Le attività di controllo del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto
Dr. Michele Conversano Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL TA
Perché è importante monitorare la presenza delle diossine negli alimenti 9Le diossine sono considerate sostanze con elevato potere tossico e cancerogeno. 9Il 90% delle diossine viene assunto per via alimentare.
Ciclo della contaminazione Fonte della contaminazione (industria siderurgica, inceneritori, discariche, combustione delle plastiche, incendi, origine biogenetica) Aria (particolato), acqua (poco idrosolubile), suolo, sedimenti; Alimenti per animali produttori di alimenti per l’uomo (pascolo, foraggi, mangimi) e vegetali da consumo umano (contaminazione superficiale) Animali produttori di alimenti per l’uomo e loro prodotti (latte, uova, carni, prodotti ittici): elevata liposolubilità; si concentra nella materia grassa; L’uomo è all’apice della catena alimentare e realizza un elevato bioaccumulo.
Quadro normativo 9 Regolamento (CE) N. 1881/2006 del 19 dicembre 2006, che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari, per quanto riguarda PCDD, PCDF e PCB diossinasimili (dl-PCB); 9 Raccomandazione della Commissione CE del 6 febbraio 2006, relativa alla riduzione della presenza di PCDD, PCDF e dl-PCB in mangimi e alimenti (2006/88/CE); 9 Decreto legislativo 16 marzo 2006 n. 158, che attua le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti; 9 Raccomandazione della Commissione CE del 16 novembre 2006, relativa al monitoraggio dei livelli di base di diossine,PCB diossina-simili e PCB non diossina simili nelle derrate alimentari;
Il limite massimo residuale Regolamento (CE) N. 1881/2006 del 19 dicembre 2006
Il superamento dei Limiti Massimi di Residui ammessi (LMR), riferiti alle matrici alimentari, costituisce riscontro di non conformità dell’ esito ed impone l’immediato avvio delle procedure operative previste dai Regolamenti CE 1881/06 e 1883/06 e dal D. L.vo n. 158/2006. (Vincolo sanitario di animali e prodotti)
• Regolamento (CE) N. 1881/2006 del 19 dicembre 2006
• “Ai fini della tutela della salute pubblica e’ essenziale mantenere il tenore dei contaminanti a livelli accettabili sul piano tossicologico.” • “Per garantire un'efficiente tutela della salute pubblica, i prodotti il cui contenuto di contaminanti superi il tenore massimo non devono essere commercializzati come tali nè dopo miscelazione con altri prodotti a1imentari, nè essere impiegati come ingredienti di altri alimenti.”
Tenori massimi di residui negli alimenti
Tenori massimi di residui negli alimenti
Tenori massimi di residui nei mangimi
Attività dei Servizi Veterinari ASL TA Piano Nazionale Residui (PNR) Piano Nazionale Alimentazione animale (PNAA) Campionamenti extrapiano per i mitili
I Servizi Veterinari hanno sempre monitorato quanto previsto dai Piani Nazionali ed attuato un extrapiano per i mitili
Il caso di Taranto Segnalazione da parte della associazione Peacelink del riscontro di diossine in un campione di formaggio - marzo 2008
Prelievo campioni in due allevamenti ovi-caprini : Esiti: 1 allevamento con animali al pascolo non conforme 1 allevamento con alimentazione uni-feed conforme
Risultati delle analisi (prima fase) Le matrici campionate sono: latte, prodotti a base di latte, muscolo, fegato e grasso
7 non conformi
Nr. di allevamenti ovi-caprini controllati: 16
9 conformi
31 non conformi
Nr. di analisi effettuate su campioni prelevati in aziende zootecniche: 84
53 conformi
N.B. sono stati effettuati, negli stessi allevamenti, anche altri 35 prelievi di campioni che non è stato possibile esaminare per motivi tecnici
laterza
Risultati delle analisi (seconda fase) Le matrici campionate sono: latte bovino, latte ovi-caprino, uova di gallina, piante e semi da foraggio
1 non conforme
Nr. di allevamenti controllati: 25 24 conformi
1 non conforme
Nr. di analisi effettuate su campioni prelevati in aziende zootecniche: 41
40 conformi
Risultati delle analisi (1°e 2° fase) 8 non conformi
Nr. di allevamenti controllati: 41 33 conformi
32 non conformi
Nr. di analisi eseguite su campioni prelevati in aziende zootecniche: 125
93 conformi
Al termine della II fase di controlli si è proceduto all’abbattimento dei capi ovi-caprini presenti negli 8 allevamenti sottoposti a vincolo sanitario per un totale di 1122 capi.
