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POTENZA E PROVINCIA
Martedì 13 Maggio 2008
Un’esperienza di partecipazione critica. Il sindaco si difende e ribatte: «Case meno care»
Il regolamento urbanistico di Potenza passato al setaccio ROSANNA SANTAGATA l POTENZA. Sala gremita. Il coordinamento cittadino delle associazioni - nato attorno ad una proposta di osservazione al Regolamento urbanistico adottato dal Consiglio comunale di Potenza lo scorso 17 marzo - ha fatto il pieno parlando di urbanistica nel convegno di ieri: «Un’altra città è ancora possibile?. Argomento di quelli «tosti», ma ne va del futuro delle presenti e nuove generazioni. Molti resistono per ben 5 ore. «La partecipazione costa fatica», dirà alla fine Luigi Agresti, del coordinamento. Il primo a parlare, Pierluigi Pontrandolfi, architetto e professore dell’Università di Basilicata (già assessore all’urbanistica a metà anni '90). Luci e ombre del R.u. al setaccio. Luci: una disciplina più puntuale e completa di quanto non fosse il precedente Piano regolatore, e i vantaggi
della perequazione. Molte di più le ombre: troppe le 5 mila nuove abitazioni previste (anche se negli annunci dell’amministrazione il nuovo strumento prevede mille vani in meno del Prg): il rischio, avverte, una forza attrattiva di Potenza che svuoterà ancor di più le aree interne. E ancora il vallone di Santa Lucia «risorsa che ci stiamo mangiando» (lì nuove volumetrie), e qualche Dus e Dut da rivedere senza mortificare i diritti riconosciuti. I diritti acquisiti: si evocano più volte, tra tutti l’assessore competente Alessandro Singetta, per giustificare «scelte forti». Ma spesso la cementificazione è avvenuta in nome di diritti acquisiti. Che a volte acquisiti non sono esattamente, perchè mancano autorizzazioni (e non per colpa delle imprese) a costruire in un boschetto. Parla con fervore l’ingegner Rosario Gigliot-
ti, per conto dell’associazione Libera, evocando la battaglia contro il cosiddetto Pentagono a Macchia Romana. I problemi sono tanti. Forse aiuta a comprenderli se si ragiona sull'«uomo». Questo l’invito di Albano Garramone, referente per rione Murate. Illustra le planimetrie, quelle dove nelle scarpate del suo rione compaiono sagome di palazzine e ville e sono previsti parcheggi interrati. «Quali sono i vantaggi, per i cittadini di Murate, di altre case? E che fine fa la previsione di una chiesa che aspettiamo da anni?». Nel pubblico ci sono i rappresentanti degli ordini (geologi, collegio dei geometri, ingegneri). Si affaccia anche il presidente degli architetti Michele Graziadei, ma va via presto. In prima fila Leonardo Sacco, autore de «Il cemento del potere», e l’architetto Pietro Romaniello, che un anno prima dell’approvazione ritirò la sua
Un’assemblea numerosa e appassionata ha discusso per 5 ore della città com’è e come potrebbe essere firma al Prg dell’'87. Confida alla Gazzetta che a lui questo R.u piace, perchè introduce un metodo nuovo. «Ma attenti alla fase delle osservazioni, delicatissima. Nell’87, le volumetri aumentarono di molto proprio per quelle accolte». Intanto l’architetto Paolo Baffari mostra diapositive di ben noto degrado del verde. Comparando ciò che sulla carta ha il colore
Nella foto a destra un momento dell’incontro che si è svolto ieri a Potenza [foto Tony Vece]
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dei parchi, con quello che è nella realtà: «Spesso solo scarpate. Il vallone di S. Lucia in realtà è già compromesso dalle costruzioni presenti». Mentre il rischio è che nelle aree extraurbane, illustra l’architetto Marinella Gerardi si consenta di costruire residenze abbattendo e ampliando baracche e annessi agricoli. Il sindaco Vito Santarsiero vuol intervenire alla fine. Il cli-
ma si è fatto teso. Ma lui non accetta le critiche («se non avessimo adottato il R.u. ora direbbero che volevamo favorire gli speculatori»). Conferma piena fiducia ai suoi uffici, che hanno lavorato in autonomia, e dice «la filosofia di base» non si discute. Apre alla possibilità, di fronte al rischio di cementificazione, di spostare cubature fuori dell’ambito urbano, e di entrare nel me-
rito di alcune previsioni. Ma il suo tono è duro: «mi sarei aspettato proposte di merito». Poi fa un annuncio: a Potenza i prezzi delle case stanno scendendo. Merito, intende, delle tante nuove auorizzazioni a costruire (per 1500 nuovi alloggi, di cui 900 già in realizzazione) concesse dalla sua amministrazione. Il termine per le osservazioni scade il 13 giugno.
