il giornale dalla parte dei carovignesi
francam e nte Quei semafori rossi di vergogna
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sono tanti tipi di rosso. Ad esempio, il rosso-rabbia dell'automobilista che prende una multa. E il rosso-fantasma di quell'apparecchiatura diabolica che gli ha appioppato quella multa. Proprio così. Perchè, oramai, a multare l'automobilista che commette un'infrazione non è solo il Vigile Urbano o l'agente di Polizia Stradale o il Carabiniere. Che sono sempre persone, esseri umani come noi. Che ci spiegano anche dove abbiamo sbagliato e ci raccomandano, per il futuro, di comportarci meglio. Paghi la multa. Ed è quasi come pagare una lezione di educaLe multe zione stradale. dell’occhio spione Ora a Carovigno, come in molti altri Comuni d'Italia, a multarti agli incroci muniti di semaforo ci sono dei congegni infernali, fredde scatole metalliche con un occhio alla Polifemo, munite di intelligenza elettronica, capaci di capire se l'automobilista è passato con il rosso e di documentarlo con ben due fotografie. Sembrano i totem tecnologici protagonisti di un film di fantascienza, tipo "Carovigno, fuga nel futuro". E invece no. E' l'amara realtà di un triste presente. E il titolo del film, vera commedia all'italiana, potrebbe essere: "Carovigno: fregati al semaforo". Almeno per gli automobilisti multati. Ironia a parte, precisiamo subito che non abbiano niente in contrario all'utilizzo dei "photored" (si chiamano così le scatole con l'occhio spione) per documentare il passaggio ai semafori con luce rossa. E non è importante che sia o no il Vigile a contestare l'infrazione al momento. E' importante che si raggiunga lo scopo principale, che è quello di dissuadere gli automobilisti indisciplinati dal commettere infrazioni e quindi aumentare la sicurezza di tutti gli utenti della strada. La sicurezza e la tutela degli utenti della strada. E' proprio questa logica che sta, o dovrebbe stare, alla base del loro utilizzo. Ma ci chiediamo: come fa un congegno che sta piantato anonimamente sul marciapiede a dissuadere dal commettere una infrazione? Chi è passato con il semaforo rosso paga una multa salata, con l'aggiunta della decurtazione di sei punti dalla patente di guida, magari dopo tre-quattro mesi. Ma intanto con il semaforo a luce rossa è comunque passato mettendo a repentaglio la sicurezza di altri automobilisti. Allora, le cose non quadrano. Perché potrebbe nascere il dubbio che non si usa il "photored" per aumentare la sicurezza agli incroci, bensì solo per far soldi con le multe. Altrimenti non si spiega come mai, ed è il caso di Carovigno, non vengono posizionati prima degli incroci che utilizzano i "photored" degli appositi cartelli segnalatori. Se l'automobilista, magari un forestiero di passaggio, preventivamente informato, sa che non rispettando il rosso non la passa liscia, perché un congegno documenta questo passaggio, sicuramente non commette l'infrazione. E lo scopo della sicurezza è raggiunto. Ma il discorso non finisce qui. I molteplici ricorsi presentati in tutta Italia da automobilisti multati dal "photored" e accolti dal Giudice di Pace a cui si sono rivolti, stanno a dimostrare che qual-
Quale obiettivo: sicurezza o multa selvaggia?
