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SABATO 8 NOVEMBRE 2008
il Cittadino
Chiesa
NELLE DUE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI LODI, BALBIANO E COLTURANO, E IN QUELLE DI MILANO SI PARTIRÀ SABATO 15 NOVEMBRE
È pronto il nuovo lezionario ambrosiano Il cardinale Tettamanzi consegnerà al Papa i primi due volumi n Nelle parrocchie di Balbiano e Culturano (diocesi di Lodi) e in tutte le parrocchie della diocesi di Milano entrerà in vigore con la Messa ve spertina del 15 nocvembre. é il nuo vo lezionario ambrosiano che il car dinale Dionigi Tettamanzi porterà mercoledì 12 novembre all’Udienza generale di Benedetto XVI. In quel l’occasione consegnerà nelle mani del Santo Padre i primi due volumi del nuovo Lezionario Ambrosiano. Il lezionario è il libro liturgico che contiene in modo ordinato e pro gressivo i diversi brani della sacra Scrittura che vengono proclamati nelle sante Messe festive e feriali. Si tratta di un lezionario caratteri stico della Chiesa ambrosiana. I te sti biblici che verranno proclamati coincideranno solo qualche volta con quelli usati nel Rito romano. Del resto è stato lo stesso Concilio Vaticano II a chiedere di conservare e sviluppare ogni legittima tradizio ne liturgica e di aprire con maggiore abbondanza a tutti i fedeli il tesoro della sacra Scrittura. La Chiesa di Milano, fin dall’epoca di sant’Ambrogio, ha conservato e continuamente rinnovato un modo proprio e originale di celebrare i mi steri della vita di Cristo nel corso dell’anno liturgico. E questa modali tà risulta particolarmente evidente, più che nel rito della Messa, nei testi delle preghiere e nella scelta dei bra ni della parola di Dio. «Un bel lezionario fatto veramente bene spiega don paolo tavazzi, par roco di balbiano e Colturano e che certamente piacerà anche ai fedeli delle due comunità parrocchiali, le uniche con rito ambrtosiano delal
Il cardinaleTettamanzi consegnerà direttamente nelle mani del Papa il nuovo lezionario diocesi di Lodi». Ad una prima osservazione del testo si nota anzitutto la rinnovata impo stazione del tempo di Avvento. Nella successione delle domeniche la li turgia si fa eco dell’aspirazione di Israele e dell’intero creato alla sal vezza, riproponendo le parole dei profeti fino a Giovanni Battista. Le prime cinque domeniche assumono dunque una titolatura che offre una chiave interpretativa dei testi propo
sti alla meditazione dei fedeli. Rispetto al Lezionario finora utiliz zato, non sfuggirà la collocazione al la quarta domenica dei brani relati vi all’ingresso messianico di Gesù in Gerusalemme. In tal modo si recupe ra in pienezza un elemento della tra dizione ambrosiana nel suo preciso contesto. L’itinerario culmina nella celebrazione dell’Incarnazione del Signore, che dà il nome alla sesta do menica di Avvento, più comunemen
te indicata come Divina Maternità steri concentrati in questa solenni della Beata Vergine Maria. tà. La memoria del Battesimo al La ridefinizione della domenica suc Giordano in essa contenuta ha tro cessiva alla festa di San Martino vato già da tempo una sua riproposi quale punto di riferimento per l’ini zione nella prima domenica dopo zio dell’Avvento comporta che perio l’Epifania. dicamente la vigilia di Natale possa In coerenza con questo dato, si è sta cadere in un giorno domenicale. bilito di conferire di nuovo al segno Questa ulteriore domenica, rispetto epifanico di Cana il giusto rilievo, alle sei di Avvento, ha un ordina ogni anno, nella seconda domenica. mento di letture specifico. E, parimenti, il miracolo dei pani, La seconda arti cantato nell’inno colazione del Li vespertino del bro primo è costi l’Epifania, è pro tuita dalle feste posto, nelle sue natalizie. Merita diverse redazio no attenzione, in ni, alla terza do modo particola menica, quando re, le messe vigi non coincide con liari del Santo la festa della San Natale