GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009 ANNO 134 - N. 107
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Fondato nel 1876
Parla Keith Jarrett «Liberate i grandi pianisti dal giogo dello spartito»
di José Saramago a pagina 49
di Matteo Persivale a pagina 55
IL LIBRO BIANCO SUL WELFARE
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In edicola L’Europeo Giro d’autore: 100 anni della maglia rosa 7,90 euro più il prezzo del quotidiano
Il presidente americano incontra Karzai e il leader pachistano Zardari: fermate i talebani
RICOMINCIARE DAI FIGLI
Strage di civili in Afghanistan
di MAURIZIO FERRERA
Raid Usa fa più di cento morti. Choc per Obama, scuse dalla Casa Bianca
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Il Nobel portoghese «Io, Pessoa e gli specchi La nostra ricerca senza fine»
tretto fra l’incudine dei vincoli finanziari e il martello di crescenti bisogni sociali, il welfare italiano attraversa un momento particolarmente difficile. Il Libro Bianco presentato ieri dal Ministro Sacconi si mostra ben consapevole delle sfide sul tappeto e prospetta un insieme di linee guida per il cambiamento. L’approdo dovrebbe essere un nuovo modello sociale basato sul binomio «opportunità-responsabilità». La rotta da seguire non è tuttavia sempre chiara: il documento si mantiene a un livello generale, senza delineare un preciso quadro di interventi. Su questo fronte il Ministro auspica anzi l’avvio di un ampio confronto. Da dove cominciare? Fra i tanti difetti del nostro welfare ce n’è uno che pesa più di tutti: l’assenza di una rete di sicurezza per i più bisognosi. Un tempo concentrata fra gli anziani, la povertà colpisce oggi soprattutto i disoccupati e le famiglie con figli. Il 25% dei minori italiani vive in condizioni di indigenza, rispetto al 16% della Francia, al 14% della Germania, al 10% della Danimarca. Si tratta di un paradosso: la prima ragion d’essere di un sistema di protezione sociale è proprio quella di aiutare chi non ce la fa a tirare avanti e in particolare chi nasce in situazione di grave svantaggio. Avrebbe poco senso parlare di opportunità o di vita buona senza partire da questi temi. Negli altri Paesi la povertà fra la popolazione non anziana è più bassa essenzialmente grazie a tre tipi di misure: le prestazioni familiari, gli am-
mortizzatori sociali e gli schemi di reddito minimo garantito. Di prestazioni familiari (ed in particolare di assegni universali per i figli, tassello essenziale per contrastare la povertà tra i minori) il Libro Bianco quasi non parla. Si auspica (e questo è senz’altro positivo) l’istituzione di un singolo schema contro la disoccupazione per tutti i lavoratori subordinati. Ma tale riforma è indicata solo come obiettivo di lungo termine. Viene poi menzionato il «reddito di ultima istanza», riconoscendo che potrebbe essere «decisivo per il soddisfacimento di bisogni vitali». È un’affermazione importante, dalla quale però non conseguono impegni programmatici. Che il governo non voglia legarsi troppo le mani è politicamente comprensibile. Se però si sostiene che «l’organizzazione di concrete soluzioni ai bisogni degli ultimi è il primo obiettivo di una società coesa», sarebbe forse opportuno essere più ambiziosi e più precisi nell’identificare le soluzioni. Naturalmente la discussione su come riequilibrare il welfare deve rimanere ancorata al tema della sostenibilità finanziaria. Il Libro Bianco prospetta scenari molto promettenti sia in campo previdenziale (elevamento dell’età pensionabile) sia sanitario (Regioni più responsabili, più compartecipazioni da parte degli utenti). Dati i vincoli di bilancio, il nuovo welfare non potrà permettersi di spendere di più. Dovrà invece imparare ad essere più efficiente. E soprattutto a distribuire la spesa in modo più equo ed efficace fra i diversi gruppi sociali e i diversi bisogni, lungo tutto il ciclo di vita.
Nel giorno del vertice con i presidenti pachistano Zardari e afghano Karzai, Casa Bianca sotto choc per una strage di civili in Afghanistan: oltre 100 morti per i raid aerei.
Il plotone multietnico
ALLE PAGINE 2 E 3
L. Cremonesi Valentino, Zecchinelli
I DUE SOCI SCOMODI di GUIDO OLIMPIO
L
Foto di gruppo dei nuovi italiani in divisa L’Esercito presenta i 1.500 soldati italiani figli di immigrati. E li fa sfilare in parata A PAGINA 31 Peronaci
E la Siae agli artisti: alcuni brani non a pagamento
A PAGINA 2
Giannelli
LA VIA DELLA MUSICA
Bolzano elogia i terroristi altoatesini
di EDOARDO SEGANTINI
di MARCO IMARISIO
L
a battaglia del copyright è a un punto di svolta: da guerra di veti sta diventando confronto di soluzioni. Il vero laboratorio è l’industria musicale. La novità arriva da Bruxelles, dove le due eurocommissarie Viviane Reding e Meglena Kuneva vogliono creare una licenza europea di copyright per la vendita di musica, giochi, video digitali.
E’ ufficiale: gli altoatesini che negli anni Sessanta hanno messo bombe contro gli italiani sono «combattenti per la libertà». Lo ha deciso il Parlamento provinciale di Bolzano. L’ennesimo sintomo di un ritorno, nella città altoatesina, a (ri)sentimenti anti-italiani che sembravano superati.
CONTINUA A PAGINA 45
A PAGINA 12
I film e la tentazione proibizionista di PIERLUIGI BATTISTA
Un attacco cardiaco a Roma
Milano
Il chirurgo Marcelletti muore d’infarto
Coltellata al cuore: uccisa a 37 anni
di FRANCESCO DI FRISCHIA
di A. BERTICELLI e G. SANTUCCI
ersino Goethe ne restò sorpreso e addolorato. Aveva scritto I dolori del giovane Werther per mettere in guardia i giovani dalle conseguenze nefaste di un’immaginazione troppo ardente e dalle insane passioni di un amore infelice. Ma il risultato fu il contagioso dilagare in Europa del suicidio «alla Werther».
A PAGINA 25
CONTINUA A PAGINA 45
P
Berlusconi Pubblico e privato
PERCHÉ STO DALLA PARTE DI VERONICA di ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI
V
ada come vada il divorzio nazionale, possibilmente senza troppe sofferenze reciproche, per riguardo dei figli, soprattutto. E poiché è impossibile sperare in una discreta e quasi beneducata separazione lampo come quella degli ex coniugi Sarkozy — se non altro perché gli alimenti in palio nel nostro caso vanno probabilmente moltiplicati per mille — auguriamoci, almeno, che i colpi bassi non siano troppo numerosi. CONTINUA A PAGINA 11
PERCHÉ STO DALLA PARTE DEL PREMIER di GIULIA BONGIORNO
L
Irredentismo tedesco
Alemanno contro «Romanzo criminale» e le pellicole sui precari nel mirino di Brunetta
PAG. 21 Cavallaro e Sciacca
a Casa Bianca ha due partner complicati. Il presidente afghano Hamid Karzai e quello pachistano Asif Zardari sono sotto il tiro di critiche interne ed esterne, resistono attraverso compromessi, corruzione estesa, doppio gioco.
No europeo alla linea dura per chi scarica gratis dal web Approvato dal Parlamento europeo il divieto di tagliare Internet a chi scarica dati illegalmente, a meno che non vi sia una sentenza del tribunale. A PAGINA 6
EURO 1,50
Deciso il voto di fiducia: tensione sulla sicurezza Tensione e scambio di accuse tra maggioranza e opposizione per la decisione del governo di mettere la fiducia sul decreto sicurezza. A PAGINA 5 M. Franco e Sarzanini
a dimensione privata della eventuale separazione Berlusconi -Lario è qualcosa che nessuno al di fuori dei due protagonisti è titolato a commentare. Le dinamiche e gli equilibri sui quali si fonda una coppia spesso presentano aspetti misteriosi e imperscrutabili, talvolta persino agli occhi dei diretti interessati, figuriamoci per chi li osserva dal di fuori. Impossibile, oltre che poco elegante, emettere giudizi. È tuttavia innegabile che il trasferimento in sede mediatica del dialogo Berlusconi-Lario ha fatto trascolorare il privato in pubblico: con tutte le conseguenze del caso. CONTINUA A PAGINA 10
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Primo Piano
Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
La guerra in Asia
Precedenti «Effetti collaterali»
Kandahar Il 24 ottobre 2006 un bombardamento Isaf fa 70 vittime nel distretto di Panjwayi, provincia di Kandahar: 60 sono civili (nella foto Ap, due uomini passano tra le carcasse degli animali uccisi)
Strage in Afghanistan, le scuse dell’America La Croce Rossa: oltre 100 morti, tante donne e bambini. La Clinton: «Dispiaciuti» La strategia
Presidenti Barack Obama ieri a Washington tra Hamid Karzai (sin.) e Asif Ali Zardari (des.)
Gli Usa studiano il «piano B» per sostituire i «soci» scomodi di GUIDO OLIMPIO WASHINGTON – Barack Obama, durante chiaramente non volute - sono il miglior allela campagna elettorale, aveva promesso che ato dei talebani. Pensare di trovare leader più il focus della sua politica estera sarebbe stato graditi e gradevoli, oltre che difficile, sarebil conflitto afghano-pachistano, l’Af-Pak. be una sconfessione dei principi che ispirano Una centralità motivata dalla duplice necessi- la presidenza Obama. Vuole parlare con Ahtà di garantire un minimo di stabilità in madinejad, Castro e Chavez, ma poi si sbarazun’area diventata negli ultimi mesi esplosiva za di chi non si adegua alle sue linee strategie di impedire la preparazione di un nuovo 11 che. Ha investito tanto per lanciare una nuoSettembre. va immagine dell’America e poi torna a vecMa la Casa Bianca ha risorse limitate e due chi sistemi. partner complicati. Il presidente afghano HaLa cura proposta dai «dottori» americani è mid Karzai e quello pachistano Asif Zardari so- di non sdradicare il male ma di ridurne gli efno amici difficili, costantemente sotto il tiro di fetti. Ai pachistani verrà chiesto – per la centecritiche interne ed esterne, che resistono al po- sima volta – di fare sul serio contro gli integratere attraverso i compromeslisti, in cambio verranno consi. Una verità svelata all’opicessi quegli aiuti militari fino nione pubblica da una serie Le ipotesi ad oggi lesinati. Crescerà lo di articoli ispirati da fonti sta- Un premier forte al fianco scambio di informazioni tra tunitensi. Ricostruzioni mi- di Karzai, un ruolo intelligence. Sarà studiato un nuziose dove si elencano gli nuovo piano d’azione anerrori, la corruzione estesa, maggiore dei militari a ti-terrore. Aumenteranno le la debolezza, il doppio gioco, tutela di Zardari iniziative a favore delle popola scarsa affidabilità dei due lazioni civili. alleati, fino a paventare un Di nuovo, la strada è torpassaggio dell’arsenale nucleare pachistano tuosa. Va percorsa a piccoli passi che, a volte, nelle mani degli integralisti. sono faticosi per il gigante americano. Karzai A questo punto la domanda per i vertici e Zardari devono agire con fermezza senza americani è: vale la pena continuare con que- però apparire docili strumenti nelle mani desti soci? Un interrogativo seguito da scenari gli Stati Uniti. Gli americani potranno torcere che disegnano un doppio ricambio regionale. loro il braccio, ma non troppo forte per non Un premier forte al fianco di Karzai. Un ruolo urtare sensibilità e orgoglio. Per questo la maggiore dei militari a tutela di Zardari (o, per- scelta di offrire una stampella a due amici sino, l’«affidamento» del potere ai generali). zoppicanti è visto, per ora, come il male miLa soluzione – non definitiva, sia ben chia- nore. Ma alla Casa Bianca studieranno anche ro – passa dagli attori locali. I soldati alleati un piano B in caso la coppia non funzioni. impegnati sul campo non sono sufficienti. Un’ipotesi che costringerà gli Stati Uniti a cerPiù bombe rischiano solo di portare altre re- care nuovi interlocutori e a estendere un imclute al nemico. Le stragi di civili – anche se pegno diretto che si voleva invece contenere.
Cento, forse 120 o 150 morti in due villaggi del distretto di Bala Boluk, provincia di Farah, Afghanistan occidentale. Quasi tutti civili, moltissimi donne e bambini, uccisi nella notte di lunedì dalle bombe americane. È la più grave strage di «non combattenti» mai avvenuta nel Paese dall’inizio della campagna anti-talebani lanciata da George W. Bush nel 2001. Più a Est, oltre un confine che i pasthun non hanno mai riconosciuto, nella valle pachistana dello Swat decine di migliaia di persone terrorizzate sono in fuga dalle loro case. A nove giorni dall’inizio della battaglia aperta da Islamabad contro l’enclave talebana mancano (ancora) dati ufficiali sulle vittime civili, ma il governo ammette un esodo immenso: mezzo milione di rifugiati. Per l’Onu arriveranno a un milione. Divisi da profonda ostilità politica a livello di governi (anche se proprio ieri i presidenti Asif Ali Zardari e Hamid Karzai si dichiaravano «fratelli» davanti a Barack Obama), Pakistan e Afghanistan, o meglio le loro popolazioni pashtun, stanno vivendo un incubo comune. Ma è la strage afghana compiuta dai soldati Usa a causare più sdegno nel mondo, più imbarazzo a Washington, più problemi politici proprio adesso che Obama vuole raddoppiare entro settembre i suoi uomini nel Paese (fino a 68 mila). «Abbiamo mandato una nostra squadra martedì pomeriggio: hanno visto decine di cadaveri di donne e bimbi, fosse comuni, case distrutte», ha dichiarato Jessica Barry, della Croce Rossa Internazionale. «Anche uno dei nostri operatori è stato ucciso, con 13 membri della sua famiglia». Altri testimoni confermano. E poi sono arrivate le foto dei villaggi e delle famiglie distrutti. Le accuse del capo provinciale della polizia Ghafar Watandar alle forze talebane di aver usato i civili come «scudi umani» non cambiano molto la situazione. «I talebani avevano conquistato i due villaggi e ucciso tre poliziotti e tre civili "collaborazionisti"», ha detto, aggiungendo che le forze afghane avevano chiesto l’aiuto degli americani. Lunedì si era combattuto tutto il giorno. Arrivata la notte la gente era rientra-
Vittime La sepoltura di alcune delle vittime dei raid aerei americani sulla provincia di Farah (Ap)
Il massacro più grave Dal 2001 sono migliaia i civili uccisi da esercito afghano, Nato e Usa: quello di lunedì è stato il massacro più grave Esodo in Pakistan Decine di migliaia di famiglie sono in fuga dalla valle dello Swat dove esercito e talebani combattono da 9 giorni
ta nella case pensando che tutto fosse finito. Invece sono iniziati i bombardamenti Usa. Con un dubbio, avanzato da fonti militari Usa nella notte: che in realtà la strage sia stata causata da granate usate per la prima volta dai talebani per simulare bombe americane. Non sono una novità le morti di civili in Afghanistan: nel 2008 l’Onu ne ha contate 828 causate da forze governative, Usa e Nato. Per le Ong locali sono state più del doppio. E dal 2001 le stime parlano di 4.900/7.750 vittime civili delle forze pro-governo, contro le 2.400/3.950 uccise dai talebani. Episodi gravi ce ne sono stati altri in passato: banchetti di nozze scambiati per assembramenti talebani, scuole colpite. Nel-
l’agosto 2008 l’ennesima strage aveva creato forte tensione tra Kabul e Washington: un raid Usa aveva ucciso 90 civili, mai ammessi dagli americani anche se confermati dall’Onu. Questa volta, invece, Washington non nega e anzi si scusa: «Siamo profondamente, profondamente dispiaciuti», ha dichiarato ieri il segretario di Stato, Hillary Clinton, promettendo un’inchiesta congiunta a quella che aprirà Kabul. E all’alleato Pakistan, invece, un incoraggiamento a continuare sulla strada della guerra aperta ai talebani. «Un buon segnale», ha definito Clinton l’ultima offensiva nello Swat. Anche se per il momento sembra solo l’ennesima emergenza umanitaria.
Cecilia Zecchinelli
Primo Piano
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
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Nangarhar Il 6 agosto 2008 bombe della Coalizione su una festa di matrimonio nella provincia di Nangarhar, Afghanistan orientale: 47 civili uccisi, in maggioranza donne e bambini (nella foto Ap un funerale nel distretto di Shinwar, provincia di Nangarhar)
Diplomazia La Casa Bianca alza la pressione sugli alleati
Sangue innocente A Bala Boluk Un bimbo afghano rimasto ferito nei bombardamenti e ricoverato all’ospedale della provincia occidentale di Farah. Volontari della Croce Rossa Internazionale testimoniano di aver visto cadaveri di donne e bambini, fosse comuni, case distrutte (Ap/Abdul Malek)
Obama: lo scopo comune è sconfiggere Al Qaeda Summit con i presidenti afghano e pachistano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
WASHINGTON — Rischiava di rovinare l’esercizio diplomatico dell’amministrazione Obama, l’errore di un bombardamento che ha ucciso decine di civili afghani. Ma la promessa del presidente degli Stati Uniti di «fare di tutto per evitare vittime civili» ha permesso alla Casa Bianca di rimanere concentrata sull’obiettivo: alzare la pressione su Pakistan e Afghanistan, spiegar loro che il tempo delle furbizie è finito e strappare l’impegno concreto a far sul serio nella lotta a talebani e Al Qaeda, aumentando gli sforzi e coordinandoli con i comandi americani, che tra poco potranno disporre delle nuove truppe, 21 mila soldati, ordinate nella regione da Barack Obama. «La sicurezza dei nostri tre Paesi è legata e sono contento che questi due leader riconoscano la gravità del pericolo che abbiamo di fronte: l’obiettivo comune rimane distruggere, smantellare e sconfiggere la struttura di Al Qaeda», ha detto Obama dopo aver ricevuto il presidente pachistano Asif Ali Zardari e quello afghano, Hamid Karzai. Ma ha anche ricordato che la soluzione non può essere solo militare, che
Impegno
Afghanistan La strategia dell’Amministrazione Obama prevede un deciso rafforzamento del contingente Usa nel Paese: dagli attuali 38 mila militari si arriverà in autunno a circa 68 mila Pakistan La proposta dell’Amministrazione in discussione al Congresso Usa prevede aiuti al governo di Islamabad per combattere i talebani per un importo di 1,5 miliardi di dollari all’anno per i prossimi cinque anni
«l’estremismo si vince anche migliorando la vita di afghani e pachistani», rilanciando l’economia e rafforzando la democrazia. Una giornata di diplomazia ad alto profilo, quella di ieri, forse la prima a carattere operativo consumatasi a Washington dall’insediamento della nuova amministrazione. Dove Hillary Clinton ha ben recitato nel ruolo di apripista per Obama. Di buon mattino, accompagnata dall’inviato speciale nella regione, Richard Holbrooke, il segretario di Stato si è presentata all’Hotel Willard per un fuori-programma con Zardari. Hanno parlato per un’ora, durante la quale l’ex first lady ha spiegato punto per punto al presidente pachistano cosa Washington si aspetti da Islamabad contro la minaccia talebana al confine con l’Afghanistan. Una chiarezza che ha sortito il suo effetto: in conferenza stampa Zardari ha assicurato che il suo Paese «sarà all’altezza delle sfide che ha davanti». Più tardi Hillary ha fatto da padrona di casa al dipartimento di Stato, ospitando una sessione di lavoro cui hanno preso parte, con Zardari e Karzai, le tre delegazioni al completo. L’ex first lady li ha presentati come due leader che «guidano i loro Paesi in un momento diffi-
cile e capiscono che gli Stati Uniti, l’Afghanistan e il Pakistan fronteggiano un nemico comune». Al termine dell’incontro, preludio ai colloqui del pomeriggio alla Casa Bianca, si è detta «ottimista sulla possibilità che questo processo possa fare la differenza». Riferendosi alla controffensiva lanciata dal Pakistan nella valle di Swat contro i ribelli, ha detto di essere rimasta «impressionata» dall’azione del governo di Islama-
Promessa «Faremo di tutto per evitare le vittime civili» in Afghanistan e Pakistan, ha promesso Obama bad. Zardari e Karzai ce l’hanno messa tutta per tentare di rispondere in modo convincente alle obiezioni e alle richieste che Hillary e il presidente hanno messo nero su bianco in termini piuttosto ultimativi. «Abbiate fiducia in noi», ha detto Karzai, cui Obama guarda con scetticismo, per il rifiuto a combattere la corruzione, il nepotismo, la tendenza a circondarsi di autentici banditi, sempre invocando gli equilibri tribali.
Paolo Valentino
L’intervista Lo scrittore Ahmed Rashid sulle chance dell’offensiva lanciata dal governo di Islamabad
«Ora la popolazione è contro i talebani» «Questa volta è una cosa seria. In passato governo ed esercito pakistani avevano dichiarato in più occasioni che avrebbero combattuto i talebani. Ma alle parole non erano seguiti i fatti. Ora l’offensiva c’è davvero». Così l’intellettuale pachistano Ahmed Rashid commenta per telefono dalla sua abitazione di Lahore le nuove fasi dell’offensiva militare all’ombra dei colloqui a Washington tra il presidente Asif Zardari e Barack Obama. Anche ai tempi di Musharraf abbiamo più volte sentito annunci di importanti operazioni militari con-
tro i talebani. Salvo poi scoprire che erano ben poca cosa. Perché con Zardari dovrebbe essere diverso? «La differenza è che oggi l’opinione pubblica pachistana è sinceramente ostile ai talebani. In passato non era così. Ma la loro crescente forza militare e la penetrazione verso sud, sino al Punjab, fa paura a tanti. Un conto è avere i talebani alleati nelle zone tribali del nord-ovest che perseguono gli interessi pachistani in Afghanistan, un altro è invece vederli marciare verso Islamabad imponendo la Sharia tra la popolazione. Non si dimenti-
chi che, a eccezione di alcune province settentrionali, il Pakistan resta un Paese con una grande maggioranza laica». Dunque l’opinione pubblica sostiene l'offensiva militare nella vallata di Swat e nelle altre zone occupate dai talebani? «Assolutamente sì. L’esercito non incontra alcuna opposizione tra i suoi ranghi o tra la gente. Il problema semmai è cercare di aiutare al meglio le decine di migliaia di profughi che fuggono le zone di guerra. In passato i governi sono stati spesso indifferenti a questo genere di proble-
mi umanitari». L’amministrazione Usa ha ribadito le sue preoccupazioni sull’eventualità che i talebani e addirittura i loro alleati legati ad Al Qaeda possano impadronirsi dell’arsenale nucleare pakistano. È un timore fondato? «No, non lo credo. L’esercito resta un’organizzazione solida, con una gerarchia ordinata. Non vedo alcuna possibilità che i talebani o i loro alleati possano mettere le mani sulle atomiche». Però le avanguardie talebane sono penetrate in Punjab, dove si tro-
vano alcune basi atomiche. «È vero. I talebani nelle ultime settimane sono penetrati molto a sud, sino al Punjab e a poco più di un centinaio di chilometri da Islamabad. Sono stati ricacciati. Ma vi mantengono collegamenti forti e il governo dovrà preoccuparsi di reciderli». Come legge i colloqui di Zardari con l’amministrazione americana? «Mi sembrano un’ottima cosa. Speriamo che arrivino presto nuovi aiuti militari e civili dall’America». È dall’11 settembre 2001 che gli Usa pagano miliardi di dollari nella
speranza che il Pakistan collabori alla lotta contro il terrorismo e il fondamentalismo islamico. Però non sembra siano serviti a molto. «L’amministrazione Bush dal 2001 ha versato 11 miliardi di dollari, che sono andati per l’80% all’esercito pakistano. Il problema è che non c’è stato un controllo trasparente sull’amministrazione di quei fondi. Una parte avrebbe dovuto essere spesa per finanziare le scuole pubbliche e non lasciare che le madrasse diventassero luoghi di predicazione per il fondamentalismo islamico. Ora spero che l’amministrazione Obama si preoccupi anche di controllare il modo in cui quei soldi vengono spesi e che servano anche a progetti civili».
Lorenzo Cremonesi
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
Primo Piano
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Sicurezza Le misure
Banca-dati per il Dna dei condannati
Sì a Prüm Banca-dati del Dna dei condannati, delle persone scomparse e delle salme non identificate. E guardie armate sugli aerei. Lo prevede il trattato di
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Prüm, ratificato ieri dalla Camera. Bocciato a voto segreto l’emendamento appoggiato dal governo sulla possibilità di prelievo forzoso del Dna. Ora il testo torna al Senato
Fiducia sulla sicurezza in un clima di scontro Stop alla Lega: il sì tra una settimana. Il Pd: «Leggi razziali». Blindate anche le intercettazioni I due disegni di legge
Sicurezza
Intercettazioni
I cambiamenti Cancellata la norma sui «presidi-spia» (ma in quanto pubblici ufficiali dovranno denunciare gli irregolari) e ripristinata la norma anti-racket: vieta l’accesso alle gare agli imprenditori che non denunciano casi d’estorsione
Il testo Le intercettazioni saranno permesse solo per i reati con pena superiore a cinque anni (esclusi mafia e terrorismo)
I Cie I clandestini potranno rimanere nei Centri di identificazione ed espulsione fino a 180 giorni, ora il limite è 60 Le ronde Le associazioni di cittadini potranno segnalare alle forze dell’ordine situazioni di disagio sociale o di pericolo Il registro I clochard dovranno essere iscritti in un registro presso il Viminale La tassa Per avere la cittadinanza si dovranno pagare 200 euro, per il permesso di soggiorno dagli 80 ai 200
Vincino
Il limite Potranno avere un limite massimo di 45 giorni prorogabile per altri 15 Gli indizi I magistrati potranno concederle solo se vi sono «gravi indizi di colpevolezza» Gli atti Il testo uscito dalla commissione vieta la pubblicazione degli atti, ma è probabile che si renda possibile la pubblicazione in sintesi di quelli non più coperti dal segreto Il carcere In caso di pubblicazione degli atti, il giornalista rischia il carcere: la pena minima, in un primo tempo di 3 anni, è stata abbassata a 6 mesi (o una sanzione economica)
La Nota di Massimo Franco
ROMA — Il governo mette la fiducia su sicurezza e intercettazioni e tanto basta per far esplodere lo scontro politico. Va all’attacco l’opposizione con il segretario del Partito democratico Dario Franceschini che accusa: «La destra vuole tornare alle leggi razziali». Di «aspetti preoccupanti» parla Monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i Migranti. Ma malumore forte c’è anche all’interno della maggioranza tanto che in mattinata sette «franchi tiratori» fanno bocciare uno degli articoli del trattato di Prüm, la nuova legge che introduce tra l’altro il prelievo forzoso del Dna per la creazione di una banca dati. La votazione sulla sicurezza è fissata per martedì, contro il parere del governo che chiedeva invece di approvare il provvedimento subito perché, avverte il ministro dell’Interno Roberto Maroni «altrimenti saremo costretti a liberare altri 250 clandestini». È un’altra giornata di alta tensione quella che comincia alle 9,30 quando il governo si riunisce
e dà il via libera a porre la fiducia al provvedimento che introduce il reato di clandestinità, le ronde, la permanenza degli irregolari nei Centri di identificazione ed espulsione fino a sei mesi. Le norme su medici e presidi «spia» sono state eliminate ma si tratta comunque di pubblici ufficiali e dunque la legge impone loro di presentare denuncia contro gli irregolari, visto che, dopo l’approvazione di questo provvedimento, chi è in Italia senza permesso violerà il codice penale. Ma da palazzo Chigi arriva anche un altro «sì» pesante ed è quello che autorizza la fiducia sul disegno di legge che disciplina le intercettazioni. La votazione su questo provvedimento è fissata per il 18 maggio, ma il segnale lanciato è
Martedì Voto di fiducia sul ddl sicurezza. Per il ministro Maroni si doveva votare prima, per «evitare di liberare altri 250 clandestini»
chiaro, tanto che alla Camera c’è chi ipotizza uno «scambio» avvenuto in sede di consiglio dei ministri tra Pdl e Lega. Smentisce duramente Maroni: «È un tema che appartiene alla categoria delle stronzate». Non usano lo stesso termine, ma uguali toni, i parlamentari del Pdl che replicano a Franceschini. «C’è già stato un tempo in Italia in cui i bambini venivano cacciati dalle scuole per la loro religione, cavalca la paura per raccogliere consenso», sottolinea il leader Pd. «Franceschini ormai vaneggia», commenta il vicepresidente Pdl alla Camera Italo Bocchino e la relatrice Iole Santelli rincara: «Parole talmente spropositate da risultare addirittura caricaturali».
F.Sar.
ROMA — La tranquillità ostentata in mattinata da Umberto Bossi, che garantisce sul voto immediato del «pacchetto sicurezza», viene smentita nel pomeriggio quando i capigruppo si riuniscono e rinviano tutto alla prossima settimana. Il presidente dei deputati del Carroccio Roberto Cota si nasconde dietro «la burocrazia parlamentare che ci ha impedito di procedere subito», ma sa bene che i problemi interni alla maggioranza vanno ben oltre le regole di Montecitorio. E infatti è stata proprio la Lega a porre come condizione al governo di chiedere la fiducia sull’intero provvedimento. Troppe sono le questioni aperte, non c’era alcuna speranza di riuscire a superare almeno 110 votazioni segrete. «Veramente sarebbe già stato un buon risultato riuscire a far passare i primi articoli», chiarisce un parlamentare che arriva dalle fila di Forza Italia. E Gaetano Pecorella,
che su questo disegno di legge ha sempre espresso forti perplessità, aggiunge: «Voteremo sì, ma turandoci il naso su diversi aspetti». Lega contro Alleanza Nazionale, è questa la vera partita che si sta giocando. Tanto che Cota cerca di ridimensionare, come del resto aveva già fatto il titolare del Viminale Roberto Maroni, la portata della vittoria del presidente della Camera Gianfranco Fini che ha chiesto e ottenuto di eliminare la norma sui «presidi-spia»: «È stato accolto un suo rilievo, da qui a dire che ha vinto ce ne passa». Quando viene bocciato l’articolo del trattato di Prüm, il suo vice Marco Reguzzoni dichiara: «È chiaro che i capigruppo del Pdl, Cicchitto e Bocchino, non governano, non riescono a coordinare, è tutta una questione interna». Cota lo corregge poco dopo. «Cicchitto è una persona corretta», sottolinea e così marca la distanza da Bocchino che
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iù che le polemiche con l’opposizione, le tensioni che si addensano intorno alle norme sulla sicurezza rivelano un profondo nervosismo nella maggioranza. I contrasti fra Pdl e Lega stanno diventando espliciti, e pesano più delle accuse lanciate dal Pd al governo di riproporre «leggi razziali». Riguardano solo in parte il merito dei provvedimenti, utilizzati piuttosto per stabilire quali siano i rapporti di forza dentro il centrodestra. Il tentativo del partito di Umberto Bossi di accelerare i tempi è fallito di fronte alle resistenze del Parlamento. E gli allarmi lanciati ripetutamente dal ministro leghista dell’Interno, Roberto Maroni, sono stati lasciati cadere nel vuoto. Il rinvio del voto di fiducia a metà della settimana prossima suona come una sconfitta del Carroccio. Il leader della Lega ieri mattina aveva annunciato che oggi sarebbe stata votata la legge. Non solo. Maroni rivelava candidamente che palazzo Chigi aveva deciso di ricorrere alla fiducia per aggirare «i malumori in una parte della maggioranza»: questioni slegate, a suo avviso, dal merito delle misure da prendere; e dava la colpa ai postumi della fusione fra Fi e An e alla formazione delle liste. La risposta degli alleati è stata dura. E paradossalmente si è registrata proprio nel momento in cui il centrosinistra accusava paI contrasti vanno lazzo Chigi ed il Pdl di essere subalterni a Bossi. In realtà, l’enneal di là del simo braccio di ferro sull’immimerito delle grazione clandestina sta dando risultati almeno controversi. Momisure sui stra la volontà della componenclandestini te fedele a Gianfranco Fini, ma non solo, di ridimensionare e frustrare le pretese della Lega: una strategia nella quale conta la sponda dell’opposizione, ma forse altrettanto l’assenso di Silvio Berlusconi, attento a non regalare a Bossi un eccessivo protagonismo in vista delle europee. Il risultato di questa competizione è un rinvio che la Lega definisce irresponsabile, perché farebbe uscire dai centri di accoglienza oltre 250 clandestini; e che i lumbard sembrano pronti a sfruttare, additandolo a quella parte dell’elettorato incline ad associare immigrazione e criminalità. Ma è anche una conferma che il partito di Bossi è costretto a segnare il passo di fronte al resto della coalizione; e che fino al 7 giugno il centrodestra è condannato a subire una litigiosità endemica, esasperata da una competizione logorante. Eppure, non è credibile che gli sgarbi reciproci fra alleati sfocino in uno strappo. Anzi, tutto fa pensare che il senso di responsabilità, se non altro, indurrà a moderare i toni. Le punzecchiature, però, stanno diventando quasi quotidiane. Dilatano la sensazione di una diversità crescente fra Pdl e Lega. E possono alimentare il sospetto di una tentazione berlusconiana inconfessabile: non soltanto quella di ridurre le pretese e lo spazio del partito di Bossi, ma di portare il Pdl a percentuali così alte da farne eventualmente a meno. Quando il ministro Maroni sfoga la propria irritazione sostenendo che alcuni alleati votano contro segretamente «perché non hanno il coraggio di metterci la faccia», sostiene una tesi verosimile; ma lambisce i confini della provocazione. Su questo sfondo, la bocciatura di un trattato, avvenuta ieri mattina alla Camera, può diventare un presagio infausto per il governo.
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Retroscena I «mal di pancia» di An gelano Bossi
Maroni-La Russa La «rincorsa» tra ministri rivali
Il rinvio accentua la competizione tra Pdl e Carroccio
Le regole sull’immigrazione Nella riunione di ieri il governo ha dato il via libera a porre la fiducia al disegno di legge sulla sicurezza. Un provvedimento che introduce, tra l’altro, il reato di clandestinità, le ronde, la permanenza fino a sei mesi degli irregolari nei Centri di identificazione ed espulsione
invece proviene da An. In Parlamento si ripete esattamente lo schema già visto all’interno del governo con La Russa che cerca di rincorrere Maroni sui temi della sicurezza, proprio perché il suo partito ha sempre usato questo tema come una bandiera e di fronte all’elettorato l’argomento continua a fare presa. Dunque si cerca di non lasciare spazio agli esponenti del Carroccio. Un clima di tensione nel quale si inseriscono le resistenze di molti parlamentari cattolici, più che perplessi sull’opportunità di forzare troppo le norme contro gli immigrati irregolari, come quelle che su servizio sanitario e iscrizione a scuola, ma anche quelle che impongono il certificato di agibilità delle abitazioni di chi vuole iscriversi all’anagrafe. Una disposizione di legge che certamente penalizza stranieri e poveri. Ma non è soltanto la sicurezza a
dividere la maggioranza. E infatti non appare affatto casuale che il Guardasigilli Angelino Alfano abbia chiesto al governo di porre la fiducia pure sul disegno di legge sulle intercettazioni, criticato più volte dalla Lega che aveva chiesto di consentirle anche per i reati contro la pubblica amministrazione. Risultato raggiunto, salvo il fatto che i requisiti richiesti per ottenere l’ascolto delle telefonate sono talmente rigidi da renderle impossibili o inutili. Rimane poi sul tappeto la spartizione delle «cariche» all’interno del Pdl con l’imminente nomina dei coordinatori, tanto che c’è chi adombra il sospetto che tra i «franchi tiratori» della mattina ci sia anche chi voleva lanciare proprio questo avvertimento. «Bisogna guardare tra gli ex Dc», rivela sornione un sottosegretario.
Fiorenza Sarzanini
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Primo Piano
Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
Internet Le regole
La rottura della gauche intellettuale
In Francia si sono creati due fronti opposti sulla proposta di legge che intende reprimere il download illegale di musica e film. Contrarissima, Chiara Mastroianni (foto). Favorevole l’attore Pierre Arditi.
