di servizio, non per denaro!”, e declinò educatamente l’offerta. L’incontro ESSERE RISPETTATE, AMATE E SI DEVE MOSTRAR LORO GRATITUDINE. Solo allora gli ebbe inizio. A Vidyâsâgar erano state mesuomini e le donne arriveranno a ottenere se ghirlande a profusione ed era stato acposizioni importanti. Potete avere capaci- compagnato sul palco con tutti gli onori. Il tà al di sopra della media, o essere alta- funzionario, vedendolo, lo riconobbe come mente istruiti, o anche analfabeti: il vostro la persona che aveva trasportato il suo bamassimo dovere è quello di rispettare vo- gaglio pochi minuti prima. Si sentì molto stra madre e di dar peso alle sue parole. imbarazzato, e, non appena l’incontro finì, cadde ai piedi di Vidyâsâgar e gli chiese di Vidyâsâgar perdonarlo. Una madre e suo figlio, il cui nome era εvarcandra Vidyâsâgar3, vivevano in un L’umiltà porta grandezza piccolo villaggio vicino a Kolkata. La ma- Furono solo l’umiltà e l’obbedienza a prodre lavorava moltissimo per tirar su il fi- curare grandi onori a Vidyâsâgar. Persino glio. Dato che in casa non avevano illumi- oggi trovate la storia della vita di nazione, Vidyâsâgar studiava sotto i lam- Vidyâsâgar nei libri di testo. La grandezza pioni. Lavorò duramente giorno e notte e non risiede nell’istruzione o negli alti titostudiò con profitto. Alla fine ottenne una li accademici che otteniamo. Sono l’umilbuona posizione nella vita, diventando un tà e l’obbedienza a portarci la grandezza. oratore famoso. Si radunavano a migliaia A questo mondo ci sono molte persone per ascoltare le sue lezioni. Una volta istruite, ma a che cosa serve? Quale beneVidyâsâgar stava viaggiando in treno per ficio deriva al mondo dalla loro istruzioraggiungere una città in cui doveva fare uno ne? UNA PERSONA VIENE ROVINATA SOLO dei suoi discorsi. Un funzionario dell’ DALL’EGO E DALL’ATTACCAMENTO; SOLO LAI.C.S.4 viaggiava nel suo stesso scomparti- SCIANDO CADERE QUESTI DUE SI PUÒ DIVENmento per recarsi nella stessa città ad ascol- TARE DAVVERO DEI GRANDI. tare il suo discorso. Non appena questo Durante il suo tour di dibattiti nell’India funzionario scese dal treno nella stazione, del Nord, Âdi ›a¾kara incontrò un grande chiamò un facchino per farsi portare il ba- studioso di nome Mandana Miµra. Questi gaglio. Vidyâsâgar gli si avvicinò e gli dis- aveva una moglie che si chiamava se: “Signore, mi dia il suo bagaglio; glielo Ubhayabhârati, che era stata scelta per far porterò io. A proposito, dove deve anda- da arbitro e giudice, e decidere chi sarebbe Mother Sai marzo - aprile 2007

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Discorso 17-02-2007 stato il vincitore nel dibattito fra Âdi lezione di) autentica conoscenza e rinun›a¾kara e Mandana Miµra. Ella credeva cia. che la Verità fosse Dio e questo è il motivo Emulate Kar²a per cui era estremamente adatta per quel Nel mondo, popoli diversi seguono sentiecompito. ›a¾kara sconfisse Mandana ri diversi. Il Signore K©¹²a è Colui che ha Miµra nella disputa e venne così dichiara- insegnato il sentiero della Saggezza e stato vincitore da Ubhayabhârati. In accordo bilito la verità secondo cui la qualità delcon le condizioni del dibattito, Mandana l’Amore è comune a tutti. Egli perdonò Miµra doveva darsi alla rinuncia (sannyâs), persino la gente che aveva qualità cosa che fece. Ubhayabhârati, obbedendo demoniache, come Duryodhana 6 e coscienziosamente al proprio dovere di mo- Du-µâsana (il malvagio fratello di glie, agì di conseguenza e divenne anch’es- Duryodhana - N.d.T.). Sebbene Kar²a si fosse unito alle forze del male, era un uomo sa una rinunciante. dalle nobili qualità lodate dal Signore K©¹²a. Kar²a non aveva la minima traccia Una lezione da non dimenticare Un giorno, Ubhayabhârati stava andando di ego o attaccamento. Era un grande guercon i suoi discepoli sul fiume Gange per riero e una persona altamente caritatevole. fare un bagno. Sulla via vide un sannyâsin Le sue qualità nobili sono perciò da emu(rinunciante) che si stava riposando, tenen- lare. Ogni studente deve ascoltare cose do sotto la testa un gourd5 vuoto. Lo usava buone e metterle in pratica. Sperimentate per tenerci l’acqua, e per questo lo conser- la Beatitudine e dividetela con tutti. Quevava con cura. Ubhayabhârati si rese con- sto è il vostro massimo dovere. to dell’attaccamento di questo sannyâsin Praµânti Nilayam, 17 febbraio 2007, per il suo gourd e disse ai suoi discepoli: Sai Kulwant Hall, “Guardate! Quest’uomo si definisce un Celebrazioni di Mahâµivarâtrî sannyâsin, ma è attaccato al suo gourd che tiene sotto la testa come un cuscino.” Il (Tradotto dal testo in inglese pubblicato da: sannyâsin sentì questo commento, ma sul www.sssbpt.org) momento non disse niente. Quando Ubhayabhârati e i suoi discepoli furono di ritorno dal fiume, egli gettò il suo gourd 1. ›akti: è l’energia che simbologgia l’aspetdavanti a loro per dimostrare che non vi to femminile della Divinità e ne rappresenta era attaccato. Vedendo questa azione, il principio attivo e dinamico; ›iva ne rappresenta l’aspetto maschile. Ubhayabhârati appropriatamente commentò: “Pensavo che in lui ci fosse solo un di- 2. Swami fa un gioco di parole, intraducibile in italiano, basandosi sull’assonanza fra le fetto, l’attaccamento (abhimâna), ma adesparole “mother-in-law” e “mother-in-love”. so mi rendo conto che ne ha anche un alMother-in-law significa “suocera”, ma, tro, l’ego (aha¼kâra). Come può una perpreso letteralmente, significa “madre nella sona con abhi¼âna e ahamkâra diventare legge”, ovvero “madre acquisita per leguno jñânin (chi è stabilito nella Conoscenge”. Mother-in-love (madre nell’amore), za del Sé - N.d.T.) e un sannyâsin? Il suo invece, è una parola coniata da Swami, delcommento aprì gli occhi al sannyâsin, che la quale Egli si serve per creare il singolaespresse la propria gratitudine a re gioco di parole. Ubhayabhârati per avergli impartito (una 3. Vidyâsâgar: Nato nel 1820 come εvar 8

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Discorso 17-02-2007

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Candra Bandopadhyaya in una povera famiglia brahmina, Vidyâsâgar fu un pilastro del Rinascimento del Bengala, nonché filosofo, scrittore, traduttore, editore, riformatore e filantropo. I.C.S.: “Servizi Civili Indiani”: la struttura dei servizi civili nazionali indiani così come si chiamava anteriormente all’Indipendenza, oggi rimpiazzata dal “Servizio Amministrativo Indiano”, o IAS. Con “gourd” si intende il guscio secco del

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frutto di una pianta della famiglia delle cucurbitacee, che non viene generalmente usata a scopo alimentare. Il suo aspetto è legnoso e a forma di zucca cava. Veniva usato come recipiente già prima dell’uso dell’argilla. Nel poema epico Mahâbhârata, Duryodhana era il figlio maggiore del re cieco Dh©tarâ¹tra, nonché il più anziano dei cento fratelli Kaurava e il maggiore antagonista dei PⲬava. Era una manifestazione del demone Kali, che aveva stregato l’anima di Nala, costringendolo a perdere il suo regno al gioco.

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Discorso 16-02-2007

Percorrete il sentiero della Verità mediante la costante contemplazione di Dio “La Creazione emerge dalla Verità e si fonde nella Verità. Esiste un posto nel cosmo in cui la Verità non sia presente? Visualizzate questa Verità pura e immacolata.” Onnipresenza della Verità La Verità è onnipervadente. La Verità è onnipresente. Noi La vediamo ovunque. Infatti, tutti i nostri darµan (visione del Divino), sparµa² (tocco del Divino) e sa¼bhâ¹an (conversazione con il Divino) sono associati solo alla Verità! Dov’è la Pura Coscienza (›uddha Sattvam)? Essa si trova ovunque. La Verità non ha forma. Tutto ciò che vediamo è Verità! (Swami materializza un oggetto – N.d.T.). Questo è Verità. Da dove è venuto? È venuto dalla Verità e si fonderà nella Verità. Viene detto: Sarva¼ khalvidam brahmam “In verità, tutto è Brahman”. La Verità è la manifestazione di Brahman. La Verità è indivisibile. Non è “due”, ma “una” e solo “una”. Eppure, la gente fa tanti sforzi per cercare di realizzarLa. La Verità non è solo una parola; essa assume molte forme. Analogamente, anche Brahman assume un numero infinito di forme. Eppure Brahman è solo Uno. Questo è il motivo per cui viene detto: Brahma satya¼ jaganmithyâ “Solo Brahman è reale; il mondo è una percezione errata”. Tutto il resto è il riflesso di Brahman, nien10

t’altro. La Verità è Una, ma i saggi la esprimono in modi diversi. IN QUESTO UNIVERSO TUTTO È NATO DALLA VERITÀ. Il Dharma (Rettitudine) è emerso dalla Verità (Satya). Viene detto: Satyannâsti paro dharmah “Non c’è Dharma più grande dell’aderenza alla Verità”. Quando la Verità e la Rettitudine coesistono, ciò che ne risulta è la Pace. Dalla Pace viene l’Amore che avviluppa tutto e tutti. A questo mondo non esiste posto in cui l’Amore non sia presente. Allo stesso modo, non esiste posto a questo mondo in cui non sia presente la Verità. Quindi, dalla Verità e dalla Rettitudine emerge la Pace e da questa l’Amore; infine dall’Amore emerge la Beatitudine. Dove è presente l’Amore non c’è spazio per l’odio ed è proprio in tal luogo che la Non violenza ha origine. Perciò, se desiderate promuovere la Non violenza, dovete coltivare l’Amore. Tutto diventa Uno, solo se c’è Amore. Un uomo con la mente dualistica è mezzo cieco La Bhagavad Gîtâ afferma: Mamaivâ¼µo jîvaloke jîvabhûta sanâtanah “L’eterno Âtma in tutti gli esseri è una parte del Mia Essenza”. L’implicazione immediata di questa dichiarazione è: “Tutti sono una parte (a¼µa) di Me. Voi non siete diversi da Me; siete Miei riflessi! Voi siete Me e Io sono voi.” I nomi Mother Sai marzo - aprile 2007

Discorso 16-02-2007 e le forme possono essere diversi, ma di essi. Ovunque andiamo, dobbiamo esl’Âtma presente in tutti è lo Stesso. Ogni sere tutti uniti. Non è un fatto che la mano corpo assume un nome diverso. I nomi ven- è solo una sebbene le cinque dita siano segono assegnati a scopo di identificazione, parate l’una dall’altra? ma non riflettono il vostro vero Sé. Lo stesso Âtma si trova in tutte le forme di vita. I gioielli sono molti, Quindi amate questo Âtma, cosa che equima l’oro è uno. vale ad amare voi stessi. Oggi nel mondo Le mucche sono molte, l’amore ha assunto forme e nomi diversi: ma il latte è uno. l’amore fra marito e moglie viene definito Gli esseri sono molti, anurâga e all’amore di una madre per i ma il respiro è uno. propri figli ci si riferisce con il termine Le caste sono molte, vâtsalya. Tutti questi sono solo sentimenti ma l’umanità è una. mondani! L’amore che pervade tutti gli individui è comunque solo uno. Con un tale “È Mio dovere prenderMi cura Amore Universale tutti possono essere uni- del Mio Corpo Fisico” ti, non ci sarà affatto spazio per le diffe- Noi siamo nati come esseri umani; siamo renze, non ci sarà dualità. DOVE NON C’È tutti esseri umani. Nonostante ciò possiamo avere diverse capacità, ma l’Âtma in DUALITÀ, TUTTI SONO UNO! UN UOMO CON tutti gli esseri umani è Uno. Guardate! Qui LA MENTE DUALISTICA È MEZZO CIECO. Noi non siamo ciechi, vero? Abbiamo due oc- ci sono molte lampadine accese. Sebbene chi che, insieme, vedono un solo oggetto. esse appaiano distinte, la corrente che vi Quindi, noi siamo tutti Uno. Quando verrà fluisce è la stessa. I corpi umani sono come coltivato il sentimento della paternità di queste lampadine; ciascuna di esse può Dio e della fraternità degli uomini, il sen- avere un diverso numero di watt. Sarò semtimento dell’essere separati, il combattere pre felice di chiarire questo punto sull’unigli uni contro gli altri, l’inquietudine, l’agi- tà. Recentemente ho ricevuto centinaia di tazione ecc., verranno rimossi dal mondo. migliaia di lettere in cui Mi si esortava a Tutti sono figli di uno Stesso Padre: Dio! trattenerMi dal produrre il Li¾gam dal Mio Oggi dobbiamo nutrire tale nobile senti- Corpo. Mi hanno pregato: “Swami! Tu fai mento; solo allora l’umanità diventerà Una. emergere dal Tuo Corpo l’Âtma Li¾ga, ma Come vi riferite a voi stessi? Dite: “Io sono anche i medici Ti sconsigliano di farlo. Naun essere umano.” Chi è un essere umano? turalmente Tu sei tenuto a produrre il Li¾ga Una persona piena di desideri (kâma) e rab- affinché gli esseri umani realizzino la Vebia (krodha)? No, no. IL VERO SIGNIFICATO rità e sperimentino il suo Splendore Divino. Il Li¾ga Hira²yagarbha è nel corpo in DELLA PAROLA MÂNAVA (ESSERE UMANO) È: COLUI CHE VIVE LA PROPRIA VITA SENZA SENforma liquida; affinché si solidifichi è neTIMENTI DI SEPARAZIONE. In effetti noi non cessaria una grande quantità di energia. La dobbiamo nutrire alcun sentimento di dif- sua espulsione richiede molta forza corpoferenza: siamo tutti Incarnazioni del Sé rea. Ciascun Li¾ga che emerge dal corpo Divino! Siamo i figli di un Solo Padre, ve- ha un gran peso. Non è bene che il Tuo ramente! Le forme e i nomi sembrano es- Corpo fisico consumi così tanta energia per sere distinti, ma non dobbiamo sviluppare la produzione di questi Li¾ga. Lascia che un sentimento di separazione basandoci su coloro che credono nella Tua Divinità lo Mother Sai marzo -aprile 2007

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Discorso 16-02-2007 facciano e non preoccuparTi di quelli che sentimento di nazionalità, dobbiamo svinon ci credono. Per favore, non sforzare il luppare la fede nell’unità della nazione. Se Tuo Corpo Fisico in alcuna circostanza. Il perdiamo il sentimento di nazionalità, cesTuo Corpo è molto importante per noi. In- siamo di esistere. Che cosa protegge quefatti, abbiamo cercato rifugio in Te e, se lo sto sentimento? L’individualità sosterrà indebolisci in tal modo, noi stiamo molto l’umanità. in ansia. Perciò trattieniTi per cortesia dal farlo e conserva la Tua Energia Fisica. Dio Sviluppate il sentimento può realizzare qualsiasi cosa per mezzo di Onnipresenza della Divinità della Sua Volontà Divina. Può trasformare Dobbiamo porre un limite alle nostre aspila terra in cielo e viceversa; è molto facile razioni in questo mondo; solo allora avreper Lui, ma a che cosa servirebbe? Che cosa mo pace. Dio è onnipresente. L’universo accadrebbe, dopo, agli aspiranti spirituali intero emerge dalla Verità. L’intera crea(sâdhaka)? zione riflette la collettività. Ovunque guarPerciò, ti preghiamo, non far uso delle Tue diate troverete solo uguaglianza. Non dopreziose Energie Divine per rendere felice vete immaginare che Dio sia in una Sua la gente o soddisfarla.” VERO, QUESTO COR- nicchia in qualche posto lontano. Voi siete tutti Incarnazioni della Divinità! Sviluppate PO HA GIÀ OTTANTUN ANNI; DURERÀ QUALquesto sentimento. In effetti questa Verità CHE ALTRO ANNO. DEVO MANTENERE QUESTO CORPO PER PROCURARE GIOIA A TUTTI VOI IN viene realmente sperimentata, e in modo diretto, da ogni essere umano. Riflettete su VARI MODI. MOLTO PRESTO VI CONFERIRÒ UNA BEATITUDINE INFINITA. Per coloro che sono voi stessi solo per un momento chiudendo felici di vedere il Mio Corpo Fisico in buo- gli occhi: “Chi sono io?” Che cosa vedete ne condizioni, Esso è importante e neces- chiudendo gli occhi? Niente, ma sentite una sario. Ecco perché è Mio dovere anche domanda risuonare costantemente nelle vostre orecchie: “Chi sono io? Chi sono prenderMi cura del Mio Corpo Fisico. io?” Allora diventate pienamente consapevoli: “Io non sono questa forma.” Tutti Il sentimento di nazionalità Nel Paese di Bhârat la devozione è molto questi nomi e forme sono transeunti, non importante. Voi definite questo Paese “un sono mai permanenti. Paese Hindu”. Le cinque lettere della parola “Hindu” (“indù”) rappresentano mol- Il piacere deriva dalla sofferenza ti gruppi di cinque entità, come i cinque Il corpo vi viene dato per lavorare inceselementi (pañcabhûta), i cinque soffi vita- santemente e duramente. NON DOVETE STAR li (pañcaprâ²â) e i cinque involucri MALE DAVANTI AL DOLORE E ALLE DIFFICOL(pañcakoµâ). Allora qual è il significato TÀ. SE NON CI FOSSE ALCUNA DIFFICOLTÀ NON profondo del termine “HINDU”? La lette- POTRESTE CONOSCERE IL VALORE DELLA FEra “H” sta per Umiltà (Humility), “I” per LICITÀ. IL PIACERE È UN INTERVALLO FRA DUE Individualità, “N” per Nazionalità, “D” per SOFFERENZE. INFATTI, IL PIACERE DERIVA Divinità e “U” per Unità; è solo quando SOLO DALLA SOFFERENZA. Anche le difficoltà mantenete l’Unità che potete acquisire la sono passeggere. Se desiderate acquisire Divinità. Allo stesso modo è solo quando maggiore felicità dovete sperimentare alsviluppate la Divinità che potete acquisire meno qualche difficoltà e sofferenza. Il pace e felicità. Dobbiamo salvaguardare il Santo Purandaradasa cantò: 12

