I Linfomi
Dott. Renato Franco SC di Anatomia Patologica Direttore prof. Gerardo Botti Istituto dei Tumori Fondazione G. Pascale, Napoli
• 1mm<>2cm • linfonodi cervicali, ascellari, inguinali frequentemente palpabili nel bambino.
più
preauricolari, epitrocleari, sopraclaveari, poplitei, addominali, mediastinici
• linfonodi
aumentati di volume sempre patologici. • Stazioni linfonodali: Testa-collo: Preauricolari Retronucali Sottomandibolari Laterocervicali Torace: Sovraclaveare Ascellari Mediastinici Addome:
Arti:
Addomio-pelvici Iliaci Inguinali Epitrocleari Poplitei
Linfonodo Struttura 9 9 9 9
Organizzati in gruppi C. linfoidi C. immunologicamente attive C. stromali
9 Foto?
9 Foto?
Linfonodo Parenchima: Corticale 9
Popolato da linfociti B entrati nel LND attraverso le VEA
9
Follicoli primari
9
Follicoli secondari con centro germinativo
9
Il contatto con cellule vergini adeguate induce alla proliferazione del linfocita nel centro germinativo, da cui cellule attivate e cellule della memoria.
9
I linfociti non adeguati lasciano il linfonodo verso il circolo ematico
9
Cellule accessorie: 9 9 9 9
Macrofagi sinusali Tingible bodies Macrofagi della zona marginale Cellule dendritiche nei CG
9 Foto?
Linfonodo Parenchima: Paracorticale Popolato da linfociti T entrati nel LND attraverso le VEA Attivati proliferano determinando espansione della paracorticale Cellule accessorie: cellule interdigitate, tipo di APC
9 Foto?
Linfonodo Sinusoidi linfonodali 9 Seno sottocorticale 9 Seno corticale, difficile da visualizzare 9 Seno midollare
9 Foto?
Linfonodo Parenchima: Midollare Vasi ematici di grandi dimensione Cordoni midollari ricchi di cellule (plasmacellule e macrofagi) Ampi seni midollari
9 Foto?
Homing
Dopo la maturazione iniziale negli organo immunitari, cellule B e T vergini, --> sangue periferico--> LND e altri organi secondari Le sedi B dipendenti includono: Follicoli primari e secondari Presentazione antigenica Proliferazione e differenziazione Cordon midollari Rilascio di Ig da parte delle plasmacellule
Sedi T dipendenti sono le paracorticli La separazione da cellule B e T non è assoluta
MECCANISMI PATOGENETICI DELLA LINFOADENOMEGALIA
INTRINSECO
ESTRINSECO
Proliferazione dei linfociti o degli istiociti normalmente presenti nel linfonodo
Infiltrazione di cellule estrinseche nel linfonodo
MECCANISMO PATOGENETICO INTRINSECO DELLA LINFOADENOMEGALIA •Proliferazione dei linfociti e/o istiociti •ingorgo linfatico per aumentato flusso afferente e rallentamento del tempo di transito dei linfociti •attivazione e proliferazione antigene-dipendente dei linfociti: espansione aree B e T cellulari •iperplasia ed alterazione delle cellule istiocitarie
MECCANISMO PATOGENETICO ESTRINSECO DELLA LINFOADENOMEGALIA
•polimorfonucleati in corso di linfoadeniti batteriche •cellule leucemiche o di tumori solidi metastatizzati.