No europeo alla legge contro i pirati del web La norma prevedeva di tagliare l’accesso a Internet. La Siae apre ai brani gratis
1 L’amor carnale (foto) Bastard sons of Dioniso
2 Impossibile Matteo Becucci
BRUXELLES — Decisione del Parlamento europeo, ieri: non si può tagliare l’accesso a Internet di chi sia stato beccato a scaricare illegalmente (gratis) una canzone, un film, un video qualsiasi, se non lo avrà stabilito un tribunale. Decisione del Parlamento francese, un mese fa: la stessa, cioè un «no» al progetto del presidente Nicolas Sarkozy che voleva istituire un’agenzia statale contro i «pirati del web», espellendo dalla Rete coloro che scaricano note e immagini senza pagar nulla. Commenti circolati a Bruxelles, dopo il voto di
ieri: «Internauti di tutto il mondo, rallegratevi», è stata una vittoria della libertà sul web contro le lobby discografiche, o cinematografiche; ma anche: «Così è il Far West», si poteva fare meglio. In realtà, il Consiglio europeo — il governo Ue — aveva auspicato maggiori controlli, ed era stato raggiunto un testo di compromesso: dopo la bocciatura di quest’ultimo, sarà il prossimo Europarlamento — quello che uscirà dalle elezioni di giugno — ad occuparsi della questione. Nell’attesa, gli «sceriffi» del web dovranno pazientare. E c’è anche una notizia in arrivo dall’Italia, più o
meno nello stesso campo, che potrebbe portare presto a un’altra rivoluzione. La Siae, la Società italiana degli autori ed editori, per bocca del suo presidente Giorgio Assumma ha annunciato che «scongelerà» i diritti di autore: molte canzoni, film, opere d’arte, potranno essere «godute» gratuitamente, su Internet, ma anche sulla rete della telefonia mobile, cioè sui telefoni cellulari. Che questo avvenga o no, dipenderà solamente dai detentori del copyright, cioè dagli autori: ogni artista messo sotto contratto dalla Siae potrà scegliere se rinunciare a delegare la difesa dei propri diritti, e riser-
vare a se stesso l’utilizzo di uno o più brani; lo farà, scaricando direttamente da Internet un modulo, e compilandolo; la Siae metterà poi online l’elenco delle opere liberamente consultabili. Per tornare alla decisione dell’Europarlamento, tutto è nato con un emendamento presentato da un fronte trasversale che vedeva insieme liberaldemocratici, Verdi, euroscettici (gruppi Adle, Verdi-Ale, Gue-Sinistra europea unita, Ind-Dem o Indipendenti-democratici). Principio riaffermato: senza una decisione preliminare dell’autorità giudiziaria «non possono essere im-
3 Mi fai spaccare il mondo Jury
4 Contessa Bastard sons of Dioniso
5 Briciole Noemi
6 Come foglie Malika Ayane
7 Stupid A. Amoroso
8 You’ve got a friend Finalisti X Factor
9 Poker face Lady Gaga
L’analisi
ARRIVA «KINDLE», LIBRI E GIORNALI LETTI SUL VIDEO di MASSIMO GAGGI
NEW YORK — Quando emerge dalla semioscurità del sipario nero, Jeff Bezos, il «folletto» di Amazon, sembra ancora più impacciato del solito. Parla a scatti della sua nuova meraviglia tecnologica, pasticcia Luigi Offeddu con le immagini proiettate su un grande schermo. Nemmeno l’editore del New York Times, Arthur Sulzberger Jr, sembra a suo Sul palco agio quando sale sul palco per annunciare Jeff Bezos, che il suo giornale, col Washington Post e il amministraBoston Globe, sarà il primo a sperimentare, tore già in estate, la nuova «piattaforma» di letdelegato tura elettronica del «Kindle DX». di Amazon, Eppure, incontrando ieri mattina alla Papresenta ce University di New York un gran numero il nuovo di giornalisti — quelli famelici di riviste e sistema siti tecnologici e quelli, spaventati ma anKindle DX che speranzosi, della carta stampata — il fondatore di Amazon ha davvero aperto un nuovo capitolo per quanto riguarda la lettura delle pubblicazioni giornalistiche, ma anche dei testi scolastici e universitari. Benché se ne parla ormai da molto tempo, con i primi esperimenti ormai vecchi di dieci anni, il libro elettronico, fino a qualche tempo fa, non era mai decollato. Le cose sono cambiate con l’«e-book» della Sony e, poi, con le prime versioni Il nuovo Kindle della Amazon del «Kindle»: mezzi che conha uno schermo di quasi sentono di leggere chiaramen10 pollici e verrà messo sul te, ma su uno schermo piccolino, mercato a 489 dollari le pagine di un libro «tascabile». Il successo di questi prodotti, benché non travolgente, ha dimostrato che le previsioni fatte in passato non erano sbagliate, salvo che la maturazione delle tecnologie ha preso più tempo del presvito. Il nuovo Kindle messo sul mercato ieri è costoso (489 dollari) e ha ancora lo scherEnzo Mazza della Fimi, la federazione dei mo in bianco e nero: non ucciderà la carta discografici: «Questa iniziativa è già amstampata, ma comincia a diventare un’alterpiamente prevista nell’industria disconativa efficace al prodotto cartaceo, sopratgrafica dove i modelli di business con tutto per chi è in viaggio o non vuole arrivafree download promozionali sono semre fino all’edicola. Il giornale può essere scapre più diffusi. Siamo contenti che Siae ricato in ogni momento e in ogni luogo (il se ne sia accorta». collegamento è senza fili) in pochi secondi Qualche dubbio arriva anche dalla gee a un prezzo molto basso; lo schermo (quanerazione esplosa negli anni Novanta. Disi 10 pollici) è più grande rispetto alle verce Frankie Hi Nrg: «Compilare un modusioni precedenti. lo aggiunge burocrazia e più che un’offerSulzberger l’ha presentato come un’opta di libertà mi sembra un deterrente. Mi portunità in più per il New York Times e gli sembra che facciano fatica a guardare un altri giornali, anche non americani, che già futuro che è già qui». oggi usano il Kindle (compreso il Corriere Per Marco Masini il discorso è premadella Sera in Italia o Le Monde in Francia). turo. «Sarà interessante valutare il futuMa non è azzardato dire che quella che si è ro, quando le canzoni si venderanno messa in moto ieri può essere una vera rivosciolte, come una volta le sigarette. Per luzione nella lettura, anche se il cambiaora l’album è un unicum che non conviemento all’inizio sarà più marcato per i libri ne scorporare. Insomma tutto va valutascolastici. Nel nuovo Kindle, sottilissimo e to alla luce del nuovo modo di consumaleggero (meno di mezzo chilo), può essere re la musica». infatti scaricato, in meno di un minuto e in Più vicino a Jannacci è Povia che prefevarie lingue, uno qualunque dei 275 mila tirisce una tutela testata nel tempo a una toli del catalogo elettronico di Amazon. Che libertà: «È una facoltà di cui non intendo presto comprenderà anche tutti i testi scolaavvalermi. La gente scarica illegalmente stici dei maggiori editori, da Pearson a da una vita e le case discografiche licenWiley. Cambiamenti radicali per gli studenziano i dipendenti, ma la musica è un lati: via gli zaini pesanti, niente più libri covoro e va pagata». Lui su Internet consenstosissimi. Cinque università, da Princeton te di vedere gratis i suoi concerti. «Solo a ad Arizona State, hanno accettato di fare da chi ha comperato il disco, si è collegato «apripista»: a settembre introdurranno il al sito ed ha ricevuto una password. È un nuovo sistema nelle loro classi. regalo a chi ha già pagato», aggiunge. La lettura elettronica dei giornali matureSoppesa le parole Cristiano Godano, rà più lentamente, ma anche qui il sentiero leader dei Marlene Kuntz: «Bisogna rifletsembra tracciato. Anche perché Kindle è sotere sia nel bene che nel male. A caldo dilo il primo di una nuova generazione di rei che da un lato mi sembra che chi è «e-reader» (lettori online): la Apple sta per chiamato a tutelare e difendere la musica presentare il suo, mentre tra un anno arrivesi chiami fuori da qualcosa, come Interrà il grande schermo plastico flessibile di net, che gli sembra un mostro enorme. Plastic Logic. Un business talmente prometDall’altro invece si offre agli autori una tente da spingere editori come Hearst e possibilità di scegliere e ognuno può esMurdoch a costruirsi il loro lettore, anziché sere artefice del proprio guadagno». Andrea Laffranchi entrare nel «pool» di Amazon.
il nuovo e-book
10 Jai ho! Rahman & The Pussycat Dolls
(In Italia, dati Fimi-Nielsen)
I protagonisti
Gli artisti divisi tra libertà e tutele Celentano: mi svincolo. Povia: io no MILANO — Musica, diritti e Internet. Un mondo in continua evoluzione. L’ultima novità arriva dalla Siae che ha annunciato la pubblicazione di un elenco di canzoni per le quali gli autori possono chiedere l’esclusione dalla tutela dei diritti relativi alle utilizzazioni di queste opere su Internet e sui telefonini. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il presidente della Siae Giorgio Assumma durante un dibattito su «Diritto d’autore, web e pirateria» a Palermo. Nelle intenzioni della Siae questo dovrebbe favorire la circolazione di musica gratis e legale sul web. «Internet è un eccezionale strumento di circolazione delle opere e noi non vogliamo ostacolare la libera diffusione delle stesse», ha detto Assumma. L’idea è questa. Siccome chi regala musica da un sito, persino l’autore stesso, deve pagare la Siae (per poi ottenerne una parte indietro sotto forma di riparto), offrire la possibilità di svincolarsi dall’ente favorirebbe la circolazione di canzoni gratis. Questo in parte è vero. Per un esordiente regalare le proprie canzoni è un modo per farsi conoscere. Ma, allo stesso tempo, svincolarsi dalla Siae non significa per forza dover rinunciare a un compenso, ma affidarsi ad altre società. La facoltà esiste da tempo e se ne sono già avvalsi Adriano Celentano e gli eredi di Lucio Battisti. Spiega Claudia Mori, mente e cuore del clan Celentano: «Ritenevamo poco condivisibi-
poste limitazioni ai diritti e alle libertà fondamentali degli utenti finali» di Internet, a meno che «vi sia una minaccia per la sicurezza pubblica» (in questo caso l’intervento dell’autorità giudiziaria può avvenire successivamente). Il voto di Strasburgo, ha detto la capogruppo dei verdi Monica Frassoni, «è stato cruciale per centinaia di milioni di europei che ogni giorno utilizzano Internet: siamo riusciti a vincere una battaglia difficile contro chi voleva utilizzare la legislazione sul mercato Telecom per limitare la libertà degli internauti».
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DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
I più scaricati
le la politica della Siae su Internet perché secondo noi chiedeva cifre troppo basse a chi diffondeva musica via web e abbiamo pensato a gestire in altro modo il nostro catalogo». E gli artisti che ne pensano? La «rivelazione» di Assumma ha aperto il dibattito. «Link, password, web... sono tutte parole oscure per me. Capisco solo che scaricano, scaricano e scaricano. E non rinuncerei mai ad essere difeso da un mezzo che non conosco», dice Enzo Jannacci. Salto di generazione salto di giudizio. Per Grido dei Gemelli DiVersi la novità
«sembra un passo avanti, un orecchio teso a quello che accade nella Rete». E aggiunge: «Qualche tempo fa abbiamo regalato sul web la canzone e il video di Standing Ovation senza nemmeno registrare il brano alla Siae. Qualcuno potrebbe farne addirittura un successo e noi non ci guadagneremmo nulla». Favorevole alla flessibilità Matteo Becucci, fresco vincitore di «X Factor»: «Fin quando ognuno può decidere dei propri diritti liberamente non vedo problemi. È un adeguamento alla flessibilità richiesta dal mondo online». Polemico
Le reazioni
Matteo Becucci
Claudia Mori
Enzo Jannacci
Frankie Hi Nrg
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È solo un adeguamento alla flessibilità del web
La Siae chiedeva cifre basse a chi diffondeva musica via web
Non rinuncerei a essere difeso da un mezzo che non conosco
Compilare un modulo aggiunge burocrazia, è un deterrente
Mario Luzzatto Fegiz
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
Focus I conti della salute I problemi Secondo i tecnici in queste zone ci sono troppi piccoli Il futuro «Meno ospedale, più territorio»: è questo il primo ospedali. Alte percentuali di fuga di cittadini malati principio sul quale si baserà il prossimo Patto per la salute
Sanità, i debiti delle Regioni «canaglia» I
l riscatto della Sicilia. I buoni propositi del Lazio. Il disastro di Calabria, Molise e Campania. L’affanno dell’Abruzzo. Sono a un bivio le sei «Regioni canaglia», come le chiamano (scherzosamente) i tecnici che controllano i conti. Quelle dei super deficit. Quelle che in sanità hanno dissipato di tutto e di più e che adesso devono assolutamente mettersi in riga rispettando l’accordo con lo Stato sui piani di rientro. Una procedura prevista dalla Finanziaria del 2005. Consiste nell’individuare e attuare in un triennio misure di riequilibrio economico-finanziario. Nel 2007 siglarono l’accordo sette Regioni: Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Sicilia, Liguria e Sardegna. Se le ultime due sono da tempo fuori dalla zona rossa, al gruppo delle scapestrate si è recentemente aggiunta la Calabria. Due settimane fa il governatore Ignazio Loiero ha chiesto al Governo di poter avviare il percorso di risanamento. Parliamo di realtà dove gli ospedali sono troppi e troppo piccoli. «Pericolosi per i malati», ha ribadito il ministro Maurizio Sacconi. Dove le apparecchiature mediche
Sono sei, rischio commissario per tre. I conti del ministero Sicilia e Lazio in ripresa. Male Calabria, Molise e Campania sono antiquate e il territorio (i servizi come ambulatori, residenze per anziani, centri diurni) è sguarnito. Dove l’assistenza domiciliare è un miraggio. Dove le percentuali di fuga dei cittadini che decidono di farsi curare lontano da casa sono alte. Dove i conti, per dirla con una battuta di Sacconi «si tramandano per via orale», nel senso che il disordine contabile e amministrativo vige sovrano. Per le «canaglie» il bivio è costituito dalle decisioni che verranno prese entro l’estate dal governo. L’arma del commissariamento già utilizzata per Lazio e Abruzzo viene ora puntata contro le altre quattro. Niente deroghe.
Il principio è «meno ospedale più territorio». Uno dei pilastri del Libro Verde, una sorta di bibbia sulla base della quale verrà modulato il prossimo Patto della Salute. Le Regioni battono cassa, chiedono 7-8 miliardi in più per il 2010-12. La situazione fotografata dai tecnici del tavolo di monitoraggio sui piani di rientro è drammatica. Emerge profonda la spaccatura tra un Nord tendenzialmente virtuoso con migliori servizi e meno spese. E un Sud sprecone, con nosocomi antiquati. Quelle che pubblichiamo sono le conclusioni emerse nell’ultima riunione del 2 aprile. Sono stati analizzati i bilanci del 2008 e i preventi-
vi del 2009. Passate le europee, si deciderà. Il rischio del commissariamento incombe su Molise, Campania (già diffidate) e Calabria. La Sicilia sembra fuori pericolo. La Sicilia «Mission impossible». Così l’assessore alla sanità Massimo Russo, ex magistrato antimafia, aveva definito l’operazione rientro. Ma ora la missione sembra diventata possibile. «Diventeremo un modello di buona sanità - dice -. Abbiamo onorato i doveri per ottenere diritti, ad esempio 2 miliardi e 800 di mutuo. Giriamo pagina. Non sono più tollerabili deficit che hanno dissanguato i contribuenti». «Il 2008 presenta un equilibrio rispetto ai costi strutturali», scrivono i tecnici. Resta ancora da garantire la manovra per il 2009 (quasi 223 milioni). Ma al momento della verifica mancavano gli atti su una serie di provvedimenti che permetterebbero di «affrontare i necessari nodi di riassetto strutturale». Tra questi le azioni per applicare la legge di riordino del sistema sanitario regionale approvata il 25 marzo. Il Lazio La manovra del 2008, pari a 1 miliardo e 682 milioni, è costata sacrifici ai cittadini. Tra l’altro, Irpef e Irap ai livelli massimi dell’imposta 2009. I tecnici dicono che «a seguito delle ulteriori coperture si perviene ad un risultato d’esercizio lievemente positivo». Ma l’approvazione del piano, e lo sblocco di risorse del Fondo nazionale, sono subordinati al ritiro della legge sugli ospedali di montagna appena approvata dal Consiglio definita «gravemente in contrasto con la riorganizzazione della rete ospedaliera». Tre piccole strutture Amatrice, Acquapendente e Subiaco sotto i 60 posti letto. La manovra del 2009 è di oltre un miliardo di euro. Circa 700 milioni verranno recuperati con tagli pesanti nel settore privato (il più colpito finora), farmaceutica convenzionata, personale, acquisto di beni e servizi che consentirebbero di rientrare del 70% della manovra necessaria. L’Abruzzo Bocciatura per l’Abruzzo. Quei 182.886 milioni del fondo sanitario utilizzati in altri settori non sono ancora stati recuperati. Restano diverse lacune nei piani del 2008 e del 2009: «I provvedimenti finora prodotti non appaiono adeguati allo scopo». A questo si aggiungono i buchi del 2006 e del 2007. Non ancora presentata «la documentazione sufficiente per garantire il superamento degli stessi». D’altronde l’inattendibilità o l’assoluta mancanza dei dati è una costante nel centro sud. Il Molise «Inaffidabilità dei dati generata da una situazione che è caratterizzata da mancata adeguatezza delle procedure amministrative e di controllo dei dati». Senza appello il giudizio dei tecnici del ministero. E’ scoperto il disavanzo del 2008. Circa 42.400 milioni. E’ urgente la «costruzione di un sistema che consenta di governare il sistema sanitario». Non è garantita inoltre la manovra del 2009. Negativa la verifica degli anni 2006 e 2007. Il commissariamento appare ineluttabile.
Fefe Talavera Painter Madrid, Spain/Sao Paolo, Brazil
Mod. 2940S - Col. 95/31
La Calabria «Non esistono i presupposti per l’avvio di un’attività istruttoria finalizzata alla sottoscrizione di un accordo su un piano di rientro». Si denuncia la «perdurante incertezza sullo stato dei conti regionali e la sostanziale inaffidabilità dei procedimenti amministrativo contabili», situazione di incertezza istituzionale, consistenza dei disavanzi strutturali strutturati in non meno di 250 milioni all’anno, indeterminatezza sulla tutela dei livelli essenziali di assistenza. I debiti accumulati fino al 2007 erano di 1700 milioni: «Per quell’anno la Regione è stata giudicata inadempiente». La Campania Spaventose le criticità in Campania, la Regione con uno dei più alti tassi di ospedalizzazione, 157%, il più basso numero di apparecchiature e la minor attrattiva per i pazienti. I tecnici denunciano dati non verificabili. Il disavanzo per il 2008, comprensivo di rischio, potrebbe essere di 260 milioni. La manovra necessaria per ricondurre in equilibrio il 2009 è valutata in 993 milioni e «risulta non garantita». A questa situazione già pessima si aggiungono «sopravvenienze passive che storicamente si attestano sui 300 milioni».
Margherita De Bac
[email protected]
Focus
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
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La polemica Sotto accusa il voto del consiglio regionale che li ha riaperti
I piccoli ospedali della discordia Lazio, rischiano di compromettere l’operazione-salvezza ROMA — Tre piccoli ospedali di provincia, con meno di 60 posti letto: l’Angelucci di Subiaco, il Grifoni di Amatrice e quello di Acquapendente. Dovevano essere smantellati, secondo l’accordo tra Regione Lazio e Governo. Sono stati difesi da sindaci, cittadini e lavoratori, scesi in piazza per rivendicare il loro diritto alle cure sotto casa. E adesso rischiano di compromettere il successo dell’operazione salvezza portata avanti dal commissario Piero Marrazzo e dal sub commissario Mario Morlacchi. Una legge approvata dal Consiglio regionale, con i voti di una parte dell’opposizione Pdl, ha infatti potenzialmente «riaperto» le tre mini strutture. Vengono istituiti «i distretti socio sanitari montani». I tecnici di monitoraggio dei piani lo hanno scritto chiaro nella loro relazione. Queste norme sono «gravemente in contrasto con la riorganizzazione della rete ospedaliera» e se non saranno sospese non verranno sbloccati 1690 milioni del Fondo sanitario che servono come il pane. «La nostra legge non è affatto in contrasto con i piani di rientro - ribatte Luigi Canali, presidente del Consiglio Regionale, Pd -. E’ scritto chiaramente
che sarà la Giunta a individuare le attività e i servizi del distretto socio sanitario montano. Quindi anche a definire le attività dei tre ospedali. Personalmente ritengo giusto che vengano chiusi. Ma una risposta ai cittadini dobbiamo darla». La politica delle chiusure è sempre stata osteggiata dai cittadini, specie nei piccoli centri. E non solo. Guardiamo cosa è successo a Roma, col San Giacomo, che diventerà un poliambulatorio per il Centro Storico. E quanto viene osteggiato il progetto di riconversione del vecchio Forlanini, l’ex sanatorio, il cui destino potrebbe essere deciso da un referendum. Se al centro nord sono stati capaci di tagliare circa 300 strutture con una efficace politica di «accorpamento» dal 90 al 2007, il sud pullula di microstrutture che dell’ospedale portano solo il nome e non offrono le mini-
Il piano Previsto in Italia il taglio di altri 27 mila posti letto nei prossimi dieci anni. Seimila scompariranno in Lombardia
me garanzie di sicurezza. La situazione è paradossale nella Piana di Gioia Tauro, in Calabria, dove sono concentrati 5 nosocomi: Polistena, 125 posti letto, Gioia Tauro, con 32, Taurinova con 18, Oppido Mamertina con 20 e Palmi, con 20. Gli ultimi 3 non hanno nemmeno il pronto soccorso. Questo mentre la sanità moderna viaggia verso un sistema all’incontrario. In un documento messo a punto dal ministero del Welfare e proposto alle Regioni viene ipotizzato il taglio di altri 27 mila posti letto nei prossimi 5-10 anni. Si dovrebbe passare dagli attuali 3,5 posti letto per acuti ogni 1000 abitanti, al 3,3 entro il 2011 e al 3 entro il 2015 o 2019. Per la prima volta si dice che i tagli dovranno tener conto della quota di anziani (popolazione cosiddetta pesata). In pratica più la Regione è giovane più deve adoperare le forbici. La rivista «Il bisturi» nell’ultimo numero uscito ieri ha simulato le conseguenze del nuovo meccanismo. Le Regioni più colpite sono Lazio (quasi 8.500), la Lombardia (oltre 6 mila), Emilia Romagna (2.000). Nel sud le più interessate sono Sicilia, Calabria e Sardegna (tra 1.400 e 1.900) M.D.B.
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
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Politica
Roma Capitale In arrivo i nuovi poteri
La riforma Con il federalismo fiscale, parte la riforma di Roma Capitale: nuovo status e nuovi poteri su turismo, valorizzazione dei beni storici, commercio, protezione civile. Il consiglio comunale diventerà Assemblea capitolina (nella foto Berlusconi e il sindaco Alemanno). Già nel 2001 il centrosinistra, nel varare la riforma costituzionale del titolo V, sancì il principio di Roma Capitale della Repubblica
Politica e famiglia Il premier ironizza sulle «maggiorenni». A France 2: Noemi? L’ho vista tre volte, sempre con i genitori
Berlusconi: sondaggi in salita, ho classe Il capo del governo: il 77% degli italiani mi ammira. Letta, missione in Vaticano ROMA — È passato alle battute, come quella pronunciata con fare ilare ieri mattina durante la cerimonia per Roma Capitale in Campidoglio con il sindaco Alemanno: «Amo la Finlandia e le finlandesi, purché siano maggiorenni...», . Significa che Silvio Berlusconi ha tirato un sospiro di sollievo, dopo la settimana orribile che lo ha visto protagonista e impelagato in veline, divorzi, frequentazioni con minorenni, tutte grane da giustificare e accuse da respingere. Non che il pericolo sia scampato definitivamente, se è vero che voci incontrollate darebbero una possibile perdita di consensi calcolabile sulle liste all’1%. Ma quel che è certo è che, dai suoi sondaggi riservati, per ora risul-
ta che il danno subito sia molto, molto contenuto. In realtà, anche se Berlusconi parla di un fantasmagorico 46% toccato dal Pdl, i sondaggi veri saranno fatti tra oggi e domani, quando la vicenda Veronica si sarà sedimen-
tata. Per ora però, non ci sarebbero contraccolpi importanti. La puntata di Porta a Porta di martedì, con un’audience altissima, è stata monitorata minuto per minuto dai sondaggisti del Cavaliere, con un risultato che viene
La puntata con il premier
Porta a Porta supera il 33% di share La puntata di «Porta a Porta» con ospite Silvio Berlusconi è stata seguita da 2.693.000 spettatori, pari al 33,60% di share. Ieri il presidente della Vigilanza Sergio Zavoli ha sollecitato i componenti della Commissione a invitare i vertici Rai a far rispettare i principi del pluralismo e ad evitare «programmi unilaterali e senza contraddittorio». Oggi si riunisce il Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini.
giudicato molto positivo: chi era davanti alla tivù è rimasto incollato fino alla fine, anche quando dal caso Veronica si è passato ad altri temi, dal terremoto alla Fiat alla crisi. Segno che «la gente è interessata alle cose che la riguardano da vicino, il resto non incide sulla propria opinione personale». Che comunque non è negativa per il premier, se è vero che il 70% di chi ha visto la trasmissione ha espresso «gradimento» per lui, è le percentuali sono molto alte nella fascia delle donne sopra i 55 anni. Tutti dati che hanno rallegrato il Cavaliere, che ieri in un’intervista al tg francese di France 2 ha assicurato che «gli ultimi sondaggi, al contrario di quello che si può pensare, mostrano ancora
un aumento di popolarità per come ho affrontato, direi con una certa classe, questo fatto», e il 75% degli italiani (dato del 1˚ maggio) lo «ammirano, il che non è male e gli ultimi di stamattina (ieri, ndr) sono al 77%». E su Obama: definirlo abbronzato «è stato un complimento». Poi la risposta su Noemi: «È venuta a trovarmi tre o quattro volte, mi dicono. Io ne ricordo tre. È venuta sempre con sua madre o suo padre, che fa parte del mio partito». C’è infine un altro elemento che sembra rassicurare il Cavaliere: dopo un incontro ieri tra Gianni Letta ed esponenti di spicco di Oltretevere, sarebbe stato confermato che il Vaticano non ha intenzione di calcare la mano sulla
vicenda divorzio (peraltro di un matrimonio non religioso ma civile). Però, la questione deve finire qui, e le luci vanno abbassate per tornare ad argomenti e attività più consone a un premier. Motivo per cui sembra che al momento la strategia mediatica del contrattacco con l’arma del mezzo televisivo si possa fermare: se verrà confermato dai sondaggi che, come dice Berlusconi, il «messaggio di verità è passato» si potrà tentare di far scendere il silenzio sulla vicenda. Giustificando il black out con le stesse parole del Cavaliere: «Il divorzio è qualcosa di doloroso, sempre. Dovrebbe essere un fatto privato, sul quale nessuno dovrebbe avere il diritto di intervenire»
Paola Di Caro
Torti e ragioni
PERCHÉ STO CON LUI SEGUE DALLA PRIMA
Dentro ogni storia c’è un viaggio bellissimo. Tardo pomeriggio, Buenos Aires, Argentina. Tel. 800 30 89 80 louisvuitton.com Sofia Coppola, Francis Ford Coppola e Louis Vuitton sostengono il Climate Project.
Ed è proprio nel valutare la dimensione mediatica — l’unica, peraltro, che ci compete valutare — di questa eventuale separazione, che si impone a mio avviso una prima considerazione: quanto più un personaggio è «pubblico», tanto più il suo diritto alla riservatezza si comprime. Una notizia privata relativa a un soggetto anonimo non riveste interesse sociale a meno che si manifesti attraverso comportamenti eclatanti del soggetto stesso; ma una notizia privata che riguardi un personaggio noto suscita l’interesse del pubblico di per sé, anche se non è relativa a fatti o comportamenti eclatanti. A tutto ciò si aggiunge che un personaggio politico, a differenza degli altri personaggi pubblici, è esposto anche al giudizio del cittadino elettore. Di questo meccanismo, giusto o sbagliato che sia, probabilmente era consapevole la signora Lario quando, per la seconda volta nel giro di pochi anni, ha scelto i media per contestare al marito determinati atteggiamenti; alcuni dei quali aventi rilievo per la sua attività politica. Scegliendo dunque, nel contempo, anche di informare l’opinione pubblica e di metterla a parte delle proprie ragioni. Se queste premesse sono corrette, ritengo che la decisione di Berlusconi di rispondere pubblicamente — anche con il mezzo televisivo — non possa essere censurata per almeno due ragioni. Innanzitutto, proprio il suo ruolo pubblico gli imponeva di fornire ai cittadini una replica a un’accusa che, indipendentemente dalla provenienza, era molto grave, un’accusa che gettava un’ombra anche sulla sua attività politica. I cittadini hanno infatti il diritto di conoscere i criteri in base ai quali vengono selezionati i candidati alle elezioni: in questo senso, una mancata risposta da parte di Berlusconi sarebbe potuta suonare come un tentativo di eludere l’argomento, o — peggio — come un’ammissione di colpevolezza. In secondo luogo, la signora Lario, attivando un canale di comunicazione non privato, ha implicitamente richiesto al marito una risposta attraverso lo stesso canale, o se non altro l’ha resa legittima: molti ricorderanno che, nella precedente occasione, la richiesta era stata addirittura esplicita. Tengo peraltro a dire che provo un’istintiva simpatia per la signora Lario e che condivido molte delle sue affermazioni. Sono anch’io ontologicamente contraria alla candidatura delle veline, anche se da parte mia contesto tutte le candidature fondate su criteri diversi dal merito, dal vero merito, e non soltanto alcune. (Mi riferisco, per esempio, ai portaborse, ai segretari che, unicamente per il fatto di essere stati fedeli, vengono «promossi» parlamentari.) E nemmeno io ho apprezzato alcune battute del premier sulle donne. Ma ciò non toglie che condivido la non facile scelta di Berlusconi di fornire chiarimenti: è fuor di dubbio che se non avesse dato una spiegazione pubblica alle scelte che gli venivano contestate, si sarebbe potuto ipotizzare da parte sua un tentativo di eludere furbescamente la questione.
Giulia Bongiorno avvocato e deputato pdl
Politica 11
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
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Angrisani scompare a 75 anni Diresse Il Mattino
Portavoce Agcom Il giornalista Franco Angrisani, 75 anni, è scomparso ieri per le complicazioni di un intervento chirurgico. Portavoce dell’Agcom guidata da Corrado Calabrò, fu direttore del «Mattino» e dell’Agi. Cordoglio unanime dal mondo politico.
Ricevimento Il presidente del Consiglio salirà al Colle per la Brambilla ministro
Il Cavaliere agli imprenditori «Ecco le mie signorine laureate» Cena a Villa Madama con le tre giovani in corsa per Strasburgo
PERCHÉ STO CON LEI SEGUE DALLA PRIMA
Uno, pesantissimo, che giocoforza induce a prendere le parti della moglie divorzianda, è, peraltro, già andato in onda — e in scena — l’altro ieri sera a Porta a Porta, dove il premier ha potuto, davanti a tutto il Paese, sfogarsi, discolparsi (non scusarsi), giustificarsi, teorizzare, sostenere e poi accusare, denunciare, insinuare a ruota libera e in piena libertà ma, quel che più conta, in assenza della controparte che non ha potuto (o non voluto?) intervenire nemmeno con una piccola telefonata in diretta. Comunicatore istrionico qual è, ha convinto probabilmente non solo la platea televisiva — che ha approvato con ripetuti scroscianti applausi —, ma anche quella nazionale di essere un marito nonostante tutto — ancora — innamorato della moglie, un padre generosissimo e venerato, un nonno che più tenero non si può, un capofamiglia coscienzioso e dabbene, più molte altre cose, tutte edificanti tanto che il suo confessore gli ha già perdonato certe trascurabili debolezze (che, secondo il suo dire, «caratterizzano tutti i grandi uomini»). Il tutto in plateale, bruciante absentia. Senza che la moglie potesse in qualche modo sostenere le sue ragioni, confermando, smentendo o mettendo in dubbio le tante affermazioni andate in onda. E se è vero che del festoso clima familiare descritto dal premier in trasmissione esistono puntuali e decorative testimonianze fotografiche, è anche vero, si sa, che la comunicazione è materia che egli conosce forse come nessun altro. Virtualmente, in verità, Veronica era assai presente, per tutto il tempo, a Porta a Porta, in qualità di ritratto appeso al muro, però, di ombra zittita e muta sullo sfondo. Se anche non si volesse, dunque, se anche si preferisse tenersi più lontani possibile e disinteressati al gran divorzio, pare difficile non sentirsi solidali con lei: per clamorosamente mancata par condicio.
Isabella Bossi Fedrigotti
ROMA — «A ogni comizio le porterò con me e vi dimostrerò quanto sono brave, altro che veline». Lo aveva promesso, l’ultima volta a Varsavia, mentre la moglie tuonava contro il "ciarpame senza pudore" rappresentato dalla presenza di alcune donne non meritevoli nelle liste del Pdl. Lo aveva promesso e ieri sera Silvio Berlusconi lo ha fatto. Le ha presentate una ad una ad un centinaio di imprenditori. Le ha accompagnate al microfono. Invitate a parlare di sé, del proprio curriculum, delle esperienze professionali, dei desideri e dei programmi di ognuna di loro. ConteVisita al Campidoglio sto: i saloni e i giardini di villa Madama, di fronte a mezzo Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi governo e a una fetta consiieri a Roma all’uscita del Campidoglio stente di economia italiana. Il premier è stato di parola. insieme al sindaco della città Gianni Alemanno (Eidon/Andrea Rossi) Come chi deve vincere una scommessa cui tiene moltissimo ieri sera ha invitato a una cena fra l’esecutivo e il mondo dell’imprenditoria «le signorine», così come le ha definite due giorni fa a Porta a Porta, «che sono tutt’altro che veline». Donne che si distinguono anche per la bellezza, che saranno nelle liste del Popolo della Libertà per le elezioni europee, ma che a giudizio del premier non hanno nulla a che fare con l’accusa di essersi fatte strada solo per essere piacenQui sopra il presidente del Consiglio ti. Quando le «signorimentre si ferma a salutare un’anziana signora ne» (in realtà alcune acnel corso della visita di ieri in Campidoglio compagnate dal fidanzadove è stato accolto dal sindaco to, ma altre dal marito) handi Roma Gianni Alemanno no finito di parlare, il Cavalie(Ap Photo/Pace) re ha chiosato: «Come volevasi dimostrare, altro che
Il saluto all’anziana signora
show-girls!». Lui stesso ne aveva parlato così negli studi di Bruno Vespa: «Lara Comi è bravissima e plurilaureata, è già stata coordinatrice dei giovani di For-
za Italia in Lombardia e sarà una bravissima parlamentare europea. Licia Ronzulli è una laureata che dirige 50 persone con un’équipe di medici e che a Strasburgo terrà le fila dei
Su «Chi»
Le tre candidate si difendono: non siamo ciarpame del Pdl Un servizio fotografico su Chi con le tre candidate del Pdl alle elezioni europee (nella foto sopra). Si tratta di Lara Comi, Licia Ronzulli e Barbara Matera. I tre nomi finiti loro malgrado nel ciclone delle polemiche. Di qui, il titolo del servizio: «Vi sembriamo ciarpame senza pudore?». Con un chiaro riferimento alle accuse lanciate nei giorni scorsi da Veronica Lario rispetto alle scelte fatte dal Pdl per le candidature.
nostri europarlamentari, per garantirne le presenze. La terza, Barbara Matera che è stata presentata ai 3 coordinatori da Gianni Letta, è stata una "signorina buonasera" e ha fatto Carabinieri, ed è in attesa di discutere la tesi di laurea. È bellissima, ma serissima. Sarà la più puntuale e la più preparata come tutte le donne che ho portato in politica: come è accaduto con la Gelmini, la Carfagna. Bagneranno tutte il naso agli uomini e saranno molto più presenti degli uomini». Con questa introduzione, parola più, parola meno, il capo del governo le ha invitate ieri sera a parlare di sé e presentarsi di fronte, fra gli altri, ai vertici di Fastweb (Stefano Parisi), di Publitalia, Amadori (Francesco Amadori), Fileni e Microsoft (Umberto Paolucci). Una sorpresa che ha rallegrato una serata (punteggiata dalla musica dal vivo di alcuni cantanti) che nelle intenzioni di Palazzo Chigi arricchisce il ciclo degli incontri fra il presidente del Consiglio e il mondo dell’economia italiana. Un ciclo iniziato l’anno scorso, subito dopo la vittoria elettorale, mirato a incoraggiare i rapporti e lo scambio di informazioni fra esecutivo e imprese, le singole conoscenze fra ministri e capi d’azienda, con l’obiettivo finale di produrre un rapporto virtuoso fra attività di governo e richieste del mondo del lavoro. Durante la cena si è parlato anche del completamento della squadra di governo (fra gli altri Michela Brambilla, Turismo, dovrebbe essere promossa a ministro). Oggi Berlusconi salirà al Quirinale per parlarne con il capo dello Stato.
Marco Galluzzo
Il personaggio Il fondatore del San Raffaele: lei è una donna intransigente. Le accuse a Silvio? Disgustose
Don Verzé: il premier soffre, la moglie torni indietro ROMA — «Le rispondo perché mi sembrerebbe egoismo non farlo. Il bene che Silvio Berlusconi sta facendo al nostro Paese non può lasciare indifferenti a questa nuova sofferenza che so così acre». Don Luigi Maria Verzé, 89 anni portati gagliardamente, difende l’«amico Silvio» e invita Veronica «a fermarsi» e fare un passo indietro: «La conosco meno, ma abbastanza per capirla: con l’amore, però, si può superare tutto, ogni dolore e controversia e gelosia... Alle esagerazioni dette contro suo marito risponda con un’esagerazione d’amore». Magari l’amore non c’è più, e da tutte e due le parti, no? «Eh, se non c’è bisogna cercarlo! Ci sono di mezzo i figli, e l’amore che ha fatto dei figli è incancellabile». Il fondatore del San Raffaele ha buoni rapporti con la famiglia. Il premier è stato suo paziente e sono amici da anni (anche se Don Luigi ama stuzzicarlo: «È un generoso, Silvio, e accorto sui soldi...»), la stessa figlia Barbara si è laureata in Filosofia nella sua università e nei giorni scorsi, incinta al settimo mese, è andata a fare dei controlli nel suo ospedale, accompagnata dalla madre. «Io lo so, Silvio è pronto al perdono per-
ché fa parte della sua istintiva bontà». Perdono? Ma la faccenda delle veline, e Noemi, e «papi»? Don Verzé non si scompone: «Vede, io vivo in mezzo alla gente. E la gente capisce molto più Berlusconi che non la moglie. La gente sta tutta con lui. È una donna intransigente, Veronica. Ma c’è una grande esagerazione, intorno a Silvio, naturalmente motiva-
Qui Lina
di LINA SOTIS
S
ilvio e Veronica, lasciamoli soli. Ma anche loro lascino soli noi.
