Storia Del Cioccolato

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STORIA DEL CIOCCOLATO ANALISI DI UN’AMARA DOLCEZZA

aztechi • • • • • • • • •

- Portavano il cacao a Tecnochtitlan da Sacavasa -2000 cioccolate al giorno per i soldati do Monte Zuma -100 chicchi di cacao: - paga giornaliera - 1 chioccia di tacchino - 1 lepre - 3 conigli piccoli - 100 pomodori - bacca = cuore -bevanda = sangue

COME E’ IL CACAO? • La pianta del cacao e un albero alto 10 m • Fa dei frutti detti “ CABOSSE”, al cui interno ci sono dei semi.

lavorazione • • • • •

- apertura cabosse -frammentazione dei chicchi -essicazione - tostatura - vagliatura

La pianta del cacao • - clima tropicale con umidità costante • - produce bacche chiamate cabosse • - area comprese tra il 20° di latitudine nord e 20° di latitudine sud • - impollinati dai moscerini

Tipi di piante • Criollo: di maggiore qualità, 5-10 % della produzione mondiale • -Forastero: il più comune , 80% produzione mondiale • -Trinitario: 10-15% produzione mondiale

Provenienza Paesi Produttori

Cacao Americano (prodotto in Brasile)

Cacao Asiatico (prodotto in Malesia)

Cacao africano (prodotto in Ghana)

produzione annuale di cacao. Maggiori produttori. paese

Ton. annuali

continente Sud o nord

Costa d’ Avorio

730.000

Africa

Sud

Brasile

343.000

America

Paese emergente

Ghana

300.000

Africa

Sud

Malesia

220.000

Asia

Sud

Indonesia

175.000

Asia

Sud

Nigeria

130.000

Africa

Sud

Camerun

100.000

Africa

Sud

COME NASCE LA CIOCCOLATA? • Fase 1: si prendono semi e si infilano in contenitori di legno coperti con foglie di banano • Fase 2:

Burro di cacao • • •

Il burro di cacao o burro cacao, è un grasso estratto dai semi di cacao, che contengono dal 50% al 57%, ottenuto da una pressatura ed esposizione ad alte temperature. Ha molteplici usi: ingrediente di cioccolato, matteria impiegata nell’ industria cosmetica per ammorbidire le labbra e anche nelle creme. Procedimento di estrazione: si può ottenere con un’ unica spremitura o due spremiture successive, il prodotto finale sarà burro di cacao. Se si estrae il burro di cacao tramite processi chimici il burro ottenuto è di bassa qualità e viene chiamato Burro di cacao olandese di seconda. per utilizzare il burro di cacao per la cioccolata il procedimento prevede un ulteriore passo: la rifusione, che elimina le impurità; nel caso di utilizzo nelle industrie farmaceutiche, va fatto filtrare tramite sacchi di flanella. Il burro di cacao è facilmente Adulterabile, con altri acidi grassi, se interesterificati assumo caratteristiche simili a quelle del burro di cacao: cera Giapponese, grassi di Illipè, grassi idrogenati; oli di palmisti, paraffina.

SURROGATO O CACAO? PROBLEMA:

Il surrogato rischia di sostituire il cacao Problemi politicieconomici

• •

Danno economico ai paesi produttori Perdita di guadagni

Problemi di salute per il consumatore

• • • •

Grassi vegetali ridotti al limite Bassa qualità del prodotto Cioccolato meno buono Oli vegetale e oli di palma

Consumo di cacao pro capite in Europa paese Svizzera

Kg di cioccolata pro capite all’ anno 9,9

Svezia

9

Belgio

7,7

Inghilterra

7,5

Germania

7

Francia

5

Italia

1.3

Commercio • semi acquistati da grandi società • Alcune società comprano fino al 10% dei semi prodotti • Maggior parte dei semi comprata da multinazionali

Dal produttore al consumatore • • • • • • • •

La produzione di cacao nel PVS ha una percentuale stimabile attorno al 90% L’ Europa importa al massimo il 63% di cacao Il Nord America importa il 23% L’ Africa il 54%, il Sud America il 26% e all’ Asia il 20% di cacao importato Il commerciante trattiene il 30% dal prezzo totale La multinazionale trattiene il 50%, in mezzo c’è anche un 10% per pagare le tasse sul prodotto Al produttore rimane soltanto i 5% Il prezzo del cacao varia a seconda del andamento della borsa

