La.gazzetta.dello.sport.07.05.09.italian.ebook Diver

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ELEZIONI CONI

Rieletto Petrucci: è il quarto mandato

NOVITA’ NEL NOSTRO SITO

Il Werder dalla Juve per Diego E rispunta l’ipotesi di un clamoroso scambio Buffon-Abbiati (più soldi)

PIU’ NEWS E VIDEO GUARDATE CHE BELLO GAZZETTA.IT

Pagine 14-15 CURINO, LAUDISA e TIMOSSI

Pagina 41 ANTONELLI

L’INTERVISTA Il capitano vicino all’addio

LE ULTIME DI MALDINI

Petrucci ha battuto Chimenti 55-24. I principali impegni del presidente saranno l’autofinanziamento, la scuola e la lotta al doping. In giunta anche gli atleti Antonio Rossi e Trillini, oltre ad Abete, Arese e Di Rocco.

«Il mio erede è Thiago Silva, con Favalli tutor Tre rinforzi e il Milan può competere con tutti» Intanto Nesta è ormai a un passo dal ritiro

Pagina 35 GALDI, PALOMBO, PICCIONI

di CARLO VERDELLI

Appena eletto, ha ringraziato: la famiglia, chi l’ha votato e anche la Madonna, visto che siamo nel mese mariano e lui è molto cattolico. Gianni Petrucci si ritrova così, emozionato e felice, a guidare lo sport italiano per la quarta volta consecutiva e per i prossimi quattro anni. Franco Chimenti, nobile avversario, ripassi se crede nel 2013. Ora si tratta di capire che cosa abbia in testa il neo presidente per dare sostanza al suo ultimo miglio (dalla prossima volta non sarà più eleggibile).

9 771120 506000

90 5 0 7>

SEGUE A PAGINA 2

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 106

MERCATO DUE AVVOCATI TEDESCHI A TORINO PER VALUTARE L’OFFERTA BIANCONERA

Gianni Petrucci, 63 anni

l’editoriale PROBLEMA NUMERO UNO LA SCUOLA

Giovedì 7 maggio 2009 1 e

Pagine 10-11-12 OLIVERO, SCHIANCHI

CHAMPIONS PARI (1-1) COL CHELSEA

BRASILE

Barça da infarto Gol finalissima al 93’ Ora il Manchester

Ritorno lampo Adriano firma col Flamengo Pagina 17

DA PAGINA 2 A PAGINA 8

IL ROMPI PALLONE

il commento LA SFIDA PIU’ BELLA

di Gene Gnocchi Ibra ha dettato le condizioni per restare all’Inter: scegliere i compagni d’attacco e tutti gli spettatori della curva.

di ALESSANDRO DE CALO’

In cinquanta e passa anni, è successo raramente che i due campioni più grandi e le squadre più forti d’Europa riuscissero a giocarsi la Champions in finale. Messi e Ronaldo lo faranno a Roma. Si è deciso tutto all’ultimo respiro, nella bolgia di Stamford. SEGUE A PAGINA 6

w

IN EDICOLA Iniesta, a destra, pazzo di gioia dopo il gol. Con lui Eto’o G. NERI

Il mito 883 Da domani il primo cd 9,99 e PIU’ LA GAZZETTA

2 R

GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

CHAMPIONS RITORNO SEMIFINALI dalla prima di CARLO VERDELLI

CHELSEA

T GIUDIZIO

[email protected]

1 1

BARCELLONA

777

MARCATORI Essien al 9’ p.t.; Iniesta (B) al 48’ s.t.

Coni, il problema numero uno è la scuola Immaginiamo: più autonomia dello sport dalla politica, più lavoro di base con le singole federazioni, soldi certi dal governo per affrontare come si deve la sfida olimpica che verrà, lotta continua e ostinata al doping. E poi, c'è scritto nel suo programma, la scuola (che c'era anche nei programmi dei mandati precedenti, ma con risultati, all’atto pratico, non proprio epocali). Ecco, uno dei nodi è proprio questo. Vorrà davvero il capo del Coni, potrà davvero, dare una svolta significativa a un rapporto mai nato come quello tra educazione allo sport e educazione tout court? Il problema non è aumentare di un'ora o due lo spazio dedicato alla ginnastica. Il problema è rivoluzionare il palinsesto didattico, convincere i vertici dell’Istruzione della necessità di rivedere dalle fondamenta i criteri su cui si basa, in questo campo, il sistema Italia. Lo sport insegna ai giovani una montagna di cose: ad accettare la sconfitta, non come una vergogna ma come un'occasione per imparare e ripartire migliori; insegna a progettare il futuro, investendo su qualcosa che non dà risultati immediati; insegna la cultura delle regole e il rispetto dell’autorità (sia essa l'arbitro, l'allenatore o il compagno o la compagna più esperti); ancora, lo sport vissuto davvero, a qualsiasi livello, porta a considerare l'altro come avversario e non come nemico, e se stessi non come centro del mondo ma come parte di un gioco più grande, più ricco, più gratificante. Tutto questo, nella scuola che abbiamo, è relegato nelle varie ed eventuali, quasi che la passione sportiva dei ragazzi (e di sempre più ragazze) sia un vizio da

coltivare al di fuori delle ore di lezione. Guai a portare un giornale sportivo in aula, guai a proporre al professore uno scambio di idee sui cori razzisti allo stadio: tutto il linguaggio che i giovani padroneggiano meglio, tutta la cultura (sì, è cultura) che li vede coinvolti emotivamente per una squadra, una disciplina, un campione, è bandita dalle classi, è squalificata nella scala dei valori. E invece proprio di valori stiamo parlando, quelli che lo sport incarna e travasa in chi l'avvicina dalla parte giusta, in chi viene educato, fin da ragazzino, a distinguere l'amore per qualcosa dall’odio per qualcuno. Valori che sono poi, tra le altre cose, il vero antidoto alle degenerazioni domenicali negli stadi, o nei campetti di periferia, l'alternativa alle serate di noia riempite di alcol e pasticche, il deterrente contro il bullismo e il ribellismo da cinque in condotta. Ecco, dal nuovo-vecchio presidente del Coni vorremmo tanto una ripartenza, un'entrata decisa su un terreno cruciale per la formazione dell’individuo e del cittadino. C'è un recinto da spezzare: quello che isola lo sport altrove, lo affida alla generosità dei volonterosi, lo rende possibile solo per i più talentuosi e comunque al di là delle ore di studio. Peccato che dentro quel recinto c'è forse la migliore e più moderna risorsa educativa di cui disponiamo. Chiediamo e chiederemo molto a Gianni Petrucci, ma non crediamo di chiedere troppo. E il fatto che a Palazzo Chigi sieda il proprietario di una squadra di calcio, dovrebbe rendere l'impresa, se non più agevole, certo meno impossibile. Tra uomini (anche) di sport, se c'è buona volontà, ci si intende. O almeno lo speriamo.

(4-2-3-1)

(4-3-3)

Cech; Bosingwa, Alex, Terry, A.Cole; Essien, Ballack; Anelka, Lampard, Malouda; Drogba (dal 27’ s.t. Belletti).

Valdes; Alves, Y. Tourè, Piquè, Abidal; Xavi, Busquets (dal 40’ s.t. Bojan), Keita; Iniesta (dal 50’ s.t. Gudjohnsen), Messi, Eto’o (dal 52’ s.t. Sylvinho).

ALLENATORE Hiddink.PANCHINA Hilario, Ivanovic, Di Santo, Mikel, Kalou, Mancienne.

ALLENATORE Guardiola. PANCHINA Pinto, Caceres, P.Rogriguez, Hleb.

ESPULSI nessuno. AMMONITI Drogba, Ballack, Essien e Alex

ESPULSI Abidal al 21' s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Alves ed Eto'o.

ARBITRO Ovrebo (Norvegia). NOTE spettatori 37.857. Angoli 5-5. Fuorigioco 2-0. Recuperi 3’ p.t.; 4’ s.t. POSSESSO PALLA

CHELSEA

34% BARCELLONA

FALLI FATTI

64%

TIRI IN PORTA

16 BARCELLONA

17

TIRI FUORI

III CHELSEA

CHELSEA

I IIIII 3 BARCELLONA

1

CHELSEA

IIIIIIIII 5 BARCELLONA

9

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO

c GOL! 9’ Essien indovina un terrificante

8’ Drogba salta Piquè, ma poi si fa respingere la conclusione da Valdes.

sinistro da 20 metri che si infila sotto la traversa. 27’ Drogba viene fermato da un'uscita provvidenziale di Valdes.

26’ Lampard da fuori area non sorprende Valdes.

c GOL! 48’ Iniesta azzecca la conclusione da fuori area.

La beffa Barça Arbitro caos Iniesta al 93’ Gli spagnoli sono a Roma Segna Essien, Ovrebo disastro, i blaugrana pareggiano in 10: il 27 la finale col Manchester

DAL NOSTRO INVIATO

ALBERTO CERRUTI LONDRA dIniesta fa rima con se-

sta. Perché è lui a firmare l'1-1 che porta il Barcellona alla sesta finale, tra coppa dei Campioni e Champions, in cerca del terzo successo contro il Manchester dopo l'ultimo di tre anni fa contro un'altra squadra inglese, l'Arsenal. Pensando al minuto della rete-qualificazione, il 93', e soprattutto al fatto che quello è l'unico tiro in porta del Barcellona, si può parlare di beffa. Ma è anche giusto sottolineare che il Chelsea ha la colpa di non sapere né difendere, né aumentare il proprio vantaggio nell'ultima mezz'ora in cui gioca con un uomo in più per l'ingiusta espulsione di Abidal. Al di là dei gravi errori dell'arbitro (minacciato da Drogba a fine partita), che nega due rigori al Chelsea, bisogna parlare anche di quelli di Hiddink che appena ri-

mane con un uomo in più, toglie Drogba per mettere un difensore, Belletti, accontentandosi di avanzare Anelka. E siccome all'andata aveva rinunciato a giocare, è giusto che passi il Barcellona, fermato in casa sua soltanto dalle grandi parate di Cech. La chiave Mai come stavolta la chiave della partita è negli episodi. Il Chelsea azzecca un tiro all'inizio, ma poi sbaglia quelli del raddoppio. Il Barcellona non inquadra mai la porta per 90', ma poi trova la conclusione dell'1-1. Risultato ingiusto, eppure qualificazione giusta e non è una contraddizione proprio perché la somma dei due punteggi dà ragione a Guardiola, secondo la filosofia di Hiddink. Per la serie chi la fa l'aspetti. Chelsea sprecone Hiddink ricalca lo stesso modulo dell'andata, un 4-2-3-1 nel quale Bal-

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Il destro di Andres Iniesta, 24 anni: al terzo di recupero è pareggio a Stamford Bridge REUTERS

I NUMERI

LA MOVIOLA

di Elisabetta Russo

3 R

2

a Mancano due rigori e Abidal rete stagionale non è da rosso

1

in Champions per Iniesta, all’ottava gara. Per lo spagnolo 5 gol in totale in 55 gare europee

6

LA UEFA BLINDA L’OLIMPICO

Anticipo o campo neutro per Lazio-Reggina In occasione della finale di Champions League, l’Uefa vuole la disponibilità dell’Olimpico di Roma sette giorni prima della partita e questo incide su Lazio-Reggina, certo non sull’intera 38ª giornata di campionato. Al vaglio della Lega di Milano ci sono due ipotesi e solo relativa alla partita dell’Olimpico: l’anticipo al mercoledì precedente o la disputa in campo neutro in una località vicina (presumibilmente Firenze). La decisione verrà presa il 14 dopo Lazio-Samp, finale di Coppa Italia.

Chelsea furioso lack ed Essien stanno tra i quattro difensori e il trio di centrocampisti in cui rispunta Anelka sulla destra, in linea con Lampard e Malouda, sempre alle spalle dell'unica punta, Drogba. Chiara l'intenzione di chiudere gli spazi ai palleggiatori del Barcellona, in attesa di castigarli appena si presenta l'occasione. E l'occasione arriva dopo appena 9', propiziata da un fortunato rimpallo che fa arrivare il pallone a Essien, bravissimo a infilare un terrificante sinistro sotto la traversa. Per la squadra che ha la migliore difesa della Premier è il biglietto di invito alla finale, perché da questo momento il Chelsea può giocare la sua gara ideale. E infatti riecco il 9-1 del Camp Nou, che stavolta però aziona bene il contropiede, sempre affidato al pericolosissimo Drogba fermato a fatica una volta da Alves e un'altra da un'uscita provvidenziale di Valdes. Senza contare un rigore

negato a Malouda. Per nulla spaventato dalla velleitaria spinta degli avversari, il Chelsea ripete la sua lezione tattica e psicologica nella ripresa, con una prova di straordinaria sicurezza. Drogba semina il panico ogni volta che entra in possesso del pallone e dopo 21' il sempre più disastroso arbitro si inventa l'espulsione di Abidal per un fallo inesistente su Anelka. Per eccesso di illegittima difesa, Hiddink toglie Drogba inserendo Belletti. E dopo aver sbagliato quanto l'arbitro davanti a Valdes, nel finale il Chelsea incassa la rete che lo stronca. Barcellona ridotto Privo di Puyol, Marquez ed Henry, Guardiola cambia tre reparti in un colpo solo. In difesa, invece di affiancare Abidal a Piquè, decide di arretrare Tourè, e al suo posto punta sul più giovane della compagnia, il sesto prodotto del vivaio in campo:

Busquets, 21 anni in luglio, non ancora nato quando Hiddink vinse la coppa dei Campioni nel 1988 con il Psv. Come se non bastasse, Iniesta avanza in attacco al posto di Henry, anche se inizialmente parte a destra, con Messi al centro ed Eto'o a sinistra. Ma i problemi sono in mezzo al campo, nella cucina che ha preparato l'ultima grande abbuffata del Bernabeu. Due cuochi nuovi su tre sono troppi al fianco del titolare Xavi, che cerca invano di guidare Keita e lo smarrito Busquets. Il risultato è il totale isolamento del tridente, per cui lo squadrone capace di segnare 146 gol in questa stagione fa scena muta davanti a Cech. Il copione non cambia nella ripresa, ma quando tutto sembra perduto, specie dopo l'espulsione di Abidal, arriva l'ormai inatteso pareggio di Iniesta. La dimostrazione che la fortuna bacia sempre i più forti.

Difficoltà di erezione. Non sei tu il problema. Tu sei la soluzione.

le finali di Champions per il Barcellona; gli spagnoli hanno vinto nel 1992 e nel 2006, hanno perso nel 1961, 1986 e 1994

5

le semifinali per il Chelsea nelle ultime 6 Champions: solo una finale, nel 2007-08, k.o. ai rigori con il Manchester

Il norvegese Ovrebo, vecchia conoscenza dell’Inter, di Toni e della Nazionale, commette errori determinanti. Al 24’ il fallo di Dani Alves su Malouda è in area di rigore: l’arbitro dà solo punizione al Chelsea. Al 31’ Keita dà una netta gomitata a Lampard: l’arbitro neppure fischia. All’11’ della ripresa Drogba si dispera, ma Touré prende prima la palla e poi le gambe dell’ivoriano in area spagnola. Al 21’ il rosso per Abidal non c’è: si lascia sfuggire Anelka, ma la punta inciampa da sola e non certo per la leggerissima trattenuta di qualche metro prima. Al 33’ Anelka si lascia cadere in area in un contrasto con Touré, stavolta Obredo vede bene, il rigore non c’è. E al 36’ ancora un rigore negato al Chelsea: Piqué prende nettamente la palla con la mano in area, l’arbitro lascia proseguire. Al 94’ Ballack protesta tantissimo (da rosso, ma Ovrebo ha perso proprio la testa): Eto’o però è girato e fa un movimento naturale con la parte posteriore del braccio. Monta la furia del Chelsea: giallo per Drogba dopo la fine della partita.

IN TRIBUNA

Anche Mancini a vedere i Blues

La carrellata di errori di Ovrebo: in alto, il rosso assurdo per Abidal AP. In basso, le proteste violente di Michael Ballack contro l’arbitro norvegese sull’ennesimo episodio controverso REUTERS

In tribuna a Stamford Bridge per la semifinale di Champions c’era anche Roberto Mancini. L’ex allenatore dell’Inter ha assistito al pareggio-thrilles del Barcellona in casa del Chelsea nel bel mezzo di un tour di aggiornamento inglese: martedì infatti era a Liverpool per assistere agli allenamenti di Rafa Benitez.

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CHAMPIONS RITORNO SEMIFINALI

Inglesi poco inglesi «Battuti dall’Uefa» Drogba e Ballack quasi aggrediscono l’arbitro Hiddink accusa: «Erano 5 i rigori per il Chelsea» GIANCARLO GALAVOTTI LONDRA dFinisce nel miracolo,

Premier, il sogno di un’altra finale tutta inglese. Ma Roma non sarà come Mosca.

finisce nell'isteria, finisce nella vergogna, finisce in gloria. Il miracolo è possibile, gridano i catalani in trance, al gol che uccide, a tempo scadutissimo, il sogno del Chelsea, e di tutta la

Gioia Pep Guardiola passa dalla disperazione al delirio, corre forsennato lungo la linea, all' impresa di Iniesta. «Il gol di Essien ci aveva reso tutto difficile

— esulta —. Il Chelsea si è chiuso ancora di più, ci ha costretti a lottare fino all'ultimo». Poi venne Iniesta: «Nel calcio ci vuole anche la fortuna, e noi stavolta ne abbiamo avuta», concede Guardiola. Il Chelsea reclama almeno 4 situazioni che meritavano il penalty a fa-

L’arbitro norvegese Ovrebo mostra il cartellino giallo a Drogba REUTERS

vore dei Blues. Ma il signor Ovrebro ha cocciutamente ignorato tutto, nel bene e nel male. «Non so valutare gli episodi — replica Guardiola —. L'unica cosa che posso dire è che quando siamo rimasti in dieci abbiamo continuato ad attaccare»,

Rabbia Il Chelsea perde la testa, molto prima del fischio finale. Hiddink si avventa contro il quarto uomo e grida la sua teoria della congiura: «La Uefa non voleva un'altra finale tutta inglese, ed è riuscita nell'intento: da tempo c’erano voci di una congiura e come prova ba-

sta il video di questa partita. C’erano cinque rigori, tre nettissimi. A Roma a vedere la finale? Non mi inviteranno. Se ci fosse giustizia nel calcio sarebbe in finale il Chelsea». E Piquè ammette di aver colpito il pallone con le mani: «E’ vero, anche se non volevo». Drogba e Ballack impazziscono di rabbia. Prima contro l'arbitro, che ammonisce la punta in attesa di raggiungere lo spogliatoio, poi contro le telecamere. «E' una fottuta vergogna», ripete l'ivoriano. Finché lo strattonano via. Ma non tutti dimenticano la sportività. Almeno gli inglesi della legione straniera di Abramovich restano gentlemen fino alla conclusione. «L’importante — dice Guardiola — è che Terry è venuto a congratularsi». E Lampard, prima di uscire, ha stretto la mano ai rivali.

LE PAGELLE

di LUIGI GARLANDO

CHELSEA MALOUDA DINAMICO, CHE BEFFA PER TERRY

BARCELLONA MESSI, UN ASSIST DA PALLONE D’ORO

6,5

6

Ha fatto la partita che voleva. Cade sul traguardo

S 5,5

h 6,5

Hiddink

Lampard

Nasconde la porta al Barça anche stavolta, poi esagera a chiudersi. E non vede il Papa a un passo da Roma.

Manda in area la palla che torna sul piede decisivo di Essien. Organizza resistenza e ripartenze, da leader. AP

L’ALLENATORE

IL MIGLIORE

S 5,5

h 7,5

Guardiola

Iniesta

Cambia troppo il Barça prima e non lo cambia dopo quando dovrebbe. Si è meritato la fortuna durante la stagione.

Nel ruolo di Henry, era già il migliore prima del gol-leggenda, per iniziativa e idee. Un premio alla qualità. AP

L’ALLENATORE

Soffre le sue assenze e i muscoli altrui. Si salva con un tiro

IL MIGLIORE

6

5,5

6,5

6,5

6

6

7

6,5

6,5

6

5

6,5

Cech

Bosingwa

Alex

Terry

A. Cole

Essien

Valdes

Alves

Touré

Piqué

Abidal

Xavi

Primo tempo da spettatore. Sembra tranquilla anche la ripresa, poi Iniesta... E si lancia all’attacco, disperato.

Reattivo nelle chiusure, anche se Iniesta lo punge spesso in dribbling e il gol nasce dalla sue parte.

Blinda il cuore della difesa. Si dispera per l’ammonizione che gli farebbe saltare la finale. La saltano tutti.

Un’altra beffa, come quello scivolone a Mosca... Non ci sarà rivincita. Il più sconfitto di tutti.

Limita i danni su Messi e non è poco. L’argentino andrà a fare la storia sulla fascia opposta.

Lo strafalcione che costa l’1-1 costa il viaggio a Roma. Ma a Roma li stava portando lui, con quel gol splendido.

Crocifisso senza colpe. Tiene vivo il match chiudendo due volte Drogba, una da campione. Decisivo.

Grande spinta. Cross su cross, compreso l’ultimo quello della gioia. Ammonito, salterà la finale.

Due provvidenziali recuperi su Drogba. Tosto. Ma il Barça paga il suo arretramento in difesa.

Attende l’arrembaggio delle torri, ma Essien cambia il copione. Sfiora il pari, gli perdonano un rigore.

Non fa eco alla spinta di Alves. Espulsione esagerata, ma Anelka lo aveva perso nello scatto. Distratto.

Sbaglia più verticali del solito, ma alimenta la manovra senza una pausa-caffè. All’ultimo lancio: Roma!

w LA CIFRA

6

5,5

6,5

6

6

Ballack

Anelka

Malouda

Drogba

Belletti

Si sacrifica in chiusura come al Camp Nou. E spende i suoi centimetri sulle barricate di Cech.

Col Chelsea rintanato, prova a ripartire. Fatica, poi l’assist a Drogba e il rigore imposto a Piqué (non visto).

Inizio dinamico, in lotta con Alves. Si procura un rigore non visto. Rincula, ma sempre vivo.

Preziosissimo in difesa e in copertura. Ma il match-point sbagliato pesa. Come la sua pavida sostituzione

La mossa della paura che Drogba contesta e che Hiddink paga caro. Il solo Anelka non basta a tener palla.

2

gol in questa Champions per Essien: il primo lo aveva segnato contro la Juve a Torino

5

5

6

5

s.v.

s.v.

Busquets

Keita

Messi

Eto’o

Bojan

Gudjohnsen

La scommessa di Guardiola trema con i suoi 20 anni: al centro del tutto in un partita così. Troppo, per ora.

Altro rincalzo che tradisce. Invisibile. L’assenza di Henry, il più fisico del tridente, è pesata un sacco.

Quando il Pallone d’oro gli sta scappando, l’assist a Iniesta che lo porta davanti a Cristiano Ronaldo.

Spesso largo alla ricerca di spazi, lasciando il centro a Messi. Ricerca vana. (Sylvinho s.v.).

Il primo cambio, troppo tardi. Senza peso davanti, perché non Gudjohnsen? Poi finisce tutto in gloria.

Entra negli ultimi secondi per difendere l’insperato pareggio. Poteva servire anche prima, in attacco.

TERNA ARBITRALE: OVREBO 3 Due rigori non visti, un’espulsione inventata. Più spiccioli. Purtroppo il tipo lo conosciamo bene: Europeo 2008, gol negato a Toni e Inter-Liverpool. Holen 5-Nebben 6

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

CHAMPIONS RITORNO SEMIFINALI

Chiamatelo Romaldo: «In Italia per la storia» Il Pallone d’oro ha portato il Manchester United in finale E su 16 gol in Champions, ne ha fatti 10 negli scontri diretti

GIANCARLO GALAVOTTI LONDRA dAdesso lo chiamano ROMAldo. Porta a Roma la strada del Manchester United, ma è Cristiano Ronaldo a portarlo in finale di Champions per il secondo anno di fila. Un Ronaldo che torna grande per le partite decisive della stagione. Come il resto del Manchester United, arriva al top della forma negli appuntamenti con la storia.

Champions League in parallelo con la Premier League, per un super-poker di trofei 2008-09, dal mondiale Fifa di Club vinto a dicembre, alla coppa della Lega messa in bacheca l’1 marzo. Il Pallone d'oro e Fifa World Player 2008 si candida alla conferma su tutto il fronte. Decisivo Stavolta presenta al giudizio un parziale di 25 gol, di poco superiore alla metà del

bottino di 42 centri 2007-08, totale mostruoso per un esterno di ruolo. Con la doppietta che ha annichilito l'Arsenal è salito a 4 reti in Champions, contro le 8 di un anno fa. Quattro diamanti, con le due prodezze da lontano, per l'1-0 decisivo nel ritorno dei quarti a Oporto, e la punizione dell’Emirates che resterà per sempre negli incubi di Almunia. Con il 3-1 all’Arsenal, il fenomeno di Fun-

Cristiano Ronaldo, 24 anni, esulta dopo aver segnato nella semifinale di ritorno contro l’Arsenal REUTERS

chal ha raggiunto Ibrahimovic a 16 gol di Champions, qualificazioni comprese. La differenza? Ronaldo ha segnato 10 volte negli scontri diretti, lo svedese nessuna. Operato alla caviglia il 7 luglio scorso, dopo aver giocato nella sofferenza gli Europei, Ronaldo ha iniziato la stagione con un mese di ritardo. Il recupero non è stato facile, ma adesso è totale, come la fiducia nella Champions «back-to-back», la conquista del Graal europeo per il secondo anno in serie. Verso la storia «Me lo sento dentro dall'inizio della stagione: la Champions resterà nostra — dice —. Ne siamo convinti tutti, e i fatti ci stanno dando ragione. A Roma avremo un’opportunità storica, possiamo essere i primi a restare sul trono d'Europa per due stagioni di fila (da quando c’è la Champions, ndr)». I rilevamenti della tv inglese hanno assegnato 38 metri alla punizione del 2-0 all’Arsenal, oltre 2 più della prodezza di Oporto (35,7). Anche Ferguson è stato sorpreso dalla potenza della punizione dell'Emirates. «Non saprei dire quale dei due è più bello — confessa Ronaldo —. Sono stati speciali entrambi. Cerco sempre di colpire con il massimo del carico». L'espulsione di Fletcher per il fallo da rigore su Fabregas è l'unico neo nella festa dei Red Devils. Rosetti si è preso le invettive del telecronista Itv, e della gran parte dei media britannici. «Fletcher è stato sfortunato — concorda Ronaldo —. Meritava sicuramente di giocare a Roma. Ma il calcio è anche questo, purtroppo».

w Sir Ferguson, INCIDENTE STRADALE

I NUMERI

16

le reti segnate da Ronaldo in Champions League, proprio come Ibrahimovic. In questa stagione sono quattro

10

i gol segnati dal Pallone d’oro in incontri di Champions a eliminazione diretta: Ibra, invece, non ne ha segnato nessuno

9

i trofei vinti in 6 anni con i Red Devils, tra cui una Champions, una coppa del mondo per club e due campionati inglesi

niente gioia: i nipotini in ospedale LUCA PISAPIA

LONDRA dIl giorno dopo la semifinale di Champions per Sir Alex Ferguson c'è stato un brusco ritorno alla vita reale. Il tecnico del Manchester United, lasciata Londra in mattinata insieme alla squadra, ha raggiunto a Liverpool il figlio Darren (attuale tecnico del Peterborough) per fare visita ai due nipotini Charlie, 10 anni, e Grace, 6, coinvolti in un brutto incidente stradale. Lo scontro Martedì a Lower Withington, paese tra Liverpool e Manchester, l’Opel Corsa con a bordo i due bambini e alla cui guida c'era la madre Nadine, ex moglie di Darren, si è scontrata con una Ford Fiesta guidata da un ragazzo di 17 anni. Mentre la bambina, seduta dietro, non ha riportato gravi conseguenze e la madre se l’è cavata con fratture al bacino e a una gamba, Charlie, che era davanti, ha sbattuto forte la testa contro il cruscotto. Subito trasportato all'Alder Hey Children Hospital di Liverpool, Charlie è stato sottoposto a intervento chirurgico e si trova in terapia intensiva: secondo l’ultimo bollettino medico le sue condizioni sono «serie ma stabili».

dalla prima

T

di ALESSANDRO DE CALÒ

Elegance is an attitude

La sfida più bella Il maestro Guus Hiddink ha il merito di disinnescare anche a Stamford Bridge per 93 minuti il poderoso Barça di Pep Guardiola, reduce dallo storico 6-2 di sabato al Bernabeu. Lo fa nonostante i disastri dell’arbitro norvegese Ovrebo: il Chelsea pretende quattro rigori, i blaugrana lamentano l’assurda espulsione di Abidal. Alla fine Drogba vorrebbe mettere le mani addosso all’arbitro. In effetti la beffa è feroce, perché fino al terzo minuto di recupero la finale bis col Manchester sembrava conquistata. Ci ha pensato Iniesta a ristabilire una gerarchia di valori più giusta, che va al di là della partita giocata ieri a Londra. Per quello che il Barça sta esprimendo in questa stagione, merita di arrivare al traguardo del 27 maggio all’Olimpico e di giocarsi la coppa contro i campioni in carica.

Andre Agassi

Longines sostiene Andre Agassi Foundation

GrandeVitesse

www.longines.com - info: 800 361494

“…Ho scoperto la generosità. Mi avete aiutato a realizzare sogni che non avrei mai potuto raggiungere senza di voi… Grazie.”

E’ la finale più bella. Lo United può imporre il segno di un nuovo ciclo. E’ stato il Milan di Sacchi, a vincere per l’ultima volta due coppe di fila (1989 e ’90). Poi basta. All’Olimpico si deciderà tutto in una notte: Coppa e Pallone d’oro. Cristiano Ronaldo ha cominciato piano questa stagione. In Europa si è messo a segnare, negli scontri a eliminazione diretta: con l’Inter, col Porto, l’altra sera una doppietta con l’Arsenal. Sir Ferguson assicura che

Ronaldo sta facendo la differenza: non si fatica a credergli, anche se è evidente che l’altro valore aggiunto dello United è proprio lui, il vecchio Alex. Con gli anni si è sprovincializzato. Adesso lo United è la squadra più completa del mondo, non solo perché è ricca di campioni. Il mix di potenza fisica e capacità tecnica è mostruoso. Ma non basta. Ferguson usa molto il turnover, studia bene chi ha davanti e si adatta senza complessi: nel suo carnet sono previsti catenaccio e contropiede all’italiana tanto quanto gli attacchi con ostinato possesso palla fatta girare a ritmi altissimi. Il Barça, invece, è monocorde. Più grandioso e fragile. Guardiola, che è un deb, lo tiene ancorato nel solco tracciato da Cruijff. Calcio totalmente offensivo. Vittoria inseguita attraverso il dominio del campo. Leo Messi è il valore aggiunto in un formidabile gruppo di campioni. Il calcio di Guardiola somiglia a quello esibito dal Barça di Rijkaard, campione di Spagna e d’Europa 2006. Quando funziona è il più bello del pianeta, il top del calcio spettacolo: gli avversari non vengono battuti ma spazzati via, umiliati come il Bayern o l’ultimo Real Madrid. Eppure la macchina ogni tanto s’inceppa. Peccato se dovesse succedere all’Olimpico.

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CHAMPIONS MOMENTI MAGICI

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L’ATTIMO DECISIVO

Confronti Barça e Manchester si sono affrontati 8 volte in Europa: inglesi in vantaggio con 3 vittorie contro 2

Cech osserva il sogno che scivola via Nemmeno i centimetri, l’agilità e il caschetto di Petr Cech possono bastare: il pallone scagliato da Andres Iniesta è già passato, diretto verso la rete. Leo Messi, sulla sinistra, guarda speranzoso, mentre Ashley Cole emette un urlo di disperazione, perché si rende conto che il sogno di giocarsi la rivincita con il Manchester United è ormai svanito. Il Chelsea è fuori dalla Champions, a Roma, in finale, va il Barcellona

IL SONDAGGIO

Messi prova il sorpasso da «Numero 1»

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Risultati utili Per la terza Champions di fila il Chelsea non ha mai perso in casa: 18 i risultati utili a Stamford Bridge

Appuntamento all’Olimpico Il pronostico è rispettato Al Manchester bastano dieci minuti, il Barça deve aspettare il recupero Così a Roma si ritroveranno le squadre più spettacolari del continente dQuel che si dice un momento indimenticabile, che aspetti tutta la vita, che davvero non ha prezzo: il pallone che scivola perfetto per il tiro, lo calci di prima e si infila sotto l’incrocio. Essien ha creduto di viverlo, quel momento, e invece è stato Iniesta ad averlo in regalo, al 93’ di una semifinale ormai andata, svanita. Il Barcellona elimina il Chelsea (che protesta) e accede così alla finale «scritta» contro il Manchester United, che ventiquattr’ore prima, al contrario dei catalani, aveva risolto la questione con l’Arsenal nei primi dieci minuti o giù di lì. Niente party della Premier a Roma, il Barcellona si inserisce nella lotta delle inglesi. All’Olimpico si affronteranno così le due squadre più spettacolari del continente e i due fuoriclasse più entusiasmanti, Cristiano Ronaldo e Messi.

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I NUMERI

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Finali Quarta finale di Champions per il Manchester United, sempre vittorioso finora (1968, 1999 e 2008)

1) Ronaldo (Manchester) 2) Rooney (Manchester) 3) Iniesta (Barcellona) 4) Essien (Chelsea) 5) Messi (Barcellona) 6) Carrick (Manchester) 7) Drogba (Chelsea) 8) Y. Touré (Barcellona) 9) Malouda (Chelsea) 10) Xavi (Barcellona) Eccoli i migliori delle semifinali di ritorno: servono a scegliere il «Numero 1» di Champions nel sondaggio della Gazzetta dello Sport e del quotidiano spagnolo Marca. Potete votarli su Gazzetta.it e Marca.com fino alle 20 di stasera. Nell’elenco c’è Messi, che tallonava Del Piero in vetta. E’ arrivato il momento del sorpasso?

