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SABATO 7 FEBBRAIO 2009
il Cittadino
Sudmilano
MEDIGLIA n ALMENO 700 PERSONE ALL’ASSEMBLEA, ALLA FINE I RESPONSABILI DELLA SOCIETÀ SONO STATI SCORTATI DALLE FORZE DELL’ORDINE
Esplode la protesta contro il “mostro” «Non vi vogliamo»: finisce in rissa l’incontro sul gassificatore MEDIGLIA Un’ora di cori e di ira pu ra. Perché a Bustighera nessuno vuole il gassificatore, l’impianto che dovrà trasformare in energia i rifiuti che la società Mediglia Servi zi Ecologici (Mse) ha chiesto di co struire accanto al futuro composto re (la nuova struttura che prenderà il posto del tritovagliatore, per la produzione di concimi attraverso la frazione umida dei rifuti). Ci sono mille persone (700 secondo le forze dell’ordine) che scalpitano, urlano, riempiendo la palestra dell’istituto comprensivo dove è stata organiz zata giovedì sera un’assemblea pub blica con i tecnici della Mse. Per un attimo si è pensato anche alla so spensione dell’incontro per motivi di ordine pubblico. Ad organizzare una scorta, per proteggere i relatori e consentirgli di raggiungere le lo ro vetture e tornare a casa. »Noi non vi vogliamo», «noi non vi vogliamo», «noi non vi vogliamo». Le voci si gonfiano e si ripetono, scandite a squaciagola. Sono solo slogan che si riescono a sentire fin quansi alle 22.30: «Tornatevene a casa», «Siete stati inquisiti», «Non vi crediamo». Il primo cittadino invoca la calma. Poi si alternano anche i politici di opposizione, i promotori delle rac colte di firme per placare gli animi. Consentendo ai tecnici di dire la lo ro, rappresentati dall’avvocato Can dido Saioni, dal progettista delle li nee di trattamento Roberto Loreti, dal manager che si è occupato della tecnologia Luca Spadacini, da chi si è occupato dei certificati ambienta li e delle varie autorizzazioni Ga briella Jaforte e Paolo Pacetti. Fan no in tempo a presentare parzial mente il progetto: da una parte l’im pianto già autorizzato che prevede due linee di trattamento (la lavora zione per il compostaggio sarà di 200 tonnellate al giorno) parzial mente modificate proprio per far posto al gassificatore. Secondo i progettisti quella che eventualmen te verrà portata a Bustighera sarà
la migliore tec nologia disponi bile a livello in dustriale (affer mazione alla quale fa seguito il boato di sde gno dei presen ti): ci si si serve di un reattore e si fonde il mate riale creando en rgia, e, secondo i progettisti, nel pieno rispetto dell’ambiente. Un simile im pianto è sottopo sto ad Aia (auto rizzazione inte grata ambienta le) recepita da nor mativa co munitaria. «Il vantaggio spie ga Loreti è che grazie al comple In primo piano il sindaco Carla Andena prende la parola durante la lunga e tumultuosa assemblea tamento del com plesso non ci saranno più camion che andranno avanti e indietro per portar fuori la frazione da utilizza re come combustibile, che invece sarà trattata presso il gassificato re». La gente non gradisce. E lo di ce, facendo a spinte per raggiunge re il microfono. E, a tenere a bada la situazione, non bastano i due agen ti di polizia locale, schierati tra la gente. Arriva la pattuglia serale in servizio per il controllo notturno dei comuni di Mediglia, Tribiano e Paullo con altri tre uomini. Inoltre interviene anche l’ufficiale di tur no delle tre polizie locali, il coman dante di Tribiano Antonio Giuliani che chiede anche l’intervento dei carabinieri della tenenza di San Giuliano, che invia due militari. Se condo gli agenti della polizia locale, tra la folla dei partecipanti si è an che inserito qualcuno, noto alle for ze dell’ordine, al solo scopo di surri scaldare gli animi. Anche alcuni agenti della polizia locale erano presenti per sedare gli animi Emiliano Cuti
TRA I RESIDENTI SERPEGGIA LA PAURA PER I MATERIALI INQUINANTI E PER LE DIMENSIONI
«Impatto insostenibile e diossina» Il paese si schiera contro la Mse
Il foltissimo pubblico intervenuto giovedì sera a Bustighera per l’assemblea sul gassificatore, quasi mille persone MEDIGLIA Furani, diossina, metalli pesanti come il mercurio. C’è stato anche un momento di confron to tra i residenti, i politici e i tecnici della Mse. Luigi Faggiano, non ha dubbi dalla ciminiera del gassificatore saranno dispersi inquinanti e ci sa rà da preoccuparsi anche dei sottoprodotti: una pasta ridotta in pillole cristallizzate. Giovanni Valli punta il dito sulle dimensioni mastodonti che che dovrebbe assumere il nuovo impianto e sui signori che un tempo gestivano il tritovaglia tore, rispetto al quale poche norme di sicurezza erano state rispettate e che per 15 giorni filati è stato toccato dal più lungo incendio della storia recente di Mediglia. Pierangelo Avanzi attacca i progettisti stessi del gassificatore, svelando che il professore del Politecnico (Michele Giuliano, ndr) che ha collaborato alla stesura si era in altre sedi espresso sempre a favore di tali tecnologie rite nendo addirittura che migliorassero l’aria, quan do in Europa non esistono impianti con simile tecnologia ed in Germania uno paragonabile è stato dismesso. Maurizio Carioni, chiama alle sue responsabilità invece la maggioranza consiliare colpevole di aver atteso fino al 5 febbraio ad indire un’assemblea per informare al gente, quando mancano solo due settimane alla scadenza per la presentazione delle osservazioni. E poi a ruota