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Discorso 16-02-2007 “Oh, Râma! Chi è Colui dine viene tagliato in un punto, esse si spenche ha dipinto le penne del pavone? gono tutte. Chi è Colui che ha dato un becco rosso a un pappagallo verde Vivete in modo naturale e lo ha reso (così) bello? Cari studenti! Chi è Colui che ha innaffiato I progressi scientifici stanno creando moll’albero sulla collina? to caos nel mondo. A seguito di tali esperiChi è Colui che ha fornito il cibo menti, stanno sorgendo molte difficoltà. Le alla rana sulla roccia? mucche in America vengono nutrite con la Tu sei Colui che sostiene trippa nella convinzione che producano più l’intero universo.” latte, ma quelle mucche soffrono di molte altre malattie e anche coloro che ne bevo“La Divinità è il Testimone no il latte vi sono esposti. Ogni Paese spediretto dell’Umanità. rimenta qualcosa di nuovo. Solo gli abiChe Tu protegga tutti! tanti di Bhârat stanno conducendo una vita Che Tu pervada tutti gli esseri viventi! naturale. NON SI DEVE CONDURRE UNA VITA ALTu sei onnipresente L’INSEGNA DELL’ARTIFICIALITÀ, ALTRIMENTI come Divino Âtma. TUTTO NELLA VOSTRA VITA SARÀ ARTIFICIALE. L’Âtma protegge l’Âtma e nient’altro. Per esempio, negli ultimi tempi avrete osOh, Dio! Che tu conceda a tutti servato molti cambiamenti nelle verdure la consapevolezza per comprendere che consumiamo. Noi Indiani mangiamo pienamente questa verità.” molte verdure che forniscono una buona quantità di forza al corpo, ma ora esse venSviluppate la fede nell’Âtma Tattva gono fatte crescere con l’acqua inquinata Dobbiamo sviluppare la fede nell’Âtma del sistema fognario; perciò oggi tutti i veTattva (il Principio Atmico). L’Âtma non getali e le verdure sono inquinati. A molta ha nome né forma, di nessun tipo. Eppure, gente in India, specialmente a coloro che se sviluppate la fede nell’Âtma Tattva Esso vivono negli Stati del Sud, piace il brinjal vi proteggerà sempre. Infatti, l’Âtma è la curry (vankaya, in telugu. È un condimenDivinità vivente! to piccante tipico del sud dell’India a base di melanzane, spezie e curry, da utilizzare Sarvatah pânipâda¼ tat sarvatok¹i sul riso - N.d.T.). C’è una poesia che ne µiromukham sarvata- µrutimalloke loda entusiasticamente il gusto: sarvamâv©ya ti¹ºhati Con mani, piedi, occhi, testa, Senza pari bocca e orecchie che pervadono tutto, è il gusto del curry di va¾ka(ya). Egli permea l’intero universo. Senza pari è il volto della virtuosa Sîtâ, L’Âtma Tattva che pervade tutti gli esseri come un pa¾ka(ja) (loto) in fiore. viventi è vero ed eterno. L’Âtma è Senza pari è la compassione indivisibile. Lo Stesso Âtma permea tutto del Signore ›a¾ka(ra). proprio come la stessa corrente scorre atVeramente ineguagliato è il valore traverso tutte le lampadine. Se il filo eletdel vincitore del Signore di La¾kâ. trico che porta la corrente a tutte le lampaMother Sai marzo -aprile 2007

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Discorso 16-02-2007 Questa poesia non si applica più ai brinjal e raccogliendo le messi. dei nostri giorni che sono totalmente in- Voi state seduti nell’intima comodità delquinati. A causa dell’inquinamento, che aule vostre case signorili, menta giorno dopo giorno, anche le nostre mangiando, bevendo e divertendovi; menti sono inquinate. non venite neppure a chiederci come stiamo. Non inquinate le vostre menti La fatica è nostra, mentre vostra Cari studenti! è ogni comodità. È giusto?” Voi siete ben educati; non dovete leggere ogni sorta di ciarpame e inquinare le vo- Gli harijan cantavano in pubblico le canstre menti. Seguite la nostra gloriosa cul- zoni composte da Me. tura indiana. La cultura indiana è altamen- Ogni volta che qualcuno argomentava sulte sacra. I nostri antenati sperimentarono la loro intransigenza, gli cantavano in rila gloria della nostra grande cultura e vis- sposta un’altra canzone, anch’essa composero felicemente. Sono certo che, in un fu- sta da Me: turo molto prossimo, anche gli stranieri comprenderanno pienamente la grandezza “La terra è un dono di Dio, della nostra cultura e l’adotteranno. Conon una proprietà dei ricchi. munque noi non dobbiamo attendere fino Se ci attaccate con il vostro potere, Dio è allora; incamminiamoci subito sul sentielì per noi. ro degli alti princìpi morali. Dio protegge Esistono grandi anime cariche tutti in ogni modo; Egli sa tutto. Dato che di sentimenti di fratellanza. Dio stesso è in noi e con noi, non dobbiaSvegliatevi, svegliatevi! mo aver paura di niente. Emergete dal sonno di Mâyâ.” Aiutate sempre, non fate mai del male Antecedentemente all’indipendenza del nostro Paese, Io conducevo degli incontri nei villaggi; ci andavo con l’intento di aiutare la gente povera. Quando giravo in pantaloncini corti e camicia a mezze maniche, la gente Mi impediva di agire trattandoMi come un ragazzino immaturo; Mi portavano un dhothî da indossare sopra i pantaloncini affinché assumessi un aspetto da adulto che si confacesse al genere di attività che svolgevo. Andavo nelle case degli harijan1 a insegnare loro delle canzoni popolari. Questa è una di quelle canzoni che era intesa a determinare nei ricchi una trasformazione del loro atteggiamento verso i poveri: “Fatichiamo nei campi giorno e notte, arando, seminando 14

Mentre Io “caricavo le batterie” ai poveri e agli oppressi con le Mie canzoni, i ricchi si sentivano imbarazzati e Mi attaccavano. Persino il fratello maggiore di questo Corpo Mi riprendeva dicendo: “Perché Ti imbarchi in simili attività in pubblico? Non uscire; stattene tranquillo in casa a studiare. D’ora in poi non devi più uscire di casa.” Così dicendo, Mi chiudeva in una stanza. Tutti i Miei soliti compagni venivano sotto casa a chiamarMi: “Râju! Râju! Râju!” Poverini! Erano così affezionati a Me. Io li consolavo dicendo: “Miei cari! Sopportate con Me per qualche tempo; uscirò senz’altro a esaudire i vostri desideri. Io appartengo a voi.” Da allora ho sempre aiutato i poveri, fino ad oggi. Proteggere i poveri e soccorrerli, dando loro cibo, rifugio e acqua per renderli felici, è Mio doveMother Sai marzo - aprile 2007

Discorso 16-02-2007 re. Ancora oggi mando i Miei studenti in tà. Il Nome di questo Corpo è “Sathya” ogni angolo dei villaggi a distribuire cibo (Verità). Non devierò mai dal sentiero dela coloro che vi abitano. la Verità. Le persone che indulgono in pubOgni volta che una persona affamata so- blicità da vituperio spinte dall’invidia, dalstava davanti alla nostra casa, le procura- l’avidità o dall’odio, subiranno le vo del cibo anche a costo di rinunciare alla appropriate conseguenze. È arrivato il moMia razione. A coloro che non avevano di mento di intraprendere azioni atte a dissuache vestirsi davo i Miei vestiti. HO SEMPRE dere queste persone dal ricorrere a una propaganda menzognera. Naturalmente, non AIUTATO TUTTE LE PERSONE BISOGNOSE FIN se ne può attribuire loro la colpa; esse riDALLA MIA INFANZIA. Il Mio motto, allora come oggi, è Help ever, hurt never (Aiuta- corrono a tali calunnie per amore del dete sempre, non fate mai del male). Ho sem- naro. Devono cercare di comprendere il pre avuto molta esperienza nell’aiutare gli loro errore. In Me non c’è mai neppure un altri, sin dall’infanzia. Molta gente fa ser- minimo di impurità (do¹a). È per questo vizio ai poveri a parole, ma non li aiuta che voi tutti seguite Sai. Potete acquisire veramente. ogni cosa a questo mondo perseguendo il sentiero della Verità. Percorrete il sentiero In Me non c’è mai neppure della Verità mediante la costante contemun minimo di impurità plazione di Dio. (A questo punto Swami ha chiesto ai bambini se stesse causando loro Mânasyeka¼ vâcasyeka¼ karmanyeka¼ qualche disturbo con un Discorso così lunmahâtmanâ¼ go. Essi hanno risposto all’unisono: “No, mânasyanyat vâcasyanyat karmanyanyat Swami.” – N.d.T.). Non è mai stata Mia dûratmanâ¼ intenzione causare sofferenza a qualcuno. Coloro i cui pensieri, parole e azioni Tali pensieri non Mi si avvicinano nemsono in perfetta armonia sono nobili; meno. Qualsiasi cosa Io faccia è per il vocoloro che difettano di tale armonia stro bene, non per Me. In effetti, assumo sono malvagi. persino il cibo solo per voi! Io bevo l’acqua per voi! Tutte le attività che intraprenFin dalla Mia prima gioventù, ho protetto, do sono dunque solo per il vostro bene! nutrito, consigliato e fatto sì che la gente Coloro che comprenderanno pienamente seguisse il retto sentiero; non ho mai fatto questa verità ne trarranno beneficio; le loro del male a nessuno, né mostrato rabbia od vite saranno santificate. odio verso alcuno. CIONONOSTANTE, ALCUNE PERSONE, PER UNA “Il Tuo Amore e la Tua Compassione sono senza pari” FORMA DI INVIDIA EGOISTICA, FABBRICANO Ero molto addolorato del fatto che la gente STORIE SU DI ME E LE PUBBLICANO SUI GIORNALI. STANNO RICORRENDO A UNA FALSA PROdi alcune aree collinari dei distretti orienPAGANDA SU DI ME SULLA STAMPA E SUI MEZtale e occidentale del Godâvarî bevesse acZI MEDIATICI ELETTRONICI. TUTTO QUESTO qua inquinata e ho dato immediate disposizioni per il rifornimento di pura acqua poNON MI TURBA PERCHÉ IO NON HO PAURA DI tabile stanziando 200 crore di rupie (Due NESSUNO. Il Mio vero nome è Sathyam Sathyam miliardi di rupie, circa quaranta milioni Sathyam (Verità). Io sono legato alla Veri- di euro - N.d.T.). Là vicino, in pianura, scorMother Sai marzo -aprile 2007

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Discorso 16-02-2007 re il (fiume) Godâvarî, ma essi non aveva- ne notizie sui nostri ex studenti che perseno neppure una goccia d’acqua da bere. guono le loro vocazioni in America; recenPerciò detti disposizione affinché l’acqua temente un aeroplano, carico dei nostri ex del Godâvarî venisse pompata fino alle aree studenti provenienti dagli U.S.A., ha fatto collinari attraverso delle condotte. Ora sono visita a Praµânti Nilayam. L’aereo era statutti molto felici. A breve ho in program- to noleggiato dall’America in segno d’apma di far visita a questa gente. Questa è prezzamento per i servizi da loro resi in una bellissima notizia per loro. Sono mol- quel Paese. Hanno detto: “Swami! Nel noto felici e danno espressione alla loro gioia stro Paese ci sono molti ex studenti del Tuo dicendo: “Swami! Non avremmo mai im- Istituto: sono persone meravigliose e ci maginato che Tu riversassi su di noi la Tua danno tanta gioia!” Là ci sono duecento ex Grazia così copiosamente! Il Tuo Amore e studenti. Assieme alle loro famiglie, sono la Tua Compassione sono senza pari. Sia- arrivati qui in 250 e durante la loro permamo estremamente felici e grati di sapere nenza a Praµânti Nilayam hanno sperimenche ci farai visita.” tato una grande beatitudine. Al momento Essi stanno ripulendo a fondo tutte le stra- di partire hanno espresso la loro gratitudide e allestendo tutto per la Mia visita. ne dicendo: “Swami! Non avremmo mai Ramakrishna e Kondal Rao, che hanno ese- immaginato e neppure sognato che Tu ci guito il progetto, Mi accompagneranno. concedessi una tale Grazia.” A BREVE INDobbiamo aiutare gli altri e fare del bene a TENDO FARE UN TOUR MONDIALE! Molti detutti, per quanto è possibile. Se vivete così, voti vengono qui dall’Africa e dalla Rusanche voi sarete felici e tutto vi andrà bene. sia. La devozione dei russi è indescrivibile. In questa sala sono presenti molti devoti “A breve intendo fare un tour mondiale!” russi che si stanno godendo molto il Mio Cari studenti! Discorso. (Indicando i devoti russi – N.d.T.) Ogniqualvolta incontriate un nemico, of- Guardate! Questi devoti con le mani alzate fritegli amorevolmente le vostre salutazioni sono tutti russi!” Sono molto devoti. (Indi(pranam) e dite: “Oh! Fratello!” e anch’egli cando nuovamente i devoti russi – N.d.T.). ricambierà con amore. Siamo tutti fratelli! Voi non siete russi: fate semplicemente È solo quando vi comportate in tal modo parte del nostro Paese! Vi amo tutti. che procurate una buona reputazione al Cari studenti! Nel mondo ci sono numeronostro Istituto di Istruzione Superiore si Paesi, quali la Russia, l’America, la GerSathya Sai. Noi non pretendiamo dagli stu- mania, il Giappone, l’Italia, la Francia ecc. denti neppure un paisa (monetina indiana Sebbene i Paesi siano diversi, la gente che - N.d.T.), né esigiamo tasse per gli esami. vive in questi Paesi fa parte di noi! Ci hanStudenti provenienti da tutte le parti del no molto aiutato per la costruzione dello Paese, e persino dall’estero, vengono qui, stadio coperto a Praµânti Nilayam; hanno acquisiscono la loro istruzione e se ne van- lavorato duramente giorno e notte. Essi no con elevati titoli accademici. Noi for- amano Swami intensamente, Mi seguono niamo anche dottorati di ricerca (Ph.D.) che ovunque Io vada, corrono dietro la Mia auto ci costano moltissimo. Se tutti gli studenti e sono venuti persino a Chennai (Madras) sviluppassero caratteri esemplari come nel- quando vi sono stato recentemente; venl’Istituto Sathya Sai, il nostro Paese gua- gono fin qui, incuranti delle grandi diffidagnerebbe un gran nome. Abbiamo buo- coltà e delle spese. Voi avete molto da im16

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Discorso 16-02-2007 parare dalla loro devozione per Swami. 1. Harijan: termine coniato dal Mahâtma Gandhi per definire i Dalit - parola di oriPraµânti Nilayam, 16 febbraio 2007, gine indo-ariana che significa “oppresso”, Sai Kulwant Hall, “tenuto sotto controllo”- o intoccabili o Celebrazioni di Mahâµivarâtrî fuori casta. Il significato letterale è “figli di Dio”, essendo Hari un altro nome di (Traduzione dalla versione in inglese Vi¹²u. pubblicata da: www.sssbpt.org)

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La “Commedia”: un viaggio dentro al viaggio

Insieme

25 novembre 2006

L’idea è venuta, circa due anni fa, al Coordinatore Nazionale delle Attività Spirituali, quale importante obiettivo da realizzare all’interno del Programma Biennale delle Attività Spirituali dell’Organizzazione Sathya Sai Italiana. Un’idea forte, davvero creativa, volta a rappresentare la più grande tradizione della cultura italiana, attraverso i modi dello spettacolo danzante, a Praµânti Nilayam, davanti al divino Maestro Sathya Sai Baba. La gestazione di un tale progetto non si è rivelata, di fatto, facile, pur tenuta viva da quell’entusiasmo che viene da dentro, da una sorta di sacro anelito, da una rara quanto ispirata tenacia proveniente da chissà dove. Vari i contatti con persone legate al mondo dell’arte e del teatro, lunghi i preparativi, spesso impegnativi, le prove e le modifiche in corso d’opera che, alla fine, hanno portato a un risultato a dir poco prodigioso. Così questo insolito gruppo di uomini e donne più o meno giovani, non tutti Italiani e non tutti devoti di Baba, si è ritrovato unito, più che mai coinvolto con tutte le proprie energie, a mettere in scena una “pièce” tratta dalla Divina Commedia del nostro sommo poeta Dante Alighieri. L’apporto, totalmente gratuito, di tali splendide persone si è rivelato quanto meno prezioso. Il regista, sapiente e sensibile, ha affiancato il Coordinatore delle Attività Spirituali nella stesura del testo. Insieme hanno operato scelte, spesso ostiche, di riduzione e adattamento dell’opera dantesca, non ultima quella di riportare in inglese e in prosa i famosi endecasillabi del poeta. Le voci narranti degli attori, accompagnate da musiche giuste, raffinate, ma non difficili e particolarmente coinvolgenti, hanno creato, grazie alle scelte attente della regia, una base sonora affascinante che conduce lo spettatore per tutto il viaggio, come fosse Dante egli stesso. Poi il balletto, ideato da una valente coreografa, sempre efficace e comunicativa, affiancata dal caloroso ballerino, il cui sorriso pareva scaturire dal petto possente prima che dal volto franco, nonché l’impegno degli interpreti tutti, protratto negli sforzi e nei tempi, hanno dato sempre più corpo all’opera, rifinendola di continuo. La freschezza e il candore di Dante, la virile figura paterna di Virgilio, la leggerezza di Matelda, nonché Lia, Rachele, e Beatrice, volteggiante e luminosa alla musica di Bach, erano ormai divenuti, agli occhi di tutti, gli interpreti ideali di questa insolita rappresentazione. E l’anteprima, a Divignano, è stata davvero un successo, creando sorpresa e autentica commozione. Ma il viaggio di Dante era solo all’inizio, così come quello di ognuno intimamente legato a questa impresa. Non sono mancate, infatti, perplessità e pessimistiche previsioni, del tipo: “troppo intellettuale per portarla in India”, “non verrà compresa”, “cosa credete di fare”, e così via. In più l’incertezza della data, a Natale o al Compleanno?

