La Gazzetta Dello Sport 13-04-2019 - 33a Giornata

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29

SABATO 13 APRILE 2019 LA GAZZETTA DELLO SPORT

33a GIORNATA

L’ANTICIPO

LE ULTIME

PESCARA S’ILLUDE VIDO GRAFFIA: NESTA PAREGGIA A CASA PILLON

DEL PINTO, IL «CENTENARIO» CONTRO IL PALERMO (SENZA BELLUSCI)

Pagina 30

Pagina 32

LA SFIDA

L’INTERVISTA

LIVORNESE GONNELLI STRIZZOLO, BRESCIANO CISTANA IL DESIGNER DEL GOL LA PARTITA DIVENTA «QUASI GEOMETRA, DUELLO DI CITTÀ STUDIO DA BOMBER»

Pagina 33

Pagina 31

il Punto

Mare grosso: in terza classe si salvi chi può

la Classifica SQUADRE

BRESCIA LECCE PALERMO BENEVENTO PESCARA VERONA CITTADELLA PERUGIA SPEZIA ASCOLI CREMONESE COSENZA SALERNITANA CROTONE FOGGIA (-6) VENEZIA LIVORNO CARPI PADOVA

di ANDREA FANÌ

M

entre in prima classe i pochi fortunati si spartiscono i posti al sole che valgono la Serie A — ma non è ancora detto come finirà — e in seconda classe ci si preoccupa solo di avere guanciali morbidi e boccaporti robusti contro le mareggiate — che la salvezza ormai è al riparo — laggiù in terza classe si passano notti insonni: la litania «tenersi la B, tenersi la B» è un ritornello ossessivo e più fastidioso della fame (di punti, s’intende). Regina di tutte le partite «povere», in questo weekend, è Venezia­Foggia: chiamatelo spareggio salvezza, un po’ grossolano forse ma rende l’idea dell’importanza della sfida. Chi perde fa un tonfo bello rumoroso. Cosmi alle prese con un rompicapo per disegnare la formazione, tra squalifiche e infortuni. Grassadonia sta un filo meglio, la vittoria con lo Spezia ha dato un po’ di ossigeno. Ma l’aria consumata là in fondo si fa sentire. Il Padova si gioca le ultimissime speranze contro il Cosenza, che da neopromosso si gode adesso il mare tranquillo. Il Carpi va a Lecce e Castori sa già che troverà onde altissime. Poi, nel posticipo di lunedì sera, il Livorno: e da quelle parti di mare se ne intendono parecchio. Solo che il Brescia, quest’anno, più che scorfano da zuppa è squalo predatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PT

57 54 53 50 49 48 45 45 43 39 38 38 35 33 30 30 30 25 24

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

30 31 30 30 32 31 30 31 30 30 30 31 30 31 30 30 30 30 31

15 15 14 14 13 12 11 13 12 9 9 9 9 8 8 6 7 6 4

12 9 11 8 10 12 12 6 7 12 11 11 8 9 12 12 9 7 12

3 7 5 8 9 7 7 12 11 9 10 11 13 14 10 12 14 17 15

62 56 46 47 45 44 39 44 44 34 30 28 33 32 37 27 29 30 29

38 40 29 35 43 35 27 44 38 45 28 36 40 39 42 36 43 55 43

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

IL PROGRAMMA 33ª GIORNATA

Un momento del combattuto Foggia-Venezia dell’andata: quella partita finì 1-1, la sfida di questo pomeriggio vale la salvezza LAPRESSE

PRIMAVERA BOLLENTE

Calano le giornate a disposizione, sale la temperatura del campionato: Venezia­Foggia per cuori forti, Benevento­Palermo è spareggio promozione Il Verona riposa, il Brescia va a Livorno lunedì: attenti alle trappole

PESCARA-PERUGIA OGGI CROTONE-CREMONESE LECCE-CARPI SALERNITANA-CITTADELLA VENEZIA-FOGGIA DOMANI PADOVA-COSENZA SPEZIA-ASCOLI BENEVENTO-PALERMO LUNEDÌ 15 APRILE LIVORNO-BRESCIA RIPOSA: VERONA

MARCATORI

1-1 ORE 15 ORE 18 ORE 15 ORE 21 ORE 21

24 RETI: Donnarumma (Brescia, 6) 18 RETI: Mancuso (Pescara, 4) 15 RETI: Coda (Benevento, 5), La Mantia (Lecce) 12 RETI: Simy (Crotone, 3), Verre (Perugia, 2) 11 RETI: Torregrossa (Brescia, 1), Mancosu (Lecce, 1), Nestorovski (Palermo, 1) 10 RETI: Pazzini (Verona, 3) 9 RETI: Moncini (Cittadella, 1), Diamanti (Livorno, 4) 8 RETI: Tutino (Cosenza), Palombi (Lecce), Puscas (Palermo), Vido (Perugia, 3), Okereke (Spezia, 1) 7 RETI: Finotto (Cittadella), Tabanelli (Lecce), Bonazzoli (Padova, 2), Bocalon (5 nella Salernitana)

30

SerieB

SABATO 13 APRILE 2019 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA PARTITA

PerugiaancoraVido Un gol della punta gela il Pescara e «salva» i playoff

3

1Memushaj aveva portato avanti Pillon, poi il pari

Segnali di vivacità in vista delle sfide promozione 1

2

PESCARA

1

PERUGIA

1

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Memushaj (Pes) al 29’ p.t.; Vido (Per) al 25’ s.t.

