Magia Nel Rinascimento

  • Uploaded by: Ludovica Nocerino
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Presentazione Magia nel periodo umanistico-rinascimentale In nessun altro periodo storico la magia venne seguita e praticata con determinazione e costanza come nel Rinascimento, sia in Italia che in Europa. Con il termine magia si indica una tecnica che si prefigge lo scopo di influenzare gli eventi e dominare i fenomeni fisici, nonché l'essere umano, servendosi di gesti, atti e formule verbali e rituali appropriati. L'etimologia del vocabolo "magia" deriva dal termine con cui venivano indicati i "magi" , antichi sacerdoti Zoroastriani. Le pratiche magiche, rappresentarono la sintesi della conoscenza scientifica di quell’epoca: la pratica delle arti magiche sarebbe stata necessaria affinché lo scienziato potesse superare la sua natura di uomo. La Natura e l’Universo vennero concepiti in valore magico e sacrale, ordinati secondo i gradi della perfezione, immagine stessa di Dio in cui l’uomo sarebbe stato a sua volta lo “specchio del mondo” sensibile. Grazie a tale posizione l’essere umano sarebbe stato in grado di cogliere e di rivelare le somiglianze segrete del Cosmo intero. La magia venne generalmente intesa come arte maestosa, praticata da individui con capacità sovrumane i quali sapevano penetrare le realtà visibili ed invisibili del Cosmo. Lo strumento principale per operare tale penetrazione era l’amore, che peraltro venne considerato l’elemento divino che avrebbe congiunto tra loro tutte le parti dell’Universo. La magia rinascimentale si trovò a ruotare intorno a quattro figure carismatiche: Michel de Nostradamus, Enrico Cornelio Agrippa, Paracelso e Pico della Mirandola. Accanto a questa magia colta e profondamente segreta, durante il periodo rinascimentale si sviluppò un’ abitudine magica popolare basata sulla stregoneria che durò in tutta Europa fino alla fine del XVII secolo. E’ stata accertata la realtà storica delle riunioni di streghe e di stregoni – i celeri “sabba” – ai quali partecipavano individui di ogni ceto sociale, tutti uniti nella negazione dei principi della religione dominante e nel riconoscimento del demonio, Satana, come maestro e signore. Attualmente per magia nera, intendiamo pratiche magiche condotte mediante l’evocazione e l’intervento implicito o esplicito dei demoni. Ma la definizione è impropria; infatti sin dalle sue antichissime origini, avrebbe compreso anche pratiche mediche, di guarigione e di contatto con il mondo soprannaturale non necessariamente demoniaco. Nel contempo, presero sviluppo gli studi e le composizioni religiose per controbattere le pratiche magiche. Nasce così la magia,che è la scienza più alta e compiuta perchè è quella che asservisce all'uomo le potenze più nascoste della natura: Magia Bianca: utilizza le forze della natura per ottenere risultati volti a fare il bene per qualcuno o qualcosa; è una pratica esoterica che, a differenza della magia nera, si propone di intervenire unicamente sui fenomeni della natura attraverso lo studio delle sue leggi, servendosi di ricerche, esperimenti, trasformazioni da un elemento in un altro. Magia Verde: lavora con l'utilizzo delle energie positive presenti in natura come alberi, fiori ed erbe; Magia Rossa: questa magia si suddivide in due tipologie la prima riguarda l'antica magia caratterizzata da dogmi e rituali con sacrifici. La secondo si occupa della magia del corpo, degli istinti,dell'amore, della passione e del sesso.

Magia Nera: utilizza le energie negative (spiriti negativi, demoni ecc) per ottenere i propri scopi, come fare del male a qualcuno o soddisfare i desideri più macabri. Le tecniche magiche possono essere raggruppate in 5 categorie: La magia simpatica , in cui l'effetto magico è perseguito tramite l'utilizzo di immagini od oggetti (amuleti e talismani), che possono essere usati, ad esempio, come rappresentazione simbolica della persona cui si vuole nuocere . La magia del contatto è caratterizzata dalla preparazione di pozioni e filtri magici con ingredienti più o meno naturali. La terza forma di pratica magica è l’incantesimo, che agisce tramite parole o formule magiche. La quarta categoria è quella della divinazione, utilizzata per ricevere informazioni, come nell'astrologia, nella cartomanzia o nei tarocchi. La quinta categoria è quella di assomiglianza, il simile produce il simile, un chiaro esempio è quello dei pigmei, i quali, prima di andare a cacciare, imitano i movimenti, i versi e i comportamenti in genere dell'animale che desiderano catturare. Alchimia nel Rinascimento e nell'età moderna Nel contesto delle idee del Cinquecento magia e medicina, alchimia e scienze naturali e addirittura astrologia e astronomia operano in una sorta di simbiosi, legate le une alle altre. Agli inizi del XVI secolo uno dei maggiori interpreti di questo cumulo di discipline scientifiche fu il medico, astrologo, filosofo e alchimista Cornelio Agrippa di Nettesheim. Costui credeva di essere un mago e di essere capace di evocare gli spiriti,fece molto per cambiare l'alchimia da una filosofia mistica ad una magia occultista. Inoltre mantenne vive le filosofie degli antichi alchimisti, che includevano scienza sperimentale,numerologia, ecc., aggiungendovi la teoria magica, che rinforzava l'idea di alchimia come credenza occultista. Nella sua opera fondamentale, “Filosofia occulta”, egli ammette l'esistenza di tre mondi:il mondo degli elementi, il mondo celeste, il mondo intelligibile. L'uomo è situato nel punto centrale dei tre mondi e raccoglie in se come microcosmo tutto ciò che è sparso nelle cose. Questa situazione gli consente di conoscere la forza spirituale che tiene avvinto il mondo e di servirsene per operare azioni miracolose. Nasce così la magia, che è la scienza più alta .La magia naturale insegna a servirsi delle cose corporee per effettuare azioni miracolose; la magia celeste si avvale delle formule dell'astronomia e degli influssi degli astri per operare miracoli; infine la magia religiosa o cerimoniale per lo stesso fine mette a partito le sostanze celesti e i demoni.

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