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E quest’incertezza era destinata a protrarsi, per diversi mesi. Fino a confermare finalmente le festività del Compleanno di Swami come occasione definitiva per la rappresentazione. Ma i tagli, inevitabili (“è troppo lunga, non si può fare dentro al mandir”), le rinunce di alcuni interpreti, causa impegni nel periodo di novembre, i timori sull’accettazione da parte dei custodi della morale e della tradizione antica indiana, non ultimo Baba in persona, hanno fatto durare l’ansia, il dubbio, la fragilità degli umani sentimenti. Poi il carrozzone di bagagli, uomini, donne, nani di corte, giullari e vivandieri, speranze e orpelli di spettacolo, è finalmente partito alla volta di Praµânti Nilayam. Qui un’altra “commedia” era destinata ad andare in scena: quella lunga, estenuante e fortemente umana delle prove finali, ad un passo dal grande debutto. Ma il gruppo, strettamente unito, autentica spina dorsale di tutta l’iniziativa, ha davvero tirato fuori il meglio, in solidarietà e affetto, in fede e umana simpatia. Così alle prove, lunghe e ripetute della recita all’interno di quella grande sala, in alto, di fianco alla libreria a Praµânti Nilayam, si sono accostati tutti, a dare il loro contributo inesausto: costumisti e improvvisati trovarobe, instancabili cineoperatori, staffette e messaggeri dell’ultima ora, simpatizzanti e supporter vari, curiosi e mattacchioni, non ultimi i portavivande, magnificamente coadiuvati dal prezioso gruppo delle cucine. In più i Sevâ indiani, spettatori entusiasti, improvvisatisi critici teatrali. Quando si è giunti alle prove finali, tra tagli drastici e un poco dolorosi, montaggi dell’ultimo momento e piccoli ripensamenti, mai conclusi, la certezza era ancora lontana: si farà o non si farà? L’esame finale, prima di andare in scena davanti a Baba, doveva essere quello di fronte ai componenti del Praµânti Council tra cui Michael Goldstein, Presidente dell’Organizzazione Sai Mondiale. L’uomo, si sa, è buono e cordiale, ma è tenuto comunque a svolgere fino in fondo il proprio compito e il vaglio deve esser severo, accurato, pena il rischio di sdegnare lo stesso Baba. Quando, alla fine della performance, Goldstein, il cui sguardo attento non si è staccato un attimo dalla rappresentazione, si è profuso in un sonoro applauso, il sorriso sui volti di tutti indicava davvero sollievo e commozione, scioglimento gioioso di una lunga tensione. Le parole, poi, chiare ed efficaci, centrate in pieno riguardo allo spirito della recita, suonavano del tutto gratificanti: “Davvero molto bella”, “Su Dante, vostro grande poeta, nessuno può avere nulla da ridire”, “Una delle cose più belle che abbia mai visto.” “Spero solo che l’uditorio indiano sia in grado di recepirla”: queste ultime lasciavano solo un velo di dubbio, forse su qualche modifica da apportare, ma venivano subito addolcite dal finale “over the top”, mentre il Presidente usciva dalla sala della recita. Pareva, dunque, che il più fosse ormai fatto, quando il coordinatore degli spettacoli a Praµânti Nilayam, sempre solerte e onnipresente nel suo ruolo ufficiale, ha prospettato un’altra prova generale, una sorta di “bis”, visto il successo della precedente, da rappresentare in serata davanti al dottor Srinivas, Presidente di tutta l’Organizzazione Sai Indiana. La cosa suonava, però, in un senso davvero positivo, quasi si volesse dare maggior rilievo alla performance, magari allo scopo di collocarla in un momento particolarmente

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propizio. E così, la sera, una nuova prova generale, alla presenza di Srinivas, anche questa con grande successo. Ma non tutto era concluso, come si credeva, nemmeno questa volta. Un’altra recita, forse davvero l’ultima, fu tenuta il giorno dopo, la sera, alla presenza della consorte del dottor Srinivas. E questa volta pareva di aver toccato il cielo: alla conclusione, un’altra piccola ovazione e viva, sincera ammirazione, manifestata anche da una deliziosa signora indiana, ex danzatrice professionista, ora ottantaquattrenne, che si è prodigata in elogi e ha allietato tutti con una sua breve esibizione in sala, al suono delle musiche, in mezzo al coro. “Ormai è fatta”, questo pensavano i più, stremati ormai dalla snervante attesa, mentre rivolgevano lo sguardo verso l’orizzonte più agognato, quello dai colori tenui e delicati del mandir, in cui si sarebbe verosimilmente tenuta la rappresentazione. Ma la data non saltava fuori; quando si sarebbe fatta? Ma quando, dunque, si contavano le ore e le partenze imminenti di alcuni avrebbero impedito di fatto la rappresentazione, dopo un sì di massima, “prepariamoci”, la notizia, triste e solenne, scesa come un velo scuro: gli spettacoli erano sospesi, “sine die”. Parole di Baba. Il gruppo restò unito, raccolto in preghiera, non solo quello dei devoti, ma anche coloro che non lo erano, tutti gli addetti, i simpatizzanti, quelli delle cucine, insomma tutti. E, infine, lo stesso giorno, il 25, forse l’ultimo utile, alle ore 4 del pomeriggio, il grande annuncio: si fa, ora, subito, tra un’ora. I passaparola nervosi, le corse frenetiche a vestire i costumi, il cercare frettoloso tutti gli oggetti di scena, l’arrivo, dentro al mandir, di questa strana compagnia di eroi, condottieri, poeti, penitenti, esseri celesti e angeli, sudati ed eccitati, stravolti nel corpo e nello spirito, parvero davvero il preludio e insieme la conclusione a qualcosa di strano, di incredibile, ad un grande viaggio, quello dell’uomo dentro se stesso, quello di Dante verso i cieli, quello, intimo e misterioso, della Divina Commedia. Brevi gli sguardi alla sala, i posizionamenti, gli ultimi preparativi in quell’improvvisato palcoscenico senza scene, fondali né pedane, mentre un Baba, dolce e solerte, mandava a chiedere ogni tanto, dall’interno del mandir, se gli Italiani erano pronti, se Gli era concesso di uscire. E, finalmente, il via. E Baba uscì. Un attimo dopo la breve presentazione, alla luce più azzurra del tardo pomeriggio, tra i colori esaltati del mandir, in un silenzio raccolto, l’avventura di Dante è cominciata. Così il concitato avvicinarsi delle belve, la lonza, il leone, la lupa, che accerchiavano il poeta al suono cupo della musica di Prokofiev, l’apparizione rassicurante di Virgilio, delicata e paterna, le fiamme rosse svolazzanti dell’Inferno, la dolce coralità delle donne, semplici e pure nella movenza dei “mudra”, sacri gesti che scandivano la vicenda, si sono snodati sotto gli occhi dei presenti, dramma dentro al dramma, vero simbolo nel simbolo, di fronte alla Maestà Divina. Le fanciulle celesti, Matelda, Rachele, Lia, Beatrice e la stessa Vergine Maria, quasi statuarie nelle movenze rallentate, per volere dello stesso Swami, hanno realizzato un’autentica ritualità, una sottile liturgia. Così il senso del sacro si è creato in pieno, secondo

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le aspirazioni dell’ideatore e della regia. E il viaggio di Dante, nei tre mondi di Inferno, Purgatorio, Paradiso, assimilati ai tre “loka”, in quell’ascesa interiore fino all’empireo, fino al completamento di se stesso, si è concluso alla fine, si è compiuto al meglio, davanti al Divino. L’applauso scrosciante, quasi liberatorio, dal pubblico, dagli studenti, da tutti gli astanti, è parso davvero entusiasta. E quando il gruppo, raccolto e riverente, terminata la recita, ha guardato Swami, questi è rimasto in silenzio. Il lungo momento è sembrato davvero ultraterreno, simile solo a quell’attimo etereo di pace che si percepisce alla fine di un’ OM corale, come forse è stata la recita stessa, in cui pare di toccare il cielo. In quel silenzio Baba ha guardato tutti, le palme delle mani aperte, quasi estasiato. Poi la Sua voce, l’unica in grado di fondersi nella calma di quel silenzio incantato, ha espresso il Suo gioioso compiacimento: “Magnifica storia!” “Magnifico gruppo!” “E le donne, come sono state, Swami?” - Gli è stato chiesto. “Perfetto”, è stata la risposta di Baba. I flash, gli inchini, l’avvicinarsi a Swami dei maggiori responsabili dell’opera, il regista, il coordinatore, poi i ballerini, gli interpreti di Dante e Virgilio e qualcun altro, i sorrisi di tutti, hanno volto il dramma alla sua giusta conclusione. Baba alla fine si è allontanato, lentamente, non senza aver prima rivolto un ultimo saluto con entrambe le mani in direzione degli uomini. Il gruppo si è poi attardato, all’interno del mandir, tra abbracci e sguardi commossi. E, mentre tutti uscivano, i complimenti, le vive congratulazioni da parte di tanti: Indiani e occidentali, membri del Praµânti Council, spettatori vari. La sera, il gruppo ha fatto poi festa nella mensa occidentale, all’interno della quale sono risuonati gli evviva, le lodi scroscianti a quanti si sono impegnati più che mai nell’opera, non ultimi i devoti del “gruppo cucina”, e le grida esultanti hanno più volte rotto la regola del “Silenzio”, allargandosi impetuose fuori, nello stesso âµram. Al Consiglio Centrale Sathya Sai d’Italia e al Coordinatore Nazionale delle Attività Spirituali, in particolare, il merito di una grande cosa, di questa grande idea che tanto ha dato lustro all’Italia e alla sua Organizzazione. Poi, il lunedì successivo, dopo il darµan del pomeriggio, appena prima della partenza di molti, la chiamata sotto il mandir di tutto il gruppo. Swami è passato, dolce e dedicato a tutti, a tutti rivolgendo un attimo di attenzione divina, amorevole e preziosa. Tale magnifica occasione e la felicità sul volto di ognuno hanno concluso questa stupenda avventura. Il gruppo, bello e unito, colmo di affetto reciproco e di un ricordo indelebile, si è sciolto, tra i dovuti ritorni a casa. La Commedia era finita. Ora per davvero, fino in fondo, Divina, ai Piedi di loto del nostro amato Signore Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba. ( Tratto dal Notiziario del CCSSI)

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Siate uniti nell’Amore divino Incarnazioni dell’Amore! Giovani uomini, giovani donne! Oggi è assolutamente necessario riconoscere i Valori Umani. L’uomo d’oggi non è capace di condurre una vita da essere umano perché ha perso i Valori Umani. Le qualità di un essere umano sono di due tipi: interne ed esterne. Il desiderio (kâma), l’ira (krodha), l’avidità (lobha), l’attaccamento (moha), l’orgoglio (mada) e la gelosia (mâtsarya) sono (qualità) esterne. La Verità (Satya), la Retta Condotta (Dharma), la Pace (›ânti), l’Amore (Prema) e la Non violenza (Ahi¼sâ) sono qualità interne.

Sviluppate la visione interiore Oggi la gente si sta allontanando dalle qualità innate, eterne e autentiche, per fissarsi sulle cose transeunti del mondo e questo non è corretto: dobbiamo sviluppare la visione interiore dell’Âtma bhava (l’esistenza dell’Âtma, il vero Sé). È SUFFICIENTE CHE CI SIA LA VERITÀ; LA RETTITUDINE VERRÀ DI CONSEGUENZA. DOVE LA VERITÀ E LA RETTITUDINE SONO CONGIUNTE, COME IL POSITIVO E IL NEGATIVO, CI SARÀ PACE; DOVE C’È PACE, CI SARÀ AMORE. Quando un essere umano è sovraccarico della corrente dell’Amore, la violenza non ha motivo d’essere. Oggi la violenza imperversa ovunque e la gente patisce dolori e difficoltà; perciò dovete sforzarvi di coltivare i Valori Umani innati. La Verità è eterna e non può essere distrutta. Viene detto: Satya¼ bruyât priya¼ bruyât na bruyât

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satyamapriya¼ “Dite la Verità, ma ditela dolcemente. Evitate di dirla se è sgradevole”. La Verità non nasce da un individuo né si estingue con esso. La Verità è universale e si applica equamente a tutti gli esseri umani. Dovete coltivarLa, dovete dire ciò che pensate e mettere in pratica ciò che dite. Questa è vera Umanità. Dimorate stabilmente nella Verità. L’ira, il desiderio, l’avidità, l’orgoglio e la gelosia non si addicono a un essere umano. Oggi l’uomo circoscrive il proprio amore alla propria moglie e ai propri figli. Non sviluppa l’apertura mentale. Come recita il detto, “Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti”, la Verità è solo Una, ma il saggio la esprime in molti modi diversi. La frase “Sarva¼ khalvidam brahma” significa che nell’universo tutto è solo Brahman. LA VERITÀ È LA VERA E PROPRIA MANIFESTAZIONE DI B RAHMAN CHE È ONNIPRESENTE . P ERCIÒ , INNANZITUTTO , INSEDIATE LA VERITÀ NEL VOSTRO CUORE, DOPODICHÉ GLI ALTRI QUATTRO V ALORI UMANI (RETTITUDINE, PACE, AMORE E NON VIOLENZA) REGNERANNO NEL MONDO. Allora non ci sarà più violenza e tutti gli esseri umani, a prescindere dalla religione e dalla nazionalità, vivranno in pace e armonia. Un essere umano ha in se stesso una forza enorme che deve essere canalizzata in modo appropriato. L’ira, il desiderio, l’avidità, l’illusione, l’orgoglio e la gelosia devono essere controllati. Voi cantate vari bhajan, ma essi sono melodiosi solo quan-

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Discorso 11-02-2007 do li cantate nel tono appropriato. Allo stes- sviluppare cattive qualità, quali la gelosia, so modo, il vostro desiderio deve avere un l’odio, il desiderio e l’ira. Sviluppate limite. Se desiderate sposarvi, potete far- l’Amore; l’Amore è Dio e Dio è Amore. lo! “Prema muditâ manase kaho râma râma Se in seguito desiderate avere dei figli, po- râm” (dice) il bhajan. L’Amore è il dono tete avere anche questi, ma dovete allevar- più grande che Dio abbia dato all’essere li in modo appropriato affinché, più tardi, umano. Si può definire il valore di ogni ogessi diventino cittadini utili. Dio ha stabi- getto materiale, ma non il valore dell’Amolito regole di condotta specifiche per la vita re. Perciò, sviluppate l’Amore! Non solo: dell’essere umano: non ci si deve compor- condividetelo anche con gli altri. Quando tare come un animale, un uccello o una vi scambiate Amore e vivete felicemente bestia. Dobbiamo controllare il nostro com- le vostre vite, le cattive qualità, quali l’odio, portamento: questo è il valore più impor- la gelosia, l’ego etc., non possono avvicitante a cui un essere umano deve aspirare. narsi da nessuna parte. Voi conoscete quel bastoncino chimico chiamato “Lak¹ma²a Sviluppate i Valori Umani Rekhâ”; quando con esso si traccia una liI Valori Umani non sono visibili ad occhio nea in casa, nessun insetto di qualsiasi genudo. Qual è la forma della Verità? Nessu- nere può entrare entro la superficie così no l’ha vista; essa è, piuttosto, al di là della circoscritta. Analogamente, quando c’è forma ed emerge dal nostro petto. Che co- Amore, le cattive qualità non possono ens’è il Dharma (Rettitudine)? Il Dharma trare. Perciò solo una qualità, quella delconsiste nel seguire gli insegnamenti del l’Amore, è sufficiente ad allontanare tutte nostro cuore. Dov’è la Pace (›ânti)? È le cattive qualità. L’AMORE PUÒ ESSERE esterna a noi? No. Fuori si trova solo l’in- CONDIVISO CON UN GRAN NUMERO DI PERSOquietudine (aµânti). Oggi si desidera la NE SENZA CHE DIMINUISCA DI QUANTITÀ. ANZI, Pace e solo la Pace, anche se si possiede PIÙ LO CONDIVIDETE CON GLI ALTRI, PIÙ CREogni sorta di ricchezze. Potete chiedere a SCE. Dio è nostro Padre e noi siamo tutti un milionario e la sua risposta sarà: “Ho Suoi figli. I Suoi figli hanno il diritto di denaro, case e ogni sorta di beni, ma non ereditare la Sua proprietà: devono tutti conho la Pace.” QUINDI, LA PACE NON SI PUÒ dividere tale “proprietà”, la proprietà dell’Amore. Potete dimenticare tutto a questo ACQUISIRE DAL MONDO ESTERIORE, MA DEVE mondo, ma non dovete dimenticare Dio. FLUIRE DALL’INTERNO. DOVE C’È PACE, CI Tutto in questo mondo è passeggero, menSARÀ AMORE. La luce dell’Amore risplende su tutti; è l’Amore a illuminare l’uni- tre l’Amore non è qualcosa che viene e va. verso intero. Se rafforzate l’Amore, non ci Anzi, esso cresce. sarà alcuno spazio per l’odio! Un odio re- Sviluppate questo Amore Divino! Fate cociproco potrà stabilirsi solo quando svilup- stantemente Nâmasmara²a (ripetizione del pate un sentimento di separazione; ma Nome Supremo - N.d.T.) con fede assoluta come potrà sussistere un sentimento di odio in Dio. fra voi e il vostro prossimo se sviluppate Ogni giorno pronunciamo così tante paroun sentimento di Unità? le... Non possiamo pronunciare parole sacre, come Râma e K©¹²a? Certo che posL’Amore... il dono più grande siamo! E una volta che comincerete a ripeMiei cari tesori (bangaru)! Nessuno deve tere questi Nomi sacri, tutte le vostre pene Mother Sai marzo - aprile 2007

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Discorso 11-02-2007 e le vostre difficoltà svaniranno. Sviluppate Amore per Dio L’uomo ha diversi tipi di preoccupazioni. Nascere è una preoccupazione, essere sulla Terra è una preoccupazione, il mondo è causa di preoccupazione e così pure la morte. Tutta l’infanzia è una preoccupazione e tale è anche la vecchiaia. La vita è una preoccupazione, il fallimento è una preoccupazione; tutte le azioni e le difficoltà causano preoccupazioni. Persino la felicità è una misteriosa preoccupazione. Solo la devozione a Swami mette fine a tutte le vostre preoccupazioni. Oh, gente! Sviluppate questo tipo di Devozione e di Amore. Sviluppate Amore per Dio così da liberarvi di queste preoccupazioni: questa è l’unica efficace medicina per tutte le vostre preoccupazioni. Mediante la ripetizione del Nome di Dio, tutte le vostre preoccupazioni verranno guarite. Dov’è Dio? Egli è ovunque (è onnipresente). I cinque elementi, la terra, l’acqua, l’aria, lo spazio e il fuoco (pañcabhûta), sono manifestazioni della Divinità. Il corpo è come una bolla nell’acqua e la mente è come una scimmia pazza; perciò, non dovete seguire né il corpo né la mente. Dovete seguire il consiglio dell’intelletto. Dovete sviluppare una coscienza pura e stabile (citta). Infatti tutte le nostre pratiche spirituali (sâdhanâ) servono solo a sviluppare la purezza della coscienza (cittaµuddhi)! LE CATTIVE QUALITÀ, IL DESIDERIO, L’IRA, L’AVIDITÀ, L’ILLUSIONE, L’ORGOGLIO E LA GELOSIA, SONO SOLO QUALITÀ ACQUISITE E 24

NON INNATE.