e dell’Epi ta Famiglia. Le fania. In vista di successive dome una loro celebra niche, celebrate o zione completa, il meno, in base al Lezionario pro le esigenze di ca pone le quattro lendario, preve pericopi anticote dono l’ulteriore stamentarie con i approfondimento loro salmelli, ol del significato tre all’epistola e della manifesta al Vangelo. L’au Il parroco don Paolo Tavazzi zione di Cristo spicio è che l’uni nella sua signo ca solenne Eucarestia, prevista nel ria divina sul creato e sulla vita del rito ambrosiano nelle Grandi Vigi l’uomo. lie, sia opportunamente sottolineata A modulare il passaggio al tempo di nella prassi pastorale delle nostre Quaresima saranno sempre la do comunità. menica detta “della divina clemen Dopo la festa del Battesimo di Gesù, za” e la domenica “del perdono”, nel il rito romano inizia il tempo per an le quali, contemplando la misericor num, che si interrompe con la Qua dia di Dio e la sua disponibilità a resima per riprendere dopo Penteco perdonare, ciascun fedele sarà aiu ste. Il nuovo Lezionario ambrosiano tato a prepararsi in modo adeguato preferisce connotare le settimane se all’intensità dei giorni quaresimali. guenti l’Epifania dispiegando i mi Giacinto Bosoni
IL RACCONTO DELLE FATICHE DI UN LAVORO COMUNITARIO: IL TEMA DEL CAMMINO 2008/2009 CHE È LA CONOSCENZA INTERIORE DI SÉ
Quando i ragazzi sono protagonisti in oratorio Il gruppo adolescenti di Mirabello e Senna in dialogo con il vescovo di Lodi Anche i bambini della primaria “lanciano” messaggi di pace
L’incontro del gruppo di adolescenti delle due parrocchie di Mirabello e Senna con il vescovo di Lodi monsignor Merisi n Ha parlato di “catechesi accesa” la giovanissima Marti la timidezza, ciascuno dei giovanissimi si è quindi pre na che mercoledì sera, alla presenza di Monsignor Giu sentato a monsignor Merisi spiegando il proprio nome, seppe Merisi, ha raccontato il cammino di fede del gruppo l’età, la scuola e l’attività sportiva svolta. E’ così dunque adolescenti di Senna e Mirabello, parlando a nome degli che si è rotto il ghiaccio fra il vescovo e i suoi ragazzi, che, altri 20 ragazzi del gruppo formativo. «Rispetto allo scorso seduti intorno al tavolo della casa parrocchiale, hanno ri anno siamo aumentati – ha volto una dopo l’altra una se detto Martina – e questo è un rie di domande. Cosa pensa DAL 12 AL 14 NOVEMBRE fatto positivo, perché il grup dei giovani della diocesi di Lo po adolescenti, dopo tempo, si di? Perché la religione a scuo sta finalmente riformando; la non è più obbligatoria? An tuttavia l’allargarsi della co che lei crede, come dicono i mitiva ha reso anche più diffi giornali e le televisioni, che cile il dialogo rispetto al gran siamo gente incerta e fragile? de affiatamento dell’anno pre Quesiti importanti a cui mon cedente, in cui sorgevano forti n Nel Seminario di Lodi da mercoledì 12 a signor Merisi ha riposto sce confronti, che non sono tutta venerdì 14 novembre torna la “Tre giorni gliendo, contro la demonizza via assenti neanche quest’an teologica” per i sacerdoti e i diaconi. Il zione dell’età adolescenziale, no, ma che occorre senza dub tema sarà: “Quale fede nell’Unico Dio?”. Le la speranza: «Siamo stati tutti bio incentivare, continuando lezioni si terranno dalle 9.30 alle 12. La giovani come voi, ma è il con insieme nel nostro percorso prima relazione di mercoledì 12 sarà tenu testo oggi ad essere cambiato che non consiste solo nella ca ta da don Alberto Cozzi sul tema: “Gesù e che ha reso questa fase più techesi ma anche in momenti Cristo tra le religioni. Pensare l’assolutez delicata; tuttavia pensare a co di animazione e condivisione za e la singolarità del cristianesimo nel m’era il passato è inutile bensì all’interno dell’ oratorio». Terzo Millennio“. La seconda relazione, il occorre affrontare il presente, Tema del cammino 2008/2009 13, sarà tenuta da don Stefano