Meccanica Matriciale
Storicamente alla Meccanica Quantistica si è arrivati per due vie: quella della Meccanica Ondulatoria di De Broglie e Schrödinger e quella della Meccanica Matriciale di Heisemberg, Born e Jordan. Riprendiamo, ora, l’ equazione che descrive l’ evoluzione di una generica variabile dinamica nella descrizione di Heisemberg, ovvero i
[
]
dAˆ (t ) = Aˆ (t ), Hˆ (t ) . Supponiamo che il dt
sistema abbia un solo grado di libertà, l’ operatore Aˆ (t ) si può, allora, esprimere come funzione dei due operatori fondamentali xˆ (t ) , pˆ (t ) . Si avrà pertanto:
Aˆ (t ) = A[ xˆ (t ), pˆ (t )] in particolare:
pˆ 2 (t ) Hˆ = + V ( xˆ (t )) 2m con
[ xˆ (t ), pˆ (t )] = i Introdotto l’ insieme {| n >} degli autostati di Hˆ , cioè:
Hˆ | n >= En | n > all’ operatore Aˆ (t ) e quindi all’ osservabile ad esso corrispondente, si può associare la matrice infinita seguente:
A00 (t ) A (t ) Q (t ) = 10 A (t ) 20 A30 (t )
A01 (t ) A11 (t ) A21 (t ) A31 (t )
A02 (t ) ... A12 (t ) ... A22 (t ) ... A32 (t ) ...
avendo posto:
Amn (t ) =< m | Aˆ (t ) | n > Dalla proprietà di autoaggiuntezza di Aˆ (t ) si ha inoltre:
A*nm (t ) = Amn (t ) ovvero la matrice Q (t ) è una matrice Hermitiana. A questo punto si possono scrivere le seguenti equazioni tra matrici:
dQ (t ) = [Q (t ), H ] dt Q (t ) = A( x (t ), p(t )) i
MM-1)
p 2 (t ) H= + V ( x (t )) 2m [ x (t ), p(t )] = i I
dove con I si è indicata la matrice Unità, cioè la matrice di elementi δmn, e con H la matrice associata all’ operatore Hˆ . La matrice H risulta diagonale, si ha cioè MM-2) Hmn = En δmn pertanto la MM-1) diventa: dAmn (t ) 1 = ( En − Em ) Amn (t ) dt i
Posto MM-3)
ν mn =
Em − En h
si ha: Amn (t ) = Amn e 2πν mnt
ed in particolare: xmn (t ) = xmn e 2πν mnt pmn (t ) = pmn e 2πν mnt
Osserviamo che la quantità νmn, a parte il segno, rappresenta secondo Bohr la frequenza della radiazione emessa o assorbita per effetto di una transizione del sistema dal livello En al livello Em o viceversa. Per quello che riguarda la determinazione dei livelli energetici ed il valore delle frequenze della radiazione emessa o assorbita dal sistema, la meccanica quantistica può essere, allora, riformulata nel modo seguente:
•
Postulati della Meccanica Matriciale
1. Ad ogni grandezza Osservabile è associata una Matrice Hermitiana infinita Q (t ) . 2. La Matrice associata all’ energia è Diagonale. 3. Tutte le matrici Q (t ) possono essere espresse in funzione delle matrici x(t) ed p(t). 4. Le matrici x(t), p(t) soddisfano la regola di commutazione seguente [x(t), p(t)] = i I . 5. L’ evoluzione temporale di Q (t ) è determinata dalla equazione MM-1). 6. I livelli Energetici sono dati dai valori En definiti dalla equazione MM-2). 7. Le frequenze delle radiazioni emesse o assorbite sono date dal modulo delle quantità definite dall’ equazione MM-3). Nell’ insieme dei precedenti Postulati, consisteva l’ originaria meccanica matriciale abbozzata da Heisemberg e perfezionata da Born e Jordan. Veniva anche ammesso che l’ espressione seguente: 4 e2 dE 4 | xmn |2 ( 2πν mn ) = 3 dt 3 c ν mn
rappresentasse l’ intensità della radiazione emessa dalla particella in corrispondenza della transizione dal livello En al livello Em.