Articolo Il Cittadino 13.03.09

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VENERDÌ 13 MARZO 2009

il Cittadino

Sudmilano

ZELO n DOPO L'INSEGUIMENTO SONO STATI ARRESTATI SUL PONTE DELL’ADDA UN 41ENNE DI COLTURANO E DUE PERSONE DI ORIGINE SLAVA

La fuga dei ladri finisce sulla Paullese Fallisce il furto in un’azienda di Spino, braccati dai carabinieri ZELO Si è conclusa sulla Paullese, fra Spino e Zelo, la fuga di una banda di ladri che la scorsa notte stavano per svaligiare la “Sanian” di Spino. Sul ponte dell’Ad­ da, infatti, i carabinieri li hanno circondati con tre gazzelle e li hanno costretti a fermarsi. In manette so­ no così finiti un 41enne di Colturano, un 31enne di Vi­ mercate (romeno) e un 38enne di Milano (montenegri­ no), tutti pregiudicati e accusati di tentato furto ag­ gravato in concorso. L’allarme è scattato poco dopo la mezzanotte di mer­ coledì, quando i tre sono entrati nel capannone della “Sanian” in via delle Industrie, azienda che si occupa di commercio all’ingrosso di prodotti alimentari. Una delle finestre, infatti, era stata danneggiata da un in­ cendio scoppiato la notte precedente ed era rimasta aperta, così i ladri hanno cercato di approfittarne. Ma l’azienda era sorvegliata da un vigilantes, che si è ac­ corto dell’intrusione: quando lo hanno visto, i malvi­ venti sono saliti su un’auto e sono fuggiti verso Mila­ no. A quel punto il guardiano ha chiamato i carabi­ nieri, descrivendo i tre e soprattutto l’auto utilizzata per la fuga, una Lancia K color grigio scuro, e la dire­ zione che avevano preso. I carabinieri hanno iniziato le ricerche e poco dopo hanno individuato i fuggitivi lungo la Paullese. Così è scattato l’inseguimento e alla pattuglia di Pandino, la prima a giungere sul posto, si sono aggiunte quelle di Rivolta d’Adda e del nucleo operativo e radiomobile di Crema. L’auto in fuga è stata raggiunta sul ponte del­ l’Adda, al confine fra Lodigiano e Cremasco, sorpas­ sata e bloccata. I tre non hanno potuto fare altro che scendere dal mezzo e farsi ammanettare. Ora si trova­ no nel carcere di Cremona, in attesa del processo per direttissima. Si tratta di un italiano residente a Colturano (B.S. di 41 anni), di un montenegrino residente a Milano (S.D. di 38 anni) e di un romeno di Vimercate (C.G.N. di 31 anni): probabilmente non è la prima volta che “sconfi­ nano” verso il Sudmilano e il Cremasco, lungo la trat­ ta della Paullese, per mettere a segno dei furti nelle aziende. In ogni caso questi aspetti devono ancora es­ sere verificati e sono tuttora oggetto di indagine da parte dei carabinieri di Crema. Per la seconda notte consecutiva, invece, la “Sanian” di Spino è stata coinvolta in fatti di cronaca. Martedì sera, infatti, un camion che era parcheggiato all’in­ terno, carico di generi alimentari e pronto per partire il giorno successivo, è stato divorato dalle fiamme. Proprio quell’incendio ha danneggiato una finestra, la stessa attraverso cui hanno cercato di passare i la­ dri. Ma i due episodi sembrano slegati fra di loro: l’in­ cendio infatti è stato accidentale, dovuto probabil­ mente a un’avaria dell’impianto elettrico. Davide Cagnola

Milano vuole crescere a sud: Penati e Mezzi lanciano l’sos

Notte di lavoro per i carabinieri, che hanno arrestato una banda di ladri composta da tre persone

