Mrz 2

  • May 2020
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  • Words: 13,381
  • Pages: 41
COLLEZIONE: GRANDANGOLO

2

for

2

casa marazzi: una casa per due folk: la decorazione come territorio di libertà bernard tschumi: school of architecture villa arreaza di gio ponti superfici tridimensionali produzione intelligente ed ecosostenibile

COLLEZIONE: URBAN MK TF Urban 30X60 / MK TD Urban 3X30

Photo: leo torri / Styling: Studio CZ36

COLLEZIONE: STONE COLLECTION MH JM Stone Anthracite Rettificato 60X60 M5 4W 30X30 / M5 40 30X30

Photo: leo torri / Styling: Studio CZ36

Stone collection è una ricerca intorno al tema dell’eleganza. Raffinate tonalità neutre in una vasta gamma di formati, dalle grandi dimensioni alle piccole pezzature del mosaico

Urban raccoglie tutta la forza della materia in una collezione che si afferma con l’autorevolezza di un vero classico contemporaneo, moderno, versatile, essenziale

2 sommario

3

editoriale

Enrico Morteo

24 mode

( arte ) C'è del nuovo La Biennale della Ceramica —– The Biennale della Ceramica

........................................

La saggezza dell'acqua Hammam Marazzi —– Marazzi Hammam

........................................

4

30 casa marazzi

56 remind

focus

Vibrazioni di luce Superfici tridimensionali nelle collezioni Marazzi —– Three-dimensional surfaces in the Marazzi collections

Folk La decorazione come territorio di libertà —– Décor as a new free territory

Una casa per due Interno a Milano —– A Milanese interior

Decoro infinito Il decoro della tecnica —– Technical decor

Tre piazze per comunicare Centro di formazione Vodafone —– Vodafone learning center

........................................

Nature vive Erbario analitico —– Analytical Herbarium

38 masterpieces

22 sketch-book

Tropicalismi Gio Ponti, villa Arreaza —– Gio Ponti, villa Arreaza

Folk Note di stile di Nicola Gallizia —– Style remarks by Nicola Gallizia

( produzione ) Ceramica a flusso continuo Lo stabilimento di Casiglie —– The Casiglie plant

44 paesaggi

34 interno marazzi

Bernard Tschumi. Condensatori sociali Miami Florida International University —– Miami Florida International University

........................................

50 new words ( design ) Pic-nic in città Servizio di porcellane di Matali Crasset —– Matali Crasset’s porcelains

68 corporate

( ambiente ) Eco-web www.marazziambiente.com —– www.marazzigreen.com

........................................

75 glossario 76 archivio Ufficio Stile Marazzi - F/1 1957 —– Marazzi Design Office - F/1 1957

( arte ) Non è il paese dei balocchi Private Lives di Barnaby Barford —– Private Lives by Barnaby Barford In copertina: ceramiche della Collezione Folk di Marazzi. Styling: Studio CZ36. Foto: Leo Torri

( sinergie ) Hatria variazioni nello spazio Due nuove collezioni —– Two new collections

—– On the cover: ceramics from the Folk Collection by Marazzi. Styling: Studio CZ36. Photo: Leo Torri

...............................................................................................

editoriale

at decor’s service

Il nuovo impianto produttivo di Casiglie, vicino a Sassuolo, Modena. —– The new production plant in Casiglie, near Sassuolo, Modena. Foto Mimmo Capurso

Un nuovo stabilimento modernissimo, in grado di lavorare grandi formati in un unico ciclo di lavorazione che mette in sequenza tutte le fasi operative, dalla polvere premiscelata al forno di cottura. Un nuovo sistema per l’applicazione dei decori che sfrutta la stessa tecnologia inkjet utilizzata dalle stampanti professionali dei computer. Sono le ultime tappe del processo di innovazione tecnologica messe in campo dal Gruppo Marazzi, al servizio di un migliore ambiente di lavoro ma anche di un rinnovamento costante dei prodotti. Uno sforzo teso ad assecondare le trasformazioni di un mercato sempre più esigente, dove clienti evoluti sanno oramai esprimere con chiarezza i propri gusti, le proprie esigenze, i propri desideri. Il ritorno del colore e della decorazione si riflette nel progetto della collezione Folk, tanto versatile nella sua gamma di colori e finiture quanto sorprendente nel suo vocabolario di forme e disegni, vero e proprio linguaggio con cui scrivere il proprio spazio di libertà. Giocare con il colore ma anche con la luce, sfruttando i riflessi di superfici strutturate da una trama disegnata in rilievo. Una lezione ben raccontata da Gio Ponti nel progetto di una villa straordinaria. Un’incursione nel mondo del bagno, fra funzionalità domestiche ed esotiche atmosfere. E poi una casa in città, un moderno luogo di lavoro, un grande progetto universitario realizzato negli Stati Uniti. MRZ torna ad esplorare il mondo Marazzi, raccontando la passione per il lavoro e la ricerca ma, soprattutto, il piacere di vivere ed abitare.

A new, hyper-modern production plant that can create large format tiles in a single production cycle and that aligns all operations, from pre-mixed powders to firing. A system for décor application that uses inkjet technology, like computer printer heads. They are the latest steps in the technological innovation process that Marazzi Group has carried out in order to develop a better work environment and products. It is an effort to provide an answer to all the requests of an increasingly demanding market in which knowledgeable clients express their own tastes, needs, and desires. The return of color and décor is evident in the Folk collection, extremely versatile in its palette of colors and varieties of textures, but also surprising in terms of wealth of vocabulary of forms and drawings. Virtually, a language to use for writing one’s space, in total freedom. Playing with colors, but also with light, using the reflections of structured, textured surfaces. A lesson that Gio Ponti taught us all through the design of an extraordinary villa. A journey into the world of the bathroom, between domestic functionalities and exotic atmospheres. And then a city home, a contemporary work place, a great university project realized in the United States. MRZ once again explores the Marazzi world, diving into the passion for work and research and, above all, into the pleasure of living. EM



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focus

Folk

Folk Marazzi

foto leo torri styling natascia vuk

Da sempre la decorazione accompagna il cammino dell’uomo, abituato a coprire di segni e di colori gli spazi e gli oggetti che lo circondano: non si tratta semplicemente di una questione legata al bello, bensì di una vera e propria forma di comunicazione. La decorazione è un immenso alfabeto di tracce, un ricchissimo vocabolario di stili, nei quali è possibile ritrovare miti, credenze, valori e convinzioni delle società umane. 

Décor has always been an important element in Man’s existence. Since the dawn of time, people cover with drawings and colors their living environments and their objects: it is not only a matter of making things “beautiful” but an actual communication need. Decors is an immense alphabet of marks, a wealthy vocabulary of styles, in which it is possible to find myths, believes, and human values. 

focus

Folk

Sono gli elementi decorati a caratterizzare la collezione, una tavolozza di disegni semplici e colorati Decors characterize the collection, an array of simple, colorful drawings

Folk Marazzi





focus

Un patrimonio che era stato

non a caso chiamati "figli dei fiori",

fatto di forme lineari e colori neutri:

trascurato negli anni della modernità

e le provocazioni trasgressive delle

un mondo di angoli retti e tonalità

trionfante, quando sembrava che

avanguardie postmoderne del

misurate comprese fra la sobrietà

il futuro dovesse per forza presentarsi

decennio successivo. Ma, nonostante

del grigio, l’eleganza del nero,

con forme e colori semplici:

queste aperture, le riviste di design

la morbidezza del beige. Proprio

molto bianco e colori naturali sembrò

hanno continuato a pubblicare case

per liberarsi dai rigori quasi puritani

a lungo una formula sufficiente.

tutte bianche, quasi fosse necessario

del minimalismo le ricerche del

Chi non ricorda il candore delle case

un fondale neutro e pulito su cui

design sono andate recuperando

razionaliste o le scenografie dei

disporre con ordine gli ingredienti

negli anni scorsi la ricchezza, l’allegria

film di fantascienza, dove tutto

della vita quotidiana. Anzi, agli eccessi

e la leggerezza della decorazione.

riluceva di un puro nitore metallico?

giocosi e cromatici delle avanguardie

Ancora una volta è stata la moda

A recuperare nuova attenzione verso

libertarie ha finito per imporsi negli

ad aprire la strada. Influenzata dalle

l’universo della decorazione furono i

anni scorsi una sorta di nuovo impero

mille suggestioni di un mondo

giovani contestatori degli anni Sessanta,

del semplice, uno stile minimal

oramai globalizzato, la moda ha

Folk

Decorazione come nuovo territorio di libertà, ma anche come luogo di scoperta di culture diverse Décor as a new free territory but also as a means to discover different cultures

A wealth that the triumphant

with their provocative transgressions.

corners and measured tones that

modern society ignored, absorbed

Yet, despite these openings, design

would live midway between the

by its belief that the future was going

magazines have continued to publish

sobriety of gray, the elegance of black

to come through simple forms and

white homes, as if it was necessary

and the softness of beige. In order to

colors: and for a long time, a mixture

to have a neutral, clean background

get rid of such puritanical approach,

of white and natural colors seemed

in order to lay out – in an orderly way –

designers have for while been active

to be enough. We all remember

the elements of everyday life. Quite

in researching the wealth, happiness

the candid rationalist homes, where

contrary to what was originally wished,

and lightness of décor. Once again,

all shone through metallic neatness.

the playful, chromatic effects

it was the fashion world to open

It was the young protestors of the

of avant-gardes ended up imposing

the path. Influenced by the thousands

Sixties who started to look at décor

themselves in the last few years as

of suggestions of a globalized world,

once again (it was no chance they were

sort of “new empire of simplicity”,

fashion designers have used in their

all about “flower power”) and then

a minimal style made of linear shapes

creations suggestions and stimuli

the post-modernist avant-gardes

and neutral colors: a world built on

coming from far-away cultures,



Folk Marazzi



focus

reinterpretato nelle proprie proposte

preso le mosse il paesaggio dispiegato

la collezione propone varianti

i gusti e le culture di popolazioni

dalla recente collezione Folk di Marazzi,

tridimensionali che mettono in risalto

lontane, alla ricerca di un’eleganza

che a partire dal nome dichiara

le qualità proprie della materia:

contemporanea, plurale e colorata.

i propri riferimenti e le proprie

una delicata listellatura che produce

Oggi la decorazione è un linguaggio

ascendenze popolari. Alla base della

l’effetto di un’accelerazione

trasversale, uno strumento per dare

collezione una tavolozza di colori

prospettica, oppure una fitta rigatura

la propria impronta agli spazi in

pastello, giocati sia in tonalità calde

irregolare che si increspa sotto

cui viviamo. Allo stesso tempo però,

che in squillanti varianti di luce.

la luce. Ma sono gli elementi decorati

la decorazione ci racconta della

Particolare il trattamento delle

a caratterizzare la collezione, una

possibilità di accettare culture

superfici, morbidamente satinate

tavolozza di disegni semplici e colorati

differenti, con tolleranza e allegria,

e solcate da una delicata rete di

dove si alternano ritmi geometrici e

un modo per soddisfare il piacere

segni, quasi fosse la leggera

stilizzate impronte floreali, evocazione

e la curiosità della scoperta.

trama di un tessuto. Accanto alla

di un erbario infantile e giocoso.