Gaetano Imparato INVIATO A PESCARA

U

na magia di Memushaj da 30 metri e un colpo di testa firmato Vido, spalle alla porta: 1-1. Né vinti né vincitori, ma una diagnosi c’è: Pescara e Perugia sono in ripresa. La sfida che doveva fare capire se fossero da «ricovero immediato» o solo malate immaginarie regala un punto che serve più ai padroni di casa, ma in campo si sono equivalse. Una sfida chek-up in proiezione lotta per la A, dal finale convulso, aggiustata da Nesta con i cambi, ipnotizzata da Pillon in precedenza con la gabbia a Verre, e chiusa tra sussulti e grida visto come il Perugia — con Vido — si vedeva respingere un gol fatto da Bruno, a fine gara. LA CHIAVE La mediana di Pillon si regge con cerotti (Brugman gioca per miracolo), ansie e rebus (4-3-3 o 4-3-1-2) perché ha progetti non da poco: tessere gioco, innescare le pun-

te e soprattutto bloccare Verre (uno dei 5 ex) che i pescaresi ancora benedicono per il gol da 40 metri, a Trapani, nel ritorno playoff 2016 che riportò la A in Abruzzo. Memushaj e soci sanno di non avere convinto col Palermo e non sono assolti dalla scoppola di Ascoli. Tutti sotto la lente d’ingrandimento dei 7.000 e del presidente Sebastiani stesso: il play è Bruno (suo genero), il modulo 4-3-3 con la novità Ciofani a destra e Sottil confermato all’unanimità. La scelta che mette la gara sul piano inclinato. Verre lo attendono in mezzo, lui buca l’appuntamento, va altrove, ma chi si mette in luce invece è proprio Sottil, figlio d’arte: crea la punizione del vantaggio, conferma le indiscrezioni che — da prestito della Fiorentina quale è — si candidi ad essere l’erede di Chiesa, Montella è avvisato. Quando a sinistra semina panico e avversari, beccandosi il fallo che farà esplodere il match, il Perugia si trova sotto, in apnea, senza accorgersene.

PESCARA (4-3-3) Fiorillo; Ciofani (dal 43’ s.t. Balzano), Scognamiglio, Perrotta, Del Grosso; Memushaj, Bruno, Brugman (dal 33’ s.t. Crecco); Marras, Mancuso, Sottil (dal 39’ s.t. Bellini) PANCHINA Kastrati, Capone, Elizalde, Pinto, Bettella, Farelli, Antonucci, Kanoutè, Camilleri ALLENATORE Pillon PERUGIA (4-3-3) Gabriel; Rosi, Gyomber, Sgarbi, Mazzocchi; Carraro (dal 1’ s.t. Bianco), Dragomir, Verre (dal 38’ s.t. El Yamiq); Kingsley (dal 9’ s.t. Falzerano), Sadiq, Vido PANCHINA Bizzarri, Perilli, Melchiorri, Bordin, Cremonesi, Moscati, Falasco, Han, Kouan ALLENATORE Nesta ARBITRO Rapuano di Rimini ESPULSO Sgarbi (Per) al 37’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto) AMMONITI Perrotta (Pes), Sottil (Pes), Bruno (Pes), Scognamiglio (Pes) per g.s. NOTE Paganti 2.281, incasso di 13.158 euro; abbonati 3.668, quota di 22.284 euro. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 1-2. Angoli 4-6. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’

● 1 L’abbraccio dei giocatori del Perugia a Luca Vido, 22 anni, dopo il pareggio ● 2 Alessandro Nesta, 43 anni, abbozza un sorriso: punto prezioso per il tecnico degli umbri in chiave playoff ● 3 L’esultanza del Pescara dopo il vantaggio iniziale firmato da Ledian Memushaj, 32 anni LAPRESSE

TATTICO Nesta presagisce l’an- (che a fine partita raccoglierà il dazzo, lui Verre sa come diffe- saluto della curva abruzzese), renziarlo. Visto che Pillon ha ma a Nesta brucia ritrovarsi predisposto ganasce e taglie sotto senza demeriti, per una sulla trequarti, gli evita di gio- genialata da stropicciarsi occhi care tra le linee, a rischio mine, e mani dagli applausi, però delo decentra e lo arretra un po’, meriti veri e propri nemmeno a in mediana laterale, e attac- parlarne. Assesta il centrocamcando in tre con Kingsley ela- po con Bianco (Kingsley semstico tra tridente (insidioso su- bra dolorante) e poi Falzerano. 4-3-1-2, Verre bito con una paldietro le punte e la c he taglia ali altissime, uml’area di Fiorillo) SCELTE bri sbilanciati, e linea di mezzo. Nesta sposta Verre tant’è che il PeMa il Pescara priscara sfiora il ma lascia fare e lo piazza indietro raddoppio due (Verre sfiora il Pillon risponde volte con Ciofapalo 19’), poi ini- spingendo a sinistra ni, e Brugman zia a martellare (traversa sfiorasul lato sinistro. Umbri in dieci ta al 19’). Però Avanza due metri le linee, pen- per il rosso a Sgarbi l’arretrare è fatale, prima Ciofani de il possesso, e Alla fine il punto salva su un tiro alla prima palla accontenta tutti di Sgarbi (23’), buona — con Gyomber costretto ad atterrare poi Vido di testa pareggia il figlio dell’ex tecnico del Cata- (36’). Perugia attacca dai lati, il nia —, Memushaj sulla ribattu- Pescara risponde centralmenta della barriera scalda tutti te. Rischia più il Pescara sul finire, ma il pari terapeutico lo con la saetta da fuori area. incassano, felici, entrambe. © RIPRODUZIONE RISERVATA MANOVRE Applausi a Pillon

la Moviola

Rapuano ok Personalità e fiscalità ● Serata tranquilla per Rapuano che gestisce la partita con personalità. I due gialli a Sgarbi sono corretti, il secondo ha fatto arrabbiare Nesta ma il suo difensore ha bloccato una ripartenza pescarese. Molto fiscale Rapuano sull’episodio finale. Il Perugia si guadagna un calcio d’angolo al 92’ e 48” con il recupero fissato in 3’. Il giocatore arriva a batterlo al 93’03” e Rapuano fischia la fine senza far riprendere il gioco. Inutili le proteste degli umbri e del loro allenatore.