IL CONCORSO

Juniorjournalists ecco i vincitori

Guardiola, l’esordiente di successo

Rosetti l’implacabile

Pep Guardiola salta di gioia: alla prima stagione da allenatore professionista, ha raggiunto subito il traguardo della finale più importante. Mica male per un esordiente

Rosetti mostra il rosso a Fletcher: dopo le eliminazioni di Inter, Juve e Roma, finalmente un italiano capace di buttar fuori un inglese...

Grande successo per il concorso Juniorjournalists, promosso da MasterCard e rivolto ai ragazzi tra i 15 e i 18 anni: sono stati oltre 150 gli elaborati sul momento sportivo che «non ha prezzo». Per partecipare era necessario iscriversi al sito www.gazzetta.it/juniorjournalist. Questi i nickname dei tre premiati del concorso: Dona81, Pol. Borga e Guero 01, che vincono due biglietti ciascuno per la finale di Champions League e due giorni a Roma (per due persone) per vivere la vita del grande cronista.

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GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

COPPA UEFA SEMIFINALI RITORNO

Amburgo-Werder, voglia di Coppa Non riescono a vincere un trofeo europeo rispettivamente dal 1983 e dal 1992 burgo e Werder sono alla terza di quattro manche in 19 giorni e finora ha sempre prevalso chi era in trasferta: 4-2 ai rigori per il Werder nella semifinale di coppa nazionale; 1-0 per gli altri nell’andata dell’euroderby giovedì scorso. Stasera si torna nella cattedrale dell’Amburgo, squadra favorita perché le basta un pari; poi domenica l’ultimo duello, in Bundesliga: il derby del Nord numero 101, il meno significativo dei 4 in serie.

DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI AMBURGO (Ger) dLe finaliste di

coppa Uefa riceveranno 11.460 biglietti a testa per la sfida del 20 maggio a Istanbul: il Werder li ha già messi in vendita ma il pagamento sarà possibile da domani. O quelli di Brema non conoscono la scaramanzia, oppure sono abili pianificatori. C’è anche una terza via: forse sanno leggere con più senso la storia di questa sfida infinita. Perché Am-

LA SFIDA UCRAINA

Shakhtar a un passo dalla storia Dopo l’1-1 in casa della Dinamo, sogna la prima finale DONETSKd Grande incertezza a

Donetsk nella semifinale tutta ucraina tra Shakhtar e Dinamo. Dopo l’1-1 dell’andata, alla squadra di Lucescu basta lo 0-0. È la sfida dell’anno in Ucraina: in campionato alla Dinamo basterà un punto nelle prossime 4 partite per soffiare il titolo proprio allo Shakhtar. Chygrynskiy, sfortunato all’andata con l'autogol che ha dato il vantaggio alla Dinamo: «Sarà una partita molto difficile, nervosa». E Lucescu aggiunge: «A volte è più difficile giocare in casa». Per lo Shakhtar la semifinale è già un risultato storico. La Dinamo sarà senza l’infortunato Mikhalic e lo squalificato Kucher. Donetsk, ore 18.30 SHAKHTAR (4-2-3-1) Pyatov; Srna, Ishenko, Chygrynskiy, Rat; Duljaj, Hübschman; Ilsinho, Jadson, Fernandinho; Luiz Adriano. All: Lucescu DINAMO KIEV (4-3-1-2) Bogush; Betao, Sabljic, Yussuf, El Kaddouri; Correa , Vukojevic, Ninkovic; Aliyev; Bangoura, Milevskiy. All. Szabo ARBITRO Benquerenca (Por) TV Diretta su Sportitalia

BAYERN

E Heynckes ordina ai suoi la pennichella MONACO DI BAVIERA (m.d.i.) Anche un sano pisolino pomeridiano può contribuire a far vincere. È quanto ritiene Jupp Heynckes, l’ultrasessantenne allenatore che ha sostituito il «rivoluzionario» Klinsmann sulla panchina del Bayern. Una novità assoluta, rivelata da un divertito Luca Toni: «Avevamo due allenamenti molto duri e il tecnico voleva che ci preparassimo adeguatamente». Così, tra la seduta del mattino e del pomeriggio, Heynckes ha mandato i suoi in bus nell’albergo del ritiro, per una comoda pennichella.

Andata: il gol di Trochowski REUTERS

L’attesa L’Amburgo aspetta

un’eurofinale dal 1983, ricordate Magath ad Atene contro la Juve? Ma anche per il Werder è passato parecchio tempo: 1992, coppa Coppe abbracciata a Lisbona battendo il Monaco. Trasferimento a parte, Diego ha creato il caos perché

Amburgo favorito dopo la vittoria in trasferta dell’andata, ma in Coppa di Germania il Werder è passato fuori casa

domenica ha saltato la gara di campionato a Colonia ma è stato visto con Ozil in una partitella fra amici in un parco. Un tentativo, non riuscito, di tenersi in forma senza farlo sapere. Amburgo, ore 20.45 AMBURGO (4-4-2) Rost; Demel, Gravgaard, Mathijsen, Aogo; Trochowski, Jarolim, A. Silva, Jansen; Petric, Olic. All. Jol WERDER (4-3-1-2) Wiese; Fritz, Mertesacker, Naldo, Boenisch; Frings, Baumann, Ozil; Diego; Pizarro, Rosenberg. All. Schaaf ARBITRO De Bleeckere (Bel) TV Diretta La7 e Sportitalia

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L’INTERVISTA SUL MILAN Tornerà al vertice

SULLA JUVENTUS Ha fatto il massimo

SULL’ADDIO Sto bene, ma ho deciso

Non è una stagione da buttare: abbiamo fatto 15 punti più dell’anno scorso. Con due-tre acquisti di alto livello tornerà al vertice

Non immaginavo che dopo la retrocessione sarebbe tornata ai vertici tanto presto. È la squadra che più si è avvicinata all’Inter

Sto vivendo questo mio finale di carriera con grande serenità. Non giocherò una partita d’addio con la Nazionale

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Maldini

Thiago Silva, 24 anni, brasiliano è il difensore centrale del Milan di domani BUZZI

«Il mio erede? Thiago Silva» «È un grande, ma gli serve Favalli per crescere. Tutto mi dice che Ancelotti resterà al Milan»

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA SCHIANCHI MILANELLO dSe più di vent’an-

ni fa le chiacchiere si fossero trasformate in fatti, domenica sera Paolo Maldini indosserebbe la maglia numero 3 della Juventus, e non quella del Milan. Prima che Berlusconi diventasse presidente, infatti, Boniperti provò a strappare ai rossoneri il ragazzino: «Mio padre Cesare sapeva tutto c’era stato qualche contatto, ma non si fece nulla». E così il ragazzino restò a Milanello, cominciò a crescere, s’impose come titolare e, anno dopo anno, costruì la sua leggenda che è ormai tutt’uno con quella del Milan. Per capire la portata del personaggio, è sufficiente ricordare un episodio accaduto nell’ultimo derby di San Siro: i tifosi interisti hanno stesso uno striscione per complimentarsi con Maldini, l’avversario di sempre. «E’ stata una meravigliosa sorpresa — ammette Paolo —. A livello umano penso si sia trattato di una delle più grandi soddisfazioni che ho avuto». Un gesto di pura (e rara) cavalleria: pochi capitani possono vantarsi di aver ricevuto un simile regalo dai nemici. Anche perché capitani del calibro di Maldini ce ne sono pochi: ieri, a nome di tutto il Milan, ha consegnato davanti alle telecamere di «Striscia la notizia» un assegno di 140 mila euro per i terremotati dell’Abruzzo: serviranno per costruire 10 case prefabbricate. Siamo all’ultimo Milan-Juve della carriera: effetti speciali?

«La Juve, assieme a Inter e Napoli, e per un po’ di anni la Samp, è stata una delle mie grandi avversarie. Dopo che sono scesi in serie B, ho segui-

s HA DETTO

to i bianconeri con attenzione. Non immaginavo che tornassero in fretta ad alti livelli».

potrebbe continuare?

gazza&play GUARDATE MALDINI SUL TELEFONINO

Ma ora la Juve è in crisi.

Sul suo futuro Il mio primo impegno? L’apertura delle scuole. Devo accompagnare i miei figli

«La Juve ha fatto il massimo. Certo, i tifosi vogliono vincere e per questo motivo ci vogliono investimenti importanti, ma questo è un altro discorso. Io giudico il presente e, dal di fuori, posso dire che la Juve è stata la squadra che più si è avvicinata all’Inter in questo campionato. Non parlerei di fallimento».

Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3001

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*Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale

Ranieri è in bilico.

«Leggo anch’io i giornali, però ritengo che Ranieri abbia fatto un ottimo lavoro. Non dimentichiamo che in Champions League sono stati eliminati dal Chelsea, cioè da una grande formazione».

da rifondare.

«Non fallimentare. Abbiamo fatto 15 punti in più dell’anno scorso. Il Milan ha il miglior attacco (64 gol, ndr) e la seconda miglior difesa (29 gol subiti, l’Inter è a 25, ndr). Non mi pare che sia una squadra da buttare».

«Con due-tre acquisti di alto livello il Milan può competere con chiunque in Italia e in Europa. La nostra forza è sempre stato il mix tra esperienza e gioventù. Si dice che la nostra è una difesa di vecchietti quando subiamo gol, ma non si ricorda che adesso di gol ne prendiamo pochi e i centrali siamo io e Favalli. La verità è che la carriera dei giocatori si è allungata: negli anni Settanta e Ottanta ai trentenni le società proponevano un solo anno di contratto. Ora no, e il Milan è stato precursore anche in questo campo».

C’è chi sostiene che il Milan sia

Lei smetterà, ma fisicamente

E quella del Milan che stagione è?

«Sì. Sto bene, i dolori sono sotto controllo e il giudizio del campo, che è l’unico che realmente conti, è buono. Ho visto poco fa il professor Martens (chirurgo belga, ndr), mi ha sorriso e ha incrociato le dita... Sto vivendo questo ultimo periodo di carriera in modo molto sereno, mi preparo all’addio senza rimpianti dopo 25 anni di calcio. Sarà un’altra vita, lo so, avrò ritmi diversi: mi mancherà soprattutto l’odore della fatica». Chi è il suo erede qui al Milan?

«Thiago Silva può fare grandi cose, però ha bisogno di uno esperto di fianco. Lo dico sempre al dottor Galliani: ci vuole Favalli vicino a Thiago, così può crescere». Galliani definisce Favalli il Professore: non dovrebbero esserci problemi.

«Questo lo deciderà la società. Thiago Silva ha tutto per affermarsi: salta come un grillo; è veloce; ha personalità». Giocherà la gara d’addio con la maglia della Nazionale?

«No, anche se voglio ringraziare la Federcalcio che si è mostrata disponibile. Preferisco lasciare il calcio con una partita ufficiale, e poi non mi piacciono le gare d’addio». Nel futuro potrebbe esserci un impegno con la Federazione o con il Coni?

«So che ci sono degli interessamenti. Io sono disponibile a parlare». Flash sui suoi allenatori: Liedholm.

«Un maestro di calcio e di vita. Mi ha insegnato la filosofia della leggerezza. Quando mi fece esordire mi disse: "Vai e divertiti". Fu semplice. Se avessi avuto Sacchi, proba-

bilmente mi sarebbero tremate le gambe per la tensione...». Eccoci a Sacchi: come lo definisce?

«Un innovatore maniacale». E Capello?

«Con lui sono diventato più conscio della mia forza. Sono cresciuto come calciatore e anche come uomo. Io ho sempre cercato di mettermi a disposizione degli allenatori: con Capello giocai molte partite da terzino destro. Non mi piaceva, ma lo facevo per il bene della squadra». Saltando le brevi esperienze con Tabarez e Terim, eccoci a Zaccheroni.

«Un coraggioso. Pur non avendo un Milan formidabile ci fece vincere uno scudetto predicando il calcio d’attacco». Siamo ai tempi recenti: Ancelotti.

«E come faccio a definirlo? Lui è un mio amico. Lo era da compagno di squadra, lo è da allenatore. Il fatto che sia qui al Milan da 8 anni dimostra che ha il carattere adatto per guidare questo ambiente: Sacchi e Capello non avrebbero resistito tanto tempo». Ancelotti resterà al Milan?

«Parto dai dati di fatto: la società è contenta, lui ha un contratto, il gruppo lo ama, c’è un ottimo rapporto con la dirigenza. Tutto mi porta a dire che Carletto sarà ancora l’allenatore del Milan». Qual sarà il primo impegno ufficiale della prossima stagione?

«L’apertura delle scuole: devo accompagnare i miei figli. Qualche volta a Milanello ci verrò per dare due calci al pallone... Ma solo due calci...».

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s L’ESORDIO

POLEMICA INFINITA

Berlusconi ancora sul gol di Adriano

Van Basten deluso abbandona l’Ajax «Non ho le qualità per allenare questa squadra» Galliani: «Un grande, ma noi abbiamo Ancelotti»

V Paolo Maldini è nato a Milano il 26 giugno 1968. Cresciuto nel Milan, ha debuttato in prima squadra all’età di 17 anni (nella foto), il 20 gennaio 1985 a Udine. Entrò in campo nel secondo tempo al posto di Battistini. Sulla panchina rossonera c’era Nils Liedholm, che gli disse: «Vai e divertiti». La partita finì con un pareggio 1-1. Domenica Maldini giocherà la sua partita n. 644 con il Milan in campionato

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MARIKA VIANO AMSTERDAM dIeri pomeriggio,

ROMA Il discusso gol di Adriano nell’ultimo derby brucia ancora a Silvio Berlusconi. Ieri, in Campidoglio per presentare assieme al sindaco Gianni Alemanno i contenuti della legge su Roma Capitale, il presidente del Consiglio non si è lasciato sfuggire l'occasione per ridare fiato al proprio rammarico. Sulla piazza, ad attenderlo, una piccola folla di curiosi, composta soprattutto da turisti e scolaresche in visita ai Musei Capitolini. Berlusconi, sceso dall’auto, si avvicina alle transenne per stringere le mani e scambiare qualche battuta sul calcio. «Presidente, io sono dell’Inter» ha gridato un ragazzino. «Bravo - ha replicato il presidente del Consiglio - se non fosse per quel gol di Adriano...».

dopo solo dieci mesi, il matrimonio fra Marco Van Basten e l'Ajax è andato in frantumi. «Dopo aver rimuginato ed esitato per molti giorni ho tratto questa dolorosa conclusione. Bisogna avere il coraggio di dirlo, l'Ajax merita ben più di questo» ha dichiarato il tecnico. Motivazione dell’addio: non è stato raggiunto lo scudetto, né il secondo posto che dà accesso alla Champions League. Domenica scorsa, dopo che l’Ajax aveva perso 4-0 sul campo dello Sparta Rotterdam, il pullman della squadra è stato bloccato da un gruppo di tifosi infuriati. A chi gli chiedeva se si fosse sentito minacciato, Van Basten ha risposto: «Certo è un peccato, ma il loro comportamento è anche comprensibile. Quello che segnalo, però, è che avere il campo di allenamento accanto alla "Supporters' Home" non crea un clima disteso per i giocatori in caso di risulta-

ti deludenti. In Inghilterra, in Italia e in Spagna ci si può allenare in tutta tranquillità». Domenica in panchina Johnny Van’t Schip, fedele assistente di Van Basten. Pedigree L’addio dell’olandese rimbalza in Italia. Galliani: «Non sapevo che Van Basten si fosse dimesso. Van Basten è uno che ha il pedigree giusto per allenare il Milan, perché è

la vignetta di VALERIO MARINI

uno dei grandi, ma c’è Carlo Ancelotti che è bravissimo». E sempre sul tema del futuro allenatore rossonero, ecco Mauro Tassotti: «A chi non piacerebbe guidare il Milan? Certo che lo farei. Ma io ho un contratto fino al 2010 e adesso aspettiamo di vedere che cosa decide la società e che cosa decide Carlo. Qualunque cosa succederà il Milan rimarrà per me una seconda casa».

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fMolti dubbi sul recupero del rossonero

SERIE A

La carriera ormai sembra al termine

P I TRIONFI

Champions, Mondiale e anche bomber

’98: batte il Milan in Coppa Italia AP

’03: il rigore di Manchester LIVERANI

’06: l’infortunio al Mondiale RICHIARDI

’07: la seconda Champions DIPAG

’07: il gol contro il Boca LIVERANI

Alessandro Nesta, 33 anni. LA PRESSE

Capolinea Nesta Niente test, ritiro più vicino Il difensore corricchia, ma teme il verdetto della prova decisiva. E il Milan aspetta G.B. OLIVERO MILANO dAdesso il problema di Alessandro Nesta è la testa, non la schiena; sono i pensieri, non il dolore. Con il male ha imparato a convivere, perfino a sconfiggerlo dopo l’operazione di febbraio. L’ansia e la paura, invece, sono i peggiori compagni di viaggio perché tolgono serenità. A tal punto che Nesta sta pensando al ritiro.

Il punto Non è una certezza, ma nemmeno un’idea improvvisata, frutto magari della delusione di non scendere in campo da un anno esatto. E’ il risultato di una serie di riflessioni, fondate su alcuni punti-cardine. Primo: dopo l’operazione e la rieducazione, Nesta ha ricominciato a correre a Milanello ma i progressi finora non sono

quelli sperati. Secondo: è vero che Alessandro dovrà essere pronto, guarito e arruolabile a luglio, ma è altrettanto vero che non ci sono certezze. Da qui a metà estate la situazione potrebbe migliorare, restare invariata o perfino peggiorare visto che non molto tempo fa il giocatore ha avuto un nuovo attacco di sciatica. Terzo: il Milan non può aspettare all’infinito e vorrebbe avere una risposta chiara al più presto per cercare eventualmente un altro difensore sul mercato. Nesta, però, ha paura di un verdetto negativo e vorrebbe allontanare il giorno della verità.

particolare per un fisico soggetto a infortuni. Le sollecitazioni degli allenamenti «veri» e delle partite sono ben diverse da quelle delle corse in solitario e se Nesta, pur notando sensibili miglioramenti, preferisce non sbilanciarsi nemmeno in una fase leggera del lavoro, è chiaro che prevale il pessimismo. Dal punto di vista psicologico Alessandro si trova in una situazione molto delicata: il ritiro adesso è un incubo, ma potrebbe diventare quasi un sollievo se il giocatore si accorgesse che non c’è davvero più nessuna possibilità di tornare in campo in ottime condizioni.

Ritiro: incubo o sollievo? Secondo i medici rossoneri Nesta è clinicamente guarito, ma questo non significa che possa davvero tornare a giocare. La schiena è una zona delicata in

Quasi un anno I compagni non vogliono esporsi anche perché pure per loro è difficile ipotizzare il futuro di Nesta. Ci sono gli ottimisti, che sottolineano i progressi del difensore e i due

mesi che mancano al raduno estivo. E ci sono gli scettici, che non possono non notare le difficoltà di Nesta. In casi come questo sono gli occhi a parlare e quelli di Alessandro non hanno mai trasmesso la sensazione che qualcosa stia cambiando davvero. Ci sta provando, ma forse non ci crede più. L’isolamento in cui da tempo si è rinchiuso, evitando le interviste, non aiuta a comprendere il suo stato d’animo: ci si affida necessariamente al racconto e alle impressioni dei compagni. E ai numeri: l’ultima volta che Nesta è sceso in campo era l’11 maggio 2008. Sono passati 361 giorni: tanti per chiunque, tantissimi per un giocatore di 33 anni. Nesta è stato il più bravo al mondo nel suo ruolo: non può accontentarsi di un rientro da comprimario. Un motivo in più per pensare al ritiro.

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SERIE A

fPer rispondere a crisi e critiche l’a.d. Blanc si concentra sul mercato e sul brasiliano

Diego Il Werder a Torino La Juve fa l’offerta Ma il Bayern... La concorrenza bavarese fa alzare la richiesta a 30 milioni. E’ dura anche se il papà tifa Juve LUCA CURINO GIAMPIERO TIMOSSI TORINO dLa Juventus stringe

per Diego. Criticati e contestati in Italia a causa dei risultati, insidiati dal Bayern di Monaco per il brasiliano, a Torino hanno affrettato i tempi per cercare non perdere il giocatore che corteggiano da più di un anno. Jean-Claude Blanc ha assolutamente bisogno di reagire al momento di sbandamento con un grande colpo, per taci-

tare la piazza e soprattutto per convincere i campioni come Buffon a non andarsene, perché i programmi restano ambiziosi. Così ieri pomeriggio l’amministratore delegato, che ha già raggiunto l’accordo con il padre del giocatore, ha ricevuto i legali del Werder per discutere il prezzo del cartellino. Al mattino, a Brema Chissà se era informato del fatto che in mattinata Klaus Allofs, gene-

ral manager dei biancoverdi di Germania, ha incontrato a Brema un mediatore del Bayern? Evidentemente si è rassegnato a perdere il gioiellino e sta cercando il miglior offerente. Oltre ai bavaresi e ai torinesi, infatti, sono interessati a Diego anche club inglesi e spagnoli. E l’Inter. Perciò diventa difficile pensare che l’incontro di ieri a Torino, per quanto rappresenti un passo avanti, sia stato conclusivo. Occorre anche tenere conto che tutto il management del

Werder nel frattempo si era trasferito ad Amburgo per la semifinale di coppa Uefa. A carte scoperte E’ più probabile che gli avvocati tedeschi siano venuti a Torino per vedere le carte della Juventus. La richiesta per effetto dell’asta è salita da 25 a 30 milioni di euro, una spesa che in questo momento la Juve fa fatica a sostenere. Anche alla luce delle incognite per la prossima stagione. Investire quasi tutto il capitale disponibile per un elemento che il futuro allenatore — non ancora individuato — potrebbe non gradire è un rischio enorme. Di certo si sa che il signor Djair spinge per portare il figlio a Torino, mentre il giocatore preferisce andare a Monaco dove il padre è stato di recente. E questo gradimento coincide con quello del Werder: l’offerta del Bayern evidentemente è superiore. Un lungo corteggiamento In ogni caso ora che la Juve ha fatto la sua si capirà quante chances ci sono di vedere Diego in maglia bianconera la prossima stagione. La trattativa parte da lontano, tra i dubbi tattici di Ranieri, peraltro risolti, la missione del padre nello scorso autunno a Torino e le remore finanziarie della Juventus. Poi tre mesi fa si è improvvisamente arrestata, anche se la società è rimasta vigile sul brasiliano. Difatti nelle ultime settimane sono stati riallacciati i rapporti con i procuratori e il padre, proprietario del 15% del cartellino, e ieri è arrivato il momento della stretta. Ma

non si sa ancora se l’offerta finale di Blanc, che sarebbe stata formalizzata a tarda sera nello studio dell’avvocato Briamonte, è tale da convincere il Werder Brema. Incognite e rischi Come detto, oltretutto, la Juventus ha delle difficoltà a concludere proprio adesso un acquisto così importante. Nome dell’allenatore a parte, non sa ancora su quali campioni dell’organico attuale potrà contare la prossima stagione. Buffon domenica ha detto urbi et orbi che non ne può più, il procuratore ha persino fissato il prezzo. Nedved lascia, e l’idea Diego è nata proprio per questo. Camoranesi è chiaramente in rotta e non passa giorno senza che Trezeguet manifesti l’intenzione di andarsene. Nel suo caso il sostituto è già stato individuato in Fabio Quagliarella che l’Udinese valuta 13 milioni di euro, una decina con la seconda metà di Paolucci. Ecco perché è un rischio puntare tutto il gruzzolo adesso su Diego.

la pillola di NICOLA BRUNI

BARÇA DI SOLDI Per cedere Buffon e Trezeguet la Juve vorrebbe una Barça di soldi

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DIEGO RIBAS DA CUNHA BRASILIANO, 24 ANNI

Tre stagioni in Germania Diego Ribas da Cunha, 24 anni, è alla terza stagione con il Werder Brema. Nella carriera del brasiliano in precedenza due anni al Porto e tre al Santos in Brasile. In questa stagione ha segnato 11 gol in campionato, 1 in Champions e 5 in coppa Uefa.

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Scambio Abbiati-Buffon C’è l’apertura bianconera Si doveva fare già tre anni fa. Poi i rossoneri si tirarono indietro Ora la trattativa si riapre, ma quanti soldi vuol spendere il Milan? CARLO LAUDISA [email protected]

dUn altro incrocio tra Gigi Buffon e Cristian Abbiati. Ma stavolta in via definitiva, Un sondaggio c’è già stato e alla Juve questa soluzione andrebbe bene. Ovviamente più un bel po’ di soldi. E il Milan che ne pensa? In queste settimane è impossibile avere risposte indicative da via Turati. L’a.d. rossonero Adriano Galliani ha chiuso tutte le operazioni in attesa delle grandi scelte dopo la qualificazione in Champions League. Ma non è un mistero che il Milan in passato sia stato almeno per due volte vicinissimo al portiere della Nazionale. L’ultima volta proprio nel 2006, all’indomani della retrocessione dei bianconeri in serie B.

Cambio sfiorato La quotazione di Buffon allora era intorno ai 40 milioni di euro, ma dopo una lunga riflessione al Milan si tirarono indietro, anche perché nel frattempo il club di Berlusconi era inguaiato per l’ini-

CLASSIFICA PT G

PARTITE V N P

RETI F S

INTER

77 34 23 8 3 60 25

MILAN

70 34 21 7 6 64 29

JUVENTUS

66 34 19 9 6 61 34

FIORENTINA

61 34 19 4 11 49 35

GENOA

60 34 17 9 8 46 33

ROMA

53 34 15 8 11 52 52

PALERMO

52 34 16 4 14 51 45

CAGLIARI

49 34 14 7 13 42 39

UDINESE

48 34 13 9 12 48 44

LAZIO

47 34 14 5 15 44 48

ATALANTA

44 34 13 5 16 37 39

NAPOLI

42 34 11 9 14 37 39

SAMPDORIA

41 34 10 11 13 40 47

SIENA

40 34 11 7 16 31 37

CATANIA

40 34 11 7 16 34 41

CHIEVO

35 34 8 11 15 31 42

TORINO

30 34 7 9 18 30 53

BOLOGNA

29 34 7 8 19 37 59

LECCE

28 34 5 13 16 33 59

REGGINA

27 34 5 12 17 27 54

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ COPPA UEFA ■ RETROCESSIONE A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto nell'ordine di 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico..

PROSSIMO TURNO sabato 9 maggio SAMPDORIA-REGGINA (ore 18) LAZIO-UDINESE (ore 20.30) domenica 10 maggio, ore 15 ATALANTA-GENOA CAGLIARI-ROMA CATANIA-FIORENTINA CHIEVO-INTER LECCE-NAPOLI SIENA-PALERMO TORINO-BOLOGNA MILAN-JUVENTUS (ore 20.30)

ziale penalizzazione, con relativa esclusione dalla Champions League. E quel dietro front determinò anche un incidente diplomatico tra le due società. Ma per capire meglio questa vicenda è necessario un ulteriore passo indietro. Il prestito Nell’estate 2005 era accaduto, infatti, che durante il trofeo Berlusconi Gigi Buffon s’era infortunato grave-

mente dopo uno scontro fortuito con Kakà. E il Milan, con un gesto di grande sportività, indennizzò la società bianconera proprio con il prestito di Abbiati. Un’esperienza evidentemente soddisfacente per tutti. visto che poi la Juve rimase scottata quando il Milan l’estate successiva cedette Abbiati al Torino in prestito invece di offrirlo in cambio di Buffon.

Strada aperta Ma il Milan quanti soldi è disposto a mettere sul piatto? E’ presto per una stima. Ma questa pista non va assolutamente trascurata. In casa rossonera possono accadere tante cose nelle prossime settimane e la suggestione-Buffon cattura ancora tanti consensi al Milan. Teniamolo ben in mente.

VERSO IL MILAN DURA PREPARAZIONE FISICA E EMERGENZA DIETRO

SERIE A SQUADRE

Christian Abbiati, 31 anni, abbracciato da Gianluigi Buffon, 31 DEEP-ART

Tre anni dopo Nel frattempo in casa Juve sono cambiate un po’ di cose. Buffon, dopo l’offerta-choc del Manchester City e le ultime disavventure della squadra, sta meditando l’idea di cambiar maglia. E non a caso il suo agente Silvano Martina lunedì ha detto chiaro e tondo che il prezzo del portiere non può essere superiore ai 20 milioni. Quindi una valutazione sgonfiata rispetto ai 70 milione messi a disposizione dallo sceicco Mansour qualche mese addietro prima dell’avvento di Given. L’impressione è che la Juve abbia metabolizzato questo concetto. E l’apertura su Abbiati lo conferma.

(2-0) (3-3) (1-1) (2-3) (0-2) (2-4) (0-3) (0-2) (2-5) (2-4)

Trezeguet: «Se Deschamps dovesse chiamare...» VINOVO Due mesi fa, per evitare il problema infortuni, la Juve ha cambiato. Allenamenti più leggeri, meno palestra, più pallone. E la Juve ha iniziato a frenare: meno brillante, meno esplosiva, sulle gambe nelle ultime uscite. Così il preparatore atletico, Riccardo Capanna, è tornato in auge. Niente ritiro in vista del Milan, ma ritorno alle origini e ieri doppia seduta. La difesa preoccupa Ranieri:

Mellberg è squalificato (come Nedved), Molinaro è ko, colpito da una nuova colica. A San Siro rientrerà Chiellini ma Legrottaglie e Grygera sono in dubbio. Intanto David Trezeguet ha confidato a «Le Parisien», commentando positivamente l'ingaggio di Deschamps sulla panchina del Marsiglia, che «se Didier dovesse contattarmi prenderei in considerazione la proposta».

PANCHINE L’UDINESE BLINDA IL SUO TECNICO

Pozzo riconferma Marino Del Neri resta alla finestra MARCO PASOTTO

dSe per fare quasi una prova bastano due indizi, allora Pasquale Marino dovrebbe essere in una botte di ferro. Almeno a giudicare dalle parole di Giampaolo Pozzo, che ieri ha di nuovo ribadito pubblicamente (questa volta sul sito dell’Udinese, nella forma quindi più ufficiale possibile) la fiducia nel suo allenatore. Lo ha fatto per l’ennesima volta ma — che si tratti di un gioco delle parti, o meno — è indicativo che il patron friulano si sia esposto in modo netto per la seconda volta nell’arco di soli dieci giorni.

Stallo «Marino è riconfermato — ha detto Pozzo a udinese.it —. E’ l’ultima volta che intervengo per ribadire che ci affideremo a lui anche per la prossima annata; non intendo più perdere tempo per rincorrere voci sull’allenatore e poi doverle sistematicamente smentire». Con Marino blindato, occorre capire cosa succederà a Del Neri, che a fine stagione darà l’addio all’Atalanta e negli ultimi tempi era il nome più gettonato per la panchina friulana. Ora come ora c’è una situazione di stallo, che potrebbe sbloccarsi anche in base a come andrà la finale di Coppa Italia fra Lazio e

Samp. Del Neri, poiché è libero, potrebbe interessare al club blucerchiato, ma occorre capire il destino di Mazzarri. Altre panchine Colantuono è sempre un nome caldo per il Torino anche se Cairo potrebbe confermare Camolese. L’Atalanta aspetterà Delio Rossi (Lazio) fino alla finale di Coppa Italia, l’alternativa è Giampaolo (Siena): se dovessero sfumare questi obiettivi allora Ruggeri jr cercherà di stringere per Conte (se non rinnoverà col Bari), Beretta o Di Carlo. Schermaglie a Catania: Zenga piace a Torino, Bologna e Samp.

MARCATORI 21 RETI Di Vaio (5) (Bologna); Ibrahimovic (2) (Inter) 19 RETI Milito (5) (Genoa) 18 RETI Gilardino (Fiorentina); 15 RETI Kakà (7) (Milan) 14 RETI Pato (Milan); Cavani (1) (Palermo)

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fLo svedese in ogni caso sarebbe felice di

SERIE A

restare: a fine stagione il punto definitivo OGGI LA PRESENTAZIONE DELL’EX INTERISTA VERSO CHIEVO-INTER

Balotelli all’ala Crespo titolare APPIANO GENTILE Mourinho intende contrastare la freschezza e la velocità del Chievo con un centrocampo folto, tecnico, di grande personalità. Ecco perché verrà confermato il «4-3-2-1», con Figo e Balotelli larghi, Vieira, Cambiasso e Stankovic in mezzo, Crespo unica punta. Dietro, si va verso l’esclusione di Santon, sulle fasce Zanetti e Maxwell, in mezzo Cordoba e Samuel, che ieri ha lavorato a parte ma rimane favorito su Marco Materazzi.

Zlatan Ibrahimovic, 27 LA PRESSE

Ibrahimovic Patto con Moratti: scudetto e poi via solo per 70 milioni Il presidente convoca Raiola: prima il titolo, quindi l’eventuale offerta, irrinunciabile anche per il club MIRKO GRAZIANO CARLO LAUDISA MILANO dE’ durato fino a notte

fonda, martedì scorso, il faccia a faccia fra il d.t. dell’Inter Marco Branca e Mino Raiola, agente dell’«inquieto» Zlatan Ibrahimovic. Un primo vertice per sondare umori e progetti del Genio svedese. Poi, ieri sera, è entrato in scena anche Massimo Moratti, che di fatto ha rimandato ogni discorso a corsa scudetto finita. In poche parole, Raiola è stato invitato a entrare in «silenzio stampa» per qualche giorno.