Da questo insieme di premesse ha

classica versione in campiture piane,

Grazie all’impiego di una innovativa

Folk

Ritmi geometrici e stilizzate impronte floreali, evocazione di un erbario infantile e giocoso Geometrical rhythms and geometric floral footprints evoke a childish, playful herbarium

— searching for a plural, colorful

At the root of the collection, there is

But the central, characteristic element

contemporary elegance. Today, décor is

pastel color palette, articulated in

of the collection are the decors: simple,

a transversal language, an instrument

warm tones of in bright light variations.

colorful drawings exist side-by-side

to leave a footprint in the spaces where

Surfaces are treated in a very particular

with geometric rhythms and geometric

we inhabit. At the same time, though,

way. Soft as satin, their texture comes

floral footprints, evoking a childish,

décor also tells us about the possibility

from a delicate web of marks, like a

playful herbarium. Thanks to an

to accept different cultures, with

textile. Next to the classical flat colors,

innovative technology, drawings are

tolerance and happiness and it is a way

the collection also proposes

printed onto irregular surfaces, thus

to satisfy the pleasure and curiosity of a

three-dimensional variations that

creating an effect that is similar to that

new discovery. It is from this cluster

underline the quality of the material:

of textiles. Fillets and special elements,

of insights that the recent Marazzi Folk

a delicate line of fillets that produce

with slightly elevated decors, complete

collection was originated, a collection

a visual acceleration or a dense group

the collection that also includes

that from its very name is all about

of lines that creates ripples when

coordinated floors. Borders, folds, nets:

being popular and link to the “folk”.

it is touched by light.

an apparently naïf landscape that

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Folk Marazzi

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focus

Folk

Una delicata listellatura produce l’effetto di un’accelerazione prospettica, oppure una fitta rigatura irregolare che si increspa sotto la luce Delicate fillets produce a virtual prospective acceleration or a dense, irregular group of lines that ripple under the effect of light

Folk Marazzi

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focus

Folk

focus

Folk

tecnologia di stampa, i disegni si sovrappongono alle irregolarità del fondo con un effetto che ricorda le stampe su stoffa. Listelli ed elementi speciali, con decori delicatamente in rilievo, completano la collezione che prevede anche pavimenti coordinati. Bordure, pieghe, trame: con la leggerezza di un tessuto la collezione dispiega un paesaggio in cui l’apparente ingenuità dei decori si sposa con raffinate soluzioni geometriche, dove la tecnologia si nasconde dietro l’allegra evocazione del batik. Un mondo colorato e luminoso che rievoca in chiave contemporanea la grande tradizione delle stoffe da rivestimento: una cultura che accomuna l’Inghilterra vittoriana e le culture zigane, le popolazioni nomadi americane e le tradizioni medio orientali • Poltroncina Nest di Tord Boontje per Moroso, in polietilene. La struttura è decorata con motivi floreali a rilievo.

Centrotavola della collezione Biscuit del duo olandese Studio Job

—– Nest armchair by Tord Boontje for Moroso in polyethylene.

per Royal Tichelaar Makkum. —– A centerpiece of the Biscuit collection

The structure is decorated with textured flowers.

by the Dutch duo Studio Job, for Royal Tichelaar Makkum. .

Folk Marazzi

Tord Boontje, vasi in ceramica con decori creati a mano e stampati, per Moroso. —– Ceramics vases with hand-drawn decors then printed on the ceramic surface. By Tord Boontje for Moroso.

— comes to life with the lightness of a textile, happily married with geometrical solutions: technological know-how hidden in happy batik motifs. A colorful, light world that brings to the contemporary eye the great tradition of textile design: a culture that links Victorian England and the gypsies, nomad north-American people and middle-eastern tradition •

Il piacere del decoro in tavola. Un toast realizzato da Minale Maeda, lo studio di design dell’italiano Mario Minale e della giapponese Kuniko Maeda. —– The pleasures of decor at the table. A toast slice by Minale Maeda, the design studio of Italian Mario Minale and Folk Marazzi

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Japanese Kuniko Maeda.

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focus

Folk

La decorazione è un immenso alfabeto di tracce, un ricchissimo vocabolario di stili

Décor is an infinite alphabet of marks, a very wealthy vocabulary of styles

Folk Marazzi

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focus

È stata presentata l’anno scorso, ma ancora fa notizia. La tecnologia Inkjet, ovvero la stampa a getto di inchiostro su ceramica, è una vera e propria rivoluzione nell’ambito della decorazione di piastrelle. Una rivoluzione per il produttore, certo, ma anche e soprattutto per l’utilizzatore, che può scegliere decori fino ad ora impossibili da ottenere su una piastrella prodotta industrialmente. Da sempre, uno dei limiti alla creatività nella realizzazione di decori su piastrelle ceramiche è l’impossibilità di lavorare su superfici strutturate poiché le macchine tradizionali lavorano per contatto. La tecnologia Inkjet,

invece, applica il getto controllato di smalto sulla piastrella senza un contatto diretto con le superfici (rimanendo ad una distanza che può variare da 1 a 8 mm), riuscendo ad imprimere decori su qualsiasi tipo di struttura ed ottenendo effetti fino ad ora impossibili su scala industriale. Come una normale stampante per computer l’Inkjet attua una precisa taratura dei pigmenti in base al disegno da riprodurre, ottenendo così una gamma infinita di nuances cromatiche e rendendo possibile la riproduzione di qualsiasi immagine digitale. I creativi si possono dunque sbizzarrire: immagini virtuali

Folk

anche di ampie dimensioni possono essere riprodotte in sequenze prestabilite come in un mosaico. Ma la macchina permette anche la riproduzione casuale dell’immagine, variando al massimo la diversità del singolo pezzo e dando vita ad effetti artistici, ottenuti però industrialmente. La tecnologia Inkjet permette inoltre di fare numerose prove di decoro memorizzandone i parametri per poi decidere quale destinare alla produzione di un numero anche limitato di pezzi. Via libera alla creatività, dunque. Perché grazie all’Inkjet, al decoro, ora, non c’è limite •

decoro infinito

La nuova tecnologia a getto di inchiostro amplia gli orizzonti del possibile nell’affascinante mondo del decoro su ceramica

Superfici, morbidamente satinate e solcate da una delicata rete di segni Textured surfaces, created with a delicate web of signs

The new inkjet technology enlarges the horizons of what is possible in the enchanting world of ceramics décor Decors with no limits It was introduced last year, yet it is still hot news. Inkjet technology on ceramics is a real revolution in the field of tiles decoration. A revolution for the producer, certainly, but also for the user who can now select decors that were once unheard of and impossible to realize through an industrial process. One of the limits for creativity, in the realization of tiles decors, has always been the impossibility to work on textured surfaces because traditional machines work on contact. Inkjet technology, on the contrary, applies the control 18

glazing jet on the tile with no direct contact on the surfaces (the distance between the jet head and the tile varying between 1 and 8 mm). In this way, the machine manages to print decors on any type of surfaces, and to obtain effects previously impossible to achieve on an industrial level. Like a normal computer printer head, the Inkjet machine controls the quantity of the required pigments according to the decor to be reproduced, hence obtaining an infinite array of nuances and allowing for the reproduction of virtually any digital image. Designers can thus

work more freely on their decors: images of any size or natural can be reproduced in a sequence, like in a mosaic. But the machine also allows for a casual image reproduction, varying the diversity of each single tile to the max and obtaining artistic effects (albeit realized through an industrial process). Inkjet technology also allows for several décor tests to be carried out and to store the parameters for each of them, for later use on a large or small production batches. Free rein to creativity! Because thanks to Inkjet technology, decors have no limits •

Folk Marazzi. La tecnologia Inkjet permette di decorare anche superfici dalla giacitura irregolare.

—– Folk Marazzi. Injet technology makes it possible to decorate also irregular surfaces.

