Napoli -

  • June 2020
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GdN venerdì 13 luglio 2007 NAPOLI METROPOLI POGGIOMARINO I 13 CAIVANO. RAFFAELE SERRA, DI 35 ANNI, RAPINÒ UN'AUTO DOTATA DI ANTIFURTO SATELLITARE. ORA È AI DOMICILIARI Bandito "tradito" dalle impronte digitali CAIVANO. Sorpresi a vendere cd e dvd falsi, presi POGGIOMARINO. Lotta alla pirateria audiovisiva, due immigrati finiscono in cella. I carabinieri di Poggiomarino, nel corso di controlli attuati in città, hanno arrestato Zahid Abdtillah, marocchino, 22enne, accusato di violazione alla legge a tutela del diritto d'autore essendo stato trovato in possesso di 515 tra cd e dvd, illegalmente duplicati e privi di bollino Siae. In cella è finito anche Said Bagdadi, marocchino, 27enne, domiciliato a Sarno, già noto, responsabile di inosservanza a decreto di espulsione emesso dal questore di Genova nonché di vendita e ricettazione di materiale audio/video falso. Sequestrati 280 cd e dvd. Entrambi sono in attesa di direttissima. Aveva rapinato una Mercedes dotata di satellitare, inchiodato dalle impronte digitali, finisce in cella. Ad incastrare Raffaele Serra, trentacinque anni è stata la moderna tecnologia al servizio delle forze dell'ordine, proprio come in un film polizesco in cui il rapinatore viene incastrato da un'impronta lasciata sul parabrezza. E così è stato in questo caso. Il trenta maggio scorso, un automobilista di Cardito veniva rapinato della Mercedes, del portafoglio e del cellulare mentre all'una circa transitava sulla via comunale. L'autovettura però, era dotata di antifurto satellitare, il dispositivo che permette a distanza, attraverso il satellite, di individuare il luogo in cui si trova la vettura. Dispositivo che inoltre blocca automaticamente la vettura lasciando a piedi i malviventi, impossibilitati a portarsela via. Il giorno dopo la rapina, infatti, la macchina era stata ritrovata in via Cesulo ed il proprietario tornatone in possesso aveva notato delle visibili impronte sul parabrezza e aveva avvisato gli agenti del commissariato di polizia di Afragola agli ordini del vice questore Maurizio Casamassima. I rilievi effettuati dalla Scientifica avevano difatti, attestato la presenza di impronte di un dito indice ed un dito medio sicuramente appartenenti al presunto rapinatore. Le accurate indagini da parte degli uomini del commissariato della squadra investigativa avevano pertanto permesso di risalire alle impronte digitali del pregiudicato Serra. A seguito anche di un'identificazione, il responsabile della rapina era stato riconosciuto e su disposizione del gip Alberto Capuano e del pm Scudiero, è stato raggiunto da un ordine di carcerazione con l'accusa di rapina in concorso e sottoposto al regime degli arresti domiciliari. ROBERTA CUCCURESE VOLLA. LE VITTIME MINACCIATE DA MALVIVENTI COL VOLTO COPERTO DAL CASCO E IN SELLA A UNA MOTO. AVEVANO APPENA PRELEVATO IL DENARO IN BANCA Aggrediti e rapinati di 8mila euro Padre e figlio reagiscono e i banditi sparano due colpi: erano a salve ANNA MARIA ROMANO

VOLLA. Strappa l'arma dalle mani dei rapinatori per difendere il padre: i malviventi sparano due colpi di pistola e riescono comunque a scappare con il bottino. La tragedia è solo sfiorata, poi si scopre che la semiautomatica era caricata a salve. L'episodio è accaduto ieri mattina ai danni del malcapitato di turno, un imprenditore edile del luogo che, in compagnia del figlio 35enne, aveva da poco prelevato 8mila euro dalla Banca popolare di Ancona in via Rossi. I due uomini all'uscita dall'istituto di credito hanno il tempo di raggiungere l'automobile e partire tranquillamente. Ma qualcuno li stava spiando fin dal momento del prelievo. Non succede ancora niente. Padre e figlio, ignari di quanto stava accadendo, dopo aver fatto un breve percorso decidono di parcheggiare in via Leopardi. Il momento è adatto per agire. I rapinatori si avvicinano. Sono in due. In sella ad una moto, hanno