Buon senso Emerge infatti la necessità di usare il buon senso e di non permettere a fattori esterni di condizionare il finale di stagione nerazzurro. In ogni modo non c’è la minima tensione fra le parti. Ibra si sente pronto per una nuova esperienza professionale, lontano dall’Italia, magari in Spagna, preferibilmente nel Barcellona, club che ha individuato come soluzione ideale per continuare la caccia alla sospirata Champions League. Allo stesso tempo, però, non punterà i piedi, non cercherà la rot-

A MILANO OGGI I PRIMI PASSI UFFICIALI

Lega di A dal notaio Scatta la scissione ANTONELLO CAPONE MILANO dLa serie A va avanti. Secondo i presidenti il processo di distacco dalla B «è ormai ben avviato» e oggi alle 12 nella sede di via Rosellini la linea sarà ribadita di fronte a un notaio che registrerà la nascita ufficiale della «Lega calcio serie A». L'assemblea nominerà Maurizio Beretta «presidente di fatto» anche se non lo sarà di diritto e figurerà come rappresentante. Giudicata dalla A «singolare e comunque dal contenuto improponibile» la lettera con cui la B ha chiesto che Beretta non tratti questioni di calcio con le istituzioni. Beretta — «con pieno diritto e su preciso nostro mandato», dicono i presidenti — sta già consultando tutti coloro che possono favorire un nuovo sistema per il vero

salto di qualità al calcio, non solo di A. Recesso Oggi partiranno quindi i passi ufficiali con la richiesta di recesso dall’affiliazione della Lega Calcio professionisti, di riconoscimento da parte della Federcalcio della Lega calcio serie A. Ribadito anche ieri che «chi parla di scomparsa della mutualità della B non sa quel che dice: quella del prossimo anno è già negli accordi, quella dal 2010 sancita da una Legge dello Stato». Riavvicinamento alla B? Forse neanche se questa accettasse ora tutte le condizioni che la A aveva proposto. Quindi l'assemblea che sarà convocata dal collegio dei revisori dei conti entro il 25 maggio vedrà la A o non presente o non disposta a nessun voto. E quindi arriverà il commissario deciso dal Abete.

VISTA DA CELLINO

«Allegri è meglio di Mourinho» CAGLIARI In un'intervista a Sky Sport, il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, ha definito il suo tecnico Massimiliano Allegri «potenzialmente migliore di Mourinho che, però, mi sembra un po’ più scaltro, nel senso che è più veloce di lui in certe situazioni. Poi potrei anche sbagliarmi...».

tura con un presidente che rispetta moltissimo e dal quale ha ricevuto il massimo, economicamente e umanamente. L’eventuale addio dovrà soddisfare tutti, per questo se ne parlerà solo di fronte a un’offerta ritenuta adeguata dalla società (60-70 milioni) e solo con l’avallo di Massimo Moratti. In caso contrario, nessun dramma «e avanti insieme convinti, perché Ibra ama l’Inter ed è certo che anche a Milano si possa puntare all’Europa», ha spiegato Raiola ai microfoni Rai. Milito e Sneijder Intanto, Wesley Benjamin Sneijder è nel mirino di Marco Branca. Siamo ancora a livello di sondaggi, ma il 24enne olandese del Real Madrid sarebbe stato indicato da Mourinho come prima scelta a livello di centrocampista offensivo: scavalcato il brasiliano Diego. Tutto praticamente fatto invece sul fronte Milito: le firme arriveranno a campionato chiuso, al Genoa andranno Acquafresca (da decidere se tutto o in comproprietà), il baby Bonucci e soldi. Poi, si entrerà nel vivo anche della trattativa Thiago Motta. Maxwell, ci siamo Nei prossimi giorni verrà infine depositato il nuovo contratto di Scherrer Cabelino Maxwell. Il 27enne esterno brasiliano resterà nerazzurro fino a giugno 2013. E’ a Milano dall’estate del 2006.

Depressione finita Adriano al Flamengo

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LE TAPPE DELLA VICENDA

1-2 aprile Adriano non gioca col Brasile e dice: «Non so se rinnoverò con l’Inter»

3 aprile Il brasiliano non torna a Milano e sparisce

9 aprile Annuncia che per questa stagione non giocherà più

24 aprile L’Inter rescinde il contratto con Adriano

Ieri Firma con il Flamengo

Adriano Leite Ribeiro, 27 anni LA PRESSE MAURICIO CANNONE RIO DE JANEIRO dOra è proprio ufficiale: Adriano

giocherà per il Flamengo. L’accordo — di fatto — era stato trovato già due settimane fa: mancavano solo piccoli dettagli e l’annuncio del club, che è arrivato ieri. Oggi pomeriggio (intorno alle 20 italiane) l’attaccante sarà presentato a stampa e tifosi. Adriano aveva detto in aprile che preferiva rimanere per un certo periodo lontano dal calcio: era appena sparito per tre giorni, dopo essersi rifiutato di tornare in Italia. Ma evidentemente lo stato di depressione in cui era caduto era in realtà un ostacolo legato soltanto alle pressioni (e agli obblighi) imposti dal calcio italiano: in Brasile la voglia di giocare gli è tornata in fretta. E Adriano è stato coerente con quanto aveva detto: «Se giocherò in Brasile lo dovrò fare al Flamengo, altrimenti la mia nonna mi ammazza», aveva scherzato. Detto e fatto. A fine maggio in campo Ieri il vice presidente del Flamengo, Kléber Leite, ha avuto un ultimo incontro con il procuratore dell'attaccante, Gilmar Rinaldi, per accordarsi sugli ultimi dettagli. Gli stipendi di Adriano (circa centomila euro al mese) verranno in gran parte versati da un’azienda che diventerà sponsor del Flamengo, con il diritto a sfruttare l'immagine dell'ex nerazzurro. Adriano firmerà per un anno, con un accordo che avrà durata fino al Mondiale 2010, ma riprenderà ad allenarsi soltanto a fine maggio, perché poi non ci sarà tempo per le vacanze. Festa La direzione del Flamengo organizzerà una grande festa per la sua presentazione nel salone nobile del quartiere Gávea, dove si trova la sua sede principale. Domenica è previsto il debutto nel campionato brasiliano, in trasferta contro il Cruzeiro. Ritorno alle origini L'Imperatore rimette piede così nel club dove iniziò a rivelarsi nelle categorie minori (1993-2000). Dal 2000 al 2001, nelle stagioni in cui era in prima squadra, Adriano giocò 46 partite e segnò 12 gol: era nella rosa che conquistò i titoli di Rio nel 2000 e 2001.

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fMomento no, con uscite in barca e notti

SERIE A

brave della coppia che faceva sognare

Napoli night Con Zalayeta via Lavezzi?

BOLOGNA DOPO IL CASO VOLPI

L’uruguaiano ritrovato a Torino Feste e sirene inglesi per l’argentino

ANDREA TOSI

DAL NOSTRO INVIATO

MAURIZIO NICITA CASTELVOLTURNO (Caserta)d Era la coppia d’attacco che faceva sognare i napoletani. E se l’avventura di Marcelo Zalayeta in

L’attaccante è stato deferito al Collegio arbitrale. Il Pocho non paga più l’affitto della casa di Posillipo azzurro si può definire chiusa, dopo la scomparsa di due giorni, ci sono dubbi anche su quella di Ezequiel Lavezzi, che irretito da sirene inglesi, mostra segni di irrequietezza e ha deciso di sospendere i pagamenti dell’affitto della propria villa di Posillipo. Segnali, non proprio positivi per la tifoseria.

La telefonata di Marcelo Ieri pomeriggio, saltato anche il secondo giorno settimanale di allenamento, finalmente Zalayeta si è fatto vivo telefonicamente con il direttore generale Marino, «giustificando» la sua assenza con «gravi problemi personali». Avrebbe potuto preannunciarli lunedì, chiedendo un permesso: non lo ha fatto e, visto la recidività, la società lo ha deferito al Collegio Arbitrale della Lega. La rottura è totale, anche se il centravanti in serata ha chiamato il tecnico Donadoni, spiegando le sue ragioni, e preannunciando il rientro oggi in sede. Il club nel frattempo aveva mandato un agente privato a controllare l’ingresso della villa dell’uruguaiano, sul litorale flegreo. E dalla società è partito un emissario per Torino, dove Marcelo era stato «avvistato». Sarebbe stato nell’abituale albergo in centro città, con l’amico Ruben Olivera che

Non si allena pescato al bar Lite Mudingayi Niente campo, poi un tifoso lo vede e lo accusa: «Non avevi la febbre?» BOLOGNA Non c’è pace al Bologna. Dopo l’aggres-

sione verbale alla moglie di Volpi (che ha sporto denuncia contro ignoti per ingiurie e danneggiamento aggravato), è scoppiato un caso Mudingayi. Martedì sera il centrocampista belga è rimasto coinvolto in un diverbio con un tifoso rossoblù in un locale di tendenza, il Nu Lounge.

lunedì scorso ha compiuto 26 anni. L’attaccante del Genoa però martedì si è presentato regolarmente agli allenamenti: Marcelo no. I pruriti di Lavezzi E a proposito di festeggiamenti notturni di compleanni, l’ultima del Pocho col suo amico Walter Gargano risale alla notte di sabato scorso, passata in barca al largo di Capri per i 24 anni dell’argentino. Detto che i due sono infortunati, il particolare è emerso perché Miska, fidanzata di Gargano e sorella di Hamsik, domenica mattina si è sentita male ed è stata accompagnata al pronto soccorso di Capri: per

fortuna nulla di grave. Intanto le voci di mercato che riguardano Lavezzi si accavallano. E la sua decisione di bloccare i pagamenti dell’affitto per i prossimi sei mesi della villa di Posillipo ha preoccupato il club, che ha chiesto all’argentino. Il Pocho ha risposto che è sua intenzione cambiare abitazione, restando a Napoli. Ma naturalmente le preoccupazioni aumentano, anche se De Laurentiis lo ha dichiarato incedibile. Si prospettano nuove battaglie nella tormentata stagione azzurra. (ha collaborato Fabio Mandarini)

Capri, fine estate 2008: da sinistra gli argentini Nicolàs Navarro ed Ezequiel Lavezzi, 24 anni, e l’uruguaiano Marcelo Zalayeta, 30

Febbre Mudingayi era con un amico quando è stato riconosciuto da un individuo che, qualificandosi come abbonato del Bologna, lo ha criticato duramente per il fatto che il giocatore era stato nel pomeriggio esentato dall’allenamento per una febbre intestinale. Insomma, per il tifoso non era professionalmente corretto Gaby Mudingayi che il centrocampista, dopo aver saltato l’allenamento, andasse in giro la notte a bere e a divertirsi. La discussione si è accesa, Mudingayi avrebbe risposto che deve rendere conto solo alla società. I titolari del locale hanno minimizzato ma c’è chi giura che i litiganti avrebbero alzato anche le mani. Non risultano però denunce alla polizia giudiziaria. Il Bologna, che non ha voluto commentare, ha avviato una indagine interna. Per Mudingayi, che ieri è tornato ad allenarsi e ha avuto un colloquio col tecnico Papadopulo e il diesse Salvatori, si profila una multa salatissima.

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fSulla cessione parla Unicredit: niente cose

SERIE A

fantastiche, non ci sono trattative avanzate

s

Avanti Sensi Ora si pensa alla Roma del futuro ROMAd Il giorno dopo c’è chi

sorride e chi ha l’aria di un pugile in crisi. Rosella Sensi ha parlato e l’universo giallorosso si è trovato col cuore diviso a metà. Non si vende più? Meglio o peggio? Ma sarà proprio così? L’impressione è che ancora non siano questi i giorni per designare vinti e vincitori. Occorrerà aspettare ancora un po’.

V Sorrentino portiere del Chievo, 30 anni, ex Toro e Aek, 29 gare quest’anno con un giallo

Sensi & Futuro Alcune certezze in più però ci sono. La presidente della Roma si è espressa così: disponibili ad ascoltare offerte, finora però non ne sono arrivate di «serie», la famiglia è unita, vogliamo continuare a gestire il club e stiamo già pensando al futuro, in attesa dello stadio di proprietà. Chiaro? Non proprio dichiarazioni di chi stia per vendere a ore. Perciò a breve a Trigoria ci sarà un vertice operativo sul futuro, che sperano riparta da Spalletti, anche se l’ipotesi dell’addio è sempre forte. Niente rivoluzioni, ma pedine di affidamento da innestare in una rosa da sfoltire. E i primi nomi sono quelli di Sorrentino (Chievo), Guberti (Bari) ed Esposito (Lecce). Si sussurra anche l’idea di uno scambio Aquilani-Kuzmanovic, però la Roma smentisce. Niente smentite invece sul fatto che il progetto di stadio sia in arrivo. Unicredit & Sogni A fianco della famiglia ieri è scesa in campo anche Unicredit. «Seguiamo la vicenda, gestita a tutti i livelli, in continuità e discontinuità dai Sensi — ha detto Paolo Fiorentino, numero due dell’istituto —. Ritengo che la famiglia stia valutando le cose giuste da

V

Tamraz & Angelini Finito qui? Macché. Sulla parte romana della cordata si fanno i nomi degli imprenditori Angelini (sempre interessato alla Roma) e Angelucci. E intanto c’è chi giura che l’egiziano Tamraz sia sempre nell’ombra, appetendo la Italpetroli ma non la Roma, per quello ci sarebbero soci italiani. Un bel puzzle, no?

IL CASMS

Roma-Catania senza tifosi ospiti ROMA I tifosi del Catania non potranno seguire la squadra contro la Roma il 16 maggio. Lo ha deciso il Casms ieri; per Juventus-Atalanta, un tagliando per gli ospiti. Limitazioni pure per le serie minori.

PRIMAVERA COPPA ITALIA: FINALE DI RITORNO

I baby giallorossi per l’impresa col Genoa FABIANA DELLA VALLE

L’ultima volta è successo 15 anni fa e in campo c’era Francesco Totti. Era il 1994 quando la Roma conquistò l’ultima Coppa Italia Primavera, primo trofeo dell’era Sensi. Stasera contro il Genoa i giallorossi cercheranno di difendere il 2-1 dell’andata per arrivare a quota quattro. Ai rossoblù invece manca questo trofeo e puntano a ripercorrere le orme della Samp, che un anno fa vinse la prima Coppa Italia della sua storia. Figli d’arte La Roma di D’Ales-

sandro, Crescenzi e Stojan, che hanno già esordito in A, contro il Genoa orfano di El Shaarawi, che è all’Europeo Under 17. Con una sfida nella sfida: il figlio di Gianluca Signorini, Andrea, contro il figlio di Sandro Tovalieri, Simone. COSÌ IN CAMPO, ore 21 (Marassi, diretta tv su Sky Sport 1) GENOA (4-4-2) Raggio Garibaldi; Matteo D’Alessandro, Amico, Signorini, Grea; Ferraro, Parfait, Cofie, Boakye; Scotto, Parodi. All. Chiappino. ROMA (4-3-3) Frasca; Mladen, Brosco, Malomo, Crescenzi; Florenzi, Massimo, Stojan; Tovalieri, Scardina, Marco D’Alessandro. All. De Rossi. ARBITRO Ostinelli di Como.

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Rosella Sensi, 37 anni, presidente della Roma TEDESCHI

Il capitano della Roma Francesco Totti, 32 anni, e Fiorello, 49 il 16 maggio

Fiorello sfotte Totti «Bella stagione!» Guberti l’ala del Bari, 24 anni, ha giocato in A con l’Ascoli nel 2006/07: 22 gare, 1 gol

farsi. Il problema è capire la profondità dell’interesse. Tutti desidererebbero cose fantastiche, ma poi bisogna scoprire anche la possibilità di realizzarle. Non ho evidenza di trattative avanzate». Flick & Fioranelli Le trattative, appunto, non sembrano morte. Ma con chi? Dalla Germania Frederich e Rudolph Flick, eredi Mercedes, hanno smentito tutto: «Una bufala. Forse ci sarà un avvocato Volker Flick, ma non è nostro parente». Sarà il legale di Graz tirato in ballo in questi giorni? No, ieri ha smentito anche lui. Ma Fioranelli, che è il più attivo della cordata, agli amici fa sapere che la trattativa va avanti ed è coinvolto un Volker Flick.

IL CAPITANO E ILARY OSPITI DELLO SHOWMAN

OBIETTIVI

Dopo che i Flick hanno smentito l’interesse, la società va sul mercato MASSIMO CECCHINI

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Esposito difensore del Lecce, 23 anni il 17, 25 gare in questa serie A con 1 gol e 5 gialli

ALESSANDRO CATAPANO ROMA «Ilary, salutami Francesco quando lo vedi, e digli che bel campionato ha fatto la Roma...». Scappa da ridere anche a lui, che è seduto accanto alla moglie, ma è come se non ci fosse. Totti c’è, ma non si vede, come la nebbia di Totò e Peppino. Retroscena: il capitano della Roma ha chiesto all’amico Fiorello di non essere coinvolto nello show, di essere trattato per una volta come un comune mortale. Come la signora «Giachi Elena. De dove so’? De Roma!», seduta davanti a lui e presentata come la signora «Giachi Onassis».

Lo show Nuova puntata del Fio-

rello Show (in onda stasera alle 21 su Sky Uno), la prima dopo la crisi Berlusconi-Veronica. Lo show si apre con un’edizione straordinaria di Sky Tg24. «Abbiamo in esclusiva i termini della separazione: a Veronica vanno l’Umbria, i Telegatti, l’Opera omnia di Apicella, Sandro Bondi in affidamento...». E via con le foto ritoccate della festa di Noemi («C’erano tutti, pure Stallone...»). Si prosegue con la Fiat. «Dopo la Chrysler, la Opel — dice Fiorello —, pare che la Merkel abbia fatto vedere a Marchionne la sua Tigra». La platea del Palatenda ricca di volti noti: Pierluigi Bersani, responsabile economico del Pd, Franco Califano. «Totti? Sono io il re di Roma», dice il Califfo. Ma solo per ieri sera.

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fIl brasiliano rientra dopo 3 turni di stop.

SERIE A

Oggi è attesa la sentenza del Tas per Mutu

Torna Melo «Rifarei tutto»

Felipe Melo, 25 anni, brasiliano GABUTTI

Dopo la rissa con Lopez e la squalifica «Non ho provocato e non mi scuso» MATTEO DALLA VITE FIRENZEd Felipe Melo, cos’è successo in quel tunnel con Diego Lopez del Cagliari? (ride) «Entro, lui è lì che mi aspetta, gli dico ciao, mi risponde ciao, ci scambiamo i numeri di telefono e diventiamo amiconi...».

Seriamente.

«E’ un capitolo chiuso, non entro nei dettagli, ma sappiate tre cose: io non ho cominciato nulla, non ho provocato, non ho fatto niente. E lui lo sa». Le è mai successa una cosa così in Spagna?

«No. In tre anni sono stato espulso una sola volta, in campo. Come qui in Italia, per cui per i prossimi tre anni sono a posto». Rifarebbe tutto?

«Sì, se capitasse una cosa del genere farei la stessa cosa. Ma so che non succederà mai più».

«Se ricevo una manata, non posso tornare dai miei figli con i segni sulla faccia, da codardo»

«Il Real è interessato a me e io non so niente? Macché. A me basta la Fiorentina. Sto bene» Perché non ha mai chiesto scusa?

«E non lo farò, perché non credo di aver sbagliato». Lei è cattolicissimo: a Dio ha chiesto scusa?

«So perfettamente che la Bibbia dice di porgere l’altra guancia, ma siamo fatti di carne e sangue e non sempre si può far finta di niente. Se ricevo una manata qui, non posso tornare dai miei tre figli con i segni sulla faccia come fossi un codardo, no...». Intanto torna a giocare.

«Eh, non vedo l’ora. Sono state tre giornate dure, ma ho visto una Fiorentina forte e con una voglia di vincere di cui andar fieri. Ora pensiamo a vincere più partite possibile. Il terzo posto? Se vinciamo e la Juve perde meglio, ma bisogna pensare al quarto e al Genoa, che si sta dimostrando una grande squadra. E intanto fatemi ringraziare i compagni: loro mi sono stati molto vicino in queste settimane». Cosa ci dice di Nicolas Melo?

«E’ mio fratello: gioca nel Volta Redonda, 18 anni e visto

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che è là ho detto a Corvino di visionarlo. E’ bravo. Se arriverà qui sarò felice, ma per la Champions League che vogliamo serve gente già matura. Miranda? C’ho giocato insieme in nazionale, è forte. Jona-

than? Non lo conosco bene. Keirrison? Ha talento ma deve fare esperienza». Si dice: il Real Madrid è interessato a Felipe Melo.

«Lo sanno gli altri e non io o il

mio procuratore? Macché. Firenze mi ha fatto crescere, mi ha dato la Champions e la nazionale e quando dicono che Felipe Melo è un grande giocatore della Fiorentina sono felice. E mi basta».

OMICIDIO SANDRI

EUROPEO UNDER 17

Spaccarotella «Non volevo uccidere»

L’Italia ferma la Spagna nell’esordio

AREZZO «Non volevo uccidere». Parla Luigi Spaccarotella, imputato per l’omicidio di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso l’11 novembre 2007 sulla A1. Per lui niente controesame. «Ho iniziato a correre per capire cosa stava accadendo, loro partirono in macchina. Sono salito su un’aiuola per vedere meglio, ho alzato il braccio o tutte e due, non so quando è partito il colpo, non ricordo. Ero stressato, la corsa, l’asma...». Mamma Daniela Sandri: «È assurdo».

DESSAU-ROSSLAU (Germania) È finita 0-0 la gara d’esordio dell’Under 17 contro la Spagna nell’Europeo di Germania. Priva del capitano Benedetti (assente per squalifica), l’Italia di Salerno ha avuto l’occasione migliore per vincere la partita nel primo tempo, con Beretta, ma il portiere spagnolo è riuscito a deviare con il piede. L’Under 17 tornerà in campo sabato contro la Svizzera, che ieri nell’altra partita del girone ha fatto 1-1 con la Francia.

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INCHIESTA

fQuale può essere il futuro del campionato

dopo la scissione in Lega voluta dalla serie A

La B che verrà giovani

costi

marketing

I CLUB PUNTERANNO SUGLI UNDER 21 E SUI GIOCATORI CRESCIUTI NEL VIVAIO Le società punteranno ancora di più sui giovani: oggi è prevista una rosa di 20 elementi (19 nella prossima stagione, 18 tra due), con un numero illimitato di under 21 e un massimo di 4 giocatori che hanno fatto parte del vivaio della società.

RIDURRE LE SPESE E’ NECESSARIO VERSO UN TAGLIO ANCHE GLI STIPENDI Lo stipendio medio di un giocatore di B è di 80 mila euro netti mentre un campionato a una piccola società costa circa 10 milioni: cifre che saranno sostenute a fatica senza la mutualità e con il taglio dei diritti televisivi.

VENDITA DI BIGLIETTI E MAGLIE LE SOCIETA’ UNIRANNO LE FORZE Alcune società, unite dagli stessi interessi, potrebbero studiare strategie comuni di marketing per vendere biglietti e prodotti vari e rendere più visibile il loro marchio. Un progetto tentato anni fa con i club del Nord-Est.

«Una palestra per la A ma con più dignità» I presidenti: «Allevare talenti sarà il nuovo obiettivo» E c’è chi dice: «Da soli potremo avere più visibilità» GUGLIELMO LONGHI

dC’è chi urla «egoisti!», c’è chi ragiona e dice «proviamoci!». Serie B senza serie A: che campionato sarà? Aperto a giovani, con rose più ristrette e meno costi, ma anche nuove strategie di marketing. Presidenti incazzati e presidenti possibilisti e poi gli allenatori: vediamo di capire con loro cosa accadrà nel 2010, primo anno d.s. (dopo la scissione).

Pessimisti Gino Corioni guida il fronte degli irriducibili: «Un grandissimo errore, stiamo giocando con i sentimenti della gente». Inutile ipotizzare uno scenario futuro con chi vede soltanto macerie, eppure è uno sforzo che bisogna fare. Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, dice: «Siamo realisti, la B diventerà una palestra per la A. Una scelta che noi abbiamo già fatto: a Bari hanno giocato Musacci, Vinci e Angella, tutti ragazzi sotto i 22 anni. E in pan-

china c’era Mori, un ’91». Nello scorso campionato, gli Under 21 impiegati sono stati 164, quest’anno il numero è sceso a 95 (Vicenza in testa con 9), ma è destinato a crescere tra due anni. L’idea di un campionato sempre più verde non dispiace a Renzo Ulivieri, presidente degli allenatori: «L’importante è fare chiarezza, assegnare a ogni Lega il suo obiettivo. La B dovrà avere quello di accompagnare il giocatore verso la maturazione definitiva». E il livello tecnico? «Non è detto che scada, il campionato potrebbe ritrovare freschezza. Resta da capire cosa accadrà con le promozioni: si salirà per meriti sportivi o per soldi?».

dato, non chiedete altri sacrifici. Oggi lo stipendio medio di un giocatore di B è di 80 mila euro netti l’anno, con rare eccezioni. Un ulteriore taglio viene però considerato inevitabile da Gianfranco Andreoletti, presidente dell’AlbinoLeffe e della B nell’ambito della Lega: «Impossibile avere certezze, ma anche tenere una rosa di 19 elementi (come accadrà dalla stagione 2009-2010, ndr) diventerà un impegno oneroso». Le cifre sicure sono quelle di oggi: 75 milioni di mutualità (68 tra un anno), 8 di diritti tv per una stagione che costa in media 10 milioni. E quindi? «Rose più strette e stipendi più bassi», sentenzia Andreoletti. Che non vede alternative: «Si punterà sugli under 21 più bravi, che sarà possibile confermare, fuori lista, anche con un anno o due in più». Ottimisti Mentre Giorgio Squinzi dribbla la questione («Il mio Sassuolo andrà in serie A»), Sergio Cassingena, presidente del Vicenza, guida il fronte degli ottimisti, di quelli che vedono il bicchiere mezzo pieno: «Stare da soli può diventare un’opportunità per ritagliarci uno spazio importante, avere più visibilità a livello locale e sviluppare nuove strategie di marketing tra società che hanno interessi comuni». Qualcosa del genere è stato tentato anni fa con il progetto Nord-Est, un tentativo di unire le forze andato a vuoto. Ma stavolta l’emergenza potrebbe renderlo possibile.

Sacrifici Usare le forbici sarà un obbligo più che una necessità. «Già da un paio d’anni gli ingaggi dei giocatori di B sono scesi del trenta per cento», fa notare Sergio Campana, presidente dell’Assocalciatori. E sottointende: la categoria ha già

75 milioni I soldi che arrivano dalla A La mutualità quest’anno è di 75 milioni: sarà di 68 l’anno prossimo

8 milioni I giocatori del Vicenza festeggiano un gol: è questa la squadra di B che ha schierato più giovani LIVERANI

l’analisi di NICOLA BINDA

Sì ai giovani ma con logica I giovani, va bene. E’ giusto che il calcio italiano - a qualsiasi livello - stia molto attento alla formazione dei calciatori. E’ giusto che anche la serie B lo faccia (insieme al resto, sia chiaro) per darsi un nuovo ruolo

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in vista della scissione dalla A, come è giusto che lo facciano le altre categorie. Però la Figc deve mettere un po’ di ordine. Perché quello che, con i giovani, sta avvenendo da qualche stagione è un risotto che non piace (e non serve) a nessuno. Le società di serie A (e di B) hanno la Primavera, quelle di serie B hanno le rose bloccate anche per dare spazio agli under, quelle di Lega Pro (anche loro con le rose bloccate) prendono i contributi in base al minutaggio dei giovani utilizzati, quelle di

serie D hanno l’obbligo di utilizzo di quattro juniores, come quelle dei campionati regionali (gli obblighi variano da Comitato a Comitato in ogni regione). Bene, benissimo, tutte lodevoli iniziative per incentivare i vivai. Peccato che siano mal coordinate. Ci sono annate di calciatori che oggi fanno gola a tutte le categorie, e la stagione successiva sono considerate «vecchie». Bisogna concertare il lavoro, fare in modo che la scelta delle annate non coincida tra le categorie, con una scansione

HANNO DETTO

logica tra i vari campionati. Occorre, insomma, che la Figc intervenga, dia un criterio e non lasci fare autonomamente alle leghe e ai comitati. Se poi questo basterà a dare un senso alla B, lo vedremo. Perché prima di tutto questo campionato, da sempre chiacchierato e schiavo di logiche perverse, ha bisogno di fair play e correttezza. E se si decidesse di premiare chi manifesta davvero queste virtù?

BARI

Donda si ferma C’è De Vezze BARI dDonda è out per Piacenza: stiramento. Al suo posto De Vezze. Recuperabile Ranocchia. Lieve acciacco anche per Stellini. Restano fuori causa Esposito e Rivas. Quattro gol di Caputo e 3 di Lanzafame nel test col Palese (è finita 10-0).

PARMA

Ritiro anticipato Manzoni operato

V Andreoletti Rose più strette e stipendi più bassi. Si punterà sugli Under 21 più bravi

V Corsi L’Empoli ha già fatto la scelta dei giovani. Anche contro il Bari

PARMA dIl Parma da stasera sarà in ritiro, con un giorno d'anticipo, in vista della delicata sfida col Pisa. Oggi Manzoni sarà operato al menisco del ginocchio destro. Tutto ok per D'Agostino e Rossi.

ANCONA

Finito lo sciopero Salvioni al lavoro ANCONA dSquadra in campo dopo la protesta per l'esonero di Monaco. Ieri a Chiaravalle il nuovo allenatore Salvioni ha potuto provare la formazione: nel primo tempo dell' amichevole ha dato spazio a i giocatori che hanno giocato meno, nella ripresa ha testato la formazione. Salvioni si affiderà a un 4-4-2 con Turati, Comazzi, Vanigli e Rizzato in difesa; Surraco, Catinali, De Falco e Miramontes a centrocampo; Mastronunzio e Colacone in attacco.

LIVORNO

Biglietti a 5 euro Acori vara il 4-4-2 V Corioni Un grave errore separarsi: si gioca coi sentimenti della gente

LIVORNOd Prezzi popolari per la gara di domani con la Triestina. La società ha deciso che, escluse le tribune, i biglietti costeranno 5 euro. Intanto la squadra da ieri è in ritiro a Tirrenia dove in serata è arrivato il presidente Spinelli. Da valutare le condizioni fisiche di Perticone e Candreva. Acori sembra intenzionato a presentare un 4-4-2 con Rosi esterno di centrocampo e un attacco con Tavano e Diamanti.

TRIESTINA

V Allegretti papà Ulivieri poi si infortuna La B dovrà accompagnare il giocatore verso la maturazione

TRIESTE dCapitan Allegretti, appena divenuto papà, dovrà saltare Livorno perché colpito da malanno muscolare durante la partitella. Out per squalifica Princivalli, a centrocampo Antonelli, Gorgone, Pani e Tabbiani. Davanti Stankovic e Della Rocca. Difesa confermata, con Petras a destra, Cacciatore a sinistra.

V RIMINI Sottil è recuperato In curva con 3 euro

Campana Non chiedete altri sacrifici: in B gli ingaggi sono già stati tagliati

I diritti tv della B 2008-09 Per l’anno prossimo bocciata la proposta di vendere i diritti con la A

W

taccuino

RIMINI dSolo due giocatori non saranno a disposizione di Carboni: lo squalificato Matteini e l'acciaccato Milone. Sottil è recuperato. Per il Grosseto la società ha abbassato i prezzi della curva: 3 euro.

LA SITUAZIONE Alberto Paloschi, 19 anni LAPRESSE

Sabato il Brescia ospita il Cittadella dSituazione dopo la 38ª giornata: Bari p.73; Parma 68; Livorno 62; Brescia 60; Sassuolo 59; Empoli e Grosseto 57; AlbinoLeffe 55; Triestina 53; Vicenza e Ascoli (-2) 49; Piacenza 48; Mantova e Pisa 47; Cittadella 45; Frosinone 44; Rimini 43; Ancona e Modena 42; Salernitana 41; Avellino (-2) 37; Treviso (-1) 34. Così sabato (ore 16): Ancona-Sassuolo (0-1); Brescia-Cittadella (0-2); Empoli-Ascoli (0-1); Frosinone-AlbinoLeffe (2-2); Livorno-Triestina (domani, ore 20.45; 1-1); Modena-Mantova (2-2); Parma-Pisa (1-2); Piacenza-Bari (0-1); Rimini-Grosseto (3-1); Salernitana-Avellino (1-1); Treviso-Vicenza (lunedì, ore 20.45; 1-1)

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GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009

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fUltimi 180’ nella corsa alla B, con 12 squadre

PRIMA DIVISIONE

in piena bagarre: ecco cosa può succedere

s

«Spal e Cavese attente: i playoff sono a rischio» La rimonta di Padova e Foggia accende la volata per gli spareggi Primo posto: per gli esperti Gallipoli ok e tutto aperto nel girone A FILIPPO CONTICELLO

dIn Salento si sta quasi per brindare, a Nord c’è ancora da attendere. Questione di geografia e punti in classifica. Il Gallipoli domenica va a Lanciano e se vince è matematicamente promosso in B. E nel girone A? Si sgomita eccome: Pro Patria e Cesena camminano insieme e probabilmente si deciderà all’ultima giornata. Ma la sorpresa è dietro l’angolo. Se la Pro Patria batte in casa la Samb e il Cesena perde con la Cremonese (e il Ravenna non vince), non serve neanche l’ultimo turno: la squadra di Lerda andrebbe subito in serie B.

tà, loro meritano la promozione, visti gli sforzi in una situazione disagiata. Ma attenti, Cavese e Spal potrebbero uscire dai playoff: soprattutto la squadra di Ferrara che domenica fa visita a un Lecco in lotta per la salvezza». Maurizio Viscidi non sembra molto d’accordo: «Alla lunga la Pro Patria rischia di pagare la situazione societaria non facile: vedo meglio il Cesena. E per i playoff, visti gli scontri diretti e il calendario, rischia di più il Padova: è quadrato, ma all’ultimo turno dovrà ospitare la Pro Patria».

