Presentazione Percezione Sensoriale Completo

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  • Pages: 85
Anno Scolastico 2006/2007

PERCEZIONE SENSORIALE Classi coinvolte: 3 classi prime della scuola secondaria di 1°grado dell’IC di Barberino di Mugello Insegnanti che hanno programmato e coordinato il percorso: Casamassima Cristina (matematica e scienze) Dreoni Lucia (arte), Masi Enrico (matematica e scienze), Ponzecchi Enrica (inglese), Scacciati Daniele (tecnologia e informatica), Toccafondi Marco (musica), Vannucci Roberta (lettere). Al progetto hanno collaborato: gli operatori del LDA di villa Demidoff: Emanuele Sbaffi e Francesca Pinzani.

INTRODUZIONE Perché un percorso sulla percezione sensoriale del paese? Ci sono almeno 3 motivi per proporre un percorso sulla percezione sensoriale del paese nella prima classe della scuola secondaria di 1°grado: saper osservare e saper descrivere sono obiettivi importante per i ragazzi di 11-12 anni. Il loro modo di osservare è troppo superficiale o, al contrario si concentra in piccoli particolari perdendo la visione di insieme. Il più delle volte dopo una rapida osservazione si creano un’idea mentale di quello che hanno osservato che non sempre corrisponde alla realtà e che non confrontano con la realtà. Un percorso sull’osservazione deve quindi costringere i ragazzi a un continuo dialogo fra l’osservato e il descritto, il rappresentato. la capacità di osservazione e di descrizione e un obiettivo trasversale a tutte le discipline e quindi qualsiasi insegnante può partecipare con il suo specifico disciplinare a queste attività, anzi un percorso di questo genere potrebbe diventare il tema centrale della programmazione di tutto un consiglio di classe (utopia? Forse). è importante lavorare in un ambiente conosciuto, può essere il paese come in questo caso, oppure la scuola stessa, un fiume un giardino, un bosco comunque un luogo frequentato e vissuto dai ragazzi. Gli alunni guarderanno con altri “occhi” e da altri punti di vista l’ambiente a loro familiare; saranno così costretti a soffermarsi su particolari che solitamente, nella loro quotidianità, ignorano. Si potranno creare quindi degli ulteriori legami con l’ambiente in cui vivono così da favorire quel sentimento di appartenenza che è fondamentale per un corretto rapporto uomoambiente. Il primo approccio all’educazione ambientale partirà ovviamente dai sensi e dai canali percettivi con cui i ragazzi possono dare una prima lettura del mondo, senza però tralasciare gli aspetti emozionali con cui i ragazzi si rapportano con ciò che li circonda. Per apprendere infatti bisogna entrare in relazione con quello che si impara e per entrare in relazione sono necessari i canali percettivi, emotivi e cognitivi.

La metodologia I metodi sono quelli propri dell’EA: operare a livello locale, partendo dal vissuto dei ragazzi e dalle esperienze che loro stessi possono sperimentare direttamente nell’ambiente conosciuto. I ragazzi dovranno lavorare in gruppo o individualmente in un ambiente non strutturato al contrario di quello di classe e, sotto la guida di generali indicazioni date da insegnanti e operatori, analizzeranno i problemi, si confronteranno e prenderanno le loro decisioni, organizzandosi il lavoro in piena autonomia. Gli alunni così potranno essere in grado di costruire autonomamente, nuove conoscenze da utilizzare come strumenti per riflettere sulla realtà. Questo modo di lavorare richiede spirito esplorativo, lavoro sul campo, flessibilità dei percorsi e dell’organizzazione scolastica, in poche parole modificazione dei ruoli tradizionali di insegnamento/apprendimento. Importante non sono tanto i risultati raggiunti, ma principalmente il percorso realmente effettuato per raggiungerli, le difficoltà e i problemi incontrati e conseguentemente le strategie scelte per risolverli.

