Volontariato Al Serao

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“Se mi dici una cosa posso  dimenticarla.   Se me la mostri anche, può darsi che me la ricordi.   Ma se mi coinvolgi capirò senz'altro" (Tagore)

Da due anni la nostra scuola è impegnata nell’attività di volontariato La prima esperienza risale allo scorso anno scolastico 2007/2008, realizzata dalle alunne della classe IVA del Liceo delle Scienze sociali, presso la CARITAS di Pomigliano d’Arco (NA). Nel 2008 l’esperienza continua e si apre alla richiesta di altre associazioni per un intervento di recupero scolastico e di animazione per persone disabili.

L’attività di volontariato che il nostro Istituto svolge da due anni a Pomigliano d’Arco si rivolge particolarmente ai bambini e ai ragazzi che frequentano la scuola elementare e la scuola media. Con il passare dei mesi la richiesta di tale prestazione è andata crescendo per l’aumentare delle domanda di integrazione di studenti immigrati e/o di alunni che presentano qualche disagio a livello scolastico. Quest’anno l’esperienza interesserà altre classi del trennio del nostro Liceo delle scienze sociali e la IVA del liceo socio-pscico-pedagogico

offrire agli studenti la possibilità di un’esperienza significativa e di utilità sociale, in conformità con l’indirizzo dell’Istituto. coltivare il valore della solidarietà e offrire agli alunni l’occasione di “mettersi in gioco”, esplorando realtà sconosciute all’esperienza dell’adolescente Consolidare le loro conoscenze e competenze mediante il contatto diretto con la realtà.

Volontariato al liceo delle Scienze sociali “Matilde Serao” L’attività di volontariato apre la scuola al territorio e ne fa luogo di osservatorio privilegiato, permettendo ai giovani e alle giovani:  di aprirsi a nuove realtà,  di diventare protagonisti nella realtà sociale,  di mettersi in gioco,  di

investire tempo ed solidarietà e del dono

energie

nella

prospettiva

della

Il volontariato è un fenomeno sociale di grande rilevanza, sia a livello nazionale che internazionale. È una delle più belle espressioni della nostro tempo. Il volontariato ha avuto il più significativo riconoscimento istituzionale con la legge 266/91, nota anche come legge quadro sul volontariato. Questa legge regola il rapporto del volontariato con l'istituzione pubblica e definisce con precisione cosa si deve intendere per attività di volontariato. Precisa, inoltre, i fini e le peculiarità organizzazioni impegnate in questo settore

delle

Il volontariato che vede all’opera un numero notevole di persone è un organismo strutturato in molteplici organizzazioni. Sono organizzazioni di volontariato tutti quegli organismi che si sono costituiti liberamente mediante una struttura giuridica adeguata, al fine di svolgere un'attività senza scopo di lucro, per motivi di solidarietà, avvalendosi esclusivamente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti.

Persone che lavorano, che studiano e che hanno amici; persone che frequentano la parrocchia o il centro sociale. Persone che non fanno la scelta del volontariato per colmare il tempo libero, ma che lo ritagliano tra lavoro, famiglia, vacanze, hobby e tanti altri cento, mille impegni che oggi abbiamo.

Persone straordinariamente normali. Persone che con la loro presenza nella società segnano l’inizio di una umanità nuova basata sulla solidarietà, gratuità, dedizione, responsabilità.

Ruolo di “apripista”, non di “supplenza” Ruolo di “profezia”: denuncia delle situazioni di disagio sociale / annuncio concreto di possibili soluzioni Ruolo di “coesione” sociale tra istituzioni, chiesa, scuola, forze sociali… per il bene delle persone e della società.

