Napoli -01-03pp_001 (2)

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mercoledì 1 agosto 2007 PRIMO PIANO ECCO I 28 IMPUTATI PER I QUALI LA PROCURA DI NAPOLI HA CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PIER GIORGIO ROMITI PAOLO ROMITI ARMANDO CATTANEO ROBERTO FERRARIS VINCENZO URCIUOLI Amministratore delegato della Impregilo spa e membro del comitato esecutivo della società Direttore commerciale della Fisia Italimpianti spa e dirigente Impregilo spa Dirigente Impregilo Concessioni spa amministratore delegato e componente del comitato esecutivo di Fibe spa e Fibe Campania spa Membro comitato esecutivo Fibe e Fibe Campania spa Dirigente Impregilo concessioni spa, presidente del cda di Fibe spa e Fibe Campania Direttore operativo Fibe spa e Fibe Campania, poi responsabile gestione impianti Fisia Italimpianti e presidente della Gestione Napoli Spa Direttore generale Fibe spa e Fibe Campania spa Responsabile gestione impianti di Fisia Italimpianti Dipendente Fisia Dipendente Fisia Capo-impianto del cdr di Caivano Capo-impianto del cdr di Giugliano Capoimpianto del cdr di Tufino Capo-impianto del cdr di Santa Maria Capua Vetere Capoimpianto del cdr di Pianodardine MAURIZIO AVALLONE PASQUALE MOSCHELLA DOMENICO RUGGIERO GABRIELLA GARBARINO ANTONIO BASSOLINO RAFFAELE VANOLI Capo-impianto del cdr di Casalduni Capo-impianto del cdr di Battipaglia Responsabile laboratorio Fisia Italimpianti spa di Genova Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti della Campania in carica fino al febbraio 2004 Vicecommissario nominato nel 1999 3 SCANDALO RIFIUTI I pubblici ministeri hanno chiesto il rinvo a giudizio per concorso in truffa, frode, abuso d'ufficio e reati ambientali LA RICHIESTA ANTONIO POMPILI ANGELO PELLICCIA SETTIMIO ARAZZINI GIOVANNI DE LAURENTIIS FILIPPO RALLO ORAZIO MONACO VITO FIMIANI ELPIDIO ANGELINO SILVIO ASTRONOMO SALVATORE ACAMPORA Ingegnere capo dei lavori per gli impianti nella provincia di Napoli preposto all'ufficio tecnico del commissariato e coordinatore della segretaria del vicecommissario GIULIO FACCHI UMBERTO PISAPIA GIUSEPPE SORACE CLAUDIO DE BASIO BRUNO MOGAVERO SERGIO ASPRONE ROBERTO GAMBATO Subcommissario per l'emergenza con Bassolino Ingegnere capo dei lavori per gli impianti di cdr in province diverse da Napoli Funzionario del Commissariato Dirigente del commissariato Tecnico Tecnico Tecnico P O S I Z I O N E A R C H I V I ATA Tecnico dell'area emergenze ambientali dell'Arpac ALESSANDRO DI GIACOMO | Oltre al governatore risultano imputati anche gli ex sub commissari per l'emergenza rifiuti e i manager della Fibe La Procura: «Processate Bassolino» FABIO POSTIGLIONE NAPOLI. I pubblici ministeri avevano tirato un sospiro di sollievo quando due settimane fa il Tribunale del Riesame di Napoli aveva deciso di rigettare il ricorso presentato dalla società Impregilo. L'ordinanza che aveva sequestrato gli impianti dell'azienda che aveva vinto l'appalto per lo smaltimento rifiuti in Campania, aveva retto. Il quadro accusatorio Impianti non a norma che produera consistente e i giudici della "Libertà" avevano accolto le

