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GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2009
il Cittadino
Sudmilano
PESCHIERA n L’ANIMALE ERA LEGATO A UNA CATENA MOLTO STRETTA E TROPPO CORTA: MULTATO IL PROPRIETARIO IL CASO A MEDIGLIA
Il pitbull lo azzanna al braccio Aggredito un 50enne che consegna della pubblicità Riozzo, svaligiato il bar del centro sportivo: rubati elettrodomestici e generi alimentari
Il pitbull di sette anni che ieri a Linate ha aggredito un 50enne peruviano PESCHIERAUn pitbull ha azzannato al la mano un 50enne peruviano che consegna la pubblicità. È successo martedì, attorno alle 14.30. nel corti le di un'abitazione, nel complesso di case del Pio albergo Trivulzio a Lina te. La vittima dell'assalto è stato soc corso e trasportato in ospedale a San Donato, mentre al proprietario del pitbull è stata contestata la detenzio ne non corretta dell'animale. Sul po sto la polizia locale di Peschiera che ha eseguito i rilievi del caso. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, il peruviano R. P., un 50enne residen te a Milano, aveva consegnato mate riale pubblicitario in altre abitazioni della via. E si accingeva a farlo anche qui. Si è avvicinato alla casa, si è ap prestato ad entrare, in un battibale no il pitbull gli si è avventato contro, azzannandogli la mano. All'arrivo del personale volontario della Croce rossa di San Donato l'uomo perdeva molto sangue. Ricoverato al pronto soccorso se la caverà con qualche giorno di prognosi: il referto medico
rivela "profonde ferite lacero contuse alla mano". Il cane, di sette anni, era legato quando ha assalito la sua vitti ma. Secondo quanto dichiarato dal peruviano, l'animale con un balzo si sarebbe lanciato contro di lui, che d'istinto ha frapposto braccio e mano ad un morso che avrebbe potuto ave re più gravi conseguenze. I vigili, che sono intervenuti in pochi minuti, hanno subito constatato che il pit bull era immobilizzato da una catena molto stretta e troppo corta. Motivo per il quale è stato redatto un verbale contro il proprietario (B.E.) per la violazione delle norme, sia nazionali che regolamentari, sul benessere de gli animali. Sono in corso verifiche per accertare l'iscrizione nei registri dell'anagrafe canina. Il cane, a detta dei vicini, è molto aggressivo. Il mo do in cui era tenuto può, ad avviso degli agenti, aver influito sull'indole della bestia. Insomma catena stretta e altro, con il tempo, potrebbero aver contribuito ad esasperare il pitbull. E. C.
CERRO I ladri hanno svuotato com pletamente il bar del centro sportivo di Riozzo, in via IV Novembre. Nei giorni scorsi sono entrati attraverso una finestra che si affaccia sul retro e hanno portato via elettrodomesti ci e generi alimentari, fra cui ottan ta cosce di pollo surgelate, patatine, biscotti e gelati. «Penso che siano state persone disperate, alla fame prova a spiegare il presidente della società Riozzese, Mileto Faraguna , almeno a giudicare da quello che hanno preso». La denuncia è stata presentata ai ca rabinieri di Melegnano, natural mente contro ignoti: il valore com plessivo del furto è stato stimato in circa 6mila euro.
