Osservazione Non Partecipata

  • November 2019
  • PDF

This document was uploaded by user and they confirmed that they have the permission to share it. If you are author or own the copyright of this book, please report to us by using this DMCA report form. Report DMCA


Overview

Download & View Osservazione Non Partecipata as PDF for free.

More details

  • Words: 1,414
  • Pages: 4
05/11/2008 h. 11.45 - 12.30 Piazza del Campo Ricerca condotta per analizzare come i soggetti, trovati per caso in Piazza del Campo (turisti, residenti), facessero delle foto. In questo caso l’osservazione non è partecipata, ma dissimulata per evitare qualsiasi interferenza nello svolgimento normale di un’azione specifica che è lo scatto di una fotografia. Nel nostro lavoro ci siamo riproposti si usare uno schema preciso: 1. soggetto (chi fa la foto) 2. oggetto (a chi-cosa fa la foto) 3. relazione tra soggetto e oggetto 4. relazione con i passanti 5. strumenti 6. modo in cui viene scatta una fotografia 7. atteggiamento emotivo Caso I 1. soggetto: due fidanzati 2. oggetto: tra loro 3. relazione tra soggetto e oggetto: riguardano le foto nello schermo dopo averle fatte 4. relazione con i passanti: hanno chiesto ad un signore di scattargli una foto 5. strumenti: telecamera 6. modo in cui viene scatta una fotografia: in posa 7. atteggiamento emotivo: turisti, atteggiamento di affetto e divertimento Caso II 1. soggetto: un padre e una figlia di 3 anni circa 2. oggetto: il padre alla figlia 3. relazione tra soggetto e oggetto: la bimba non si accorge di essere fotografata 4. relazione con i passanti: nessuna relazione con passanti 5. strumenti:cellulare 6. modo in cui viene scatta una fotografia: scatta in continuazione 7. atteggiamento emotivo: atteggiamento paterno, controlla la figlia mentre la fotografa Caso III 1. soggetto: turista di origine russa in comitiva 2. oggetto: alla Piazza 3. relazione tra soggetto e oggetto: si guarda intorno 4. relazione con i passanti: nessuna relazione con i passanti, solo tra persone della comitiva 5. strumenti:macchina fotografica digitale 6. modo in cui viene scatta una fotografia: senza tempo di attesa 7. atteggiamento emotivo: atteggiamento curioso, divertito Caso IV 1. soggetto: madre e figlia adulte, di origine giapponese, in comitiva 2. oggetto: la figlia fotografa la mamma con lo sfondo della fontana della Piazza 3. relazione tra soggetto e oggetto: si parlano per decidere se va bene la posa, più che altro la figlia gli fa dei gesti 4. relazione con i passanti: nessuna relazione con passanti 5. strumenti: macchina fotografica digitale 6. modo in cui viene scatta una fotografia: tempo di attesa, 2 o 3 scatti consecutivi, riguardano insieme le foto dopo lo scatto 7. atteggiamento emotivo: atteggiamento affettuoso e divertito Caso V 1. soggetto: signora anziana, turista 2. oggetto: dettagli della fontana della Piazza

3. relazione tra soggetto ed oggetto: scatta tante fotografie 4. relazione con i passanti: nessuna relazione con passanti, successivamente chiacchiera con una amica coetanea 5. strumenti: macchina fotografica digitale 6. modo in cui viene scattata una fotografia: appoggia il viso allo schermo (come se stesse utilizzando una macchina fotografica con pellicola), tempo di attesa lungo, rivede e cancella le fotografie 7. atteggiamento emotivo: atteggiamento curioso, senza fretta Caso VI 1. soggetto: coppia 30-40 anni 2. oggetto: si fanno fotografare 3.relazione tra soggetto ed oggetto: riguardano le foto nello schermo dopo che il passante se ne è andato 4.relazione con i passanti: hanno chiesto ad un passante di scattargli una foto 5stumenti: macchina digitale compatta 6.modo in cui viene scattata una fotografia: in posa 7.atteggiamento emotivo: vacanza, atteggiamento di affetto e divertimento Caso VII 1. soggetto: una bambina di 10-13 anni dell’est Europa 2. oggetto: fotografa la madre 3. relazione tra soggetto ed oggetto: la madre parla con un tono di voce alto alla figlia, forse un rimprovero 4. relazione con i passanti: appartenente ad un gruppo di turisti dell’est Europa 5. strumenti: macchina digitale compatta 6. modo in cui viene scattata una fotografia: il momento dello scatto è dilatato dall’interferenza della madre, la madre è in posa e la ragazza scatta la foto guardando lo schermo 7. atteggiamento emotivo: rivedono la foto dopo averla scattata e la madre commenta in lingua straniera Caso VIII 1. soggetto: signora di circa 50 anni 2. oggetto: giovane coppia 3. relazione tra soggetto ed oggetto: la signora chiede al ragazzo spiegazioni sull’utilizzo della macchina fotografica 4. relazione con i passanti: la giovane coppia ha chiesto alla signora una fotografia, fanno parte di un gruppo di turisti 5. strumenti: macchina fotografica digitale compatta 6. modo in cui viene scattata una fotografia: incertezza da parte della signora 7. atteggiamento emotivo: rivedono la foto assieme alla signora, poi l’uomo e la donna spingono diversi pulsanti Caso IX 1. soggetto: uomo sessantenne 2. oggetto: palazzo 3. relazione tra soggetto ed oggetto: alta attenzione 4. relazione con i passanti: appartenente ad un gruppo vacanza 5. strumenti: macchina fotografica analogica con obiettivo 6. modo in cui viene scattata una foto: prende tempo e studia l’oggetto 7. atteggiamento emotivo: dopo lo scatto riguarda l’oggetto Caso X 1. soggetto: coppia 2. oggetto: la ragazza 3. relazione tra soggetto ed oggetto: il ragazzo per scattare la foto si inginocchia, la ragazza

