Trascrizione Del Consiglio Comunale Del 21.09.09

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COMUNE DI SEVESO

PUNTO N. 1 O.d.G. C.C. DEL 21 SETTEMBRE 2009

RISPOSTE AD INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE

PRESIDENTE

Prima di procedere con l’appello e iniziare i nostri lavori, io inviterei tutti presenti ad un minuto di silenzio per ricordare quei nostri sei italiani che sono caduti in Afganistan, sei ragazzi che non possiamo non considerare autentici eroi. …si procede ad un minuto di silenzio… PRESIDENTE

Procediamo con l’appello, la parola al signor Segretario. SEGRETARIO GENERALE

...procede all’appello nominale... PRESIDENTE

Grazie signor Segretario, io volevo solo avvertire i Consiglieri che la prosecuzione dei punti non trattati la scorsa riunione del Consiglio Comunale avverrà ad inizio della prossima riunione che faremo il giorno 29. Questo per due ordini di motivi. Uno che nella riunione di questa sera avevamo sentito il desiderio da parte di diversi gruppi di dedicare la serata esclusivamente all’argomento ASPES e quindi non mi era sembrato opportuno incidere con altri quattro o cinque punti che avrebbero sicuramente portato via un bel po’ di tempo. Il sec ondo motivo era che nella riunione del 14 non era previsto il proseguimento, quindi avremmo dovuto fare un’altra convocazione. Sappiate che nella prossima riunione che verrà decisa domani, ma quasi certamente sarà il 29 settembre, avremo in apertura la prosecuzione dei punti che non abbiamo trattato la volta scorsa.

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Passiamo al primo punto. La prima interrogazione è del Consigliere Garofalo ed è relativa alla biblioteca civica. Risponde l’Assessore Allievi. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Buonasera. Io leggerò il testo dell’interpellanza precedente all’ultima che ho protocollato perché agli atti c’era questa, comunque il senso è sempre lo stesso, quindi non cambia alcunché. ASSESSORE ALLIEVI LUCA

Poi io provvederò a leggere la risposta scritta ch e Le ho già inviato e potremo procedere con le eventuali domande o osservazioni. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Al Consiglio Comunale del 19 maggio posi all’attenzione del Sindaco, dell’Assessore alla Cultura e dei Consiglieri le difficoltà che stava vivendo la nostra biblioteca c omunale. Il concetto si può esprimere in una sola frase: non ci sono abbastanza soldi per comprare i libri e per offrire un servizio di qualità ai cittadini. Nel dicembre 2008 si svolse l’assemblea dei Sindaci di Brianza biblioteche, alla quale non partecipò né il Sindaco, né l’Assessore alla Cultura, ma un rappresentante del nostro Comune. A questa assemblea tutti i presenti votarono un documento programmatico nel quale vennero espressi alcuni parametri per una biblioteca di qualità. In questa occasione si stabilì la volontà di puntare alla qualità del patrimonio bibliotecario. Si pensò in particolare, entro il 2012, di arrivare, attraverso alcuni step, ad un risultato importante, ovvero l’acquisto di 124 libri ogni anno ogni mille persone. Oggi il rapporto di libri nel nostro Comune è di circa 100 libri ogni mille persone. Sono portato ad ipotizzare che a Seveso non interessi questo accordo. Infatti quest’anno i fondi per questo serv izio non sono stati sufficienti e sono pari a zero. Si rischia di portare il dato che ho appena descritto addirittura sotto il cento, ovvero la base dalla quale si voleva partire per migliorare, con il documento firmato da tutti i Sindaci. In generale è diffuso i l sentimento di solitudine nel quale è abbandonato il servizio bibliotecario cittadino.

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Inoltre Vi segnalo che, da un’attenta analisi condo tta dalla Commissione cultura del PD sevesino e in particolare da Martina Santimone, nostro componente della Commissione biblioteca, emerge un quadro tutt’altro che positivo del nostro sistema di promozione e sostegno alla cultura. In particolare desta sostanziale preoccupazione la mancanza di fondi a favore del servizio bibliotecario che persiste da tutto il 2009, i pochi soldi investiti per il rinnovamento del patrimonio bibliotecario sono stati rappresentati dai risparmi delle passate gestioni e sono di esclusivo merito della buona capacità di razionalizzazione del personale che lavora per questo servizio. Considerato che non sembrano esserci segnali che facciano pensare ad un cambiamento di tendenza e nella speranza di sottolineare l’importanza che la biblioteca civica riveste per la nostra comunità, si chiede quali sono le intenzioni dell’Amministrazione in merito a questo tema, quali i progetti, quali i programmi di finanziamento. Grazie. ASSESSORE ALLIEVI LUCA

Procedo a leggere la risposta che Le avevo fatto p ervenire nel mese di agosto. Con riferimento a quanto in oggetto, si forniscono alcuni dati relativi al servizio effettuato dalla biblioteca civica nell’ultimo anno. Nel corso dell’anno scolastico 2008 – 2009, sono state 53 le classi delle scuole sevesine, 16 di scuola dell’infanzia, 19 scuola primaria, 18 scuola secondaria di primo grado che hanno visitato la biblioteca. Agli alunni coinvolti, circa 1.200, ossia il 50% della popolazione scolastica di riferimento, sono stati offerti servizi diversi a seconda della fascia di età.  Visita guidata,  lettura animata e prestito libri per i più piccini,  animazioni per i bambini della scuola primaria e patentino del biblionauta.  Incontro con l’autore e presentazione di Stuzzicali bro per i più grandi È stato questo un primo esperimento ben riuscito e apprezzato dagli insegnanti, di promozione della lettura presso i giovani e di vero e proprio investimento sui giovani stessi. Nei mesi di marzo e aprile sono poi stati organizzati quattro incontri con autori nell’ambito del consueto appuntamento dei lunedì in biblioteca.

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Quanto all’attività di prestito, al confronto di ciascun mese dell’anno 2009, con lo stesso mese dell’anno 2008, emergono valori in costante crescita a dimostrazione del fatto che il sistema esistente tra i Comuni di Brianza biblioteche è un metodo efficace, con il quale mettere a disposizione della cittadinanza l’ingente patrimonio di cui i vari Comuni dispongono. Da questi dati risulta chiaro l’impegno dell’Assessorato nel garantire con le risorse a disposizione, un’offerta di servizi qualitativamente adeguata a favore di tute le fasce d’età della popolazione. Sono pertanto in totale disaccordo con Lei, quando afferma che emerge un quadro negativo del sistema di promozione e sostegno alla cultura nell’ambito della biblioteca civica. Al contrario, mi sembra evidente, da quanto sopra ricordato, che nonostante le ristrettezze di bilancio, sono stati realizzati dei progetti seri e qualificanti, volti anche ad investire su una nuova generazione di giovani, affinché questi crescano maggiormente consapevoli del patrimonio culturale e librario disponibile. Ciò premesso, seppure è innegabile che sussistono degli scostamenti rispetto ai parametri d’incremento della dotazione documentaria, approvati dall’assemblea dei Sindaci tenutasi lo scorso mese di dicembre, è anche vero che non è possibile prescindere dalla crisi economica che la nostra società sta affrontando in questi mesi. In particolare bisogna ricordare che questa crisi h a causato una drastica riduzione delle entrate erariali e sta mettendo sotto stress il bilancio comunale, soprattutto per la copertura delle spese in parte corrente, tra le quali spiccano per importanza le spese legate alle prestazioni sociali, assistenziali a sostegno delle fasce più deboli della nostra comunità. È dovere di un’Amministrazione cercare un giusto equilibrio da interventi in cultura e sostegno alle fasce più bisognose della popolazione. Concludo ribadendole la mia completa disponibilità a discutere con Lei le proposte che Ella ha elaborato per la ricerca di forme di finanziamento alternative o complementari a quelle già messe a disposizione da questa Amministrazione Comunale per la biblioteca civica. Questa è la risposta che Le avevo mandato. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Io poi, appena ricevuto questa risposta, ho inviat o un comunicato dove, pur accogliendo la sua analisi che comunque mi trova solo parzialmente d’accordo, ponevo altri dubbi. Lei sottolinea delle cose positive che si sono fatte quest’anno, ma

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sono cose che derivano anche un po’ dal passato. Voglio dire che questo legame che c’è con le scuole dura da un po’ di anni e quindi testimonia che se c’è un’attenzione profonda per l’insegnamento anche alle persone di giovane età per quanto riguarda la biblioteca poi i risultati si vedono. Lei cita comunque le qualità del sistema Brianza biblioteche, sono d’accordissimo. Forse hanno capito ancora prima delle Amministrazioni che lavorare in sinergia, tutti i Comuni quando lavorano assieme, hanno più potenzial ità. Io cerco un libro che a Seveso non c’è, c’è ad Agrate, mi arriva dopo due giorni, è come se lo avessi sotto casa mia. Ma appunto per quello, noi abbiamo il dovere, essendo nel sistema Brianza biblioteche, di non venire meno al patto che tiene assieme tutta la rete, altrimenti saremmo la pecora nera di un sistema sul quale non vogliamo essere dei parassiti. Lei disgraziatamente fa un errore nella sua letter a, cita i quattro eventi denominati Lunedì in biblioteca. Per tre di questi non ci sarebbero problemi, ma l’altro ha gettato veramente un po’ di fango sul nostro Comune. Forse non lo ricorda, Lei o il Presidente della biblioteca avete invitato un giornalista notoriamente razzista e poco conforme alle buone maniere, quindi da quel punto di vista quei soldi sarebbero stati meglio spesi comprando degli altri libri classici. Poi c’è la crisi economica, però non si può per questo evitare qualsiasi investimento, soprattutto perché noi, facendo parte di questo sistema, in realtà non facciamo una spesa per i libri, impoveriamo il nostro sistema bibliotecario e in più avremo una retta più alta da pagare nel sistema Brianza biblioteca. Un’ultima considerazione è la chiarezza, comunque se è vero, ed è vero, che ci sono questi problemi economici, poi ogni Amministrazione Comunale decide dove incanalare i suoi fondi, è anche vero che non c’è stata comunicazione. Ci sono state solo due Commissioni biblioteca, tra l’altro per decidere alcun ché, perché poi le decisioni, come la questione Blondé, sono state prese senza chiedere consiglio. Si sono visti i risultati. Non c’è stata conversazione per quanto riguarda questo problema. Si poteva convocare una Commissione per esaminare assieme questa situazione. Grazie. ASSESSORE ALLIEVI LUCA

Diciamo che la sua opinione sull’incontro con Blondé è noto a tutti. C’è stata anche una fiorente letteratura giornalistica a

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riguardo, quindi direi di lasciarla da parte perché già le interrogazioni sono tante e ASPES incombe. Io passerei in rassegna ancora una volta la sua interrogazione, perché volevo soffermarmi su un paio di punti. Lei dice anche che nel dicembre del 2008 si svolse questa assemblea dei Sindaci di Brianza biblioteca alla quale non partecipò né il Sindaco, né l’Assessore alla Cultura, ma un rappresentante del nostro Comune. Andò il Presidente della Biblioteca, che non poteva votare, perché non poteva essere munito di delega, in quanto la delega poteva essere data solamente all’Assessore competente, oppure ad un Consigliere. Ma perché andò il Presidente della biblioteca e non andai io o il Sindaco? Forse perché effettivamente il documento che era stato proposto non convinceva fino in fondo. Io son o d’accordo con Lei e Lei ha capito benissimo dalla mia rispost a come il sistema di Brianza biblioteche sia assolutamente fondamentale. Sono io il primo a pensare che l’unico modo per razionalizzare le risorse sia trovare delle sinergie a livello di Comuni e quindi con strutture sovraccomunali che riescano ad ottenere delle economie di scala. Il punto però è capire, in una congiuntur a così negativa, era proprio quello il momento di andare a far sì che entro quattro anni il Comune di Seveso debba farsi carico di un aumento del 20% delle spese per l’acquisto di libri? È una scel ta. In teoria avendo a disposizione i soldi, certo, io sarei il primo a dire: facciamolo subito, ma facciamo il 20% su base annua, non in quattro anni. Peccato però che, a differenza di uno Stato, io non posso stampare moneta, quindi devo fare affidamento sulle risorse che mi vengono date. Secondo punto. Tutti i presenti votarono un documento programmatico nel quale vennero espressi alcuni parametri per una biblioteca di qualità. È il famoso aumento, questo step intermedio che ci porta al 2012 e via dicendo. Mi sono fatto dare la lista dei presenti. È vero, avevano raggiunto la maggioranza per fare l’assemblea, però siamo al 68,9%, ce n’è fuori un 31%. Cosa ne pensa il 31% di questo accordo? Infatti io, dato che sono curioso, andrò a richiedere a tutte le Amministrazione di Brianza biblioteche, alla luce della situazione della congiuntura internazionale e delle situazioni delle casse comunali di ciascuno dei loro Comuni, se sono in grado o meno di far fronte a questa spesa, oppure se non ritengono opportuno, così com’è successo per i parametri di Maastricht con l’intervento dello Stato nell’economia, con l’aumento della massa monetaria negli Stati Uniti e in Europa, se non è il caso di allentare un attimo questi parametri. Hanno allentato i parametri di Maastricht, vorrei capire perché non è possibile allentare i parametri di Brianza

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biblioteche. Il che non significa allentarli per sempre o menefreghismo assoluto nell’acquisto di libri o di materiale documentale per le biblioteche, significa che di fronte a determinate situazioni che sono una tantum, determinate situazioni contingenti, è necessario poter operare con degli strumenti che siano flessibili. Questa è la mia convinzione, che non significa, quando il mercato ripartirà, quando l’economia ripartirà, potremo benissimo pensare di recuperare il terreno perduto. Questo è un mio personale cruccio e anche un mio personale dubbio, nonché interesse a conoscere come stanno veramente le cose. Per quanto riguarda il fatto che non sono stati acquistati libri durante l’anno in corso, sono stati acquistati 592 libri, su un acquisto potenziale, quello che ci dovrebbe portare al pareggio, secondo i nuovi parametri, di 2.253. Ovviamente siamo al di sotto. È anche pur vero però che, se facciamo il conto che il costo medio che viene stimato di Brianza biblioteche per un libro è di 15,50€, noi dovremmo spendere 25.000€. Anche qui, per il prossimo anno sono scelte politiche, cosa facciamo? La biblioteca fa solo la biblioteca? Noi destiniamo magari un po’ di risorse in più alla biblioteca, tagliamo altri eventi. Quest’anno abbiamo fatto un cinema sotto le stelle che è durato dodici serate, anziché quattro, la scelta potrebbe essere: ritorniamo a quattro e destiniamo il saldo del risparmio da una manifestazione sull’acquisto di libri. Si può fare tutto, sono scelte politiche. Bisogna avere la consapevolezza però che nel momento in cui si tratta di dover amministrare delle risorse che sono finite, bisogna operare delle scelte. La coperta è corta e ovunque la tiri, scopr i un’altra parte. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Aggiungo solo una cosa. PRESIDENTE

Non è prevista una replica. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

L’Assessore mi ha fatto una domanda…

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PRESIDENTE

L’Assessore non può fare domande. Io ricordo che l a volta scorsa, sette giorni fa, su questo stesso tema io avevo detto esattamente questo. Il Consigliere Tagliabue si era letto il regolamento ed era venuto a chiedermi: fammi vedere la frase che dice questo e io gliel’ho fatta vedere. Se andate a vedere l’articolo 70… ma lo dico perché sennò stiamo tutta la sera a parlare della biblioteca. Credo che ci siano tante persone, non solo i Consiglieri Comunali, che sono venuti per ASPES. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Farò un’interpellanza nuova per dire che mille e passa Euro per l’associazione Econord potevano essere spesi in altro modo e così per l’ufficio …. PRESIDENTE

Questa è una dichiarazione politica prevista, ma se non ci diamo un minimo di ordine, è evidente che intervengono solo quelli che hanno il coraggio di prendere il microfono e intervenire. ASSESSORE ALLIEVI LUCA

Presidente, per chiudere anche questo contenzioso. Ho la dote di sintesi, evitiamo di far perdere tempo al Consiglio Comunale, è meglio che se ci troviamo io e Lei, a breve convocherò una Commissione biblioteca, ho già parlato sabato, sia col Presidente, che con il Vice Presidente, ci troviamo anche in quella sede e discutiamo più vis a vis e per tutto il tempo che reputiamo necessario PRESIDENTE

Grazie Assessore. La seconda interrogazione Consigliere Houeis relativa alla LR n. 13/09.

è

del

CONSIGLIERE HOUEIS FEDERICO

Buonasera a tutti. Su gentile richiesta dell’Assessore Alari, data la corposità della mia interrogazione, anche in accordo col Consigliere Formenti, che ne aveva presentata una sullo stesso argomento, ci è stato gentilmente chiesto di poter aspettare il

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prossimo Consiglio per dare il tempo necessario all’Assessore a darci una risposta esaustiva. PRESIDENTE

Va bene, grazie. Passiamo alla terza. Consigliere Butti, interpellanza relativa all’impostazione nuove tariffe per utilizzo impianti sportivi. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Buonasera a tutti. Presidente, esposizione, risposta, replica. Così funziona? PRESIDENTE

Esposizione, risposta, replica ed eventualmente replica di chi aveva risposto. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

L’Assessore prima ha parlato eventuale replica. Giusto per capire.

dieci

minuti

con

questa

PRESIDENTE

Gli articoli 6 e 7. L’interrogazione è sinteticamente illustrata al Consiglio dal presentatore contenendo l’esposizione nei cinque minuti. Il Sindaco o Assessore devono ri spondere nel tempo di dieci minuti. Alla risposta può replicare solo il Consigliere interrogante per dichiarare se sia soddisfatto o meno e per quali ragioni, contenendo il suo intervento entro cinque minuti. Alla replica del Consigliere, può seguire a chiusura, un breve intervento del Presidente oppure del Sindaco o dell’Assessore. Questo come riferimento è il punto 7 dell’articolo 70. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Leggo. L’interpellanza. Vista la convocazione della consulta dello sport per il 18 settembre, per discutere l’impostazione di nuove tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi, si chiede

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se l’Amministrazione è consapevole dei rischi di ricaduta sull’utenza e sull’attività delle società che lavorano, offrendo al territorio un indispensabile apporto sociale. SINDACO

Volevo tranquillizzare il Consigliere Butti perché la riunione che abbiamo fatto venerdì sera è stata una riunione in cui io ho reso tutti edotti delle difficoltà economiche che in questo momento il Comune passa, ma ho trovato d’altra parte nei rappresentanti delle associazioni sportive che hanno a che fare con la gente, una piena consapevolezza a loro volta delle difficoltà economiche, per cui c’è stato un grosso lavoro collaborativo, nel senso che lavoreremo sul risparmio. È stata fatta un’analisi dei costi che sono correlati all’attività sportiva, i costi in gas, in illuminazione, in tutto quello che ne concerne e abbiamo deciso di lavorare per due mesi seriamente sull’abbattimento dei costi. Per cui ringrazio lo spirito di collaborazione dei membri di questa consulta che hanno assolutamente compreso l’importanza di questo lavoro da svolgere. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io ho fatto questa interpellanza perché ero venuto a sapere di una serie di nuove tariffe che l’Amministrazione aveva intenzione di proporre per regolamentare l’utilizzo delle attività sportive. Dal momento che diverse sono state le prese di posizione nei confronti del mondo associativo sevesino in questo e quasi sei mesi di questa Giunta, dove non si è capito qual è la vera volontà dell’Amministrazione. Io mi riferisco per esempio a come ancora latita una soluzione rispetto alla gestione del Centro anziani, di com’è stata gestita la questione relativa all’Agenzia 21, di come poco chiari siano i risvolti sulla situazione relativa alla Appetitosa o, per parlare delle attività sportive, per esempio da quanto si parla di una possibile convenzione con la società base per il centro sportivo di Via Cavalla che non è stata ancora definita. Questi sono una serie di tasselli che ci portano a pensare che non ci sia un’attenzione dovuta al mondo associativo sevesino. Noi vogliamo ribadire che la funzione sociale e di sussidio alla parte amministrativa che viene dalle associazioni è un elemento fondamentale per una corretta gestione dei servizi. Abbiamo sempre sostenuto che non condividiamo la scelta di dare contributi a pioggia, bensì su progetti mirati e questo lo

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ribadiamo. Servono però delle scelte chiare con dei progetti chiari. Fino ad ora non siamo stati in grado di vedere qual è l’assetto strategico. In ultimo, riferendomi più specificatamente alle associazioni sportive, leggevo proprio in questi giorni sul sito della BA.SE, le lamentele di un genitore che si riferiscono a fatti reali, per esempio il fatto che 60 bambini non hanno potuto avere accesso alle attività proposte da BA.SE in quanto mancavano le strutture per garantire uno spazio a questi bambini. C’è una situazione, sempre in riferimento alla BA.SE dei campi sportivi, dei centri in continua evoluzione. Il campo di Via Ortles, gli spogliatoi di Via Ortles sono in una situazione critica. La situazione di Via Cavalla non è tanto migliore, da diversi anni si parla della possibilità di creare un campo da gioco con erba artificiale, anche questo non è stato possibile. Io auspico che dall’Amministrazione arrivino delle risposte chiare. Se c’è la possibilità di convergere e di dare in gestione alcuni spazi alle associazioni, che si valuti seriamente questa possibilità in modo da risolvere situazioni che altrimenti l’Amministrazione da sola non è in grado di fare. SINDACO

Guardi che è esattamente quello che stiamo facendo, perché con la Briantea il Palasport di Baruccana è stato dato in una forma di concessione. Il problema della concessione è che non è una cosa così semplice, perché la concessione è un contratto che vincola le due parti, per cui ad un certo momento a volte è anche difficile per il contraente dall’altra parte prendere degli obblighi che siano di un certo tipo, soprattutto in una posizione economica di difficoltà come quella che stiamo vivendo in questo momento. È chiaro che chi va a gestire un impianto e l’ha in concessione, deve caricarsi di tutta una serie di costi e di tutta una serie di cose per cui noi stessi ci rendiamo conto di come possa essere difficile per una società fare questo. Però è chiaro che questo discorso di sussidiarietà soprattutto nel campo sportivo e nel campo degli anziani è assolutamente ineludibile. Noi non potremmo assolutamente prestare i servizi che prestiamo oggi se non avessimo uno spirito di collaborazione con le associazioni sportive, con il mondo degli anziani. Per cui non abbia preoccupazioni, perché questa collaborazione continua ed è in atto. Le assicuro c he è anche constatabile su iniziative, come ha fatto il C.d.A. recentemente, sono di ottimo livello.

