Ii. La Preistoria

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  • Pages: 24
II. Preistoria Studiare il passato: Geologia, Stratigrafia Paleontologia, Archeologia.  Suddivisione dei tempi geologici  Il Vulture: nascita ed evoluzione  La Preistoria nel bacino di Atella  Il sito Paleolitico del cimitero di Atella (Pitture rupestri, litica, animali)  Altri siti importanti sulle rive del lago 

Studiare il passato Geologia: scienza che studia la storia della terra, la composizione della crosta terrestre, i processi della formazione delle rocce, la cronologia terrestre con la divisione in ere, periodi, epoche e i fossili caratteristici corrispondenti.

Stratigrafia: ramo della geologia che ricostruisce l’ età relativa delle rocce basandosi sui caratteri fisici degli strati e analizzando i fossili in essi contenuti.

Fossile: organismo appartenente a epoche remote e conservati spesso per pietrificazione nella crosta terrestre.

Studiare il passato Paleontologia: branca della geologia che si occupa dello studio delle antiche forme di vita, il paleontologo utilizza la conoscenza della geologia, della botanica e della zoologia per individuare gli organismi del passato che si sono conservati fino a noi.

Archeologia: Scienza che si occupa delle antichità sotto il profilo storico e artistico. L’archeologo si propone di interpretare i documenti non scritti, inoltre ricerca, ordina e studia reperti di diversa natura: manufatti di pietra, ferro, bronzo, terracotta, tipi di sepoltura e resti fossili; osserva e ricostruisce la vita dei nostri antenati.

Vulture: nascita ed evoluzione

Attraverso una frattura marginale, circa 800-750.000 anni fa, si ha una risalita di magma, dal quale prende inizio la vita di quello che diverrà l’apparato vulcanico del Vulture.

Vulture: nascita ed evoluzione Circa 750.000 anni fa inizia la vera e propria fase costruttiva dell’apparato vulcanico: fasi esplosive durante le quali vengono eruttati ceneri, lapilli e bombe, si alternano a fasi effusive, nelle quali si ha l’emissione di lave Intorno ai 600.000 fa inizia la fase distruttiva del vulcano, caratterizzata dalla sua fase di attività più intensa (parossismo)

Vulture: nascita ed evoluzione L’attività esplosiva durerà fino a circa 500.000 anni fa, da questo periodo in poi ci sarà una fase di quiescenza abbastanza lunga che vedrà gli ultimi momenti di vita del bacino lacustre di Atella, formatosi in seguito alla nascita del vulcano e modificatosi in dipendenza delle sue attività.

Vulture: nascita ed evoluzione Oggi l’apparato vulcanico, quiescente da quei lontani tempi, si presenta come un grande cono mancante della sua parte sommitale, due piccoli invasi lacustri occupano attualmente la caldera (i laghi di Monticchio).

Il suo profilo, unito allo scuro colore della vegetazione, giustifica la suggestione che ha suggerito agli antichi abitanti del luogo il suo nome, quello di un grande uccello predatore con le ali distese sul territorio.

La preistoria nel bacino di Atella Le più antiche testimonianze dell’uomo preistorico, nel bacino di Atella, sono state individuate intorno al 550-500.000 anni fa, un gruppo umano, rappresentato dall’Homo erectus, impeganto nelle attività di caccia lungo le rive del lago, dove gli animali andavano ad abbeverarsi.

La preistoria nel bacino di Atella La presenza dell’Homo erectus è documentata fino a circa 150-100.000 anni fa, si trattava di uomini tarchiati, di non alta statura, piccola capacità cranica e volto senza mento.

La preistoria nel bacino di Atella Intorno agli 80-60.000 anni fa, comparirà un altro cacciatore, l’uomo di Neanderthal, le poche testimonianze che ci ha lasciato sono pochi utensili di pietra.

La preistoria nel bacino di Atella L’ Homo sapiens, molto simile all’uomo attuale, è documentato da pochi strumenti litici, intorno ai 32.000 e 30.000 anni fa. Dopo queste scarse testimonianze si ha un’assenza di frequentazioni preistoriche.

La preistoria nel bacino di Atella Vuoto che si interrompe con l’arrivo di cacciatori mesolitici circa 9.000 anni fa, da questo momento ci saranno frequentazioni continue del territorio. Di notevole interesse le incisioni rupestri lasciateci da questo gruppo di cacciatori nel celebre Riparo F. Ranaldi a Serra Piscioni, rappresentanti cervidi al pascoli realizzate in ocra rossa.

Gli animali Grazie agli scavi del sito del Cimitero di Atella abbiamo qualche conoscenza degli animali che frequentavano il paleolago Sicuramente i resti più importante appartengono all’Elephas antiquus…

Gli animali L’Elephas antiquus è un mammifero di grande taglia forse uno dei più grandi mammiferi terrestri: era molto più alto dell’elefante attuale aveva le zanne due volte e mezzo più lunghe

Gli animali L’impronta di una zampa impressasi nel fango costiero del lago, denuncia un diametro di circa 40 centimetri

Il sito Paleolitico del cimitero di Atella Scoperto in seguito alle indicazioni fornite Dott. Di Muro nel 1989, il deposito preistorico è stato oggetto di scavi e ricerche ininterrottamente dal 1990 ad oggi. La stratigrafia dei depositi che contengono reperti preistorici è molto complessa e caotica

Il sito Paleolitico del cimitero di Atella L’industria litica: l’attività dell’uomo è testimoniata dalla presenza dei suoi manufatti litici che utilizzavano per le loro battute venatorie (di caccia). Si tratta principalmente delle cosiddette amigdale o bifacciali

Il sito Paleolitico del cimitero di Atella È stato accertato che i paleolitici scelsero una materia prima leggera (radiolarite porosa) non comune nel territorio, realizzavano essenzialmente strumenti a forma di mandorla particolarmente adatta al lancio con lo scopo più che altro di impaurire e ferire la preda

La caccia all’elefante…

Altri siti importanti sulle rive del lago Altre testimonianze importanti provenienti da giacimenti paleolitici si attestano a Notarchirico di Venosa e a Masseria Palladino (Filiano)

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