Atlante Conflitto Arabo Israeliano Limes 2_2002 Www.limesonline.com

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  • Words: 2,315
  • Pages: 9
GUERRA SANTA IN TERRA SANTA

ATLANTE GEOPOLITICO DEL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO

di Alfonso DESIDERIO

Attraverso le carte cinquant’anni di storia su scala locale e regionale. Dalle Nel 1948 nasce lo Stato israeliano riconosciuto da Usa e Urss ma accerchiato e aggredito dai paesi arabi. La seconda fase del conflitto (carta 5) risente dello scoppio della guerra fredda e del fenomeno del nazionalismo arabo. La data chiave è il 1956: con Nasser e la nazionalizzazione di Suez, l’Egitto è la nazione guida del mondo arabo, per peso demografico, politico ed ideologico. È sull’asse Tel Aviv-Il Cairo che si gioca il conflitto arabo-israeliano. A nord-est il Trattato Cento diventa nella regione l’architrave della dorsale anti-Urss degli Stati Uniti. Il fallito intervento franco-britannico a Suez (con il contributo israeliano) segna la fine dell’influenza nella regione delle due ex potenze coloniali, e consente a Mosca di inserirsi nello scacchiere mediorientale trovando una sponda nel nazionalismo arabo. Per gli Stati Uniti Israele diventa un baluardo antisovietico. Nella guerra del 1967 Israele conquista Gaza, il Sinai, la Cisgiordania e il Golan. Tel Aviv non si annette i Territori occupati (ad eccezione di Gerusalemme Est dove comunque viene lasciata agli arabi la gestione dei Luoghi santi), nasce l’idea della terra come pedina di scambio per ottenere la pace. Una nuova ondata di profughi destabilizza gli equilibri interni in Libano (guerra civile e interventi siriani e israeliani) e la Giordania (Settembre nero). La guerra dello Yom Kippur segna la definitiva supremazia israeliana sul piano militare tradizionale. L’Egitto di Sadat cede e fa la pace con Israele in cambio della graduale restituzione del Sinai e degli aiuti economici americani. La svolta egiziana e la rivoluzione islamica iraniana cambiano gli equilibri e aprono una nuova fase (carta 9). L’asse del conflitto si sposta verso est. L’Iraq di Saddam Hussein diventa protagonista con la guerra contro l’Iran di Khomeini e con la controversia petrolifera con il Kuwait, che sfocerà nell’invasione del 1990. Nel frattempo l’antagonista maggiore di Israele diventa il movimento nazionale palestinese che raggiunge il culmine nella prima Intifada nei Territori occupati. La guerra del Golfo e la scomparsa dell’Unione Sovietica rivoluzionano lo scacchiere mediorientale. Persa la sponda sovietica e di fronte all’espansionismo iracheno, 7 paesi arabi si alleano con gli Stati Uniti che dislocano truppe e basi nel Golfo Persico. È il terzo vertice di un triangolo strategico americano che ha in Israele e Turchia gli altri due punti di riferimento. Ma nella regione cresce intanto l’integralismo islamico (carta 13). Dalla guerra del Golfo escono indeboliti sia palestinesi che israeliani. I primi perché si sono schierati con Saddam Hussein, i secondi perché scoprono di essere vulnerabili ai missili iracheni, nonostante la loro potenza militare tradizionale (inutilizzata per non rovinare l’alleanza tra arabi e Usa). Entrambe le parti hanno interesse ad avviare il processo (carta 14) che porta alla pace tra Israele e Giordania e alla nascita dell’Autorità nazionale palestinese, ma che si conclude con i fallimenti negoziali di Camp David e Taba e con il prevalere degli opposti estremismi (seconda Intifada). L’11 settembre 2001 inizia la guerra al terrorismo internazionale. Dopo l’Afghanistan, il presidente Bush individua tre obiettivi nell’«asse del Male». L’Iraq di Saddam Hussein è il primo della lista per il rischio che si allei con la rete internazionale di bin Laden. Inoltre un governo filoamericano a Baghdad potrebbe consentire agli Usa di soppiantare (sul piano strategico e petrolifero) il vertice saudita del triangolo, non più affidabile. Ma nel frattempo si riaccende il conflitto israelopalestinese. Dopo i successi di Hizbullah nel Libano meridionale, la guerriglia degli attentati kamikaze si rivela efficace contro Israele, che reagisce con le forze militari tradizionali.

