Trascrizione Consiglio Comunale Del 29.09.2009

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COMUNE DI SEVESO

CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 SETTEMBRE 2009

PRESIDENTE

…a causa della mancanza del Dottor Re. Io devo gius tificare le assenze del Consigliere Malinverni per indisposizione e poi anche degli Assessori Allievi, Galli ed Alari. Iniziamo con l’appello, prego Dottor Ferlisi. DOTTOR FERLISI

(Segue appello nominale) PRESIDENTE

Bene, buonasera a tutti, buonasera anche ai presenti, a quelli che ci seguono dalla diretta Streaming. Prima di iniziare con l’O.d.G. do la parola per una comunicazione al Sig. Sindaco. SINDACO

Mi dispiace che stasera l’Assessore Galli sia assente, però immagino che sia a conoscenza di quasi tutti voi che lui ha avuto un grosso incarico all’interno della Banca Popolare di Milano, molto prestigioso, che diciamo così ha ridotto un po’ il tempo che lui può avere a disposizione per il Comune. Però diciamo che lui giustamente ci tiene a mantenere comunque l’incarico che ha all’interno della nostra Giunta, mi ha chiesto di girare alcune deleghe all’Assessore Belotti. Per cui è stato fatto un Decreto per cui l’Assessore Belotti avrà la delega alla Viabilità ed alla Polizia Locale ed alla Sicurezza, rimanendo chiaram ente in carico al vice Sindaco David Galli la delega per l’Anagrafe. Così è stato richiesto da lui, io sono assolutamente d’accordo. Lo ringrazio anzi per questa sua decisione di dare lustro alla nostra Giunta nonostante l’impegno milanese che immagino lo impegnerà parecchio, su cui io gli faccio tutti i miei auguri.

PRESIDENTE

Grazie. Nel frattempo mi hanno comunicato che è assente anche l’Assessore Forlin.

PUNTO N. 1 O.d.G. – CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 SETTEMBRE 2008

RISPOSTA AD INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE

PRESIDENTE

Iniziamo con il primo punto, risposta ad interroga zioni ed interpellanze, che questa sera è veramente ostica, nel senso che le prime due simili per argomento, quella del Consigliere Houeis e quella del Consigliere Formenti, sono relative al Piano Casa; però come vi ho detto l’Assessore Alari è assente. Mi ha telefonato oggi pomeriggio, mi ha detto che non poteva essere presente però avrebbe provveduto a formulare risposta scritta ai due Consiglieri che avevano fatto le interpellanze, riservandosi eventualmente di approfondire o privatamente o in Consiglio Comunale eventuali aspetti che dovessero sorgere, eventuali dubbi che dovessero sorgere a seguito della risposta scritta. Cosa faccio Consiglieri, lo rinviamo al prossimo Consiglio? Ricevete quella scritta e poi mi fate sapere? Ditemi voi. Prego Formenti. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Per quanto riguarda la mia interpellanza, l’oggetto della mia interpellanza, ricordo che è sul Piano Casa, è un oggetto abbastanza importante, nel senso che la stessa Regi one Lombardia prevede all’interno della Legge Regionale il termin e perentorio del 15 Ottobre entro il quale l’Amministrazione può emettere determinati atti per… È urgente una risposta dell’Assessore in merito a questo argomento. Penso che il Sig. Sindaco magari può dirci qualcosa, spero che comunque ci comunichi qualcosa. PRESIDENTE

Va bene, diamo la parola al Sig. Sindaco. SINDACO

Io ho apprezzato l’interrogazione come ricordo di questa scadenza del termine del 15 Ottobre, nel senso che noi abbiamo piena conoscenza che c’è questa scadenza. Sicuramente prima del

15 Ottobre ci sarà un Consiglio Comunale in cui discuteremo di questa cosa, nel modo più assoluto. PRESIDENTE

Prego Consigliere Formenti. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Ringrazio il Sindaco per questa possibilità, nel senso che comunque è una legge che va presidiata soprattutto dal Consiglio Comunale. È una legge utile da un lato ma anche pericolosa dall’altro, sarebbe pericoloso un silenzio da parte dell’Amministrazione, perché permetterebbe alla legge stessa di essere applicata nella totalità delle sue parti. Quindi io mi auguro che questo Consiglio Comunale sia posizionato in un modo che l’Opposizione stessa possa portare dei contributi, e non magari il 14 Ottobre. Solo questo. SINDACO

Sono assolutamente d’accordo, perché poi ci sono anche dei risvolti economici, perché una legge che fa degli sconti sugli oneri molto importanti, che possono essere modulati, per cui sicuramente è interesse dell’Amministrazione parlare di questo argomento. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Posso Presidente? Mi scusi, mi sono dimenticato una domanda. Verrà richiesto l’intervento anche della Commissione Urbanistica sull’argomento? (Dall'aula si replica fuori campo v o c e ) O k a y. PRESIDENTE

Per quanto mi riguarda non posso che dirvi che solleciterò ovviamente l’Assessore, lo solleciterò soprattutto sulla risposta scritta perché è vero che i tempi sono rapidissimi, queste sono interpellanze della settimana scorsa e la scadenza è tra 15 giorni. Io ragionevolmente non credo che da qui a 15 giorni ci saranno Consigli Comunali, per cui…

CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Mi scusi, c’è un competenza in merito…

problema

allora,

nel

senso

che

la

PRESIDENTE

O k a y, s e c ’ è u n a s c a d e n z a t e c n i c a a l l o r a s ì , s e n z ’ a l t r o . CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

È il Consiglio Comunale che ratifica gli atti urbanistici. PRESIDENTE

A l l o r a c i s a r à s i c u r a m e n t e . O k a y. N i e n t e , s o l l e c i t e r ò i n t a n t o una prima risposta scritta allora. Secondo argomento, interrogazione del Consigliere Lucchini relativa ai ripetitori sulla torre del Comune di Seveso. Nella documentazione che mi è stata data c’è scritto che avrebbe risposto il Dottor Re, che fa parte della lunga schiera degli assenti. Cosa facciamo Sig. Sindaco? E Consigliere Lucchini? CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Io ho avuto una risposta scritta che mi è stata co nsegnata. Tra le altre cose sono molto deluso da questa risposta, perché io faccio tre domande chiare e mi viene data una risposta che forse risponde a mezza delle mie domande. Io riproporrò questa interrogazione al Sig. Sindaco. Aggiungerei un’altra cosa che si è sviluppata in questi giorni, nel senso, io ho avuto delle segnalazioni che su dei siti internet, come Infonodo, che è un sito di informazione abbast anza affidabile, vengono presi in considerazione degli argomenti che parlano anche di amministratori di questo Consiglio Comunale e di questa Amministrazione. Quindi io chiedo al Sindaco, darò agli atti questi documenti, di vedere se queste affermazioni che vengono fatte sono – io penso in buona fede – diffamatorie verso persone che sono coinvolte in questa Amministrazione. Quindi oltre a riproporre le mie tre interrogazioni, che erano un’interrogazione unica ma tre domande, l’interrogazione sui ripetitori della torre del Comune, chiedo anche delucidazioni, quindi prendere in considerazione dal Sig. Sindaco le dichiarazioni che vengono messe sui siti internet,

quindi penso vengono diffamati gli amministratori dell’Amministrazione Comunale di Seveso. Grazie. PRESIDENTE

Grazie Consigliere. Replica al Sig. Sindaco. SINDACO

La decisione di far rispondere al Segretario era d ettata dal fatto che bene o male c’era tutta una serie di pareri tecnici, che erano legati a delibere firmate dal Segretario. Per cui se il passaggio diretto al Sindaco va bene, ne prendo atto, la prossima volta vediamo. Però ecco… CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

La mia interrogazione era rivolta a lei, poi non s apevo che avrebbe potuto rispondere il Segretario, che tra l’altro è stato Direttore Generale fino a poco tempo fa. SINDACO

Nessun problema. CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Scusi Presidente, io non so la risposta. Non so se… Mi fa una cortesia, sennò… Grazie. Prima faccio l’interrogazione mia così almeno capiamo un po’ di cosa stiamo parlando. “Premesso che sulla torre della sede del Comune di Seveso in Via Vittorio Veneto 3/5 sono state installate delle antenne a forma di padella, le stesse deturpano l’edificio che è tutelato dalle normative gestite dal Ministero per i Beni Culturali. Chiedo di sapere primo: per quale motivo sono state installate le suddette antenne. Secondo: il Ministero o la Sovrintendenza ai Beni Culturali ha autorizzato la possa delle antenne? Terzo: è intenzione di questa Amministrazione mantenere installati i ripetitori sulla torre civica? Con riferimento al Regolamento del Consiglio Comunale si chiede risposta verbale e scritta durante la prossima seduta dell’assemblea civica”.

La risposta che mi è stata recapitata oggi dice: “Sono stato incaricato di rispondere alla sua interrogazione relativa all’impatto estetico dei ripetitori installati sulla torretta del palazzo comunale. Per quanto a mia conoscenza si tratta di antenne paraboliche installate al fine di permettere il collegamento di tutti i punti telefonici di pertinenza del Comune, risparmiando così sulle spese del fisso telefonico Telecom. I tecnici stanno valutando la possibilità di trovare soluzioni alternative. Mi spiace non essere presente per trattare direttamente il problema, ma sarò a sua disposizione al prossimo Consiglio per qualsiasi altro chiarimento o considerazione circa la bruttezza delle “padelle” come da lei denominate, in evidente palese contrasto estetico con i raffinati e simbolici tratti architettonici del nostro palazzo comunale di Seveso. Dal mio personale punto di vista non posso però esimermi dal far notare a lei e ad altri Consiglieri, tutti, che tale problema non si sarebbe nemmeno posto se il Comune di Seveso avesse un palazzo, ovvero la Casa Comune di tutti i cittadini di Seveso, degna di questo nome, nell’estetica ma tanto più nella sua funzionalità. Nessun altro Comune a mia conoscenza ha dovuto decentrare così tanti uffici, Vigili, biblioteca, Ufficio Lavori Pubblici, Ufficio Servizi alla Persona, azienda comunale, Tesoreria, con il troppo evidente disagio per tutti i suoi cittadini, come chiunque può bene immaginare. Distinti saluti. Il Segretario Generale Dottor Ago stino Re.” Questa è la risposta che mi è stata data alle tre domande. Io vedo l’unica risposta, che può essere considerata tale, quando qua dice: “I tecnici stanno valutando la possibilità di trovare soluzioni alternative”, che sarebbe la risposta alla mia terza domanda, se è intenzione di questa Amministrazione mantenere installati i ripetitori sulla torre civica; ma sulle altre due domande, cioè per quale motivo sono state installate le suddette antenne, e se il Ministero o la Sovrintendenza ai Beni Culturali ha autorizzato la posa delle antenne, io non noto la risposta dentro queste righe. PRESIDENTE

Consigliere Lucchini, vista la natura della risposta io mi prossima riunione del Consiglio sarà anche il Dottor Re, avremo

la particolarità dell’argomento e faccio carico di una cosa, alla Comunale, quando mi auguro ci modo di riparlarne, quindi se ci

sono spiegazioni, richieste in merito alla risposta scritta che lui ha dato c’è la possibilità in pubblico di chiedere chiarimenti. Dopo di che in quella sede ci sarà anche eventualmente la possibilità di interpellare tramite il Sindaco diciamo la componente politica; credo che non sia un problema soltanto tecnico-giuridico ma un problema anche politico. Per cui approfittando poi della presenza anche del Dottor Re, che può chiarire quello che lui ha scritto nella risposta, poi potremo dare la parola anche al Sig. Sindaco per la componente politica della risposta. CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Ma quale sarebbe il problema politico? PRESIDENTE

Io credo che alle interpellanze sia giusto che ris pondano i politici, non i tecnici. O la domanda è tipo: è legittimo questo atto? Allora è chiaro che il parere di legittimità lo dà il Segretario e risponde lui. Laddove si chiede: perch é è stato fatto questo? Perché è stato fatto quell’altro? È evidente che al di là del giudizio meramente di legittimità che può dare il Segretario poi c’è comunque una valutazione politica che devono dare i politici. A quel punto chiederò che intervengano entrambe le componenti. CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Aspetto la vostra risposta, grazie. PRESIDENTE

La quarta ed ultima interpellanza, del Consigliere Marzorati, in merito al posizionamento dei rallentatori di velocità, di fatto riguarda tre Assessori, uno dei tre è presente per cui almeno a questa possiamo rispondere. Consigliere Marzorati la può illustrare e poi risponde l’Assessore Belotti. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Ringrazio l’Assessore Belotti per… L’interpellanza, leggo: “In queste ultime settimane sono stati collocati su l territorio

comunale dei rallentatori di velocità in molte strade della nostra città. Secondo il Codice della Strada i cosiddetti dossi possono essere posti in opera solo in strade residenziali, nei parchi pubblici e privati ecc… Rimane dunque vietato l’impegno sulle strade che sostituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impegnati per il servizio di soccorso e di pronto intervento. A ragione di quanto sopra sono a chiedere: per la collocazione dei rallentatori sono stati sentiti gli operatori dei servizi di pronto intervento, ed è stata concordata con loro la messa in opera? La messa in opera corrisponde ad un preciso piano di intervento sulla rete stradale? Che ruolo ha avuto lo studio sulla viabilità realizzato dall’esperto contattato dall’Amministrazione a suo tempo e mai presentato in Consiglio Comunale? A proposito, quando si ha intenzione di presentare il lavoro in Consiglio? Qual è il costo complessivo della messa in opera dei rallentatori di velocità? Corrisponde infine la loro collocazione a quanto disposto dal Codice della Strada? Grazie. ASSESSORE BELOTTI

Io leggo la risposta che è stata concordata con gl i Assessori Galli e Forlin, poi però noto che nella risposta manca un pezzo, che è quello del Piano Urbano del Traffico, almeno non l’ho notato così, magari la integro con una risposta scritta, se si ritiene poi soddisfatto lasciamo come sono andate le cose. La risposta che le è stata data è questa: “In rife rimento all’interpellanza da lei presentata comunichiamo che la posa dei rallentatori di velocità di guida…” aspetti, ho perso il filo, “rallentatori di velocità fa leva e si inserisce nel quadro normativo volto a contrastare le condotte di guida non rispettose dei limiti di velocità, e tali da costituire pericolo per la sicurezza stradale e per limitare il fenomeno dell’incidentalità stradale, il cui contenimento rientra tra i programmi prioritari dell’Unione Europea ed anche del Piano Regionale della Sicurezza Stradale. La collocazione dei rallentatori è stata chiesta a gran voce dai cittadini delle arterie ove sono stati collocati, proprio per ridurre la velocità dei veicoli, in considerazione che i controlli della velocità effettuati dalla Polizia Locale e da gli interventi viari, laddove effettuati negli anni passati, hanno rallentato in modo parziale la velocità dei veicoli.

L’intervento di cui trattasi deriva dall’ascolto d ei bisogni dei cittadini e mira alla risoluzione dei problemi legati alla sicurezza stradale delle vie in cui gli stessi risiedono od operano. I rallentatori posti in opera sono del tipo omologato, secondo le caratteristiche tecniche indicate dal Codice della Strada, e collocati sulla base delle necessità prospettate dai concittadini, che l’ente proprietario della strada può e deve valutare, garantendo comunque la percorribilità della strada, come stabilito dal Ministero dei Lavori Pubblici, Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale. In tal senso sono stati informati gli organi di Po lizia e di soccorso di quanto in argomento. L’impegno di spesa assunto è di circa 19.000 Euro IVA inclusa, ma la spesa finale, certamente inferiore a quanto impegnato, sarà definita da apposita contabilità in quanto trattasi di lavoro a misura. Cordiali saluti dai due Assessori”. Penso che le sia già stata recapitata… no? Non lo so. L’altra cosa che notavo, dove lei dice: a che punt o… quanto è stato rilevante il Piano Urbano del Traffico fatto dal nostro consulente, e quando si ha intenzione di presentarlo? Il Piano è stato decisamente importante in quanto ha rilevato i nostri punti più critici, e lì è stato fatto un controllo incrociato tra le richieste dei cittadini e le esigenze rilevate dal nostro viabilista. La presentazione in Consiglio Comunale diciamo che ci riserviamo di farla quanto prima perché come ben sapete Pedemontana sta facendo, avrebbe dovuto già farlo partire in Giugno, poi ci sono ritardi tecnici loro, il Piano Sovraccomunale del Traffico. È indubbio che il nostro Piano Urbano del Traffico realizzato dal consulente andrà ad essere integrato o ad integrare quest’altro intervento. Pertanto ci riserviamo di sentire quale tipo di osservazioni ci vengono fatte dal Piano Intercomunale, a quanto prima comunque di fare una presentazione, sia di quello del nostro consulente sia di quello di Pedemontana, in modo da poterne poi fare una discussione serena. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Sono abbastanza insoddisfatto. Insoddisfatto di qu esta risposta Assessore, perché prima di tutto a me non risulta, e vorrei anche sapere se questi colloqui con chi svolge attività di

pronto soccorso siano effettivamente avvenuti, se esiste un verbale, una loro osservazione, voglio attestare questa cosa; perché la situazione è abbastanza seria. L’uscita d i quella strada, in particolare di Corso Isonzo, è determinante per la nostra città perché va all’ospedale di zona di Desio. Andare su quella strada oggi con i dossi inseriti, quei dossi, quei dossi che sono dossi di residenza interna, che sono dossi molto fastidiosi e quindi rallentano molto se vogliamo, messi in quella direzione, voi mi dite come ci arriva un malato all’ospedale di Desio, arriva frantumato. Nel senso che io vorrei avere un riscontro effettivo da chi svolge questo lavoro per sapere se è stato fatto, perché la legge è molto chiara, prevede che non vengano impediti, create situazioni di ostacolo alla mobilità delle ambulanze. Questa è una cosa che non si risolve con il bisogno dei cittadini, perché di bisogni i cittadini ne hanno tanti, ma c’è una norma a cui si deve rispondere, in particolare all’uscita. Quindi io non contesto l’inserimento in alcune aree residenziali interne, già in quel quartiere di quel tipo di dossi, non contesto nemmeno la politica di riduzione della velocità che in quella zona deve essere operata, però ci sono altri strumenti. Oggi in Europa vengono utilizzate telecamere posizionate visibili, quindi non telecamere che sono messe nascoste per beccare la multa e fare cassa, ma telecamere visibili con scritto “telecamera posizionata” che scatta alla velocità superiore ai 50, come avviene dopo Piazza Lugano a Milano sul famoso viadotto che dopo i 70 all’ora ti scatta 150 Euro di multa, nessuno va a più di quella velocità. Quindi se si deve fare un investimento in una strada così importante lo si faccia tenendo conto anche di questo tipo di servizio. A me è capitato, in questi giorni mi sono recato lì a vedere, quelli che vanno forte, SUV, camioncini, vanno ugualmente forte, anzi in settimana c’è stato un certo disguido perché questi superano le macchine che rallentano. Voglio dire, io vi consiglio di andare a vedere, non lo faccio per polemica perché non è… Vi dico andate a vedere perché la situazione… Quelli che rallentano perché hanno l’utilitaria e quindi se vanno su lì veloce la scassano, quelli sotto o suonano o li sorpassano. Si è creata una situazione complicata in quella zona lì. Io vi dico ragionate. Così come… ragionate su ques to fatto. Così come sulla Via Europa Unita, Via Eritrea, c’è già un mega dosso, secondo me positivo messo in quell’incrocio, prima è

stato tolto, poi è stato messo, insomma avete fatto tutte le prove del caso in estate, adesso viene messo un pre-dosso. Voglio dire, c’è già un dosso, si fa un pre-dosso in quella strada lì; a questo punto mi sembra una roba punitiva nei confronti di chi ha l’utilitaria e deve passare di lì. Mi sembra poco preventiva questa cosa. Quindi io vi invito a ragionare e tornerò su questo tema perché quella situazione non risolve il problema dell’uscita, che è complicato, lo so benissimo, però così è come fasciarsi la testa ed è una spesa che comincerà… che vedremo negativa quando cominceranno a saltare i pezzi di quei dossi, perché quelli sono dossi residenziali, non dossi che sopportano la viabilità di quel tipo. Ultima cosa sul Piano del Traffico. Allora, come qualche collega suggeriva, qua il Consiglio Comunale non è che siamo la stampa, quindi portate questo Piano se c’è, se c’era la Pedemontana e lo sapevate prima potevate non dare neanche l’incarico perché abbiamo dato un incarico di una cifra rilevante, mi risulta senza neanche fare concorrere altri professionisti, si è scelto quello lì e si è dato l’incarico a quello lì. Allora che torni qua il suo lavoro, io lo voglio vedere, voglio che mi sia consegnato; perché ormai è stato dato questo incarico da… quanto? Un anno? Quindi deve essere concluso. L’integrazione, ma se poi aspettiamo poi ci sarann o altre integrazioni delle politiche di viabilità. Io avevo già detto a suo tempo che ritenevo inutile dare quell’incarico. Oggi mi sta dimostrando che è stato inutile darlo, almeno… INTERVENTO

Assolutamente no. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Almeno ci sia un pezzo di carta che giustifichi il lavoro e la parcella che questo professionista dovrà prendere, sennò ce lo tiriamo appresso per tre anni se Pedemontana deve fare il Piano del Traffico? Lui starà lì tre anni con 20.000 Euro ad aiutarci a fare l’integrazione del Piano? Mi sembra che va chiuso un incarico nei tempi previsti dal contratto. Grazie.