LE PAGELLE di G.IM.

PESCARA

6,5

BRUGMAN VALE ORO MANCUSO, COSÌ NO SOTTIL SONTUOSO FIORILLO 6 Nel primo tempo non tocca palla. Sul gol è un po’ avanzato. Nella ripresa fa il suo. CIOFANI 7 Versione Frosinone, piedi di ferro ma risultati da cesello quando spinge, utilissimo con due «quasi gol» e salva sulla linea poco prima del pari. (Balzano s.v.) SCOGNAMIGLIO 6,5 C’è da fare a sportellate tra colossi, va a nozze. PERROTTA 6,5 Bel duello tra pivot

con Sadiq, lo anticipa in scivolata, usa prestanza e furbizia. DEL GROSSO 6 Il dirimpettaio va veloce, un po’ lo soffre, ma non paga dazio. MEMUSHAJ 7 Un tiro terribile, bellissimo, per potenza esecuzione e precisione. Copia il siluro radiocomandato che affondò il Palermo e s’inginocchia anche Gabriel. BRUNO 6 Verticalizza poco, ma tiene in piedi la gabbia in cui Verre si dimena come un prigioniero. Salva un gol fatto. BRUGMAN 6,5 Recuperato in extremis, rischia lo strappo, ma è prezioso sul gol e filtro in mediana (Crecco s.v.) MARRAS 6 Il reparto brilla, lui contribuisce mettendo bastoni tra le ruote di Dragmir e a tamponare il ritorno umbro. MANCUSO 5,5 Poca roba, avulso dalle grandi manovre, nella ripresa si adopera anche nella fase difensiva.

GLI ARBITRI di M.B.

IL MIGLIORE

7

RICCARDO SOTTIL

In due gare s’è reso utilissimo, la terza migliora: dribbling, genialate, procura la punizione del gol, 19 anni e non sentirli... giocando da senatore. (Bellini s.v.)

L’ALLENATORE

6,5

BEPI PILLON

L’approccio al match non è da sonnambuli, anzi Ciofani e Sottil su tutti lo ripagano. Il 4-3-3 regge, senza cambiamenti in corsa e alchimie da camaleonte.

6

PERUGIA

6,5

GABRIEL TIENE KINGSLEY INFINITO VERRE IN GABBIA GABRIEL 6,5 Sul gol può poco, ma nella ripresa si supera. ROSI 6 Qualche sbavatura, specie nei raddoppi sul folletto di casa. GYOMBER 5,5 Incappa nell’anguilla Sottil, causa la punizione letale. SGARBI 5 Una ammonizione e poche rughe. Sfiora il gol, poi il rosso inevitabile. MAZZOCCHI 6 Timidi accenni di spinta, furbo a non sbilanciare i suoi.

KINGSLEY 6,5 Da esterno del tridente verticalizza, s’inserisce, attacca gli spazi e corre a ripiegare come un mediano mastino. Instancabile, esce malconcio. CARRARO 5,5 Gli giocano sui piedi in due, un po’ in confusione visto che nel primo tempo in mediana c’è affollamento. BIANCO 6 Più ordinato e tosto, mestiere e scaltrezza. Alla fine dirige il reparto. DRAGOMIR 6,5 Di fatto si trova a dover impostare, fa quel che può. Si assesta con Bianco in campo, nella ripresa. VERRE 5,5 E’ nella divisione creativi, appena trova varchi un tiro insidioso e un cross che spacca la difesa. Ma gira per la trequarti e non trova il guizzo decisivo. Ingabbiato (El Yamiq s.v.). VIDO 7 Tanto movimento, spazi, lavoro oscuro ma nessun assist fin quando non ci pensa Falzerano. SADIQ 6 Piedi buoni a dispetto della stazza, ma tranne un dribbling e un colpo di testa non va.

RAPUANO Doppio giallo per Sgarbi, decisione corretta anche se il secondo arriva nella metà campo del Pescara che stava ripartendo. Grazia Sadiq per una scivolata da giallo (piede alto)

IL MIGLIORE

7

MARCELLO FALZERANO

Gioca praticamente da ala, pennella sulla testa di Vido la palla del pari, riesce a rivitalizzare la fase offensiva dopo un periodo di stanca. Sostituisce la produzione di Verre.

L’ALLENATORE

6,5

ALESSANDRO NESTA

Intriga il 4-3-3 spurio, Kingsley a sinistra nel tridente, Verre in mediana a sinistra ma offensivo. Però va sotto e riesce a raddrizzare la gara con i cambi e alzando le ali, Falzerano su tutti.

MARCHI 6 DEI GIUDICI 6

SerieB

L’INTERVISTA 1

C

2

3

N.. .