Altri campionamenti : 0 non conformi
Nr. di campioni di latte bovino (centrale del latte di Taranto): 2
2 conformi
0 non conformi
Nr. di campioni di olio extravergine di oliva (Aziende area a rischio): 2
2 conformi 0 non conformi
Nr. di campioni di vegetali (agrumi, bietole,pomodori e fave area a rischio): 4
4 conformi
Altri campionamenti :
sono stati anche prelevati e sottoposti ad analisi 10 campioni di foraggio coltivato nelle zone limitrofe all’area industriale. Tutti i campioni sono risultati conformi ai limiti di legge per le diossine
Altri campionamenti 0 non conformi
Nr. di campioni di pescato locale (mercato ittico di Taranto): 4
4 conformi
Nr. di campioni di molluschi bivalvi (cozze nere): 1 allevamento Mar Piccolo
0 non conformi
1 allevamento Mar Grande 2 conformi
Altri campionamenti Tuttavia, un campione di pesce ed un campione di cozze nere, pur con tenori conformi ai limiti massimi previsti dal regolamento CE 1881/2006, mostrano tenori di PCB-dl leggermente superiori ai valori indicati nella Raccomandazione CE.
Raccomandazione CE Ci si attiene a quanto prescritto dalla normativa vigente in materia: “Se il livello d’azione viene superato, in alcuni casi non sarà necessario effettuare indagini sulla fonte di contaminazione, poiché il livello di fondo di alcune specie ittiche, in alcune zone, è vicino o superiore al livello di azione. In simili casi, in cui il livello di azione è superato, è tuttavia opportuno registrare tutte le informazioni in vista di futuri provvedimenti relativi alla presenza di diossine e composti diossina-simili nei pesci e nei prodotti della pesca”.
Le ulteriori analisi effettuate dall’Istituto Talassografico per conto dell’ARPA su campioni di mitili hanno dato esito di conformità
NUOVO PIANO STRAORDINARIO DI MONITORAGGIO E DI SORVEGLIANZA ATTIVA NELLE AZIENDE ZOOTECNICHE DELLA PROVINCIA DI TARANTO A SEGUITO DI CONTAMINAZIONE DA DIOSSINE E PCB- DL
FASE 1 Æ raggio 15 Km dall’area industriale di Taranto Æ n. aziende: 120 circa
FASE 2 Æ raggio 20 Km dall’area industriale di Taranto Æ n. aziende: 320 circa
Risultati delle analisi (1°, 2°e 3°fase) 10 non conformi
Nr. di allevamenti controllati:120 110 conformi
52 non conformi
Nr. di analisi eseguite su campioni prelevati in aziende zootecniche: 254
202 conformi
Attualmente sono sotto vincolo sanitario circa 400 capi ovi-caprini di due allevamenti e alcune decine di galline.
Nel corso dell’ultimo mese sono stati anche prelevati, come lo scorso anno, alcuni campioni di foraggio che sono stati inviati all’IZS di Teramo e per i quali si è in attesa di riscontro analitico.