ASSESSORE BELOTTI

Se mi permette, il nostro consulente ha presentato e qualche Consigliere che ha richiesto di visionarlo, è agli atti per cui si può benissimo visionare. Non ne diamo diffusione in quanto è un malloppo che non finisce, ma è comunque a disposizione. Se tra l’altro nel visionarlo reputate di trovare qualcosa di interessante da suggerirsi noi siamo pronti ad accoglierlo e ad ascoltarlo. Ci riserviamo, perché non ha senso fare tanti incontri quando sappiamo benissimo che non è stato possibile valutare anche il Piano Sovraccomunale del Traffico, in quanto va rilevata la viabilità nel momento in cui c’è il pieno del lavoro, le scuole in attivo e quant’altro. Nell’estate ovviamente a scuole chiuse ovviamente il traffico è decisamente più fluido. Allora l’integrazione che va fatta al nostro Piano Urbano del Traffico deve essere assolutamente fatta e concertata con i paesi limitrofi, altrimenti non siamo un’isola felice nel mondo, magari. Il problema è proprio quello che oggi abbiamo fatt o la rilevazione dello stato di fatto e raccolto le difficoltà ed i suggerimenti che sono stati individuati, soprattutto con la collaborazione di molti nostri concittadini. È ovvio che a questo Piano manca quella che è la viabilità intercomunale con i paesi limitrofi, che grazie a Dio diciamo tra virgolette perché non è poi tanto bello, con l’arrivo di Pedemontana viene pagato quello sovraccomunale da Pedemontana. È indubbio che i due Piani non possono andare scorporati tra loro, faremmo davvero una cosa monca. Grazie a Dio il nostro consulente è così lungimirante e di buon senso che ha accettato di attendere, e di collaborare anche nel momento in cui avremo quello intercomunale di Pedemontana. PRESIDENTE

Grazie Assessore. Prima di procedere se ci sono Consiglieri che devono presentare interrogazioni od interpellanze. Consigliere Pontiggia. CONSIGLIERE PONTIGGIA ALFREDO

Era solo una precisazione su queste macchinette che rilevano la velocità. Su quel tipo di strada purtroppo non si possono mettere in sede fissa ma solo in sede mobile, questo lo prevede la legge.

PRESIDENTE

O k a y. I n t e r p e l l a n z a , C o n s i g l i e r e T a g l i a b u e . CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Sì, presento due interpellanze. Una tra l’altro si collega un po’ a questo tema. È questa: “Premesso che i parcheggi posizionati sul territorio comunale nelle aree ad alta intensità di domanda sono regolamentati a disco orario con tempi da 1 a 5 ore, che la fruibilità dei servizi pubblici e privati e nonché dei servizi del commercio è fortemente condizionata dal rispetto dei tempi previsti su questi parcheggi da parte degli automobilisti. Osservato che la Vigilanza non sembra applicare forme di controllo diverse dalla lettura del disco orario. Osservato che è pratica diffusa l’utilizzo improprio degli stalli per tempi superiori a quelli di regolamento, mediante avanzamento manuale del disco orario. Osservato che questo comportamento, sanzionato dal Codice della Strada, trasforma la turnazione prevista nell’uso dello stallo in uso esclusivo, con danno per i servizi pubblici e privati. Osservato inoltre che nella maggior parte dei casi esistono stalli gratuiti e senza limitazione di tempo a poche centinaia di metri dagli stalli a disco orario, dove chi ne ha la necessità, generalmente residenti, pendolari, lavoratori diurni, può lasciare l’auto anche tutto il giorno, ma che non vengono utilizzati perché giudicati lontani. Osservato che in Francia ed Austria, nonché in alcune città della Liguria, per nostra osservazione, si applican o forme di controllo degli stalli mediante segnatura della posizione del veicolo con un segno corrispondente sulla ruota ed a terra, per cui il mezzo viene sanzionato se risulta nella stessa posizione dopo il tempo massimo applicato sui cartelli. Si richiede all’Amministrazione in forma verbale in Consiglio Comunale e con risposta scritta, primo: se considera la turnazione sugli stalli pubblici una politica essenziale di equilibrato utilizzo degli spazi pubblici, ed una politica per la sopravvivenza del commercio. Secondo: quali procedure vengono attualmente applicate dalla Vigilanza per rilevare il rispetto dei regolamenti su disco orario ed ogni quanto tempo.

Terzo: quanti verbali in violazione dell’articolo 7 comma 1 lettera a) e 15, disco orario superamento periodo, sono stati elevati nel 2008. Quarto: quali sono state le singole voci di costo e ricavo nel 2008 imputabile alla gestione dei parcheggi a pagamento esistenti sul territorio comunale. Quinto: se è intenzione dell’Amministrazione applicare il semplice ed efficace metodo del controllo degli stalli mediante segnatura della posizione della ruota”. Questa è una prima interrogazione. Una seconda riguarda sempre il tema ASPES. “Premesso che l’audizione del Presidente di ASPES avvenuta nel Consiglio Comunale del 21 Settembre 2009 è da considerarsi interlocutoria in quanto non è stata preventivamente fornita la documentazione richiesta, nonostante siano trascorsi due mesi dalla prima richiesta. Premesso che in data 25 Settembre per la terza volta è stata presentata richiesta dei SAL di tutti i conti economici e patrimoniali di ASPES, richiesta che al momento risulta non evasa. Rilevato che in Consiglio Comunale con comunicazione scritta ai Consiglieri il Presidente di ASPES dichiara che non sono disponibili e conti economici settoriali, ovvero separati per farmacia, servizi cimiteriali, parcheggi a pagamento ed altri servizi, per la difficoltà di attribuzione delle spese generali; mentre sulla stampa appare che lo stesso Presidente dichiara che il Bilancio della farmacia comunale avrebbe un utile di 150.000 Euro. Osservato che in occasione dell’approvazione del Bilancio del Comune di Seveso, preventivo e consuntivo, non vengono presentati gli analoghi Bilanci di ASPES, nonostante ad essa siano stati trasferiti servizi che erano parte rilevante del Bilancio Comunale come manutenzione e servizi cimiteriali. Osservato che le scelte sugli indirizzi economici e sociali di ASPES, le scelte riguardanti la destinazione di eventuali utili di settore, nonché le scelte di eventuali politiche sociali perseguibili anche attraverso i servizi forniti da ASPES, non competono al Presidente di ASPES ma competono alla proprietà, ovvero al Consiglio Comunale. Osservato oltretutto che per esplicita volontà della Maggioranza di questo Consiglio Comunale è stata negata la possibilità di controllo dell’operato del Presidente di ASPES attraverso la negazione alla Minoranza di un Consigliere all’interno del Consiglio di Amministrazione di ASPES.

Si chiede all’Amministrazione in forma verbale in Consiglio Comunale e con risposta scritta, primo: se intende presentare il Bilancio Preventivo di ASPES, nonché gli indirizzi strategici che ogni anno ASPES dovrà perseguire, in occasione dell’approvazione del Bilancio Preventivo del Comune di Seveso, e sottoporli all’approvazione del Consiglio. Secondo: se intende presentare il Bilancio Consuntivo di ASPES, nonché i Bilanci settoriali, in occasione dell’approvazione del Bilancio Consuntivo dell’ente e sottoporli all’approvazione del Consiglio Comunale.” Grazie. PRESIDENTE

Altri Consiglieri? Consigliere Butti. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Buonasera. Io volevo chiedere se c’è la possibilit à di coinvolgere anche la Commissione dei Capigruppo nella preparazione del Consiglio Comunale sul Piano Casa, in quanto la materia è fondamentale ed è fondamentale che si arrivi con una posizione non dico condivisa ma comunque partecipata, in sala di Consiglio. PRESIDENTE

Il Sindaco mi sta dando la disponibilità, per cui possiamo prevedere di indire una Conferenza di Capigruppo preparatoria del Consiglio Comunale. Altri interventi? Nessuno.

PUNTO N. 2 O.d.G. – CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 SETTEMBRE 2009

PRESENTAZIONE DEL “PIANO DI ZONA DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI SOCIALI ANNI 2009-2011” DELL’AMBITO TERRITORIALE DI SEREGNO

PRESIDENTE

Passiamo al successivo punto all’O.d.G., che è la presentazione del “Piano di Zona degli interventi e dei servizi sociali per gli anni 2009/2011” dell’ambito territoriale di Seregno. A questo proposito io saluto il Dottor Mazzini, che è il Responsabile di Piano e che ci illustrerà il Piano medesimo. Prima di dare la parola all’Assessore e poi al Dottor Mazzini volevo soltanto dire ai Consiglieri Comunali che nella documentazione che hanno trovato agli atti c’è un’imprecisione, nel senso che è stata allegata, magari ve ne siete già accorti, ma è stata allegata una bozza di delibera. A questo punto, come riporta il titolo iscritto all’O.d.G., è la presentazione del Piano, nel senso che la materia del Piano di Zona non è di competenza del Consiglio Comunale. Mi hanno spiegato che dal momento che tutto il materiale è stato predisposto dal Comune capofila che è quello di Seregno è stata anche allegata questa bozza di delibera che il Comune di Seregno ha deciso di portare alla votazione del Consiglio Comunale, pare per le implicazioni economiche che in quel caso comportava, quindi c’era il problema del parere di legittimità del Ragioniere Capo. Su questo l’Assessore Volpi sicuramente può essere molto più chiaro del sottoscritto. Ve l’ho detto solo perché, a differenza di quello che trovate su questo foglio, non ci sarà una votazione sul Piano. La parola all’Assessore Volpi e poi al Dottor Mazz ini. ASSESSORE VOLPI

Buonasera a tutti. Come ha detto il Presidente andiamo a presentare il Piano di Zona. Presentare vuol dire che innanzitutto comunichiamo che il Piano di Zona è stato approvato all’interno dell’ambito del Distretto di Seregno, dove noi facciamo parte. I Comuni facenti parte dell’ambito di Seregno sono i sei Comuni storici, vale a dire Seveso, Seregno, Giussano, Med a, Lentate e Barlassina, e dal primo Gennaio di quest’anno si sono aggregati

altri tre Comuni in virtù della nascita della nuova Provincia di Monza e Brianza. Questi tre Comuni sono Cogliate, Misinto e Lazzate. Perché comunichiamo? Perché l’approvazione è stata fatta come dicevo prima nell’ambito ed è stato appunto approvato l’Accordo di Programma. Diciamo che il Comune di Seregno invece si è trovato costretto a deliberare il Piano di Zona perché interessato anche per transazioni economiche. Vale a dire che talune volte funge da cassa all’interno dell’ambito e quindi transitando dei valori deve di fatto portare anche in Consiglio Comunale l’approvazione del Piano di Zona. Questo è l’avvio del terzo triennio del Piano di Zona dell’ambito di Seregno ovviamente. Dopo praticamente sei anni si è ampiamente capito che chi fa il Piano di Zona non sono solamente gli enti pubblici. È necessario ed importante che in primis diano il loro supporto le associazioni, il cosiddetto terzo settore e quarto settore. Terzo settore vale a dire le associazioni di volontariato, le cooperative sociali e chiunque opera appunto nei servizi sociali come associazioni no profit. Il quarto settore invece sono le famiglie e le associazioni delle famiglie. Praticamente si tratta di realtà che hanno fatto un po’… hanno tentato di riappropriarsi dei servizi sociali, cosa che di solito storicamente sono sempre stati affidati allo Stato. Questo perché queste realtà sanno, rappresentano la capacità di risposte ai bisogni diffusi che, come dire, all’interno dei servizi sociali emergono, riescono più di altri a dare risposta a questi servizi, a questi bisogni diffusi. Solitamente, ultimamente infatti gli enti pubblici non sono usciti, non sono stati in grado di soddisfare queste bisogni, per diverse ragioni; tra queste magari anche le incapacità organizzative piuttosto che l’inadeguatezza nella cognizione dei bisogni stessi, o addirittura la scarsità di risorse. Quindi potremmo dire che in sinergia con chi opera in stretto contatto con le famiglie e le persone bisognose, quello che prima abbiamo definito il terzo e quarto settore, il Piano di Zona vuole confermare e potenziare quanto è stato fatto di buono fino adesso, e potenziare invece… confermare e potenziare quanto è stato fatto fino adesso; oltre che dare nuove risposte ai nuovi bisogni che sono emersi in virtù delle situazioni che oggi stiamo vivendo un po’ tutti quanti, in particolare in conseguenza della crisi economica. All’interno di queste finalità l’ambito di Seregno è orientato a favorire e stimolare la partecipazione attiva delle risorse del territorio, al fine di promuovere la solidarietà tra i

cittadini, realizzando politiche appropriate di servizi che diano valore alle persone, alle famiglie e quindi alle comunità. A riconoscere ed a valorizzare i rapporti delle associazioni, delle famiglie e dei collaboratori. Assicurare la soddisfazione degli utenti con la qualità e l’efficienza dei servizi. Quindi offrire sostegno ed aiuto alle persone durante tutto il ciclo della vita, aiutare le famiglie ad assolvere le proprie funzioni educative e di cura, contribuendo a promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dando sostegno a chi è in condizioni di povertà materiale e relazionale, sostenendo gli adulti affinché continuino ad esercitare un ruolo attivo favorendo le persone disabili, aiutando gli anziani a vivere il loro tempo. Chiudo mettendo in evidenza le linee di forza dell’innovazione delle politiche sociali del nuovo Piano di Zona. Infatti questo mira, potremmo sintetizzarle nello s viluppo di percorsi di analisi della domanda sociale e la ricognizione del sistema dell’offerta, poi su queste definizioni che io ho preso pari/pari dal Piano di Zona il Dottor Mazzini ci aiuterà ad entrare, a precisare queste definizioni che vi sto dicendo; al passaggio dalla programmazione di ambito alla realizzazione e gestione associata dei servizi, all’integrazione, questo è un livello nuovo del Piano di Zona, all’integrazione interistituzionale con il Sistema Socio Sanitario in particolare dell’istruzione e del lavoro. La promozione dei tit oli sociali e le funzioni di accreditamento. Io ho invitato il Dottor Mazzini che è il Responsa bile dell’Ufficio di Piano, è colui che più di tutti ha messo mano a questo documento importante, ha dedicato molte energie. È colui che ha raccolto il materiale, ovviamente formulato dagli operatori interessati proprio al Piano di Zona; ha messo mano e l’ha scritto in sostanza. Ha fatto uno sforzo importante, è quindi la persona più titolata di tutti ad entrare nel merito della questione. L’ho invitato anche perché ci darà una mano adesso tramite… viaggio in internet appunto, ci permetterà di vedere il sito dell’Ufficio di Piano che tutti possono consultare perché è una cosa estremamente importante quando ci sono dei disagi. È la prima possibilità per avere l’informazione necessaria per poter affrontare i problemi all’interno dei servizi sociali. È evidente che poi questo non soddisfa, anche perché non tutti sanno navigare in internet. Di fatto ci sono gli uffici nostri che vivono in stretto contatto con l’Ufficio di Piano e quindi possono intervenire fattivamente alla risoluzione dei problemi. Adesso invito il Dottor Mazzini a farci questa lezione didattica, che veramente è molto interessante.

