Aricolo Cittadino 03 04 09

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VENERDÌ 3 APRILE 2009

il Cittadino

Sudmilano

MEDIGLIA n LA COMMISSIONE AMBIENTE DEL PIRELLONE GIRA LA PATATA BOLLENTE A PALAZZO ISIMBARDI DONNA FERITA ALL’ADDOME

La Regione “scarica” il gassificatore: «Sull’impianto deciderà la Provincia»

Uno schianto fra tre auto a Peschiera

MEDIGLIA Nessu­ no vuole il gas­ sificatore a Me­ diglia. Non lo vuole il comune di Mediglia, tan­ to meno la Pro­ vincia di Mila­ no. Eppure an­ che la Regione sembra non ma­ Buscemi nifestare parti­ colare entusiasmo verso que­ st’opera, tanto da lasciar la massi­ ma discrezionalità in questo sen­ so a palazzo Isimbardi. Almeno questo è emerso alla sesta com­ missione ambiente della Regione mercoledì, durante l’audizione dei comitati contro l’impianto per il trattamento dei rifiuti. Ma per mettere la parola fine al progetto presentato dalla società Mse (Me­ diglia servizi ecologici), occorrerà la riconvocazione della commis­ sione con la presenza dell’assesso­ re regionale Massimo Buscemi e dell’assessore provinciale Bruna Brembilla per un pubblico con­ fronto. Alla prima audizione al Pi­ rellone c’erano circa sessanta per­ sone. La delegazione locale era rappresentata dal comune di Me­ diglia, il comitato “Cittadini di Mediglia per l’ambiente”, il movi­ mento civico “La Fenice per Medi­ glia” e Legambiente Lombardia onlus. Il sindaco Carla Andena ed il vice Paolo Bianchi hanno letto la delibera comunale del 18 feb­ braio, primo atto ufficiale di netta contrarietà al gassificatore. «La li­ nea è compatta ­ dice Bianchi ­, la Regione da parte sua ha chiesto anche documentazione integrati­ va relativa al progetto. Io direi che a questo punto servono atti uffi­ ciali: purtroppo non si è più in tempo per una delibera del consi­ glio o della giunta provinciale, co­ me invece noi abbiamo fatto; c’è però un ordine del giorno di palaz­ zo Isimbardi contro l’impianto a Bustighera. Il nostro sindaco ha chiesto che il Parco agricolo Sud

PESCHIERA Il fondo reso scivoloso dalla piog­ gia e la lunga coda sono state le cause prin­ cipali di un tamponamento a catena che ie­ ri si è verificato a Peschiera, ancora una volta all’altezza della rampa in uscita del sottopassaggio sulla Paullese. In tre sono fi­ niti all’ospedale, una donna in condizioni serie per una botta all’addome. Più di due ore il sottopassaggio è rimasto chiuso al transito, in modo da consentire i soccorsi e le operazioni di messa in sicurezza; i veicoli sono stati deviati lungo una bretella di col­ legamento. In tilt il traffico, che in qualche modo hanno cercato di disciplinare gli agenti della polizia locale di Peschiera chia­ mati sul posto per i rilievi di rito. Erano le 15.40, quando due anziani a bordo di una Kia Picanto, per cause ancora in via di ac­ certamento, hanno arrestato improvvisa­ mente la loro corsa, urtati da altre due vet­ ture. Violentissimo l’impatto. Alla guida della Picanto, c’era V. B., con al fianco la moglie M. D., lui 73 anni e lei 69, residenti a Milano. Sono volati in avanti, ma grazie al­ le cintura di sicurezza allacciata hanno li­ mitato i danni. Un colpo di frusta per il ma­ rito, mentre la donna ha lamentato dolori all’addome e si sono resi necessari ulteriori accertamenti all’ospedale di Vizzolo Preda­ bissi, dove è stato visitato anche il compa­ gno. La loro vettura precedeva una Mini Co­ oper e una Bmw, entrambe provenienti da Milano e dirette verso Crema e coinvolte nel tamponamento a catena. Al volante del­ la prima la 35enne P. D. di Paullo, anche lei lievemente ferita nello scontro e dimessa dopo essere stata curata presso l’ospedale di Vizzolo. È rimasto illeso e immediata­ mente ha avvertito i soccorritori invece i proprietario della Bmw, R. B., 40enne di Reggio Emilia. Sul posto gli operatori del 118, che hanno potuto lavorare in sicurezza per la chiusura del tratto di strada dove si è verificato l’incidente. Appena dopo sono giunti anche tre carroattrezzi per la rimo­ zione delle tre vetture, ciascuna rimasta bloccata lungo il nastro d’asfalto. Sul luogo dell’incidente gli agenti della polizia locale hanno raccolto le prime testimonianze e fatto in modo di garantire una viabilità sod­ disfacente. Hanno effettuato tutti gli accer­ tamenti di rito nel tentativo di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente ed attribui­ re le giuste responsabilità. Em. Cu.