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focus

Karl Blossfeldt, Trollius ledebourii. Karl Blossfeldt Archiv, Ann + Jürgen Wilde, Zülpich, Germany

—– Karl Blossfeldt, Trollius ledebourii. Karl Blossfeldt Archiv, Ann + Jürgen Wilde, Zülpich, Germany

In vero, ad appassionarlo era il mondo delle forme naturali, vocabolario inesauribile nel quale Blossfeldt ritrovava le fonti di tutte le espressioni dell’arte. La fotografia divenne per Blossfeldt un prezioso strumento d’indagine, al confine fra lo sguardo analitico della scienza e lo stupore dell’incanto e della creatività. Dilettante nel senso etimologico del termine, Blossfeldt scattò migliaia di immagini di soggetto botanico, anche se oggi non rimangono che un centinaio di lastre con impresse le sue osservazioni minuziose, quasi fossero immagini riprese al microscopio. Proprio la duplice natura delle sue fotografie – allo stesso tempo oggettive e sensuali – custodisce il segreto del loro successo e della loro inattesa attualità. Involontario esponente dello Jugendstil e dell’Art Nouveau, Blossfeldt ha fissato sulla lastra lo spirito della curiosità del XX secolo, capace di rinnovare i propri codici formali a partire dall’indagine scientifica e dagli strumenti tecnici: nulla, né la tradizione né la natura resteranno indenni agli assalti famelici del progresso e del futuro •

Folk

Living nature To say the truth, what fascinated him was the world of natural forms, the endless vocabulary in which Blossfeldt could find all sources of artistic expressions. For Blossfeldt, photography became a precious exploratory tool, bordering between the analytical, scientific look and the creative one. Officially an amateur, Blossfeldt shot thousands of images with botanic subjects even though today only a hundred photos remain, together with his precise observations, as if what he was looking at were microscope views. And it is this very dual nature of his photography – at the same time objective and sensual – that holds the secret of its success, even today. Casual representative of Jugendstil and Art Nouveau, Blossfeldt has put in his work the curious spirit of the 20th century, a century that was able to renew his formal codes starting from scientific principles and technological tools: nothing, neither tradition nor nature, will be untouched by the greedy assaults of progress and the future •

NAT URE V IVE Da artigiano ad artista e architetto, Karl Blossfeldt (1865-1932) deve la sua maggior fortuna non tanto ai successi professionali quanto alle due passioni che accompagnarono l’intero arco della sua vita: la botanica e la fotografia. From craftsman to artist and architect, Karl Blossfeldt (1865-1932)

Pagina seguente, in senso orario da sinistra in alto:

owes most of his fortune to

Phacelia congesta; Beckmannia cruciformis;

Karl Blossfeldt, Tritonia crocosmiflora (Iridaceae); Polystichum munitum. Karl Blossfeldt Archiv,

his two long-life passions, botanic

Ann + Jürgen Wilde, Zülpich, Germany

and photography, rather than

Karl Blossfeldt, Tritonia crocosmiflora (Iridaceae);

to his professional achievements.

Polystichum munitum. Karl Blossfeldt Archiv,

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—– Following page, clockwise from top left: Phacelia congesta; Beckmannia cruciformis; Ann + Jürgen Wilde, Zülpich, Germany

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sketch-book

Folk

sketch-book

Folk

Le proposte, i suggerimenti e le riflessioni di un progettista: note di lavoro sull’uso dei materiali di Nicola Gallizia. A designer’s proposals, suggestions, and thoughts: working remarks on the use of materials by Nicola Gallizia. La collezione offre la possibilità di lavorare con colori decisi e con una gamma di decori e texture in abbinamento cromatico. Anziché utilizzare gli elementi decorati come semplici fregi o cornici, è molto più stimolante l’idea di accostare piastrelle dello stesso formato (18 x36) sia per i fondi colorati che per le parti decorate. Ad esempio, in uno stesso ambiente si possono avere sia pareti monocromatiche che decorate. È una strada da percorrere con cautela e senza esagerazione – soprattutto nella zona giorno – ma una parete realizzata interamente da moduli decorati ricrea un insolito effetto tappezzeria. In linea generale, il decoro diventa più interessante se usato in maniera concentrata, per sottolineare zone precise e circoscritte. Su di una parete di un unico colore il decoro può disegnare fasce verticali che interrompono l’uniformità della superficie; in bagno si può intervenire attorno ad un lavabo, per definire la zona della doccia o per evidenziare la presenza dei sanitari. La collezione si presta a numerose varianti anche lavorando solo con gli elementi monocromatici: si possono formare campiture diverse sulla stessa parete sfruttando differenti formati o disegnare una partitura di ritmi luminosi alternando parti piane con texture monocromatiche. Nel caso di ambienti fortemente decorati può essere saggio abbinare pavimenti in contrasto, ricorrendo a materiali e colori diversi. In ogni caso, è possibile ottenere interessanti soluzioni lavorando anche a pavimento con campiture diverse, quasi a ricreare l’effetto di tappeti posati a terra • 22

The collection offers the possibility to work with decisive colors and with a palette of decors and textures that can be easily coupled. Instead of using the decors as mere framing elements, it is more stimulating to put more tiles of the same format (18x36) side by side, and this works for both colored backgrounds and decorated surfaces. This route needs to be taken cautiously and with no exaggeration – particularly in the living area. A wall that has been thoroughly realized with decorated modules creates an unusual wallpaper effect. In general, decors become more interesting when used in concentrated way, in order to underline precise area. On a one color wall, decorative elements can draw vertical lines that bring the uniformity of the surface to a halt; in a bathroom it is possible to act around the sink or to underline the shower or the sanitary areas. The collection offers a wide variety of solutions, even when working merely with monochromatic elements: different fields can be created by using different formats. While by using flat parts and monochromatic textured ones it is possible to “draw rhythms” on the walls. In presence of strongly decorated environments, it could be wise to create a contrast with the floor by using materials with different colors. In any case, it is possible to obtain interesting solutions working with the floor with different fields, as if to create a carpet effect •

Su una parete di un unico colore il decoro può disegnare fasce verticali che interrompono l’uniformità della superficie On a monochromatic wall, decors can draw vertical lines that bring the uniformity of the surface to a halt

Folk Marazzi

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Un rito antico di secoli, quello del bagno turco, un momento irrinunciabile nella vita quotidiana medio-orientale araba. Luogo delle abluzioni, dove l’igiene diventa autentica cura del proprio corpo. Ma soprattutto luogo per la riflessione e la socializzazione, occasione per ritrovare gli altri forse ancor prima di se stessi. Nell’occidente sempre più alla ricerca del benessere personale – meglio se all’insegna della spontaneità e della ritualità – e di un rapporto ritrovato con la natura – meno funzionale e più sensoriale – la recente riscoperta dell’hammam, con i suoi spazi raccolti, i tempi dilatati, le atmosfere umide e vaporose rappresenta la nuova frontiera del benessere fisico e mentale. Aprendo un hammam all’interno del suo nuovo showroom bolognese, Marazzi

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mode

hammam marazzi, bologna

Wise waters An ancient ritual, that of Turkish baths, a necessary moment in middle-eastern and Arabic daily life. A cleansing place, where hygiene became an authentic synonym of looking after one’s body, where spending time to ponder and socialize was encouraged and where men and women could find others – even before finding themselves. Always on the lookout for personal well-being – especially when this is characterized by spontaneity and rituality – and for a renewed relationship – less functional and more sensorial – with nature, the Western world loves the diluted times and the humid, vapor-filled atmospheres of the hammam, and considers it a new frontier of physical and mental well-being. By opening a hammam in its new showroom in Bologna, Marazzi

la saggezza dell’acqua

testo

laura traldi

foto

annalisa cimmino

Una temperatura di circa 50 gradi, un tasso di umidità del 100%, una fitta, avvolgente nebbia. È l’atmosfera che accoglie chi entra nell’hammam, il bagno turco. Dove la piastrella è di casa.

Il tepidarium dell’hammam Marazzi a Bologna. Qui ha luogo il rito della saponatura a massaggio.

—– The tepidarium of the Marazzi hammam in Bologna. Here, the ritual of massage soaping takes place.

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A temperature of approximately 50 degrees Celsius, 100% humidity, a thick, wrapping fog. This is the atmosphere that welcomes the visitors of hammams, or Turkish baths. Where tiles reign. 25

mode

hammam marazzi, bologna

Spazi raccolti, tempi dilatati, atmosfere umide e vaporose per un benessere fisico e mentale Gathered places, diluted times, humid and vapor-rich atmospheres for physical and mental well-being

Il Tepidarium nell’hammam Marazzi ha sedute riscaldate e offre un’atmosfera orientaleggiante e rilassante.

—– The Tepidarium in the Marazzi hammam features heated seats and a relaxing, Eastern-inspired atmosphere.

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mode

hammam marazzi, bologna

conferma ancora una volta la sua attenzione all’evolversi delle tendenze sociali e culturali. Una scelta insolita e quindi coraggiosa, ma anche la dimostrazione di come oggi un prodotto di successo non possa essere solo un oggetto quanto una vera e propria esperienza. Realizzato su progetto dell’architetto Maurizio Navone, l’hammam Marazzi consiste di due ambienti, completamente rivestiti da grandi lastre rettangolari tagliate su misura in pietra Bardiglio levigata di Marazzi Marmi. Il primo ambiente è il Tepidarium, una camera rivestita di

marmo con ampie superfici orizzontali e grandi sedute riscaldate. È qui che ha luogo l’esperienza della saponatura a massaggio, con saponi siriani, marocchini, Sali del Mar Morto, peeling con loofa e guanto di lino, miscele di erbe ayurvediche. Il secondo ambiente è il Calidarium, dove una bocchetta emette vapore mescolato a essenze balsamiche: normalmente, la temperatura raggiunge i 40/60 gradi, con un’umidità di quasi il 100%. Il binomio calore/umidità dilata i vasi sanguigni e migliora la circolazione. Dopo la tradizionale doccia fredda

che conclude l’abluzione nel vapore, la tisana offerta nella stanza relax permette di reintegrare i liquidi persi, mentre un piccolo dolce rinvigorirà il palato. Di fatto, l’hammam arriva come “coronamento” degli spazi dello showroom Marazzi, con la sua selezione di rivestimenti, piastrelle, lastre in grès porcellanato e sanitari firmati Hatria, ma anche tessuti, complementi d’arredo, profumi ed essenze. Un vero e proprio concept store all’insegna del volersi bene, nel quale la ceramica è il silenzioso filo conduttore e nel quale l’hammam si inserisce alla perfezione •