La collaborazione con l’ufficio tecnico del Comune di Barberino Per l’attuazione del piano regolatore è necessaria una valutazione ambientale che solitamente viene fatta da tecnici che spesso non rispecchiano le reali esigenze della popolazione. Simona Guerrizio e Cristina Dozza (tecnici del Comune) erano interessate a una partecipazione dei cittadini e soprattutto degli alunni, perché questi ultimi meno legati a idee preconcette e quindi “più sinceri”. Partecipazione non intesa come compilazione di questionari, dove spesso vengono date risposte prevedibili e stereotipate o da dove emergono problematiche già note, ma attraverso l’utilizzo di schede fotografiche che indicano elementi piacevoli e spiacevoli del territorio legati alla percezione dei 4 sensi (vista, udito, tatto, olfatto). Un’ esperienza di questo tipo, molto interessante e più completa, è stata fatta dal Comune di Campi Bisenzio (vedi sito del Comune di Campi Bisenzio) coinvolgendo appunto scuola e cittadini, attraverso interviste, questionari e l’utilizzo di schede fotografiche. La scuola da parte sua era altrettanto interessata al progetto per i motivi specificati sopra.

Il percorso didattico Classi coinvolte: 3 classi prime della scuola secondaria di 1°grado dell’IC di Barberino di Mugello Insegnanti che hanno programmato e coordinato il percorso: Casamassima Cristina (matematica e scienze) Dreoni Lucia (arte), Masi Enrico (matematica e scienze), Ponzecchi Enrica (inglese), Scacciati Daniele (tecnologia e informatica), Toccafondi Marco (musica), Vannucci Roberta (lettere). Al progetto hanno collaborato: gli operatori del LDA di villa Demidoff: Emanuele Sbaffi e Francesca Pinzani. Durata: un anno scolastico Materiale occorrente: quaderno, lapis e matite colorate, macchine fotografiche (possibilmente una per gruppo), cartine topografiche del paese, PC per scaricare le foto, salvarle su CD, blocco grande con piedistallo per potere riportare le conclusioni delle discussioni in classe, che possono essere rilette e ridiscusse in ogni momento durante l’anno scolastico

Il percorso è organizzato in 3 attività principali che devono essere svolte in unica giornata: teatro-scuola : si parte dalla mappa mentale dei ragazzi di un percorso a tutti conosciuto: per esempio dalla scuola al teatro comunale. I ragazzi, individualmente, in classe dovranno produrre una mappa di tale percorso sia attraverso la narrazione sia attraverso strumenti grafici (disegni, mappe ecc.), in base al ricordo che hanno. Si confrontano i vari prodotti soffermandoci sulle differenze nelle diverse rappresentazioni. La classe ritorna sul percorso per verificare ciò che è sbagliato e ciò che è corretto. Si discute quindi su quali siano gli elementi significativi per la descrizione e mappatura di un percorso. La classe si divide in 4 gruppi, ogni gruppo fa nuovamente il percorso raccogliendo dati e informazioni. In classe realizzazione delle mappe e discussione finale (quest’ultima parte può essere rimandata a giornate successive)

fotografando il paese L’obbiettivo finale è quello di realizzare un quadro per immagini di una zona del paese, il più possibile completo, che raccoglie foto di elementi positivi e negativi percepibili con i 4 sensi (vista, udito, olfatto e tatto). Gli insegnati spiegano alla classe quello che deve essere fatto e qual è lo scopo. gli alunni confrontano la modalità di rappresentazione fotografica con le altre utilizzate, rispondendo alle seguenti domande: la rappresentazione fotografica è comprensibile? È coerente con le altre rappresentazioni? A questo punto gli alunni si dovranno chiedere cosa si deve fotografare e come. Finalmente siamo pronti ad uscire muniti di carte topografiche e macchine fotografiche, la classe si divide in gruppi e ogni gruppo curerà tutti e 4 i sensi. Il gruppo si organizzerà il lavoro come meglio crede. Se c’è abbastanza tempo si possono scaricare le foto nel computer e iniziare una prima valutazione.

Cosa ne pensano i nostri compagni Vengono scelte alcune foto più significative per ogni senso e vengono organizzate delle schede fotografiche. Le schede vengono proposte ad alunni di altre classi che devono dare una valutazione percettiva delle foto. Si raccolgono i dati e viene fatta l’elaborazione matematica. Le attività devono essere distanziate fra loro di almeno un mese per permettere agli alunni, la rielaborazione del materiale e delle informazioni raccolte e agli insegnanti e a tutte le persone coinvolte nel progetto, di dare una prima valutazione del lavoro fatto e programmare nei dettagli le attività successive

Dal verbale di programmazione •È importante la scansione dei tempi in modo da lasciare spazio agli alunni per una prima rielaborazione a caldo di quello che è stato fatto •

