Ecco un modo per conoscere ed esplorare in maniera semplice e concisa La “nuova” enciclopedia del Sapere
Metafisica
Fisica
Estetica
Politica
Etica
Logica
Aristotele contro Platone
Curiosità e Svago
L’essere non è un’unica forma ed accezione (l’essere = essere del Eleati), bensì una molteplicità di aspetti e di significati. Esistono però dieci categorie o generi sommi che sono le caratteristiche fondamentali e strumentali dell’essere, cioè quelle determinazioni generalissime che ogni essere ha e non può fare a meno di avere.Esse sono: la sostanza, la qualità,la quantità, la relazione, l’agire, il subire, il dove, il quando, l’avere e il giacere. Fra tutte queste la più importante è la sostanza, poiché tutte le altre in qualche modo la presuppongono. “Il termine ‘essere’ viene usato in molte accezioni, ma ciascuna di esse si riferisce pur sempre ad unico principio. Alcune cose si chiamano essere perché sono sostanze, altre perché sono determinazioni affettive della sostanza, altre perché ne indicano la distruzione o la privazione o le qualità…”
La sostanza si configura come la più importante delle categorie: infatti essa esprime il “che cos’è” di qualcosa.
Lettura statica
Lettur a dinam
La sostanza è il sinolo, nonché l’unione indissolubile tra: • Materia, ciò di cui una cosa è fatta (elemento recettivo) • Forma, la natura propria di una cosa (elemento attivo)
FORM A
MATERIA
La lettura dinamica tiene conto della trasformazione della sostanza, possiamo quindi distinguere tre componenti: • Hile, materia propriamente detta, nucleo ed essenza
FORM • Materia Privazione, ciò che ancora la A materia non è MATERIA •HILE Forma, la natura propria di una cosa
PRIVAZION La materia privazione si va restringendo, e tende E
ad aumentare l’Hile. Per esprimere meglio questo continuo “divenire” Aristotele ha introdotto i concetti di Atto e Potenza.
Aristotele sostiene che a ogni ente o evento si deve assegnare più di una causa. Egli ne propose quattro: causa materiale, formale, finale ed efficiente. • Causa materiale: di che materiale è composta la statua? • Causa formale: che forma ha la statua? • Causa efficiente: chi ha fatto la statua? • Causa finale: perché la statua è stata realizzata?
Aristotele ritiene che il divenire sia un passaggio tra la potenza e l’atto. •La Potenza esprime la possibilità o potenzialità propria di qualcosa di trasformarsi in qualcos’altro. •L’Atto indica la condizione presente di qualcosa. Ogni cosa è contemporaneamente potenza ed atto di qualcos’altro, quindi intercorre un rapporto di relatività. Esiste una priorità gnoseologica, cronologica ed ontologica dell’atto nei confronti della potenza.
Il termine Metafisica deriva dal greco metà tà physicà (metà= oltre; tà= le; physicà= cose fisiche) e tratta di tutto ciò che va oltre le cose fisiche, di tutto ciò che è astratto. Esistono inoltre tre principi su cui Aristotele basa i suoi studi sulla metafisica: Identità, Terzo Escluso e Non Contraddizione. Nella sua opera Aristotele dà 4 definizioni di Metafisica: • studia le cause e i principi primi •Studia l’essere in quanto essere •Studia la sostanza • Studia Dio e la Sostanza Immobile “....la metafisica è la scienza prima che si occupa di
ATTO Bambino
POTENZA Ragazzo
Ragazzo
Adulto
Adulto
Anziano
D’altra parte Aristotele riconduce tutta la realtà ad un Atto Puro.