ipotesi di cevano Cdr qualitativamente inferiore reato. Così la Procura della Reagli standard previsti dalla legge con pubblica è passata alla fase due ovvero alla richiesta di rinvio a giudi- la connivenza degli amministratori zio agli uffici del Gip di Napoli per chi quelle aziende le gestiva e per chi aveva il dice - che a fronte delle reiterate e non occacompito di vigilare sullo smaltimento dei rifiu- sionali sospensioni del servizio di conferimento ti. Ovvero per l'ex commissario per l'emergenza dei rifiuti agli impianti e dell'inadempimento Antonio Bassolino e altre 27 persone che da in- dell'obbligo, comunque gravante sulle affidatarie, di provvedere allo smaltimento nessuna condagati sono diventati tutti imputati. Le ipotesi di reato contestate sono di truffa ag- creta iniziativa sia stata assunta». Il gip parlava gravata e continuata ai danni dello Stato, frode di inerzia «a fronte della consapevolezza e delin pubbliche forniture, abuso d'ufficio e reati eco- la precisa conoscenza delle inadempienze raglogici. Sono occorsi dieci mesi di tempo ai pm na- giunta attraverso la mole delle segnalazioni ripoletani Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, coor- cevute». Gli stessi elementi questi che sono serdinati dal procuratore Camillo Trapuzzano, dal- viti ai pm napoletani per inoltrare la richiesta di le notifiche delle conclusioni delle indagini pre- rinvio a giudizio per 28 imputati. liminari, che risalgono all'8 settembre del 2006, per riordinare le carte e partire in contropiede. Nei prossimi giorni sarà noto il nome del Gip che dovrà valutare le ipotesi accusatorie: il ter- COMUNISTI ALL'ATTACCO mine (non perentorio) previsto dalla legge è di cinque giorni dalla presentazione delle richieste di rinvio a giudizio ma il codice prescrive anche che non passino più di trenta giorni dall'assegnazione alla data dell'udienza preliminare: un periodo di tempo che si dilata per la sospensione estiva delle attività giudiziarie (fra il 1 agosto e il 15 settembre). La rosa dei nomi che comprenderà quello del nuovo Gip esclude una decina di giudici, già coinvolti in altre fasi dell'inchiesta. Il magistrato poi sentite le richieste dell'accusa e quelle della difesa, dovrà decidere se rinviare a giudizio gli imputati o proscioglierli dai reati contestati, ma va comunque precisato che tutti hanno il diritto di essere considerati innocenti fino ad una eventuale di sentenza di condanna. Era lo stesso gip Rosanna Saraceno, che aveva firmato l'ordinanza a carico delle società giuridiche coinvolte nella vicenda, gestite di fatto dai manager per i quali c'è stata richiesta di rinvio a giudizio, a puntare il dito contro la gestione dell'eterna emergenza rifiuti in Campania. Per l'accusa le società impegnate nella produzione di Cdr, realizzavano un compost nettamente inferiore agli standard previsti dalle norme, e così come affermano i pm: «Con la connivenza degli amministratori». Il gip Saraceno andò giù duro e scrisse: «È un Francesco Caruso. Chiede le dimissioni di Bassolino dato obiettivo e ineludibile che, sebbene costantemente informata di anomalie che già di per se stesse costituivano inadempimento, la struttura pubblica non ha reagito, è rimasta inerte, non contestando inadempienze, né esercitando i diritti contrattuali che le competevano», scriveva il magistrato. «Come pure è un dato di fatto - osservava il giuLA REAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE «Contro di me nessun indizio: sono amareggiato ma sereno» NAPOLI. «Dopo nume-

Antonio Bassolino. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio rosi annunci, le richieste della Procura sono state ufficializzate. Forte è la sproporzione tra gli addebiti che mi vengono rivolti e la mancanza non solo di prove, ma anche di qualunque serio indizio». Così il presidente Bassolino, commenta la richiesta di rinvio a giudizio avanzata nei suoi confronti dai pm

partenopei Paolo Sirleo e Giuseppe Noviello (nella foto) nell'ambito dell'inchiesta sui rifiuti. «Per quale ragione, per quale vantaggio avrei dovuto favorire l'affidataria di una gara che per di più è stata progettata, bandita ed assegnata prima che diventassi presidente della Regione?», aggiunge Bassolino, che ieri avrebbe dovuto essere a Roma al ministero dell'Ambiente per la presentazione, slittata, dei piani di riqualificazione ambientale. «Dal punto di vista politico, è chiaro a tutti che dalla vicenda rifiuti ho tratto solo svantaggi. Così come è chiaro che non ho certo tratto vantaggi di alcun tipo. La mia amarezza - conclude - è dunque grande. Ma sono del tutto sereno, come possono esserlo quelli che sanno, dentro di sé, di non aver fatto nulla di male. La fiducia nella giustizia mi porta a ritenere che l'ulteriore corso della vicenda dimostrerà la mia assoluta estraneità ad ogni forma di illegalità». | Il segretario regionale del Pdci Gagliano: solidarietà? Semmai va data alla magistratura... solino. Le reazioni della stragrande parte dei tali motivi chiediamo a tutta la sinistra di NAPOLI. Due consiglieri comunali a Napoli, nessuno alla Regione e alla Provincia («dove partiti del centrosinistra non mi sono affat- scendere in campo per mutare radicalmenabbiamo perso Tonino Scala, eletto in ambe- to piaciute, in un certo senso fanno ribollire te la politica di questi anni e varare una nuodue le assemblee, proprio per l'interferenza il sangue e sono vergognose, trattandosi di va stagione del centrosinistra contro le precarietà, l'aggressione speculativa, le povertà di Antonio Bassolino»): nonostante la scarsa una solidarietà pelosa ed inutile». Il partito di Cossutta alza il tiro: «Il Pdci e i favoritismi, una nuova idea della prorappresentatività negli enti locali, il Pdci, per voce del segretario regionale Vincenzo ga- Campania ha già da tempo emesso un giudigrammazione economica, produttiva e del sogliano, non esita a sparare contro al gover- zio gravemente negativo sulla gestione poli- stegno sociale». Gagliano osserva e commenta la fiumana natore. «Lo diciamo da tempo, non abbiamo tica del presidente della Giunta regionale, arcerto atteso la notizia delle richieste di rin- rivando all'affissione di un manifesto: il di- di reazioni: «Aspetto di vedere come si comvio a giudizio per la gestione dei rifiuti in sastro ambientale, economico ed etico del ci- portano Rifondazione e Sdi». Ed ecco arriCampania, che bisogna fermarle Bassolino clo rifiuti, il dramma sociale aperto nella sa- vare il ciclone Francesco Caruso: «Diciamo basta al sistema di connivenza tra poliper tempo, invertire la rotta, e attento più con lui bloccare tutti i poteri forIl deputato No global di Rifonda- tica e affari esorbitanti ad ingrossare i profitti già delle imprese, ti che ruotano intorno alla Repiuttosto che alla risoluzione reale del gione Campania. Tanto per ca- zione Francesco Caruso non usa mezzi dei rifiuti pirci, e per rimanere nel settore termini: «Deve dimettersi, basta con le problema dello smaltimentoche spara aafferma il deputato del Prc rifiuti, quando parliamo di Impregilo, parliamo di Fiat...». connivenze che ingrossano le imprese» zero contro la Fibe e sul presidente della Regione: «Resto convinto che la giun«Come Partito dei Comunisti italiani ci auguriamo che la magistratura rienità, le mancate risposte alla disoccupazio- ta Bassolino faccia parte del problema e non sca a chiarire sino in fondo e in tempi brevi ne e alla ripresa produttiva e industriale - ha della soluzione, ed è per questo, rinvio o non una delle pagine più oscure della politica re- aggiunto Gagliano - sono tutti effetti negati- rinvio, che ritengo opportune le sue dimisgionale - continua Gagliano - è ai magistrati vi fatti pagare al nostro popolo, all'economia, sioni». che va la nostra solidarietà, non certo a Bas- all'equilibrio territoriale della Campania. Per RODRIGO RODRIGUEZ «Fermate il governatore e il sistema di poteri forti» GASPARRI E LANDOLFI

