La Spedizione Dei Mille

  • May 2020
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LA SPEDIZIONE DEI MILLE

Lo scossone dato dalla seconda guerra di indipendenza aveva avviato il processo ormai inarrestabile dell’unita e dell’indipendenza. Per poter portare a compimento l’unità d’Italia e aprire la strada a un governo repubblicano in tempi brevi vennero coinvolte anche le masse popolari., senza le quali il completamento di questo processo di unificazione sarebbe stato impossibile. In particolare Garibaldi cominciò ad arruolare volontari senza che il governo piemontese intervenisse a bloccare l’iniziativa. Tra il 5 e il 6 maggio sbarcarono dallo scoglio di Quarto, presso Genova, un migliaio di volontari alla volta delle coste siciliane. L’11 maggio, i Mille guidati da Garibaldi sbarcarono a marsala e subito si scontrarono contro le truppe borboniche a Calatafimi, riportando un decisivo successo. Dopo questa vittoria i mille divennero un vero e proprio esercito di liberazione, grazie ai continui arruolamenti di giovani siciliani, prevalentemente contadini, che vedevano in Garibaldi colui che gli avrebbe potuto liberare dall’oppressione secolare dei Borbone e dei latifondisti. Dopo aver sconfitto i Borbone a Milazzo l’esercito garibaldino sbarcò in Calabria travolgendo ogni resistenza, entrò dopo un mese a Napoli. L’azione di Garibaldi parve incredibile agli occhi del mondo: in un paio di settimane, senza un esercito regolare, egli era riuscito ad avere ragione su una monarchia secolare, forte di un armata di 100000 soldati. Le vittorie di Garibaldi avevano però rimescolato il quadro politico italiano, creando nuovi problemi alla strategia di Cavour. Infatti se Garibaldi non si fosse fermato ai confini dello stato pontificio, ciò avrebbe suscitato la reazione negativa da parte di mezza Europa.

Per riprendere il controllo della situazione era necessario che il governo sabaudo intervenisse al più presto per fermare Garibaldi. Dopo aver invaso con un forte esercito lo Stato pontificio e aver sconfitto le truppe papaline a Castelfidardo, Vittorio Emanuele II piegò verso sud incontrandosi con Garibaldi a Teano. Garibaldi fedele alle consegne, rimise ogni potere nelle mani del monarca sabaudo e si ritirò nell’isola di Caprera.

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