All'attenzione dell'Ass. Giovanni Bissoni Proposte di modifica alle Linee Guida Regionali per l'applicazione della Legge 194 della Rete delle donne di Bologna
“Riferimenti normativi ed organizzativi” Aggiungere in questo paragrafo il riferimento alle Linee guida Nazionali, in modo da non allegarle al documento regionale. Perciò eliminazione dell'art. 6 in cui si citano tali linee come parti integranti del documento stesso e in cui si rimanda all'allegato.
“Assistenza sanitaria” Al secondo paragrafo dove si parla del ruolo strategico dei Consultori chiediamo che il termine “contraccezione” venga esplicitato come informazione primaria che i consultori sono tenuti a dare in vista della prevenzione di gravidanze indesiderate. − Al terzo paragrafo vorremmo integrare ciò che l'Ass. Bissoni ha detto al nostro incontro sulla contraccezione d'emergenza, cioè: garanzia della prescrizione da parte di guardie mediche garanzia dell'espletamento del pubblico esercizio delle farmacie Sull'obiezione di coscienza oltre alla “necessaria dotazione di personale non obiettore” vorremmo si esplicitasse ciò che l'Ass. Bissoni ha affermato sulla necessità di qualificare il percorso consultoriale in modo da restituire il dovuto riconoscimento a chi non obietta, integrando competenze e percorsi per i singoli operatori. Sugli “standard di qualità chiediamo l'aggiunta di: garanzia della lbertà di scelta della donna, garanzia della privacy della donna e l'esplicitazione del termine RU486 o “aborto farmacologico” ove si parla di “tipologie di intervento”.
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“Attuazione di politiche di integrazione” Al secondo paragrafo ove si parla dell'integrazione dell'assistente sociale collegata con l'applicazione della 194, chiediamo che si espliciti che il percorso di richiesta di IVG è e resta sanitario, in rispetto della L.194. Al terzo paragrafo ove si parla della collaborazione con idonee formazioni sociali e associazioni di volontariato chiediamo di aggiungere che, a garanzia della gestione pubblica dei Consultori, debbono considerarsi soggetti esterni, che erogano servizi in accordo e dietro verifica dell'equipe consultoriale stessa sulla base del percorso individuale scelto dalla e con la donna. Al quarto paragrafo vorremmo che “associazioni di volontariato laico e cattolico” venisse sostituito dalla citazione della L. 194 ove si riferisce a “collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita” Nel quinto paragrafo, al punto in cui si elenca ciò che le modalità della collaborazione dovranno prevedere, in - particolare al punto a) - chiediamo che il termine “punti della rete assistenziale” venga sostituito con “punti della rete assistenziale pubblica”.
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Le chiediamo inoltre di inviarci presto le Linee Guida aggiornate. Grazie, cordiali saluti Rete delle donne di Bologna