Allievo di Platone, Aristotele condivise con il suo maestro un profondo amore per la conoscenza, ponendo l’accento sull’importanza dell’osservazione empirica. Aristotele riuscì a sistematizzare la conoscenza in molti campi del sapere della sua epoca, e venne ricordato nel medioevo come “il filosofo” per antonomasia. Come Platone, fu uno dei più grandi pensatori dell’antichità, nel 347 a.C. si recò ad Atarneo; successivamente di trasferì ad Asso dove fondò una scuola. Nel 345 Aristotele si recò a Pella, la capitale macedone, dove divenne il precettore del giovare figlio del re Filippo, il futuro Alessandro Magno.Quando Alessandro fu nominato re, Aristotele tornò ad Atene e fondò la sua scuola, il Liceo, così chiamata perché l’edificio si trovava nei pressi del tempio di Apollo Licio. Secondo la tradizione, gran parte delle lezioni nella scuola aveva luogo mentre insegnanti e allievi passeggiavano nel giardino del Liceo, così la scuola Aristotelica finì per essere soprannominata “Peripato”. Nel 323 a.C. ad Atene si diffuse una profonda ostilità verso la Macedonia, e
Nei suoi primi anni all’accademia, Aristotele si servì regolarmente della forma argomentativa del dialogo, in questa forma scrisse le opere “Essoteriche” destinate cioè alla circolazione pubblica. I cosiddetti scritti “Esoterici” dei quali Aristotele si servì nelle sue lezioni sono rivolte ad un pubblico selezionato di allievi. I suoi discepoli divisero gli scritti in base al contenuto, distinguiamo quindi: • Metafisica • Fisica (Storia degli animali, Parti degli Animali, Cielo, etc.) • Logica (Analitici primi e secondi, Categorie, etc.) • Etica (Nicomachea, Eudemia) • Politica • Estetica
Aristotele individua quattro elementi (aria, acqua, fuoco, terra) più un quinto elemento (etere) a metà tra materiale e spirituale. I quattro elementi sono condizionati da due stati (secco e umido) e da due forze Caldo Freddo Secco Umido (caldo e freddo).
Acqua Aria Terra Fuoco Ciascun elemento è inoltre soggetto ad un movimento naturale.
Aristotele individua quattro tipi di movimento: • Movimento Sostanziale (generazione, corruzione) • Movimento Qualitativo (movimento o alterazione) • Movimento Quantitativo (aumento e diminuzione) •Movimento Locale (propriamente detto, può essere dall’alto verso il basso; dal basso verso l’alto; circolare) Quest’ultimo è il movimento fondamentale a cui tutti gli altri si riducono. Esso può essere:
NATURALE
Ciascun elemento ha un movimento che lo caratterizza ARIA e FUOCO dal basso verso l’alto ARIA
FUOCO
ACQUA e TERRA dall’alto verso il basso ACQUA TERRA L’ETERE , il quinto elemento ha un movimento circolare, l’unico movimento che non ha contrari sicché le sostanze che si muovono con questo movimento sono di necessità immutabili, ingenerabili e incorruttibili ETERE
Sono chiamati violenti i movimenti opposti al movimento naturale di ciascun elemento. Un corpo sottoposto ad un movimento violento tende a ritornare al suo luogo naturale. Ad esempio. Una pietra (terra) che si muove naturalmente dall’alto verso il basso, se lanciata verso il cielo, tende a rallentare, ad arrestarsi e a ricadere riacquistando il suo moto naturale. Tale fenomeno è denominato PROIETTO
Per Aristotele la Fisica è la scienza teoretica che ha per oggetto lo studio della natura, ovvero l’essere in movimento. Per natura Aristotele intende “il principio e la causa del movimento e della quiete della cosa alla quale inerisce primariamente e di per sé, non accidentalmente”.
Per Logica (dal greco lògos, che significa “parola”, “discorso”, o “pensiero”) , si intende lo studio del pensiero in quanto espresso nei discorsi o nei ragionamenti. Con la parola “analitica” (dal greco anàlysis, che significa “risoluzione”) sottintende la logica, concepita e praticata come un processo di risoluzione del ragionamento nei suoi elementi costitutivi
A x
E
y
x
y
I O x
y
x
y
CONTRARIETA’ S U B A L T E R N E
CO NT RA DD IT TO RI ET A’
A’ T IE R TO T DI D RA T N CO
SUB-CONTRARIETA’ I rapporti tra le proposizioni possono essere sintetizzati da una tabella.