Abbiamo scelto il percorso fra la scuola e il teatro perché conosciuto a tutti gli alunni,

½ ora



Giardini o salette comunali in caso di maltempo

Purtroppo a causa della pioggia le prime stesure mancano (si sono tutte bagnate)

1 ora



Ogni gruppo, dividendosi il lavoro al suo interno, esegue nuovamente il percorso raccogliendo i dati ambientali, percettivi, identificati nella fase precedente

È importante per le attività all’aperto trovare un posto riparato per eventuali prime discussioni e riflessioni

fuori

¾ ora

Riflessione su percorso fatto riportata nel blocco grande presente in classe

classe

½ ora



È stato necessario molto più tempo (4-6 ore)

attività

luogo

tempi

I ragazzi individualmente e nei modi che preferiscono devono descrivere il percorso fra la scuola e il teatro facendo appello alla mappa mentale che ognuno si è costruito

classe

1 ora

Vengono confrontate le diverse descrizioni.

Classe

½ ora

Viene effettuato realmente il percorso e ognuno deve evidenziare le incongruenze fra la propria descrizione e il percorso reale, correggendo con una matita di colore diverso.

fuori

Discussione sul lavoro svolto. Identificazione dei parametri necessari e condivisi per la costruzione di una mappa o per la descrizione di un percorso. Verranno poi individuate le modalità di mappatura o di descrizione, per esempio: narrativa, grafica, simbolica, fotografica ecc. la classe si divide in 4 gruppi, ogni gruppo deve avere una macchina fotografica digitale.

In un altro giorno, non troppo lontano preferibilmente prima di Natale, gli alunni discuteranno sulla coerenza fra descrizione e immagine, in preparazione delle attività successive. Verranno realizzate mappe e descrizioni con i dati raccolti

classe

2 ore?

Riepilogo dell’attività svolta •

È importante, alla fine di una attività e la conseguente rielaborazione, far eseguire ai ragazzi, in modo collettivo o individuale, il riepilogo delle varie tappe che sono state fatte, prima oralmente e poi per scritto, in modo da avere una prima misura della consapevolezza del lavoro svolto



I punti 3, 6 e 7 sono spiegati più in dettaglio più avanti



Agli alunni era stato chiesto il significato di percezione e percepire: i ragazzi, dopo discussione in classe, in maniera autonoma hanno individuato 2 modi di percepire, quello sensoriale e quello emotivo. Sarebbe interessante indagare sulla relazione e integrazione di questi 2 modi

Metodi di descrizione e rappresentazione di un percorso Dopo le descrizioni in classe basate sul ricordo e avere rifatto il percorso confrontando l’osservato con il ricordo, è stato chiesto ai ragazzi quali sono i metodi più appropriati per rappresentare un percorso Sono stati individuati diversi metodi: • Mappa simbolica: fare uso di simboli • Mappa figurativa: viene disegnato in maniera realistica quello che c’è sul percorso • Mappa descrittiva:in cui vengono scritti i nomi delle vie o se girare a destra o a sinistra o altre informazioni • Descrizione narrativa dettagliata: viene descritto nei dettagli come eseguire il percorso • Collage fotografico: facendo uso di foto • Mappa con simboli e suoni • Integrazioni delle varie tecniche A questo punto è stato chiesto agli alunni: Cosa devo sapere per potere applicare questi metodi? Velocemente i ragazzi hanno capito che è necessario individuare e selezionare dei punti di riferimento stabili: oltre a quelli riportati qui erano state individuate anche le distanze da misurare in metri o in passi ma poi sono state scartate per motivi pratici

Cosa abbiamo scoperto?

Dopo avere fatto realmente descrizioni e mappe attraverso lavori di gruppo è il momento di una riflessione. Sono state poste 2 domande: 1)

Ci basta una sola tecnica?

2)

Cosa abbiamo scoperto?