A T U

TU

31

O

R PE

SABATO 13 APRILE 2019 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Luca Strizzolo

S T R I Z Z O L O

L'IDENTIKIT NATO A UDINE IL 29 APRILE 1992 RUOLO ATTACCANTE ALTEZZA 188 CM PESO 83 KG

Cresciuto nel Pordenone, nel 2010-11 ha fatto una stagione nelle giovanili del Novara. Tornato al Pordenone per un anno, ha poi giocato in C con Pisa, Treviso, Real Vicenza e Lucchese: in questo periodo ha fatto 12 gol. Tornato a Pordenone nel 2015, è esploso con 9 reti: salito in B a Cittadella, in due stagioni e mezza ha fatto 14 gol e da gennaio è alla Cremonese

«Non segnavo più: volevo smettere e fare il geometra Ora studio Piatek»

1L’attaccante della Cremonese dopo i gol al Lecce: «Adesso comincio a sentirmi un vero cannoniere»

Nicola Binda

INVIATO A CREMONA

D

al nome sembra pa­ rente dei sette nani, il fisico sgombra i dubbi. Luca Strizzo­ lo è tutto muscoli ed esplosività, ma con un carat­ tere fragile che si è tempra­ to negli anni. Domenica ha fatto i primi (due) gol nel­ la Cremonese che, bat­ tendo il Lecce, ha ria­ perto la corsa alla A. «E ci siamo staccati dalla zona calda: adesso re­ spiriamo».

C’era paura? «Siamo stati po­ co sereni, vede­ vamo la zona re­ trocessione vici­ na, ma abbiamo lavorato bene».

tuna la famiglia mi ha aiutato. Papà e zio sono uomini di cal­ cio, belli tosti, mi hanno fatto vedere le cose positive. Erano difensori, come mio fratello. Anche lui, quando era in Eccel­ lenza, è arrivato al bivio: ma lui ha smesso, io no». A suo fratello ha dedicato uno dei suoi tatuaggi. «Il suo nome e un’ancora, per l’attaccamento che ho con lui da quando sono andato via».

Dopo Lucca ha fatto bene ad andare a Pordenone? «Nei primi sei mesi c’era De Cenco che faceva benissimo, poi Tedino ha creduto in me e LE PAROLE ho fatto 9 gol nel ritorno. A giu­ È costato 650mila gno, scaduto il euro: «Mi sentivo contratto, non di dover ricambiare, potevo perdere sbagliavo troppi gol» il treno della B a Cittadella».

Lei è arrivato a «Anche alla mia gennaio dal CitLei è di Palmanotadella p e r fidanzata piace va: si identifica 650mila euro, arredare: in due con i friulani? sono passati 4 sai che bella lotta...» «Sono di Bicinic­ mesi prima dei co, per la preci­ gol. sione. Ho quel carattere chiu­ «Volevo ricompensare la socie­ so, ma come i friulani lavoro tà, mi sentivo in dovere di dare molto e cerco di arrangiarmi e qualcosa in più e ho sbagliato di affermarmi. Noi calciatori qualche rete di troppo. L’adre­ abbiamo una carriera limitata, nalina del gol è unica, preferi­ non si può perdere tempo». sco essere abituato a sentirla». Da buon friulano ha l’Udinese Anche l’ingaggio è salito: 18mila come obiettivo? euro a Pordenone, 45mila a Cit- «Per l’Udinese tornerei volen­ tadella, 180mila adesso... tieri a casa. È la mia squadra, il «Ora mi sento un vero profes­ massimo, ma devo crescere sionista. A Pordenone e Citta­ ancora tanto per meritarme­ della ho trovato società molto la». ben organizzate, ma non ave­ vo mai avuto la svolta. Cremo­ Se a Lucca avesse smesso, cosa na me l’ha data. All’inizio della avrebbe voluto fare? carriera mi abbattevo, sono in­ «Volevo fare il geometra, non troverso. Qui è diverso, c’è un ero riuscito a diplomarmi. Mi gruppo maturo e di grandi piace disegnare l’arredamento professionisti». delle case, l’organizzazione di un appartamento. Progettare Gennaio 2015: a Lucca voleva era un modo per sentirmi sere­ smettere. Cosa era successo? no. Infatti poi avrei voluto fare «Ero fatto così. Le cose non an­ Architettura o Interior Design. davano, non segnavo, giocavo Ho anche pensato a Scienze poco, non ero sereno. Per for­ motorie, che non c’entra nulla,

● 1 Luca Strizzolo ai tempi del Cittadella ● 2 L’esultanza di domenica dopo uno dei due gol al Lecce ● 3 Un’altra rete festeggiata: stavolta con la maglia del Pordenone IPP-LAPRESSE

ma visto il mio lavoro...». Un fisico del genere è tutta natura o tutta palestra? «Da giovane ho fatto di testa mia, poi ho seguito i prepara­ tori, ma senza programmi spe­ cifici. Da ragazzo un panino o un pezzo di carne li mangi sen­ za pensarci, come un bicchiere di vino: crescendo capisci che invece tutto passa anche da lì. Stando via da casa si matura più velocemente». C’è chi la paragona a Elkjaer, chi a Immobile. Che ne pensa? «Elkjaer non l’ho mai visto... Il mio tipo di gioco è vario, vado in profondità, mi sacrifico e colpisco bene di testa. Mi piac­ ciono i movimenti di Quaglia­ rella, ma mi piacerebbe avere la mentalità di Piatek, credo lavori sulla testa, si vede da co­ me approccia la gara e cerca il gol». Quanto conta la testa? «La testa fa tutto. A Cittadella con Venturato e il d.g. Mar­ chetti curavamo molto l’aspet­ to mentale, il tuo atteggiamen­ to può cambiare la tua gara».

