Quotidiano Della Calabria 05.10.2008

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ANNO 14 - N. 274 -

1,00

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La copertina

Il mito e la natura

Il calvario La stagione delle lumache di una mamma così lente, così prelibate di Crotone La vita rubata dal cancro di ALFONSINA BELLIO alle pagine 47 e 54

L’inchiesta

Il giornalismo

Voglia di città Le due anime di Vibo

di FRANCESCO SORGIOVANNI alle pagine 48 e 49

Domenica 5 ottobre 2008 www.ilquotidianodellacalabria.it

di ROCCO VALENTI alle pagine 50 e 51

Le persone

Il libro di Annarosa Macrì «Vi racconto nonno Biagi»

Padre Fedele tra poveri e prostitute

di MATTEO COSENZA alle pagine 52 e 53

di FRANCO DIONESALVI alla pagine 55

Il Sud al Centro

Dopo l’incontro con la parlamentare Angela Napoli potrebbero esserci interventi del Governo

Come il sole d’ottobre

Da Berlusconi il caso Crotone

di GIANCARLO BREGANTINI*

orna a splendere, nel Molise, il sole. Quel sole d'autunno, placido, caldo, che ti fa star bene. Aveva quasi fermato i suoi raggi, la settimana scorsa, per giorni freddi, con la neve sulle cime dei monti d'Abruzzo, in un paesaggio di rara bellezza, ma anche di preoccupazione per l'inverno: se fa così a settembre, che farà a dicembre? Ma ora quel sole è tornato. Fa maturare le uve con quel grado in più, che le rende inimitabili. Affretta la crescita dei funghi nei boschi, attratti dal suo calore. Le foglie delle querce iniziano a tingersi di mille infinite tonalità, dal rosso al giallo al marrone, facendo dei nostri boschi un mosaico di luce. L'orto ritorna a rifiorire, per la forza dell'amore di chi lo coltiva con passione. Tutto cambia se c'è il sole. E mentre descrivo con affetto pezzi autunnali di Molise, sento che il mio cuore corre verso il Trentino, nella Val di Non, dove quello stesso

T

continua a pagina 15

Consegnato al premier il dossier sulle scorie tossiche La proposta del presidente

Bova: «Ricordare le vittime della ’ndrangheta il giorno della morte di Fortugno»

Francesco Fortugno

DOMENICO GRILLONE a pagina 10

Una fase della manifestazione della Rete degli studenti a Roma

Scuola, tutti contro la Gelmini Verso lo sciopero generale Il 31 ottobre la data più probabile. Ancora cortei e proteste a pagina 6

SILVIO Berlusconi ha incontrato Angela Napoli, deputata di Alleanza Nazionale, per farsi raccontare ciò che accade a Crotone. Vuole sapere tutto dei rifiuti tossici, usati come materiale edile. Appena ha avuto tra le mani il dossier della parlamentare, inviatogli qualche giorno fa, ha chiesto di più, ha chiesto le carte. Anche perché lo scandalo, venuto fuori dopo l’inchiesta “Black Mountains”, riaperta dopo 9 anni dal pm Pierpaolo Bruni, trasforma la Calabria in un caso nazionale. E il premier chiede ragguagli. Vuole sapere come sia possibile che scorie cubilot, provenienti dal sito di Pertusola, siano state usate per strade e scuole. ANDREANA ILLIANO a pagina 8

La provocazione

NON SERVONO GLI 007 IN CATTEDRA di ROMOLO PERROTTA* ALL'ETÀ di vent'anni Fran- ri della guerra. Si esercita, cesco d'Assisi - festeggiato combatte, uccide anche, forieri dalla Chiesa cattolica - se. Quando, trentasettenne, conosce di persona gli orro- si lascia imprigionare per continua a pagina 15

Oggi i funerali di Giovanni Mesiti e Rosario Caruso morti nell’incidente a Barberino del Mugello. Un bullone causa della tragedia Sombrero di Franco Dionesalvi

L’americano COMINCIO’ a tormentarci col coniare il motto “i care” in un congresso di tanti anni fa. Poi ha copiato lo slogan di Obama, “Yes, we can” traducendolo “si può fare” e imperniandoci la campagna elettorale della sconfitta. Ora decide di aprire una tv satellitare, e sapete come la va a chiamare? “YouDem”! Non si potrebbe avere l'originale, diamo ai democratici americani Veltroni e ci prendiamo Obama? (anche se bisognerebbe raccomandare al leader nero di evitare Parma, perché magari i vigili urbani gli fanno un occhio pesto).