S U B A L T E R N E
Aristotele individua quattro tipi di proposizioni che si differiscono qualitativamente e quantitativamente. Esse sono: o A: Universale Affermativa (Tutte le x sono y) o E: Universale Negativa ( Nessuna x è y ) o I: Particolare Affermativa (qualche x è y) o O: Particolare Negativa (qualche x non è y) Possiamo riportare queste quattro proposizioni nel Quadrato di Psello, oppure rappresentarle con degli insiemi.
Due proposizioni contrarie, in virtù della loro posizione, non possono essere entrambe vere anche se possono essere entrambe false.
Due proposizioni sub-contrarie, in virtù della loro debole opposizione, possono essere entrambe vere, ma non entrambe false.
A Av Af Ev Ef Iv If Ov Of LEGENDA:
f i i f f v
E f i
f v i f
I v i f v
i v
V=vera F=falsa i=indeterminata
O f v v i i v
Aristotele afferma che tutto ciò che è in moto è necessario sia mosso da un altro.Per questo ci deve essere un principio assolutamente primo e immobile, causa iniziale di ogni movimento possibile. La materia non può avere in sé stessa la causa del primo movimento. Aristotele individua questo motore immobile con Dio. Egli è: • Atto Puro:senza potenza (movimento) perché non può essere soggetto al divenire • Pura forma: sostanza incorporea non contiene materia • Realtà eterna: perfezione entità totalmente compiuta che non manca di nulla e non ha bisogno di nulla • Pensiero del pensiero :egli essendo perfetto non può che pensare la perfezione stessa Dio muove come causa finale perché pur rimanendo
Le proposizioni contraddittorie, escludendosi a vicenda, devono essere necessariamente una l’opposta dell’altra.
In questo tipo di proposizioni, dalla verità dell’Universale, si inferisce la verità della particolare, mentre dalla verità della particolare non si inferisce la verità dell’Universale. Al contrario dalla falsità dell’Universale non si inferisce la falsità del Particolare, mentre dalla falsità della Particolare si inferisce la falsità dell’Universale.
Saturn o Lun a
Terra
Sol e
FUOC O
Il sistema di Aristotele era geocentrico : intorno alla terra vi erano delle sfere luminosissime di cristallo trasparente, sulla prima sfera vi era poggiata la luna e sulle successive tutti gli altri corpi celesti compreso il sole. Fra una sfera e l’altra vi era la presenza di un quinto elemento: l’etere che permetteva il mantenimento di una certa distanza tra i pianeti, risolvendo per Aristotele il problema del vuoto. All’estremità di queste sfere concentriche ve ne era una di copertura, opaca, chiamata il Cielo delle Stelle Fisse che essendo forata lasciava intravedere il Grande Fuoco che la circondava: le stelle. La visione Aristotelica fu accettata dalla Chiesa ed Visita l’universo di è stata considerata esatta fino al 1.600 con le
Ogni proposizione modale è composta da un modus e un dictum, essi possono essere positivi o negativi quindi avremo quattro proposizioni:
Modus Dictu m
A E I U
+ + -
+ + -
E’ possibile che sia E’ possibile che non sia Non è possibile che sia Non è possibile che non sia
I modus sono quattro: possibile, contingente, impossibile, necessario. In tutto avremo 16 proposizioni modali raggruppate in quattro gruppi.