Sorprese in vista Difficile fare ordine nella zuffa dei due gironi. Ci prova Claudio Gabetta: «La Spal è in calo e il Padova sembra in salute. Anche il Foggia è in grande ascesa: potrebbe rosicchiare punti alla Cavese che gioca un derby a Benevento. Prevedo sorprese». Corrado Benedetti, che a Cesena vive, guarda soprattutto alla vetta: «La Pro Patria può essere scavalcata dal mio Cesena, così come la Spal dal Padova. Nel girone B ho grande fiducia nella Cavese: non mollerà». Un po’ di confusione, appunto, ma che spettacolo in vista.

PARERI

Punti

33ª

PRO PATRIA

56

Sambenedettese

CESENA

56

Cremonese

RAVENNA

53

VENEZIA

34ª

PADOVA VERONA Legnano

SQUADRA

Punti

GALLIPOLI

63

BENEVENTO CROTONE

33ª

V Bellotto «Vedo meglio la Pro Patria: merita la B, visti gli sforzi»

V Gabetta «Il Padova sembra in salute e il Foggia è in grande ascesa»

Marcianise

58

Cavese

POTENZA

56

Perugia

FOGGIA

54

PAGANESE

Ternana

REGGIANA

53

Padova

SAMBENEDETTESE

AREZZO

SPAL

50

LECCO

Pergocrema

CAVESE

53

BENEVENTO

Pescara

Pro Patria

FOGGIA

52

TERNANA

Crotone

PADOVA

50

REGGIANA

Legenda: in MAIUSCOLO sono indicate le partite in trasferta

rà iscritta al Comitato regionale lombardo e parteciperà all’asta per rilevare il club fallito. Ne fanno parte Armiraglio (presidente), Vender, Plebani e una fiduciaria con altre 3-4 persone. Incaricato l’avvocato Di Campli di trattare con la Figc per il titolo sportivo.

LA SITUAZIONE

Girone B, tre sfide-salvezza dLa situazione in Prima divisione dopo la 32ª: GIRONE A Pro Patria e Cesena p. 56; Ravenna e Reggiana 53; Spal e Padova 50; Verona 46; Lumezzane 44; Novara 43; Cremonese 42; Pergocrema 41; Portosummaga 37; Monza 36; Pro Sesto 34; Lecco 32; Samb e Legnano 30; Venezia (-4) 28. Domenica (ore 15): Cesena-Cremonese (2-1); Lecco-Spal (1-1); Legnano-Portosummaga (0-2); Monza-Verona (1-2); Novara-Lumezzane (1-0); Pergocrema-Pro Sesto (0-1); Pro Patria-Samb (3-0); Reggiana-Padova (0-0); Venezia-Ravenna (0-0). GIRONE B Gallipoli p. 63; Benevento 58; Crotone 56; Arezzo 54; Cavese 53; Foggia 52; Marcianise 42, Sorrento 41; Ternana e Perugia 40; Paganese 39; Lanciano 38; Taranto e Pescara (-1) 36; Foligno 35; Pistoiese 30; Juve Stabia (-2) e Potenza (-3) 28. Così domenica (ore 15): Benevento-Cavese (1-1); Crotone-Perugia (1-1); Foligno-Juve Stabia (1-1); Lanciano-Gallipoli (1-3); Marcianise-Sorrento (a Caserta; 1-1); Paganese-Arezzo (0-3); Pescara-Pistoiese (a Giulianova; 2-2); Taranto-Potenza (0-1); Ternana-Foggia (1-2).

SERIE D

V Il Tar: «Renato Curi in Lega Pro»

34ª

LANCIANO

LA SVOLTA dCostituita la Aurora Pro Patria 1919 srl, che oggi ver-

LA VOLATA DEL GIRONE A LA VOLATA DEL GIRONE B SQUADRA

taccuino Pro Patria, è nata la nuova società

Benedetti «Il Cesena può farcela a scavalcare la Pro Patria»

Legenda: in MAIUSCOLO sono indicate le partite in trasferta

Mercedes-Benz è un marchio Daimler.

Gallipoli a posto Calcoli incrociati e 180 minuti da vivere d’un fiato: per la vetta, ma anche in zona playoff. Situazione ingarbugliata, che interessa anche a un po’ di tecnici esperti della categoria, ma fuori dalla mischia. Sentite Gianfranco Bellotto: «Il Gallipoli può festeggiare e nel girone A vedo meglio la Pro Patria: in un calcio in cui tutti piangono delle proprie difficol-

Giuseppe Giannini, 44 anni LIVERANI

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Ci facciamo carico della crisi. Vito e Sprinter possono essere vostri con 1 euro al giorno per tutto il 2009. Mercedes-Benz si dimostra il partner ideale per il vostro business permettendovi di pagare solo 1 euro al giorno nel 2009 e la prima rata nel 2010*. Offerta valida anche per Sprinter a metano. *Esempio di leasing su Vito 111CDI Furgone Compact: prezzo di listino 20.980 euro, anticipo 2.500 euro, riscatto 5.419 euro, durata 60 mesi con i primi 9 canoni mensili da 30 euro ed i rimanenti 50 canoni mensili da 340 euro, spese di istruttoria pratica 230 euro, T.A.N. 5,19% T.A.E.G. 6,25%. I valori presentati sono IVA e mss esclusi. Il valore di riscatto è valido con un chilometraggio di 150.000 km. L’esempio include la polizza Feel Care (credito protetto). Offerta valida fino al 15/05/2009 sulle principali versioni e cumulabile con gli eco-incentivi attualmente in vigore. Salvo approvazione Mercedes-Benz Financial Services Italia S.p.A. www.mercedes-benz.it/van - 800 11 22 77

CITTA' SANT'ANGELO (Pe) d(o.d’a.) Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Renato Curi (serie D) che aveva impugnato la sentenza dell'arbitrato del Coni, secondo cui la stessa non era in possesso dei requisiti per il ripescaggio in Seconda divisione (venne preferito il Barletta). Il Tar ha ordinato l'ammissione della Renato Curi alla Lega Pro. Essendo impossibile farlo adesso, la Figc potrà «risarcire» la società ammettendola al prossimo torneo o con un indennizzo economico. La Lega Pro però ora potrebbe far ricorso al Consiglio di Stato.

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FORMULA 1 GP SPAGNA

La nuova Ferrari Nei cerchi le pance rifatte e il nuovo diffusore provati a Vairano LUCA NASCIMBENE

È cambiata così

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DOMENICA LA GARA ALLE 14

Raikkonen: «Punto ai primi quattro posti»

Domenica a Montmelò (4.655 m) si corre il GP di Spagna, 5ª prova (su 17) del Mondiale 2009 di F.1. Previsti 66 giri, per 307,104 km.

A Kimi Raikkonen è tornato l’ottimismo: «A Barcellona ci saranno delle novità soprattutto per quanto riguarda l’aerodinamica e spero che la macchina possa lottare per i primi quattro posti — ha detto il ferrarista che a Londra ha inaugurato il primo Ferrari Store inglese -. Ho abbastanza esperienza per sapere che ci sono annate storte, capita. Ma credo che ci sia ancora tempo per migliorare la situazione. Tutti nel team vogliono vincere, so che ci riusciremo ma non so quando». Il negozio Ferrari inaugurato a Regent Street è grande 530 metri quadrati ed è il 26˚ del mondo.

PROGRAMMA

Pance: come sono e come erano

Diffusore: com’è e come era

Nel riquadro arancione le pance provate da Marc Gené a Vairano: ora risultano più arrotondate rispetto a quelle viste sino al GP del Bahrain NASCIMBENE-IPP

Nella cornice il diffusore modificato: sparite le paratie intermedie nei canali laterali, l’altezza è rimasta invariata. A fianco l’estrattore originario NASCIMBENE-COLOMBO

F60, super diffusore e un telaio leggero Macchina di Kimi a dieta per giocare con le zavorre Elettronica e idraulica riviste, ali e cupolone modificati GIORGIO PIOLA

dSolo sabato, dopo le qualifiche, sapremo se il gran lavoro fatto a Maranello per colmare il divario con BrawnGP e Red Bull avrà avuto successo. E quanto. La Ferrari si presenta infatti in Spagna con una F60 dotata di una veste aerodinamica nuova, collaudata da Marc Gené sabato a Vairano, e con cambiamenti massicci sulla meccanica del retrotreno per poter far posto al nuovo diffusore con un canale centrale completamente ristudiato

in galleria del vento. «Gli ingegneri — ha spiegato Maranello attraverso il proprio sito — hanno dovuto ridisegnare la maggior parte del sistema elettronico e idraulico sul retro della vettura in modo da ricollocare le componenti, per far spazio al nuovo diffusore». Diffusore La F60 aveva infatti adottato soluzioni che si sposavano perfettamente con la versione standard del diffusore ma non più con la necessità di dover restringere tutta la parte bassa del cambio. Un lavoro

per niente facile ma indispensabile per creare il passaggio d’aria che va ad alimentare il canale centrale introdotto da BrawnGP, Williams e Toyota e che è diventato più largo. Altezza La soluzione Ferrari mantiene immutata l’altezza di questo canale, mentre Renault e Force India avevano seguito la «banda del buco» realizzando una seconda estrazione dell’aria più alta rispetto ai canali laterali. Sono state inoltre eliminate le due paratie intermedie nella zona dei canali

Kimi Raikkonen, 29, iridato 2007

laterali che a prima vista sembrano leggermente più stretti. Pance Novità anche per il corpo vettura: le fiancate ora sono maggiormente arrotondate per continuare al cofano motore ancora più rastremato. Completamente ridisegnata la zona dell’uscita degli scarichi che assomiglia alla soluzione Toyota con l’aggiunta di due ampie feritoie di sfogo dell’aria calda nella parte terminale. Invariato il muso ma la Ferrari ha annunciato modifiche alle ali anteriori e posteriori che, insieme a diversi deviatori di flusso, dovrebbero arrivare a Montmelò in tempo per le libere.

Domani prove libere 10-11.30 e 14-15.30. Diretta Sky Sport 2. Sabato prove libere 11-12 e qualifiche alle 14. Diretta Sky Sport 2 dalle 11 e Rai 2 dalle 14. Domenica GP dalle 14. Diretta Rai 1 e Sky Sport 2. CLASSIFICA

Piloti: 1. Button (GB) 31 p.; 2. Barrichello (Bra) 19; 3. Vettel (Ger) 18; 4. Trulli (Ita) 14,5; 5. Glock (Ger) 12; 12. Raikkonen (Fin) 3. Costruttori: 1. BrawnGP 50 p.; 2. Red Bull 27,5; 3. Toyota 26,5. 9. Ferrari 3

LAPRESSE

Telaio Infine è stato alleggerito il telaio, grazie alla realizzazione di una nuova scocca (la 279) e di un musetto che hanno superato la prova di crash. In Spagna sarà adottata da Kimi Raikkonen che è più pesante di Massa e questo rende più problematico sistemare il peso aggiuntivo del kers (che sarà usato in Spagna). L’obiettivo è quello di poter aumentare di 6-8 kg la capacità di stivaggio della zavorra della F60.

SUPERBIKE GP ITALIA

d Non è più soltanto Ben Spies contro Noriyuki Haga: alla vigilia del GP d’Italia a Monza la sfida Superbike tra Yamaha e Ducati diventa a tutto campo. La squadra giapponese con sede a Gerno di Lesmo, a due passi dall’Autodromo, domani andrà in pista per le prime qualifiche con una nuova livrea della Sterilgarda. È un bel colpo perché si tratta della stessa azienda mantovana (300 addetti) che da alcuni anni finanzia il team Borciani,

struttura satellite Ducati che nel 2008 ha gestito Max Biaggi e adesso schiera il campione britannico Shane Byrne. L’inverno scorso la Yamaha Italia era stata a un passo dall’accordo con la Monster (bevanda energetica) poi finita in MotoGP con la Tech3 e sponsor personale di Valentino Rossi. I risultati e il carisma di Ben Spies, 24enne triplice campione americano che ha debuttato nel Mondiale con 4 vittorie in 8 gare diventando l’unico avversario del ducatista Noriyuki Haga, hanno spinto Ste-

A ST. VINCENT

Schumacher gioca a poker e ribatte Irvine

Panama e sigaro in bocca: così Michael Schumacher martedì notte al Casinò di St. Vincent (Aosta) dove ha partecipato a «Pit Stop Poker Club» insieme a Rosberg, Fisichella, Trulli, Liuzzi e Irvine. Metà dei 40 mila euro ricavati andranno ai terremotati d’Abruzzo. «Non sono venuto per vincere ma per battere Irvine e ci sono riuscito», ha detto Schumi, che da domani sarà in Spagna. La partita su Sky Sport 2 il 22-23-24 maggio alle 24.

AUTO adesso limitato alla stagione in corso, potrebbe rivelarsi decisivo in ottica 2010. Un grosso finanziatore è quello che ci vuole per convincere Spies a rimandare il passaggio in MotoGP. E la discutibile norma varata nella top class che prevede il passaggio degli esordienti attraverso team satellite può dare una mano inaspettata. Sterilgarda resta anche sulle moto di Borciani, almeno fino a fine stagione: per la prossima si vedrà.

Yamaha, ecco lo sponsor per tenersi Spies nel 2010 PAOLO GOZZI

OTTIMISTA

rilgarda ad aumentare l’investimento già cospicuo visto che lo stesso marchio è rimasto anche sponsor personale di Biaggi adesso in Aprilia. Sponsor In un momento di grave recessione è certamente una bella notizia per la Superbike che con sette marche al via è in gran fermento. Sempre a Monza, sabato pomeriggio, ci sarà la presentazione della stradale Bmw S1000RR, una delle nuove protagoniste del campionato. L’accordo con Sterilgarda, per

Ben Spies, 24 anni, triplice campione americano che ha debuttato nel Mondiale con 4 vittorie in 8 gare. E la Yamaha ha trovato un nuovo sponsor ALEX PHOTO

Arriva Zemke Intanto lo statunitense Jake Zemke, 33 anni, sostituisce a Monza l’infortunato John Hopkins sulla Honda Stiggy. Oggi dalle 14 paddock aperto (gratis) per il tradizionale incontro coi piloti del Mondiale: ci saranno anche Biaggi, Haga e Spies.

SUPERGRUPPO

Volkswagen e Porsche si fondono dPorsche e Volkswagen si fondono. Lo hanno deciso ieri, in un incontro segretissimo a Salisburgo, Wolfgang Porsche e Ferdinand Piech, comproprietari di Porsche che attualmente detiene circa il 51% del capitale Volkswagen. Sotto la direzione di una holding saranno attivi ben dieci marchi che manterranno la propria autonomia: Volkswagen, Audi, Seat, Skoda, Bentley, Lamborghini, Bugatti, Volkswagen commerciali, Scania e Porsche.

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FORMULA 1 IL BRACCIO DI FERRO

O cambiano le regole o nessuno aderirà al Mondiale del 2010 La scadenza è il 12 giugno, i team Fota sono compatti Mano tesa alla Fia sui budget, no alle doppie norme DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI LONDRA dNessuna squadra si

iscriverà al Mondiale di F.1 2010 entro il termine imposto del 12 giugno se nel frattempo il presidente della Fia, Max Mosley, non accetterà di sedersi al tavolo e di ridiscutere le nuove regole decise la scorsa settimana dal Consiglio Mondiale. Dopo 4 ore e 20 minuti di discussione nell’Imperial Boardroom del Hotel Sofitel, terminal 5 dell’aeroporto di Heathrow, la Fota supera la prova più difficile, mostra i muscoli e sfida chi sta cercando di romperne l’unità. Compatti Certo, all’interno dell’associazione delle squadre presieduta da Luca di Monteze-

P DEBUTTO

Nuovo mega motorhome per la rossa Primo gran premio europeo, l’appuntamento di Montmelò segna anche il debutto, per le scuderie che hanno deciso di rinnovarli, dei nuovi motorhome. E il caso della Ferrari che ha deciso di mettere sotto lo stesso tetto squadra e sponsor. Sostituiti (e già venduti) i due vecchi motorhome. Però vedere certi palazzi. Mentre si parla di taglio dei costi...COLOMBO

molo, le sfumature ci sono ancora, perché si va da chi è nettamente contrario a imporre un tetto alle spese (ovvero i grandi costruttori) a chi in linea teorica sarebbe favorevole (Williams su tutte), però in questo momento si rema tutti nella stessa direzione, facendo muro compatto contro il progetto Mosley e pretendendo che ogni tipo di cambiamento sia valutato e preso in concerto con le squadre. Rifiuto Perché il doppio regolamento, prospettato a seconda che una squadra aderisca o meno al tetto di bilancio, non convince davvero nessuno. E la stessa idea di limitare le spese presenta troppe lacune e sfumature d’ombra per pensare che possa essere davvero applicabi-

le. Quindi avanti con il progetto di ridurre progressivamente le spese nel 2010 e 2011, ma porta sbarrata a follie dell’ultimo minuto. Comunicato «La Fota nutre preoccupazione relativamente alle decisioni prese nell’incontro dell’ultimo Consiglio Mondiale sulle regole del 2010 e per questo chiede di iniziare consultazioni urgenti con la Fia». L’ultimo paragrafo del comunicato emesso ieri alle 18.30 inglesi, pochi minuti dopo la fine della riunione chiarisce bene quale sia la posizione. All’uscita dal vertice le bocche dei responsabili dei team sono quasi tutte rimaste cucite ma

S Luca di Montezemolo LAPRESSE

chi parla conferma. Ross «La nostra ambizione è di lavorare con la Fia — dice Ross Brawn —. Nelle prossime settimane vogliamo parlare con la Fia e discutere le nostre proposte. Tutti noi vogliamo ridurre i costi, ma vogliamo anche mantenere una Formula 1 il più grande possibile». È stata la grande vittoria di Montezemolo, dopo che sei giorni fa Mosley aveva detto: «Lo sport può sopravvivere senza la Ferrari». «Io ovviamente non posso parlare per la Ferrari su quello che potrebbe accadere — chiude Brawn —, ma noi non vogliamo perdere più nessuna squadra in futuro, e la Ferrari è una presenza storica che io spero possa rimanere a lungo nelle corse». Kers Non solo di tetto alle spese si è parlato nel corso della riunione di Heathrow: tra i punti discussi anche il futuro del kers, con la tendenza generale (anche della Bmw adesso!) a eliminarlo dal prossimo anno o, qualora non ci si riesca, ad averne uno standardizzato. Così come della standardizzazione sull’utilizzo di alcuni particolari e materiali. Ma quello che contava era soprattutto imporre un disco rosso a Mosley. Che adesso, di fronte all’unità ritrovata, sarà costretto a trattare.

5 Il figlio

LA TRAGEDIA

10 GIORNI AD ALTA TENSIONE

26 APRILE Luca di Montezemolo in Bahrain avverte la Fia sui nuovi regolamenti: «La Ferrari ha pazienza ma non illimitata»

di Mosley morto per overdose

29 APRILE Il Consiglio Mondiale, non tenendo in considerazione una lettera di Montezemolo, approva il tetto delle spese per il 2010, fissandolo in 40 milioni di sterline (44 milioni di euro). Per chi accetta, c’è un regolamento tecnico meno stringente su motori, kers, galleria del vento, cambi, test ect.

30 APRILE Williams, Force India e Prodrive (tra le scuderie candidate a entrare in F.1) aprono a Mosley: l’unità della associazione dei team (Fota) pare in pericolo

IERI La Fota con posizione unanime respinge l’idea di un duplice regolamento per il 2010 e il Budget Cap come è stato ora concepito

Max Mosley, 69 anni LAPRESSE dE adesso chissà quanti interrogativi, quanti rimorsi, quante cose lasciate aperte, dopo che Alexander Mosley, 39 anni, figlio del presidente Fia, Max, è stato trovato morto martedì nella sua abitazione londinese, da cui non usciva da 4 giorni. La causa probabile del decesso è overdose da stupefacenti, sintomo di un disagio profondo, di un modo difficile di vivere. Alexander, molto legato al padre, gestiva un ristorante nell’elegante quartiere di Notting Hill, a due passi da casa, anche se era considerato un genio della matematica, materia alla quale si era dedicato per anni, lavorando in campi legati all’informatica. Primo di due figli (l’altro è Patrick, 37 anni), Alexander si era anche visto un paio di volte ai GP di F.1. Max Mosley, che domani sarebbe dovuto andare al GP di Spagna, ha chiesto tramite la Fia di rispettare il dolore suo e della famiglia. Sulla quale questa tragedia arriva a distanza di 14 mesi dal famoso scandalo-sexy in cui era rimasto coinvolto Max. La sola voce della F.1 che ha commentato il dramma è quella di Eddie Jordan, ex-costruttore di F.1: «Sono devastato, non c’è nulla di peggio per un padre di perdere un figlio, sono vicino a Max e alla sua famiglia». Mosley, che si trovava a Montecarlo, è rientrato subito a Londra.

Enrico Gelpi presidente dell'Automobile Club d'Italia e componente del consiglio mondiale dello sport partecipa sentitamente al grande dolore del presidente della Fia Max Mosley e della famiglia per la improvvisa scomparsa del figlio

Alexander Mosley - Roma, 6 maggio 2009.

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MONDOMOTORI AUTO davvero extralarge! Un altro segno particolare è la linea di cintura che garantisce ai lamierati una chiara supremazia territoriale sui finestrini e sul lunotto.

Sulla Toyota Urban Cruiser spicca il frontale massiccio. A destra il cruscotto: c’è un solo indicatore per tachimetro e contagiri

Toyota Urban Cruiser Piccolo 4x4 da record Il 1.4 da 90 Cv a trazione integrale brucia 130 g/km di Co2 E’ il solo fuoristrada con gli incentivi: prezzi da 20.770 e CORRADO CANALI

La linea di cintura è molto alta e rimpicciolisce finestrini e lunotto

dEcco un’auto che esce dagli schemi. Per dimensioni sarebbe un’utilitaria (è lunga 3.930 mm, larga 1.725 e alta 1.540) ma la carrozzeria interpreta il ruolo di piccola in modo originale, con quella sua aria massiccia e una evidente vocazione al fuoristrada. L’elemento distintivo della Urban Cruiser, la nuova piccola di Toyota, è il frontale, alto e grintoso e il paraurti sovradimensionato. I passaruota non sono da meno:

Interni La consolle ha un andamento a onda e la strumentazione è suddivisa in tre parti con quella centrale che ospita in un unico indicatore circolare tachimetro e contagiri. Altra soluzione furba sono i numerosi vani. Eccellente la capacità di carico: con 5 passeggeri a bordo è superiore ai 300 litri. Trazione anteriore La gamma destinata al mercato italiano si articola attorno a due motori, che hanno come denominatore comune un nuovo cambio manuale a sei marce. Si parte con il 1.300 cmc a benzina abbinato alla trazione anteriore, con fasatura variabile delle valvole e col sistema Stop & Start che spegne il motore quando ci si ferma. La potenza massima è di 100 Cv. Arriverà a settembre. Trazione integrale Da subito è, invece, disponibile il 1.400 cmc turbodiesel da 90 Cv. In questo caso la trazione è integrale permanente a controllo elettronico attivo della coppia: in condizioni normali tutta la potenza è destinata alle ruote anteriori. In fatto di emissioni brucia appena 130 g/km di Co2, record assoluto per un’auto di serie a trazione integrale, non a caso è l’unico suv che gode degli incentivi.

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IL NOSTRO GIUDIZIO



STILE Piace per le giuste proporzioni GUIDABILITÀ Ottima in città e nella versione integrale anche fuoristrada ABITABILITÀ Con 5 persone a bordo è di oltre 300 litri, ma può arrivare fino a 749 coi sedili abbassati

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ESAGERATA Utilitaria e fuoristrada. Non è troppo? INTEGRALE Si parte con la 4X4 forse perché accede agli incentivi. Ma era necessario? PREZZI Alti anche se la qualità della vettura è nello standard Toyota

Prezzi La Urban Cruiser a benzina e due ruote motrici costerà

fra 17.300 e 20.250 euro, mentre per la 1.400 turbodiesel 4x4 si parte da una base di 20.770 euro per arrivare fino a 23.650. Tre gli allestimenti: base, Sol e Luxury. Di serie il controllo elettronico della stabilità, 7 airbag e lo stereo, mentre solo a partire dal livello superiore il climatizzatore sarà di serie. Prova Al volante della Urban Cruiser ci si siede in posizione rialzata. La visibilità è discreta nonostante i finestrini abbiano una superficie ridotta. La vocazione cittadina della Urban Cruiser emerge anche a livello delle sospensioni. Molle e ammortizzatori filtrano bene le buche e passano con disinvoltura sui lastricati dei centri storici. Quando l’andatura aumenta la vettura non fa una piega e continua a muoversi in scioltezza. Bene anche l’entrata in curva: si appoggia sulle ruote esterne, ma senza coricarsi e disegna traiettorie prive di sbavature. Infine si segnala per la buona silenziosità.

A 13.850 EURO

Kia Soul «verde» C’è anche a GPL Non appena entrata sul mercato, la famiglia della Kia Soul si arricchisce della versione bi-fuel, ovvero a benzina e GPL, su un motore di 1600 cmc da 126/118 Cv a secondo dell’alimentazione. Prezzo (con incentivi) 13.850e.

LA TENDENZA C’E’ CRISI MA I SUV CRESCONO

Audi Q7 con il diesel «più pulito del mondo»

L’inedito frontale della Q7. Le nuove versioni arrivano a settembre MARCO DEGL'INNOCENTI

dI grandi suv vivono tempi duri. Non è solo la crisi ad avere infierito sulle vendite di queste costose e ingombranti vetture, ma anche la ormai sempre più ampia offerta sul mercato di veicoli delle stesse caratteristiche con dimensioni e motorizzazioni meno impegnative. E' successo anche in casa Audi, dove all’imponente Q7 si è affiancato il più compatto Q5. Ciò nondimeno dal 2006 ad oggi il Q7 è stato venduto in tutto il mondo in oltre 200 mila unità, delle quali poco meno di 13.600 in Italia.

Crescita Il segmento totale Suv registra, però, una crescita mondiale del 10 % nel primo trimestre del 2009. Con Audi che rilancia con la nuova generazione del Q7, che punta essenzialmente alla riduzione di consumi ed emissioni, per smentire anche l’immagine di vetture poco ecologiche che

grava sui suv. Ma non si è trascurata la parte estetica. I ritocchi sono nel frontale, ancora più elegante e aggressivo, nella fanaleria ora con Led luminosi di serie anche per i gruppi posteriori, in una serie di migliorie nell’abitacolo. Motori I motori sono sei, tra benzina e diesel, con potenze tra i 280 ed i 500 Cv. Per l’Italia si punta al 3.0 TDI, che ha goduto di una riduzione dei consumi medi fino a 9,1 litri di gasolio ogni 100 km. A cui si affianca la versione TDI Clean Diesel, definito dalla casa «il diesel più pulito del mondo». Anche grazie ad un catalizzatore di nuova concezione ed all’uso dell’additivo AdBlue il propulsore rispetta già la normativa Euro 6 che entrerà in vigore nel 2014, con consumi di 8,9 litri ogni 100 km. Entrambi i motori hanno una potenza di 240 Cv (176 Kw) e coppia di 550 Nm. Le nuove Audi Q7 arriveranno a settembre.

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MONDOMOTORI AUTO CORRADO CANALI

dContinua l’offensiva di prodotto di Renault determinata ad affrontare e superare la crisi con un gran numero di modelli inediti in tutti segmenti. Dopo la Megane e Scenic ora tocca alla Clio rifarsi il look. Ben piazzata a terra, la nuova utilitaria francese si distingue per la linea più filante, con una lunghezza di 4027 mm (+ 41 mm), un passo di 2575 mm, una larghezza di 1707 mm ed un’altezza di 1493 mm. I fari anteriori si prolungano fino alle prese d’aria e, dal livello Dynamique, presentano una mascherina nera che rende il loro sguardo più interessante. Il carattere robusto del paraurti è esaltato dall’ampia presa d’aria nella parte inferiore, sottolineata da modanature di protezione di colore nero opaco. Nell’abitacolo, le scelte del design sono state influenzate dalla ricerca del benessere e della qualità percepita.

Motori C’è il debutto del nuovo 1200 cmc benzina turbocompresso TCE con una potenza di 100 Cv. Una versione importante perché rappresenta la risposta della Renault ai nuovi motori Fiat T-Jet e Volkswagen 1.4 TSI, unità motrici di bassa cilindrata ma in grado di fornire ottime prestazioni con ridotti consumi ed emissioni. Le motorizzazioni della Clio sono in dettaglio per la versione a benzina oltre al 1200 turbo, il classico 1200 cmc da 75 Cv proposto anche nella variante con cambio automatico e GPL. Per le versioni turbodiesel ri-

Clio ora è più cattiva con un 1200 da 100 Cv Nuovo look per la compatta Renault che si allunga di 4 cm Debutta il piccolo turbo: una risposta a Fiat e Volkswagen

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IL NOSTRO GIUDIZIO



QUALITA' Impressionante il livello raggiunto dalla Renault DOTAZIONI Da segnalare l’offerta di un navigatore molto accessibile CONFORT A bordo si apprezza la maneggevolezza

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LE VERSIONI

C’è la 3 porte sportiva e la familiare

La Clio 3 porte RS spinta da un 2.0 da 203 cavalli

no

La linea della Clio, cresciuta in lunghezza di 41 millimetri: ora misura 4,027 m. Tra le novità i fari anteriori che si prolungano fino alle prese d'aria

mangono il 1500 cmc da 75 Cv, quello da 85 e il 105 Cv. Card Per la nuova Clio sono a disposizione alcuni accessori, molti dei quali a pagamento, come la «card easy access» che sostituisce la chiave d’accensione e il regolatore velocità. E’ inoltre disponibile un navigatore satellitare (490 euro) realizzato in collaborazione con Tom Tom, con possibilità di aggiornamento su Internet, sia

per quanto riguarda il software che le mappe, limiti di velocità e presenza di autovelox visualizzabile su display. Insieme alla berlina 3-5 porte è stata sottoposta a restyling anche la familiare SporTour. Prezzi I prezzi di listino della nuova gamma (in vendita da giugno) sono compresi per i modelli a benzina fra i 12.000 e i 15.200 euro, mentre sono necessari 500 euro in più per le

versioni a 5 porte e 1.200 euro aggiuntivi per la SporTour. I diesel saranno in vendita a prezzi compresi fra i 13.500 e i 17.500 euro. In aggiunta ai 3 allestimenti c’è infine la RS 2000 cmc da 203 Cv, destinata alla Clio Cup. Costa 21.500 euro, ha soluzioni da F.1: un deflettore aerodinamico anteriore, estrattori d’aria sui parafanghi anteriori e persino un diffusore d’aria posteriore: va molto di moda.

PREZZI Allineati alla concorrenza, ma si poteva fare di più RIVALI La concorrenza è numerosa e agguerrita GARANZIA Vista la qualità ci si aspettava qualcosa più della solita garanzia

Il cruscotto della Clio con il navigatore (opzionale)

La SporTour versione familiare della nuova Clio

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MONDOMOTORI MOTO

Vespa 50

La vetrina del Vespista 1 Casco Italia

La maratoneta con un litro fa più di 42 km

4

1

Su www.vespashopping.com o presso i concessionari del Gruppo Piaggio è possibile acquistare i casci decorati con le bandiere europee. Costano 95 e (Iva inclusa)

5

2 Casco Gran Bretagna 3 Vespa LX 50 4Valvole

2

E’ disponibile in 6 colorazioni: Nero Vulcano, Blu Midnight, Montebianco, Rosso Dragon, Arancio Taormina e Azzurro Capri. Nella foto sotto, il «cruscotto».

4 T-Shirt Costa 38 euro

6

Primatista di consumi e più ecologica col nuovo propulsore a 4 tempi e 4 valvole. Costa 2.550 e GIORGIO SPECCHIA

dIl cinquantino perfetto? Comodo, bello, scattante, pratico e che consuma poco. Sul bello il giudizio è soggettivo. Sul resto no. E allora vediamo com’è la Vespa LX 50 4Valvole. La comodità c’è, anche se manca la pedana piatta che negli scooter è ormai una necessità. In compenso sotto la sella c’è spazio per un casco integrale... Scattante? Qui siamo sopra la media dei cinquantini. Sui consumi, invece, questa Vespa non teme confronti: 43,6 km con un litro!

La prova Il traffico di Milano è l’habitat naturale dei cinquantini. Nel centro della città, intorno alle mura spagnole, abbiamo constatato che la frenata, aiutata dal disco anteriore, è buona. Anche l’esame del pavè, nemico storico degli scooteristi, è stato superato senza problemi. Vibrazioni poche, quasi nulle, ben assorbite dalle sospensioni. La grande novità della Vespa 4Valvole è nel motore, interamente progettato, sviluppato e industrializzato a Pontedera, dove ha a sede il quartier generale di Piaggio e uno dei più importanti centri di ricerca nel campo dei motori a livello mondiale. Il 4 tempi 4 valvole abbassa il livello di emissioni, limita i consumi e incrementa la potenza del 23% rispetto alla configurazione a 2 valvole (4,35 Cv contro 3,53 Cv). Lo scatto è discreto. Poi, sul passo, il Vespino piace ancora di più.

Com’è Sulla bellezza, dicevamo, il giudizio è soggettivo. La Vespa, però, o la ami e la odi. Per farsi notare di più dai suoi spasimanti, il cinquantino 4 tempi si arricchisce di piccole cromature qua e là. Sull’anteriore, di fianco alle manopole. Pochi ritocchi argentei, leggeri ma che caratterizzano la nuova LX 50. Significativa la modanatura cromata sul parafango che riprende il segno caratteristico di modelli storici di Vespa. Anche la mascherina anteriore si rinnova con un richiamo ai modelli più gloriosi. Con la Vespa, il richiamo al passato funziona sempre...