Profilo dei cogeneri di diossine ricotta allev 1 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00
latte allev. 1 2,5 2 1,5 1 0,5 0
Profilo dei cogeneri di diossine latte allev. 2 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00
Profilo dei cogeneri di diossine latte capra allev. 3 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00
Profilo dei cogeneri di diossine latte allev. 4 6 5 4 3 2 1 0
Profilo dei cogeneri di diossine latte pecora allev.5 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0
latte allev.5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0
Profilo dei cogeneri di diossine latte allev. 6 2,5 2 1,5 1 0,5 0
Profilo dei cogeneri di PCB-dl ricotta allev. 1 1200
1000
800
600
400
200
0
latte allev. 1 1400 1200 1000 800 600 400 200 0
Profilo dei cogeneri di PCB-dl latte allev. 2 1400 1200 1000 800 600 400 200 0
Profilo dei cogeneri di PCB-dl latte allev. 3 700 600 500 400 300 200 100 0
Profilo dei cogeneri di PCB-dl latte allev.4 1400 1200 1000 800 600 400 200 0
Profilo dei cogeneri di PCB-dl latte pecora allev. 5 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0
latte allev.5 10000 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0
Confronto profili diossine ricotta allev 1 3,00
latte allev. 2
2,50 2,00
1,60
latte allev. 1
1,50
1,40 1,20
1,00
1,00
0,50
2,5
0,00
2
0,80 0,60 0,40
1,5
0,20 0,00
1 0,5 0
latte capra allev. 3
latte allev.5
1,40
latte allev. 4
1,20
3
1,00
2,5 0,80 6
2
5
1,5
0,60 0,40 0,20
4
1
0,00
3
0,5
2
0
1 0
latte allev. 6
latte pecora allev.5 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0
2,5 2 1,5 1 0,5 0
Confronto profili PCB-dl latte allev. 1
latte allev. 2 1400 1200
1400 1000
latte allev. 1
1200
800
1000 600
1400
800
400
1200
600
1000
400
800
200
600
0
200 0
400 200 0
latte allev.4 latte allev. 3
1400 1200 700
1000
latte allev.5
600
800 500
600
10000
400
9000
400
300
8000
200
200
7000
0
6000
100
5000
0
4000 3000 2000 1000 0
latte pecora allev. 5 latte allev. 6 8000 7000 6000
2000 1800 1600 1400
5000
1200
4000
1000
3000
800 600
2000
400
1000
200 0
0
Confronto profili
Fonte unica o univoca !!!
Regolamento (CE) N. 1881/2006 del 19/12/2006
• “Entro il 31 dicembre 2008 si valuterà pertanto se ridurre in modo significativo i tenori massimi per la somma delle diossine e dei PCB diossinasimili.” • “Per quanto riguarda la fissazione entro il 31 dicembre 2008 di tenori massimi per altri prodotti alimentari, si deve prestare un’attenzione particolare alla necessità di fissare tenori massimi più bassi per le diossine e per i PCB diossinasimili specificatamente per gli alimenti per lattanti e bambini.”
DIPARTIMENTO di PREVENZIONE Tel. 099.373292 / 099.7786515 – 7786516 – Fax 099.371622 e-mail
[email protected] – sito web www.asl1.ta.it via Diego Peluso, 117 – 74100 TARANTO
Prot. N.1721
Taranto,
04 aprile 2008
All’Assessore alle Politiche della Salute Dott. Alberto Tedesco Al Dirigente del Settore Assistenza Territoriale e Prevenzione Dott. Fulvio Longo BARI
OGGETTO: Proposta di redazione di un Piano Regionale per la ricerca di contaminanti ambientali negli alimenti. I recenti riscontri di tenori superiori ai limiti massimi consentiti di diossine e PCB diossina-simili in latte ovicaprino prelevato in due allevamenti della provincia di Taranto, hanno prepotentemente messo all’attenzione pubblica il problema della sicurezza degli alimenti in rapporto alle possibili contaminazioni ambientali del territorio regionale. Alla luce di quest’ultimo evento, il nuovo Piano Nazionale Residui 2008, che prevede per il territorio della provincia di Taranto un ridimensionamento del numero dei campioni per la ricerca di PCB ( un solo campione su uova) e per l’intero territorio regionale n. 9 campionamenti per diossine, PCB diossina-simili e PCB, appare del tutto insufficiente a garantire una corretta valutazione del rischio sanitario connesso alla contaminazione delle derrate alimentari di origine animale da parte di tali sostanze. A ciò si aggiunga che il Piano Nazionale Alimentazione Animale 2008, finalizzato tra l’altro a ricercare analoghe contaminazioni nei mangimi, non è stato ancora assegnato ai Servizi Veterinari delle ASL e non è in corso di svolgimento. Risulta pertanto necessario − a parere dello scrivente − approntare uno specifico piano regionale di controllo della contaminazione da parte di diossine, PCB diossina-simili e da metalli pesanti negli animali produttori di alimenti per l’uomo, nei mangimi ad essi destinati e negli alimenti da essi derivati (latte, prodotti a base di latte, carni, uova, pesci e molluschi), nonché negli alimenti di origine vegetale (in particolare olive e olio di oliva) che, condotto parallelamente ad analogo piano dell’ARPA sulle matrici ambientali, tenga conto sia delle particolarità delle produzioni delle varie zone della Regione, sia soprattutto del livello di rischio ambientale delle diverse aree già ampiamente note: Taranto, Brindisi, Manfredonia.