NICOLAIS E FASSINO LA SOLIDARIETÀ SODANO, L'ACCUSATORE «Accuse gravi, vada via Regione parte civile» ROMA. «La gravità delle accuse formulate dalla Procura impedisce di poter attendere l'esito della decisione della magistratura giudicante. A Bassolino è doveroso chiedere un atto di responsabilità con le proprie dimissioni o almeno l'autosospensione dall'incarico fino all'accertamento pieno e totale delle sue responsabilita». Lo dichiara Maurizio Gasparri (nella foto), dell'esecutivo nazionale di An. Dimissioni vengono chieste anche da Coronella. Per i consiglieri regionali Diodato («subito la sfiducia»), D'Ercole («la richista della Procura non lasci indifferenti), Rivellini e Ronghi («Bassolino ora deve dimettersi»). Per Mario Landolfi e Luigi Bobbio la Regione Campania, in caso di processo, «deve costituirsi parte civile». «Lo apprezzo, è onesto» «Corrette le sue scelte» NAPOLI. «Conosco Antonio Bassolino da molti anni, e sono pienamente convinto della sua onestà che durante il nostro lavoro comune ho avuto modo più volte di apprezzare insieme alla sua dedizione verso le istituzioni». Lo sostiene il ministro per la Funzione pubblica, Luigi Nicolais (nella foto). «Chiunque conosca Bassolino non può avere alcun dubbio sulla dedizione personale, il rigore amministrativo, il senso delle istituzioni che hanno sempre ispirato la sua azione politica e istituzionale. Ed è stato così anche di fronte all'emergenza rifiuti, affrontata dal Presidente della Regione Campania con generosità e impegno straordinari», affermano il segretario dei Ds, Piero Fassino e il sindaco Walter Veltroni. Iervolino: piena fiducia America: vada in Aula NAPOLI. Certamente l'evolversi della vicenda giudiziaria farà piena luce sulla questione rifiuti. La fiducia ed il rispetto per la magistratura sono massimi, ma altrettanto profonda è la convinzione dell'onestà di Bassolino» commenta il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino (nella foto). «Fiducia nella magistratura e convinzione che Bassolino chiarisca i fatti che gli vengono addebitati»: così il vicepresidente della Regione Antonio Valiante. Infine il presidente della Provincia, Dino di Palma: «Si accerti presto la verità, Bassolino uscirà pulito». Solidarietà a Bassolino viene espressa dal segretario regionale ds, Enzo Amendola, mentre per Andrea America (Alleanza Riformista) «Bassolino deve chiedere in Aula la fiducia». «Gestione fallimentare, un passo verso la verità» NAPOLI. «Oggi è stato posto un altro tassello per l'accertamento della verità sulla fallimentare gestione dei rifiuti in Campania». A dirlo è il presidente della commissione Ambiente del Senato, Tommaso Sodano (nella foto). «Pur affermando i principi di garantismo nei confronti delle persone coinvolte nell'inchiesta - afferma il parlamentare del Prc - invito gli organi giudiziari a fare chiarezza fino in fondo sulle questione rifiuti in Campania». L'inchiesta era partita da un espostodenuncia presentato nel febbraio 2002 da Sodano, quando era membro della commissione di inchiesta sui rifiuti, in cui richiamava le numerose irregolarità della gara che sancì l'assegnazione dello smaltimento dei rifiuti in Campania alla Fibe.

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