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PRESIDENTE

Grazie. Passiamo alla interpellanza successiva relativa all’emersione di lavoro irregolare, presentata del Consigliere Marzorati. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Buonasera. Il contesto è relativo a questa nuova n ormativa voluta dal Ministro del Welfare Sacconi che io condivido dell’emersione del lavoro irregolare che riguarda in particolare le badanti, comunque il lavoro domestico che sappiamo essere un problema delle nostre famiglie. Credo che in questo senso non si tratti di una sanatoria, ma di una risposta ad un bisogno effettivo di persone che già lavorano da tempo sul nostro territorio e quindi hanno titolo e hanno un posto di lavoro. Io ho sempre sostenuto che tramite il lavoro si può concedere una permanenza collegata ad un bisogno che esprime la nostra società. In questo senso il momento è molto delicato perché c’è tempo fino alla fine di questo mese e quindi chiedevo all’Amministrazione, tra l’altro ho visto che nell’ultima Giunta sono state approvate le collaborazioni con le ACLI per quanto riguarda lo Sportello immigrazione, chiedo  Se è stato predisposto da parte dell’Amministrazione Comunale uno sportello di informazioni per i lavoratori interessati da tale normativa.  Se è stato organizzato un incontro con le associazioni del territorio interessate e coinvolte nella relazione con le famiglie e i lavoratori (patronati, associazioni sociali, sindacati)  Se è stato organizzato un incontro e un momento di condivisione e organizzazione con le ACLI che offro no nel territorio un servizio di sportello per i lavoratori cittadini italiani e comunitari ed extracomunitari.  Se sono stati predisposti per i soggetti interessati alla normativa, comprese le famiglie materiali informativi e avvisi pubblici. Di questa interpellanza chiedo anche una risposta in forma scritta. Grazie. PRESIDENTE

Grazie Consigliere. Risponde l’Assessore Volpi.

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ASSESSORE VOLPI LUCA

Buonasera. Ho scritto la risposta che non ho ancora protocollato e domani mattina poi la faccio avere. Lo sportello colf e badanti è attivo presso l’URP dal 9 settembre scorso. Nasce ed opera in virtù della collaborazione sinergica tra il personale dei servizi sociali e l’URP dell’ufficio servizi demografici e della polizia locale. Il sudd etto sportello non solo fornisce informazioni all’utenza, ma provvede altresì all’inserimento e all’invio telematico delle domand e. Lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 10,30 ed il mercoledì dalle ore 15 alle 16,30. Per le informazioni sono a disposizione due linee telefoniche. Una dell’URP e una dei servizi sociali. Visto le tempistiche ristrette, la normativa infatti ha concesso il solo mese di settembre per l’emersione del rapporto di lavoro irregolare di colf e badanti, sono stati contattati i patronati ACLI operanti sul nostro territorio di ve rificare la loro disponibilità ad assolvere le incombenze richieste dal DL 78 del 01.07.09, convertito in legge n. 102 del 03.08.09. Solo le ACLI di Seveso centro hanno manifestato la propria disponibilità all’apertura di uno sportello in grado di fornire le informazioni necessarie, oltre che di supportare gli utenti nella compilazione della documentazione, evidenziando nel contempo di non essere in condizione di eseguire l’invio telematico delle domande al Ministero dell’Interno. Per quest’ultima operazione l’utente è invitato dagli addetti alle ACLI di Seveso centro a rivolgersi allo sporte llo ACLI del Comune di Cesano Maderno. Per questa ragione ed in seguito alle richieste continue di delucidazioni sulla normativa in oggetto pervenute a diversi uffici comunali, si è ritenuto opportuno offrire un servizio completo, idoneo ad assolvere a tutte le incombenze procedurali previste dal Ministero dell’ Interno. Oltre a ciò si segnala che è stata predisposta adeguata informativa per l’intera popolazione, con l’affissione di manifesti, stampa di volantini distribuiti nei negozi e nei luoghi pubblici, redazione di comunicati pubblicati sul sito del Comune e sulla stampa locale al fine di rendere maggiormente capillare la circolazione delle informazioni. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

La ringrazio per la risposta. Non ho visto questa grande informazione diffusa come Lei dice sul territorio. Prendo atto e quindi chiederò anche ai patronati se questa comunicazione c’è

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stata. Nel senso che Lei lo sa che a me sta a cuore il fatto che, di fronte a queste situazioni, si risponda cercando nel rapporto sussidiario chi è più vicino e ha svolto questo lavoro già da tempo. Quindi è evidente che una delle tentazioni dell’ente pubblico come è sempre rispondere in prima persona. Io credo che chiederò se quello che Lei ha detto sul rapporto co n il terzo settore, poi corrisponde. Siccome ho una situazione di questo tipo in casa, mi recherò mercoledì per vedere se effettivamente Voi fate l’invio con la password telematica. È una cosa che userò immediatamente. Quello che Le chiedo è di fronte ad una situazione che è molto breve nel tempo e deve essere anche così, nel senso che non può essere più di un mese la raccolta di questi dati, sennò si genererebbero situazioni magari non completamente legali di fronte all’emersione. Quindi il tempo deve essere molto ristretto. Però è vero che la situazione che ha portato questa normativa era già conosciuta nei mesi prima dell’estate, quindi in questo senso credo che uno sforzo debba essere fatto perché non siano solo gli uffici comunali a rispondere a questi bisogni, ma si crei una sinergia maggiore col terzo settore. Grazie. PRESIDENTE

Grazie Consigliere. La prossima interrogazione Consigliere Mastrandrea relativa a Sportissimo.

è

del

CONSIGLIERE MASTRANDREA MARCO

La do per letta, volevo cercare di capire quali ci rcostanze hanno reso tale l’esclusione dell’edizione 2009 di Sportissimo come scelta amministrativa da parte della Giunta Comunale. PRESIDENTE

Risponde il signor Sindaco. SINDACO

Per me è stato squisitamente economico perché il costo di Sportissimo è intorno ai 7/8.000€ per cui abbiamo preferito privilegiare proprio come promozione dello sport all’interno delle scuole quell’iniziativa che ritengo assolutamente opportuna proprio di portare lo sport in mezzo ai bambini. Per cui quella è una situazione che sicuramente è più pregnante rispetto ad una

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giornata domenicale che si brucia in poche ore, mentre invece in realtà poter toccare con mano la realtà dello sport all’interno del mondo scolastico mi sembrava che meritasse di essere finanziata. Avessimo l’età dell’oro di qualche anno fa, avremmo proseguito anche Sportissimo, però è un lusso che non ci possiamo più permettere. CONSIGLIERE MASTRANDREA MARCO

Premesso che non sono assolutamente soddisfatto della risposta perché tra l’altro con questa risposta si smentiscono le frasi dette un anno fa. Secondo, non mi risulta che agli atti sia dato avvio né al progetto la scuola per lo sport, né al progetto di psicomotricità nelle scuole materne. Quindi questi erano altri due progetti che venivano fatti proprio per inserire lo sport all’interno delle scuole e quindi chiedo come mai a fine settembre questi progetti che di solito vengono consegnati alle scuole prima dell’avvio dell’anno scolastico, non siano ancora stati sottoposti o quanto meno approvati. SINDACO

Mi spiace che il Consigliere Mastrandrea sia un po’ scollato dal suo collega amico Assessore al Bilancio. Se questi progetti non vanno avanti è solo perché stiamo cercando di reperire i fondi, che oggi non ci sono. CONSIGLIERE MASTRANDREA MARCO

Visto che si parla degli assetti, mi sembra che i fondi per altre manifestazioni nuove si siano trovati. PRESIDENTE

Non vorrei essere costretto a chiedere all’Assessore al Bilancio, cosa che ho attentamente evitato in quest’anno di crisi così conosciuta, di chiedere di mettere a bilancio anche lo stanziamento non indifferente per il sistema elettronico nell’assegnazione della parola. L’ultima interrogazione è stata presentata dai Con siglieri del PDL ed è relativa alle celebrazioni verso il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Prego Consigliere Pontiggia.

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CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO

Buonasera. Leggo solo la parte finale dell’interro gazione per non sottrarre tempo. Celebrazioni verso il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Quali iniziative prevede il Sindaco e l’Assessore alla partita per l’anno 2009/10 per preparare la cittadinanza alle celebrazioni nazionali del 150° dell’Unità d’Italia nel 17.03.11 . Spero che l’Assessore non mi dica che non ci sono soldi. Grazie. PRESIDENTE

Risponde l’Assessore Allievi. ASSESSORE ALLIEVI LUCA

Io riterrei opportuno leggere le due premesse che Lei fa alla sua interrogazione perché sono il ponte che mi fa cominciare nella mia risposta. Considerato che Il 10 Novembre 20009 si celebra il 150° anniversari o della Pace di Zurigo con la quale la Lombardia venne liberata dall’impero austriaco e riunita al Regno di Sardegna Considerato che La valenza simbolica delle celebrazioni rimanda ad un messaggio di identità e di unità nazionale e testimonia l’impegno di valorizzare il territorio nazionale come espressione di realtà e peculiarità di tutte le Regioni ed i territori che le compongono. Dato che il tema è molto sensibile, nonostante non mi piaccia rispondere alle interrogazioni preparandomi per iscritto, ho preparato un piccolo documento. Premesso che con la Pace di Zurigo la Lombardia non venne riunit a al Regno di Sardegna, perché non ne aveva mai fatto parte, bensì essa fu unita annessa al medesimo regno di Sardegna per la prima volta, mi è gradita l’interrogazione per puntualizzare in quale abbaglio storico stia cadendo l’intero paese in merito alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Il 17.03.1861, a seguito delle conquiste militari e delle annessioni derivanti dai vari plebisciti svoltesi in alcune Regioni, fu proclamato a Torino il Regno d’Italia e Vittorio Emanuele II

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ne assunse la corona per grazia di Dio e volontà della nazione, come recitava la formula del tempo. Nel 1861 l’unità territoriale era ben lungi dall’essere compiuta. Mancavano infatti Venezia (terza guerra d’indipendenza), Roma (20 settembre 1870), Trento, Triste e l’Istria (qua rta guerra d’indipendenza oppure prima guerra mondiale). Quindi la celebrazione della vera unità territoriale del paese andrebbe celebrata il 04.11.18, ricorrenza dei cento anni dalla fine della prima guerra mondiale. In quest’ottica, per rispondere all’interrogazione, l’Amministrazione Comunale si è già impegnata nel finanziare la stampa dell’opuscolo edito dal gruppo Alpini della Valle del Seveso, nella passata ricorrenza del 4 novembre per commemorare il 90° anniversario. Comunque i fatti accaduti nel 1861 verranno ricordati opportunamente sulla base sia delle indicazioni che ci perverranno dalle autorità preposte, sia mediante eventuali visite a Torino (Parlamenti subalpino), a Solferino e San Martino sui luoghi delle battaglie risorgimentali e con conferenze da parte di personalità che verranno successivamente valutate. Il tutto ovviamente in base alle risorse disponibili che anche il comitato interministeriale preposto a tali celebrazioni si spera vorrà fornirci. Al momento però è proprio questo il punto principale. Che tipo di indicazioni perverranno da parte di tale comitato, in sostanza che linea tenere per queste celebrazioni. Al momento infatti non sembra esserci unità d’intenti per quanto riguarda questa manifestazione. A tal proposito ho recuperato alcuni articoli che parlano dell’argomento e sono la testimonianza delle discussioni in corso. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dava nti ai giovani del PDL poco meno di una settimana fa… …inizio lato B prima cassetta… …ha consigliato di leggere un libro che considera il Risorgimento e l’Unità d’Italia che ne scaturì, due disgrazie, due catastrofi frutto di una medesima, oscura cospirazione. Non un processo storico non privo di ombre, come tutti i fenomeni storici, ma come l’irruzione di uno spirito diabolico, che, attraverso l’arrogante imperialismo piemontese sabaudo, decise di operare una violenta scristianizzazione dell’Italia . Il libro che Berlusconi chiede di leggere è quello scritto dalla storica Angela Pelliciari, già ospite della biblioteca civica di Seveso a fine marzo, visto che c’è gente che per la biblioteca non fa nulla, abbiamo anche invitato qualcuno che …

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CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO

Non mi obblighi a rispondere visto che il Presidente non me lo permette. ASSESSORE ALLIEVI LUCA

Tanto ci vediamo alla Commissione Biblioteca. La s torica Angela Pellicciari infatti è autrice di questo libro che il premier ha caldamente consigliato di leggere, per correggere ciò che è stato scritto erroneamente sulla nostra storia. Quel Risorgimento raccontato dalla Pellicciari perseguitò i cattolici, s’impossessò con la forza delle terre della Chiesa, saccheggiò conventi, mise al bando gli ordini religiosi, confiscò con brutalità e vandalizzò migliaia di palazzi, intere biblioteche, archivi, quadri, sculture, oggetti sacri, inghiottiti in un battibaleno nelle insaziabili fauci di chi aveva architettato quel complotto massonico e anticristiano. Questo è il Presidente del Consiglio. Poi sempre su Il Corriere, una settimana prima tro viamo: “Negli ultimi dieci giorni i due argomenti sono esplosi nel dibattito sociopolitico italiano. Il rinnovato interesse per il sottosviluppo del sud, con evidenti tentazioni ad un meridionalismo tutto politico e rivendicativo e la frustrazione di dover constatare, anche in relazione alla progettata celebrazione del 150° anniversario dell’Unità, che siamo in piena disunità, in un’azione profondamente divisa”. Scriveva il Sismondi intorno al 1845, che l’Italia è diventata non una nazione, ma un semenzaio di nazioni, in cui ogni città fu un popolo libero e repubblicano. Secoli di unificazione statalista, centralizzata, burocratica hanno offuscato quella convinzione, ma non hanno potuto cancellarne la base fenomenologica ed oggi l’Italia ha ripreso il cammi no di quell’articolata concezione della nazione semenzaio di nazioni. Sono le radici che portano, secondo una famosa frase di Martin Buber, e le nostre hanno superato la prova, dimostrando che avevano torto coloro che pensavano di fare l’It alia senza gli italiani e che lavoravano su nobili opzioni socioistituzionali calate dall’alto. Un’unica pubblica amministrazione, un’unica scuola, un’unica sanità, eccetera, che oggi sembrano a tanti le macerie di un’unità non compiuta. Se le ponessimo a base delle celebrazioni del 2011, finiremmo per dover trarre un bilancio a dir poco frustrante. Su Il Corriere del 20 luglio, Ernesto Galli Della Loggia, lamentando la frammentazione delle iniziative e la dispersione

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dei fondi destinati a commemorare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, chiedeva di concentrare gli sforzi su un grande tema unificante. Perché non pensare di concentrarli sulla vera minaccia che oggi insidia l’unità del nostro paese? La permanenza intollerabile di una questione meridionale. Aggiungerei io: quindi i soldi non li vediamo per le manifestazioni. Poi è stata la volta anche dell’ex ambasciatore a Mosca, il quale ha dichiarato che la data del decesso della nazione italiana risale al 1976, quando la somma dei voti democristiani e comunisti sfiorò il 75%. Adesso l’unica via di salvezza è un federalismo a geometria variabile. Chi ha la possibilità di attuarlo, deve chiederlo con energia, senza aspettarsi che venga concesso dall’alto, perché è chiaro che Roma non cederà mai spontaneamente il suo potere. Direi di concludere con il post scriptum di Montanelli al suo ultimo libro sulla storia italica. “L’anagrafe mi ha consentito o forse mi ha condannato a partecipare a tutte le grandi speranze di questo secolo italiano. Studente negli anni Venti ho sognato come tanti, quasi tutti i miei coetanei, di contribuire a fare del Fascismo una cosa seria e automaticamente ce ne trovammo emarginati. Ci schierammo con le poche forze liberal democratiche della Resistenza e ce ne ritraemmo vedendola trasformata in uno strumento di partito e ridotta a grancassa della sua propaganda col consenso o la sottomissione della maggioranza degli italiani. La speranza di contribuire a qualcosa di buono si riaccese subito dopo la Liberazione, sotto la guida di pochi vecchi uomini del PreFascismo presto anch’essi emarginati dalle nuove leve di mestieranti della politica, abilissimi nei giochi di potere, ma soltanto in quelli. Allora cominciò la degenerazione mafiosa della democrazia, sotto gli occhi indifferenti o ipocritamente indignati di una pubblica opinione alla magia assuefatta da secoli. Oramai sono giunto alla conclusione che la corruzione non ci deriva da questo o quel regime, o da queste o quelle regole, di cui battiamo inutilmente ogni primato di produzione, ci deriva da qualche virus annidato nel nostro sangue e di cui non abbiamo mai trovato il vaccino. Tutto in Italia ne viene re golarmente contaminato. Se ci danno la democrazia, la riduciamo a partitocrazia, cioè un sistema di mafie e la cultura, da cui avrebbero potuto e dovuto venirci moniti ed esempi, si è adeguata come del resto volevano le sue origini. La cultura italiana è nata nel palazzo e alla mensa del principe laico o ecclesiastico che fosse e non poteva essere altrimenti, visto che il principe era in un paese di analfabeti e quindi senza pubblico mercato, il suo unico committente. Mentre

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la riforma aveva sgominato l’analfabetismo, facendo obbligo ai suoi fedeli di leggere ed interpretare i testi sacri senza la mediazione del pastore autorizzato a dare solo qualche consiglio, la controriforma, che faceva del Prete l’unico autorizzato interprete delle scritture, dell’analfabetismo era stata la fabbrica che lasciava l’intellettuale alla mercé in tutti i sensi del suo patrono e protettore. Il quale naturalmente se ne f aceva ripagare, non solo con la piaggeria, ma anche con la difesa del sistema su cui si fondavano i suoi privilegi. Così si formò quella cultura parassitaria e servile che non è mai uscita dai suoi circuiti accademici per scendere in mezzo al popolo a compiervi quell’opera missionaria di cui le è sempre mancato non solo la vocazione, ma anche il linguaggio. In Italia il professionista della cultura parla e s crive per i professionisti della cultura, non per la gente e istintivamente cerca ancora un principe di cui mettersi al servizio. Scomparsi quelli di una volta, il loro posto è stato preso dai depositari del potere, cioè dai partiti e questo spiega la cosiddetta organicità dell’intellettuale italiano, sempre schierato dalla parte verso cui soffia il vento. Se è vero che l’ambizione di ogni intellettuale è di diventare il direttore della pubblica coscienza, l’intellettuale italiano la sella all’incontrario, mettendosene a rimorchio e facendo la mosca cocchiera di tutti i suoi eccessi e sbandate. Ecco il motivo per cui ho deciso di rinunciare al seguito di questa storia che del resto rischia di avvilirsi a cronaca giudiziaria. Ho smesso di credere all’utilità di una storia scritta al di fuori di tutti i circuiti della politica e della cultura tradizionali, anzi, ad essere sincero sino in fondo, ho smesso di credere all’Italia. In un’Italia come questa anche una sceneggiata può bas tare a provocarne la decomposizione, sangue non ce ne sarà . L’Italia è allergica al dramma e per essa nessuno è più disposto ad uccidere e tanto meno a morire. Dolcemente, in stato di anestesia, torneremo ad essere quella terra di morti abitata da un pulviscolo umano che Montaigne aveva descritto tre secoli or sono. O forse no, rimarremo quello che siamo, un conglomerato impegnato a discutere con grandi parole di grandi riforme a copertura di piccoli giochi di potere e d’interesse. L’Italia è finita o forse, nata su plebisciti burle tta, come quelli del 60/61, non è mai esistita che nella fantasia di pochi sognatori ai quali abbiamo avuto la disgrazia di appartenere. Per me non è più la patria, è solo il rimpianto di una Patria”.