HA CREDUTO IN ME NEL PORDENONE E COSÌ HO CONQUISTATO LA B LUCA STRIZZOLO SU BRUNO TEDINO

A CITTADELLA SI PENSA PRIMA A CRESCERE L’UOMO E POI L’ATLETA LUCA STRIZZOLO SU ROBERTO VENTURATO

MI VOLEVANO CHIAMARE “L’ARCIERE” MA È MEGLIO “RE LEONE” LUCA STRIZZOLO SUL SOPRANNOME

Il fidanzamento ha contribuito? «C’è chi sta meglio da solo, io condividendo la mia vita sono cresciuto. Anche la mia ragaz­ za ha le idee molto chiare su come organizzare la casa: se mai dovremo andare a vivere insieme sarà una bella lotta!». Il Cittadella continua a sfornare grandi attaccanti. Come fa? «Il modo di giocare è molto propositivo, ma lì c’è una cre­ scita umana importante: pri­ ma l’uomo, poi il calciatore. Visto Kouame? Semplice e se­ reno, ma con cattiveria giu­ sta». A proposito di ex compagni: perché Camigliano la chiamava «l’Arciere»? «A Cittadella bisognava avere un soprannome. Ma in B c’era già Calaiò e non mi sembrava il caso. Mi chiamavano già “Re Leone”, mi piaceva di più». Come Batistuta. «Leggero come paragone!». Quando si indossa il numero 9... «Qui s’è liberato perché è an­ dato via Brighenti (al Monza, ndr), l’avevo già a Cittadella: è un numero importante, da bomber. E dopo questa dop­ pietta il primo mattoncino per diventarlo l’abbiamo messo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

38

● I gol di Luca Strizzolo realizzati nella sua carriera, così divisi: 17 ili ha segnati n Serie B, altrettanti in Serie C e 4 in Serie D

32

SerieB

COSÌ IN CAMPO

occhio a...

Tra Benevento e L’Aquila Del Pinto, il cuore vale per 2

CROTONE

(3-5-2)

LECCE

(4-3-1-2)

CREMONESE

(3-5-2)

CARPI

(4-4-1-1)

OGGI ore 15 ARBITRO Ros di Pordenone PREZZI 10-50 euro TV Dazn

OGGI ore 15 ARBITRO Piscopo di Imperia PREZZI 14-55 euro TV Dazn

1 CORDAZ

1 BLEVE

2 CURADO 31 SAMPIRISI

8 SPOLLI

ROHDÉN 6

DI LUCA MAIO

P

er i tifosi è anema e core, perché incarna lo spirito battagliero e passionale dei sanniti. Una caratteristica che Lorenzo Del Pinto ha sposato, indossando con orgoglio la maglia giallorossa del Benevento. Quella maglia che domani, con il Palermo, il centrocampista aquilano vestirà per la centesima volta, entrando nel ristretto club di chi ha scritto la storia del club giallorosso. Del Pinto è infatti alla quarta stagione nel Benevento (e un contratto fino al 2021), insieme a Gori è l’ultimo superstite della doppia promozione dalla C alla A. Il salto nei cadetti del

SALERNITANA CITTADELLA

(4-5-1) (4-3-1-2)

OGGI ore 15 ARBITRO Baroni di Firenze PREZZI 2-22 euro TV Dazn

2016 porta anche la sua firma, grazie al gol decisivo che realizzò in casa della Juve Stabia a fine marzo e che avviò la fuga decisiva dei ragazzi di Auteri. Del Pinto è entrato nel cuore dei tifosi per la sua straordinaria capacità di essere se stesso in ogni categoria. A chi diceva che non era adatto al palcoscenico della massima serie, lui ha risposto con il silenzio e il lavoro, oltre al sorriso genuino, guadagnandosi sul campo un posto in squadra. Sempre concentrato e determinato a dare il suo contributo di corsa, tecnica, equilibrio tattico e generosità,

15 CASASOLA

ODJER 6

(3-5-2)

PADOVA

FOGGIA

(3-5-2)

COSENZA

OGGI ore 18 ARBITRO Aureliano di Bologna PREZZI 5-45 euro TV Dazn

MINALA 17

3 LOPEZ 30 JALLOW

5 13 COPPOLARO MODOLO 23 LOMBARDI

11 DJURIC 32 DIAW

7 SCHENETTI

23 BRANCA 3 BENEDETTI

4 IORI

18 DRUDI

9 MONCINI

8 SETTEMBRINI

6 24 ADORNI GHIRINGHELLI

1 PALEARI

ANDATA 1-3 PANCHINA 1 Vannucchi, 29 Perticone, 13 Gigliotti, 7 D.Anderson, 21 Schiavi, 20 Memolla, 28 A.Anderson, 27 Orlando, 32 Mazzarani, 10 Rosina, 9 Vuletich, 19 Calaiò ALLENATORE Gregucci SQUALIFICATI Akpa Akpro DIFFIDATI Di Tacchio, Mantovani, Minala, Pucino INDISPONIBILI Bernardini, Di Gennaro PANCHINA 22 L. Maniero I, 15 Frare, 13 Camigliano, 6 Parodi, 29 Cancellotti, 11 Siega, 21 Proia, 17 Panico, 19 Scappini, 20 Pasa, 28 Bussaglia ALLENATORE Venturato SQUALIFICATI nessuno DIFF. Adorni, Camigliano INDISP. Finotto

11 KRAGL

SUCIU 8

20 DI MARIANO

9 IEMMELLO

19 MAZZEO

3 RANIERI

7 PULZETTI

PINATO 21 3 14 SCHIAVONE BRUSCAGIN

30 BOCALON

DELI 10

7 GRECO

Lorenzo Del Pinto, 28 anni, dal 2015 al Benevento LAPRESSE

(4-3-1-2)

SPEZIA

(4-3-3)

(4-3-3)

ASCOLI

(4-3-2-1)