LINFOADENOMEGALIE Classificazione eziologica Reattive
Neoplastiche
-
infettive autoimmunitarie metaboliche tossico-medicamentose aspecifiche
LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Infettive
Cause virali
• • • • • • • • • •
mononucleosi infettiva (EBV) CMV adenovirus coxsachie HHV-6 morbillo rosolia varicella infezioni vie respiratorie AIDS
LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Infettive
• Staphilococcus aureus • Streptococco b-emolitico gr.A • Haemophilus influenzae tipo B • Micobatteri T e NT • Bartonella henselae (M. graffio di gatto) Cause batteriche • Corynebacterium diphtherie (difterite) • Brucella melitensis • Treponema pallidum (lue secondaria) • Leptospira interrogans (leptospirosi) • Francisella tularensis (tularemia)
LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Infettive Cause micotiche
Cause parassitarie
• Histoplasma capsulatum • Candida albicans • Sporothrix schenckii • • • •
Toxoplasma gondii Leishmania Plasmodi malarici Trypanosoma brucei
Iperplasia linfoide zone T e B dipendenti: toxoplasmosi mononucleosi infettiva linfoadeniti dermatopatiche Iperplasia follicolare e plasmocitosi (cellule B): iperplasia follicolare artrite reumatoide linfoadenite luetica AIDS stadio precoce Iperplasia paracorticale (cellule T): adeniti virali adeniti postvacciniche adeniti iatrogene (idantoina)
Iperplasia corticale MZ
LZ
DZ
Espansione della paracorticale
LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Neoplastiche •M. di Hodgkin •Linfoma non Hodgkin •Leucemie acute •Metastasi da tumori solidi
Linfoma di Hodgkin
Meno comune di NHL ~ 10,000 casi per anno Età di incidenza bimodale, con primo picco nella tarda adolescenza e secondo picco intorno ai 60 anni Diversamente dai NHL la componente neoplastica è minima. La diagnosi si basa sulla presenza della cellula di Hodgkin e delle sue varianti
Classificazione dei linfomi di Hodgkin Rye Classification Lymphocyte predominant-5%
REAL/WHO Classification Lymphocyte predominance, nodular
Nodular sclerosis-70% Mixed cellularity-20% Lymphocyte depleted-5%
Classical HL Lymphocyte rich classical HL Nodular sclerosis Mixed cellularity Lymphocyte depletion Unclassifiable classical HL
Linfoma di Hodgkin sottotipo istologico
Sclerosi nodulare L’istotipo più comune Mediastino, collo Capsula fibrotica con bande sepimentanti la neoplasia Varainte lacunare della cellula di Reed Sternberg
Cellularità mista Malattia più avanzata Pazienti anziani Più cellule R-S, eosinofili, plasmacellule Varianti mononucleari di cellule di R-S Deplezione linfocitaria Retroperitoneo, pazieti anziani Perdita di linfociti Più aggressiva
Predominanza linfocitaria Generalmente malattia limitata (collo di giovani adulti) Cellule L&H o cellula “popcorn”
Studi ancillari
Pattern di diffusione
Il linfoma di Hodgkin si diffonde per continuità
Prognosi Tasso di cura oltre 80%
Patobiologia
Eziologia ancora ignota Cellula B alterata 30% EBV è riscontrato nella cellula RS
Linfoma di Hodgkin: un problema biologico
Microarrays tissutali: analisi di una popolazione eterogenea (Hodgkin’s)
High-throughput tissue microarray analysis of G1-cyclin alterations in classical Hodgkin's lymphoma indicates overexpression of cyclin E1. Tzankov A, Zimpfer A, Lugli A, Krugmann J, Went P, Schraml P, Maurer R, Ascani S, Pileri S, Geley S, Dirnhofer S. J Pathol. 2003 Feb;199(2):201-7.
Reed Sternberg cells
Linfomi Non Hodgkin
Neoplasie linfoidi che interessano primariamente le sedi dell’ “homing” linfoide normale LND MILZA M.A.L.T. 40.000 casi/anno, 20000 morti/anno
Aspetti clinici
Massa senza dolore Compressione ed infiltrazione di organi vicini Interferenza con le funzioni normali, nel caso di infiltrazione di altri organi Sintomi sitemici
Febbre Sudorazione notturna Perdita di pero
Quadro leucemico se c’è infiltrazione midollare
Precedenti classificazioni
Rapaport Kiel WF
R.E.A.L./W.H.O. Classification
REAL/WHO è una classificazione clinicopatologica complessa
Cell lineage: B v T v NK v Histiocytic
Stadio di maturazione della presunta controparte normale. Include caratteristiche immunologiche e molecolari e non solo morfologiche Include anche leucemie linfoidi
LINFOMI B
LINFOMI T
•Leucemia/linfoma da precursori Blinfocitari Leucemia linfatica cronica a cellule B/linfoma a piccoli linfociti Leucemia prolinfocitica B Linfoma linfoplasmocitoide Linfoma a cellule mantellari Linfoma centrofollicolare: a piccole cellule, a grandi cellule, diffuso a piccole cellule Linfoma B della zona marginale: extranodale (MALT), a cellule monocitoidi, splenico (con o senza linfociti villosi) Leucemia a cellule capellute Mieloma multiplo Linfoma B diffuso a grandi cellule Linfoma B a grandi cellule primitivo del mediastino Linfoma di Burkitt Linfoma B ad alto grado simil-Burkitt
Leucemia/linfoma da precursori Tlinfocitari Leucemia linfatica cronica a cellule T Leucemia prolinfocitica T Leucemia a grandi linfociti granulari: a linfociti T, o tipo NK Micosi fungoide/sindrome di Sezary Linfomi periferici a cellule T: cellule medie, misto (medie e grandi), grandi; cellule linfoepiteliodi; linfoma T associato a panniculite sottocutanea Linfoma epatosplenico a linfociti T g/d Linfoma T angioimmunoblastico Linfoma angiocentrico Linfoma T intestinale (associato o meno a enteropatia) Leucemia/linfoma a cellule T dell’adulto Linfoma anaplastico Ki+ a grandi cellule: a cellule T, null, tipo “non Hodgkin
WHO 2000.
