Magia e scienze occulte nel rinascimento Il mondo rinascimentale delle scienze occulte � rappresentato da una fitta serie di maghi. Cornelio Agrippa di Nettesheim: nacque a Colonia nel 1486 e mor� a Grenola nel 1535. Nella sua opera fondamentale, Filosofia occulta, egli ammette l'esistenza di tre mondi: 1) il mondo degli elementi 2) il mondo celeste 3) il mondo intelligibile Questi tre mondi sono collegati tra loro in modo tale che la virt� del mondo superiore fluisca sino agli ultimi gradi del mondo inferiore, disperdendo via via i suoi raggi. Il tramite di questo influsso � lo spirito attraverso il quale l'anima del mondo opera in tutte le parti dell'universo visibile. L'uomo � situato nel punto centrale dei tre mondi e raccoglie in se come microcosmo tutto ci� che � disseminato nelle cose. Questa situazione gli consente di conoscere la forza spirituale che tiene avvinto il mondo e di servirsene per operare azioni miracolose. Nasce cos� la magia, che � la scienza pi� alta perch� � quella che asservisce all'uomo tutte le potenze nascoste della natura. La scienza e l'arte dei maghi si rivolgono a tutti e tre i mondi: c'� quindi una magia naturale, una magia celeste e una magia religiosa o cerimoniale. La magia naturale insegna a servirsi delle cose corporee per effettuare azioni miracolose; la magia celeste si avvale delle formule dell'astronomia e degli influssi degli astri per operare miracoli; infine la magia religiosa o cerimoniale per lo stesso fine mette a partito le sostanze celesti e i demoni. Negli ultimi anni della sua vita Agrippa accentu� il carattere mistico della sua speculazione e condann� la scienza ritenendola una vera e propria peste dell'anima additando nella fede la sola via di salvezza. Ma in realt� rimase sempre fedele alla magia difendendone l'utilizzo per la sapienza. Teofrasto Paracelso: fu una delle pi� famose figure di maghi. Egli nacque il 10 novembre 1493 ad Einsiedeln in Svizzera, fu medico, chirurgo e riformatore della medicina in senso magico. Mor� a Salisvurgo nel 1541. Secondo Teofrasto l'uomo � stato creato per conoscere le azioni miracolose di Dio. Il suo compito � quello � perci� la ricerca. Ma la ricerca deve connettere insieme l'esperienza e la scienza per giungere ad una conoscenza vera e sicura. La ricerca intesa come unit� di teoria ed esperimento costituir� la nuova scienza. Questa ricerca ha in Teofrasto un carattere magico. Il principio che deve guidarla � la corrispondenza tra il macrocosmo e il microcosmo. Se vogliamo conoscere l'uomo, cio� il microcosmo, dobbiamo rivolgerci al macrocosmo, cio� al mondo. La medicina che ha lo scopo di conoscere l'uomo per conservargli la salute e liberarlo dalle malattie deve fondarsi su tutte le scienze che studiano sulla natura dell'universo. Questa � la riforma della medicina che Teofrasto tent� e che gli procur� l'odio dei colleghi medici ma anche di operare miracolose guarigioni. La medicina si fonda su quattro colonne che sono: 1) la teologia 2) la filosofia 3) l'astronomia 4) l'alchimia Tutte queste scienze hanno carattere magico. La teologia serve al medico per utilizzare l'influsso divino da cui tutto dipende; l'astrologia gli serve per utilizzare gli influssi celesti dai quali dipendono le malattie e le rispettive cure; l'alchimia gli serve per conoscere la quintessenza delle cose ed applicarla alla guarigione. Il mago con la forza della sua fede e della sua immaginazione esercita sullo spirito degli uomini o della natura un influsso che suscita potenze sconosciute e nascoste e giunge cos� a fare cose ritenute impossibili. Dal fiat divino � nata la materia originaria costituita da tre principi materiali, il solfo, il sale e il mercurio. Questi principi sono le specie primigenie della
materia e da essi sono costituiti i quattro elementi del mondo e in generale ogni corpo della natura. La forza che muove gli elementi � l'Archeus, lo spirito animatore. La quintessenza � uno dei quattro elementi che domina la costituzione delle cose e ne esprime la natura fondamentale. In essa sono riposti gli arcani, cio� la forza operante di un minerale, di una pietra preziosa o di una pianta; e di essa pertanto la medicina deve servirsi per operare le guarigioni.