PUrpUrEA n p
c
Non è possibile che non sia
i
È necessario che sia
È impossibile che non sia Non è contingente che non sia
EdEntUlI n
p
È impossibi le che non sia
c
i
Non è necessario che sia Non è impossibile che non sia
È contingente che non sia
E poi…
p
IlIAcEi
n
È necessario che non sia
c
È impossibile che sia Non è possibile Non è contingente che che sia sia
AmAbImUsn p
c
i
Non è necessario che non sia
Non è impossibile che sia
È possibile che sia È contingente che sia
Vedi il quadrato
Contrarie
S u b a l t e r n e
Con tra ddi tto rie ie r to t di d ra t n Co
Subcontrarie
S u b a l t e r n e
Il sillogismo (dal greco sylloghismòs, che significa “conto”, “calcolo”, “connessione di concetti”) è «un discorso in cui poste talune cose segue necessariamente qualcos´altro per il semplice fatto che quelle sono state poste» (Analitici primi) Il sillogismo-tipo è composto da tre proposizioni, •la premessa maggiore • la premessa minore •la conclusione Ogni proposizione può essere di quattro tipi, A E I O, dunque si possono costruire 64 combinazioni, non tutte valide, di queste infatti solo 19 sono accettate e in
Per Aristotele l’ambiente della conoscenza spazia dagli universali (“ciò che può essere per sua natura predicato di più cose”) ai particolari (la realtà accessibile ai nostri sensi).Per colmare lo spazio che si trova tra queste due categorie si può procedere in due modi diversi: • Induzione: dal Particolare all’Universale produce una dimostrazione che può essere sia vera che falsa. • Deduzione: dall’Universale al Particolare produce una definizione sempre vera. Fra i Generi Sommi (Universali) e le Species Infimae( Particolari) ci sono tanti altri livelli di conoscere allora…? conoscenza cheCome sono contemporaneamente generi
Per Aristotele per arrivare ad un buon livello di conoscenza bisogna attuare un processo combinato di Deduzione e Induzione… Clicca con il testo destro sullo schermo per GENERE SOMMO visualizzare l’esempio… Sostanza
GENERE E SPECIE
SPECIES INFIMAE
Animato Vivente Razionale Europeo Italiano Siciliano Elio Camilleri
Aristotele articola sulla politica un discorso molto più completo rispetto a Platone, le sue idee sono sintetizzabili nelle tre domande sottostanti…
Cosa sono gli uomini? Com’è lo stato giusto? Quali sono le forme di
Per Aristotele “chi non può entrare a far parte di una comunità, chi non ha bisogno di nulla, bastando a se stesso, non è parte di una città, ma è o una belva o un dio”. Da ciò la definizione di animale politico(animale perché fornito di anima e spirito, politico perché interagisce con le attività della comunità e della città)..
Aristotele divide la società in tre classi:
GOVERNANT I CITTADINI
In uno stato giusto la classe più numerosa deve essere quella intermedia, cioè dei cittadini che deve fungere da cuscinetto tra le altre due classi. Quando Aristotele manifesta la propria preferenza ciò non accade per un governo democratico in cui avvengono delle prevalga la classe media. La forma di governo che meglio si addice è rivoluzioni. la POLITIA,
SCHIAVI
che si presenta come una via di mezza tra
MONARCHIA: Governo di uno solo
Degenera TIRANNIDE: in… Monarchia che ha per fine il vantaggio del despota
ARISTOCRAZIA
OLIGARCHIA:
Governo dei migliori
Aristocrazia in cui ai migliori si sono sostituiti i più abbienti
POLITIA:
DEMOCRAZIA:
Governo della moltitudine
Politia in cui al vantaggio di tutti si è sostituito il vantaggio dei meno abbienti
Le idee di Aristotele riguardanti la politica sono molto meno utopistiche dello stato di Platone. Il suo problema fondamentale è di trovare la costituzione a tutte le città: ‘’Bisogna avere in mente un governo non solo perfetto ma anche attuabile e che possa facilmente adattarsi a tutti i popoli’’. (Politica 4) E’ necessario proporre una costituzione che abbia le sua basi in quelle esistenti, e miri a realizzare in esse correzioni e mutamenti che le avvicinino a quella perfetta.
Per Aristotele l’ Estetica (dal greco áisthesis, "sensazione") è una disciplina filosofica che mira a formulare una definizione del bello e dell'arte. L'estetica si chiede, ad esempio, se esista un peculiare modo estetico della percezione o se, invece, gli oggetti stessi possiedano in sé "qualità estetiche", e inoltre quali siano le arti e in che cosa consista il loro riferimento alla bellezza. All’interno dell’estetica un concetto fondamentale è l’Arte definita da Aristotele Mimesi (dal greco mímesis cioè imitazione).
Maestr o Ammette l’esistenza di due mondi: quello reale e quello delle idee
Allievo Concepisce la realtà in un unico mondo, quello che viviamo.
Le cose sono immagini imperfette dell’idea
Tutto ciò che esiste è reale e si identifica con la sostanza.
Dialettica: contiene un numero infinito di idee.
