10 agosto ore 9.25: può il dollaro ritornare alla pari con l'euro? Una e-mail per cominciare: .... nei reports di qualche giorno fa vediamo che i tassi di interesse in Italia sono sui massimi o quasi (indice Mediobanca obbl.a tasso fisso); il Bund invece dovrebbe ancora deprezzarsi fino a primavera 2008... dico bene? Il Bund esprime i tassi tedeschi e l'indice Mediobanca quelli italiani ma entrambi sono governati dalla Bce che decide l'andamento dei tassi dell'area euro. La sfasatura dei due indicatori mi crea confusione nel decidere se entrare ora sul tasso fisso (si per i btp italiani no per i bund tedeschi) o attendere la prossima primavera. Puoi chiarire l'argomento? Il segnale di inversione a lungo termine sul Bund (vedere Taylor di figura sotto), dovrebbe realizzarsi nella primavera 2008 ........
........ mentre i tassi italiani dovrebbero svoltare in questo periodo (vedere Taylor sotto).
Che ci sia uno sfasamento tra gli "italiani" ed i "tedeschi" non dovrebbe costituire motivo di "meraviglia", se è vero (com'è vero) che, recentemente, la borsa italiana ha fatto un massimo due mesi prima di quella tedesca ......
...... e, quindi, che i tassi italiani possano svoltare (svariati) mesi prima di quelli tedeschi, non dovrebbe costituire motivo di "apprensione". Diciamoci, invece, una cosa "positiva": la tanto "bistrattata" borsa italiana (con annessi tassi di interesse) anticipa la tanto "glorificata" borsa tedesca (con annessi
tassi di interesse); il che è una "dimostrazione evidente" dell'errore commesso dai più che ritengono la nostra una dependance della borsa di Francoforte. E che la nostra borsa sia più "manipolata" di quella tedesca (o americana) è una indimostrata semplificazione, che non trova alcuna conferma nei fatti storici (gli unici che, per me, hanno il "crisma" della prova certa). Altra e-mail: ...in questi ultimi giorni sto rileggendo il Suo libro sui cicli, cercando di rinnovare le mie applicazioni e riscontrare alcuni particolari a suo tempo sfuggiti oppure cancellati dalla mia memoria, con la speranza di perfezionare e migliorare la mia operatività. Avrei alcune domande da porgerLe che elenco di seguito: 1) La velocità che si determina dalla differenza delle due medie centrate non sempre è leggibile. A volte attraversa lo 0 più volte dando falsi segnali,. Su uno dei Suoi ultimi dvd, dove indica dei cicli sui volumi , consiglia di eliminare i falsi segnali utilizzano la media centrata dello stesso periodo del ciclo sulla velocità, ma poichè nel libro sopra citato il ciclo si determina dalla differenza di due medie centrate, una delle quali pari alla meta del ciclo e l’altra pari alla sua lunghezza, quale è il periodo da utilizzare nella media centrata sulla velocità per determinare con maggiore precisione il minimo? 2) Una delle regole basilari dei cicli è la coincidenza di tutti i cicli in un unico minimo. Con la lingua di bayer ciò non sempre si verifica! A volte alcune velocità anticipano e altre posticipano il minimo creando una certa confusione, può darmi indicazioni in merito? 3) Alcuni mercati hanno aumentato il tempo di operatività giornaliero portandolo anche fino alle 22 in questi casi l’ampiezza di alcuni cicli, tra i quali il giornaliero ad esempio ha portato il dax da 8 ore medie a circa 10. In questi casi utilizzando la teoria ciclica normale e l’algoritmo per determinarlo, in particolare la velocità centrata, cosa fa anticipa il segnale? E questo aumento di ampiezza si può far ricadere nella regola dell’aumento o diminuzione del 25% dell’ampiezza del ciclo?
Ho già detto, rispondendo ad un'altra e-mail, che al prossimo Club giallo faremo un "riepilogo di rispolvero" dei cicli e delle ultime novità ad esso afferenti (come li detto, la teoria dei cicli è un work in progress). Tra gli altri argomenti da "rispolverare" aggiungerò anche le domande sopra elencate, in modo da concedergli il tempo necessario per una completa ed esauriente trattazione. Ultima e-mail: ... vorrei domandare cosa dovrebbe accadere o quali variabili si dovrebbero prendere in considerazione, per riportare il cambio euro-dollaro a 1 a 1? Il cambio usd-euro= 1 si è realizzato nel secondo semestre 2002 ...........
........... quando i tassi di interesse americani erano più alti (circa 100 punti base) di quelli europei, e l'economia americana "prometteva" tassi di sviluppo (del Pil) quasi tripli rispetto a quelli europei. Da allora, la Fed ha stampato "montagne di greenbacks" inflazionando ulteriormente (e, secondo me, definitivamente) la valuta americana.
In poche parole: a mio avviso, un cambio "alla pari" non è più possibile. Veniamo al trading per dire che il mio provider oggi non mi fornisce i dati relativi al Bund ed all'euroFx (almeno fino a questo momento: le 9.07) e, quindi, non sono in grado di proporre i relativi aggiornamenti. Rimedierò (spero) lunedì. Per quanto riguarda il Fib, mi sembra siamo ancora in linea con il Taylor di medio termine ...........
........... e con uno scenario da variante 4.......
....... confermato dall'indicatore di ciclo di Taylor.
Esiste ancora la possibilità di una variante 5 (25% di probabilità) e, com'è noto, entro le 11.00 sapremo se potremo azzerarne le probabilità. La velocità centrata di ciclo tracy-1 (linea rossa di figura sotto), proietta la svolta (al rialzo su tale ciclo) per il pomeriggio di oggi ........
........ e, come sappiamo, tracy-1 è il ciclo di Taylor. Da qui, dunque, le probabilità 25% della variante 5, giacche la proiezione della velocità ha, storicamente, probabilità 75% e, dunque, la variante 4 ha, in questo caso, probabilità uguali (75%).
Come detto, io (di tasca mia) fino al 23 del mese mi "eserciterò" sul ciclo di Taylor, il che non esclude, evidentemente, che chi mi legge possa avere un approccio diverso, ed assumere, già da adesso, posizione a medio termine. Notizie flash:
Non accennano a placarsi gli effetti della crisi di liquidità che sta colpendo il mercato del credito settimana Union Investment Management e Frankfurt Trust avevano temporaneamente bloccato medesima decisione.
Bnp Paribas Investment Partner ha infatti temporaneamente sospeso il calcolo del Nav, i riscatt dell'"evaporazione di liquidità" in alcuni segmenti del credito Usa. I tre fondi sono il Parvest Dyn scorsa settimana, nell’ambito della presentazione dei risultati trimestrali il ceo di Bnp Paribas, B “assolutamente irrilevante”. La società ha chiarito che la decisione è stata presa per assicurare un momento caratterizzato da eccezionalità. Continuano dunque i problemi sul mercato del credito partita con l’impennata dei ritardi nei cosiddetti mutui subprime, che hanno raggiunto il livello più alto dal 2002. Tale situazione ha mutui, trascinando a catena verso il basso il valore di altri titoli obbligazionari ad alto rischio.