Origine delle malattie linfoproliferative: la visione morfologica
REAL/WHO classificationossatura
Neoplasie B cellulari
Neoplasie T/NK cellulari
Precursori B cellulari- correlati a leucemie acute Linfomi B cellulari periferici- la maggior parte dei linfomi Precursori T cellulari Linfomi T/NK periferici
Linfoma di Hodgkin
Frequenza
NHL
Composti da cellule che hanno perso la capacità di completare il progetto di differenziazione. Ricapitolano la biologia e l’immunofenotipo della cellula normale da cui deriva Ai diversi aspetti citologici ed immunofenotipidi riconoscibili nei diversi stadi di maturazione della maturazione della normale cellula linfoide corrispondono diversi tipi di linfoma Due prinicipali tipi clinici Linfomi Indolenti Linfomi Aggressivi
Linfomi Indolenti
Caratterizzati da processi di apoptosi difettivi Deriavanti da stadi di maturazione cellulare, caratterizzati da lenta crescita Spesso già diffusi alla diagnosi Storia naturale lunga, sopravvivenza mediana >5 anni Rispondono generalmente a chemio e radio-terapia Generalemte ricadono, ma rispondono ad altre terapie Allo stato sono considerati incurabili, tranne che in caso di Malattia localizzata Trapianto di midollo
Linfomi Aggressivi
Caratterizzati da processi difettivi di controllo del ciclo cellulare Derivanti da stadi d maturazione cellulare, caratterizzati da rapido accrescimento cellulare Più spesso localizzati Più spesso extranodali Breve storia naturale; sopravvienza mediana = 2 anni Richiede terapie aggressive per la remissione Curabile in alcuni casi Approssimativamente 30-40% tra gli adulti 50-80% tra i bambini/adolescenti
Indolenti
SLL/CLL Linfoma follicolare, Gradi 1/2 Linfoma MALT-type Linfoma nodale della zona marginale Linfoma splenico della zona marginale Hairy cell leukemia Linfoma Linfoplasmacitico Mieloma Plasmacitoma Linfoma cutaneo T Linfoma cutaneo CD30+
Aggressivi
Leucemia B prolinfocitica Linfoma diffuso a grandi cellule B Linfoma di Burkitt Linfoma mantellare Linfoma anaplastico t/null Linfomi T periferici
Stadiazione
Definisce l’estensione, determinando la scelta terapeutica Esame clinico, esami strumentali e biopsia midollare Sistema di staging di Ann Arbor Sintomi B - febbre, perdita di peso > 10% , sudorazone notturna
Staging table
Prognosi
International prognostic index
International Prognostic Index 1
Survival curves
Neoplasie dei precursori B cellulari
Linfoma/leucemia dei Precursori B cellulari Deriva da celule allo stadio linfoblastico di differenziazione, antigene- independente della cellula B (normalmente midollare) Leucemia con o senza coinvolgimento linfonodale Trattate come leucemie acute 80% il tasso di cura tra I bambini 20-30% il tasso di cura tra gli adulti, per la presenza di alterazioni citogentiche correlate con maggiore aggressività (es. Cromosoma Philadelfia)
Linfomi B periferici [Derivano dai diversi stadi di maturazione e differenziazione antigene- dependente della cellula B
Neoplasie Periferiche B-cellulari
SLL/CLL- cellula B vergine Leucemia prolinfocitica- una variante clinica più aggressiva della precedente Linfoma linfoplasmacitico- cellula della risposta immune primaria Linfoma della zona mantellare- cellule della zona mantellare intorno ai follicoli Linfoma foliclare-cellule del follicolo Linfoma della zona marginale extranodale- cellule del MALT Linfoma della zona mantellare nodale- zona mantellare nel linfonodo Linfoma della zona mantellare nodale- zona mantellare nella milza Leucemia a cellule capellute- cellula pre-plasmacellulal Linfoma diffuso a grandi cellule-cellule post-germinalei Linfoma di Burkitt Mieloma- plasmacellule midollari Plasmacitoma- plasmacellule extramidollari