Grotteria e Sinopoli salutano i due martiri del lavoro SI terranno oggi i funerali di Giovanni Mesiti e Rosario Caruso, morti tragicamente a Barberino del Mugello.

MAURIZIO ZAVAGLIA a pagina 11

Il caso a Cosenza

Il quarto in graduatoria ha il posto e il vincitore aspetta a pagina 13

8

Primo piano

Domenica 5 ottobre 2008

Black Mountains La parlamentare del Pdl, Angela Napoli, consegna il dossier al presidente del consiglio dei ministri

Rifiuti tossici, premier in campo A Berlusconi il dossier sulle scorie velenose usate in edilizia: il governo pronto ad intervenire di ANDREANA ILLIANO CROTONE. Rifiuti tossici usati come materiale edile, è il premier adesso che cerca una soluzione. Silvio Berlusconi ha incontrato Angela Napoli, la deputata di Alleanza Nazionale per farsi raccontare ciò che accade a Crotone. Vuole sapere tutto dei rifiuti tossici, usati come materiale edile. Appena ha avuto tra le mani il dossier della parlamentare, inviatogli qualche giorno fa, ha chiesto di più, ha chiesto le carte. La Napoli le due interpellanze parlamentari le ha inviate a lui, a Berlusconi. E ora il premier scende in campo. Come ha fatto per l’emergenza rifiuti di Napoli. Anche perchè lo scandalo, venuto fuori dopo l’inchiesta “Black Mountains”, riaperta dopo 9 anni dal pm Pierpaolo Bruni, trasforma la Calabria in un caso nazionale. E Berlusconi chiede ragguagli. Vuole sapere come sia possibile che scorie cubilot, proveniente dal sito di Pertusola, mescolate alla loppa d’altoforno, senza neanche essere rullate, siano state trasformate in sottofondo stradale per alloggi popolari, arterie viarie (i tratti della statale 106) e soprattutto per scuole (due a Crotone) e una casa d’anziani (quella di Cutro). Non bastano i fondi, quelli stanziati dalla Regione Calabria, prontamente. I quindici milioni di euro che il presidente Loiero ha messo da parte per Crotone non sono pochi, ma qui va fatta chiarezza anche su tutti i finanziamenti ottenuti per la bonifica di Pertusola, mai realizzata. E sulle responsabilità di chi in questi anni ha perso tempo. Anche perché tutto ciò che adesso viene fuori, sui mass media, era già agli atti sia al ministero dell’Ambiente, sia presso gli uffici degli enti locali. Ora si cerca la verità. E un piano di soluzioni. Non è un caso inoltre che l’Eni, in un tavolo ministeriale, abbia dato la sua disponibilità a bonificare gratis i diciotto siti (tutti sequestrati dalla magistratura). Ma adesso è il premier che scende in campo. E lo fa, senza esitazione. Par-

LE REAZIONI

Verdi, Francescato da Fini «Ora la commissione d’inchiesta per Crotone» Il reparto elettrolisi di Pertusola

tendo proprio dal dossier della Napoli. «Credo che la sola soluzione possibile sia adesso l’intervento di Berlusconi dice la parlamentare del Pdl Non si può più perdere tempo». Dai dati della parlamentare, trasmessi al premier non c’è solo Crotone, ma anche Cassano allo Ionio come area d’emergenza, anche qui sono arrivate le scorie cubilot, trasformate in conglomerato idraulico catalizzato,