GERBO 25

13 ZAMBELLI

2 14 BILLONG MARTINELLI

27 BONAZZOLI

11 LOLLO 38 CLEMENZA

8 CALVANO 9 MBAKOGU

25 TUTINO

9 LITTERI

10 EMBALO

16 SCIAUDONE

6 PALMIERO

21 BRUCCINI

11 18 D’ORAZIO LEGITTIMO

DOMANI ore 15 ARBITRO Volpi di Arezzo PREZZI 1-40 euro TV Dazn

3 DERMAKU

13 IZCO

24 VIGNALI

13 CAPRADOSSI

19 TERZI

3 AUGELLO

16 BARTOLOMEI

8 RICCI

6 MORA

21 OKEREKE

9 GALABINOV

34 DA CRUZ

32 ARDEMAGNI 11 20 NINKOVIC CICIRETTI 30 5 19 FRATTESI TROIANO ADDAE 3 RUBIN

14 PADELLA

23 BROSCO

37 LAVERONE

1 LANNI

ANDATA 1-1 PANCHINA 1 Facchin, 22 Lezzerini, 17 Mazan, 25 Cernuto, 27 Zampano, 11 St Clair, 15 Zennaro, 16 Besea, 36 Soldati, 24 Rossi, 32 Vrioni, 35 Pimenta ALL. Cosmi SQUALIFICATI Segre DIFF. nessuno INDISPONIBILI Fornasier, Garofalo, Bentivoglio, Citro

ANDATA 1-2 PANCHINA 22 Merelli, 5 Trevisan, 6 Ceccaroni, 36 Andelkovic, 17 Morganella, 16 Madonna, 4 Serena, 15 Broh, 18 Mazzocco, 21 Marcandella, 19 Moro, 28 Capello ALL. Centurioni SQUAL. Baraye DIFF. Trevisan, Bonazzoli, Morganella INDISP. Mandorlini, Barisic, Capelli

PANCHINA 22 Noppert, 1 Di Stasio, 27 Boldor, 4 Agnelli, 6 Loiacono, 30 Busellato, 17 Cicerelli, 33 Matarese, 28 Arena, 20 Chiaretti, 18 Galano ALL. Grassadonia SQUAL. nessuno DIFF. Martinelli, Deli, Loiacono INDISP. Ingrosso, Ngawa, Marcucci, Camporese, Tonucci

PANCHINA 22 Saracco, 12 Quintiero, 27 Bittante, 4 Capela, 26 Hristov, 15 Schetino, 20 Trovato, 7 Mungo, 24 Garritano, 32 Baez ALLENATORE Braglia SQUALIFICATI Maniero DIFFIDATI Garritano, Legittimo, Palmiero, Sciaudone, Tutino INDISP. Corsi, Idda

ANDATA 1-3 PANCHINA 22 Manfredini, 33 Barone, 2 Brero, 20 Ligi, 18 De Francesco, 25 Maggiore, 27 Figoli, 7 Pierini, 14 Morachioli, 31 Abdullahi, 32 D’Eramo ALLENATORE Marino SQUALIFICATI Gyasi DIFFIDATI Crimi, Capradossi, Bartolomei, Ricci INDISP. Erlic, Mastinu, Acampora, Crimi, Bidaoui, De Col, Crivello.

1E il Benevento sorride anche per lo stadio: dalla Giunta Comunale ok alla gestione dello stadio Vigorito per quindici anni

9 STRIZZOLO

7 PICCOLO

7 FIRENZE

26 TERRANOVA

24 VENUTI

25 16 27 LUCIONI MECCARIELLO CALDERONI

4 7 23 PETRICCIONE TACHTSIDIS TABANELLI 8 MANCOSU

20 FALCO

3 DOS SANTOS

27 ROLANDO 5 PEZZI

34 KRESIC

7 CONCAS

4 25 SABBIONE PACHONIK

16 AGAZZI

35 PISCITELLI

ANDATA 0-1 PANCHINA 22 Festa, 12 Figliuzzi, 3 Cuomo, 19 Marchizza, 16 Milic, 27 Valietti, 15 Gomelt, 20 Molina, 21 Zanellato, 14 Tripichio, 11 Machach, 33 Mraz ALLENATORE Stroppa INDISPONIBILI Nalini, Kargbo, Tripaldelli SQUALIFICATI Golemic DIFFIDATI Molina

ANDATA 1-0 PANCHINA 32 Milli, 2 Riccardi, 15 Marino, 3 Di Matteo, 34 Pierno, 6 Arrigoni, 34 Majer, 13 Haye, 35 Doratiotto, 21 Felici, 9 Tumminello, 18 Saraniti ALL. Liverani SQUALIFICATI Vigorito, La Mantia DIFFIDATI Scavone, Palombi, Tachtsidis INDISP. Bovo, Fiamozzi, Cosenza, Scavone

PANCHINA 1 Ravaglia, 2 Rondanini, 24 Del Fabro, 17 Migliore, 34 Boultam, 11 Croce, 27 Emmers, 15 Soddimo, 42 Mbaye, 30 Carretta, 32 Montalto, 21 Strefezza ALLENATORE Rastelli SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Boultam INDISP. Longo, Radunovic

PANCHINA 1 Serraiocco, 12 Sambo, 2 Suagher, 3 Marcjanik, 6 Buongiorno, 8 Vitale, 10 Piscitella, 11 Marsura, 33 Wilmots, 16 Romairone, 15 Vano ALLENATORE Castori SQUAL. nessuno DIFF. Suagher INDISP. Colombi, Jelenic, Mustacchio, Cisse, Rizzo, Di Noia, Poli, Saric

BENEVENTO

(4-3-1-2)

LIVORNO

(3-4-1-2)

PALERMO

(4-3-1-2)

BRESCIA

(4-3-1-2)

