INUTILE LA CAMOLA E LA MAESTRIA (a Carlo Alberto Pompei) Ti nascondevi sempre li tra i gorghi dietro quel masso coperto di umido nell`acqua resa buia dall`ombra delle verdi canne nell`ansa grande Bastava filare la lenza e lasciare che la corrente te la portasse vicina Abboccavi senza esca subito poi implorante di essere slamata e immersa di nuovo nel grande fiume Ieri dopo anni ho ripreso la canna in mano ed ti ho cercato Ho legato il filo rosso alla giusta altezza ho rubato la migliore delle camole ho indovinato il giusto flutto ed ho lasciato che andasse Ma non c`è esca e non c`è bravura che rimedi all`inganno che ti fa impazzire di Amore e poi di dolore Ma io ti ho pescato e liberato e ti ho pescato di nuovo e per questa che è insieme fortuna e tragedia e che mi lascia solo in riva a un fiume riesco a perdonarti per non essere più dove ti ho lasciato la mia grande trota. di Giorgio Pompei (12 settembre)