Silvio Berlusconi

che arrivavano da Pertusola, la fabbrica metallurgica poi chiusa. E ci sono dodici chilometri di falde acquifere inquinate da arsenico e piombo, metalli pesanti, residui dell’industria di veleni che per decenni ha dato lavoro agli operai di Crotone. E poi c’è il mare, con i pesci all’arsenico, sostanza nociva per l’uomo che è ormai parte dei sedimenti marini. Un altro punto oscuro sono i cantieri dove hanno lavorato le

due aziende edili (la Crotonscavi e la Ciampà). Gli appalti vinti in quel periodo non sono avvenuti solo a Crotone. E ora il governo vuole capire se la stesso sostanza è stata usata anche altrove. Intanto non è escluso che la procura, nei prossimi giorni, possa ascoltare la stessa parlamentare che lancia accuse pesanti sulle responsabilità dello scandalo, contro imprenditori, magistrati e “massoneria deviata”.

Piombo nella barbabietola i dati dell’Arpacal acquisiti dal pm CROTONE - La Procura acquisice anche i dati dell’Arpacal. L’indagine Black Mountains punta su un nuovo capitolo. Sono datati 2003 le analisi portate a termine dall’Arpacal (che in questi giorni sta misurando il tasso di inquinamento dell’aria a Crotone) che rilevano la presenza di metalli nella catena alimentare. E ora la Procura acquisisce gli atti. L’inchiesta del pm Pierpaolo Bruni ha due capitoli: uno che riguarda i possibili collegamenti con la criminalità organizzata e l’altro che tenta di far luce su decenni di analisi fatti, dati alla mano e inerzia. È cronaca: nell’aprile del 2003 l’Arpacal consegna un’analisi accurata su campioni agricoli coltivati nell’area a ridosso deli stabilimenti dell’ex Pertusola ed ex Montedison, evidenziando livelli altissimi di inquinamento da metalli pesanti, superiori alle norme vigenti detta-

te dalla Comuità Europea. La relazione dice: «Nel campione di barbabietola è stato riscontrato un valore di piombo pari a 0,45 rispetto ai limiti di 0,2 previsti dalla legge». L’Arpacal nel 2003 conclude: «Attesa la rilevanza della contaminazione si chiede al Comune di voler adottare urgenti ed inderogabili provvedimenti, finalizzati all’inibizione e al consumo di prodotti agricoli sui terreni ricadenti nel perimetro del sito». L’ente locale e nessun altro si è mai adoperato. La presenza di piombo nella barbabietola potrebbe ancora esserci, se si considera che il risanamento dell’area dell’ex Pertusola non è mai avvenuto. È anche su questa vicenda che la magistratura vuole vederci chiaro, senza allamismi, ma per la tutela della salute del cittadino. a. i.

Il presidente provinciale annuncia nell’assemblea la decisione del ministero su Pertusola

Bonifica, l’accordo di programma fra 15 giorni CROTONE. L’appuntamento è a Roma. L’obiettivo è uno: la bonifica. La data fissata, è il prossimo 20 ottobre. E’ quello il giorno in cui si firmerà l’accordo di programma per il risanamento dell’ex Pertusola. Lo dice il presidente della Provincia, Sergio Iritale che ieri ha messo al’ordine del giorno del consiglio provinciale i rifiuti tossici, usati come materiale edile da due aziende locali. L’ispettore del ministero dell’Ambiente, Giuseppe Mascazzini ha incontrato Iritale nei giorni scorsi, dopo essere stato ascoltato dal procuratore Mazzotta. E ha detto chiaramente che il progetto della bonifi-

ca, presentato da Syndial, una società del gruppo Eni, non piace. Non protegge il sito industriale dal mare. Non serve. Almeno a detta del presidente Iritale che ha una posizione netta sulla materia che si contrappone da quella del Comune. Il sindaco di Crotone infatti, Peppino Vallone non dice no a Syndial, anzi gli pare che non possa che essere l’Eni la Spa capace di bonificare. «Ora è tempo di fare il punto - dice Iritale in consiglio provinciale - Bisogna mettere insieme i finanziamenti che già sono stati stanziati e puntare dritto alla bonifica dell’ex Pertusola. Presto, prestissimo. Diciamolo a

Il sito industriale

tutti, denunciamolo, che lo stesso ampliamento del porto non si può fare se prima non si risana l’area. Noi non faremo sconti a nessuno, nemmeno a chi parla di processo di deindustrializzazione, puntando alla chimica. Il problema Pertusola non è stato risolto perché ci sono interessi economici molto forti». Iritale denuncia. Alza la voce. Ora il risanamento diventa anche scontro politico, anche interno allo stesso Pd. Si aspetta l’appuntamento a Roma per capirne di più. La città aspetta soluzioni. Ed è stanca delle polemiche politiche. a. i.