SCONTI NEI NEGOZI

Debutta a Peschiera la “Carta Giovani” n A partire dal 5 marzo i giovani pe­ schieresi di età compresa tra i 15 e i 25 anni possono ritirare la “Carta Giovani” presso l’Ufficio relazioni con il pubblico del comune, in via XXV Aprile. Si tratta di una tessera valida per due anni, utiliz­ zabile in Italia e in altri 41 paesi; il rila­ scio è gratuito e non comporta nessun particolare impegno. Permette di avere un’ampia gamma di agevolazioni, che sono state pensate per i giovani. Sport, divertimento, istruzione, ma anche viag­ gi, acquisti e aggregazione: centinaia di opportunità, sconti e agevolazioni per tutti i ragazzi tra i 15 e i 25 anni. L’ini­ ziativa è realizzata in sinergia tra la provincia di Milano e i comuni che han­ no deciso di aderire al progetto. Su un’apposita guida a disposizione dei ragazzi che ritireranno la tessera sono

presenti i punti già convenzionati che sono ubicati nel territorio provinciale: in tali strutture (negozi, impianti sporti­ vi, musei, cinema) i giovani potranno beneficiare di particolari agevolazioni. Anche a Peschiera sarà possibile indivi­ duare ulteriori esercizi commerciali o realtà di pubblico interesse che potranno entrare nel circuito della tessera. Per ulteriori informazioni è possibile contat­ tare l’Urp ai numeri: 02­51690289 e 02­ 51690244, oppure consultare il sito inter­ net www.cartagiovani.it. I ragazzi dai 15 ai 17 anni devono presentarsi con una fotografia formato tessera, e accompa­ gnati da uno dei genitori (munito di do­ cumento di identità); invece i giovani dai 18 ai 25 anni si presenteranno allo spor­ tello muniti di una foto formato tessera e con il proprio documento d’identità.

n «Milano vuo­ le costruire ca­ n Da palazzo se per 700mila Isimbardi nuovi abitanti, dure accuse: m a p e r f a rl o «Il capoluogo deve togliere d i m e z z o i l intende costruire Ptcp, il Piano nuove case territoriale di per 700mila coordinamen­ abitanti» to provinciale, ed avere piena deregulation nel Parco Sud. Per questo i lavori del consiglio pro­ vinciale sono bloccati dalla spa­ ventosa cifra di 1900 emenda­ menti targati centrodestra». L’al­ larme è arrivato ieri da Filippo Penati, leader a palazzo Isimbar­ di già in piena campagna eletto­ rale, assieme a Pietro Mezzi, as­ sessore verde, responsabile della politica del territorio e parchi. Il Ptcp di palazzo Isimbardi, il do­ cumento ideato nel ‘98 (giunta Colli) per coordinare e ricucire i 189 comuni ambrosiani in un di­ segno d’insieme, rischia di non vedere la luce entro i brevi ter­ mini ancora nelle mani dell’ese­ cutivo Penati. «L’adozione del Piano ­ ha denunciato Mezzi ­ si sta scontrando con la massa ostruzionistica di 1900 emenda­ menti tutti a firma di Forza Italia e Alleanza Nazionale, con una ri­ sicatissima quota che arriva dai Comunisti Italiani, che puntano a rendere sostanzialmente im­ possibile il voto prima del seme­ stre bianco. Ma i tempi ci sono ancora e faremo di tutto perché si arrivi almeno all’adozione del documento, il quale anche senza seconda lettura (approvazione definitiva, ndr) deve essere co­

MEDIGLIA n GATTI INVOCA LA MASSIMA CHIAREZZA

«No al gassificatore»: in campo la provincia MEDIGLIA Martedì la settima com­ missione ambiente della provincia di Milano ascolterà il gruppo della Fenice con una delegazione rap­ presentata da Michele Ronchi e Maurizio Carioni, mentre nel pros­ simo consiglio provinciale dovrà essere discusso un ordine del gior­ no urgente presentato dal consi­ gliere Massimo Gatti per richiede­ re il no ufficiale della provincia di Milano alla realizzazione di un gassificatore a Bustighera. Il progetto, osteggiato dalla popola­ zione, prevede il trattamento dei ri­ fiuti urbani con valorizzazione energetica su un’area di 143.500 metri quadrati. La società propo­ nente, Mediglia Servizi Ecologici, mira a poter trattare in questo mo­ do 300mila tonnellate di rifiuti l’anno. Secondo la Fenice l’impatto sarebbe devastante per il territo­ rio. E pertanto ne riferirà le ragio­ ni alla settima commissione. Con