DALL’11 AL 14 GIUGNO

I «World Days» a Zell Am See Dall’11 al 14 giugno Zell Am See, cittadina medievale austriaca nei pressi di Salisburgo, ospiterà i Vaspa World Days. E’ la terza edizione del raduno, dopo Cefalù e San Marino, dedicato al mitico scooter italiano. In programma spettacoli, esibizioni musicali e, sabato 13, la parata dei vespisti intorno al lago Zell Am See e il cenone di gala. La partecipazione è libera a tutti. Info: www.vwd09.com e www.vespaworldclub.com

5 Felpa donna Rosa, con il cappuccio. Costa 98 euro (www.vespashopping.com e concessionari Piaggio)

La scocca è realizzata in acciaio stampato. Il risultato, oltre a una superiore robustezza del veicolo, si misura nella buona rigidità che si traduce in tenuta e precisione di guida altrimenti irripetibili su uno scooter di questa classe. La sospensione anteriore con ammortizzatore idraulico si distingue per il monobraccio laterale di derivazione aeronautica. E’ uno dei tratti più originali di Vespa: una soluzione tecnica che accompagna Vespa sin dal primo modello del 1946. La ruota anteriore è da 11", da 10" la posteriore. Il sistema frenante è composto dalla classica combinazione disco/tamburo. Insomma, un mezzo affidabile e facile anche per i 14enni.

6 Felpa uomo Costa 92 euro

3

Colori e prezzo Sei le colorazioni. Le metallizzate Nero Vulcano e Blu Midnight e le tinte pastello: Montebianco, Rosso Dragon, Arancio Taormina e Azzurro Capri. Vespa LX50 4 Valvole è in vendita al prezzo di 2.550 e (Iva inclusa), ma con gli ecoincentivi si può scendere a 2.200 e. Vespa Gts 125 Super Arriva anche la versione ottavo di litro del 300 con l’adozione dell’iniezione elettronica. Guidabile già a 16 anni con la patente A1 e a 18 con patente auto. In vendita a 4.500 e, grazie agli ecoincentivi si scende a 4.000 e. GUARDA Omaggio alla Vespa su

www.gazzetta.it

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DAI PIEDI ALLA TESTA SCARPE, CASCHI E PARASCHIENA

MARCATO

In sella eleganti, sicuri e protetti MICHELE LOSITO

Le novità

dNovità per gli scooteristi. Per le mani, per i piedi, per la testa e per la schiena.

1 Polacchi Tucano Urbano BCE 251. Protezioni ai malleoli: 179 euro

2

3 Si piega

2 Tecnici

Paraschiena Soul Race MF Bender. Primo paraschiena omologato di livello 1 ripiegabile. Costa 69,90 euro

Esquad E-Denim. Simil-jeans: 69 e

1 3

Il casco New Max IDI 01: con due soli colori di base (nero e bianco opachi) si possono creare fino a 24 diverse varianti cromatiche. Costa 215 euro e a breve sarà disponibile con sistema bluetooth. I guanti Esquad E-Denim: abbinano la pelle a un tessuto tecnico brevettato che ricorda la trama dei jeans pur con capacità protettive molto più alte. Costano 69 euro

Le scarpe Tucano Urbano BCE 251: sembrano il classico polacchino in pelle (nero o color cuoio), ma ha protezioni specifiche nella zona dei malleoli e dove tocca la leva del cambio. La pelle è idrorepellente. Prezzo 179 euro. Il paraschiena Soul Race MF Bender: è il primo paraschiena omologato di livello 1 ripiegabile. Quando non serve, sta comodamente sotto la sella o nel bauletto. Disponibile in due varianti, costa 69,90 euro. La curiosità GIVI S750 si applica al bauletto e protegge la sella dal caldo e dagli agenti atmosferici. È avvolgibile e, una volta in uso, mantiene la sella sempre asciutta e alla giusta temperatura. Costo: 52 euro.

Aprile in calo Vendite a meno 5,3% Torna a calare il mercato delle moto dopo la ripresa di marzo (+7,8%) beneficiando dell’effetto incentivi. Ad aprile le vendite di 2 ruote a motore — veicoli immatricolati più i cinquantini — sono diminuite del 5,3% a quota 56.208. Buona performance degli scooter con 33.344 vendite (+8,9%). Il segmento delle moto, invece, soffre con 15.161 pezzi venduti (-16,4%) così come i cinquantini: 7.702 ciclomotori venduti (-27,1%). Tra gennaio e aprile, la somma delle immatricolazioni più i cinquantini arriva a 149.305 unità (-14,5% rispetto al 2008).

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CICLISMO MENO 2 GIORNI AL GIRO

Armstrong, c’è una grana

L LA GUIDA

Maglie rosa per l’Abruzzo

L’Astana non paga gli stipendi, l’Uci minaccia di ritirare la licenza ProTour DAI NOSTRI INVIATI

CLAUDIO GHISALBERTI LUIGI PERNA LIDO DI JESOLO (Venezia) dSi è allenato per quattro ore intorno al Lago di Bracciano, restando sorpreso dalla bellezza delle strade, poi ha mangiato fuori Roma in un ristorantino chiamato Porta Vecchia, quindi è salito sull’aereo che l’ha portato in serata a Venezia, arrivando all’albergo dell’Astana alle 19.30. Lance Armstrong ha parlato delle emozioni di un Giro tutto nuovo per lui. E ha affrontato un tema spinoso: quello del mancato pagamento degli stipendi da parte dello sponsor kazako, per il quale il presidente dell’Uci, Pat McQuaid, ha minacciato il ritiro della licenza ProTour.

Frustrante «Non è facile. Io non percepisco un salario dal team. Ma ci sono massaggiatori, meccanici e corridori che hanno famiglia e aspettano che il contratto firmato venga rispettato. Questi kazaki non rispondono alle telefonate e c’è poca chiarezza. Molto frustrante. Forse la situazione sarà risolta entro questo mese (la scadenza per ripianare i conti è il 27 maggio, ndr) oppure la licenza deve essere trasferita a

Lance: «I kazaki non rispondono al telefono. Non so fino a quando i ragazzi del team accetteranno di lavorare gratis» Bruyneel per far ripartire la squadra da metà stagione. Penso sia la soluzione più logica». Squadra Livestrong Rischi al Giro non ne vede («Fermare una squadra nel mezzo di una corsa non mi pare possibile»), ma per il Tour non si sente di dare certezze: «Non posso prevedere se i ragazzi lasceranno la squadra o accetteranno di lavorare gratis. Penso però che si possa trovare qualcuno che ci supporti da giugno sino a fine anno. Un nuovo sponsor prima del Tour? Sarebbe l’ideale, ma investire 7 milioni di dollari o 20 non è una decisione che un’azienda prende in un mese. E la crisi economica non aiuta. Potrebbe essere una combinazione di sponsor interessati a Livestrong e al messaggio che la Fondazione contro il cancro porta nel mondo. Ipotesi. Ma non perdo la fiducia». Se la squadra si sciogliesse, è probabile che il primo a partire sia proprio il compagno-rivale

Lance Armstrong, 37 anni, 7 volte re del Tour, si rilassa al computer nella sua camera d’albergo a Jesolo KREUTZ

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Contador, con destinazione Caisse d’Epargne. Ma è presto per dirlo. Altri E gli altri big attesi al Giro? In casa Liquigas, ieri Basso ha pedalato dalle parti di casa: un paio d’ore sulla bici da strada, poi un ripasso su quella da crono prima di partire per il Veneto. Pozzato, con i compagni della Katusha, in mattinata ha provato tre volte la cronosquadre. Un altro che ieri ha focalizzato l’obiettivo sulle prove contro il tempo è Carlos Sastre. Il

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Oggi, in diretta su RaiSport Più, le 22 squadre partecipanti sfileranno, dalle 16 alle 17.15, in Piazza San Marco a Venezia. Il podio sarà collocato davanti a Palazzo Ducale. Il primo team sarà la Bouygues Telecom, alle 16.07; l’ultimo l’Astana alle 17.08. GARZELLI NUMERO 1 Stefano Garzelli apre l’elenco dei 198 iscritti al Giro del Centenario. Il varesino dell’Acqua&Sapone, 35 anni, ha vinto la corsa rosa nel 2000, quella del Giubileo: è il corridore in attività ad aver conquistato l’edizione meno recente, e per questo motivo — in assenza del vincitore 2008, Alberto Contador — gli è stato assegnato il numero uno. Gli altri re del Giro in gara sono Simoni (2001 e 2003), Cunego (2004), Basso (2006) e Di Luca (2007). I numeri degli altri big: 21 Armstrong, 24 Leipheimer, 31 Soler, 61 Sastre, 72 Capecchi, 87 Vande Velde, 91 Visconti, 101 Cunego, 103 Bruseghin, 111 Basso, 115 Pellizotti, 121 Di Luca, 127 Pietropolli, 141 Menchov, 151 Simoni, 173 Cavendish, 181 Pozzato, 201 Cancellara. L’elenco completo è su www.gazzetta.it. APERTURA Il Giro scatta sabato con la cronosquadre al Lido di Venezia: percorso velocissimo (20,5 km) con sole 5 curve, media prevista compresa tra i 51 e i 55 all’ora. La prima squadra scatterà alle 15, l’ultima arriverà intorno alle 17.30. Il primo corridore del team con il miglior tempo che taglierà il traguardo, indosserà la maglia rosa. Nel 2008, a Palermo, fu dello statunitense Vande Velde.

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re del Tour 2008 martedì sera è volato da Madrid a Genova in modo da essere pronto ieri mattina per testare i 60 km della 12ª tappa, la crono nelle Cinque Terre. Sgambata leggera per Simoni, niente bici per Di Luca, lavoro intenso per Cunego. Garzelli è andato a vedere il tappone appenninico marchigiano: per lui 5 ore in bici e 3800 metri di dislivello.

C’è un’asta benefica online legata al Giro: su www.ebay.it/ charity ci si può aggiudicare maglie rosa firmate. Si comincia con quella di Ivan Basso, poi Gilberto Simoni, Danilo Di Luca e infine quella autografata da Dolce e Gabbana. Il ricavato per l’Abruzzo, sconvolto dal terremoto del 6 aprile scorso. E per l’Abruzzo continua la campagna «Un aiuto subito» di Gazzetta, Corriere della Sera e City: superati i 3 milioni di euro

Oggi in diretta tv le 22 squadre sfilano a Venezia

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CICLISMO IL PERSONAGGIO

Tra le colline toscane dove Cavendish è un re Quarrata è la base del fenomeno dello sprint. Allenamenti stravaganti, l’amato chiosco e un’idea in testa: «Il Giro? Due tappe non mi bastano»

w I NUMERI

8

i centri nel 2009 Nessuno ha vinto quanto il britannico in questa stagione: 8 successi con la perla della Milano-Sanremo

19

gli anni del 1˚ Mondiale Fenomeno anche in pista, «Cav» ha vinto due Mondiali nell’Americana: nel 2005 (aveva appena 19 anni) e nel 2008

2

Mark Cavendish, 23 anni, pedala tra gli olivi toscani: dal 2006 l’Italia è la sua seconda patria

DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA QUARRATA (Pistoia) dÈ il Cannon-

ball dei rettilinei d’asfalto, ma si allena su un sentiero di pietre e sassi che sbuca davanti alla casa natale di Leonardo da Vinci. Per capire il mondo di Mark Cavendish e la sua filosofia (di vita e di corse) bisogna venire un giorno nella piccola Quarrata, dove il ragazzo dell’Isola di Man — attesissimo nelle volate del Giro del Centenario — è sbarcato tre anni fa in cerca di gloria e adesso sta comprando casa. Saliscendi Nei su e giù quotidiani tra il San Baronto, Vellano, il Monte Serra e le colline toscane punteggiate di ulivi, di solito non manca mai una salita in stile mountain bike vicino a Vinci e una discesa, sempre in fuoristrada, per rientrare a fine allenamento. Trovate in giro qualcun altro che lo faccia... «Chiunque ami lo sport e la bici dovrebbe farlo — osserva Cavendish —. Io così mi diverto, altrimenti tornerei a lavorare in banca». Non lo dice per caso, il velocista britannico della Columbia-High Road, perché da adolescente il bancario (alla Barclays) l’ha fatto davvero. Poi la chiamata dell’Accademia della pista di Manchester e l’inizio di una carriera fulminea, che in poco tempo l’ha portato a vincere, nel 2008, 2 tappe al Giro e 4 al Tour. E, quest’anno, la Milano-Sanremo. Ora, alla vigilia del suo secondo Giro, il corridore più veloce

ha detto L’ITALIA Venni da voi nell’estate 2006, mi ammalai e restai a Quarrata 6 settimane. Se sono qui, lo devo a Sciandri

LE AMBIZIONI Petacchi è solamente uno dei rivali, io voglio vincere più di due tappe e magari arrivare fino a Roma del mondo racconta il suo legame con l’Italia. Giro Baby «Venni la prima volta nell’estate 2006, per correre il Gp Industrie del Marmo di Carrara e il Giro Baby. Mi ammalai, rimasi sei settimane a Quarrata ad allenarmi, ad agosto debuttai da stagista con la T-Mobile. Abitavo in un appartamento nella piazza del paese con Gerrain Thomas, che ora lo divide con Ben Swift. Avevo conosciuto Max Sciandri l’anno prima, m’ha fatto ambientare lui. Parlo qualche parola d’italiano e riesco a capire quasi tutto. Se ora sono qui, devo ringraziare Max». Lambretta Fino al mese scorso, Cavendish ha abitato nella dependance di casa Sciandri: una stanza di pochi metri quadri, letto e bagno. Nel garage, le bici e la Lambretta Ld 150 verde inglese Anni 50 (con la Union Jack) acquistata sul sito d’aste Ebay: un’altra passione ereditata da

Sciandri: vanno a pescarle in un negozietto di Firenze chiamato «Le Chincaglierie». «Sull’Isola di Man ho un’altra Lambretta celeste, uguale a quella di Max — racconta Cavendish —. Ora sto cercando una Cinquanta. Da quando la gente mi conosce, continuo a ricevere offerte di chi vuole vendermene una. Il papà di Jonny Bellis (pro’ nella Saxo Bank, ndr) ha un negozio di moto sull’Isola di Man e mi sta dipingendo un chopper Harley Davidson col logo della Sanremo e i colori arcobaleno dei Mondiali su pista. Magari, dopo il Giro, potrò aggiungere anche una striscia per la maglia rosa».

I LOVE LAMBRETTA

A Roma Il duello generazionale tra velocisti con Petacchi sarà la grande suggestione della corsa del Centenario. Ma Cannonball guarda dritto davanti a sé: «Per me Petacchi è solo uno dei rivali da battere per essere primo. Al Giro voglio ripetermi, magari vincere più di due tappe. Certamente quella di Firenze, perché arriva vicino a casa. Ma non ho intenzione di fermarmi: se starò bene, come l’anno scorso, voglio arrivare fino a Roma». Quanti sogni Intanto gioca in giardino con Guido e Gina, i due cani bulldog di Sciandri. E va avanti con quegli allenamenti un po’ stravaganti sulle «strade verdi» intorno a Vinci. Sarà per questo che ha pedalato forte anche sul pavé del Kemmel, alla Tre Giorni di La Panne. E che sogna di fare la Roubaix. Poco importa se ha perso un braccialetto lungo le mulattiere e gli tocca cambiare ogni volta i tubolari forati. C’è un chiosco che l’aspetta proprio in cima alla salita di Vinci. Una Coca-Cola e via: la bici, per Cannonball, è anche questo.

le tappe al Giro L’anno scorso Cavendish, al debutto nella corsa rosa, vinse due tappe: Catanzaro Lido e Cittadella

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le firme al Tour Nel 2008 sue anche quattro tappe al Tour de France: in tutto è già a quota 38 successi da professionista

Cavendish in sella alla sua Lambretta Ld 150

Sabato in edicola lo Speciale di SportWeek

Ivan Basso in copertina, vestito come un corridore di cent’anni fa. Così SportWeek, in edicola sabato con la Gazzetta, celebra il Giro d’Italia del Centenario. Dentro al giornale, tre interviste. Una allo stesso varesino, che torna al Giro dopo due anni e rivela emozioni e pensieri alla vigilia della corsa che vinse nel 2006, ma non solo. Basso parla anche dello stop forzato, conseguenza del suo coinvolgimento nell’Operacion Puerto, e di tutto quello che ne è seguito: amarezze, incomprensioni, dispiaceri. In parte da lui provocate, in parte da lui subìte. Le altre due interviste sono dedicate a due dei grandi rivali per la vittoria finale: Damiano Cunego e Gilberto Simoni. A seguire lo Speciale: tutte le tappe e le squadre che si giocheranno la maglia rosa.

RADIAZIONE IN VISTA

Pfannberger ancora positivo Christian Pfannberger ha perso il Giro e rischia la radiazione. L’austriaco della Katusha, 29 anni, è stato trovato positivo a un controllo a sorpresa effettuato dall’Uci a casa sua il 19 marzo. Risultò positivo all’Epo (e squalificato per due anni) già nel 2004, Aumenta quindi il sospetto sugli atleti austriaci, al centro dello scandalo del laboratorio Humanplasma di Vienna. Come Bernhard Kohl, 3˚ al Tour 2008 e positivo al Cera. Pfannberger era stato inserito dalla Katusha nella lista per il Giro, ma ieri il team di Andrei Tchmil l’ha sospeso, sostituendolo con il russo Alexander Serov. Contattata dalla Gazzetta, l’Uci si è rifiutata — in maniera molto ferma — di fornire qualsiasi informazione su questo caso.

LA DENUNCIA Qui posa con Guido e Gina, i due bulldog di Sciandri

Cavendish con il suo mentore Max Sciandri (al centro) e il connazionale Jonny Bellis FOTOSERVIZIO IPP/PIER MAULINI

Valverde porta Torri in tribunale Alejandro Valverde ha querelato il procuratore antidoping del Coni, Ettore Torri. Due le ipotesi di reato: aver «disobbedito alle autorità giudiziarie spagnole» e «aver falsificato documenti». Torri ha convocato per lunedì prossimo a Roma il ventinovenne spagnolo della Caisse d’Epargne per il coinvolgimento nell’inchiesta antidoping spagnola Operacion Puerto.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERGIO TACCHINI. LA STORIA CONTINUA.

TENNIS INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA sulla ribalta

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Serena sulla terra Crollo della potenza di Rino Tommasi

La sconfitta di Serena Williams è stato un brutto colpo per il torneo per una semplice ragione. Perché rinforza l’opinione, diffusa ma sbagliata, che certi

tennisti considerino il nostro torneo soltanto una tappa di avvicinamento al Roland Garros.. In realtà Serena non ha quasi mai giocato particolarmente bene a Roma dove comunque ha vinto sette anni fa battendo Jennifer Capriati in

semifinale e Justine Henin in finale. Nelle altre nove partecipazioni (la prima nel 1998 quando aveva 17 anni) solo in due occasioni è andata oltre i quarti di finale. In tutto un bilancio di 20 vittorie e 7 sconfitte, modesto per una campionessa del suo calibro ma non molto diverso da quello da lei realizzato al Roland Garros dove vanta comunque una vittoria. Il problema di fondo è che Serena gioca malvolentieri e meno bene sulla terra

battuta dove perde il 20 per cento della sua potenza e paga la sua relativa mobilità. Inoltre non si può dimenticare che Patty Schnyder l’aveva già battuta proprio qui al Foro Italico nel 2005. In quella occasione l’incontro si era deciso al tie-break del terzo set, l’altra sera il terzo set è stato una formalità perché Serena aveva speso tutto. La Schnyder è comunque una delle tenniste meglio attrezzate tecnicamente e tatticamente.

w w w. s e r g i o t a c c h i n i . c o m

PER MINACCE

Il padre della Dokic è agli arresti

Le grandi sconfitte: Serena Williams e Ana Ivanovic GRAFFITI PRESS

La polizia serba ha messo agli arresti domiciliari Damir Dokic, padre di Jelena, con l’accusa di aver minacciato di morte l’ambasciatrice australiana a Belgrado, Claire Birgin. Secondo Damir Dokic l’intervista della figlia a un giornale australiano, sugli abusi fisici subìti, farebbe parte «di una strategia di attacchi continui».

Safina, tutto il peso del primato La numero uno a fatica sulla Zheng: «In allenamento sono aggressiva, poi in campo divento un’altra persona» VINCENZO MARTUCCI ROMA d Crolla Serena Wil-

liams, che s’impantana nella palude rossa di martedì notte e nel talento di Patty Schnyder, poi disintegrata, col sole e i campi veloci del mattino, dalla potente Kaia Kanepi (l’estone guidata da Luca Appino). Da 4-0 a 4-6 del terzo set, Ana Ivanovic paga il black-out di concentrazione con l’eliminazione dal torneo, contro Agnieszka Radwanska, il difensore polacco che, poche ore prima, si fa rimontare da 5-0 a 5-5, e salva anche un match point alla franco-iraniana Rezai. La più in forma del momento, Svetlana Kuznetsova, ridà coraggio alla Pennetta sul 6-3 3-3, cui cede un set di speranza, prima del 6-0 decisivo. E la numero 1 del mondo e degli Internazionali Bnl d’Italia, Dinara Safina, si salva dal supplizio cinese della mina vagante Zheng, accelerando da 2-5 al terzo set. Eppure il tennis donne non si sorprende: perché è imponderabile; perché Roma rimarrà in Purgatorio fino al 2010 quando si sposterà una settimana prima del Roland Garros come «combined event» (donne e uomini insieme per 10 giorni); perché l’anno scorso andò anche peggio, con 2 semifinali maschili e una femminile saltate per rinuncia, e i sanguinosi forfeit di Serena e Sharapova.

s BATTUTA

S La cinese Zhang Jie 25 anni, n. 17, ha messo paura a Dinara Safina

ni, numero 8 del mondo), già stella juniores 2005. «Sì, ma anche lei non ha tante variazioni. E da poco è migliorata di testa, prima era una che sclerava», sottolinea Flavia. Prima, quando? «Ho fatto in tempo a giocarci contro, a 16 anni, e già picchiava forte e bene di rovescio e dritto, gran fisico (alta 1.80, pesa 60 chili), agile e potente, sta migliorando al servizio», suggerisce Adriana Serra Zanetti, oggi telecronista. «Vika» non è un fenomeno, ma è l’ultimo prototipo atletico e d’applicazione del tennis donne: a gennaio, a Melbourne, ha

graziato Serena Williams solo per un colpo di sole, ad aprile, a Miami, s’è vendicata dominandola 6-3 6-1 in finale. Vika, per molti, sarà la prossima numero 1 di regolarità premiata dal computer Sony Ericsson. Ruggito Prima, del sorpasso, però, la Azarenka dovrà attendere un calo della regina, Dinara Safina che, sotto 5-2 al terzo set, demolisce una racchetta, come da abitudine familiare (il fratello, Marat Safin), ma così si carica e resuscita: «Non dovevo trovarmi in quella situazione, sono ancora arrab-

biata con me stessa. Ma è anche vero che, dal 2-5 al 6-5, non le ho fatto quasi toccar palla. E questo è importante. Però poi sono tornata ad essere troppo passiva, e non ho fatto il mio gioco». La pressione del fresco primato in classifica è pesante: «In allenamento sono aggressiva, poi in campo ho un cambiamento a 360 gradi, come tennis e come persona. E’ frustrante e anche triste. Però, almeno sul match point, su quella risposta vincente di dritto, ho colpito la palla come dico io». Povera formichina Zheng.

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Le tenniste dell’Est Europa approdate ai quarti di Roma (è un record assoluto per il torneo)

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Dinara Safina, 23 anni, è numero 1 al mondo dal 20 aprile AFP

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L’età della bielorussa Victoria Azarenka (nata nel luglio 1989), la più giovane rimasta in gara a Roma

ADDIO ITALIANE FLAVIA LOTTA, MA E’ ELIMINATA DALLA RUSSA KUZNETSOVA

Pennetta crolla al 3 «Ho perso contro la Nadal delle donne» o

no dice che finalmente Flavia Pennetta ha strappato un set, lottando col coltello fra i denti e salvando 6 palle break, alla virtuale numero uno del mondo, Svetlana Kuznetsova, «un Nadal al femminile» che le era appena «passata sopra», usan-

I NUMERI

Gli anni trascorsi dall’ultima vittoria al Foro della numero 1 del mondo (fu Martina Hingis nel 1998)

Monotonia Solo 2000 spettatori sostengono l’ultima italiana in gara sul Centrale. Perché, diciamolo, il tennis donne è tutto un po’ uguale. «Giochiamo allo stesso modo, picchiando forte la palla», ammette la Pennetta. Il futuro è la bielorussa di casa a Scottsdale (Arizona, Usa), Victoria Azarenka (19 an-

ROMA dIl bicchiere mezzo pie-

w LA GUIDA

do le sue parole, nelle semifinali di Fed Cup. Il bicchiere mezzo vuoto dice che la più credibile tennista italiana in assoluto (uomini compresi) ancora non sa cambiar ritmo e direzione, con effetti e palle corte. E, giocando sempre in forcing, paga dazio contro le più forti, anche

quando s’ingarbugliano un po’. «Avevo le vesciche ai piedi, ma con lei e con tutte le prime, devi essere sempre al 100% e sperare che loro non lo siano».

Flavia Pennetta, 27 anni, n. 14 al mondo, 6 tornei vinti in carriera INSIDEFOTO

Una smorzata La seconda di battuta di Flavia è attaccabilissima dalla picchiatrice russa: «So-

prattutto ho avuto appena il 50% con la prima, e avrei dovuto andare di più a rete per stimolare il passante». La prima smorzata, bellissima, di rovescio, sul 3-6 5-3, scardina finalmente il micidiale dritto della Kuznetsova, le strappa il 6-3 della speranza. «A Castellaneta, contro la Schiavone, era andata fuori di testa per il pubblico». Morale: «Ho bisogno di giocare contro le più forti. Prima, mi capitava di strafare. E devo migliorare la fiducia in me stessa». Magari la prossima volta, nel riscaldamento, non dirà: «Dài, Kuzne, lasciami vincere». E lo farà. v.m.

Venus si salva Ivanovic fuori Bene la Jankovic Internazionali Bnl d’Italia (1.500.000 euro, terra rossa) Ottavi: Jankovic (Ser) b. Bondarenko (Ucr) 6-1 1-0 abb.; Azarenka (Bie) b. Wozniacki (Dan) 6-2 6-2; Kuznetsova (Rus) b. PENNETTA 6-3 3-6 6-0; Radwanska (Pol) b. Ivanovic (Ser) 6-1 3-6 6-4; Kanepi (Est) b. Schnyder (Svi) 6-3 6-0; Martinez (Spa) b. Petrova (Rus) 6-4 6-7 (5) 6-4; Safina (Rus) b. Zheng Jie (Cina) 5-7 6-1 7-6 (3); V. Williams (Usa) b. Chakvetadze (Rus) 6-0 6-7 (8) 6-4. Secondo turno: Schnyder b. S. Williams (Usa) 6-2 2-6 6-1. OGGI, ore 13. Campo Pietrangeli: Kuznetsova (Rus) c. Jankovic (Ser), a seguire Azarenka (Bie) c. Kanepi (Est); Safina (Rus) c. Martinez Sanchez (Spa). Ore 20.30: A. Radwanska (Pol) c. V. Williams (Usa). Campo 1: Doppi. IN TV Diretta Eurosport e SuperTennis. BRAVO FOGNINI All’Estoril (Por, 450mila e, terra) Fognini passa il primo turno battendo Gaudio, campione del Roland Garros 2004 ma ora n. 400. Uomini, secondo turno: Hernandez (Spa) b. Ferrer (Spa) 6-2 6-4; Davydenko (Rus) b. Ferrero (Spa) 7-5 6-2; Fish (Usa) b. Navarro (Spa) 2-6 6-1 6-4; Capdeville (Cile) b. Gonzalez (Arg) 2-6 6-2 6-3; Davydenko (Rus) b. Golubev (Rus) 7-5 6-2; primo turno: Blake (Usa) b. Gil (Por) 5-7 6-4 6-2; FOGNINI b. Gaudio (Arg) 6-3 6-4. Donne (147.145 e), secondo turno: Groth (Slk) b. Benesova (Cec) 7-5 6-4; Lisicki (Ger) b. Bovina (Rus) 6-4 7-5; Groenefeld (Ger) b. Barrois (Ger) 6-4 6-4; Cirstea (Rom) b. Ani (Est) 7-5 6-2; Peer (Isr) b. Strycova (Cec) 6-4 6-1; Wickmayer (Bel) b. Govortsova (Bie) 0-6 6-2 6-2; Kirilenko (Rus) b. Salerni (Arg) 6-3 6-0; Makarova (Rus) b. Czink (Ung) 5-7 7-5 7-5. CHE CIPOLLA A Belgrado (Ser, 450mila e, terra) Flavio Cipolla torna in campo dopo la sospensione del giorno prima per oscurità e batte il cipriota Baghdatis. Primo turno: Mayer (Arg) b. Odesnik (Usa) 6-3 6-2; Dabul (Arg) b. Massu (Cile) 6-2 6-1; CIPOLLA b. Baghdatis (Cip) 1-6 6-3 6-1. Secondo turno: Kubot (Pol) b. Andreev (Rus) 3-2 rit.; Vliegen (Bel) b. C. Rochus (Bel) 3-6 6-4 6-3; Troicki (Ser) b. Granollers (Spa) 6-3 6-4; Djokovic (Ser) b. Tipsarevic (Ser) 6-2 4-6 6-0. UOMINI TEDESCHI A Monaco (Ger, 450mila e, terra), secondo turno: Mathieu (Fra) b. Gremelmayr (Ger) 6-1 6-4; Youzhny (Rus) b. Almagro (Spa) 7-6 (2) 6-4; Cilic (Cro) b. Kohlschreiber (Ger) 6-0 6-4; Chardy (Fra) b. Kiefer (Ger) 6-4 7-6 (8).

GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ELEZIONI CONI

fIeri a Roma rinnovate le cariche per guidare il prossimo quadriennio dello sport italiano

Petrucci confermato Squadra omogenea Il presidente eletto per il quarto mandato: battuto Chimenti 55-24 Il suo impegno: «Autofinanziamento, scuola, lotta al doping»

y l’analisi

Promossi pure Arese e Di Rocco

Presidenza Giovanni Petrucci 55 voti (eletto) Franco Chimenti 24 voti Tecnici Eddy Ottoz 57 voti (eletto) Andrea Cipressa 17 voti Cosimo D'Ambrosio 4 voti Atleti Antonio Rossi 26 voti (eletto) Giovanna Trillini 22 voti (eletta) Orazio Arancio (19 voti) Alessio Boggiatto 9 voti

La nuova giunta del Coni eletta ieri a Roma. Da sinistra: Eddy Ottoz, Giovanna Trillini, Antonio Rossi, Ottavio Cinquanta, Giovanni Malagò, Francesco Ricci Bitti, Mario Pescante, Franco Arese, Riccardo Agabio, il presidente riconfermato Gianni Petrucci, Michele Barbone, Manuela Di Centa, Luca Pancalli, Franco Carraro, Raffaele Pagnozzi, Giancarlo Abete, Carlo Magri, Masimo Achini, Renato Di Rocco, Marcello Marchioni MEZZELANI-GMT MAURIZIO GALDI VALERIO PICCIONI ROMA dGianni Petrucci fa poker. Per la quarta volta vince le elezioni per la presidenza del Coni e guadagna altri quattro anni nell’ufficio più importante del palazzo H. Nel 2013, alla scadenza del quarto mandato, avrà accumulato 14 anni di comando: soltanto Giulio Onesti, il presidente che ebbe a che fare con lui, giovane impiegato, sindacalista Cisl nell’Ente nei primi anni 70, andò oltre, governando per quasi 32 anni. Vince con un bel margine, prende il 69.62 per cento dei voti, ma lo sfidante, il presidente Federgolf, Franco Chimenti, non è schiacciato: arriva a 24 preferenze.

Fioretto e sciabola Alla fine della lunga maratona partita a settembre 2008, in pedana lo sfidante è più prudente dello sfidato. Chimenti dice che «bisogna rinnovare ma il Coni ha lavorato bene, pure se è una struttura antica e austera, probabilmente vetusta». Parla dei tre consigli nazionali in un anno, «durata media due ore», per denunciare la mancanza di collegialità, aggiunge il dato delle

Chimenti prima del voto: «C’è «mancanza di collegialità». Petrucci (14 anni al comando nel 2013): «Ma dove vivi?» LA CURIOSITA’

La moglie: grazie con una rosa «Sono contenta per lui e sono contenta che sia presidente per un altro quadriennio». Raffaella, moglie di Gianni Petrucci arriva subito dopo la proclamazione da parte del presidente dell’Assemblea, Franco Carraro. Porta una rosa, è andata a comprarla al fioraio del Foro Italico, un omaggio dalla moglie. Petrucci in conferenza ringrazia proprio la famiglia e la Madonna: «È maggio, il mese Mariano, importante per chi crede».

2200 «delibere senza opposizione», ma la sua è anche una nota autocritica visto che in Giunta c’era pure lui. Petrucci va giù duro, cita George Bernard Shaw per dire che «una vita trascorsa a commettere errori è più dignitosa di una in cui si parla senza fare niente». E poi rivolto a Chimenti: «Discussioni sul risultato olimpico? Ma dove vivi, Franco? Le analisi si fanno nelle federazioni». Tre priorità Votano tutti, 79 su 79. Al consenso numero 40 Petrucci taglia il traguardo del quorum, sul bavero della giacca la rosa della moglie Raffaella. Poi la conferenza stampa. Le tre priorità: «Autofinanziamento, scuola, lotta al doping». E al proposito la promessa di un vertice sul caso ciclismo. «Dobbiamo fare tutto quello che possiamo fare». Chimenti non pare prendersela troppo: «Battersi contro chi sta in carica non è facile». C’è anche una battuta di Petrucci che fa discutere: «Vincere è importante, poi c’è pure chi ti dice "hai vinto contro una squadretta". Ma l’importante è vincere». Il presidente chiarisce che la squadretta non era quella di Chimenti. Ma lo sfidante sotto-

LA VECCHIA GIUNTA

LA NUOVA GIUNTA

Barelli e Chimenti perdono il posto

Malagò, il ritorno Entra pure Abete

La Giunta uscente aveva tra i suoi componenti (oltre i membri Cio e il presidente del Comitato paralimpico Pancalli, vicepresidente) 14 membri eletti: il presidente Petrucci, Agabio (ginnastica) vicepresidente vicario, Magri (pallavolo), Barelli (nuoto), Chimenti (golf), Sesti (motociclismo), i dirigenti Pigozzi e Melai, gli atleti Rossi e Mornati, il tecnico Ottoz, Marchioni e Barbone per il territorio, Barbaro per gli enti di promozione.