Linfoma Follicolare
Clinica Tra I più frequenti linfomi >40 anni (età mediana 59 anni) Generalmente diffuso alla diagnosi Risponde alla terapia Ricade frequentemente OAS a 5 anni=72% Possibile trasformazione in tipi più aggressivi (DLBCL) G3 ha una prognosi sovrapponibile a quella dei DLBCL
Patogenesi: t(14;18)(q32, q21) Overespressione della proteina antiapoptotica anti-apoptotic protein Bcl2
Linfoma follicolare
Diagnosi Pattern follicolare Piccole e grandi cellule, clivate e non Positive:Monoclonal light chain, CD19, CD10, bcl6, Bcl2 Negativi: CD5, Cyclin D1/Bcl1
PCR e FISH per t(14;18)
Table X: Indolent B cell lymphomas
Frequency (% all lymphomas Age of onset median Stage at Presentation Response to Therapy
5 yr survival Predominant site presentation Pattern of nodal Infiltration Benign cell Equivalent
Dominant cell type
Immunopheno -type
Molecular Pathogenesis
Follicular Lymphoma (Grade I) 22%
Marginal zone Lymphoma
Small lymphocytic lymphoma/CLL
8
7
59
61
65
Stage III/IV Disseminated Good to most treatments, but incurable short of transplant 72%
Stage I
Stage IV
Frequently curable
Similar to Follicular lymphoma
74%
51%
Nodal
Extranodal
Marrow/nodal
Follicular
Diffuse
Diffuse
Germinal center small cleaved cell Small cleaved cell in most cases, but can be large cell Positive: CD19 CD10, Bcl2+ Negative: CD5-
Marginal zone Lymphocyte
Virgin B cell
Mix of small lymphocytes, plasma cells
t(14;18) Bcl2/JH
t(11;18), Trisomy 3
Small lymphocytes with round nucleus Positive: CD19, CD5 CD23 Negative: CD10 Trisomy 12
Positive: CD19, Bcl2 Negative: CD10, CD5
Linfoma Diffuso a grandi cellule B
Clinica 30% NHL Età mediana 64 anni Frequentemente localizzata Rapida crescita della massa neoplastica 40% curabile con terapie aggressive/ trapianto delle cellule staminali Patogenesi Diverse anomalie citogenetiche, ma nessuna specifica
Diffuse Large B cell lymphoma
Diagnosi Patern diffuso Grandi cellule, con nucleo ovale o inciso, cromatina dispersa e 1-3 nucleoli Immunofenotipo dlela cellula B
Linfoma di Burkitt
Clinica 3% dei linfomi Età mediana 31 anni Identificato in Africa da Thomas Burkitt Associato a EBV Localizzazione alla mmandibola N paesi occidentali si presenta nella regione ileocecal
~70-80% dei bambini sono curabili così come il 40% degli adulti
Patogenesi: t(8;14), con overespressione dell’oncogene myc, un regolatore del ciclo cellulare
Origine delle malattie linfoproliferative: il correlato molecolare
Biologia Molecolare. Il profilo di espressione genica identifica sottotipi prognostici di linfoma diffuso a grandi cellule
Nature 403, 503 - 511 (03 February 2000); doi:10.1038/35000501
Distinct types of diffuse large B-cell lymphoma identified by gene expression profiling ASH A. ALIZADEH*†, MICHAEL B. EISEN†‡, R. ERIC DAVIS CHI MA , IZIDORE S. LOSSOS¶, ANDREAS ROSENWALD, JENNIFER C. BOLDRICK*, HAJEER SABET, TRUC TRAN, XIN YU , JOHN I. POWELL#, LIMING YANG#, GERALD E. MARTI§, TROY MOORE , JAMES HUDSON JR , LISHENG LU**, DAVID B. LEWIS**, ROBERT TIBSHIRANI††, GAVIN SHERLOCK‡, WING C. CHAN, TIMOTHY C. GREINER , ENNIS D. WEISENBURGER , JAMES O. ARMITAGE‡‡, ROGER WARNKE¶¶, RONALD LEVY, WYNDHAM WILSON, MICHAEL R. GREVER, JOHN C. BYRD, DAVID BOTSTEIN‡, PATRICK O. BROWN*,18 & LOUIS M. STAUDT
Linfoma di Burkitt
Diagnosi L’equivalente benigno è la piccola cellula non clivata replicante del centro germinale Pattern diffuso Alto indice mitotico; Enorme numero di macrofagi (aspetto a cielo stellato) Citologia: nucleo rotondeggiante Immunophenotype: Positive: CD20, CD10 Negative: CD5
