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L’esperienza che proponiamo, “Le piante tra orti e giardini” è relativa ad un percorso di biologia vegetale organizzato su più unità di apprendimento per la classe seconda. La scelta del contenuto deriva dal confronto tra le insegnanti e l’esperto esterno per individuare i saperi essenziali ed adeguati sia quantitativamente che qualitativamente alle strutture cognitive e motivazionali degli alunni delle varie età della scuola primaria. La scelta di questo contenuto è quindi inserita in un contesto più ampio di scelte curriculari che prevede per la parte di biologia il seguente itinerario: L’esperienza “le piante tra orti e giardini” è stata organizzata su 7 unità di apprendimento alcune delle quali necessarie per ricostruire il ciclo vitale di una pianta ( n° 1, parte della 3, n° 4, n°5 e n°6 ) altre invece possono essere considerate come approfondimenti (n°2, parte della 3 , n°7 ). In particolare con queste unità di apprendimento abbiamo perseguito i seguenti obiettivi specifici: ∗ Osservare, descrivere, confrontare, correlare elementi della realtà circostante; distinguere piante e parti di esse cogliendone somiglianze e differenze ∗ Riconoscere le diversità dei viventi ∗ Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali di tipo stagionale ∗
Raccogliere reperti e riferire con chiarezza su ciò che si è scoperto durante l’esplorazione di un ambiente
∗ Operare classificazioni secondo criteri diversi ∗ Individuare il rapporto tra struttura e funzione negli organismi osservati Osservare, descrivere e ricostruire il ciclo vitale delle piante
L’esperienza è stata proposta inizialmente in due classi seconde ed in questo anno scolastico è stata riproposta in tutte le classi seconde del circolo (6) e si è avvalsa della collaborazione del centro documentazione del padule di Fucecchio e di Camminare nel verde tramite l’associazione Pollicino. In questa nuova proposta sono state apportate modifiche al percorso sulla base di quanto è emerso dalle verifiche in itinere, dalle proposte provenienti dal territorio e dall’interesse dei bambini. Per l’attuazione delle varie attività non sono stati necessari strumenti particolari poiché il materiale è stato reperito in gran parte nell’ambiente durante le uscite .
L’adozione di una didattica laboratoriale ha fatto si che i bambini, compresi quelli con difficoltà di apprendimento, abbiamo potuto affrontare tutte le attività, apportando un loro contributo e raggiungendo gli obiettivi proposti sia pure a livelli diversi a seconda delle potenzialità di ciascuno. Questa impostazione didattica ha aiutato i bambini a sviluppare le capacità di osservazione e attenzione che sono fondamentali anche in tutte le altre discipline.