La nuova Giunta (oltre i membri Cio e il presidente del Comitato paralimpico Pancalli, vicepresidente) è composta dal presidente Petrucci, Agabio (ginnastica) vicepresidente vicario, Abete (calcio), Arese (atletica), Di Rocco (ciclismo), Magri (pallavolo), i dirigenti Di Centa e Malagò, gli atleti Rossi e Trillini, il tecnico Ottoz, Marchioni e Barbone per il territorio, Achini per gli Enti di promozione. Confermato Pagnozzi segretario generale.

Paolo Barelli, 54 anni LAPRESSE

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linea: «Sono 24 persone, non una squadretta». Intromissione Più duro, più amareggiato, Paolo Barelli, il presidente Federnuoto, candidato mancato: «La crisi è profonda, se poi si vuol dipingere tutto rose e fiori...Non può esserci sempre lo Stato a risolvere tutto con 470 milioni di euro». E sul suo ritiro: «Io sono uno sportivo. Certo se qualcuno ti tira fuori dalla vasca prima che arrivi...C’è stata qualche intromissione, l’avete pure scritto». Tocca alla Giunta Carraro, che presiede il conclave, scoraggia le dichiarazioni di voto. Fra i presidenti il pallavolista Magri trova l’ultimo posto, schiacciando col fiatone e s’arrabbia per un pallone alzato male: «Mi avete lasciato solo!», strilla con Pagnozzi. Aracu, primo battuto, in volata, non polemizza: «Partita leale, c’è stata una cordata che ha vinto e una che ha perso». Ultimo atto: la prima riunione di Giunta. Pronostici rispettati: Pagnozzi confermato segretario generale, Agabio e Pancalli vice presidenti. Alle 14 nasce il Petrucci 4.

Dirigenti Giancarlo Abete 47 voti (eletto) Riccardo Agabio 45 voti (eletto) Francesco Arese 41 voti (eletto) Renato Di Rocco 40 voti (eletto) Carlo Magri 29 voti (eletto) Manuela Di Centa 26 voti (eletta come prima dei non presidenti) Giovanni Malagò 23 voti (eletto come secondo dei non presidenti) Sabatino Aracu 25 voti Alberto Miglietta 20 voti Giovanni Morzenti 14 voti Fabio Pigozzi 14 voti Giorgio Scarso 13 voti Lucio Felicita 9 voti Ugo Claudio Matteoli 9 voti Paolo Sesti 4 voti Gaetano Coppi 2 voti Enti di Promozione Sportiva Massimo Achini 37 voti (eletto) Leonardo Coiana 23 voti Claudio Barbaro 18 voti Comitati Regionali Marcello Marchioni 41 voti (eletto) Vincenzo Massimo Costa 36 voti Comitati Provinciali Michele Barbone 49 voti (eletto) Riccardo Viola 24 voti Massimo Tito Taiti 3 voti

Giovanni Malagò, 50 anni EIDON

di RUGGIERO PALOMBO

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Vittoria netta, non schiacciante Ora che i giochi sono fatti, possiamo anche dare i numeri: 55 voti a Petrucci, 4 a Chimenti, 20 grandi elettori che si avvalgono della facoltà di non rispondere. Questo diceva il sondaggio «vietato» della Gazzetta. Che si rispecchia fedelmente nel risultato dell’urna (55 Petrucci, 24 Chimenti) anche se è bene chiarire che più d’uno dei grandi elettori silenti (tre esempi, i membri Cio Carraro, Pescante e Di Centa) ha certo votato Petrucci. Il che vuol dire che qualcuno dei 55 che avevano detto Petrucci alla Gazzetta ha poi votato Chimenti. D’altra parte, alla cenaconvention di martedì sera al Parco dei Principi i grandi elettori di Petrucci erano addirittura 62... Vittoria netta, non «schiacciante» come la definisce il presidente del Coni. Chimenti incassa quasi un terzo dei voti, segno che in seno al Consiglio Nazionale serpeggia un dissenso di una qualche consistenza: se il numero uno del Golf non fosse stato così imprudente (o ingenuo) da raccontare per tanti mesi (e fino a martedì pomeriggio) di avere la vittoria in pugno, il suo lo si potrebbe anche considerare un risultato di tutto rispetto. Dove l’affermazione di Petrucci diventa invece davvero schiacciante è nel risultato di Giunta, segno che il grande tessitore Pagnozzi ha lavorato bene. Nuovi sette dei tredici membri eletti: entrano Abete, Arese, Di Rocco Gianni Petrucci, romano, 63 (calcio, atletica e ciclismo, tre anni, quarto mandato GMT superpotenze), Malagò, Achini, Manuela Di Centa («travasata» da membro Cio in scadenza) e Giovanna Trillini, tutti elementi del «blocco Petrucci», incluso il principe dell’Aniene (un po’ transfuga). Escono Chimenti, Barelli, Melai, Pigozzi, Barbaro, Mornati e Sesti, escluso quest’ultimo tutti, chi prima, chi dopo e chi sempre, da considerare quali opposizione. Ora Petrucci può avvalersi di una Giunta a lui interamente omogenea, anche in quel Magri (pallavolo) che ieri era molto arrabbiato per avere rimediato una riconferma sul filo di lana (29 voti contro i 25 di Aracu) più legata, secondo lui, a meriti propri che non a un gioco di squadra che certo è mancato anche per Malagò, promosso in quota dirigenti con l’«umiliazione» di soli 23 voti contro i 27 della Di Centa. Una Giunta politicamente (Pdl) più leggera: escono un deputato e un senatore (Barbaro e Barelli), fallisce l’ingresso un altro deputato (Aracu), ne restano in pista solo due, Mario Pescante e la Di Centa assai cara a Gianni Letta. Per l’autonomia dello sport, e fino a nuove elezioni che si preannunciano fin d’ora memorabili visto che Petrucci nel 2013 dovrà giocoforza passare la mano, una buona notizia.

CLIC

E’ la seconda percentuale più alta per il presidente

Gianni Petrucci è stato eletto con il 69,62 per cento dei voti. Meglio della prima volta il 20 gennaio 1999 quando ottenne il 65,85 per cento, ma contro di lui correvano due candidati: Checcoli e Grandi. Nel 2001 e nel 2005 le cose andarono meglio: 81,8 nel 2001, ma i candidati erano sei e l’assemblea dei votanti era di 215 voti; 92 per cento nel 2005, ma correva da solo. Nella storia del Coni battagliata fu la vittoria di Gattai su Nebiolo (66,66 per cento). Prima c’era stata l’era Onesti e quella Carraro sempre contraddistinta da plebisciti. Pescante divenne presidente contro Gattai nel 1993 con il 71,47 per cento e il quadriennio successivo ebbe il 95,43 per cento.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

fAl Royal Park I Roveri di Torino

GOLF

Daly, sarà cattivo ma vuole risorgere L’americano ha alle spalle 4 divorzi, diversi giorni di galera, ma anche vittorie importanti: «Il percorso? Molto bello...»

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DAL NOSTRO INVIATO

FEDERICA COCCHI TORINO dPantaloni a scacchi

gialli e neri che solo lui è in grado di sfoggiare. Anche perché, chi avrebbe mai il coraggio di dirgli qualcosa? John Daly, il cattivo del green, che ha collezionato giorni di galera, quattro divorzi, risse e squalifiche ma anche l’USPGA nel ’91 e l’Open nel ’95 è tra i protagonisti del Bmw Italian Open, la tappa italiana dello European Tour che, dopo il prologo di ieri con la Pro-Am, parte ufficialmente oggi al Royal Park di Torino. In forma Daly sta scontando una squalifica di sei mesi dal circuito americano per una serie di bravate tra cui un arresto per ubriachezza, aver colpito una palla poggiandola sul collo di una bottiglia di birra in una Pro-am e aver rilasciato interviste a torso nudo. Ma forse «the wild thing» come viene soprannominato, ha deciso di cambiare rotta per ricominciare a vincere. Non solo per la gloria ma soprattutto per evitare la bancarotta. La settimana scorsa a Girona,

Daly si è presentato con oltre 20 chili di meno dopo aver raggiunto anche quota 120. Cibo e birra sono ancora suoi fedeli compagni di vita ma un’operazione chirurgica, per la precisione un bendaggio gastrico, gli ha consentito di perdere 25 chili in 11 settimane. «Palestra? No grazie — ha comunque specificato Daly —. La scienza è geniale, posso perdere peso e non fare nemmeno fatica...».

I NUMERI

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I giocatori impegnati Da oggi a domenica impegnati 156 giocatori, sei dei quali sono dilettanti

Entusiasta Il campione statunitense aveva già giocato l’Open d’Italia l’anno scorso a Tolcinasco e ieri al Royal Park I Roveri di Torino ha trovato un ottimo percorso: «Uno dei migliori in cui abbia giocato in Europa, è una specie di... esame di golf. Le ultime buche sono le più difficili. I rough sono più profondi e i green più piccoli rispetto alla settimana scorsa, un test davvero duro». Non sa ancora quando potrà tornare sui green americani: «Non mi hanno ancora fatto sapere nulla sulla scadenza della squalifica — ha detto ancora — ma giocherò diverse tappe del Tour europeo, perché sento di migliorare ogni giorno di più».

P John Daly, 43 anni, ha vinto l’Us Pga nel 1991 e il British Open 1995

BALLESTEROS STA GUARENDO

IL PROLOGO PRESENTI MASSARO E DE LUCA

Gli juventini disertano TORINO dCinquanta team han-

no occupato ieri il campo del Royal Park partecipando alla pro-am Fondiaria Sai - Sda Express Courier, torneo a squadre formate da un professionista e tre dilettanti, da sempre occasione per vedere in campo nomi noti di sport, imprenditoria e spettacolo. Non sono arrivati Del Piero, Nedved e Camoranesi, precettati dalla Juventus,

BASKET

scatta il Bmw Italian Open

ma si sono visti, tra gli altri, Daniele Massaro e i giornalisti tv Massimo De Luca e Alessandro Bonan. Sono scesi in campo anche sei degli italiani più quotati - i fratelli Molinari, Rocca, Canonica, Tadini e Colombo - ma il migliore è stato Marcello Santi, ex giocatore che non concorre per l’Open: con la sua squadra ha segnato 53 colpi. c.d.

Severiano Ballesteros è «recuperato al 90%» dopo le quattro operazioni per combattere un tumore al cervello. È lo stesso ex campione spagnolo ad affermarlo in un’intervista ad «As»: «Sto anche riprendendo in mano le mazze da golf». (AP)

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Si parte questa mattina

Inizia stamattina (ingresso libero per tutti i 4 giorni di gare) con il primo giro il Bmw Italian Open, torneo dell’European Tour sul percorso del Royal Park I Roveri di Torino.

Il percorso La gara si gioca sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Il taglio dopo 36 buche salverà i primi 65 classificati, i pari merito al 65˚ posto e gli amateur che rientreranno nel punteggio di qualifica. Francesco Molinari partirà alle 13.15 dalla buca 1 insieme a John Daly e Alvaro Quiros, Alessandro Tadini alle 13.35. Costantino Rocca inizierà alle 7.55 al tee della 10, subito dopo Edoardo Molinari, alle 8.05.

In tv Oggi su Sky Sport 3 e Sky Sport HD1 dalle 15.30 alle 18.30 e su Sky Sport 16:9 dalle 16

SERIE A ALLE 20.30 SI GIOCA LA 29A GIORNATA

Fortitudo e Rieti volata salvezza d Dopo la sosta per le Final Four di Eurolega, stasera torna il campionato, con la penultima giornata di serie A. Ancora molti i verdetti da emettere, anche in coda, dove Fortitudo e Rieti lottano per non accompagnare Udine in LegaDue (lo scontro diretto favorisce i laziali). Quasi certe le 8 ai playoff, con Cantù (che ospita Pesaro) e Biella che hanno 4 punti di vantaggio sulle none.

Avellino-Roma Arbitri: Lamonica, Duranti, Seghetti. Pronostico: Roma +5. (l.z.) Air senza l’infortunato Tusek e con Warren separato in casa, ricomparso lunedì. Anche Slay (polso) e Williams (caviglia) non dovrebbero esserci. Roma al completo. Biella-Milano (Sky Sport 3) Arbitri: Facchini, Chiari, Filippini. Pronostico: Milano +2. (g.p.) Angelico al completo. AJ sempre senza Sow e Beard. Cantù-Pesaro Arbitri: Tola, D’Este, Barni. Pronostico: Cantù +5. (p.t.-cam.cat.) Ngc e Scavo al completo. Treviso-Teramo Arbitri: Paternicò, Sabetta, Ursi. Pronostico: Treviso +1. (a.m.) Nella Benetton esordio di Stefansson e Kalampokis. Nicevic alla prima con passaporto italiano; per Lorbek (polpaccio) stagione finita. Tercas al completo.

Montegranaro-Virtus Bologna Arbitri: Cerebuch, Lo Guzzo, Begnis. Pronostico: Virtus +2. (u.f.) Campionato finito per Vasileiadis (distrazione al polpaccio più grave del previsto). Virtus al completo, Boykins è rientrato dal permesso americano e sarà in campo. Siena-Udine Arbitri: Giansanti, Tullio, Gori. Pronostico: Siena +15. (m.b.) Udine sempre priva di Anderson e Romero. Siena recuperato Finley (caviglia), Fuori Lechthaler (ginocchio) nell’allenamento della vigilia. Rieti-Ferrara Arbitri: Cicoria, Pozzana, Capurro. Pronostico: Rieti +1. (a.pit-r.c.) Rieti recupera Hubalek. Ferrara recupera Jamison. Fortitudo Bologna-Caserta Arbitri: Sahin, Mattioli, Martolini Pronostico: Fortitudo +2. (l.b.) Bologna al completo, anche Fucka ha recuperato. Strawberry si è operato negli Usa al menisco infortunato: ne avrà per tre mesi. Eldo al completo. Partiti anche Frosini e Di Bella, rimasti a riposo mercoledì sera, e Brkic, che si era fermato in allenamento. Classifica Siena 54; Roma, Teramo 36; Virtus Bologna, Milano 34; Treviso 32; Cantù, Biella 28; Pesaro, Ferrara, Avellino 24; Caserta, Montegranaro 22; Rieti*, Fortitudo Bologna 18; Udine 12. Le prime otto ai playoff, le ultime due in LegaDue. *: due punti di penalizzazione.

taccuino FINALE DONNE, GARA-3

NAZIONALE DONNE

Taranto cerca il 2-1 contro Venezia

A Giulianova primo raduno pre Europeo

Stasera (ore 20.30, RaiSport Più), si gioca gara-3 della finale scudetto donne. Taranto, dopo la vittoria di martedì che le è valso l’1-1 nella serie al meglio delle 5, ospita nuovamente Venezia. Gara-1, Venezia-Taranto 74-62; gara-2, Taranto-Venezia 56-52; gara-3, stasera; gara-4, 10 maggio a Venezia; eventuale gara-5, 13 maggio a Taranto.

Da oggi a Giulianova (Teramo) la Nazionale del ct Ticchi inizia il cammino verso l’Europeo di Lettonia, al via il 7 giugno. Ticchi, per concedere alle giocatrici impegnate nei playoff qualche giorno di riposo, ha predisposto un raduno a due tempi: dal 7 al 15 maggio, con 16 atlete che non hanno preso parte ai playoff, mentre dal 17 maggio, si aggregheranno le altre di Schio, Venezia, Faenza e Taranto,

GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

BASKET NBA

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fJames, miglior giocatore Nba del 2008-09 da ragazzino venne a giocare in Italia dHa ricevuto il titolo di mvp dalle mani del commissioner Stern, ringraziato il pubblico con quattro brevi parole, dicendo che aveva fretta di iniziare a giocare. LeBron James ha poi segnato 16 punti nel primo quarto, chiudendo con 34 (24a volta in carriera oltre i 30 punti nei playoff) ,10 rimbalzi e 4 recuperi nella vittoria di Cleveland su Atlanta in gara-1 di semifinale Est (al meglio delle 7). «Incredibile quanto eravamo

PLAYOFF SEMIFINALI DI CONFERENCE

Cavs facile con Atlanta Denver, 2-0 su Dallas

carichi e pronti, nonostante il lungo stop (i Cavs erano fermi dal 26 aprile, giorno del 4-0 con Detroit, ndr.) _ spiegava poi il Prescelto — Siamo ripartiti dallo stesso punto in cui ci eravamo fermati con i Pistons». Cleveland è 5-0 nella postseason e pare destinata a un facile cammino anche contro gli Hawks. Denver va 2-0 con Dallas grazie a Carmelo Anthony, che segna 15 dei suoi 25 punti nel quarto periodo. I Nuggets, do-

po 7 gare, hanno il margine di vittoria più ampio nella storia dei playoff, 21 punti a gara. Est: Cleveland-Atlanta 99-72 (James 34, M.Williams 21, West 13; J.Smith 22, Bibby 19, J.Johnson 11), serie 1-0, gara-2 stanotte, ore 2, Sky Sport 2); Boston-Orlando 0-1 (ieri notte gara-2). Ovest: Denver-Dallas 117-105 (Anthony, Nene 25, Jr Smith 21; Nowitzki 35, Terry 21, Wright 10), serie 2-0, gara-3 domani notte a Dallas. LA Lakers-Houston 0-1 (ieri notte gara-2).

Quando LeBron passò da Varese A 15 anni venne in Italia per un torneo. La famiglia che lo ospitò: «Timido, ma sfondò due mensole» LUCA BIANCHIN [email protected]

dBobby Kortsen l’aveva detto. «Il numero 32 ha quattordici anni e mezzo, da noi fa il sesto uomo ma può diventare un giocatore Nba. Si chiama LeBron, tutto attaccato». Bobby Kortsen è il coach di una selezione dei migliori giocatori liceali dell’Ohio e nel 2000 arrivò in Italia. A Varese organizzavano il «Rizzi», un torneo giovanile con tante squadre europee e una americana, il Team Ohio: alti, fisici e con una guardia fortissima, un certo Chris Quinn. Gli altri impressionavano meno, ma un paio non sembravano male: J.J. Sullinger, l’unico che schiacciava dopo essersi fatto passare la palla sotto la maglietta, e LeBron James.

LeBron James, 24 anni, con alle spalle il trofeo di mvp Nba 2009 AP

LeBron col 32 Nove anni dopo si può dire: LeBron James è diventato un giocatore Nba, il più forte. A Cleveland ha appena ricevuto il trofeo di mvp davanti a 20mila spettatori che indossavano una maglietta con la scritta «witness», testimone dell’evento, e quella di Bobby Kortsen sembra una storiella. Invece è tutto vero: nel 2000 LeBron giocò un torneo a Varese. Stefano Mancinelli, per dire, lo incontrò nei quarti: «Fortitudo-Team Ohio, certo. La partita la ricordo ma LeBron James no. Quello forte era Quinn, che oggi gioca qualche minuto nei Miami Heat». Coach Kortsen conferma: «LeBron aveva appena iniziato l’high

LeBron, a destra, con un compagno e la nonna del ragazzo che lo ospitò

Filippo Forni racconta: «Riuscì a usare il mio pc senza avere la password» E c’è chi giura di averlo stoppato school e aveva già vinto il titolo statale con St. Vincent-St. Mary’s. Era al suo primo viaggio fuori dagli Stati Uniti e giocava col 32: in finale ci aiutò a battere Milano3, una gran bella squadra, ma fu decisivo solo contro la Benetton nel girone. Mi incuriosì anche la famiglia che lo ospitava, si preoccupavano perché non mangiava». LeBron Hacker La famiglia era quella di Filippo Forni, iscritto al torneo con Borgomanero: come i compagni ospitò due ra-

Il Team Ohio, che vinse il Torneo Rizzi nel 2000. LeBron James è evidenziato dal cerchio. Alla sua destra, Chris Quinn, ora a Miami

gazzi del Team Ohio e LeBron James finì a casa sua. «Oggi ho smesso col basket ma ovviamente ricordo tutto. LeBron parlava pochissimo e chiudeva tutto in una valigia col lucchetto. Non mangiava con noi, non parlava, non usciva mai dalla camera. Quando è partito, ho controllato: si era seduto sopra due mensole sradicandole dal muro e in qualche modo aveva mandato delle mail dal mio computer. Non ho ancora capito come abbia fatto a trovare la password». La password resta un mistero, le chiamate intercontinentali no. «Probabilmente aveva nostalgia — dice Emilio Forni, papà di Filippo —. Di certo in quella settimana chiamò mezza America dal telefono di casa e nel resto del tempo palleggiava: si capiva che non gli im-

portava del mondo, per lui c’era solo il basket». LeBron stoppato Sui compagni però LeBron aveva già leadership. «Durante l’intervallo di un’altra partita scesero tutti in campo – racconta un altro ex giocatore di Borgomanero —. Erano in jeans e maglietta ma facevano cose incredibili: James e Sullinger sembravano dei marziani». Differenze: Sullinger adesso schiaccia per i Coca Cola Tigers nel campionato filippino, LeBron è appena diventato il più giovane mvp degli ultimi trent’anni. Anche per questo, a Borgomanero quel torneo del 2000 è già un po’ leggenda: «Uno di noi è ancora convinto di aver stoppato LeBron – raccontano — . Però, a dirla tutta, qui non ci crede nessuno».

NUOTO Il ritorno del fenomeno americano dopo la squalifica

Phelps, la velocità è una nuova missione Francesi, attenti STEFANO ARCOBELLI

dIl nuoto è la sua vita. A 23 anni, Micheal Phelps ha scoperto di non poterne fare a meno: per godersi la gloria di tempo ne avrà, in futuro. Senza più l’imbarazzante squalifica (scaduta martedì), per la notte del bong, colto in flagranza a fumare marijuana «con dei falsi amici, ora ho capito chi sono quelli veri», l’americano si prepara a rientrare in gara a Charlotte, e riprendere a scrivere un altro capitolo di storia del

nuoto: tra i Mondiali di Roma e i Giochi di Londra qualcosa di strano probabilmente accadrà con l’uomo che mise fine al regno trentennale di Mark Spitz. Nuova via Rispetto all’eroe di Monaco ’72, infatti, Phelps — pur avendo commesso errori e badato a sistemare gli affari tra un divertimento e l’altro — ha scoperto nella velocità un’attrazione fatale. Una scelta che arriva al momento giusto: adesso che a comandare

sono i muscolosi francesi dotati di supercostumi. Cosa c’è di meglio che provare a ri-spostare l’asse negli Usa, che dai tempi di Matt Biondi non raccoglie, a parte le incursioni di Gary Hall ed Ervin? C’è lo stile libero — dai 50 ai 200 — che stuzzica non poco l’americano, convintosi innanzi tutto a scendere di peso prima ancora che a cambiare tecnica. Phelps, un po’ come il bicampione del mondo Filippo Magnini, non vuol inseguire i francesi sul piano della potenza ma della leggerezza, prescindendo persino dall’effetto galleggiamento del body, visto come ha stravinto all’Olimpiade (cioè col pantaloncino). Nei 100 parte da un 47"51 assai chiaro. Duelli Poi ci sarebbe il delfino, specialità nella quale non vorrà certo perdere a Roma dal

serbo Cavic col quale ci sarà la sfida sul chi sarà il primo a scendere nei 100 sotto i 50". Per riuscirci, Phelps sta lavorando sulla presa, già in trazione dopo il tuffo rispetto ai 200 metri e avere frequenze più alte nonché potenti, non aggiunge di più l’allenatore Bob Bowman. Infine c’è la scommessa dei 100 dorso, specialità che gli è sempre piaciuta ma che finora ha dovuto sacrificare. Insomma, di spunti per tornare a sbaragliare in acqua ne avrà. Voglia di cloro «Quando mi sono svegliato la prima domenica di marzo, ho scoperto nel cuore di essere tornato come prima di Pechino, sì posso tornare a lavorare duramente nonostante tutto quanto è successo». La vera scommessa? E’ che Phelps ha tutto da perdere, ma nessuna intenzione di farlo...

BRASILE: CIELO 21"33

Barbosa da urlo: 2’08"44 a rana

Michael Phelps, 23 anni, 8 ori ai Giochi di Pechino, ha perso 9 chili AP

RIO DE JANEIRO — (m.can.) Ai trials brasiliani, Enrique Barbosa nuota i 200 rana col body Jaked prima in 2’08"65 e poi in 2’08"44, ora 2˚ tempo di sempre dietro il mondiale del nipponico Kitajima (2’07"51): scavalcato Hansen (Usa) 2’08"50. Cesar Cielo rompe il Jaked, torna all’Arena e nuota i 50 sl in 21"33, appena 3/100 peggio del suo oro olimpico di Pechino. Altri, N. Santos 21"74, Fratus 21"91; 1500 sl Arapiraca 15’15"24; 200 ra Cerdeira 2’10"28. Donne, 50 sl L. Barbosa 25"58, De Paula 25"66; 800 sl Kobrich 8’31"22.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PALLAVOLO

fStasera secondo appuntamento di finale: con un retroscena piuttosto insolito

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Marshall

MODELLA S

«Il mio nemico amatissimo» L’asso di Piacenza si sposerà a breve con una modellanotaio, fan di Trento: «Ma se non tifa per me la strozzo»

Cristina Moser, promessa sposa di Leonell Marshall, è una ragazza con molti interessi, oltre a quello scontato della pallavolo: ha fatto la modella, la giornalista televisiva, sta studiando per diventare notaio. E alle ultime elezioni era in lista con il Pd PANATO

Leo Marshall, 30 anni, è tornato a Piacenza quest’anno TARANTINI

Cristina però questa sera non si farà vedere al PalaBanca di Piacenza

MARIO SALVINI NICOLA BALDO

Il volley li ha fatti incontrare e ora un po’ li divide. Le nozze decise ben prima che Copra e Itas si trovassero in finale

dLa consolazione di occuparsi di pallavolo è anche che mentre tutta l’Italia parla di un divorzio, si può serenamente raccontare di un matrimonio. I diretti interessati a dire il vero non danno l’idea di essere granché entusiasti di mettere tutti al corrente dei loro piani. Ma in questi giorni di finali non se ne può fare a meno. Perché lui è Leo Marshall, schiacciatore della Copra Piacenza. E lei è Cristina Moser, davvero un bel personaggio: praticante notaio, modella, volto televisivo, impegnata in politica. Ma soprattutto trentina, e, almeno fino a poco tempo fa, gran tifosa dell’Itas. «Adesso non più, adesso tifa per me, se no l’ammazzo», assicura Leo, certificando così di essere davvero pronto al grande passo.

La storia I due si sono conosciu-

ti un paio di anni fa. Cristina era in tribuna al PalaTrento, Leo giocava già con Piacenza. A fine partita amici comuni li hanno presentati. E sono cominciati gli andirivieni in autostrada. Un problema che presto finalmente non avranno più. Quanto presto è un mistero, perché i futuri sposi si industriano nel depistaggio, dicendo che la data non è ancora stata fissata. «Non avevamo immaginato di ritrovarci in questa situazione — dice Cristina — quando abbiamo deciso non abbiamo pensato a una finale Piacenza-Trento». Eppure le pubblicazioni sono uscite proprio poco prima che cominciasse gara-1. «Ma non è certo stata una cosa voluta. Il nostro matrimonio non c’entra nulla con tutto questo, riguarda solo la nostra vita personale», continua la futura sposa. Stando al «Maresciallo» non sarebbe certo nemmeno che il matrimonio sarà davvero a Trento.

«A Cuba non c’è questa tradizione di doversi sposare nella città di lei». La politica Si capisce quindi che con queste cortine fumogene non è il caso di indagare oltre. Così di Cristina si sa che ha partecipato ad alcune trasmissioni di Tca, un’emittente locale e che ha da poco vinto un’importante borsa di studio. Alle elezioni amministrative che domenica hanno confermato il centro sinistra alla guida della città ha raccolto 150 preferenze, proprio nella lista del sindaco Andreatta. Non abbastanza per essere eletta. «Diciamo che se uno viene da dove

vengo io è difficile essere d’accordo con lei — precisa Marshall — La verità è che di politica non voglio più sapere niente. A Cuba tutto è politica. Se aveste sentito certi discorsi che ci facevano in Nazionale quando dovevamo incontrare gli Usa anche voi non vorreste più sentirne parlare. Però quando sarò italiano voterò per lei». E ci mancherebbe, se Cristina si è convertita dall’Itas alla Copra, garantire che per Leo nell’urna non ci sarà nessun segreto sembra il minimo. Fortuna «Domani sera (stasera, ndr) a Piacenza lei non viene. Ma a me non dispiace: in stagione regolare c’era (vicina alla signora Mercedes, mamma di Leo, ndr) e abbiamo perso 0-3. Però tifa per me, per Piacenza. Quelli dell’Itas hanno già così tanta fortuna che se gli lasciamo anche il tifo di Cristina è finita».

ULTIME DALLE SEDI: DIRETTA SKY SPORT 2

Il fattore campo dice Piacenza d(m.mar. - ni.ba.) Oggi saranno messi in vendita gli ultimi 300 biglietti per gara-2 e il PalaBanca di Piacenza si annuncia tutto esaurito. Lorenzetti non si sbilancia ma il sestetto non dovrebbe variere: il neo papà Meoni in palleggio, Marshall opposto, Rak e Bjelica al centro con Zlatanov e Bravo schiacciatori. Durante libero. L’anniversario del primo scu-

detto sarà anche la 48ª gara stagionale dell’Itas Diatec, la 25ª in trasferta (finora 8 sconfitte). Qui l’anno scorso s’impose Piacenza e l’Itas ha vinto soltanto una volta negli ultimi 4 anni (nel febbraio di quest’anno, in stagione regolare). A Trento è, intanto, iniziata la prelazione per gli abbonati in vista di gara-3 in programma domenica pomeriggio. L’Itas è

FINALE FEMMINILE: GARA-2

Costagrande-Guiggi Il fenomeno Pesaro si avvicina al bis Sfortunata Novara che perde la regista Feng. 2-0 e sabato sarà già scudetto? DAL NOSTRO INVIATO

VALERIA BENEDETTI PESARO dLa fortuna aiuta gli audaci? Beh Novara è audace, e soprattutto mai doma, ma fortunata proprio no. Perde Valeria Rosso prima ancora di iniziare gara-2 per un problema alla schiena, rischia di perdere Sara Anzanello che si fa male alla caviglia sinistra sul 21-19 (per Pesaro) del secondo set e poi deve rinunciare al "cervello" Feng sul 5-1 (per Pesaro) del terzo set anche lei k.o. per una distorsione alla caviglia sinistra. Vantaggi difficili da concedere a una formazione come la Scavolini che, pur in giornata non travolgente, dispone già di armi più che sufficienti a imporsi e portare la serie sul 2-0.

Assenze Ci mette del suo la squadra di Zè Roberto a non rendere troppo dura la serata delle piemontesi. Come nel primo set quando, avanti 21-17, dopo aver mostrato solidi muscoli a muro, subisce un parziale di 8-2 devastante. O come nel quarto quando, invece di dare il colpo di grazia a un’avversaria in affanno, la lascia

scappare avanti 15-11 e si costringe a faticare il triplo per riprenderla e chiudere la gara. La marcia in più la dà la solita Costagrande, una sicurezza e una solida Martina Guiggi che chiude col 64% in attacco e cinque muri punto, sempre pronta quando la Ferretti la chiama in causa. Luci e ombre per Jaqueline, che chiude in crescendo una gara iniziata malissimo. «Dobbiamo avere più pazienza - la Costagrande che dopo l’indoor si sarà al beach giocare punto dopo punto invece di farci prendere dalla fretta di scappare avanti». Carattere Non manca a Novara, ma a Luciano Pedullà non basta. «Certe cose sono dovute più alla distrazione che alla sfortuna - bacchetta le sue ragazze il tecnico a fine gara -, poi col carattere recuperiamo ma non si può vincere così». L’Asystel infatti ora ha una missione (quasi) impossibile: sotto 2-0 a Novara dovrà trovare le armi per frenare la corsa della Scavolini. Ieri ci ha provato aprendo il gioco più verso la Kozuch, cercando di liberare una marcatissima Osmokrovic. L’opzione ha funzionato a tratti, ma al centro si è visto poco, anche prima che la Feng uscisse: pochi i palloni arrivati a Paggi e Anzanello, complice anche una ricezione non sempre brillante. Sabato a Novara ci vorrà di più per impedire alla Scavolini di festeggiare il suo secondo scudetto consecutivo.

PESARO NOVARA

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(23-25, 25-19, 25-17, 25-23) SCAVOLINI PESARO Jaqueline 14, Furst 7, Skowronska 17, Costagrande 23, Guiggi 13, Ferretti 2; Wijnhoven (L), Brussa 1, Lunghi, Di Crescenzo 1. N.e. Garzaro, Lazcano. All. Zè Roberto. ASYSTEL NOVARA Osmokrovic 15, Paggi 7, Feng 3, Barcellini 10, Anzanello 7, Kozuch 18; Cardullo (L), Lombardo, Bechis, Lapi. N.e. Rosso e Zardo. All. Pedullà. ARBITRI Satanassi e Giani. NOTE Spett. 2200. Durata set: 27’, 24’, 25’, 27’; tot. 103’. Scavolini: battute sbagliate 9, vincenti 3, muri 14, 2ª linea 15, errori 24; Asystel: b.s. 8, v. 2, m. 12, 2ª l. 6, e. 20. SERIE Gara -1 Pesaro-Novara 3-1. Ieri gara-2: Pesaro-Novara 3-1. Sabato gara-3 ore 20.30: Novara-Pesaro. Gara-4 (eventuale) lunedì 11 ore 20.30: Novara-Pesaro. Gara-5 (ev.) sabato 16 ore 18.30: Pesaro-Novara.