il volto coperto dal casco integrale. L'azione ha inizio. Il passeggero impugna la pistola e minaccia l'imprenditore per farsi consegnare la somma di danaro. Non ha dubbi che il bottino è assicurato. Ecco, però, il colpo di scena. Il malvivente non si aspetta la reazione del 35enne che gli viene addosso per disarmarlo. Un atto di coraggio che non fa demordere il centauro. Nasce una colluttazione. Dopo pochi attimi si sentono sparare alcuni colpi che fortunatamente non vanno a segno. L'imprenditore a quel punto avrà temuto che la situazione potesse degenerare. E "molla" i soldi. I due hanno così salvato la pelle e pure il bottino. Riescono infatti a scappare. Sul posto arrivano i carabinieri che ritrovano a terra i due bossoli delle cartucce a salve appena sparati. Elemento importante la pistola utilizzata dai rapinatori : il figlio dell'imprenditore durante la colluttazione era riuscito a strappargliela dalle mani. L'arma a salve è stata sequestrata e catalogata come imitazione di una semiautomatica priva di tappo rosso. Le indagini sono tuttora in corso da parte degli uomini dell'Arma di Volla e della Compagnia di Torre del Greco per arrivare sulle tracce dei due centauri. SAN GIUSEPPE VESUVIANO Vìola la sorveglianza speciale Trentenne torna in carcere SAN GIUSEPPE VESUVIANO. Ha violato le prescrizioni impostegli dalla sorveglianza speciale allontanandosi dalla sua città e fornendo false generalità ed è stato nuovamente arrestato. A San Giuseppe Vesuviano, i carabinieri della locale stazione hanno condotto in cella Antonio Cozzolino, 30 anni, residente a in via Rossilli. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, con obbligo di soggiorno a San Giuseppe Vesuviano, è stato fermato il 10 scorso a Casavatore e nel tentativo di eludere il controllo aveva fornito ai militari false generalità. Il riscontro, però, effettuato subito dopo attraverso la centrale dell'Arma ha fatto emergere la violazione messa in atto da Cozzolino. Tanto è bastato per farlo tornare al carcere di Poggioreale in attesa del processo. CRISPANO NOLA. RIAPERTI I TERMINI PER ASSEGNARE L'ULTIMO OBELISCO, SE NON CI SARANNO DOMANDE SARÀ A CURA DEL COMUNE. DELUSIONE TRA GLI ESCLUSI Protezione civile, via libera al Piano CRISPANO. Gigli: sette i maestri, manca la Barca NOLA. Come già accaduto l'anno scorso ancora un'assegnazione parziale dei Gigli,

per l'edizione 2008. Sulla griglia di partenza mancano i maestri di festa della Barca. Questa volta a far slittare l'assegnazione della barca non sono stati i soliti problemi di natura burocratica, come accade lo scorso anno, dove si andò avanti per settimane tra polemiche e ricorsi, ma la mancanza di domande. Sola una richiesta, priva di requisiti, con sopra scritto "W San Paolino". Un modo forse per invitare gli addetti ai lavori ad avere più rispetto per quello che è il simbolo della millenaria kermesse, dedicata a San Paolino vescovo. Una cattiva abitudine che ormai si ripete da anni a dispetto della storia e della tradizione. L'ente festa ha quindi deciso di riaprire i termini per l'assegnazione della Barca. «Una scelta sbagliata», secondo il presidente dell'associazione Nazionale "Amici del Marciapiede, Raffaele Napolitano. «L'assegnazione andava bloccata, ma purtroppo l'evento sta perdendo il suo contenuto sociale e culturale diventando sempre più ostaggio di accordi politici», ha concluso Napolitano. Si spera comunque che nei prossimi giorni la situazione si risolva. In caso contrario il regolamento prevede che sia compito dell'amministrazione comunale a Approvato il piano di emergenza territoriale di Protezione civile. A varare il progetto la commissione prefettizia straordinaria costituita da Giorgio Criscuolo, Giovanna Menghini e Salvatore Carli. Il Piano è suddiviso in una parte generale ed una più specifica di pianificazione. La parte generale raccoglie tutte le informazioni sul territorio, finalizzate all'elaborazione del quadro dei rischi