125

126

EGITTO

Il Cairo

al-Suways

al-Isma’ıliya

Porto Said

al-Suwayda

Damasco

al-Bid'

Elat al-’Aqaba

Tabuk

Ma’an

TRANSGIORDANIA

Amman

Beirut

A R A B I A

Turayf

al-Ramadi

I R A Q

S A U D I T A

al-Jawf

al-Rutba

La Gran Bretagna mandataria dell’Onu sulla Palestina annuncia il ritiro unilaterale per il maggio 1948. Il piano del 1947 delle Nazioni Unite prevede due Stati e Gerusalemme sotto controllo internazionale. Il piano è rifiutato dagli arabi. Il 14 maggio 1948 David Ben-Gurion proclama lo Stato di Israele, che viene attaccato da 5 paesi arabi che dopo alcuni successi vengono sconfitti. Transgiordania ed Egitto si annettono Cisgiordania e Gaza e lo Stato palestinese non viene alla luce.

Area principale di minaccia per Israele

Linea armistizio 1949

Percentuale di profughi

Direzione dei profughi palestinesi

Ex possedimenti britannici

Ex possedimenti francesi

Direttrici degli attacchi di: Libano, Siria, Transgiordania, Iraq, Egitto contro Israele

Massimo arretramento israeliano (1948)

Albukamal Abu al-Kamal ‘Ana

Mosul

Lega araba (1945)

Anno di indipendenza

al-Hasaka

Midyat

Dayr al-Zawr

al-Raqqa

S I R I A

Aleppo

TURCHIA

Antakya

Baniyas

LIBANO

Tel Aviv

Nicosia

CIPRO

1948 - 1949

Carta 1

ATLANTE GEOPOLITICO DEL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO

E G I T T O

Eilat

CONFINE DELLA PALESTINA

AQ

LIMITE APPROSSIMATIVO DELL'AREA IN CUI GLI EBREI SPERAVANO DI TERRITORIO MANDATARIO FONDARE LA LORO CEDUTO AGLI HASHEMITI ENTITA' NAZIONALE (1921)

TERRITORIO CEDUTO ALLA SIRIA FRANCESE (1923)

EMIRATO DI TRANSGIORDANIA

Ma’an

al-'Aqaba

Petra

Palestina

Beer-Sheva

al-Karak



Betlemme 

Gerusalemme Amman

Ramallah

SIRIA (Fr.)

E G I T T O

Gaza

Eilat

ZONA SOTTO CONTROLLO ONU

STATO EBRAICO

STATO ARABO

Al-'Aqaba

Beer-Sheva

Hebron

 

Gerico

Nablus

Betlemme

Gerusalemme

Tel Aviv Jaffa

Hadera

Nazareth

Tiberiade

LIBANO

TRANSGIORDANIA

Gaza Rafah

Tel Aviv Jaffa Ashqelon

Irbid

al-Qunaytra

Damasco

IR

Nablus

Tsefat ‘Akko Haifa Tiberiade

Tiro

Sidone

Beirut

Haifa

PIANO ONU 1947

Carta 3 S I R I A

F. Giordano

Lit an i

IL MANDATO BRITANNICO IN PALESTINA

Carta 2

SINAI

Tiberiade

Hebron

Eilat

NEGEV

Beer-Sheva

Irbid

 

Area smilitarizzata Area sotto il controllo giordano Area sotto il controllo egiziano Israele

GIORDANIA (dal 1950)