I ladri quindi so no entrati nel n I ladri bar attraverso sono entrati una finestra sul da una finestra r e t r o : p r i m a del retro: hanno spaccato i sensori del si nel bottino stema di allar anche 80 cosce me, poi hanno di pollo rotto il vetro e surgelate sono entrati. A quel punto, con l’antifurto fuori uso, hanno potuto agire indisturbati, anche perché il centro sportivo si trova in fondo a una via chiusa e in una zona abba stanza isolata del paese. Nel bottino sono finite l’affettatrice, le macchi nette del caffè (con tutte le cialde) e
dei popcorn, oltre a diversi generi alimentari e bevande. Come se non bastasse, i ladri hanno spaccato il frigorifero e il registratore di cassa, ma dentro ci hanno trovato solo po che decine di euro. A quel punto hanno caricato tutto su un’auto e si sono allontanati. Il furto è stato scoperto solo il gior no successivo, nel pomeriggio, quando giocatori e dirigenti sono arrivati al centro sportivo per gli al lenamenti. Così è stato lanciato l’al larme e sono arrivate sul posto i ca rabinieri di Melegnano, ma a quel punto era ormai troppo tardi per rintracciare i malviventi. In ogni ca so sono scattate subito le indagini. Davide Cagnola
MEDIGLIA
Striscione di protesta: «Gassificatore, no grazie» n "No al gassificatore ... Diossina? No grazie!". È rimasto solo una notte appeso al di fuori dell'impianto di tritovagliatura di Bustighera, forse futuro centro per la gassificazione dei rifiuti, rimosso ieri dagli stessi addetti della Mediglia Servizi Ecologici. Gli autori sono ignoti, ma sembra che dopo le tante parole i contestatori siano passati ai fatti. Con la prima protesta dopo quella annunciata dal gruppo tribianese guidato da Franco Lucente (PdlAn) pronto a lanciare un sitin davanti al tritovagliatore. Bustighera risponde con i suoi cittadini: due gruppi si sono attivati per una raccolta di firme, il primo guidato da Stefano Sirtori ne ha contate circa 500, altre 300 sono state registrate da un altro gruppo formato da Silvano Piazza, Franco Saro e Daniele Caccialanza. E poi c'è il gruppo consiliare di minoranza della Fenice che si sta muovendo per l'indizione di una consultazione popolare. Tutti però chiedono una presa di posizione da parte del comune che ancora non c'è stata. Vi sarà però la
Lo striscione appeso alla recinzione del tritovagliatore nomina di un consulente designato dal consiglio comunale o dalla conferenza dei capigruppo ma pagato da Mse, che dovrà valutare il progetto.
Domestica a processo: «Ha circuito un’anziana» MEDIGLIA Cento venticinque mi n Secondo lioni di lire che i parenti al momento di l’ottantenne assegnare l’ere non era in sè dità di una ot tantenne di Me e regalò diglia mancava 125 milioni no all’appello di lire alla donna sono costati ieri che l’aiutava il rinvio a giudi zio della donna che l’aiutava nelle faccende di ca sa, R.P., oggi cinquantenne, origi naria di Palermo, e di suo marito G.F., 52 anni. A denunciare l'am manco, quattro anni fa, erano stati alcuni parenti dell'anziana (I.M. le sue iniziali, da tempo deceduta), secondo i quali i conti dei depositi bancari non tornavano. A insospet tirli ulteriormente la scoperta di un’assicurazione sulla vita che ave va come beneficiario uno dei due odierni imputati e come intestata rio la parente ottuagenaria. La cin quantenne siciliana nel processo che si aprirà il 25 maggio dovrà di fendersi dall'accusa di circonven zione d’incapace, continuata e in concorso con il marito. A segnalar la ai familiari dell’anziana era sta to un sindaco e lei, dopo aver preso contatto con l’anziana, nell’estate del 2000, si era resa disponibile a darle una mano, da amica, nel tene re in ordine l'abitazione. Negli atti dell’accusa c’è anche una perizia medica, di parte, che indica un’incapacità almeno parziale di intendere e volere dell’anziana. Nulla invece prova che le asserite donazioni fatte alla coppia fossero state in qualche modo forzate, e proprio su questo aspetto si gioche rà il processo. Nei 125 milioni del conteggio dei parenti ci sono anche i proventi della vendita di un im mobile e denaro che, sostiene la di fesa dei coniugi, affidata all'avvo cato Gabriele Leccisi di Milano, so no finiti su un conto corrente da cui in realtà i due accusati non avrebbero mai tratto beneficio. C. C.