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PRESIDENTE

Grazie Assessore. Per la cronaca l’Assessore è intervenuto undici minuti contro i dieci previsti, non un’ora contro dieci minuti. Questa sera stiamo controllando gli interventi. Prego Consigliere Pontiggia. CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO

Io ringrazio l’Assessore Allievi per la lezione di storia, di tutte queste parole ho capito solo una cosa, che iniziative non se ne faranno e saranno difficili. Grazie. PRESIDENTE

Grazie Consigliere. Abbiamo terminato le interpellanze e le interrogazioni. Se qualche Consigliere vuole presentarne di nuove… Prego Consigliere Lucchini. CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Buonasera a tutti. La mia interrogazione ha come o ggetto i ripetitori che ci sono a forma di padella sulla torre del Comune di Seveso. Premesso che Sulla torre della sede del Comune di Seveso, in Via Vittorio Veneto 3/5 sono state installate delle antenne a forma di padella, le stesse deturpano l’edificio che è tutelato dalle normative gestite dal Ministero per i beni culturali. Chiedo di sapere 1. Per quale motivo sono state installate le suddette antenne? 2. Il ministero o la sovrintendenza ai beni culturali ha autorizzato la base delle antenne? 3. È intenzione di questa Amministrazione mantenere installati i ripetitori a forma di padella sulla torre civica? Con riferimento al regolamento del Consiglio Comunale, chiedo risposta verbale e scritta durante la prossima seduta dell’assemblea civica. Grazie. PRESIDENTE

Grazie Consigliere. Consigliere Marzorati.

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CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Presento questa interpellanza. Interpellanza in me rito al posizionamento dei rallentatori di velocità. In queste ultime settimane sono stati collocati sul territorio comunale dei rallentatori di velocità in molte strade della città. Secondo il Codice della strada i cosiddetti dossi possono essere posti in opera solo in strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, eccetera. Rimane comunque vietato l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per i servizi di soccorso e di pronto intervento. A ragione di questo chiedo: 1. Per la collocazione dei rallentatori sono stati sentiti gli operatori dei servizi di pronto intervento ed è stata concordata con loro la messa in opera? 2. La messa in opera corrisponde ad un preciso Piano d’intervento sulla rete stradale? 3. Che ruolo ha avuto lo studio sulla viabilità realizzato dall’esperto contattato dall’Amministrazione a suo tempo e mai presentato in Consiglio Comunale? 4. A proposito, quando si ha intenzione di presentare il lavoro in Consiglio Comunale? 5. Qual è il costo complessivo della messa in opera dei rallentatori di velocità? 6. corrisponde la collocazione a quanto disposto dal Codice della strada? Grazie. PRESIDENTE

Grazie Consigliere Marzorati. Non ci sono altri intereventi.

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PUNTO N. 2 O.d.G. C.C. DEL 21 SETTEMBRE 2009

RELAZIONE ASPES SUL BILANCIO E ATTIVITÀ DELL’AZIENDA

PRESIDENTE

Secondo punto. Invito a prendere posto e lo ringra zio della sua presenza, il Presidente di ASPES, Antonio Matta . Intanto Vi presento tutti i convenuti. Questa sera abbiamo, oltre che il Presidente di ASPES, i componenti del C.d.A., il Direttore generale e il legale dell’azienda. Io direi che il punto all’ordine del giorno lo aff rontiamo con questa modalità. Adesso ascoltiamo la relazione del Presidente, dopodiché apriamo il dibattito e a quel punto Vi darò alcune indicazioni sulla modalità, perché sarebbe nei limiti del buonsenso, cosa non sempre gradita e condivisa, sarebbe mia intenzione ampliare i tempi di discussione rispetto a quelli previsti dal Consiglio Comunale, nei limiti del buonsenso. Vi illustrerò qual è la mia indicazione sui tempi e le modalità per venire incontro un po’ meglio alle esigenze dei Consiglieri Comunali. Dopodiché pensavo che ci poteva essere una carrellata di interventi da parte dei Capigruppo. La parola ad Antonio Matta, Presidente di ASPES. ANTONIO MATTA

Come premesso dal Presidente del Consiglio, giusto come abbrivio e visto che il dato ufficiale su cui oggettivamente è possibile parlare e confrontarsi oggigiorno, è quello del Bilancio chiuso al 31.12.08 che abbiamo approvato nell’assemblea di fine giugno. Come abbrivio all’argomento, leggerei appunto la relazione che avevo letto in quella occasione. Il Bilancio chiuso al 31.12.08 è stato caratterizza to da un sensibile incremento dei ricavi, notevolmente cresciuti grazie al nuovo servizio sulla gestione degli immobili e delle strade comunali, conferito nella primavera dello scorso anno ad ASPES e al costante e soddisfacente aumento, tra le altre voci, sia del fatturato della farmacia, che del servizio cimiteriale, che sono due tra i nostri asset fondamentali. L’aumento del fatturato è coinciso con l’incremento dei costi per il personale, in quanto la gestione del nuovo servizio ha obbligato la società a prendersi carico dei dipendenti comunali

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che tuttora svolgono il servizio stesso. Si trattava di dipendenti che prima erano comandati ad ASPES, adesso sono passati direttamente in carico ad ASPES. Altro dato da sottolineare di notevole importanza è che per l’anno 2008 ASPES non ha ricevuto alcun dividendo dalla società partecipata Gelsia, contrariamente a quanto accadde nell’esercizio precedente che invece beneficiò di un corposo divid endo. Il tentativo finora riuscito di preservare quanto più possibile la gestione finanziaria ottenuta anche attraverso la concertazione con i fornitori nell’allungamento dei nostri tempi di pagamento, permetterà all’azienda di far fronte ad eventuali sofferenze finanziarie che dovessero presentarsi nel caso una delle voci principali di Bilancio, appunto la manutenzione strade di immobili comunali, non fosse adeguatamente finanziata. Ricordo, per chi ancora non lo sapesse, ma ormai è argomento noto, che il capitolo di spese comunali di copertura di questo servizio è finanziato dagli oneri di urbanizzazione. Lo scenario anche macroeconomico generale, non solo locale o nazionale, ma addirittura internazionale, vede invece una quasi totale paralisi del mercato immobiliare con il risultato che le aspettative di gettito di oneri da parte di tutte le Amministrazioni pubbliche sono andate quasi totalmente disattese. Ciò nonostante, operando in autofinanziamento, abbiamo effettuato oltre settecento interventi nell’ultimo anno. Alcuni di questi hanno riguardato anche recentemente le scuole dove c’era un’esigenza marcata d’intervento e che era stata sollecitata dagli insegnanti e dalle famiglie stesse. Si è dunque fatto il possibile per abbassare ed economizzare anche tutti gli altri costi fissi di gestione. Il Bilancio, che, come mission di ogni municipalizzata, chiude in leggerissimo utile netto, è da definirsi veramente soddisfacente, anche in considerazione delle critiche condizioni di mercato attuali e della necessità di dover gestire finanziariamente il rientro su parecchie esposizioni debitorie anche rilevanti, ereditate da esercizi precedenti, alle quali però non si è permesso, attraverso un’attenta analisi finanziaria ed economica, d’influenzare il numero e la qualità dei servizi resi che sono in abbondante e costante crescita da tutti i punti di vista. Citiamo la farmacia e il cimitero, solo a titolo di esempio, dove si è indubbiamente fornito al cittadino, a partire da quest’anno, un migliore servizio in termini di disponibilità, ad esempio con l’ampliamento degli orari della farmacia, che adesso è aperta fino alle ore venti per venire incontro all’utenza che esce dagli ambulatori medici, che è sempre aperta d’estate, quindi abbiamo rinunciato con una turnazione del personale delle due

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settimane di ferie estive e che è aperta anche lunedì mattina, contrariamente a quanto avveniva in precedenza. Dicevo che si è operato con un miglior servizio in termini di disponibilità e anche qualità, oltre che con una marcata attenzione agli aspetti a rilevanza sociale. Ci piace ricordare che anche la stampa nazionale ha guardato con attenzione e ammirazione al nostro nuovo servizio cimiteriale che è volto a rendere economicamente meno pesante il momento della perdita di un congiunto, infatti abbiamo dato alle numerose famiglie che ce ne avevano fatto richiesta, la possibilità di dilazionare i pagamenti. La prima ri organizzazione compiuta sul personale ha portato indubbi benefici, sia in termini di qualità, sia in termini di professionalità dei servizi resi anche se sicuramente l’organico necessita ancora di essere rinforzato in alcuni punti. Va ricordato per la cronaca che ASPES non svolge più il servizio di riscossione della TARSU che permetteva di gestire un’abbondante liquidità in entrata a partire dal 01.01.09 e dunque ha dovuto affrontare, rispetto alla gestione precedente, anche questo indubbio elemento di criticità finanziaria. Direi che questo per il momento è la parte generale relativa a come siamo andati a chiudere il Bilancio che ha chiuso con un leggero utile intorno ai 4.000€, del resto, come presumo si sa, la mission delle municipalizzate è quella di tendere al pareggio di Bilancio perché chiudere con un utile eccessivo vorrebbe dire dare meno servizi ai cittadini e quindi direi che abbiamo raggiunto anche da questo punto di vista, il nostro obiettivo PRESIDENTE

Grazie Presidente. Per quanto riguarda il dibattito, dato che alcuni Consiglieri Comunali mi facevano notare che su un tema così particolare magari sarebbe opportuno poter porre le domande, ricevere le risposte e poter magari approfondire la domanda, questa è una modalità che in teoria non è prevista dal regolamento, però su questa materia il Presidente può fare eccezioni e autorizzare modalità diverse, io proporrei di muoverci in questo senso. Ogni Consigliere può intervenire, può porre le domande, il Presidente Matta o i suoi collaboratori rispondono a queste domande, sino all’esaurimento dell’intervento del Consigliere. Per quanto riguarda i tempi, considerando anche che la somma dei tempi teorici che da regolamento coi cinque più due che è sette minuti, non formalizziamoci su questi, andiamo secondo buonsenso. Io ho fatto una proposta informa le ad alcuni Consiglieri prima del Consiglio Comunale, dicendo: potremmo

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applicare la norma che regola le materie di Bilancio, che consente il raddoppio dei tempi. Se intervenissero anche solo la metà dei Consiglieri Comunali, è chiaro che andiamo a sforare tantissimo, io direi cerchiamo di contenere gli interventi, nei massimo dieci, quindici minuti, quindi siamo al limite del raddoppio, cerchiamo di non sforare in modo che più Consiglieri abbiano opportunità d’interloquire con i responsabili di ASPES. Dopodiché io lascerei la possibilità ai Capigruppo di fare un loro intervento conclusivo per ciascun gruppo, sempre che lo richiedano. Quindi se ci sono dei Consiglieri che chiedono la parola a questo punto è aperta la fase di dibattito. Ovviamente, essendo un’audizione, non è previsto un voto su un documento. Consigliere Butti, prego. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io inizierei con alcune domande. Abbiamo letto in q ueste settimane sulla stampa delle dichiarazioni del Presidente, dove si affermava che è stata ereditata una situazione critica dal momento che ha preso in carico la gestione di ASPES. Volevamo capire in che cosa consistono queste forte criticità che noi abbiamo letto che Lei presentava. Seconda domanda. Volevamo sapere qual è la situazione dei debiti ASPES con Gelsia ereditati a sua volta da Sib e qual è, se esiste, un piano di rientro e se è vero che c’è stato uno spostamento di risorse economiche dal trasferimento a Gelsia ad altre partite come il pagamento del mutuo per la farmacia, in quanto la farmacia di per sé non sarebbe stata in grado nei suoi primi anni di coprire la rata di mutuo prevista. Volevamo sapere quanto e se è stato pagato per l’attrezzatura che è risposta nel magazzino di ASPES che si è avuta in carico dal Comune e se è vero che poi, qualora il Comune abbia bisogno di parte di questa attrezzatura, deve pagare ASPES per l’utilizzo. In ultimo volevo capire a che cosa si riferiscono i Revisori dei conti quando dicono: “Ultimamente il Collegio sindacale raccomanda al C.d.A. di completare i punti organizzativi messi in luce nell’assemblea dei soci del 12.06.08 onde raggiungere un adeguato assetto amministrativo contabile e pervenire quindi ad un attendibile controllo interno. Sono quattro domande.

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ANTONIO MATTA

Innanzitutto non ho parlato di criticità, ma ho par lato di avere ereditato un’esposizione debitoria. Non ho mai parlato di criticità. Da questo punto di vista diciamo che non voglio entrare nel merito di scelte fatte in passato perché non mi compete, non è la sede adatta. Quello che posso dire è che noi abbiamo ereditato una parte di esposizione debitoria nei confronti delle municipalizzate che è quella che Lei citava, ma abb iamo ricevuto anche in dote una parte di liquidità. Devo dire che abbiamo lavorato molto con l’Assessorato al Bilancio, nella persona dell’Assessore Mazzucco, che tra l’altro ringrazio per la collaborazione, perché di fatto abbiamo dovuto ricostruire per molti versi una situazione che era un po’ controversa. La sensazione che ho avuto è che ci fosse un po’ di scollamento, specie nell’ultimo periodo della precedente Amministrazione, tra ASPES e l’Amministrazione Comunale. Forse è dovuto al fatto che ASPES stava mutando DNA strada facendo, perché da una realtà che di fatto aveva soltanto come suo asset la farmacia, si è rapidamente trasformata fino ad andare ad inglobare anche il discorso della manutenzione. Quindi abbiamo ereditato una situazione che presentava un’esposizione debitoria, ma devo dire anche da questo punto di vista, che la situazione è stata tenuta sotto controllo e tra l’altro questo è stato evidenziato proprio da un Revisore dei conti che è Pirotti, che penso sia stato nominato in quota proprio al PD, il quale ha parlato di notevole miglioramento della tensione finanziaria per ASPES nel corso dell’ultimo anno. Quindi penso che va dato merito all’onestà intellettuale di Pirotti, secondo però bisogna prendere atto che la situazione è migliorata. Nel dettaglio, nel momento in cui si dovessero teoricamente chiudere le partite in entrata e in uscita, ASPES non avrebbe nessuna esposizione debitoria perché sarebbe compensata anche da alcuni crediti. Per giustezza Le dico che a tutt o il 2008 c’era un’esposizione debitoria con Gelsia intorno al 1.600.000€ e con Bea intorno ai 900.000€. Abbiamo ereditato anche una cospicua dote di liquidità. Per la cronaca la partita con Bea l’abbiamo già chiusa e metabolizzata, quindi siamo già rientrati completamente su quel debito, stiamo rientrando con un Piano di ammortamento che è partito a fine febbraio, anche con Gelsia e quindi stiamo procedendo secondo i tempi e i termini, senza nessun tipo di intoppo. Tra l’altro devo dire che anche qui abbiamo messo in campo una buona capacità transattiva perché abbiamo rinegoziato il rientro a partire da febbraio, quindi non è stato retroattivo

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rispetto ad alcune partite con Gelsia che erano aperte addirittura dal 2007. Quindi devo dire che abbiamo ottenuto il massimo risultato possibile per noi. Nel rispondere alle domande sui Revisori contabili, rispetto all’assetto contabile per il quale abbiamo ricevuto una sollecitazione, sostanzialmente era una modalità gentile per dire che mancava del personale. Del resto lo sapevamo anche noi, nel frattempo abbiamo provveduto - sempre nell’ambito di una situazione che non ci porta a poter fare grosse assunzioni - a rinunciare al servizio TARSU che è stato riassorbito dal Comune, per esempio abbiamo ancora in carico il dipendente che si occupava di questo servizio, che dovrebbe invece ritornare all’Amministrazione Comunale. L’altro invito che ci veniva dai Revisori era di at tivare le procedure per la cosiddetta legge 231, quella sul controllo interno per la quale ci siamo nel frattempo attivati e quindi sta partendo. Invece la domanda sul pagamento del mutuo della far macia sinceramente non ho capito bene a cosa si riferisse. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io ho sentito dire che la mancanza … perché poi ci sono anche dei solleciti, perché diceva che c’è un Piano di rientro, io volevo capire la causa della necessità di un Peno di rientro, perché c’erano dei solleciti di pagamento da parte delle aziende prima Sib e poi Gelsia per ritardi di pagamento da parte del Comune di Seveso o di ASPES. Ho sentito dire che una delle cause sarebbe stata data dal fatto che, anziché trasferire le entrate della TARSU, perché quello che faceva ASPES era d’incassare la TARSU e trasferirla a Gelsia. Anziché fare questa operazione di trasferimento, le risorse sono state trasferite su un capitolo diverso che era quello della copertura del mutuo della farmacia, in quanto inizialmente la farmacia non era in grado autonomamente di coprire la rata prevista. ANTONIO MATTA

Vale la pena sottolineare che cosa succedeva, che ASPES introitava la TARSU e con questa pagava non solo Gelsia, ma anche Bea. Quindi pagava la raccolta lo smaltimento dei rifiuti. Non so dire cos’è successo, nel senso che comunque quello che abbiamo visto che i solleciti da parte di Gelsia sono partiti soltanto alla fine del 2008. Perché ci sia stato questo tipo di politica, sinceramente è una scelta che non mi compete, perché è una scelta del precedente C.d.A., io posso dire che non ci hanno

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lasciato una situazione disastrosa che ci hanno lasciato anche della liquidità. Tanto è vero che la situazione è perfettamente sotto controllo. Quello a cui accenna Lei mi permet to di dire che è destituito da ogni fondamento, perché la farmacia è finanziata con un mutuo che ha un impatto assolutamente risibile rispetto a quello che è il suo flusso finanziario mensile, quindi escluderei che l’operazione fosse finalizzata a quello. A me quello che è parso è che nel divenire di ASPES ci fosse una situazione non proprio focalizzata, tanto è vero che con l’Assessore Mazzucco abbiamo dovuto ricostruire alcune partite che per certi versi risalivano anche al 2004. C’era una serie di partite debitorie e creditorie aperte tra Comune ed ASPES che siamo andati, con pazienti lavori di ricerca di carteggio, a chiudere. Allo stato attuale abbiamo chiuso tutte le partite pendenti fino a tutto il 2008 e quindi stiamo lavorando in una situazione di operatività buona. PRESIDENTE

Approfitto per portarvi i saluti dell’Assessore Mazzucco che mi ha chiamato nel primo pomeriggio di oggi, chiedendomi di scusarlo per una indisposizione. Mi ha detto anche di riferire che, se ci fossero delle domande relative agli aspetti amministrativo/contabile che riguardano l’Amministrazione Comunale e non ASPES, di formulare magari per iscritto questi quesiti che lui provvederà a rispondere nel prossimo Consiglio Comunale eventualmente in forma scritta. ANTONIO MATTA

Volevo sottolineare, Consigliere Butti che questa criticità finanziaria di cui si è parlato, è stata citata da me proprio a fronte del fatto di dire che ci trovavamo ad operare in assenza di TARSU, comunque era una partita che permetteva di gestire anche la liquidità in un certo modo e soprattutto il contesto non è sicuramente dei più positivi. In questa logica anda vano ascritte anche quelle osservazioni. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

A me spiace che l’Assessore Mazzucco non sia stato bene, però mi spiace anche che non ci sia stasera perché noi è circa un anno e mezzo che chiediamo documenti di ASPES perché è un anno e mezzo che c’è questa situazione aperta rispetto ai documenti che noi vediamo dal protocollo, su ritardi di

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pagamenti, solleciti di pagamento. A questo punto la risposta che Lei mi ha dato non mi può soddisfare e io la rigiro all’Amministrazione perché mi sembra che è proprio questo uno dei punti centrali, il signor Sindaco era una delle cose che chiedeva anche quando si trovava in questi banchi. Avere chiarezza sul tipo di gestione di ASPES in questi a nni. Io non faccio riferimento solo a quest’anno, perché il tutto nasce da qualche tempo fa ed è proprio lì che bisogna arriva re. Il fatto che noi abbiamo avuto dei documenti oggi, dei documenti che richiediamo non so da quanto, il fatto che in un’interpellanza che ho fatto nel settembre 2008 il Sindaco mi disse che sì ci sarà la necessità di parlare con ASPES, eccetera e non è stato fatto, tutti questi sono elementi che portano ad avere una situazione per nulla chiara rispetto alla situazione che invece è la situazione principale da chiarire. Quale sia il motivo della fonte di questi debiti, della fonte di questi solleciti di pagamento che sono strettamente collegati fra l’attività di ASPES e l’attività dell’Amministrazione Comunale. Quindi questa risposta non mi è stata data e io chiedo che il signor Sindaco se ne faccia carico. Poi mancavano le altre risposte riguardo il pagamento degli attrezzi in deposito. ANTONIO MATTA

Volevo tornare su quello che ha detto. Sul discorso del deposito farei intervenire magari il nostro direttore generale che stava seguendo la fase d’inventario, perché anche da questo punto di vista, si è dovuta ricostruire una situazione complessa. Però devo dire una cosa, Consigliere Butti, sinceramente l’ultima richiesta che ci è pervenuta da parte Vostra ha una data del 7/8 settembre e l’abbiamo evasa in poco più di una settimana. Quindi non capisco a quale altra richiesta di documenti Lei si riferisca in questo momento. Per quello che concerne l’altro aspetto, io sono per la politica del lavorare, cioè se abbiamo ereditato un problema, stiamo cercando di risolverlo, non capisco a cosa serve guardarsi indietro. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Mi permetta, da parte sua giustamente dice: devo sistemare quello che posso sistemare adesso e ci sto lavorando adesso, ma il mio riferimento è ad altro, è alla causa. Se abbiamo un debito di 1.600.000€ con Gelsia, io voglio capire i motivi dei ritardi, i motivi che ci sia bisogno di un Piano di rientro. Queste cose

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devono essere chiare, la trasparenza è quella che chiediamo, è un elemento che in questi anni non c’è stato assolutamente da parte di ASPES nei confronti della Minoranza del Consiglio Comunale, perché la Maggioranza ha sempre avuto altri strumenti per avere una situazione sotto controllo. ANTONIO MATTA

Noi siamo qua per cercare di colmare questo gap. Avete la massima disponibilità da parte nostra, da questo punto di vista, Ve la posso confermare. Noi siamo per fronteggiare i problemi, tentare di risolverli e guardare avanti. Sarebbe comodo anche per noi scaricare delle responsabilità su una gestione passata. Scegliamo di non farlo responsabilmente perché… CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Le responsabilità sono di chi le ha avute, questo v a chiarito. Non è che possiamo andare oltre. Se ci sono delle responsabilità devono uscire. Questo è quello che cerchiamo di scoprire. ANTONIO MATTA

In questo momento vale la pena di guardare avanti e lavorare per migliorare la situazione esistente che è sempre perfettibile. PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire il signor Sindaco. SINDACO

Volevo semplicemente trasmettere quello che l’Assessore Mazzucco mi aveva detto di dire. Cioè che le partite Comune/ASPES, compreso il canone fino al 2008, sono state saldate, sono completate, per cui diciamo che quelle che sono state il contenzioso dei primi mesi è stato chiarito ed è stato sistemato. Non è stata pagata da parte del Comune la rata di canone per manutenzione per il 2009 perché, essendo coperta con oneri di urbanizzazione che non sono stati incassati, non siamo in grado di pagarla. Per cui diciamo che al 2008 c’è un assoluto pareggio di quelli che sono i conteggi ASPES/Comune, per il 2009 rimane aperto il discorso canoni.