Linfoma mantellare
Clinica 6% dei linfomi Età mediana 63 anni Generalmente disseminato alla diagnosi Scarsa risposta alla terpia OAS 27% a 5 anni Patogenesi t(11;14) overespressione di ciclina d1, regolatore del ciclo cellulare
Linfoma della zona mantellare
Diagnosi Controparte benigna zona mantellare Cellula rotondeggiante Pattern diffuso Immunofenotipope: Positivi: CD20, CD5, Ciclina d1and Bcl2 Negativi CD10, CD23
Una selezione di 20 geni costituisce una “Proliferation Signature” di valore prognostico nei linfomi mantellari
The proliferation gene expression signature is a quantitative integrator of oncogenic events that predicts survival in mantle cell lymphoma A. Rosenwald, et. al. CANCER CELL : 2003. 3:185-197
Linfoma dei precursori T cellulari
Clinica adolescenti Si presenta come una leucemia o con massa mediastinica +/- coinvolgimento midollare curabile: ~70%
Linfoma dei precursori T cellulari
diagnosi
Controparte benigna cellule T vergini del timo Pattern diffuso Citologia blastica con nucleo ovalare Markers T
Linfomi T
Prevalentemente leucemici/disseminati Leucemia dei prolinfociti T Leucemia a grandi cellule granulari Leucemia a cellule NK Leucemia/linfoma a cellule T dell’adulto Prevalentemente nodali Linfoma T angioimmunoblastico Linfoma T periferico, non specificato Linfoma T/Null anaplastico
Prevalentemente extranodale Micosi fungoide Sindrome di Sezary Linfoma cutaneo CD30+ Linfoma T panniculitico Linfoma NK/T, nasale e nasal-type Linfoma intestinale T Linfoma T epatosplenico
Aspetti chiave dei linfomi T
Clinica 20% di tutti I linfomi Spesso extranodali La maggior parte a scarsa prognosi Patogenesi: Anaplastic large cell lymphoma- t(2;5): gene ALK1 Linfom T epatosplenico Isocromosoma 7
Diagnosi Anaplastic large cell lymphoma --> OAS 77% 5 year survival Micosis fungoide, indolente Immunofenotipo Variabile espressione dei markers T cellulari
Studi ancillari
Studi immunologici Citofluorimetria Immunoistochimica Metodiche di biologia molecolare PCR FISH Strategia
I linfomi riproducono l’immunobiologia della controparte normale Tale riproduzione può essere aberrante L’espressione normal o aberrante può essere usata per : Determinare lineage, B versus T versus NK Detectare la clonalità Identificare la malignità in caso di perdita o aberrante espressione di determinati antigeni Identificare il sottotipo di linfoma
Antigeni di superficie
La risposta immunitaria richiede il contributo di numerosi fattori che si trovano sulla mambrna plasmatica delle cellule immunocompetenti Sono classificati in B associati, T associati, associati all’attivazione e recettori di chemochine L’espressione è variabile in rapporto alla sequenza di maturazione linfoide Catalogati in CD - clusters of differentiation – seguito da un numero
B cell antigen expression
T cell antigen expression
Tecniche immunologiche
Flow cytometry Immunoistochimica
IMMUNOISTOCHIMICA
Il fenotipo delle malattie linfoproliferative: classificazione diagnostica con significato terapeutico Lymphoma
Surface immunoglobulin
CD5 CD10 CD20 CD23 CD43 CD103 Cyclin D1
Chronic lymphocytic leukaemia or small lymphocytic lymphoma
+
+
–
+
+
+
–
+/–
Hairy–cell leukaemia
+
–
–
+
–
+
++
+/–
Follicular lymphoma
+
–
+
+
+/–
–
–
–
Mantle–cell lymphoma
+
+
–
+
–
+
–
+
Diffuse large B–cell lymphoma
+/–
–
+/–
+
NA
+/–
NA
–
Burkitt's lymphoma
+
–
+
+
–
–
NA
–
MALT lymphoma + – – + +/– +/– – – ++, More than 95% positive; +, More than 90% positive; +/–, 10–90% positive; –, less than 10% positive; NA, not applicable; MALT, mucosa-associated lymphoid tissue.
