L'ebreo Che Ride Corretto

  • Uploaded by: Walter Simonetti
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  • Words: 1,885
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Un cervello da fermare

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Un cervello da fermare

La rivincita di Walter solo le parole le tue parole distruggono una persona un individuo diventa niente un parodia di se stesso solo le parole le mie parole distruggono una persona un individuo diventa niente ridicolo in balia del mondo la sua forza svanisce il suo ego in mille pezzi questa è la rivincita di Walter uno scherzo troppo bello troppo lungo la vita di un uomo decisa nelle stanze segrete del potere una condanna atroce senza appello il medioevo torna con la sua inquisizione la vita di un uomo segnata da uno stuolo di cavallette in un manicomio a cielo aperto 2

Un cervello da fermare

un moderno gulag mandato avanti da una strana alleanza dai colori rossi, bianchi, neri e azzurri la fine del viaggio una via iniziatica durata un'intera vita i conti col passato tornano con la sua compensazione il male e la sua satira anche se per pochi minuti la fanno da padroni davanti ad un pubblico allibito, scandalizzato scuro in volto dal suo odio questa è la rivincita di Walter niente altro si nasconde dietro la mia faccia senza espressione

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Un cervello da fermare

un angelo dalla parola spezzata solo cammino nella città così piccola che per me è sempre nuova pericolosa piena di insidie non la conosco vengo da un altro mondo fatto di tanta TV e solitudine dal mio confino dorato senza traffico e amici solo cammino nella città e senza motivo mi ritrovo al centro dell'attenzione urla grida di rabbia contro di me un angelo dalla parola spezzata un processo in piena regola senza giudici e avvocati la moltitudine in balia dei propri istinti bestiali uno stuolo di carnivori ha fame io sono il loro piatto prediletto 4

Un cervello da fermare

le loro parole magiche “femminuccia mongoloide non puoi parlare.." chiedo aiuto ma non c'è nessuno proprio nessuno a cui rivolgersi una donna solo una donna mi rivolge un pensiero di rassicurazione di protezione solo cammino nella città persone che non conosco mi rivolgono la parola come gulli di periferia cercano la loro preda e non è questione di intelligenza e di buona educazione sono sopraffattori merde umane usano le parole per umiliarti provocarti "femminuccia mongoloide non puoi parlare.." un angelo dalla parola spezzata non ha più le ali per volare ma la forza della disperazione per odiare odiare questa città infame 5

Un cervello da fermare

una storia tranquilla è una storia tranquilla di uomini come si deve pronti a tutto per la giustizia per i propri figli così diversi ma così uguali uniti dalla gnosi dalla verità che solo loro hanno nel loro sangue io li vedo non posso farne a meno camminare con le loro maschere di cartapesta alcuni gridano contro il mondo coi loro vestiti alternativi la loro differenza pensano di sapere cosa è giusto e cosa non lo è giudicano dalle loro vette senza pietà chi non può difendersi credendosi radicali nell'offendere una persona che sta male ma alla fine tornano sempre 6

Un cervello da fermare

dal ministro della gnosi della verità e la loro differenza se ne va diritta nella cerimonia dell'omertà è una storia tranquilla di uomini come si deve pronti a tutto per la giustizia per i propri figli così diversi ma così uguali uniti dalla gnosi dalla verità che solo loro hanno nel loro sangue io li vedo non posso farne a meno camminare con le loro maschere di cartapesta molti altri vivono nella realtà fatta di bei vestiti e cocaina compiaciuti del loro conto in banca capiscono il mondo sanno come vivere sono contemporanei ultramoderni non hanno memoria del loro passato negano tutto anche l’evidenza ma chi sono? cosa sono? 7

Un cervello da fermare

non c'è risposta che valga alla fine tornano sempre dal ministro della gnosi della verità e la loro modernità se ne va diritta nella cerimonia dell'omertà

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Un cervello da fermare

i Pirati del ventesimo secolo ti ricordi dei pirati del ventesimo secolo la fratellanza erano i primi anni ottanta sembrava tutto finito il riflusso il grido moralista delle mummie il loro patto di sangue con lo stato di polizia i nuovi politici liberalsocialisti mascherati pomposi pieni di promesse con tanta voglia di potere di denaro e noi pirati del ventesimo secolo la fratellanza aspettavamo il nostro turno impazienti quel giorno arrivò ed è difficile da dimenticare quel nome quel simbolo il livello 14 loro erano mio padre dei padri maledetti quel libro il regno dell'apostasia per me era vangelo 9

Un cervello da fermare

quella parola senza senso comunisti stirneriani era un regalo che mi fecero in quel momento di confusione ma il gioco le speranze durarono poco dal telegiornale la notizia trovati impiccati in Francia i dirigenti del livello 14 loro erano mio padre e noi pirati del ventesimo secolo la fratellanza imparammo la lezione la vita continuava ma finché durava non ci saremmo fermati non ci saremmo arresi il consiglio aveva deciso il consiglio aveva deliberato io una semplice pedina che amava il doppio gioco però lo spettro della disgregazione , della divisione si stava avvicinando con la sua spada con il suo prezzo...e non saremmo più stati gli stessi 10

Un cervello da fermare

ti ricordi pirati del ventesimo secolo la fratellanza

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Un cervello da fermare

ho sognato una Rapina è una storia semplice agghiacciante fatta di violenza di inganni io una macchina da guerra che tutti credono finita io un operaio della quinta colonna abbandonato a se stesso quelle parole sei ingestibile che ti lasciano solo odio contro il mondo contro Dio ho sognato una rapina ad un furgone portavalori un piano che faceva acqua da tutte le parti e lo scontro a fuoco finito nel sangue ho sognato di essere un esecutore di vendette altrui ho sognato di essere una pedina in un gioco pericoloso ho sognato di giocare 12