Chiapasco offrendo alle nuove generazio è la conoscenza interiore di sul tema: “Da essi proviene Cristo secondo ni una prospettiva davvero sé: un argomento cruciale a la carne. Il rapporto tra cristianesimo ed forte». Riferendosi poi ai ra questa età e nel quale i ragazzi ebraismo”. La terza mattinata (il 14) sarà gazzi lodigiani il vescovo ne dell’oratorio sono condotti dai una tavola rotonda. Interverranno Luzzato, ha sottolineato con positività loro educatori e dal loro riferi Pasquini e Stefani. Modererà le tre matti il loro impegno nelle comuni mento don Giuseppe Castel nate don Roberto Vignolo. tà parrocchiali, invitandoli ad vecchio, presente all’incontro una partecipazione sempre della visita pastorale insieme maggiore alla vita sociale, a don Anselmo Morandi, che al termine dell’incontro ha supportata però da conoscenza e riflessione. Recuperando consegnato ai ragazzi alcune riflessioni sulla scelta voca infine il brano evangelico riferito alla parabola del giova zionale, invitandoli a non dare per scontato la propria ne ricco, monsignor Merisi ha sottolineato l’amore incon prospettiva di vita. Matrimonio, speciale consacrazione o dizionato del Signore per ciascuno e la tristezza del giova qualsiasi altra scelta: tutte necessitano di una convinta ne dopo l’invito di Dio a vendere tutto ciò che ha. presa di coscienza della chiamata del Signore. Vincendo Sara Gambarini
Quale fede nell’unico Dio? Al via la tre giorni di teologia per i sacerdoti della diocesi
SENNA Riuniti in palestra i bam rizzato”. I complimenti della bini della scuola primaria (ex dottoressa Negri al suo secondo elementare) di Senna Lodigiana anno presso l’istituto sono an si sono alzati uno alla volta, cia dati anche al corpo docenti e scuno per lanciare il proprio agli studenti, fra cui non si sono messaggio a favore della pace. mai riscontrati episodi gravi, di Amicizia, solidarietà e amore: mancata correttezza ed educa queste infatti le parole chiave zione, prevalendo dunque un della poesia “La pace verrà”, re contesto di familiarità, su cui citata mercoledì mattina in oc così si è espresso anche il vesco casione della visita pastorale di vo: “E’ importante operare in monsignor Giuseppe Meri si, vescovo di Lodi, alla pre senza del sin daco Luigi Te resio Zanoni. Insieme ai ra gazzi delle scuole della se condaria di primo grado (ex medie), i bambini hanno accolto il ve scovo Merisi con canti e tan te domande, proprie di chi, limpido e puro nel cuore, guarda alla vi ta con il massi m o s t u p o r e. Una delel do mande è stata: “Perché porti l ’ a n e l l o e l a I bambini e i ragazzi nella scuola di Senna incontrano il vescovo croce?”, “Eri un bravo scolaro?” “Quando è un contesto di amicizia e lealtà nata in te la vocazione al sacer e in questo senso sono qui ad in dozio?” “Qual è la tua parabola coraggiarvi a seguire sempre i preferita?” Questi gli interroga grandi principi evangelici, vali tivi posti dagli studenti, coordi di per tutti, indipendentemente nati dall’insegnante di religio dall’appartenenza ad una pro ne Stefano Maffi, che ha ringra fessione o alla non appartenen ziato monsignor Merisi della za, suggerendovi infine la meta sua presenza, unendosi così alle fora dello sport quale stile di vi parole della dirigente scolastica ta: un’esistenza dove l’obiettivo Teresa Negri, che ha affermato: sia vincere, ma sempre nel ri «Credo che la visita del vescovo spetto delle regole e delle perso sia davvero un’occasione per ne». Un rispetto reciproco ri ascoltare discorsi propositivi e chiamato da monsignor Merisi importanti e sono contenta che anche nella sua visita presso la questi ragazzi si siano prepara casa si riposo locale, dove ha ti con tanta attenzione ad acco parlato anche del “caso discari glierla, proponendo dei messag ca”, sottolineando l’impegno ci gi che io spero abbiano interio vile dimostrato dalla comunità.