che possono interessare il territorio comunale; mentre i lineamenti della pianificazione individuano gli obiettivi da conseguire per organizzare, al verificarsi dell'evento calamitoso, una risposta coordinata di protezione civile, in tempi ristretti, indicando le procedure per l'attivazione delle componenti e delle strutture operative presenti nel territorio comunale. Il piano, redatto dal geometra Antonio Grisolia, è stato elaborato secondo la normativa vigente in materia L'unità ha sede presso la casa comunale. Ne faranno parte dipendenti comunali inquadrati nel ruolo tecnico e amministrativo della pianta organica e i volontari singoli o associati ed organizzati, che abbiano frequentato con successo gli appositi corsi di formazione ed il dovuto tirocinio. A tutti i componenti del gruppo viene fornita adeguata attrezzatura. Il servizio usa mezzi, materiali e risorse del Comune. Le prestazioni di volontari avvengono a titolo gratuito e questi ultimi prestano la loro attività senza fini di lucro o vantaggi personali. I volontari vengono addestrati tramite tecnici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e del Corpo forestale. Un progetto di grande rilievo che sarà fondamentale per dare maggiore sicurezza alla popolazione che potrà da ora in poi contare su una organizzazione accurata nel caso si verificasse una qualsiasi calamità. provvedere all'organizzazione della Barca. Un'ipotesi che si cercherà di scongiurare, per non alimentare ulteriori polemiche. Bisogna al più presto archiviare il capitolo assegnazioni e iniziare a programmare l'edizione del prossimo anno. Si, perché la festa dei gigli dura un anno intero. Così vuole la tradizione, così piace ai nolani. Non è stato facile per l'ente festa, organismo deputato alla scelta dei maestri di mesta, presieduto dal sindaco di Nola, Felice Napolitano, procedere all'assegnazione. È forte la delusione tra gli esclusi. Basta cliccare su uno dei tantissimi siti dedicati della festa dei gigli di Nola per comprendere lo stato d'animo d'incontrollabile eccitazione che regna intorno allo storico appuntamento. Su alcuni siti erano stati addirittura pubblicati in anticipo i nomi dei prossimi maestri di festa. Quarantatre, in totale, le domande pervenute per gli otto obelischi. Nelle verifica dei requisiti, l'ente festa si è avvalso addirittura di due consulenti del lavoro, quasi ad esorcizzare polemiche e ricorsi. L'attesa è durata meno del previsto con la fatidica assegnazione di ieri mattina. Ecco l'elenco dei fortunati: Ortolano: firmatario e maestro di festa Mario Vitale; Salumiere: firmatario e maestro di festa Antonio Tanzillo; Bettoliere: firmatario Pasquale Napolitano, maestro di festa Giovan Battista La Marca; Panettiere:

firmatario Vincenzo Napolitano, maestro di festa Raffaele Guerriero; Beccaio: firmatario Andrea Caliendo, maestro di festa Rosa Langella; Calzolaio: firmatario Angelina Daniele; maestro di festa Raffaele Santorelli; Fabbro: firmatario Andrea Giannini, maestro di festa Anna Nocillo; Sarto: firmatario Antonio La Marca, maestro di festa Mario Manzo. LA KERMESSE Fede, tradizione e spettacolo per San Paolino NOLA. PASQUALE NAPOLITANO CONVEGNO INTERNAZIONALE. CIRCA 700 STUDIOSI DISCUTONO DI PIANIFICAZIONE E TERRITORIO Rischio Vesuvio, esperti a confronto NAPOLI. Napoli capitale mondiale del rischio. Non è per un'esasperazione [RC] catastrofica, ma per sintetizzare i temi del convegno internazionale che ha come scenario per quattro giorni il golfo e il Vesuvio. Capitale anche del sapere scientifico, dunque. Settecento studiosi in rappresentanza di cinquanta paesi, discutono, in quattordici sessioni, sul tema "Pianificazione e rischio" in occasione della conferenza annuale promossa dall'Aesop, l'Associazione delle Scuole Europee di Pianificazione Territoriale al centro Congressi della Federico II di via Partenope. Come concetto il rischio include significati e dimensioni molteplici, da quello ambientale a