Le nostre qualità innate sono la Verità (Satya), la Rettitudine (Dharma), la Pace (›ânti), l’Amore (Prema) e la Non violenza (Ahi¼sâ), e noi dobbiamo manifestarle. Tenete cari nel cuore i momenti di beatitudine a Praµânti Nilayam Oggi, ovunque vi giriate, vedete che dappertutto c’è solo violenza. Il motivo per cui la gente indulge nella violenza è il denaro. Il denaro viene e se ne va, mentre la moralità viene e cresce. Nel passato, molti re e imperatori hanno accumulato ricchezze enormi, ma qualcuno di essi ha potuto portarsi via almeno una monetina da un paisa ? No! Alessandro Magno, negli ultimi momenti (della sua vita), chiamò i suoi ministri e chiese loro che dopo la sua morte avvolgessero il suo cadavere in un telo bianco ad eccezione delle mani vuote che avrebbero dovuto rimanere protese verso l’alto. (Il cadavere in questa posizione) doveva poi essere portato in processione per tutte le strade della capitale. Il suo proposito era quello di comunicare alla gente il messaggio secondo cui l’uomo deve lasciare questo mondo a mani vuote anche se ha acquisito grandi ricchezze o conquistato vasti regni. In questo mondo materiale, qualsiasi cosa acquisiamo è solo per nostra soddisfazione. La Beatitudine vera ed eterna può essere acquisita solo tramite l’Amore. Non basta che trascorriate il vostro tempo con Amore a Praµânti Nilayam: dovete tenere questi momenti di beatitudine per sempre cari nel cuore. Ovunque vi troviate, dovete continuare a vivere con Amore. Non importa in quale Paese viviate, che siano gli Stati Uniti, l’Inghilterra, il Giappone o la Germania: l’Amore non ha differenze. Il vostro corpo può trovarsi in un posto particolare, ma l’Amore è universale, è Mother Sai marzo - aprile 2007

Discorso 11-02-2007 onnipervadente. Sviluppate un tale Amore to da guadagnare dallo stare uniti. Dobbiae amate persino coloro che vi odiano. mo intraprendere tre pratiche spirituali Siamo tutti Uno (sâdhanâ): la preghiera, la ripetizione del Ogniqualvolta incontriate un nemico, of- Nome Divino e l’Amore per Dio. Se vivefritegli i vostri saluti con riverenza te la vostra vita sulla base di queste tre pra(pranam) e informatevi: “Salve fratello! tiche, potete acquisire qualunque cosa. Come stai?” Sono certo che egli vi risponderà: “Fratello! E tu come stai?” In verità, Dio è al di là del nome e della forma tutti sono fratelli e sorelle e Dio è l’unico Dio non è separato da voi e voi non siete Padre di tutti. separati da Lui; voi e Dio siete Uno. DoveLa Bhagavad Gîtâ dichiara: te pensare sempre: “Dio risiede nel mio cuore e lo abita. In verità, Io sono Dio.” Mamaivâ¼µo jîvaloke Possono sussistere differenze nei nomi e jîvabhûta sanâtanah nelle forme, ma Dio è Uno e Uno solo. I “Tutti voi siete parte del Mio Essere”. diversi nomi, quali Râma, K©¹²a etc., sono il frutto dell’immaginazione di poeti e arVoi non siete diversi da Me; siamo tutti tisti come Ravi Varma. In realtà Dio non Uno! Dovete sviluppare la fede in tale possiede una forma particolare. Si prega Unità. Dov’è Dio? Egli è presente in qua- (dicendo): “Allahu Akbar.” Allah non ha lità di Abitante in ogni essere umano. Svi- forma. luppate questo sentimento: “Qualsiasi cosa Nessuno è più grande di Allah: Egli è il io compia è un’offerta a Dio, l’Abitante del Supremo. DIO NON HA NÉ NOME NÉ FORMA, Mio cuore.” Sviluppate la fede (nel princi- MA ASSUMERÀ LA FORMA SU CUI MEDITATE COpio) che tutte le cose (sia la felicità sia il STANTEMENTE. dolore) vi accadono solo per il vostro miglior bene. Voi sapete che a una persona Yad bhavam tad bhavati malata di febbri malariche viene sommini- “Com’è il sentimento, così è il risultato”. strata una miscela amara a base di chinino; la febbre calerà solo dopo aver assunto Noi Lo visualizziamo in una forma partiquella medicina così amara. ALLO STESSO colare secondo i nostri pensieri e sentimenti. Sviluppate il sentimento: “Dio è in me, MODO, DOVETE CAPIRE LA SEGUENTE VERITÀ: IL DOLORE E LE DIFFICOLTÀ CHE DOVETE con me e mi guida”, e procedete. Che possiate essere tutti felici! SUBIRE SONO PER IL VOSTRO STESSO BENE. Dio è onnipresente. Non c’è bisogno di andare lontano per realizzare la Divinità. Se cercate nel vostro stesso cuore e condividete Praµânti Nilayam. 11 febbraio 2007, il vostro Amore con gli altri, capirete facilSai Kulwant Hall, mente la Divinità. Tutti sono uniti dal vinAdilabad Parthi Yâtrâ colo dell’Amore; tutti saranno uniti solo (Pellegrinaggio a Puttaparthi dei devoti di dall’Amore. Perciò, ovunque andiate, sia- Adilabad) te uniti. Specialmente i giovani hanno mol(Tradotto dal testo inglese pubblicato da: www.sssbpt.org) Mother Sai marzo - aprile 2007

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Continua la “Storia di Sundaram”, la “Praµânti Nilayam” di Chennai. Vi ritroveremo ancora avvincenti aneddoti, salti nel passato della vita di Swami, interessanti notizie.

Zoom

Altruismo ed efficienza al servizio del prossimo

L’importanza del controllo sulla salute - Storia di un ragazzo Abbiamo detto che l’Organizzazione Sai a Sundaram non limita i suoi servizi ai soli conducenti di risciò, ma dirige vari altri tipi di aiuto diretti a diverse categorie di persone che includono perfino i sevâ volontari dell’Organizzazione stessa. Ricordiamo il caso particolare di un giovane che era stato sottoposto a un controllo generico a Sundaram; il dottor Mohan ci disse: “Io ricordo un giovane di 24 anni al quale abbiamo effettuato, per la prima volta, un controllo glicemico del sangue, scoprendo che era a un livello di 350. Egli era sconvolto e arrabbiato e reclamava con noi dicendo che i nostri strumenti erano imprecisi. Non poteva credere di essere diabetico. Lo abbiamo controllato di nuovo e gli abbiamo mostrato che la glicemia nel suo sangue aveva raggiunto livelli veramente molto alti. Poi abbiamo controllato anche la pressione sanguigna, constatando che anche questa era estremamente alta. Naturalmente poteva essere che in quel momento fosse particolarmente agitato, ma restava il fatto che aveva dei precedenti legati alla pressione alta. Questo fatto lo angustiò ancor di più ed ebbe uno scatto d’ira: “Sono venuto qui come ragazzo di 24 anni e ora mi dite che ho problemi di pressione alta e di diabete!” Era assolutamente inconsolabile. Ci vollero molta pazienza e molta gentilezza da parte nostra per cercare di fargli capire che cosa sarebbe successo se non fosse mai venuto al nostro ospedale da campo. Sarebbe andato in giro con questa pressione alta e con il diabete senza saperlo e probabilmente avrebbe avuto un attacco di cuore. Pian piano comprese il messaggio e cominciò a venire regolarmente; così avvenne che, per Sua grazia, siamo riusciti a riportare a un buon livello la glicemia del sangue e a tenere sotto controllo la pressione.” Questo è solo un piccolo esempio dei numerosi casi in cui Sundaram, servendo come punto nodale di congiunzione con la società, ha dato aiuto a centinaia di persone che soffrivano di diabete, pressione alta e problemi simili. Un progetto per restituire la vista Vi sono anche molti ospedali da campo che si occupano della cura degli occhi e tra questi rileviamo il “Progetto 2000 per il Ripristino della Vista”. Questo progetto è stato intrapreso durante il 75° Compleanno di Baba e ha portato a intervenire su 75.000 cateratte nello Stato del Tamil Nadu. Tuttavia, rilevando il grande bisogno esistente nella parte povera della società, questo progetto è continuato fino a ora, portando all’effettuazione di più di 7000 operazioni solamente nella città di Chennai! I volontari Sai raggiungono ogni baracca della città, identificano i pazienti e li convincono della necessità di essere operati; quindi li portano personalmente dai volontari del26

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l’ospedale da campo. Dopo di ciò, oltre alla preghiera comunitaria recitata per una celere guarigione, essi provvedono anche a dare ai pazienti tutte le istruzioni necessarie e le medicine postoperatorie. Assistono poi i pazienti con frequenti visite nelle loro stesse abitazioni. La dottoressa Mohan, oftalmologa, che è molto impegnata negli ospedali da campo che si occupano dell’assistenza oftalmica, dice: “Questa è stata un’esperienza molto soddisfacente per tutti noi.” Ella, con poche parole, illustra il suo profondo interesse nel servizio presso il campo medico di Sundaram ed esprime la sua gratitudine a Swami: “Noi siamo stati molto fortunati e benedetti a essere coinvolti nel Movimento di Baba e siamo estremamente felici che Sundaram sia il punto nodale per tutti noi, fratelli e sorelle Sai, uniti in questa fratellanza medica. Una fratellanza che ci ha riuniti per contribuire a portare un piccolo aiuto in questa società, sebbene resti da fare ancora molto.” Risposta immediata a calamità naturali come lo tsunami Non è commovente vedere molti illustri medici che, ispirati da Swami, prendono parte, disinteressatamente, a un servizio sociale? Tutto questo è solo un barlume di come viene reso il servizio medico gratuito dai medici che operano a Sundaram. Ma il servizio svolto in questo luogo è molto di più: per esempio, quello effettuato durante le calamità naturali. Un commovente servizio è stato effettuato dal Tamil Nadu in occasione dello tsunami nel dicembre del 2004. Sundaram è stato il punto centrale di una megaoperazione intrapresa per la distribuzione di cibo, abiti e altre prime necessità, per un ammontare superiore a un crore di rupie (al cambio attuale, corrispondono a circa 181.800 euro - N.d.T.). Si è coordinata ogni attività da Sundaram, pianificando meticolosamente ogni cosa in tempi record, procurando tutto il materiale necessario, adeguatamente imballato, e inviando 5000 casse di primo soccorso alla località colpita di Nagapattinam. C’erano centinaia di volontari Sai che lavoravano sullo spiazzo sabbioso davanti a Sundaram, rinunciando a cibo e sonno per giorni interi per poter garantire il completamento del lavoro nel minor tempo possibile. Il dottor Prabhu, che è stato testimone di questo commovente servizio fatto dai giovani in occasione dello tsunami, ricorda: “Il 26 dicembre 2004, essendo domenica, ci stavamo recando, come al solito, a fare il nostro normale servizio al Sai Krupa e trovammo i giovani volontari molto attivi: correvano dappertutto, molto occupati in varie cose. Infatti, essi furono i primi a soccorrere le persone colpite dallo tsunami. Organizzarono rapidamente la raccolta dei materiali di soccorso e provvidero al cibo, che distribuivano sistematicamente alle persone vittime del disastro e questo molto prima che altre organizzazioni cominciassero a muoversi. Tutto venne fatto in silenzio, senza alcuna pubblicità. L’intenzione era quella di servire e nient’altro.” Continuando a illustrare il modo in cui era stato coinvolto in questo servizio, egli disse: “Mentre stavo leggendo il giornale, pensavo se mai avrei avuto l’opportunità di vedere come erano state colpite le persone a Nagapattinam. Proprio in quel momento, giunse la chiamata da Sundaram, in cui mi si chiedeva di recarmi subito a Nagapattinam per prendermi cura dei volontari che servivano in quel luogo. È stata un’esperienza illuminante. Ho potuto vedere direttamente come persone benestanti siano diventate dei “senzatetto” nel giro di pochi minuti e come i nostri volontari siano stati efficienti a tutti i

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livelli. Il nostro lavoro consisteva principalmente nel prenderci cura dei volontari, specialmente dei ragazzi che non erano mai stati esposti a nessun tipo di difficoltà durante la loro vita e che ora venivano sottoposti all’immenso sforzo di distribuzione di grandi quantitativi di materiale. Quello di primo soccorso veniva molto ben imballato a Sundaram, trasportato sul luogo, e infine distribuito in modo tale, e con una tale organizzazione, che non si è mai verificato alcun incidente. Non c’è mai stato bisogno dell’aiuto della polizia o di personale di sicurezza, e il modo in cui i nostri volontari si sono comportati è stato veramente un’esperienza educativa che può essere presa a esempio da qualsiasi altra organizzazione. Come si suol dire, il successo genera successo e a Sundaram il servizio disinteressato spinge a fare sempre di più sia per i bisognosi sia per gli afflitti. Adesso è stato istituito un regolare programma di tirocinio, per far fronte alle calamità naturali, che viene condotto in 23 distretti del Tamil Nadu dai giovani volontari. È inoltre in corso di progettazione, per gli studenti del college, un programma dal titolo “Conoscere le Calamità”. (continua) (Tratto da: www.radiosai.org)

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Discorso 15-01-2007

15 Gennaio 2007 (Cronaca della giornata)

Quest’anno la festa di Makara Sa¾krânti è stata celebrata il 15 invece che il 14 gennaio. Il darµan ha avuto luogo alle 8 del mattino, quando Swami è entrato nel Sai Kulwant Hall preceduto dalla Banda di Ottoni dell’Istituto, e questo in quanto la funzione incorporava anche la premiazione dei Giochi Sportivi Annuali. Bhagavân ha benedetto le coppe e gli scudetti disposti sul palco, che Gli erano stati portati dai direttori sportivi delle varie istituzioni. Alle 8,15 Swami ha segnalato l’inizio dei programmi. Il vicerettore, µrî A. V. Gokak, ha parlato per primo, soffermandosi sul significato di Makara Sa¾krânti, che viene festeggiato quando il sole comincia a volgersi verso nord. Il secondo oratore è stato il professor G. Venkataraman, ex vicerettore, che si è congratulato con gli studenti per l’entusiasmo dimostrato nella partecipazione ai vari eventi e in particolar modo per una commedia rappresentata il giorno prima. Dopo il suo discorso, il professore ha chiamato sul palco i “capitani” delle varie squadre e Baba ha consegnato loro i trofei. Dopo di ciò, Swami ha pronunciato il Suo Discorso.