CROTONE - Dopo il comitato popolare, ecco la commissione d’inchiesta. Per i rifiuti tossici, usati come materiale edile a Crotone scende in campo il portavoce nazionale dei Verdi, Grazia Francescato (nella foto). E in una nota aggiunge: «Quello messo in luce dall’inchiesta Black Mountains che ha portato al sequestro da parte della magistratura di ben 18 siti, fra cui scuole e case popolari, è un disastro ambientale gravissimo e rappresenta un fortissimo rischio per la salute dei cittadini di Crotone». Anche lei, anche la Francescato non ha esitato ad aderire al comitato “Cover Kr”, voluto dalla senatrice Dorina Bianchi e dalle associazioni che sono sul territorio (da Insieme ce la possiamo fare, ai Verdi, fino al Movimento per le Autonomie). Ma la Francescato va oltre: «Per questo scandalo scriverò al presidente della Camera Gianfranco Fini per chiedere al più presto un’inchiesta parlamentare per fare piena luce sulla questione ambientale a Crotone». La portavoce nazionale dei Verdi è stata investita del problema da Francesco Zurlo, portavoce dei Verdi di Crotone: «L'impegno di Grazia Francescato – dice Zurlo – è la testimonianza della forte attenzione di tutti i Verdi rispetto alla gravissima situazione di Crotone e siamo sicuri che potrà fornire un forte impulso alla battaglia per garantire la salute dei nostri cittadini». Intanto dopo il question time, fatto dalla Bianchi al Senato e la risposta del ministro dei rapporti con il Parlamento, Alfredo Vito, sulla vicenda interviene anche Nicodemo Oliverio che ha già presentato un’interrogazione parlamentare al ministro all’Ambiente, Stefania Presti-

giacomo. «Le vera priorità per Crotone e per i cittadini è quella di accertare la reale situazione ed avviare, nel più breve tempo possibile, gli interventi necessari». Dice Oliverio, del Pd, capogruppo in Commissione agricoltura alla Camera. «Lo stanziamento da parte della Regione di 15 milioni di euro per lo studio della problematica e la disponibilità dell’Università della Calabria ad effettuare studi scientifici aggiunge – sono fatti oltremodo positivi e che contribuiscono fattivamente all’analisi della situazione ed alla ricerca delle soluzioni. Ma bisogna accelerare». Anche per Oliverio - e ormai la posizione appare bipartisan - bisogna far presto, dopo dieci anni di inerzia, in attesa della bonifica della fabbrica, quando non si sapeva cosa ci fosse sottoterra, ma si poteva immaginare, visto che i dati erano in possesso degli enti istituzionali, della magistratura e anche del Ministero dell’Ambiente. «La gente – afferma Oliverio – vuole sapere cosa è successo e quale è la reale situazione. A queste domande bisogna rispondere in fretta, anche per evitare fenomeni di allarmismi che produrrebbero solo serie penalizzazioni per i comparti dell’agroalimentare e del turismo, fondamentali e strategici per lo sviluppo e l’economia di tutto il comprensorio. Intanto il lavoro investigativo e giudiziario farà il suo corso, e le responsabilità, a qualsiasi livello, dovranno essere accertate. Ma il vero problema rimane quello della sicurezza dei cittadini che va tutelata mettendo in campo tutte le iniziative, a cominciare da una seria attività di bonifica, che andrebbero concordate tra Governo, Regioni ed enti territoriali»

Oliverio (Pd) «Utili i 15 milioni della Regione»

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