l’ordine del giorno di Gatti, si chie­ dono invece al consiglio provincia­ le e alla giunta Penati tre impegni. Il primo è la bocciatura dell’opera, espressa «con pareri formali e atti amministrativi nei termini previ­ sti». Il secondo riguarda l’attività di promozione del no anche della giunta regionale lombarda, «per­ ché neghi tutte le autorizzazioni di sua competenza con tempestività e trasparenza respingendo definiti­ vamente le richieste di nuovo im­ pianto di gassificazione­inceneri­ mento». Ultima ma non meno importante è la richiesta d’informazione, perché si rendano partecipi senza soluzio­ ne di continuità «il consiglio pro­ vinciale, la popolazione e l’ammi­ nistrazione comunale di Mediglia e i comuni vicini di tutte le iniziati­ ve finalizzate a tutelare l’ambiente, il territorio e la salute pubblica». Emiliano Cuti

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TABACCHI A RISCHIO

Peschiera, prova del fuoco per il sindaco Domani si discute la mozione di sfiducia n È arrivato il momento della prova del fuoco per la giunta di Peschiera Borromeo: domani alle ore 9 in consiglio comunale si voterà sulla mozione di sfiducia al sindaco Francesco Tabacchi. Il documento è stato presentato il 12 febbraio da Rifondazione Comunista: accanto ai nomi dei consiglieri comunali del parti­ to di Ferrero si sono poi aggiunte le sigle di altri rappresentan­ ti politici. L’antefatto: in vista delle Primarie chieste da una parte del Pd si era creata una spaccatura interna al partito, sancita definitivamente con l’uscita dalla maggioranza di tre assessori e quattro consiglieri comunali. Enrica Colombo, ex assessore alla cultura, ha poi creato insieme ad altri il gruppo “Base Democratica”, di cui sarà la candidata alla carica di sin­ daco. La mozione di sfiducia necessita della maggioranza asso­ luta dei voti, perciò in consiglio comunale saranno i numeri a decidere le sorti politiche di Tabacchi. Se non si verificasse un ripensamento da parte dei consiglieri “scissionisti” dovrebbero subentrare altre dinamiche, per poter così garantire al primo cittadino la possibilità di governare fino alla scadenza naturale del mandato. Il secondo punto all’ordine del giorno della sedu­ ta consiliare, presentato dai due esponenti della Lista Piromal­ li e da Luciano Buonocore riguarda ancora la “scottante” que­ stione in corso: ha infatti per oggetto la “crisi politica della Maggioranza”. Anche in questo caso si procederà a votazione.

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munque salvaguardato come prescrizione vincolante». Sul filo del rasoio, dunque. E tutto ­ a det­ ta del presidente ricandidato e del collega assessore ­ a causa di uno scenario che dovrebbe in­ quietare le propaggini del Sud­ milano: mano libera nel Parco Sud, per una nuova stagione di grandi “Piani Casa” a Milano. Oltre allo spazio per il famoso nuovo inceneritore. «Qui il pro­ blema non è tecnico ­ ha affonda­ to Penati ­ in realtà il territorio, anche dove governa il centrode­ stra, ha dimostrato di capire che un Piano di coordinamento ci vuole e la quadra su molte situa­ zioni si è trovata. Il nostro Ptcp integra anche aspetti che certa­ mente non arrivano da scelte di centrosinistra come la “legge obiettivo” per le nuove autostra­ de milanesi tipo tangenziale est est. Il problema è politico: dietro la barricata c’è la copertura della volontà, annunciata da palazzo Marino, di ripopolare Milano, che da decenni è in emorragia di abitanti, con 700mila nuovi citta­ dini. Per farlo secondo noi ci vuole un Ptcp, secondo la Pdl no: bastano i Piani di cintura urba­ na». Mezzi ha insistito sul fatto che l’accusa di «dirigismo», sul­ l’approccio tenuto dal centrosini­ stra rispetto al Piano, non sta più in piedi: «Abbiamo individuato gli ambiti agricoli strategici del­ la provincia a norma delle legge Boni, che è regionale; abbiamo cucito 65 km di “Dorsale Verde” nel Sudmilano, abbiamo cercato di mediare con Milano città sulle aree di espansione periferica.» Emanuele Dolcini

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