4. 5. 6. 7.

è in posa relazione con i passanti: turisti, appartenenti ad un gruppo vacanza strumenti: macchina fotografica digitale compatta modo in cui viene scattata una foto: si mette in posizione, guarda lo schermo atteggiamento emotivo: riguardano la foto insieme parlando

RIFLESSIONI Il luogo scelto ha portato naturalmente alla definizione di una tipologia di utente: chi usa la fotografia nelle attività di svago (in questo caso addirittura vacanziere). I turisti che si sono trovati in Piazza del Campo nel momento della nostra osservazione eseguivano le attività di scatto in netta maggioranza (tutti tranne uno) con una macchina digitale compattapiccola e maneggevole - che si rivela adatta a questo tipo di situazione, dove sono previsti lunghi spostamenti a piedi ed un gran numero di materiale “fotografabile”. Quella che ci appare come unica discriminante nell’uso della fotografia (intesa qui come preparazione dell’apparato, scatto e prima fruizione) è l’età. Abbiamo infatti notato come i soggetti in difficoltà o che attuano un atteggiamento particolare con l’uso della digitale siano proprio gli individui più adulti, che ,probabilmente, hanno vissuto in larga parte l’era dell’analogico e che ora stanno vivendo quella del digitale. Vediamo infatti come una signora anziana si avvicini allo schermo come se fosse un mirino- attività questa tipica delle macchine fotografiche analogiche- un’altra che alla richiesta di un passante chiede spiegazioni sul funzionamento della macchina , segno questo che la signora può aver acquisito una certa dimestichezza con un tipo di modello, ma si trova in difficoltà difronte ad un altro. In relazione a ciò notiamo la dimestichezza con cui alcuni individui (in particolare le coppie) scattano diverse foto: un ragazzo con una digitale compatta si inginocchia per avere una migliore angolazione, segno anche questo di dimestichezza con la macchina. Interessante poi come sembrino esser rimaste immutate le abitudini riguardanti gli attimi precedenti allo scatto, in cui si decidono pose e sfondi. Nonostante la digitale permetta di cancellare immediatamente una foto non gradita, l’abitudine di “dirigere” l’azione, di consigliare posizione o comunque di interagire con il soggetto nelle fasi appena precedenti lo scatto, non sembra esser mutata affatto. Particolare come i due casi di madre e figlia che abbiamo catturato si somiglino: in entrambe l’interazione tra sogg-ogg risulta più marcata anche se ,per noi, linguisticamente incomprensibile. Altra particolarità è che questa fase di “sistemazione” non si presenta se a fare la foto è un passante. L’interazione con l’oggetto può avvenire per quanto riguarda il funzionamento dell’apparecchio, ma sembra non verificarsi nella fase dello scatto che appare invece sbrigativa, quasi il passante voglia presto liberarsi dal gravoso compito di scattare una foto. Anche l’atteggiamento dell’oggetto cambia, ma stavolta nella fase di prima fruizione, quella cioè in cui si rivede la foto appena scattata attraverso lo schermo della macchina fotografica. Prendendo di riferimento sempre l’interazione con il passante, abbiamo verificato che i soggetti della foto preferiscono riguardare lo scatto solo dopo che il passante se ne è andato, questo ci porta a due soluzioni: o ad un atto di educazione (la foto potrebbe non essere soddisfacente e quindi cancellata) ,oppure, un modo di intendere la prima fruizione come un atto privato e principalmente esclusivo.

Sempre riguardo la prima fruizione è interessante notare come tutti riguardino le foto appena scattate, ma solo pochi le cancellino immediatamente. In più l’interazione -verbale-che si manifestava nelle fasi precedenti allo scatto ritorni ora nella prima fruizione con commenti,rimproveri e risa. In conclusione questa osservazione si è rivelata particolarmente utile per rintracciare tempistiche, variabili emotive e sociali che giocano un ruolo decisivo in quella che abbiamo chiamato “fase di produzione” delle foto che va dalla preparazione dell’apparato, allo scatto fino alla prima fruizione. Abbiamo visto come aldilà delle innovazioni tecnologiche le azioni non siano mai scindibili dal fattore umano.

Related Documents