to la capacita delIa «materia prima» a ricevere ogni forma e ad impregnarsi di ogni forma senza essere mai esaurita, senza essere posseduta nella sua radice ultima (36). Verginita, dunque, come lnafferrabilita, come abissalita, come ambiguita e elusivita delIa. «femina divina», costituente l 'aspetto" «Durga» (<
(36) COSt di Iside Plutarco dice: «Giacche Iside e il principio feminile della natura, quello che pub accogliere tutta la genesi, per cui Platone l'ha chiamato "la nutrice" e "colei che riceve tutto" e la "moltitudine", "queUa dai diecimila nomi", perche vien trasformata dal Logos e riceve tutte le forme, tutte le idee» Pertanto, in un antico inno Iside-Neit viene chiamata «la sconosciuta», la «profondamente celata», «colei che e difficile da raggiungere», «la grande divinita mai disfatta», e si implora che essa si mostri nuda, che «si liberi dalle sue vesti», (E.A. Wallis Budge, The Gods of the Egyptians, v. I, p. 459). (37) In W. King, Seven Tables of Creation, London, 1902, p. 223. (38) La Grande Deesse, cit., p. 28. (39) W. King, Seven, cit., e, in genere, W.H. Roscher, Die Grundbedeutung der Aphrodite und Athena, Leipzig, 1883, pp. 76 sgg.
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