Abbiate fede nella vostra coscienza “Il sole appare sereno e pacifico, i giorni si accorciano e soffia un vento fresco. I campi sono rigogliosi di messi dorate, i fiori di calendula sbocciano come collane di perle sulle sponde dei fiumi e i contadini cantano gioiosi. La dolce festa di Sa¾krânti è arrivata nel mese di Pu¹ya riempiendo le nostre case di messi appena raccolte.” Dio ha voluto che la festa di Sa¾krânti portasse ogni prosperità alla gente e che essa non subisse alcun disagio in merito al cibo e altre necessità. I contadini, avendo portato a casa il raccolto dopo averlo mietuto, si riposeranno felicemente e anche

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i braccianti saranno liberi, perché la stagione della mietitura sarà allora finita. Avendo lavorato duramente giorno e notte nei campi per alcuni mesi, ora essi, per grazia di Dio, godranno delle comodità di una casa. Tutto ciò che Dio fa è per il bene delle persone perché esse sono soltanto Sue a¼µa (parti)! Dice il Signore K©¹²a nella Bhagavad Gîtâ: Mamaivâ¼µo jîvaloke jîvabhûta sanâtanah “L’eterno Âtma, in tutti gli esseri, è una parte della Mia Essenza.” NON SOLTANTO GLI ESSERI UMANI, MA ANCHE GLI ANIMALI, GLI UCCELLI E GLI INSETTI SONO

D IO ! Le persone non comprendono però questa verità. In uno dei suoi immortali kîrtana, il Santo Tyâgarâja INCARNAZIONI DI

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Discorso 15-01-2007 cantò: Cîmalo brahmalo µiva keµavâdulalo prema mîra velasi unde birudhu vahincina râma nannu brovara “O Râma! Nella Tua pura e incontaminata Forma d’Amore, Tu dimori in tutti gli esseri, dalla formica a Brahma, a ›iva e Keµava. Ti prego, sii anche il mio protettore.” Incapaci di comprendere questa verità, le persone uccidono le formiche che si arrampicano sui loro corpi; le stesse persone adorano la formica se essa appare quale incarnazione della Divinità. Quindi il sentimento fa tutta la differenza. Le regole del sonno Durante questa stagione, il sole appare delicato e rilassante, le giornate sono più corte e le notti lunghe; di notte il chiarore della luna è fresco e rassicurante. Avendo lavorato duramente tutto il giorno, la gente, di notte, avrà un riposo ristoratore. IL CORPO NECESSITA DI RIPOSO, PER CUI OGNI ESSERE UMANO DOVREBBE AVERNE A SUFFICIENZA. Si dovrebbe fare un pisolino, magari breve, dopo pranzo seguendo il detto che recita: “Fai un sonnellino dopo mangiato.” Di notte non si dovrebbe star svegli a lungo e sarebbe bene dormire un sonno profondo. Non si muove foglia... Tutto è volere di Dio. L’universo intero è creato da Dio. In questo mondo, nulla si muove senza la Sua volontà. Senza la Volontà divina, neanche un filo d’erba si muove. La gente che non comprende questa verità si fa trascinare dall’orgoglio per la propria intelligenza 30

e discriminazione, ma nessuno, per quanto grande, conosce ciò che il futuro gli riserva. Chi è un “HINDU”? Le lettere di questa parola stanno per: H=Umiltà (Humility); I=Individualità; N=Nazionalità; D=Devozione; U=Unità. Dovunque ci sia Unità ci sarà la Divinità; soltanto la Divinità può unire il mondo. Voi non dovete cercare di spezzettare il mondo dicendo “questa è la mia India”, “questo è il mio Giappone”, “questa è la mia Germania” ecc. La Divinità chiamata “Io” è soltanto una in tutti gli esseri umani! C’È UNA SOLA RAZZA : LA RAZZA UMANA . L’Umanità è molto sacra, santa e divina. Un periodo sacro, prospero e gioioso Il termine mânava (essere umano) significa “molto sacro”. La festa di Sa¾krânti vi ricorda questa verità e vi risveglia a questa realtà. Durante questo sacro periodo di Makara Sa¼krama²a, le persone, specialmente i paesani, si divertono partecipando a vari tipi di giochi e rappresentazioni rurali. In effetti, questa è una stagione di festa anche per gli animali! Nei villaggi, alcuni portano con sé un gangireddu (toro bardato) e una mucca, chiamandoli Râma e Sîtâ, e celebrano simbolicamente il loro matrimonio nella speranza che questo procuri pace e benessere al mondo. Il mandriano addestra convenientemente i due animali in anticipo. Egli chiede alla mucca: “Ammâ! Râma è bello?” ed essa scuote la testa disapprovando. Allora il gangireddudasu (mandriano), tenendo un bastone in mano, cerca di consigliarla: “Ammâ! Râma è di Mother Sai marzo - aprile 2007

Discorso 15-01-2007 colore blu scuro ed è molto buono; è un grande re, potente e ricco”, al che la mucca scuote la testa in segno d’approvazione e sembra voler dire: “Sì, Râma mi piace.” I bambini nei villaggi guardano entusiasti la recita del toro bardato e invitano i loro amici e parenti ad assistere alla scena in questo modo: “O mio caro fratello, ecco che arriva il mandriano. Vieni, andiamo a vederlo. Egli indossa un medaglione d’argento e un cinturone, tiene un bastone decorato e ha particolari segni sulla fronte. Porta con sé la vacca e il toro sacri riccamente bardati e inscena il loro matrimonio. Assistiamo alla cerimonia dello sposalizio e offriamo i nostri doni.” Così la gente del villaggio decora raffinatamente i propri bovini e si diverte con loro. La festività di Sa¾krânti dà gioia anche agli uccelli che si posano in gran numero su templi e minareti cinguettando e cantando; essi insegnano così una lezione di unità e gioia agli esseri umani di tutte le regioni e religioni del mondo.

religioni. C’è molto da imparare dagli uccelli, dalle bestie e dagli insetti. Religione significa Amore, ma oggi non troviamo affatto una simile religione dell’Amore. Senza Amore non può esservi relazione con alcuno e quindi dobbiamo seguire la religione dell’Amore. Nell’era moderna, nessuno pensa a una religione di questo tipo. I nostri antenati riconobbero il significato vero della religione e lo seguirono nella lettera e nello spirito prendendo a esempio i loro anziani in materia. Persino ora, se chiedete ai bambini: “Chi ti ha detto questo?” essi rispondono: “Mia nonna me lo ha detto; mio nonno mi ha detto così” ecc. Parole inascoltate Non si dovrebbe trascurare mai il parere degli anziani; se seguite i loro consigli tutto vi andrà bene. Di questi tempi, sfortunatamente, nessuno ascolta le buone parole degli anziani; si ascolta invece ogni genere di canzoni da film incise su di un registratore, per poi imitarle. Si cerca di ripetere qualunque motivo provenga da un registratore. Oggi l’uomo non vive come un essere umano: si sta rivelando come un semplice grammofono o un registratore. N ON BISOGNEREBBE MAI IGNORARE LE PAROLE DEGLI ANZIANI. L’UOMO MODERNO NON ASCOLTA IL VALIDO CONSIGLIO DEI

Un’unica, vera Religione Oggi, purtroppo, numerose persone non hanno fede nella religione; essa propone agli esseri umani un grande ideale da seguire. Numerosi studenti frequentano le Istituzioni Educative ›rî Sathya Sai e non fanno affatto differenze di religione! In effetti, chi crede in tali differenze non è un essere umano. C’È UNA SOLA RELIGIONE: LA RELIGIONE DELL’AMORE. UN ESSERE UMANO VERO È COLUI CHE SEGUE TALE RELIGIONE. Noi dobbiamo coltivare la bontà in tutte le Mother Sai marzo - aprile 2007

VECCHI E AGISCE IN MODO CONTRARIO ALLA NATURA DELL’ESSERE UMANO.

La gente non ascolta le cose buone e indulge in tutte le attività inutili e inammissibili. La festività di Sa¾krânti intende ricordare all’uomo la santità dell’Umanità. Si dice: εvarah sarva bhûtânâ¼ “Dio è il Residente interiore di tutti gli esseri”. Quindi non soltanto ogni essere umano, ma ogni 31

Discorso 15-01-2007 essere vivente è a¼µa (una parte) di Dio! Vivere all’altezza dei sentimenti sacri Eppure sembra esserci un difetto nel nostro stesso comportamento. Di che si tratta? Voi buttate al vento i sentimenti sacri e permettete alla vostra mente di correre dietro alle cose più disparate; è così che il vostro comportamento si è deteriorato. Siete ora nel pieno della gioventù; a quest’età, il corpo, la mente e l’intelletto sono forti e saldi, per cui dovete fare un uso corretto delle vostre capacità e vivere all’altezza dei vostri sentimenti sacri. Sa¾krânti non deve essere considerata una semplice festa come qualunque altra, perché questa festività porta grande gioia a tutti; anche un povero provvede a fare il pâyasam (budino dolce) a casa sua e a consumarlo lietamente. La ricorrenza di Sa¾krânti porta davvero gioia in molti modi; non si limita al canto e al gioco: espande il cuore di gioia, è una festa di unità e questa unità sviluppa la purezza che ha come risultato la Divinità negli esseri umani. Per questo la gente deve, in primo luogo, coltivare l’unità e la purezza. Che cos’è la purezza? La nostra visione deve essere sacra, le nostre parole devono essere tenere e dolci, le nostre orecchie devono ascoltare soltanto cose buone, il nostro naso deve odorare soltanto la Fragranza divina. Tutti i sensi del nostro corpo, dunque, devono essere usati correttamente. Karma, l’azione L’uomo nasce dal karma (l’azione). Il karma è il Dharma (dovere) più importante dell’essere umano. L’uomo nasce dall’azione, è sostenuto dall’azione e alla fine si fonde nell’azione. L’azione è la causa del piacere e della sofferenza; in verità, 32

per l’uomo l’azione è Dio. Quindi, noi dobbiamo continuare a compiere l’azione. Che cos’è il karma? Non si tratta semplicemente di leggere e partecipare alle partite di pallone, di palla a volo ecc.; persino inspirare ed espirare sono azioni! Non può esservi karma senza queste due. Quando inspirate, si manifesta il suono “so” e, similmente, quando espirate, nasce il suono “ham”. Perciò, ogni atto di respirazione produce il suono “soham” che significa “Io sono la Divinità”. IL RESPIRO VITALE, CHE È UNA GRANDE ENERGIA , È IL DONO DI D IO ALL’ESSERE UMANO ED È VITALE PER IL SUO SOSTENTAMENTO. Dedicarsi al mangiare, al bere e a fare bagordi non è la natura reale dell’essere umano. Buone qualità e buone compagnie per essere felici Dovunque andiate, la gente osserverà prima di tutto le vostre qualità; dovete comportarvi in modo che le persone possano dire: “Guarda! Quello si comporta bene. Siamo molto contenti di parlare con lui e ci fa molto piacere il solo guardarlo.” Sono soltanto le vostre buone qualità a portarvi felicità e gioia. L’uomo dovrebbe fare un uso corretto dei suoi pañcaprâ²â (i cinque soffi vitali), dei pañcabhûta (i cinque elementi) e dei pañcendriya (i cinque sensi). Il cibo che consumiamo deve essere puro. Non è bene mangiare troppo piccante, usare troppo peperoncino; non bisogna ricercare troppo il sapore (taste) perché esso ci rovinerà (waste) la vita. Si deve mangiare allo scopo di soddisfare la fame, senza avere uno sfrenato desiderio per sapori e gusti particolari. Non c’è carità più grande del nutrire gli affamati. Non ci sono Dei più grandi dei genitori. Mother Sai marzo - aprile 2007

Discorso 15-01-2007 Non c’è miglior guadagno della compagnia dei buoni. Non c’è niente di più grande della Verità. La Verità è soltanto una, non due. Frequentando persone buone, diverrete buoni anche voi. Chi sono gli amici veri? Soltanto le persone buone sono amici veri per voi. “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.” Pertanto, dovete sempre unirvi a una compagnia buona, parlare con gente buona e vivere con brave persone: solamente allora diverrete una persona buona, altrimenti vi rovinerete. I buoni amici devono sempre sforzarsi di agire per il bene reciproco ed essere mezzo di trasformazione gli uni per gli altri; se, per una qualsiasi ragione, il vostro amico in qualche circostanza dovesse prendere una brutta strada, a che servirebbe la vostra amicizia se non cercherete di riportarlo sulla retta via? Per contro, se siete voi a imboccare la via sbagliata, il vostro amico dovrà aiutarvi a tornare sul giusto cammino. C OSÌ , IL CERCARE DI AIUTARSI RECIPROCAMENTE A SEGUIRE IL RETTO SENTIERO È SEGNO DI VERA AMICIZIA. Invece, ai nostri giorni, gli amici si salutano con un “ciao” e ognuno va per la sua strada. Più tardi dicono “addio”. Un atteggiamento simile non va bene; invece di dire “addio” (goodbye), dovete diventare un buon ragazzo (good boy). Pertanto, dovete seguire il cammino della verità nella vita quotidiana: soltanto così diverrete una persona veramente educata e coraggiosa, con il senso di discriminazione. Se siete una persona buona con senso di sacrificio, molti vi seguiranno; se il vostro comportamento non è corretto, nessuno vi guarderà neppure in faccia. Soltanto le persone senza carattere vi frequenteranno, e ciò non sarà utile al vostro progresso spirituale.

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Prudenza nelle amicizie, ma amore e rispetto per tutti Voi dite: “Il tale è un mio buon amico”; ma quanto durerà? Solamente per un periodo; più tardi, se quella persona non presterà attenzione alle vostre parole o rifiuterà di soddisfare le vostre richieste, voi la odierete e diventerete nemici. Dovete davvero essere molto cauti nello sviluppare amicizia con gli altri. IN OGNI ASPETTO DELLA VITA, IL NOSTRO STESSO COMPORTAMENTO È UNA TESTIMONIANZA DELLE NOSTRE RELAZIONI INTERPERSONALI . Potete risiedere in qualsiasi luogo o andare in qualunque Paese, ma conservate il vostro buon carattere. Rispettate tutti! Amate tutti! Non odiate nessuno. Guadagnatevi un buon nome. Non sono i titoli accademici a procurarci grandezza; quanti Ph.D. (persone con il più alto grado accademico) sono oggi a questo mondo? Quante persone che hanno fatto l’I.A.S. (Istituto di Studi Avanzati) sono oggi nel Paese? Il mondo è forse diventato in qualche modo migliore grazie a questa gente? In realtà, è soltanto a causa della cosiddetta gente istruita che il Paese sta perdendo la sua eccellenza. Non occupiamoci dei cosiddetti “grandi”; è sufficiente che le persone si salutino scambievolmente con un: “Namaskâr” e si informino sul reciproco benessere: questa è già di per sé grandezza. Assieme all’istruzione, occorre essere colmi di umiltà e obbedienza. Solamente uno studente di questo tipo è uno studente autentico. Non dovete avere neanche una traccia di ego, di orgoglio, di prosopopea e di altre simili qualità negative. Lo studente che ieri ha recitato nel ruolo di Prahlâda lo ha fatto bene; la sua voce era dolce e anche la sua recitazione era esemplare. Il padre di Prahlâda,

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Discorso 15-01-2007 Hira²yakaµipu, dovette subire una punizione a causa del suo odio verso Dio: il Signore si incarnò come Avatâr Narasi¼ha1 e lo uccise. Dalla nascita fino alla morte, dobbiamo condurre una vita esemplare. La gente, però, non presta ascolto alle parole buone, ascolta soltanto i consigli cattivi e si rovina. Viaggiando in treno o in autobus, è nostra esperienza comune avere incontrato un mendicante che canta splendidamente la gloria del Râmanâma (il Nome di Râma). I nostri compagni di viaggio ascoltano il canto felici, immergendosi completamente in esso e, alla fine, quando il mendicante termina il suo canto e fa per andarsene, la gente si complimenta con lui dicendo: “Hai cantato molto bene e ci hai resi felici.” Poi esprime la propria gratitudine facendogli la carità. Così, quando fate felici gli altri, la vita può avere davvero un significato. L’ombra dell’illusione Tutti voi riuniti in questa sala siete studenti. In occasioni come questa, dovete condividere parole e pensieri buoni. Pensieri buoni, parole buone e buone azioni sono qualità della Divinità. Coltivate le buone qualità. Quando siete davanti al sole che sorge, la vostra ombra è lunga cinquanta piedi, mentre, in realtà, voi siete alti cinque piedi. Non appena il sole comincia a salire nel cielo, la vostra ombra diventa più corta e quando l’astro è esattamente sopra la vostra testa, a mezzogiorno, l’ombra vi cade sotto i piedi. Nello stesso modo, quando cominciate il viaggio verso Dio e progredite gradualmente sul sentiero che porta a Lui, l’ombra dell’illusione (mâyâ) finisce alle vostre spalle, mentre, se andate contro Dio, e viaggiate nella direzione opposta, l’ombra di mâyâ sarà davanti a voi.