[email protected]
ta perché lui tende ad essere un espansivo, anche se meno di quanto si immagini. È un istintivo, gli piace darsi senza equivoci. Un giorno gli feci una piccola raccomandazione e lui mi rassicurò: "Stai tranquillo, c’è molta chiacchiera". Io gli credo: non poteva tradirmi più di tanto». Così la faccenda di Noemi, ne è sicuro, «è tutta una montatura, anche lei poverina è vittima del chiacchiericcio». E l’accusa di frequentare minorenni? Don Verzé, qui, si accalora: «Ma andiamo, non è vero, è una cosa talmente esagerata e disgustosa che non ci crede nessuno, via!». Poi fa una pausa e in apparenza, ma solo in apparenza, cambia discorso: «Quanto ho cercato lady Veronica accanto a Silvio tra le ceneri d’Abruzzo, a distribuire carezze e promesse!». Prego? «È andata con lui a salutare Bush, perché non essere presente in una simile catastrofe? Una first lady dev’essere vicina al marito, specie nei momenti più im-
portanti. Ma forse le cose erano già arrivate al punto di rottura e in lei ha vinto il sentimento personale». Don Verzé la vede così, qui starebbe l’«incomprensione» di Veronica: «Per uomini come Berlusconi non bastano i beni, neppure la famiglia naturale. Un uomo come Silvio ama il suo Paese, lo ha dimostrato con la Don Luigi Maria Verzé, fondatore dell’Ospedale San Raffaele
sua dedizione, ed è chiaro che per lui il Paese venga prima di tutto, anche della famiglia. Pure per me il San Raffaele viene prima di tutto, anche delle cose più intime. Da sacerdote, vorrei aiutare Veronica e incoraggiarla: mi creda, tutto può perdere, e poco guadagnare da un divorzio. Ho tanta fiducia in lei: se si ferma, potrà far guadagnare noi italiani e il Paese. Eviterà il rischio di danneggiarlo. Se voleva dargli una lezione lo ha fatto, ora non è il caso di perseverare nell’acredine». Ma che doveva fare, la signora Veronica? «La Veronica del Vangelo non poté far altro che detergere in silenzio il sudore e il sangue del Figlio di Dio carico di croce dell’amore: solo per questo non sarà dimenticata». Un parallelo ardito... «Diciamo che Silvio porta la sua croce!». Scusi, non è che lo stesso Berlusconi dovrebbe cambiare comportamento? Lei, don Verzé, che gli direbbe? «So che lui è molto addolorato, molto. Per Silvio questa faccenda è stata una sofferenza atroce. Non c’è davvero bisogno di fargli la predica».
Gian Guido Vecchi
12 Politica
Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
Il caso L’Svp candiderà solo esponenti di lingua tedesca
La protesta La Provincia autonoma di Bolzano è sempre stata governata dalla Südtiroler Volkspartei, il partito che rappresenta, per statuto, gli interessi delle minoranze tedesca e ladina. Ma nel 2003 viene eletto alla vicepresidenza del consiglio provinciale un esponente di An, Giorgio Holzmann. Di qui la protesta degli Schützen, in costume tipico e i fasci littori (foto)
E a Bolzano riparte la «campagna» contro gli italiani La Provincia: i terroristi? Erano combattenti DAL NOSTRO INVIATO
BOLZANO — A occhio nudo è tutto perfetto. In piazza Vittoria, sulle rive dell’Adige, tra aiuole fiorite e auto di grossa cilindrata parcheggiate con geometrico rigore, la nuova scintilla che si è accesa nel paradiso chiamato SudTirolo non manda alcun bagliore. Ma appena girato l'angolo è scritta in tedesco su un muro, con spray moderno e storia antica. «Via dall’Italia». Qualunque cosa sia, sta succedendo in fretta. Con brusche accelerate, come il voto nel parlamento della Provincia, che ieri ha consegnato una vittoria storica a Eva Klotz, pasionaria dell'autodeterminazione tirolese. Adesso è ufficiale, gli uomini condannati negli anni Sessanta per aver messo bombe contro gli italiani sono «combattenti per la libertà», attivisti e non più terroristi. E anche nelle valli, in paesi come Montagna (Montan in tedesco) e Termeno (Tramin), i voti di Südtiroler Volkspartei, il partitone di maggioranza, vengono usati per cancellare la denominazione Alto Adige da documenti, timbri e cartelli comunali, accontentando la Klotz e le altre formazioni di estrema de-
La scheda L’annessione In seguito alla vittoria nella Prima guerra mondiale, nel 1919 il territorio dell’attuale provincia autonoma di Bolzano, che prima faceva parte del Tirolo, viene scorporato dall’Impero asburgico e annesso all’Italia (sotto, un’immagine di piazza della Vittoria a Bolzano)
Le tensioni Nel 1926 viene creata la provincia di Bolzano. Il fascismo promuove un’azione di «italianizzazione» della zona. Fino agli anni Settanta il terrorismo autonomista mette a segno numerosi attentati. Obiettivo: la «restituzione» di Bolzano all’Austria
stra, per le quali la denominazione presentava una «connotazione fascista». «Il nostro partito-anima ha perso la bussola», dice sconsolato lo storico Leopold Steurer. Dopo un paio di sconfitte elettorali a vantaggio dell’estrema destra tedesca, spiega, la Svp si è messa a rincorrerne le pulsioni. «Senza tenere conto degli effetti della scelta su una gioventù imbevuta di irredentismo e nazionalismo». L’inizio del guaio gira naturalmente intorno al 25 aprile. Oswald Ellecosta è un dirigente della Svp, modi garbati e idee persino troppo chiare. «L’unica cosa che mi interessa è difendere i diritti della popolazione tedesca della mia terra». Dal dicembre 2008 è vicesindaco di Bolzano, coronamento di una quarantennale militanza nel Consiglio comunale. Un uomo che parla come al bar, e pazienza se le parole non si abbinano alla fascia tricolore. «Non è la nostra festa» dice per l'occasione. «Noi sudtirolesi siamo stati liberati nel 1943 dalla Wehrmacht». Il sindaco di Bolzano, si chia-
ma Luigi Spagnolli, guida una risicata maggioranza di centrosinistra. Tronca, sopisce, nel nome della pace sociale. Questa volta non basta. Comincia una corsa al peggio, tra sfilate, cartelli, dichiarazioni deliranti e scuse di maniera. Gli Ecosociali, compagine formata da sinistra estrema e Verdi, alzano la posta e chiedono le dimissioni di Ellecosta, infrangendo il tabù che vede l’intangibilità dei leader di lingua tedesca. Il centrodestra italiano cavalca la situazione, presenta denunce in Procura ipotizzando il vilipendio della nazione. «L’Italia — dice Maurizio Vezzali, consigliere provinciale del Pdl — dà ai sudtirolesi più libertà di quelle che avrebbero dal governo austriaco. Stiano buoni». Nelle ultime due settimane, sotto al sole quieto di Bozen le cose vanno a velocità da centrifuga. Il Pdl chiede il commissa-
riamento del comune, «perché non difende l’antifascismo». Gli Schützen marciano per l’abolizione del monumento dell’Alpino di Merano, «fascista», anche se da decenni è ridotto ad un torsolo a causa di una bomba anti-italiana. Il giorno della manifestazione a presidiarne i resti ci sono 600 poliziotti, esibizione muscolare che la comunità tedesca non gradisce. I fiori alla base della statua vengono poi trafugati da due insegnanti tedeschi, denunciati per furto aggravato dai carabinieri, accusa valutata come un’altra provocazione. «La poli-
I simboli Durnwalder: sono preoccupato, l’Italia dia un segno non ostile, rimuova i simboli fascisti
tica debole produce frutti malati» dice il presidente del Consiglio provinciale Riccardo Dello Sbarba. «Tre giorni fa — accusa — l’Svp ha modificato il proprio statuto per non permettere più la candidatura di persone di lingua italiana. Per paura del declino, rompe la convivenza democratica, e rischia di cancellare tutto quel che è stato costruito con fatica». Il risultato di tanti sforzi è davvero un paradiso dove la Provincia amministra un tesoro da tre miliardi di euro annui per i suoi 430mila abitanti, due terzi di lingua tedesca, un terzo di lingua italiani, il rimanente ladini e misti. Il tasso di disoccupazione non supera il 2,5%, e alle feste comandate vengono qui a respirare ossigeno 23 milioni di turisti. Le nuvole che si affacciano ora sono legate a paure ancestrali. Ma questa volta il temporale deve essere vicino,
se anche Luis Durnwalder, l’uomo della mediazione, il presidente che ha normalizzato (fino ad oggi) la vita sudtirolese, ammette la difficoltà. «Sono preoccupato. È in corso un gioco al massacro. La contrapposizione tra le due etnie è sempre più radicale. Noi moderati della Svp abbiamo sul collo il fiato della destra, e voi che dovete aiutarci. L’Italia dia un segno non ostile, rimuovendo i simboli fascisti da Bolzano». Il problema è di natura politica, certo. Ma si coniuga con tensioni e questioni sepolte da anni solo in nome di un quieto vivere che adesso sembra ipocrita. «Avanti così, a sobillare, e salta la pace interetnica» dicono quasi con le stesse parole l’italiano Dello Sbarba e il tedesco Steurer. Eccola, la scintilla. Ancora qui, dove la Storia rischia di inciampare un’altra volta.
Marco Imarisio
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Politica 13
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
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Nodi democratici L’intervista dell’ex vicepremier scuote il partito. E nasce l’area dei «quarantenni»: basta personalismi
L’attacco di Liberazione
«Il Pd non è sinistra»: divisi su Rutelli
Il Prc critica gli operai Salvi non ci sta: hanno ragione loro Abbandonati da noi
La dalemiana Turco: se fosse così lascerei. Morando: vero, siamo centrosinistra Amministrative
Sgarbi candida Toscani a Monreale MILANO — Salemi e non solo. Il fotografo Oliviero Toscani, già assessore alla Creatività nella Salemi di Vittorio Sgarbi, si candida a sindaco di Monreale, in provincia di Palermo. O meglio, lo candida lo stesso Vittorio Sgarbi: «Quella di Toscani — spiega il sindaco-critico d’arte — è una candidatura dirompente». E propone anche un inedito scambio di ruoli incrociato: «Toscani, che è assessore alla Creatività a Salemi, farà il sindaco a Monreale. Io, che sono sindaco a Salemi, gli farò da assessore alla Creatività». Un fatto, secondo Sgarbi, da cui «trarrà beneficio non solo Monreale, ma l’intera Sicilia». Sgarbi conclude con un appello ai giovani di Monreale: «Abbiamo bisogno del loro aiuto per sottoscrivere subito la lista. L’esperienza di Salemi si fonda soprattutto sulla creatività dei giovani».
ROMA — Per lo più bocche cucite. Perché siamo in piena campagna elettorale. Ma Livia Turco non riesce a stare zitta. Ne andrebbe di mezzo la sua storia politica: «Se davvero venissi a sapere che il Pd non è più un partito di sinistra la mia presenza non avrebbe più senso». Parole che non hanno bisogno di un commento, quelle pronunciate da una dei più autorevoli esponenti della sinistra del partito, nonché dalemiana da sempre, di fronte all’intervista di Francesco Rutelli al Corriere. Sì, perché l’ex leader della Margherita aveva insistito sulla necessità di «guardare al centro», a partire dalla vittoria elettorale a Trento. Con la conclusione che il Pd «non è la sinistra», come fosse «una ripittura della casa lasciata dal Pci». Di fronte a questa convinzione la Turco insorge: «Sarebbe innaturale dire che il Pd non è di sinistra. Come dire che la maggioranza che governa il Paese non è di destra. Ciò non vuol dire che non ci si debba alleare con l’Udc: una sinistra, appunto, che si allea con il centro». Schema «classico», che corrisponde alle idee dalemiane sul futuro del partito e sulla strategia da adottare per tornare al governo del Paese. Se si pone la stessa domanda al veltroniano, ex coordinatore del governo ombra, nonché ex liberal diessino, Enrico Morando, il discorso cambia totalmente: «Ma certo che il Pd non è di sinistra: è di centrosinistra a vocazione maggioritaria». E qui si può leggere tutta un’altra idea di partito, quella lanciata da Walter Veltroni nel
L’intervista Francesco Rutelli sul «Corriere» di ieri ha manifestato il suo disagio per un Pd che viene ancora considerato «di sinistra». Il successo del partito in Trentino, anche in considerazione delle alleanze con cui si è presentato agli elettori, secondo Rutelli dovrebbe invece far propendere per una fisionomia riformista del partito Identità Francesco Rutelli e Dario Franceschini. Nel Pd torna la discussione sull’identità del nuovo partito
suo primo discorso al Lingotto: «Dobbiamo smetterla di cambiare strategia ad ogni prova elettorale: quello del Pd è un grande progetto, che ha bisogno di anni per vedere il suo compimento. Dobbiamo andare avanti con le nostre idee e rubare voti alle aree politiche contigue». Cioè al centro, come a sinistra. E quindi, se è vero che siamo in campagna elettorale, è altrettanto vero che c’è movimento all’interno del partito. Bersani ha già cominciato, come candidato alla leadership, la sua battaglia in vista
del congresso d’autunno. Franceschini, che finora non ha mai espresso la volontà di correre per il rinnovo della segreteria, ha ormai un suo consistente gruppo di sostenitori (fra cui gli ex ppi di Fioroni), i dalemiani giocano da tempo la loro partita, ed ora spuntano anche «i quarantenni», per la prima volta configurati come un vero gruppo di pressione: «Ci vuole il coraggio del cambiamento» per mettere al bando «gli esasperati personalismi» e aprire «una nuova fase». Firmano, per ora, trenta esponenti del Pd, sia ex ds che ex
dl, tra cui Francesco Boccia, Andrea Orlando, Paola Concia e l’ex ministro Giovanna Melandri». Ma intanto c’è da affrontare un problema di non poco conto: il referendum sulla legge elettorale. Il Pd si è espresso a favore, ma ogni giorno che passa aumentano i dubbi, viste anche le promesse dei berluscones di non fare alcuna riforma in caso di vittoria dei «sì». E già il costituzionalista Stefano Ceccanti ha presentato un ddl per il ritorno del Mattarellum, firmato da 35 parlamentari.
ROMA — «La domanda vera è questa: perché un operaio dovrebbe ancora votare per il centrosinistra?». Ottima domanda, soprattutto se a porla è Cesare Salvi, recente alleato di Rifondazione comunista. Domanda che segue l’articolo di Gian Antonio Stella, sul Corriere, che rilancia il reportage-invettiva di Liberazione sugli operai. Il quotidiano del Prc si è scoperto disilluso nei confronti della classe operaia, che invece di seguire le magnifiche e progressive sorti della sinistra, cerca «l’uomo forte» e si «rimbambisce con la televisione». Lo sconforto di Liberazione sull’operaio che parteggia per i «padroni» non è condiviso da Salvi: «L’operaio non ha mai torto. A chi gli rimprovera di aver cambiato partito, lui risponde: ma avete visto la mia busta paga?». Per Salvi, «è la sinistra che ha abbandonato gli operai»: «Sono spariti dal nostro linguaggio. Tutti gli elementi identitari e di appartenenza ideale sono stati eliminati. Sono state danneggiate le loro condizioni materiali: Cipputi, come nelle vignette, ha solo preso cazzotti nello stomaco e ombrellate». Proprio per questo, spiega Salvi, «Rifondazione e la sinistra devono tornare a occuparsi seriamente degli operai, non più solo a chiacchiere. Bisogna valorizzare la loro figura sociale». Parere opposto a quello di Paolo Ferrero, segretario del Prc, che parla di «un’operazione politica»: «Dire che il Prc schifa gli operai è il contrario di quello che succede. Non so dove li vedono gli intellettuali borghesi che parlano di operai. Io a 19 anni lavoravo in Fiat e l’autore del pezzo su Liberazione è un lavoratore precario».
Alessandro Trocino
Roberto Zuccolini
Le alleanze «Non possono esserci ambiguità a livello locale»
La scelta Gabriele Piccardo sarà alleato della Lega
Il ministro Ronchi avverte l’Udc: uniti o fuori da tutte le giunte
Il figlio dell’imam «rosso» si candida con il Pdl a Imperia
ROMA — «Chi governa la Lombardia e Milano sia coerente e prenda atto del comportamento dell’Udc: in Regione e Comune è alleato con il Pdl, alle provinciali corre da solo. È inaccettabile». Andrea Ronchi, ministro per le Politiche comunitarie e fedelissimo di Gianfranco Fini, manda un chiaro messaggio a Roberto Formigoni e Letizia Moratti: o l’Udc si allea con il centrodestra oppure deve uscire dalle giunte locali di centrodestra in Lombardia. «Perderemo uno o due assessori? Non fa nulla — aggiunge Ronchi —, ma serve coerenza per rispetto della nostra storia, del nostro progetto politico e soprattutto per rispetto dei nostri elettori». Andrea Ronchi, ci tiene a precisarlo, non ce l’ha con Pier Ferdinando Casini. Perché, dice l’esponente del Pdl, «Casini ha una strategia politica precisa: vuole prendere il massimo sul territorio, scegliendo di volta in volta con
chi allearsi. È una legittima linea politica sua, faccia come crede». Ma — dice Ronchi — «è il Pdl che non può e non deve accettare una situazione di questo tipo. Noi abbiamo un progetto politico chiaro. O si sta con noi, nel nostro programma, o si sta fuori. Come spiegare agli elettori che per esempio al Comune di Milano o alla Regione Lombar-
La campagna
E l’(ex) Alleanza nazionale crea una fondazione ROMA — Si chiamerà Fondazione Alleanza Nazionale, ma assicurano da Via della Scrofa che «non sarà un correntone di destra nel Pdl, piuttosto un ente di ricerca per raccogliere tutti gli atti della storia della destra dal 1947 a oggi». Oggi, come ha rivelato il Secolo, partirà la campagna di adesione alla Fondazione: saranno invitati tutti i vecchi iscritti di An. L’operazione ha già avuto l’ok di Gianfranco Fini.
dia l’Udc sta in giunta con noi e nella provincia di Milano sta contro di noi? Chi, all’interno del Pdl anche in buona fede avalla una situazione di questo tipo, sbaglia». Andrea Ronchi però non vuole fare nomi: «Preferisco non entrare nel merito delle alleanze locali. Chi sta contro di noi a livello nazionale, sta contro di noi anche sul territorio. E viceversa. Non possono esserci ambiguità. Abbiamo scelto il bipolarismo, non è possibile questa alleanza a macchia di leopardo con un partito di centro. E se rischiamo di prendere una manciata di voti in meno, fa niente, anche se penso che gli elettori vogliano premiare la coerenza più che l’opportunismo di chi passa con disinvoltura da destra a sinistra». E, ancora, secondo l’esponente del Pdl, «bisogna stoppare subito questa manovra dell’Udc perché Casini sta ammiccando troppo al Pd di Dario Franceschini».
Paolo Foschi
IMPERIA — Lui, Hamza Piccardo, ex presidente dell' Ucoii, imam di Imperia, noto per le posizioni musulmane intransigenti, è stato indagato per incitamento all'odio razziale (per un manifesto che recitava «ieri stragi naziste, oggi stragi israeliane») e si è quasi-candidato per il Pdci nelle elezioni del 2006. L'altro, il figlio Gabriele, Jibril in arabo, 25 anni, è in una lista civica che sostiene il candidato sindaco di Imperia del Pdl, Paolo Strescino. «Si dice che nella mia famiglia è scoppiato un dramma — commenta Piccardo Junior — ma stiamo tutti bene, grazie, nessuno è sotto choc. Mia sorella Maddalena, musulmana praticante come me, mi aiuterà e farà volantinaggio. Due fratelli sono troppo piccoli, il maggiore vive all' estero e mi ha compreso». E il papà? «Ha idee diverse dalle mie ma i padri sono i padri e i figli sono i figli. Fra noi c'è rispetto ma io vado per la mia strada». Discussioni in casa Gabriele lo ammette, non man-
Figlio Il manifesto di Gabriele Piccardo, figlio del leader dell’Ucoii Hamza (Foto Balistri)
cano: «Per forza, io vivo ancora in famiglia, sono studente, mi mancano sei esami alla laurea in scienze dell'educazione». Hamza Piccardo è un po' più spinoso: «Quando Gabriele mi ha detto della sua candidatura gli ho risposto: tu sai come la penso, sai che io sto da un'altra parte, poi vedi tu. Ma i miei figli sono tutti così, Maddalena gioca a rugby....». Quanto al Pdci Hamza ricorda: «È grazie all'allora Guardasigilli Diliberto che i detenuti musulmani possono rispettare il Ramadam. A parte questo, le mie idee vanno a sinistra anche per la questione palestine-
se». Piccardo padre ha posizioni anti-Israele, Piccardo figlio difende la causa ma si dichiara favorevole «all'esistenza di due popoli in pace». E la poligamia, che l'Ucoii in alcune circostanze ha perorato? Piccardo figlio ride: «Lasciamola ai tempi del Profeta, oggi una donna per un uomo è più che sufficiente». E ha una risposta per tutto: «La Lega? A Imperia è quasi inesistente. E poi queste sono elezioni amministrative, non politiche». Hamza mette le mani avanti: «Non mi chieda se voterò per mio figlio, il voto è segreto».
Erika Dellacasa
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
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Esteri
Contro Václav Klaus, 67 anni, presidente della Repubblica Ceca dal 2003 (Afp/Cizek)
Trattato di Lisbona Il presidente: «Per me è lettera morta»
Il ceco euroscettico Klaus non firma la Carta dell’Ue Dopo l’approvazione da parte del Parlamento DAL NOSTRO INVIATO
PRAGA — Doveva consentire un recupero d’immagine al disastrato semestre di presidenza ceca dell’Unione europea, che ha visto perfino franare il governo di centrodestra del premier Mirek Topolanek costretto a uscire di scena domani. Ma il sì del Senato di Praga al Trattato di Lisbona non diventa l’ultimo atto del lungo e tormentato iter della ratifica nella Repubblica Ceca perché il capo dello Stato euroscettico, Vaclav Klaus, ha annunciato di non voler apporre per ora la sua indispensabile firma al procedimento. Klaus sostiene che la vittoria del no nel referendum in Irlanda sul Trattato di Lisbona ha paralizzato tutto, nonostante l’approvazione ieri del Senato ceco e quella precedente alla Camera. Considera questo documento una mera riproposizione delle riforme per il funzionamento dell’Ue allargata da 15 a 27 Paesi presenti nella Costituzione Ue, che era stata abbandonata dopo la bocciatu-
ra nei referendum in Francia e Olanda. Ci vede un eccessivo trasferimento della sovranità nazionale alle istituzioni di Bruxelles. Klaus vorrebbe attendere almeno fino al referendum bis, che il governo irlandese intenderebbe indire nel prossimo ottobre per ribaltare la precedente bocciatura e rilanciare una procedura completabile solo con l’approvazione di tutti i 27 Paesi membri (in alcuni Stati in Parlamento, negli altri con la consultazione popolare). L’evidente ostruzionismo del presidente ceco punta anche su un nuovo ricorso alla Corte costituzionale del suo Paese, che alcuni senatori dovrebbero presentare dopo essere stati battuti da una maggioranza di 54 contro 20 nel voto di ieri. Una precedente azione, già rigettata dai giudici costituzionali cechi, chiamava in causa solo alcune parti del Trattato di Lisbona e potrebbe essere riproposta sui punti in precedenza non contestati. Klaus di fatto si associa alla posizione del presidente euro-
Le ratifiche
Testo approvato In Aula Il Senato ceco ha approvato il Trattato di Lisbona con 54 «sì» e 20 «no» su 79 presenti; 2 gli assenti e 5 gli astenuti (Afp/Michal Cizek)
scettico polacco Lech Kaczynski, che ha rinviato la firma dell'approvazione parlamentare fin quando non arriverà il sì dell’Irlanda. La quarta e ultima ratifica nazionale ancora non conclusa è in Germania, dove il presidente Horst Köh-
Corsa a ostacoli Anche il polacco Kaczynski ha detto che per la ratifica aspetta il verdetto del referendum irlandese
ler deve aspettare una verifica costituzionale del testo prima di sottoscrivere il via libera del Parlamento tedesco. «Il Trattato di Lisbona è morto per il momento perché è stato respinto da un Paese membro — ha fatto sapere Klaus —. Pertanto una decisione di ratifica non può essere messa in agenda». Numerosi politici dei 27 Paesi membri, dal presidente dell’Europarlamento Hans-Gert Pöttering al ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi, hanno auspicato una rapida firma di Klaus. Ma lo stesso Topolanek, notoriamente filo-Usa, aveva espresso dubbi sul Trattato e ha contrastato il suo capo dello Stato solo per la preoccupazione che l’allontana-
mento dall’Ue avrebbe riportato la Repubblica Ceca «sotto l’influenza di Mosca». Domani il premier uscente deve lasciare le consegne al nuovo governo tecnico di Jan Fischer, che sarà in carica fino alle elezioni anticipate in autunno. Questa situazione ha inciso sulla rinuncia di numerosi leader e ministri europei a partecipare ai vertici straordinari organizzati da Topolanek a Praga oggi e domani. Il presidente Nicolas Sarkozy e i premier Silvio Berlusconi, Gordon Brown e José Luis Zapatero hanno disdetto il viaggio. Tra i governanti più autorevoli dell’Ue resta attesa a Praga solo la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Ivo Caizzi
Musica e filosofia Tbilisi, con l’appoggio dei due intellettuali, lancia la sfida a Mosca che ospita l’evento musicale
I Glucksmann al controfestival georgiano della canzone Un festival «Alter/Vision» a Tbilisi contro il festival dell’Eurovisione a Mosca. La capitale georgiana ospiterà da giovedì a domenica prossima un evento di musica alternativa e indipendente con band provenienti da tutta Europa, proprio nei giorni in cui a Mosca si terrà l’Eurofestival dal quale è stata esclusa la Georgia. «Sarà una specie di Woodstock del Caucaso, il primo raduno del genere in questa parte del continente», spiega Raphaël Glucksmann, scrittore e documentarista francese, da tempo impegnato per la libertà in Cecenia e nelle repubbliche ex sovietiche del-
Squalificati
In campo Il filosofo francese André Glucksmann, 71 anni, con il figlio Raphaël, regista 29enne
Difficoltà di erezione. Non sei tu il problema. Tu sei la soluzione.
Il gruppo «Stefane & 3G» aveva vinto le selezioni in Georgia con il brano We Don’t Wanna Put In. È stato escluso dalla finale dell’Eurovision di Mosca (Reuters)
l’Europa orientale, tra gli organizzatori dell’evento. L’idea di un contro-festival nella Georgia minacciata dal vicino russo, a neanche un anno dalla guerra, è nata dopo che la canzone We Don’t Wanna Put In della band georgiana Stephane & 3G è stata eliminata dal concorso di Mosca, per la «natura politica» del testo: il ritornello suonava in effetti, in modo neanche troppo sottile, «Non vogliamo Putin». Se l’Eurofestival a Mosca promette di essere — come sempre — un trionfo del kitsch venato quest’anno da elementi di nazionalismo da Grande Russia, il raduno di
Tbilisi offrirà gruppi interessanti di molti generi musicali, dalla fusion dei londinesi Transglobal Underground all’elettronica degli italiani Motel Connection (con Samuel, cantante dei Subsonica), sul modello di ormai classici eventi del mondo occidentale come Glastonbury in Inghilterra. Sono attesi circa 20 mila giovani da tutto il Caucaso, per quattro giorni di musica gratuita che arrivano a una settimana dallo sventato golpe di un battaglione di carristi ribelli filo-russi, e durante le manovre militari che la Nato terrà in Georgia per l’irritazione di Vladimir Putin.
Il Trattato
Testo semplificato Il Trattato di Lisbona è stato firmato il 13 dicembre 2007 nella capitale portoghese dai capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri Ue. È la versione semplificata della Costituzione che fu bocciata tramite referendum da olandesi e francesi nel 2005
In Irlanda
Il primo referendum Il nuovo testo è stato respinto al referendum irlandese del 12 giugno 2008 con il 53,4% dei no contro il 46,6% dei sì. Gli irlandesi torneranno alle urne entro l’autunno
Polonia e Germania
Le firme Oltre che in Repubblica Ceca restano in sospeso anche le ratifiche in Polonia e Germania, dove si attende la firma dei presidenti Lech Kaczynski e Horst Köhler. Il primo, dopo l’iniziale opposizione, ha fatto capire che firmerà. Il secondo aspetta il via libera della Corte costituzionale, previsto per l’estate. Nei restanti 23 Paesi il Trattato è stato approvato
I tempi
Le previsioni Il presidente dell’Europarlamento Pöttering ha auspicato che «il Trattato entri in vigore all’inizio del prossimo anno»
Stefano Montefiori
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Esteri 17
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Persone non gradite Nel gruppo un parlamentare di Hamas, un estremista ebraico, un leader del Ku Klux Klan
Londra, ecco la lista degli «indesiderabili» Ma il polemista Usa di destra, indignato, farà causa al governo britannico LONDRA — Michael Savage negli Stati Uniti conduce un talk show che ha alcuni milioni di ascoltatori. Dopo la laurea flirtava coi poeti della beat-generation. Poi, scoprì la sua vocazione. Commentatore e provocatore, Michael Savage, il suo vero nome è Michael Weiner, è oggi un personaggio controverso, che raccoglie consensi fra chi pensa che gli immigrati siano da cacciare senza pensarci un attimo, che la tolleranza sia spazzatura, che gli omosessuali vadano discriminati perché inquinano la società e tante altre cose del genere. I suoi sermoni radiofonici possono sconfinare nel delirio ma è un dato di fatto che nessuno, negli Stati Uniti, si sogna di togliergli la parola. C’è sempre un prezzo da pagare per difendere la libertà. Anche di questi «predicatori». Ieri, Michael Savage, si è svegliato in California dove vive e ha saputo che se per l’America è un cittadino comune con il diritto di farneticare quanto vuole, per Londra è uno dei 22 peggiori individui che circolano sulla terra e che nel Regno Unito, se mai si sognasse di sbarcarvi, lo preleverebbero e lo impacchetterebbero sul primo volo di ritorno. Come è accaduto un paio di mesi fa a Geert Wilders, il politico «offensivo e islamofobico» (la definizione è del segretario dell’Onu) ma eletto al parlamento
WILSON/NYTIMES/CONTRASTO
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
❜❜ Michael Savage Una donna con il burqa mi ricorda un nazista, che vorrebbe tagliarti la gola olandese, che messo piede a Heathrow è dovuto immediatamente tornare a casa. Pure lui non gradito. Ogni Stato è libero di dare il benvenuto o di rifiutare l’ingresso a chi vuole. Michael Savage, per il ministero dell’Interno britannico, è un tipo da tenere lontano perché ha incitato «all’odio» e la sua presenza
potrebbe essere causa di «tensioni nella comunità». Ma qui sta il punto: è possibile che gli Stati Uniti sopportino il «provocatore» Michael Savage o che l’Olanda conviva con l’«islamofobico» Geert Wilders e Londra ne risulti invece allergica? Tira aria nuova: il Regno Unito è vittima di una passeggera ma profonda crisi
d’identità, sta cambiando pelle e stringe la cinghia. Di certo non sono in discussione diritti e garanzie che continuano a tutelare ogni persona. C’è, piuttosto, una preoccupazione emergente che ribalta la scala dei valori: è la preoccupazione di salvaguardare l’equilibrio fra le etnie e le religioni, di non dare spazio alle voci di chi, con la violenza delle parole, rischia di infiammare i risentimenti e i conflitti che covano sotto la cenere. Forse è un segnale di debolezza e di insicurezza, facile da comprendere (la paura di perdere il lavoro a favore degli stranieri, la paura degli attenta-
❜❜ Yunis Al-Astal
❜❜ Safwat Hijazi
❜❜ Stephen Black
Jihad contro l’Europa: Roma, la capitale dei cattolici, sarà presto conquistata dagli islamici
Con questa fatwa promulgo il dovere di uccidere ogni ebreo che visiti l’Egitto o un Paese islamico
Vogliamo riprenderci l’America. I bianchi non hanno altra scelta che passare all’azione militare
ti, la paura della crisi), è però evidente che in questo momento a Londra il controllo sociale e la pace nella comunità, fra vecchi e nuovi residenti, fra vecchie e nuove generazioni, fra i culti diversi, sono al primo posto dell’agenda politica. Anche a costo di limare consolidate certezze come la libera circolazione delle persone e la libera manifestazione delle idee (comprese le più pericolose). Il malessere si è espresso in forme contraddittorie negli ultimi mesi: gli scioperi contro gli italiani, i licenziamenti, i soprusi di Scotland Yard (l’edico-
lante ucciso perché scambiato per un «no global»), gli estremisti islamici che urlano i loro slogan irritanti, le bande giovanili che si confrontano a coltellate, gli accenti razzisti che salgono nelle periferie. Il modello sociale britannico si è indebolito e cerca una ricomposizione. La lista dei 22 «least wanted», gli indesiderati, di 6 dei quali non è stato dato il nome per motivi di sicurezza, è lo specchio dei fantasmi londinesi: c’è Don Black fanatico leader del Ku Klux Klan, c’è Eric Gliebe il «Barabaro Ariano», c’è Mike Guzofsky integralista parafascista ebraico, c’è Yunis
Al-Astal il parlamentare di Hamas che paragona gli ebrei «alle scimmie e ai maiali», ci sono due skinheads russi, in galera a Mosca, autori di una ventina di omicidi. E poi c’è quel Michael Savage il quale inorridito dalla compagnia di nazisti e razzisti, amici di terroristi e roba del genere, ha giurato di denunciare il ministero dell’Interno britannico. Si sente diffamato. Ha già trovato un avvocato nella democratica capitale del Regno Unito pronto a difenderlo. E’ una galleria da piccolo museo degli orrori. Che però spaventa Londra.
Fabio Cavalera
Incontri Khouri alla Fondazione Corriere
Il caso La giovane in carcere in Iran
Scenari libanesi: al voto si prevede il trionfo Hezbollah
Roxana interrompe il digiuno di protesta Martedì l’appello
MILANO — Il Libano, Paese sempre più specchio delle tensioni che percorrono il Medio Oriente. Teatro dello scontro tra laici e religiosi, delle frizioni etniche, della contesa sciita-sunnita, soprattutto vittima delle interferenze regionali e internazionali. A un mese dalle elezioni (previste per il 7 giugno) Rami Khouri annuncia come «molto possibile» una «vittoria di misura» dell’Hezbollah (il «Partito di Dio» sciita e pro-iraniano), che però «avrà bisogno di patteggiare un compromesso con l’opposizione sunnita-cristiana
Medio Oriente «È vero, il partito sciita non riconosce Israele, ma è pragmatico e disposto a negoziare su temi concreti» per poter governare in modo effettivo». Ospite ieri pomeriggio della Fondazione Corriere della Sera, Khouri — intervistato dall’inviato Lorenzo Cremonesi — ha sottolineato la centralità di questo piccolo Stato incapace di esprimere una vera identità condivisa dalle sue 17 tra etnie e confessioni religiose, eppure tutt’ora in grado di produrre «i media più liberi del mondo arabo e la classe intellettuale più disinibita». «Era vero negli anni Sessanta e resta valido tutt’ora: i nostri giornali e televisioni sono i più in-
teressanti, pubblicano le opinioni più contraddittorie e disparate. Nel mondo arabo in generale i media sono censurati, controllati. Anche se va specificato che i nostri sono media di parte, liberi solo perché lo Stato centrale è debole, in molti casi inesistente». Lui, palestinese cristiano la cui famiglia originaria è di Nazareth, nella Galilea israeliana, però nato nel 1948 a New York e vissuto a lungo ad Amman (dove ha diretto il quotidiano in lingua inglese Jordan Times), dal 2002 vive a Beirut dove è stato direttore del quotidiano Daily Star. Oggi è commentatore e docente universitario. La sua formazione liberale e la frequentazione delle più importanti accademie americane non lo rendono tuttavia troppo preoccupato per l’eventualità della vittoria dei filo-iraniani. Osserva: «L’Hezbollah va capito nella sua lunga storia, che risale alle richieste di maggior rappresentatività da parte della componente sciita tra la nostra popolazione sin dagli anni Sessanta. Sono stati un importante movimento sociale, che solo di recente si è trasformato in partito politico ed è capace di grande pragmatismo, più di quanto in genere non si creda in Occidente. La questione di Israele? È vero, Hezbollah ne rifiuta il riconoscimento di principio, ma in effetti è pronto a negoziare direttamente su questioni concrete ed è aperto in realtà alla coesistenza».
Dice di provare sollievo, ma la sua voce, al telefono da Teheran, suona pacata, piena di tristezza. «Roxana ha sospeso lo sciopero della fame», dice al Corriere Reza Saberi. Sua figlia, la giornalista irano-americana condannata a 8 anni di carcere per spionaggio in favore degli Stati Uniti, aveva iniziato il 21 aprile a digiunare per protesta. Poi ha smesso di bere: venerdì scorso nell’infermeria dell’ospedale le hanno fatto un’endovena. «Era pericoloso. Avevamo insistito perché mangiasse». Lunedì, dopo 13 giorni, ha ricominciato a nutrirsi. Il caso di Roxana è visto da molti esperti come la risposta degli ultraconservatori in Iran all’offerta di dialogo di Obama. Reza, iraniano, 68 anni, insegnante e traduttore negli Stati Uniti, lo vede da padre. Ciò che sa è che la figlia è rinchiusa dal 31 gennaio a Evin, dove molti iraniani (inclusi giornalisti) sono stati torturati e uccisi. «Ciò che conta per noi è liberarla». Il processo d’appello si terrà «martedì, pare». A porte chiuse, come il primo. Shirin Ebadi non la difenderà. «Era fuori dal Paese», si limita a dire Reza. Ha visto la figlia lunedì alle 11:30, per 20 minuti, in una stanza per le visite. Due funzionari di guardia. «Indossava il chador nero a fiori bianchi che le hanno dato in prigione. Si è seduta sul divano tra me e mia moglie. Avevamo ordinato del pollo, del pane. Ha accettato alcune cucchiaiate di yogurt. Martedì sera, mi ha chiamato
per dire che lunedì aveva cenato e ora sta mangiando regolarmente». Merito delle tante persone «che stanno digiunando al suo posto». Ha iniziato Reporters sans frontières il 28 aprile. Dal 3 maggio docenti e studenti della sua ex università a Chicago hanno lanciato uno sciopero della fame a catena attraverso il sito FreeRoxana.net. Hanno aderito 340 volontari nel mondo, tra cui 34 italiani. In appello, l’avvocato Khorramshahi crede la sentenza possa essere ridotta o cancellata. Reza si dice ottimista.