Riflessione individuale



A ogni alunno l’insegnante di italiano ha consegnato il questionario per avere un’idea di cosa hanno lasciato a ciascuno le attività svolte e le discussioni fatte

Riflessione individuale 1

Riflessione individuale 2

Riflessione individuale 3

I prodotti degli alunni



Nei giorni seguenti i ragazzi, sempre divisi in gruppi, hanno iniziato a rielaborare i dati, le foto sono state scaricate nel computer, stampate e salvate su cd (operazione importante perché nei computer di scuola non è difficile perdere dati per svariati motivi). Per questa fase sono necessarie 68 ore



All’interno di ogni gruppo gli alunni hanno organizzato il proprio lavoro in maniera autonoma, dividendosi i compiti e scegliendo quali tecniche e quali strumenti adoperare, su che dimensioni lavorare, ecc. Alcuni hanno deciso di mescolare più tipi di descrizione e rappresentazioni per produrre così un unico risultato, altri hanno elaborato un prodotto finale per ogni tecnica descrittiva



Qui di seguito sono stati visualizzati alcuni esempi di prodotti finali, non i più significativi o corretti, ma ho cercato di offrire una panoramica sulla varietà di quello che è stato prodotto

• • • • • •

Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 Gruppo 5 Gruppo 6

gruppo 1: Descrizione e mappa descrittiva

Gruppo 1 : mappa figurativa

Gruppo 1: mappa fotografica

Gruppo 2: mappa simbolica mappa descrittiva

Gruppo 2: mappa figurativa e mappa fotografica

gruppo 3: mappa figurativa con breve descrizione

Gruppo 3: descrizione dettagliata

Gruppo 3: mappa fotografica

Gruppo 3: mappa descrittiva

Gruppo3: mappa simbolica

Gruppo 4: mappa simbolica

Gruppo 4: mappa descrittiva

Gruppo 4: mappa fotografica

Gruppo 5: descrizione dettagliata

Gruppo 5: mappa tecnica mista (prima parte)

Gruppo 5: mappa tecnica mista (seconda parte)

Gruppo 6: descrizione dettagliata

Gruppo 6: mappa fotografica (prima parte)

Gruppo 6: mappa fotografica (seconda parte)

Cosa mi è piaciuto? Abbiamo chiesto ai ragazzi cosa è piaciuto e cosa no. Queste sono le risposte: Cosa mi è piaciuto? • Fare la piantina del percorso • Lavorare in gruppo • Perdere ore di lezione • Descrivere il luogo in cui si vive • Lavorare all’aperto • Imparare a usare punti di riferimento per una descrizione • Doversi organizzare in modo autonomo

• •

• •

Cosa non mi è piaciuto? Lavorare all’aperto in maniera scomoda Rifare più volte lo stesso lavoro Dover lavorare in fretta Difficoltà proporzioni nella mappa Lavoro troppo difficile Fare i gruppi e poi lavorare individualmente Il lavoro in classe Mi aspettavo diverso



Non capire lo scopo del lavoro.

• • • • •

Fotografando il paese •





Dopo visione della mappa di Barberino, insieme ai tecnici del Comune, sono state scelte 3 zone abbastanza vicine alla scuola, in modo da potervi arrivare a piedi e nel contempo considerate interessanti dai tecnici del Comune: il centro storico per ovvi motivi, la zona dai giardini a Badia costruita intorno agli anni ‘60 e quella di Giudea ancora più recente L’obbiettivo finale è quello di realizzare un quadro per immagini di una zona del paese, il più possibile completo, che raccoglie foto di elementi positivi e negativi percepibili con i 4 sensi (vista, udito, olfatto e tatto) L’ attività è stata organizzata come segue: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

gli insegnati spiegano alla classe quello che deve essere fatto, qual è lo scopo e in che cosa consiste la collaborazione con l’ufficio tecnico del Comune gli alunni confrontano la modalità di rappresentazione fotografica con le altre utilizzate, rispondendo alle seguenti domande: la rappresentazione fotografica è comprensibile? È coerente con le altre rappresentazioni? a questo punto gli alunni si chiedono cosa fotografare e come finalmente gli alunni sono pronti ad uscire muniti di carte e macchine fotografiche digitali, la classe si divide in gruppi e ogni gruppo curerà tutti e 4 i sensi. Il gruppo si organizzerà il lavoro come meglio crede Tornati in classe vengono scaricate le foto nel computer e ha inizio una prima valutazione delle scelte fatte Nei giorni seguenti gli alunni sempre divisi in gruppi continueranno la rielaborazione del materiale fotografato, e sceglieranno le modalità di visualizzazione del lavoro fatto.

Discussione in classe Lavorare sulla percezione sensoriale del paese: A.

sensoriale : Coinvolge i 5 sensi canale di comunicazione fra esterno ed interno del nostro corpo • I sensi sono la porta di entrata per le informazioni che provengono dall’esterno, dall’ambiente Percezione • Sensazione che ci arriva dall’esterno • •

B.