Tecniche molecolari
Clonalità Riarrangiamenti cromosomici
IgL riarrangiato IgH riarrangiato
TdT
TdT mu
TdT
B progenitrice
Pre-pre-B
Pre-B
B immatura
Mantello Midollo osseo
B matura
B attivata
Plasmacel.
Centro germinativo Tessuto linfoide Sangue periférico TCR alfa riarrangiato
TCR beta riarrangiato TCR gamma riarrangiato TCR delta deleto TCR delta riarrangiato
CD3 TdT CD3 TdT
CD3 TdT
CD3 TdT
Protimocito
Timocito immaturo
Timocito comúne
TdT Céllula linfoide proecursore
Midollo osseo
Timo (corticale)
Timocito maturo
CD3 TdT Timo (midollare)
Linfocito TH T maturo
Linfocito TS Sangue periférico Tessuto linfoide
Clonalità dei processi linfoproliferativi
+H
3N
+H
3N
3N
+H
3N
CL
L
VL
V
+H
CL
Tutte le neoplasia sono proliferazioni clonali Tutte le cellule B e T presentano riarrangiamento genico del recettore antigenico CL
Vα
Vβ
Cα
Cβ
-S -S -
-S -S
CL
-S-S-
COO¯
COO¯
-S-S-
CH
CH
COO¯
COO¯
Ig
TCR
Recettore antigenico +H
3N +H
CL V
L
VL -S -S -
-S -S
CL
CL
• 2 catene leggere: kappa o lambda • 2 catene pesanti: μ (IgM) δ (IgD) γ (IgG) α (IgA) ε (IgE) • Regioni variabili (V) e constanti (C)
3N
3N
CL
Cellule B: Immunoglobulina
+H +H
-S-S-
COO¯
COO¯
-S-S-
CH
CH
COO¯
COO¯
Cellule T: Recettore della Cellula T (TCR) • Proteina di membrana • Eterodímeri: • Catene α/β (95 %) • Catene γ/δ (5 %) • Regioni variabili (V) e constanti (C) • Si associa alla molecola CD3
Vα
Vβ
Cα
Cβ
TCR
γδε
CD3
3N
Organizzazione genomica dei geni delle Ig e TCR IgH 14q32 Igκ 2p11 Igλ 22q11 TCR α/δ 14q11 TCR β 7q34 TCR γ 7p15
VH1 VH2 .... VHn
DH1-15
JH1-6
VK1 VK2 .... VKn
JK1-5
CK
Vλ1 Vλ2 .... Vλn
Vα1 Vα2 ...Vαn
Vβ1 Vβ2 ....Vβn
J C1 J C2 J C 3
Vδ1 Vδ2 ...Vδn
Dβ 1
Jβ1
V1 V2 ..... V8 VA V9 V10 VB V11 V12
Dδ
J C4
Jδ
C β1
Cμ Cδ Cγ3Cγ1Cε1Cα1Cγ2Cγ4CεCα2
J C5
Cδ
J C6
Jαn
Dβ 2
Jβ2
Jγ1 C γ1
Jγ2 C γ2
123
12
Cα
Cβ2
Riarrangiamento di TCRγ : primers Región
Secuencia
TCR V2
5’ CTTCCTGCAGATGACTCCTACAACTCCAAGGTTG 3’
TCR V3
5’ CTTCCTGCAGATGACGTCTCCACCGCAAGGGATG 3’
TCR V4
5’ TCCCCTGCAGATGACTCCTACACCTCCAGCGTTG 3’
TCR V5
5’ TTCCTGCAGATGACGTCTCCAACTCAAAGGATG 3’
TCR V8
5’ CTTCCTCGAGATGACTCCTACAACTCCAGGGTTG 3’
TCR V9
5’ GGNACTGCAGGAAAGGAATCTGGCATTCCG 3’
TCR V10
5’ CTCTGCAGAATCCGCAGCTCGACGCAGCA 3’
TCR V11
5’ CACTGCAGGCTCAAGATTGCTCAGGTGGG 3’
TCR V12
