Da “I passi sul sentiero sconosciuto” raccolta di poesie di Antonio Ragone LA LUCE ROSATA DELL’AURORA Contavo d’arrivarci al più presto, prima che la luce rosata dell’aurora tingesse l’onde lievi, volevo andar via, prendere il largo, solo io e il gozzo color striato d’azzurro mare e bianco d’insistente luna. Avevo corso tutta la notte, scendendo giù per l’irrequieta scogliera, a tratti incontrando solo ombre inesistenti che infiammavano ancor più la piaga delle mie amiche le incertezze. A tratti, come accade per quelle mie vie, una stretta screpolata stradina mi conduceva più veloce verso la meta che anelavo, timoroso tardi di raggiungerla. Non c’erano gechi già sui muri screpolati né serpi tra la scabra e fragrante erba salata, io solo c’ero, e la mia corsa di fanciullo invecchiato di sole di mare e di speranze. Alfine giunsi sulla spiaggia calma di sole e di rumore, i piedi nudi agitar facevano la sottile rena. Ecco la mia vela. E io solo, gli ormeggi sciolsi e presi il largo.
SOSPESE ANSIE Questo giorno che mi lascia non lascia che sospese ansie che si ripetono in vorticose ore brune, in inquieta solitudine di notte, l’attesa mi lacererà con dignitosa indifesa. Sarà l’autunno che già denuda gli alberi del viale ventoso che mi aspetta, a ridestarmi, all’alba, ancora, andando via cercando la vittoria d’una risolta attesa. Questo mi basta, un attimo di tregua è già conforto, anche se lieve, scorrendo questa vita come un rivo passando tra bisce, rane ed erba viva d’acqua già sapendo che un giorno si congiunge al mare.
www.liberidiscrivere.eu – luglio 2009