DOTTOR MAZZINI

Buonasera a tutti. Intanto che viene predisposto i l collegamento faccio una piccola precisazione su che cosa è di fatto il Piano di Zona. Materialmente è un libro, un documento in cui viene elencato tutto quello che un certo territorio, come diceva prima l’Assessore Volpi comprende nove Comuni, circa 150.000 abitanti, un certo territorio, una certa comunità decide di voler fare nei prossimi tre anni. È un documento in cui viene appunto pianificato tutto quello che in campo di servizi sociali questi nove Comuni vogliono fare. Comuni ma anche la società civile. Come è stato accennato prima il terzo ed il quarto settore hanno avuto ed hanno ancora un ruolo importante in tutte le fasi della programmazione e della pianificazione, dalla fase della valutazione del bisogno e quindi della diagnosi del bisogno, all’identificazione di proposte, di intervento, di obiettivi risolutivi, anche nella fase poi della realizzazione di queste proposte e di questi obiettivi. Io ho pensato ed ho concordato con l’Assessore di utilizzare il portale dei Servizi Sociali, che di fatto è nato circa un anno e mezzo fa, come Carta dei Servizi dinamica di tutti i servizi presenti sui sei Comuni allora l’anno scorso, ed entro Dicembre conterrà anche tutte le informazioni dei tre nuovi Comuni che si sono aggiunti al nostro territorio. L’anno scorso era una Carta dei Servizi. Che cosa significa Carta dei Servizi? Significa che viene raccontato ed esplicitato in modo il più chiaro possibile per gli operatori, soprattutto per i potenziali utenti, ma anche per le associazioni che danno informazioni, sono tantissimi i centri di ascolto gestiti da associazioni del terzo settore, dai CAF, dalle ACLI piuttosto che dalla Caritas e da quant’altro. È uno strumento on line, quindi tramite internet uno sportellista di qualunque ente od associazione o cooperativa può accedere e scaricare tutte le informazioni necessarie per accedere ad un servizio. Faccio un piccolo esempio, abito a Seveso… (Fine cassetta n. 1 lato A) (Inizio cassetta n. 1 lato B) …cerco u na residenza protetta, piuttosto che assistenza domiciliare. Cliccando su “cerca” vengono fuori i servizi legati a queste tipologie che offre il Comune di Seveso, clicco su “assistenza domiciliare” e mi trovo una scheda che illustra che cosa è l’assistenza domiciliare, a chi è rivolta, come richiederla, il costo e dove richiederla, chi è l’ente titolare e l’ente gestore che la gestisce. È una possibilità, c’è la possibilità di stampare la scheda, quindi alla persona che

arriva allo sportello pubblico o del privato sociale è possibile scaricare la scheda con tutte le informazioni. In a lcuni casi c’è prevista anche tutta la modulistica necessaria per fare domanda al servizio. Questo era soltanto per farvi un esempio. Come vi dicevo prima il Piano di Zona è appunto un documento che raccoglie tutte le azioni e tutti gli interventi che un territorio vuole fare nel campo dei servizi sociali. Qui sono sintetizzate le sette aree di competenza dei servizi sociali comunali, sulla destra ci sono le parti più strutturali del Piano di Zona, qual è il territorio per esempio, questa qui è la Provincia di Monza e Brianza e l’ambito di Seregno è questo verdino qui. Poi c’è Carate, Desio, Monza e Vimercate. Andando dentro possiamo trovare tutta una serie di informazioni sulla popolazione, che come dicevo prima conta 151.000 abitanti, è tendenzialmente giovane rispetto alla Provincia di Monza, in modo particolare rispetto all’ex Provincia di Milano. Poi c’è una serie di indicatori un po’ per esperti, ma che ci dicono come è la popolazione a cui i servizi sociali si rivolgono. Poi ci sono degli altri approfondimenti su come invece vengono spesi i soldi da questa comunità e da questi Comuni, e qual è anche la percentuale della presa in carico. Per esempio, faccio proprio dei piccoli esempi, Barlassina nel 2007 aveva 46 anziani, con una popolazione over 65 di 1.309 abitanti, aveva una percentuale di presa in carico del 3,51%. Qui ci sono tutte le percentuali dei vecchi sei Comuni dell’ambito. Sotto c’è la spesa pro capite del Comune per l’anziano, quindi Barlassina nel 2006 spendeva quasi 20 Euro per gli anziani, nel 2007 è arrivato a spenderne 28. Qui ci sono tutti i dettagli dei singoli Comuni. Poi oltre alla parte della popolazione, del territorio e della spesa, c’è anche la parte più strutturale ed organizzativa del Piano, chi – diciamo così – governa tutto il processo del Piano di Zona. Diciamo che le funzioni fondamentali sono quelle di indirizzare, quindi una funzione tipicamente politica che viene svolta dall’Assemblea dei Sindaci, che è composta da tutti i nove Sindaci dei nove Comuni o Assessori delegati. Di fatto in genere sono gli Assessori ai Servizi Sociali che partecipano all’Assemblea dei Sindaci. C’è una funzione di partecipazione e di diagnosi del bisogno che è lasciata alla collaborazione del terzo e del quarto settore con le istituzioni, abbiamo il Tavolo di Sistema ed il Tavolo Permanente di Consultazione del terzo settore; oltre a tutti i tavoli d’area che sono …minori, famiglie, disabilità, anziani, immigrati e vulnerabilità, che hanno obiettivi

di valutazione del bisogno, di raccogliere appunto i bisogni, trasformarli in obiettivi da raggiungere e proporli all’Assemblea dei Sindaci, i quali poi generalmente li mettono nel Piano di Zona. Di fatto questo Piano di Zona, che poi andrò a descrivere nel dettaglio, comprende una settantina di obiettivi, frutto di un lavoro a cui ha partecipato – ed è stato un lavoro molto prezioso – il terzo settore ed il quarto settore, che all’interno di questi tavoli tematici hanno fatto delle osservazioni e delle valutazioni, ed hanno appunto proposto degli interventi. Il compito di progettare, di realizzare, di integr are e quindi di raggiungere gli obiettivi individuati nel Piano è dell’Ufficio di Piano. Se poi andiamo, se noi clicchiamo su queste voci, su questi pulsanti diciamo, viene fuori la descrizione di quali sono le funzioni, da chi è composto, in questo caso dall’Assemblea dei Sindaci, e verranno inseriti tutti i documenti prodotti dall’Assemblea dei Sindaci, che si riunisce più o meno una volta al mese, di cui viene redatto un verbale che verrà poi inserito. È possibile infine scaricare il documento del Piano di Zona cartaceo. Adesso vi illustro… Come vi dicevo il Piano di Zona è un elenco di obiettivi, tendenzialmente il Piano di Zona… i servizi sociali dei Comuni si occupano di queste nove aree, che sono le dipendenze, le disabilità, i minori e famiglie, gli anziani, la salute mentale, gli immigrati e la vulnerabilità. Sono le nove aree di competenza tipiche dei servizi sociali di un Com une. L’idea è stata quella di semplificare l’esposizione, se noi andiamo sopra l’icona degli anziani e clicchiamo vediamo l’elenco degli obiettivi che sono previsti nel Piano di Zona. Per esempio nell’area anziani abbiamo una serie di obiettivi innovativi e di obiettivi di mantenimento. Tra gli obiettivi innovativi c’è l’incentivazione, incentivare la fruizione dei Centri Diurni Integrati, analizzare, promuovere e formare il volo ntariato, il Regolamento di Ambito dei servizi a favore delle persone anziane, il trasporto attrezzato, il custode sociale e la condivisione delle esperienze di socializzazione e di mutuo aiuto sull’Alzheimer. Io leggo tanto per fare alcuni esempi, vi faccio v edere cosa c’è cliccando all’interno di ogni singolo obiettivo, viene descritto ed in quelle che sono le sue finalità di contesto, ed anche quali sono gli interventi che si prevedono per raggiungere quell’obiettivo. Sotto c’è anche un crono-programma con… qui non si vedono molto bene i colori, comunque c’è blu, un

azzurrino ed un grigino, che vanno a differenziare le fasi che si sono fatte e non fatte. Man mano che vengono fatte diventeranno tutte azzurre. Qui ci sarà la data di attuazione, i documenti prodotti e la spesa ipotizzata per realizzare l’obiettivo. Questo perché vogliamo fare in modo che tutto quello che si fa venga il più possibile comunicato. A fianco al documento prodotto c’è anche una mail-list che permetterà all’Ufficio di Piano di comunicare a tutti gli iscritti, a tutte le associazioni del terzo settore presenti sul territorio, a che punto siamo con lo stato dei lavori; soprattutto se ci sono osservazioni, commenti, integrazioni, da portare. Non so, stiamo predisponendo la bozza di Regolamento Uniforme sull’Area Anziani, verrà messo qui, ma non è tanto il metterlo qui che poi nessuno – se non gli addetti – lo sa, ma scatterà appunto un’informazione a tutte le associazioni del terzo settore dicendo: guardate che è pronta la bozza del Regolamento, che è stata prodotta da questo gruppo di lavoro piuttosto che…, diteci che cosa ne pensate. Prima di fare dei passi più a livello istituzionale e politico verranno accolte queste integrazioni. Per fare ciò abbiamo dovuto mappare tutto il terzo settore dell’ambito, ed è anche questa una sezione nuova di queste settimane, in cui ci sono appunto tutte le associazioni presenti sul territorio. Chi ha già dato il consenso ha anche la possibilità di avere una scheda di presentazione più dettagliata, chi invece non ci ha dato ancora il consenso, non ha ancora compilato queste schede, è presente comunque. Noi qui abbiamo l’elenco di fatto di tutte le associazioni dei sei Comuni, ne abbiamo mappate circa 160, che sono quelle che lavorano e che operano sul territorio. Sono quelle a cui in un primo momento manderemo queste informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori. Inoltre sono sempre le stesse associazioni che par tecipano a tutti i gruppi di lavoro che ho raccontato prima, i tavoli tematici. Questi obiettivi non sono nati soltanto dal lavoro degli amministratori degli enti pubblici, dei dipendenti, ma è il frutto di una grande partecipazione di queste associazioni ai tavoli. Io tendenzialmente mi fermerei qui, se invece riti eni… ASSESSORE VOLPI

Visto che è una presentazione abbiamo una persona che, come dicevo prima, più di altri è titolata, è più capace anche ad entrare nel merito di alcune specificità, se si vogliono fare delle domande è a disposizione.

PRESIDENTE

Bene, la parola al Consigliere Marzorati. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Sì, poi volevo dire delle cose, però volevo fare già… approfittare di alcune domande per avere delle specifiche. Prima di tutto ringrazio molto il Dottor Mazzini che ho avuto il piacere di apprezzare anche nell’altro Piano di Zona. Tra l’altro ho visto la valutazione sul vecchio Piano, sul quale questo si inserisce, quindi è un elemento di continuità che la sua professionalità ha garantito direi, insieme a quella dello staff del Distretto, quindi io li ringrazio. Però prima di entrare nel giudizio della lettura che ho fatto volevo proprio seguendo le indicazioni dell’Assessore chiedere due cose; la prima che mi sta molto a cuore è quale è stato e come si inserisce in tutta questa griglia di proposte ecc… la partecipazione dei cittadini, ma in particolare la partecipazione dei soggetti interessati, quindi dal terzo settore alle altre componenti, dall’ASL all’Azienda Ospedaliera nella preparazione di questo Piano e nel suo monitoraggio. Così come il Tavolo di Sistema che è un altro elemento che so essere nell’attenzione del Presidente Viganò, Assessore di Seregno, come si è svolto. L’altro, il monitoraggio dei bisogni, perché riten go che in questa fase uno dei grandi valori che può avere, che ha il Distretto, è quello di riuscire ad agire avendo un ambito di valutazione proprio dei bisogni che sono sul territorio molto più vasto di un Comune, poi più attento, perché molte volte il Comune agisce reagendo alle situazioni e quindi non dando sempre risposte diciamo appropriate per sua natura, il fatto di avere un’area più estesa. Quindi mi interesserebbe sapere come questo monitoraggio della raccolta dei bisogni nei tavoli, nei vari momenti sia stato realizzato, e come in questo continui nello svolgimento del Piano che è di tre anni se non sbaglio. Grazie. PRESIDENTE

Bene, se c’è qualche altro intervento a livello di domande, come ha fatto il Consigliere Marzorati, così poi facciamo un’unica risposta e poi c’è la possibilità invece di fare interventi. Altre domande? No, direi che non ci sono. Prego possiamo procedere con la risposta.

ASSESSORE VOLPI

Dico una cosa velocissima in merito alla partecipazione. Vale a dire che si è fatto di tutto per coinvolgere in particolare il terzo settore nella formulazione del Piano. Purtroppo nonostante la presenza di un notevole quantitativo di numero di associazioni di fatto poi non è che si può costringere la gente, di fatto non tutti hanno poi aderito alla formulazione. È chiaro che lo sforzo nostro, ce lo siamo detti più volte all’interno dell’assemblea di ambito, è quello proprio di favorire questa partecipazione. D’altro canto le associazioni rispondono naturalmente ai bisogni dei servizi sociali, per cui sicuramente più di noi riescono ad intervenire prontamente nelle risposte. Faccio proseguire però il Dottor Mazzini su questo. DOTTOR MAZZINI

Diciamo che la valutazione del bisogno… come vi facevo vedere prima, uso l’immagine della struttura organi zzativa. La diagnosi e quindi la valutazione del bisogno, l’elenco degli obiettivi che sono stati poi messi, quelli che vi facevo prima l’esempio sull’area anziani, nascono da questo gruppo di lavoro del Tavolo Anziani. Il Tavolo Anziani, qui ci sono le funzioni dei tavoli tematici, la composizione, che era da soggetti del terzo settore nominati dal Tavolo Permanente di Consultazione, ci sono dei componenti istituzionali dei Comuni, i componenti istituzionali dell’ASL e della realtà scolastica. Questo è l’elenco dei partecipanti al tavolo tematico precedente da cui sono nati gli obiettivi dell’area anziani che vi ho letto prima. Diciamo che il terzo settore è sicuramente presente, è stato sicuramente presente nella fase di valutazione del bisogno, questo nel vecchio Piano di Zona. Tutti gli obiettivi presenti nell’attuale Piano di Zona sono il frutto di un lavoro allargato. Con questo triennio un po’ a seguito di direttive della Regione Lombardia, un po’ anche per dare, per volon tà politica dell’ambito di Seregno, sono stati istituiti dei gruppi di lavoro. Quando vi facevo vedere prima, incentivare la fruizione dei Centri Diurni Integrati, questo è un obiettivo con delle finalità, un contesto da cui derivano degli interventi, sotto c’è il cronoprogramma. Nel crono-programma la prima fase è la costituzione di un gruppo di lavoro e nomina del Responsabile del progetto. Qui ancora siccome è un sito in costruzione, che di fatto è on line da oggi pomeriggio in questo modo, non c’è ancora la data di

attuazione che è stata a Maggio 2009, c’è un gruppo di lavoro che si è istituito, è stato individuato un coordinatore, ed a questo gruppo come a tutti i gruppi di lavoro partecipa anche il terzo settore. Quindi il passaggio è stato quello di coinvolgere il terzo settore non più soltanto nella fase di valutazione del bisogno ma di coinvolgerlo anche nella fase di realizzazione o di proposta di un piano esecutivo dell’intervento. Quindi valutazione del bisogno e progettazione. Anche monitoraggio, nel senso che il tavolo di sistema, torniamo alla struttura organizzativa, al quale partecipano un po’ tutti i rappresentanti istituzionali e non della comunità, ed il Tavolo Permanente di Consultazione del terzo settore, che è composto da tutte le associazioni del terzo settore che ne facciano esplicita richiesta. Dicevo prima che raccogliamo circa 160 associazioni… raccogliamo, censiamo 160 associazioni, attualmente al Tavolo Permanente di Consultazione ne sono iscritte 45, quindi un quarto circa, un po’ più di un quarto, che hanno l’obiettivo di rappresentare non più soltanto il proprio territorio inteso come il proprio Comune, ma tutto l’ambito. Quindi un’associazione… Viene richiesto uno sforzo in più sia agli enti pubblici che agli enti del terzo settore di rappresentare non più soltanto il proprio territorio, il proprio campanile, la propria parrocchia, ma l’intero ambito. Da questo tavolo verranno poi eletti, e sono in fase di elezione tutti i rappresentanti dei tavoli tematici che stanno partendo. Diciamo che il Piano di Zona è stato approvato il 30 Marzo del 2009, si è messa in moto tutta la macchina, la prima riunione del Tavolo Permanente di Consultazione del terzo settore in cui si è istituto e costituito il tavolo è stata il 20 Maggio, abbiamo finito di raccogliere le adesioni e le candidature per le … ai diversi tavoli. Entro la fine di Ottobre avremo l’assemblea elettiva, in cui verranno eletti i partecipanti a tutti i tavoli, per fare in modo che la nuova macchina che dovrà fare la diagnosi del bisogno e la proposta di nuovi obiettivi per il prossimo Piano di Zona 2012/2014 possa raggiungere i propri obiettivi. Il terzo settore partecipa sia nella fase di valut azione, della progettazione e poi del monitoraggio. Sono questi gli organi deputati a questo monitoraggio. Il Tavolo di Sistem a si incontrerà due o tre volte all’anno, anche il Tavolo Permanente di Consultazione; con l’obiettivo di monitorare quello fatto dai diversi gruppi di lavoro.