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Studenti amati e apprezzati da tutti Incarnazioni dell’Amore! Tutti i nostri studenti sono oro. Che tipo di oro? Oro puro, a 24 carati. Dovunque vadano e a qualunque attività partecipino, nello sport, nell’educazione, nel comportamento, nella conversazione e in ogni attività, essi si procurano un buon nome ed è solo per questa ragione che Io ho sentito la gente fare ovunque questi elogi: “Gli studenti dell’Istituzione Educativa ›rî Sathya Sai hanno un carattere esemplare.” Se solo li guardate, vedrete Sai Baba riflesso nei loro volti. L’Ati Rudra Yajña inizierà il 19 di questo mese a Chennai, ma gli abitanti di quella città stanno ansiosamente aspettando l’arrivo degli studenti di Swami e non l’Ati Rudra Yajña. Essi attendono trepidanti pensando: “Abbiamo capito che Sai Baba sarà qui per partecipare al rito con i Suoi studenti; per noi, solo questi studenti sono esemplari.” Inquinamento e opera risanatrice Oggi la santità dell’educazione si va deteriorando a causa dell’uso errato della conoscenza scientifica. Gli scienziati fanno di tutto per modificare le leggi della natura: se un albero deve produrre frutta gli si fa un’iniezione; se una mucca deve dare latte in quantità maggiore la si alimenta con scarti di animali macellati. Essi pensano che, nutrendola con parti di animali, si irrobustisca e produca più latte. PERFINO L’ACQUA È INQUINATA OGGI; RESPONSABILE DI TUTTE LE MALATTIE DI CUI L’UOMO SOFFRE ATTUALMENTE È QUELL’ACQUA INQUINATA. In ogni frutto che vedete ci sono insetti e batteri. Prima i fichi erano molto buoni per l’alimentazione, ma ora ci sono batteri e sostanze inquinanti anche in essi. Per quale ragione? Per colpa dell’acqua inquinata che viene data alle piante. La gente deve pulire e bollire l’acqua: soltanto allora la può bere. Mother Sai marzo - aprile 2007

Discorso 15-01-2007 Noi abbiamo fornito acqua alla gente di Chennai dal fiume K©¹²â spendendo trecento crore di rupie (equivalenti a tre miliardi di rupie, cioè circa cinque milioni e mezzo di euro – N.d.T.). Io ho visto dei bambini piccoli fare il bagno nelle fogne e bere la stessa acqua sporca. Mi sono dispiaciuto molto per loro e ho deciso in quel momento: “Non visiterò Chennai finché non avremo fornito acqua potabile a quella gente.” Questo accadeva 10 anni fa; ora abbiamo portato loro l’acqua potabile e Io sto visitando Chennai con lo sfondo dei bambini che bevono acqua pura e passano serenamente il tempo giocando. Si può essere contenti e in salute soltanto se si beve acqua pura e si mangia cibo sano; è così che dovete proteggere la vostra salute. Ciononostante, Io trovo che alcuni studenti non consumino cibo buono; essi sono tentati da ogni tipo di vivanda. Vi prego, non cercate solo il gusto e decidete da voi se il cibo che mangerete sia buono per la vostra salute o meno: soltanto allora sarete sani e felici. Episodi dal Mahâbhârata Cari studenti! Studiate bene e non sprecate tempo. Quando avete tempo, leggete solamente libri buoni. Seguite il sentiero retto che porta a Dio e diventate brave persone; soltanto gli studenti delle Istituzioni Educative Sathya Sai possono trasformare tutte le genti del mondo in buoni cittadini. Siate buoni e rendete buoni gli altri. Evitate le qualità malvagie come kâma (il desiderio) e krodha (l’ira). Oggi i nostri bambini presenteranno una commedia dal titolo “›rî K©¹²a Rayabaram”. Voi tutti sapete che, nel Mahâbhârata, i cattivi Kaurava tormentavano i PⲬava in molti modi, ma questi ultimi erano di indole veramente buona. La loro mente era pura e Mother Sai marzo - aprile 2007

facevano del loro meglio per fare del bene ai Kaurava. Citerò un piccolo esempio per illustrare come fossero pure le loro menti. L’anziana Kuntî, madre dei PⲬava, si accasciò ed esalò l’ultimo respiro nel sentire la triste notizia che il Signore K©¹²a aveva lasciato le Sue spoglie mortali. Dharmarâja, il figlio maggiore, che le era vicino durante gli ultimi istanti, tenne la sua testa in grembo mentre i quattro fratelli, Bhîma, Arjuna, Nakula e Sahadeva, erano intorno a lui. Egli spiegò quindi loro: “Miei cari! Il Signore K©¹²a, che ci ha protetto sempre, è partito per la Sua residenza celeste. Non dobbiamo pertanto rimanere oltre in questo mondo.” Chiamò poi Bhîma vicino a sé e gli disse di approntare il funerale della madre. Chiamò anche Arjuna e lo istruì a organizzare la cerimonia per l’incoronazione di Parîk¹it come re e infine si rivolse ai due fratelli più giovani, Nakula e Sahadeva, ai quali ordinò: “Dobbiamo cominciare la nostra grande marcia verso l’Himâlaya; andate a fare tutti i preparativi per il viaggio.” Così, da una parte organizzava il funerale della loro madre e dall’altra l’incoronazione come re del nipote del proprio fratello minore2, per assicurare la continuità della dinastia. Può qualcuno affrontare un simile compito in una situazione così pesante? In tal modo tutte le responsabilità venivano adempiute nello stesso momento, a quel tempo e in quel luogo. I PⲬava iniziarono la loro grande marcia. Draupadî, Bhîma, Arjuna, Nakula e Sahadeva caddero durante il tragitto; Dharmarâja continuò il viaggio da solo e, per prima cosa, raggiunse naraka (l’inferno), in cui vide molte persone sottoposte a vari tipi di punizioni per i loro peccati. Nel momento in cui entrò nell’inferno, esse sentirono alleviate le loro sofferenze e furono molto contente. Ora nasce la domanda: perché, per prima cosa, 35

Discorso 15-01-2007 Dharmarâja dovette andare all’inferno? Egli non aveva mai detto una bugia in tutta la vita, eppure, durante la guerra del Mahâbhârata, aveva pronunciato le parole: “Aµvatthâmâ hatah” (“Aµvatthâmâ è morto”) a voce alta, e la parola “kuñjarah” (l’elefante) a voce bassa, in modo che il possente guerriero Dro²âcârya morisse per il trauma della notizia. Le parole “Aµvatthâmâ hatah kuñjarah” significavano che l’elefante di nome Aµvatthâmâ era morto. Sfortunatamente anche il nome del figlio di Dro²âcârya era Aµvatthâmâ ed egli, nel frastuono ed eccitazione della guerra, non poté udire la parola “kuñjarah” e interpretò il dire di Dharmarâja come: “Aµvatthâmâ è morto.” Incapace di sopportare il dolore e scosso dalla presunta morte del figlio, egli gettò via l’arco e le frecce sul campo di battaglia. Così Dharmarâja fu indirettamente responsabile della caduta di Dro²âcârya, avendo detto il falso in un’occasione e, per espiare quel peccato, dovette rimanere all’inferno per un certo tempo, dopodiché fu accolto in cielo. Mentre egli partiva per il paradiso, coloro che scontavano la pena all’inferno caddero ai suoi piedi e pregarono: “Signore! Per piacere, non lasciarci. Rimani qui e dacci gioia.” Dharmarâja rispose: “Miei cari! Non posso che obbedire al comando di Dio”, e partì per il paradiso. Dovunque siamo, se facciamo il bene, sperimenteremo soltanto il bene. Un lavoro buono produce solamente buoni risultati. Eccellenza accademica e comportamentale Cari studenti! Dopo aver passato gli esami in questa Istituzione, potrete seguire studi più elevati altrove se lo desiderate, ma, assieme all’eccellenza accademica, fate che anche 36

il vostro comportamento sia d’esempio agli altri. Non indulgete nella falsità, nell’ingiustizia e in cattivi percorsi. Seguite il sentiero della Verità e divenite immortali. Il Gîtâcârya 3 ha dichiarato: “Mamaivâ¼µo...” Non dimenticate questa verità e perseguite ovunque, con tale consapevolezza, qualunque tipo di apprendimento. “La vostra felicità è il Mio cibo” (A questo punto, Baba ha chiesto: “Vi sto dando disturbo?” e gli studenti hanno risposto a una voce: “No, Swami!” – N.d.T.). FARVI TUTTI FELICI, LAVORARE PER IL VOSTRO PROGRESSO, ADOPERAR MI PER TOGLIERVI OGNI PENA E SOFFERENZA E FARE FELICI ANCHE I VOSTRI GENITORI: QUESTO È IL

MIO

LAVORO. LA VOSTRA FELICITÀ È IL MIO CIBO;

M E NE SERVE ALCUN ALTRO : QUEST ’ UNICO GENERE DI CIBO M I È SUFFICIENTE . Possiate quindi voi tutti condurre una vita serena e piena di gioia, sempre! Potrete incontrare un gran numero di difficoltà: mettetele da parte e tirate dritto. Oggi certuni fanno falsa propaganda dicendo: “La notorietà di Sai Baba cresce giorno per giorno. Egli sta convertendo tutti gli stranieri all’induismo.” Essi sono molto gelosi di Me e, per questa gelosia, scrivono ogni tipo di sciocchezze sui giornali. Bisognerebbe ignorare tali articoli e avere salda fede nella propria stessa coscienza. Qualunque cosa essi possano dire, lasciatela da parte considerandola un’assurdità! Io non ho niente a che fare con questo! Abbiate fede nella vostra coscienza. Tutto ciò che faccio è per il bene di tutti! Se qualcuno vi insulta, pensate che sta insultando soltanto il vostro corpo e non voi; se vi lanciano degli insulti pubblicamente, lasciate che questi si perdano nell’aria. Per contro, se vi NON

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Discorso 15-01-2007 rimproverano silenziosamente, non arriveranno a voi. Non vi preoccupate di loro: mantenete salda la vostra fede in Dio; questo deve essere il vostro atteggiamento. Dio è immanente in ogni essere vivente; nomi e forme possono essere differenti, ma Dio è soltanto uno ed è presente in tutti. Voi siete tutti Incarnazioni della Divinità! Sviluppate in voi questo sentimento; non alimentate differenze di alto e basso. Tutti sono uno. Abbiate fede nel principio della paternità di Dio e della fratellanza dell’uomo, e trascorrete serenamente la

vostra vita. Cari studenti! Auguro che, agli esami, tutti voi risultiate di prima classe con buoni voti. (Baba ha concluso il Discorso con il bhajan: “Hari Bhajana Binâ Sukha ›ânti Nahin…”) Praµânti Nilayam, 15 gennaio 2007, Sai Kulwant Hall, Festività di Sa¾krânti (Tradotto dal testo pubblicato da: www. sssbpt) Note: 1. L’Incarnazione di Dio quale uomo-leone. 2. Si tratta di Arjuna, nonno di Parîk¹it. 3.“Maestro della Gîtâ”, un appellativo di K©¹²a.

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I frutti santi dell’azione (Amore-Servizio-Karma)

Favole e Poesie

Un sabato, un padre che era occupato nel culto del Signore chiamò il figlio e gli disse di comprare delle banane con una rupia. Suo figlio era un bravo ragazzo; comprò le banane, ma sulla via del ritorno vide in mezzo alla strada una madre con suo figlio molto affamati. Quest’ultimo, alla vista delle banane, si protese verso di esse per prenderle; la madre, vedendo il ragazzo che fuggiva con le banane, lo inseguì e lo raggiunse, ma entrambi crollarono sfiniti dalla fame. Il giovane, scoprendo tanta sofferenza per fame sopportata da quella gente, pensò che sarebbe stato meglio dar da mangiare agli affamati che portare a casa le banane. Così diede le banane alla madre e a suo figlio. Più tardi portò loro dell’acqua, perché bevessero. La loro fame e sete avevano ricevuto un tale sollievo che essi non sapevano come esprimere la loro gratitudine e versarono lacrime di gioia. Il giovane studente arrivò a casa, naturalmente, senza nulla in mano e, quando il padre gli chiese se avesse comprato le banane, rispose di sì. Quando gli fu chiesto dove fossero, il figlio rispose che le banane comprate erano sacre, immarcescibili e che non potevano essere viste. Poi spiegò che con le banane aveva dato da mangiare a due affamati e che i frutti riportati a casa non erano che i frutti sacri dell’azione buona. Il padre capì che suo figlio era degno di lui e che quel giorno tutte le sue preghiere erano state esaudite. Da allora, il padre provò un affetto sempre maggiore per il figlio e i due divennero l’un con l’altro più intimi. (Tratto da Chinna Khata Vol.1)

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Discorso 25-12-2006

25 dicembre 2006 (Cronaca della giornata)

Il santo Natale ha avuto inizio con i devoti d’oltremare che si riunivano nel Sai Kulwant hall e con canti natalizi che si sono protratti fino alle 6,20, quando è terminato il Nâgarasa¼kîrtana. Baba è arrivato alle 8,45, fulgido in una veste bianca. Dopo un giro in auto per il darµan, Egli è salito nel patio e, alle 9 in punto, ha preso il via la rappresentazione degli studenti. Hanno cominciato i bambini della scuola elementare con i violini, suonando popolari canzoni natalizie. Mentre eseguivano “Jingle Bells”, tanti piccoli Babbo Natale sono andati da Baba, lanciando caramelle a tutti i bambini. Poi si è esibita, per quindici minuti, la banda musicale dei ragazzi dell’Istituto con una selezione di musiche natalizie. Sono seguiti canti e musiche di Natale che si sono conclusi poco prima delle 10. Swami ha quindi chiesto che si cantassero i bhajan, mentre veniva distribuito a tutti il prasâdam. È poi entrato nella stanza delle “interview” e ne è uscito dopo dieci minuti, scendendo dalla veranda. Quindi ha tagliato i dolci di Natale che erano stati portati lì. Poi, ha continuato ad andare verso il patio dirigendosi dove erano seduti gli studenti, compiendo tutto il percorso dalla parte delle donne. Quindi, si è seduto sulla Sua poltrona e ha fatto il giro completo del darµan in auto, emozionando tutti i devoti. È poi tornato alla veranda, accettato l’ârati e, alle 11 circa, si è diretto in macchina alla Sua Residenza. Nel pomeriggio, Swami è arrivato intorno alle 15,45 ed è rimasto seduto per qualche minuto ad ascoltare i canti vedici. In seguito, sono stati annunciati gli oratori del pomeriggio dal signor John Behner, Coordinatore di Zona del Sud America, che ha anche narrato di come Swami gli abbia recentemente guarito un occhio senza bisogno di operazione chirurgica. Il primo oratore è stato il signor Arthur Hillcoate che, nel suo breve discorso, ha esortato tutti i fratelli e le sorelle Sai a seguire gli Insegnamenti di Bhagavân e a portare a compimento la propria vita. L’oratore successivo è stato il nigeriano Padre Charles Ogada, attualmente insegnante alla scuola Sathya Sai in Zambia. Egli ha parlato in modo molto commovente di come il Signore fosse giunto nella sua vita e si è augurato che il mondo intero possa avere la benedizione di giungere da Baba. Swami era molto felice e ha materializzato per lui una catena. Dopo gli interventi, Baba è rimasto seduto per un attimo, ha guardato il Sai Kulwant hall stracolmo di folla e, alle 16,50, si è alzato per tenere il Suo Discorso Divino, che è durato un’ora, al termine del quale ha chiesto che iniziassero i bhajan. Dopo quindici minuti, Swami ha accettato l’ârati dal signor Behner e da Padre Charles, facendo poi ritorno alla Sua Residenza. (Tratto da: www.radiosai.org)

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Discorso 25-12-2006

Guadagnatevi la Pace eterna tramite l’eterna Verità “Le persone boriose, con la loro mente confusa, che possibilità hanno di realizzare il vero Sé?” “Solo un intelletto puro è capace di comprendere il vero principio del Sé. Su questo non c’è altro da dire.” La Purezza della Coscienza contiene ogni cosa. Qui c’è un bouquet di fiori: apparentemente esso assomiglia a un singolo fiore, mentre invece ne è costituito da un certo numero. ANALOGAMENTE IL MONDO SEMBRA ESSERE UN’ENTITÀ SINGOLA, MENTRE INVECE È COMPOSTO DI MOLTI INDIVIDUI CHE HANNO NOMI E FORME DIVERSI.

TUTTI QUE-

STI INDIVIDUI SI DOVREBBERO UNIRE ASSIEME COME I FIORI DEL BOUQUET. I pañcabhûta (i cinque elementi) sono la caratteristica più importante del mondo. Il mondo è un insieme di individui. Tutti sono Uno. Non esiste qualcosa del tipo “io sono Deva (Dio)” e “tu sei jîva (un individuo)”. Voi e Io siamo la stessa cosa. Non comprendendo questo concetto, percepite l’unità come diversità.

Relazioni basate sui nomi e sulle forme Incarnazioni dell’Amore! L’Amore è Uno. Lo stesso sentimento d’Amore permea ogni essere umano. Tuttavia, a causa della struttura mentale, la condizione e il destino dei diversi esseri umani assume forme differenti. Una bambina, quando è piccolina, è chiamata “bimba”; quando cresce viene chiamata “ragazza”; più tardi, quando è sposata e va a vivere a casa dei suoceri, viene chiamata

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“nuora”. La stessa donna, dopo aver messo alla luce un figlio, viene chiamata “madre”. A tempo debito, diverrà “nonna”. È evidente che la donna a cui ci siamo riferiti con nomi diversi è sempre la stessa. Analogamente, tutti gli esseri umani che vivono in questo mondo appartengono a un’unica categoria. Gesù Cristo affermò: “Tutti sono uno; siate equanimi con tutti.” DOVREMMO AMARCI TUTTI GLI UNI GLI ALTRI. DOVREMMO PRENDERCI TUTTI IN RECIPROCA CONSIDERAZIONE. QUESTO È, DI FATTO, IL MIO MODO DI COMPORTARMI. Qualcuno, tuttavia, potrebbe non esser d’accordo: ciò è dovuto a mancanza di maturità, al riflesso dei propri intimi sentimenti. Dio assume forme diverse a seconda degli intimi sentimenti dei devoti. Per esempio, quando qualcuno Mi chiama “tata” (nonno), è perché così Io gli appaio. Alcuni Mi chiamano “padre”, perché appaio loro come un padre. Altri, invece, si rivolgono a Me come “Swami”, e per loro sarò Swami. QUALUNQUE SIA IL NOME E LA FORMA CON CUI GLI ESSERI UMANI CONTEMPLANO DIO, E GLI APPARIRÀ LORO SEMPRE IN QUEL MODO. In questo Kali Yuga perfino Dio sembra essere cattivo. Lo stesso individuo ama uno e odia l’altro; sviluppa inimicizia con qualcuno e amicizia con qualcun altro. Questa sorta di amicizia o inimicizia non è qualcosa che egli ha acquisito dall’esterno. Tali sentimenti fanno parte del proprio cuore. Quando considerate qualcuno nemico, questi finisce per diventare tale. D’altronde, se considerate qualcuno come vostro amico, questi finisce per diventarlo veramen-