cosa non funziona come dovrebbe. Perché l'attivazione e la gestione di un sistema di rilevazione come il "photored" è cosa alquanto complessa, e chiama la Pubblica Amministrazione a responsabilità di non poco conto. Che spesso vengono sottovalutati. Vanificando proprio il principio della sicurezza. Intanto i sistemi "photored", così come gli "autovelox", vanno inseriti in un discorso generale di obiettivi-sicurezza all'interno del "Piano del Traffico" di cui i Comuni dovrebbero dotarsi, con il coinvolgimento della cittadinanza a vari livelli, a partire dalla scuola dell'obbligo. Progetti con obiettivi: pensati per i Cittadini, da coinvolgere con campagne informative di intensità, se non maggiore, almeno uguale a quella delle campagne elettorali. Progetti con obiettivi: in cui la sanzione non è la prassi quotidiana ma il caso-limite, sempre comunque a scopo formativo e non punitivo. L'ultima ed estrema forma per che proprio non vuol capire altri linguaggi. Non hanno senso le scelte estemporanee, spesso sorrette da logiche, non confessate ma attuate, realizzate anche in mancanza di mezzi reali di gestione. Così si affida il controllo di un'apparecchiatura sofisticata e delicata, con la quale si tolgono anche punti dalla patente di guida, ad una ditta esterna che viene pagata a percentuale sulle multe incassate. E che quindi ha tutto l'interesse che le multe aumentino. E le multe aumentano se aumentano le infrazioni. Ma se aumentano le infrazioni, cala la sicurezza. La conclusione è ovvia: se si vuole far soldi con le multe, non ci si pone l'obiettivo della sicurezza ma l'esatto contrario. Senza dire che può anche nascere il tragico dubbio che il sistema possa essere tarato in modo tale da far multare anche chi di fatto non ha commesso l'infrazione, giocando sulle frazioni di tempo che intercorrono tra l'entrata in funzionamento dell'apparecchiatura, il passaggio sulle spire di rilevamento e quei cinque-sei secondi di tolleranza che dovrebbero essere dati.
fatta dalla stessa ditta che gestisce il sistema e che magari incassa percentuali sulle multe. Come dire: il fruttivendolo che ci vende la frutta tara lui stesso la bilancia con cui la pesa. C'è poi un altro aspetto di non secondaria importanza. Il Decreto di omologazione di questa apparecchiatura dice espressamente che deve essere installata in modo tale da non poter essere manomesso. In più, nel caso in cui siano installati sul marciapiede, il Ministero delle Infrastrutture prescrive un'altezza minima di due metri e venti centimetri, proprio per non poter essere soggetto a manomissioni tali da poterlo starare. Un altro elemento, quindi, di garanzia per il Cittadino. I photored di Carovigno, invece, sono di altezza decisamente inferiore, praticamente ad altezza d'uomo, tanto che anche un ragazzino può facilmente toccare, e quindi potenzialmente manomettere, l'obiettivo che scatta le foto che servono per documentare l'infrazione. A questo punto, chi garantisce il corretto funzionamento del photored? Possibile, allora, che una Pubblica Amministrazione non si pone questi problemi? Nessuno ha la sensibilità di riflettere su un aspetto elementare: si può sanzionare un Cittadino che non rispetta una norma attraverso un sistema che non è a norma? Alla luce di queste considerazioni, possiamo dire che ai semafori di Carovigno quello che scatta è un brutto rosso-vergogna. NATALINO SANTORO
Un dubbio, certo. Ma un dubbio legittimo che le Amministrazioni Comunali hanno il dovere di debellare. Intanto facendo sapere ai Cittadini, sempre all'interno di quella campagna informativa in merito alla sicurezza stradale, se i "photored" installati a Carovigno sono controllati e tarati, almeno una volta l'anno, da un Centro SIT (Servizio di Taratura in Italia), così come la legge italiana e le direttive della Comunità Europea prescrivono. Perchè potrebbe anche accadere che la taratura venga
Chi garantisce il corretto funzionamento dei photored?