Analitica: contiene solo le dieci categorie.
Tutte le scienze convergono in un’unica:la dialettica La filosofia è al vertice del Sapere. Virtù = Conoscenza
Ogni scienza conserva la propria autonomia. La filosofia si identifica con l’insieme delle conoscenze. Virtù = Volontà
Arte: critica la Arte(tragedia) : vista in Commedia, in quanto termini positivi, come copia del mondo reale, purificazione cioè imitazione di una dell’individuo (carattere imitazione catartico) . Politica:si immagina uno Politica:osserva e stato utopico dove commenta le forme di ciascuna classe svolge il governo conosciute a ruolo assegnatogli quel tempo e ne individua Aristotele e Platone risultanoi però essere caratteri peculiari accomunati dalla ricerca filosofica che nasce dalla meraviglia,, dalla curiosità e dal bisogno dell’uomo di conoscere in modo spassionato e disinteressato.
Aristotele è il più importante degli allievi di Platone. Durante la lunga formazione presso l’accademia Platonica, Aristotele ha occasione di meditare a fondo la dottrina del maestro, ma nonostante ciò egli mostra di non condividere le teorie fondamentali del maestro allontanandosene ben presto.
Le regole che riguardano il teatro in particolare sono: • L’unità di luogo • L’unità di tempo • L’unità di azione Tali regole saranno sfruttate da tutti i tragediografi posteriori in particolare dalla produzione elisabettiana del XVI sec
L’arte è definita in generale da Aristotele come Imitazione Aristotele quindi attua una valorizzazione della Proiettarsi aldilà, uscire ARTE E poesia e dell’arte: da sé, entrare in POESIA un’universalità L’ARTE E’ IMITAZIONE DELLA FORME ESTERNE E IDEALI Le ‘’ARTI’’ si differenziano tra loro per il MEZZO (linguaggio, musica, ritmo), per l’OGGETTO (persone ed eventi) e per i MODI o GENERI LETTERARI ( poema,dramma).
Per Aristotele la forma più elevata di poesia si identifica con:
LA TRAGEDIA
Imitazione di un’azione seria con il fine di purificare l’animo umano dalle passioni, suscitando pietà o terrore. L’oggetto della tragedia è il verosimile. Egli definisce inoltre le unità fondamentali.
…In particolare con la TRAGEDIA CLASSICA ( Eschilo, Sofocle ed Euripide) avviene: LA PURIFICAZIONE ( CATARSI) delle passioni, non solo di tipo individuale ma anche epico…
LO SPETTACOLO TEATRALE Diviene un momento di condivisione, di sentimenti e di passioni.
Misura le tue capacità con queste domande cliccando qui
Cos’è per Aristotele la filosofia? La scienza più importante La scienza che racchiude tutte le altre La scienza che studia il
PRINCIPIO DI IDENTITA’ Si intende il principio secondo cui ogni ente è uguale a se stesso ( a=a )
PRINCIPIO DEL TERZO ESCLUSO Si intende il principio secondo cui tra due opposti contraddittori non c’è via di mezzo ( a può essere a o non-a ma non può essere entrambi)
PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE È impossibile che la stessa cosa sia e insieme non sia ( a=a e non può essere non-a).
Tra queste categorie qual è l’intruso? Relazione Subire Qualità Quantità Quando (tempo) Stato Perché (causa)
La filosofia Aristotelica può essere definita: Finalistica Materialistica Meccanicistica
La concezione Aristotelica dell’ Essere si avvicina di più alla visione di: Parmenide Eraclito
I seguenti aspetti della filosofia Aristotelica sono tutti contestati da Platone tranne uno, sai dire quale? Considera tutte le scienze e le realtà su un piano di pari dignità La ricerca filosofica nasce dalla meraviglia e dal bisogno spassionato di conoscere il mondo Esiste un solo mondo
Tenendo conto che A=atto, P=potenza, M=materia, F=forma, An=Anima e C=corpo; quali di queste opzioni è corretta: M:F=A:P= C :An M:F=P:A= An :C M:F= A:P= An: C M:F= P:A= C. An
La Sensazione è: L’intelletto del sensibile Sensibilità in atto Il divenire della coscienza Una tabula rasa
Segnala quali di queste opzioni è sbagliata, l’universo Aristotelico è: Unico Eterno Omogeneo Perfetto
In che rapporto sono queste due proposizioni: NON E’ NECESSARIO CH E PIOVA NON E’ CONTINGENTE CHE NON PIOVA: Contrarie Sub-Alterne
Lo studio della psicologia appartiene alla: Metafisica Fisica Etica
OTTO CON CAMILLERI NON TE LO TOGLIE NESSUNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!