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ANTONIO MATTA

Che sarà chiuso a fine anno con l’avanzo amministrazione, quindi siamo perfettamente in linea.

di

PRESIDENTE

Consigliere Formenti. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Buonasera. Io parto subito con una domanda al Presi dente. Presidente, le domande le faccio a Lei e aspetto la risposta dell’avvocato o me le dà direttamente? Perché è successo anche questo. Un Consigliere Comunale ha denunciato l’assenza di trasparenza e l’impossibilità di avere alcuni atti dalla società comunale e gli ha risposto con l’avvocato. Ha gestito la vicenda come se Lei, Presidente Matta, fosse il proprietari o della società e la società fosse privata. Vede Presidente, ASPES è una società a proprietà pubblica e come tale deve rispondere a qualcuno. Questo qualcuno siamo noi, i Consiglieri Comunali. Non ultimi sono i continui solleciti che l’Amministrazione continua ad avanzare ad ASPES. Li fece la dottoress a Mariani che non mi sembra una persona che non è a conoscenza della normativa, se avanza determinati solleciti è perché l’Amministrazione deve avere quei documenti. Lo ha fatto anche il Sindaco, lo fece anche il Sindaco verso fine febbraio con la prima nostra richiesta avanzata a gennaio, verbali ASPES che chiedevamo di novembre/dicembre 2008, che Voi ci avete consegnato soltanto a fine aprile. In giugno 2009 a bbiamo chiesto di sapere la situazione debitoria e creditizia di ASPES divisa per sapere appunto a chi dovevamo dei soldi come società e che soldi avevamo come credito. Questa risposta ci è stata data ad agosto, adducendo che purtroppo c’è poco personale, presentare quel tipo di documentazione avrebbe bloccato l’attività di ASPES. Una motivazione che non stava né in cielo, né in terra, nel senso che posso anche capire che ASPES non aveva a disposizione questi documenti per l’anno 2009, ma per l’anno 2008 li avevate e solo successivamente, a seguito di un’altra richiesta a fine agosto, avete provveduto soltanto venerdì alle ore 12, quando sapevate benissimo che il protocollo chiudeva alle ore 12,30 e quindi noi, come Consiglieri Comunali avremmo avuto copia di quella documentazione soltanto questa mattina. Noi abbiamo avuto poche ore di tempo per prepararci con quei documenti che sono fondamentali all’ordine del giorno di

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questa sera. Abbiamo avuto a disposizione poche ore. Ma il rapporto tra ASPES e noi Consiglieri non è l’unico che ha qualche problema di comunicazione. Il problema di comunicazione l’ha avuto anche ASPES nei confronti dell’Amministrazione Comunale stessa. Cito, perché poi qua chi rischia le querele, le minacce di querela, è il sottoscritto, vero Presidente ASPES, che ha minacciato di querelarmi? Il bello è che non l’ho saputo da membri del Consiglio Comunale, ma da terze persone, forse pensando che in questo modo poteva intimidire magari il Consigliere Comunale. ANTONIO MATTA

Mi dica pure il nome e cognome della persona. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Non ce n’è bisogno. ANTONIO MATTA

Eh no, bisogna dirlo. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Lo sa benissimo anche Lei. La situazione di rappor to tra ASPES, anche nei confronti di ASPES e il Comune è problematica. Prendo in riferimento la nota di protocollo del Comune n. 18438 del 2009, dove è lo stesso responsabile del settore Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune di Seveso, architetto Giovanni Corbetta, che dice: “Considerata l’importanza degli interventi richiesti dall’Amministrazione Comunale da concludersi prima dell’inizio dell’anno scolastico 2009/10, Vi invito urgentemente a presentare quanto necessario entro e non oltre 24 ore dal ricevimento della presente e a sospendere immediatamente lavori in attesa di quanto sopra. L’Amministrazione Comunale si considera estranea ri spetto alla Vostra inosservanza degli obblighi normativi e le conseguenze che questo comporta”. Problemi di comunicazione li hanno avuti il Consigliere Comunale e l’Amministrazione Comunale. Ma non è finita qua. Problemi di comunicazione li ha avuti anche ASPES nei confronti del difensore civico, che è un’altra istituzione del Comune di Seveso, alla quale questo Consiglio Comunale ha parecchio rispetto. Cito trascrizione del Consiglio Comunale del 19.05.09,

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perché documento tutte le affermazioni che faccio e documenterò anche quelle che ho fatto in merito al parcheggio d i Laforet. È doveroso – dice l’avvocato – però, da parte mia, segnalare la difficoltà incontrata nel rapporto con la società ASPES, soprattutto il settore manutenzione e patrimonio stradale e immobiliare, che risulta spesso non collaborativa e non tempestiva nell’evasione delle richieste del Difensore civico, costringendola a ripetuti solleciti telefonici. Non è ammissibile che il Difensore civico abbia dei problemi con la società del Comune di Seveso. Proseguo. Uno potrebbe fermarsi qua e dire: abbiamo esaurito i rapporti problematici della società con gli enti, ma non è finita qua. Gli stessi Revisori dei conti dicono che c’è qualcosa che non va nei rapporti tra l’Amministrazione e la società e che è da monitorare. Cito. Trascrizione del Consiglio Comunale del 26.03 .09. “Il Presidente del Collegio dei Revisori dà lettura delle osservazioni conclusive alla nota dei Revisori dei conti. Riguardo alla società partecipata il Collegio dei revisori sollecita l’ente a dotarsi di adeguate procedure di controllo atte ad impostare e monitorare i processi decisionali in corso nelle società partecipate direttamente e indirettamente, al fine di essere tempestivamente a conoscenza dell’evoluzione gestionale, soprattutto di investimento di queste”. Sembrerebbe quasi che Seveso non abbia il polso della situazione su ASPES. Tanto che non sono depositati in Comune neanche i verbali dell’assemblea dei soci. Il Comun e non richiede i verbali dell’assemblea dei soci. Seveso è l’unico socio della società ASPES ed è una cosa abbastanza inquietante. Gli stessi Revisori dei conti ci dicono quali debbono essere i documenti, che come Amministrazione Comunale potremmo richiedere per monitorare la società. I documenti che dovrebbe chiedere l’Amministrazione Comunale e che a questo punto speriamo che farà il Consiglio Comunale prossimamente, magari con un atto ad hoc, sennò lo faremo noi come Consiglieri Comunali, sono gli intermedi, una semestrale o una trimestrale e il Bilancio finale, oltre che i verbali dei C.d.A. Sarebbe interessante entrare poi nel merito delle attività che gestisce ASPES, partendo dal servizio di affissione dei manifesti, col quale noi come partito, ma a questo punto non voglio pensar male, però se abbiamo avuto problemi noi, li avranno avuti anche altre associazioni, dove noi pagavamo trenta manifesti e poi venivano affissi, magari venti, magari venticinque, o addirittura in luoghi nei quali non andavano affissi e poi ASPES dà la colpa al povero attacchino. Ma noi vogliamo …

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…inizio lato A seconda cassetta… …addirittura mi è arrivata voce che un’associazione aveva chiesto ad ASPES quanto doveva versare come quota per poter megafonare sul territorio comunale e tre persone diverse sono andate da ASPES a chiedere e gli hanno dato tre tariffe diverse. Di questo chiedo una verifica, Presidente. ANTONIO MATTA

Però parlare sempre delle voci, dovrebbe darci dei dati concreti. Parliamo di: “mi hanno detto”, “si è sentito dire”, documentiamo queste cose. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Non si preoccupi, lo farò sicuramente. ANTONIO MATTA

Certamente sarà apprezzato. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Quindi smentisce la querela che sembrerebbe Lei vo glia fare nei miei confronti? ANTONIO MATTA

Ma Lei perché è così preoccupato di una querela? CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

A me fa specie che il Presidente della società comunale quereli il controllore. È questo che m’inquieta. Il fatto che sia presente questa sera anche il legale della società nel Consiglio Comunale è altamente aberrante. ANTONIO MATTA

È segno di professionalità.

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CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

No, se Lei è stato nominato Presidente di ASPES, probabilmente dovrebbe avere le capacità per esserlo e non avrebbe bisogno di un legale. ANTONIO MATTA

Lei ne dubita? CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io espongo i fatti. Arriveremo assieme alle conclus ioni. Sta di fatto che ad esempio sulla questione cimitero noi abbiamo detto che le cose non andavano così bene come Lei h a voluto farci credere la settimana dopo. Adesso, per chiunque va al cimitero, trova un cimitero che è decoroso. ANTONIO MATTA

E prima? CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Prima no. Le dirò di più, cito Lei stesso all’inter no di un verbale del C.d.A. che dice, estratto del verbale di ASPES del 18.05.09, secondo punto all’ordine del giorno: seduta proprio sul cimitero. Non sono voci, è Lei che parla. Il Presid ente prende la parola ed illustra ai presenti la necessità di modificare la modalità di gestione del servizio cimiteriale attualmente affidata alla Cooperativa sociale Il Ponte. Visto le molte l amentele raccolte dai cittadini e la situazione di oggettiva insufficienza di cura in cui versano molte delle parti del cimitero stesso. ANTONIO MATTA

Di che data è? CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

18 maggio 2009. Noi il sopralluogo l’abbiamo fatto a settembre. Abbiamo constatato che Lei aveva ragione nel maggio del 2009 a dire che il cimitero era gestito male. Le dico di più. Lei dice solo voci. Le cito un altro atto del proto collo del

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Comune di Seveso, protocollo 18028 del 2009, una cittadina che scrive e dice: “Buongiorno, la mia vuol essere un’osservazione da semplice cittadina che chiede chiarimenti in merito. Mi sono recata al camposanto a far visita ai miei cari defunti e quello che ho trovato è stato a dir poco desolante. Il cimiter o di Seveso si trova in uno stato pietoso, con erbacce che crescono da tutte le parti. Sembra un cimitero abbandonato. Spero che il Comune abbia già preso provvedimenti per ripulire quello che è già di uso, già è un posto triste, che riporti dignità nel luogo ove i nostri concittadini riposano”. È una cittadina che ha presentato un atto al protocollo di Seveso. ANTONIO MATTA

Consigliere Formenti, quando abbiamo fatto la conferenza stampa per far vedere i lavori che sono stati fatti al cimitero, abbiamo trovato non uno, ma dieci cittadini che hanno detto che la situazione è buona. Quello che ho detto a Lei, c he Lei può dire quello che vuole… CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Posso finire il mio intervento, poi, se vuole, risponde. ANTONIO MATTA

Ho capito, ma su duecento risposte poi diventa difficile starle dietro. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Mi appello alle sue abilità di risposta. Proseguo. La conferenza stampa l’abbiamo fatta al cimitero anche noi, quindi la stampa ha visto coi propri occhi quello che poi ha scritto. ANTONIO MATTA

Certo, i lavori in corso ha visto. Abbiamo documentato che le Vostre osservazioni sono relative ad accadimenti del 2006. La stampa ha visto le fotografie, quindi un po’ di serietà…

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CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Ma scusi, il Presidente è Lei adesso, Lei deve risp ondere della situazione che è adesso. Voi avete messo delle bellissime reti verdi a protezione di quegli spazi che prima non erano coperti. Adesso ci sono, prima non c’erano. ANTONIO MATTA

Consigliere Formenti, io accetto la critica politica perché ci sta, ma l’oggettività delle cose è un’altra cosa. Voi avete preso un cantiere di ristrutturazione della zona dei colombari, avete detto che le tombe sono state sporcate dai nostri lavori, quando abbiamo documentato fotograficamente che le tombe sono in quello stato dal 2006, quindi avete preso un intervento che è messo in positivo perché va a isolare la zona dei colombari dalle infiltrazioni d’acqua che prima erano pesantissime, va a migliorare gli intonaci, va a far pulizia e Voi criticate un cantiere? CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io mi aspettavo la replica dicendo: ringraziamo il PD per le segnalazioni, abbiamo provveduto e questo non è stato. …interventi sovrapposti incomprensibili… ANTONIO MATTA

La cronistoria l’ha fatta Lei. Noi abbiamo fatto qu el C.d.A. a maggio. Da maggio a settembre abbiamo fatto fior di interventi. Quindi a settembre, quando Voi andate a dire strumentalmente che la situazione non è positiva, non lo posso accettare, perché anche i giornalisti hanno riconosciuto che il colpo d’occhio sul cimitero, si può dire quello che si vuole, ma non che non sia in ordine e curato. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

La situazione è cambiata nel giro di una settimana. Anche noi abbiamo fatto le foto, se vuole le proiettiamo. ANTONIO MATTA

Proiettiamole.

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CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Il messo comunale, per cortesia. ANTONIO MATTA

Questo è colpa di ASPES? Lei sa che i monumenti son o a carico dei singoli concessionari. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

La canalina della corrente è a carico degli utenti? Adesso l’avete sistemata, nessuno dice niente, il problema è che quando siamo andati a fare il sopralluogo no. ANTONIO MATTA

Formenti, ha preso un cantiere in cui si sta lavorando per migliorare la situazione. Se Lei mi dice che questa situazione noi la stiamo creando, io sono d’accordo con Lei, ma no i la stiamo risolvendo e Lei viene a mostrarci le foto di dove stiamo lavorando? CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Quello che sto dicendo è che il cimitero, così com’è ora, prima non lo era. Vuol dire che probabilmente la nostra segnalazione è servita. La usi come contributo. ANTONIO MATTA

Va bene. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

È questo che a me interessava. La luce non c’era qu ando siamo andati a fare il sopralluogo, dopo una settimana la luce è arrivata. Andiamo avanti e arriviamo alla questione del parcheggio di Laforet. ANTONIO MATTA

Io devo rispondere su qualcosa o ascoltiamo solo Le i, perché non so se sarà …

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CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Se Lei vuole rispondere adesso, continuo dopo. ANTONIO MATTA

Mi dica Lei a cosa devo rispondere, perché non so, Lei ha fatto una relazione di venti cartelle, se mi sintetizza i punti, così almeno rispondiamo perché abbiamo perso… PRESIDENTE

Se volete rispondo io a questo domanda per tutti e due. Io ho lasciato fare perché dicevo all’inizio, ciascuno è libero del proprio tempo, siamo a tredici minuti e mezzo rispetto a quel massimo teorico che io ponevo di un quarto d’ora in modo che possano parlare, tutti no, perché sennò alle due o alle tre di notte siamo ancora qua, ma quel numero ragionevole di interventi che solitamente ci attendiamo. Io lascio intervenire fi no ai quindici, sedici minuti senza togliere la parola, sia chiaro però che raggiunto quel limite, parlo di interventi al netto delle repliche del Presidente Matta, il Presidente darà le risposte alle domande alle quali non ho potuto rispondere prima, ma non c’è più diritto di replica perché il tempo è scaduto. Dopodiché ciascuno se lo gioca come vuole. Siete liberi del Vostro tempo, giocatelo. Mi dica pure Formenti, se vuole proseguire, come vuole Lei, per me … CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Concludo con l’ultima questione delle tariffe per quanto riguarda il parcheggio di Laforet. Voi avete presen tato un Piano di sosta il 22.12.08 con protocollo 2481 del 2008. Leggo: “L’incasso annuo ipotizzato per un parcheggio di 16 2 posti auto è pari a circa 37.750€ - questo dato l’avete preso da 25€ per 10 mesi … ANTONIO MATTA

Sono contento che finalmente mi spiegherà qual è il suo teorema per cui lo pagano solo i residenti, ma me lo giustifichi perché ancora non sono riuscito a capirlo.

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CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Adesso glielo spiego. 37.750€, 25€, questa è la cifra che ASPES ha preso in considerazione per poter rientrare in un certo numero di anni dell’investimento. 25€ per 10 mesi, per 143 posti auto. La spesa ipotizzata per la realizzazione del parcheggio ammonta a circa 100.000€, ad essa bisogna aggiungere le spese relative al consumo di energia elettrica, pulizia, manutenzione per 5.000€ annui. Come si capisce chiaramente, ASPES vuole rientrare della cifra e lo fa prendendo i 25€ come riferimento. 25€ che ritroviamo nel verbale C.d.A. del 17.03.09. Leggo: “dopo ampia discussione il Collegio all’unanimità propone all’Amministrazione Comunale di approvare, prima dell’apertura al pubblico, le seguenti tariffe: abbonamento di 25€ mensili per un posto auto ai residenti di Seveso, abbonamento di 35€ mensili per un posto auto ai non residenti. 25€ era la quota a parcheggio ipotizzata nel Piano di sosta del 22.12.08 per rientrare dell’investimento, 25€ ce lo troviamo come proposta all’Amministrazione Comunale per il posto auto come abbonamento per i residenti di Seveso. È questo che io dico: che il parcheggio lo pagheranno i cittadini di Seveso. ANTONIO MATTA

Me lo spieghi, perché? CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Perché Lei, il rientro dei 100.000€, lo aveva previ sto con i 35.750€. ANTONIO MATTA

No, caro Formenti, non ha capito niente, scusi se glielo dico. I 143 posti che Lei vede lì sono soltanto i p osti che noi abbiamo preso in considerazione, tolti i residenti, perché c’è anche una quota di residenti che parcheggia lì, che sono circa 15. Se Lei quindi somma i 143 ai 15 e ai 4 disabili, ar riva a 162 posti. È chiaro che se dobbiamo fare una stima, la facciamo in maniera che sia contenuta, non al rialzo, quindi abbiamo fatto 143 per 25, nell’ipotesi più sciagurata che non esiste, che siano tutti sevesini pendolari. Mi spiego? Ma è chiaro che all’interno di quei 143 ci saranno la metà di Seveso, la metà fuori di Seveso,

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questo rapporto potrà cambiare. Quindi il 143 per 25 è la stima minimale che si fa per non gonfiare il business plan. Da dove Lei ha dedotto questa cifra? A parte che bastava una telefonata e gliel’avrei spiegato io. Da dove ha dedotto questo fatto che lo pagano i sevesini? CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Perché 25 è un posto auto ai residenti di Seveso. ANTONIO MATTA

Ma 143 sono i posti all’interno del parcheggio, lo capisce questo? 143 sono i posti … CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Innanzitutto moderi i termini. Sta parlando con Consigliere Comunale e non col primo che passa per strada.

un

ANTONIO MATTA

Ma anche Lei sta parlando col municipalizzata, non li ha moderati finora…

Presidente

della

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Se permette ho l’onere del controllo su quello che fa. ANTONIO MATTA

Io ho l’onere della gestione, che mi è stato dato d al Primo Cittadino di Seveso, che rappresenta anche Lei. Non so se l’ha ancora capito. In assemblea di ASPES siede il Sinda co, che rappresenta il Comune, quindi c’è anche Lei, ma non siede lì, siede il Sindaco. Le stavo dicendo che se noi prend iamo i 162 posti, togliamo i 4 disabili, andiamo a 158, togliamo i 15 residenti che noi abbiamo stimato per i quali abbiamo proposto tra l’altro il gratuito, rimangono i 143 posti. Capisce che possono essere sia residenti che non residenti. La stima no n la facciamo sulla fascia alta dei 35, la dobbiamo fare su quella dei 25. È chiaro?