deliberi ufficial­ mente la contra­ rietà. Speriamo che ciò possa av­ venire e final­ mente tutti si parli la stessa lingua». Il comi­ tato “Cittadini di Mediglia” con Brembilla Silvano Piazza e Vito Marcolon­ go nel corso della seduta in com­ missione ha evidenziato le proble­ matiche tecniche dell’incenerito­ re. La “Fenice per Mediglia”, at­ traverso Maurizio Carioni e Mi­ chele Ronchi ha posto sul tavolo della commissione le gravi proble­ matiche innescate da una serie di delibere che hanno aperto la stra­ da al complesso di trattamento di rifiuti che nel futuro si vorrebbe far sorgere. Il rappresentante di Legambiente ha parlato delle grosse perplessità nei confronti di un insediamento costruito in pie­ no Parco Agricolo Sud Milano, per motivi soprattutto di carattere ambientale. «La sesta comissione ambiente ed i tecnici regionali presenti si sono dimostrati com­ pletamente impreparati ­ com­ mentano i comitati ­ riguardo al progetto dichiarando di non esse­ re a conoscenza di quale ente aves­ se o meno la competenza ammini­ strativa a deliberare. Quindi, sul­ la base delle nostre obiezioni han­ no deciso di portare sul tavolo del­ la commissione ambiente il con­ fronto diretto tra i due assessori, regionale e provinciale». La ri­ chiesta è partita dal consigliere regionale del Pd Giuseppe Civati. Per il coordinatore del circolo del Pd di Mediglia, Francesco Castel­ lotti, presente all’audizione, «la ri­ chiesta del consigliere Civati è op­ portuna e utile a sgomberare il campo da ogni equivoco e rappre­ senta un passo nella direzione giusta per impedire la realizzazio­ ne del gassificatore a Bustighera». Emiliano Cuti

Zelo, ritorna la banda dei distributori: nel mirino la pompa Q8 sulla Paullese ZELO «I ladri ci hanno dato il benvenuto». Rie­ sce a sorridere la re­ sponsabile del distribu­ tore Q8 e del bar che si trova sulla Paullese a Zelo, svaligiato duran­ te la notte dalla banda dei soliti ignoti. Lei e il marito sono subentrati nella gestione dell’im­ pianto da appena un mese e ieri hanno dovu­ to fare i conti con i la­ dri per la prima volta. «Si sono presi la slot­ machine con dentro tutti i soldi ­ spiega ­, poi non hanno trovato nient’altro. Del resto di notte teniamo la cassa del bar aperta e vuota». I ladri sono arrivati in auto dalla Paullese e si sono fermati in un pun­ to in cui il mezzo non Le indagini sull’episodio sono di competenza dei carabineri di Lodi (foto d’archivio) veniva inquadrato dal­ le telecamere di sorveglianza. Poi hanno compagnie dell’Arma limitrofe, ma senza esi­ strappato i fili elettrici dell’illuminazione e to. «Penso che fosse una banda di professioni­ l’area di servizio è piombata nell’oscurità. Le sti ­ aggiunge la responsabile, Giusi Mattei ­, telecamere hanno fatto in tempo solo a ri­ perché sono stati delle saette e hanno agito prendere due persone con un passamontagna molto velocemente. Dalle immagini delle te­ in testa che si avvicinavano al bar, poi più lecamere si vedono solo due persone, ma non nulla. Fatto sta che hanno agito con una velo­ so dire se sulla macchina ne fosse rimasta cità sorprendente, considerato il fatto che si un’altra a fare il “palo”. In ogni caso non so sono mossi nel buio totale: hanno scassinato se d’ora in avanti terremo ancora le slot­ma­ una porta di ferro sul retro e poi hanno cari­ chine nel locale». cato la slot sull’auto. Un attimo dopo si sono I carabinieri ora stanno indagando a 360 gra­ dileguati lungo la Paullese in direzione Spino di: non è escluso che ad agire sia stata la stes­ e Crema. sa banda che nei giorni scorsi ha svuotato al­ L’allarme è scattato non appena hanno ini­ tri bar di distributori nel Lodigiano e nel Su­ ziato a scassinare la porta sul retro e in pochi dmilano, in particolare a Sordio e Lodi. Pro­ minuti sono arrivate sul posto le gazzelle dei babilmente una banda di pendolari “scesa” carabinieri di Zelo e di Lodi. Ma dei ladri non dal Milanese sfruttando la Paullese per met­ c’era già più traccia. L’auto in fuga è stata ri­ tere a segno il colpo e poi scomparsa nel nulla cercata su tutta la tratta dell’ex statale, in en­ senza nessuna difficoltà. trambe le direzioni, coinvolgendo anche le Davide Cagnola

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