Rivestimenti in marmo e superfici riscaldate. E poi saponi siriani, oli essenziali, erbe ayurvediche

— reconfirms its attention towards social and cultural trends. An unusual, hence also brave, choice that shows how a successful product today is no longer only an object but a complete experience. Designed by architect Maurizio Navone, the Marazzi hammam consists of two areas, thoroughly covered with large rectangular cut-to-size slabs in Bardiglio polished stone by Marazzi Marmi. The first environment is the Tepidarium, a marble-covered room with wide horizontal surfaces and heated seats. Here the experience of massage-soaping takes place, using soaps from Syria, salts of the Dead Sea, peeling with loofa and linen gloves, mixtures of ayurvedic herbs. The second environment is the Calidarium, where a steam with balsamic fragrances exit from a mouth: normally the temperature here reaches 40/60 degrees Celsius, with 100% humidity. Heat and humidity together dilate blood vessels and enhances the overall circulation. After the traditional cold shower that ends the ablution into steam, the tea oggered in the relax room allows the visitor to reintegrate the lost bodily liquids while a tasteful dessert will please the palate. The pleasures of the hammam arrive as the perfect ending of the overall Marazzi experience in the showroom, where one can find tiles and slabs in porcelain stoneware but also Hatria bathroom fixtures, textiles, furniture, perfumes and fragrances. A real concept store, created for those who want to love themselves and in which ceramics are the quiet red thread, perfectly suited to host a hammam •

Marble coverings and heated surfaces. And then Syrian soaps, fragrant oils, ayurvedic herbs

Spazi privati si alternano a quelli comunitari. Il filo conduttore: le piastrelle Marazzi.

Nel Calidarium la temperature può raggiungere

—– Private spaces exist along side the communal

i 40/60 gradi e l’umidità è quasi del 100%.

ones. The red thread is provided by the presence

—– In the Calidarium the temperature can reach

of Marazzi tiles.

40/60 degrees Celsius and humidity is almost 100%.

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Un razionale progetto degli spazi e una attenta gamma dei colori: un perfetto palcoscenico dell’abitare contemporaneo

Fino a non molti anni fa, il classico taglio delle due camere bagno e cucina rappresentava la soluzione minima della casa di famiglia: spazi stretti e grande affollamento. Quegli stessi metri quadrati sono diventati le misura preferita per le micro famiglie di oggi. Abolite le rigide divisioni fra gli ambienti, lo spazio si distende e si dilata fra luoghi diversi, dando continuità ai diversi momenti dell’abitare. Una soluzione sottolineata dalla scelta di una pavimentazione continua, in un unico materiale di grande formato e di forte presenza materica. Solitamente impiegato in luoghi ad alto traffico, il pavimento Sahara trova in questo ambiente una collocazione inaspettata, solo in apparenza tecnico e neutro. Dal bagno alla cucina, dal salotto alla zona pranzo un solo paesaggio caldo e funzionale •

A rational design of spaces and a well calibrated color palette: the perfect stage for contemporary living

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casa marazzi

interno a Milano

A home for two Until a few years ago, the typical family home was a two bedrooms, one bathroom and a kitchen apartment space: which meant narrow living areas and great crowds. Yet the same limited amount of square meters have now become the ideal size for the houses of today’s micro-families. Strict divisions between the rooms according to functions no longer exist now and spaces open up and are diluted amongst the different areas. This provides continuity to the different living experiences. This contemporary living solution can be further strengthened by choosing a suitable floor covering: for instance a one-material-only floor with great format tiles and an important three-dimensional presence. Usually utilized in areas characterized by great passage, the Sahara collection is unexpectedly perfectly suited for this type of home, and only at first sight appears to be a technical, neutral solution. From the bathroom through to the kitchen, the living and dining areas, the floor provides a unique, continuous warm and functional landscape •

una casa per due Le piastrelle Sahara grigio 60 x 60 naturale in grès porcellanato compongono una pavimentazione continua in tutti i locali della casa.

—– Sahara natural grey 60 x 60 tiles in porcelain stoneware create continuity along the floors of the home.

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foto

Benedetta Spinelli 31

casa marazzi

interno a Milano

The choice of a light porcelain stoneware enhances the effects of light in the rooms and aligns the interiors with the external landscape.

La scelta di un pavimento in gres porcellanato chiaro esalta il gioco della luce e proietta lo spazio interno verso il paesaggio.

Le piastrelle Sahara grigio 60 x 60 naturale in grès porcellanato compongono una pavimentazione continua in tutti i locali della casa. —– Sahara natural grey 60 x 60 tiles in porcelain stoneware create continuity along the floors of the home.

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interno marazzi

centro formazione Vodafone, Milano

Un elegante “tappeto” in ceramica caratterizza gli spazi comuni di un importante centro di formazione aziendale testo duccio biasi foto leo torri

Sopra e a destra. Gli arredi modulari sono improntati alla massima comodità e flessibilità d’uso. I colori vivaci dei rivestimenti sono equilibrati dai toni neutri e dalla texture elegante del pavimento in ceramica.

—– Above and right. The modular furniture are extremely comfortable and flexible. The lively colors of the coverings are balanced by the neutral tones of the elegant texture of the ceramics floor.

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An elegant ceramics “carpet” characterizes the communal spaces of an important corporate training center Per chi offre servizi basati sulla comunicazione il “capitale umano” costituisce una risorsa primaria, e la sua formazione permanente un’esigenza vitale. Il nuovo centro di formazione Vodafone Italia, progettato da Dante O. Benini & Partners Architects, è organizzato secondo il modello avanzato della Corporate University, una sorta di università aziendale con un’ampia offerta di programmi e contenuti. Le otto aule si affacciano su un sistema di “piazze interne” che costituiscono una specie di lounge, un luogo di decompressione e di socializzazione in cui la formazione istituzionale si arricchisce con il confronto e lo scambio informali. All’articolazione delle pareti e dei soffitti, che dilatano lo spazio in ogni direzione per mezzo di specchi e lucernari, fa riscontro la quieta eleganza della pavimentazione in ceramica, realizzata con piastrelle Marazzi Fusion square grigio, formato 30 x 60 cm. Il “tappeto” continuo in ceramica, che nella zona ingresso diventa anche rivestimento a parete, unifica le sale in una successione fluida di spazi e fa da contraltare alla “pelle” multimediale delle pareti che comunicano la corporate identity di Vodafone •

Three piazzas for communication For those who offer services based on communications, the “human capital” is a primary resource and continuous training a vital need. The new Vodafone Italy corporate learning center, developed by Dante O. Benini & Partners Architects, is organized according to the Corporate University model, a sort of company college with a wide offer of programs and contents. The eight rooms look out on a system of internal piazzas that serve as lounges, decompression and socialization areas in which institutional formation is enriched through confrontation and informal exchange. Walls and ceilings are articulated in such a way that the space looks diluted and this effect is obtained thanks to the use of mirrors and skylights, to which the sober elegance of the ceramics floor contrasts. This is realized with grey Marazzi Fusion square tiles, 30 x 60 cm format. The continuous ceramics “carpet” that in the entry area also becomes a wall covering, unifies the rooms in a fluid succession of spaces, in a pleasant contrast with the multi-media skin of the walls, where the Vodafone corporate identity is communicated •

piazze per comunicare

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interno marazzi

centro formazione Vodafone, Milano

Un luogo di decompressione caratterizzato dalla quieta eleganza della pavimentazione in ceramica.

A decompression area, characterized by the sober elegance of the ceramics floor.

Le otto aule, dotate di attrezzature tecnologiche sofisticate, possono ospitare un massimo di 180 allievi. Le pareti delle tre “piazze”, che possono essere utilizzate anche come spazi espositivi, sono arricchite da pannelli multimediali e interventi artistici. —– The eight rooms feature high tech training equipment and can host a maximum of 180 “pupils”. The walls of the three piazzas can also be used as exhibition spaces and they feature multi-media panels and artistic interventions.

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masterpieces

Gio Ponti, villa Arreaza

tropicalismi

Al principio c’è un sogno leggero e luminoso, fatto negli anni Cinquanta da una giovane e ricca signora venezuelana A light vision, almost a dream that a young and wealthy Venezuelan lady had in the Fifties. And that is how it all started testo foto

Scorcio del portico verso la piscina. In primo piano il magnifico pavimento in ceramica bicolore di Sorrento, sulla parete si intravede un inserto fatto con le caratteristiche piastrelle “a diamante”, utilizzate in molti edifici di Ponti.

—– A view of the terrace looking towards the swimming pool. In the foreground, the wonderful dual-color Sorrento ceramic floor. On the wall, an insert is visible, made with the typical “diamond” tiles, often used by Ponti in many of his architectures.

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duccio biasi gio ponti archives - salvatore licitra, milano

Una casa bella e grande sperduta insieme ad altre case alle falde di una montagna verdeggiante, tra alberi altissimi, sterminati campi da golf e maneggi, in una natura addomesticata ma eccezionalmente rigogliosa che sembra prefigurare una sorta di irripetibile “paradiso tropicale”. Un sogno che, arricchito dalle suggestioni personali e dalla fantasia di Gio Ponti, diventa nel 1958 villa Arreaza, nel cuore del nuovo quartiere suburbano Country Club di Caracas: una delle dimore più raffinate costruite dal maestro milanese, un’interpretazione originale dello stile di vita tropicale che purtroppo è stata sconsideratamente demolita in anni recenti. Nel progetto di Ponti la visione della committente si evolve fino a diventare una piccola città, con i suoi “quartieri” (le zone notte, giorno e dei servizi) e i suoi “panorami”. Una straordinaria ragnatela di visuali, organizzate secondo precise

Tropicalisms A beautiful, large home that together with others is lost in the middle of the land that surrounds the feet of a green mountain, surrounded by extremely tall trees, endless golf courses and horse riding fields, amid a nature that is certainly domesticated yet it is still exceptionally lively. A nature that conjures up images of a unique tropical paradise. This was the dream that, enriched by the personal suggestions of Gio Ponti, turns into villa Arreaza in 1958: a fantasy that becomes reality in the heart of the new suburban Country Club area in Caracas. This is one of the most sophisticated homes ever built by the Milanese maestro, an original interpretation of the tropical lifestyle – sadly ignorantly demolished in recent years. In Ponti’s projects, the commitment’s vision is evolved to the point of transforming the home in a small city, with its “districts” (bedroom, living room and restrooms) 39

masterpieces

Gio Ponti, villa Arreaza Qui sotto e a destra. Lo schema disegnato dalla signora Arreaza, e successivamente rielaborato da Ponti fino a creare una piccola “città”. —– Below and to the right. The scheme as Mrs Arreaza drew it. This was later further worked upon by Ponti with the purpose of creating a “small city”.