Migranti, pellegrinaggio in onore di Madre Cabrini n Il 16 novembre a Codogno ci sa rà il secondo pel legrinaggio dei Migranti in ono re di Santa Fran cesca Cabrini. Il r i t rovo è a l l e 15.30 presso il Centro di spiri tualità di Santa Mons. Pedrazzini Francesca Cabri ni a Codogno. Alle 16 la Messa nella chiesa del Tabor, alle 17 la proces sione verso la parrocchia di Santa Francesca Cabrini. Sarà poi la pri ma iniziativa pubblica che vedrà la presenza del nuovo direttore dioce sano di Migrantes monsignor Pieri no Pedraziini che ha assunto la di rezione dell’Ufficio in sostituzione di monsignor Mario Ferrari. Non è possibile immaginare in Italia un futuro senza gli immigrati, che nel 2050 stando alle stime elaborate dall’Istat saranno tra gli 8,9 e i 12,4 milioni, al netto di quelli che diven teranno cittadini italiani. Balza agli occhi il crescente impatto degli stranieri a fronte di un andamento demografico nazionale negativo, anche se le nascite non scenderan no sotto le 500 mila unità. Già ora, infatti, è di 170 mila unità la quota annuale d’ingresso di nuo vi lavoratori, mentre quasi 100 mila persone giungono nel nostro Paese per ricongiungimenti familiare. A questi vanno ad aggiungersi i nuovi nati da genitori stranieri, per un to tale di 64 mila neonati e qualche de cina di migliaia di persone presenti in Italia per motivi religiosi o di stu dio. All’inizio del 2008 erano tra i 3,8 e i 4 milioni gli immigrati regolari in Italia, con un’incidenza del 6,7% sul totale della popolazione, leggermen te sopra la media Ue. È la stima fat ta dalla Caritas Italiana e dalla Fon dazione Migrantes nel XVIII Dos sier statistico presentato la settima na scorsa. Sono cifre lievemente su periori a quelle stimate dall’Istat, secondo cui i cittadini stranieri re sidenti all’inizio del 2008 erano qua si 3,433 milioni, comunitari inclusi. La prima comunità, raddoppiata in due anni, è quella romena, con 625 mila residenti e, secondo la stima del Dossier, quasi 1 milione di pre senze regolari, seguita da quella al banese (402 mila) e marocchina (366 mila); a cavallo delle 150 mila unità si collocano cinesi e ucraini. A guadagnare anche in termini per centuali sono stati gli europei (52%), mentre gli africani manten gono le posizioni raggiunte (23,2%) e gli asiatici (16,1%) e gli americani (8,6%) perdono almeno un punto percentuale. Tradotto: sono immi grati una persona ogni 15 residenti, una ogni 15 studenti, quasi una ogni 10 lavoratori occupati; inoltre, in un decimo dei matrimoni cele brati in Italia è coinvolto un partner straniero, così come un decimo del le nuove nascite va attribuito a en trambi i genitori stranieri. Dal 2000 a oggi i numeri sono più che raddoppiati, a riprova del fatto che gli immigrati contribuiscono alla ricchezza del Paese (incidono sul Pil italiano per il 9%). Anche se creatori di ricchezza, però, sono i meno assistiti: rischiano più degli italiani di cadere in povertà perché fruiscono di minori tutele. Per i curatori dello studio l’immi grazione è una grande opportunità per l’Italia: per questo è necessario abbattere la paura e la diffidenza. Caritas e Migrantes condannano ogni devianza e ogni atto di crimi nalità, ma accreditare l’equazione “immigrazione uguale delinquen za” è la più grande offesa che si pos sa fare alla storia della stessa emi grazione italiana. Bisogna dunque guardare agli im migrati con occhi nuovi, conside randoli non come diversi, ma come nuovi cittadini, capaci di fornire un considerevole apporto allo svilup po. Il pacchetto sicurezza, spiega il rapporto, non esaurisce i contenuti della politica migratoria e neppure nella parte più rilevante: non è così che si eliminano gli ostacoli che rendono difficile la vita degli immi grati. Per Caritas e Migrantes le po litiche d’integrazione sono e saran no il vero banco di prova degli inter venti governativi in questo settore.