VIABILITÀ |Il rifacimento del manto stradale crea non pochi malumori tra gli automobilisti
SANITÀ| Come prevenire le malattie cardiovascolari
File di chilometri e traffico in tilt per i lavori a via Di Giura
Comincia da Avigliano il progetto «Cuore» SANDRA GUGLIELMI
l POTENZA. Un serpente di auto durante la tarda mattinata, una fila ancor più lunga nel primo pomeriggio. Per non parlare dell’orario di chiusura delle scuole. E’ stato un week end infernale per gli automobilisti del capoluogo, ma i giorni che seguiranno non appaiono certo da meno. Tutta colpa dei lavori di rifacimento del manto stradale nell’area compresa tra Rione Risorgimento e Parco Aurora in vista dell’imminente passaggio dei giro d’Italia. Lavori ritenuti necessari dall’amministrazione comunale ma che hanno provocato non pochi disagi tra gli automobilisti. Tra autoarticolati e macchine per stendere l’asfalto ieri lo svincolo tra via Di Giura e l’ospedale si è trasformato in un imbuto che ha strozzato la circolazione creando lunghe file. A tutti gli orari. Tra l’altro, lo stesso quadro si era visto durante il week end allo svincolo tra la via Angilla Vecchia e viale Firenze sempre durante i lavori di rifacimento del manto stradale. Con file chilometriche, automobilisti che hanno impiegato ore per tornare a casa e lamentele di tutti i generi. Insomma, dopo un solo giorno le stesse scene sono state riproposte pochi chilometri più avanti. In una zona in cui a distanza di poco si trovano la scuola elementare e la media. «Non era possibile farli durante altri orari» ha evidenziato più di un potentino. Ma le lamentele sono servite a poco. Anche perché i cittadini non hanno potuto avere la risposta dall’assessore comunale al traffico, Donato Coviello, a cui andava girata la domanda. Ieri, infatti, non è stato possibile rintracciare l’assessore. [a.i.]
l POTENZA. L’Osservatorio cittadino, associazione che si è costituita in vista delle prossime amministrative 2009, sta mettendo a punto un programma per intervenire su alcuni punti chiave della città. Occhi puntati, tra gli altri, sulla riorganizzazione della Polizia municipale. L’obiettivo è quello di affrontare, tra l’altro, il sistema formativo nel settore della sicurezza urbana e la conseguente definizione del profilo di conoscenze, competenze ed
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Nel servizio di Enzo Bianchi alcune immagini della situazione creatasi ieri in via di Giura
POTENZA| Le proposte dell’Osservatorio cittadino
Presidi dei vigili urbani nei quartieri più popolati abilità proprie delle figure impegnate nella gestione dei servizi di sicurezza sul territorio cittadino. Le proposte emerse dal confronto dell’Osservatorio con i
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potentini riguardano, in particolare, l’istituzione di presidi della Polizia municipale nei quartieri più popolosi e in alcune contrade, «in modo da realizzare un vero rapporto
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Vigili urbani, non solo «minaccia» per gli automobilisti indisciplinati
ECONOMIA| Il segretario regionale della Cna, Leonardo Montemurro, lancia un appello alle istituzioni per uscire dalla crisi
«Economia lucana in tilt, serve una terapia d’urto»
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funzionale tra cittadini e vigili urbani. «Da «contravventori-nemici degli automobilisti» sostiene il portavoce dell’Osservatorio, Vincenzo Belmonte - in questo modo i vigili diventeranno gli occhi dell’ istituzione e amici dei cittadini». Tra le altre proposte il coordinamento con le altre forze dell’ordine attraverso una decisione collegiale del comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica istituito presso la Prefettura.