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Discorso 25-12-2006 te. Immaginate di incontrare una ragazza sono responsabili di molti cambiamenti. che chiamate “compagna di scuola”. Dopo Per esempio, questo devoto africano si è qualche tempo, in caso l’abbiate sposata, dedicato a Me fin dalla fanciullezza. Fin la chiamerete “mia moglie”. Vostra moglie dall’inizio, Mi ha sempre amato intensadi oggi e la compagna di scuola di qualche mente. Io gli dissi che era ancora giovane tempo fa sono la stessa identica persona. e che sarebbe dovuto tornare al proprio Paese per coltivare la sua vocazione. PieNon è forse un dato di fatto? L’uomo, dunque, sviluppa una serie di re- gandosi al volere di Swami, egli tornò al lazioni basate su nomi e forme. Di fatto, è luogo natio, ma non c’è stato alcun camsolo la mente a essere responsabile nel biamento nella sua devozione. Egli ha conmondo di tanti cambiamenti. L’uomo, di tinuato a pregarMi costantemente chiamando: “Baba! Baba!” per sé, è perfetto. Cambiamenti paradossali dovuti ai gu²a L’Amore permea tutti gli esseri umani. È vero che, qualche volta, l’uomo si lascia trascinare da tratti come l’ira, l’odio, la gelosia, l’ostentazione ecc. Dio, invece, non si lascia influenzare da queste cose. Egli è al di là dei gu²a (attributi), mentre l’uomo vive immerso in essi. I gu²a possono esser positivi o negativi. IL BENE E IL MALE SONO UNA CARATTERISTICA SOLO DEGLI ESSERI UMANI, NON DI

DIO. Spesso si incontrano persone, per natura rabbiose, che qualche volta dimostrano sentimenti di intenso amore. Nel Kali Yuga si incontrano parecchie persone simili che evidenziano un tale comportamento paradossale. Quando siete testimoni di tali cambiamenti, voi pensate che siano opera di Dio. No, Dio ne è solo Testimone. Egli non è responsabile di tali cambiamenti. Dio è come il latte che, quando viene aggiunto all’infuso, diventa caffè. (In India viene chiamato caffè quello che per noi è un cappuccino – N.d.T.). Lo stesso latte può diventare anche un dolce budino. Tutti i cambiamenti che si verificano in un uomo sono solo dovuti ai suoi gu²a. Una persona che si chiamava Paolo era, inizialmente, nemica di Gesù Cristo. La stessa persona, più tardi, divenne un ardente devoto. Le qualità, in un essere umano,

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Nessuno può resistere all’Amore di Swami Alcuni anni fa, mentre ero in viaggio nell’Africa orientale1, molti Africani vennero ad assistere al Mio darµan. Ognuno di essi pregava: “Swami, per favore, resta un po’ di tempo con noi.’’ Tra loro c’erano anche alcune centinaia di fanciulli. Tutti loro tenevano lo sguardo incollato alla Mia Forma. Sapete dell’allora Presidente dell’Uganda, il signor Idi Amin. Era un ufficiale dell’esercito, giovane e molto energico. Era alto e molto forte, e aveva un certo numero di mogli. Voleva molto bene a Swami ed era solito partecipare al darµan sia la mattina sia il pomeriggio. Io ero molto basso di fronte a un simile gigante. Vedere Me accanto a lui era come vedere una gazzella vicino a un cammello. La gente era particolarmente stupita del suo amore e della sua devozione verso Swami. Egli era molto istruito ed era il Presidente del suo Paese, l’Uganda. Era anche molto noto per il suo temperamento inflessibile. UNA SIMILE PERSONA SI MISE A PIANGERE QUANDO

MI

ACCINSI A COMPIERE IL VIAGGIO DI RI-

TORNO.

MI

DISSE:

“SWAMI! NON

HO MAI

PIANTO FIN DALLA NASCITA. OGGI SONO DAVVERO TRISTE E SENTO MOLTO QUESTA SEPA-

SWAMI LONTANO DA Si coprì il volto con un fazzoletto in modo che gli altri non vedessero RAZIONE CHE PORTERÀ QUI.”

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Discorso 25-12-2006 quell’esternazione di sentimenti. Aveva ZIONE DEGLI AFRICANI È INDESCRIVIBILE. mani molto forti. Tenne le Mie con forza, ANCORA ADESSO MI SENTO MOLTO FELICE esprimendo gratitudine per la Mia visita. QUANDO PENSO ALLA LORO DEVOZIONE. S’inchinò anche di fronte a Me e Mi strin- La Mia visita successiva si svolse in Tanse i Piedi con tanta energia che poi Mi riu- zania. Anche lì, tutti quelli che arrivarono scì difficile salire la scaletta per raggiun- per avere il Mio darµan furono molto feligere l’aeroplano. Nel momento della Mia ci. Donne e uomini, indossando i loro abiti partenza, egli Mi implorò: “Swami! Io ver- tradizionali, vennero in gran numero a rò sicuramente a breve per ricevere il Tuo salutarMi. Nel vederMi, danzarono in estadarµan. Se così non fosse, Ti prego, vieni si. Il giorno della partenza, poco prima che ancora nel nostro Paese. Non posso sop- l’aereo decollasse, si misero tutti sulla piportare di separarmi da Te.” La situazione sta, di fronte all’aereo, pregandoMi: in Uganda divenne in seguito tale che egli “Swami! Non andarTene da qui. Resta sempre con noi.” Come potevo accontentarli? non riuscì più a lasciare il Paese. Durante il Mio soggiorno volle invitarMi Dovevo partire. I piloti e gli altri ufficiali a pranzo a casa sua. Pertanto si recò a casa consigliarono loro: “Non dovreste ostacodel dottor Patel per informarsi personal- lare l’aereo di Swami in questo modo. Non mente su come gestire l’evento. Raccolse va bene comportarsi così.” Solo allora essi tutte le informazioni su come organizzare si mossero. Io osservavo tutto ciò che acil pranzo, quale menu scegliere, quali ospiti cadeva dal finestrino. Alla fine, quando invitare ecc. Si rifornì di utensili nuovi di l’aereo riuscì a decollare, molti di essi quasi zecca per cuocere i vari piatti, e si procurò svennero dal dolore. La scena rimase viva anche nuovi bicchieri per gli ospiti. Alla nella Mia memoria fino all’arrivo a fine, quando andai in visita al suo palazzo Bombay. per il pranzo, tutte le sue mogli si misero Durante quel viaggio, visitai tre Paesi: in fila e Mi salutarono con molta deferen- Kenya, Uganda e Tanzania. Sono tre Paesi za. Egli Me le presentò una dopo l’altra. Io confinanti. Fui molto felice della visita e risiedevo a Kampala, capitale dell’Uganda. restai impressionato dalla grande devozioL’ultimo giorno della Mia permanenza era ne del popolo africano. Nel viaggio di riGurupûr²imâ, un’importante ricorrenza torno, l’aereo si riempì di tantissimi doni per i devoti Sai. Per quella data avevo pro- dei devoti africani. Di che si trattava? Essi messo di essere di ritorno a Bombay, ma portarono ogni genere di cose come servigli Africani non Me lo permisero. Si getta- zi da tavola e servizi da tè color oro. Li rono ai Miei Piedi e pregarono con gli oc- conservo ancora oggi e ne facciamo uso chi pieni di lacrime: “Bhagavân, Ti preghia- quando ospitiamo alte personalità come mo, passa con noi questo sacro giorno.” In Primi Ministri o Governatori. risposta alle loro preghiere decisi di resta- Ci sono molti devoti nei Paesi stranieri che amano Swami. Il loro Amore è smisurato. re e passare con loro il Gurupûr²imâ. Durante quella giornata, vollero fare alcu- I devoti dell’Africa orientale gioirono molne foto con Me. Dissi loro di pregare in tissimo durante la Mia visita nei loro Paesilenzio col cuore, in modo che le loro ri- si. In quell’occasione presi la decisione che chieste fossero esaudite. Con grande gio- non avrei più fatto visite all’estero e, da ia, ognuno di essi trovò una foto in cui allora, non sono più andato in alcun Paese Swami, in piedi, gli era vicino. LA DEVO- straniero. 42

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Discorso 25-12-2006 assieme. Gli elefanti africani hanno enorUn darµan anche per gli animali sel- mi ventagli come orecchie. Lo spostamenvatici to d’aria, causato anche da un piccolo moPer il Mio viaggio in Africa c’era una ra- vimento delle loro orecchie, è sufficiente a gione. Il dottor Patel Mi aveva pregato dal far cadere a terra un uomo. Andai in mezprofondo del cuore affinché visitassi quel zo a loro restando a bordo della macchina. Paese. Egli pregò: “Swami! La Tua visita VedendoMi lì seduto, alzarono la probonon serve solo a noi. Ci sono molti animali scide in segno di adorazione e Mi resero selvatici in quei posti. Ti prego di offrire la omaggio. Le nobili qualità di questi anifortuna del Tuo darµan a quegli animali e mali selvatici non trovano riscontro negli di benedire anche loro.” Quando Mi recai esseri umani. Non esiste alcun sentimento in quei luoghi, egli organizzò alcuni pic- di odio in loro! Essi vivono felicemente coli aerei per poter visitare le zone selvag- assieme. Normalmente l’elefante teme il ge. Fece in modo che, per ogni aeroplano, leone, ma, in quelle foreste, leoni ed eleci fossero solo due persone, in modo che fanti vivono pacificamente assieme. restasse tutto lo spazio per muoversi co- Ci recammo poi su di una collinetta dove modamente. c’era un gruppo di dieci leoni. Gli elefanti Seduti in quei piccoli velivoli, vedemmo si muovevano senza paura in loro presenun gran numero di luoghi ricchi di bellez- za. Ci avvicinammo e scattammo qualche ze naturali. L’enorme lago Vittoria copre fotografia. Nell’essere umano qualche volun’area vastissima; con quei piccoli aerei ta può esserci paura e ansietà, ma nessun ci impiegammo un’ora e mezza per attra- animale selvatico mostrò segni di timore versarlo. In quel lago ci sono tanti cocco- nel vederci. C’erano dei leoni tranquilladrilli di straordinarie dimensioni. Incapaci mente lì sdraiati. La nostra jeep passò sodi trovare spazio sufficiente per muoversi pra le loro code, ma essi non se ne curaronel lago, finivano per cadere uno su l’al- no. Si portarono invece la coda vicino al tro. Più tardi, salimmo su un battello per muso e la leccarono (come a baciarla – una gita in quelle acque. Durante la navi- N.d.T.). Ero davvero commosso del loro gazione, i coccodrilli ci osservavano con amore e affetto. Non sarei mai andato via le mascelle spalancate. Tirammo loro del- da quel posto. le mele. Sorprendentemente, non le man- UN SENTIMENTO AMOROSO TANTO INTENSO, giarono finché il nostro giro non fu termi- OGGI, NON SI TROVA TRA GLI ESSERI UMANI. nato. Tenevano le mele in bocca fissando- GLI UOMINI SI ODIANO L’UN L’ALTRO. PERFIci intensamente. Nel lago c’erano anche NO MADRE E FIGLIO RIESCONO A ODIARSI. LO molti ippopotami. Alcuni di essi stavano STESSO AVVIENE TRA MARITO E MOGLIE . NOI, allattando i loro piccoli. Fu uno spettacolo INVECE, NON RIUSCIMMO A TROVARE NEANstupendo vedere degli animali selvatici nel CHE UNA TRACCIA D’ODIO IN QUEGLI ANIMALI loro habitat naturale. Quel magnifico pa- SELVATICI. Potei così assistere al loro impanorama fu una festa per i nostri occhi. An- reggiabile e intenso sentimento d’amore e che gli animali, come gli esseri umani, han- d’eguaglianza. no dei desideri, ma il loro amore verso di noi fu ineguagliabile. Mentre raggiunge- Il ritorno vamo la sponda del lago, potemmo vedere Giunse infine il momento di lasciare quel un grosso branco di elefanti muoversi tutti posto e quella gente meravigliosi. Il torMother Sai marzo - aprile 2007

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Discorso 25-12-2006 mento della separazione provato dalle per- nobili qualità e leggono numerosi testi, non sone, specialmente dai devoti che viveva- possiedono neanche un briciolo d’amore. no in quei Paesi, nel momento del nostro QUINDI, O ESSERI UMANI! IO DESIDERO CHE viaggio di ritorno, è indescrivibile. AN- TUTTI VOI CONDUCIATE UNA VITA DI RECIPROCH’IO, INVERO, MI SENTII TRISTE NEL LASCIACO AMORE. “AMATE TUTTI! SERVITE TUTTI!” RE QUEI DEVOTI PIENI D’AMORE. QUESTA È LA MIA ESORTAZIONE A TUTTI VOI. Il nostro aereo giunse a Bombay molto tar- Se solo ci fosse Amore, potreste raggiundi. ›rî K.M. Munshi attendeva là il nostro gere qualunque meta. L’Amore è tutto. arrivo. Sapete chi era Munshi? Era il Presidente del “Bhâratîya Vidyâ Bhajan”2. Era “L’Amore è Vita; la Vita è Amore.” affetto da una paralisi che lo aveva colpito al lato destro del corpo e alla bocca. Una pericolosa inversione di tendenza Nel momento in cui ebbe il Mio darµan, La vita è associata all’amore, non all’odio. mentre scendevo dall’aereo, riuscì ad al- Oggi, ovunque guardiate, trovate odio, zare la mano e con infinita gioia gridò: odio, odio! Questo non è un buon segno. “Bhagavân ›rî Sathya Sai Babaji Ki Jai!” ESSENDO VOI NATI COME ESSERI UMANI, NON La gente lì attorno rimase sorpresa del fat- È CORRETTO CHE POSSEDIATE QUALITÀ ANIto che Munshi avesse potuto alzare il brac- MALI, GETTANDO AL VENTO LE QUALITÀ UMAcio e parlare. Munshi Mi portò direttamente NE. CERTE VOLTE, A TAL RIGUARDO, GLI ANIdall’aeroporto al “Bhâratîya Vidyâ MALI APPAIONO MIGLIORI DEGLI UOMINI. ESSI Bhajan”. Era là che si doveva svolgere il SEMBRANO POSSEDERE QUALITÀ UMANE . Congresso Mondiale delle Organizzazioni OGGI, GLI ANIMALI STANNO TRASFORMANDOSI Sathya Sai. Un gran numero di devoti e di IN ESSERI UMANI, MENTRE GLI ESSERI UMANI altre persone si era riunito in quel posto. DEGENERANO DIVENTANDO ANIMALI. Questo Munshi si rivolse alla folla senza alcuna non è corretto. Gli esseri umani dovrebbedifficoltà. Egli dichiarò: “L’invisibile Si- ro condurre una vita in quanto tali e rafforgnore è qui di fronte a noi e oggi ci parle- zare le loro qualità umane. rà.” Egli Mi fece la modesta richiesta di La persona che ha parlato poco fa è un Afrirestare a casa sua per tre giorni. Acconsen- cano. Egli è impegnato a diffondere i Vatendo a quel desiderio, accettai la sua ospi- lori Umani. Il mondo è pieno di persone talità. Per lui quei tre giorni passarono simili, ma le persone impregnate di Valori come tre secondi. Ne fu molto felice. Umani sono molto rare. Infatti, taluni non Dopo il Mio ritorno dal giro nell’Africa sanno parlare cortesemente. Anche se voi orientale, provai a spiegare, alla gente di chiedete con amore: “Signore! Da dove queste parti, l’intenso amore e devozione venite?” riceverete la secca risposta: “Vendel popolo africano e degli animali selva- go da qualche posto.” Qualunque cosa ditici di quei luoghi. SE GLI ANIMALI HANNO ranno, lo faranno scortesemente e duramente. Ciò non è corretto. Un essere umano POTUTO SVILUPPARE UN AMORE TANTO INTENSO, PERCHÉ MAI NON POTREBBERO FARLO GLI dovrebbe parlare dolcemente e senza urlare. Le parole devono esser soffuse d’amoESSERI UMANI ? Gli animali non hanno Prajñâna (Saggezza divina), Vijñâna (In- re: solo allora si sperimenterà la pace. telletto discriminante) e Sujñâna (il più alto Quando il vostro comportamento e modo livello di Coscienza), mentre gli essere di parlare sono cattivi, come potete speraumani, che pure sono dotati di tutte queste re che nel vostro cuore regni la pace? 44

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Discorso 25-12-2006 fatti subito a correre, con l’avido pensiero di acquisire più terra possibile. Continuò I Tesori racchiusi nell’uomo La Pace non è nel mondo esterno: essa è così a correre fino al tramonto, sopraggiunesattamente nel vostro cuore. Fuori ci sono to il quale, egli si senti molto stanco e affaticato; tuttavia, non abbandonò la sua solo pezzi (pieces), non pace (peace). Se dite “voglio la pace”, fate in modo che ingordigia. Proprio quando gli mancavano il vostro comportamento sia buono e cor- sei piedi al traguardo finale svenne e cadtese. Allora la pace fluirà da voi. Dove si de a terra. Il re si avvicinò, vide le sue controva la Verità? Potete ottenerla dai libri di dizioni e commentò: “Ahimè! Ciò di cui testo che leggete? No! La Verità risiede quest’uomo ha bisogno adesso sono solo esattamente in voi. Verità, Rettitudine, sei piedi di terra!” Infatti ciò di cui ogni Pace, Amore e Non violenza sono qualità essere umano ha bisogno è solo quel tanto di innate nell’essere umano. L’Amore è la terra! forma vera e propria di Dio! Possiamo sperimentare l’Amore di Dio solo se siamo La saggia eredità di un grande re dalla parte dell’Amore. Amore e Pace sono al suo popolo qualità assolutamente essenziali per l’es- Re Alessandro conquistò molti Paesi e alla sere umano. Un milionario potrà costruire fine arrivò a Bhârat (l’India). Mentre stava molte case, acquistare molte macchine e attraversando un fiume, ebbe un attacco di avere tante comodità, ma, in qualunque oc- cuore. I medici che lo esaminarono concasione, si lamenterà di non avere pace. A fermarono che era vicino alla fine e che nessun farmaco avrebbe potuto salvarlo. Re CHE SERVONO TANTE RICCHEZZE, COMODITÀ E Alessandro, allora, così si dolse: “Io sono AGIATEZZE, SE POI NON SI HA LA PACE INTEil re di un vastissimo regno. Ho accumulaRIORE? to grandi quantità d’oro e ho al fianco una grande armata. C’è tuttavia qualcuno che L’avidità non paga Oggi c’è un vero boom delle proprietà im- possa salvarmi dalle grinfie della morte?” mobiliari in tutto il Paese. Di quanta terra Immediatamente chiamò i suoi ministri e ha bisogno un essere umano? Solo sei pie- disse loro: “O ministri! Dopo la mia morte porterete il mio corpo alla terra natale. Avdi! Nulla di più. C’era un ricco proprietario di case che andò volgetelo in un lenzuolo bianco, tenendo alla ricerca di un po’ di terra. Voleva ac- fuori le mie mani nude in modo che siano quistare qualche appezzamento di terreno bene in vista, poi portatemi in processione in più. Avendo saputo degli sforzi di que- lungo ogni strada.” Seguendo il desiderio sta persona, un uomo lo andò a trovare e del re, il corpo fu portato in processione gli disse: “Signore! Andate nelle zone per le strade. La gente fu alquanto sorpredell’Himâlaya. È pieno di terra disponibi- sa di un atto tanto strano e chiese: “Perché le a costo zero.” Egli ci andò e si mise in state portando il corpo morto del re in procontatto con il re di quella regione. Il re gli cessione con le mani alzate?” I ministri ridisse: “Prometto di darvi tutta la terra che sposero: “Alessandro il Grande, che poscoprirete camminando dall’alba al tramon- sedeva ingenti ricchezze, ha lasciato queto.” L’uomo fu molto felice di questa pro- sta terra a mani vuote. Quale ultimo desimessa e, la mattina dopo, partì pieno di en- derio del re, il suo corpo viene portato in tusiasmo per la sua spedizione. Si mise in- processione in tal modo, solo per far sapeMother Sai marzo - aprile 2007