L’etica riguarda il piano dell’agire dell’uomo. Esiste un bene supremo, un fine che è desiderato per se stesso: per l’uomo ogni bene sommo corrisponde con il vivere secondo ragione che coincide con l’autosufficienza. Questa è una condizione che rende l’uomo libero e attraverso ciò si raggiunge la pienezza e quindi la felicità.
Per l’uomo esiste un fine supremo: la felicità, la cui ricerca e determinazione è l’oggetto primo e fondamentale della scienza. L’’uomo dunque sarà felice solo se vive secondo ragione e questa vita è la virtù . Alla virtù è collegato il piacere che rappresenta la vera attività dell’uomo che accompagna e perfeziona qualsiasi attività umana, alimentandola e motivandola.
Virtù etiche
Virtù dianoetic he
Le virtù etiche consistono nella disposizione a scegliere il giusto mezzo Esso deve diventare una regola che deve accompagnare l’uomo virtuoso per tutta la vita: si deve ricercare il controllo della proprie passioni. Ad es. Il coraggio è il giusto mezzo tra la temerarietà e la viltà Commutativa: La Distributiva: principale tra le virtù etiche è la giustizia presiede distribuisce onori e ai contratti, pareggiando vantaggi in base ai vantaggi e svantaggi meriti
Le virtù Dianoetiche proprie dell’anima razionale sono cinque. • Intelligenza: capacità di cogliere i primi principi di tutte le scienze. •Scienza: deduce i principi e effettua le dimostrazioni • Sapienza: conosce i principi e le dimostrazioni e studia le realtà più alte • Saggezza: dirige il comportamento • Arte: produce oggetti
1 figura BArbArA CElArEnt DArII FErIO
2 figura CEsArE CaMeSTReS FEstInO BArOcO
3 figura DArAptI FElAptOn DIsAmIs DAtIsI BOcArdO FErIsO
4 figura BArAlIptOn CEpAntEs DAbItIs FApEsmO
Particolarità: tutte i sillogismi hanno per lettera iniziale B, C ,D, F ,e le consonanti importanti sono M, P, S, C.
L’anima è forma, facoltà che fa si che il corpo vita in potenza risulti vita in atto. Aristotele distingue tre funzioni fondamentali dell’anima: • FUNZIONE VEGETATIVA: nutrizione e riproduzione (tipica dei vegetali) • FUNZIONE SENSITIVA: SENSIBILITà E MOVIMENTO (tipica degli animali) • FUNZIONE INTELLETTIVA :intelletto PASSIVO e Coglie le forme Fa passare in intelletto ATTIVO (tipica degli uomini). intellegibili che sono in atto le forme potenza nelle cose L’intelletto è TABULA RASA, l’uomo riesce intellegibili che si trovano in a universalizzare solo con la ragione le potenza informazioni registrate attraverso la nell’intelletto sensibilità ed evocate
Secondo Aristotele l’amicizia è una virtù indispensabile alla vita, corrisponde a “tutti i sentimenti di affetto e di attaccamento verso gli altri.” Egli ne distingue tredal tipi: Nasce bisogno • UTILITA’ di aiuto È tipica dei • PIACERE
vecchi Nasce dall’attrazione del momento È tipica dei giovani
• VIRTU’
È fondata sul bene ed è l’unica vera, intimità ed uguaglianza fra gli individui Si distingue dalla
benevolenza e dall’amore “Senza amici nessuno sceglierebbe di vivere, anche se possedesse tutti gli altri beni”
Valentina Barbagallo, Leila Music, Ludovica Tomarchio.