tologia cardiocircolatoria e da Mariano Telesca, infermiere professional AVIGLIANO. È parle. «Il progetto - afferma tito da Avigliano il proLeccese - è stato validato getto «Cuore», coordinadopo una serie di ricerto dall’Istituto Superiore che scientifiche italiane di Sanità con lo scopo di e sulla scorta di rapporti prevenire le malattie mondiali. Sino agli anni cardiovascolari, che di 80' i dati e le ricerche si fatto sono nel nostro paesono sempre basati su se la prima causa di morsintesizzazioni di rischi te e la principale causa di generici su fette di pomalattie e di invalidità. polazione considerate a Il progetto, inizialrischio. mente pensato attraverLa grande novità del so il coinvolgimento dei progetto Cuore, invece, è medici di medicina gequella di individuare il nerale, è partito grazie rischio individuale nei alla collaborazione dieci anni successivi, indell’Avis, che sta offren- In aumento le malattie cardiovascolari tersecando i fattori di rido un valido aiuto al servizio sanitario nazionale per diffondere la schio consolidati dalla letteratura scientifica carta del rischio cardiovascolare, che ha già (fumo, obesità, diabete, ipertensione e stress, dimostrato una buona efficacia per invertire tranne la familiarità, che sarà nei prossimi la tendenza nella crescita di queste malattie, anni affidata a studi genetici) alla propria ma anche un formidabile supporto alla salute personale situazione». I dati che emergedei propri soci. Il format partito ieri nella ranno permetteranno di incasellare i vocittadina gianturchiana sotto la direzione del lontari in percentuali di rischio al di sotto del vicepresidente nazionale dell’Avis Genesio 3% (da ricontrollare nei successivi 3-5 anni), De Stefano, è il primo della provincia di tra il 3 e il 20% (da sottoporre a nuovi esami Potenza e toccherà, con controlli che si ri- dopo un anno) e al di sopra del 20% (da peteranno ciclicamente sino a coprire tutti i rivalutare dopo 6 mesi) e aiutarli, attraverso donatori dai 39 ai 69 anni, tutte le 68 sedi Avis consigli mirati, ad abbassare la propria curprovinciali e coinvolgerà circa 10.000 soci. Il va di rischio, attuando una vera, reale ed responsabile del progetto lucano, il dott. Ar- efficace prevenzione. «L'obiettivo futuro chimede Leccese, cardiologo e cardiochirur- conclude Leccese - sarebbe quello sottoporre go dell’Ospedale San Carlo di Potenza, è a screening tutta la popolazione. Sempre se ci coadiuvato nello screening da Carmine Palo sarà richiesta e avremo adesioni di volontari e Vincenzo Bochicchio, tecnici di fisiopa- per allargare il progetto».
Queste le strade della provincia di Potenza dove oggi sarà attivato il servizio di controllo con autovelox della Polstrada: A3 Salerno-Reggio Calabria Le violazioni conseguenti al mancato rispetto dei limiti di velocità sono punite con multe e punti sulla patente.
l Il segretario regionale della Cna, Leonardo Montemurro, commentando i dati resi noti durante la «Giornata dell’economia» di Unioncamere, tuona: «È finito il tempo delle parole. Per quanto mi riguarda, eviterò di presenziare a convegni e seminari dove a farla da padrona sono solo chiacchiere ed autocelebrazioni». Secondo Montemurro occorre fare presto per invertire il trend negativo dell’economia lucana. «Occorre che la Regione Basilicata, senza ulteriore indugio, metta in campo le risorse disponibili per rendere più facile l’ottenimento di prestiti bancari a sostegno del sistema imprenditoriale. L’annunciata stretta da parte dell’istituto di via Nazionale sui criteri da
rendere ancora più severi per l’erogazione di prestiti alle grandi come alle piccole imprese - sostiene il segretario della Confartigianato - non può che far aumentare le preoccupazioni rispetto alla tenuta più generale del sistema delle piccole e micro imprese artigianali. Non mi interessa entrare nella disputa sulla necessità o meno di un fondo unico regionale per la gestione delle royalties del petrolio. Quello di cui sono sicuro aggiunge - è che certamente serve un fondo di garanzia regionale al quale i Cofidi operanti in Regione possano fare ricorso per riassicurare i finanziamenti erogati. Vi sono somme importanti ancora inutilizzate a valere sul vecchio fondo di garanzia; se poi a queste somme
se ne possono aggiungere altre, ben vengano nell’ottica di rendere meno problematico il rapporto tra le imprese e il sistema bancario regionale». Quanto ai dati statistici che interessano più da vicino l’artigianato, Montemurro ritiene che da sole le imprese possano fare ben poco per uscire dalle sabbie mobili della crisi. «Dove sono le Istituzioni competenti? A litigare per una presidenza o vice presidenza di commissione, quale occasione per non far nulla per mesi interi. La politica - conclude Montemurro - ormai non è dietro le imprese perché va più piano, è enormemente dietro, perché è ferma a consumarsi in vecchi riti di cui al mondo economico nulla importa».