Betlemme

Gerico

Nablus

Nazareth

SIRIA

Amman

LIBANO

GALILEA

Gerusalemme

ISRAELE

EGITTO

Gaza

Ashqelon

Ashdod

Tel Aviv Jaffa

Netaniya

Haifa

ISRAELE NEL 1949

Carta 4 GUERRA SANTA IN TERRA SANTA

127

128

Adana

SUDAN

Tabuk

al-Bid'

1960 Fondazione OPEC

al-Jawf

1958

I

al-Madina

USA

A

Dal ‘59

URSS

S

Bassora

Tabriz

S

Riyad

Prima e dopo la crisi del 1973, politica petrolifera filo americana

U

R

S

S

Esfahan

Q ATA R Doha

E.A.U.

Shiraaz

N

PAKISTAN Kerman

A

Dubai

Bandar’Abbas

R

OMAN

Abu Dhabı

I

Patto di Baghdad (1955): Gran Bretagna, Turchia, Iraq, Iran, Pakistan. L’Iraq esce nel 1959 e diventa Cento (trattato centrale)

 

 

Baku

BAHRAIN

K U WA I T al-Kuwayt

R

Baghdad

U

Settembre 1973 Embargo petrolifero contro l’occidente dopo la vittoria di Israele nella guerra Yom Kippur

Fino al ‘58

Kirkuk Q

Mosul

USA

R

ARABIA SAUDITA

Sett. nero ‘70 GIORDANIA

Dal ‘56

URSS

 

S I R I A

Damasco

1976

Aleppo

GRAN BRETAGNA

Amman Gerusalemme

 

6 195

EGITTO

Port Said

URSS

LIBANO Beirut

ISRAELE Tel Aviv

Intervento Francia Gran Bretagna 1956

1974 Nicosia VI Flotta Usa ‘58 CIPRO

Konya

T U R C H I A

Ankara

1950 - 1978

Carta 5

Controversie petrolifere

Area principale di minaccia per Israele

Guerra Civile

Repubblica Araba Unita 1958-1961

Occupazioni israeliane 1967

Pozzi di petrolio

Rivolte - guerre curde (1962, ‘74, ‘76)

Aiuti Usa

Aiuti Urss

L’organizzazione del Trattato Centrale (Cento) nasce nel 1955 come Patto di Baghdad tra Gran Bretagna, Turchia, Iraq, Iran e Pakistan. Nel 1957 gli Stati Uniti diventano membro associato. Dopo la caduta della monarchia nel 1958 l’Iraq si ritira e il 19 agosto del 1959 cambia nome in Organizzazione del Trattato Centrale. Il quartier generale viene spostato ad Ankara. Pensato per consolidare l’influenza britannica nel mondo arabo, diventa un bastione difensivo del blocco occidentale contro l’Urss. Si dissolve il 26 settembre del 1979 dopo il ritiro di Iran, Turchia e Pakistan.

USA

URSS

Membro Nato

Monarchia rovesciate

Monarchie - Emirati

ATLANTE GEOPOLITICO DEL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO

S i n a i

Offensiva Golan (9 - 10 giugno)

Offensiva Cisgiordania (6 - 8 giugno)

Offensiva Sinai (5 - 8 giugno)

GIORDANIA

(fino a Sharm al-Sheikh)

SINAI

Eilat

Controllo arabo

Annessioni israeliane EGITTO

Betlemme

Eilat

ARABIA S A U D I TA

ISRAELE

 

Gerusalemme

Nablus

Haifa

Tiro

Beer-Sheva

Tel Aviv

S i n a i

80 Gennaio 19

EGITTO

GIORDANIA

 

Amman

Irbid

SIRIA

LA PACE CON L’EGITTO (CAMP DAVID 1978) E LA RESTITUZIONE DEL SINAI

Carta 8

82

ARABIA S A U D I TA

NEGEV

Beer-Sheva

ISRAELE

Hebron

Gerusalemme

Ramallah

Nazareth

Tiberiade

GALILEA

LIBANO

e 19

N.B.: IL SINAI DA RESTITUIRE ALL'EGITTO

Gaza

Ashqelon

Ashdod

Tel Aviv Jaffa

Netaniya

Dopo la guerra del ‘67 il gen. Allon propone la restituzione di parte dei Territori occupati ad eccezione di Gerusalemme Est e di alcune zone strategiche (Golan, Giordano, costa da Eilat a Sharm al-Shaykh) a Giordania ed Egitto in cambio della pace. Gli arabi rifiutano, ma il piano rimane un modello per i negoziati successivi.