Viviana Mazza
Per la figlia L’immagine della giornalista iraniano-americana Roxana Saberi tra le mani della mamma, la giapponese Akiko (Ap/Hasan Sarbakhshian)
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
LA PREVENZIONE contro virus e batteri Il vapore che disinfetta. Sanità* pronto soccorso, ospedali, studi dentistici, etc.
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Esteri 19
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Stati Uniti L’ex senatore democratico e candidato alle primarie
Riflessioni sui fardelli della vita
La moglie di Edwards «Mi tradì ma lo difendo» Elizabeth scrive un libro e va ai talk show Mentre una famiglia impeccabile occupa la Casa Bianca, mentre il bravo marito della Casa Bianca valuta la prossima nomina alla Corte suprema e quasi certamente sarà una donna, forse singola o divorziata perché nella rosa delle superqualificate la maggioranza lo è, in America (anche in America) si discute di politica e infedeltà. In America (anche in America) a rilanciare l'annosa questione è una moglie. Solo che (in America) difende il marito. Ha scritto un libro, oggi è in tv nel popolarissimo talk show di Oprah Winfrey, che è andata a trovarla e a intervistarla col marito; sostiene che la vera colpevole è l'altra donna, perché «noi siamo gente vecchio stile» e la squinzia smagata e metropolitana aveva sconvolto il coniuge. Il coniuge sarebbe John Edwards, ex senatore de-
L’amante
L’ex candidato democratico John Edwards si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca dopo aver confessato una relazione extraconiugale con Rielle Hunter (foto), regista 42enne conosciuta nel 2006 in un bar di New York. Ha negato di essere il padre della bambina da lei avuta nel 2008
mocratico, ex candidato alle primarie, nel 2004 numero due del ticket con John Kerry. Lui è molto bello, a Washington tutti dicono che era un donnaiolo, il rotocalco National Enquirer ha scoperto l'amante e una bambina nata nel 2008 forse figlia di lui; lei, la moglie, Elizabeth, racconta che lui le aveva confessato tutto e poi giurato che era finita nel 2006, prima di ricandidarsi. Elizabeth è malata di cancro, ha tre figli di cui due piccoli, concepiti in vitro dopo una tragedia, il figlio maggiore morto in un incidente. Ha molti motivi per restare col marito; il libro, però, ha suscitato qualche dubbio. «Ama ancora suo marito?», ha chiesto Oprah alla signora Edwards. «È una domanda complicata», ha risposto lei. «La vera domanda complicata è cosa spera di ottenere con
Insieme John ed Elizabeth Edwards continuano a vivere insieme con i 3 figli (Reuters/Jim Young)
questo libro», ha replicato al volo via New York Times Maureen Dowd, commentatrice non entusiasta di «Resilience» (che vuol dire recupero, resistenza, o elasticità). Dowd polemizza sostenendo: una donna intelligente come la Edwards non può scrivere un libro mostrando di credere alle bugie del marito, anche perché la pre-
sunta figlia (nel libro chiamata «it», al neutro) sarebbe stata concepita un anno dopo la presunta confessione. Ieri sui siti americani molti polemizzavano o concordavano con Dowd; sono dibattiti che polarizzano ovunque. E le più sagge sono le più giovani, le implacabili bloggers di XX Factor sul magazine online Slate: «In caso di adulte-
rio, troppo spesso le donne vedono l'altra donna come il nemico, il loro marito come una vittima, la storia come una sordida trasgressione provocata da una strega». E in genere, ovvio, non è così (così va a finire che in Italia siamo più avanti, e c'è chi se ne lamenta, ultimamente, è noto).
Maria Laura Rodotà
La moglie di Edwards, Elizabeth, malata di cancro allo stadio terminale, ha scritto Resilience: Reflection on the Burdens and Gifts of facing Life’s Adversities (Resilienza: riflessione sui fardelli e i doni che arrivano dalle avversità della vita) dove racconta come reagì alla notizia del tradimento: «Urlai e piansi, andai al bagno e vomitai. Sono come sono, imperfetta in un milione di modi, ma ho sempre pensato di essere il tipo di moglie a cui un marito sarebbe stato fedele».
Il voto Il Parlamento incorona JZ
Zuma presidente promette al Sudafrica che lascerà il segno Zulu Jacob Zuma, 67 anni: ha trascorso un decennio nella prigione di Robben Island con Mandela. Nel 2006 è stato processato (e assolto) per violenza sessuale (Ap/Bothma)
Unità e cambiamento. Sono queste le parole d’ordine di Jacob Zuma, 67 anni, tre mogli e diciotto figli, da ieri nuovo presidente del Sudafrica. Il Parlamento di Pretoria ha eletto il leader dell’African National Congress con 277 voti su 400. Nessuna sorpresa, dopo che alle consultazioni del 22 aprile l’Anc aveva ottenuto poco meno del 66% dei voti. Dopo il «santo» Mandela e l’«intellettuale» Mbeki comincia l’era di JZ, straordinario uomo comune: l’outsider carismatico e populista che canta e danza sul palco, il mandriano zulu che senza andare a scuola e attraversando indenne cinque anni di guai giudiziari è arrivato a scalzare il suo vecchio capo, l’aristocratico Thabo Mbeki, dalla poltrona più alta. Sabato l’inaugurazione, domenica l’annuncio del nuovo governo. Anche qui nel segno di una tranquillizzante (per gli investitori stranieri), dichiarata continuità: «Non ci saranno sorprese nella lista dei ministri — ha detto il portavoce Zizi Kodwa — Il presidente non farà nulla per incrinare la reputazione e il livello raggiunti dal Sudafrica negli ultimi 15 anni». C’è molto da fare però. Il Sudafrica è il motore del continente (un terzo del prodotto interno lordo) ma quasi metà dei suoi 50 milioni di abitanti vivono con meno di 2 dollari al giorno. La crisi dell’econo-
mia globale aggrava la disoccupazione (che prima della recessione era già al 25%). Vestito di scuro, nel discorso di insediamento davanti a un Parlamento gremito Zuma ha espresso l’intenzione di «lasciare un marchio indelebile nei prossimi cinque anni». In qualche modo non dovrà scontentare l’ala sinistra del partito (sindacati e comunisti) che l’hanno appoggiato nella scalata al potere. Zuma ha nominato le priorità del suo mandato: «Educazione, sanità, riforma agraria e sviluppo delle aree rurali, lotta alla
«Lascerò il segno» Mano tesa all’opposizione. E stoccata ai dipendenti pubblici: «Possono lavorare meglio di così» criminalità e creazione di posti di lavoro». Dice poco. Sarebbe già qualcosa se riuscisse a mantenere gli attuali tassi di occupazione. Il presidente ha auspicato un clima nuovo con l’opposizione (Alleanza democratica ha 67 seggi, il Cope 18): «Lavoriamo insieme nell’interesse del Paese». Insieme e rapidamente: «Serve una marcia in più», ha detto JZ. A cominciare dai dipendenti pubblici: «Sono sicuro che possono lavorare ancora meglio».
M. Fa.
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Cronache Il caso Fu suo il primo trapianto su un bambino
La carriera
Attacco di cuore morto Marcelletti Un anno fa l’arresto per malversazione e molestie Il personaggio e l’inchiesta
Il genio del bisturi e la vergogna per quegli sms DAL NOSTRO INVIATO
PALERMO — Una depressione senza fine ha avvolto gli ultimi giorni di Carlo Marcelletti, l’uomo spogliato in un anno di se stesso, di quell’immagine costruita con diecimila interventi in sala operatoria per poi rifletterla in tv, amplificando una notorietà capace di aprire ogni porta, fra salotti buoni e partiti, sempre pronto al gran salto nella politica, passando con disinvoltura da destra a sinistra. E sempre proponendosi come il Saint Just in lotta contro malasanità e imposture, le stesse delle quali è stato poi accusato. Ma lo sapeva che di quest’armatura posticcia s’era spogliato da solo trascinandosi con le sue mani nel fango per una storiaccia di foto e messaggini erotici scambiati con una tredicenne. Chissà, forse, avrebbe potuto superare la vergogna di appalti sospetti e presunti imbrogli nelle donazioni al suo reparto del Civico di Palermo. Avrebbe potuto difendersi continuando a guardare il mondo da una finestra. Come era stato costretto a fare dal maggio dell’anno scorso quando aveva evitato l’onta dell’Ucciardone, ammettendo subito le prime colpe e restando nel residence sul mare dell’Addaura. Camera con vista, pagata da una società sanitaria finita con lui nell’inchiesta. Fu lì, in quella prigione dorata, che una settimana dopo lo scandalo Marcelletti fu raggiunto dalla moglie. Un incontro tempestoso, carico di vergogna. La stessa che s’è portato poi dietro come una croce ottenendo gli arresti domiciliari nella dimora di famiglia a Calvi dell’Umbria, il borgo medievale vicino a Terni, dove si rifugiò in estate forse sperando anche nelle preghiere del famoso Fra’ Elia, il discusso predica- Gli arresti domiciliari tore con le stimmate. Senza la sala operatoria Infine, il trasferimento si era ammalato di inedia: nella casa di Roma, sempre con moglie e figli, ai suoi avvocati raccontava continuando a guardare delle «mani congelate» uno scorcio di quel mondo che ormai lo rifiutava. Ammalandosi di inedia, come confessava agli avvocati parlando delle sue mani «congelate». E dire che il procuratore di Palermo Francesco Messineo, comprensivo, aveva posto una sola condizione, il divieto di soggiorno a Palermo, una sorta di esilio, ma lasciando via libera alla possibilità di un lavoro lontano dalla Sicilia, «per salvaguardare la manualità del chirurgo». Non se ne fece niente, nemmeno quando i «domiciliari» furono sostituiti dall’obbligo di firma, una volta alla settimana, il lunedì. Ma questa controfigura di libertà ritrovata era poca cosa per il gioviale ed esuberante chirurgo che, appena arrivato a Palermo, otto anni fa aveva trasformato il corridoio del suo reparto in uno studio di Porta a Porta per parlare in diretta di Marta e Milagros, le piccole siamesi operate e poi decedute. Fra grandi contrasti, in guerra con l’allora gran capo dell’Ismett, il professore Ignazio Marino. Sconfitto su tutto il fronte, Marcelletti dimagriva e soffriva, incassando le cattive notizie in arrivo da Palermo, dove l’inchiesta si allargava con altri primari sospesi e indagini a tutto campo. Senza che i suoi legali potessero far nulla per arginare i richiami di cronaca alla bambina insidiata, 14 compiuti l’estate scorsa, allontanata dalla madre, protetta dall’affetto del padre, ignaro di tutto. Ed è quest’angolo ambiguo della storia ad avere pesato sul cuore di un uomo annullato da ricostruzioni che non avrebbe potuto giustificare aggrappandosi a letteratura e cinema, nemmeno paragonandosi al professore infatuato dalla Lolita dello scandaloso romanzo di Vladimir Nabokov o dei film di Kubrick e Adrian Lyne.
Felice Cavallaro
ROMA — È stato probabilmente un collasso a causare ieri la morte di Carlo Marcelletti, 65 anni: se ne è andato così l’autore nel 1986 del primo trapianto di cuore su un bimbo di appena 15 mesi nell’ospedale romano Bambino Gesù. Il famoso cardiochirurgo, di origini marchigiane, negli ultimi mesi era caduto in una profonda depressione dopo essere stato coinvolto in una inchiesta condotta dalla magistratura palermitana: il 6 maggio di un anno fa era finito agli arresti domiciliari nel residence di fronte al mare dell’Addaura, lungo la costa del capoluogo siciliano, con l’accusa di truffa, concussione e peculato e anche di produzione di materiale pedopornografico. Il suo umore e il suo fisico erano rimasti profondamente segnati da questi fatti. Un lento e inesorabile declino causato soprattutto dalla lontananza dal suo reparto, a Palermo, dalla sala operatoria e dai suoi piccoli malati: ne ha operati più di 10 mila nella sua
Il primo trapianto Nel 1986 Marcelletti esegue il primo trapianto di cuore in Italia su un bimbo
Domiciliari Carlo Marcelletti affacciato alla terrazza dell’abitazione all’Addaura, a Palermo, dove nel maggio 2008 era agli arresti domiciliari (Palazzotto)
lunga carriera, dalla California al Kosovo, da Tel Aviv all’Avana, da Palermo a Caracas. Ma era legatissimo soprattutto a Palermo, dove il medico aveva progettato e realizzato una struttura di cardiochirurgia di livello internazionale. Struttura che ha finito per lasciare nel novembre 2008, dopo essere stato rimesso in libertà. Martedì sera ha accusato un malore ed è andato al pronto soccorso del San Carlo di Nancy. Un paziente assistito nello stesso reparto di cardiologia d’urgenza ha raccontato che «dopo essere stato ricoverato,
Marcelletti ha telefonato alla moglie che si è subito precipitata in ospedale. Stava molto male e mi ha chiesto molto gentilmente di abbassare le tapparelle della finestra della stanza perché gli dava fastidio la luce. Era quasi a disagio per avermelo chiesto». Oltre alla moglie, sono corsi in ospedale i parenti ed amici più stretti: la depressione, però, aveva causato un profondo deperimento fisico. Ieri mattina nella cardiologia d’urgenza dell’ospedale romano hanno tentato di tutto per salvare l’illustre collega. «Non c’è stato
nulla da fare e il decorso che lo ha portato alla morte è stato naturale...», sussurrano fonti del San Carlo di Nancy. I familiari non hanno voluto rilasciare dichiarazioni: lo ha annunciato da New York Roberto Tricoli, l’avvocato che ha seguito le ultime vicende giudiziarie di Marcelletti. «È stato molto amato e molto odiato», ricorda Roberto Di Donato, suo collega al Bambino Gesù di Roma. Ma dopo una vita sotto i riflettori, Marcelletti se ne è andato in silenzio.
Francesco Di Frischia
Le gemelle siamesi Nel 2000 tenta, senza successo, di separare due gemelline siamesi peruviane
In sala operatoria Lavora a lungo in cardio chirurgia pediatrica a Palermo. È arrestato nel maggio 2008
Il legale Piazza: gli mancava Palermo
«L’ultima telefonata, sempre più depresso» PALERMO — «Non so se il cuore ha ceduto per quell’inchiesta, ma so per certo che dopo l’arresto era sprofondato in una terribile forma di depressione. Mi diceva che gli mancava soprattutto la corsia d’ospedale, la sala operatoria e soprattutto i suoi piccoli pazienti che ancora continuavano a scrivergli e a cercarlo. E questo accen-
Elio Guzzanti
«L’ha ucciso lo stress dell’indagine» ROMA — «Mi considerava un secondo padre oltre che il suo maestro. Sono addolorato per la scomparsa di un grande chirurgo e di un uomo che possedeva straordinarie capacità professionali», lo piange Elio Guzzanti, l’ex ministro della Sanità, che come coordinatore scientifico del Bambin Gesù creò con Carlo Marcelletti il primo dipartimento dei trapianti pediatrici di cuore, negli anni ’80. «Lo ha ucciso lo stress legato all’inchiesta. Ho evitato di domandarmi se le accuse fossero o no fondate. Voglio conservare il ricordo di un grande professionista». (M.D.B)
tuava ulteriormente il suo dolore». L’avvocato Carmelo Piazza è uno dei legali di Marcelleti, ma col tempo ne era ormai diventato un amico. «L’ultima volta — racconta — l’ho sentito cinque giorni fa. Abbiamo parlato dell’attesa per l’udienza preliminare e poi gli ho chiesto come andava. Mi aveva raccontato che una volta la settimana aveva ripreso a far visite in una casa di cura di Salerno. Allora mi sono complimentato e l’ho incoraggiato, ma dalla voce si capiva che non era soddisfatto. Non gli bastava. Diceva che gli mancava Palermo. Qui aveva costruito una struttura unica in Italia e aveva un rapporto speciale con tanti pazienti e con le loro famiglie. Era una cosa della quale non riusciva proprio a fare a meno». C’erano state delle avvisaglie che lasciassero temere? «Che io sappia no. Prima dell’arresto aveva avuto un disturbo per il quale era stato ricoverato al Civico, ma si era ripreso benissimo. L’unico suo problema era la depressione per la quale prendeva dei farmaci». Ma cosa lo addolorava di più, forse le accuse sugli sms a sfondo erotico? «Assolutamente no, su questo pensava che tutto si sarebbe chiarito. Lo deprimeva aver perduto il suo lavoro e quel mondo che era tutta la sua vita. Questo era il suo vero grande dolore. Giorno dopo giorno l’ho visto sprofondare. La sua è stata un’inesorabile curva discendente. Ogni tanto il tono si alzava, ma poi continuava a sprofondare e non è più riuscito a venirne fuori».
Alfio Sciacca
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
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Cronache 23
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Terremoto Fini chiede risorse congrue. Schifani: mi auguro che il Parlamento migliori il decreto
Sos in mare
Ricerche e campus per l’Aquila
Tripoli accetta di riprendersi due barconi di clandestini
Il «regalo» di Berlusconi per l’Università. Più soldi alle famiglie per ricostruire ROMA — Lo Stato donerà all’Università dell’Aquila i terreni dove sorgeranno le case antisismiche che, dopo aver ospitato gli sfollati, formeranno il nuovo Campus per gli studenti. È questo, insieme all’avvio in città di alcuni progetti di ricerca, forse cofinanziati da società pubbliche, uno dei "regali" che dovrebbero essere consegnati domani al Rettore dell’ateneo dal premier Silvio Berlusconi, che ieri è stato autorizzato dal Consiglio dei ministri anche ad apportare un paio di ritocchi al decreto Abruzzo. Primo tra tutti il chiarimento sul contributo per la ricostruzione delle case distrutte dal sisma, che sarà a fondo perduto e potrà superare i 150 mila euro. Quel plafond, a disposizione dei privati attraverso le banche e attivabile con la presentazio-
ne delle fatture, continuerà a rappresentare lo strumento "automatico". Ma a questo dovrebbero aggiungersi per le ricostruzioni più onerose, come quelle degli edifici storici, anche i contributi della Cassa Depositi e Prestiti, quantificati per adesso in un miliardo. Risorse già stanziate e che ora saranno rese immediatamente disponibili. Da tempo i sindaci della zona sollecitavano il governo alla piena copertura dei costi della ricostruzione. Ieri anche il presidente della Came-
Oltre i 150 mila euro Il contributo a fondo perduto per ricostruire le case potrà superare i 150 mila euro
ra Gianfranco Fini, in visita nel capoluogo, augurandosi che la magistratura accerti eventuali responsabilità sui crolli, ha chiesto «risorse congrue» e che «le istituzioni onorino fino in fondo l’impegno preso», mentre il presidente del Senato, Renato Schifani, dal Friuli, ha auspicato che il Parlamento «possa contribuire a migliorare il decreto». «Ci sarà una norma che spiegherà tutto, anche se era già implicito» ha detto il governatore della Regione, Gianni Chiodi. Nel testo all’esame del Senato sarà anche chiarito il ruolo dei sindaci dei comuni colpiti dal sisma. Avranno più poteri nella ricostruzione, ma non saranno tuttavia gli "erogatori" dei contributi pubblici. Cambierà, in parte, anche il ruolo della società pubblica Fintecna, per evi-
tare il rischio che subentrando ai proprietari degli edifici lesionati che dovessero rinunciare ai mutui bancari (una possibilità prevista dal decreto), si ritrovi ad avere una presenza troppo ingombrante. I primi interventi in favore dell’Università dell’Aquila, uno dei motori economici della cit-
Fondi e garanzie La Gelmini scrive al rettore confermando gli impegni finanziari del governo
Mario Sensini
G8 I preparativi per ospitare il presidente Usa
Gli aiuti
Villa Taverna o la caserma Due ipotesi per Obama ROMA — Si lavora in questi giorni, e anche in queste ore, per dare un tetto a un personaggio non facile da sistemare: Barack Obama, atteso in Italia per il vertice tra i capi di Stato e di governo dei Paesi più sviluppati del mondo e la Russia che si terrà all’Aquila dall’8 al 10 luglio. A parte la certezza che il presidente degli Stati Uniti verrà in Italia, e la probabilità che sia accompagnato dalla moglie Michelle per la quale le democratiche americane a Roma hanno già fondato un fan-club intenzionato a festeggiarla, il percorso del successore di George W. Bush ha parecchi punti da definire. Non soltanto logistici. Anche politici, come la possibilità di un’udienza da Benedetto XVI che alla Casa Bianca converrebbe e che il Vaticano non ha avuto fretta di accordare. Il governo italiano ha offerto alla Casa Bianca di far dormire Obama nella caserma della Guardia di fi-
A casa dell’ambasciatore A Roma il presidente potrebbe dormire nella residenza dell’ambasciatore, non ancora nominato
nanza della città abruzzese colpita dal terremoto, insieme con gli altri colleghi del G8. A ognuno degli Stati sono stati messi a disposizione posti per delegazioni di 25 persone. Molte meno di quelle ospitate dai vari Paesi nei summit precedenti. Ma, abituati da quasi un decennio a essere inseguiti da manifestazioni di protesta di no e new-global, i vecchi protagonisti del G8 hanno accolto bene l’opportunità di poter essere ripresi da tv e fotografi vicino alle macerie e alle tende d’Abruzzo. Una cornice ideale per dar mostra di sobrietà in tempi di crisi. Se nei giorni delle riunioni il presidente degli Usa dovesse pernottare a Roma, ed è un’ ipotesi considerata, il suo letto potrebbe essere a Villa Taverna, la residenza dell’ambasciatore di Washington in Italia, ai Parioli. Già collaudata dal Secret service che protegge i presidenti, al momento è priva soltanto del padrone di casa di turno (l’ambasciatore del nuovo corso obamiano non è ancora stato nominato). Ai funzionari che non dormirebbero in Abruzzo probabilmente verrebbero date istruzioni su Roma come quelle che l’ambasciata consegna, in via riservata, agli ospiti americani: «Traffico: molti attraversamenti pedonali in centro hanno semafo-
tà, saranno annunciati da Berlusconi in una conferenza stampa a L’Aquila. Oltre alla cessione gratuita dei terreni del Demanio, sarebbero in cantiere alcuni progetti di ricerca importanti, tra i quali anche la realizzazione di un centro di ricerca dell’Eni. Ieri, intanto, il ministro Maria Stella Gelmini ha scritto al Rettore, Ferdinando di Orio, confermando gli altri impegni del governo. L’ateneo avrà 68 milioni annui dal Fondo ordinario, più 37 milioni per far fronte agli interventi urgenti, altri 14 per supplire al mancato introito della tassa universitaria del 2010 cancellata dal decreto e altri fondi per gli affitti in attesa del ripristino degli edifici. Per questi ultimi dovrebbero arrivare dal Cipe altri 70 milioni.
Il campus Lo Stato donerà all’Università dell’Aquila i terreni dove sorgeranno le case antisismiche che, dopo aver ospitato gli sfollati, formeranno il nuovo Campus per gli studenti. L’ateneo avrà 68 milioni annui dal Fondo ordinario, più 37 milioni per far fronte agli interventi urgenti, altri 14 per supplire al mancato introito della tassa universitaria del 2010
Il ricordo Quel che resta della casa dello studente di via XX Settembre all’Aquila, simbolo delle vittime del terremoto d’Abruzzo del mese scorso. Nel sisma sono morte 297 persone. Moltissimi i giovani (Foto BenvegnùGuaitoli)
ri, e se ciò vi aiuta legalmente, non vi aiuterà dal punto di vista medico se passerete davanti a una macchina o a una moto. Specialmente le moto non rispettano molte leggi italiane sul traffico». Gli apparati di sicurezza americani tuttavia hanno espresso riserve sull’ipotesi di far fare da pendolare a Obama tra Roma e l’Aquila. Sia in auto (una strada lunga è insidiosa per il corteo di auto dell’uomo più protetto del mondo) sia in elicottero (e se c’è maltempo?). Le divergenze sulla ricerca sulle
Il G8 Il governo italiano ha offerto alla Casa Bianca di far dormire Obama nella caserma della Guardia di finanza della città abruzzese colpita dal terremoto, insieme con gli altri colleghi del G8. Se nei giorni delle riunioni il presidente degli Usa dovesse pernottare a Roma,il suo letto potrebbe essere a Villa Taverna cellule staminali e altro non hanno agevolato finora la fissazione di un appuntamento di Obama con il Papa. Ufficialmente, non esistono né la richiesta né la risposta. Bendetto XVI però ha ricevuto il dittatore bielorusso Aleksandr Lukashenko, sarebbe curioso un «no» al presidente degli Usa. Anche su questo versante tuttavia il nuovo corso obamiano non è ancora cominciato: da gennaio manca anche l’ambasciatore presso la Santa Sede. Benedetto XVI, in era di George W. Bush primo Papa a metter pie-
de alla Casa Bianca, si occuperà del colloquio dopo il viaggio in Medio Oriente. Il Vaticano non ama che in occasione di vertici in Italia tanti capi di Stato chiedano udienza. Il britannico Gordon Brown l’ha ottenuta in febbraio, quindi non è in lista d’attesa. Il Papa gli ha anche scritto una lettera sull’Africa quando Brown ha ospitato a Londra il G20. E’ probabile che il Pontefice invii un messaggio al G8. Con il presidente africano-americano degli Usa ne parlerà direttamente?
Maurizio Caprara
Gli accordi bilaterali con Gheddafi per fronteggiare gli sbarchi clandestini hanno avuto ieri un’inaspettata accelerazione, 139 disperati a bordo di due barconi intercettati in acque maltesi e soccorsi dalle motovedette della Guadia Costiera italiana sono stati riconsegnati nella notte alla Libia. «La Libia ha segnalato la violazione avvenuta sulle sue coste — ha spiegato ieri l’ammiraglio Pollastrini che ha seguito l’intera vicenda dal Forum internazionale delle Guardie Costiere a Genova — quindi ha chiesto che i migranti venissero riconsegnati alla sua autorità. Le nostre motovedette li hanno portati fino al limite delle acque territoriali libiche». Nella notte le operazioni di trasbordo erano ancora in corso. Una soluzione inaspettata dell’ennesima emergenza clandestini e un anticipo, anche, del pattugliamento condiviso delle coste libiche che dovrebbe partire il 15 maggio. La giornata dei lavori del Fourm è stata percorsa dal «caso» dei due barconi che hanno lanciato un sos grazie ai telefoni satellitari alle otto di mattina, dichiarando di trovarsi a 60 miglia da Lampedusa in acque maltesi. In un primo momento era stata allertata una nave cisterna italiana, la Ievoli, in navigazione nel canale di Sicilia, che non ha trovato traccia dei migranti. Per questo sono partite le due motovedette. La localizzazione delle due imbarcazioni ha riattivato la tensione tra Italia e Malta. «Sono disgustato dalla mancanza di umanità dell’Italia nei soccorsi in mare» ha detto il primo ministro maltese Gonzi, rintuzzato dal sottosegretario Stefania Craxi: «Abbiamo soccorso migliaia di persone». Mentre già si temeva un secondo caso Pilar, la svolta: la Libia si è fatta avanti accettando il rimpatrio.
Erika Dellacasa
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
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Cronache 25
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
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Milano La vittima era mamma di tre bambini. Si segue la pista del delitto passionale
Como Due analisi danno esito positivo
Una coltellata e poi la fuga Donna uccisa su una panchina Era in pausa pranzo. Qualche parola con il killer e l’aggressione MILANO — Era il primo giorno del suo nuovo lavoro. SostiSulla panchina tuiva la custode in un palazzo Il corpo di popolare. Durante la pausa Pasqualina La pranzo ha girato l’angolo, ha atBarbuto traversato il prato, ha appoggiato lo zaino e la borsa su una panchina e s’è seduta là, a prendere il sole. Alle 13,13 è arrivata una chiamata alla centrale della polizia: «Hanno ucciso una ragazza, è qui nel parco, fate presto». Poco dopo, quella donna che passeggiava con il cane nei giardini racconta agli agenti delle Volanti una scena durata pochi secondi: un uomo s’è avvicinato e ha colpito la ragazza con una sola coltellata, un colpo secco al petto mentre lei si alzava di scatto in piedi. Ha lanciato il coltello nell’erba ed è scappato. Pasqualina La Barbuto aveva 37 anni e 3 figli piccoli. È morta su quella stessa panchina nel parco di via Borsa, quartiere Gallaratese, periferia Nord-Ovest di Milano. Nel palazzo dove viveva con i suoi bambini e la madre, la «Lina» la descrivoVicino alla panchina dove no tutti come è stata trovata la donna, una ragazza «molc’era un coltello, l’arma to riservata». Non è del delitto un particolare qualsia-
Il coltello
si, ma un punto che rende piuttosto complicate le indagini sull’omicidio. Perché se la rapina sembrerebbe un movente da escludere (nel prato sono rimaste le borse con soldi, documenti e cellulare), bisognerà capire chi potesse girare intorno alla ragazza negli ultimi tempi. Una relazione interrotta, o una storia ancora in corso ma burrascosa, o un corteggiatore
Forte dei Marmi
Matrimonio a sorpresa per l’ex Circe della Versilia
Futura sposa L’ex Circe della Versilia, Maria Luigia Redoli, si sposa il prossimo giugno
FORTE DEI MARMI - Dopo 18 anni di carcere Maria Luigia Redoli, 70 anni, ha annunciato le nozze. E lo ha comunicato al suo legale, Alessandro Maneffa, il primo a sapere della decisione della ex «Circe della Versilia», condannata all'ergastolo insieme all'allora giovane amante (l'ex carabiniere a cavallo Carlo Cappelletti) per il delitto del marito, Luciano Iacopi, massacrato a coltellate nella notte del 17 luglio del 1989 a Forte dei Marmi. Il matrimonio è fissato per giugno. Il futuro sposo si chiama Alberto Andena, ha 62 anni e fino a poco tempo fa lavorava come volontario in una struttura per disabili psichici di Cesano Boscone (Milano): qui ha conosciuto Maria Luigia quando, dopo la semilibertà, la donna ha deciso di prestare servizio nella struttura e lui è stato incaricato da cooperativa e carcere di accompagnarla.
Nel campetto dell’oratorio
Muore a tredici anni schiacciato da una traversa
Campetto Il campetto dove è morto il piccolo Michele Tozzi, 13 anni, colpito dalla traversa della porta
ROMA — Michele Tozzi, 13 anni, è morto mentre stava giocando a pallone schiacciato dalla traversa in un piccolo campo da calcio. Teatro dell’incidente, avvenuto verso le sette di ieri sera, l’oratorio della chiesa di San Giuseppe, a Latina Scalo. Michele - classe «terza media A» della «Aldo Manuzio» di Latina Scalo stava giocando: un gol, l’esultanza e poi un salto per aggrapparsi alla traversa che non era fissata a terra. Il ferro pesante della porta lo ha violentemente colpito alla nuca. Il campo dell’oratorio era ufficialmente chiuso e in ristrutturazione, tanto che la porta era stata spostata e sistemata fuori dall’area di gioco. A dare l’allarme è stato un ragazzino che giocava con Michele. Inutile l’intervento di una ambulanza del 118. La magistratura di Latina ha aperto una inchiesta.
che lei rifiutava. Gli investigatori della Squadra mobile guidati da Francesco Messina hanno ascoltato ieri parenti, amici e l’ex compagno della donna (arrivato da un’altra città) alla ricerca di particolari e dettagli. Dell’assassino, per ora, c’è solo la descrizione della donna che l’ha visto scappare nel parco: sui 35 anni, carnagione scura, uno e settanta circa di altezza,
un giubbino bianco addosso. Forse l’aveva seguita. Oppure i due avevano un appuntamento. L’unica certezza è che è arrivato con l’intenzione di uccidere, in preda a una rabbia cieca. Prima della coltellata non c’è stata una lite, forse qualche parola, ma non una discussione. Sotto gli occhi del pubblico ministero Frank Di Maio, i tecnici della polizia scientifica hanno raccolto il coltello abbandonato nell’erba dall’assassino, a una decina di metri da dove ha colpito. Una lama di otto-nove centimetri. Un’impugnatura di legno sulla quale potrebbero esserci le sue impronte, con la speranza che salti fuori una corrispondenza nella banca dati. Pasqualina La Barbuto, che era nata a Minervino Murge (Bari), viveva in un palazzo in via Bisi Albini, vicino viale Zara. A fine pomeriggio, davanti al portone, la custode cerca di scherzare con una bambina. È la figlia della ragazza uccisa, e solo una volta ha chiesto della madre. Dei suoi figli la «Lina» diceva: «Sono i miei gioielli, vivo per loro». Per loro era alla ricerca continua di un lavoro. Raccontano che era molto contenta, dal giorno in cui aveva ricevuto l’avviso per quella custode da sostituire.
Alberto Berticelli Gianni Santucci
Mascherine Corridoio riservato a Fiumicino per i voli dal Messico
Nuova influenza primo caso in Lombardia MILANO — Arriva anche in Lombardia l’influenza messicana che i medici chiamano A/H1N1. Una donna di 38 anni, ricoverata all’ospedale Sant’Anna di Como è, con ogni probabilità, il sesto caso italiano. Gli esami di laboratorio eseguiti dall’ospedale Sacco e dall’Istituto di Virologia dell’Università Statale, diretto da Alessandro Zanetti, hanno già confermato la diagnosi. Ieri, a tarda notte, mancava ancora solo l’ufficializzazione dell’Istituto superiore di sanità. Intanto il virus continua a diffondersi in Europa, mentre negli Stati Uniti è stata registrata una seconda vittima. La donna comasca è stata dimessa nelle ultime ore dal Sant’Anna, ma resta sotto sorveglianza, in via precauzionale. Era di ritorno da un viaggio in Messico, i primi sintomi li ha avuti 8-9 giorni fa. Qualche linea di febbre, un malessere generale: di qui la decisione di farsi visitare, seguita dal ricovero immediato. Ieri pomeriggio sono arrivati i risultati del doppio test: prima quello eseguito al Sacco, poi quello dell’Università Statale. La fuga di notizie da Como ha messo in imbarazzo l’assessorato alla Sanità, dove nessuno vuole commentare la notizia, in attesa di un comunicato ufficiale del ministero della Salute. «La situazione è sotto controllo — assicura, però, Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla Salute al Comune di Milano —. Anche se non bisogna abbassare la guardia». Cinque i casi finora confermati in Italia: due in Toscana (ospedale di Massa e Careggi di Firenze) e tre nel Lazio (due all’ospedale Spallanzani e uno al Bambino Gesù di Roma). «Sicuramente ci saran-
no altri episodi — ammette il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio —. Il fenomeno, però, è in attenuazione. Non solo: gli italiani hanno compreso che non si tratta di un pericolo imminente e particolarmente grave (anche se il consumo della carne suina è crollato, ndr)». Il ministero della Salute ribadisce l’invito a non acquistare antivirali online: «Non solo vengono venduti a prezzi più alti, ma possono essere falsi e presentare dei rischi per la salute», insiste Fazio. A livello internazionale il bilancio dei contagi è a quota 1.658, sparsi in 23 Paesi. Alla lista delle nazioni colpite ora si aggiungono anche la Svezia e la Polonia. Negli Stati
Dimessa La paziente è stata dimessa dal Sant’Anna Era di ritorno da un viaggio in Messico Uniti si contano 642 contagiati. I decessi sono 30. Una notizia importante arriva poi dal Canada, dove i virologi hanno effettuato il primo sequenziamento del genoma del virus (gli sono state prese, in pratica, le «impronte digitali» complete). La scoperta è stata accolta dalla comunità scientifica internazionale come un passo fondamentale per mettere a punto il vaccino. Per l’Organizzazione mondiale della sanità le prime dosi saranno disponibili entro 4-6 mesi. Alle aziende farmaceutiche potrebbe essere chiesto di interrompere la produzione di quelli stagionali a favore di vaccini contro il virus messicano.
Simona Ravizza
Al «Corriere»
Eletto il nuovo Cdr Si sono svolte il 5 e 6 maggio le elezioni per il rinnovo del Comitato di Redazione del Corriere della Sera. Nella redazione di Milano, dove hanno votato 249 giornalisti su 274 aventi diritto, sono risultati eletti Paola D’Amico con 147 preferenze, Andrea Nicastro, con 144 e Mario Pappagallo con 116. Primo dei non eletti Stefano Jesurum con 66 preferenze. Elena Raffo è stata eletta in rappresentanza dei collaboratori e dei corrispondenti. A Roma sono stati eletti Daria Gorodisky (32 voti su 36 votanti e 41 aventi diritto) in rappresentanza dell’Ufficio di corrispondenza e Pietro Lanzara (29 voti su 33 votanti e 35 aventi diritto) per l’Edizione romana. A Milano lo spoglio è avvenuto alla presenza del notaio Dario Cortucci dello studio La Porta, Cortucci e Tacchini; a Roma con l’assistenza del notaio Alfredo Maria Becchetti.
