CREMONESE – BENEVENTO
18 OTTOBRE 2009
URCA MAZURCA… LECCE - A 80 anni finisce denunciato perchè trovato in possesso di tre petardi all’interno dello stadio Giovanni Paolo II di Nardò. Il fatto è accaduto ieri durante la partita di calcio del campionato regionale di Eccellenza Puglia tra le squadre del Nardò e del Lucera, alla presenza di circa duemila spettatori. All’inizio del secondo tempo si sono uditi dei botti provenire dal settore della gradinata, opposto agli spogliatoi, molto affollato anche per la presenza di famiglie. I poliziotti in servizio sulla gradinata, dopo aver localizzato la zona dalla quale era partito l’ultimo petardo, grazie ad alcune testimonianze hanno individuato l’autore del lancio. L’anziano tifoso è stato perquisito e trovato in possesso di altri tre petardi nascosti in un pacchetto di sigarette. L’ottantenne è stato denunciato in base alla normativa contro la violenza negli stadi. Ora rischia una condanna da sei mesi a tre anni di reclusione…NONNO FELICE… MICCOLI - Il numero 10 del Palermo non ha seguito in tv la gara tra Italia e Irlanda, ossia la sfida tra Lippi e Trapattoni, due allenatori che conosce molto bene. «Del Trap ho ricordi bellissimi – ha detto Miccoli –, mi ha lanciato in Nazionale. Penso ancora a quando giocammo proprio a Palermo contro la Finlandia e mi mandò in campo poiché il pubblico del Barbera mi acclamava. Ero ancora un giocatore del Perugia». Come è noto, invece, la sua avventura alla Juventus non fu delle più felici: «Con Lippi avevo rapporti normali. Poi la storia degli eventi di tre anni fa dimostrò che era molto vicino alla dirigenza bianconera, con cui ebbi problemi ormai risaputi».Miccoli se lo si vuole considerare un grande calciatore, quale è; Fabrizio se si guarda al suo volto di ragazzo comune, vivace, di padre di famiglia, ma non solo. Anche di autentico appassionato di calcio, sin dai tempi in cui collezionava le maglie del Lecce, di Barbas e Pasculli. «Era una grande squadra quella: un grande presidente, l’emozione della prima serie A. Io andavo sempre in Curva Nord, ai tempi del Commando Ultrà». Altri tempi, altro calcio, anche secondo il suo parere: «Oggi entrare negli stadi diventa sempre più difficile. Molti provvedimenti limitano la libertà dei tifosi: non si possono più portare i fumogeni, che erano elementi di colore e calore. E con la tessera del tifoso le cose si complicheranno ancora di più». QUANDO DIRE LE COSE COME STANNO E’ GRATIS…GRAZIE MICCOLI.
SUL WEB - Ben 250mila tifosi inglesi hanno acquistato via internet la possibilità di vedere il match tra Ucraina e Inghilterra. La sfida, vinta dall'Ucraina per 1-0, non era stata acquisita da nessuna emittente televisiva britannica. In origine l'esclusiva sulla partita era stata acquisita dalla Setanta, compagnia finita poi in amministrazione controllata. A quel punto la controllante Kentaro aveva deciso di non accettare offerte da parte di emittenti tv e di renderle fruibile soltanto online, al prezzo iniziale di 5 sterline che poi, nei due giorni immediatamente precedenti la partita, era salito fino a 12 (circa 12 euro)…CHE SIA QUESTO IL FUTURO…NOIO VULEVAM SAVUAR…GIUST?
MODELLO INGLESE..ALTRO CHE TESSERA DEL TIFOSO…OTTO. Biglietto rigorosamente nominale in una mano, carta d’identità nell’altra e perquisizione post tornello. Procedura ormai ordinaria per tutti i tifosi italiani che assiduamente seguono la propria squadra del cuore e che da gennaio si troveranno ad aver a che fare anche con la famigerata e tutt’altro che attesa tessera del tifoso. Non proprio l’approccio ideale per quello che dovrebbe essere esclusivamente un appuntamento di passione magari impreziosito da una vittoria o da una bella partita; una sensazione ancora più frustrante qualora capiti di ritrovarsi Oltremanica per una qualsiasi partita di Premier League. Uno degli innumerevoli derby di Londra ad esempio, quello fra il West Ham di Gianfranco Zola ed il Fulham di Roy Hodgson nel quartiere popolare di Newham nell’est metropolitano. Nel viaggio dal centro cittadino verso Upton Park, i vagoni della metro, col susseguirsi delle fermate si riempiono dei colori Claret & Blue dei tifosi che una volta a destinazione si riversano nella lunga Green Street che porta allo stadio e alla statua che celebra Bobby Moore e gli eroi del Mondiale del ’66. Niente a che vedere con le recenti immagini degli scontri con i rivali di sempre del Millwall o le imprese dell’aspirante hooligan Frodo-Elijah Wood; la strada è invasa dei supporters di casa il cui religioso percorso verso il Boleyn Ground casa del West Ham, è contraddistinto dalle tradizionali consuetudini: l’acquisto del match programme, la birra e l’hamburger con gli amici e la tappa obbligata fra bancarelle e negozio del club per gli ultimi arrivi del merchandising. Non manca quello griffato “Inter City Firm”, il materiale della gang che negli anni Ottanta portava scompiglio negli stadi di Sua Maestà ed ora è