Sopra. Due esterni della villa immersa nel verde rigoglioso del Country Club di Caracas.

—– Above. Two external views of the villa, immersed in the greenery of the Caracas Country Club.

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gerarchie, fa parlare tra loro le varie stanze della casa arrivando a irretire gli spazi esterni: i piccoli patii ombrosi, la spaziosa veranda, la piscina, il giardino. Le quinte costituite dai grandi cristalli, dai tendaggi, dalle porte scorrevoli e dai bassi muri dei patii si aprono e si chiudono di continuo come in un teatrino giocoso, dilatando gli spazi e creando una rappresentazione ironica e poetica del vivere domestico che muta a seconda delle ore del giorno. Su ogni cosa veglia il grande tetto che si ripiega più volte, modulando la luce e l’ombra e facendo pensare a una “casa protetta da un’ala immensa e leggera e palpitante, di farfalla”. A rapprendere lo sguardo, che rischierebbe di perdersi in questa rifrazione infinita di visuali, provvede il potere ipnotico del bianco e del blu, un accordo cromatico che si rispecchia incessantemente e sfruttando ogni genere di pattern (scacchi, strisce, diamanti o losanghe) su pareti, soffitti, tendaggi, arredi e persino sulla pensilina esterna per le automobili. La perfomance più sorprendente si dispiega però nei pavimenti della zona giorno, dove le piastrelle quadrate in ceramica di Sorrento bicolore disegnano un

— and "panoramic spots". An extraordinary web of views, organized according to precise hierarchies, makes the various rooms of the house talk with each other, and finally ensnares external areas too: the tiny shady patios, the wide veranda, the swimming pool, the garden. The backstage, created by the curtains, the sliding doors and the low patio doors, open and close continuously, like in a theatre play. This dilates the spaces and creates an ironic and yet also poetic representation of domestic living that changes according to the hour of the day. The great roof looks after everything, folding and unfolding itself several times and producing a modular light and shade – conjuring up the image of a “home protected by an immense, light and palpitating butterfly wing”. The observer’s eyes could wonder around this endless reflection of landscapes and get lost. Yet it is captured and hypnotized by the chromatic accord of the whites and the blues that reflect themselves everywhere, leveraging on all types of patterns (checkered, stripes, diamonds, lozenges) on walls, ceilings, curtains, furniture, and even on the roof that shelters cars outside. The most surprising performance though is in the

Sopra. Le quinte che si aprono e chiudono di continuo negli ambienti di soggiorno creano una spazialità dilatata e giocosa. A sinistra. Particolare di uno dei piccoli patii con il rivestimento tridimensionale che valse alla casa il soprannome di “Diamantina”.

—– Above. The backstage open and close continuously and create a playful space contraption in the living area. Left. Detail of one of the small patios with the three-dimensional covering that owned the villa the nickname Diamantina.

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masterpieces

Gio Ponti, villa Arreaza

Sopra e a destra. L’accordo cromatico del bianco e del blu si rispecchia incessantemente sulle superfici verticali e orizzontali della zona living e persino negli arredi e nei soprammobili.

—– Above and to the right. The chromatic accord of blue and white is endlessly repeated on the vertical and horizontal surfaces in the living area, also on the furniture and on the decors.

Il potere ipnotico del bianco e del blu si rispecchia su pareti, soffitti, tendaggi e arredi The hypnotic power of white and blue is reflected on walls, ceilings, curtains and furniture continuum di fasce diagonali che paiono vibrare senza sosta, con un effetto optical che lascia quasi storditi. Un felice eccesso che sembra quasi in controcanto rispetto ai colori esuberanti del paesaggio tropicale, ma che in realtà non fa altro che interpretare poeticamente l’intensa joie de vivre, in mezzo ai familiari, agli amici e alla natura, che anima i committenti della casa. Materiale principe nell’architettura di Ponti, la ceramica diventa in villa Arreaza una componente espressiva fondamentale e si estende anche alle pareti esterne, rivestite di tesserine tridimensionali a forma di diamante che valgono alla casa stessa il soprannome di “Diamantina”• 42

— floors of the living areas where square Sorrento dual color tiles form a continuum of diagonal lines that seems to vibrate endlessly, hence creating a slightly dazing optical effect. A happy excess that seems to purposefully support the exuberant colors of the tropical landscape. What it actually does, though, is to interpret, in a poetic way, the intense joie de vivre of the commissioners of the house and their family and friends. A key material in Ponti’s architecture, ceramic turns, in villa Arreaza, into a fundamental expressive element that extends also to the external walls, covered with three-dimensional tesserae shaped as diamonds. Which explains the nickname for the stately home: Diamantina • 43

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paesaggi

Florida International University, Miami

bernard tschumi condensatori sociali testo duccio biasi foto peter mauss/esto

Le piastrelle posate a fuga larga formano una pelle lucida e “pixelata” che contrasta con le cornici in cemento del piano di posa. —– Tiles laid with wide joints create a shiny, pixel-like skin, in contrast with the concrete frames of the laying surface.

Una pelle lucida e colorata riveste i due padiglioni multifunzionali della nuova scuola di architettura di Miami

A shiny, colorful skin covers two multi-functional pavilions in the new School of Architecture in Miami

I due padiglioni dai colori vivaci dialogano idealmente con le sgargianti architetture “balneari” che caratterizzano Miami. —– Two pavilions, with lively colors, ideally converse with the exuberant beach architectures that are typical of Miami.

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Se vuole preparare al meglio i professionisti del futuro, educandoli a quell’agilità mentale indispensabile per intrecciare innovazione e creatività, l’università del XXI secolo non può più limitarsi a offrire una formazione rigorosa all’interno di aule e laboratori funzionali, ma deve predisporre anche spazi architettonici di nuovo tipo, “environment” fluidi pensati per favorire il confronto informale tra gli studenti, innescando processi dinamici che permettano l’interazione tra esperienze e culture diverse. Questo concetto è da sempre al centro del lavoro di Bernard Tschumi, architetto e teorico di fama internazionale, ed è ben visibile nella Paul L. Cejas School of Architecture, da lui terminata a Miami nel 2003. Il nuovo campus si destreggia efficacemente tra due polarità: le ali neutre e rettilinee che ne disegnano il perimetro, racchiuse dalla superficie liscia e compatta dei pannelli di cemento, ospitano le aule e gli uffici e danno il senso della continuità dell’istituzione didattica; sul grande playground

Social Generators If the desire is to train future professionals in the best possible way – that is to say to provide them with the mental agility that is at the basis of the capacity to intertwine innovation and creativity – then universities, in the 21st century, can no longer offer excellent education in functional rooms and labs. A new, forward-thinking education should be provided in new architectural spaces, fluid environments conceived to foster the informal confrontation amongst students, hence starting dynamic processes that are at the basis of the interaction between different cultures and experiences. This concept has always been at the center of the work of Bernard Tschumi, world famous architect and theorist of architecture. And such concept is very clearly visible in the Paul L. Cejas School of Architecture, designed and developed by Tschumi and opened in 2003. The new campus lives between two poles. On the one hand, the neutral, straight wings that draw the perimeter, closed inside the smooth, compact surface of the cement panels, that host 45

paesaggi

Florida International University, Miami

I due padiglioni sono rivestiti da una pelle lucida di ceramica, un’originale livrea fatta di pixel

The two pavilions are covered with a shiny skin of ceramic tiles, a very particular suit made of pixels

L’illuminazione notturna amplifica la suggestione cromatica del rivestimento ceramico. —– Night lighting amplifies the chromatic suggestion of the ceramic covering.

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paesaggi

Florida International University, Miami

Il padiglione rosso ospita l’auditorium, la caffetteria e una terrazza a disposizione degli studenti. —– The red pavilion hosts the auditorium, the cafeteria and a terrace for students.

centrale a prato, invece, si stagliano due volumi irregolari dai colori brillanti e dal sorprendente impatto visivo, che ospitano l’uno un auditorium e una caffetteria, l’altro una galleria d’arte e la biblioteca di facoltà. Questi “condensatori sociali”, come li definisce il progettista stesso, sono luoghi privilegiati di incontro tra studenti, professori e abitanti della città. I due padiglioni dalla geometria complessa e sfaccettata, che ricorda quella dei cristalli di pirite, sono rivestiti da una pelle lucida di ceramica con diverse gradazioni nei toni del rosso, del giallo e dell’arancio. L’utilizzo di piastrelle quadrate formato 20 x 20 cm della serie Città di Marazzi (nei colori Caracas New e Madrid New), posate a fuga larga, ha permesso di differenziare la texture a seconda delle zone, ottenendo un’originale livrea fatta di pixel. La scelta della ceramica si è rivelata ottimale rispetto ad altre soluzioni non solo per l’elevata resistenza all’abrasione e agli agenti atmosferici, ma anche per la capacità di soddisfare le esigenze di un budget limitato pur garantendo un’elevata caratterizzazione estetica •

— classrooms and offices and provide a sense of continuity of education. On the other, the two irregular volumes with their strong visual impact and bright colors, located in the middle of the grassy central playground and hosting an auditorium and a cafeteria, an art gallery and a faculty library. These “social generators” as the architect himself defines them, are places that foster encounters and exchange of ideas between students, professors and citizens. The two pavilions, with their complex and multi-faceted geometries, are visual reminders of pyrite crystals and are covered with a shiny skin of ceramic tiles, featuring different tones of red, yellow and orange. The use of square 20 x 20 cm tiles of the Città series by Marazzi (colors Caracas New and Madrid New), layered with wide joints, has allowed for the creation of a different texture according to the areas to be tiled, and obtaining a sort of “pixel” look. Ceramics were an optimal choice in comparison with other possible wall coverings. This is not only due to its high resistance but also for its capacity to provide excellent technical qualities within a limited budget, as well as a very high aesthetic impact •

I “condensatori sociali”sono luoghi privilegiati di incontro tra studenti, professori e abitanti della città

“Social generators”are places that foster a privileged encounter amongs students, professors and citizens

Alcune passerelle raccordano i due volumi “eccentrici” alle ali didattiche, rafforzando il senso di unità del complesso.