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CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Ho capito. ANTONIO MATTA

Allora perché mi dice che lo pagano i sevesini soltanto, perché? CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io rimango dell’idea che spero e mi auguro che la G iunta non recepisca… ANTONIO MATTA

Ma quella è una scelta politica. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

… gestire un parcheggio che poi il terreno è proprietà del Comune. ANTONIO MATTA

Ma è una scelta politica, l’Amministrazione, se domani decide di farlo tutto gratis, noi ne prendiamo atto. Noi come azienda seria, dobbiamo dire: spendiamo 10, ipotizziamo che ogni anno per rientrare dei 10, dobbiamo recuperare quattro in tre anni, per fare un esempio. È chiaro? Quindi l’assioma: lo pagano i sevesini non esiste. Il 25 deriva dal fatto che q uella è la forchetta bassa della raccolta prevista. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Rimane il fatto che se l’occupano tutti i cittadini di Seveso, sono 25€ e 25€ questi lo devono tirar fuori. Siamo sempre lì. …interventi sovrapposti… ANTONIO MATTA

Se lo occupano tutti i sevesini non pagheranno niente. Se ragioniamo come Lei, se saranno tutti residenti…

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CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Se lo occupano tutti i residenti di Seveso pagheranno il parcheggio i residenti di Seveso. ANTONIO MATTA

Se Lei in Consiglio Comunale riuscirà a far sì che i sevesini non paghino niente, io sarò contento quanto Lei. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io ho iniziativa.

auspicato

che

la

Giunta

adotti

questo

tipo

di

ANTONIO MATTA

Se Lei ha letto bene il verbale… CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io non ho detto che i cittadini di Seveso non debba no pagare niente, dovrebbero pagare una cifra molto inferiore. ANTONIO MATTA

Io dubito che sia costituzionale non farlo pagare, però siccome abbiamo fatto un business plan, abbiamo detto: se si vogliono recuperare questi soldi, queste sono le tariffe da applicare, se non si vogliono recuperare, non c’è nessun problema. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Questo parcheggio è stato realizzato per sopperire alla mancanza di posti dovuti al cantiere della fondazione, quindi non capisco concettualmente perché comunque debba ricadere, un conto se è una scelta politica mettere i parcheggi a pagamento, ma se vengono fatti dei parcheggi per sopperire a un cantiere, fa parte dei costi di quel cantiere anche procurare posti alternativi. Come costi del cantiere della fondazione, secondo me doveva essere compresa anche la realizzazione di questo parcheggio provvisorio, alternativo.

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ANTONIO MATTA

Però Consigliere Butti, mi permetta di dirle una co sa. In linea di principio condivido quello che Lei dice, p erò è anche vero che il parcheggio di Laforet era pieno comunque a prescindere dal fatto che ci fosse anche quello nella piazza antistante il Comune. Quindi alla fine il discorso qual è. Penso che sia anche volontà politica dell’Amministrazione, di cui faccio parte, di venire incontro ai sevesini. Se sarà costituzionale, probabilmente l’Amministrazione prenderà atto di questa cosa, fare tariffe differenziate, perché sappiamo che già è difficile far passare questa cosa, però assolutamente l’esigenza d’intervenire su quel cantiere esisteva anche a prescindere, perché c’erano condizioni anche oggettive e in questo siamo andati incontro alle richieste che ci arrivavano dai cittadini. Non era sicuro quel parcheggio. Di notte era pericoloso, c’erano auto di sbandati che venivano lasciate lì dei giorni. Abbiamo visto anche con un sopralluogo con l’Assessore delegato alla Polizia locale. Quindi entra anche messo male, forse una cosa che la gente non sa, era un’area impropriamente usata a parcheggio. Era uno sterrato dove qualcuno ha cominciato a parcheggiare le auto e tutti gli sono andati dietro. Però di fatto c’era anche un problema di allagamento, in inverno ristagnava l’acqua, era pericoloso soprattutto quando si andava a tarda sera a ritirare la macchina. Quindi penso che la volontà dell’Amministrazione Comunale sia di venire incontro ai sevesini, questo mi sento di dirlo con certezza. Bisogna però fare i conti anche con quella che è la normativa in materia e comunque bisogna tenere presente che è stato sostenuto un costo e che questo costo in qualche modo va compensato. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

È la struttura definitiva, è stato realizzato per essere a parcheggio in modo definitivo, non provvisorio. ANTONIO MATTA

No, è temporaneo. Tanto è vero che la scelta dei materiali è stata fatta in maniera che sia temporanea. C’è il calcestre nella zona di camminamento delle macchine e c’è questo green block nella parte di pavimentazione.

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CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Quindi noi per far fronte ad un bisogno che è un bisogno indipendente dal fatto che sia parcheggio per un cantiere, abbiamo fatto una struttura provvisoria. ANTONIO MATTA

È una struttura che allo stato attuale… CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io non capisco come si possano spendere i soldi in questo modo. Cioè per un bisogno che è una necessità per sempre è stata affrontata una spesa per una soluzione provvisoria. Tant’è che mi sembra che con le piogge di questi giorni ci siano stati dei problemi. ANTONIO MATTA

La soluzione non è provvisoria nel senso in cui la interpreta Lei, Consigliere Butti, nel senso che se si vuole q uel parcheggio può essere smantellato velocemente, perché è un’area temporaneamente utilizzata, comunque quel parcheggio può rimanere in essere per tutti gli anni che vorremo. PRESIDENTE

Presidente, per quanto sia difficile estrapolare le domande dentro tante affermazioni di principio, se c’è qualche domanda che è in attesa di risposta, chiudiamo le risposte di Formenti. ANTONIO MATTA

Io volevo rispondere a Formenti con il fatto, secon do me, il muro contro muro non paga. Secondo me se Lei interp reta nel giusto spirito il ruolo di Consigliere Comunale, troverà sicuramente la giusta ricettività sempre. Quello ch e Le voglio far capire in merito all’accesso agli atti, è che l’accesso agli atti è normato in Italia. Quindi noi non possiamo desumere dalla sua missiva che io ho qua del 18 giugno, quando Lei dic e che vuol sapere i crediti che ASPES ha e nei confronti di ch i, che Lei si riferisce all’anno precedente. Perché se mi manda questa lettera a giugno, io Le devo rispondere, come ho fatto corret tamente che,

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in base alla normativa… gliela leggo anche perché mi sembra un elemento di ulteriore chiarezza. Ci sono due organi principali in Italia cui ci si può riferire in ultima istanza per l’accesso agli atti amministrativi che sono il TAR e la Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi. Proprio questa Commissione che è il supremo organo, chiamata ad esprimersi su una questione relativa all’accesso agli atti di una S.r.l. partecipata prevalentemente dal Comune, nel nostro caso siamo partecipati completamente, ha affermato che non può essere negato al Consigliere Comunale il diritto di ottenere informazioni e documenti concernenti gli affari sociali, cosa che noi conosciamo bene, secondo la Commissione infatti il nuovo testo dell’articolo 2476.2 del Codice civile consente al socio non partecipante all’Amministrazione, com’è il Comune di Seveso, un ampio potere di controllo che può estendersi ad ogni documento concernente la gestione della società, ma che incontra come limitazione solo l’estrazione di copia e non l’accessibilità alle informazioni che vi sono contenute Questo è il parere 3.10 del Plenum del 12.03.08. In sintesi vuol dire che se Lei mi chiede una copia di un verb ale, io gliela do come ho sempre fatto. Se Lei mi dice: mi elabori un Bilancio in questo momento, io non sono tenuto a farlo dalla legge, poi non ho la possibilità materiale con il personale che abbiamo, di farlo. Tanto è vero che Le ho risposto a questa let tera, dicendole educatamente che non eravamo in grado di elaborare quanto Lei mi chiedeva in quel momento. Quando Lei mi ha riman dato un’altra missiva che ho detto prima è di inizio settembre, in cui mi chiedeva il dettaglio delle voci di Bilancio, gliel’ho fatta avere in una settimana. Penso che sia un tempo assolutamente ragionevole. Se considerate che noi abbiamo dato al Consiglio Comunale di cui Lei fa anche parte, dei documenti, attendiamo risposta da mesi, anche dall’anno scorso, mi spiego? È in questi termini la questione. Non è una volontà, perché non c’è niente da nascondere, anzi stiamo lavorando in positivo per migliorare la situazione, siamo aperti al confronto, al contributo e alla dialettica costruttiva. Però se Lei mi chiede materialmente di elaborare un Bilancio in questo momento storico, io non sono in grado di farlo. Uno, perché la legge non me lo impone. Due perché non ho la forza lavoro che può fare quello, dovrei distrarla dal resto dell’attività istituzionale. Questo per quanto concerne le documentazioni. Per quanto concerne il richiamo al 231 codice etico, ho già risposto al Consigliere Butti. Sostanzialmente noi abbiamo già provveduto o stiamo provvedendo nel frattempo. È una cosa che è

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molto complessa, sulla quale noi siamo, tra l’altro, tra i primi come società municipalizzata a muoverci e quindi anche qui devo dire che siamo perfettamente nei tempi di lavoro. Per quanto riguarda i verbali, noi abbiamo conferito in Comune il verbale dell’assemblea dei soci insieme al Bilancio. Tra l’altro all’assemblea dei soci era presente il Sindaco perché è lui che rappresenta l’assemblea, quindi non capisco perché Lei dica che non c’è il verbale dell’assemblea dei soci … CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Perché io l’ho ricevuta questa mattina assieme alla sua missiva in risposta alla mia del 3 settembre. ANTONIO MATTA

Allora Le posso dire che noi l’abbiamo protocollato a suo tempo, è un atto pubblico. A giugno, quando abbiamo protocollato il Bilancio, abbiamo protocollato anche quello. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Non deve dirlo a me, lo deve dire all’Amministrazione, nel senso che ho fatto la richiesta e mi è arrivato assieme alla sua risposta, sennò l’Amministrazione me l’avrebbe fornita direttamente. La richiesta del verbale dell’assembl ea dei soci dovrebbe farla il Comune, non è una critica che faccio ad ASPES. ANTONIO MATTA

Però teniamo presente che anche questa interfaccia che è giocoforza essere attraverso un canale istituzionale che il Comune presenta … noi abbiamo avuto anche prove contrarie di documentazioni che noi abbiamo dato complete al Consigliere di turno e sono arrivate parziali magari per errori di fotocopiatura. Io comunque, Consigliere Formenti, lo dico sinceram ente, sono a disposizione. Se Lei invece che scrivere, mi telefo na, io Le rispondo tranquillamente, non dico gli atti pubblici, ma invece che scrivere sui giornali, sono perfettamente a disposizione per accogliere il suo contributo e per risponderle senza alcuna ombra di polemica. PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Ragazzo.

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CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Buonasera a tutti. Non voglio fare l’avvocato difensore del collega Formenti, diciamo che quando in pochissimo tempo si ha a disposizione un enorme volume di materiale, può capitare d’inciampare e quasi cadere. Con questo non voglio dire che il collega Formenti sia caduto. Vengo a due domande che volevo fare. La prima. Abbi amo parlato del parcheggio di Via Laforet, è una domand a tecnica che è un chiarimento. Ho visto venerdì, durante i lavori di chiusura, che è stata fatta una rete di smaltimento di acque nere a parcheggio ultimato, quindi con tutta la pavimentazione. Non ho capito se effettivamente sia stata un’aggiunta o ci si è dimenticati di predisporre il parcheggio di una rete di smaltimento, considerando che mercoledì scorso, grazie all’acquazzone, mi risulta che sia arrivato un’autopompa per smaltire l’allagamento dello stesso parcheggio. Non sono abituato a fare il Carabiniere, però considerato che si continua a dire che le situazioni sono sempre sotto controllo, mi sembra quasi di contradd ire Lei, signor Presidente, perché mi viene in mente il marciapiede posto a Baruccana al semaforo della farmacia, che è stato lì da tantissimo tempo, aperto, con delle buche molto pericolose. Cito la buca del parcheggio della scuola elementare di Baruccana, è ancora transennata. Saranno sette o otto mesi che è transennata. Non aspettiamo che qualcuno cada dentro e poi dopo ci faccia la causa, visto e considerato che i tempi economici non sono propensi. Via Laforet. Chiedevo come mai è successo questo. Le faccio la domanda perché vedo che c’è il Direttore generale. È chiaro che è una domanda tecnica che non poteva essere fatta al Presidente della società. Poi l’altra domanda era semplicemente una domanda tecnica. Visionando il Bilancio, Lei prima ha detto che il Bilancio l’abbiamo chiuso con un utile di 4.000€, a fronte di 107.000€ dell’esercizio precedente. Sono andato a vedere e ho visto che sulla voce dei proventi oneri straordinari siamo passati da 12.000€ a 100.000€ e rotti. Sembra quasi che questi oneri straordinari siano stati l’utile che si è volatilizzato. Volevo sapere cosa fossero questi oneri straordinari. Grazie. ANTONIO MATTA

Sulla questione del parcheggio di Via Laforet, anch e lì ci siamo mossi per tempo perché abbiamo cercato anche noi di capire cosa stesse succedendo. Io infatti ho richiesto una

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relazione alla ditta che ha realizzato i lavori, la quale me l’ha fatta pervenire. Leggo le note che mi sono state in viate dalla ditta. “In riferimento alla Vostra richiesta verbale, Vi p recisiamo che si è preferito realizzare la tombinatura del parcheggio in oggetto dopo la posa della pavimentazione per ottenere un’uniforme compattazione di tutto il cassonetto del parcheggio”. Tra l’altro parliamo impropriamente di pavimentazione perché quella è la zona che non è pavimentata, ma è la zona coperta con calcestre. “Vi ricordiamo che il cassonetto è costituito da circa un metro e mezzo di inerte e il tubo della tombinatura è posato ad una profondità di 0,80 m dalla quota finita delle pavimentazione. Posare la tombinatura prima del riempimento della rullatura finale avrebbe potuto compromettere l’idraulicità della tubazione in PVC. Certi di avere esaudito la Vostra perplessità, cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti”. Questa è la risposta che ci ha dato l’impresa per il fatto che ha preferito alternare le due fasi di lavorazione. Per quanto riguarda invece l’altra domanda, era relativa? CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Era relativa all’aumento degli oneri straordinari da 12.000€ A 120.000€. ANTONIO MATTA

Da questo punto di vista devo procurami il Bilancio perché non ho in mente esattamente la partita di Bilancio. Se c’è il nostro contabile, perché non ho in mente esattamente la partita. Comunque sicuramente … CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Volevo semplicemente sapere che cosa fossero questi oneri. ANTONIO MATTA

Adesso lo verifichiamo subito perché sinceramente non riesco a ricordare la voce. Quello che ricordavo anche prima, l’anno precedente ASPES ha beneficiato di un corposo dividendo intorno ai 160.000€ da parte di Gelsia. Quest’anno questo evento non si è ripetuto e quindi abbiamo dovuto affrontare anche questo elemento di criticità. Se mi scusate un attimo, faccio subito questa verifica. In effetti si tratta dei proventi straordinari che

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praticamente sono ad una riemissione di fattura TARSU perché è relativa al fatto che l’Amministrazione Comunale riconosceva una quota di gestione di questa partita ad ASPES e oltretutto una quota di compensazione. Perché certe volte capita che il gettito complessivo della TARSU sia inferiore anche alla parte che si va a versare alle società Gelsia e Bea a consuntivo. In questo caso bisogna recuperare questa parte e ciò avviene soltanto successivamente. PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Tagliabue. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Buonasera. Per Seveso Viva, il Consigliere Tagliabu e. Io devo contraddirla sulla trasparenza. Ho chiesto il saldo dei conti a Bilancio al 18 luglio, di fatto, non mi è stato consegnato ad oggi. Ad oggi è stata consegnata l’esplosione dei debiti e dei crediti presenti in un Bilancio presentato in forma abbreviata. Quindi dobbiamo dire che dal 18 luglio ad oggi una società che dovrebbe avere una contabilità informatizzata, non dovrebbe avere problemi a presentare un elenco dei saldi dei conto al 31.12.08. Mi sembra cosa facilissima, almeno nella mia azienda la ottengo in circa trenta secondi. Penso in qualsiasi azienda … Dal 18 luglio ad oggi ci sono parecchi giorni, quindi mi sembrava una cosa molto semplice da fare su un Bilancio chiuso, non su un Bilancio aperto. Per questo ribadisco la questione della trasparenza. Ma la prima domanda è questa. Sappiamo che la redazione del Bilancio in forma abbreviata è una facoltà, non un obbligo per le società che rientrano in certi parametri come ASPES. Sappiamo anche che la forma abbreviata rende il Bilancio una forma di comunicazione più povera. Quindi Le ch iedo perché si è scelta la forma abbreviata, che rende oltretutto poco confrontabili i Bilanci 2007/08 con i Bilanci precedenti. Perché non si sceglie, visto che si proclama l’esistenza di una grande trasparenza, un Bilancio in forma normale, un pochino più dettagliata? ANTONIO MATTA

La scelta è stata dettata dal fatto che ci siamo tr ovati ad operare in condizioni di emergenza come ho ricordato. Abbiamo dovuto ricostruire tutte le partite in entrata e in uscita con il Comune perché ognuna delle due parti faceva il proprio gioco,

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quindi cercava di mettere in discussione determinate questioni piuttosto che altre e quindi è stato molto lungo ricostruire tutto questo tipo di carteggio. Oltretutto ci siamo trovati ad avere una carenza di personale veramente importante perché avevamo e abbiamo tuttora in organico un solo contabile che deve provvedere ai pagamenti, alla registrazione delle fatture, alla tenuta dello scadenziario, quindi una persona che nelle otto ore di lavoro non può fare i miracoli. Oltretutto abbiamo dovuto fronteggiare dei problemi legati al consulente del lavoro precedente che abbiamo dovuto cambiare per questioni che non sto qui a riepilogare. Abbiamo dovuto cambiare la società che svolgeva la contabilità. Ci sono state tutta una serie di questioni per le quali ci siamo anche avvalsi della facoltà di approvare il Bilancio entro la fine di giugno. Da questo punto di vista penso che sia stato già importante, come avrebbe confermato anche l’Assessore Mazzucco se fosse stato presente, il risultato che abbiamo raggiunto. Le posso garantire che è stata svolta una grandissima mole di lavoro. Tra l’altro ringrazio anche il ragioniere Giacomini per la sua disponibilità a lavorare anche nei week-end per portare a termine questo risultato e quindi sinceramente non mi sento e non ritengo la nostra struttura colpevole di aver realizzato, a norma di legge, questo tipo di Bilancio. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Io credo che il Bilancio in forma abbreviata sia un a scelta di comunicazione. Evidentemente c’è una scelta di comunicazione che non è quella di dettagliare le voci di Bilancio. La seconda domanda è molto più interna al Bilancio. Sul Bilancio 2008 compare un milione di Euro in attività finanziarie. Vorrei capire da dove provengono. ANTONIO MATTA

È la stessa liquidità di cui parlavamo prima, che è stata raggruppata in un unico conto, perché prima era dispersa su vari conti perché la società oggettivamente ha diversi conti perché ognuno fa capo al servizio. Devo dirle, anche qui, modestamente siamo riusciti a portare a casa, per ASPES e quindi, indirettamente, per le casse comunali, solo con la gestione di questa liquidità, circa 30.000€ in attivo nell’ultimo anno, gestendo semplicemente la liquidità, cosa che in precedenza non era stata fatta, neanche questa.

