I GENI REPORTER -Sono geni che codificano un prodotto la cui attività è facilmente rilevabile e quantificabile, privi della regione del promotore. -Vengono posti a valle di una regione del promotore che normalmente controlla geni diversi -L’attività della proteina codificata da gene reporter indica l’avvenuta attivazione del promotore
lacZ
Spettrofotometro
La LUCIFERASI
luciferasi
luciferina
Luciferasi ATP + D-luciferina + O2---------> oxyluciferina + AMP + PPi + CO2 + luce
LUMINOMETRO
La GREEN FLUORESCENT PROTEIN (GFP) e i suoi derivati
Aequorea victorea
Prof. Osamu Shimomura
Centro attivo della gfp
Mutando la proteina o il centro attivo si sono prodotte gfp che emettono diverse bioluminescenze
La PEROSSIDASI
luminometro
luminolo
I geni reporter possono anche essere anche usati per produrre proteine di fusione per seguire la localizzazione di una proteina nei tessuti o a livello subcellulare
ALCUNE APPLICAZIONI DEI GENI REPORTER
-isolamento di NUOVE REGIONI DI REGOLAZIONE DELLA TRASCRIZIONE da library genomiche
-valutazione dell’ATTIVITA’ DI UN TRANSATTIVATORE TRASCRIZIONALE
-individuazione di proteine che interagiscono tra di loro in vivo: IL DOPPIO IBRIDO NEL LIEVITO
Uso dei geni reporter per L’ISOLAMENTO DI NUOVE REGIONI DI REGOLAZIONE DELLA TRASCRIZIONE DA UNA LIBRARY GENOMICA
Scannerizzazione di una regione del promotore alla ricerca di sequenze regolatrici, attracerso mutagenesi
DAL GENE ALLA PROTEINA………………………E RITORNO
I TRANSATTIVATORI TRASCRIZIONALI Proteine che controllano la trascrizione agendo in TRANS, legandosi alle sequenze regolatrici di un gene, che agiscono invece in CIS, reclutando sulla TATA box l’apparato trascrizionale basale
Per svolgere questa funzione sono essenziali due domini
1)
DOMINIO DI LEGAME SPECIFICO AL DNA
2)
DOMINIO DI ATTIVAZIONE
1) IL DOMINIO CHE LEGA IL DNA (DBD)
La selettività del transattivatore risiede nel riconoscimento di sequenze nucleotidiche specifiche (elementi regolatori):
a) Riconoscimento di distorsioni dell’elica dipendenti dalla sequenza nucleotidica Elica ideale: 36°° di giro d’elica tra due coppie di basi adiacenti (10 coppie di basi per giro completo)
Es: AAAANNN
La geometria della doppia elica dipende dalla sequenza nucleotidica
b) Riconoscimento delle informazioni chimiche offerte dal bordo della doppia elica (solco maggiore)
Interazioni tipiche tra aa del DBD e gruppi chimici delle basi del DNA esposti Lungo il solco maggiore del sito riconosciuto dal transattivatore
Arg-G
Asn-A
Il DBD interagisce con circa 20 nucleotidi, in modo da intraprendere una interazione estremamente FORTE e SPECIFICA
NAME Bacteria lac repressor CAP lambda repressor Yeast Gal4 Matα α2 Gcn4 Drosophila Kruppel Bicoid Mammals Sp1
DNA SEQUENCE RECOGNIZED* 5′′AATTGTGAGCGGATAACAATT 3′′TTAACACTCGCCTATTGTTAA TGTGAGTTAGCTCACT ACACTCAATCGAGTGA TATCACCGCCAGAGGTA ATAGTGGCGGTCTCCAT CGGAGGACTGTCCTCCG GCCTCCTGACAGGAGGC CATGTAATT GTACATTAA ATGACTCAT TACTGAGTA AACGGGTTAA TTGCCCAATT GGGATTAGA CCCTAATCT
GGGCGG CCCGCC Oct-1 Pou domain ATGCAAAT TACGTTTA GATA-1 TGATAG ACTATC MyoD CAAATG GTTTAC p53 GGGCAAGTCT CCCGTTCAGA •Each protein in this table can recognize a set of closely related DNA sequences; for convenience, only one recognition •sequence, rather than a consensus sequence, is given for each protein.