—– Footbridges talk to the educational wings about the two “eccentric” volumes, hence reinforcing the unity of the whole building.

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49

new words ( arte )

( design ) new words Intelligente, flessibile e squisitamente urbano. È il nuovo servizio di porcellane progettato da Matali Crasset per Guy Degrenne

L’idea di poter far convivere sullo stesso vassoio – armoniosamente – tutte le stoviglie necessarie per un brunch a due è piaciuta molto ai giudici del VIA, il riconoscimento ufficiale francese

Parola d’ordine: osservare attentamente.

che seleziona i progetti più

Non basta certo una semplice occhiata

promettenti, proponendoli

per cogliere il senso dell’opera

alle aziende per un’eventuale

del ceramista inglese Barnaby Barford

produzione. E così, di lì a poco,

che utilizza vecchie figurine in ceramica

il City Brunch di Matali Crasset è

o porcellana, le ridipinge e riadatta

diventato un prodotto, realizzato dall’azienda Guy Degrenne.

per poi inserirle in un nuovo contesto, creando così dei pezzi unici

Il servizio in porcellana

che raccontano storie di vita. Storie

comprende piatti, ciotole,

assolutamente contemporanee, che

saliera e pepiera, dosatore per

fanno riflettere – spesso in modo crudo

lo zucchero, caffettiera, teiera,

– sulla condizione umana e sui suoi

mug e portauovo: tutti elementi che, con un sapiente gioco di incastri, si adagiano sul vassoietto. Come sempre nei suoi progetti, anche nel City

pic-nic in città

Si inaugura ad ottobre, alla David Gill Gallery di Londra, la personale del ceramista inglese Barnaby Barford, “Private Lives”.

contrasto con il tradizionalissimo mondo perbenista delle figurine in ceramica. Un approccio, quello della de-contestualizzazione dell’opera

Brunch Matali Crasset non

recuperata, utilizzato oggi da altri

usa il design per proporre

designer ma nato proprio dal

uno “stile” quanto un modo di

Pic-nic in the city. Intelligent, flexible and deliciously urban. It is the new porcelain set designed by Matali Crasset for Guy Degrenne The idea of harmoniously fit all that

risvolti tragici e comici insieme, in chiaro

essere: un progetto aperto e flessibile, perfetta metafora del vivere urbano

giovane Barford e dalla sua passione per la ceramica sviluppata anche all’ISIA di Faenza negli anni Novanta. LAURA TRALDI

contemporaneo.

The keyword is: watch carefully. Because a casual glance is not enough to capture the meaning of the work of British ceramic artist Barnaby Barford who uses old ceramics or porcelain characters, paints them and adapts them in a new context, hence creating unique

of course, conceived to make people think – often through their crude content – about the human condition

of the VIA, the official French recognition for concepts that should be proposed to companies

and its tragic and comical essence. Clearly, in an open contrast with

for actual production. Soon after gaining the prestigious recognition, the City Brunch

the über-traditionalist world of ceramics figurines.

by Matali Crasset was thus turned into a product, manufactured by Guy Degrenne. The porcelain

The de-contextualization of a second-hand object – so typical

set includes dishes, bowls, salt & pepper pots, coffee maker, tea maker, mug and egg holder:

of Barford’s work – is an approach used today by many other

and thanks to a clever puzzle-like design, all these elements fit on the same tray. As in all

designers and artists. Yet it was young Barford who initiated it

her projects, also in the City Brunch Matali Crasset does not use design to propose a

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This is no toy story. At the David Gill Gallery in London, a personal exhibition of the British ceramic artist Barnaby Barford opens in October, “Private Lives”.

pieces that tell stories of daily life. Daily contemporary life,

LAURA TRALDI

is required for a brunch for two on a single tray was very much liked by the judges

“style” but a way of being: an open, flexible project as a perfect metaphor of contemporary living.

non è il paese dei balocchi

in the Nineties, when he was passionately studying ceramics www.davidgillgalleries.com

in the UK and in Italy, at the ISIA in Faenza.

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new words ( sinergie )

( sinergie ) new words Vivere il bagno in libertà, alla ricerca di nuove qualità ergonomiche ed emozionali. Gli spazi dell’acqua puntano alla seduzione, sia fisica che psicologica. I progettisti lavorano per soddisfare le raffinate esigenze di chi ama arredare la propria casa con gusto e vivere il rapporto con l’acqua – e con il proprio corpo – in modo assolutamente personale. Per questo, i nuovi sistemi di Hatria puntano non solo sulla piacevolezza e l’armonia delle forme ma anche sulla versatilità e l’adattabilità alle più svariate situazioni.

hatria variazioni nello spazio

Punta sulla sensorialità il sistema Grandangolo, un nome che racchiude una grande quantità di significati e contenuti tecnici ed espressivi, tutti esplicitati dall’architetto Nilo Gioacchini in un sistema di sanitari di forte concezione innovativa. Tecnologicamente molto evoluto, il sistema Grandangolo riscalda gradevolmente tutte le superfici piane della ceramica, sostituendosi di fatto

Hatria space variations. Experiencing the bathroom in total freedom, searching for new ergonomic and emotional qualities. The spaces dedicated to water become physically and psychologically seductive. Designers work to satisfy the sophisticated needs of those who wish to furnish their home with taste and who also want to experience their relationship with water – and with their own bodies –

ai normali termoarredi. Linee dinamiche e forme trapezoidali permettono di sfruttare al meglio lo spazio, realizzando un efficace raccordo prospettico e utilizzando adeguatamente gli angoli spesso lasciati inutilizzati. Allo stesso modo, il fronte inclinato dei lavabi riduce l’ingombro salvaguardando una perfetta fruibilità. Una nuova idea del comfort geometrico ed avvolgente per un paesaggio di perfetta coerenza materica.

A focus on sensoriality. It is the Grandangolo system, a collection conceived for using all available space in the best possible way. Innovative and technologically evolved, the Grandangolo system heats up all flat ceramic surfaces, replacing traditional thermal systems. Dynamic lines and trapezoid forms allow for an excellent use of space, in particular for the often underutilized corners. At the same time, the reclined front of the sinks reduces the overall volume and makes the system easy to use. A new idea of geometric and wrapping comfort for a landscape designed with perfect material coherence.

in a thoroughly personal way. For this reason, the new Hatria systems focus not only on the pleasure and the harmony of shapes but also on their versatility and adaptability to all sorts of situations.

grandangolo 52

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new words ( arte )

( sinergie ) new words Tutto basato su un unico volume ceramico è il sistema Area:

area

un bacino ovale e di larghezza variabile, realizzato da Nilo Gioacchini, che si presta

Ceramiche Universali. Un titolo ambizioso quello della VI Biennale della Ceramica, che ha portato alla ribalta la ricerca nel settore delle ceramiche per applicazioni architettoniche. Innovare attraverso tecnologie, materiali, colori, abbinamenti, decori. Dalle superfici di grande

alle più diverse configurazioni

formato fino ai minimi termini

e soluzioni tipologiche pur

della miniaturizzazione.

salvaguardando la massima

Questa la sfida affrontata

facilità di installazione.

da 20 artisti e designer –

Segni semplici quanto efficaci,

tra cui anche Daniela Pirastru,

per una forma agile

responsabile del centro

che vive del confronto fra

ricerche del Gruppo Marazzi –

la pienezza dei volumi e

i cui prototipi sono stati esposti a

gli spessori sottili dei bacini.

Fiorano Modenese, durante la Biennale della Ceramica, terminata lo

The Area system is based on a unique volume: an oval shape with a variable width, designed by Nilo Gioacchini, that can be configured and adapted to suit all solutions and that is also extremely easy to install. Simple, yet efficient signs, for an agile shape that thrives in the confrontation between the fullness of volumes and the thin edges.

scorso 19 agosto. Un’esperienza importante per i designer, ma anche preziosa per le aziende, poiché ha portato “autostima, consapevolezza del proprio operato in un contesto di attualità”, secondo il curatore Rolando Giovannini. Dall’incontro tra la freschezza della creatività degli artisti/progettisti e il know-how delle aziende sono nate le opere raccolte nel catalogo, che offre una visione d’insieme sulle avanguardie creative e progettuali nel settore della ricerca sulle ceramiche d’architettura. LAURA TRALDI

c’è del nuovo New is in the air. Universal Ceramics. An ambitious title for the VI Biennale della Ceramica, that brought research in architectural ceramics application into the spotlight. Innovate through technologies, materials, colors, couplings, decors. From the large formats down to the minimal miniaturized elements. This was the challenge that 20 artists and designers – amongst which also Daniela Pirastru, responsible for creative research office within the Marazzi Group – had to face with the creation of their prototypes, exhibited at Fiorano Modenese during the Biennale della Ceramica that closed last August 19th. An important experience for the designers but also precious for the participating companies because it brought “self esteem and understanding of their own work within a contemporary context” as the curator Rolando Giovannini writes. A meeting of minds between the fresh creative approach of the designers and artists and the know-how of the companies, that brought about a series of works of art, now collected in a catalogue that offers a bird’s eye view on avant-garde solutions in the field of research of architectural ceramics.