Un cervello da fermare

un partita persa in partenza ma rimane quel codice morale quel briciolo di dignità

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Un cervello da fermare

il sapore della fuga è una sensazione particolare che non so definire le parole non bastano mai è il cuore a parlare questo il prezzo da pagare!! ma voglio capire andare fino in fondo le voci nella testa mi portano lontano ancora attacchi di panico sono un pedina che qualcuno muove sulla scacchiera ma non c'è partita il palio la mia vita è bastata una lettera per farmi impazzire non era nulla e sono stanco di questo gioco la prossima mossa la fuga ha un sapore strano una liberazione da questa mondo prendo il treno solo andata 14

Un cervello da fermare

Bologna Padova Venezia Il Carnevale nei campi ubriaco di vita mi muovo tra la gente è questo il sapore della fuga ma come è piccolo il mondo vedo gente conosciuta troppa per essere un caso quella notte una dimensione alternativa nascosta celata si affaccia per l'ultima volta mi offrono in un piatto d’argento la torazina apre delle porte e poi le richiude per sempre davanti ai miei occhi il passato il presente il futuro quei minuti quelle ore valgono anni di vita senza senso mille domande hanno una sola risposta tu sei il capro espiatorio tu sei leggenda sei uno spettro che non vuol morire … 15

Un cervello da fermare

la fuga ancora la fuga un viaggio senza fine senza una meta senza un amico che ti aspetta giorno per giorno camminando come un matto con il cuore che manda segnali pericolosi ed io non capisco queste leggi così dure da rispettare e così facili da trasgredire una via iniziatica lungo la quale ci si perde si dimentica il proprio passato la propria identità la propria follia dalla quale non voglio uscire

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Un cervello da fermare

Il viaggio a Parigi di Tavor 27 È l’ultimo tentativo Il viaggio solo andata per Parigi L’ultima spiaggia da cui scappare Zion non è poi così lontana Una forza misteriosa mi guida Rido e piango allo stesso tempo A Torino alla stazione mi sento euforico Un'altra munizione dal salvadanaio per Tavor 27 è un viaggio lungo due bottiglie di vino mi riscaldano il corpo e la mente arrivato nella città degli esuli il mio sogno cade in mille pezzi due italiani mi portano in giro per locali la lingua mi estrania da tutto ma rido ubriaco di disperazione poi l’incontro la piazza piena ad aspettarmi Tavor 27 ha ancora qualcosa da dire Da urlare con rabbia ai quattro venti Quello che vedo è un universo frantumato La nostra grande società degli unici 17

Un cervello da fermare

In guerra per spartirsi il nulla Incontro quelli che un tempo consideravo fratelli e sorelle È un addio o un arrivederci Non ho risposte da dare Ora in macchina in un giro Turistico nella città degli esuli Discorsi strani palazzi vecchi stanno ad indicare un passato dopo anni mi ritrovo Nella sede del compianto partito dell’anarchia Dopo anni mi ritrovo Davanti alla scuola Del vecchio della montagna Troppo per una notte Troppo per Tavor 27 Potrebbe essere l’inizio Di una nuova vita nella nostra Zion Ma le leggi che l’uomo non ha mai rispettato Mi cacciano via dalla mia vita Il mattino mi sveglio in un hotel Che non conosco Scappo via cerco un altro rifugio Mi sento osservato ancora 18

Un cervello da fermare

Una forza misteriosa mi guida alla fine del viaggio Una maledizione sopra di me Mi impone il silenzio dell’attesa Dopo di che tutto può avvenire

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Un cervello da fermare

L’ebreo che ride sono al centro di una stella immobile mi guardo intorno è desolante lo spettacolo che offre l'uomo ai suoi figli un voce terrificante si alza e le luci della ribalta sono puntate contro l'ebreo che ride una mente acida ubriacata di follia un artista della dislessia della schizofrenia del linguaggio sono al centro di una stella ed è terribile ascoltare quelle parole magiche ebreo ebreo ebreo deicida sionista assassino demone schifoso depravato deficiente terrorista mongoloide satanista una comunità ha bisogno di un nemico sono al centro di una stella guardo a destra e a sinistra 20

Un cervello da fermare

sento delle voci familiari noi non siamo ebrei noi non siamo ebrei questa litania si ripete all'infinito è desolante lo spettacolo che offre l'uomo ai suoi figli l'individuo si perde nella folla con le sue pulsioni aberranti sento delle voci inveire senza ritegno ebreo ebreo ebreo deicida sionista assassino demone schifoso depravato deficiente terrorista mongoloide satanista io sono solo l'ebreo che ride una mente acida ubriacata di follia un artista della dislessia della schizofrenia del linguaggio non ho mai aperto la Thorah non conosco la cultura ebraica sono solo l'ebreo che ride ho una colpa un giorno ho creduto di essere joshua ben-joseph martoriato sulla croce ho una colpa un giorno ho creduto 21

Un cervello da fermare

di essere figlio dell'uomo assassino della morale sono al centro di una stella immobile mi guardo intorno ricordo il passato quella foto nel Caos nasce l'ebreo che ride quella foto dove il figlio dell'uomo diventa un artista della dislessia della schizofrenia del linguaggio una mente acida ubriaca di follia dove un esercito di stolti agisce senza memoria per passare alla storia sono al centro di una stella sono l'ebreo che ride

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Un cervello da fermare

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