DOMANI ore 21 ARBITRO Ghersini di Genova PREZZI 15-120 euro TV Dazn

LUNEDÌ ore 21 ARBITRO Marinelli di Tivoli PREZZI 14-55 euro TV Dazn

11 MAGGIO

5 ANTEI

4 DEL PINTO

35 16 CALDIROLA IMPROTA 10 VIOLA 27 RICCI

9 CODA 30 NESTOROVSKI 32 HAAS

38 ZIMA

20 FALLETTI 8 JAJALO

27 5 MAZZOTTA RAJKOVIC

25 BANDINELLI

21 GONNELLI 7 VALIANI

4 6 DI GENNARO GASBARRO

8 LUCI

33 ARMENTEROS

31 RAICEVIC

29 PUSCAS

11 TORREGROSSA

35 MURAWSKI

24 SZYMINSKI

3 RISPOLI

1 BRIGNOLI

PANCHINA 22 Milinkovic, 12 Bacci, 6 D’Elia, 2 Valentini, 17 Cavion, 28 Andreoni, 16 Casarini, 26 Coly, 7 Baldini, 18 Chajia, 8 Iniguez, Rosseti ALL. Vivarini SQUAL. nessuno DIFF. Beretta, Cavion, Padella INDISP. Beretta, Ganz, Ngombo

14 PALOMBI

18 ARRIGHINI 30 CROCIATA 19 31 PASCIUTI COULIBALY

12 MONTIPO’

33 PERINA

16 LEALI

27 PETTINARI

1 LAMANNA

23 20 3 32 CAPPELLETTI RAVANELLI CHERUBIN LONGHI

BENALI 10

25 SIMY

23 CARACCIOLO

1 MINELLI 6 DOMIZZI

18 BARBERIS

CASTROVILLI ARINI 8 4 14 33 18 CASTAGNETTI RENZETTI MOGOS

RISERVATA

DOMANI ore 15 ARBITRO Serra di Torino PREZZI 10-40 euro TV Dazn

12 VICARIO

25 MIGLIORINI

14 DI TACCHIO

© RIPRODUZIONE

VENEZIA

12 MICAI 2 5 PUCINO MANTOVANI

è diventato un amuleto del Benevento di Bucchi: per lui 14 presenze con 10 vittorie giallorosse e 4 pareggi. Nel mezzo la frattura del metatarso e la lunga assenza che — guarda caso — è coincisa col periodo più difficile del Benevento. Nel Sannio vive con la moglie Eleonora, conosciuta sui banchi di scuola a L’Aquila, la sua città, a cui ha dedicato la vittoria di Perugia, nel decennale del terremoto del 2009. Anema e core in campo ma anche nella vita.

23 VAISANEN

ANDATA 0-0 PANCHINA 22 Gori, 32 Zagari, 3 Letizia, 7 Di Chiara, 14 Volta, 18 Gyamfi, 8 Tello, 17 Buonaiuto, 34 Crisetig, 36 Vokic, 29 Asencio, 19 Insigne ALLENATORE Bucchi SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Di Chiara, Asencio, Crisetig, Maggio INDISPONIBILI nessuno PANCHINA 22 Pomini, 33 Alastra, 4 Accardi, 6 Gunnarsson, 13 Ingegneri, 31 Pirrello, 19 Aleesami, 21 Fiordilino, 10 Trajkovski, 7 Lo Faso, 9 Moreo ALLENATORE Stellone SQUALIFICATI Bellusci DIFFIDATI Falletti, Jajalo, Nestorovski INDISPONIBILI Chochev

6 NDOJ

34 AGAZZI 23 DIAMANTI

7 SPALEK

5 EGUELFI 11 MURILO

9 DONNARUMMA

4 TONALI

26 18 MARTELLA ROMAGNOLI

15 CISTANA

25 BISOLI 2 SABELLI

1 ALFONSO

ANDATA 0-2 PANCHINA 12 Crosta, 1 Neri, 28 Salzano, 29 Rocca, 42 Boben, 13 Fazzi, 3 Dainelli, 9 Gori, 2 Marie Sante, 20 Kupisz, 24 Dumitru, 10 Giannetti ALLENATORE Breda SQUALIFICATI Porcino DIFFIDATI Giannetti, Porcino, Valiani, Gonnelli, Gasbarro INDISPONIBILI Bogdan, Mazzoni PANCHINA 22 Andrenacci, 5 Gastaldello, 29 Semprini, 14 Dall’Oglio, 24 Viviani, 32 Tremolada, 20 Rodriguez, 23 Morosini ALLENATORE Corini SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Bisoli, Sabelli INDISPONIBILI Martinelli

1Il Palermo senza lo squalificato Bellusci

Salernitana: Calaiò recupera ma va in panchina Litteri favorito su Baez nell’attacco del Cosenza

SerieB

SABATO 13 APRILE 2019 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA SFIDA PRESENZE

PRESENZE

19

25

MINUTI GIOCATI

MINUTI GIOCATI

1.602’

1.978’

GOL

GOL

fLIVORNO-BRESCIA

GONNELLI VS CISTANA

Lorenzo&Andrea Profeti in patria in difesa del sogno

1Lunedì il posticipo tra Livorno e Brescia:

1

PALLE RECUPERATE A partita

S

tanno provando a distruggere la locuzione «Nemo propheta in patria». Lo stanno facendo con la freschezza della loro età. Lorenzo Gonnelli, 26 anni il prossimo 28 giugno, e Andrea Cistana, 22 anni compiuti il primo aprile. E lo stanno facendo da una posizione «scomoda»: da difensori centrali, in quelle zone che loro devono renderle a «traffico limitato». Ad accomunarli — in vista del posticipo di lunedì tra Livorno e Brescia — ci sono alcuni elementi che ricorrono. A partire dal fatto di essere tifosi e originari della città in cui giocano, passando per l’esplosione di una stagione divenuta per loro sorprendentemente positiva. La difficoltà di emergere in ambienti a loro familiari si chiama in modi diversi: per Gonnelli sarebbe il raggiungimento della salvezza, per Cistana la promozione in Serie A. Vie di mezzo non ce ne sono a questo punto della stagione. QUI LIVORNO Gonnelli è un profeta di ritorno in patria. A 9 anni va a giocare a Empoli, due anni dopo lo chiama la Fiorentina. Un piccolo giro della To-