Morale Attraverso gli stati d’animo, emozioni, sentimenti

Ai ragazzi è stato chiesto cosa significava percepire: Qui è riportato quello che è stato scritto nel blocco grande di una classe

Fisica Attraverso i sensi



Fare attenzione a cosa viene percepito con i 4 sensi: – Vista – Olfatto – Tatto – Udito



Fotografare cose, oggetti, che rendano l’idea di una determinata percezione, sensazione



Fotografare fattori piacevoli e non piacevoli

Abbiamo chiesto ai ragazzi cosa fare per dare un quadro della propria percezione sensoriale del paese attraverso immagini fotografiche

Discussione in classe 2 a questo punto gli alunni suddivisi in gruppi e muniti di macchine fotografiche escono a fotografare la propria zona

1. 2. 3.

4. 5.

Evidenziare foto che segnalano problemi del paese Per ogni foto indicare con che senso deve essere percepita, se piace o no, fare un cartellone per ogni senso Raggruppare le foto per: • Per senso • Mi piace/non mi piace • Vicino/lontano • Naturale/artificiale Foto disposte secondo il percorso fatto, per ogni foto viene indicato a quale senso si riferisce attraverso disegni e simboli Pianta della zona fotografata in centro e intorno le foto con riferimenti numerici e breve didascalia e giudizio



Viene chiesto che cosa ne facciamo di queste foto



Scaturisce una discussione le cui conclusioni sono riportate qui accanto

Nei giorni seguenti vengono allestiti cartelloni, ogni gruppo decide le modalità con cui farli Nelle pagine seguenti sono riportati 3 esempi di cartelloni prodotti, non i più significativi, potevo sceglierli benissimo altri

Girando x Badia in moto con i.…4 sensi (parte 1)

In questo cartellone è stata messa nel centro la mappa della zona considerata (fra i Giardini e Badia) e i punti fotografati sono stati individuati e numerati. Intorno alla mappa sono state distribuite le foto, ognuna con il proprio numero e commento. Vedi pagine seguenti

Girando x Badia in moto con i.…4 sensi (parte 2)

Girando x Badia in moto con i.…4 sensi (parte 3)

Girando x Badia in moto con i.…4 sensi (parte 4)

I 4 sensi: Giudea

Qui invece al centro hanno scritto il nome della zona ed intorno hanno distribuito le foto suddivise per senso. A ogni foto è associato un simbolo che indica se la percezione che provoca la foto è positiva o negativa Vedi pagine seguenti

I 4 sensi: Giudea UDITO

I 4 sensi: Giudea TATTO

I 4 sensi: Giudea VISTA

I 4 sensi: Giudea OLFATTO

Walking through Barberino on and off

Anche qui le foto sono state suddivise per senso. A ogni foto è associato un breve commento e le indicazioni di dove si trova il luogo fotografato

Walking through Barberino: VISTA

Walking through Barberino OLFATTO

Walking through Barberino TATTO e UDITO

Prosegue…

Le schede fotografiche La prima cosa da fare era selezionare massimo 10 foto per ogni senso (un numero non troppo elevato in modo che una singola persona potesse guardarle velocemente e confrontarle). Per fare questo sono stati utilizzati 2 metodi: 1.Tutta la classe riunita in un aula ha visionato tutte le foto, proiettate nello schermo grande con il videoproiettore collegato al computer, sono state scelte quelle che ai ragazzi sembravano più significative. Il metodo è risultato troppo dispersivo, solo alcuni alunni hanno partecipato realmente alla selezione, il resto della classe è rimasto piuttosto passivo 2.La classe si è divisa in 4 gruppi, uno per senso, ogni gruppo in aula di informatica ha operato la sua selezione. Gli alunni nel piccolo gruppo hanno partecipato al lavoro confrontandosi e discutendo Successivamente le foto sono state inserite in delle schede (massimo 2 pagine) e ciascuna foto è stata indicata con una lettera (vedi schede allegate)