Carolina Costagrande, 29 anni

TACCUINO giunta in serata a Piacenza e non dovrebbe avere alcun problema di organico. Il sestetto ipotizzato: Grbic alzatore e con Vissotto opposto, Kaziyski e Winiarski schiacciatori, Birarelli e Piscopo centrali, Bari libero. La serie Itas Trento-Copra Piacenza sono 1-0, stasera gara-2 a Piacenza (ore 20.30, diretta Sky Sport 2): Copra Nordmeccanica-Itas Diatec. Gara-3 domenica Trento-Piacenza; gara-4 (eventuale) mercoledì 13: Piacenza-Trento; gara-5 (eventuale) domenica 17; Trento-Piacenza.

Murilo: prima pedina a Macerata Piazza guiderà la Dinamo Mosca (m.l.) Macerata annuncia il primo colpo per il 2009: Murilo. Roberto Piazza è il nuovo allenatore della Dinamo Mosca. Dopo 16 anni da secondo diventa "primo", anche se formalmente non lo sarà nemmeno questa volta: il club moscovita è intenzionato a mettere un primo russo «di rappresentanza». Piazza resta anche nello staff della Nazionale. Dalla Russia arriva voce di un interessamento

Marco Meoni (36), il neo papà

dell’Odintsovo a Gulinelli. FINALI A-2 (f.c.) A Busto gara-1 della finale promozione per salire in A-1 (al meglio delle 5): Carnaghi Villa Cortese-Brunelli Nocera 3-2 (22-25, 25-17, 20-25, 26-24, 15-11). Gara-2 sabato a Nocera Umbra. L’Andreoli Latina (Kovacevic 19, Giombini e Rosalba 14), battendo 3-0 (25-23, 25-17, 25-22) la Nava Gioia è in odore di A-1. Sabato 9 20.30) gara-2 in Puglia.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI IPPICA / ROMA SABATO

Derby: carica di 22 tra le polemiche

Acero, qui in primo piano PERRUCCI

Oggi la dichiarazione dei partenti del Derby romano di galoppo, declassato a gruppo 2 e dal 2008 accorciato da 2400 a 2200 metri. E sabato in pista ci sarà il tutto esaurito, una sorta di overbooking legittimato secondo la teoria di alcuni operatori, capeggiati da Bruno Grizzetti. Il tracciato sui 2400 metri, infatti, era omologato per un massimo di 20 partenti e Grizzetti si è fatto portavoce degli oppositori alla richiesta fatta da Capannelle all’Unire (che l’ha concessa) di certificare la possibilità di un campo di 22 partenti, non avendo il tracciato di 2200 metri, diverso da quello sui 2400, alcuna omologazione limitativa. Visto l’enorme numero di candidati, con 20 al via, ci sarebbero stati più vittime in sede di composizione dello schieramento (esclusi i cavalli con minori somme vinte). I più a rischio erano il forte tedesco Love Bugs (supplementato a 62.900 e) e l’emergente Acero. Solo oggi sapremo chi è fuori e chi dentro.

RUGBY

ATLETICA / FREDERICKS IN GAZZETTA

Un cuore veloce di nome Frankie MILANO — Frankie Fredericks, nato nel 1967 a Windhoek, capitale della Namibia, è stato il primo africano a vincere un titolo mondiale nello sprint: i 200 a Stoccarda 1993. Gli uomini più veloci del Continente Nero erano sempre stati i possenti nigeriani, ma lui è riuscito a spezzare il loro fronte, a sbriciolare la loro arroganza agonistica. Ieri è stato in redazione in Gazzetta per parlare della

sua esperienza, della sua grande voglia di rendere al mondo dello sport quanto gli è stato dato. E’ diventato campione grazie a una borsa di studio che un’azienda gli aveva conferito nel 1987 e che gli aveva permesso di trasferirsi a Provo, negli Stati Uniti, per frequentare l’Università e allenarsi. Fu il suo trampolino di lancio: dopo due argenti ai Giochi di Barcellona 1992, all’Olimpiade di Atlanta 1996

C’è anche il sì del Senato al disegno di legge che consente la copertura finanziaria del governo a sostegno della candidatura italiana a organizzare la Coppa del Mondo 2015 o 2019. Dopo l’esame dalla Commissione Cultura della Camera, ieri, in sede deliberante, dalla VII Commissione del Senato, il via libera all’unanimità. «La nostra è una candidatura autorevole» dice il sottosegretario Rocco Crimi. La Fir domani a Dublino consegnerà all’Irb la relativa documentazione. Mercoledì la presentazione ufficiale (con Inghilterra, Sud Africa e Giappone). Le assegnazioni il 28 luglio. Intanto l’Australia, per difficoltà economiche, rinuncia anche al 2019.

VIDEO Guarda l’intervista

su gazzetta.it

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ARCO COPPA MONDO (gu.l.g.) Dopo le qualificazioni della 2ª tappa di coppa del mondo a Porec (Cro), italiani alle eliminatorie individuali di oggi. Si parte dai 1/32 di finale, ma la Valeeva nell’olimpico, la Salvi e la Anastasio nel compound dai 1/16 grazie ai risultati in qualifica. Oggi si decide anche il podio della prova a squadre miste: Galiazzo e Valeeva se la vedranno con l’olimpionico Ruban e Kova (Ucr).

ATLETICA KANTER BIS (si.g.) Martedì, l’olimpionico Gerd Kanter, a Chula Vista (California), dopo il 70.84 della scorsa settimana, ha lanciato il disco a 69.86. Uomini. Disco: Kanter (Est) 69.86; Israel (Est) 66.05; Arrhenius (Sve) 65.42; El Ghazaly (Egi) 64.95; Mayer (Aut) 64.20 (r.n.). PISTA EUROPA (si.g.) A Bialystok (Pol). Uomini. Disco: Malachowski 65.98. A Brema (Ger). Donne. 10.000: Mockenhaupt 31’27"56. A Kiev (Ucr). Uomini. Martello: Rybanko 78.43. Donne. Martello: Sekachova 73.07. A Adler (Rus). Uomini. Martello: Zagorniy 79.48. A Agios Cosmas (Gre). Donne. Triplo: Devetzi 14.10. A Chiasso (Svi). Donne. 150 (+0.7): TOMASINI 17"79. 300: ZAPPA 39"26. STRADA ITALIA (m.m.) Mezza Frosinone. Uomini: Rutto (Ken) 1h04’33". Donne: Ghizlane (Mar) 1h17’28"; Gualtieri 1h20’53". Maratona Riso (Vercelli). Donne: Dardini 2h41’37". Collemarathon (Barchi-Fano). Uomini: Kipkering (Ken) 2h26’36"; 3. Calcaterra 2h31'57". Ecomaratona dei Marsi (a Collelongo, Aq, zone terremotate). Uomini: Novaria 3h12’42". Donne: Filanti 3h53’25". IN MONTAGNA (d.m.) A Muratelo di Nave (Bs), Scalata della Maddalena. Uomini: B. De Matteis 31’12". Donne: Rungger 35’33".

BASEBALL W MAESTRI In AA, Alessandro Maestri, nel 7-6 dei suoi Tennessee Smokies (org. Chicago Cubs) agli Huntsville Stars (org. Milwaukee) ha lanciato 1.1 inning, abbastanza per ottenere la prima vittoria che inseguiva dall’anno scorso quando aveva avuto una sola decisione (sconfitta).

Il namibiano Frankie Fredericks, 41 anni, quattro argenti olimpici, un oro e tre argenti mondiali BOZZANI

TIRO A VOLO: DOUBLE TRAP A IL CAIRO

Mondiali 2015 o 2019 Il Senato dà l’ok

si arrese solo a Donovan Bailey nei 100 e a Michael Johnson nei 200. Per batterlo stabilirono due record del mondo: 9"84 e 19"32. «Sono stato fortunato — dice — ed ora è venuto il momento di offrire le stesse possibilità ad altri giovani. Ho creato la mia Fondazione nel 1999 e da allora, con l’aiuto anche della Mizuno, abbiamo aiutato circa 100 giovani. Non abbiamo curato solo la parte sportiva, ma anche quella culturale. E’ un piacere vedere dei sogni diventare realtà, Ora mi chiedete di Bolt? Ha solo una marcia in più...».

D’Aniello, via col botto Subito primo in Coppa IL CAIRO (Egi) Il 2009 comincia alla grandissima per Francesco D’Aniello, l’anno scorso argento olimpico a Pechino. Nella prima tappa di Coppa del Mondo di double trap, al Cairo, il poliziotto di Nettuno ha subito trionfato. Secondo dopo la prima serie, D’Aniello è andato in testa dopo la seconda (49/50) e da lì è rimasto imprendibile, fino alla finale in cui è entrato con 140/150 e in cui ha chiuso con 45/50. Per l’azzurro, che è anche campione

D’Aniello al centro sul podio

del Mondo in carica, questo è il secondo successo in Coppa, dopo quello di Maribor (Slo) 2007. Double Trap: 1. D’Aniello 185/200; 2. Al-Athba (Qat) 183; 3. Gerebics (Ung) 182; 4. Dahlby (Sve) 182; 5. AlShamsy (E.Ar.) 180; 6. Holguin (Usa) 177; 9. Innocenti 133/150; 18. Franzoni 129.

BASEBALL

Parma applaude l’ex star Bertoia Il quinto turno (dalle 21, gara 1 con i lanciatori stranieri) presenta oggi 3 sfide su 4 (solo Reggio Emilia e la capolista Rimini giocano domani e sabato): Grosseto-Nettuno in diretta dalle 21 Rai Sport Più, Parma contro i tricolori del San Marino, e Bologna (che ritrova il forte esterno Richard Austin) contro Godo. A Parma il primo lancio toccherà a Reno Bertoia, nato nel 1935 a San Vito (Ud) ed emigrato con la famiglia in Canada a quasi 2 anni. Ha giocato in Major dal 1954 al 1962 con 612 presenze (tra interno ed esterno) tra Detroit, Washington, Minnesota e Kansas. Sarebbe l’ultimo italiano di nascita ad aver giocato in Major.

BOXE

K.o. fatale a Dallas muore il messicano Flores Il leggero messicano Benjamin Flores, 25 anni, è morto martedì in un ospedale di Dallas a seguito delle complicazioni seguite alla sconfitta del 30 aprile contro lo statunitense Al Seeger per k.o. all’8ª ripresa per la corona nordamericana. Flores (19-4) si era sentito male sceso dal ring e non è mai uscito dal coma.

CANOTTAGGIO REGATA DELLE UNIVERSITA’ (m.l.) A Mantova, sul Lago Superiore, 13ª Regata internazionale delle Università d’Europa. Oxford si è imposta nei 500 e 2000 metri uomini davanti al Cus Pavia. Il Cus Milano ha vinto i 2000 metri donne davanti alla mista Cambridge/Oxford 1927.

GHIACCIO SHORT TRACK Scatta oggi la stagione olimpica dello short track azzurro. In raduno a Bormio (So), fino a sabato 16, la Nazionale del c.t. Fabio Magarotto con Confortola, Rinaldi, Rodigari, Serra, Dotti (aggregato) e le donne Fontana, Maffei, Peretti, Valcepina, Viviani e K. Zini.

HOCKEY GHIACCIO MONDIALI Ieri, a Berna, nei primi due quarti dei Mondiali gruppo A, Russia-Bielorussia 4-3 (0-0, 3-3, 1-0) con gol decisivo di Ilya Kovalchuk (al 12˚ punto della rassegna) e Finlandia-Usa 3-2 (0-0, 3-2,

Recco in finale, bella Posillipo-Savona SAVONA POSILLIPO

7 9

(2-1, 1-3, 2-3, 2-2) CARISA NEW CO SAVONA: Pastorino, Varellas, D. Fiorentini, T. Morena, N. Morena, Rizzo, F. Mistrangelo 1, Ragosa, Whalan 3 gol, Onofrietti 1 gol, Aicardi, G. Fiorentini. Ne: Conti. Allenatore C. Mistrangelo. POSILLIPO: Negri, Janovic 3 (1 rig.), Mappiello, Buonocore 1, Scotti Galletta, Bertoli, Gambacorta 1, Gallo 3, Baraldi, Zlokovic, Saccoia 1, Varga. Ne: Antonino. Allenatore Silipo. ARBITRI: Franulovic e Vlasic. NOTE: sup. num. Savona 13 (5 gol), Posillipo 8 (4 gol); usciti per 3 falli 29'50'' Scotti Galletta, 31'40'' Saccoia.

BRESCIA PRO RECCO

12 14

dts (2-1, 2-3, 2-3, 5-4; 0-2, 1-1) SYSTEMA BRESCIA: Ferrari, Guidaldi, Magalotti 1, Fresia 3, Molina 1, R.Calcaterra 2, Scerba, Foresti 3, Binchi 1, Gitto, Perez Vargas 1, Rath, Censi. All. Bovo. PRO RECCO: Tempesti, Presciutti 1, Madaras 3 (1 rig.), Mangiante 2, Kasas 1, Felugo 3, Di Costanzo, Angelini, Figari, A. Calcaterra 2, La Penna, Marcz 2, Bencivenga. All. G.Porzio. ARBITRI: Bianchi e Taccini. NOTE: sup. num. Brescia 12 (6), Pro Recco 12 (7; usciti 3 f. Gitto 3˚ t, Magalotti 4˚ t., Mangiante 2˚ tempo supplementare; nel terzo tempo espulso per proteste l’allenatore Bovo.

Ad Albisola Troppo brutta per essere vera, la Carisa, il Posillipo (sconfitto 14-5 in casa) ne approfitta con merito grazie soprattutto a un’ottima prova difensiva. Come spesso accade, decisivo il terzo tempo. Dopo il 3-3 di Goran Fiorentini a 4’56'' della seconda frazione, il Savona ha un black out di 9’21'', nei quali Negri para anche l'imparabile, Gallo diventa il match winner con tre reti

PLAYOFF NHL Martedì nelle semifinali di Conference dei playoff Nhl. Eastern: Chicago-Vancouver 1-3 (serie 1-2). Western: Anaheim-Detroit 2-1 (serie 2-1).

IPPICA

Pisa: quinté 2-1-9-3-17 8ª corsa - m 2000: 1 Dyaphora (A. Muzzi); 2 Diskussion; 3 Sophie Tauber; 4 Piviere; 5 Admunsen Dance; (½-t.-3) Tot.: 8,39; 2,78, 2,17, 3,22 (37,86). Quinté: e nessun vincitore della comb. 2-1-9-3-17. Col rit. (n˚ 13) e 1066,61. Quarté: e 1.698,32 alle 54 comb. Col rit. e 415,88. Tris: e 267,06 alle 1221 comb. Col rit. e 51,95. SECONDA TRIS 8-12-9 A Torino (m 2060): 1 Gabbiano (I. Berardi) 1.16.6; 2 Golditacco Ja; 3 Giavento Rl; 4 Iron ok Cloudlet; Tot.: 2,68; 1,60, 1,35, 2,27 (17,98). Quota: e 106,66 alle 4262 comb. Coi rit. (n˚ 10 e 13) e 10,89. OGGI QUARTÉ A BOLOGNA All’Arcoveggio (inizio convegno alle 15.30) scegliamo Floriboy Vita (20), Divo dei Sogni (4), Frosty Aas (15), Greven (16), Infinito Trio (17) e Granpre Blue (1). SECONDA TRIS A San Giovanni Teatino (1ª corsa, ore 14) indichiamo Iarno Enne (20), Di Sarra Dse (16), Imyr Ans (19), Fille du Kras (15), Iarno Sirial (12) e Golpe del Rio (8). SI CORRE ANCHE Milano (t. 14.50), Varese (15.05), Siracusa (15.25), Treviso (11.24) e Corridonia (11.36).

SPORT INVERNALI MONDIALI ALPINO Vail e Beaver Creek (Colorado, Usa) si candidano all’organizzazione dei Mondiali 2015. FONDO FUTURO (g.v.) Ieri a Belluno riunione dei tecnici del fondo col dt Silvio Fauner (tutti confermati tranne il dimissionario allenatore della sprint Francesco Semenzato) hanno definito gli organici che saranno ratificati dal Consiglio federale anche sulla base della conferma dei previsti contributi promessi dal Coni: gli sprinter accorpati alla Squadra A.

TUFFI AZZURRI IN FLORIDA Da oggi a sabato a Fort Lauderdale, in Florida, gli azzurri gareggiano nella tappa del GP Fina: ci saranno Dell’Uomo, N. e T. Marconi, Benedetti, Sacchin; donne: Batki, Cagnotto, Dallapè, M. Marconi, Spaziani.

VARIE

Uisp nel nome di Cannavò MILANO — Domani (ore 10) al Palazzo delle Stelline di Milano, in apertura del XVI Congresso dell’Uisp, convegno «La buona novella – da un’idea di Candido Cannavò». AVON RUNNING (m.l.) Si conclude a Milano l’Avon Running 2009. Domenica (ore 10.30) la Corsa delle donne.

VELA COPPA AMERICA La Lombardia lancia la sfida ad Alinghi, il Defender della 33ª America’s Cup nel 2010. Il Circolo Vela Gargnano e il consorzio Green Comm Challenge hanno reso noto alla Sn Ginevra la loro intenzione di partecipare alla prossima edizione (su multiscafi). EXPERT GARDA (b.b.) Nella Eurolymp Expert organizzata dalla Fraglia Riva per le classi olimpiche, gli azzurri dopo la 2ª giornata guidano le classifiche in cinque classi: Zandonà-Della Torre (470), Conti-Micol (470 Femm), Sibello-Sibello (49er), Clapcich (Laser Rad), Heidegger (Rsx). Secondi Negri-Colaninno (Star) e Esposito (Rsx).

DVD GAZZETTA

PALLANUOTOf GARA-2 DELLE SEMIFINALI SCUDETTO

(f.s.-d.t.) La Pro Recco è già in finale, tra Savona e Posillipo serve la bella (sabato a Casoria). Il ritorno delle semifinali regala tante emozioni, soprattutto nella gara di Brescia risolta ai supplementari.

0-0) con 3 gol Usa in 3’48". Le due vincenti si sfideranno domani in semifinale. Oggi, negli altri quarti, Canada-Lettonia (ore 16.15) e Svezia-R.Ceca (ore 20.15).

DONNE Catania-Firenze per il Tricolore La finale donne è ancora Orizzonte-Fiorentina. Ritorno semifinali: Rem Ortigia-Giotti Fiorentina 8-12 (0-2), B.Star Padova-Geymonat Orizzonte 6-12 (0-2). Finale Fiorentina-Orizzonte il 13, 17, 20, ev. 23 e 28 maggio (cambiate le date di gara-2 e 5 per la trasmissione su RaiSport Più). 5˚-8˚ posto uomini Si è giocato anche il ritorno delle semifinali per il 5˚- 8˚ posto: Florentia-Sori 9-8 (sit. 1-1), Lazio-Nervi 9-11 (0-2). Nervi in finale, sabato la bella tra Sori e Florentia.

splendide e Buonocore completa l’opera in superiorità numerica: 7-3 per i campani e partita virtualmente chiusa. Provano a riaprirla Mistrangelo e Whalan, ma l’esperienza di Janovic (doppietta, anche per lui alla fine un tris nel tabellino) spegne il tentativo di rimonta savonese. A Brescia Dopo la netta vittoria di gara-1 (12-7), la Pro Recco soffre e va a un passo dalla prima sconfitta stagionale nella Findomestic Cup. Dopo aver coronato la sua rimonta, la squadra lombarda ha pure la palla del successo a 5" dalla sirena (con l’uomo in più), sull’11-11, ma la spreca. poi, nei supplementari, viene fuori la maggior freddezza dei campioni d’Europa. La Systema esce a testa alta e disputerà la finale per il terzo posto.

Record e animali I pesi massimi

È in edicola la 5ª uscita della serie i Record degli animali «I pesi massimi. L’elefante e l’ippopotamo» a soli 9,99 euro. Tutte le curiosità sui record degli animali in una collana adatta a tutta la famiglia.

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GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL NOSTRO SITO INTERNET

Gazzetta.it Un nuovo look per guidarvi sempre meglio nel pianeta sport A 2 anni dall’ultimo rinnovamento, ecco il nuovo sito: più ordinato, più facile da navigare, con tanti video e ancora più aperto ai suoi lettori DIEGO ANTONELLI

dSe, come ci auguriamo, tra le vostre abitudini quotidiane avete anche quella sanissima di digitare « www.gazzetta.it» appena accendete il vostro computer e vi collegate a Internet, vi sarete già accorti che Gazzetta.it è cambiata. Questa notte il vecchio sito ha lasciato il posto a uno completamente rinnovato: più ordinato, più bello, più facile da navigare e ancora di più votato alla multimedialità e all'interazione con i lettori. Non cambiano invece la qualità e la tempestività dell'informazione che da 12 anni ci contraddistinguono.

Al passo coi tempi Sono passati 2 anni esatti dalla precedente ristrutturazione di Gazzetta.it, perché su Internet il tempo corre più veloce che dovunque altrove e cambiare è necessario per stare al passo con le tante novità che nascono di continuo e noi, puntualmente, ogni 2 anni rivediamo il nostro sito. Questa volta però prima di affrontare questo passo ci siamo interrogati a lungo: gli ultimi due anni di Gazzetta.it sono stati infatti una cavalcata indimenticabile da un successo all'altro che ha raddoppiato la nostra audience. Ora possiamo contare stabilmente su un pubblico di 750 mila utenti unici al giorno e continuiamo a crescere con tassi che

La crescita continua Utenti unici: +25-30% rispetto a un anno fa

1 Nuovo menù di navigazione Spariscono le vecchie tendine: ora con un click si passa dalla home alla prima pagina del canale scelto

2 Più video dovunque Le clip video di Gazzetta Tv non sono più relegate nella vecchia pagina, ma compaiono dov’è necessario

3 Gazzaspace e Sportlinx La community di Gazzetta.it ha sempre più evidenza e i contenuti cambiano a seconda del contesto

oscillano tra il 25 e il 30% rispetto allo scorso anno. Ma allora perché cambiare un sito che piace così tanto? Studiando i comportamenti dei nostri lettori, per aiutarli a ottimizzare la fruizione non abbiamo «demolito» per ricostruire qualcosa di nuovo: abbiamo preso quello che esisteva (e funzionava bene) e lo abbiamo migliorato. Cambiamenti Abbiamo dato più ordine alla home page e di conseguenza a tutte le pagine di canale (calcio, basket, motori, ciclismo...) che sono state riviste graficamente. Abbiamo cambiato il menu di navigazione del sito che ora traghetta al primo click i nostri utenti dalla home page alla pagina del canale desiderato. Abbiamo dato molto più spazio alle sempre più numerose clip video della nostra Gazzetta Tv, forte ormai dei diritti sulle principali manifestazioni sportive, dal calcio di serie A e B, alla Premier League, dal motomondiale alla superbike all’Eurolega di basket e a molto altro ancora. Abbiamo dato ancora più rilievo alla community Gazzaspace, presente in tutte le pagine del sito con rimandi contestualizzati al contenuto principale della pagina. E' stato un lavoro di sintonia fine, una messa a punto degna di una Formula 1 reduce da una lunga serie di successi e mai sazia dei suoi primati.

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GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ALTRI MONDI

fNuova influenza: i casi confermati sono 1658;

5 in Italia. Il ministero: «Situazione stabilizzata»

Il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte

NOTIZIE TASCABILI

Si vota alla Camera

LE FRASI DEL GIORNO «UN AIUTO SUBITO»: RACCOLTI 3,1 MILIONI

Fini a L’Aquila: «Questa la capitale del dolore e dell’orgoglio italiano»

Ma di che parla di preciso la legge sulla sicurezza?

S Dario Franceschini È immorale usare strumentalmente la legittima domanda di sicurezza per tornare, 70 anni dopo, alle leggi razziali nel nostro Paese

C’è dentro di tutto: dalle ronde ai clandestini. Polemiche a non finire Ora il governo ha messo la fiducia

Il presidente della Camera Gianfranco Fini è tornato a L’Aquila, a un mese esatto dal sisma che ha fatto 298 vittime. «Questa è stata la capitale del dolore italiano, ma anche dell’orgoglio», ha detto. In un mese, grazie alla solidarietà dei lettori di Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera «Un aiuto subito» ha raccolto 3.149.762 euro.

SOCCORSI I 200 MIGRANTI, MA DALL’ITALIA

Barconi fermi tra Sicilia e Malta Sfiorato un nuovo caso Pinar Tre barconi in gravi difficoltà, con 200 clandestini a bordo, e i governi di Malta e Italia che disputavano su chi dovesse intervenire. Si è rischiato un nuovo caso Pinar ieri nelle acque maltesi a sud di Lampedusa. Scambio di accuse tra Roma e la Valletta. Ma in serata sono state le motovedette italiane a soccorrere i migranti.

CROCE ROSSA: «DECINE DI CIVILI UCCISI» GIORGIO DELL’ARTI [email protected] a cura del service G.L. S.r.l.

Il governo metterà la fiducia sul disegno di legge relativo alla sicurezza e questo ha scatenato ogni sorta di polemiche...

1Prima di parlare delle risse tra i partiti, non si potrebbe sapere che cosa dice questa legge?

Ha ragione, ma sa che c’è stata l’ultima polemica tra Gianfranco Fini e Roberto Maroni (nella foto Ansa insieme alla Camera) sulla questione dei prèsidi obbligati a denunciare gli studenti senza permesso di soggiorno, norma che Fini giudicava di dubbia costituzionalità e che poi Maroni ha ritirato. Questa faccenda, la storia dei medici che pure loro dovevano denunciare i clandestini (norma ritirata), le polemiche sulla possibilità di tenere i clandestini nei Centri di raccolti anche per 180 giorni (questa è rimasta), beh tutto l’insieme ha dato l’impressione che il disegno di legge sulla sicurezza riguardasse solo gli immigrati. Non è vero e sarà dunque bene raccontare per sommi capi di che si tratta.

2 Quanti articoli sono?

Sessantacinque. Me li sono letti tutti, ed è stato faticoso: le leggi italiane sono scritte con i piedi e rimandano a ogni passo a leggi e disposizioni di ogni tipo. Per capire di che si tratta, si deve saltabeccare da una norma all’altra e, insomma, si può anche impazzire. Benché il testo di legge sia alla Camera (è a Montecitorio che oggi o la settimana prossima si voterà la fiducia), il lettore che volesse far da sé e sorbirsi i 65 articoli vada sul sito del Senato (www.senato.it) che aggiorna l’iter delle leggi fino alla fine.

3 Insomma, che c’è scritto in questa legge?

Le dico le cose che mi hanno impressionato: è più difficile per uno straniero ottenere la cittadinanza col matrimonio e in ogni caso, quando si chiede la cittadinanza, bisogna tirare fuori 200 euro. Pene per chi affitta la casa a un immigrato senza permesso di soggiorno (articolo 5). Guai anche per chi deturpa o imbratta «cose altrui» (articolo 6): pene tanto più gravi quanto più l’edificio è importante; vendere le bombolette spray ai minori è vietato (illecito amministrativo, articolo 8). Sanzioni anche per chi «insozzi le pubbliche vie» e «getti rifiuti od oggetti da veicoli in movimento o in sosta» (art. 9). Sindaci e prefetti pos-

sono far sgombrare luoghi occupati abusivamente, anche a fini commerciali (art. 12). È introdotto il reato di «Impiego di minori nell’accattonaggio» (art. 13), aggravanti per tutte le fattispecie di reato sui minori commesse da genitori o tutori (articoli 13 e 14), si potranno vendere gli spray al peperoncino o oleoresin capsicum (art. 20), gli articoli 21 e 22 disciplinano il nuovo reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, di competenza del giudice di pace (è previsto che si possa sostituire l’espulsione con una sanzione). L’articolo 23 dà ai prefetti il potere di investigare nei cantieri per prevenire infiltrazioni mafiose. L’articolo 34 esclude dalle gare quelle ditte che abbiano ceduto ai ricatti della mafia. L’articolo 45 è tutto dedicato agli immigrati: dovranno pagare 80-200 euro al momento di chiedere o rinnovare il permesso di soggiorno (lettera b: i soldi così incassati sono destinati per metà al rimpatrio del clandestini), se clandestini potranno essere trattenuti nei Centri di identificazione fino a 180 giorni (lettera h-bis), ecc. L’articolo 52 è quello che istituisce le ronde, ovvero: i sindaci, previa intesa col prefetto, potranno «avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati al fine di segnalare alle forze dell’ordine eventi che possano arrecare danno alla sicurezza

urbana ovvero situazioni di disagio sociale». Sono previsti appositi elenchi, eccetera. L’articolo 54 sanziona chi guida sotto l’effetto di alcol o droga (sospensione della patente, confisca del veicolo fino al ritiro della patente e alla revoca del certificato di idoneità alla guida). L’articolo 56 limita la potenza delle auto affidate a chi sia patentato da meno di tre anni.

4 Un guazzabuglio, no? E le di-

S Andrea Ronchi Franceschini si dovrebbe vergognare per le sue parole. Un conto è non avere una linea politica, altra cosa è offendere la coscienza degli italiani

Afghanistan, 100 morti nei raid aerei degli Usa

scussioni politiche?

C’entrano e non c’entrano. La lettera di Fini a Maroni di cui le ho parlato all’inizio è coerente col marcamento stretto che il presidente della Camera sta facendo a Berlusconi e alla Lega, avendo come sponda il Quirinale. Ha a che fare con l’esagerata popolarità di Berlusconi in questo momento.

5 La decisione di mettere la fidu-

Una strage e un villaggio raso al suolo: almeno 100 persone sono rimaste uccise e decine di case sono state distrutte (nella foto Ansa) in un raid aereo delle forze americane nella provincia di Farah, nell’ovest dell’Afghanistan. Secondo la Croce Rossa, tra le vittime del bombardamento, avvenuto tra lunedì notte e martedì, ci sono «diverse decine di civili» e tra loro «donne e bambini». Per i militari Usa, l’attacco è nato come risposta a una serie di decapitazioni eseguite dai talebani.

cia non peggiora il clima?

PROBLEMI DI SOLDI, MA SERVE IL SÌ DI OBAMA

Ieri il governo è andato sotto alla Camera sull’istituzione della Banca dati del Dna, prevista da un trattato internazionale. Mancavano una novantina di deputati del PdL e sono bastati sette franchi tiratori. Maroni vuole stare sicuro, perché con l’arrivo delle referendum si annunciano tempi politicamente difficili.

Marijuana legale in California? Schwarzenegger: «Ci pensiamo» La California è in bolletta e pensa a legalizzare e tassare la marijuana. Il governatore dello Stato (dove la marijuana per uso medico è legale dal 1996), Arnold Schwarzenegger, ne ha parlato ieri: «È ora di aprire un dibattito». L’uso della droga è vietato da una norma federale: per cancellare il divieto, quindi, serve il sì di Obama.

GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ALTRI MONDI

rubato un pezzo del Colosseo e dopo 25 anni si fHanno sono pentiti: ieri, via posta, due turisti americani hanno restituito a Roma la refurtiva, un pezzo di travertino

IL CONCORSO VIVRÀ SUL MARE, OSSERVERÀ LA BARRIERA CORALLINA E SCRIVERÀ UN BLOG

Il lavoro più bello? Lo farà un inglese Ben Southall sarà il custode per 6 mesi di un’isola tropicale in Australia. Pagato dÈ a tempo determinato, ma dicono che resti pur sempre il lavoro più bello del mondo. L’ha «vinto» uno sconosciuto inglese di 34 anni, Ben Southall (nella foto Epa), che dal 1˚ luglio, per sei mesi, farà da custode a un’isola tropicale, Hamilton Island, vicina alla barriera corallina australiana. Primo tra 34 mila persone (e 15 finalisti) che hanno partecipato a un mega concor-

so-reality show organizzato dall’ufficio del Turismo del Queensland, nell’Australia nord orientale, il biondo Southall avrà un compito per la verità non troppo gravoso. Vivrà in una villa affacciata sul mare con tre stanze da letto e piscina (insieme alla fidanzata canadese Bre), e dovrà solo dare da mangiare alle tartarughe, esplorare i fondali, osservare la barriera corallina, guardare le balene, raccontando tutta la sua esperienza su un blog. Le «fatiche» australi di Ben, ovviamente, saranno molto ben retribuite: in sei mesi, il 34enne inglese, ex guida turistica in Africa, maratoneta estremo e gran-

LE SPIAGGE PULITE

Le nuove bandiere blu I comuni litoranei premiati quest’anno in Italia per la qualità del mare sono in totale 113

Milioni L’idea dello strambo concorso, nato in gennaio per promuovere su Internet e rilanciare il turismo nel Queensland, ha già dato i suoi frutti: costato 8,5 milioni di euro, ha prodotto l’equivalente di oltre 55 milioni di pubblicità in giro per il mondo. Ora, l’opera sarà completata dal nuovo custode. Che ieri, dopo la vittoria, si è subito sbilanciato: «Spero di poter "vendere" la barriera corallina meglio di quanto ci si aspetti...»

SU VERONICA VISTO DA UN ITALIANO SU 3

Berlusconi in tv Ascolti record a Porta a porta

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c.ang.

Giallo in un parco di periferia: una donna, madre di 3 bimbi, litiga con un uomo che la uccide con un colpo e fugge. Davanti a una testimone ANTONIO CASTALDO

Vittima La donna uccisa si chiamava Pasqualina Labarbuta, 37 anni, separata e madre di tre figli. Originaria di Minervino Murge, provincia di Bari, era a Milano dal 2006. Ieri era il suo primo giorno di lavoro, doveva

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de appassionato di bungee jumping, guadagnerà 150mila dollari australiani, pari a circa 83 mila euro.