PRESIDENTE

Grazie. Abbiamo una domanda in ritardo, prego Consigliere Tavecchio. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Mi perdoni Presidente, una domanda. Una domanda specifica, a pagina 94 del Piano di Zona, dove si parla di gestione associata e sviluppo, dove si parla del Centro Diurno Disabili, vorrei sapere, non so se rivolgere la domanda al Dottor Mazzini o all’Assessore direttamente, cosa si intende con la prospettiva del ritiro della delega all’ASL da parte del Comune di Seveso, dice, ha suggerito di verificare l’ipotesi di una gestione associata delle strutture di Seveso, Seregno, anche in ragione della prossima apertura del nuovo edificio in costruzione a Seregno di una comunità alloggio per disabili. Grazie. ASSESSORE VOLPI

Il nostro Centro Diurno Disabili che sta in Via Ma rsala, praticamente in Comasina, è di nostra proprietà ma è gestito in delega dall’ASL, nel senso che ci dà supporto ammin istrativo ed in particolare gestisce un po’ tutto quanto inferisce il Centro Diurno. Per cui anche l’appalto che ha dato in gestione alla cooperativa la gestione del centro stesso. Siccome ultimamente sono sorte direi anche improvvisamente delle spese generali di gestione appunto del centro che ci sono state addebitate dall’ASL stessa si è pensato ultimamente di fare uno studio all’interno dell’ambito appunto, per poter effettuare una gestione associata con il Comune di Seregno. Ci sono dei pro e dei contro all’interno di questo, evidentemente siamo nell’ottica di ottimizzare i costi fondamentalmente, perché oggi il centro diurno è gestito bene e gli utenti sono soddisfatti; in particolare il nostro Centro Diurno di Seveso. Anche perché il nostro centro ha saputo dare una continuità lavorativa alle persone che prestano l’opera all’interno del centro stesso. La cooperativa ha saputo presentarsi nel modo più appropriato, cosa che invece non è avvenuta a Seregno, dove c’è un turn over un pochino più importante. È evidente che quando si

ha a che fare con delle persone disabili è molto importante sul piano educativo e della relazione dare una continuità, quindi se cambiano le persone non è il massimo. Oggi stiamo valutando, mentre noi soffriamo magari dei costi un pochino più elevati, d’altro canto la nostra è una gestione ottimale in termini di soddisfazione dell’utenza. Bisognerà temperare questi due aspetti e vedere se questa cosa si potrà realizzare con il Comune di Seregno. È una cosa in itinere. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Scusi Presidente, se posso ribattere subito. Quindi vuol dire che rimarrà comunque il CDD di Seveso e sarà aperto uno nuovo a Seregno? ASSESSORE VOLPI

A Seregno esiste già, si tratta di gestire insieme entrambi i due siti. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Tutte e due le strutture. ASSESSORE VOLPI

Tutte e due le strutture. ASSESSORE TAVECCHIO DIEGO

O k a y. PRESIDENTE

Bene, direi che chi vuole intervenire… Possiamo fare un giro di interventi e poi eventualmente o l’Assessore o il Dottore possono fare la replica. Chi chiede la parola? Marzorati. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Buonasera. Ho consegnato ai Capigruppo come un atto un mio intervento che naturalmente non leggo tutto, sul Piano, che però avevo fatto già arrivare all’Assessore tempo f a. Il primo

punto è il rammarico che questa discussione sia avvenuta già alla fine praticamente del primo anno di attività del Piano, nel senso che altri Comuni hanno sospeso la discussione perché erano in elezione, io l’ho già detto pubblicamente, potevamo fare una discussione prima dell’estate su questo piano. Il r ammarico è che discutiamo, facciamo una partenza già alla fine di un primo pezzo. Questo credo che sia un peccato, anche perché l’Assessore all’inizio aveva accolto con interesse l’incontro che molti avevano proposto di fare, e si era promosso un incontro intercomunale – diciamo così – a Seregno, di presentazione già a Febbraio se non sbagli, comunque all’inizio dell’anno o addirittura prima, adesso non mi ricordo la data, però prima, quando c’erano ancora le basi iniziali. Pensavo che quindi fosse possibile discutere questo Piano molto prima. Dico questo perché il Piano non è una cosa banale per l’indirizzo dei sociali, nel senso che non è un Piano avulso, è oggi… io credo che si possa dire quasi un’altra Giunta territoriale che ha a che fare con le problematiche sociali, che mette insieme gli Assessori ed i Comuni quindi a discutere le problematiche sociali insieme all’ASL ed all’Azienda Ospedaliera, in una logica di integrazione dei servizi. Quindi discutere l’indirizzo di Piano, anche se molte volte, anzi purtroppo i Consigli Comunali sono un po’ espropriati, quello avveniva anche prima quindi non è che… da una preparazione; però lo è in gran parte il tessuto sociale, il territorio. Questa è un po’ la garanzia. Naturalmente bisognerà trovare una maggiore armonizzazione all’interno delle politiche anche di discussione in Consiglio, altrimenti questo era già un punto che la Regione aveva ben presente, altrimenti… come si può dire, poi dopo nei bilanci comunali la politica del Piano agisce in maniera rilevante, nel senso che si discutono gran parte delle risorse sui tavoli del Piano di Zona, quindi poi noi non abbiamo la possibilità di entrare in merito a questa discussione quando siamo in Bilancio, perché ci sono partite che sono già definite. L’altra cosa che rammarico, pensavo che ci fosse anche la Dirigente, la Responsabile dei Servizi Sociali, visto che è la prima volta che si discute un Piano qua. Vedo che anche in molti casi – e li ringrazio – ci sono operatori di altri uffici, amministrativi ecc…, per cose magari non dico meno rilevanti perché lo sono per i loro settori. Anche in questo caso io avrei voluto, visto che c’è stato un cambio di Amministrazione, sentire un po’ il parere della Responsabile ai Servizi Sociali nella costituzione di questo Piano.

Dico questo perché la traduzione locale del Piano è un elemento determinante. Io voglio evidenziare due ch iavi, una sono gli elementi centrali che troverete in questa… che secondo me devono essere vissuti. Io ringrazio Mazzini per la sua spiegazione, però vorrei un inizio strategico del Piano, che dica dove andiamo, in che contesto ci muoviamo, perché il Piano riguarda immigrazione, famiglia, disabilità, sono politiche nelle quali … dalla Regione, però i Comuni hanno un peso rilevante. Cosa dico? Nel metodo, il metodo non deve essere quello nel Piano del Distretto della costituzione, a mio parere naturalmente, dell’azienda di servizi pubblica, come altri Comuni o altri territori hanno creato. Lo dico perché è un a tentazione presente nella politica e nell’Amministrazione Pubblica. Di questo vorrei delle garanzie. Garanzie, vorrei… scusate, volevo un’opinione dell’Amministrazione, anche perché il Vimercatese che ha scelto questa strada ha scelto una strada precisa nella gestione, che io non condivido e che tende ad espropriare la società, il terzo settore e tutto l’ambito dei servizi diffusi di un protagonismo diretto. Quindi questo è un livello strategico. Il secondo livello strategico è l’aspetto della su ssidiarietà, evidenziava positivamente l’Assessore ed anche Mazzini, che è presente sia nell’analisi dei bisogni sia nei tavoli; però la sussidiarietà molte volte dall’ente pubblico è intesa come servitù al potere che in quel momento comanda, quindi l’associazionismo viene piegato insomma così alla risposta a bisogni che non sono sempre definiti e determinati dalla società. Cosa voglio dire? Che se si accetta la responsabilità della sussidiarietà bisogna accettare anche quella della libertà insita in questo, perché le due indicazioni vanno di pari passo; nella sussidiarietà si esprime più direttamente al bisogno una cura ed un’azione diretta della persona delle associazioni, di quello che c’è nella società che risponde a questi bisogni, è ovvio che quella libertà esprime dei bisogni anche autonomi dell’ente pubblico, sprigiona delle forze inaspettate. Per chi si occupa di sociali sa benissimo che molte attività di cura, per la disabilità in particolare, sono venute in prima persona dalle famiglie dell’associazionismo prima che l’ente pubblico rispondesse a questo bisogno. Voglio esprimere in questo una cautela a come vedo muovere molto della politica nell’attenzione alla sussidiarietà, occuparla in maniera strumentale e non in maniera libera. Così facendo anche sull’aspetto della famiglia, la famiglia è al centro non perché la famiglia, il luogo… non perché è ideologicamente così, ma perché nella famiglia gli aspetti di cura

delle difficoltà umane di cui si occupano i servizi sociali trovano il limite corretto dell’invadenza del pubblico nella sfera privata. Quindi all’interno della cura nella famiglia ci sono potenzialità che sanno esprimere meglio delle risposte. Questo vuol dire che l’assistenza domiciliare deve essere incentivata e deve essere strategica. Vuol dire che l’assistenza di cura nelle scuole sulla disabilità deve essere improntata sulla partecipazione della famiglia. Per questo vuol dire che i gruppi di mutuo aiuto devono essere maggiormente stimolati all’interno del Piano, perché questi rispondono delle capacità originarie della famiglia e dell’individuo di rispondere ad un bisogno. Cosa voglio dire? Prima dell’assistenzialismo deve esserci l’idea che la persona ce la deve fare per conto suo e con le relazioni che ha attorno. In questo io credo che sia strategico intervenire con i voucher, quindi intervenire con dei sistemi di stimolo della famiglia ad occuparsi delle problematiche attraverso il sostegno pubblico. In questo il voucher ed altre politiche d i questo tipo garantiscono la libertà di scelta. Nello studio che fece a suo tempo il Distretto, e poi anche il Comune di Seveso ed i Comuni vicini, si è dimostrato che la sussidiarietà è importante, ma più importante per il cittadino è la scelta di libertà, il fatto che può scegliere, anche di chi ha poche risorse culturali o sociali. Su questo aspetto io credo che ci sia l’ambito strategico su cui deve porsi il Piano. Altro problema è quello della questione degli appalti, del fatto che i servizi non devono avere nel Distretto, nell’Ufficio Distrettuale, una centralità… come si può dire, di ufficio che risponde a tutti i bisogni delle Amministrazioni Pubbliche. Voglio dire che rispetto ad un mega appalto sul servizio domiciliare io preferisco una griglia metodologica per l’appalto e poi la capacità degli enti pubblici localmente di attivare anche risorse locali. Quindi attenzione alla politica, che non sia la politica del puro costo, ma che sia la politica della qualità del progetto. In questo il Distretto può fare molto, se non si sostituisce, anzi si integra alla politica a livello comunale. In questo senso il Distretto deve rafforzare l’int egrazione con gli uffici comunali. In questo senso credo che lì ci stanno delle capacità che molte volte dalle Amministrazioni Pubbliche, e dalla nostra in particolare, in qualche caso sono state sottovalutate, nel senso che si fa in fretta a togliere delle persone e metterne delle altre senza valutare percorsi e capacità tecnica. Questo degli operatori del sociale è un elemento strategico perché definisce la qualità del servizio; perché è lì dove il

cittadino trova una risposta che non è quella di “ti aiutiamo”, ma è quella “come fai ad aiutarti, chi ti può aiutare, dove sta vicina questa persona”. Così sull’aspetto della politica degli anziani io sono molto contrario ad un’idea unitaria assistenziale della partecipazione degli anziani alla loro cura, alla loro attività di quella fascia di età, ma sono più per l’autonomia, le libertà di scelte, le esperienze diverse; quindi le possibilità di aggregare anziani attivi che rispondono ai bisogni. Credo che l’Anteas dimostri questo sul nostro territorio, così sul trasporto anche per altri Comuni, che ogni generazione può dare dei contributi particolarmente significativi non solo per la propria fascia di età ma rispondendo anche a bisogni di altre generazioni. Io nella lettera che ho mandato avevo anche sugger ito, mi aveva molto colpito l’azione che fece a suo tempo, lo disse anche in Consiglio un anno fa circa, la Moratti, il Sindaco Moratti di Milano, che propose dopo una proposta dell’Arcivescovo un fondo particolare, gestito quasi in autonomia, nel sostegno alle povertà; che potrebbero essere collegate alle difficoltà di lavoro. Io credo che la crisi, seppure significativamente… vediamo un orizzonte di uscita, almeno così si dice, gli effetti sull’aspetto sociale non è detto che non avranno nel prossimo anno una ricaduta, perché può esserci sicuramente una debolezza degli ammortizzatori o comunque dell’attenzione. Io credo che sia cambiata anche la modalità, cambi erà la modalità di lavoro e di prestazione di lavoro, per cui l’attenzione alla famiglia che affronta questa nuova sfida dello stare nel mondo credo che il fatto di far leva su risorse private in un’azione di assistenza sia un fatto virtuoso. Io sono andato a chiedere le relazioni di come il Comune di Milano abbia fatto questo tipo di lavoro con gli operatori sociali, mi ha molto colpito, sono stati realizzati progetti molto significativi. Purtroppo la stampa, come è naturale, si ferma sulla notizia di quel momento e non va a ritrovare poi dopo un anno cosa è avvenuto. Sui sociali questo è abbastanza tipico, credo che abbiamo vissuto e vediamo tutti questa lettura della stampa solo quando c’è un’enfatizzazione delle problematiche sociali, non quando c’è la cura o comunque l’attenzione che viene posta dall’ente pubblico. Questo è un fattore anche di debolezza della comunicazione. Per questo sono convinto che l’azione del sito sia molto importante, perché dà un elemento di forte trasparenza alle azioni. È vero che non tutti i cittadini, soprattutto pensiamo ai cittadini che si rivolgono alla sfera sociale, hanno a che fare con

il circuito internet, quindi io direi di… non mitizziamo questo strumento nei rapporti diffusi con i cittadini, ma sì utilizziamolo in maniera scientifica e molto attenta nei rapporti con il terzo settore, le istituzioni ed i portatori di interesse che fanno quel servizio o che comunque ne possono fruire in termini comunicativi, quindi anche la stampa; lì devono trovare notizie della virtuosità, delle pratiche positive che possono essere spese. Per ultimo io direi che il rafforzamento può essere banale, però nel progetto, in tutta la valutazione è molto presente, ed è stato complicato perché l’inserimento – come è stato detto – di nuovi Comuni è un fattore sicuramente che ha portato… mi sembra che poi all’Ufficio di Piano siano le stesse persone che ci lavorano se non sbaglio, quindi virtuosi… (Dall'aula si replica fuori campo voce) Esatto, qualcosa. Questo aumento dell’attenzione sul territorio… Dicevo, il Piano è impregnato anche di questa attenzione al volontariato ed alla partecipazione. Ecco, non sminuiamo, tra l’altro la Regione Lombardia nelle ultime delibere lo ha ripreso, non sminuiamo la partecipazione perché nel sociale è un elemento di grande interesse, perché aumenta il capitale umano, che è una risorsa indispensabile, e che molte volte la politica non riconosce e quindi tende poi a spendere in maniera non sempre sensata. Questo del sito internet è sicuramente un luogo, io chiedo anche che su questo ci sia una partecipazione attiva del terzo settore alla sua scrittura. Io ho messo in questa b reve relazione che lascio agli atti anche un approfondimento della loro responsabilità, parlo del terzo settore, alla cura delle persone. Quindi non a svolgere un lavoro di merito prestazioni di servizi, ma di essere attivatori di queste forze. Io finisco, termino dicendo che… ultima cosa, il riconoscimento… PRESIDENTE

Dare o no la parola spetta al Presidente, non al pubblico. Prego Consigliere Marzorati. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

…dicendo solo che il riconoscimento del lavoro e la gratitudine che è un atto nei sociali di grande valore, acquisisce con il Piano una rilevanza. Quindi io invito l’Assessore, una volta passata la giornata di oggi, ad inviare alle associazioni sul

territorio proprio una relazione, la sua relazione, la relazione di presentazione, ed anche lo stimolo a che il terzo settore trovi un luogo di incontro sulle politiche sociali sul nostro Comune. Il secondo invito è quello di riprendere la delibe ra di indirizzo che si fece sulla famiglia, a suo tempo, che introduceva degli elementi molto significativi di azione rispetto alle politiche familiari, recentemente Formigoni ha annunciato che introdurrà con il prossimo Bilancio degli elementi di quoziente familiare per quanto riguarda la scuola ed i servizi sociali, quindi direi che questo può essere fonte di attenzione e di utilità per l’azione che noi possiamo svolgere. Questo riconoscimento io chiedo che venga anche esteso alle persone che in questi anni hanno prestato questo tipo di servizio nei sociali, quindi gli operatori sociali, ed anche tutto lo staff che in questi anni ha contribuito a quelle valutazioni positive che non sempre il Comune di Seveso ha apprezzato, e lo ha fatto pubblicamente, anzi pubblicamente non l’ha mai fatto, recentemente. Per cui ritengo che questo tipo di buon risultato sul Piano di Zona derivi da una politica, così lo testimonia la valutazione, e mi fa piacere che ci sia fino al 2008, di un’azione di grande lavoro e perseveranza di molti amministratori pubblici, degli attuali naturalmente, e di molti operatori dei sociali. Grazie. PRESIDENTE

Grazie Consigliere. Faccio solo una precisazione per i Consiglieri e non per il pubblico, l’invito ad essere sintetici ovviamente è sempre valido, però nel caso dell’intervento di Marzorati io non ho tolto la parola per un motivo, perché quando ci sono presentazioni di piani, discussioni di questo genere, dove non c’è un voto ma c’è solo una discussione l’articolo 72, quello che citiamo spesso sui tempi, qui e là, secondo me è poco applicabile; perché se prendiamo due minuti qui, cinque minuti là, cinque minuti la replica, non si capisce più un accidente. Allora io ho ritenuto, ogni tanto controllavo i tempi, ma idealmente ho fatto la somma dei tempi a cui avrebbe diritto un Capogruppo tra i vari interventi e li ho unificati. Solo per spiegare perché ho dato questo tempo. INTERVENTO

È un angelo custode dei Consiglieri. Grazie.

PRESIDENTE

Altri interventi? Tavecchio. CONSIGLIERE TAVECCHIO DIEGO

Grazie Presidente. Sono d’accordo anche io con il Presidente, perché tanto di cappello all’intervento del Consigliere Marzorati, che è un intervento da ex Assessore ai Servizi Sociali questo. Io mi limiterò solo a fare l’intervento da Consigliere delegato dal mio Gruppo sulle politiche sociali. Prima di tutto un ringraziamento a tutti gli attori che hanno collaborato alla stesura del Piano di Zona, che anche come mole è molto importante. Lo faccio qui stasera nella perso na del Dottor Mazzini, che ci ha anche spiegato chiaramente alcuni dei passaggi, non poteva stare tutta la sera. Secondo me è importante mettere in rete tutte le energie per far fronte alle problematicità ed ai bisogni dei cittadini, quindi questo Piano di Zona che mette in sinergia tutte le forze dei Comuni limitrofi, che quindi presumibilmente hanno le stesse problematiche e le stesse criticità, mi trova assolutamente concorde. Soprattutto per razionalizzare anche, perché no, gli interventi che si possono fare nell’ambito sociale. Volevo fare alcuni interventi, non vuole essere una critica… vuole essere una critica costruttiva, tra l’altro anche nella verifica che ho visto si è messa all’inizio del Piano di Zona sono emerse alcune problematicità. Per esempio la flessibilità del Piano di Zona, anni 2009/2011, ovviamente i bisogni possono cambiare, è vero che ci vogliono assolutamente delle linee guida sennò si brancola nel buio, però come è già stato sottolineato forse ci vorrebbe anche un po’ più di flessibilità per far fronte appunto… vedi crisi economica di quest’anno, che possono emergere; per aggiornare gli interventi e le soluzioni. Il sito e la messa in rete dei dati e delle critic ità, anche per gli operatori che operano nell’ambito delle politiche sociali, mi trova assolutamente concorde. È vero, non bisogna mitizzare l’utilizzo di internet, però diciamo che fa sprecare… non fa sprecare tempo e fa avere una mole di dati che forse senza internet non ci sarebbero. Come ho detto prima è importante perché così sono in rete, nel senso fisico ma anche nel senso figurato, tutte le informazioni necessarie per affrontare le problematicità che emergono sul territorio. Forse è il caso sì di pubblicizzare maggiormente il sito, i servizi. È vero che magari sulle politiche degli anziani…

non so, non me ne vogliano gli anziani, però forse è vero che la maggior parte non utilizza internet; però credo che poi – come già diceva il Consigliere Marzorati – le associazioni, il terzo settore può anche essere di aiuto, può fare da mediatore su tutta una serie di notizie e servizi che ci sono e sono a disposizione, quindi dovrebbero essere utilizzati. Un’altra attenzione che vorrei evidenziare è un’attenzione alla voucherizzazione ed all’accreditamento. Okay alla voucherizzazione, questa è una nota politica, attenzione anche all’accreditamento, quindi un’attività di controllo da parte della politica rispetto anche, qui si entra sulle spese, non solo ovviamente per quanto riguarda le spese ma anche per quanto riguarda la qualità del servizio e dei vari attori che operano. Poi ho letto una scarsa partecipazione da parte dei politici ai tavoli, un augurio che faccio è: è vero che il terzo settore deve prendersi i suoi spazi, la politica non deve asfissiare gli spazi di libertà che ci sono, però la politica deve anche non solo imporre, anche incentivare alcuni interventi che possono essere posti in essere. Deve anche supportare le varie associazioni ed il terzo settore, il quarto settore, che c’è. Deve dare delle linee. Tra l’altro questa scarsa partecipazione la sottolineavano appunto quelli del terzo settore, che poi in alcuni casi ritenevano di non dover più partecipare ai tavoli perché tanto le decisioni si prendono da altre parti. Un augurio all’Assessore è di non far diventare i servizi sociali la Cenerentola della politica. Grazie. PRESIDENTE