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>

remind

superfici tridimensionali

vibrazioni di luce Non è solo il colore a dare corpo alla luce. Paradossalmente, è l’ombra a dare rilievo e risalto alla luminosità delle superfici. Non a caso, lavorare sul rivestimento dei piani non solo con interventi cromatici, ma anche sfruttando le possibilità plastiche e tridimensionali della ceramica, non è certo una idea nuova. Per moltissimo tempo elementi in rilievo, di qualità quasi scultorea, sono stati impiegati per dare valore a cornici ed elementi speciali. Più difficile il loro impiego intensivo, a causa dei limiti tecnici delle metodologie di lavorazione tradizionali che offrivano risultati troppo fragili e delicati. Un primo timido approccio moderno al trattamento tridimensionale della piastrella risale agli inizi del Novecento, quando presero piede elementi rifiniti “a diamante”. Per quanto piccolo, lo smusso degli spigoli assicurava un ritmo geometrico al gioco di riflessi e chiaroscuri della superficie. Trionfo di questo materiale furono le vecchie stazioni del metro parigino, scenografici palcoscenici a mezza via fra lo splendore Art Nouveau e l’igiene del gabinetto medico. Oggi il rilievo tridimensionale identifica una tendenza molto in voga nella ceramica contemporanea. Accanto ad interventi meramente decorativi, nei quali si possono rileggere le più minute oscillazioni del gusto e dello stile, un ruolo importante è svolto dalle trame e dai motivi geometrici. Delicate vibrazioni o vortici vertiginosi, semplici ondulazioni o fitte increspature, questi elementi imbrigliano la luce e giocano con i riflessi, interrompendo l’omogenea continuità delle pareti. Ceramica o gres, per uso interno o adatte ad essere posate all’aperto, le proposte delle Collezioni Marazzi sono una versatile soluzione per le infinite esigenze del progetto

.

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Light vibrations. It is by no means only color that provides light with consistency. Quite the opposite, shades enhance and underline light effects on surfaces. For this reason, surfaces décors are no longer solely meant as chromatic interventions but also as ways of underlining the three-dimensional qualities of ceramics. And this is cert ainly not a new idea. Three-dimensional elements, almost sculptural ones, have been used for decades in order to provide frames and special areas with a new value. Their extensive use was clearly a challenge, due to the technical limitations of traditional working methodologies: the results that they offered were too fragile and delicate. A first modern approach to three-dimensional interpretations of tiles – albeit limited – occurred at the beginning of the 20th century, when the so-called “diamond” elements started to be used. However small, the smoothed edge was able to ensure a geometric rhythm to the game of reflections and the light and shade effects of the surface. The old stations of the Parisian underground – theatrical stages half way between Art Nouveau masterpieces and hygienic medical restrooms – are still there to witness the triumph of this material. Today, textures are very trendy in contemporary ceramics. Next to merely decorative interventions, in which it is possible to read all the great and minor style changes, an important role is also played by the weaves and the geometric motifs. Delicate vibrations or vertiginous vortices, mere waves or thick ripples, these elements literally capture light and toy with the reflections, hence bringing the homogeneous continuity of walls to a halt. Whether ceramics or gres, for interior or external use, the Collezioni Marazzi proposals are a versatile solution to the endless needs and desires of interior designers and architects.

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remind

superfici tridimensionali codice / code

colore / color

formato / size

M5 MU

forma 1 vaniglia

33,3x60

forme codice / code

colore / color

formato / size

M5 MQ M5 MV M5 QN M5 Q3

forma bianco forma 1 celeste forma bianco pav.

33,3x60 33,3x60 5,6x60 33,3x33,3

codice / code

colore / color

formato / size

M5 MT

forma 1 bianco

33,3x60

serie / series GLASS MOSAIC

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codice / code

colore / color

formato / size

codice / code

colore / color

formato / size

M5 MR M5 MU M5 QQ M5 Q4

forma vaniglia forma 1 vaniglia

33,3x60 33,3x60 12,5x60 33,3x33,3

M5 MQ M5 MT M5 50

forma bianco forma 1 bianco fusion antracite

33,3x60 33,3x60 30x60

forma vaniglia pav.

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remind

superfici tridimensionali codice / code

colore / color

formato / size

M5 N7

rif. dakar new

20x20

energy

60

codice / code

colore / color

formato / size

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M5 PP ME E4

rif. panama new panama new serie città

20x20 20x20

M5 PQ

rif. gidda

20x20

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M5 PL

rif. brasilia

20x20

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M5 PP

rif. panama new

20x20

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remind

superfici tridimensionali

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M5 MF

beige

20x20

metalli

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colore / color

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M5 MK

argento

10x10

M5 MG M5 MM

nero

10x10 10x10

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M5 ME M5 ML

bianco

10x10 10x10

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M5 MG M5 MM

nero

10x10 10x10

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remind

superfici tridimensionali codice / code

colore / color

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MK QM

fashion black onda 2

18x36

fashion

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MK QM MK V6

fashion black onda 2

18x36

fashion black

33,3x33,3

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formato / size

MK P6 MK QM MK V6

fashion black fashion black onda 2 fashion black

18x36 18x36 33,3x33,3

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colore / color

formato / size

MK QK

fashion white onda 2

18x36

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MK QQ

fashion fuxia onda 2

18x36

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remind

superfici tridimensionali

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formato / size

MK RK

punti lavagna

60x60

i muri

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MK RY MK RE MK RL MH NV

diamanti lavagna punti alabastro trame alabastro le cromie alabastro nat.

60x60 60x60 60x60 60x60

MK RY

diamanti lavagna

60x60

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MK RR MK RK MK RL M5 H7

trame lavagna punti lavagna trame alabastro sahara antracite nat.

60x60 60x60 60x60 60x60

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colore / color

formato / size

MK RL

trame alabastro

60x60

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>

corporate

produzione

Ceramica a flusso continuo Dalla ristrutturazione di uno storico stabilimento del Gruppo Marazzi è nata recentemente una linea di produzione tecnologicamente avanzatissima, che unisce elevata automazione e sofisticati sistemi di personalizzazione. testo

duccio biasi | foto

La prima cosa che si nota è un lunghissimo nastro fatto di morbida polvere dallo spessore sottile come quello di una sfoglia, un fiume di materia lento e regolare che scorre senza posa a tutte le ore del giorno e della notte. Il fiume tranquillo procede su un letto piano, lungo decine di metri, trasformandosi metro dopo metro e dopo molte stazioni di lavorazione in una distesa di piastrelle con

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mimmo capurso

una grande varietà di formati e decorazioni. Tutto questo avviene in un capannone che si estende a perdita d’occhio, caratterizzato dal ronzio rassicurante dei macchinari e dal viavai, asettico e ordinato, dei carrelli guidati dai computer che spostano con precisione e delicatezza i carichi di piastrelle e rallentano disciplinatamente quando il loro percorso incrocia quello degli addetti

alla produzione e degli stupefatti visitatori. Scordiamoci pure la polvere, la fatica, la concitazione e i tempi morti delle fabbriche tradizionali. La produzione ceramica del futuro, pulsante e sincronizzata come i movimenti di un cronografo ma anche fluida e adattabile per soddisfare i desideri di progettisti e consumatori, ha le sembianze “friendly” del nuovo stabilimento del Gruppo Marazzi a Casiglie, vicino a Sassuolo, da cui escono le piastrelle in gres porcellanato per i marchi Marazzi e Ragno. Un ciclo di produzione totalmente innovativo, caratterizzato dalla continuità del processo e dall’elevata flessibilità di formati ricavabili a seconda delle esigenze di programmazione. Ma anche dalla maggiore precisione geometrica delle piastrelle, grazie al ciclo più lento che permette un miglior adeguamento delle materie, e dal monocalibro, garantito dalla rettifica delle piastrelle dopo la cottura. Chiave di questa innovazione è una tecnologia tra le più avanzate del settore, che permette di personalizzare formati e spessori delle piastrelle senza interrompere la produzione, realizzando anche pezzi di grande formato (fino a

120 x 120 cm) per applicazioni particolarmente sofisticate. Il segreto è proprio nel sistema di produzione “in continuo”, che permette di operare sia con prodotti smaltati che non smaltati. A Casiglie il lungo viaggio del gres comincia con le polveri atomizzate che vengono versate da una grande tramoggia sul nastro trasportatore, formando una striscia larga oltre 130 cm e dallo spessore uniforme. Questo wafer argilloso è come una preparazione base su cui una squadra di cuochi d’alta scuola esegue le sue raffinate variazioni sotto la regia di uno chef invisibile, plasmando, tagliando e aggiungendo ingredienti a seconda delle “ordinazioni” dei clienti. C’è ad esempio una macchina che stende sull’impasto grani, scaglie e altri reagenti, poi una batteria di tre “decoratrici a secco” che applicano le polveri per le decorazioni, poi ancora un compattatore che riduce lo spessore del nastro ceramico e un disco da taglio che lo suddivide in lastre quadrate da 130 cm senza dover arrestarne il movimento. La pressa, infine, assottiglia ancora le lastre, mentre una seconda taglierina, più precisa della prima, opera a lastra ferma ricavando di volta in volta i formati da produrre

in un intervallo che oscilla tra 120 x 120 cm e 30 x 60 cm. Infine le piastrelle attraversano il lungo essiccatoio per perdere l’umidità residua, vengono limate sui bordi e, all’occorrenza, smaltate per assumere la veste estetica definitiva. È a questo punto che arriva la fase più delicata: le lastre vengono trasportate dai carrelli robotizzati e inserite nel forno monostato, il vero re dello stabilimento per le sue dimensioni (160 metri di lunghezza, per diluire il ciclo termico su più metri) e la capacità di ben 7500 metri quadrati al giorno. La lunghezza del forno e

l’assenza di variazioni termiche al suo interno garantiscono un prodotto più stabile. Terminata la cottura, il processo produttivo si conclude con la rettifica dei bordi. Non restano che i controlli di qualità e la selezione, eseguita anch’essa automaticamente. A questo punto le piastrelle vengono confezionate e avviate alla spedizione. Temprato da un viaggio lungo e avventuroso, che ne garantisce l’eccezionale resistenza agli urti e alle intemperie, il gres porcellanato è ora pronto per dare un nuovo carattere agli spazi interni ed esterni in cui viviamo.