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GRAZ I E , CAROVI GNOCHESAI P E NSARE
ari lettori, siamo felici per i tanti commenti positivi riscossi dal nostro giornale. Il primo numero, quello di giugno, è stato accolto dalla gente con grande entusiasmo. Ciò vuol dire che abbiamo colto nel segno. Vogliamo ringraziare gli sponsor che coprendo per intero il costo del giornale ci permettono di distribuire gratuitamente le 1.000 copie di Francamente. In molti ci hanno chiesto di non essere un fuoco di paglia. A loro rispondiamo che saremo una presenza costante. Ci sono tantissimi argomenti da trattare. E sarà tutto molto più facile, se continuerete come avete subito fatto, a segnalarci le questioni che vi stanno più a cuore. Questo numero di Francamente è frutto in gran parte di numerose segnalazioni di cittadini arrabbiati che però non hanno smesso di amare questo paese. È questo l’aspetto che più ci ha colpito. C’è ancora tanta gente che vuole bene alla propria terra. L’ardore con cui si sono rivolti a noi è sintomatico di una cosa: di un malessere che ti assale quando ti maltrattano
quanto di più caro si possegga. Riscoprire il senso di appartenenza di un popolo è stato tanto sorprendente quanto stimolante. Eppure dai discorsi che si sentono nei pub, nei bar, in piazza, sembra quasi che vivere a Carovigno sia una sorta di condanna. Antonio Gramsci scriveva: «La dottrina materialistica che gli uomini sono il prodotto dell’ambiente e dell’educazione e che pertanto i cambiamenti degli uomini sono il prodotto di un altro ambiente e di una mutata educazione, dimentica che appunto l’ambiente è modificato dagli uomini e che l’educatore stesso deve essere educato». Le nostre responsabilità sono dunque molteplici. La Carovigno attuale è il risultato delle nostre azioni, delle nostre decisioni o delle nostre mancate azioni e decisioni. È la grandezza dell’uomo, della sua classe dirigente, che rende grandi le opere da lui compiute per modificare l’ambiente in cui vive. Peccato che a Carovigno se ne senta tanto la loro mancanza. MARIO CICORIO
francam e nte - nuova serie - n. 2 - luglio 2005 - distribuzione gratuita mensile a cura della sezione "Enrico Berlinguer" dei Democratici di Sinistra di Carovigno Direttore responsabile: Natalino Santoro - Direttore editoriale: Mario Cicorio
Reg. Trib. di Brindisi n. 7 del 20.04.2001 - stampa: Nuova g@ srl - Ostuni -
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C'E' QUALCOSA DI VERDE CHE VERDE NON E' Questo reportage è stato realizzato dopo le segnalazioni di diversi lettori che hanno manifestato tutta la loro preoccupazione per lo stato in cui versa quel che viene definito un bene di grande valore: il verde pubblico. Ecco quanto riscontrato dopo il nostro giretto per le strade di Carovigno.
I lecci che arredavano la piazza sono stati spiantati e trapiantati altrove e fatti seccare. Nessuno di essi esiste ancora. Le piante che hanno preso il loro posto pur essendo molto costose non ricevono le dovute cure e versano in cattivo stato.
La zona dove sorgeranno i PIP - Piano d’insediamento Produttivo – (circa 30 ettari sulla strada statale per San Vito dei Normanni) è ad altissimo rischio di incendio. L’erba secca è molto alta. Non sono state realizzate le dovute prese taglia fuoco. Se scoppiasse un incendio non si salverebbe nulla in tutta la zona e perderemmo un intero uliveto secolare. Il fuoco si propagherebbe con estrema rapidità anche nelle proprietà private confinanti. I danni sarebbero incalcolabili.
La palma sita presso l’incrocio di via Santa Sabina con viale Foggia non se la passa meglio. Il livello della terra all’interno dell’aiuola era pari al bordo che ne delimita la circonferenza. Ciò non permetteva alla pianta di ricevere nemmeno l’acqua piovana che scivolava via senza che filtrasse in profondità. Solo da pochi giorni il livello della terra è stato abbassato. Un intervento così semplice poteva essere fatto quando la pianta fu posta, invece ha rischiato se- Il giardino dell’Istituto professionale alberghiero era stato curato per l’inaugurazione. riamente di seccare. Ora l’erba secca sembra quasi nascondere la scuola stessa.
