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Venerdì 29 maggio 2009
Al Molise l’amichevole con l’Argentina Sivilla (doppietta), De Filippis e Travaglini a segno sul sintetico di Guglionesi Rappr. Molisana Rappr. Argentina RAPPR. MOLISANA: Antenucci, Travaglini (53’D’Agata), Bevilacqua, D’Onofrio, D’Agata, De Vita, Longo (58’Ceddia), Di Monte (49’Galante), De Filippis (55’Coppola), Esposito, Sivilla. ALL.: Alfieri. RAPPR. ARGENTINA: Irvino, Cepeda, Bonserio, Fogolini, Perez, Gatti, Romero, Manzo, Lopez, Orellano, Faramimian. A disp.: Espindola, Berardo, Ettore, Mansilla, Manzo, Gomez, Fogolini. ALL.: Ettore.
4 0 Arbitro: signor Aufiero di Campobasso, assistito dai signori Campana e Di Nonno della stessa Sezione. Marcatori: 3’ e 31’ Sivilla, 9’ De Filippis, 53’ Travaglini. di Stefano Moscufo GUGLIONESI. Lo stadio Comunale di Guglionesi ha ieri ospitato una di quelle che, solitamente, viene definita una “bella giornata di sport”. Questa volta, però, lo è stata davvero. La manifestazione, organizzata dal servizio “Molisani nel mondo”,
Un momento della premiazione della squadra molisana
ha rappresentato l’opportunità di rinsaldare i legami tra la nostra regione e una delle comunità di emigranti molisani tra le più numerose, quella argentina. In particolar modo con quella di Mar del Plata, città costiera nella quella vivono circa 8 mila nostri corregionali. L’idea dei promotori è stata dunque quella di organizzare 4 amichevoli, che si svolgeranno, oltre che a Guglionesi, a Vastogirardi, Duronia e Guardalfiera, tra la Rappresentativa dei molisani d’Argentina e quella regionale, la cui formazione muterà a seconda del paese ospitante. I suoi componenti, infatti, verranno selezionati da squadre (di ogni categoria) di paesi limitrofi. Ecco perché sul sintetico di Guglionesi è stato possibile veder giocare insieme, con la casacca della Rappresentativa locale, Sivilla con Esposito, Travaglini con Antenucci. L’atmosfera, ovviamente, era bon enfant, tutti hanno interpretato la partita con lo spirito giusto, con la voglia, cioè, di abbracciare i nipoti di chi, per fuggire dalla miseria delle nostre terre, fu costretto ad espatriare per cercare un futuro
migliore. Un messaggio, dunque, quantomai attuale di cui tanti dovrebbero far tesoro. Per la cronaca, il match è finito con la vittoria dei molisani timonati da Mimmo Alfieri che si sono imposti sulla formazione italo-ar-
gentina per 4-0. Risultato maturato grazie alla doppietta realizzata da Andrea Sivilla e alle reti di Marino De Filippis e Vincenzo Travaglini. Al termine della gara il responsabile del servizio “Molisani nel mondo”, Teresio
Onorato, ha premiato con targhe e medaglie tutti i partecipanti. L’unico a rimanere deluso sarà sicuramente quel bambino sugli spalti che, seduto sulla ginocchia del papà, ha esclamato: “Papi, qual è Maradona?”.
HANNO DETTO…. Teresio Onorato:”Il nostro obiettivo è proprio quello di rinsaldare questo legame antico tra questi giovani che vengono dall’Argentina, paese quest’ultimo che ha accolto tanta emigrazione nel corso degli ultimi anni. Questi incontri, quindi, serviranno ad avvicinare giovani delle nuove generazioni per far sì che si possano stabilire non solo dei rapporti sportivi, ma anche relazioni di tpo turisticoculturale. Questo, quindi, è solo l’inizio di un progetto e, come ha detto il presidente Iorio nei giorni scorsi, ci saranno anche altri incontri di giocatori molisani che andranno lì in Argentina. Inoltre, la nostra regione avrà anche il piacere di ospitare giovani provenienti da ogni parte del mondo, in Molise per imparare nozioni di italiano.” La panchina molisana
Armando Manzo:” Per noi momenti come questi ci danno la possibilità di ricordare i nostri genitori, i nostri nonni. L’emigrazione è stato sinonimo di dolore, di tristezza, e quindi tutti questi incontri che oggi si organizzano nel Molise, con tanta abnegazione, grazie al servio “Molisani nel mondo”, aiutano a vedere tutta la parte buona dell’emigrazione. Tutto quello che oggi facciamo, sono cose che portano gioia nel nostro cuore ed è quindi il modo di compensare il tanto dolore sofferto con un po’ di felicità. Questo rapporto che si è creato tra la Regione Molise e noi emigranti d’Argentina, in questo caso di Mar del Plata, rafforzerà il legame di sangue tra i nostri giovani e quelli molisani. La volontà, in questo, del presidente Iorio è stata determinante, senza di lui tutto questo non sarebbe stato possibile.” Enzo Basler:”L’iniziativa della Regione è stata davvero lodevole. Io penso che il calcio sia un grosso veicolo per ritrovare dei nostri connazionali che vivono all’estero, molti dei quali hanno conosciuto per la prima volta la nostra terra. Penso proprio che sia questo l’input maggiore che lo sport deve avere, quello di accomunare persone, magari dello stesso ceppo, della stessa appartenenza, che però vivono molto lontano. Questa cosa mi gratifica particolarmente perché in questi anni, con il calcio, ho avuto modo di consolidare questi rapporti con la terra argentina, perché molti dei ragazzi che ho portato a giocare a Guglionesi e nelle altre squadre che ho diretto, vengono proprio da quel Paese.”