12

● Le partite da titolare consecutive di Gonnelli con il Livorno. Nell’anno solare 2019 è sempre stato schierato dal primo minuto

scana prima di tornare a casa, QUI BRESCIA Cistana ha fatto nella Primavera del Livorno. tutta la trafila del settore gioDal 2012 al 2014 la formazione vanile bresciano. Famiglia deldel calciatore avviene a Ponte- la città, padre imprenditore, ha dera. Due campionati, il primo una sorella. Per capire quanto dei quali terminato con la pro- sia assorbito dalla passione per mozione dalla Seconda alla la maglia, basti annotare che Prima Divisione. La Toscana è vive a poche centinaia di metri la sua terra, anche il curri- dalla sede del club. A chi gli sta culum lo sottolinea. A Ponte- vicino racconta che in testa ha dera è stato Paolo Indiani a raf- solo la A con il Brescia. L’abito forzarne i tratti. A Livorno ci da difensore lo indossa dal sta pensando Roberto Breda. E 2016 perché fino ad allora era dire che a gennastato centrocamio è stato a un pista. Uscito dalpasso dalla Dile giovanili del LEGAMI namo Bucarest, Gonnelli ha segnato Brescia va in prequestione di un stito al Ciliverinvio della mail. il primo gol da pro ghe in D. Lì si Poi tra infortuni contro i rivali di adatta, anche e squalifiche Pisa, da dove arriva perché vedono (Dainelli e Di la fidanzata. Cistana una buona tecniGennaro), è tor- vive vicino alla sede ca di base. Ecco nato utilissimo quindi il centrale alla causa del Lidi sinistra della vorno. Dentro il 30 dicembre difesa a tre. Le cose vanno becontro il Padova, non è più ne, ritorna a Brescia e dopo sei uscito. Babbo Paolo e mamma mesi viene girato in prestito al Donatella, la fidanzata Elena, Prato. Mezza stagione, 10 pregli amici di sempre Andrea e senze consistenti. Ad aiutarlo, Giulio. Da qui si parte per rac- oltre alle sue qualità, ci si metcontare la città di Livorno vista te anche il destino. Gastaldello da Lorenzo. Tifoso livornese, viene espulso alla prima giorallo stadio fin da piccolo. nata, il turno successivo lo soQuando gli hanno mostrato la stituisce Lancini, quello dopo maglia amaranto con il suo no- ancora Cistana. Contro il Peme stampato sulle spalle ha scara, il 15 settembre, l’esorsentito il brivido. Non «un», ma dio: per la Gazzetta voto 7. «il». Livorno la vive da dentro, © RIPRODUZIONE RISERVATA con il rituale del «5 e 5», il classico panino livornese farcito con torta di ceci. Da non confondere con la«cecina» pisana. A Pisa, a proposito, non lo confondono di certo visto che da buon livornese segnò il primo gol da pro’ proprio contro i rivali storici quando giocava con ● La gara saltata da Cistana il Pontedera. Con Pisa però, c’è nel girone di ritorno. Non è stata un legame fortissimo: Elena, la una scelta tecnica di Corini, fidanzata, è pisana. Vero. Ma ma perché era squalificato. la nonna Rosi? Livornese! È accaduto contro il Cosenza

1

Media ruolo

A partita

Media ruolo

4

4,08 A partita

Media ruolo

4,08

CONTRASTI VINTI A partita

1,05

Media ruolo

0,72

0,88 Media ruolo

0,95 1,1

FALLI FATTI

A partita

Marco Bleve, 23 anni LEZZI

Giuseppe Calvi LECCE

Q

0,88

FALLI FATTI

A partita

Testaallavetta coltabùCarpi Leccesenza cinquetitolari Bleveinporta

PALLE RECUPERATE

3,68

CONTRASTI VINTI

MA SCAVONE ACCELERA

0

DI TESTA

i due centrali sono nativi delle città in cui giocano Matteo Brega

33

Media ruolo

1,56 1,1

Lorenzo Gonnelli, 25 anni LAPRESSE

Andrea Cistana, 22 anni LAPRESSE

uasi sei anni dopo, inseguendo un’altra promozione, il Lecce incrocia sulla strada il Carpi. L’ultima volta, il 16 giugno 2013, al Via del Mare nel ritorno della finale playoff la squadra emiliana, con il pareggio per 1-1 (andata 1-0), festeggiò il salto in B. Fu un pomeriggio segnato dalla violenta reazione dei tifosi giallorossi, con invasione di campo e scontri con la polizia. Consumati sei anni di sofferenza in Serie C, il Lecce è in lotta per centrare la seconda promozione consecutiva, sempre con Liverani in panchina. Reduci dalla sconfitta a Cremona e in attesa dell’impegno del Brescia lunedì, Mancosu e compagni hanno la chance per tornare in vetta, alla pari con la squadra di Corini. EMERGENZA Squalificati Vigorito e La Mantia, in porta andrà Bleve mentre per l’attacco Falco e Palombi sono favoriti, con Tumminello in ballottaggio per una maglia di titolare. Pesa, ormai da settimane, la grave emergenza in difesa, per gli infortuni di Bovo, Fiamozzi e Cosenza; Liverani può contare sul recupero di Calderoni, che a Cremona era uscito per un risentimento ai flessori della coscia destra. Dalla prossima settimana, riprenderà a buon ritmo Scavone (dopo lo scontro di gioco in Lecce-Ascoli dell’1 febbraio, è stato bloccato anche da un problema muscolare): il centrocampista spera di esserci per la sfida al Brescia, in programma domenica 28 aprile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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