acquistabile proprio di fronte all’ingresso principale. Il rispetto della coda, sia essa per un panino o per una maglietta è essenziale, ma quella che porta ai botteghini colpisce per rapidità di scorrimento ed il motivo è spiegato appena arriva il proprio turno. I biglietti preventivamente acquistati sul sito ufficiale del club, tre con un solo nominativo uguale per tutti, e pagati comodamente con carta di credito, vengono stampati e consegnati in brevissimo tempo e soprattutto senza l’esibizione di alcun documento; tutto viene affidato al codice numerico che si riceve via mail. La procedura, di per se sorprendete rispetto ai nostri standard, risulta ancora più semplice e snella al momento dell’ingresso. Mostrando solo il biglietto allo steward in pochi secondi si passa dal tornello al cuore dell’impianto. Niente carta d’identità, nessuna perquisizione ne tantomeno alcuna tessera da esibire; solo molta cordialità e la sensazione di apprestarsi davvero a vivere una
partita di calcio. La conferma arriva una volta preso posto sugli spalti che in pochi minuti si colorano dei colori di casa e dei simboli che ne hanno fatto la storia, i martelli incrociati ed il numero 6 del capitano campione del Mondo. Quando tutti sono già sistemati nel proprio seggiolino, lo stesso di stagione in stagione, come testimoniano i saluti con i vicini di gioie e dolori, ecco l’inno “I’m forever blowing bubbles”. Tutti in piedi per seguire gli altoparlanti che dopo una strofa lasciano spazio solo al coro dei tifosi e al loro orgoglio. L’atmosfera testimonia perfettamente il senso di appartenenza del popolo degli Hammers alla propria squadra nonostante da anni sia lontana dai vertici della sempre più esterofila Premier, con i suoi dieci presidenti stranieri, padroni di casa compresi. Sul perfetto terreno di gioco però lo spettacolo non è dei più entusiasmanti nonostante il vantaggio dei locali dopo pochi minuti con Cole. Il gioco delle due squadre fa sicuramente rimpiangere il nostro campionato, ma ai tifosi bastano un tackle efficace o un tiro da venti metri per alimentare il proprio entusiasmo mentre il solo Diamanti sembra essere capace di fare la differenza fra i ventidue. Gli ospiti decidono di non stare a guardare il talento italiano e sospinti anche dal sorprendente calore dei propri sostenitori ribaltano il risultato nella ripresa nonostante l’uomo in meno. In quello che è anche un derby fra quartieri diversi per status sociale, la working class da una parte e quella più agiata dall’altra, l’esperienza di Hodgson sembra avere la meglio sull’abilità tattica di Zola, fino al novantesimo quando Stanislas appena entrato pesca il tiro fortunoso che regala il tanto sofferto pareggio al West Ham. L’applauso finale, sentito e convinto, sembra non risentire della classifica non proprio esaltante, e poco dopo i supporters delle due squadre si ritrovano nuovamente sulla strada verso la stazione, fianco a fianco in coda in attesa del treno, ognuno con i propri i colori e le prorprie sensazioni dopo un intenso pomeriggio come tanti dedicati al football. Perché il tifoso lo fanno il calcio e la passione, non una tessera.
CAPITO SIGNORI E SIGNORE??? TIFARE PER LA CREMO A patire da Cremonese-Perugia, QUINDI SIAMO GIA ALLA SECONDA CONTRO IL BENEVENTO… riaprirà la TRIBUNA Iper GIOVENTU’ GRIGIOROSSA. In occasione delle partite casalinghe della Cremonese, tutti i ragazzi dai 5 ai 14 anni potranno vivere una giornata con tantissimo divertimento e grandissime sorprese GRATUITAMENTE!...e ogni 4 ragazzi un adulto ENTRA GRATIS! Con l’importante sostegno dell’Iper Cremona, il paese della Grande I, l’US Cremonese vuole avvicinare i giovani tifosi grigiorossi e le loro famiglie allo Stadio, per educarli ad un tifo appassionato, ma soprattutto corretto e leale
leale e all’insegna del divertimento! Chi parteciperà alla TRIBUNA Iper GIOVENTU’ GRIGIOROSSA potrà essere estratto per accompagnare i giocatori all‘ingresso in campo all’inizio della partita oppure per un appassionante sfida ai calci di rigore durante l’intervallo sotto la Curva Sud “Erminio Favalli”. Per tutti ci sarà un gadget grigiorosso!! Non perdete l’occasione di partecipare alla Tribuna Iper Gioventù Grigiorossa in una di queste partite: - 18 ottobre CREMONESE BENEVENTO - 15 novembre CREMONESE-ALESSANDRIA - 29 novembre CREMONESE-NOVARA - 21 febbraio CREMONESE-LUMEZZANE - 14 marzo CREMONESE-MONZA - 3 aprile CREMONESE-PERGOCREMA - 18 aprile CREMONESE-FIGLINE - 2 maggio CREMONESE-COMO per info: www.uscremonese.it
BELLO DAVVERO…MOLTO. - LOTTERIA DI META’ OTTOBRE, numeri estratti in ordine dal 1° al 20° premio: 3904, 1165, 1821, 3667, 1126, 1546, 3823, 500, 3900, 1120, 801, 611, 2907, 2282, 404, 3006, 3388, 3910, 3821, 2314.
E’ ufficiale ragazzi/e a PERGOCREMA nel settore ospiti entrerà solo chi sarà in possesso della TESSERA DEL TIFOSO.
Ultras Cremona 1999 mai un passo indietro…belli e ribelli…soprattutto ribelli. ahahahahah sturm graz