5’ ACTCTGCAGCCTCTTGGGCACTGCTCTAAA 3’
Jγ 1.3, 2.2
5’ AAGTGTTGTTCCACTGCCAAA 3’
Jγ 1.1, 2.1
5’ AGTTACTATGAGC(T/C)TAGTCCC 3’
Jγ 1.2
5’ TGTAATGATAAGCTTTGTTCC 3’
V1 V2 ..... V8 VA V9 V10 VB V11 V12
5’
3’
Mix I, Mix II
Mix I: V2, 8 + V3 + V4 + V9 Mix II: V5 + V10 + V11 + V12 Mix III: Jγ1 - Jγ2
PCR 1: Mix I + III : Tm 59ºC PCR 2: Mix II + III : Tm 55ºC 170-200 pb
Jγ1 C γ1
Jγ2 C γ2
123
12
3’
5’
Mix III
Organizzazione e riarrangiameno dei geni IgH VH1 VH2 .... VHn
DH1-15
Cμ Cδ Cγ3Cγ1Cε1Cα1Cγ2Cγ4CεCα2
JH1-6
1o riarrangiamento
VH1 VH2 .... VHn
Cμ Cδ Cγ3Cγ1Cε1Cα1Cγ2Cγ4CεCα2
DJ
2º riarrangiamento
VDJ
VH
Cμ Cδ Cγ3Cγ1Cε1Cα1Cγ2Cγ4CεCα2
DHDH N
JH N
Cμ
Struttura della regione variabile del gene IgH N
N
Fr1 CDRI Fr2 CDRII Fr3 CDRIII Fr4 VH
DH
JH
•Zone ipervariabili: Regioni Determinanti la Complementarietà (CDR) •Zone più consevate: Framework (Fr) •Inserzioni “N” •Regioni di unione (J)
Primers per detectare il riarrangiamento monoclonale di IgH Regione
Sequenza
CDRII (Fr2)
5’ TGG(A/G)TCCG(C/A)CAG(G/C)C(T/C)(T/C)CNGG 3’
CDRIII (Fr3)
5’ ACACGGC(C/T)(G/C)TGTATTACTGT 3’
JH
5’ TGAGGAGACGGTGACC 3’
VH Fr1
Fr2
N DH N
CDRII
Fr3 5’
5’
CDRIII 3’
3’
CDRII: 230-300 pb CDRIII: 70-150 pb
JH
CH
Fr4 3’
5’
3’
5’
PCR
Riarrangiamento di IgH Pattern di clonalità:
Riarrangiamento policlonale
Riarrangiamento monoclonale
Riarrangiamento oligoclonale
LYMPHOMA- SPECIFIC GENETIC ALTERATIONS (GATEKEEPER GENE). LYM PHOM A
GEN
TRANSLOC. IgH
FUNCTION
Follicular
Bcl2
Apoptosis Inhibitor
Mantle
Cyclin D1 IgH
DLBCL
Bcl6
IgH
Prom otes G1/S transition. GC Form ation
Lp Im
Pax5
IgH
Hom eobox
M ALT
API2
11;18
Apoptosis reg
M ALT
Bcl10
IgH
Apoptosis inhibitor
Burkitt
c-m yc
Ig genes Transcription factor
La diagnosi morfologica Linfoma di Burkitt
Linfoma follicolare
L’immunoistochimica acquisisce un nuovo ruolo Espressione di bcl-2 in un linfonodo normale
Espressione di bcl2 in un linfoma follicolare
Follicular lymphoma
Mantle cell lymphoma
CyclinD1
Bcl2
La morfologia guida l’indagine citogenetica e molecolare
t(8;14) nei Burkitt 1976
Cloning of C-Myc
1982
Cloning of bcl-2
1987
FISH: Applicazioni in oncologia Diagnosi
Valore prognostico
Target terapeutico
FISH
FISH in ematopatologia Diagnosi
Valore prognostico
Applicazioni Terapeutiche??