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CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Vedo che la liquidità è abbondante. ANTONIO MATTA

Era abbondante, com’era abbondante anche una parte dell’indebitamento, era abbondante anche la liquidi tà. L’ho detto nella prima parte. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Un milione di Euro su un fondo d’investimento, 692.000€ in cassa, dichiara il Bilancio al 31.12.08. Vorrei capire però perché, essendoci una liquidità di questo tipo, non si pagano i debiti verso il Comune per affissioni 2008, 110.000€, e i debiti verso il Comune per affissioni altri 302.000€, per un totale di 412.000€. ANTONIO MATTA

Non è vero che non si pagano perché se Lei guarda compariranno anche dei crediti che sono più alti rispetto al Comune, quindi quelle partite sono state in compensazione. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Quali sono le partite di credito nei confronti del Comune? ANTONIO MATTA

Erano varie partite legate alla TARSU, alle stesse affissioni, ce n’erano diverse, crediti anche legati alla manutenzione ordinaria e straordinaria, c’era una mole di crediti superiore sicuramente a quello. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Infatti ho notato che i conti relativi alla TARSU, crediti TARSU anni precedenti, crediti TARSU 2008, hanno un totale di 2,5 milioni. Mentre in debito abbiamo un conto transitorio TARSU di 1,8 milioni. Quindi c’è un credito relativo alla TARSU di 578.000€. Io vorrei una spiegazione di questi co nti transitori.

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ANTONIO MATTA

Il conto transitorio sostanzialmente è un conto che Lei vede in entrata e in uscita perché noi introitavamo la TARSU con questa pagavamo lo smaltimento e la raccolta rifiuti. Quindi Gelsia e Bea. Questo tipo di gettito però è un gettito che è in divenire durante l’anno, è frazionato su una serie di mensilità, oltretutto è anche spalmato in molti casi nell’anno successivo. Alla fine dell’anno succede che ASPES doveva ricevere dal Comune, da una parte l’aggio di gestione di questa partita e dall’altra l’eventuale differenza tra le partite in entrata e le partite in uscita. È da qui che nasce questa discrepanza. Però se vogliamo sintetizzare per capirci. Quella è una partita di giro, quello che entra, esce. Non c’è la copertura al 100% perché neanche la legge lo permette, tra l’altro questo penso che sia risaputo. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Ma i crediti di TARSU anni precedenti sono crediti che l’Azienda vanta nei confronti del Comune? Mi sembra strano. ANTONIO MATTA

Se Lei si riferisce a quelle che abbiamo schematizz ato nell’elenco che Le abbiamo inviato, sono partite creditorie relative a Equitalia che è il Consorzio che raccoglie la tassazione che poi ce lo gira. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Quindi sono crediti nei confronti dei cittadini di Seveso che devono essere ancora… ANTONIO MATTA

No, sono crediti nei confronti dell’ente che raccoglie, dei cittadini di Seveso, i cittadini pagano Equitalia e quindi Equitalia ci deve dare dei soldi. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

È TARSU che Voi non avete ancora incassato.

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ANTONIO MATTA

Esatto, materialmente non l’abbiamo incassato perch é Le spiegavo che è spalmata nell’arco di un anno e anche di più. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

C’è ancora parecchio credito. ANTONIO MATTA

Sì, allo stato attuale sì. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Un’altra domanda riguardava gli interessi di oneri finanziari. Vedo che crescono da 35.000€ a 43.000€, con una crescita del 21%. È una crescita consistente in un anno in cui i tassi 2008 si sono mantenuti abbastanza elevati per crollare tra novembre e dicembre. Non capisco perché crescono così tanto gli oneri finanziari. Il 21% è una crescita importante. ANTONIO MATTA

Non considera l’altra partita, perché Lei troverà oneri finanziari attivi per circa 15/20.000€. Quindi vanno più che a compensare questi. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Sì, ma perché crescono? ANTONIO MATTA

Adesso sinceramente andare nel dettaglio perché siano cresciuti di 8.000€ gli oneri finanziari non glielo saprei dire, penso che sia dovuto a qualche esposizione temporanea di conto che comunque è più che compensata dalla gestione della liquidità. Lei mi parla di una cifra… mi spiego? Dovrei andare a verificare nel dettaglio. Il Bilancio lo conosciamo, ma anche su alcune sottigliezze bisogna fare mente locale.

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CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Un’altra domanda è questa. A pagina due della nota integrativa si afferma che l’aumento del fatturato è coinciso con l’incremento dei costi per il personale, in quanto la gestione degli immobili e delle strade comunali ha obbligato la società a prendersi carico di alcuni dipendenti comunali. Mi aspettavo che per gestire la manutenzione di immobili e strade occorressero operai. Invece la variazione dei dipendenti di ASPE S nel 2008, riportata a pagine cinque vede l’assunzione di un dirigente, un quadro e quattro impiegati, nessun operaio, quindi si aggiunge all’unico operaio che c’è in organico. Vorrei capire bene questa cosa. ANTONIO MATTA

Lei si riferisce all’assunzione del dirigente, parl iamo della primavera del 2008, quindi parliamo di un fatto datato, quel periodo che Lei cita si riferisce al fatto che, com e Lei saprà, dal 01.01.09 ASPES ha preso in carico sostanzialmente tutti i dipendenti della manutenzione che erano in capo al Comune, che prima erano comandati ad ASPES, cioè erano dipendenti in comando. Adesso sono stati assunti direttamente da ASPES. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Sono stati Bilancio 2008.

assunti

nel

2009.

Quindi

non

risultano

al

ANTONIO MATTA

Certo. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Però nel Bilancio 2008 Lei dice che … questa è una dichiarazione che riguarda il Bilancio del 2008, l’aumento del fatturato è coinciso con l’incremento dei costi per il personale in quanto la gestione degli immobili e delle strade ha obbligato la società a prendersi carico di alcuni dipendenti comunali.

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ANTONIO MATTA

Sono quelli che sono passati con il passaggio del servizio di manutenzione. …inizio lato B seconda cassetta… CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

…io capisco che nel 2008 è stato assunto un dirigente, un quadro e quattro impiegati. ANTONIO MATTA

Quando è stato fatto il passaggio del servizio di manutenzione, quindi prima che il nostro C.d.A. si insediasse, più o meno nella primavera del 2008, passando il servizio di manutenzione, oltre al dirigente del servizio, sono stati passati in comando dei dipendenti di questo servizio. Successivamente … CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Quindi nel servizio di manutenzione, oltre agli operai che passeranno nel 2009, sono già state passate nel 2008 sei persone. ANTONIO MATTA

Non cambia niente, sono sempre le stesse, prima erano pagate a comando, adesso sono assunte direttamente da ASPES. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

D’accordo, ma sono impiegati, non sono operai. Il s ervizio di manutenzione di una strada immagino possa necessitare di profili di tipo operaio, non impiegato. Mi sembra che il profilo impiegato sia molto chiaro nell’immagine comune. ANTONIO MATTA

Sì, ma c’è una struttura che era preposta ai Lavori pubblici che è stata spostata in ASPES.

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CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Nel 2008 quindi sono sei persone che non si occupano della concreta manutenzione delle strade, che sono state spostate in ASPES sul servizio di manutenzione. ANTONIO MATTA

Sì. All’interno di questi ci devono essere degli operai sicuramente, adesso dovrei andare nel dettaglio, però non capisco qual è il problema. Quando è stato spostato il servizio… CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Il problema è che la città è piena di buche e nessu no le ripara. ANTONIO MATTA

Sì, ma il problema è che non ci sono neanche oneri di urbanizzazione per coprire queste buche. Quindi … CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Ho capito, ma neanche per pagare dirigente, un quadro e quattro impiegati.

sei

impiegati,

un

ANTONIO MATTA

Guardi che erano già dipendenti comunali, quindi lo stipendio lo doveva dare comunque, anche in precedenza. Non cambia niente, non è che Lei oggi può mandare fuori dall’Amministrazione Comunale… CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Mi stupisce che per fare un servizio di manutenzione strade passiamo dall’Amministrazione Comunale ad un’azienda che dovrebbe fare questo servizio, sei impiegati che non fanno questo servizio.

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ANTONIO MATTA

Forse non ci siamo capiti. Quando è stato spostato il servizio, sono state spostate le persone che lo facevamo all’interno dell’Amministrazione Comunale. Non è cambiato niente. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Penso che la risposta sia chiara. Grazie. Io ho un’ altra domanda un po’ particolare. Ho visto tra le determinazioni un’importazione anagrafica illuminazione votiva. Mi risulta che il servizio cimiteriale sia gestito da Voi. ANTONIO MATTA

Il servizio cimiteriale sì, attualmente non l’illum inazione votiva. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

L’illuminazione votiva è gestita ancora dal Comune. ANTONIO MATTA

Al momento è tenuta in capo al Comune perché si è in attesa di verificare una procedura di assegnazione. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Quindi questo costo di 660€ per l’importazione di certe.. anagrafiche è sopportato dal Comune perché non tutti i servizi per il cimitero sono gestiti da Voi. ANTONIO MATTA

Non riesco a capire a cosa si riferisca il costo di che cosa? CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Risulta tra le determinazioni un’importazione anagrafica illuminazione votiva.

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ANTONIO MATTA

Sì, quello è ancora in capo al Comune. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Un’altra osservazione ed è l’ultima, è la seguente. A pagina due della sua nota integrativa al Bilancio Lei defi nisce come critiche le condizioni dei mercati in cui opera ASP ES. Io direi che le condizioni di mercati come la … ANTONIO MATTA

A che riga è? CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

È una riga che comincia con: il Bilancio che chiude in leggero utile netto è da definirsi veramente soddisfacente, anche in considerazione delle critiche condizioni di mercato attuale. Io direi che i mercati in cui opera ASPES sono merc ati praticamente monopolistici. La farmacia, il cimitero, le affissioni, la riscossione dei tributi, la manutenzione delle strade. La congiuntura non mi sembra che incida su questo. ANTONIO MATTA

Infatti non è riferito al mercato di ASPES, qui si parla delle critiche condizioni di mercato attuali. È chiaramente un riferimento al fatto che, essendo la manutenzione finanziata con oneri di urbanizzazione ed essendo sotto gli occhi di tutti la crisi del settore immobiliare, è questo a cui si riferisce la condizione di mercato attuale. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

L’ha presa molto alla larga. ANTONIO MATTA

Di tutte questa è la voce su cui stiamo più vigilando. Come dice correttamente Lei, sulla farmacia e sul cimitero abbiamo delle condizioni di mercato più agevoli, qua dobbiamo vigilare.

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CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Ho dimenticato una domanda ed era questa. Io Le ho chiesto anche un conto economico riguardante la farmacia. Nella risposta Lei mi dice: non possiamo trasmettere i Bilanci set toriali per l’imputazione delle spese generali, che, per scelta aziendale, hanno una classificazione autonoma ed essendo cospicue, richiedono un attento studio, che sarebbe comunque passibile di obiezioni ed un impegno temporale di non poco conto ai fini di una non attenta attribuzione ai diversi rami d’azienda. Io vorrei capire se il Bilancio della farmacia esis te. ANTONIO MATTA

Il Bilancio della farmacia esiste, quello che cerca vo di far capire, tra l’altro mostra anche un utile interessante intorno ai 150.000€, però in questo caso possiamo parlare di margine operativo lordo, perché la farmacia non ha un Bilancio a se stante e non tiene conto di alcune voci di struttura che sono complessive che gravano su tutta ASPES. Parlava Lei della direz ione generale, dei costi di struttura, impiegati, contabilità, affitto, eccetera. Quindi noi possiamo dare dei margini operativi settoriali, che sono indicativi di come la gestione operativa di ogni servizio sia in attivo. Poi non possiamo darli come dato consolidato perché potrebbe trarre in inganno, perché abbiamo poi un capitolo di spesa particolare dedicato alle spese generali che è un capitolo tutto negativo, che va poi a compensare alcune di queste voci attive dei singoli Bilanci. Quello che posso dirle per tranquillizzare è che tutti i settori hanno un margine operativo tranne le affissioni che è un servizio in pareggio. Quello che possiamo dare però è un margine operativo lordo perché poi tutte le singole voci vanno a confluire in un calderone unico, nel quale ci sono le spese generali che vanno poi a compensare parte di questa positività. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

L’ultima cosa è: i compensi del costo di C.d.A. e revisori dei conti dove sono all’interno del Bilancio?

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ANTONIO MATTA

Comunque possiamo dirli senza problemi perché sono noti. Sono nella parte relativa delle spese amministrative. Sono riferiti però anche questi all’anno scorso. C’era un C.d.A. molto più ampio, poi il nostro Comune, adattandosi a tutte le disposizioni in materia, ha ridotto il numero dei componenti del C.d.A. soltanto a tre, mentre prima erano sette. Quindi questa è una voce che quest’anno è molto inferiore. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

All’interno del capitolo? ANTONIO MATTA

Spese amministrative. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

In questa forma sintetica immagino che ci sia dentr o il costo dei servizi perché qui c’è una voce molto grande. ANTONIO MATTA

È dentro il B7. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Però se potesse farci avere una forma dettagliata. ANTONIO MATTA

Non ci sono problemi, nel senso che possiamo dirli perché sono pubblici. Gli emolumenti del C.d.A. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Non ci sono problemi ma dal 18 luglio non ce li ha forniti. ANTONIO MATTA

Ma guardi che sono sul sito del Comune di Seveso. Sono più che espliciti.

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CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Allora perché non ce li dice. ANTONIO MATTA

Ma Lei non mi ha chiesto i compensi degli amministratori. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Infatti, adesso stavo parlando del conto economico dettagliato in quella forma che Lei ha in mano, non stavo parlando semplicemente dei compensi degli amministratori. ANTONIO MATTA

Comunque il gettone netto del Presidente è di 570€ mensili e circa 350€ i due Consiglieri. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Sono pubblicati sul sito del Comune questi, quello che io richiedo è il conto economico in forma dettagliata. ANTONIO MATTA

Questa è un’altra cosa. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Aspettiamo di riceverlo. Grazie. ANTONIO MATTA

Prego. PRESIDENTE

Consigliere Garofalo. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Intervengo molto rapidamente solo per dire due cose , per aggiungere un paio di domande a questo quadro che si sta

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lentamente e inesorabilmente ponendo all’attenzione di tutti. Mi è stato riferito da componenti di un’associazione che ci sono stati dei problemi, diversi componenti dell’associazione hanno chiesto dei preventivi per la sponsorizzazione tramite manifesti o altoparlanti per le loro attività e tutti e tre i componenti hanno avuto tre tariffe diverse. ANTONIO MATTA

Scusi se La interrompo. Sono disponibile ad ogni co nfronto, documentiamo queste cose e prenderemo nel caso dei provvedimenti, ma documentiamole perché sul sentito dire… CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Io non mi sento di mettere in difficoltà l’associaz ione prima di tutto. ANTONIO MATTA

Ma noi siamo qui a fare il bene dei cittadini di Seveso, se Lei lo prende anche da un punto di vista strumental e, dobbiamo comunque creare consenso. Siamo lì per aiutare la gente, se c’è una problematica che è emersa, mi prendo la responsabilità di verificare direttamente, però non possiamo andare avanti sul: “ho sentito dire”, documentiamo. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Ci sono evidenti problematiche, non serve dire qual è l’associazione perché non ha nessun rilievo. Parlatevi all’interno, se ci sono … ANTONIO MATTA

Scusi, ma io parlo all’interno di cosa, di niente che mi sta dicendo Lei? Me lo documenti, ma diciamo in Consiglio Comunale. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Ma cosa all’associazione?

vuole

fare,

uno

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sconto

sulla

tariffa

ANTONIO MATTA

Ma sta scherzando? Lei come Consigliere, si tuteli e tuteli l’associazione, in Consiglio Comunale la prossima volta porti il nome dell’associazione, protocolli una lettera e vediamo. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Io Le sto facendo un piacere dicendole di controlla re bene questo servizio, perché ci sono delle problematiche. Noi facciamo riferimento ai cittadini, se i cittadini rilevano un problema, non dobbiamo di sicuro metterci qua a dire chi è la persona. Poi sarà come vuole. ANTONIO MATTA

Veramente prendo a cuore il problema. Fatemi sapere … CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Il problema gliel’ho già detto. Non c’è peggior sor do… Prima del Consiglio tra l’altro sono passato dal parcheggio di Villa Foresta, sulle cifre abbiamo già parlato, ma ne parleremo ancora, c’è ancora tempo. Ho notato dei vizi almeno di forma sui marciapiedi e le entrate, praticamente i marciapiedi che delimitano le entrate delle autovetture, lo spazio per le entrate, che sono visibilmente stretti. Quanto meno renderebbero difficoltosa l’entrata delle autovetture all’interno dei parcheggi. È un’osservazione, mi auguro soltanto che non vengano fatte ulteriori manutenzioni per riparare questa cosa. ANTONIO MATTA

Penso che la dimensione sia fatta appositamente così per impedire il soggiorno di mezzi impropri, tipo camper o roulotte che possono parcheggiare lì e stare lì stabilmente. Quindi penso che l’indicazione sia proprio quella di un parcheggio ad uso autoveicoli.

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CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Il problema è che la strada contigua che permette l ’accesso dalla viabilità al parcheggio non permette una grande manovra di veicoli, quindi è solo un … ANTONIO MATTA

Consigliere, le auto che adesso sostano su quella strada potranno stare dentro nel caso sono residenti, in maniera sicuramente gratuita e quindi penso che la strada avrà una possibilità più ampia di manovra. CONSIGLIERE GAROFALO GIORGIO

Va bene. Poi non ha risposto al Consigliere Ragazzo sulle enormi buche che tappezzano Baruccana e non solo, una in particolare quella del parcheggio di Via Gramsci, che sembra un cratere. ANTONIO MATTA

Io raccolgo anche questa sollecitazione. Siamo bers agliati quotidianamente da segnalazioni di buche, quindi raccogliamo con il nostro direttore generale questa segnalazione. Verificheremo e ci attiveremo. Tra l’altro l’input che ci è giunto dalla Giunta Comunale allo stato attuale è quello di procedere soltanto alla messa in sicurezza delle strade e non fare altri tipi di interventi perché non è possibile farli in questo momento. Raccogliamo la sua sollecitazione, come quella di qualsiasi cittadino, ricordo soltanto che tra piccoli e grandi interventi, manutenzioni ordinarie e straordinarie, chiamate, abbiamo svolto più di 705 interventi nell’ultimo anno solare. PRESIDENTE

Grazie. La parola al Consigliere Mastrandrea. CONSIGLIERE MASTRANDREA MARCO

Due domande secche, in cui la risposta deve essere altrettanto secca. La prima l’avrei voluta rivolger e all’Assessore Mazzucco, ma visto che non c’è, la faccio all’Assessore alla partita Manutenzioni ed è quella di sapere se ad oggi, stante la situazione finanziaria in cui versa l’ente, il Comune di Seveso

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sarebbe stato in grado di affrontare in proprio i servizi manutentivi. La seconda domanda è rivolta invece al Presidente di ASPES. È per sapere nei primi 7/8 mesi dell’anno il numero degli interventi manutentivi fatti e con quali risorse sono stati finanziati. Un’ultima segnalazione è questa. Da parte di alcuni cittadini che hanno particolari problemi di disabilità molto più accentuata rispetto ad altri, in alcuni Comuni, porto l’esempio di Limbiate, hanno regolamentato l’accesso al cimitero proprio per portatori di handicap gravi, autorizzando l’ingresso accompagnato all’interno del cimitero con mezzi propri o con mezzi adatti. Quello che chiedo al Presidente è se ci sono anche queste esigenze a Seveso, di valutare un adeguamento del regolamento per dare anche l’accesso alle persone più in difficoltà a questo luogo sacrale. Grazie. ANTONIO MATTA

Rispondo soltanto brevemente a questa cosa. Proprio nei giorni scorsi il nostro incaricato cimiteriale si è attivato per una procedura che porterà un giorno la settimana ad avere un servizio fornito, quindi assistito per i disabili all’interno del cimitero, perché anche questa necessità c’era stata posta dinanzi agli occhi da alcuni utenti e quindi abbiamo ritenuto doveroso dare una risposta. PRESIDENTE

Sulla manutenzione risponde l’Assessore Forlin probabilmente il Presidente sul numero degli interventi.

e

poi

ASSESSORE FORLIN ITALO

Economicamente sicuramente non eravamo in grado di sopperire a questi interventi, soprattutto con riferimento ai plessi scolastici. ANTONIO MATTA

Dall’inizio dell’anno abbiamo fatto circa 340 interventi, sono più di 705 dal momento del nostro insediamento. Quello che mi sento di dire è che ASPES da questo punto di vista bisogna anche essere onesti e riconoscere che chi ha visto lungo negli anni scorsi, istituendo la municipalizzata, quindi va sicuramente