Grazie Consigliere Tavecchio. Altri interventi? Mi pare nessuno. A questo punto il Regolamento parla di eventuale breve replica dell’Assessore. ASSESSORE VOLPI

Brevissima. Intanto condivido quanto affermato dal Consigliere Marzorati, che rientra nell’ottica della volontà politica ed amministrativa della nostra Giunta. Nella mia breve relazione mi sono soffermato sull’importanza del ruolo del terzo settore e del quarto settore, che di fatto testimoniano come viene valorizzato il principio di sussidiarietà. L’Ammini strazione interviene solo quando questi soggetti non sono in grado di

soddisfare il bisogno, diventa sussidiario questo vuol dire; quindi siamo perfettamente in linea. D’altro canto la stessa Amministrazione ha già preso delle decisioni in materia di fiscalità a favore delle famiglie grazie all’Assessore Mazzucco, che tra l’altro probabilmente ha interpretato nel modo migliore le indicazioni che nell’Amministrazione precedente sono emerse dalla delibera che ci ricordava prima il Consigliere Marzorati, la delibera proprio sulla famiglia. Si vuole di fatto dare una continuità a questa iniziativa che è parte integrante della politica di questa Giunta. Il Piano di Zona è stato approvato, l’accordo di P iano di Zona è stato approvato il 30 di Marzo, quindi l’annualità scade al 30 Marzo prossimo, quindi non siamo proprio distanti. Tenuto conto che… (Fine cassetta n. 1 lato B) (Inizio cass etta n. 2 lato A) …Consiglio Comunale che è saltato perché non c’erano le Minoranze, anzi mi ricordo che mancavano delle persone delle Minoranze e quindi si è voluto… Per quello che è slittato ad oggi in sostanza. Diciamo che siamo degnamente rappresentati dal Dottor Mazzini e quindi lo ritengo relativo a questo punto la presenza del Funzionario del nostro ufficio, che comunque ci ha dato una buona mano perché le cose potessero andare avanti. Stiamo seguendo all’interno dell’ambito tutto il discorso legato alla voucherizzazione, che è stimolata e voluta innanzitutto dalla Regione Lombardia. A fronte della voucherizzazione, che è un titolo per poter ottenere delle prestazioni sociali, quindi prima della voucherizzazione, prima delle prestazioni sociali c’è proprio l’accreditamento. Le associazioni, le cooperative che dovranno dare queste prestazioni vengono accreditate, quindi si fa tutta quell’analisi necessaria per vedere l’idoneità loro a fornire queste prestazioni. Non entro nel merito di tutti i punti perché sono molteplici, dico solo una cosa, che la scarsa partecipazione dei politici viene registrata nel Piano di Zona con riferimento al triennio precedente; in particolare al Tavolo di Sistema, dove partecipa innanzitutto il terzo settore, che chiede la partecipazione dei politici. Purtroppo nel triennio precedente questa cosa qui non è avvenuta. Confidiamo che questa cosa si possa realizzare in questo triennio. Ritengo che ci sia di fatto flessibilità nel Piano di Zona, tanto è vero che enunciati dei principi questi possono, sicuramente potranno essere realizzati in vario modo a seconda delle indicazioni che arriveranno da tutti quanti potranno dare il loro supporto. Di fatto sussiste una flessibilità.

Mi fermo qui perché vedo che la gente fa anche fatica a… PRESIDENTE

Grazie Assessore e grazie anche al Dottor Mazzini per la sua cortesia. Lasciamo questo argomento.

PUNTO N. 3 O.d.G. – CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 SETTEMBRE 2009

SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO E RICOGNIZIONE STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI AI SENSI DELL’ART. 193 DEL D.LGS 18.8.2000, N. 267

PRESIDENTE

Passiamo all’argomento successivo, salvaguardia degli equilibri di Bilancio e ricognizione stato di attuazione dei programmi, ai sensi dell’articolo 193 del Decreto Legislativo 267. La parola all’Assessore Mazzucco. ASSESSORE MAZZUCCO

Grazie Presidente. Buonasera a tutti, al pubblico ed ai Consiglieri Comunali. Vorrei anche salutare perché è qui presente in aula il Revisore dei Conti, la Dottoressa Del Foro Sabrina, che è venuta ad assistere ai lavori e di questo la ringrazio e spero che ci sarà una proficua collaborazione con gli uffici dell’ente, come è stato anche con i precedenti Revisori dei Conti. Andiamo quindi a vedere questa fase di Bilancio, che riguarda la salvaguardia degli equilibri di Bilancio sulla gestione finanziaria dell’ente. È stata fatta una relazione redatta dal Servizio Amministrazione e Controllo, di cui appunto sono allegati i prospetti contabili alla delibera. È stata fatta appunto una ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e la verifica del permanere degli equilibri di Bilancio. Questo naturalmente è fatto ai sensi dell’articolo 193 del TUEL, che prevede tra l’altro qualora la ricognizione dei programmi, sullo stato di attuazione dei programmi, rilevasse dei disequilibri di Bilancio, una variazione che faccia permanere questo parametro di equilibrio. Sono state fatte queste ricognizioni sul Bilancio dell’esercizio 2009 sia per quanto riguarda la gestione di competenza, sia per quanto riguarda la gestione dei residui del Bilancio. Per quanto riguarda la gestione di competenza, come avete potuto vedere dai documenti allegati, permangono gli equilibri di Bilancio. Vorrei subito sottolineare che non è stato necessario allo stato attuale predisporre una variazione di Bilancio, perché non abbiamo particolari difficoltà di rispetto sulla gestione di competenza. È chiaro che abbiamo tutti in mente quale sia la

situazione degli oneri di urbanizzazione, abbiamo considerato assolutamente utile e necessario predisporre una variazione di Bilancio omnicomprensivo in sede di assestamento di Bilancio, che credo che da questo ente verrà presentato nella metà di Novembre, dove chiuderemo di fatto gli accertamenti degli oneri di urbanizzazione, di conseguenza andremo a fare quel taglio delle opere per investimento. Non l’abbiamo fatto ancora adesso perché visto il permanere della situazione e della crisi economica finanziaria preferiamo avere dei dati certi, altrimenti avremmo corso il rischio di variare ora dei capitoli e delle funzioni di investimento e poi di doverli rivariare di nuovo in sede di assestamento di Bilancio. Naturalmente è chiaro che essendo poi la gestione della parte in conto capitale gestita per cassa, visti i parametri del Patto di Stabilità, non avendo incassato non stiamo neppure spendendo in conto capitale. Quindi è ovvio che da qui ad un paio di mesi certificheremo quanti oneri abbiamo definitivamente incassato, e da lì naturalmente andrà fatto un ridimensionamento credo, ormai a questo punto mi sembra abbastanza lampante, degli investimenti. Quindi ad una riduzione degli oneri di urbanizzazione sarà corrisposta una riduzione delle opere per investimento; perché come sapete benissimo, l’abbiamo sempre ripetuto in questa sede di Bilancio, gli oneri di urbanizzazione finanziano e sono l’unica parte, l’indebitamento ed i trasferimenti dello Stato, Regione, l’unico strumento che finanzia la spesa per investimenti. Di conseguenza è chiaro che qualora noi non incassassimo gli oneri non si realizzano le opere per investimento. La matematica non è un’opinione e qui ndi è così. Questa variazione di Bilancio, come vi dicevo prima, la faremo, la porteremo assolutamente per metà Novembre, anche perché in quella sede di assestamento di Bilancio ci sarà poi e sarà l’ultima operazione che si potrà fare sul Bilancio per arrivare alla fine dell’anno con la gestione del Bilancio di Previsione 2009. C’è da dire che sulla competenza, a parte la parte in conto capitale, di buchi non ce ne sono, il Bilancio è in equilibrio, e come vi dicevo prima non è stata prevista dagli uffici una manovra di ripristino del pareggio finanziario. Per quanto riguarda la gestione di competenza abbiamo il saldo ed il pareggio finanziario a 14 milioni 820.000 Euro. Per quanto riguarda le spese in conto capitale abbiamo un pareggio finanziario a 5 milioni 100.000 Euro circa. Per quanto riguarda la gestione residui credo che, come avete potuto vedere, abbiamo un discreto successo di gestione,

gestionale, nel senso che siamo riusciti a recuperare dei residui attivi, dei crediti che l’Amministrazione vantava nei confronti di terzi. Come vi dicevo anche su sollecitazione del Consigliere Ragazzo che ci siamo trovati assolutamente in linea su questo argomento e come vedete lo stiamo portando avanti. Ricordo che fa parte anche di un progetto delle Risorse Umane, proprio del personale, del Settore Tributi e Ragioneria. Come vi dicevo abbiamo un discreto risultato di gestione sui residui, perché il dato è migliorato, siamo passati su un recupero del 18% del precedente Bilancio ad un recupero gestionale di quest’anno che arriva al 33,55%. Questo vuol dire andare a recuperare delle risorse che erano del Comune, che sono naturalmente ruoli della TARSU rimasti in arretrato, maggiori accertamenti ICI, addizionale comunale IRPEF in arr etrato, la pubblicità dell’ASPES per cui è stato pagato un aggio e loro ci hanno girato come vi diceva il Presidente Matta la settimana scorsa. Abbiamo ad esempio recuperato il canone di GELSIA per quanto riguarda il gas. Insomma, tutta quella serie di operazioni a recupero di residui attivi, quindi di crediti che il Comune vantava. Così come anche è stato migliorato il dato, questo è significativo in un periodo di crisi, quindi per farvi capire il giro cassa che funziona in questo Comune, abbiamo pagato il 54,44 dei residui passivi, cioè debiti che l’Amministrazione vantava nei confronti di terzi. L’anno scorso era il 50%, 51%. Anche questo dato è stato migliorato del 3%, che in un periodo come questo certamente è un risultato gestionale buono, discreto. È un dato che ci conforta, soprattutto anche sul recupero – come vi dicevo – della gestione dei residui attivi, che sono crediti che il Comune vanta. Per quanto riguarda la relazione, avete visto che allegata alla documentazione c’è la relazione dello status della realizzazione dei programmi. Abbiamo anche in questo caso migliorato la capacità di impegnare le fonti finanziarie allocate nei capitoli di investimento. Adesso scusate che sto cercando… Siamo riusciti a passare… Questo è chiaro, un po’ sul Bilancio dell’anno scorso scontava che era un Bilancio che interveniva in un anno elettorale, quindi è chiaro che un pochino questo dato quest’anno è stato migliorato, anche perché l’anno scorso c’è stato un piccolo rallentamento degli impegni di spesa, perché essendoci state le elezioni è chiaro che c’è stato questo momento in cui non si sono impegnate risorse. Però c’è da dire che a Settembre con gli uffici, va reso anche a loro un certo grazie per la capacità di programmazione, siamo arrivati ad una

copertura dell’impegnato sugli stanziamenti attuali del 63,2%. Vuol dire che l’ente a Settembre ha realizzato in termini economici il 63,26% della programmazione che aveva, scusate la cacofonia, programmato in sede di Bilancio di Previsione. Credo che questo sia un dato importante, perché nel momento in cui si va a programmare, non parliamo naturalmente qui di spese in conto capitale, parliamo della gestione della competenza, della spesa corrente. Nel momento in cui si va a programmare un Bilancio Previsionale abbiamo sicuramente una certezza che la programmazione è in linea e risponde alla veridicità del Bilancio; perché in questo caso effettivamente vediamo che le risorse che sono state allocate vengono impegnate ed in maniera assolutamente corretta ed anche abbastanza veloce. Come vi dicevo arriveremo alla realizzazione dei programmi, lo vedremo poi con il Rendiconto di gestione quindi sarà un argomento che tratteremo tra qualche mese, comunque sicuramente è un dato intorno al 90% la realizzazione dei programmi. Credo che sia e che risponda a quei criteri di veridicità che i Bilanci di Previsione delle Amministrazioni Pubbliche non sempre hanno, e che questa Amministrazione tende a fare. Questo infatti per incominciare questa discussione. Volevo ribadire di nuovo il fatto che per gli oneri di urbanizzazione abbiamo riscontrato un forte rallentamento, che sarà assolutamente necessario affrontare la discussione di tipo politico, nel senso che sarà facoltà di questa Amministrazione nel momento in cui certificheremo questo mancato incasso di oneri di ridimensionare le opere previste nel Piano degli In vestimenti, e di scegliere quali opere portare avanti. Sui mutui, volevo dirvi solo due parole sui mutui, poi lascio a voi. Come vi avevo detto all’inizio di questo mandato amministrativo, rispondendo anche a delle sollecitazioni del Capogruppo Consigliere Butti, non sono ideologicamente contro i mutui, c’è da dire però che il nostro obiettivo è quello di abbassare gli oneri di urbanizzazione applicati in spesa corrente. Per farlo è assolutamente previsto tra l’altro dalla Finanziaria famosa di Tremonti, quella dell’anno scorso, che prevede nel 2011 alla casella oneri applicati alla spesa corrente lo zero. Questo significa affrontare delle scelte, andare a vedere, a controllare perfettamente dove sono delle sacche di recupero di finanziamenti. Il che non è facile perché avete già visto voi come è abbastanza snello il Bilancio, non è che possiamo più di tanto… se non andare a toccare settori veramente importanti e strategici

come i servizi sociali e la scuola, che sono… almeno cerchiamo di dare questi servizi. Vi ricordo che i ratei su dei mutui vanno a pesare sulla spesa corrente. Noi avremmo un effetto contrario, di fare un mutuo e di andarlo poi a pesare sulla spesa corrente, facendola aumentare. Allora o aumentiamo le tasse, ma non lo possiamo fare perché Tremonti ha stabilizzato per anni la finanza pubblica, non possiamo toccare addizionali, non si può fare, perché per inserire il federalismo fiscale Tremonti deve stabilizzare tutti i saldi e poi provare a vedere con i Decreti Attuativi come inserirli. Oppure dobbiamo aumentare gli oneri di urbanizzazione, ma gli oneri di urbanizzazione li vogliamo togliere. È questa la difficoltà in cui si stanno trovando tutti i Comuni, non solo… Perché è logico, perché fino a quando la spesa per investimenti sarà finanziata con gli oneri di urbanizzazione noi andremo ad avere delle difficoltà sulla parte più importante della politica, sulle scelte delle opere da fare. Di fatto qua ci manca la polpa per fare le scelte, oppure facendo quelle splendide operazioni che vengono fatte, che non sempre si riescono a portare a casa, di recupero dei finanziamenti da enti, dalla Regione, dallo Stato, dall’Unione Europea, come è stato fatto ad esempio come abbiamo visto nella variazione di Bilancio del precedente Consiglio Comunale, con le sponde del Seveso e dei torrenti. Lì si hanno degli importanti finanziamenti, addirittura 600.000 Euro di finanziamento, sono cifre importanti, in cui l’Amministrazione Comunale fa parecchio per i cittadini. Ci tenevo a sottolineare questo perché non abbiamo predisposto la variazione di Bilancio. È una variazione di Bilancio che faremo comunque tra un mese e mezzo, quando ripeto avremo la certezza dell’incasso degli oneri di urbanizzazione. Da lì, come vi dicevo, faremo il ridimensionamento e l’applicazione dell’avanzo di Amministrazione. Noi abbiamo un avanzo di Amministrazione di 1 milione 657.000 Euro, è logico che se non avremo gli oneri di urbanizzazione da girare per la manutenzione ed il canone manutentivo applicheremo l’avanzo di Amministrazione, mi sembra una cosa abbastanza lampante; anche perché non abbiamo vincoli sull’utilizzo dell’avanzo. Grazie Presidente. PRESIDENTE

Grazie Assessore. Facciamo allora un giro di richieste di chiarimento. Ci sono interventi? Ragazzo.

CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Buonasera a tutti. Io mi sono letto la delibera, p roposta di delibera, sinceramente all’inizio ci ho capito poco. Nel senso che noi in questo momento andiamo a certificare che effettivamente i conti del Comune vadano bene, giusto? Se siamo in rosso o in bianco. L’adozione della parola equilibrio di Bilan cio. Mi sono andato a leggere praticamente tutta la delibera, le premesse ecc…, arrivando poi al succo della delibera stessa, quelle famose tabelle. La gestione dei residui, dov e appunto vengono riportate le colonne dei residui attivi con le colonne dei residui passivi, e poi il discorso delle competenze, le entrate e le uscite. Sul discorso dei residui chiaro, la tabella è chiarissima, quindi l’ha detto prima lei Assessore, avete finalmente intrapreso un cammino che dovrebbe portarci penso io, e tocchiamo ferro, nel più breve tempo possibile ad azzerare i residui attivi, giusto, si dice così, in modo tale da incassare effettivamente tutti quei soldi che dovremmo avere attualmente in cassa. Quello che praticamente mi ha messo in crisi mistica è il discorso delle competenze. Lì sul discorso delle co mpetenze mi sono trovato la colonna delle previsioni, praticamente quello che noi siamo andati ad Aprile ad approvare, noi, il Consiglio C o m u n a l e , o k a y, p e r c h é n o i d e l l ’ O p p o s i z i o n e a b b i a m o v o t a t o contro ovviamente. Poi mi sono trovato delle proiezioni al 31.12, ma dico: se siamo in fase di equilibrio la legge dice che noi entro il 30 di Settembre dobbiamo verificare l’equilibrio, cosa c’entra la proiezione del 31.12 che è la fine dell’anno? Allora, come dice? (Dall'aula si replica fuori campo voce) E’ così la normativa? Nel momento in cui io mi sono bloccato lì sono andato a farmi una verifica, ho cercato di capire. Sono partito dal nostro Regolamento di Contabilità. Il nostro Regolamento d i Contabilità tra l’altro all’articolo 3, quindi non è un Regolamento qualsiasi, è un Regolamento che praticamente indirizza l’iter finanziario di questo ente, di questo Comune. All’articolo 3 il Regolamento di Contabilità fissa le competenze, dice: attenzione che durante l’anno contabile, dal primo di Gennaio al 31 di Dicembre, ci devono essere dei controlli, gli uffici preposti, che è l’Ufficio Finanziario, che è il controllo di gestione ecc…, devono controllare che determinati passaggi siano sotto controllo. Potrei leggere ma mi risparmio di leggere praticamente tutti gli adempimenti. Qualora queste verifiche venissero meno ci

dovrebbero essere delle segnalazioni scritte al Sindaco, al Segretario Comunale ed al Collegio dei Revisori. L’articolo 6 poi mi dice, mi enuncia i principi di trasparenza e di pubblicità. Praticamente era quello che io cercavo, nel senso che io mi sono letto la delibera, non ho capito un tubo, allora ho detto aspetta che vado a cercare i principi secondo i quali dovrebbero chiarirmi come cavolo devo leggere questa delibera. Questo lo dico non perché la delibera sia stata fatta… la delibera è stata fatta come ha detto lei Assessore secondo la procedura di legge. Mi sono letto l’articolo 6 del nostro Regolamento di Contabilità, il quale dice: la verifica dello stato delle entrate e degli impegni di spesa deve essere fatta mediante tabella riepilogativa evidenziando il volume degli accertamenti e delle riscossioni per le entrate, il volume degli impegni e dei pagamenti per le spese. Devo avere, questo lo dice il Regolamento di Contabilità, su questa delibera io devo avere la colonna di previsione, e l’ho per quanto riguarda le entrate, la colonna dell’accertato, e non l’ho, la colonna delle riscossioni, e non l’ho. Poi per quanto riguarda la spesa devo avere la colonna delle previsioni, parlo delle competenze, e l’ho, la colonna dell’impegnato, non l’ho, la colonna del pagato, e non l’ho. Se non so quanto ho accertato e quanto ho riscosso, se non ho quanto è l’impegnato e quanto è il pagato, come faccio a capire se sono in equilibrio o no? Questo lo dice il nostro Regolamento di Contabilità. Io come faccio a capire se sono in equilibrio o me no? Siamo noi i Consiglieri Comunali che dobbiamo andare a certificare… che dobbiamo andare a certificare l’equilibrio di Bilancio, non è né la Giunta né pinco palla, siamo noi! Siamo noi! Siamo noi che alziamo la manina o meno! Sulla delibera io ho le proiezioni al 31.12, praticamente le proiezioni mi corrispondono alle previsioni. Allora cosa ho fatto? Oggi, questa mattina, quindi non un mese fa, sono andato all’Ufficio Ragioneria, ho preso un titolo qualsiasi. Cosa vuol dire un titolo? Una situazione economica qualsiasi. Ho preso il titolo quarto, quello relativo ai trasferimenti di capitali e riscossione di crediti. Mi sono fatto dare l’accertato e l’incassato, abbiamo come accertato 1 milione 145.000 Euro, e come incassato 719.000 Euro, che non sono 6 milioni di Euro. Come faccio a capire io se sono in equilibrio o meno? Quindi…

PRESIDENTE

Chiedo scusa Consigliere, stringa perché ha superato la somma dei tempi, non quello della domanda, la somma dei tempi. INTERVENTO

Mi scusi Presidente, lui comunque utilizza anche i tempi come Capogruppo perché è il nostro Consigliere delegato al Bilancio. PRESIDENTE

Se decidete quello Capogruppo, va bene.

allora

io

aggiunto

i

tempi

del

INTERVENTO

Abbiamo una nostra organizzazione interna. PRESIDENTE

Va bene, sì, d’accordo. INTERVENTO

Un Governo ombra. CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

No, non ha vinto la mozione Marino. (Dall'aula si replica fuori campo voce) PRESIDENTE

Allora continui pure se… CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Mi domando: l’equilibrio come possiamo adottarlo noi come Consiglieri Comunali, se l’equilibrio non è stato fatto seguendo i criteri del nostro Regolamento di Contabilità?

ASSESSORE MAZZUCCO

È fatto secondo i criteri di contabilità, perché come le dicevo gli equilibri di Bilancio si guardano per gestione di competenza, non per la cassa. Lei sta facendo un ragionamento di cassa sull’impegnato ed accertato, che è la manovra che predisporremo nella sede di assestamento di Bilancio, dove effettivamente andremo ad accertare per cassa sia i ruoli dell’impegnato ed i ruoli dell’accertato. Di conseguenza, come le dicevo prima, la variazione di Bilancio che ci consentirà di arrivare alla fine dell’anno e di andare a salvaguardare il pareggio finanziario; che è cosa diversa dagli equilibri di Bilancio, che come vi dicevo la predisposizione è prevista sulla competenza. Di conseguenza io lo segno per competenza, come ho segnato gli incassi, ma è un rispetto per competenze e quindi l’equilibrio lo faccio sia sulla competenza della spesa in conto capitale, sia per la competenza in spesa corrente. Questo tipo di manovra, come le dicevo, quindi ragionando per accertamenti e per stanziato ed impegnato, lo faremo nel momento in cui predisporremo la variazione di Bilancio, che andrà lì sì a variare sia le entrate che le uscite. È lì che ci sarà, come le dicevo prima, la revisione e l’applicazione dell’avanzo di Amministrazione, in quella sede. CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Scusi Assessore, allora a cosa serve l’equilibrio? ASSESSORE MAZZUCCO

Sulla competenza… CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

A cosa serve l’equilibrio? Perché il discorso… Chiudo, il Presidente poi mi ha tribolato e quindi mi ha scombussolato tutto il mio pistolotto finale che avevo, scusate, mi è scappato. Stavo per dire e quindi concludere Sig. Presidente, che mi sembra quasi che ci sia difficoltà da parte… Io son o arrivato a delle conclusioni, le mie conclusioni quali sono state? Che ci fossero, ci sono in essere delle difficoltà da parte dell’Amministrazione di fronte ad un accertamento negativo di intervenire e di equilibrare, riequilibrare.

Perché dico questo? Perché la normativa dice che qualora venisse accertato un disequilibrio, lei Direttore Generale vedo che… un disequilibrio, si deve, si dovrebbe intervenire in Consiglio Comunale a riequilibrare. O Dio mio, non c’è niente di male ad arrivare… sbaglia solamente chi lavora a casa mia, chi non fa niente non sbaglia. Quindi fossimo arrivati… Sto facendo una supposizione, fossimo arrivati in Consiglio Comunale dicendo: attenzione signori miei, purtroppo ci sono alcune condizioni ecc…, abbiamo un disequilibrio e facciamo un riequilibrio in Consiglio Comunale, sarebbe stato un ragionamento più che accettabile, nessuno viene crocifisso per una scelta del genere. Arrivati a questo punto, stando poi alle parole che mi sta dicendo poc’anzi l’Assessore, arrivo e vedo che l’equilibrio è stato fatto in questo modo, secondo me non è un equilibrio, le conclusioni che io traggo sono: qui i conti sono tali che praticamente non si riesce nemmeno addirittura ad arrivare in Consiglio Comunale con una delibera di riequilibrio, quindi praticamente il mancato riequilibrio e quindi l’adozione da parte dell’ente, darebbe inizio a che cosa? Perché questo è il succo, ad una procedura che porterebbe allo scioglimento del Consiglio Comunale. Giusto? Quindi ecco il mio dubbio. Il mio dubbio qual è? C he praticamente non siamo arrivati a fare un riequilibrio perché non ce la facciamo, ed è chiaro che se non passa il riequilibrio per legge il Consiglio Comunale verrebbe sciolto. ASSESSORE MAZZUCCO

No, questo non glielo consento Consigliere Ragazzi, sta dicendo una grossa eresia. Le ho già detto prima ne lle premesse che l’anno scorso l’abbiamo fatto il riequilibrio, tranquillamente, come avremmo potuto farlo quest’anno. Preferiamo, questa è una scelta nostra amministrativa, voi potete benissimo non condividerla, non è un problema… CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

No, lo dice la legge Assessore. Lo dice la legge, mica io.

ASSESSORE MAZZUCCO

La legge dice che devi rispettare gli equilibri di Bilancio di competenza e noi li stiamo rispettando, questo è lo strumento che ci consente di farlo. Come le dicevo poco fa noi vogliamo arrivare con la certezza dell’incasso degli oneri di urbanizzazione per andare poi ad applicare l’avanzo di Amministrazione, per affrontare una scelta di tipo politico di ridimensionamento del Piano degli Investimenti. CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Non c’entra niente… Io non ho parlato degli invest imenti e conto capitale… ASSESSORE MAZZUCCO

Continua a parlare degli oneri di urbanizzazione, cosa sta dicendo? Cosa sta dicendo che mi continua a parlare di oneri…? (Dall'aula si replica fuori campo voce) Allora lei vuole andare a parare lì, invece … in una maniera sbagliata, perché le sto dicendo che in sede di assestamento di Bilancio… E’ inutile che ride se poi… CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

No, che rido? ASSESSORE MAZZUCCO

…non intende quello che stiamo dicendo! Le sto dicendo che io non le sto… che il Bilancio è tutto a posto, che è bello, ridiamo; le sto semplicemente dicendo che questa operazione la faremo in sede di assestamento di Bilancio, dove andremo a fare una variazione di Bilancio importante, considerevole, di ridimensionamento degli oneri e di applicazione dell’avanzo di Amministrazione. CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Ma Assessore, io gli assestamenti non li faccio alla fine, li faccio cammin facendo! Mi scusi, a casa mia!

ASSESSORE MAZZUCCO

Siccome dovremo poi applicare l’avanzo di Amministrazione sul mancato incasso oneri, gli oneri di urbanizzazione abbiamo adesso forse un paio di… non anticipiamo nulla, potremmo incassare qualcosa, non vedo perché dovremmo in questa fase già predisporre dei tagli. I tagli – le dicevo – in sede di assestamento di Bilancio li facciamo, quando abbiamo la certezza degli oneri di urbanizzazione che abbiamo incassato. Da lì avremo quanti oneri abbiamo incassato, che opere finanziare e l’avanzo di Amministrazione da applicare, anche eventuali tagli da fare. Questo è quello che le sto dicendo. CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Ma ho ben capito… ASSESSORE MAZZUCCO

No, non ha capito… tipo politico. PRESIDENTE

Scusate, questo botta e risposta è interessantissimo, potete continuare a farlo fino a domattina, possibilmente in un bar. C’è un Regolamento preciso, mi va bene applichiamo i tempi dei Capigruppo e non c’è nessun problema, il Regolamento prevede a domande di chiarimento nei tempi di due minuti per tutti, quello che io avevo evitato a fare chiedendo se qualcuno aveva di queste domande. L’ho fatto in passato quando ero Consiglie re Comunale raramente veniva posta questa domanda, allora quando intervenivo non sapevo mai se eravamo nel momento delle domande o se eravamo nel momento delle dichiarazioni politiche, per cui a volte succedeva che uno interveniva pensando che ci fossero le domande o viceversa. Non è stato rispettato quello che ho detto perché c’è stato un intervento politico, benissimo sui tempi, ma il Regolamento dice c’è un intervento, c’è la replica dell’Assessore e c’è l’eventuale replica del Capogruppo. Questo dice, non dice che si fa dibattito, piacevolissimo, ma non in Consiglio Comunale. Quindi se vuole concludere l’intervento lo può fare perché ha tutto il tempo che vuole, perché sommando i tempi dei Capigruppo ha ancora sei o sette minuti, per cui tempo c’è tranquillamente. Dopo di che l’Assessore sentendo anche gli altri

interventi replica, risponde agli interventi dei Consiglieri e poi i Consiglieri possono, i Capigruppo, nel caso suo va benissimo lei, potete fare il secondo intervento a cui avete diritto. Per cui va benissimo, ma non fate questo botta e risposta. CONSIGLIERE RAGAZZO MAURO

Mi scuso. Adopererò ancora un minuto per lasciare i restanti cinque minuti ai miei colleghi del Gruppo, Sig. Presidente, va bene? Concludo dicendo che noi non potremmo votare, non possiamo votare una delibera del genere, consiliare, di equilibrio, senza i dati previsti dalla legge, dal nostro Regolamento di Contabilità. Non viene rispettato il ruolo del Consiglio Comunale secondo me. Non siamo a conoscenza della situazione finanziaria del Comune. Signori miei, colleghi Consiglieri andiamo a leggere la delibera ed andiamo a vedere se praticamente riusciamo a capire se siamo in equilibrio o meno. Punto. Scusate, ho finito e terminato. PRESIDENTE

Grazie. Altri interventi? Consigliere Tagliabue. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Sì, una semplice domanda. Lei ad oggi ha una previ sione di accertamento di 6 milioni 136.000 Euro sul titolo quarto? ASSESSORE MAZZUCCO

Non ho ricevuto comunicazioni differenti. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Mi sembrava invece che dicesse che questa cifra non sarà raggiungibile, quindi… ASSESSORE MAZZUCCO

A tutt’oggi, come le dicevo prima Consigliere, non ho la certezza di quello che riusciremo ad incassare, neppure che non li incasseremo.

CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Diciamo che tutto il Bilancio di Previsione però si fonda appunto su una previsione, mai le viene comunicata… per un Bilancio di Previsione non ci sono elementi di certezza. Qui in realtà stiamo facendo delle proiezioni al 31.12. Ora, dire che lo scostamento è zero mi sembra un po’ una forzatura. Questo dico… Per questo dico che è impossibile votare una… ASSESSORE MAZZUCCO

No Consigliere, io ripeto di nuovo il discorso che ho fatto prima. In sede di assestamento di Bilancio andremo a verificare gli oneri, accertando ufficialmente non per competenza, ad accertare quanti oneri di urbanizzazione avremo incassato, da lì faremo una riduzione, una variazione di Bilancio per avere l’assestamento di Bilancio e l’equilibrio finanziario. Vedremo in sede di assestamento. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Capisco l’aspetto anche di comodità di fare una volta sola… ASSESSORE MAZZUCCO

Scusi Presidente, giusto per dare chiarezza al Consigliere Tagliabue, anche perché come le dicevo dovremo affrontare un ridimensionamento degli investimenti. Io mica sto d icendo che arriveremo al 31.12 così, è chiaro che dovremo fare una variazione di Bilancio, che accerteremo i mancati incassi, ma accerteremo, non di competenza, l’accertamento lo facciamo con l’assestamento di Bilancio, dove chiudiamo e da lì dare le proiezioni. Queste non sono proiezioni definitive. Chiaro che queste proiezioni poi saranno possibili, nel momento in cui facciamo l’assestamento di Bilancio già verranno modificate. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

La legge non prevede che ci siano delle proiezioni definitive, prevede che vengano inserite delle proiezioni. (Dall'aula si replica fuori campo voce) No, assolutamente, la legge prevede che ci sia una proiezione al 31.12. Io dico che non

è realistico che su nessun titolo vi sia una possibilità di scostamento dallo stanziamento iniziale. D’altra parte comunque lo sapevamo già all’inizio, quando chi ha alzato la mano ed ha approvato il Bilancio di Previsione, che quel Bilancio di Previsione non aveva speranza di essere… come dire, soprattutto in certi titoli di verificarsi. È chiaro che questa è la logica conseguenza di quel Bilancio. Stiamo andando sempre sulla stessa strada. In ogni caso voglio dire non è votabile questo rie pilogo generale delle entrate, per me. PRESIDENTE

Grazie. Consigliere Formenti. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io vorrei tornare un attimo sull’argomento che ha tirato fuori il collega Ragazzo, nel senso che io volevo rivolgermi al Direttore Generale per cercare di capire come mai i documenti, e quindi la delibera questa sera sugli equilibri di Bilancio, non sono stati predisposti seguendo quello che è l’articolo 36 del nostro Regolamento di Contabilità; se per cortesia poteva chiarire questo punto. Nel senso che se ci fosse una risposta negativa da parte sua capisce bene che non abbiamo gli strumenti per poter arrivare poi ad una decisione finale sull’argomento, in senso negativo ed in senso positivo. DIRETTORE GENERALE

Parliamo di equilibri di Bilancio, se mi permette una breve spiegazione sugli equilibri di Bilancio. Il Bilanci o, il nostro Bilancio è in equilibrio quando le entrate dei primi tre titoli vanno a coprire le spese del primo titolo e del terzo titolo, quindi spese correnti e spese per rimborso di prestiti. È in equilibrio il Bilancio quando la differenza tra le entrate dei primi tre titoli e le spese del primo e terzo titolo è pari a zero, oppure ci può essere un gap che è dovuto agli oneri di urbanizzazione che stanno nel quarto titolo delle entrate, vanno a finanziare questi oneri di urbanizzazione la parte corrente del Bilancio. Non è la loro natura, nel senso gli oneri di urbanizzazione dovrebbero finanziare le spese di investimento, titolo secondo . La Legge 10 del 77 dice che gli oneri devono andare, devono essere utilizzati

per le urbanizzazioni primarie e secondarie delle zone che vengono interessate da interventi edilizi. Quindi il Bilancio è in equilibrio quando le entrate dei primi tre titoli meno le spese del primo e terzo titolo fa zero, oppure è maggiore di zero, però se è minore di zero ci sono gli oneri. Per quanto riguarda invece la parte investimenti il Bilancio è in equilibrio quando le entrate del titolo quarto più le entrate del titolo quinto, che sono alienazioni patrimoniali, eventuali mutui, trasferimenti dalla Regione per spese di investimento, vanno completamente a pareggiare le spese del titolo secondo, che sono le spese di investimento. In questo modo i l Bilancio è in equilibrio. Vediamo la parte corrente del Bilancio. La parte corrente sono le entrate dei primi tre titoli meno le spese del primo e terzo titolo. Per quanto riguarda la parte corrente del Bilancio l’importante, l’equilibrio è mantenuto se effettivamente le somme che sono state iscritte in Bilancio a livello di entrata, che sono delle previsioni per noi, però se il Bilancio è fatto bene ovviamente le previsioni sono delle previsioni che hanno delle risultanze dovute al fatto che comunque non so, per esempio l’accertamento ICI in modo consuetudinario tutti gl i anni è lo stesso tipo, è dello stesso gettito, i trasferimenti dello Stato, lo Stato ce lo dice, sono sul sito del Ministero, quindi quelli sono; quindi le spese vengono costruite sulla base delle entrate praticamente, le entrate che abbiamo a disposizione . Il Bilancio generalmente dovrebbe stare sempre in equilibrio. Il problema sono gli oneri di urbanizzazione, entrano e non entrano. Gli oneri di urbanizzazione che abbiamo accertato finora più la previsione da qui alla fine dell’anno, dovrebbero servire per noi a coprire soltanto la parte corrente del Bilancio. Non siamo molto lontani, non siamo molto lontani. Tenete presente che invece per quanto riguarda le spese di investimento noi non abbiamo autorizzato alcunché. La Ragioniera non firmerà mai l’approvazione di un progetto definitivo che prevede un impegno di spesa per il Comune se gli oneri non entrano. Prima entrano gli oneri, quindi non soltanto li accertiamo ma proprio li incassiamo, lo dice la legge, lo dice la legge. Allora se la domanda è… Per quanto riguarda la parte corrente del Bilancio nella delibera c’è scritto che è in equilibrio, nel senso che si dice, la Ragioniera certifica con la sua firma, l’Assessore c’entra relativamente, certifica con la sua firma che le entrate che sono state previste nei primi tre titoli andranno