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corporate

produzione

Continuous ceramics. From the restructuring of a historical building of the Marazzi Group a technologically advanced production line was recently born that is both highly automated and personalized. The first thing that one notices is a very long ribbon made of soft powder, as thin as pastry. A slow, regular river of materials, flowing endlessly, day and night. The quiet river flows on a flat bed, hundreds of meters long and meter after meter, after numerous work stations, it turns into a sea of tiles of various decors and formats. All this occurs in an apparently

consumers alike, looks very “friendly” in the new factory of the Marazzi Group in Casiglie, near Sassuolo, where porcelain stoneware tiles by Marazzi and Ragno are produced. A thoroughly innovative production cycle, characterized by the continuity of the process and by the high flexibility of the formats that can be obtained, depending on the

The secret lies in the “continuous” production system that functions with both glazed and unglazed products. In Casiglie, the long journey of stoneware starts with the atomized dough that is poured using a big tramoggia onto the conveyer

endless warehouse, dominated by the reassuring sound of machines and by the aseptic, orderly movements of computer-controlled trolleys that with precise and delicate actions move huge loads of tiles, slowing down when a workman or a surprised visitor meets them along their path. Forget about dust, tiredness, hecticness and dead timings of traditional factories. The future of ceramic production, throbbing and synchronized like the movements of a chronograph but also fluid and continuously adaptable in order to satisfy the most fancy desires of designers and

requirements. But also by the superior geometric precision of the tiles, obtained through a slower production cycle (that allows for a better use of materials) and through monocalibration, guaranteed by the rectification of the tiles after the firing process. The turnkey of this innovation is a technology – amongst the most advanced in the sector – that allows the customization of tiles formats and thicknesses, as well as the realization of very large formats for particularly sophisticated applications (like large tiles of up to 120 cm x 120 cm), without interrupting the production.

belt, thus forming a 130 cm wide line, with a perfectly even thickness. This clay-like wafer is like a base that a team of cooks use to perform their tricks and sophisticated variations, as if guided by an invisible chef. They mould, cut and add new ingredients according to the customers’ requests. One machine, for instance, puts grains or other reactive substances on the dough. Then a group of three “dry decorators” apply powders and a compacting machine reduces the thickness of the ceramic base while a cutting machine creates 130 cm squares. All this without the whole production

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stopping for a single moment. Another pressing machine makes the slabs thinner while another cutting machine – more precise than the first one – cuts the slab when it is still, hence producing formats of 120 x 120 cm and 30 x 60 cm. Finally, tiles go through the drying area where they lose their extra humidity and are progressively sharpened at the edges, and glazed – whereas required. This is also the most delicate phase of production: when the trolleyrobots collect the slabs and push them into the monochannel oven, the real king of the factory, 160 meterslong with a capacity of 7500 square meters per day. The length of the oven and the absence of internal thermal variations guarantee a more stable product. There is only quality control and selection now to be carried out and this is done using automated systems, then tiles are packed and sent for commercial shipping. Strengthened by a long, adventurous journey that guarantees its ultra shock-resistance and its weather-proof character, porcelain stoneware is now ready to provide the interiors and exteriors of our homes with a new character. 71

corporate

ambiente

ambiente

corporate

eco web La cultura della ceramica e della sostenibilità è on line con il sito www.marazziambiente.com. Per parlare di architettura responsabile, di risparmio energetico e di materiali ecocompatibili. Come le piastrelle Marazzi. testo valeria cristofani

Modi e stili dell’abitare influiscono, come ogni nostro comportamento, sull’ambiente. A cominciare dalla scelta dei materiali di rivestimento sia da parte dell’utilizzatore finale che di chi progetta, nel segno di un’edilizia responsabile. Se ne parla nel sito tematico inaugurato da Marazzi, che da sempre dedica grande attenzione e impegno all’ecocompatibilità dei propri processi produttivi. L’appuntamento è su www.marazziambiente.com. Il sito si struttura in un doppio percorso. Un primo itinerario invita a conoscere in maniera semplice e diretta, fase per fase, la produzione a basso impatto ambientale sviluppata da Marazzi. Un processo a ciclo chiuso, dove le acque industriali e i materiali di scarto vengono continuamente reimmessi in produzione. Praticare uno sviluppo industriale responsabile vuol dire anche limitare l’impatto acustico degli stabilimenti, ripristinare il paesaggio una volta estratte le materie prime dalle cave, gestire con oculatezza la raccolta dei rifiuti e garantire la massima sicurezza dei lavoratori. Il secondo percorso offre un approccio 72

approfondito e articolato in cinque sezioni, ricche di materiali da scaricare: ricerca e sviluppo, materie prime, processi produttivi, prodotti e engineering. Una panoramica in costante aggiornamento, per conoscere da vicino i sistemi per l’edilizia che Marazzi sviluppa al fianco di ingegneri e architetti, come le pareti ventilate, determinanti per l’efficienza energetica degli edifici. Il dialogo è aperto, anche on line. 73

corporate

ambiente

glossario

Bassorilievo

Finta fuga

Bas-relief

Apparent joint

Tecnica decorativa che utilizza elementi scolpiti o intagliati leggermente sollevati dallo sfondo.

Tipologia di decorazione applicata su una singola piastrella per simularne la posa “fugata”. In questo modo, una piastrella di grande formato appare come costituita da piastrelle più piccole e distanziate da una fuga.

Decorative technique in which design elements are sculpted or carved to be raised slightly from backgroud.

Decorative feature that simulates grout lines or joints on a single tile, so that a large tile, for example, may appear to be made up of smaller tiles.

Cavillo

Eco web. Ceramics culture and sustainability online. The new site www.marazzigreen.com is all about responsible architecture, energy savings and eco-compatible materials. Like Marazzi tiles.

Fessura sottilissima che compare talvolta sulla superficie smaltata di una piastrella, provocata in genere da dilatazioni differenziate tra il supporto della piastrella e lo smalto applicato. È un fenomeno prodotto intenzionalmente per ottenere effetti decorativi.

Decalcomania Tecnica per decorare le piastrelle di ceramica attraverso il trasferimento di motivi.

Inserti Piastrelle di piccolo formato, in alcuni casi con funzione decorativa, utilizzate in combinazione con piastrelle di formato superiore per creare motivi estetici. Possono essere utilizzati in combinazione con fondi (tozzetti), o anche pre-inseriti nei fondi stessi.

Crazing A fine, hair-line cracking which sometimes appears on the glazed face of a tile. Usually caused by tensile stress between tile body and glaze. May be intentionally produced for artistic effect.

Inserts Small, sometimes decorative tiles used in combination with larger or plain tiles to create patterns. Small square inserts are known as insets.

Silk-screening Decal Transfer design used to decorate ceramic tiles.

Technique for applying decoration to tiles using stencils and forcing color through a mesh.

progetto grafico / graphic design xycomm

fotolito / photolithography Inprint - Milano

impaginazione / layout Gennaro Cestrone - xycomm Francesca Farro - xycomm

stampa / print Inprint - Milano

Serigrafia Tecnica per applicare motivi decorativi sulle piastrelle utilizzando matrici dotate di minuscoli forellini (retini serigrafici), attraverso cui il colore viene fatto filtrare per mezzo di una spatola.

All personal behaviors and lifestyles have an impact on the environment. Starting from the choice of covering materials in architecture, a choice that from both the user’s end and the architect’s should be guided also by environmental principles. This is the central theme of the specifically eco-focused web site by Marazzi, a company that has always paid great attention to the eco-compatibility of its own production processes. 74

The meeting point is thus on www.marazzigreen.com. The web site is structured following a double path. A first section invites the visitor to get to know, in a simple and direct way, phase by phase, the low impact Marazzi production process. This is a closed cycle process in which industrial waters and waste materials are continuous re-inserted into the production process. A responsible industrial development also means

limiting the acoustic impact inside the factories and bring the landscape back to what it used to be once materials have been extracted from the quarries. And managing waste, and guarantee safe work conditions for the workers. The second section opens up the Marazzi world in details. This section is divided into 5 sub-areas, each one offering download content: R&D, raw materials, production processes, products, engineering.

A world in continuous development that allows visitors to get to know the Marazzi and its products in detail, also including its technological developments such as ventilated floors – solutions that are key in achieving energy efficiency in buildings. Dialogue is now opened, also online.

n 2 – ottobre 2 0 0 7

direttore / director Enrico Morteo direttore artistico / art director Daniele Ledda

redazione / editorial staff Duccio Biasi (coordinamento) Manuela Corradini Laura Traldi collaboratori / collaborators Mimmo Capurso, Annalisa Cimmino, Valeria Cristofani, Michela Demattio, Nicola Gallizia, Marino Luppi, Leo Torri, Ersilia Visci, Natascia Vuk

traduzioni / translations Laura e Robert Eckstein

© Copyright Marazzi Group S.p.A. 2007. È vietata la riproduzione anche parziale di testi e immagini senza l’autorizzazione esplicita dell’editore. © Copyright Marazzi Group S.p.A. 2007. None of the texts or images may be reproduced without the permission of the publisher.

Editore Marazzi Group S.p.A. Registrazione del tribunale di Modena n. 1835 del 01.03.2007

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archivio

F1 76

formato / size

tecnologia / technology

design

20 X 20 cm

Maiolica

Ufficio Stile Marazzi

1957

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