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un merito a chi ha pensato a questa soluzione nei giorni scorsi perché ci ha permesso di sopperire ad un momento di difficoltà attraverso l’autofinanziamento che ci proviene dagli altri servizi e anche in assenza, fino a questo momento, di canone di manutenzione che ci viene trasmesso dal Comune, di operare comunque con tutta una serie di interventi che abbiamo fatto, i più importanti sono quelli legati alle scuole e quelli legati al centro diurno disabili, oltre ad alcune manutenzioni stradali, che solo in virtù del fatto che ASPES è una municipalizzata che si può quindi autofinanziare e gestire in proprio le sue risorse, è stato possibile farlo. Altrimenti non sarebbe stato possibile quest’anno non chiudere neanche una buca nelle nostre strade. Questa non è una situazione del Comune di Seveso, i Comuni che non hanno la municipalizzata oggigiorno sono nella condizione di non poter muovere un dito. PRESIDENTE

Grazie. La parola al Consigliere Marzorati. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Io volevo fare un discorso di questo tipo. Prima di tutto ringrazio ASPES per il lavoro che ha fatto in questi anni. Concordo con l’idea che avere un settore di efficienza che pone nei suoi obiettivi di lavoro una maggiore efficienza all’ente pubblico avendo un’altra tipologia di modalità di lavoro di carattere privatistico, dà all’ente una capacità d’azione maggiore. Quindi ringrazio non solo il Presidente attuale, ma anche il percorso fatto dal precedente C.d.A. In questo sens o ringrazio anche i lavoratori di ASPES perché il passaggio non è stato sicuramente facile in questi anni anche da parte di operatori che hanno sempre lavorato nell’ente pubblico, quindi hanno messo in gioco anche la loro professionalità con un cambiamento così radicale. In particolare in questo mi ha colpito la capacità di tenuta della farmacia, cioè di una struttura che non è un abituale luogo di lavoro dell’ente pubblico, almeno per Seveso, quindi dà l’immediata capacità di porre nel tessuto del nostro territorio una capacità imprenditoriale che comunque arriva dall’ente pubblico. In particolare non andando a modificare e ad altera re gli equilibri di competizione anche privata del settore delle farmacie della nostra città che offrono un buon servizio. Cioè è stato un elemento di giusta competizione pubblica che ha provato ad inserire un elemento utile anche alla competizione. Questo

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ringraziamento che do ai lavoratori di ASPES non è retorico perché credo che mettersi in gioco in questo momento nel settore del lavoro e fare una società che fa una scommessa, certo tutelata perché l’ente pubblico Comune è l’unico socio, però è stato difficile. L’altro è per Matta, perché credo che anche esponen do abbia affrontato questa tematica con una passione che sicuramente sarà utile all’azienda per fargli fare un salto di qualità. Credo che anche qui l’ente pubblico abbia le sue responsabilità, perché evidentemente nella sua nascita ASPES ha avuto anche un ruolo strumentale dentro le necessità di Bilancio amministrativo, il Patto di stabilità e altre cose che hanno condotto ad utilizzare l’azienda per la riscossione della tassa rifiuti, cosa che abbiamo già definito in Consiglio Comunale, oggi non più propria anche se forniva una sua liquidità, ma era una liquidità gonfiata, falsa, problematica nella sua gestione aziendale. In questo senso è evidente che ereditando questa problematicità non tipica di un’azienda che si muove con un unico socio come il Comune, è evidente che quelle difficoltà che sono ben inserite nella relazione esplicitate devono essere un elemento da superare. Quindi dentro qua ci sono elementi di efficienza, di organizzazione che possono aiutare l’ente pubblico a rispondere al bisogno. Però si pone un problema strategico. Oggi ho sentito poco di questo, io vorrei capire come nel futuro si evolve questo rapporto fra la struttura istituzionale dell’ente, quindi il Consiglio Comunale e la Giunta e la struttura imprenditoriale di ASPES. Voglio dire che non voglio trovarmi fra un anno a fare un altro Consiglio Comunale dove facciamo osservazioni che vanno dall’ambito minimalista utile, cioè il tombino, che è utile, all’ambito generale del perché si adotta un Bilancio, degli atti di trasparenza istituzionale che sono cose serie, ma di rilevanza completamente diversa. Questo lo dico perché per un Comune nella sua tradizionale forma di rapporto tra il Consiglio Comunale e la Giunta, io faccio un’interpellanza sulla buca, eccetera, oggi mi trovo l’impresa a rispondere all’interpellanza della buca, questo non è ragionevole perché l’impresa è incaricata dentro uno specifico contratto nello svolgere un tipo di lavoro, non è tollerabile se quella buca, se è previsto che venga coperta, se però non ci sono i soldi per farlo perché il cliente non fornisce la copertura finanziaria, è evidente che quella buca l’impresa non può coprirla, se non facendo un debito, cosa che non può fare. Evidentemente qua c’è un rapporto di qualità che deve essere stabilito per cui uno è l’aspetto istituzionale: che sia

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chiaro ciò che deve essere chiaro. Cioè gli atti pubblici che vengano forniti nei tempi che la società ha per legge, che il Consiglio ritiene utile perché siano forniti in maniera utile alla comprensione perché questo Bilancio, apprezzo anche l’ammissione del Presidente sulle difficoltà a giugno, la scelta della tipologia di Bilancio, però è evidente che è difficile con questo dettaglio capire se la farmacia va bene, se va bene la manutenzione. È evidente che noi abbiamo bisogno di dati e non dobbiamo chiederli. Devono essere compresi in un report che l’azienda fa all’Amministrazione Pubblica e che questa informa il Consiglio e anche la Giunta sull’attività che viene svolta. Questo tipo di qualità di servizio deve essere monitorato attraverso una strumentazione metodologica ben precisa. Fatta salva la questione istituzionale, deve essere poi garantito un flusso di comunicazione sulle attività che ha in carico ASPES. Qual è l’obiettivo della farmacia il prossimo anno, in termini di assunzioni, di budget. Sul preventivo che vuol dire anche un obiettivo strategico, se offre dei servizi che hanno a che fare con la sfera sociale, se si pone dei problemi, devono essere inseriti in un Piano che credo debba fare corpo con una decisione che viene messa agli atti pubblici. A quel punto ASPES ha questo incarico. Qui ho visto la discussione messa su due piani e quindi è poco utile se poi aspettiamo il prossimo Consiglio, perché vuol dire che ASPES accumula contraddizioni che non le sono proprie, perché sono pertinenti all’Amministrazione Pubblica e non si capisce quali sono proprie direttamente nella gestione pubblica, positiva o non positiva del bilancio delle risorse umane. È difficile fare una discussione di questo tipo, che però era necessaria, per cui i Consiglieri Comunali che mi hanno preceduto espongono problematicità a cui vengono richiamati da cittadini che vedono e quindi qual è il Piano della responsabilità e dove stanno le risorse per poterle sostenere. Sull’ambito strategico vedo delle fragilità. Io ho una certa riluttanza in generale, l’avevo anche quando amministravo, a vedere l’ente pubblico cimentarsi nella sfera privata. Ho una certa allergia su questo tipo di discorso perché questo non riguarda solo ASPES, però pone dei problemi di competizione col sistema. Quindi se il sistema economico su alcuni fonti di servizi non ha una competizione, tende a peggiorare la qualità dell’offerta. Questo per legge economica, nel senso che in questo caso io chiedo ad ASPES anche qua di avere una strategia perché è stata capace di portare dipendenti pubblici, quindi di tenere equilibrio tra il personale. Badiamo bene, ASPES non deve aumentare il peso del personale, perché se l’ente ha un preciso compito di limitare le assunzioni e la spesa pubblica, non è che

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poi può utilizzare le imprese perché queste assumano. Anzi, a maggior ragione dovrà essere ancora più razionale nelle assunzioni e nelle gare di personale nelle prestazioni di servizio perché sennò va in deficit di Bilancio immediatamente. Quindi più abbiamo gli atti trasparenti, meglio è. Sull’ambito della competizione, su questo farei attenzione quindi chiederei anche al Presidente del Consiglio un’attenzione sulle modalità di appalto e di assegnazione nelle gare perché è evidente che valgono per ASPES alcune regole che non valgono per il Comune, che rendono maggiore efficienza ad ASPES, che però potrebbero non essere degli elementi competitivi nel mondo delle imprese. È in questo che il Consiglio e il Presidente si diano una trasparenza nella formulazione di chi è elemento centrale. Altra criticità legata alla competizione è la cosa del personale, nel senso che anch’io ho visto il quadro del personale che era quello del 2008, poi ci sono state le assunzioni che sono venute. Questo è molto importante, cioè capire quali sono gli indicatori del personale, chi fa cosa, quante persone sono assunte nelle diverse attività produttive dell’impresa. Capire se il Bilancio della farmacia è sostenibile rispetto al personale o così come le manutenzioni, è determinante. Sull’aspetto del personale io terrei una particolare cura. Terzo punto di fragilità è sull’aspetto sussidiario. Generalmente il gruppo delle imprese che derivano dall’Amministrazione Pubblica, mi riferisco anche a Gelsia, ad altre che hanno fatto una strada ben più grande, tenta ad avere una sua autoreferenzialità nella qualità del serviz io. Il Comune è anche padrone, quindi ti trattano quando vai lì per le due cose. Quando vai lì a sgridarli, ti dicono: tu sei anche il padrone, non abbiamo il camion per fare la pulizia delle strade, devi essere comprensivo. Quando vai lì come padrone ti dicono: noi abbiamo un servizio, dobbiamo spendere quella cifra perché sennò i cittadini si lamentano. Allora l’Amministrazione è imbrigliata, non ha una giusta relazione che vede nella qualità del servizio offerto la formulazione della giusta competizione d’impresa. Quindi in questo caso vanno scelti dei servizi che devono essere fatti, altri non devono essere fatti. È chiaro che alcuni servizi che riguardano la sfera già presente nell’economia della sussidiarietà e nel terzo settore, così come nell’impresa, devono essere lasciati e lì bisogna essere attenti nel fatto di non assommare i costi. Ciò che prima appaltava il Comune, se poi lo appalta ASPES, costa di più. Quindi ASPES deve trovare dei livelli di efficienza per dimostrare che costa meno con Voi.

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Tre prescrizioni finali. La prima. Attenzione a questa questione degli oneri, perché se è vero che gli oneri sono una problematicità in questa gestione dell’Amministrazione Pubblica per l’ente pubblico, finché non verrà il federalismo e non arriverà una modifica sostanziale delle modalità amministrative del Comune, però è vero che non possono ricadere anche su ASPES, perché se questo gioco a cascata va nell’ente pubblico, l’ente pubblico ha dei livelli di tutela di Bilancio di un certo tipo che non ha ASPES. Se domani ad ASPES non vengono pagati dei servizi perché non entrano gli oneri, ad ASPES poco importa, nel senso che sono soldi che poi non entrano. Credo che su questo bisogna prestare attenzione nella preparazione dei Bilanci futuri per ciò che riguarda i servizi, a non assegnare alle competenze ASPES dei contratti che si basino su oneri e delle copertura non completamente sicure. Questo è determinante, perché sennò danno al Presidente di ASPES responsabilità che non può gestire. ANTONIO MATTA

Su questo punto ci siamo interfacciati già con l’Assessore al Bilancio per fare una previsione realistica per l’anno prossimo che permetta di rispettare i target e in funzione di questo approfitto per dirlo, stiamo anche studiando una revisione del contratto di servizio che sia più funzionale a questo tipo di discorso e che presumo, se dovessero esserci le condizioni politiche, dovrebbe anche arrivare in Consiglio Comunale. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Le ultime tre osservazioni che vorrei fare di conte nuto rispetto al Vostro lavoro, ho visto anche nell’uscita stampa l’investimento importante che ASPES affronterà sul cimitero, questo è un luogo molto delicato, sappiamo che ereditiamo delle situazioni che nel tempo, la copertura in eternit, le infiltrazioni, è una situazione che sicuramente richiede manutenzioni, è molto importante il livello di immagine, perché lì venite giudicati immediatamente e quindi viene giocata l’Amministrazione. L’altro ambito è sulla mobilità. Sulla mobilità bis ogna avere un aspetto strategico. Questo credo che competa molto all’Amministrazione Pubblica, non possiamo aver dato 20.000€ a un consulente per fare il Piano del traffico senza neanche una gara è stata assegnata questa consulenza, e non abbiamo neanche un risultato. Io non ho in mano niente di questo Pi ano del traffico. Non è possibile. Se Voi fate il parcheggio, come lo fate, quanto costa, quanti spazi ha, senza un Piano generale? Allora …

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ANTONIO MATTA

Un Piano dei parcheggi l’abbiamo consegnato in Comune. Anche su quello ci vuole successivamente una scelta strategica e politica perché è chiaro che noi abbiamo delimitato un’area che va, più o meno, dalla ferrovia alla nazionale dei Giovi che è un’area omogenea centrale. Esiste già uno studio e un Piano dei parcheggi. Anche qui è necessario il passaggio successivo, c’è una scelta politica su che tipo di strada si vuole intraprendere che non compete ad ASPES ma all’Amministrazione. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Anche perché qua io vorrei avere un Piano nel quale dica quanti parcheggi si vogliono fare, quanto costano, chi li deve pagare. ANTONIO MATTA

Esiste già ed è stato protocollato mesi fa. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Quindi farò richiesta di questo Piano. Questo è collegato ad uno studio del Piano del traffico? ANTONIO MATTA

Non è collegato perché è stato fatto precedentemente, però è stato un grosso lavoro di mappatura ex novo di tutto l’esistente sul territorio. Andrebbe poi combinato con lo studio che è venuto successivamente sul traffico per arrivare ad una decisione politica. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Ultima cosa sulla qualità del servizio è sull’aspetto della comunicazione al cittadino, perché come c’è un disorientamento del rapporto istituzione pubblica, Giunta e ASPES che questo Consiglio Comunale testimonia di fatto e quindi bisognerà fare chiarezza di relazioni in questo, credo che anche nel rapporto col cittadino sia uguale, nel senso che il cittadino non può dire: ASPES non lo fa. Dovrebbe dire: il Comune non lo fa, ASPES lo fa male o lo fa bene. Per fare questo deve avere un luogo perché

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la situazione complica la relazione col cittadino, al quale invece noi ci dobbiamo rivolgere, semplificando la relazio ne. In questo senso La invito a verificare sulla rete civica milanese, che è un servizio web fornito anche in collaborazione col Comune di Milano. Il Comune di Milano ha approntato un serviz io di verifica di qualità e di suggerimenti dei cittadini trasparente, come fosse un blog, non anonimo come ci hanno abituato molti blog del nostro territorio, con nome e cognome, che aiuta l’Amministrazione e la società che ha in appalto quei servizi ad avere un rapporto di chiarezza istituzionale e relazionale. Finisco facendo un invito che formulerò anche con una richiesta. Chiedo: il Presidente del Consiglio inviti, visto che poi non ci siamo più neanche trovati, a vedere i Capigruppo per formulare, perché non è che possiamo dare un incarico ad ASPES per fare questo, per formulare una modalità di procedura istituzionale e di procedura organizzativa che permetta di avere tutte le informazioni che i Consiglieri Comunali hanno chiesto in questi mesi, quindi sia chiaro qual è l’iter di relazione e sia possibile valutare le prestazioni, dall’altro che sia anche individuata la modalità istituzionale di relazione e i report dei servizi che vengono offerti quando vengono resi pubblici dalla società. Perché altrimenti, se non facciamo questo passo, ci troveremo a dare ai dipendenti di ASPES responsabilità che non hanno e non individuare quelle che hanno e, viceversa, noi Consiglieri a trovarci in un Consiglio Comunale come questo che ritengo utile che si sia fatto, però se non continuativo di un sistema, è improprio e espone ASPES ad una responsabilità che non ha in toto. Grazie. PRESIDENTE

Grazie. Per quanto ci riguarda faremo tesoro di questo suggerimento, anzi direi che sarebbe l’occasione buona per mettere nero su bianco le modalità di accesso agli atti e stabilire quali atti sono accessibili e quali non lo sono. Così almeno non ci sarà più ritardo nella consegna degli atti, nello stesso tempo, non sono intervenuto, ma prima avevo sentito tra i tanti interventi, una richiesta di un documento che secondo me non è un documento giuridicamente accessibile all’esterno. Potremo in quella sede approfondire anche questi aspetti e valutarli. Prego Presidente Matta.

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ANTONIO MATTA

Ringrazio il Consigliere Marzorati che ha fatto un intervento costruttivo che ho molto apprezzato. Volevo giusto dire due cose perché poi non mi pare ci sia tanto da rispondere. Sono d’accordo sulla sua sollecitazione iniziale sulla farmacia, mi fa piacere che Lei riconosca la valenza del serv izio che stiamo dando, che tra l’altro è basato principalmente su una forza lavoro di assoluto livello professionale e di assoluta eccellenza che siamo riusciti a mettere in campo nella nostra farmacia comunale. Lo dimostra il costante trend di crescita del fattu rato, il fatto che abbiamo ampliato gli orari da tutti i punti di vista nell’ottica di dare un servizio maggiore al cliente. Abbiamo portato a quattro le postazioni operative all’interno della farmacia. Di fatto penso che sia un vanto anche per l’Amministrazione Comunale il fatto di vedere che stiamo lavorando a pieno regime. Lo step successivo potrebbe essere quello di amplia re una gamma di servizi nel campo sanitario, ci penalizza lo spazio fisico che in questo momento è insufficiente e quindi solo nell’ottica di una riorganizzazione anche degli uffici di ASPES e quindi di una loro riallocazione, di una disponibilità proprio di spazio fisico, per cui la farmacia si possa allargare longitudinalmente, da quel punto di vista in quel momento sarà possibile dare dei nuovi servizi. Devo dire che stiamo lavorando praticamente al massimo del nostro potenziale. Anche quest’anno in un trend che si presenta negativo, noi abbiamo ancora dei margini di crescita intorno al 8%… …inizio lato A terza cassetta… …una parola di elogio per tutte le persone che sono presenti come staff. Per quanto riguarda la reportistica, noi abbiamo già inserito un’idea di reportistica anche nel nuovo contratto di servizio che abbiamo consegnato in bozza e che è oggetto di una discussione a livello politico. Colgo la sua sollecitazione per quanto riguarda il cimitero, perché, anche se devo fare una precisazione che è sbagliato il titolo che è uscito sul giornale, non è stata stanziata da nessuno la cifra di 800.000€, quello è l’importo del progetto che noi abbiamo ridimensionato rispetto a quello iniziale che era circa 1.800.000€, perché abbiamo fatto uno studio importante grazie ai nostri uffici con Santamborgio che è la responsabile, assieme ad

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Esposito, del servizio cimiteriale, per cui di fatto abbiamo verificato che avremo una necessità di posti all’interno del cimitero soltanto nel periodo che va più o meno dal 2010 al 2015. Successivamente a quel periodo avremo addirittura un surplus di posti all’interno del nostro cimitero. Per questo abbiamo verificato che quel progetto iniziale era sovradimensionato e l’abbiamo ridimensionato a circa 800.000€. Questi soldi però non sono stati stanziati da nessuno allo stato attuale. È soltanto un progetto sul quale partiremo, per il quale ci sarà una gara quando sarà il momento di partire e posso confermare al Consigliere Marzorati che su tutte le opere che vengono realizzata da parte di ASPES viene rispettata la normativa da tutti i punti di vista, anche in presenza dell’indubbia maggior agilità di cui possiamo disporre, però siamo molto ligi e attenti a questo settore. Sul cimitero mi preme aprire una parentesi. Abbiamo un progetto molto ambizioso che è quello di un forno crematorio. Anche qui abbiamo visto che la domanda è in costante crescita, addirittura direi esponenziale. Questa è stata un’intuizione del nostro Sindaco Donati, gliene va dato merito, noi abbiamo da subito perseguito questa strada e siamo molto ben posizionati. Potrebbe essere, se non dovessimo incontrare grossi ostacoli dal punto di vista delle autorizzazioni regionali, il primo forno crematorio del comprensorio perché i più vicini si trovano a Cinisello Balsamo e a Como e quindi potrebbe, oltre a servire la nostra utenza, servire anche quella di tutti i Comuni circonvicini. Questo è un trend che è in crescita esponenziale ed è anche un trend che è alimentato dal fatto che quando ci sono le cosiddette riesumazioni, gli stessi parenti in molti casi purtroppo, anche per esigenze economiche, preferiscono procedere alla cremazione dei resti dei loro cari. Accolgo anche la sollecitazione che condivido perfettamente riguardo al principio di sussidiarietà, per cui ove possibile, lo Stato e in questo caso l’Amministrazione Comunale devono contribuire ad aiutare le realtà operative ed economiche già esistenti sul territorio, per quanto mi concerne, mi batterò perché questo tipo di principio vada sempre avanti. Raccolgo le sollecitazioni sulla verifica di qualità, sarebbe interessante infatti allocare qualche risorsa per ipotizzare una sorta di call center o comunque un canale diretto attraverso il quale riceviamo da parte dei cittadini le sollecitazioni. Di fatto esiste già il nostro numero perché è attivo questo, ma magari uno strumento un po’ più studiato che possa permettere, senza troppo impegno da parte anche del cittadino, di dare dei suggerimenti più en passant.