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
DESTINAZIONI DELL’8XMILLE ALLA CHIESA CATTOLICA. LA CARITÀ IN ITALIA E NEL TERZO MONDO Con la tua firma l’8xmille ha fatto arrivare ovunque il suo aiuto per i poveri. In tutta Italia ha sostenuto mense, case-famiglia e centri distribuzione di cibo e abiti, promuovendo anche progetti di assistenza agli anziani, di lotta all’usura a fianco delle famiglie, e iniziative anti-disoccupazione per i giovani. Non sono mancati interventi di recupero dalle tossicodipendenze e accoglienza a donne sfruttate nel mercato della prostituzione. All’estero, nei Paesi in via di sviluppo ha contribuito a costruire scuole e ospedali, formando insegnanti e medici. Sul fronte delle emergenze umanitarie e ambientali, ha portato aiuti, tra l’altro, alle vittime di guerra in Libano e dell’alluvione in Myanmar.
Interventi caritativi in Italia e nel Terzo Mondo
2006
2007
2008
Alle diocesi (per la carità)
85
90
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Terzo Mondo
80
85
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Interventi di rilievo nazionale
30
30
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Dati in milioni di euro.
LE OPERE DI CULTO E PASTORALE PER LA POPOLAZIONE. Con la tua firma l’8xmille ha promosso progetti pastorali nelle 226 diocesi italiane. Dall’educazione dei giovani negli oratori e nei campi scuola alla formazione dei catechisti. Dai corsi biblici per l’evangelizzazione degli adulti alla promozione di esercizi spirituali. È stato vicino alle attività delle 26 mila parrocchie italiane. E dove le comunità lo hanno chiesto, come nelle periferie delle grandi città, ha contribuito a costruire nuove chiese e spazi parrocchiali. Con i restauri ha assicurato la trasmissione della fede e della cultura, tutelando chiese antiche, beni artistici, biblioteche e musei diocesani.
Esigenze di culto e pastorale
2006
2007 2008
Alle diocesi (per culto e pastorale)
155
160
160
Nuova edilizia di culto
117
117
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Tutela beni culturali ed ecclesiastici
63
68
68
Iniziative di rilievo nazionale
64
88
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Dati in milioni di euro.
IL SOSTENTAMENTO DEI SACERDOTI. Con la tua firma l’8xmille ha contribuito a remunerare i circa 38 mila sacerdoti diocesani. Nella loro missione quotidiana, nelle città, ma anche nei paesi di montagna o nelle isole, li ha raggiunti a nome dei fedeli, provvedendo loro con un sostentamento decoroso. I preti diocesani offrono la vita per il Vangelo e per i fratelli, amministrano i sacramenti e si fanno promotori di progetti di carità. Tra questi presbiteri l’8xmille non dimentica anche i circa 3 mila preti ormai anziani o malati e i 600 missionari attivi nei Paesi del Terzo Mondo.
Sostentamento dei sacerdoti
Sostentamento del clero
2006
2007
2008
336
354
373
Dati in milioni di euro.
SCEGLI ANCHE QUEST’ANNO DI DESTINARE L’8XMILLE ALLA CHIESA CATTOLICA. C.E.I. Conferenza Episcopale Italiana
Per maggiori informazioni www.8xmille.it
Cronache 27
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
La legge Balboni, autore dell’emendamento: la norma precedente andava indietro solo di qualche mese, era insensata
L’iniziativa
Class action solo per il futuro Il Pdl: no ai risarcimenti retroattivi. Il Pd: penalizzate le vittime degli scandali finanziari ROMA — Si riaccendono in Parlamento i contrasti sulla class action, l’azione collettiva di risarcimento dei danni introdotta con l’ultima Finanziaria del governo Prodi e poi prorogata per due volte, prima nel giugno 2008 e poi a gennaio scorso dal governo Berlusconi con l’obiettivo anche di perfezionarne la struttura. In questi giorni il Senato è impegnato nel terzo tentativo, forse definitivo, di rendere operativa la nuova forma di difesa giudiziaria dei consumatori di matrice anglosassone. E ciò tramite l’inserimento della norma nel mega provvedimento sullo Sviluppo che comprende essenzialmente norme su gas, elettricità e nucleare. Ma a far discutere, ancora una volta, è la retroattività della class action, chiesta a gran voce dai consumatori, dall’Italia dei Valori, dall’Udc e dal Pd ed invece negata dalla maggioranza. Che ha dalla sua i desiderata del mondo confindustriale, che chiede cautela nell’introduzione del nuovo meccanismo. Anche per evitare la babele di cause su cinque o dieci anni (tanto è il termine della prescrizione) di storia, e di scandali, italiani. In ballo infatti non c’è, ovviamente, la retroattività della class action che potrà essere utilizzata solo dopo l’entrata in vigore, ma quella dei danni da risarcire. Escludere la retroattività vuol dire, insomma, togliere la possibilità di promuovere azioni collettive di risarcimento per i crac Cirio e Parmalat. In un primo testo, in commissione, il Senato aveva previsto di limitare la retroattività al 30 giugno 2008, ma ieri il senatore del Pdl, Alberto Balboni ha presentato un emendamento per eliminare tout court tale eventualità. «Per una questione di coerenza legislativa. Che senso ha prevedere una retroattività di qualche mese o di un anno? O c’è o non c’è, è più semplice», spiega Balboni che di professione fa l’avvocato. E che comunque è convin-
Il ministro
in Borsa per il passaggio di to che un nuovo meccanismo proprietà della compagnia. di procedimento giudiziario, Attualmente per il loro indentutto da rodare, debba partire nizzo, dal decreto incentivi, è su questioni nuove. «Si tratta stato previsto un tetto massidi buon senso», afferma. Ma mo complessivo di 100 minell’opposizione esplode lioni di euro, una somla protesta: anche perma che non accontenché la modifica, spieta per nulla gli intega Maura Leddi del ressati. Balboni Pd alla quale fa che nega di aver eco Elio Lannutti preso di mira dell’Italia dei Vaproprio questo lori, «sterilizcaso, accenna za» le possibiliad una difesa: tà di risarci«La mia propomento degli obsta non toglie i bligazionisti e diritti che posdei piccoli risono essere cosparmiatori delmunque fatti val’Alitalia, colti di lere in altro modo, sorpresa dalla canRisparmiatori chiedono il secondo le norme cellazione del titolo risarcimento per il crac Parmalat.
Proteste anticrac
suoi emendamenti la maggioranza non fa altro che ritardare la messa a punto e l’approvazione della class action. È una sorta di boicottaggio». «La retroattività delle norme giuridiche — incalza il relatore Antonio Paravia del Pdl - è sempre molto difficile da accettare». Ma l’opposizione è compatta. Anche l’Udc con il presidente dei senatori Giuseppe D’Alia prende posizione e accusa il governo e la maggioranza di «voler voltare le spalle a tanti cittadini truffati» mentre Anna Finocchiaro, presidente del gruppo dei senatori del Pd, definisce l’iniziativa del Pdl «una scelta grave».
vigenti» spiega. Luigi Zanda (Pd) però non la pensa come lui. «È estremamente grave che la maggioranza di centrodestra abbia deciso, con un colpo di mano, di privare i cittadini che sono stati vittime dei più grandi scandali finanziari degli ultimi anni degli strumenti legislativi per esercitare un diritto consolidato in molte parti del mondo, l’azione collettiva di risarcimento» dice. E poi insiste: «Su quelle vicende che negli ultimi anni hanno contribuito alla crisi italiana, il centrodestra vuol far calare definitivamente il sipario». Per un altro senatore del Pd, Enrico Morando il problema è anche un altro: «Con i
Stefania Tamburello
Potrebbero non avere la possibilità di promuovere un’azione collettiva
Cos’è
2003: l’arresto di Tanzi
2008: la sentenza
2009: i risparmiatori
Il 9 dicembre 2003 il crac Parmalat è ufficiale: Calisto Tanzi, il fondatore, è arrestato. Resterà in carcere 9 mesi. I debiti contratti dall’azienda ammontano a 14 miliardi di euro
Il processo si è concluso il 18 dicembre 2008, dopo tre anni e 99 udienze. Tanzi è l’unica persona fisica ad essere condannata: 10 anni di reclusione, contro i 13 chiesti dal pubblico ministero
Sono 40.000 i risparmiatori che hanno perso soldi nel crac e che si rivolgono alla procura. Ad oggi hanno recuperato 33 milioni di euro nelle intese Deloitte&Touche e Ubs
Class Action La Class Action è un’azione legale collettiva condotta da più parti che si accordano per chiedere soluzione a un problema comune a tutti i membri, presenti e futuri, della classe. È il modo migliore per i cittadini di ottenere risarcimenti dalle multinazionali Retroattività È la capacità di un atto, in genere normativo, di estendere la sua efficacia anche al tempo precedente alla sua entrata in vigore
Il libro bianco Il ministro del Welfare rassicura: non faremo riforme in tempo di crisi
Licenziamenti, altolà dei sindacati a Sacconi Il Libro Ieri il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha presentato il Libro bianco sullo Stato sociale affermando: «L’Italia è un Paese spaccato tra un Nord e un Sud e il Libro Bianco ha l’obiettivo di ricomporre l'Italia e gli Italiani» La reazione Raffaele Bonanni, leader della Cisl, giudica positivo il lavoro del ministro, ma invita ad aprire il confronto con i sindacati
ROMA — Presentando il Libro Bianco sullo Stato sociale, prima in consiglio dei ministri e poi in conferenza stampa, il titolare del Welfare, Maurizio Sacconi, ha insistito soprattutto sul carattere aperto del documento: «Non è un piano d’azione ma un libro di valori e di visione». E ha rivolto «un appello a tutte le forze politiche a non leggerlo con pregiudizio». Per questo ha spiegato che, nonostante nel testo si faccia esplicito riferimento alla necessità di «incidere finalmente sul regime del recesso dal rapporto di lavoro», l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quello che disciplina i licenziamenti, «non viene evocato per metterlo all’ordine del giorno, ma semmai per contenere, circoscrivere e precisare il necessario contesto» per intervenire. Un contesto che ora non c’è, perché «in tempi di crisi non si fanno riforme che generano stress». Un discorso che vale anche per le pensioni. Nonostante nel Libro Bianco si legga che «all’innalzamento della speranza di vita non può non corrispondere un aumento degli anni di lavoro», Sacco-
(quella non condivisa dalla Cgil) valorizza gli accordi decentrati. Fatte tutte queste precisazioni e pur avendo sottolineato che a lui non interessa l’approvazione delle «borghesie autoreferenziali», ma quella del «popolo», Sacconi non ha però del tutto rassicurato i sindacati, anche quelli più moderati. «Il ministro deve essere molto, molto cauto su una questione così delicata come lo Statuto dei lavoratori», ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni. Che, pur dando un giudizio complessivamente «positivo» sul Libro bianco, ha invitato
Sacconi ad aprire subito un tavolo di confronto. Richiesta avanzata anche dal segretario della Uil, Luigi Angeletti, e da quello dell’Ugl, Renata Polverini, che invita il ministro a «eliminare il tema dell’articolo 18 dalla discussione». Giudizio negativo sul disegno di riforma del Welfare arriva invece dalla Cgil: «La volontà di intervenire su licenziamenti e pensioni è solo rinviata». Per il Pd, «le azioni fin qui intraprese dal governo in tema di politiche sociali tradiscono il contenuto del Libro bianco, che vuole essere orientato allo sviluppo delle persone e del-
La modifica dell’articolo 18
L’innalzamento degli anni lavorativi
La bocciatura delle gabbie salariali
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ni ha precisato che anche di questa riforma si parlerà dopo la crisi. Infine, il ministro, pur confermando che l’attenzione al territorio è uno dei punti centrali del nuovo Welfare, ha detto che non si può parlare di una riproposizione delle «gabbie salariali». Anche perché, ha spiegato, l’eventuale articolazione delle retribuzioni rispetto al diverso costo della vita sul territorio (una richiesta della Lega rilanciata di recente dal ministro Calderoli e che Sacconi trova giusta) è rimessa alla contrattazione tra imprese e sindacati, sottolineando che la recente riforma dei contratti
I temi
Nel suo Libro Bianco il ministro Sacconi fa esplicito riferimento alla necessità di «incidere finalmente sul regime del recesso del rapporto di lavoro»
Sacconi sostiene che «all’innalzamento della speranza di vita non può non corrispondere un aumento degli anni di lavoro»
Bocciata l’ipotesi delle gabbie salariali: per adeguare salari e costo della vita sul territorio è sufficiente la contrattazione tra imprese e sindacati
l’equità sociale». Sbagliato, in particolare, secondo il Pd, che il governo insista sulla cassa integrazione in deroga piuttosto che intraprendere una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, e che si «ostini a difendere» la social card come strumento di lotta alla povertà. Bocciatura senza appello da parte dell’Idv, che con Maurizio Zipponi parla di «libro nero per i lavoratori». Sulla questione dell’articolo 18 c’è stato anche un botta e risposta a distanza tra lo stesso Sacconi e Pietro Ichino, senatore del Pd. Il ministro, in conferenza stampa, ha infatti giustificato il riferimento alla disciplina dei licenziamenti col «paradosso che mi trovo incalzato dal progetto Ichino e ho quindi voluto mettere dei paletti». Il giuslavorista, che ha presentato un progetto di legge che consente il licenziamento (tranne quello disciplinare e discriminatorio) in cambio di un indennizzo crescente con l’anzianità di servizio, ha replicato dicendo che il Libro bianco testimonia «l’immobilismo totale» del governo in materia di lavoro.
Enrico Marro
Insieme Faissola e Bagnasco
Accordo fra Cei e Abi: 180 milioni alle famiglie ROMA — È la prima volta che le banche italiane si uniscono alla Chiesa, in questo caso ai vescovi o meglio alla Cei, la Conferenza episcopale italiana, per un’iniziativa, il «Prestito speranza». L’occasione è importante, quantomeno guardando al valore dell’operazione, 180 milioni di euro. A tanto infatti ammonteranno i prestiti del Fondo nazionale straordinario di garanzia costituito dalla Cei che servirà ad aiutare le famiglie in difficoltà a rimettersi in carreggiata. A spiegare l’iniziativa sono stati il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, e Corrado Faissola, presidente dell’Abi, l’associazione bancaria. La somma iniziale del fondo, circa 30 milioni di euro, sarà reperita con una grande colletta nazionale che si terrà il 31 maggio in tutte le chiese italiane e servirà come garanzia dei prestiti che saranno attivati dalle banche che aderiranno all’accordo. A poter chiedere il prestito, 500 euro al mese per un anno, sono le famiglie numerose, con almeno tre figli che studiano, oppure con in casa malati gravi o disabili, che non abbiano abbiano più reddito per la perdita del posto di lavoro del capofamiglia. L'istruttoria la farà la Caritas diocesana mentre le banche faranno la valutazione del merito del credito. Che dovrà essere infatti restituito (con un tasso pari al 50% del livello medio attuale, cioè al 4,5%) una volta ritrovata una fonte di reddito. Tesoriere dell’operazione sarà banca Prossima (Intesa Sanpaolo). Faissola si è poi soffermato sul richiamo agli utili troppo alti delle banche fatto il giorno prima dal premier Silvio Berlusconi per sollecitare credito alle imprese. «Ci sentiamo con la coscienza a posto. Man mano che il tempo passa e si rafforza la convinzione che le banche italiane stiano facendo appieno il loro mestiere, come è stato chiesto da governo e imprese» ha detto, spiegando che la preoccupazione, guardando alla patrimonializzazione del sistema, «è semmai l'esatto opposto, di non riuscire ad avere risultati economici tali da garantire al Paese il mantenimento di un sistema bancario solido ed efficace». Sulla questione anche l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ha fatto una battuta: «Oggi, l’attività di raccolta e impiego del risparmio è un settore dove l'eccesso di utili è l'ultimo dei problemi».
S.Ta.
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
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Piazza Fontana La compagna dell’anarchico chiamata alla giornata delle vittime. Manlio Milani: stagione nuova
Gemma Calabresi dice sì a Licia Pinelli «Giusto l’invito del Colle». Ma le associazioni dei familiari si dividono MILANO — Le parole più toccanti arrivano da Gemma Capra, vedova del commissario Calabresi: «È un gesto di grande importanza. Siamo tutti vittime di una stagione di odio e terrorismo». Poi c’è il ragionamento di Manlio Milani, che 35 anni fa perse la moglie nella strage di piazza della Loggia a Brescia: «Lo stato finalmente ammette le sue colpe. Si apre una stagione nuova». Ma ci sono anche le voci di palese dissenso, ad esempio quella di Mariella Magi, vedova dell’agente Dionisi, ucciso da Prima Linea: «Siamo perplessi e imbarazzati». La decisione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di invitare il 9 maggio al Quirinale anche la vedova dell’anarchico Giuseppe Pinelli in occasione della giornata dedicata alle vittime del terrorismo, ha inevitabilmente provocato divisioni. La notizia, trapelata due giorni fa a Milano in occasione della presentazione di un libro di Corrado Stajano, è stata confermata ieri dal Colle. Licia Rognoni Pinelli, vedova del ferroviere morto precipitando da una finestra della Questura di Milano tre giorni dopo la strage di piazza Fontana, si troverà a fianco di Gemma Capra vedova del commissario Calabresi, assassinato al culmine di una campagna d’odio che lo riteneva falsa-
La vicenda La morte Giuseppe Pinelli, animatore del circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, morì a 41 anni il 15 dicembre del ’69 precipitando da una finestra della Questura di Milano, dove era trattenuto per le indagini sulla bomba esplosa a piazza Fontana
La strage In alto, l’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura. Sopra, la finestra della Questura da cui cadde Giuseppe Pinelli (nel tondo)
mente responsabile della morte di Pinelli. Ma l’accostamento non provoca imbarazzo alla vedova del commissario: «In questi 40 anni — dice — non l’ho mai incontrata, ma mi sento di dire che lei, io ed i nostri figli siamo stati tutti vittime di una stagione di odio e di terrorismo. Oggi sento che la nostra sofferenza ci accomuna». Due anni fa, commemorando la strage di piazza della Loggia, Manlio Milani aveva chiesto esplicitamente un gesto del genere da parte dello Stato. «E ora Napolitano dimostra di avere grande coraggio — commenta Milani da Brescia — compiendo un passo di grande significato uma-
no e politico: al di là di quanto hanno detto le sentenze, per la prima volta lo Stato riconosce una sua responsabilità nella morte di Pinelli». Milani a Brescia ha fondato la «Casa delle memoria» proprio per approfondire i temi
L’intervista «Mio marito al pari degli altri morti»
La vedova dell’anarchico: «Un incontro tra di noi? Tutto può essere» Signora Licia Pinelli, dopodomani lei sarà al Quirinale assieme a tanti parenti delle vittime del terrorismo. Com’è nata la sua partecipazione all’incontro? «E’ stato tutto molto semplice e inaspettato. Qualche settimana fa ho ricevuto la telefonata di un consigliere del presidente della Repubblica che mi anticipava l’invito a essere presente a questa "giornata del ricordo". Mi sono presa ventiquattr’ore per riflettere. Poi, anche per la stima che nutro verso Giorgio Napolitano, ho deciso di accettare. Con dolore, dopo l’assordante silenzio di questi anni, ma ho accettato. E sono molto grata al presidente per la decisione che ha preso». Già, una scelta che può essere considerata un tentativo di riconciliazione dello Stato verso la sua famiglia, se non proprio come una sorta di risarcimento morale. «Io stessa l’ho interpretata così: mio marito alla pari con le altre vittime di quella stagione. E credo che non sia una lettura fuorviante, anche se voglio ascoltare che cosa sarà detto pubblicamente sabato, prima di esprimere giudizi... Non mi piace parlare a vanvera. Sono stata a lungo prigioniera di un passato che, per me e per le mie figlie, non poteva passare. E che infatti non è passato ancora. Un’angoscia infinita, nella solitudine e senza avere il conforto della verità dalla giustizia italiana sulla morte di mio marito».
Il silenzio
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Ho accettato con dolore, dopo l’assordante silenzio di questi anni
Lei ha chiesto più volte che chi era nella stanza del commissario Calabresi, al quarto piano della Questura di Milano, quel 15 dicembre 1969, parli. Non è tardi per sperare che sia fatta luce sulla morte di Pino Pinelli? «Non è detto, non è detto. Ho subito minacce e pressioni, una marea di fango anche a base di lettere anonime e pedinamenti,
Vedova Una foto d’epoca di Licia Rognoni vedova Pinelli
La verità
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Mi è rimasto impossibile accettare le versioni di comodo che sono state via via accreditate sulla tragedia
nei primi anni. Dopo di che è andata meglio. Ma mi è rimasto impossibile accettare le versioni di comodo che sono state via via accreditate sulla tragedia, per archiviarla come una "disgrazia plausibile". Non sono rassegnata, insomma». Pensa che potrà mai incontrare la vedova di Calabresi? Magari per chiudere le ferite che entrambe avete avuto allora? «Ognuna di noi ha fatto la propria vita, in universi lontanissimi. Ma sì, tutto può essere».
M. Br.
Le indagini La sentenza del ’75 stabilì che la morte di Pinelli fu causata da un malore che gli provocò un involontario balzo dalla finestra
legati al terrorismo e agli anni di piombo; tirandosi addosso critiche spesso aspre in questi anni ha dato la parola anche a esponenti dell’estremismo nero, convinto che solo un clima di dialogo sia la premessa per arrivare alla verità sulla «notte della Repubblica». Per questo è convinto che l’apertura di Napolitano porterà con sé una stagione nuova: «Ascoltando la voce di tutte le parti, nessuna esclusa, potrà essere delineato con precisione il quadro storico che determinò quei fatti». E a questo proposito Milani chiede alle istituzioni di tradurre in un atto concreto l’apertura di una fase nuova: «Vengano finalmente resi pubblici i documenti di carabinieri, polizia, apparati dello Stato sui quali viene mantenuto ancora un anacronistico segreto. Il regolamento attuativo sulla nuova legge riguardante il segreto di Stato mi sembra l’occasione più opportuna». Al clima suscitato dall’invito alla vedova Pinelli non si associano però i familiari di molte vittime degli anni di piombo. «È un oltraggio alla memoria delle vittime di piazza Fontana», dice Giovanni Berardi, figlio di un maresciallo della Digos assassinato nel ’78. Berardi parla di «ennesimo tentativo di falsa riappacificazione, negando ancora una volta verità e giustizia alle vittime del terrorismo».
Claudio Del Frate
Brevi OMICIDIO SANDRI
Spaccarotella in Assise: «Non volevo uccidere nessuno» «Non volevo uccidere nessuno». L’ha detto, in Assise, Luigi Spaccarotella, l’agente della Polstrada imputato (omicidio volontario) per la morte di Gabriele Sandri, il tifoso ucciso da un colpo di pistola l’11 novembre 2007 nell’area di servizio dell’A1 di Badia al Pino. «Ho iniziato a correre — ha raccontato l’agente —. Sono salito su un’aiuola, ho fatto un gesto per fermarli, ho alzato il braccio, non so se il colpo è partito quando ero fermo o in corsa».
CLIMA
Accordo tra Unicredit e Wwf per la sostenibilità ambientale Ridurre le emissioni di CO2 del 30 per cento entro il 2020, supportando l’obiettivo comunitario definito nel «Pacchetto Energia e Clima» e agevolare gli investimenti nell’efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili. Questi gli obiettivi di UniCredit Group con la firma insieme al Wwf della partnership strategica a livello internazionale. Un accordo che intende integrare la sostenibilità ambientale e la lotta ai cambiamenti climatici nel business bancario.
ROMA
«Unire polizia e carabinieri»: la proposta del sindacato Sap ROMA — Trasformare carabinieri, polizia, finanza, forestale e penitenziaria in un’unica grande forza di polizia nazionale. Questa la proposta lanciata da Nicola Tanzi, confermato ieri segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), che conta circa 20 mila iscritti. L’idea non piace al capo della polizia Antonio Manganelli: «Razionalizzare e coordinare meglio è necessario, ma non credo che per questo si debbano fondere le forze di polizia».
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Su «Nature»
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7 4 Il drappello 1 Caporale Alfonso Corrales Medina, colombiano; 2 caporalmaggiore Murthi Sello, indiano; 3 capitano Edmondo Tito, senegalese; 4 caporalmaggiore Vivian Peña, colombiana; 5 caporale Walter De Luca, filippino; 6 caporale Monica Mary Sighel, Sri Lanka; 7 caporale Sanchez De La Fuente, cubano; 8 caporalmaggiore Donnarumma, brasiliano; 9 caporalmaggiore Gailson Silva Lopes, capoverdiano, paracadutista
La storia
Sono mille e cinquecento. «A Cuneo una signora mi ha chiamata "la negretta" degli alpini»
Sanchez, «Pocahontas» e gli altri I nuovi italiani con le stellette Esordio dei militari di origine straniera in una parata ufficiale ROMA — Indossano il fez da bersagliere, la penna degli alpini, il basco amaranto dei parà. Uno ha la pelle nera, un altro lineamenti orientali, la giovane caporale uno splendido profilo sudamericano. Alcuni sono veterani di missioni all’estero. Escono in coppia, in squadra, in plotone. Ma li si può trovare anche nelle città, incaricati della sorveglianza di caserme o ambasciate, e in queste ore in Abruzzo, impegnati nel soccorso ai terremotati. Sono i «nuovi italiani» con le stellette. Un «reggimento» in aumento: figli di immigrati di seconda generazione, ex bambini «multicolori» nati da coppie miste, oppure ragazzini adottati negli anni ’70 e ’80 e poi cresciuti nelle nostre scuole, fino al momento della scelta di servire e onorare la Patria. La loro Patria adottiva. Eccola, la brigata multietnica dell’Esercito: stamattina sette di loro, in rappresentanza dei circa 1.500 militari di cittadinanza italiana e origine straniera, faranno il loro esordio in una parata ufficiale. Saranno in tribuna d’onore per celebrare l’avvenuta «piena e felice integrazione». È stato il capo di Stato Maggiore, generale Fabrizio Castagnetti, a scegliere una giornata solenne come quella di oggi, 148˚ anniversario della fondazione dell’Esercito italiano, per dare il suo suggello: alle 10.30, nel corso
della cerimonia presso la caserma «Gandin» alla presenza del capo dello Stato, l’alto ufficiale oltre a ringraziare tutti i suoi soldati per la loro «professionalità, dedizione e umanità» dedicherà un saluto proprio a loro, i militari di origine straniera. E la consacrazione avverrà in un modo particolare, chiamandoli uno alla volta, per nome: prima i più alti in grado — i caporalmaggiori Luis Paudice, originario del Brasile, Murthi Sello (India) e Gailson Silva Lopes (Capoverde), poi l’alpina Vivian Peña (Colombia), e infine i caporali Harol Alfonso Corrales Medina (Colombia), Walter De Luca (Filippine) e l’artigliere Monica Mary Sighel, seconda donna del gruppo, nata in Sri Lanka. Gongola uno degli ufficiali che ha organizzato l’evento: «Noi dell’Esercito siamo fatti così: a 40 gradi all’ombra e zaino in spalle, ciò che conta è la capacità, lavorare gomito a gomito e coprire le spalle al compagno. Non abbiamo pregiudizi né difficoltà di integrazione. E le storie di questi ragazzi lo dimostrano». C’è ad esempio il sorriso e l’energia del caporalmaggiore Vivian Peña, soprannominata dai colleghi «Pocahontas», che dalla Colombia dove nacque 24 anni fa ha già rischiato la vita sotto le nostre insegne per tre volte, nelle due missioni
Furto e pentimento dopo 25 anni
svolte in Afghanistan e una in Kosovo. «All’estero nessun problema con i colleghi. Mai. Però una volta, sfilando a Cuneo con il mio battaglione, una signora esclamò: "Toh, c’è una negretta tra gli alpini!"». Gailson Silva Lopes, originario di Capoverde e accento romanesco, è il basco amaranto che ride accanto a due suoi colleghi davanti al temibile «Centauro», il blindo pesante di cavalleria. «Di discriminazioni razziali — giura
— non ne ho mai subite». Cresciuto a Gallicano, paesino in provincia di Roma, adesso semmai lo prendono in giro per la divisa da parà della Folgore quando gira per le strade di Pisa. Walter De Luca è il basco nero al centro della foto: padre italiano e madre filippina. Si conobbero e innamorarono durante una vacanza 21 anni fa e ora loro figlio, VFP1 in fanteria, è in ferma di un anno presso la
Australia
A un inglese il più bel lavoro del mondo Sarà il custode di un’isola tropicale australiana, al largo di Camberra, esplorerà le isole della barriera corallina, racconterà le scoperte su un blog e riceverà uno stipendio di 110.000 dollari per sei mesi. È questo il lavoro più bello del mondo, vinto dall’inglese Ben Southall (foto), 34 anni, dopo un concorso creato dall’ente per il turismo australiano.
Scuola sottufficiali di Viterbo e sogna di diventare effettivo. E c’è anche chi ha fatto carriera: il capitano Edmondo Tito, 37 anni, sposato con un’informatrice farmaceutica abruzzese e padre di due bimbi, è nato in Senegal. «I miei genitori naturali non li ho mai conosciuti». Fu abbandonato a sette giorni in un orfanotrofio e adottato a 10 mesi da una coppia romana, papà pilota Alitalia e mamma casalinga. «Vivo in Italia da 37 anni — scherza giocando sui colori — e prima ero una mosca bianca: alle elementari, alle medie, al liceo scientifico Cannizzaro dell’Eur, sono sempre stato l’unico nero. Poi la società e cambiata e l’Esercito ha rispecchiato, persino in meglio, questa crescita. Non potrebbe essere diversamente: noi abbiamo una vocazione internazionale, nelle mie missioni in Bosnia, Kosovo, Libano e Afghanistan ho fatto esperienze indimenticabili». Il capitano Tito si è laureato in Scienze politiche alla «Sapienza» e oggi lavora nell’Ufficio Informazione dello Stato Maggiore: «Potrà sembrare strano, ma tra militari abbiamo una mentalità più aperta — racconta —. Se un’idea buona viene a un caporale, vale lo stesso. Sarà perché in maggioranza siamo giovani, abituati a conoscere altri popoli, ad andare in vacanza all’estero». È fuori dalla caserma, semmai, che al capitano Tito qualcuno non manca di ricordare le sue origini: «Per esempio quando vado al ristorante, qui a Roma: spesso capita che a mia moglie il cameriere dia del "lei" mentre a me del "tu". Oppure quella volta che, non ancora sposato, prestavo servizio a Perugia e con un collega ci presentammo da una signora per chiedere una stanza in affitto: a lui la diedero, a me no».
Ecco l’hobbit: non pigmeo, ma nuova specie umana MILANO — Non poteva correre, ma era in grado di camminare eretto. Non una scimmia, quindi, ma un ominide. Che si è evoluto, però, «prima che la selezione per la corsa di resistenza entrasse in gioco nell’evoluzione della razza umana». Il mistero dello «hobbit indonesiano» potrebbe essere vicino alla sua soluzione: a 5 anni dal rinvenimento degli scheletri sull’isola di Flores (sotto, uno dei teschi), due ricerche pubblicate sulla rivista scientifica Nature hanno sostenuto la tesi per cui lo «hobbit» non sarebbe un moderno pigmeo, ma addirittura una nuova specie umana. Secondo il team che aveva ritrovato i resti nella grotta
di Liang Bua, e che aveva coniato il nome di Homo floresiensis, si sarebbe trattato di una mutazione naturale («nanismo insulare») avvenuta su un gruppo di Homo erectus. Le nuove ricerche, invece, hanno analizzato il piede dello «hobbit», riscontrandovi al tempo stesso caratteristiche umane (pollice allineato con le altre dita, giunture capaci di «allungarsi» per sostenere tutto il peso del corpo) ed estremamente primitive (il piede è molto più lungo, in proporzione, del suo equivalente umano, ed è piatto, come nelle grandi scimmie, rendendo impossibile la corsa). Da qui l’ipotesi che l’Homo floresiensis non sia il prodotto di un’involuzione dell’Homo erectus, bensì un tipo di ominide dotato di cervello inusualmente piccolo, la cui linea evolutiva si sarebbe staccata in un momento precedente da quella che poi avrebbe originato l’Erectus e il Sapiens.
Fabrizio Peronaci
Ambiente I litorali premiati sono 227. La Liguria raggiunge Toscana e Marche tra le regioni più virtuose
Bandiere Blu, aumentano le spiagge doc in Italia
«Restituiamo il pezzo di Colosseo» ROMA — Una coppia di americani ha deciso di restituire un prezioso «souvenir» trafugato 25 anni fa dal Colosseo. «Avremmo dovuto farlo molto prima, ma ci scusiamo», ha scritto in una lettera «una cittadina americana». Un pacco, che conteneva la missiva e un frammento di travertino (in foto), è stato recapitato ieri all’Agenzia regionale di promozione turistica. Lo hanno spedito da Greensboro, North Carolina.
MILANO — Dodici nuove «Bandiere Blu» sventolano sulle nostre coste, altre dodici spiagge si conquistano il bollino di qualità dell’organizzazione ambientalista internazionale Foundation for Enviromental Education. E così, da quest’anno, i lidi d’Italia premiati salgono a 227, a cui vanno aggiunti 60 porti turistici (nel 2008 eravamo rispettivamente a quota 215 e 56). Toscana e Marche si confermano le regioni più virtuose, raggiunte in vetta dalla Liguria. Un’ottima notizia, certo. Ma una cosa va chiarita subito altrimenti, entrati nel dettaglio, si rischia di restare un po’ delusi. La domanda viene infatti spontanea: come è possibile che in questo elenco di eccellenze marittime compaia Can-
nero Riviera sul lago di Verbania e non ci sia traccia di un gioiello del Mediterraneo come la Spiaggia Rosa di Budelli? Il motivo è semplice: la trasparenza del mare e la bellezza dei fondali sono uno dei fattori considerati, ma non l’unico. A contare sono anche le iniziative ecologiche, i sistemi di de-
purazione, la raccolta differenziata e i servizi offerti ai turisti sulla spiaggia dal Comune responsabile. E soprattutto: le spiagge vengono valutate soltanto su richiesta delle stesse amministrazioni, le quali — oltre a farsi carico dei costi per i prelievi e gli esami delle acque — si impegnano a inviare la
12 Le spiagge in più che hanno ottenuto la Bandiera Blu rispetto al 2008. Tra le nuove entrate assolute c’è anche Marina di Ragusa, in Sicilia (nella foto)
documentazione richiesta dal FEE che viene poi valutata a Roma da una giuria indipendente formata da biologi, tecnici, ingegneri e capitanerie di porto. I Comuni che hanno ottenuto la Bandiera Blu sono in tutto 113 (la scorsa edizione erano 104). Tra le 227 spiagge, 7 sono new entry assolute: quella di San Felice nel parco naturale del Circeo, quella salentina di Salve (Puglia), Fiumaretta di Ameglia (in Liguria), Cariati (Calabria), Mondolfo (Marche), Marina di Ragusa (Sicilia), Casal Velino (Campania). Una quarantina le bocciate, nessuna a causa del mare inquinato ma per carenza di iniziative ambientali o di raccolta differenziata. Nella classifica regionale, dietro al terzetto Toscana-Marche-Liguria (16 Ban-
diere), si piazzano l’Abruzzo (13), la Campania (12) e l’Emilia Romagna (8). La Puglia aggiunge due bandierine arrivando a 7, il Veneto segue con 6, mentre a 4 ci sono Sicilia, Calabria e Lazio. Infine Friuli Venezia Giulia e Sardegna (2), e a chiudere Molise e Basilicata (1). Due bandiere anche per due laghi, quello di Scanno e di Cannero Riviera. Nella graduatoria mediterranea l’Italia si piazza quinta, preceduta come l’anno scorso da Spagna, Grecia, Turchia e Francia. Una classifica che però parte dal conteggio del numero delle spiagge senza tener conto della loro estensione. Metro alla mano, la zona Champions League dei lidi doc non ce la toglierebbe nessuno.
Fabio Cutri
32
Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
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Economia S&P/Mib La settimana
Indici delle Borse
Enel La settimana
Cambi
Titoli di Stato Titolo
S&P/Mib
20.104,00 2,13%
Londra
4.396,49 1,37%
1 euro
Mibtel
15.817,00 1,76%
Francoforte
4.880,71 0,57%
1 euro 131,1700 yen
Mib 30
20.765,00 1,95%
Parigi (Cac40) 3.283,51 1,81%
1 euro
0,8861 sterline
Dow Jones
8.512,28 1,21%
Hong Kong 16.834,57 2,46%
1 euro
1,5089 fr. sv.
Nasdaq
1.759,10 0,28%
Tokio (Nikkei) 8.977,37
inv. ҃
1 euro
10,6160 cor.sve. 0,27%
9.229,00 1,01%
1 euro
1,5689 dol.can. 0,12%
S&P 500
919,53 1,74%
Madrid
1,3322 dollari
Ced.
Quot. Rend. eff. 06-05 netto %
Titolo
Ced.