Anche il volontariato ha un "codice etico": la Carta dei Valori, Valori un documento che ribadisce la natura e la specifica identità di questo fondamentale settore della società civile. Il dato emergente dal documento è quello della gratuità dell'opera prestata, che rende il volontariato una realtà originale rispetto alle altre forme di impegno civile. Gratuità significa "assenza di guadagno economico”, ma anche assenza di prestigio e di vantaggi, libertà da ogni forma di potere. E' testimonianza di libertà rispetto alle logiche dell'utilitarismo economico e dell'assolutizzazione del profitto".

La solidarietà è il legame che tiene insieme le persone. Se la società è un organismo vivente, in cui le diverse parti del corpo hanno bisogno le une delle altre, la solidarietà costituisce la possibilità concreta per superare la “non-autosufficienza” dei singoli individui, nel rispetto della dignità di ognuno.

Dal modello organicistico di società derivano alcune leggi che il volontariato fa sue: •l’uguale dignità delle persone, •la circolazione del sangue e della linfa che si traduce nella doverosa condivisione dei beni, •la responsabilizzazione reciproca, •l’attenzione preferenziale alle membra più deboli

Nel volontariato la GRATUITÀ è DONO

"Non so quale sarà il vostro destino, ma una cosa la so: gli unici tra voi che saranno felici davvero saranno coloro che avranno cercato e capito lo spirito del servizio agli altri". (Albert Schweitzer)

La legge 266/91 relativamente alla gratuità dichiara: “La specificità del volontariato sta anzitutto nel suo essere servizio gratuito, cioè prestato senza remunerazione, né grande né piccola, né monetaria né in natura”. Pertanto esso si distingue: dalla realtà non-profit (i soci lavoratori vengono regolarmente stipendiati e gli eventuali profitti dell’azienda vengono dirottati a finalità sociali) Dal servizio civile alternativo a quello militare realizzato dagli obiettori di coscienza

Responsabilità significa: lasciarsi interpellare dagli altri… … e sentirsi sollecitati a dare una risposta! Responsabilità è l’atteggiamento opposto alla noncuranza, al disimpegno, al menefreghismo all’indifferenza…

Il volontariato opta per le categorie più deboli perché la sua azione mira a costruire una società più giusta

Il volontario è colui che fa proprio il detto di Don Milani: “I care” “mi importa di te”, “tu mi interessi”, “la tua sorte mi preoccupa”

L’attenzione ai poveri non è una specie di gesto compassionevole, ma è un contributo di giustizia sociale, sociale giacché l’uguaglianza dei cittadini dichiarata nella Costituzione, non è una realtà già consolidata, ma un traguardo da perseguire

L’attenzione preferenziale ai più deboli implica, dal punto di vista operativo, delle conseguenze: Una lettura delle povertà puntuale e aggiornata (quella economica è solo una faccia delle tante e nuove povertà) L’individuazione delle cause che la producono (economiche, socio-culturali, politiche) Rimozione delle cause

Nella “Carta dei Valori” si legge:

il volontario utilizza “le proprie capacità e competenze in iniziative a favore degli altri e del bene comune”, per questo “concorre alla crescita della solidarietà e della responsabilità” così “coinvolge la popolazione nella costruzione di una giustizia globale”.

Ricordati che…….

Le attività di volontariato: richiedono un impegno di due ore settimanali pomeridiane, in un giorno liberamente scelto e concordato all’inizio dell’attività si svolgono da ottobre a marzo, salvo qualche eccezione che verrà segnalata agli interessati esigono serietà di impegno e assiduità nella partecipazione

Le competenze

Chi svolge attività di volontariato deve: •compilare di volta in volta il “diario di bordo” (scheda o quaderno) che resterà nell’ambiente dove si svolge l’attività per la durata del servizio. •Avvisare tempestivamente l’insegnante referente qualora fosse impossibilitato di partecipare all’attività (per imprevisti o altri Le competenze motivi) •Segnalare al proprio referente le difficoltà o i problemi che si incontrano. •Restituire il diario di bordo compilato entro la fine dell’a.s. alla referente del volontariato (prof.ssa Elena della Vella)

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