Risulta pertanto necessario − a parere dello scrivente − approntare uno specifico piano regionale di controllo della contaminazione da parte di diossine, PCB diossina-simili e da metalli pesanti negli animali produttori di alimenti per l’uomo, nei mangimi ad essi destinati e negli alimenti da essi derivati (latte, prodotti a base di latte, carni, uova, pesci e molluschi), nonché negli alimenti di origine vegetale (in particolare olive e olio di oliva) che, condotto parallelamente ad analogo piano dell’ARPA sulle matrici ambientali, tenga conto sia delle particolarità delle produzioni delle varie zone della Regione, sia soprattutto del livello di rischio ambientale delle diverse aree già ampiamente note: Taranto, Brindisi, Manfredonia. Sarebbe altresì auspicabile che in un siffatto piano regionale di controllo fossero incluse tutte quelle altre aree da considerarsi a rischio (terreni vicini alle discariche sia attive e sia dismesse, ecc.) da censire a cura della Regione su segnalazione delle varie AA.SS.LL. Questo piano − da aggiungersi ed affiancarsi al Piano Nazionale Alimentazione Animale e al Piano Nazionale Residui − si dovrebbe naturalmente avvalere di laboratori di riferimento accreditati appositamente individuati (IZS, ARPA, ecc.). Altrettanto fondamentale sarebbe prevedere una puntuale raccolta di dati a livello regionale, che, una volta pubblicata e mantenuta aggiornata sul sito della Regione Puglia, potrebbe permettere alla popolazione di accedere in tempo reale a informazioni corrette fornite dalle autorità preposte al controllo, di avere certezza della qualità dei prodotti consumati e di essere meno esposti al rischio di essere condizionati nei comportamenti da informazioni, spesso inesatte o improprie, fornite da fonti non ufficiali. La presente proposta si fonda sul convincimento che un sistema di prevenzione basato sulla sorveglianza attiva consentirebbe di uscire dal concetto dell’“emergenza” che invece caratterizza i sistemi di sorveglianza passiva, i quali affrontano le criticità quando esse si presentano casualmente e con i risultati e le ripercussioni che si possono ben intuire. Un sistema di sorveglianza attiva garantirebbe, altresì, un monitoraggio reale e trasparente del rischio sanitario connesso alla presenza negli alimenti di diossine, di PCB diossina-simili o comunque di qualsiasi altro contaminante ambientale potenzialmente pericoloso per la salute umana. E’ del tutto evidente che un sistema di controlli così completo e trasparente per i cittadini-consumatori avrebbe anche il non trascurabile effetto di evitare, o per lo meno ridurre, l’impatto negativo che le nostre aziende produttive sono costrette a scontare in casi analoghi a quello che si sta vivendo in questi giorni.
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE IL DIRETTORE Dr. Michele Conversano