Quot. Rend. eff. 06-05 netto %
-0,60%
Btp 99-01/11/10 5,500% 105,78
0,85
Btp 04-01/02/20 4,500% 102,01
3,74
-1,07%
Btp 01-01/08/11 5,250% 107,05
1,37
Btp 07-15/09/23 2,600%
97,90
2,92
Btp 07-15/04/12 4,000% 104,71
1,83
Btp 98-01/11/29 5,250% 103,52
4,38
0,02%
Btp 02-01/02/13 4,750% 107,38 Btp 04-15/09/14 2,150% 102,53 Btp 04-01/02/15 4,250% 105,36
2,09 1,65 2,72
Btp 02-01/02/33 5,750% 108,83 Btp 03-01/08/34 5,000% 100,40 Cct 02-01/08/09 0,900% 100,18
4,47 4,39 0,76
Btp 02-01/08/17 5,250% 110,85 Btp 08-01/08/18 4,500% 103,82 Btp 08-15/09/19 2,350% 99,23
3,10 3,47 2,62
Cct 04-01/05/11 0,700% 100,07 Cct 07-01/12/14 1,380% 98,42 Ctz 07-30/06/09 - 99,87
1,19 1,52 0,42
-0,15%
Il risiko dell’auto L’integrazione chiude lo scontro tra i cugini-azionisti Wolfgang Porsche e Ferdinand Piëch
In Francia
Sì alla maxi fusione Porsche-Volkswagen
E Peugeot guarda a Bmw «Renault sola»
Il gruppo produrrà 6,5 milioni di veicoli: «Autonomia dei dieci marchi» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO — Alla fine, il raid della Porsche sulla Volkswagen è esploso in volo. La casa produttrice di automobili sportive di Stoccarda, che da tre anni cerca di scalare il gigante di Wolfsburg 15 volte più grande, ieri ha definitivamente rinunciato. Le famiglie Porsche e Piëch, parenti strette che controllano i due gruppi, dopo mesi di scontro hanno però deciso di fondere le due imprese in un produttore «integrato» e creare una delle case automobilistiche più potenti al mondo. Dovrebbe essere la fine di una disputa che, prima ancora che finanziaria e industriale, era uno scontro di famiglia. Anche la necessità di rispondere all’incursione della Fiat in Germania — attraverso la proposta Opel — avrebbe spinto i proprietari dei due gruppi a prendere in fretta la decisione, secondo analisti del settore. Ieri, a Salisburgo, si sono riunite le famiglie Porsche e Piëch, ambedue discendenti da Ferdinand Porsche: assieme possiedono la holding Porsche Automobil, la quale a sua volta controlla la casa di auto sportive e il 50,76% della Volkswagen. Dovevano cercare di ripianare uno scontro famigliare che va avanti da mesi e cercare di trovare una soluzione ai guai in cui si è cacciata la casa di Stoccarda. Sotto la guida del presidente Wolfgang Porsche e dell’amministratore delegato Wendelin Wiedeking, la Porsche ha comprato azioni Volkswagen fino alla maggioranza relativa e ha opzioni con le banche per arrivare al 75% entro l’anno. Nel frattempo, però, la scalata l’ha portata a indebitarsi per nove miliardi di euro in pochi mesi. Una situa-
I vertici Uno scambio di saluti fra il presidente del consiglio di sorveglianza di Volkswagen, Ferdinand Piëch, e il suo omologo di Porsche, Wolfgang Porsche. In un incontro segretissimo a Salisburgo, i vertici dei due gruppi hanno deciso una fusione integrata delle due case automobilistiche. Un gruppo di lavoro congiunto delle industrie dovrà nelle prossime quattro settimane, «con il coinvolgimento decisivo del Land della Bassa Sassonia quale maggiore azionista e dei rappresentati dei lavoratori di entrambe le aziende», presentare un piano d’azione sulla futura struttura del «gruppo comune»
zione drammatica sulla quale si è aperto lo scontro tra Wolfgang Porsche e il cugino Ferdinand Piëch, azionista della sua stessa holding ma anche presidente della Volkswagen. Per salvare la Porsche, il primo ha puntato tutto sulla scalata alla totalità di Volkswagen, in modo da mettere le mani sulla cassa del gruppo di Wolf-
sburg: 10,7 miliardi. La cosa si è rivelata impossibile e, dunque, Wolfgang ha cambiato piano: ieri ha convinto la famiglia a creare una società unica. Piëch — azionista egli stesso della Porsche — voleva che fosse la Volkswagen a scalare la Porsche ma non è riuscito a convincere la maggioranza dei famigliari. Anche il cugino Wol-
fgang Porsche, però, ha visto crollare la sua strategia di conquista assoluta del potere e ha dovuto ripiegare in una fusione nella quale la Volkswagen è chiaramente il soggetto più forte. Ora, ci saranno quattro settimane durante le quali i management dovranno decidere le forme della fusione e, soprattutto, durante le quali gli altri azioni-
sti dovranno prendere posizione. In particolare, sarà importante la posizione del land della Bassa Sassonia che possiede il 20% della Volkswagen e ha diritto di veto sulle grandi decisioni. Anche la posizione dei lavoratori dei due gruppi (quelli della Volkswagen sono molto legati a Piëch) sarà decisiva per il successo della fusione. Dopo la riunione a Salisburgo, i rappresentanti della famiglia si sono incontrati con i management e hanno emesso un comunicato. Annuncia la decisione che «nella struttura finale dieci brand staranno sotto una società guida integrante uno a fianco dell’altro, e su questa base sarà assicurata l’indipendenza di tutti i marchi ed esplicitamente anche della Porsche». Aggiunge poi che il piano prevede «misure sul capitale»: probabilmente un aumento da 4,5 miliardi tra quest’anno e il prossimo, destinato agli azionisti attuali. Il fondo sovrano del Qatar ha detto nei giorni scorsi che vorrebbe prendere una quota azionaria del gruppo.
Danilo Taino
MILANO — Nel «risiko» internazionale dell’industria automobilistica innescato dalle mosse di Fiat, per il momento i francesi stanno alla finestra. Nessun commento, per esempio, dal gruppo Psa Peugeot-Citroen, alle indiscrezioni circa un interessamento per la tedesca Bmw. Da parte sua Renault ha fatto invece sapere di non essere «interessata a Opel». In generale la casa automobilistica francese «attualmente non è alla ricerca di acquisizioni e alleanze». Lo ha affermato l’amministratore delegato Carlos Ghosn, rispondendo alla domanda di un azionista durante l’assemblea generale. «Non ci stiamo interessando a Opel — ha detto —. Non vogliamo che ci sia tra il minimo dubbio su questo. Siamo concentrati sul risanamento di Renault e Nissan».
L’industria europea Philippe Houchois, Ubs: dopo il Lingotto tutti sotto pressione
«Mossa per la leadership, sulla scia di Torino» MILANO — «Dal punto di vista finanziario è ancora presto per capire che tipo di fusione sarà. Dal punto di vista industriale, invece, non vedo una gran logica in questa operazione». Philippe Houchois, responsabile delle analisi sul settore automobilistico della Ubs a Londra, è uno dei massimi osservatori della lunga marcia d’avvicinamento fra Volkswagen e Porsche. Ma anche per lui l’annuncio della fusione è arrivato come una sorpresa. «Non vedevo e non vedo un’assoluta necessità di fondere il business di Porsche con quello di Volkswagen — dice —. Evidentemente il senso dell’accordo non ha solo una logica industriale». Da Fiat-Opel a Porsche-Vw, in Germania sta andando in scena il primo capitolo di quello che molti preannunciano come il grande consolidamento dell’auto mondiale. Una reazione tempestiva ai rigori della crisi globale? «Non c’è dubbio che il settore stia reagendo con forza alla crisi. Ma quelle di Fiat e Volkswagen sono due storie molto diverse. Il gruppo torinese si sta muovendo con determinazione ed efficacia di fronte alla necessità di crescere di dimensioni senza averne le risorse finanziarie». Pensa che l’offerta per Opel avrà successo? «Direi di sì. Tutte le persone coinvolte nell’operazione finiranno per rendersi conto dei reali fattori in gioco: l’inevitabile calo delle quote di mercato dei singoli gruppi, il bisogno di risorse da investi-
L’arrocco Il gruppo automobilistico tedesco Porsche ha annunciato ieri di volersi fondere con Volkswagen, di cui è già
azionista di maggioranza (con circa il 51% del capitale). Nascerebbe un gruppo di circa 6,5 milioni di unità prodotte, capace quindi di resistere alla pericolosa offensiva del colosso mondiale che si costituirebbe da una possibile alleanza a tre tra Fiat-Chrysler e Opel
re, l’eccesso di duplicazioni fra modelli d’auto. Oggi si usano troppe risorse finanziarie per produrre veicoli identici». Governo e sindacati tedeschi daranno via libera al progetto Fiat? «Il problema è il sindacato. Credo infatti che i governi, non solo quello tedesco, si stiano rendendo conto della difficoltà della sfida che l’industria dell’auto si trova di fronte e siano alla ricerca di soluzioni sostenibili nel tempo. Questo, del resto, è evidente anche nella posizione espressa dall’amministrazione Obama nei confronti della proposta Fiat per Chrysler». Anche lei dà per scontato un consolidamento del settore? «Sì, soprattutto in Europa. Penso che da qui al 2010 vedremo almeno un paio di grandi fusioni. Se andasse in porto l’operazione Fiat-Opel, questo metterebbe una forte pressione su Peugeot e Renault. Anche Ford a quel punto dovrebbe pensare di rafforzarsi. E così Mercedes e Bmw, sebbene questi due gruppi possano permettersi di prendere altro tempo» Quanto giganti dell’auto rimarranno nel mondo alla fine? «Innanzitutto bisogna distinguere. Negli anni ’90 abbiamo assistito a un processo di consolidamento che ha interessato le industrie con
Diversificazione Oggi si usano troppe risorse finanziarie per produrre modelli identici fra loro
attività globali. Oggi siamo di fronte a progetti di fusione su scala continentale. Sono cose molto diverse. E in prospettiva, ci troveremo ad avere una produzione mondiale superiore all’attuale, per effetto della crescita dei gruppi emergenti, soprattutto in Asia. Questo è il vero rischio».
Giancarlo Radice
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Economia 33
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Il Lingotto Per liquidare i creditori due miliardi, forniti dal Tesoro americano. Epifani: rischio occupazione in Italia
Francoforte
Marchionne al vertice della Chrysler
Tassi Bce verso l’1% Ora i bond
«Sarò amministratore delegato». Sì del tribunale Usa alla bancarotta veloce per le nozze con Fiat MILANO — La Casa Bianca aveva promesso tempi rapidi. Lo saranno ancora più del previsto. Arthur Gonzalez, il giudice del Tribunale di New York sulla cui scrivania era arrivato il dossier Chrysler, conferma la velocità sua e della magistratura fallimentare americana. Otto ore di udienza, e poi il verdetto che apre alla Fiat i cancelli di Auburn Hills: la vendita ci sarà, potranno fermarla solo eventuali altre offerte da presentare entro il 20 maggio. Se l’asta andrà deserta (ed è evidente che così sarà), la bancarotta sarà davvero «chirurgica». Durerà, di fatto, solo fino al 27 maggio. Da lì in poi scatteranno le procedure di cessione. Per il 15 giugno andranno completate, se servirà ci sarà un altro mese a disposizione per le necessarie autorizzazioni. Ma Sergio Marchionne e gli uomini del Lingotto, che del resto a Detroit stanno già lavorando, tra venti giorni potranno fare il loro ingresso ufficiale alla guida del gruppo. O meglio: alla guida della new company — di cui Marchionne sarà amministratore delegato, come ha confermato ieri lui stesso a Bloomberg — che rileverà dal Chapter 11 le attività della «vecchia» Chrysler. Il semaforo verde si accende nella notte italiana. Gonzalez ascolta i rappresentanti dei creditori che la task force del Tesoro non era riuscita a
convincere, quel pugno «di speculatori» (così li aveva definiti Barack Obama) che avevano vanificato l’accordo raggiunto con le grandi banche e con il grosso di chi aveva concesso prestiti a Chrysler. Ascolta i legali del gruppo. E conclude che i creditori non hanno alcuna ragione di opporsi alla vendita. Il piano presentato da Chrysler è «equo», decreta il magistrato. Di più: c’è la necessità di «concludere la vendita urgen-
Le tappe Solo eventuali altre offerte da presentare entro il 20 maggio potrebbero fermare l’offerta Fiat. Se l’asta andrà deserta come nelle previsioni la bancarotta durerà, di fatto, solo fino al 27 maggio. Per il 15 giugno le procedure di cessione andranno completate
L’udienza Otto ore di udienza e poi il verdetto del tribunale che apre alla Fiat i cancelli di Auburn Hills L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne
L’integrazione sul web
I blog: Apple vuole Twitter. E il mercato scommette Potenza dei rumors sul web. I primi ad accorgersene sono stati proprio loro: le possibili prede. Twitter. O, meglio, gli utenti. La voce è senza conferme, ma a pensare all'acquisto potrebbe essere la Apple. E per una cifra non piccola: 700 milioni di dollari. I blogger specializzati sul Macworld e dintorni di Cupertino hanno iniziato a segnalare il rumor. In realtà mostrando qualche
perplessità: «Ma cosa se ne può fare la Apple del sito di microblogging più famoso del momento? Non riesco proprio a capirlo» scrivevano ieri molti appassionati. Twitter è una start up in grande crescita. Secondo ComScore, la società Usa di analisi sui trend di mercato, ha raggiunto velocemente i 10 milioni di utenti unici al mese, ma le ultime stime parlano di 25 milioni.
Certo, come per YouTube e Facebook c'è l'incognita del business model e gli stessi fondatori nell'«about us» non hanno problemi a confessarlo: per ora nessuno sa bene come si potrà guadagnare nonostante il grande successo di pubblico. In ogni caso, che si realizzi o meno il takeover, il segnale è arrivato chiaro e forte: il web è in grande fermento.
Massimo Sideri
temente». Le condizioni saranno quelle stabilite dall’intesa approvata dalla Casa Bianca, che ieri ha commentato «con estrema soddisfazione» il via libera a «una ristrutturazione veloce e ordinata». Dalla società in Chapter 11 la newco (55% al sindacato, 10% ai governi di Usa e Canada, gestione e un 20% iniziale a Fiat, che salirà gradualmente al 35% e ha un’opzione fino al 51%) rileverà gli asset «buoni». Versamento, destinato a liquidare i creditori: 2 miliardi di dollari (sui 6,9 totali), che arriveranno dal Tesoro come da accordi siglati giovedì scorso. La somma fa parte dello stanziamento di 6,5 miliardi di aiuti pubblici decisi dall’amministrazione Usa (più altri 4 dal governo canadese). Avviato il lavoro su Chrysler, Marchionne prosegue con la task force e con Gm le trattative per rilevare Gm Sudamerica e Europe. Sa, il numero uno Fiat, che intanto proprio l’operazione europea preoccupa anche il sindacato italiano: ieri è stato Guglielmo Epifani a risottolineare i timori per l’occupazione. È un capitolo che sarà affrontato presto. Al preannunciato tavolo governativo, con al centro le sorti di Termini e Pomigliano, il Lingotto è pronto a presentarsi. Ma è chiaro che la posizione dipenderà dall’esito della «campagna Opel».
MILANO — Un mese fa Jean-Claude Trichet aveva indicato per oggi l’annuncio di misure «non standard». Oggi il vertice della Banca centrale europea arriva all’appuntamento con previsioni economiche peggiori di un mese fa e qualche segno in più che la crisi del crediti si sta attenuando. Ma forse neppure il suo presidente poteva immaginare che sarebbe stato tanto difficile trovare un’idea comune nell’Eurotower su come procedere. Salvo sorprese, la Bce ridurrà i tassi di base di 0,25% all’1%. E alcuni, soprattutto il presidente della Bundesbank Axel Weber, vorrebbero fermare qua il ciclo dei tagli. Ma vari altri governatori delle banche centrali nazionali non intendono dare mandato a Trichet di comunicare che la Bce non taglierà più: probabile dunque che il presidente eviti qualunque impegno sulle scelte future. C’è invece accordo di tutti per estendere da sei a dodici mesi le scadenze delle operazioni di rifinanziamento delle banche commerciali. E un’intesa sembra matura anche per un’altra misura «non standard»: ammettere in qualche modo la Banca europea degli investimenti alle finestre di liquidità della Bce, perché aumenti poi il credito a valle nell’economia. Sugli acquisti diretti di obbligazioni, la Bce dovrà invece affrontare alcuni ostacoli. Il più evidente è che gli acquisti dovrebbero essere proporzionali alla chiave di partecipazione delle varie banche centrali nazionali nella Bce. Ma in certi piccoli Paesi ciò distorcerebbe il mercato. Per questo ora la Bce pensa, semmai, a acquisti su obbligazioni delle banche garantite dagli Stati e su «covered bond».
Raffaella Polato
[email protected]
Federico Fubini
Stress test Ricapitalizzazione anche per Citigroup
Bank of America cerca fondi Ma Wall Street sale ancora NEW YORK — Dieci delle 19 banche messe sotto la lente da Tesoro e Federal Reserve hanno bisogno di essere ricapitalizzate. Servono altri 75-80 miliardi di dollari, forse di più. Qualche mese fa una simile anticipazione dei risultati dello stress test che verranno pubblicati solo stasera dal governo Usa, avrebbero ulteriormente depresso i mercati azionari. Ieri, invece, Wall Street ha reagito positivamente alle notizie provenienti dal fronte bancario. Perfino Bank of America,
quota di controllo allo Stato, ma darà comunque a Obama la possibilità di attuare una promessa fatta ai contribuenti: quella di rimpiazzare i manager delle banche che hanno fatto maggiormente ricorso alle casse federali. Un ulteriore passo — quindi — verso l’uscita di scena di Ken Lewis: il capo di Bank of America, già in rotta con la Fed (ha accusato il suo capo, Bernanke, di averlo obbligato a rilevare la disastrata Merrill Lynch) e «sfiduciato» la settimana scorsa dai suoi stessi azionisti che, pur confermandolo amministratore delegato, gli hanno tolto la presidenza dell’istituto.
quella che esce nel modo peggiore dall’esame — dovrà reperire nuovi capitali per quasi 34 miliardi di dollari — in Borsa ha guadagnato addirittura il 15 per cento. Come mai? Perché, dopo mesi di cattive notizie, i mercati si erano preparati a un verdetto molto peggiore: un fabbisogno di 50 o, addirittura 70 miliardi, pari al valore dell’intero capitale del gigante bancario di Charlotte, in North Carolina. Se affronterà i suoi problemi convertendo i finanziamenti a suo tempo ottenuti dal Tesoro in azioni ordinarie, Bank of America non trasferirà la sua
Bank of America potrebbe, comunque, tentare di resistere integrando il capitale con i proventi della cessione della partecipazione nella banca cinese CCB (del valore di 8 miliardi) e trovando nuovi finanziatori privati. Quanto agli altri istituti, si sa che tra i «promossi» ci sono Goldman Sachs, JP Morgan Chase, New York Mellon, State Street e American Express: questi istituti hanno capitale a sufficienza anche per affrontare una recessione che potrebbe essere ancora lunga e profonda. Citigroup se la caverà con un’«integrazione» di 10 miliardi di dol-
DAL NOSTRO INVIATO
lari, ma solo perché ha già convertito i capitali ricevuti dal governo in azioni ordinarie. Anche Wells Fargo e US Bancorp, le banche che scalpitano di più per restituire i fondi ricevuti qualche mese fa dal Tesoro e per recuperare, quindi, piena libertà (compresa quella di strapagare i manager), dovranno integrare il loro capitale, ma in misura inferiore al previsto. Un quadro relativamente confortante, visto che fino a qualche settimana fa il sistema creditizio Usa veniva considerato sostanzialmente insolvente, se non fosse che molti giudicano eccessivamente ottimistiche le conclusioni di Tesoro e Fed. Nei giorni scorsi il Wall Street Journal ha pubblicato articoli di economisti progressisti e conservatori — da Nouriel Roubini a Glenn Hubbard, a Luigi Zingales — che chiedono al governo di usare con le banche «più il bastone che la carota», e avvertono che, sottostimando oggi le debolezze dei bilanci bancari, i problemi riemergeranno inesorabilmente nei prossimi anni. Il Tesoro non cambierà di certo, a tempo scaduto, metodologia e parametri della sua indagine. E tuttavia, davanti al sospetto che le banche vogliano restituire i soldi allo Stato non perché non ne hanno più bisogno o per rispetto del contribuente, ma perché sottovalutano i loro problemi o vogliono avere le mani libere, le autorità monetarie hanno deciso di accettare i rimborsi solo se gli istituti dimostreranno di poter raccogliere altro capitale sul mercato senza avere alle spalle alcuna garanzia pubblica.
Massimo Gaggi
Flirt o Love Story ? OYSTER European Corporate Bonds EUR Performance cumulativa dal 31/03/08 al 31/03/09
+2,09% (Risultato dell’indice*: -3,55%)
OYSTER European Corporate Bonds EUR Rendimento medio annuo composto su 3 anni Risultati dal 31/03/06 al 31/03/09
+1,48%
Indice*
-0,52%
105% 104% 103% 102% 101% 100% 99% 98% 97% 96% 95% 94% 93% 03.08
OYSTER European Corporate Bonds EUR: Merrill Lynch European Corporate Bonds EUR: -3,55%
+2,09%
Performance dal 31/03/08 al 31/03/09
06.08
09.08
12.08
03.09
*Risultati al lordo dell’imposta sul capital gain. Fondo quotato in EUR. Indice di riferimento Merrill Lynch European Corporate Bonds in EUR. Il benchmark indicato è stato scelto per consentire un miglior raffronto dei risultati della gestione del comparto. Il rendimento indicato è al lordo degli oneri fiscali. OYSTER European Corporate Bonds EUR è un comparto della SICAV OYSTER di diritto lussemburghese. Non vi è garanzia di uguali rendimenti per il futuro.
OYSTER Funds La famiglia di fondi del gruppo SYZ CO &
Soggetti incaricati dei pagamenti: Banca Popolare Commercio e Industria, Milano, tel. 02-627551 | Banca Intesa San Paolo, Milano, tel. 02-87911 | 2S Banca SpA, Milano, tel. 02-3772 4661 Soggetti collocatori: MILANO: Banca Albertini Syz & C. SpA | Bca Bipielle.Net | Banca Cesare Ponti | Banca Leonardo | BCC Busto Garolfo e Buguggiate | Banca MB | Banca Galileo | Banca Sara | Cassa Lombarda SpA | IW Bank | Omnia SIM | Online SIM | Reali Associati SIM | Solidarietà & Finanza SIM | Fineco | UBS Italia BOLZANO: Hypo Tirol Bank | Alpi Sim SpA BOLOGNA: Banca Emiliano Romagnolo SpA BRESCIA: Banca Lombarda Private Investment SpA FIRENZE: Banca IFIGEST | Banca CR Firenze SpA EMPOLI: Invest Banca SpA GENOVA: Sivori & Partners SIM SpA LODI: Banca Popolare Italiana MODENA: Consultinvest Investimenti SIM ROMA: Eunice SIM | Independent Private Bankers SIM UDINE: Valori & Finanza Investimenti SIM VICENZA: Banca Popolare di Vicenza
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34 Economia
Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
I vertici della compagnia a Palazzo Chigi. Berlusconi: la rottura con Air France? Colpa dei sindacati
Il premier promette: Alitalia puntuale Spinetta: cassa meglio del previsto, siamo in linea con le previsioni Corrado Passera
«Italia pronta a ripartire Con l’industria» MILANO — Se per ripartire occorre tornare ai fondamentali l’Italia ha tutte le carte in regola per farcela. L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, non ha dubbi: «Abbiamo l’industria e un’economia diversificata, che fanno forte un Paese». Ma la sfida della crisi non è solo ripartire: «Saremo capaci di creare una nuova borghesia, ossia un capitalismo che ha consapevolezza di sé?» ha chiesto ieri il sociologo Aldo Bonomi a Passera, Marco Tronchetti Provera e Michele Perini, nel corso della presentazione del libro di Antonio Calabrò «Orgoglio industriale. La scommessa italiana contro la crisi globale». «Serve un’osmosi della classe dirigente — per il presidente della Pirelli — affinché si scambino esperienze e si vivano insieme le situazioni». Bonomi ritiene che per agevolare questo scambio serva «ripristinare il collegamento tra capitalismo industriale, capitalismo delle reti e banche» che la prevalenza della finanza sull’industria ha interrotto. (f.d.r.)
ROMA — «Il servizio di Alitalia sarà preciso, confortevole e puntuale». Lo ha assicurato ieri il premier Silvio Berlusconi dopo aver ricevuto a palazzo Chigi il presidente della compagnia, Roberto Colaninno, l’amministratore, Rocco Sabelli, e, per la prima volta, il presidente di Air France-Klm (socio al 25%), Jean-Cyril Spinetta, reduci dal primo comitato esecutivo dell’azienda. Le buone notizie sulla compagnia sono state annunciate proprio da quest’ultimo: «La situazione della tesoreria di Alitalia — ha detto Spinetta — è addirittura migliore del previsto». Un risultato che l’azienda non ha voluto ancora tradurre in numeri e che sarebbe dovuto al minor prezzo del petrolio e all’efficientamento dei costi. Con la liquidità a posto, Alitalia non avrebbe dunque problemi di ricorso al credito. «Sabelli — ha aggiunto Spinetta — ha mostrato come Alitalia si trovi esattamente, sia da un punto di vista commerciale che economico, in linea con il business plan stabilito all'inizio della nostra collaborazione». Si tratta, ha concluso, di una «gran bella notizia, vista la situazione dell'economia mondiale». Circa le quotidiane denunce di ritardi e cancellazioni, Berlusconi ha voluto spendersi personalmente, quasi che il vettore fosse ancora di proprietà dello Stato: «Alitalia — ha affermato — ha incontrato un pri-
Skyteam L’alleanza globale Skyteam scende in campo con Alitalia per rilanciare i collegamenti da città e regioni italiane. Il progetto, annunciato dal numero uno di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, partirà da Venezia
mo periodo di avviamento e, come per tutte le cose, la prima gestione ha presentato dei problemi. Ma ho constatato da parte di tutti di essere già sulle soluzioni e credo che in poco tempo il servizio sarà quello che tutti si aspettano da una compagnia di bandiera». Il presidente è poi tornato sulle cause che spinsero Air
Tregua Usa-Ue
Acque minerali, via i dazi MILANO — Dopo vent’anni di muro contro muro, Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto un accordo che mette fine al contenzioso sulla carne agli ormoni Made in Usa. Si tratta di un’intesa-ponte della durata di 4 anni, in base alla quale la Ue aumenterà l’import di carne americana (ma non trattata con ormoni) mentre Washington, in cambio, rinuncia ad applicare superdazi all’importazione di prodotti del vecchio continente, soprattutto l’acqua minerale italiana e il formaggio Requefort francese. Al termine dei 4 anni dovrà essere raggiunto un accordo definitivo sugli ormoni.
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France a abbandonare la trattativa con il precedente governo Prodi: quell’acquisto, ha spiegato, «non fu qualcosa di ostacolato e definitivamente negato dall'opposizione di allora, di cui il sottoscritto ne era a capo. Furono i sindacati a dire "no" all'offerta di Air France su Alitalia». Sul punto si è espresso anche Spinetta: «Dal 2001 al 2008 — ha chiarito — abbiamo cercato di ampliare la collaborazione con Alitalia, ma non è stato possibile per due motivi: l'opposizione dei sindacati di Alitalia e poi il prezzo del petrolio». Dall’opposizione è giunto il commento del responsabile Economia del Pd, Pierluigi Bersani: «Il governo — ha detto — risponda sulla truffa che ha fatto agli obbligazionisti». Anche il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, è intervenuto: «Berlusconi mente sapendo di mentire. Sa bene che ad imporsi sul caso Alitalia e a far saltare la trattativa furono la Lega e Forza Italia». Oggi i vertici di Alitalia saranno a Venezia per sviluppare il progetto di fare del capoluogo veneto una delle sei basi della compagnia utilizzando anche i partner di Skyteam.
L’organo di sorveglianza
Consiglio A2A, l’ipotesi della lista privata con il 20% Tarantini alla presidenza MILANO — I Comuni di Milano e Brescia, principali azionisti, si stanno destreggiando in frenetiche consultazioni per il rinnovo di una parte dei vertici. Ma i soci privati, in queste stesse ore, potrebbero raggiungere un’intesa che porterebbe a una sorpresa del tutto imprevista per il governo di A2A. Sabato i due sindaci Letizia Moratti e Adriano Paroli, decideranno i dodici nomi, sei per parte, per il rinnovo del consiglio di sorveglianza da votare all’assemblea del 29 maggio. E mentre per il fronte milanese il nome più in bilico appare quello del vicepresidente Alberto Sciumè (Paolo Glisenti e Rosario Bifulco i possibili pretendenti alla carica), a Brescia il lavoro si presenta più impegnativo. Perché comincia dal vertice, con la candidatura, che viene data per scontata, di Graziano Tarantini (numero uno della Compagnia delle Opere bresciana e vicepresidente della Popolare Milano) alla presidenza, al posto di Renzo Capra. C’è però attesa per le mosse degli azionisti privati della superutility lombarda che, a norma di statuto, potrebbero presentarsi in assemblea con un pacchetto del 20% del capitale per ottenere sei posti in consiglio, facendo così scendere da dodici a nove le poltrone destinate ai due principali azionisti. Per prendere forma l’operazione, che secondo fonti finanziarie sarebbe coordinata da una banca d’affari, dovrebbe vedere l’unione di Alpiq (5% del capitale), Tassara (2,5%), Comune di Bergamo (poco sotto il 2%) e altri soci soprattutto istituzionali che hanno quote inferiori al 2%. Fra questi ci sarebbe ancora il fondo Amber. Intanto su A2A si è abbattuta una nuova tegola. Questa volta dall’Antitrust. Che ieri ha annunciato l’avvio di un’istruttoria che vede la società energetica lombarda imputata, insieme con Eni e Acea, di abuso di posizione dominante nella distribuzione di elettricità e gas, in seguito a una serie di segnalazioni inviate da Sorgenia all’Authority.
Gabriele Dossena
Antonella Baccaro
Energia Il nodo delle maggioranze e l’ipotesi Scarabosio
Authority elettrica, spunta l’emendamento anti-Ortis ROMA — «Comunque». Una piccola parola, sufficiente però a rivoluzionare l'Autorità per l'energia, da mesi nel mirino dell'attuale maggioranza. La parola «comunque» è in un emendamento al decreto sviluppo e che se non fosse dichiarato inammissibile, come fino a ieri sera era sembrato, potrebbe andare oggi in votazione a palazzo Madama. Un emendamento presentato dal senatore del Pdl Alfredo Messina, strettissimo collaboratore del premier Silvio Berlusconi, nelle cui imprese ha ricoperto numerosi incarichi (l'ultimo, la vicepresidenza di Mediolanum) grazie al quale le nomine dei commissari di quell'authority, che in base alle norme vigenti sono proposte dalla Presidenza del consiglio e confermate con decisione vincolante dalle commissioni Attività produttive di Ca-
L’aula di Palazzo Madama
mera e Senato con la maggioranza dei due terzi dei componenti sarebbero invece ratificate «comunque» a maggioranza semplice delle stesse commissioni. La conseguenza è evidente: l'unica authority nominata con un chiaro metodo bipartisan finirebbe completamente sotto il controllo della maggioranza. E siccome dei cinque componenti previsti dalla legge ne sono in carica soltanto due (il presidente Alessandro Ortis e l'ex direttore del ministero dell'Industria Tullio Fanelli), il centrodestra
avrebbe l'occasione di piazzare subito tre suoi rappresentanti per poi procedere nel 2010 alla sostituzione degli attuali due membri. Il nome che circola con più insistenza per uno dei tre posti è quello del senatore Aldo Scarabosio, eletto con Forza Italia, già presidente della commissione Attività produttive del Senato nella scorsa legislatura. Gli altri due posti sarebbero appannaggio della Lega Nord e di un componente indicato dalla ex Alleanza nazionale. Questa manovra di corridoio potrebbe essere l'epilogo di una storia travagliatissima. Per i disaccordi fra le maggioranze e le opposizioni che si sono alternate, l'autorità è a ranghi incompleti da cinque anni. Senza peraltro che ne fosse pregiudicato il funzionamento.
Sergio Rizzo
La trimestrale
Sfida Argentina, oggi Bernabè svela i conti Telecom
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MILANO — Alla vigilia del consiglio di Telecom Italia sui conti trimestrali, i soci di Telecom Argentina, la famiglia Werthein, tornano all’attacco chiedendo di invalidare alcune delibere assunte dalla società di Buenos Aires. In una lettera inviata alla Cnv, la Consob argentina, Telecom Argentina fa presente che lunedì scorso Werthein ha presentato in Tribunale la richiesta di annullamento della delibera con cui Franco Bertone è stato nominato direttore generale operativo della società. E che è stato impugnato anche il rifiuto opposto del board alla proposta dei Werthein di discutere gli effetti sul mercato e
sulla stessa società del passaggio di Telecom da Olimpia a Telco, nonché alcune proposte sulla gestione delle informazioni strategiche riguardanti Telecom Argentina. Ieri, intanto, dal Brasile è arrivato il resoconto trimestrale di Tim Participacoes. La controllata brasiliana, in cui è in corso un processo di ristrutturazione, ha chiuso il trimestre in rosso per 144 milioni di reais a fronte di ricavi per 3 miliardi di reais (+0,6%). «Siamo fiduciosi di essere sulla giusta strada per tornare a una crescita sostenibile e profittevole» ha detto il numero uno di Tim Brasil, Luca Luciani.
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Sotto la lente
Colloquio «La partnership con Mps funziona, la nostra porta in Italia»
Più risultati con leadership al femminile
«Axa, Allianz e Generali: tre big per l’Europa»
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erché le aziende dovrebbero impegnarsi a sostegno delle leadership femminili? Risposta: perché otterrebbero «performance organizzative ed economiche superiori». Ce lo dice, una volta di più, una ricerca realizzata da McKinsey per ValoreD, l’associazione che per la prima volta in Italia ha messo insieme i grandi gruppi (Enel, Fiat, Unicredit alcuni dei nomi) per la promozione dei talenti femminili ai vertici aziendali. Tema sul quale arranchiamo nelle classifiche internazionali dopo la Bulgaria. Adesso sono per primi gli interessi economici a chiedere la svolta. A Milano, nel primo evento pubblico della nuova lobby, più di un amministratore delegato guarderà il dato forse più convincente dell’indagine condotta da Micol Fornaroli, partner di McKinsey: in Italia le aziende quotate con presenza di donne nel cda segnano margini anche del 21% superiori alle altre.
De Castries: per il momento niente acquisizioni, mercato instabile ROMA — L’Italia? «Interessante ora e nel medio termine». L’alleanza con il Montepaschi? «Funziona benissimo, da luglio si estenderà anche alla rete Antonveneta e cresceremo del 50%». Il numero uno di Axa Henri de Castries in missione a Roma è prudente su mercati e prospettive ma sul nostro Paese si sbilancia un po’: «Vogliamo crescere. Ci sono buoni margini, e la partnership con Siena ci ha dato la possibilità di avere una presenza importante». Pochi giorni fa Mps ha aperto le porte al primo «straniero» accogliendo in consiglio l’amministratore delegato della joint venture con Axa, Frédéric de Courtois. In un anno la società ha portato la quota di mercato nel ramo vita dal 5 al 6% e nella bancassurance all’8%. Dice De Castries: «La bancassicurazione? Forse per qualcuno non è redditizia. Per noi sì». Solo a una domanda sull’Italia il pupillo ed «erede» del mitico Claude Bébéar, il fondatore del più grande gruppo assicurativo francese, non risponde. «Fusione con Generali? Sono vent’anni che mi sento fare questa domanda». Inutile insistere, la risposta non cambia: no. Qualche tempo fa ha «scomodato» Sarkozy e Carla Bruni per dire che quando scoppia l’amore le nozze italo-francesi si fanno in fretta. Però non è questo il ca-
so. Sul nostro mercato il partner è Mps: «È la joint venture migliore, preferita. Eventuali altri accordi in Italia passerebbero da Siena». Per il resto il 54enne De Castries è «conservatore». I primi tre mesi del 2009 vedono miglioramenti nel ramo danni, ma sul vita e sull’asset management la situazione resta molto incerta. Sui mercati «c’è stata una tempesta perfetta». Qualche sprazzo di cielo blu non basta per dire che il peggio è passato. Però banche e assicurazioni non navigano allo stesso modo. «Le tre grandi compagnie europee, Axa Allianz e Generali usciranno dalla crisi senza troppi problemi. E nei confronti degli Usa si rafforzeranno: il colosso Aig è crollato perché ha "buttato" il business assicurativo ed è diventato un hedge fund». Diversamente i tre big europei hanno tenuto fede al core busi-
ness e anche Allianz ha ceduto Dresdner. «Certo, il governo tedesco per aiutare la fusione Commerz-Dresdner ha messo sul piatto 18 miliardi». Non è però ancora tempo di progettare grandi acquisizioni. «Quando il mercato si stabilizzerà ci penseremo. Adesso bisogna concentrarsi su redditività e costi». E proprio perché non ci sono «colpi» in vista, De Ca-
Il numero uno di Axa Henri de Castries: «Quella con Mps è la joint venture migliore, preferita. Eventuali altri accordi in Italia passerebbero da Siena»
Panorama stries esclude aumenti di capitale. Anche la facoltà, attribuita dall’assemblea, di emettere azioni privilegiate per 2 miliardi non verrà ora utilizzata: «Non ci servono nuovi capitali. Non abbiamo problemi di liquidità, nel 2008 abbiamo chiuso con un cash flow positivo per 11 miliardi. La redditività è più che sufficiente per far fronte all’indebitamento: l’anno scorso abbiamo realizzato pur sempre un utile operativo di 4 miliardi. E il rapporto di indebitamento è al 35%. Livello non differente da quello di altre grandi compagnie concorrenti». Axa nel lungo periodo guarda a Cina e India. Ma oggi si concentra sull’evoluzione del quadro mondiale. De Castries dice che governi e banche centrali sono di fronte a veri «dilemmi»: i primi sono entrati nelle banche, ma «un credito amministrato non è l’ideale». I Governatori hanno immesso grande liquidità ma dovranno ricominciare a «stringere» i cordoni: «Se lo fanno troppo presto rischiano di soffocare la ripresa, se tardano troppo si scatenerà l’inflazione».