Schede fotografiche • Zona Giudea • Zona Badia • Centro Storico

SCHEDE FOTOGRAFICHE zona giudea udito

SCHEDE FOTOGRAFICHE zona giudea tatto

SCHEDE FOTOGRAFICHE zona giudea vista

SCHEDE FOTOGRAFICHE zona giudea olfatto

SCHEDE FOTOGRAFICHE zona Badia udito

SCHEDE FOTOGRAFICHE zona Badia vista

SCHEDE FOTOGRAFICHE zona Badia tatto

SCHEDE FOTOGRAFICHE zona Badia olfatto

SCHEDE FOTOGRAFICHE centro storico tatto

SCHEDE FOTOGRAFICHE centro storico olfatto

SCHEDE FOTOGRAFICHE centro storico vista

SCHEDE FOTOGRAFICHE centro storico udito F

A

B

G C

H

D

E

Indagine nelle altre classi

Agli alunni è stato posto il problema di realizzare un indagine fra i compagni delle altre classi su come venivano percepite le foto delle schede fotografiche così preparate. È stata posta la seguente domanda. Come raccogliere i dati? È seguita una discussione che ha portato alla formulazione della tabella qui sotto. Vista Olfatto Udito Tatto Un gruppetto di alunni sono andati nelle altre classi e hanno distribuito ai loro compagni le schede fotografiche ed a ogni alunno un biglietto con la tabella. È stato spiegato loro che dovevano guardare velocemente le schede e mettere le foto in ordine da quella che dava loro la percezione meno piacevole a quella che li dava quella più piacevole. L’ordine delle foto doveva essere trascritto nella tabella. Tutto questo andava fatto per ognuno dei 4 sensi. È stato spiegato ai ragazzi che non dovevano ordinare le foto in base alla bellezza della foto stessa, ma dovevano sforzarsi di concentrarsi sul senso della scheda e ordinare le foto in base alle sensazioni che che la foto produceva pensando a quel determinato senso. Ogni classe ha preso i dati da gli alunni di altre 2 classi.

Cosa ne facciamo di questi dati? • •





A questo punto abbiamo chiesto agli alunni che cosa ne facciamo di tutti questi bigliettini? Inizialmente gli alunni non avevano idea. Ho ricordato lo scopo di questo lavoro, ha preso inizio una discussione che ha portato a diverse proposte, non tutte poi realizzate. In alcuni casi le proposte sono poi state perfezionate, completate con l’aiuto dei consigli di insegnanti e operatori Gli alunni hanno scelto di lavorare in gruppo, e precisamente gli stessi gruppi che hanno fatto la selezione delle foto, quindi ogni gruppo analizzava solo un senso Metodi di elaborazione proposti e poi applicati: 1. Contare quante volte le diverse foto sono state poste in prima o ultima posizione (ricordo che la prima posizione indica la sensazione meno piacevole mentre l’ultima la più piacevole). I dati ottenuti sono stati visualizzati con un istogramma 2. vedere per ogni posizione qual è stata la foto più votata. I dati sono poi stati rappresentati con il seguente grafico - A D F H + 8 3 11 3. Contare quante volte ogni foto è stata posta nelle prime 5 posizioni e quante volte nelle seconde 5 posizioni. Si considerino le prime 5 posizioni corrispondenti a sensazioni piacevoli, mentre le seconde 5 posizioni corrispondenti a sensazioni non piacevoli. I dati vengono rappresentati con un istogramma utilizzando i numeri positivi per le sensazioni piacevoli e quelli negativi per le sensazioni spiacevoli 4. È stato dato un punteggio a ciascuna posizione, alla 1a viene dato 1 punto, alla 2a vengono dati 2 punti e così via. Il totale dei punti dà un indice del grado di piacevolezza con cui la foto è stata percepita. I dati così ottenuti sono stati poi visualizzati in un istogramma

ELABORAZIONE MATEMATICA E GRAFICI • Zona Giudea • Zona Badia

Elaborazione matematica zona Giudea senso vista

Questi sono i fogli di elaborazione. Le lettere corrispondono alle foto, i numeri alle posizioni nella tabella, evidenziate di giallo sono le seconde 5 posizioni, di blu le prime 5. Il metodo è stato organizzato dal gruppo stesso con consigli degli insegnanti e degli operatori

I grafici zona Giudea senso vista

Elaborazione matematica zona Giudea senso olfatto Qui sono state selezionate solo le prime 5 posizioni, le altre ovviamente sono quelle non selezionate

I grafici 1 zona Giudea senso olfatto

I grafici 2 zona Giudea senso olfatto

I grafici zona Giudea senso tatto

Elaborazione matematica zona Giudea senso udito Le foto selezionate per il senso dell’udito sono 8. Quindi le posizioni erano divise nelle prime 4 e nelle seconde 4

Elaborazione matematica zona Giudea senso udito

I grafici zona Badia senso vista

I grafici zona Badia senso olfatto

I grafici zona Badia senso tatto

I grafici zona Badia senso udito

Cosa ne pensano i nostri compagni? 1. 2. 3.