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PRESIDENTE

Grazie. La parola al Consigliere Tavecchio. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Grazie Presidente. Una sola domanda. Mi volevo ricollegare alla domanda del Consigliere Mastrandrea che prima ha fatto all’Assessore Forlin, riguardo alla capacità del Comune di far fronte alle spese manutentive. L’Assessore ha rispo sto in maniera negativa, dicendo che se non ci fosse stato ASPES, il Comune non sarebbe stato in grado di far fronte alle spese manutentive e allora mi viene una domanda politica da rivolgere al Sindaco rispetto al debito del Comune di un milione di Euro che ha da pagare ad ASPES. Quando lo pagheremo, se siamo in grado di pagarlo e se l’anno prossimo, se non ci saranno le entrate degli oneri di urbanizzazione, se saremo qui ad avere un debito di due milioni di Euro, rispetto al milione che abbiamo adesso con ASPES. SINDACO

Diciamo che l’operatività di ASPES è comunque al minimo, nel senso che è evidente che se le opere non vengono fatte, anche il canone potrà essere rivisto. Per cui il debito è proporzionale all’operatività effettiva di ASPES. Per questo non diciamo: fate comunque. PRESIDENTE

Ci sono altri interventi? Butti. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io attendo una risposta che riguardava quanto ha pa gato per gli attrezzi che ha in deposito ASPES dall’Amministrazione Comunale, se l’utilizzo di queste attrezzature viene pagato dall’Amministrazione Comunale ad ASPES e poi ho ancora una risposta che attendo dal Sindaco che è relativa al Piano di rientro dei debiti di Gelsia. Abbiamo detto che c’è un debito con Gelsia di 1.600.000€. Io so che c’è stato un incontro con Gelsia che ha portato alla realizzazione di un Piano di rientro. Non ho capito la causa di questo indebitamento e di questo mancato pagamento a Gelsia. Mi sembra una cosa abbastanza centrale.

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In ultimo al Sindaco. In un’interpellanza del sette mbre 2008 chiedevo quali erano gli obiettivi che l’Amministrazione si prefiggeva come sviluppo delle attività di ASPES perché da sempre è stato detto che comunque la necessità stessa di avere un’azienda come ASPES è data dal fatto di essere più agile e di muoversi più facilmente sul mercato, ma è anche data dal fatto di farsi carico di diverse attività che possano creare quelle entrate che permettano di andare a coprire anche altri servizi. Signor Sindaco, Lei mi rispose con queste parole. C redo che una risposta concreta su quelle che sono le nuove iniziative su cui partirà ASPES, penso che andrà prima di Natale, ad oggi non mi sembra che ci sia ancora nessun progetto sul tavolo. ANTONIO MATTA

Sulla prima questione farei rispondere il nostro direttore generale. DIRETTORE GENERALE ASPES

La risposta è molto veloce. Tutti i beni che sono s tati lasciati dal Comune quando è stato assegnato il servizio, sono stati inventariati e tutte le attrezzature vengono mantenute e verificate a spese di ASPES. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Quindi queste attrezzature materialmente da ASPES al Comune.

non

sono

state

pagate

DIRETTORE GENERALE ASPES

Quelle inventariate vengono mantenute, altre attrezzature le abbiamo acquistate noi come ASPES e vengono allo stesso modo mantenute in efficienza perché tutte le attrezzature devono essere collaudate. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Quindi la parte dei Lavori pubblici che è ancora in carico al Comune e che ha bisogno delle attrezzature le chiede a Voi? DIRETTORE GENERALE ASPES

Sono state inventariate e sono utilizzate da noi.

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CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

In caso servano ai Lavori pubblici, vengono date da Voi. DIRETTORE GENERALE ASPES

I Lavori pubblici non ci hanno mai chiesto nulla so tto questo aspetto. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Quando devono fare un intervento sulle strade …. DIRETTORE GENERALE ASPES

Gli interventi sulle strade li facciamo noi come ASPES, perché, in base alla convenzione siamo incaricati di fare questo servizio. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Dico un intervento di cui si occupa il Comune. DIRETTORE GENERALE ASPES

Quali per esempio? CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

La chiusura di strade, deviazioni di traffico. DIRETTORE GENERALE ASPES

La chiusura delle strade e delle transenne sono rim aste in carico al Comune e la chiusura delle strade con le relative transenne vengono fatte da due operai che sono rimasti in carico al Comune. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Grazie.

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SINDACO

Magari ne approfitto anche per chiudere, perché direi che ci sono altre domande ancora? … PRESIDENTE

Io direi che facciamo intervenire il Sindaco, poi, dato che ho visto che più nessuno ha chiesto la parola, ho detto all’inizio che se i Capigruppo volevano fare una piccola dichiarazione finale, direi che può essere concesso. SINDACO

Rispondevo sul discorso di Gelsia. Direi che il discorso è emerso abbastanza chiaramente questa sera. Il Comun e si è fatto un po’ garante, ma noi non abbiamo firmato nessun documento, è stato un accordo tra gentiluomini, nel senso che, visto che ASPES aveva la liquidità comunque per coprire questo debito, è stata fatta questa scelta intelligente di frazionarlo in alcune rate, in modo che nel frattempo ASPES può comunque godere di questa liquidità di cassa. Comunque non c’è nessuna esposizione perché l’intera cifra è attualmente in cassa di ASPES. Per quanto riguarda il discorso della progettualità, è chiaro che … guardi che non l’abbiamo neanche capito noi, ce lo siamo anche chiesto con franchezza, perché i soldi erano in cassa. Probabilmente Gelsia non li chiedeva perché ha cominciato a chiederli appena siamo arrivati noi e come li ha chiesti, abbiamo cominciato a pagare. Qui siamo in Brianza, se uno non chiede, l’altro non dà. Francamente si era creata una situazione un po’ paradossale, però fortunatamente non c’era uno scoperto reale. Infatti noi all’inizio c’eravamo anche un po’ preoc cupati a dire la verità, però poi si è chiarito che in realtà non c’era il famoso buco che si poteva temere, ma c’era una copertura completa della cifra. Per quanto riguarda la progettualità, è chiaro che con questi chiari di economia, non è che uno possa pensare molto, però ci stiamo lavorando all’interno del contratto di servizi che stiamo preparando. Sicuramente due cose dovremo fare. Uno ASPES dovrà farsi carico di ricoprire le buche di tutti questi scavi che vengono fatti nel paese perché qui tutti scavano, poi chiudono alla bell’e meglio, mentre invece deve essere indispensabile che

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tutte queste rifiniture sugli scavi siano fatte da un unico ente che deve essere ASPES. Secondo, il settore Energia. Cioè fare un servizio di consulenza energetica e su questo ci stiamo lavorando. Approfitto per chiudere io, ringraziando il Presidente e il C.d.A. per tutto il lavoro che stanno facendo e devo dire anche per la chiarezza dell’esposizione perché è servito anche a me per capire anche alcune cose che magari non mi erano perfettamente chiare. Grazie e continuate così. PRESIDENTE

Come ho detto, se vogliamo, possiamo fare una carrellata di interventi dei Capigruppo, poi, se lo ritiene, ci può fare un suo saluto finale il Presidente Matta. Consigliere Tagliabue. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Io ho capito una cosa, cioè la liquidità di ASPES h a due fonti. Gli utili della farmacia e la liquidità che gli garantisce il Comune. ANTONIO MATTA

C’è anche il cimitero. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

E il cimitero. Quindi è un altro servizio che ha una sua redditività. Se per quello che riguarda la farmacia, mi sembra un servizio per il quale un’azienda di questo tipo è assolutamente indispensabile, sugli altri due servizi non è detto che sia indispensabile l’uso di ASPES per gestirli. Questo significa che le opere che oggi fa ASPES poteva benissimo farle l’Amministrazione Comunale in quanto la liquidità che arriva ad ASPES sostanzialmente arriva dal cimitero, o arriva dalla farmacia, o arriva da una liquidità garantita dal Comune. Quindi la burocrazia è un problema. ANTONIO MATTA

Consigliere Tagliabue, scusi se La interrompo. Io v orrei soltanto farla riflettere su un dato. Se Lei consid era che noi dall’inizio di quest’anno, a vario titolo, abbiamo fatto 330

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interventi, Lei sa benissimo che un’Amministrazione Comunale non avrebbe mai potuto farli. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Mi chiedo perché. ANTONIO MATTA

Perché i tempi di un’Amministrazione Comunale sono molto più lunghi di quelli di una municipalizzata. È per questo che sono nate le municipalizzate. Sarebbe stato impossibile farli, oltretutto Lei sa benissimo che il Bilancio comunale ha vincol i molto più pesanti di quelli di un Bilancio di una S.r.l. per cui Lei quando fa una posta di Bilancio a inizio anno non la può più cambiare a meno che fa una manovra di assestamento di Bilancio. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

È anche vero che una società come ASPES ha dei suoi costi gestionali. ANTONIO MATTA

Ma sono gli stessi che abbiamo ereditato dal Comune. Non sono costi nuovi, se noi stessimo assumendo persone, sarebbe vero. Non è vero, al contrario stiamo assumendo servizi senza assumere persone. Un’ultima cosa sul Bilancio. Quando Lei durante l’anno ha una voce di Bilancio non coperta, non può fare niente fino alla manovra correttiva successiva. ASPES può muoversi con un’agilità completamente diversa. È un trend storico, non è una cosa che possiamo discutere, è come chi mette in discussione Internet, è un trend storico innegab ile e necessario alle Amministrazioni Pubbliche questa tipologia di società perché permette di svolgere in maniera molto più veloce, molto più efficace una serie di servizi che altrimenti non sarebbe possibile fare nelle pastoie burocratiche dell’ente pubblico. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Appunto questo è il problema dell’ente pubblico. Quindi c’è qualcosa che non funziona nell’ente pubblico. Il fa tto che esista la necessità di spostare certi servizi su delle società satellite pone una domanda sull’efficienza e sulla qualità dell’ente pubblico oggi.

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ANTONIO MATTA

Però se siamo onesti, non possiamo risolvere noi i problemi degli enti pubblici in quanto tali in Italia, è un problema di burocrazia che purtroppo investe e affligge pesantemente il nostro Paese, perché è la burocrazia che è il nemico peggiore dell’operatività e dell’efficienza. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

In questo modo comunque la aumentiamo perché in fon do abbiamo una trasparenza che stasera esiste con difficoltà. Il secondo tema è perché gli oneri di urbanizzazion e, e lo lascio come domanda, devono pagare le manutenzioni. Questa è una domanda. PRESIDENTE

Altri interventi? Consigliere Butti. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Noi abbiamo espresso delle criticità dirette anche all’operato e al tipo di interventi che sono stati fatti. Abbiamo parlato del cimitero, abbiamo parlato di Laforet. N on abbiamo parlato per esempio dell’androne del palazzo comunale. Non capisco come possa essere imbiancato, rifinito un androne di un Comune in quel modo. La porta che va verso le macch ine del caffè, che neanche la porta di una cantina è verniciata in quel modo. Quello mi sembra talmente palese e davanti agli occhi di tutti i cittadini, che non so come si è potuto realizzare un intervento di quel tipo. Al di là di questo, veniva posta anche la questione sull’utilità di queste aziende. Io concordo sul fat to che ne abbiamo discusso diverse volte in questo Consiglio Comunale, che queste aziende municipalizzate permettono alcuni interventi in modo più agile, in modo meno burocratico. È anche vero che però, a garanzia dell’Amministrazione, dei cittadini, ci debba essere un’operazione di trasparenza a 360 gradi molto forte. È per questo che chiediamo degli atti da tempo, pretendiamo che ci sia un contatto frequente con ASPES, cosa che sembra possa nascere nei prossimi mesi. Ma siccome promesse rispetto ad un coinvolgimento di tutto il Consiglio Comunale ne sono state fatte da quando si è insediata questa Amministrazione, ma non si sono

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mai realizzate, permettete che abbiamo anche qualche dubbio sul fatto che anche questa sera produca questo tipo di cambiamento. Detto questo, noi l’abbiamo posto fin dall’inizio, che chi amministra queste società abbia un rapporto di fiducia con l’Amministrazione che si basa innanzitutto sulla trasparenza, perché io non so quali siano le competenze che ha Lei, Presidente, o gli altri membri del C.d.A. perché c’è un rapporto di fiducia nei confronti del Sindaco. È stato anche detto tempo fa, non è contato tanto il curriculum, quanto il rapporto di fiducia e io questo posso anche capirlo. Il problema è che in questo modo si rischia che ad ogni cambio di amministrazione, cambi anche un C.d.A. della società municipalizzata. Questo è invece un elemento che, per far sì che queste aziende siano efficienti e facciano veramente gli interessi di tutti i cittadini in modo riconosciuto, debbano essere gestite in un modo più aperto e partecipato. Questo mi dispiace perché, signor Sindaco, le conosceva queste problematiche dai banchi dell’Opposizione, però non sono state riportate dal momento che ha cambiato zona del Consiglio Comunale. Quindi rinnovo la richiesta di avere spazio, ma non perché riteniamo che in questo momento c’è una lottizzazione del C.d.A. perché sono tutti membri e fanno riferimento all’ambito politico del PDL, ma non è una richiesta di spazi o di sedie, è la volontà, poi le persone possono essere anche di parti politiche non collegate alla nostra, ma di avere un coinvolgimento a 360 gradi che permetta a queste aziende di essere riconosciute dall’intero Consiglio Comunale, ma perché l’intero Consiglio Comunale si senta partecipe a quello che queste aziende fanno, che deve essere fondamentale per l’Amministrazione e per i cittadini. Questo è l’appello che io faccio questa sera. Un appello che altre volte abbiamo rivolto all’Amministrazione che finora è stato inascoltato, quello che possiamo fare è solo ripeterlo. PRESIDENTE

Marzorati. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO

Io faccio un breve riferimento alle cose che ho già detto, ma solo per fare una ridefinizione del rapporto tra ASPES e Comune perché questo contratto di servizi che state riadottando e ridisegnando abbia in sé questa parte di rapporto col cittadino, cioè sia implicita una modalità di relazione. Un invito anche in questo senso ad individuare un’azione dell’impresa attinente alla

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sfera dei servizi nell’ambito economico e non alla sfera politica dell’Amministrazione, quindi tenere nello svolgimento dell’aspetto della comunicazione esterna e del reporting proprio imprenditoriale attinente alla Pubblica Amministrazione, ma non collegato alle scelte politiche dell’Amministrazione. Voglio dire che traduca le scelte politiche in termini economici e imprenditoriali. In questo la scelta dei servizi ch e vengono delegati è centrale perché qui sì ci vuole un programma che credo debba essere definito da parte dell’ente pubblico verso ASPES. Sulla qualità dei servizi, l’ho già detto. Credo che si stia facendo quanto vada in quella direzione e deve essere maggiormente accentuato per individuarne le modalità economiche e la gestione. Rimangono, qua chiamo più il Comune come responsabilità, all’individuazione dell’aspetto della mobilità e del trasporto locale, un ruolo che ASPES può svolgere. Io apprezzo anche che il C.d.A. abbia un compenso contenuto e lo abbia mantenuto tale, nonostante il peso della responsabilità e anche del lavoro, non credo che sia minore a quello di un Assessore, come lavoro periodico. In q uesto senso dico anche nella proposta di Butti che faceva sull’allargamento, io credo che è evidente che un C.d.A. deve essere ponderato dall’Amministrazione che governa la città, se è il cliente di quello, l’aspetto della democrazia, credo che se Butti governasse, sicuramente farebbe espressione della qualità e delle competenze di amministratori che fanno riferimento alla sua parte politica. Però è evidente che nel futuro un possibile allargamento che comporti anche la presenza di rappresentanti dell’Opposizione possa dare una qualità al servizio e al lavoro svolto dall’impresa di cui l’unico socio è il Comune, che è interessante, quindi sicuramente è una cosa da tenere in considerazione. Vi ringrazio per questa esposizione e per il tempo che ci avete dedicato. Prenderò spunto dal Presidente di ASPES che invitava ad un rapporto diretto, nel chiedergli un incontro anche per approfondire alcuni passaggi che oggi non era il caso nel dettaglio di fare qua. Grazie. PRESIDENTE

Grazie. Consigliere Lucchini. CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Il mio gruppo stasera si riserva di continuare ad a prire l’approfondimento che sta intraprendendo da un periodo con

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ASPES sui prossimi sviluppi e sulle scelte che l’azienda vorrà mantenere. Quindi ci atteniamo ad altri incontri che stiamo facendo con ASPES per risolvere alcune situazioni. PRESIDENTE

Grazie. Consigliere Mastrandrea. CONSIGLIERE MASTRANDREA MARCO

Una volta ogni tanto bisogna essere riconoscenti anche all’Opposizione perché credo che la richiesta di audizione presentata da parte di ASPES sia stata una richiesta che alla fine si è rivelata costruttiva e credo soprattutto utile a tutti. Al di là di quello che poi scrivono i giornali, quello che conta sono le voci ufficiali e credo che non ci sia voce più autorevole che è quella di una seduta di Consiglio Comunale per mettere nero su bianco le cose come stanno, liberi tutti di rimanere delle proprie idee e delle proprie tesi. Al C.d.A. di ASPES come PDL non possiamo che confermare il proprio sostegno e, come diceva prima anche il Sindaco, l’invito a proseguire sulla strada tracciata che è quella giusta. Mi unisco all’osservazione fatta prima dal Presidente Matta che va riconosciuto anche all’Amministrazione precedente di essere stati lungimiranti sulla scelta di creare una municipalizzata con tutti i pro e con tutti i contro, ma oggi permette a Seveso di risolvere tanti di quei problemi che l’ente pubblico non sarebbe riuscito ad affrontare con le proprie gambe. Raccolgo anche l’invito, ma credo che poi molte sono le osservazioni raccolte durante la seduta da parte del Presidente, quella di una maggior comunicazione da parte di ASPES sulle iniziative. Questo potrebbe evitare di dare adito ad interpretazioni poco corrispondenti alla realtà da parte di chiunque e soprattutto per dare anche ai Consiglieri Comunali uno strumento in più di risposta alla cittadinanza. A tutti i collaboratori del C.d.A., al direttore generale, al direttorio sanitario della farmacia, l’augurio di buon lavoro da parte del nostro gruppo, grazie. PRESIDENTE

Grazie. La parola per l’intervento conclusivo al Pr esidente Matta.

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ANTONIO MATTA

Io volevo soltanto ritornare brevissimamente su due cose, sempre per dovere di precisione, dette dal Consigliere Butti. L’intervento del famoso androne comunale. Quello è un intervento che si era iniziato pensando dovesse essere una fattispecie di intervento di un certo tipo, cioè semplice ristrutturazione. Ci si è accorti unanimemente che invece era necessario un restauro, quindi l’intervento è stato bloccato. Si trova in quella fase perché è in uno stato di blocco. Non si è andati né avanti, né indietro. Non attendiamo altro che un input per fare quello che c’è da fare. Sicuramente andrà restaurato, perché è un palazzo storico. Sul discorso del rapporto fiducia e trasparenza è vero che c’è con l’Amministrazione, Consigliere Butti, però abbiamo la presunzione di pensare che ci sia anche un tasso di professionalità imprenditoriale oltre a questo. Raccoglierei gli inviti che mi sono piaciuti ad un discorso legato ad una verifica della qualità e soprattutto ad una maggiore comunicazione esterna, per cui ci attrezzeremo per fare in modo che questo tipo di esigenza avvenga in maniera più marcata. Mi preme dire che sono grato a tutto il personale che lavora in ASPES perché dal primo all’ultimo, dipendenti, dirigenti, impiegati sono persone che hanno dimostrato di avere a cuore il bene dell’azienda e questo oggigiorno è un valore importante. Nessuno ha lesinato ore di straordinario, nessuno ha lesinato un impegno anche fuori dal contesto lavorativo normale. Quindi mi sento di ringraziare in toto il personale e di dirigenti di ASPES. Ringrazio anche i gruppi consiliari che oggi hanno permesso questo momento di chiarezza al quale peraltro noi non ci eravamo negati. Reputo che questa occasione sia stata positiva per cominciare a conoscerci. Mi pare che i toni si siano già stemperati rispetto all’inizio, ribadisco la disponibilità personale ed è valida per ogni Consigliere Comunale a prendere in considerazione tutte le problematiche che possano emergere. Mi auguro che il prossimo incontro si svolga in un clima totalmente differente. Grazie. PRESIDENTE

Ringrazio anch’io il Presidente Matta, i membri del C.d.A., il direttore generale. Questa riunione è terminata. Buonanotte a tutti e grazie a chi ha partecipato.

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