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Discorso 25-12-2006 re questo fatto alla gente.” NON SOLO ALES- che leggete può non restare nel vostro cerSANDRO, MA ANCHE OGNI ESSERE UMANO LAvello: solo ciò che mettete effettivamente SCERÀ ALLA FINE QUESTO MONDO A MANI VUOin pratica può durare a lungo. Sarebbe sufficiente che metteste in pratica anche un TE. Si può acquisire un grande regno, avere accanto una grande armata e un bel nu- solo aspetto di tutto ciò che leggete: quemero di amici e parenti, ma nessuno ci ac- sto vi aiuterebbe in ogni modo. Incarnazioni dell’Amore! Studenti! compagnerà nel nostro ultimo viaggio. Potete ricercare ogni tipo d’istruzione, ma non scordate mai i Valori Umani. Verità, Perché la vita scorra liscia Molti re e grandi anime, nei tempi antichi, Rettitudine, Pace, Amore e Non Violenza diffusero questa verità esortando la gente sono i cinque Valori Umani che ogni essead abbandonare ogni attaccamento al cor- re umano deve coltivare. IMPARATE QUESTI po. Sfortunatamente, voi non avete l’abi- CINQUE VALORI E METTETELI IN PRATICA: ALtudine di leggere le storie di tali grandi es- LORA LA VOSTRA VITA SCORRERÀ LISCIA. QUEseri. Ciò che oggi imparate non è “storia” STO È CIÒ CHE VOGLIO COMUNICARVI OGGI (history), ma “isteria” (hysteria). Nessuno QUALE IMPORTANTE MESSAGGIO. La Verità è legge la storia. Che cos’è la storia nel vero eterna. È solo seguendo questa Verità etersenso della parola? La Sua Storia (His na che il vostro nome resterà per sempre story) è la Storia (History). negli annali della storia. L’eterna Verità vi L’uomo moderno fa di tutto per perseguire darà Pace eterna. Se soccomberete a cattiun elevato grado d’istruzione. Sta imparan- ve qualità come ira, gelosia, invidia, arrodo scienza e tecnologia, ma la “tecnologia” ganza ecc, tutta la vostra vita diverrà infe(tecnology) di oggi è più che altro “scien- lice, all’insegna dell’inquietudine e delza dei trucchi” (tricknology). (Anche in l’agitazione. questo caso, come in precedenza, Baba Praµânti Nilayam, 25 dicembre 2006, gioca con le parole inglesi – N.d.T.). Ciò Sai Kulwant Hall, Santo Natale del Signore Gesù (Tradotto dal testo inglese pubblicato da: www.sssbpt.org) 1. Il viaggio a cui Baba si riferisce avvenne nel luglio del 1968. 2. L’Istituto della Cultura Indiana.

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12 Gennaio 2006 - Giorno della Cultura e dello Sport

(Cronaca della giornata)

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Report

Il 12 gennaio, il Giorno dello Sport e della Cultura delle Istituzioni Scolastiche Sathya Sai ha avuto inizio con una lunga sfilata cerimoniale. I primi a passare in processione davanti a Sai Baba sono stati i bambini della Scuola Elementare “Sathya Sai”, seguiti dalle ragazze del Campus di Anantapur, dai ragazzi della Scuola Secondaria Superiore di Puttaparthi e, infine, dagli studenti dei campus di Bangalore e Puttaparthi. Poi, Baba ha innalzato la bandiera dell’Istituto mediante un telecomando, quindi ha acceso la fiaccola dei Giochi e liberato infine colombe e palloncini colorati. La fiaccola è stata portata fino a metà collina dagli studenti e dopo da una mascotte, una grande colomba bianca. La banda di ottoni delle ragazze di Anantapur ha concluso la parata inaugurale. Hanno poi fatto seguito i numeri dei ragazzi che si sono esibiti fra l’altro su biciclette e motociclette e in temerarie acrobazie. Tutti i ragazzi di Brindavan si sono quindi riuniti per cantare una canzone per Swami: “Âsman pe”. Hanno fatto seguito danze, esercizi ginnici su trampolini, arti marziali, giochi di abilità con palloni da pallacanestro, salti attraverso cerchi infuocati ecc. “We Love You” (“Noi Ti amiamo”) è stato scritto a enormi caratteri di fuoco mentre gli studenti di Praµânti Nilayam cantavano la canzone conclusiva del mattino: “Âj ke din hum gayenge”. Baba ha quindi accettato l’ârati e, alle 9,30, è tornato al mandir. Il programma del pomeriggio è iniziato alle 15,35. Fra gli spettacoli più riusciti, una danza semiclassica eseguita da bambini e bambine travestiti da fiori. Il programma è durato un’ora e si è concluso col canto “Madhura mohana”. Al termine, gli acrobati hanno formato la parola “SAIRAM”. Baba ha accettato l’ârati ed è tornato al mandir alle 17,40. (Tratto da: www.radiosai.org - Heart2Heart)

COMUNICATO EDITORIALE LA “MOTHER SAI PUBLICATIONS” comunica le seguenti nuove pubblicazioni: • “VIAGGIO CON SAI” (titolo originale del libro “Shrî Sathya Sai ANANDADAYI”). Un altro bellissimo libro di esperienze che prosegue l’ultimo libro pubblicato “Pensando a SAI”.

Occhio al Libro

Questo libro, di oltre 380 pagine, è la narrazione di tantissimi aneddoti e fatti personalmente vissuti dall’autrice Karunamba Ramamurthi negli anni vissuti accanto a Swami. Il libro è disponibile al costo di Euro 7,70 - (Euro 11,00 - sconto del 30%) più contributo spese di spedizione. •

DVD intitolato: “LA DIVINA COMMEDIA”.

Contiene il filmato dello spettacolo presentato dall’Organizzazione Sathya Sai Italiana il 25 Novembre 2006 in occasione delle celebrazioni del 81° Compleanno di ›rî Sathya Sai Baba. il DVD è diviso in tre capitoli: -

un bellissimo darshan di 5 minuti e mezzo; la rappresentazione dello spettacolo di circa 40 minuti; una presentazione dei protagonisti, Swami compreso!

Costo unitario del DVD Euro 6,00 + spese di spedizione. Chi fosse interessato è pregato di contattare per fax o per e-mail la “Sathya Sai Books and Publications of Italy” a uno dei seguenti indirizzi: “Sathya Sai Books and Publications of Italy” – “Mother Sai Publications” Magazzino e sede operativa: Viale Umbria N°19 - 20093 Cologno Monzese (MI) Italy

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CONSIGLIO CENTRALE SATHYA SAI D’ITALIA Segreteria Nazionale: Via Della Pace, 1 - 28040 VARALLO POMBIA (NO) Tel.(334) 75 74 107 - e-mail: [email protected] Sito Web: www.sathyasai.it INDIRIZZI DEI CENTRI SSSB AOSTA - GRESSAN Loc. La Roche, 8 Tel. (0165) 42233 [email protected] APRILIA (LT) V. Riserva Nuova, 62 Tel. (06) 9268454 [email protected] ASTI V. M. Giusta, 24 Tel. (0141) 410127 Fax (0141) 430575 BERGAMO V. Privata Lorenzi, 5 Tel. (035) 533110 [email protected] BOLOGNA Strada Maggiore, 37 Tel. (051) 268662 [email protected] BRESCIA V. Michelangelo, 110 Tel. (030) 2306501 CATANIA V. San Giacomo, 10 Tel. (095) 7805622 [email protected] CISTERNINO (BR) C.da Restano, 57 Tel. (080) 4449727 [email protected] COSSATO (BI) V. Martiri della Libertà, 531 tel. (015) 562975 [email protected] FAENZA (RA) V. Renaccio, 1/5 Tel. (0546) 29731 [email protected] LATINA V. Toscana, 3 Tel. (0773) 621038 [email protected] LECCE V. Calore, 5 - Villa Elena Tel. (0832) 331129 MESTRE - MARGHERA (VE) V. Fabris, 1 Tel. (041) 5383246 [email protected] MILANO B V. Savona, 7 Tel. (02) 8372841 [email protected] MILANO C V. Rezia, 1 Tel. (02) 89532850 [email protected] MILANO D V. Bolzano, 20 Tel. (02) 26820515 [email protected] MODENA V. delle Staffette Partigiane, 36 Tel. (059) 313124 [email protected] NAPOLI V. Milano, 33 Tel. (339) 2457191 [email protected] NOVARA-VARALLO POMBIA V della Pace, 1 Tel. (0321) [email protected] PADOVA V. Pontevigodarzere, 134 /c Tel. (338) 3036137 [email protected] PARMA A V. Morigi, 3 Tel. (349) 3540560 [email protected] PESARO Strada della Romagna, 181 Tel. (0721) 208490 [email protected] PESCARA V.le Figlia di Iorio, 11 Tel. (339) 5645089 [email protected] QUARTU S.ELENA V. Salieri, 45/47 Tel. (070) 820917 [email protected] ROMA A V. Musolino, 39 Tel. (06) 5819504 ROMA B V. Arno, 49 Tel. (06) 86209659 [email protected] ROMA C-FORMELLO B.go S.Antonio, 3 Tel. (06) 9075187 [email protected] SOLARO (MI) P.zza 5 Giornate, 1 Tel. (02) 96409037 [email protected] TORINO A Strada Ponte Verde, 11/4 Tel. (011) 6602402 [email protected] TORINO B corso Rosselli, 123/int. 3 [email protected] TORINO C V. Principessa Clotilde, 44 Tel. (011) 480886 [email protected] TORINO D V. Broni, 1 Tel. (011) 390130 [email protected] UDINE V. M. Volpe, 456/a Tel. (0432) 480952 [email protected] VENEZIA V. Castello, 3414 Tel. e Fax (041) 5202920 [email protected] VERONA V.1° maggio, 13 - Mozzecane (VR) Tel. (045) 6340815 [email protected]

INDIRIZZI DEI GRUPPI SSSB BADESI (SS) V. Dante, 20 (339) 1578309 BARI V. Amendola, 126 Tel. (080) 5798379 BARLETTA (BA) V. Imbriani, 88 Tel. (0883) 527358 [email protected] CARRARA (MS) V. Matteoni, 39 Tel. (0585) 253857 [email protected] CONEGLIANO - COLLE UMBERTO (TV) V. Cardenzin, 12 (0438)394065 [email protected] FERRARA V. Ghiara, 10 - Tel. 0532 761534 [email protected] FORLÌ V. F.Orsini, 19 gruppo.sai.forlì@sathyasai.it LIVORNO - LORENZANA (PI) V. Colle Alberti, 23 [email protected] MAROSTICA (VI) Viale Vicenza, 2 Tel. 335 5834701 [email protected] MERONE (CO) V. S.G.. Emiliani, 33/A Tel. (031) 990672 [email protected] MONTECATINI TERME P.le Leopoldo, 2 [email protected] POTENZA V. Boldoni, 8 Tel. (329) 7445775 [email protected] SIENA V. Martini, 110 Tel. (0577)281382 - 356795 [email protected]

GRUPPI BHAJAN CASATENOVO (LC) V. san Gaetano,11 Tel. (039) 9297011 Coordinatore: Renato Billo - email: [email protected] ROMA E Coordinatore: Paolo Startari - email: [email protected] TORINO E V. Millio, 53 Tel. (011) 4115083 Coordinatore: Guido Fedele - email: [email protected]

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Sito Web: www.mothersaipublications.it

(Collana Vahini) Aforismi Vedici (Sûtrâ Vâhinî) [SV] La Conoscenza (Jñâna Vâhinî) [JV] La Scienza di Dio (Vidyâ Vâhinî) [VV] La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), I° vol. [RV-I] La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), II° vol. [RV-II] Domande e Risposte (Prashnottara Vâhinî) [PUV] Il Fiume delle Upanishad (Upanishad Vâhinî) [UV] Il Gioco di Dio (Lîlâ Kaivalya Vâhinî) [LKV] La Pace Suprema (Prashânti Vâhinî) [PSV] La Via della Meditazione (Dhyâna Vâhinî) [DV] La Verità di Sai (Sathya Sai Vâhinî) [SSV] La Legge Morale (Dharma Vâhinî) [DhV] Storie Gloriose del Signore (Bhagavatha Vâhinî) [BhV] Gli Insegnamenti di Dio (Gîtâ Vâhinî) [GV] L’Amore di Dio (Prema Vâhinî) [PV] Dissolvere i Dubbi Spirituali (Sandeha Nivarini) [SN]

(Collana Discorsi) di Sai Baba Discorsi 1988/89, I° vol. [D89-I] Discorsi 1988/89, II° vol. [D89-II] Discorsi 1963-65 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. IV) [D65] Discorsi 1964-67 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. V) [D66] Discorsi 1967-68 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. VI) [D67] Discorsi 1967-68 (SATHYA SAI SPEAKS VOL.7&8) [D68] Discorsi 1983 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XVI) [D83] Discorsi 1984 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XVII) [D84] Discorsi 1984 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XIX) [D86]

(Collana Biografie)La Vita di Sai Baba (N. Kasturi) La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), I vol. La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), II vol. La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), III vol. La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), IV vol.

(Collana Educazione)Discorsi agli Studenti Corso Estivo 1972 [CE72] Corso Estivo 1978 [CE78] Corso Estivo 1990 [CE90] Corso Estivo 1993 [CE93]

Periodici

Mother Sai, bimestrale + Crescere Insieme

Altre Pubblicazioni Disponibili: Colloqui [CQ] Mother Sai Speciale (6° Conferenza Mondiale) Diario Spirituale 1 [DS1] Diario Spirituale 2 [DS2] Diario Spirituale 3 [DS3] Dhyâna: la Meditazione secondo gli insegnamenti di Sai Baba Canti devozionali (Libro dei bhajan, Testi). Canti devozionali (Libro dei bhajan, Accordi). Canti devozionali (Libro dei bhajan, Esercizi). Atti del I° Convegno dei Responsabili dei Centri Sai Mondiali Sadhana Guida all’ashram di Prashanti Nilayam Racconti e Parabole Vol. I (Chinna Katha vol I) Racconti e Parabole Vol. II (Chinna Katha vol II) Pensiero del Giorno (365+1 pensieri, per ogni giorno dell’anno)

Altri Autori A Spasso con Dio Grazie Swami Messaggio d’Amore Sai Baba, l’Uomo dei Miracoli Visione del Divino. Sai Baba Fiamma d’Amore L’Eterno Miraggio Alla Scoperta della Verità Sai Baba: la Rivelazione continua Ho visto la Luce Purificare il Cuore (Purifying the Heart) Sathya Sai Baba e l’Educazione dei Figli (Sathya Sai Parenting) Sathya Sai Baba: Colui che Dimora nel Cuore (Hrudaya Nivasini) Sâitrî – I tre Sai Gâyatrî Mantra Incontrare Dio Pensando a Sai Baba Sai (Sai Smaran) Gemme di Saggezza Viaggio con Sai (Sri Sathya Sai Anandadayi) Sri Sathya Sai Gita -Tutto sulla Spiritualità – Domande e Risposte

Audiovisivi: Shivarathri Sandesh (VHS) Le Percussioni, parte I (VHS) Shivarathri Sandesh(VHS) Le Percussioni, parte II (VHS) Video Story (VHS) Il Medico Divino (VHS) Tecnica di Canto (Audiocass.) Gâyatrî Mantra (Audiocass.) Embodiment of Love Vol I(CD musicale) Embodiment of Love Vol II (CD musicale) Bhajanam (CD musicale) Sâitrî – I tre Sai Gâyatrî Mantra(CD musicale) Dyâna, la Meditazione negli Insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba (CD musicale) Scuola Bhajan Interattiva (N°2 CD ROM) Gâyatrî Mantra (CD musicale) Avo Sai (CD musicale) Le sue Opere nel Sociale (DVD Video) Conferenza di Roma 17/18 Aprile 2004 (DVD Video) Alla Scoperta della Verità (DVD Video) La Creazione (DVD Video)

Sai Gange (DVD Video) Shivarathri 2002/2003/2004 (CD video) Compleanno 2002/2003/2004 (CD video) Natale 2002/2003/2004 (CD video)

Compleanno 2005 (DVD Video) Guru Purnima 2002/2003/2004 (CD video) Brahmanandam (CD video)

In Preparazione: La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), V vol. NB.– Tutte

le pubblicazioni sopraelencate si possono avere telefonando o inviando un fax a: Mother Sai Publications Sathya Sai Books and Publications of Italy, magazzino e sede operativa, via Umbria 19, 20093 Cologno Monzese (MI); Italy tel. 02 26708288 (lunedì h.19:30-21); fax 02 25118399

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