completamente a finanziare le spese del primo e del terzo titolo, e gli oneri che sono stati previsti dovrebbero da qui alla fine dell’anno coprire diciamo il buco nella parte corrente del Bilancio. Per quanto riguarda le spese di investimento, se noi mettiamo 10 come spesa ed in entrata mettiamo 10 di oneri di urbanizzazione, ma questi oneri di urbanizzazione non si realizzano, le spese di investimento non si realizzeranno mai, saranno un bellissimo libro dei sogni, messo lì; però in realtà che non potrà essere finanziato. Questo tecnicamente. Per quanto riguarda invece la questione, la gestione dei residui, nella delibera, nella prima parte della delibera si dice che i residui sono questi e sempre la Ragioniera con la sua firma dice che sono dei residui veritieri. Tra l’altro la gestione dei residui è appena stata verificata ed approvata da tutti noi Responsabili dei Servizi, tutti quanti noi siamo andati a riguardare le nostre entrate e le nostre spese degli anni passati ed abbiamo accertato che esiste un titolo giuridico per mantenere a residuo quelle somme. Quindi lei non fa altro che diciamo raccogliere le relazioni di tutti noi e confermare che comunque si ha una certezza che queste somme saranno riscosse negli anni, si spera al più presto possibile, e saranno spese per quei contratti che ancora non si sono conclusi. Per cui mi sento di dire che questa delibera è una delibera proprio tecnica, nel senso che se il Responsabile del Servizio Finanziario dalle risultanze contabili e dalle relazioni dei singoli Funzionari Responsabili di Settore che hanno dichiarato che non esistono debiti fuori Bilancio all’interno del loro settore, altrimenti con questa delibera andavate anche a riconoscere eventualmente dei debiti fuori Bilancio, non esiste un disavanzo di Amministrazione risultante dall’ultimo Rendiconto che il Consiglio Comunale ha approvato, la gestione finanziaria per quanto riguarda la competenza e per quanto riguarda la gestione dei residui, il Ragioniere dice che è perfettamente in equilibrio. Poi l’opportunità o meno di togliere gli oneri dal Bilancio del Comune ora, o di farlo più tardi, è “relativamente importante”, nel senso che comunque siamo sicuri che se non entrano questi soldi prima o poi li dovremo togliere, prima o poi non si potranno fare quelle opere che sono finanziate con oneri. La scelta poteva essere quella all’inizio di metter e in Bilancio con il titolo secondo a zero, perché non si aveva nessuna certezza che gli oneri sarebbero entrati; oppure di indicare delle opere che sarebbero le intenzioni dell’Amministrazione, l’Amministrazione vorrebbe fare quelle opere, però in realtà se non entrano e non si

accendono mutui, queste sono scelte politiche ma possono anche essere scelte tecniche perché accendi un mutuo ed anche il peso della quota capitale della quota interessi è sulla parte corrente del Bilancio, che è già ingessata perché abbiamo gli oneri di urbanizzazione che dobbiamo in qualche modo coprire… Sono scelte, però scelte relative, scelte abbastanza condizionate, stante la situazione finanziaria, stante il fatto che dal punto di vista edilizio non si sta movendo granché. Non so se sono stata chiara o se… (Dall'aula si replica fuori campo voce) CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Però io non ho ancora capito per quale motivo non è stato seguito questo schema, che dovrebbe essere predisposto dalla Ragioneria. …la parte delle entrate… L’articolo 6, la parte delle entrate con il previsionale e l’accertato ed il riscosso… DIRETTORE GENERALE

Il Regolamento di Contabilità. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Il Regolamento di Contabilità, esatto. Come mai no n sono stati previsti gli equilibri di Bilancio sul previsionale, sull’accertato e riscosso per quanto riguarda le entrate; e per quanto riguarda le spese il previsionale, l’impegnato ed il pagato. È questo che non ho ancora capito per quale motivo… Così noi avevamo cognizione di causa di quello che andiamo a votare. È questo che volevo chiederle, forse non mi sono spiegato bene prima. DIRETTORE GENERALE

Non avevo capito. Per quanto riguarda il Regolamento di Contabilità. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Esatto. Se fosse stato previsto… (Fine cassetta n. 2 lato A) (Inizio cassetta n. 2 lato B) …se fossero stati pre visti così i documenti consegnatici avremmo avuto cognizione di causa, noi avremmo potuto deliberare ed avere cognizione di quello che

deliberavamo, sia in senso positivo che in senso negativo. Così noi non abbiamo gli strumenti necessari sufficienti, perché voi ci dite che quello che avete previsto all’inizio dell’anno sarà proiettato quello che sarà al 31 Dicembre. (Dall'aula si replica fuori campo voce) DIRETTORE GENERALE

Sì, nell’ultima… è suddiviso… non è suddiviso per titoli ma è suddiviso diciamo per programmi, per funzioni di Bilancio. Se lei va in fondo le ultime tabelle, allora, abbiamo il complessivo dove c’è stato di realizzazione dei programmi 2009 in sintesi, qua dietro, suddiviso per programmi, Amministrazione Generale, Polizia Locale… quelle sono le funzioni di Bilancio , 1, 3, 4, 5, sono complessivamente. La prima tabella sono stanziamenti attuali e compl essivo titolo primo e titolo secondo, poi ci sono gli impegni di competenza, cioè quanto è stato impegnato finora, quindi la situazione dovrebbe essere ferma al 31 Agosto con la percentuale dell’impegnato. Nella seconda pagina invece, la situazione sugli impegni del titolo primo, gli impegni del titolo secondo, se voi guardate la sommatoria per riga fa la cifra che abbiamo nella tabella della pagina precedente. Facciamo un esempio, 1, Amministrazione Generale, Gestione e Controllo, gli impegni di competenza, i 3 milioni 349.375… ci siete? Sono nella tabella dopo disarticolati in spese, impegni delle spese del titolo primo, spese correnti, 3.066.252, più 84.135 del titolo secondo, più gli impegni del titolo terzo, 198.988, totale 3.349.375, che è la cifra che trova a pagina prima. Questo è suddiviso per programmi. Poi vi dico un’altra cosa, il Bilancio viene fatto anche per programmi, è uno degli obiettivi principali, dal 77 del 95 ad oggi, al 267 del 2000, il Bilancio viene disarticolato anche per programmi. Siccome l’altra relazione oltre a questa che avete visto è quella relativa allo stato di attuazione dei programmi, per ogni programma si è fatta la rendicontazione da parte del Funzionario Responsabile con riguardo alle attività del programma stesso, previste nella relazione previsionale e programmatica; e per ogni singolo programma sono stati indicati gli stanziamenti iniziali, gli impegni ed anche la percentuale di impegnato rispetto allo stanziato. Questo sicuramente non sarà stato previsto dal nostro Regolamento di Contabilità perché è un po’ vecchiotto, all’epoca non c’era questa distinzione, però lo prevede la normativa attuale. E’ la nuova concezione, il nuovo

modo di approcciare il Bilancio di Previsione, che è molto legato alla programmazione dell’ente. Alla programmazione delle attività e delle politiche dell’ente. Le cifre le avete lo stesso, magari non sono messe giù come sul Regolamento di Contabilità, sono disarticolate in maniera diversa però la sostanza è sempre quella. Poi il nostro Regolamento di Contabilità mi pare che risale al 95, ante Decreto Legislativo. Forse una cosa che posso suggerire è che dovremo anche aggiornare il Regolamento di Contabilità, perché la finanza locale dal Decreto Legislativo 77 del 95, il nostro è ante il 77/95, poi con il Testo Unico 267 del 2000 è stata abbastanza stravolta in maniera importante. Per cui penso che sarebbe il caso di rivedere un po’ anche il Regolamento di Contabilità. Poi si è deciso di attuare, di mettere giù le tabelle in questo modo, se guardate la delibera di un altro ente sicuramente troverete i dati disarticolati in maniera diversa, però secondo me l’importante è la sostanza. Quindi io starei tranquilla per quanto riguarda il discorso degli equilibri di Bilancio perché i conti li avete già fatti anche voi, nel senso che per quanto riguarda la parte corrente del Bilancio va da sé che è in equilibrio; va da sé nel senso che il gap che avete sugli oneri di urbanizzazione guarda caso siamo lì vicini, sono quelli che… sono gli oneri che parzialmente abbiamo incassato e che dovremo incassare. Per quanto riguarda la seconda parte è tutta un’utopia, nel senso, se verranno incassati gli oneri si faranno le opere pubbliche, se non verrà incassato niente non si faranno le opere pubbliche. Questo in sostanza. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

O k a y, b e n e p e r l a p a r t e d e l l a s p e s a , c i s i a m o a r r i v a t i finalmente. Per quanto riguarda invece la parte delle entrate? DIRETTORE GENERALE

Per quanto riguarda la parte delle entrate… CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Perché sulla fortunatamente.

spesa

siamo

arrivati

ad

un

dunque,

DIRETTORE GENERALE

Per quanto riguarda la parte delle entrate non c’è effettivamente una tabella dove c’è l’accertamento per ogni singolo programma. Però per esempio vi dico un’altra cosa, le entrate, se voi andate a guardare la relazione previsionale e programmatica, non sono suddivise per ogni singolo programma, perché vi trovate un po’ di pagine relative alle entrate nella relazione all’inizio della relazione. Di solito le entrate non le andiamo ad analizzare noi Funzionari Responsabili dei singoli settori, ma fa una disamina il Ragioniere Capo, perché è lui che certifica, che attesta con il Bilancio di Previsione che effettivamente le entrate che va ad inserire in Bilancio sono veritiere. In teoria uno potrebbe sovrastimare le e ntrate ed allora lì sì avrebbe un disavanzo, perché se va a sovrastimare le entrate tu puoi contenere la spesa quanto vuoi, ma quando vai a distribuirle ai vari Responsabili di Settore non puoi impedire loro di spendere, hanno il budget ed entro quel budget possono spendere, nei limiti che hanno a Bilancio. Per cui le entrate sono una cosa a parte, nel senso che nessuno di noi… Ognuno di noi va a suggerire al Ragioniere quali sono le entrate, però il Ragioniere di solito prudenzialmente sottostima le entrate. A parte i cosiddetti oneri di urbanizzazione, di cui abbiamo parlato prima, che quello diciamo potrebbe essere anche sovrastimato, come nel nostro caso, poi ci si rende conto nel corso dell’anno che non arrivano, che non entrano; però poco male, nel senso che non si spende, quindi non succede nulla. Non succede assolutamente nulla. Però se sovrastimi le entrate nella parte corrente del Bilancio rischi veramente di mandare il Bilancio in disequilibrio. Anche qui non c’è una colonnina suddivisa ma non è prevista comunque dalla legge, suddivisa nelle singole funzioni di Bilancio, nei singoli programmi; però anche qui c’è la firma del Ragioniere, la certificazione del Ragioniere, il parere tecnico che trovate lì dietro che dice che il Bilancio è in equilibrio, quindi si ha ragione di pensare che da qui alla fine dell’anno o comunque già d’ora, già in questo momento il trend delle entrate correnti dell’ente sarà quello. Però anche lì potete fare una verifica ulteriore confrontando la colonna del Bilancio di Previsione di quest’anno con la colonna del Conto Consuntivo dell’anno prima. Non è cambiato nulla a Seveso, non è che abbiamo avuto delle cose particolari. Per cui se andate a verificare quanto, di solito il Bilancio ha sempre più o meno gli stessi volumi, quanto è stato accertato con

il consuntivo, quanto è stato mantenuto a residuo e la colonna della competenza del Bilancio di Previsione 2009, vi rendete conto se è veritiero o non è veritiero. Questa potrebbe essere la prova del nove. Però, voglio dire, il Ragioniere risponde di quello che firma, quindi io ho ragione di pensare che… CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

No, per l’amor di Dio, però visto che noi abbiamo l’onere del controllo vorremmo avere davvero… Io chiederei che magari la prossima volta… DIRETTORE GENERALE

Ma è giusto che ci sia il controllo, nel senso che forse… magari vediamoci in Comune, parliamo, verifichiamo, se volete vi diamo delle stampe dettagliate sul trend… CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Io magari chiederei che la prossima volta venga st ilato, vengano stilati i documenti dell’equilibrio di Bilancio secondo l’articolo 6 del Regolamento di Contabilità. Solo quello. DIRETTORE GENERALE

Sì, adesso io non ho guardato l’articolo 6, a meno che non sia superato da legge, perché se noi abbiamo scritto qualcosa nel Regolamento 1995 che nel 2009 non ha più ragione di esistere la legge supera qualsiasi Regolamento. Però c’è qui il Segretario, chiedete a lui che è sicuramente più esperto di me. PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Marzorati. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Volevo chiedere una cosa rapida e poi esprimere un parere. La cosa riguardava in particolare l’ASPES, nel sens o che credo che il Comune debba all’ASPES per contratto una cifra piuttosto rilevante come accordo; quindi vorrei capire se questo è

mantenuto, se ci sono problemi per questo tipo di contratto con l’ASPES. ASSESSORE MAZZUCCO

Sì, come dicevo poco fa ovviamente poi vedremo la situazione degli oneri di urbanizzazione, qualora non dovessero essere sufficienti gli oneri di urbanizzazione, come da contratto con ASPES, il canone viene girato con oneri di urbanizzazione, applicheremo l’avanzo di Amministrazione in sede di assestamento di Bilancio, che è l’unica sede di Bilancio che ci consente di utilizzare l’avanzo. Applicheremo l’avanzo e gireremo il canone manutentivo, con risorse evidentemente del Comune. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Per quanto riguarda la mia dichiarazione, io ritengo che questo equilibrio sia… Ringrazio la Dottoressa Mariani per le precisazioni, già a suo tempo io avevo chiesto che il Comune promuovesse un incontro sulle questioni di Bilancio per i Consiglieri, anche per poter sia stare al passo con … legislativi, sia per poter poi intervenire sulle modalità, sulle presentazioni in modo opportuno. Io credo che con questo equilibrio sostanzialmente l’Amministrazione… Quindi io ringrazio per la parte che riguarda l’attività economica amministrativa, credo che questo – come è stato anche detto – risponda tecnicamente alla legge, quindi l’equilibrio risponde alle attività previste, a quello che viene accertato anche dai vari progetti; quindi qui c’è un dato positivo sui residui attivi, che secondo me non è una cosa banale. Credo quindi… c’è una fiducia rispetto all’attività che l’ente, il Ragioniere svolge in questo senso. Però mi sembra che manchi … che riguarda la politica sull’aspetto amministrativo, perché l’Amministrazione sostanzialmente rinvia ancora avanti all’assestamento la verifica della realtà, questo è un dato di fatto mi sembra; nel senso che la realtà non anche solo per problemi che riguardano l’Amministrazione in sé ma per i problemi che riguardano l’economia del Paese e la situazione … che viviamo sull’edilizia, ed i ritardi nell’avvento della riforma fiscale, del federalismo fiscale, questo è un dato di fatto, questa situazione peggiora ulteriormente. Quindi si decide di rinviare più avanti la scelta. Legittimo da parte dell’Amministrazione, però credo che sia

pericoloso per la città, nel senso che tutti quei progetti che io ho visto inseriti nelle attività degli uffici sono progetti che molto probabilmente non verranno realizzati. Io ho visto oggi se non sbaglio una delibera di un progetto di lottizzazione fermo da tempo nella zona ex Swarzenbach, che in verità non capisco neanche perché abbia avuto questi tipi di ritardi, chiederò spiegazioni dopo più di un anno; però ho visto solo questo. Spiegazioni perché si rifà quasi uguale a quanto era stato previsto prima. Quindi non capisco perché il privato abbia avuto un ritardo in un momento così critico della politica edilizia, per poi fare la stessa cosa che faceva prima. Prestiamo attenzione a non utilizzare – diciamo così – l’Amministrazione Pubblica in modo… utilizziamola in modo imparziale di fronte alle progettazioni, comunque che abbia un senso. Quindi io dico si rimanda a più avanti, all’assestamento, il dato di realtà. La valutazione del dato di realtà c he imporrà la riduzione sostanziale delle progettazioni che si devono realizzare sulla città. Questa non è una cosa banale perché vuol dire che gli uffici da qua a quel periodo staranno lì o lavoreranno, procederanno in progettazioni che poi non è detto che si realizzino. Questo è il vero danno in termini di gestione dell’ente, perché se non si possono fare quelle cose e si devono rimandare è meglio fare altre cose, rendere l’Amministrazione più efficiente, che lo è, perché la macchina amministrativa spende, mi sembra che questo stiamo andando nel trend ancora così, quello che viene impegnato, quindi c’è una buona capacità di spesa e di azione sull’Amministrazione Pubblica. Questo è un valore incredibile e va dato merito a tutti i funzionari pubblici del nostro Comune. Però se li facciamo lavorare su un dato non reale è evidente che poi quando ci sarà l’assestamento dovremo ridurre. Io spero, quindi in questo senso mi fido della Dot toressa Mariani nella sua valutazione, anche perché poi sarà un dato certificato, che almeno gli oneri coprano la parte delle spese correnti, sennò avremo dei problemi. In questo sens o in questa sede l’ente avrebbe dovuto fare dei tagli, perché se poi arriveremo all’assestamento e dovremo fare dei tagli perché gli oneri non sono entrate sulle spese correnti allora avremo perso un tot di tempo utile per riverificare le attività. Se invece l’accertamento andrà in una direzione di coprire almeno questa spesa corrente è evidente che allora non avremo solo le opere, che comunque sono importanti, che comunque l’Amministrazione poteva giustificare anche ora con una

variazione; in parte se non altro, perché reputo impossibile economicamente, visto il trend degli oneri, che si realizzeranno tutti quei progetti che sono stati scritti e sono stati anche progettati, si stanno facendo i lavori all’interno dell’ente pubblico. In questo senso c’è un rimando della realtà, così come non ho votato il Bilancio perché non mi sembrava reale nella sua definizione di attività allora, e di fatto dopo tot mesi la situazione lo ha dimostrato, perché avevamo già una situazione di fatto, oltre ad una certa anche azione diretta dell’ente per anticipar la crisi dell’edilizia che poi è avvenuta, questo dato non… vede contrario nuovamente perché sostanzialmente è la fotocopia di quel preventivo, in equilibrio ed io questo lo credo, nel senso che l’ho visto e quindi è in equilibrio come diceva la Dottoressa, come diceva l’Assessore, però non mi dà la possibilità di votarlo perché rispecchia in pieno quello. Quindi tornate qua con l’assestamento che riporta al senso di realtà e questo io lo potrò valutare. Grazie. PRESIDENTE