Sergio Bocconi
L’indice A+ sale del 2,4%
Pubblicità, primo rialzo da ottobre
MILANO — (a. jac.) Pubblicità in movimento. L’indice di «vitalità del mercato pubblicitario» si è rafforzato. In calo dall’ottobre 2008 e dopo il primo rosso (-0,2%) dello scorso mese, l’indice calcolato dalla A+ Ad Audit è cresciuto del 2,4% a maggio. Grazie a una ripresa dell’ascolto televisivo (+7% a febbraio) e al contrasto con l’andamento della produzione industriale, che prosegue nella discesa. Mentre l’investimento nella pubblicità televisiva continua a diminuire (5% all’anno), l’indice A+ (che misura la vitalità della pubblicità italiana in confronto alla produzione industriale) sottolinea la forza di uno dei settori più reattivi dell’economia.
Bond del Tesoro, emissioni stabili: 220 miliardi nel 2009 Nel 2009 le emissioni del Tesoro a medio e lungo termine saranno di 220 miliardi, appena superiori ai 210 miliardi emessi nel 2008», ha detto Maria Cannata, responsabile della gestione del debito pubblico del Tesoro a Reuters. ITALCEMENTI, RICAVI A 1,2 MILIARDI. Italcementi ha chiuso il primo trimestre con fatturato in calo a 1,2 miliardi (-11,1%), utile netto a 20,1 milioni (-75,6%) e risultato operativo 64,6 milioni (-57,3%). IDEA AI, BENASSI PRESIDENTE. Lino Benassi è il nuovo presidente di IDeA Alternative Investments. SACE, DIVIDENDO DI 135 MILIONI. L'assemblea della Sace, guidata da Alessandro Castellano (nella foto) ha approvato il bilancio 2008, chiuso con utile netto di 348,9 milioni (-7,5%), e deciso la distribuzione di un dividendo pari a 135 milioni. PIRELLI SPERIMENTA FILTRI ANTI PARTICOLATO IN PORTOGALLO. Pirelli Eco Technology sperimenterà i filtri antiparticolato Feelpure sui mezzi pubblici di Lisbona e Oporto. FMI: SI’ A LINEA CREDITO DA 20,58 MILIARDI. Il Fmi ha accordato una linea di credito da 20,58 miliardi di dollari alla Polonia. COOP, SCOMPARSO IVANO BARBERINI. Si svolgerà venerdì, in forma privata, il funerale di Ivano Barberini, ex presidente di Legacoop, morto a Modena.
L’accordo Il mercato può arrivare a 900 milioni in Italia
Testa si allea con Reply Un asse tra creativi e hi-tech DAL NOSTRO INVIATO
TORINO — «Da buoni piemontesi ci abbiamo messo molto a trovare un accordo» ha ironizzato Marco Testa che aveva guardato sempre con sospetto ad ipotesi di partnership. Ma ora l'intesa c'è. Una fusione all' ombra della Mole Antonelliana che, mettendo insieme la creatività di TestaWeb, il ramo internettiano dell'Armando Testa, e la tecnologia di Aware, la webagency della Reply, ha generato BitMama. Il target è l'advertising online, pentola dell’oro del momento. Basta qualche numero per capirlo: secondo i dati Nielsen il mercato italiano vale 450 milioni. Secondo altre stime si sarebbero superati i 900 milioni e si navigherebbe verso quota un miliardo nel 2009. Senza consi-
derare che se la pubblicità sul web ha già un monopolista nel mondo, Google, da occupare c'è tutto il segmento del web 2.0, cioè il «social network» di Facebook, YouTube, Twitter e MySpace. Per questo BitMama si occuperà del posizionamento del marchio delle aziende a 360 gradi, con siti, advertising online e pubblicità «virale» che si infilerà tra una chat e un gruppo di
Facebook. Un'area dove già opera la Fullsix di Marco Benatti, il sofferto «spin-off» del colosso Wpp che peraltro ha appena annunciato migliaia di tagli. «Il mondo sta cambiando — ha spiegato il numero uno del gruppo — e se fino ad ora abbiamo dato un po' di poesia agli italiani, ora ci vuole qualcosa che permetta di arrivare ovunque: per questo la nuova società sarà in grado di rispondere a un cliente italiano interessato ai mercati esteri». Il nuovo gruppo partirà con ricavi tra 8 e 10 milioni (somma delle due webagency preesistenti) e sarà controllato al 51% da Reply, come ha ricordato ieri il fondatore e presidente Marco Rizzante, e al 49% dalla Armando Testa.
L’ACCIAIO È ORO.
Massimo Sideri Il presidente Marco Testa
[email protected]
Le conversazioni
L’egoismo dei governi e la salute dell’Ue (d.d.v.) Al vertice del Vecchio Continente il metodo intergovernativo ha ormai preso il sopravvento? Si discute di Europa e crisi, si stilano bilanci e pagelle. La sensazione di tanti è che la moltiplicazione dei G8 e dei G20 abbia lasciato un ferito sul campo: l'Europa comunitaria. Un europeista come Enrico Letta ha maturato l'opinione che «la commissione sia tornata al livello degli anni '60 e '70, un mero organo esecutivo dei governi nazionali». E molte responsabilità si appuntano sul comportamento «egoistico» di
ECONOMIA E SOCIETÀ APERTA Oggi Aula Magna Bocconi, ore 21, incontro con Padoa-Schioppa
Angela Merkel. Viene da aggiungere che l’egoismo tedesco fa massa critica negativa con la defaillance della presidenza ceca Klaus-Topolanek. Sarà interessante in proposito questa sera ascoltare in apertura delle Conversazioni l'opinione di Tommaso Padoa-Schioppa ex Bce. Nel suo libro La veduta corta sostiene che «tutte queste G non sono organi di alcuna istituzione internazionale, sono autorità autoproclamate». Sedi nelle quali si cerca di conciliare gli interessi particolari dei partecipanti, non di perseguirne uno comune.
E NOI NE FACCIAMO TESORO. L’acciaio è una risorsa preziosa, che non va sprecata. Per questo, da più di dieci anni il Consorzio Nazionale dell’Acciaio si occupa della sua raccolta e della sua valorizzazione. Le sue qualità sono tante: • È riciclabile: in Italia il 69% degli imballaggi in acciaio viene recuperato. • È totalmente rinnovabile: non perde mai le sue qualità, anche se riciclato all’infinito. • È ecosostenibile: il riciclo dell’acciaio contribuisce alla riduzione delle emissioni di Co2. Continua a separarlo dagli altri rifiuti. Ci aiuterai a renderlo ancora più prezioso.
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
TRIBUNALE DI MONZA
VENDITE MOBILIARI E IMMOBILIARI - PROSSIMA INSERZIONE 09/07/2009 PERIZIE E ORDINANZE DI VENDITA
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LE VENDITE GIUDIZIARIE
COME PARTECIPARE
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Tutti possono partecipare alle vendite giudiziarie. Non occorre l’assistenza di un legale o altro professionista. Ogni immobile è stimato da un perito del Tribunale. La prima asta è senza incanto e, nel caso in cui non venga formulata nessuna offerta, la seconda asta si svolge con incanto. Oltre al prezzo di aggiudicazione si pagano i soli oneri fiscali (IVA o Imposta di Registro), con le agevolazioni di Legge (1ª casa, imprenditore agricolo, ecc.). La vendita non è gravata da oneri notarili o di mediazione. La proprietà è trasferita dal Giudice con decreto emesso entro 15 giorni dal saldo prezzo. La trascrizione nei registri immobiliari è a cura del Tribunale. Di tutte le ipoteche e pignoramenti, se esistenti, è ordinata la cancellazione. Le spese di trascrizione, cancellazione e voltura catastale sono interamente a carico della procedura. Per gli immobili occupati dai debitori o senza titolo opponibile alla procedura il Giudice ha emesso, contestualmente all’ordinanza di vendita, ordine di liberazione immediatamente esecutivo e la procedura di liberazione è già in corso a cura del Custode.
Domanda in carta legale con indicazione del bene, del prezzo offerto e dei termini di pagamento, da presentare in busta chiusa entro le ore 13 del giorno antecedente la vendita (lun-ven. ore 9-13); nella busta va inserito anche un assegno circolare non trasferibile di importo pari al 10% del prezzo offerto, quale cauzione, che verrà trattenuta in caso di revoca dell’offerta. In presenza di più lotti di tipologia omogenea nella stessa procedura, l’interessato all’acquisto di un solo lotto può formulare offerte d’acquisto per più lotti allegando un solo assegno circolare corrispondente alla cauzione richiesta per il lotto di maggiore valore, espressamente subordinando l’efficacia delle offerte relative ai lotti, la cui gara si svolge successivamente, alla mancata aggiudicazione a loro favore del lotto precedentemente posto in vendita. Nella domanda l’offerente deve indicare le proprie generalità (allegando fotocopia doc. identità o visura camerale per le società), il proprio cod. fisc., se intende avvalersi dell’agevolazione fiscale per la 1ª casa e, nel caso in cui sia coniugato, se si trova in regime di separazione o comunione dei beni. Sulla busta deve essere indicato solo lo pseudonimo o motto dell’offerente (che consenta allo stesso l’identificazione della propria busta al momento dell’apertura della gara), la data della vendita e il nome del Giudice senza nessuna altra indicazione (né nome del debitore o del fallimento, né bene per cui è stata fatta l’offerta). Prima di fare l’offerta leggere la perizia e l’ordinanza del Giudice. A CHI INTESTARE L’ASSEGNO: a nome di “Procedura” aggiungendo le parole in calce ad ogni annuncio dopo l’indicazione Rif. (per es. “Procedura RGE 100/99 Ros.”). DOVE PRESENTARE LA DOMANDA: in Tribunale all’Ufficio Vendite Immobiliari, tel. e fax 039-2372621. COME VISITARE L’IMMOBILE: rivolgersi al curatore o al custode giudiziario indicati in calce all’annuncio almeno 7 giorni prima della data dell’asta.
Gli acquirenti possono pagare il saldo prezzo ricorrendo a finanziamenti a condizioni agevolate, per importi fino all’80%, garantiti con ipoteche sui beni oggetto delle vendite. Spese di istruttoria fisse Euro 51,64. Per mutui 20/25/30 anni Banca FINECO, spese di istruttoria fisse Euro 180,76. Nessuna spesa di perizia. Per conoscere l’elenco degli Istituti di Credito e le condizioni offerte visitare il sito http://www.tribunaledimonza.net oppure chiamare il Curatore o il Custode Giudiziario. La Banca deve essere contattata almeno 30 giorni prima della vendita.
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ABITAZIONI Abitazioni e box
E BOX
MZ44220 - ALBIATE - VIA EDISON, 7 - LOTTO 1) BOX SINGOLO: mq. 18 al piano interrato. Prezzo base Euro 12.960,00. LOTTO 2) BOX SINGOLO: mq. 19,5 al piano interrato. Prezzo base Euro 14.040,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 11:00. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:40. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott. A.L. Parma tel. 039384816. Rif. RGE 306/07. MZ43213 - ARCORE - VIA SAN FRANCESCO D’ASSISI, 4 - APPARTAMENTO: mq. 45 al piano primo, composto da due locali più un servizio igienico. Prezzo base Euro 104.000,00. Vendita senza incanto 22/09/09 ore 12:00. Eventuale vendita con incanto in data 06/10/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Rolfi. Custode Giudiziario Dott.ssa E. Quadrio tel. 0392312127. Rif. RGE 390/07. MZ43934 - BERNAREGGIO - VIA GIUSEPPE GARIBALDI, 10 - APPARTAMENTO: mq. 53,1 posto al secondo piano, composto da due locali e servizio, annesso loggiato esterno. Prezzo base Euro 90.000,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 10:15. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Rag. C. Affatato tel. 0362245574-3289255278. Rif. RGE 8/08. MZ44226 - BESANA IN BRIANZA - FRAZIONE MONTESIRO - VIA PUCCINI, 48 - APPARTAMENTO: mq. 299,15, composto da ingresso, ripostiglio, disimpegno, tre camere da letto, cucina, soggiorno, terrazzo scoperto e balcone. CANTINA e BOX. Prezzo base Euro 189.500,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 09:45. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Avv. L. Mainardi tel. 039365393 - 3331109672. Rif. RGE 54/08. MZ44428 - BIASSONO - VIA REDIPUGLIA, 13 - IMMOBILE: disposto su tre livelli, composto da APPARTAMENTO al p.t. di mq. 136, gravato da diritto di abitazione; APPARTAMENTO ai p. 1° e 2° (con vani in sottotetto non abitabili-mansardato) di mq. 182 vani autorimessa e sgombero al piano seminterrato di mq. 114 oltre ad area scoperta di ca mq. 330. Prezzo base Euro 516.000,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 12:00. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/09 ore 09:30. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott.ssa M.C. Abbiati tel. 0362343365. Rif. PD 5536/07. MZ43211 - BOVISIO MASCIAGO - VIA DESIO, 3 - APPARTAMENTO: mq. 365 al piano 1, composto da tre locali oltre servizi e balconi, con sottostante porticato aperto al piano terreno, area esclusiva di pertinenza giardino e cantina al piano interrato. BOX mq. 31 al piano S1. Prezzo base Euro 180.000,00. Vendita senza incanto 06/10/09 ore 11:15. Eventuale vendita con incanto in data 20/10/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Rolfi. Custode Giudiziario Dott.ssa S. Brambilla tel. 0362301501. Rif. RGE 55/07. MZ44271 - BURAGO DI MOLGORA - VIALE MARTIRI DELLA LIBERTÀ, 15 - LOTTO 1) QUOTA 111/1000 DI EDIFICIO RESIDENZIALE: bifamiliare mq. 318; APPARTAMENTO al piano T, 3 locali, disimpegno, doppi servizi, veranda; APPARTAMENTO al piano 1, 4 locali, disimpegno, doppi servizi, doppio terrazzo. Cantina, autorimessa, giardino. Prezzo base Euro 57.000,00. VIALE MARTIRI DELLA LIBERTÀ , 15 - LOTTO 2) QUOTA 111/1000 DI VILLINO: mq 148 ai piani T-1 composto da 4 locali, tripli servizi, posto auto e giardino. Prezzo base Euro 38.000,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 11:00. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:40. G.D. Dott.ssa C. Fallo. Curatore Fallimentare Dott. L. Corbella tel. 039387232. Rif. FALL 18/08. MZ43885 - BUSNAGO - VIA CARDUCCI, 24 - LOTTO 1) CASA DI ABITAZIONE: mq. 86, formata da due locali al piano terreno ed un locale al piano primo. Prezzo base Euro 45.000,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 12:45. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. LOTTO 2) LOCALE ADIACENTE ALL’ABITAZIONE: mq. 88 composto da locale senza permanenza di persone, al piano terreno, con retrostante porzione di terreno ad uso esclusivo e sovrastante vano ad uso fienile. Prezzo base Euro 24.000,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 13:00. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Rag. L. Iaconianni tel. 0392301036. Rif. RGE 216/07. MZ43765 - BUSNAGO - VIA G. PASCOLI, 3 - APPARTAMENTO: mq. 76, piano terra, composto da soggiorno con angolo cottura, due camere da letto e bagno. Prezzo base Euro 76.000,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 12:45. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Avv. S. Villa tel. 0392328717. Rif. RGE 369/07. MZ43215 - CARATE BRIANZA - VIA CLAUDIO CESANA, 26 - APPARTAMENTO: mq. 105,60, piano 4°, composto da atrio ingresso, cucina, soggiorno, disimpegno notte, due
stanze da letto e servizio igienico. Prezzo base Euro 108.000,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 13:15. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/09 ore 09:30. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott. P. Macfoy tel. 3495453955. Rif. RGE 93/08. MZ44412 - CARATE BRIANZA - VIA MASCHERPA, 13 LOTTO 1) APPARTAMENTO: mq. 88, piano secondo, composto da tre locali, cucina, bagno e due balconi, oltre cantina al piano interrato. Prezzo base Euro 105.000,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 12:45. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:30. LOTTO 2) BOX AUTO SINGOLO: mq. 16, piano interrato. Prezzo base Euro 13.000,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 13:00. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:30. LOTTO 3) BOX AUTO SINGOLO: mq. 16, piano interrato. Prezzo base Euro 13.000,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 13:15. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Dott.ssa M.C. Abbiati tel. 0362343365 . Rif. RGE 559/07. MZ44427 - CAVENAGO DI BRIANZA - VIA MANZONI, 25 - VILLETTA A SCHIERA: mq. 532,80, comprensiva di box e giardino, composta da piano terra, piano primo, piano sottotetto e piano interrato. Giardino mq. 187. Prezzo base Euro 308.000,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 12:30. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Rag. M. Gamba tel. 0392847870. Rif. RGE 144/08. MZ43933 - CAVENAGO DI BRIANZA - VIA PIAVE, 9 APPARTAMENTO: mq. 55, piano rialzato, con annessa cantina composto da soggiorno, cucina, camera, bagno e un balcone. Prezzo base Euro 76.000,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 10:30. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Rag. C. Affatato tel. 0362245574-3289255278. Rif. RGE 606/08. MZ43772 - CESANO MADERNO - VIA BIULÈ, 17 - APPARTAMENTO: mq. 60, composto da sala con angolo cottura e balcone, camera da letto e bagno. Presenza nella sala di una scala a chiocciola che collega l’appartamento con il sottotetto agibile ma non abitabile. LOCALE CANTINA al piano S1. Prezzo base Euro 56.000,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 12:15. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Dott.ssa E. Quadrio tel. 0392312127. Rif. RGE 883/07. MZ44224 - CESANO MADERNO - VIA MONTE RESEGONE, 46/A - APPARTAMENTO: mq. 238, composto da tre locali, cucina e servizi al secondo piano e sovrastante sottotetto al piano terzo con annessa cantina al piano interrato. 500/1000 DI DEPOSITO RIPOSTIGLIO mq. 50, al piano interrato, delimitato dallo spazio comune mediante parete di cartongesso. Prezzo base Euro 290.000,00. Vendita senza incanto 22/09/09 ore 11:45. Eventuale vendita con incanto in data 06/10/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Rolfi. Custode Giudiziario Rag. A. Assi tel. 039380337. Rif. RGE 510/07. MZ44415 - CESANO MADERNO - VIA MONTEROSA, 31 - VILLA SINGOLA: mq. 170, composta da soggiorno, tre camere, bagno, lavanderia, ripostiglio, locale indipendente sul retro uso ripostiglio, cantina e sottotetto non utilizzabile, oltre a cortile mq. 100 ca. Prezzo base Euro 159.000,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 09:30. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott.ssa M.C. Abbiati tel. 0362343365 . Rif. RGE 508/07. MZ44399 - CESANO MADERNO - VIA TAZZOLI, 4 - APPARTAMENTO: mq. 116,76, piano primo, composto da ingresso, soggiorno/angolo cottura, camera, cameretta, bagno, balcone e terrazzo oltre BOX. Prezzo base Euro 80.500,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 13:00. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:30. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Rag. P. Reati tel. 039481450. Rif. RGE 684/07. MZ44259 - CESANO MADERNO - VIA UDINE, 16 - APPARTAMENTO: mq. 70, piano primo, composto da ingresso, soggiorno/cucina, due camere da letto passanti, bagno passante dal soggiorno, vano cantina. Prezzo base Euro 50.000,00. Vendita senza incanto 14/07/09 ore 09:30. Eventuale vendita con incanto in data 22/09/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Pinto. Custode Giudiziario Dott. L. Brivio tel. 02874506. Rif. RGE 465/06. MZ44213 - CESANO MADERNO - VIA VOLTA, 80 - A. APPARTAMENTO: mq. 49, piano terra, composto da un locale (soggiorno e angolo cottura), disimpegno, bagno e balcone. Prezzo base Euro 74.000,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 09:30. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott.ssa S. Leopizzi tel. 039323047. Rif. RGE 46/08. MZ44729 - CINISELLO BALSAMO - VIA BENACO, 17 LOTTO 4) APPARTAMENTO: mq. 94, piano primo, compoto da tre locali oltre servizi. Prezzo base Euro 124.000,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 11:00. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott. M. Ballarin tel. 039380821. Rif. RGE 283/04.
MZ43267 - CINISELLO BALSAMO - VIA C. VILLA, 21 APPARTAMENTO: mq. 30 circa, al piano settimo, composto da monolocale con angolo cottura, bagno e balcone. Prezzo base Euro 40.000,00. Vendita senza incanto 23/09/09 ore 09:45. Eventuale vendita con incanto in data 07/10/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott.ssa S. Brambilla tel. 0362301501. Rif. RGE 128/08. MZ43243 - CINISELLO BALSAMO - VIA COLLEONI, 10 - LOTTO 2) APPARTAMENTO: mq. 81,89, piano terra, composto da soggiorno con cucinotto, due camere, oltre a disimpegno, bagno, balcone e annesso vano solaio. Prezzo base Euro 148.775,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 11:15. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:00. G.D. Dr. M. Buratti. Curatore Fallimentare Dott.ssa S. Guelpa tel. 0362327055. Rif. FALL 57/08. MZ43929 - CINISELLO BALSAMO - VIA COTTOLENGO, 6 (GIÀ N. 4) - APPARTAMENTO: mq. 81,75, piano primo (senza ascensore), composto da tre locali e servizi, con annessa cantina al piano cantinato. Prezzo base Euro 130.000,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 10:45. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Rag. L. Iaconianni tel. 0392301036. Rif. RGE 459/08. MZ43595 - CINISELLO BALSAMO - VIA EMILIA, 13 APPARTAMENTO: mq. 50 (comprensiva delle murature, balconi, logge, taverne, ovvero l’ingombro complessivo dell’immobile), composto da ingresso, sala, camera, cucina, bagno, balcone. Prezzo base Euro 64.000,00. Vendita senza incanto 20/10/09 ore 13:15. Eventuale vendita con incanto in data 10/11/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Rolfi. Custode Giudiziario Rag. L. Tattolo tel. 0248953701. Rif. RGE 869/07. MZ44405 - CINISELLO BALSAMO - VIA FRIULI , 29 APPARTAMENTO: mq. 60 composto da ingresso, corridoio, due camere, cucinotto, ripostiglio, un bagno ed un balcone. Prezzo base Euro 65.000,00. Vendita senza incanto 24/11/09 ore 12:30. Eventuale vendita con incanto in data 15/12/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Rolfi. Custode Giudiziario Dott.ssa S. Brambilla tel. 0362301501. Rif. RGE 360/08. MZ44404 - CINISELLO BALSAMO - VIA FRIULI, 29 APPARTAMENTO: mq. 52, piano settimo, composto da due locali oltre servizi. Prezzo base Euro 69.000,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 11:30. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:00. G.E. Dott. F. Pinto. Custode Giudiziario Rag. M. Caliendo tel. 039830741. Rif. RGE 102/08. MZ44270 - CINISELLO BALSAMO - VIA TOLSTOI, 26 - APPARTAMENTO: mq. 45, composto da un locale, antibagno e bagno posto al piano primo di una casa economica di due piani fuori terra. Prezzo base Euro 56.000,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 10:15. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Dott.ssa M.E. Palermo tel. 0392301036. Rif. RGE 319/08.
stode Giudiziario Dott. G. Ghizzoni tel. 022504909. Rif. RGE 83/07. MZ44424 - CORNATE D’ADDA - FRAZIONE COLNAGO - VIA LANZI, 55 - APPARTAMETNO: mq. 45, piano 4° sottotetto, composto da due locali e servizio igienico. Prezzo base Euro 36.000,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 13:15. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Rag. M. Gamba tel. 0392847870. Rif. RGE 763/07. MZ43426 - DESIO - VIA GIUSEPPE VERDI, 74 - APPARTAMENTO: mq. 103, al terzo piano, composto da soggiorno, cucina, ripostiglio, disimpegno, servizio igienico e due camere da letto. E’ compresa cantina. Prezzo base Euro 127.000,00. Vendita senza incanto 22/09/09 ore 12:30. Eventuale vendita con incanto in data 06/10/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Rolfi. Custode Giudiziario Rag. C. Affatato tel. 03622455743289255278. Rif. RGE 700/03. MZ44203 - GIUSSANO - VIA G. PIOLA, 11 - APPARTAMENTO: mq. 110,72, piano T-1-2, composto da monolocali su tre piani in corso di ristrutturazione sì da ricavare un’abitazione in villa a schiera oltre area cortilizia di pertinenza. Prezzo base Euro 48.000,00. Vendita senza incanto 22/09/09 ore 09:45. Eventuale vendita con incanto in data 06/10/09 ore 09:40. G.E. Dott. F. Pinto. Custode Giudiziario Rag. M. Colombo tel. 0362245574-3289255278. Rif. RGE 273/06. MZ44253 - GIUSSANO - PIAZZA S. GIACOMO, 14 - APPARTAMENTO: mq. 455,99 circa, ricavato da due appartamenti posto su più livelli (piano 1°,2° e mansarda) con finiture molto accurate e materiali oltre gli standard previsti. Prezzo base Euro 818.000,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 10:30. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Rag. C. Affatato tel. 0362245574-3289255278. Rif. RGE 178/08. MZ43339 - LENTATE SUL SEVESO - VIA CIMABUE, 15 - LOTTO 2) APPARTAMENTO IN VILLA: mq. 310, composto al piano interrato da taverna, cantina, locale caldaia, bagno, ripostiglio, box; piano terra cucina, soggiorno, bagno, portico, giardino (mq. 250 circa); piano primo due camere, bagno, due terrazze; piano sottotetto camera, bagno, solaio non abitabile, un terrazzino. Prezzo base Euro 285.000,00. Vendita senza incanto 20/10/09 ore 13:30. Eventuale vendita con incanto in data 10/11/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Rolfi. Custode Giudiziario Rag. F. Falco tel. 039831334. Rif. RGE 625/07. MZ44205 - LENTATE SUL SEVESO - FRAZIONE DI CAMNAGO - VICOLO FIUME, 33 - APPARTAMENTO: mq. 43, piano primo, composto da soggiorno con angolo cottura, una camera e un servizio igienico. Prezzo base Euro 41.300,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 10:45. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:40. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott.ssa A. Peronetti tel. 039386532. Rif. RGE 356/08.
MZ44756 - COLOGNO MONZESE - VIALE BRIANZA, 100 - APPARTAMENTO: mq. 49 al piano terra. Prezzo base Euro 71.000,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 12:45. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott. A. Bonato tel. 0362354786. Rif. RGE 845/07
MZ43775 - LENTATE SUL SEVESO - VIA E. TOTI, 5 IMMOBILE: mq. 50,20 al piano T-1, composto da soggiorno, angolo cottura, latrina a piano terra; camera e bagno a piano primo. Prezzo base Euro 43.000,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 13:00. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott. C. Bruno tel. 0362300969. Rif. RGE 623/07.
MZ43223 - COLOGNO MONZESE - VIA MARONCELLI, 11 - APPARTAMENTO: mq. 44 al piano 6°, composto da un locale oltre cucina e servizi. Prezzo base Euro 64.000,00. Vendita senza incanto 14/07/09 ore 13:30. Eventuale vendita con incanto in data 22/09/09 ore 09:30. G.E. Dr. F. D’Aquino. Custode Giudiziario Avv. L. Mainardi tel. 039365393 - 3331109672. Rif. RGE 297/07.
MZ44163 - LESMO - FRAZIONE PEREGALLO - VIA CASA STECHER, 1 - APPARTAMENTO: mq. 95,04, piano terzo, ingresso, soggiorno, cucina abitabile, due camere e un bagno. Prezzo base Euro 147.000,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 11:00. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott. M. Pozzoli tel. 0392302663. Rif. RGE 401/07.
MZ44197 - COLOGNO MONZESE - VIA PETRARCA, 33 - APPARTAMENTO: mq. 88, piano quinto, composto da ingresso, soggiorno, cucina, due camere, bagno e balcone; annessa CANTINA al piano seminterrato. Prezzo base Euro 100.000,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 10:15. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Rag. M. Colombo tel. 03622455743289255278. Rif. PD 2785/07.
MZ44222 - MACHERIO - VIA BELLINI, 19 - A.APPARTAMENTO: mq. 85,64 circa, esclusi gli accessori, composto da tre locali e servizi, con annesso vano cantina al piano seminterrato, posto al piano rialzato. A.1.CANTINA mq. 8,06, composta da unico vano al piano seminterrato. B.BOX SINGOLO mq. 12,5 composto da unico vano, al piano terra. Prezzo base Euro 102.000,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 13:30. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott.ssa S. Leopizzi tel. 039323047. Rif. RGE 666/07.
MZ44423 - COLOGNO MONZESE - FRAZIONE SAN MAURIZIO AL LAMBRO - VIA REPUBBLICA, 43 - APPARTAMENTO: mq. 126, piano 5°, composto da soggiorno con angolo cottura, tre camere da letto, bagno, cantina. Prezzo base Euro 146.000,00. Vendita senza incanto 14/07/09 ore 13:00. Eventuale vendita con incanto in data 22/09/09 ore 09:30. G.E. Dr. F. D’Aquino. Custode Giudiziario Rag. M. Gamba tel. 0392847870. Rif. RGE 417/07. MZ44252 - COLOGNO MONZESE - VIA TRENTO, 44 APPARTAMENTO: mq. 40, piano terreno, composto da cucina-soggiorno, camera e bagno. Prezzo base Euro 69.000,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 09:45. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Cu-
MZ44225 - MEDA - VIA MONTE ROSA, 10/A - VILLA SINGOLA: di pregio in zona residenziale esclusiva: piscina riscaldata, sviluppa più piani. Ingressi separati; VILLA PRINCIPALE mq. 250 + BOX mq. 45. APPARTAMENTO piano inferiore mq. 135 + BOX mq. 150. Prezzo base Euro 1.855.000,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 09:30. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:30. G.D. Dott.ssa C. Fallo. Curatore Fallimentare Dott. M. Castoldi tel. 039320665. Rif. FALL 112/07.
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
TRIBUNALE DI MONZA VENDITE MOBILIARI E IMMOBILIARI ABITAZIONI E BOX MZ43931 - MEZZAGO - VIA MATTEOTTI , 40 - APPARTAMENTO: mq. 70,10, piano secondo, composto da 4,5 vani, 3 camere, cucina, bagno e atrio ingresso. Prezzo base Euro 86.000,00. Vendita senza incanto 22/09/09 ore 10:00. Eventuale vendita con incanto in data 06/10/09 ore 10:00. G.E. Dott. F. Pinto. Custode Giudiziario Dott.ssa M.E. Palermo tel. 0392301036. Rif. RGE 612/08. MZ43846 - MEZZAGO - VIA PACE, 20 - VANO CIVILE AD USO ABITATIVO: mq. 31, piano terra, sprovvisto di servizi igienico-sanitari. Prezzo base Euro 20.000,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 13:15. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:30. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott. E. Conforti tel. 029513409. Rif. RGE 902/07. MZ43591 - MISINTO - VICOLO PIAVE, 12 - APPARTAMENTO: mq. 55, piano primo, composto da due locali più servizi. Sottotetto non abitabile ubicato al piano terzo, composto da un locale. Prezzo base Euro 45.000,00. Vendita senza incanto 08/10/09 ore 12:45. Eventuale vendita con incanto in data 22/10/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott.ssa S. Brambilla tel. 0362301501. Rif. RGE 650/07. MZ44240 - MONZA - VIA BORGAZZI, 105 - APPARTAMENTO: mq. 54, piano terzo, composto da soggiorno, cucina bagno e due camere letto, con ripostiglio e soffitta. Prezzo base Euro 50.000,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 09:30. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott. G. Ghizzoni tel. 022504909. Rif. RGE 518/06. MZ44231 - MONZA - VIALE LOMBARDIA, 63 - APPARTAMENTO: mq. 46, piano primo, composto da cottura, soggiorno, disimpegno, camera e servizio igienico. Prezzo base Euro 72.000,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 12:45. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/09 ore 09:30. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott. C. Fiore tel. 0399715257 - 3471178170. Rif. RGE 752/07.
ringhiera, composto da vano ingresso-cucina-tinello, due camere da letto con corridoio, bagno ed antibango, al piano soprastante vi è un vano ad uso ripostiglio. Prezzo base Euro 107.000,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 10:30. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Rag. M. Colombo tel. 0362245574-3289255278. Rif. RGE 793/07.
MZ43666 - VEDANO AL LAMBRO - VIA DE GASPERI, 15 - APPARTAMENTO: monolocale, mq. 30, diviso in zona giorno e zona notte, oltre servizi. POSTO AUTO. Prezzo base Euro 91.000,00. Vendita senza incanto 22/09/09 ore 12:15. Eventuale vendita con incanto in data 06/10/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Rolfi. Custode Giudiziario Avv. L. Mainardi tel. 039365393 - 3331109672. Rif. RGE 744/07.
MZ43604 - SESTO SAN GIOVANNI - VIA C. COLOMBO, 51 - APPARTAMENTO: mq. 48 al piano terzo, composto da corridoio, cucina, bagno, camera e solaio. Prezzo base Euro 65.250,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 13:30. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:30. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott. M. Tilatti tel. 039328821. Rif. RGE 33/06.
MZ44334 - VEDUGGIO CON COLZANO - VIA INDIPENDENZA, 26 - VILLETTA A SCHIERA: mq. 223,50, composta da due camere, soggiorno, cucina, due bagni, taverna, oltre cantina e box; giardino mq. 330. Prezzo base Euro 337.000,00. Vendita senza incanto 22/09/09 ore 10:15. Eventuale vendita con incanto in data 06/10/09 ore 10:15. G.E. Dott. F. Pinto. Custode Giudiziario Dott. M. Seregni tel. 3334653066. Rif. RGE 826/07.
MZ44258 - SESTO SAN GIOVANNI - VIA CADORNA, 14 - APPARTAMENTO: mq. 34, piano terzo, composto da un locale oltre servizio. Prezzo base Euro 52.000,00. Vendita senza incanto 14/07/09 ore 13:15. Eventuale vendita con incanto in data 22/09/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Pinto. Custode Giudiziario Dott. R. Pisano tel. 02874506. Rif. RGE 602/07. MZ43670 - SESTO SAN GIOVANNI - VIA CATTANEO, 9 - APPARTAMENTO: mq. 70 (comprensiva delle murature, balconi, logge, taverne ovvero l’ingombro complessivo dell’immobile) al piano terra, composto da tre locali, cucina e servizi oltre VANO CANTINA al piano interrato. Prezzo base Euro 95.000,00. Vendita senza incanto 22/10/09 ore 13:00. Eventuale vendita con incanto in data 12/11/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Rag. L. Tattolo tel. 0248953701. Rif. RGE 24/08. MZ43423 - SESTO SAN GIOVANNI - VIA F. CAVALLOTTI, 218 - APPARTAMENTO: mq. 39, piano 3° (4° f.t.) in stabile condominiale di tipo “a ballatoio”, composto da un locale a giorno con parete attrezzata per la cottura, disimpegno, camera da letto e bagno. Prezzo base Euro 49.500,00. Vendita senza incanto 14/07/09 ore 12:45. Eventuale vendita con incanto in data 22/09/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Pinto. Custode Giudiziario Dott. C. Poponcini tel. 3289255278. Rif. RGE 517/07.
MZ44397 - MONZA - VIA MONTELUNGO, 26 - APPARTAMENTO: mq. 58, al piano quarto, composto da ingresso, soggiorno/angolo cottura, camera, bagno e balcone. Prezzo base Euro 93.000,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 10:00. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Rag. M. Caliendo tel. 039830741. Rif. RGE 264/08.
MZ44236 - SESTO SAN GIOVANNI - VIA ITALIA, 227 B/E - APPARTAMENTO: mq. 35,68, piano primo, composto da soggiorno con angolo cottura, bagno e camera da letto. CANTINA al piano interrato. Prezzo base Euro 68.500,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 10:15. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott. G. Ghizzoni tel. 022504909. Rif. RGE 126/07.
MZ44269 - MONZA - VIA NAZARIO SAURO, 15 - VILLETTA SINGOLA: mq. 149, piano rialzato, composta da tre locali, cucinino, servizi, oltre box. Prezzo base Euro 210.000,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 12:45. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Dott.ssa S. Aletto tel. 0392023687. Rif. RGE 728/07.
MZ43203 - SESTO SAN GIOVANNI - VIA MODENA, 1 APPARTAMENTO: mq. 30 al piano undicesimo composto da locale e nicchia cucina, servizio igienico e balcone. Prezzo base Euro 44.000,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 12:45. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:30. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott. F. Belardinelli tel. 0362301501. Rif. RGE 543/07.
MZ44420 - MONZA - VIA SAN ALESSANDRO, 46 LOTTO 1) APPARTAMENTO: mq. 50, piano primo, composto da due locali, con vano ripostiglio e latrina avente accesso dal ballatoio comune. Occupato con contratto opponibile alla procedura con scadenza 31/12/2011. Prezzo base Euro 32.000,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 13:00. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott.ssa M.C. Abbiati tel. 0362343365. Rif. RGE 16/07.
MZ43845 - SESTO SAN GIOVANNI - VIA MONTE SABOTINO, 71 - APPARTAMENTO: mq. 54, piano terzo, composto da ingresso, soggiorno con angolo cottura ed annesso balcone, bagno e camera. Prezzo base Euro 77.800,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 10:00. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dr. E. Conforti tel. 029513409. Rif. RGE 860/07.