prendono la parola numerosi altri: chi sottolinea che gli stessi gestori di questo impianto a Mala grotta sono indagati, chi evidenzia il problema della svalutazione delle case, chi si preoccupa dei propri bambini, chi chiede conto del giro d’affari che ci sta dietro. L’avvocato Candido Saioni in rappresentanza della Mse e il manager Luca Spa dacini provano a parare gli affondi. «Non siamo noi i signori che gestivano precedentemente la Mse puntualizza Saioni : gli amministratori so no tutti stati cambiati. Quello che ci premeva spiegare, per la verità non abbiamo avuto il modo di farlo, è che la nostra tecnologia è la più evoluta. La stessa emissione di diossina è pari a zero: è tal mente ridotta che non viene nemmeno rilevata dalle apparecchiature che devono essere questo ritirate». Niente a che fare per esempio con l’impianto di Karlsruhe oggi chiuso, simile invece a quello di Fukuyama. La tecnologia è infatti giapponese e ri lascia dei sottoprodotti: questi, secondo Mse, han no un loro mercato, vendute tra i 24 euro a tonnel lata. La dimensione è di 143mila metri quadrati, ma di questi 45.500 saranno a verde. Il tempo di co struzione è di circa due anni. L’investimento è di 217 milioni di euro. E. C.
No della Andena al maxi impianto: «La nostra salute è al primo posto»
Parla Mazzetti: «Farò il possibile perché il piano resti solo carta»
MEDIGLIA È un no incondizionato quello che espri me il sindaco Carla Andena di fronte al progetto di un gassificato re a Bustighera. «Mettiamo la sa lute dei nostri cit Carla Andena tadini al primo posto dichiara . In nessun caso di fronte ad un rischio anche minimo, derogheremo a questo principio. Quindi già in questa sede l’ammini strazione comunale esprime il suo no incondizionato alla costruzione. Si schiera quindi con i propri cittadi ni nell’osservare l’inopportunità di questo impianto così concepito». Do po questa presa di posizione il primo cittadino ha invitato la popolazione a visionare il progetto, disponibile presso gli uffici del settore gestione del territorio. E chiamando chi ne avesse interesse a presentare le pro prie osservazioni, che fino al 21 feb braio saranno raccolte presso la re gione Lombardia. Il consiglio comu nale si avvarrà della consulenza di esperti di parte. «Ci informeranno continua Andena sui minimi rischi connessi al funzionamento dell’im pianto e ci assisteranno nella reda zione delle osservazioni che il comu ne è chiamato a proporre. Al mo mento ciò su cui possiamo immedia tamente esprimerci sono le dimen sioni dell’impianto così come indica te nel progetto: è insostenibile l’im patto, visivo e volumetrico, di un edificio così imponente».
TRIBIANO «Da par te nostra, faremo tutto il possibile affinché l’ecomo stro previsto a Bustighera ri manga solo un progetto carta ceo. Per questo ho dato mandato Renato Mazzetti al legale del co mune di avvalersi del consulto di tecnici esperti del ramo per trovare tutte le possibili argomentazioni per opporsi nelle sedi opportune». Il sin daco di Tribiano Renato Mazzetti prende posizione sul gassificatore di Mediglia: «Mi dicono che questa struttura avrebbe un impatto am bientale devastante, 280 mila metri cubi di emissioni giornaliere di aria calda nell’atmosfera. Che poi sia fil trata lo sostengono loro, e chi ci ga rantisce le manutenzioni degli im pianti di depurazione? Senza parlare dei clamorosi problemi di viabilità che ne deriverebbero, con quasi tre cento autocarri previsti sulla strada Cerca nelle ore lavorative. Rimane sul piatto il rebus del tritovagliatore, che risorgerebbe sulle ceneri di quel lo andato in fiamme un anno e mezzo fa: a quanto ne so, esistono già i per messi perché possa addirittura rad doppiare la capienza. Ci fa invece piacere osserva in ultimo Mazzetti che anche gli esponenti di An di Tri biano abbiano cambiato idea e ora la pensino come noi. Spero che si tratti di un ravvedimento sincero e non di una mera speculazione politica in vi sta delle prossime elezionii».