Guadagni sul cacao Soggetto

Guadagna

Nord/Sud

Commerciante

30%

Nord

Multinazionale

50%

Nord

Intermediario

5%

Sud

produttore

5%

Sud

Totale Guadagno nord Totale Guadagno sud

90% 10%

Il valore del cacao -Metà anni ’70:prezzi più alti -1970 produzione:1,5 milioni -1985 produzione: 2 milioni -2000 produzione: più di 3 milioni -Costo: 540 sterline la tonnellata meno di un quinto rispetto a 25 anni prima. - chance per i produttori: -puntare sulla qualità -Aumentare il proprio potere contrattuale - Evitare gli intermediari - Accorciare la diabolica catena lungo il quale si disperde il valore del prodotto

Alcuni cioccolatieri europei, presso i quali viene prodotta la cioccolata equo-solidale:

• Chocolat Bernain (Svizzera): produce il cioccolato biologico di nome MASCAO, ( non contenendo lecitina, viene lavorato con procedimenti artigianali e subisce un concaggio particolarmente lungo).

Auto sviluppo aumentare consapevolezza dei consumatori su squilibri di produzione

acquistare nelle “botteghe del mondo”

uno stato non può commerciare solo un prodotto

COMMERCIO EQUO E SOLIDALE PER

eliminare dipendenza del sud dal nord

favorire cooperazione tra nord e sud del mondo

autogestione delle comunitá piú povere

Dalla Svizzera alla Cina consumi cioccolato: -Svizzera: 11kg di cioccolato all’anno pro-capite - Cina: 100g di coccolato all’anno pro-capite - Svizzera fa crescere i consumi di cacao in Cina

Costruzione di fabbriche di cioccolato Capacità di produzione 25.000 t. all’ anno

operai 35

impiegati 25

scopi: -sestuplicare volume degli affari -esportare 30% della produzione cinese verso paesi asiatici.

IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE • È un approccio alternativo al commercio convenzionale. • Promuove giustizia sociale ed economica. • Sviluppo sostenibile attraverso il commercio. • La crescita della consapevolezza dei consumatori, l’ educazione, informazione e l’ azione politica. • Relazione paritaria fra i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo, importatori e consumatori. • Dalla Carta Europea dei Criteri del Commercio Equo e Solidale, del 1999.

• • • • • • • • • • •

scopi Eliminare Comprare Creare cooperative per- responsabizzare i lavoratori -retribuzione equilibrata Stabilire prezzo prodotto con i lavoratori che copre tutte le spese Indicare sul prodotto le spese Creare ambienti di lavoro salutari Bandire il lavoro minorile Stipulare contratti annuali tra prodotti e importatore Pagare anticipatamente il 60% della somma totale al produttore Privilegi agricoltura biologica

Il commercio Equo e Solidale la catena del cacao commerciale Commercio tradizionale

Commercio Equo e Sociale

produttore

produttore

Cyote (intermediario) Grossista (eventuale) Multinazionale (trasformazione)

Importante CEeS trasformatore autorizzato CEeS

distributore Negoziante o distribuzione organizzata

Bottega del mondo, negoziante o distributore organizzata

Riflettiamo insieme Le mani che si staccano le cabosse dagli alberi e aprono in due con il

machete per estrarre le fave, spesso, sono quelle “gli ultimi della terra. Gli immigrati del Burkina Faso che lavorano in Costa d’ Avorio rischiando il linciaggi ogni giorno. […] Quasi tutti I loro compagni di lavoro sono già stati licenziati e si arrabattano come possono, ai margini delle grandi città. A volte perfino i bambini:comprati nei Mali per pochi soldi e tenuti in vita a mais e banane. I braccianti e i piccoli produttori proprietari di pochi ettari di terreno, non hanno nessun controllo su quello che accade. A fine stagione consegnano il raccolto a un intermediario locale: colui che ha un po’ di soldi e un camioncino per trasportare i sacchi verso i porti. Spesso è un farabutto che decide il prezzo e tiene in pugno i produttori. Quando arrivano i sacchi, li apre, li controlla il prodotto, lo fa seccare qualche giorno, lo reinsacca e lo imbarca sulle navi dirette in Europa o negli Stati Uniti. Il prezzo è stabilito dalla borsa di Londra. Perché i bambini vengono comprati nei Mali per pochi soldi? Perché i piccoli produttori non sono controllati? Perché il farabutto decide il prezzo? Perché le navi sono dirette in Europa o negli Stati Uniti?

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