Grazie Consigliere Marzorati. Formenti. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Una domanda, una domanda all’Assessore, tanto per capire un passaggio. È sempre in riferimento agli oneri di urbanizzazione però in rapporto alla spesa corrente . Il Comune di Seveso, mi corregga se sbaglio perché non sono un tecnico sull’argomento, ha impegnato 1 milione 200.000 Euro in spesa corrente, che è il 75% di 1 milione 6, che dovrebbero entrare per poter rispettare il Patto di Stabilità, giusto? Nel caso in cui gli oneri di urbanizzazione fossero meno del milione e 2 o non arrivassero… ASSESSORE MAZZUCCO

Applichiamo l’avanzo di Amministrazione. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Ma in riferimento al Patto di Stabilità noi l’avremmo…

ASSESSORE MAZZUCCO

Applichiamo l’avanzo di Amministrazione. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

Sì, vorrei capire, ma rispettiamo comunque il Patto di Stabilità? ASSESSORE MAZZUCCO

Rispetteremo il Patto di Stabilità. CONSIGLIERE FORMENTI ANDREA

O k a y. PRESIDENTE

Grazie. INTERVENTO

Scusi, posso dire una cosa? ASSESSORE MAZZUCCO

No, io voglio finire di dire una cosa, Consigliere Marzorati, noi facciamo il Bilancio su certificazioni che arrivano dall’Ufficio Urbanistica, se l’Ufficio Urbanistica ha in essere, dopo di che vengono fatte delle riunioni di Giunta dove tutti mettono, hanno la loro opinione e decidiamo insieme cosa fare. Se è stato predisposto un Bilancio di Previsione prevedendo questi oneri di urbanizzazione è stata una scelta di tutta l’Amministrazione, ovviamente, ed è stata fatta su delle certificazioni che ci arrivano dall’Ufficio Urbanistica. Poi nel momento in cui è subentrata la crisi, nel momento in cui non vengono più realizzati… Ma non eravate voi contro gli oneri di urbanizzazione? Dovreste essere contenti che non li incassiamo più. Questo è il problema. Il problema è che il paese s e non incassa oneri è paralizzato. Allora ve lo dovete ficcare bene in testa, perché evidentemente questo concetto lo strumentalizzate

sempre. Dovete pensare che la spesa in conto capitale è finanziata con gli oneri, o gli oneri si incassano o non si realizzano le opere. Prima gli oneri erano il male assoluto, adesso gli oneri sono diventati una cosa… il bene assoluto? Fate solo ed esclusivamente una strumentalizzazione di tipo politico ruotando attorno agli oneri di urbanizzazione! INTERVENTO

Assessore, mi scusi, ma lei forse confonde la strumentalizzazione con la richiesta di trasparenza e di conoscere. Se il nostro tentativo di conoscere cosa avviene all’interno del Comune si chiama strumentalizzazione… ASSESSORE MAZZUCCO

…avete… richiesta di trasparenza all’Italia dei Va lori… andate avanti… INTERVENTO

Tra l’altro magari quello che chiediamo dall’inizio di questa Giunta, un maggiore coinvolgimento delle Minoranze del Consiglio Comunale nelle decisioni che vengono… ASSESSORE MAZZUCCO

Se le Minoranze le strumentalizzano… INTERVENTO

Per esempio una Commissione per il Bilancio non sarebbe male, e degli strumenti più chiari in riferimento alle norme in vigore nel nostro Comune, sarebbe magari un aiuto in più per decifrare il Bilancio. Lo dicono tutti, vorrei sent ire i Consiglieri della Maggioranza se hanno capito di che cosa si tratta questa delibera di equilibrio. Loro probabilmente andranno più sulla fiducia, noi vogliamo capire perché è nostro compito, e non è strumentalizzazione politica.

PRESIDENTE

Altri interventi? Mi sembra di non vederne. Tagliabue. Sennò si passa in dichiarazione di voto, sì. Dichiarazione di voto, va bene. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Io ricordo che l’incontro con ASPES l’ho finito di cendo che lasciavo una domanda, come si fa a gestire un Bilancio senza oneri? Questa domanda riemerge ogni volta che si parla di Bilancio. È evidente che questa è una domanda che è la vera domanda della politica comunale di questi anni. Come si fa a tenere in piedi un Bilancio senza oneri, visto che la crisi sta anticipando quello che ci impone Tremonti entro il 2011; però questa è una domanda alla quale deve rispondere innanzitutto la Maggioranza, non innanzitutto l’Opposizione. Mi attendevo che comunque si cominciasse un ragionamento su questo tipo di… ASSESSORE MAZZUCCO

Infatti Consigliere, però le ricordavo che prima a vevamo 1 milione ed 8 applicato, quest’anno 1 milione e 2; non è che possiamo prendere ed azzerare e tagliare così con la spada di Damocle la spesa, va fatta con la progressione. Chiaro che l’obiettivo è quello che lei sta dicendo adesso, quello di arrivare ad una totale indipendenza della spesa corrente dagli oneri di urbanizzazione, noi è lì che vogliamo arrivare, è lì che è l’obiettivo gestionale di questa Amministrazione. CONSIGLIERE TAGLIABUE DANIELE

Mi auguro che ci si arrivi anche potendoci parlare su questo tema insomma, non scontrandoci semplicemente in Consiglio Comunale. Questo è chiaramente un problema che esiste per chiunque governi. È certo che chi ha l’onere del governare oggi deve farsi carico di fare una proposta.

PRESIDENTE

Altre dichiarazioni di voto? Butti. CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Io volevo innanzitutto fare un breve appunto sull’ aspetto dei mutui che ricorre sistematicamente ogni volta che si parla di Bilancio. Io ritengo che comunque altre Amministraz ioni abbiano operato, specialmente negli anni passati, una polit ica diversa. Il fatto di riuscire ad avere un impegno che è spalmabile nel lungo periodo su obiettivi importanti mi sembra che rientra anche in una logica di gestione, non dico non solo di Bilancio Comunale, ma di bilancio familiare. Questa politica in qualche modo deve essere fatta, sennò noi ci troveremo sempre nelle condizioni di non poter praticare nessun tipo di investimento. Questo è l’obiettivo del ragionamento, e non è un obiettivo strumentale quanto di ragionare su come trovare le risorse per fare delle opere importanti. Rinnovo le nostre perplessità rispetto alla capacità di decifrare queste delibere, in quanto l’Opposizione e la Minoranza non è messa in condizione, attraverso dei passaggi intermedi, di conoscere qual è l’obiettivo dell’Amministrazione. Richiediamo già da tempo un maggiore coinvolgimento della Commissione dei Capigruppo. Riteniamo, e lo presenteremo anche attraverso un pacchetto di proposte, che la Commissione anche Bilancio sarebbe una buona opportunità per poter decifrare in modo preventivo quello che poi verrà discusso in aula. A fronte di queste riflessioni il nostro voto è sicuramente contrario, perché comunque riteniamo che questo passaggio sia solamente una perdita di tempo rispetto a delle azioni che andranno intraprese da parte dell’Amministrazione entro fine anno, e che andranno meditate in modo importante. PRESIDENTE

Altre dichiarazioni di voto? Lucchini.

CONSIGLIERE LUCCHINI ALESSANDRO

Innanzitutto ringraziamo la Dottoressa Mariani che è stata molto chiara, esprimerò… il nostro Gruppo esprimerà un voto favorevole. Però volevo fare un appunto, nel senso, noi non accettiamo consigli da Consiglieri che si trovano all’Opposizione che hanno… sono stati praticamente gli artefici di aver lasciato un Bilancio a questo Comune nella situazione in cui si trova adesso, una situazione diciamo drammatica. Quindi, Consigliere Marzorati, prima di fare certe affermazioni io penso che dovrebbe contare almeno fino a dieci, grazie. INTERVENTO

Mi scusi Consigliere ma l’Assessore è sempre lo stesso. Responsabile del Bilancio del Comune, l’Assessore… Io non voglio entrare nel merito di una polemica vostra, però lei vota a favore di un Bilancio che è stato… di una delibera di Bilancio che è stata redatta dall’Assessore che ha redatto il Bilancio scorso ed ancora quello prima. INTERVENTO

…della precedente Amministrazione sono diverse da quelle del Sindaco odierno, quindi…

completamente

PRESIDENTE

Marzorati. CONSIGLIERE MARZORATI MARZIO GIOVANNI

Ringrazio l’Assessore anche per questo riferimento agli oneri ed alla demonizzazione che è avvenuta in tutti questi anni sull’aspetto oneri. È un dato anche qua di realtà molto concreto. Lo ringrazio anche perché molti che sono seduti a q uesti tavoli hanno contribuito alla realizzazione di quel Piano Regolatore che poi ha permesso quell’entrata di oneri. Credo che oggi chi analizza il Bilancio e non fa riferimento a quello, pur rispettando le indicazioni della legge di non utilizzarli più nel futuro in parte corrente, ma senza una riforma fiscale del federalismo questo sarà impossibile.

Mi spiace per Lucchini, la Lega in questo caso non esprime mai un parere costruttivo sugli aspetti strategici di questa città. Il Bilancio è sano, se non fosse sano non avreste gli avanzi che vi permettono di equilibrarlo con l’assestamento. Quin di Lucchini, uno, un ringraziamento agli amministratori che ci sono stati prima è doveroso da parte sua, perché adesso lei spenderà questi soldi nella sua Amministrazione, dove lei collabora, e grazie a quelli potrà pareggiare il conto dell’ASPES, con cui c’è un contratto che è obbligatorio. Grazie a quelli potrà fare altre cose che con gli oneri non può fare perché non entrano. Siccome voi avevate una politica anti-oneri, di questo avete fatto la vostra battaglia politica, ma se non avete un’alternativa non realizzerete le opere. Sarete voi a non realizzare le opere, perché nei Bilanci precedenti le opere sono state realizzate. Prima di dare un giudizio sul Bilancio… (Dall'aula si replica fuori campo voce) Credo che la Lega debba fare riferimento anche qua ad una buona dose di realtà, si faccia una doccia di realtà, perché solo su questa si risponde ai bisogni delle persone, sia in parte corrente, sia in parte di investimento. È grazie alla salute del Bilancio che si arriva oggi a poter vedere non solo di riequilibrarlo in assenza di entrate significative degli oneri, ma di averlo sano, con una riduzione dei mutui e quindi dei debiti che avevamo ereditato ai tempi, con una non assunzione di altri debiti che è una condizione essenziale, con un sistema efficiente di lavoro interno all’ente, di persone che si sono dedicate a questo e con un numero che è stato ridotto, e con un’efficienza anche del sistema ASPES. Purtroppo vedo che in questi casi devo fare io una difesa del patrimonio e delle risorse che avete lì e che vi permette di amministrare, e che non vedete e non riconoscete. Mi sembra che nessuno vi abbia detto di governare. Il mio voto in questo caso è contrario per le cose che dicevo prima, perché sostanzialmente rimanda un dato di realtà, la verifica, quindi non anticipa una situazione che … più virtuoso all’ente, ai funzionari, per rispondere a questo dato di realtà, che veniva ben sottolineato. Sono d’accordo con Butti ed invito l’Amministrazione a fare degli incontri sulle questioni di Bilancio, che permetterebbero all’Assessore anche di spiegare meglio, di entrare nel dettaglio su alcuni punti, e permetterebbe poi anche in sede di Consiglio di essere più puntuali nelle richieste e nelle spiegazioni. Insisto ancora nell’aspetto formativo, perché serv e a me, quindi invito il Presidente del Consiglio qua a prendersi un impegno, se lo desidera, però a rispondere anche in maniera molto

sobria e poco costosa, però a fare… A parte che vedo tecnici comunali degli enti, il Segretario che c’è qui di Desio, persone che hanno scritto anche testi in questo senso, ci possono benissimo loro aiutare a fare questo compito. Quindi aspetto l’Amministrazione al dato di assestamento. Grazie. INTERVENTO

Presidente, scusi, voglio replicare… PRESIDENTE

Non è previsto, sono dichiarazioni di voto queste. Io dico solo una cosa prima di dare la parola all’ultimo Gruppo che è il P.d.L. per bocca di Mastrandrea, sulla questione Marzorati della formazione, proprio quando prima ho sentito la discussione Ragazzo – Formenti ed il Direttore Generale, ho detto sottovoce al Sindaco: credo questa sera di aver intuito come una parte dei fondi a disposizione del Presidente del Consiglio Comunale verranno spesi, ovvero con un piano di formazione in materia di finanza pubblica, perché mi rendo conto che è materia molto tecnica, molto difficile, che lascia spazio a dire veramente di tutto e di più in termini tecnici. Per cui veramente faremo una cosa di questo genere. La parola al Consigliere Mastrandrea. CONSIGLIERE MASTRANDREA MARCO

Sarò molto sintetico, sarà solo una dichiarazione di voto che parte da un presupposto, che il Bilancio del Comune è un Bilancio sano, sul quale nessuno può dire al momento il contrario, altrimenti ci sarebbero anche i pareri negativi del Collegio dei Revisori dei Conti, non mi sembra che ci siano. Ci si scontra certo con un momento di difficoltà economica che è contingente e che non esclude nessuna Amministrazione Pubblica. Fatte queste debite osservazioni il Gruppo del P.d .L. non può essere che favorevole alla salvaguardia degli equilibri, ed esprime gratitudine e soprattutto un plauso – non me ne voglia l’Assessore – alla Ragioniera Patrizia Redaelli, ed a tutti i suoi collaboratori, perché credo che il lavoro svolto per far sì che gli equilibri siano salvaguardati sia impeccabile e nell’interesse

soprattutto della comunità e stiamo portando avanti. Grazie.

dell’azione

amministrativa

che

PRESIDENTE

Grazie Consigliere Mastrandrea. Passiamo alla votazione. Chi è favorevole? Tutta la Maggioranza, assente Malinverni. Chi è contrario? Tutta l’Opposizione. Chi si astiene? Per differenza nessuno. Votiamo anche per l’immediata esecutività, chi è favorevole? Come prima, tutta la Maggioranza, assente Malinverni. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? Tutta l’Opposizione. Sentite, adesso è mezzanotte ed otto, io vi chiederei soltanto una cortesia, c’è un punto probabilmente molto rapido, che per scadenze tecniche sarebbe il caso di discutere e di mettere in votazione, quello dell’approvazione della convenzione per la gestione del servizio di Tesoreria. Io vi chiederei la cortesia di discutere ancora qu esto punto, poi se siete d’accordo io proporrei i rimanenti, tra i quali l’unico che probabilmente richiederà un certo tempo è quello dell’approvazione del Diritto allo Studio, di spostarlo a questo punto non a domani come tecnicamente avevamo previsto come continuazione, ma di portarlo al prossimo Consiglio, considerato che è tra due settimane. Siamo tutti d’accordo con questo?

PUNTO N. 4 O.d.G. – CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 SETTEMBRE 2009

APPROVAZIONE CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI TESORERIA E CASSA DAL 01/01/2010 AL 31/12/2014

PRESIDENTE

Procediamo con il punto: approvazione convenzione per la gestione del servizio di Tesoreria e Cassa dal primo Gennaio 2010 al 31 Dicembre 2014. La parola all’Assessore Mazzucco. ASSESSORE MAZZUCCO

Come diceva… Grazie Presidente. Come diceva lei Presidente è una delibera prettamente tecnica. Come voi sapete ai sensi di legge il servizio di Tesoreria è esternalizzato in convenzione. È scaduta sostanzialmente la convenzione che avevamo con il Banco di Sondrio che gestiva la Tesoreria per il Comune, quindi dobbiamo rimettere a gara l’oggetto, che è la convenzione per la gestione del servizio di Tesoreria e Cassa per il periodo dal 1.1.2010 al 31.12.2014. La struttura della convenzione è di durata cinque anni, le caratteristiche sono fornite sostanzialmente da dei canovacci del Ministero. Noi abbiamo predisposto dagli uffici tecnici questa convenzione, rispetto alla precedente sono state inserite le inadempienze causa penali, credo sia importante inserire nell’interesse dell’Amministrazione, qualora diciamo che il servizio di Tesoreria non dovesse svolgere il lavoro di riscossioni, di reversali, di incasso e via dicendo, applicheremo delle penali. Credo che questa sia una modifica importante. Il servizio di Tesoreria sapete cosa fa, è proprio il servizio Tesoreria, riscuote, incassa, fa le reversali, tutto quello che riguarda la gestione della cassa dell’ente. PRESIDENTE

Grazie Assessore. Butti.

CONSIGLIERE BUTTI PAOLO

Volevo un chiarimento. Quello che si occupa adesso è il Banco di Sondrio? A me è capitato di andare, non ricordo a pagare cosa, ed in base alla cifra che dovevo pagare ho pagato come commissione più di quello che avrei pagato in Posta, mentre in Posta è fisso ad 1 Euro e 20 alla Banca di Sondrio è in proporzione a quello che deve essere versato, ed ho pagato… Come? (Dall'aula si replica fuori campo voce) Sì, in percentuale ho pagato. Quindi ho pagato 2 Euro e 50. Questa non mi sembra una cosa positiva per i cittadini. In secondo luogo questo era un discorso che era gi à nato alcuni anni fa rispetto a dei bollettini per esempio dei buoni mensa che devono essere pagati dalle famiglie per le scuole. Se era possibile attuare anche in questo caso delle convenzioni che rendano più economico l’intervento da parte delle famiglie. Nel senso che… ASSESSORE MAZZUCCO

Le chiedo Consigliere se me lo può magari metterlo per iscritto, farmelo pervenire, così lo abbiamo come richiesta anche per la prossima convenzione che faremo, perché poi va messa a gara e quindi sarà come al solito… sull’offerta. Quest’anno per esempio loro ci girano 20.000 Euro, scusi per questi anni. Questa è una segnalazione che lei fa benissimo a fare, le chiedo semplicemente di metterla per iscritto così rimane e poi vediamo di parlarne con chi vincerà, e di migliorare il servizio evidentemente, perché è questo che bisogna fare con la convenzione, cercare di migliorare il servizio. Quindi sia per quanto riguarda quello che mi diceva prima, la percentuale di quanto … pagato, questo va bene, quello dall’altra parte che mi sembra un po’ più tecnica se me lo scrive, mi manda una mail, così l’abbiamo su carta. PRESIDENTE

Grazie. Ci sono altri interventi? Nessuno, allora mettiamo in votazione. Chi è favorevole? Tutti, unanimità. Votiamo anche per l’immediata esecutività, chi è favorevole? Unanime anche questa.

Sentite, solo una cosa formale, mettiamo in votazione anche la mia proposta di spostare i rimanenti punti dell’O.d.G. al prossimo Consiglio Comunale. Chi è favorevole? Unanime. Buonanotte a tutti, ai presenti, anche a chi ci ha seguito via diretta web.

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