Colli al Volturno in finale con un gol nel recupero FERRAZZANO 1 COLLI AL VOLT. 1 (vince il Ferrazzano ai calci di rigore) FERRAZZANO: Rinaldi, D’Alessio, Battista, Paolucci, Vasellino, G. Di Stefano, Petraroria, G. Paranza, A. Di Stefano (71’ Di Sarro), Colella, Rossi (53’ Marandola). ALL.: Testa COLLI AL VOLTURNO: Piscitelli, Di Sandro, D’Alessio, Petrecca, Longo, F. Ranieri, Toumi, Ricci, Leva, E. Ranieri, Staffieri. MARCATORI: 37’ rig. G. Paranza (F), 93’ E. Ranieri (C). Note: espulsi al 95’ Colella e Paloucci (F). FERRAZZANO. In fotofinish. Il Colli al Volturno stacca il pass per la finale proprio all’ultimo respiro (93’) grazia
a una zampata su una puntata in contropiede. Con l’1-1 si va ai rigori, vince il Ferrazzano ma i giochi per la qualificazione già erano chiusi. Però, che partita. Da una parte il Ferrazzano che per qualificarsi alla finale di Molise Cup aveva bisogno giocoforza di vincere con due gol di scarto, dall’altra parte il Colli al Volturno cui andava bene anche un pareggio: qualora infatti avesse perso 1-0, si sarebbe qualificato il Castelmauro. Succede di tutto a Ferrazzano sotto un sole incacchiato: quattro legni (due a testa), due espulsi (nel finale), tante occasioni da rete (il Ferrazzano ne sbaglia almeno 4 nitide) e folate di emozioni. Il canovaccio della partita dice che la truppa di Testa (senza Luca Paranza squalificato), con il vestito tattico del 4-4-2 imbot-
tito di cursori poi diventato 43-1-2, gioca un primo tempo super. Nei primi dieci minuti stenta, fa fatica, poi prende in mano il gioco e controlla la partita premendo sull’acceleratore. Ma siamo alle solite: il Ferrazzano (stavolta più osè, cioè con due punte Rossi & Colella supportate da un fantasista, A. Di Stefano) mette in vetrina un gioco ottimo, manovriero e ritmato, però sotto porta soffre eccome. Basta mettere ai raggi X l’occasione capitata a Alessio Colella che sbaglia a tu per tu con Piscitelli; poi le due conclusioni di Germano e Alessandro Di Stefano sventate sulla linea di porta a portiere battuto; la traversa centrata da Rossi di testa. Fino al gol che accende le speranze del Ferrazzano: sponda di Colella per A. Di Stefano che viene steso in area, rigore: Gen-
naro Paranza infila il portiere ospite ed è l’1-0. Nel mezzo alle tante pallegol del Ferrazzano il Colli al Volturno zitto zitto coglie due legni con Leva (prestazione ottima): prima il palo dopo una giocata personale, poi la traversa con un tiro sbilenco. Ma è Francesco Rinaldi a chiudere tutti i buchi in diverse occasioni: il portiere, autore di un campionato da pollice all’insù, conferma il suo alto standard di rendimento. Nella ripresa il Ferrazzano preme ancora ma ogni tentativo
è mortificato dalla sua incapacità di essere concreto e trasformare almeno la metà di quanto costruisce. E’ ancora Colella, servito da A. Di Stefano, a steccare a tu per tu con Piscitelli. Poi ci si mette anche la iella, oltre al cinismo che non c’è: angolo di Germano Di Stefano (mercoledì come sempre una grande partita), l’incornata di D’Ales-
sio sbatte sulla traversa interna e nel tap-in Nic Petraroia divora un gol a qualche centimetro dalla porta sparando alto. Mani nei capelli. Chi sbaglia paga, e Ranieri nel recupero fa il colpo gobbo portando il Colli in finale. Ai rigori (a giochi già fatti) vince il Ferrazzano che chiude con un cucchiaio doc di Simone Di Sarro. Fine.