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Il parco provinciale è perennemente ricoperto d’ immondizia. Questo è lo spettacolo che si presenta a tutti coloro che lo frequentano. Il parco provinciale qualche hanno fa perse numerose piante a causa di un grave incendio. La nostra proposta è di riqualificare questa area piantando gli ulivi della zona PIP.
Il parco Comunale è da sempre stato il fiore all’ occhiello di Carovigno. Guardate ora come in che condizioni versa.
Le nostre proposte per ridare il giusto risalto al nostro verde sono quelle di affidare ad una cooperativa o società, previa gara pubblica, con regolare bando, la manutenzione per tutto l’anno: potatura, concimazione, annaffiatura e quant’altro necessiti per il buono stato delle piante. Per concludere, una piccola considerazione: spesso sentiamo dire che per problemi di bilancio non si ha la possibilità di operare per risolvere simili questioni. Occorre ricordare che le realtà a noi confinanti come i Comuni di Ostuni e San Vito dei Normanni ci riescono molto bene. SE NOI NON CI RIUSCIAMO, PRENDIAMO ESEMPIO DA LORO!!! INDAGINE FOTOGRAFICA E COMMENTI A CURA DI
MARIO CICORIO
Pratiche Automobilistiche e Amministrative
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Via Duca degli Abruzzi, 39 CAROVIGNO - Tel./Fax 0831.994028
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lenti promettenti. Vignola, Triarico e Scarongella sono impegnati nel fortissimo settore giovanile del Lecce. D’ Aversa, invece, è andato a Bari. Nella piacevole chiacchierata con Enzo Tagliente, orgoglioso del suo ottimo lavoro, abbiamo appreso che, ad agosto, saranno pronti altri campioncini in erba. Nel frattempo sono stati avviati rapporti di collabo-
tanto divertimento. L’ esperienza si era già rivelata un grande successo la scorsa estate. Non solo: ad agosto sarà organizzato per la prima volta a Carovigno, un torneo di calcio femminile! Per ragioni di spazio non possiamo raccontarvi altri dettagli sulle iniziative del centro sportivo. Potrete soddisfare tutte le vostre curiosità rivolgendovi di-
Pane, calcio e tanti sogni
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calcio, si sa, è popolare ad ogni latitudine, piccola o grande che sia. Ovunque la rincorsa ad un pallone fa “sognare” ragazzini ed adulti. Da tre anni, a Carovigno, la “Scuola Calcio Enzo Tagliente” offre un appassionata e competente risposta alla voglia di sport di tantissimi giovani. Non solo. Dietro il divertimento dei ragazzi si nascondono spesso le aspettative dei genitori di assistere alla crescita di campioncini in erba. In questo senso il centro sportivo è impegnato a valorizzare umanamente e calcisticamente i circa 150 ragazzi iscritti. Sotto la diligente guida dello
“staff tecnico” (composto da Enzo Tagliente, Tosio Valente, Giovanni Monna e Antonio Natale) mangiano “pane e pallone” ben 4 categorie di giovani calciatori. I “PICCOLI AMICI”, “GLI ESORDIENTI”, “I GIOVANISSIMI”, e gli “ALLIEVI” disputano i rispettivi campionati omologati dalla FIGC. I recenti risultati sono lusinghieri: terzo posto con gli allievi, finalissima per i giovanissimi, vittoria con gli esordienti. Da ricordare la brillante vittoria riportata nelle fasi finali delle quattro migliori formazioni giovanili della provincia di Brindisi. Dal vivaio della scuola calcio sono emersi ta-