PIANO ALLON 1967

Canale di Suez

Carta 7

April

Eilat

ISRAELE

Beer-Sheva

 

Nablus

Gerusalemme

Tel Aviv

Haifa

Tiro

G I O R D A N I A

EGITTO

Canale di Suez

a

az

Golan

G

a

MASSIMA ESPANSIONE DI ISRAELE 1967

az

SIRIA

G

Carta 6

GUERRA SANTA IN TERRA SANTA

129

SUDAN

Tabuk

al-Bid'

al-’Aqaba

 

Sospeso dalla Lega araba dal 1979 al 1984

EGITTO

al-Suways

OLP

al-Jawf

al-Madina

R

A

Truppe Usa e alleati

Accordo frontiere 1974

BAHRAIN

Q ATA R Doha

E.A.U.

Shiraaz

Esfahan

 

 

Baku

K U WA I T al-Kuwayt

Bassora

Truppe Usa e alleati

Riyad

1990

Baghdad

Q

Tabriz

U R S S

Kirkuk

Embargo Onu

I

Mosul

ARABIA SAUDITA

GIORDANIA

ISRAELE Gerusalemme Porto Said

S I R I A

Aleppo

Damasco

Amman

LIBANO Beirut

Tel Aviv

CIPRO

Adana

T U R C H I A

Ankara

Nicosia

Konya

1978

 

Febbraio 1991

1979 - 1991

Febbraio 1991

130

Carta 9

N

Kerman

A

Dubai

Bandar’Abbas

R

OMAN

Abu Dhabı

I

U R S S

Flotte Usa

Controversie petrolifere

Monarchie - Emirati rovesciati

No Fly Zone

Filo-iracheni nel 1990-1991

Pace con Israele

Rivolta curda aprile 1991

Paesi membri della coalizione anti-irachena 1991 (alleati Usa)

Membro Nato

Guerra Iran - Iraq (1980 - 1988)

Invasione israeliana del Libano 1982

Aiuti finanziari Usa

Operazione Tempesta del deserto

Invasione irachena del Kuwait

Obiettivi missili iracheni (Israele e Arabia Saudita)

Area principale di minaccia per Israele

Zona abitata dai curdi

ATLANTE GEOPOLITICO DEL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO

GUERRA SANTA IN TERRA SANTA

131

132

Adana

Porto Said

EGITTO

SUDAN

 

I

R

al-Madina

Baghdad

al-Najaf

Karbala

Q

K U WA I T

No saudita a usare le basi per la guerra in Afghanistan Riyad

di i nt er

BAHRAIN

I

R

A

N

OMAN

Abu Dhabi

Dubai

Bandar’Abbas

Kerman

Controversie su frontiere marittime per sfruttamento petrolifero

T U R K M E N I S TA N

E.A.U.

Shiraaz

es si

Q ATA R Doha

 

Esfahan

en za

Baku

 

Alleanz a/co nve rg

Bassora

Tabriz

ARABIA SAUDITA

A

Kirkuk

ARM.

AZERBAIGIAN

RUSSIA GEORGIA

Guerra fredda Usa-Arabia Saudita

Proposta di pace principe ’Abdullah: Territori occupati ’67 in cambio Al-Jawf di pace regionale

15 dei 19 attentatori dell’11 settembre avevano passaporto saudita.