FISH
Traslocazioni: linfomi e leucemie Leucemie:
BCR/ABL [t(9;22) M-BCR] BCR/ABL [t(9;22) m-BCR BCR/ABL [t(9;22) µ-BCR] AML1/ETO [t(8;21)] PML/RAR [t(15;17)] CBFß/MYH11 [inv(16)] MLL/AF4 [t(4;11)] E2A/PBX1 [t(1;19)] TEL/AML1 [t(12;21)] DEK-CAN [t(6;9)]
Linfomi: ALK/NPM [t(2;5)]
BCL2/IgH [t(14;18) MBR] BCL2/IgH [t(14;18) mcr] BCL1/IgH [t(11;14) MTC] API2/MLT [t(11;18)]
FISH: leucemie Traslocazioni
• t (9;22) o bcr/abl nelle LMC (leucemie mieloidi croniche) • t (15;17) o PML/RARA nelle LE (leucemie acute) • t (12;21) o TEL/AML1 nelle LA (leucemie acute B)
Trisomie e monosomie
•trisomia cr.8 : nelle leucemie mielocitiche acute •trisomia cr.12: nella leucemia linfocitica acuta •monosomia cr.7: nei disordini mieloproliferativi
Delezioni
-20q nei disordini mieloproliferativi -5q nelle leucemie mieloidi acute
FISH: linfomi Traslocazioni • t (14,18) linfoma follicolare • t (11; 14) linfoma mantellare • t (11; 18)(q31;q31) & t(14;18)(q21;q31) linfoma marginale extranodale tipo MALT • t che coinvolgono il gene bcl6 • t(2;5) linfoma anaplastico •T(8;14) linfoma di Burkitt
Differenziazione linfoide B IgL riarrangiato IgH riarrangiato
TdT
TdT
Cellula B progenitrice
Cellula Pre-pre-B
HLA-DR CD34
HLA-DR CD34 CD19 CD22 CD10
TdT mu Cellula Pre-B HLA-DR CD34 CD19 CD22 CD10 CD20 CD79a
Cellula B immatura
Cellula B matura
HLA-DR CD19 CD22 CD20 CD21 CD5 SIgM CD79a
HLA-DR CD19 CD22 CD20 CD21 SIgM,D CD79a
Mantello Midollo osseo
Cellula B attivata HLA-DR CD19 CD22 CD20 SIgM,G, A CD79a
Plasmacellula HLA-DR CD38 CD79a
Centro germinativo Tessuto linfoide Sangue periferico
Linfoma mantellare T(11;14)
Linfoma follicolare T(14;18) DLBCL T(bcl6)
traslocazioni Cromosomi normali
traslocazione
FISH Diagnosi • Dubbia diagnosi anatomopatologica 9Fenotipo ambiguo 9IHC non convincente
• Follow-up dei pazienti con diagnosi “molecolare” certa
Caso 1
CD23
bcl2
FISH t(14;18) Cro 18q21 (BCL2 SpectrumOrange*)
Cro 14q32 (IGH SpectrumGreen*) t (14;18)
Diagnosi:Linfoma follicolare *
Sonde Vysis: LSI IGH SpectrumGreen / LSI BCL2 SpectrumOrange
Linfoma follicolare (LF): PCR t(14;18) FISH
t(14;18) PCR
# Cnt+
# # Caso 1
•Splenomegalia: CM 25X16X9 •MO: infiltrazione neoplastica •Splenectomia diagnostica e terapeutica
Caso 2
Ciclina D1
CD5
FISH t(11;14) t (11;14)(q13;q32,3)
Cro 11q13 (CCND1 SpectrumOrange*)
Cro 14q32,3 (IgH SpectrumGreen*)
Diagnosi:Linfoma Mantellare *
Sonde Vysis: LSI IgH SpectrumGreen / LSI CCND1 SpectrumOrange
Linfoma mantellare :PCR
Caso 2
Foto t(11;14) FISH
Ctr+
Foto t(11;14) PCR
FISH Prognosi •Linfomi 9t(11;18) associata a bcl10 nucleare MALT lymphoma 9t(14;18) (q21,q31) MALT Lymphoma 917p del, 13q del, 11q del e trisomia 12 in SLL/LLC
T(11;18)(q21,q21)
frequente in casi di MALTomi gastrici localmente avanzati
Frequente associazione con BCl10 nucleare
Frequente associazione con MALTomi H. pylori negativi
Non responder all’eradicazone di H. pylori Liu H, et al. Blood 2001; 98:1182-1187 Ye H, et al, Blood 2003; 101:2547-2550
SLL/LLC
17p del (p53): pz con ridotti intervalli liberi da trattamento 13 q del (RB? E LAMP1): pz con aumentati intervalli liberi da trattamento
11 q del (ATM): pazienti con avanzato stato di malattia Dohner H, N Engl J Med 2000; 343:1910-6.
11q del
11q green 17p orange
13 q orange(q14.3) e aqua (q34) 12 cep green