razione con importanti settori giovanili a livello nazionale. In questo senso si rivelerà preziosa l’ esperienza di calciatore professionista maturata da Enzo Tagliente un pò in tutta Italia. Per la prima volta i campioncini di Carovigno si sono misurati in un torneo internazionale! È successo a Scalea, in Calabria, con la presenza di esordienti e allievi provenienti da settori giovanili del calibro di Messina, Napoli, Reggina…Un’ esperienza che i ragazzi non dimenticheranno facilmente. Non c’ è solo un serio e competente lavoro tecnico nell’ attività del centro sportivo. I ragazzi non devono mai dimenticare che divertirsi e conoscere nuovi amici resta un obiettivo fondamentale nell’ impegno di Enzo e dei suoi collaboratori. Per questo motivo, la scuola organizza feste ed altre occasioni di incontro. Il prossimo 30 luglio, a partire dalle ore 20.00, la sede del centro ospiterà una “notte” di sport, musica, gastronomia e
ANCHE A CAROVIGNO SALTANO LE QUAGLIE
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alto della quaglia" è un' espressione con cui, nella cosiddetta Prima Repubblica, si indicava il passaggio di un politico da una partito all' altro, oppure semplicemente da una corrente all' altra all' interno dello stesso partito. Si ridefinivano così schieramenti e maggioranze, con nuovi assetti di potere. Non sempre nell' interesse del Cittadino. A Carovigno, dalle ultime Elezioni Amministrative ad oggi, ci sono stati non pochi "saltelli" di quaglia. Credo possa rivelarsi interessante, anche ai fini dei futuri sviluppi della situazione politica a Carovigno, la cronaca dei movimenti, degli spostamenti, delle varianti interne e di quant’ altro è successo dalle elezioni amministrative del Maggio 2003 ad oggi.
Gli eletti, relativamente ai gruppi politici in campo, si distribuirono così: U.D.C. (candidato sindaco Vittorio Zizza), Barella Antonio, Brandi Carmine, Carlucci Pietro, Cervellera Martino, De Biasi Francesco, Epifani Vincenzo, Mele Cosimo, Peciccia A. Raffaele, Pepe Nicola, Sbano Giuseppe, Simeone Leonardo. F.I., De Simone Silvio (ind.), Semeraro Nicola. UNITI PER CAROVIGNO (centrosinistra + rifondazione) candidato sindaco Rosaria Fusco, Annicchiarico Giuseppe, Fusco Rosaria, Locorotondo Giancarlo, Saponaro Vito. A.N. (candidato sindaco Angelo Lanzillotti), Lanzillotti Angelo, Pagliara Antonio, Perrino Vito. Nell’ ambito del Centrodestra, Forza Italia e U.D.C. correvano insieme mentre A.N. aveva formato una lista alternativa. Vittorio Zizza fu eletto sindaco di Carovigno e nacque la prima giunta composta come segue: Semeraro Nicola (FI), Assessore Urbanistica; Se Simone Silvio (FI), Assessore Pubblica Istruzione-Cultura-Sanità; Tamborrano Geremia (FI), Assessore est. Servizi sociali- Mensa scolastica; Simeone Leonardo (UDC) Assessore Commercio-AgricolturaPolizia Urbana-Demanio; Peciccia A. Raffaele (UDC) Assessore Sport-Turismo-Spettacolo-Beni culturali-Patrimonio; Pepe Ni-
cola (UDC) Assessore Finanze-Politiche comunitarie-AmbienteEcologia; Barella Antonio (UDC) Assessore Lavori Pubblici-Case popolari; Brandi Carmine, Presidente del Consiglio. A distanza di un anno, con il rimpasto del Settembre 2004, Forza Italia viene praticamente estromessa dall’ Amministrazione e, conseguentemente, Nicola Semeraro e Tamborrano Geremia perdono gli assessorati mentre, De Simone Silvio, dichiarandosi fuori da Forza Italia, conserva la delega come indipendente. • Dal gruppo di AN, Pagliara Antonio passa nell’ UDC incassando l’ Assessorato all’ Urbanistica; • Brandi Carmine assume la delega ai Servizi Sociali-Mensa scolastica-Personale; • Sbano Giuseppe diventa Presidente del Consiglio; • De Biasi Francesco esce dall’ UDC dichiarandosi