quello idrogeologico, a quello legato alla sicurezza e ai conflitti sociali. È trasversale ed universale, alla base dell'attività di teorici ed amministratori, e la conferenza dell'Aesop può essere un buon punto di partenza per esportare il dibattito dal piano scientifico a quello istituzionale. Il tema del congresso, e non è un caso, è strettamente connesso con Napoli, i rischi sociali e naturali tengono banco in ogni contesto di discussione, e dopo Città del Messico, l'anno scorso, il capoluogo campano è stato scelto per l'organizzazione. Ieri mattina la prima sessione di lavori è stata inaugurata dal Rettore, Guido Trombetti, dall'assessore provinciale all'Urbanistica e docente federiciano di architettura, Francesco Domenico Moccia e da Claudio Claudi, direttore del Dipartimento di Progettazione Urbanistica. «La Federico II ha competenza in tutti i campi, siamo in grado di intervenire su tutti i temi ha commentato il Rettore Trombetti il convegno, portato a Napoli dalla Facoltà di Archittettura, è importante sotto vari aspetti, culturali e territoriali». Moccia è intervenuto sulla valutazione del rischio da parte degli enti pubblici: «Una politica pubblica ha detto che controlla i programmi ed analizza le difficoltà nell'effettuarli, può essere definita efficiente. Collegato ad una efficace programmazione e pianificazione, il fattore rischio non crea sorprese, e diventa anche fattore strategico». Sabato durante l'ultima sessione di lavori, l'assessore provinciale presenterà il "Piano strategico Operativo per il rischio Vesuvio", approvato dalla Giunta, sottoscritto dalla conferenza dei 18 sindaci della Zona Rossa e prossimamente al vaglio del Consiglio. «Non solo occorre non costruire più, ma decomprimere la densità abitativa e aumentare le vie di fuga» anticipa. Il piano prevede l'attivazione di interventi, programmi e politiche volti alla riqualificazione ambientale, alla valorizzazione dei centri storici, allo sviluppo di attività varie. L'auspicio dell'assessore è che il consiglio provinciale possa approvarlo e finanziarlo al più presto, e che dalla carta venga trasformato in politiche attive. «Oltre alla presentazione, il convegno è un'occasione per

sottoporre il piano agli esperti, stimolare valutazioni e verificare se stiamo facendo bene», conclude. Fra le moltissime feste folcloristiche del territorio nolano la festa dei gigli è senza dubbio una delle più spettacolari. È dedicata a San Paolino Vescovo e le sue origini si fanno risalire al V sec d.C., subito dopo la sua morte. Gli otto Gigli sono pesantissimi obelischi di legno, alti 25 metri e ricoperti da fantasiosi ed artistici rivestimenti di cartapesta: tra si essi figura una imponente barca, con dentro il Turco (barbaro), la quale ricorda il mare attraversato da San Paolino per il ritorno in Patria. I Gigli e la barca sono portati a spalla da una "paranza" di 120 uomini circa che, guidati da un capoparanza, con grande abilità li fanno ballare, ruotare ed avanzare al ritmo di trascinanti marcette suonate da una fanfara che trova posto sulla stessa macchina. La fase saliente della festa si svolge la domenica successiva al 22 giugno di ogni anno quando, fino a notte inoltrata, e sempre nel tradizionale ordine, i Gigli percorrono le strade del centro storico, tra il tripudio della popolazione e dalla meraviglia dei turisti. Una kermesse che riesce a produrre un fatturato elevatissimo di quasi un milione di euro, considerando che per la realizzazione di ogni obelisco i maestri di festa spendono dagli 80mila ai 150mila euro. Quest'anno ha retto bene anche il piano sicurezza messo a punto dal commissariato di Nola di concerto con l'amministrazione comunale. Durante le serate clou oltre 150 agenti, alcuni inviati anche dalla squadra mobile di Napoli, hanno presidiato il territorio, riducendo di molto i casi di furto e gli episodi di violenza. MELANIA DI GIACOMO [PN]

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