Come già detto è importante fare un riepilogo scritto di tutte le fasi del lavoro svolto, così da soffermarsi ancora una volta su quello che è stato fatto

4.

Abbiamo selezionato massimo dieci foto ( le più significative per noi) per ogni senso. Abbiamo organizzato delle schede fotografiche per ogni senso. Ogni foto scelte le abbiamo indicate con una lettera. Divisi in gruppi, siamo andati in alcune classi e abbiamo chiesto ai nostri compagni di ordinare dalla meno piacevole alla più piacevole. Gli alunni dovevano valutare le foto pensando alla sensazione ( olfattiva, uditiva ecc…) che la foto dava. Siamo andati in classe e, sempre divisi in gruppi, abbiamo rielaborato i dati così ottenuti e presentati i risultati con tre tipi di grafici: • Abbiamo contato quante volte le varie foto sono state messe in 1a e in ultima posizione. • Abbiamo considerato scelte piacevoli le foto messe dalla 6a alla 10a posizione, non piacevoli le altre posizioni. Abbiamo visto quante volte ogni singola foto veniva messa in questi due gruppi di posizioni e abbiamo fatto un grafico; • Abbiamo dato dei punteggi alle posizioni (1 alla 1a posizione, 2 alla 2a e così via). • Abbiamo calcolato il punteggio che ha raggiunto ogni foto e l’abbiamo considerato come un indice di grandezza.

CONCLUSIONE Il percorso didattico è stato programmato totalmente ex novo, senza fare appello a pacchetti preconfezionati, da un gruppo di insegnanti di discipline diverse in collaborazione con LDA di villa Demidoff e l’Ufficio Tecnico del Comune, in questo modo è stato possibile organizzare attività calate nella realtà del paese e sperimentare una didattica trasversale che abbraccia più discipline. Le difficoltà sono state numerose, sopratutto a causa del fatto che all’inizio nessuno aveva in testa l’intero percorso e quindi poi è risultato difficile collegarlo alle singole materie: le programmazioni disciplinari erano ormai state fatte e messe in atto, peccato perchè le occasioni erano tante: elaborazione matematica finale, trattamento delle foto sia dal punto di vista del significato dell’immagine fotografica sia dal punto di vista informatico, per non parlare di percezione e osservazione e di conseguenza metodi di descrizione e di rappresentazione grafica, argomenti trasversali a tutte le discipline. Alcuni esempi: la parte finale di elaborazione matematica, lunga, pesante e difficile concettualmente, poteva essere svolta più lentamente durante le ore curriculari, in modo da permettere agli alunni una maggiore comprensione ed assimilazione di contenuti e dei metodi e di conseguenza, una maggiore consapevolezza del lavoro fatto. Il trattamento delle immagini fotografiche poteva essere fatto durante le lezioni di informatica, mentre gli insegnanti di arte e italiano potevano dedicare tempo all’analisi delle immagini fotografiche. La maggiore difficoltà incontrata dagli alunni è stata quella di riuscire a lavorare in gruppo, a organizzarsi autonomamente, a dividersi i compiti e soprattutto a integrare lavoro individuale con quello del gruppo. All’inizio tutte e 3 le classi si sono trovate disorientate di fronte alle richieste di docenti e operatori: il confrontarsi e operare collegandosi al lavoro degli altri membri del gruppo è risultato faticoso, ma gradualmente tali capacità sono migliorate, anche se necessitano di un forte consolidamento. Penso che un percorso di questo tipo possa essere una buona palestra per l’apprendimento del metodo di lavoro, obiettivo fondamentale per la scuola secondaria di 1°grado Alla luce di quanto detto, risulta chiaro che non si tratta di un percorso bene sperimentato e completo, ma piuttosto un lavoro sperimentale che può e deve essere modificato o adattato alle proprie esigenze. In poche parole un “canovaccio” da cui partire per fare qualcosa di molto simile, ma anche cose totalmente diverse.

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