indipendente; • Cervellera Martino esce dall’ UDC dichiarandosi indipendente; • Raffaele A. Peciccia assume l’ incarico di Vice-Sindaco Ad oggi, il Consiglio Comunale di Carovigno è così formato: U.D.C. - Barella Antonio, Brandi Carmine, Carlucci Pietro, Epifani Vincenzo, Mele Cosimo, Pagliara Antonio, Peciccia A. Raffaele, Pepe Nicola, Sbano Giuseppe, Simeone Leonardo; D.S. - Fusco Rosaria, Locorotondo Giancarlo, Saponaro Vito; Indipendenti - Cervellera Martino, De Biasi Francesco, De Simone Silvio; F.I. - Semeraro Nicola; Margherita - Annicchiarico Giuseppe; A.N. - Lanzillotti Angelo, Perrino Vito. Quest’ ultimo, nelle scorse elezioni regionali, è stato candidato consigliere con lo S.D.I., partito socialista dello schieramento del Centrosinistra. Alla luce di questi "saltelli" carovignesi , nel prossimo numero, è nostra intenzione analizzare l’ attuale situazione politica di Carovigno ed i possibili futuri sbocchi. PINUCCIO CALÒ
rettamente a Enzo Tagliente e ai suoi fidati collaboratori. Eccovi indirizzo e recapiti telefonici: segreteria Centro Sportivo in Contrada Catanzani – Carovigno. Telefoni: 339.21.11.799 - 330.82.29.01. Il Centro Sportivo intende ringraziare la Cooperativa La Pugliese, la Farmacia Filomena Raffaele e Ecol Servizi che danno una grossa mano affinché il Centro Sportivo porti avanti i propri impegni. A CURA DI ANTELMI ANTOINE
francamente è aperto alla collaborazione dei cittadini
Per collaborazioni, informazioni, sponsorizzazioni: Cell. 338.9861242 - e-mail:
[email protected] Sede: C.so V. Emanuele, 35 - 72012 CAROVIGNO (BR)
DALLA PROVINCIA PER CAROVIGNO
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consigliere dei DS si è, ancora, adoperato in favore di Torre Guaceto nella redazione del Programma di tutela ambientale. Ha elaborato un ordine del giorno da presentare alla discussione del prossimo Consiglio Provinciale in cui chiede l’ intervento autorevole del Presidente della Provincia perché, nella redazione del Piano Energetico Regionale e del Piano di utilizzo della biomasse, siano previste le possibili forme per l’ utilizzo della sansa vergine d’ oliva. Ciò al fine di agevolare gli olivicoltori di Carovigno e di tutta la nostra provincia. In qualità di Presidente della Commissione Pari opportunità, il Consigliere Rosetta Fusco ha avviato un accordo con gli Assessori ai Servizi Sociali dei 20 Comuni della Provincia per realizzare in rete una serie di progetti in favore delle donne lavoratrici e non del nostro territorio. L’ amministrazione provinciale di Brindisi ha già deliberato e appaltato i lavori di pubblica illuminazione sulle strade provinciali. In questo progetto, il Consigliere Provinciale dei DS Rosetta Fusco, ha chiesto e ottenuto l’ illuminazione della Carovigno-Serranova, in prossimità di Masseria Pezze D’ Arena, per un tratto di 200 metri. Ha altresì ottenuto l’ illuminazione della Carovigno-San Michele, nei pressi della zona abitata, per un tratto di 200 metri, attraverso l’ installazione di pali elettrici. Per finanziare le due opere, sono stati stanziati 22.500 euro, immediatamente spendibili. Il Consigliere Provinciale Rosetta Fusco ha inoltre chiesto un intervento immediato del Presidente della Provincia per la risoluzione definitiva delle questioni legate all’ impianto di depurazione. Il depuratore è stato inserito tra le priorità dell’ Accordo di Programma Quadro che il centrosinistra alla Provincia ha elaborato e approvato nel Consiglio Provinciale del 31 marzo con la sola presenza della maggioranza.