Accoltellata sulla panchina A Milano caccia all’omicida MILANOdVia Mario Borsa, estrema periferia di Milano. Seduti su una panchina un uomo dalla carnagione scura e una donna dai lunghi capelli biondi, urlano e si sbracciano. Una signora osserva la scena, ma preferisce non impicciarsi e prosegue per la propria strada trascinando un cagnolino al guinzaglio. Ma tempo qualche secondo, alle sue spalle si levano urla. Lei si volta, torna indietro, e vede l’uomo scappare. La donna bionda è accasciata al suolo, colpita al petto una volta sola, un rivolo di sangue le scorre sul ventre. A due passi dalla panchina, un coltello a serramanico con nove centimetri di lama ancora insanguinata.

ATTACCO AL CUORE

Morto Marcelletti Il cardiochirurgo delle polemiche

Le spiagge premiate I tratti di costa italiana segnalati dalla Fee rappresentano il 10% delle spiagge europee premiate

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Il primato in classifica Toscana, Marche e Liguria guidano la classifica delle regioni più premiate con 16 bandiere

Silvio Berlusconi, martedì, a «Porta a Porta» ANSA dLa polemica per il divorzio tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario continua ad attirare l’interesse della gente comune e della politica. Martedì sera, la puntata di Porta a porta nella quale il presidente del Consiglio ha parlato dell’addio dalla moglie ha avuto ascolti record (lunedì, su La7, L’Infedele dedicato alle donne e al premier aveva sfiorato i 2 milioni di audience): la trasmissione di Bruno Vespa ha registrato in media il 33,59% di share, è stata seguita da 2.693.000 telespettatori e ha superato il 44% di share, con un picco di 4.492.000 spettatori dopo mezzanotte. Ieri, in visita al Campidoglio, Berlusconi è tornato sul caso e ha provato a scherzarci su: «Amo la Finlandia e anche le finlandesi — ha detto —, purché abbiano più di 18 anni...». Durissimi, invece, gli avversari politici. Nichi Vendola, governatore pugliese, ha detto che il premier «ha sdoganato la cultura dello stupro». E Antonio Di Pietro: «Le vicende pubbliche di Berlusconi bastano e avanzano per mandarlo a casa. Invece, i media rilanciano vicende private, per sviare l’attenzione dai problemi del Paese».

INCONTRO CON I VERTICI AIR FRANCE

Il premier sicuro: «Alitalia supererà i suoi problemi» Gli inquirenti coprono con un telo il corpo di Pasqualina Labarbuta ANSA

sostituire la custode del condominio di via Visconti 10/12. Poco prima delle 13 di ieri si è allontanata dal palazzo per la pausa pranzo, che avrebbe consumato nei giardinetti di via Borsa, dove è accaduto tutto. La panchina Il luogo del delitto è una macchia di verde tra i casermoni di edilizia popolare, a metà strada tra il cimitero del

Musocco e il comune di Pero. A due passi dalla panchina dove, a quanto pare, Pasqualina Labarbuta ha incontrato il suo assassino, gli agenti della Mobile diretti da Francesco Messina hanno trovato la borsa della donna: uno zainetto di pelle nera, con gli effetti personali e qualche euro. Il che esclude il movente della rapina. Tutte le altre piste, però, sono aperte.

Era un famoso cardiochirurgo, l’ha ucciso un attacco al cuore: Carlo Marcelletti, il celebre medico che effettuò il primo trapianto su un bambino in Italia, è morto ieri mattina, a 64 anni. Un anno fa era finito nei guai (e in cella) per truffa allo Stato, peculato, concussione e detenzione di materiale pedopornografico.

«Alitalia ha incontrato dei problemi e non poteva essere diversamente per una prima gestione, ma ho constatato da parte di tutti di essere già vicini alle soluzioni e credo che in poco tempo il servizio sarà quello che tutti si aspettano da una compagnia di bandiera e cioè assolutamente preciso, confortevole e puntuale». Il premier Silvio Berlusconi risponde alle critiche sull’operato di Alitalia piovute dal presidente dell’Enac Vito Riggio, che ha contestato la scarsa puntualità, e dal presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni per il quale «il servizio che l’Alitalia rende alla Lombardia e al Nord Italia è del tutto insufficiente».

la domanda: dove prenderà i soldi Marchionne?

Unire Opel e Chrysler alla Fiat è l’unica strada percorribile dPasso avanti verso l’ingresso di Fiat in Chrysler. Il giudice che si occupa della bancarotta della casa americana, scontentando i creditori, ha dato l’ok alla cessione con un’asta degli asset del gruppo di Detroit entro il 27 maggio e con l’offerta di Fiat come principale. Questo ha spinto Sergio Marchionne a dichiarare che la Chrysler potrebbe essere fuori dalla bancarotta «prima dei 60 giorni previsti». L’a.d. della Fiat ha poi annunciato l’interesse per la Saab della

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di ENRICO ROMAGNA MANOJA*

General Motors: «Potremmo unirla con un altro marchio». Fusione Porsche-VW Con Gm, Fiat tratta già la fusione con Opel, avversata in Germania, dove ieri, oltre all’annuncio della prossima fusione tra Porsche e Volkswagen, è stato pubblicato un presunto piano Fiat che prevederebbe la chiusura di dieci impianti in Europa. Preoccupati i sindacati italiani per il futuro di Pomigliano e Termini Imerese.

Sergio Marchionne, 56 anni LAPRESSE

Tutti si stanno ponendo la stessa domanda: come farà la Fiat, che negli ultimi anni è stata risanata a fondo ma che certo non naviga nell’oro, vista anche la gravissima crisi economica mondiale, a finanziare un’operazione così rilevante come l’acquisto dell’americana Chrysler e la possibile fusione con la Opel? La domanda è pertinente anche se chi la sta facendo in modo più rumoroso sono i tedeschi che non vedono di buon occhio lo sbarco in forze della Fiat (che ha registrato un’impennata senza precedenti delle sue vendite in Germania nel corso del 2009) in un mercato dominato da un gigante come

la Volkswagen. Negli Stati Uniti il prossimo ingresso del Lingotto nella Chrysler avverrà con modalità mai viste prima d’ora nel mondo delle grandi acquisizioni: invece di metterci soldi, la Fiat metterà tecnologie e, cioè, consentirà al colosso acciaccato di Detroit di produrre auto piccole ed ecologiche invece dei macchinoni succhia-benzina alle quali gli americani sono abituati. Questo stesso sistema la Fiat non lo potrà applicare in Germania dove la Opel produce modelli molto più simili a quelli del gruppo italiano. I soldi necessari a finanziare l'operazione nel suo complesso (stimati in 10-12 miliardi di euro)

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arriveranno da tre strade: la prima è la nascita di una nuova società (nella quale confluiranno i marchi Fiat, Chrysler e Opel) destinata alla quotazione in borsa; in secondo luogo da una razionalizzazione delle piattaforme produttive (qualche fabbrica è a rischio anche se Fiat ha smentito); in terzo luogo dall'incremento di fatturato reso possibile dalla produzione di auto a prezzi più competitivi. Basterà? Difficile dirlo. Resta il fatto che l'operazione Fiat-Chrysler-Opel rappresenta oggi come oggi l'unica fattibile per salvare il futuro di tre grandi case automobilistiche che, da sole, sarebbero destinate a soccombere. *Direttore de «Il Mondo»

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

ALTRI MONDI

poste Usa celebrano la famiglia Simpson: da oggi, fLe per festeggiare i 20 anni del cartone, i volti di Homer & compagnia appariranno su francobolli da 44 centesimi

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I NUMERI

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I FAN DELLA SAGA

Vulcaniani fai da te: una mania lunga 43 anni

Alberto Lisiero, presidente del fan club italiano, con il papà del film J.J. Abrams

L’«Ultimo Avamposto» di Bologna, lo storico negozio di gadget di Star Trek

Una fan americana posa sul luogo dove nel 2228 nascerà il capitano Kirk

Star Trek: l’iperspazio per tutti Esce domani, stesso regista di Lost e stesse atmosfere, ma attento alla tradizione ELISABETTA ESPOSITO ROMA d «Ultimo Avamposto, parli pure». Ultimo Avamposto. Cominciamo bene... «Cerchiamo il presidente dello Star Trek Italian Club». «Ah, l’ammiraglio! Lo chiami a questo numero». L’ammiraglio è Alberto Lisiero, presidente della più importante associazione di trekker in Italia. «Siete pronti per il filmone?» dice lui euforico. Prontissimi. Domani esce nelle sale l’atteso Star Trek firmato J.J. Abrams, la mente di serie innovative come Alias e Lost. Abrams è uno che azzarda e colpisce, che ha fatto della capacità di esaltare le scene d’azione e inchiodare gli spetta-

tori all’inseguimento della logica dei viaggi spazio-temporali il segreto del successo. Questo Star Trek, che ha tanto dell’ultimo Lost, merita davvero. Lo pensa anche l’ammiraglio. Ritorno alle origini «L’impresa di Abrams — racconta Lisiero — era dura, anche perché per la prima volta è stato fatto un film con attori differenti dalle serie tv. E poi non era facile farci vedere come e dove nascono Kirk, Spock o McCoy. È un compito affascinante, ma per noi trekker pericoloso. Si rischiano incongruenze e imprecisioni, ma Abrams ha trovato il modo di creare

S Il saluto vulcaniano: è il marchio di fabbrica della celebre saga di «Star Trek»

un suo Star Trek partendo dall’originale, senza errori. Furbo ma efficace». Lisiero vedrà il film solo in un’anteprima di oggi, ma già lo conosce a memoria. «Ho avuto a lungo tra le mani il copione. Mi è stato chiesto di tradurlo con i termini esatti. Sono anche stato in sala di doppiaggio e quel poco che ho visto mi è piaciuto. Qualche trekker è più scettico, ha paura che ci si allontani troppo dalla prima, storica serie. Ma io sono contento e spero che dopo questo film la passione per Star Trek possa coinvolgere sempre più gente». Senza limiti Abrams ha

detto di non essere mai stato un appassionato di romulani e vulcaniani. Ma ha scelto due sceneggiatori, Alex Kurtzman e Roberto Orci, che hanno confidenza con la fantascienza. Soprattutto Orci, che ai tempi del liceo aveva un telefono a forma di Enterprise. Il risultato è un film per tutti. Appassionante per chi non sa cosa sia il teletrasporto (pochissimi), eccezionale per chi nell’armadio ha una tutina con lo stemma della Flotta Stellare e si commuove quando sullo schermo appare Leonard Nimoy, il primo Spock. Ammiraglio, ma lei ce l’ha la tutina? «È ovvio». Colore? «Beh, sono ammiraglio, sarà rossa bordeaux, no?» Certo.

I milioni di dollari Il nuovo film di Star Trek, ideato da J.J. Abrams, è costato 150 milioni di dollari

1979

L’anno di arrivo Il telefilm Star Trek è arrivato in Italia nel 1979, trasmesso da Telemontecarlo

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DIGITALE TERRESTRE IL PREMIO OSCAR FIRMA LA COLONNA SONORA DEL CANALE PREMIUM CINEMA, AL VIA DOMANI

dC’è una prima volta anche per chi ha vinto un Oscar. Dopo anni di grandi musiche per grandi film, Ennio Morricone, che nel 2007 ha ricevuto il premio alla carriera, ha composto la colonna sonora di una rete televisiva. Da domani, le composizioni del maestro faranno da tappeto sonoro per Premium Cinema, la nuova rete di Mediaset, creata insie-

la foto

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Victoria nuova testimonial di Emporio Armani Forse ha contribuito il prolungato soggiorno del marito David a Milano, ma l’amicizia di Victoria Beckham col milanista Giorgio Armani adesso è diventata anche una collaborazione commerciale. Victoria è la nuova testimonial (nella foto la campagna pubblicitaria) della linea Emporio Armani underwear femminile

me con Studio Universal, interamente dedicata ai film (ne saranno proiettati 12 al giorno, senza interruzioni pubblicitarie, con anteprime esclusive dei film in uscita nelle sale) che si accenderà sul digitale terrestre alle 21. In studio Tutti gli spot mandati in onda in questi giorni per il lancio del canale erano sostenuti dalla musica di Morrico-

Ennio Morricone alla consegna degli Oscar nel 2007 EPA

ne, il quale ne ha diretto personalmente la registrazione orchestrale in studio. «Ho cercato di rappresentare in musica una bobina di film che si srotola sempre più velocemente fino a esplodere in un tema conclusivo», ha spiegato il maestro, noto per la collaborazione con Sergio Leone per la serie di spaghetti western - da Per un pugno di dollari a C’era una volta il West - e per aver affiancato alcuni grandi registi, da Giuseppe Tornatore a Oliver Stone, da Roman Polanski a Pedro Almodovar.

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Melody: «Se son viva lo debbo alle canzoni»

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Gli episodi Star Trek in versione televisiva, dal 1966 al 2005, ha «prodotto» 6 serie e 722 episodi

I fan italiani Lo Star Trek Italian Club, il club dei fan italiani, è nato ufficialmente nel 1986 e ha 9000 iscritti

La musica di Morricone per una rete tv

NUOVA NORAH JONES

Melody Gardot, 24 anni, americana FAUSTO NARDUCCI

dSi è presentata col bastone. Un comune bastone di legno col manico intarsiato, ma un bastone per una che deve presentare il nuovo album fa sicuramente più notizia di un microfono. Melody Gardot non si sente una cantante disabile, ma è sicuramente una cantante speciale. A 19 anni mentre girava per Philadelphia con la sua bicicletta era stata investita da un Suv ed è rimasta per un anno in un letto di ospedale, senza ricordare più niente. «Di quell’incidente non ricordo le immagini ma il suono. Invece quando ho ripreso completamente coscienza mi sono ricordata che dai 16 ai 19 anni ero stata una cantante di piano bar ma non ero più in grado di sedermi davanti a un pianoforte. Così, ho imparato a suonare la chitarra, da distesa, e ho scritto una manciata di canzoni». Some Lessons: The Bedroom Session era stato pubblicato nel 2005 in maniera quasi clandestina, Melody aveva scritto praticamente per se stessa, ma è così che ha scoperto la Musicoterapia. «La musica mi ha salvato la vita e io ora voglio donarla agli altri. Poche ore fa mi ha scritto un inglese che aveva letto la mia storia sul Sunday Times: un incidente l’ha reso quasi un vegetale ma è riuscito a scrivermi che ha bisogno di me».. Nonostante tutto My One and Only Thrill pubblicato in Italia dall’Universal venerdì scorso, non è un disco triste. Soprattutto è un magnifico album con venature jazz che avvicinano Melody al suo idolo Norah Jones: «La mia musica è un misto di gioia e malinconia, rappresenta quello che sono adesso non il mio incidente. Vince Mendoza ha costruito arrangiamenti bellissimi ma io ho una sola ambizione. Fare concerti, il palco è l’unica casa che ho».

INIZIATIVA GAZZETTA

Si è concluso «Supergulp!» Un successo da 430mila dvd (f.li.) Oltre 430mila copie vendute: i dvd di Supergulp!, allegati alla Gazzetta ogni lunedì, hanno concluso la loro straordinaria serie con il n.16 ancora in edicola. Un grande successo: merito dei lettori affezionati fin dalla prima uscita; merito della modernità del programma di Guido De Maria e Giancarlo Governi ideato nel ’72 come Gulp! e

diventato Supergulp! nel ’77. I mitici «fumetti in tv» sono stati riproposti per la prima volta dopo trent’anni per la gioia dei papà nostalgici e dei loro figli. Chi volesse completare la collezione può rivolgersi al servizio arretrati: www.gazzextra.it (sito), 02.63798511 (telefono), linea.aperta@rcs (e-mail). Intanto, grazie a tutti gli appassionati.

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LETTERE

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Bianco e Nero

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A cura di Antonio Di Rosa

La cessione di Hamsik

Ranieri l’uomo giusto per ricostruire Ma non per vincere

La cessione di Hamsik è ormai nelle cose. Il niet del presidente De Laurentiis, dopo la vittoria con l'Inter alla vendita dello slovacco, è un gioco delle parti. La destinazione preferibile per le strategie del Napoli è il mercato italiano. Per un motivo semplice: le contropartite tecniche. In casa Juve c'è l'imbarazzo della scelta: giovani sparsi per il Paese dove si può pescare a piene mani. Meno scelta ci sarebbe con l'Inter (Acquafresca e conguaglio) ma così de Laurentiis risolverebbe il problema centravanti.

Gli errori che tutti noi tifosi della Juve stiamo rinfacciando alla società e al tecnico sono di natura tattica. Quando Ranieri ha avuto in mano le soluzioni non ha saputo mai mettere in campo la formazione corretta. E' questo il problema: la Juve non può vincere con Ranieri, la Juve non può permettersi di non vincere. Ranieri (foto Torinofoto) era l'uomo giusto per ricostruire, non per raccoglierne gli eventuali frutti. Adesso si deve ripartire da uno juventino come Conte che sta dimostrando buone qualità con il Bari.

indubbio che Ranieri abbia molte responsabilità. Le scelte le fa lui: ha voluto Poulsen e non Xabi Alonso, non ha avuto il coraggio di lanciare i giovani di cui dispone quando i «vecchi» stentavano a tenere il passo. Ma non può essere additato come l'unico responsabile di questa situazione. Possibile che i calciatori non sbaglino mai? Se si esclude Nedved, gli altri veterani della squadra non hanno brillato. Camoranesi è stato assente per infortunio quasi sempre e nei momenti in cui ha giocato si è messo in evidenza per le espulsioni accumulate. Del Piero ha avuto alti e bassi, Buffon non ha giocato per tre mesi causa infortunio ma ha sempre dato un alto contributo con piccole sbavature. Trezeguet infortunato nella prima parte della stagione non si è inserito bene nella squadra e non ha stabilito un buon rapporto con l'alle-

Francesco Corsentino Quando una squadra sprofonda nella crisi si cerca un capro espiatorio. I tifosi della Juve lo hanno trovato: è l'allenatore Ranieri. E molti hanno indicato anche il successore, cioè Antonio Conte. Le cose non sono così semplici come appaiono. Andiamo con ordine. La Juve non ha una squadra da scudetto. La difesa traballa e non ha giocatori di classe che sappiano registrarla. Il centrocampo ha bisogno di uomini di qualità. Unico punto di forza l'attacco. E'

IL TEMPO

natore. E la società non ha sempre avuto un atteggiamento coerente. Blanc ha confermato un mese fa Ranieri anche per la prossima stagione, martedì ha dichiarato che i conti si fanno a fine stagione. La campagna acquisti non si può definire eccellente. Molte scelte si sono rivelate un fallimento (Tiago e Poulsen su tutti). Per rilanciarsi bisogna ragionare con freddezza. Intanto si dica che per rivincere lo scudetto è necessario del tempo. Non è facile per una società che ha limato il budget mettere insieme in fretta una squadra competitiva. Dunque, calma. Soprattutto sulla scelta del tecnico. Perché non bisogna portare a Torino un nome, ma un allenatore che fa un certo tipo di gioco. Se si vuole puntare su un giovane Conte va bene, altrimenti Spalletti o Gasperini sono gli unici che ti garantiscono un gioco effervescente.

Vincenzo Verde

Il Napoli deve scegliere la sua strategia futura. E' ovvio che De Laurentiis, come tutti i presidenti avveduti, non vuole spendere molto ma desidera vivamente rafforzare la squadra. Una delle pedine forti del Napoli (Hamsik o Lavezzi) va ceduta a chi offre soldi e giocatori validi. I partenopei hanno già una buona squadra. Servono pochi rinforzi per renderla competitiva e spingerla verso l'alto. Non è necessario strafare. Forse il Napoli dovrebbe guardare di più al mercato europeo che a quello sudamericano ma con Donadoni sono convinto che farà le scelte giuste.

ho mai cambiato idea e seguo i rossoneri anche dall'estero dove vivo. Vorrei che la situazione migliorasse: per questo bisogna cedere Ronaldinho. E' stato un errore comprarlo. Forse ci servono Agger, Kyaer, Bendtner e non stelle bruciate. Annamaria Pedersen

Facciamo due calcoli: vendendo Dinho al Manchester City (almeno 20 milioni) e Gourcuff (15 milioni) arriverebbero 35 milioni. Benzema costa 34 milioni. Ha 22 anni ed è un grande centravanti. Cosa aspettiamo? Nicola Guanti

Lo stesso Berlusconi nei giorni scorsi ha dato la sveglia al brasiliano ricordandogli che i milanisti si aspettano da lui grandi cose. Non so se Dinho è ancora in grado di dargliele ma è certo che il Milan ha bisogno di gente giovane, rapida che rafforzi difesa e centrocampo. Quanto a Benzema credo che il Lione chieda di più anche se l'attaccante quest'anno non è stato brillantissimo. E' indubbio che sarebbe un grande acquisto.

Il male del doping

Il mercato del Milan

Passano un paio di mesi e ci risiamo: un calciatore, un mezzofondista e un ciclista fanno uso di doping. Possibile che non si riesca estirpare questo male?

Io sono una milanista e lo sono da quando avevo 5 anni. Non

Sono un cicloturista e vado in

Fabrizio Lombardi

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Anche quest'anno, tanto per dirla alla Mourinho, «Arsenal: seru tituli». Continuiamo a considerarla una grande squadra? Nicola Chicco

Il discorso è semplice: Wenger non può permettersi di acquistare fuoriclasse perché le finanze della società non glielo consentono. E allora deve puntare soprattutto sui giovani. Il tasso di esperienza che hanno questi ultimi non è paragonabile a quello di squadre come il Chelsea, il Manchester, il Barcellona e il Liverpool. A quel punto franano. Rimane una grande squadra anche se per vincere avrebbe bisogno di qualcosa di più. Resta il fatto che con questa politica dei giovani l’allenatore francese ha costruito in casa dei grandi campioni. Fabregas ne è l’esempio più concreto, tanto è vero che gli ha dato la fascia di capitano per guidare la sua squadra. Inoltre, a parte la sfortuna e la chiara superiorità del Manchester, a Wenger manca da due mesi l’Adebayor dell’anno scorso.

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Ma l’Arsenal è così grande?

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Più facile dirlo che farlo. Il doping avvelena gli atleti e stravolge l'esito delle gare. Le sanzioni sono severe. Bisogna insistere senza demonizzare.

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Roberto Donnini

www.meteo.it

LEGENDA

Rovesci

bici da 20 anni: il doping è un problema grave nello sport. Bisognerebbe controllare tutti nel ciclismo, non solo i corridori.

a cura del Col. Giuliacci

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1995) Due pirati informatici vengono intercettati da un terzo hacker, molto più bravo.

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UNOMATTINA TG1 VERDETTO FINALE OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TG1 FESTA ITALIANA LA VITA IN DIRETTA TG1 CHE TEMPO FA L'EREDITÀ TG1 AFFARI TUOI BUTTA LA LUNA 2 Fiction 23.15 TG1 23.20 PORTA A PORTA 0.55 TG1 - NOTTE - LE IDEE 1.25 CHE TEMPO FA 1.30 ESTRAZIONI DEL LOTTO

9.45 10.00 11.00 13.00 14.00 15.00 16.15 17.20 18.05 19.00 19.30 20.25 20.30 21.05

TRACY & POLPETTA TG2PUNTO.IT INSIEME SUL DUE TG2 GIORNO ITALIAN ACADEMY 2 ITALIA ALLO SPECCHIO RICOMINCIO DA QUI PRESA DIRETTA TG2 - RAI TG SPORT PILOTI SQUADRA SPECIALE... ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 - 20.30 ANNOZERO Attualità 23.20 TG2 23.35 RAIDUE PALCO E RETROPALCO 1.00 ITALIAN ACADEMY 2 1.30 ALMANACCO

9.20 COMINCIAMO BENE 10.55 148° ANNIVERSARIO DELL'ESERCITO ITALIANO 12.00 TG3 - RAI SPORT 12.45 LE STORIE 13.05 TERRA NOSTRA 14.00 TG REGIONE - TG3 15.15 TREBISONDA 17.00 COSE DELL'ALTRO GEO 18.15 METEO 3 19.00 TG3 - TG REGIONE 20.00 BLOB 20.10 SOAP 21.10 THE ROCK Film 23.20 PARLA CON ME 24.00 TG3 - TG REGIONE 1.10 CULT BOOK 1.40 LA MUSICA DI RAITRE 2.25 FUORI ORARIO

8.00 8.40 10.00 10.05 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 18.50

6.45 7.00 10.00 11.00 12.00 13.30 14.10 16.15 16.50 17.10 18.50 20.00 20.30 21.10

20.00 20.30 21.10 23.40 0.45 1.15 2.00 3.40

TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE TG5 - ORE 10 MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA LO SHOW DEI RECORD Varietà TERRA! TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA THE GUARDIAN TG5 - NOTTE

ITALIA 1 6.35 9.00 12.25 13.00 13.40 15.00 17.40 18.30 19.00 19.30 19.50 20.30 21.10 22.05 23.05 23.55 1.45

CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI TELEFILM CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO STUDIO SPORT I SIMPSON CAMERA CAFE' LA RUOTA DELLA FORTUNA C.S.I. - SCENA DEL CRIMINE Telefilm C.S.I. NEW YORK REAL C.S.I. A SANGUE FREDDO CHIAMBRETTI NIGHT STUDIO SPORT

CALCIO 18.30 SHAKHTAR DONETSK DINAMO KIEV Coppa Uefa, semifinale. SportItalia

20.45 AMBURGO WERDER BREMA Coppa Uefa, semifinale. SportItalia e La 7

BASKET

20.30 ANGELICO BIELLA ARMANI JEANS MILANO Serie A. Sky Sport 3

2.00

0.45

ESTUDIANTES LIBERTAD Coppa Libertadores. SportItalia 24

BASEBALL 19.30 KANSAS CITY ROYALS SEATTLE MARINERS MLB. ESPN America

22.15 MONTEPASCHI GROSSETO DANESI NETTUNO

CLEVELAND CAVALIERS ATLANTA HAWKS

ANAHEIM DUCKS DETROIT RED WINGS Playoff NHL. ESPN America

Finale scudetto femminile. Gara 3. Raisport Più

21.00 GENOA - ROMA Coppa Italia Primavera. Finale di ritorno. Sky Sport 1, Sky Super Calcio

4.30

20.30 CRAS TARANTO UMANA VENEZIA

TENNIS 13.00 INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA Torneo femminile. Eurosport e Supertennis

18.15 ATP ESTORIL Eurosport

NBA. Playoff. Sky Sport 2

VOLLEY CICLISMO 16.15 GIRO D'ITALIA Presentazione squadre. Raisport Più

20.30 COPRA NORDMECCANICA PIACENZA - ITAS DIATEC TRENTINO Finale scudetto maschile. Gara 2. Sky Sport 2

GOLF 15.30 BMW ITALIAN OPEN Sky Sport 3

HOCKEY GHIACCIO 2.00

Serie A. Raisport Più

OROSCOPO

CHICAGO BLACKHAWKS VANCOUVER CANUCKS Playoff NHL. ESPN America e Sky Sport 3

SKY SPORT 1 10.30 CALCIO: JUVENTUS LECCE. Serie A. 11.00 CALCIO: INTER LAZIO. Serie A.

LA 7

TELEFILM SOAP TG4 - TELEGIORNALE DETECTIVE IN CORSIA DISTRETTO DI POLIZIA TG4 - TELEGIORNALE FORUM WOLFF UN POLIZIOTTO... IL GIGANTE - 2 PARTE TEMPESTA D'AMORE TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER IL COMMISSARIO CORDIER Telefilm 23.15 STRANGE DAYS 2.00 TG4 2.25 STASERA A TEATRO 2.30 MONEY - INTRIGO IN NOVE MOSSE

7.00 10.15 10.25 11.30 12.30 12.55 13.00 14.00

7.10 9.00 11.30 11.40 12.25 13.30 14.05 15.10 16.15 18.40 18.55 19.35 20.30 21.10

16.05 17.05 19.00 20.00 20.30 23.00 23.40 0.55 1.20 2.20

OMNIBUS 2' UN LIBRO F/X MATLOCK TG LA7 SPORT 7 L'ISPETTORE TIBBS L'ARMATA DEGLI EROI RELIC HUNTER ATLANTIDE JAG TG LA7 AMBURGO - WERDER BREMA Calcio POST-PARTITA VICTOR VICTORIA TG LA7 ALLA CORTE DI ALICE 2' UN LIBRO

DIGITALE TERRESTRE

LO SPORT IN CHIARO E SUL SATELLITE IN DIRETTA

RETE 4

11.30 CALCIO: SIENA NAPOLI. Serie A. 12.00 CALCIO: ROMA CHIEVO. Serie A. 12.30 CALCIO: CATANIA MILAN. Serie A. 15.30 FAN CLUB ROMA. 16.00 FAN CLUB NAPOLI. 16.30 FAN CLUB FIORENTINA. 17.00 FAN CLUB JUVENTUS. 18.00 FAN CLUB INTER.

SKY SPORT 2 09.30 MOTORI: FERRARI CHALLENGE MUGELLO. 10.30 VOLLEY: PESARO - NOVARA. Finale scudetto femminile.

11.30 RUGBY: REDS - BRUMBIES. Super 14.

14.00 BASKET: BOSTON ORLANDO. NBA Playoff.

16.00 VOLLEY: PESARO - NOVARA. Finale scudetto femminile.

17.00 MOTORI: INDY RACING LEAGUE. 18.00 BASKET: PANATHINAIKOS CSKA MOSCA. Eurolega.

SKY SPORT 3 10.00 RUGBY: CARDIFF LEICESTER. Heineken Cup. 11.00 BASKET: ROMA MILANO. Serie A. 12.00 VOLLEY: CAMPIONATO ITALIANO FEMMINILE SERIE A1. 13.00 RUGBY: CARDIFF LEICESTER. Heineken Cup. 14.30 GOLF: PGA EUROPEAN TOUR. Open di Spagna. 18.30 GOLF: OPEN DI PUGLIA E BASILICATA.

PREMIUM 16.00 VIAGGIATORI 4. Steel 16.35 ER-MEDICI IN PRIMA LINEA IV. Joi 16.45 SUPERNATURAL 2. Steel 17.20 NON VEDO L'ORA DI GIOCARE. Joi 17.26 MERCI ALBERT. Joi 17.30 HOMICIDE: LIFE ON THE STREET 7. Steel 17.38 LIFE II. Joi 18.23 LIFE II. Joi 18.25 CODICE ROSSO. Steel 19.07 PRIMA O POI DIVORZIO! III. Joi 19.30 STUDIO 60 - IL MIRACOLO DELLE 4 DEL MATTINO. Joi 20.14 L&O: CRIMINAL INTENT VII. Joi 20.15 SUPERNATURAL 2. Steel 21.00 RUSH HOUR-DUE MINE VAGANTI. Steel 21.00 DR. HOUSE. Joi 21.46 DR. HOUSE. Joi

Radio 105 105 Friends Alle 11.00 Mogol (nella foto) e Audio2 sono ospiti di 105 Friends per presentare l'album MogolAudio2.

Radio Monte Carlo Monte Carlo Nights Alle 22 un programma ricco di suoni, di atmosfere e di ospiti unici. Presenta Nick the Nightfly (nella foto).

Calcio, verso la finale romana Le interviste post partita ai finalisti della Champions League

L’esultanza di Cristiano Ronaldo dopo il gol L’incontro Ronaldo-Wolverine Videonews con una chicca: lo scambio delle maglie tra Ronaldo e Hugh Jackman Parla Michael Phelps Videointervista al campione di nuoto Michael Phelps, di nuovo in vasca dopo la squalifica

Virgin Radio Virgin Motel Alle 22, tra gli ospiti del Virgin Motel e del suo portiere di notte Ottaviano Blitch i Foo Fighters (foto) e David Bowie.

Sport Tg Tutte le news sportive, dall’Italia e dal mondo, nel telegiornale Gazzetta.it

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

Ariete 6-

Toro 7

Gemelli 5,5

Cancro 7+

Leone 5,5

Vergine 8

Sollazzi economici in vista. E occasioni per guadagnare, investire, risparmiare. Siete però elettrici. Troppo. Anche a sud dell’ombelico. Calma.

Giungono news eccellenti, colloqui e viaggi premiano. Gli ormoni, poi, remano e vi conducono festosi alla fornicazione in stile "due con".

Non è una giornatona. Ma solo in apparenza. Nel senso che vi gireranno gli zebedei come ventilatori, ma per facezie. Sotto sotto è tutto okay.

Periodo super: viaggi, trasferte ed esami riescono benissimo. L’ormone, poi, è palloniforme e, sul piano sudombelicale, insaccate a ogni tiro.

Potreste essere più freddi d’una celletta obitoriale. Ussignùr, alzate il termostato del calore umano. Lavoro e amore sono un tantino sfigati...

Il lavoro si muove bene, le soddisfazioni arrivano, in tanti vi vogliono e v'apprezzano, anche per le vostre doti stallonesche. E per finire, l’attività fisica giova parecchio.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 6-

Scorpione 6,5

Sagittario 6-

Capricorno 7,5

Acquario 6

Pesci 6,5

RONALDO

Si possono varare iniziative finanziarie. Ma i rapporti con gli altri urticano: negoziate, non rompete. Sudombelico desolato…

Nonostante la stanchezza, produrrete alla grande. Il cuore è felice, la salute migliora, ogni successo vi arride. E si fornica pure. Grandi!

Le amicizie possono spianarvi la strada verso il successo. E consigliarvi, sostenervi, amarvi. Non è tutto rosa, ma quanto meno non c'è tanta sfiga.

Facilitati al disbrigo di ogni questione di soldi, dalla meno alla più impegnativa. Nel lavoro sarete persuasivi e vincenti, a letto esplosivi come mai.

Le idee di oggi saranno di gran giovamento sia al lavoro sia al privato. Tuttavia, i giramenti d’umore incombono, ma il sex è mega e vi calmerà.

Siete predisposti al meglio per varare iniziative e lavori nuovi, e soprattutto per cuccare, fornicare, smettere di rompere. Notizie pazzeschissime!

Ronaldo Luís Nazário de Lima, noto solo come Ronaldo, è nato a Rio de Janeiro il 22 settembre 1976. Nel Corinthians sta tornando in forma

LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI

48 R

GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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