Tabuk

al-Bid'

al-’Aqaba

GIORDANIA

 

S I R I A

Damasco

Aleppo

Amman

LIBANO Beirut

Tel Aviv

1978

Incirlik

T U R C H I A

Nicosia

Konya

CIPRO

ea All

Ankara

1994

rgenza di in /conve tere n za ssi

1992 - 2002

Carta 13

Simpatizzanti - possibili collegamenti

Cellule

Rete terroristica di Bin Laden e gruppi alleati

Pace con Israele

Basi Usa

Truppe siriane in Libano

Incursioni israeliane

Minaccia di intervento americano

Città sante sciite

Luoghi sacri

Paesi considerati dagli Usa sponsor del terrorismo ma non accusati apertamente

Asse del male (Iraq, Iran, Corea del Nord)

Membro Nato

Pozzi di petrolio

Aiuti finanziari Usa

Attentati Seconda Intifada

No Fly Zone

PDK: Partito Democratico del Kurdistan UPK: Unione Patriottica del Kurdistan

ATLANTE GEOPOLITICO DEL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO

6 febbraio 2001 Elezione di A. Sharon (Likud)

28 settembre 2000 Sharon alla spianata delle Moschee, inizia Seconda intifada

maggio 2000 Ritiro israeliano dal Libano del Sud

15 dicembre 1999 Incontro Barak-Faruk (ministro degli Esteri siriano), mancato accordo

4 gennaio 1999 Coalizione Netanyahu si rompe su accordi di Wye (sospesi), nuove elezioni 7 febbraio 1999 Muore re Hussein di Giordania 18 maggio 1999 Elezione di E. Barak (laburista)

4 novembre 1995 Assassinio Y. Rabin, Peres premier 20 gennaio 1996 Elezioni Anp 29 maggio 1996 Elezione B. Netanyahu (Likud)

1 luglio 1994 Trionfale ritorno di Arafat a Gaza 26 ottobre 1994 Accordo di pace Israele-Giordania

1993 Iniziano a Oslo le trattative segrete Israele-Olp

Gennaio - febbraio 1991 Guerra del Golfo

21 - 27 gennaio 2001 Fallimento Taba su proposta Clinton (a fine mandato) di accordo finale.

25 luglio 2000 Fallimento Camp David II su proposta di accordo finale (Barak-Clinton-Arafat)

5 gennaio 2000 Sharm II (zona A 13%, B 26% riserva naturale 3%) 21 marzo 2000 Sharm III (zona A 18%, B 22%, riserva naturale 3%) ultimo trasferimento sulla base dell’accordo di Wye

5 settembre 1999 Sharm al-Sheikh I (o Wye II o Wye plus) revisione accordi di Wye, ritiro Israele da 11% Cisgiordania (in tre fasi)

17 gennaio 1997 Israele cede il controllo dell’80% di Hebron 23 ottobre 1998 Wye Memorandum (Netanyahu-Arafat) ulteriore graduale ritiro israeliano (13% della Cisgiordania), riapertura negoziati finali

28 settembre 1995 Oslo II, firmato a Taba (Rabin-Arafat) ulteriori ritiri Israele, zone A, B e C.

13 settembre 1993 Dichiarazione dei principi di Washington (Rabin-Clinton-Arafat) 4 maggio 1994 Oslo I, firmato a Il Cairo (Rabin-Arafat, 60% di Gaza e Gerico e Anp) - inizia periodo di 5 anni per negoziati su accordo finale.

Ottobre 1991 Conf. di Madrid (Israele, Egitto, Siria, Libano e delegazione giordano-palestinese)

CRONOLOGIA DEI NEGOZIATI

Hebron

Gaza ISRAELE

Tulkarim

Hebron

Nablus

Gerico

 

Gerusalemme Est

Ramallah

CISGIORDANIA

Betlemme

Gerusalemme Ovest

ISRAELE

Riserva naturale 3%

Linea verde (linea d’armistizio 1949)

Zona C (controllo israeliano)

Zona B 22% (controllo misto)

Zona A 18% (controllo palestinese)

ISRAELE-ANP

Carta 14

GUERRA SANTA IN TERRA SANTA

133

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