Sebbene ciascun esempio di riconoscimento proteina-DNA sia unico nei dettagli esistono delle serie di motivi strutturali che legano il DNA
-ELICA-GIRO-ELICA
Es: i GENI OMEOTICI
DITA DI ZINCO
CERNIERA DI LEUCINE
ELICA-ANSA-ELICA
L’ETERODIMERIZZAZIONE ESPANDE IL REPERTORIO DI SEQUENZE DI DNA RICONOSCIUTE DA PROTEINE CHE REGOLANO I GENI
repressore
2) IL DOMINIO DI ATTIVAZIONE -La sua funzione è quella di attrarre, modificare e posizionare l’apparato trascrizionale basale (TFII + RNApol II) -può avere una configurazione non strutturata finchè non entra in contatto con una proteina co-attivatrice
I transattivatori trascrizionali modificano la struttura locale della cromatina A) B)
Dirigendo l’iperacetilazione degli istoni a livello delle sequenze che regolano la trascrizione Reclutando complessi proteici di rimodellamento della cromatina
A) La iperacetilazione degli istoni attenua la carica positiva delle code istoniche
B) I complessi di rimodellamento della cromatina permettono lo scorrimento del nucleosoma
L’effetto dell’interazionetra attivatori sulla trascrizione è cooperativo
Più transattivatori possono cooperare per stimolare l’assemblaggio dei complessi di inizio, combinandosi in modo da determinare espressione cellulo-specifica
epatocita
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Regolazione dell’attività dei transattivatori trascrizionali negli eucarioti superiori Segnali provenienti dall’esterno/interno della cellula modificano l’espressione genica nodulando l’attività dei transattivatori trascrizionali
Un unico transattivatore trascrizionale può tenere sotto controllo molti geni, in modo da poter coordinare risposte integrate e complesse agli stimoli esterni
L’adattamento all’ipossia
EFFETTI A BREVE TERMINE
*EFFETTI A LUNGO TERMINE
-Incremento della frequenza respiratoria
-Incremento del numero degli eritrociti
-Aumento del flusso circolatorio
-Proliferazione dei capillari
-Aumento della glicolisi
HIF1α α (Fattore Inducibile dall’Ipossia 1α α)
HIF1α α
Tirosina idrossilasi (sintesi catecolamine)
*Epo
Enzimi glicolisi
eritropioesi
vasocostrizione periferica frequenza cardiaca broncodilatazione glicogenolisi
*VEGF angiogenesi
Enzimi trasporto glucosio
IPOSSIA (Sensore dell’O2)
Trascrizione e traduzione degradazione
HIF1α α
ub
HIF1α α HIF1β β HIF1β β
NORMOSSIA
NF-KB: il grande integratore della risposta allo stress
Degradazione di IkB
STRESS
p53
Il dominio caldo per le mutazioni è il DBD: alterazioni, sia della struttura del DBD, sia degli aa che legano direttamente il DBD
Regolazione dell’attività di p53
1)
MDM2: segnala p53 per l’ubiquitinazione
degradazione
Cinasi attivate dal danno al DNA
reclutamento del macchinario replicativo
Sensori del danno al DNA: attivano specifiche cinasi che modificano la regione di legame a MDM2: stabilizzazione dell’emivita e accumulo di p53
2) La localizzazione subcellulare
NES: Sequenza di Esportazione dal Nucleo (compresa nel dominio di tetramerizzazione) NLS: Sequenza di Localizzazione Nucleare La tetramerizzazione maschera l’NES
p53 entra nel nucleo
3) Le modificazioni covalenti Fosforilazioni e acetilazioni del carbossiterminale
VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DI UN TRANSATTIVATORE TRASCRIZIONALE (es: p53)
pMDM2
1) Trasfezione delle cellule col vettore 2) Applicazione dello stimolo (es: irradiazione = danno al DNA) 3) Misurazione dell’attività del gene reporter
Es: stimolo infiammatorio
p53
Si clona a monte del gene reporter la sequenza regolatrice prelevata da un gene attivato dal transattivatore oggetto di studio
Molte vie di trasduzione del segnale avvengono per interazione di proteine, senza necessità di modificazioni covalenti
Esempio: le vie che conducono all’APOPTOSI I RECETTORI DELLA MORTE DEPRIVAZIONE DI GF DEPRIVAZIONE DI CITOCHINE
LA VIA DEL MITOCONDRIO
La via dei RECETTORI DELLA MORTE
Il ligando induce trimerizzazione del recettore
DD= dominio di morte /MORT1
DED= dominio effettore della morte
APOPTOSI
La VIA DEL MITOCONDRIO
p53
Danno genotossico
Come si scoprono le interazioni tra proteine?
IL DOPPIO IBRIDO NEL LIEVITO
GAL4 di S.cerevisiae: transattivatore necessario per l’espressione di geni codificanti enzimi per l’utilizzo del lattosio, indotti dalla presenza del substrato
Dominio Nt
Corrisponde al DBD. Si lega alle UASG del lievito
Dominio Ct
Corrisponde al dominio di attivazione
GAL1-lacz: gene di fusione di tipo reporter. GAL1: contiene le UASG di lievito LacZ: gene di E. coli. Permette l’utilizzo di X-gal
Ct Nt
Contiene la parte del gene di GAL4 (Nt) per il DBD di GAL1 (UASG)
Contiene la parte del gene di GAL4 (Ct) per il DA di GAL1 (UASG)
A valle di esso si clona il gene codificante la proteina di cui si vuole determinare un partner di interazione, detto ESCA (es. bcl-2)
A valle di esso si clona una genoteca di cDNA prodotta da cellule in cui la proteina è attiva, per individuare il partner di interazione (PESCE)
Leu+
Trp+
Si usano lieviti del ceppo GGY1::171
GAL4-, Leu-, TrpGAL1-lacZ
Si usano lieviti del ceppo GGY1::171
GAL4-, Leu-, TrpGAL1-lacZ
Devono crescere in terreno contenente Leu e Trp bcl2
Trasformazione del lievito con Il plasmide contenente l’esca e Crescita in terreno Leu-/Trp+
Selezione dei lieviti contenenti il plasmide
y
x Ulteriore trasformazione dei lieviti con la genoteca di fusione e crescita in terreno Leu-/Trp-
z
Selezione dei doppi ibridi
………….
Le cellule vengono incubate in piastre in presenza di X-gal per la ricerca di colonie blu =ricostituzione della attività beta-galattosidasica = riavvicinamento di GAL4 Nt e GAL4 Ct. Interazione tra ESCA e PESCE: quel clone contiene il gene codificante la proteina che interagisce con l’esca (es. per Bcl-2, BAX)
STUDIO DELL’ESCA PER CLONAGGIO, SEQUENZIAMENTO, ECC.
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