MZ44401 - MUGGIO’ - VIA CONFALONIERI, 1 - APPARTAMENTO: mq. 74, piano primo, composto da tre locali oltre servizi, terrazzo, cantina e box. Prezzo base Euro 88.500,00. Vendita senza incanto 22/09/09 ore 11:30. Eventuale vendita con incanto in data 06/10/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Rolfi. Custode Giudiziario Dr. M. Marcandalli tel. 022664804. Rif. RGE 20/05. MZ44267 - MUGGIO’ - VIA SAN FRANCESCO D’ASSISI, 103 - LOTTO 1) APPARTAMENTO: mq. 98, piano 8° composto da soggiorno, due camere, un bagno, una cucina semiabitabile, due balconi ed un vano cantina al piano interrato. Prezzo base Euro 183.000,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 11:15. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 11:15. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Dott. L. Farina tel. 0362901179. Rif. RGE 219/07. MZ44164 - PADERNO DUGNANO - VIA DERNA, 6 A.APPARTAMENTO: mq. 40, piano secondo, composto da disimpegno, soggiorno con angolo cottura, bagno-wc, camera, piccola loggia, porzione ad uso esclusivo di solaio, sottotetto indiviso. Prezzo base Euro 65.000,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 09:45. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott.ssa S. Leopizzi tel. 039323047. Rif. RGE 191/07. MZ44208 - PADERNO DUGNANO - VIA F.LLI ALBERTI, 2 - VILLETTA SINGOLA: mq. 191, piano terra ingresso/soggiorno, cucina, bagno wc; piano interrato ampio locale cantina all’interno della quale sono stati ricavati altri locali non regolarmente autorizzati; piano primo corridoio, camera da letto, bagno-wc, balcone. Una parte del sottotetto non è accessibile e viene considerato come non esistente. BOX mq. 17, piano T. AREA CORTILIZIA mq. 70 ca. Prezzo base Euro 240.000,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 10:45. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott.ssa A. Peronetti tel. 039386532. Rif. RGE 538/07. MZ44265 - SEREGNO - VIA GOZZANO , 12 - PROPRIETÀ SUPERFICIARIA DI APPARTAMENTO: mq. 60,49, piano quarto, composto da ingresso, soggiorno, cucina, 1 camera da letto oltre servizio. Prezzo base Euro 72.000,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 11:15. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott. R. Pisano tel. 02874506. Rif. RGE 71/07.
MZ44422 - SESTO SAN GIOVANNI - VIA NAZARIO SAURO, 43 - APPARTAMENTO: mq. 41, composto da ingresso-cucina-pranzo, servizio igienico, stanza da letto, posto al piano primo. Prezzo base Euro 81.000,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 13:15. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Rag. M. Gamba tel. 0392847870. Rif. RGE 416/07. MZ44157 - SESTO SAN GIOVANNI - VIA TRENTO, 106 - APPARTAMENTO: mq. 34, piano terra, composto da due locali con “parete cottura” e bagno cieco. Prezzo base Euro 34.000,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 09:45. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott. M. Ballarin tel. 0392499164 - 3398291419. Rif. RGE 133/08. MZ44438 - SOLARO - VIA CINQUE GIORNATE, 1 - APPARTAMENTO: mq. 70, piano secondo, composto da soggiorno, cucina, camera da letto, ripostiglio e servizio igienico. Prezzo base Euro 67.500,00. Vendita senza incanto 25/06/09 ore 11:00. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Dott.ssa F. Butera tel. 3289255278. Rif. RGE 29/08. MZ43596 - SOLARO - VIA SANDRO PERTINI, 8 - APPARTAMENTO: mq. 83, piano primo, composto da tre locali più servizi; oltre BOX DOPPIO e CANTINA. Prezzo base Euro 84.940,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 10:30. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.D. Dr.ssa A. Paluchowski. Curatore Fallimentare Dott. A. Salamone tel. 039328172. Rif. FALL 110/03. MZ44268 - SULBIATE - VIA ENRICO FERMI , 10 - APPARTAMENTO: mq. 150, composto da tinello, cucina, servizio al piano terra; camera, bagno vano scala al piano primo; camera, bagno al piano terzo. Prezzo base Euro 225.000,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 09:45. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Dott.ssa S. Aletto tel. 0392023687. Rif. RGE 139/08.
MZ43762 - VILLASANTA - VIA VILLA, 10 - APPARTAMENTO: gravato da diritto di usufrutto, piano 5°, mq. 232, composto da cucina, soggiorno, ingresso, disimpegno, due ripostigli, due bagni e due camere da letto, con annesso vano cantina, oltre a BOX, piano S1, mq. 41. Prezzo base Euro 63.000,00. Vendita senza incanto 23/06/09 ore 11:30. Eventuale vendita con incanto in data 14/07/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Rolfi. Custode Giudiziario Dott.ssa F. Butera tel. 3289255278. Rif. RGE 570/07. MZ44439 - VIMERCATE - VIA LUIGI CADORNA, 20 APPARTAMENTO: mq. 107 piano 2°, composto da ingresso, cucina abitabile, soggiorno con balcone, tre camere da letto, doppi servizi e ripostiglio, con annesso vano cantina. Prezzo base Euro 124.000,00. Vendita senza incanto 11/06/09 ore 13:00. Eventuale vendita con incanto in data 25/06/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Dott.ssa F. Butera tel. 3289255278. Rif. RGE 574/07.
IMMOBILI INDUSTRIALI E COMMERCIALI Immobili industriali e commerciali, strutture turistiche MZ44156 - CARUGATE - VIA MARSALA, 7 - CAPANNONE INDUSTRIALE: eretto su due piani fuori terra costituito al p.t. da ampio vano, servizi, uffici e vani accessori; al p.1 uffici, servizi e vani accessori con circostante area cortilizia. Superficie vani uffici/reception mq. 380; vani produzione, magazzini, spogliatoi e vani accessori mq. 1.250; cabina verniciatura e tettoia esterna mq. 210. Prezzo base Euro 1.358.000,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 11:00. G.D. Dr.ssa A. Paluchowski. Curatore Fallimentare Dott. M. Ballarin tel. 0392499164 - 3398291419. Rif. FALL 70/08. MZ43244 - CINISELLO BALSAMO - VIA COLLEONI, 10 - LOTTO 1) DEPOSITO: mq. 155,73, piano S1, composto da ampio locale, retro e servizio igienico. Prezzo base Euro 59.726,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 11:15. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:00. G.D. Dr. M. Buratti. Curatore Fallimentare Dott.ssa S. Guelpa tel. 0362327055. Rif. FALL 57/08. MZ43603 - CINISELLO BALSAMO - VIA FULVIO TESTI, 184 - NEGOZIO: mq. 53 al piano terreno composto da un locale, retro, servizio. Prezzo base Euro 72.000,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 12:00. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Dott. N. Tilatti tel. 039328821. Rif. RGE 452/05. MZ44212 - CINISELLO BALSAMO - VIA PARINI, 89 MAGAZZINO: mq. 141, piano scantinato, altezza m. 3,80 composto da un locale e servizio. Prezzo base Euro 75.000,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 11:45. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott.ssa A. Peronetti tel. 039386532. Rif. RGE 282/08. MZ44426 - CINISELLO BALSAMO - VIA RISORGIMENTO, 90 - MAGAZZINO: mq. 130, altezza interna utile mt. 3,15, piano seminterrato, corpo interno, composto da ampio vano con piccolo servizio igienico e due ripostigli. Prezzo base Euro 41.500,00. Vendita senza incanto 02/07/09 ore 13:00. Eventuale vendita con incanto in data 16/07/09 ore 09:30. G.E. Dr.ssa A. Paluchowski. Custode Giudiziario Rag. M. Gamba tel. 0392847870. Rif. RGE 798/07. MZ44204 - CORNATE D’ADDA - VIA PRIMO STUCCHI, 60 - CAPANNONE INDUSTRIALE: con annessi servizi e spogliatoi ed ABITAZIONE al piano primo, mq. 627, si completa da area cortilizia pertinenziale delimitata da recinzione formata da zoccolo a supporto di cancellata in elementi metallici plastificati. Prezzo base Euro 341.000,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 11:30. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Rag. M. Colombo tel. 03622455743289255278. Rif. RGE 541/08. MZ44149 - LISSONE - VIA MONTELLO, 6 ACCESSO DA VIA MONZA, 63 E 63/A - LABORATORIO ARTIGIANALE: mq. 157, piano primo, composto da locale open space e tettoia coperta. APPARTAMENTO mq. 178, piano primo, composto da cucina, pranzo, ampio soggiorno open space, camera matrimoniale, bagno ed antibagno, balcone. Prezzo base Euro 417.000,00. Vendita senza incanto 30/06/09 ore 12:45. Eventuale vendita con incanto in data 14/07/09 ore 09:30. G.E. Dr. F. D’Aquino. Custode Giudiziario Rag. E. Bucci tel. 0362245820. Rif. RGE 325/06. MZ43799 - MONTECCHIO MAGGIORE (VI) - VIA GIACOMO CHILESOTTI - UFFICIO: mq. 190,22, piano terra, composto da quattro locali oltre servizio, disimpegno e ripo-
BANCA POPOLARE DI VERONA - S.GEMINIANO E S.PROSPERO Elenco Filiali Filiale di Milano – Largo Cairoli, 2/A - 20121 Milano – Tel. 02.8580256/258.
MZ44350 - SESTO SAN GIOVANNI - VIA ACCIAIERIE, 78 - APPARTAMENTO: mq. 88, piano quarto di edificio di
stiglio. Prezzo base Euro 192.000,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 13:00. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:30. G.D. Dott.ssa C. Fallo. Curatore Fallimentare Dott.ssa S. Guelpa tel. 0362327055. Rif. FALL 79/07. MZ44233 - PADERNO DUGNANO - VIA RUFFINI, 26 ANG. VIA ARNESANO - CAPANNONE INDUSTRIALE: piano terra, composto da monolocale, vano uso ufficio e servizi, mq. 246,87 oltre vano monolocale al piano interrato uso deposito, mq. 150,65. Cortile esclusivo mq. 406. APPARTAMENTO mq. 180,66 composto da monolocale al piano primo con servizi annessi, locale taverna al piano interrato con cucina, servizio, altro vano cantina, vano scala e 2 ripostigli. Sul bene di cui al mappale 365, sub. 701 con ingresso da Via Arnesano andrà a costituirsi servitù di passo pedonale a favore del fondo posto al mappale 704 di proprietà di terzi, onde consentire l’accesso alla scala comune, come da relazione peritale pag. 14. Prezzo base Euro 358.000,00. Vendita senza incanto 09/06/09 ore 11:30. Eventuale vendita con incanto in data 23/06/09 ore 09:30. G.E. Dott. F. Rolfi. Custode Giudiziario Dott. A.L. Parma tel. 039384816. Rif. RGE 448/06. MZ44343 - SCAFA (PE) - VIA CASTELLARI - CAPANNONE INDUSTRIALE: costituito da tre corpi di fabbrica di circa mq. 1.850 di capannone ed uffici e di circa mq. 780 di magazzino e tettoie; posto al piano terreno (livello strada) e seminterrato (livello cortile). Prezzo base Euro 100.000,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 10:45. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:30. G.D. Dr.ssa A. Paluchowski. Curatore Fallimentare Dott. P. Riva tel. 039323295 3358125117. Rif. FALL 170/06. MZ44266 - SESTO SAN GIOVANNI - VIA PODGORA, 56 - LABORATORIO ARTIGIANALE: mq. 81, al piano seminterrato, composto da tre locali, ripostiglio e bagno, identificato da due unità catastalmente distinte ma collegate tra loro. Prezzo base Euro 74.000,00. Vendita senza incanto 24/09/09 ore 10:15. Eventuale vendita con incanto in data 08/10/09 ore 09:00. G.E. Dott.ssa C. Fallo. Custode Giudiziario Dott.ssa M.E. Palermo tel. 0392301036. Rif. RGE 461/08. MZ44436 - SEVESO - VIA MADERNA ANGOLO VIA FARGA - LOTTO 1) A) 3 LOCALI AD USO LABORATORIO: due locali ad uso magazzino e deposito al piano terreno, due locali ad uso magazzino al piano primo, due locali ad uso magazzino al piano secondo, il tutto collegato da vano scala interna, nonchè altro locale ad uso magazzino. B) FABBRICATO costituito da 4 locali oltre servizi al piano primo con annessi un locale oltre servizi e ripostigli al piano terreno con porzione di area pertinenziale. C) UNITA’ IMMOBILIARE ad uso abitazione. D) UNITA’ IMMOBILIARE ad uso abitazione. E) UNITA’ IMMOBILIARE ad uso laboratorio. F) UNITA’ IMMOBILIARE ad uso abitazione. G) UNITA’ IMMOBILIARE ad uso laboratorio. H) APPEZZAMENTO DI TERRENO. Prezzo base Euro 1.386.000,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 11:00. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/2009 ore 09:00. VIA VOLTA, 10 - LOTTO 2) UNITÀ IMMOBILIARE: al piano terreno costituita da 4 locali ad uso magazzino/deposito. UNITA’ IMMOBILIARE al piano primo costituita da 5 locali oltre servizi. PORZIONE DI AREA pertinenziale di mq. 310. ALTRA PORZIONE DI AREA pertinenziale di mq. 15. Prezzo base Euro 168.000,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 11:05. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/2009 ore 09:00. G.D. Dr. M. Buratti. Liquidatore Giudiziario Dott. C. De Carlini tel. 0362301501. Rif. CP 1/06. MZ44227 - USMATE VELATE - VIA DONIZETTI, 33 LOTTO 1) RUSTICO ADIBITO A DEPOSITO: mq. 65, piano T/1, composto da locale unico al P.T. con ingresso dal cortile comune ed affaccio anche su Via comunale; soprastante locale fienile aperto verso il cortile. Prezzo base Euro 30.000,00. LOTTO 2) RUSTICO ADIBITO A DEPOSITO: mq. 64, piano T/1, composto da locale unico al P.T. con ingresso dal cortile comune ed affaccio su Via comunale; soprastante locale fienile aperto verso il cortile. Prezzo base Euro 29.000,00. Vendita senza incanto 01/07/09 ore 12:00. Eventuale vendita con incanto in data 15/07/09 ore 09:00. G.E. Dr. M. Buratti. Custode Giudiziario Dott. C. Fiore tel. 0399715257 - 3471178170. Rif. RGE 363/08. Terreni
TERRENI
MZ44162 - CESANO MADERNO - VIA PADOVA - TERRENO: mq. 2642, zona E agricola-zona verde stradale-zona per rete varia di progetto. Prezzo base Euro 42.520,00. Vendita senza incanto 16/07/09 ore 10:15. Eventuale vendita con incanto in data 24/09/09 ore 09:15. G.D. Dr.ssa A. Paluchowski. Curatore Fallimentare Dott. M. Ballarin tel. 039380821. Rif. FALL 185/06. MZ43659 - COGLIATE - VIA DELLE PRIMULE, 25 LOTTO 1) TERRENO: mq. 3990, destinato a zona per servizi sociali e pubblici e di quartiere, con destinazione specifica parcheggio e verde sportivo di progetto per la superficie di circa il 29% del lotto e D1 - produttiva esistente per la superficie di circa il 71% del lotto. Prezzo base Euro 183.094,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 11:15. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/09 ore 09:00. LOTTO 2) TERRENO: mq. 2970, destinato d’uso E1 (agricola generica). Prezzo base Euro 17.560,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 11:30. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/09 ore 09:00. LOTTO 3) TERRENO: mq. 545, destinato d’uso E1 (agricola generica). Prezzo base Euro 4.432,00. Vendita senza incanto 15/07/09 ore 11:45. Eventuale vendita con incanto in data 23/09/09 ore 09:00. G.D. Dr. M. Buratti. Curatore Fallimentare Dott. A. Salamone tel. 039328172. Rif. FALL 76/85. MZ43265 - ERBA (CO) - CENSUARIO INCINO E CENSUARIO CASSINA MARIAGA - LOTTO 1) TERRENI: mq. 15.310. Prezzo base Euro 135.000,00. Vendita senza incanto 23/06/09 ore 12:30. Eventuale vendita con incanto in data 14/07/09 ore 09:30. G.D. Dott. F. Rolfi. Curatore Fallimentare Dott. E. Gentili tel. 0392302368. Rif. FALL 174/06.
FINE
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
Nome
Data Valuta
AKROS ABSOLUTE RETURN AKROS DYNAMIC AKROS MARKET NEUTRAL AKROS LONG/SHORT EQUITY
31/03 31/03 31/03 31/03
EUR EUR EUR EUR
www.albertinisyz.it Tel 02 30306.1 31/03 EUR 31/03 EUR 31/03 EUR 31/03 EUR 31/03 EUR
Albertini Syz Equilibrium Albertini Syz Multistrategy Albertini Syz Multistrategy 2 Albertini Syz Long Short Equity Albertini Syz Innovation
Quota/od.
485781,482 476341,103 484139,890 462925,101
485113,163 478401,241 483713,734 458544,432
481867,322 597845,292 420703,151 594342,128 599496,739
478982,684 597276,518 420359,311 599005,800 599151,486
www.gestiellehedge.it 31/03 EUR 439703,599 G. Hedge Credit Fund 31/03 EUR 561028,731 G. Hedge High Volatility 31/03 EUR 414021,469 G. Hedge Long Short World 31/03 EUR 545580,956 G. Hedge Low Volatility 31/03 EUR 514855,271 G. Hedge Multi- Strategy 31/03 EUR 364757,669 G. Hedge Opportunity 31/03 EUR 510343,505 G. Hedge Concentr Low 1 31/03 EUR 711556,669 G. Hedge Concentr Medium 1
Numero Verde 800 255783 www.fondianima.it -
[email protected] 05/05 EUR 3,202 Anima America 05/05 EUR 5,076 Anima Asia 05/05 EUR 5,215 Anima Convertibile 05/05 EUR 6,843 Anima Emerging Markets 05/05 EUR 3,308 Anima Europa 05/05 EUR 11,885 Anima Fondattivo 05/05 EUR 16,679 Anima Fondimpiego 05/05 EUR 10,227 Anima Fondo Trading 05/05 EUR 6,490 Anima Liquidità 05/05 EUR 6,278 Anima Obbligaz Euro 05/05 EUR 7,464 Fondo Liquidità FONDO PENSIONE APERTO ANIMA ORIZZONTI 10,468 Anima Orizzonte1+Garanzia C (P) 31/03 EUR 31/03 EUR 10,388 Anima Orizzonte1+Garanzia I (P) 31/03 EUR 7,795 Anima Orizzonte 5+ C (P) 31/03 EUR 7,735 Anima Orizzonte 5+ I (P) 31/03 EUR 8,343 Anima Orizzonte 15+ C (P) 31/03 EUR 8,291 Anima Orizzonte 15+ I (P) 31/03 EUR 7,360 Anima Orizzonte 25+ C (P) 31/03 EUR 7,298 Anima Orizzonte 25+ I (P)
AZIMUT SGR - tel.02.88981 www.azimut.it -
[email protected] 04/05 EUR 21,973 Azimut Bilanciato 04/05 EUR 5,144 Azimut ContoFondo 04/05 EUR 6,432 Azimut Formula 1 Balanced 04/05 EUR 6,484 Azimut Formula 1 Conserv 04/05 EUR 6,634 Azimut Formula 1 Hi. Risk 04/05 EUR 6,661 Azimut Formula 1 Low Risk 04/05 EUR 6,437 Azimut Formula 1 Risk 04/05 EUR 12,261 Azimut Garanzia 04/05 EUR 8,949 Azimut Prev. Com. Crescita 04/05 EUR 10,402 Azimut Prev. Com. Equilibrato 04/05 EUR 9,680 Azimut Prev. Com. Garantito 04/05 EUR 11,542 Azimut Prev. Com. Protetto 04/05 EUR 7,152 Azimut Protezione 04/05 EUR 15,458 Azimut Reddito Euro 04/05 EUR 5,693 Azimut Reddito Usa 04/05 EUR 7,642 Azimut Solidity 04/05 EUR 4,532 Azimut Strategic Trend 04/05 EUR 7,191 Azimut Trend America 04/05 EUR 10,888 Azimut Trend Europa 04/05 EUR 14,462 Azimut Trend Italia 04/05 EUR 5,469 Azimut Trend Pacifico 04/05 EUR 8,833 Azimut Trend Tassi 04/05 EUR 15,709 Azimut Trend AZ FUND MANAGEMENT SA 04/05 EUR 4,300 AZ F. Alpha Man. Credit 3,508 04/05 EUR AZ F. Alpha Man. H.Vol 04/05 EUR 2,677 AZ F. Alpha Man. Them. 04/05 EUR 1,791 AZ F. American Trend 04/05 EUR 5,032 AZ F. Asset Plus 04/05 EUR 4,480 AZ F. Asset Power 04/05 EUR 5,387 AZ F. Bond Trend 04/05 EUR 5,143 AZ F. Bot Plus 04/05 EUR 5,273 AZ F. Conservative 04/05 EUR 4,191 AZ F. Emer. Mkt Asia 04/05 EUR 2,675 AZ F. Emer. Mkt Europe 04/05 EUR 4,457 AZ F. Emer. Mkt Lat. Am. 04/05 EUR 4,342 AZ F. European Dynamic 04/05 EUR 2,681 AZ F. European Trend 30/04 EUR 5,176 AZ F. Formula 1 Alpha Plus 30/04 EUR 5,016 AZ F. Formula 1 Alpha Plus Euro 04/05 EUR 4,607 AZ F. Formula 1 Absolute 04/05 EUR 4,567 AZ F. Formula 1 Balanced 04/05 EUR 4,833 AZ F. Formula 1 Conserv. 04/05 EUR 5,497 AZ F. Formula 1 Dynamic Trading 04/05 EUR 5,502 AZ F. Income 04/05 EUR 5,636 AZ F. US Income 04/05 EUR 2,977 AZ F. Italian Trend 04/05 EUR 2,928 AZ F. Opportunities 04/05 EUR 3,110 AZ F. Pacific Trend 04/05 EUR 5,153 AZ F. Qbond 4,883 04/05 EUR AZ F. QProtection 04/05 EUR 4,780 AZ F. Qtrend 04/05 EUR 6,067 AZ F. Reserve Short Term 04/05 EUR 5,237 AZ F. Solidity 04/05 EUR 4,096 AZ F. Strategic Trend 04/05 EUR 3,373 AZ F. Trend
Carige Azionario America Carige Azionario Europa Carige Azionario Internazionale Carige Azionario Italia Carige Bilanciato Euro Carige Corporate Euro Carige Flessibile Carige Flessibile Piu' Carige Liquidita Euro Carige Monetario Euro Carige Mosaico 10 Carige Mosaico 30 Carige Mosaico 75 Carige Mosaico Obblig Carige Obblig Euro Carige Obblig Euro Lungo Termine Carige Obblig Internazionale Fondo Pensione Aperto Carige Difesa Classe A Difesa Obiettivo TFR Classe A Obiettivo TFR Rivalutazione Classe A Rivalutazione Valorizzazione Classe A Valorizzazione
Quota/pre.
441269,853 566323,263 416048,031 548831,736 518564,935 364624,244 509267,212 712715,130
Nome
Data Valuta
CAAM Absolute CAAM Azioni QEuro CAAM Breve Termine CAAM Equipe 1 CAAM Equipe 2 CAAM Equipe 3 CAAM Equipe 4 CAAM Eureka Double Call CAAM Eureka Double Win CAAM Eureka Dragon CAAM Europe Equity CAAM For. E. Eq. Op. 2013 CAAM For. E. Eq. Op. Due 2013 CAAM For. Em.MktEq.R.2014 CAAM For. Gar. Hi. Div. 2014 CAAM Form Gar.E.Mk.Eq.R 2013 CAAM Form Gar.Eq.R.DUE 2013 CAAM Form Gar.Eq.Recall 2013 CAAM Form Gar.Mer.Emergenti CAAM Form Garantita 2012 CAAM Form Garantita 2013 CAAM Form Garantita Due 2013 CAAM Form Priv.Div.Opportunity CAAM Global Emerging Equity CAAM Global Equity CAAM Liquidità CAAM Obbligazionario Euro CAAM Pacific Equity CAAM Più CAAM Private Alfa 2007 CAAM QBalanced CAAM QReturn CAAM USA Equity Intesa Premium Power Unibanca Plus
28/04 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 28/04 28/04 04/05 28/04 28/04 28/04 28/04 28/04 28/04 28/04 28/04 28/04 28/04 28/04 28/04 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 28/04 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05
Quota/od.
5,042 10,552 7,357 5,103 5,005 4,860 4,389 5,053 5,468 3,396 4,113 4,176 4,770 4,737 4,806 4,858 4,843 5,542 4,952 4,835 4,829 4,935 3,565 3,391 8,891 5,326 3,771 5,448 4,616 7,941 4,914 3,568 4,903 5,083
EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR
Quota/pre.
5,036 10,307 7,360 5,106 5,005 4,861 4,386 5,005 5,444 3,357 4,063 4,129 4,758 4,720 4,792 4,846 4,832 5,552 4,941 4,824 4,815 4,921 3,491 3,346 8,889 5,336 3,745 5,446 4,611 7,892 4,853 3,547 4,894 5,079
www.ersel.it 3,213 5,095 5,191 6,861 3,303 11,907 16,566 10,250 6,489 6,258 7,463 10,474 10,397 7,777 7,720 8,123 8,075 7,085 7,029
21,764 5,139 6,405 6,465 6,575 6,648 6,393 12,258 8,897 10,370 9,671 11,535 7,116 15,465 5,726 7,633 4,470 6,976 10,685 14,192 5,442 8,835 15,356 4,289 3,472 2,639 1,731 5,024 4,452 5,389 5,143 5,245 4,122 2,643 4,359 4,300 2,623 5,171 5,015 4,560 4,543 4,817 5,485 5,504 5,679 2,916 2,894 3,094 5,149 4,875 4,760 6,065 5,233 4,031 3,287
04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 30/04 30/04 04/05 04/05 04/05
EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR
2,095 4,523 4,975 4,622 5,268 5,288 4,976 4,472 6,074 11,219 5,117 4,768 3,792 4,991 10,228 4,994 5,534
2,040 4,421 4,832 4,530 5,187 5,292 4,972 4,470 6,073 11,219 5,112 4,754 3,756 4,987 10,247 5,013 5,556
31/03 31/03 31/03 31/03 31/03 31/03 31/03 31/03
EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR
12,594 12,520 10,633 10,583 8,405 8,289 10,887 10,788
12,534 12,465 10,553 10,507 8,281 8,172 10,777 10,684
Num tel: 178 311 01 00 www.compamfund.com -
[email protected] 04/05 USD 787,817 786,131 Bluesky Global Strategy 04/05 EUR 1000,188 999,775 Bond Euro A 04/05 EUR 986,078 985,710 Bond Euro B 29/04 EUR 680,467 648,691 Bond Risk A 29/04 EUR 668,765 637,590 Bond Risk B 29/04 EUR 951,658 950,610 Em. Mkt S.T. A 29/04 EUR 936,707 935,747 Em. Mkt S.T. B 28/01 EUR 624,376 616,608 Em. Mkt Risk A 28/01 EUR 599,944 592,536 Em. Mkt Risk B 04/05 EUR 1027,582 1007,291 European Equity A 04/05 EUR 1004,179 984,409 European Equity B 30/04 EUR 95,411 95,136 Multiman. Bal. A 30/04 EUR 95,886 95,608 Multiman. Bal.M 60,293 59,450 Multiman. Eq. Afr. & Mid. East A 29/04 EUR 59,922 59,093 Multiman. Eq. Afr. & Mid. East M 29/04 EUR 29/04 EUR 95,002 94,793 Multiman.Target Alpha A 08/01 EUR 0,000 95,987 Multiman.Target Alpha M
Ersel Hedge Celtis Ersel Hedge Ilex Ersel Hedge Larix Ersel Hedge Robur Ersel Multi-Strategy HIGH Ersel Multi-Strategy LOW Ersel Multi-Strategy MED Hedgersel
31/03 31/03 31/03 31/03 31/03 31/03 31/03 15/04
EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR
448075,945 365134,193 311024,911 323469,187 549091,255 343839,783 574306,483 511322,621
454128,478 367716,974 313477,800 325355,025 552031,618 346250,416 582602,745 492293,301
Tel. 02/88219.1 -
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www.eurizoncapital.it tel. 02 88101 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 USD 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR 04/05 EUR
Eurizon Az Alto Divid Eur Eurizon Az Asia Nuove Econom. Eurizon Az Energie Mat Pr Eurizon Az Europa Multiman Eurizon Az Italia 130/30 Eurizon Az Mondo Multiman Eurizon Az Salute E Amb Eurizon Az Teconol Avanz Eurizon Azioni Finanza Eurizon Azioni PMI America Eurizon Azioni PMI Italia Eurizon Azioni PMI Europa Eurizon Bilanc Euro Multiman Eurizon Diversificato Etico Eurizon Focus Az America Eurizon Focus Az Europa Eurizon Focus Az Internaz Eurizon Focus Az Italia Eurizon Focus Az Paesi Em Eurizon Focus Azioni Euro Eurizon Focus Azioni Pacifico Eurizon Focus Far I T 07 Eurizon Focus Gar 06/2012 Eurizon Focus Gar 09/2012 Eurizon Focus Gar 12/2012 Eurizon Focus Gar 03/2013 Eurizon Focus Gar I Sem 06 Eurizon Focus Gar II Sem 06 Eurizon Focus Gar II T 07 Eurizon Focus Gar III T 07 Eurizon Focus Gar IV T 07 Eurizon Focus Ob Eur Corp Eurizon Focus Obbl Cedola Eurizon Focus Obbl Emerg Eurizon Focus Obbl Euro Eurizon Focus Obbl Euro BT Eurizon Focus Obbl Euro HY Eurizon Focus Pr Dinamico Eurizon Focus Pr Moderato Eurizon Focus Pr Prudente Eurizon Focus Rend As 2 A Eurizon Focus Rend As 3 A Eurizon Focus Rend As 5 A Eurizon Focus Tesoreria Dollar Eurizon Focus Tesoreria Dollar Eurizon Focus Tesoreria Euro A Eurizon Focus Tesoreria Euro B Eurizon Liquidita' A Eurizon Liquidita' B Eurizon Obbl Etico Eurizon Obbl Euro Corp BT Eurizon Obbl Internazionali Eurizon Obiettivo Rendimento Eurizon Rendita Eurizon Soluzione 10 Eurizon Soluzione 40 Eurizon Soluzione 60 Eurizon Team 1 Eurizon Team 2 Eurizon Team 3 Eurizon Team 4 Eurizon Team 5 Intesa Cass Centro Prot Din Passadore Monetario Teodorico Monetario Unibanca Azionario Europa Unibanca Monetario Unibanca Obbligaz Euro
Strategic Trend
05/05 EUR
21,929 7,680 7,763 4,516 14,737 2,603 12,188 3,218 14,227 15,271 4,128 5,986 31,021 7,482 6,982 6,578 5,933 10,479 6,422 11,656 3,169 5,098 5,018 4,991 4,981 5,012 5,171 5,197 5,051 5,014 5,109 4,952 5,808 9,550 13,474 15,201 5,538 4,654 4,956 5,299 5,151 5,363 4,792 12,465 16,632 7,606 7,626 7,242 7,396 5,125 6,880 8,043 7,980 5,865 6,725 5,564 21,158 5,854 5,393 4,368 3,539 3,307 5,456 7,059 7,391 4,770 5,672 5,711
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100,130
99,830
SanPaolo Invest Sim, Banca Fideuram, Banca Generali, Banca Intesa UniCredit Xelion Banca, UniCredit Private Banking Goldman Sachs A. M. 05/05 USD 15,370 14,690 Asia Ptf A
Nome Asia Ptf E Asia Ptf Base Acc Asia Ptf Base Dis BRICs Base Dis BRICs Base Acc BRICs A BRICs E BRICs Base EUR-Hdg Commod.Enh Idx Base Dis Commod.Enh Idx Base Acc Commod.Enh Idx A Snap Commod.Enh Idx Base EUR-Hdg Euro FI Plus Base Dis Euro FI Plus Base Acc Euro FI Plus A Euro FI Plus E Euro FI A Euro FI Base Dis Euro FI Base Acc Europe CORE Eq A Europe CORE Eq Base Dis Europe CORE Eq Base Acc Europe CORE Eq E Europe CORE Flex Base Dis Europe CORE Flex Base Acc Europe CORE Flex A Europe CORE Flex E Europe Eq.Tgt Alpha Base Acc Europe Eq.Tgt Alpha Base Dis Europe Eq.Tgt Alpha E Europe Base Acc Europe Base Dis Europe A Europe E GMS Alpha+World Eq.II Base Gl.CORE SM Eq Base Snap Dis Gl.CORE SM Eq Base Snap Acc Gl.CORE SM Eq Base Close Dis Gl.CORE SM Eq Base Close Acc Gl.CORE SM Eq A Snap Gl.CORE SM Eq E Snap Gl.Credit (Hdg) Base Dis Gl.Credit (Hdg) Base Acc Gl.Credit (Hdg) A Gl.Credit (Hdg) E Gl.Cry Plus Oth Cry (EUR-Hdg) Gl.Cry Plus Base Dis Gl.Cry Plus Base Acc Gl.Cry Plus Pf.P (EUR-hdg) Gl.Currency Base Gl.Currency A Gl.Currency A EUR-hdg Gl.Currency I EUR-hdg Gl.Currency Base EUR-Hdg Gl.Currency Base Gl.Em.Mkts Conc.Eq Base Dis Gl.Em.Mkts Conc.Eq Base Acc Gl.Em.Mkts Conc.Eq E Gl.Em.Mkts Conc.Eq A Gl.Em.Mkts Debt Loc Base Dis Gl.Em.Mkts Debt Loc Base Acc Gl.Em.Mkts Debt Loc A Gl.Em.Mkts Debt Loc E Gl.Em.Mkts Debt A Gl.Em.Mkts Debt E Gl.Em.Mkts Debt Base Dis Gl.Em.Mkts Debt Base Acc Gl.Em.Mkts Eq A Gl.Em.Mkts Eq E Gl.Em.Mkts Eq Base Acc Gl.Em.Mkts Eq Base Dis Gl.Eq.Partners Oth Cry (EUR-hdg) Gl.Eq.Partners Base Global Eq.Pft A Global Eq.Ptf E Global Eq.Ptf Base Dis Global Eq.Ptf Base Acc Gl.Fixed Income A Gl.Fixed Income Base Dis Gl.FI Plus Ptf (Hdg) Base Dis Gl.FI Plus Ptf (Hdg) Base Acc Gl.FI Plus Ptf (Hdg) A Gl.FI Plus Ptf (Hdg) E (Hdg) Global FI E Global FI Base Acc Global FI (Hdg) Base Dis Global FI (Hdg) E Global FI (Hdg) Base Acc Gl.High Yield A Gl.High Yield E Gl.High Yield EUR-Hdg Gl.High Yield Base Acc Gl.High Yield Base Dis Gl.LIBOR Plus I Base Acc Gl.LIBOR Plus I Base Dis Gl.LIBOR Plus I Base EUR-hdg Acc Gl.LIBOR Plus I Base EUR-hdg Dis Gl.LIBOR Plus I E Euro Hdg Gl.LIBOR Plus I A Gl.LIBOR Plus II Base Gl.LIBOR Plus II Base EUR-hdg Acc Gl.LIBOR Plus II Base EUR-hdg Dis Gl.LIBOR Plus II A Gl.LIBOR Plus II E Euro Hdg Gl.LIBOR Plus II Base Gl.Prop.Securities Base Dis Gl.Sm.Cap Core Eq Base Close Gl.Sm.Cap Core Eq A Close Gl.Sm.Cap Core Eq A Snap Gl.Sm.Cap Core Eq E Close Gl.Sm.Cap Core Eq E Snap Gl.Sm.Cap Core Eq Base Snap Gl.Technology A India Eq Base India Eq A India Eq E India Eq Base Japan CORE Eq E Japan CORE Eq Base Acc Japan CORE Eq A Japan CORE Eq Base Dis Japan CORE Flex Base Close Dis Japan CORE Flex E Close Japan CORE Flex A Close Japan CORE Flex Base Close Acc Japan A Snap Dis Japan E Snap Japan Base Acc Japan Small Cap A Japan Small Cap E Japan Small Cap Base Dis Japan Small Cap Base Acc Stg Broad FI Plus Base Acc Stg Broad FI Plus Base Dis Stg Broad FI Base Sustain Base Close Acc Sustain Base Snap Sustain Base Close Dis Sustain A Snap Sustain E Snap US CORE Eq A Snap US CORE Eq E Snap US CORE Eq Base Snap Acc US CORE Eq Base Snap Dis US CORE Eq Base Close Dis US CORE Eq Base Close Acc US CORE SM Flex Base Close Acc US CORE SM Flex Base Close Dis US CORE SM Flex Base Snap Acc US CORE SM Flex A US CORE SM Flex E US Equity Base Acc US Equity Base Dis US Equity A US Equity E US Fixed Income A US Fixed Income E US Fixed Income Base Acc US Fixed Income Base Dis US Growth Eq A US Growth Eq E US Growth Eq Base Acc US Growth Eq Base Dis US Growth Opps A US Growth Opps E US Growth Opps Base Acc US Growth Opps Base Dis US MBS Base Dis US MBS A US MBS Base Acc US MBS I EUR-hdg US Premier Eq Base Dis US Premier Eq Base Acc US Premier Eq A US Premier Eq E US Sm.Cap Core Eq E Snap US Sm.Cap Core Eq Base Snap Dis US Sm.Cap Core Eq Base Snap Acc US Sm.Cap Core Eq Base Close US Sm.Cap Core Eq A Close US Sm.Cap Core Eq E Close US Value Eq Base Dis US Value Eq A US Value Eq E US Value Eq Base Acc Goldman Sachs A. M. (IRL) Euro Liq.Reserve I Euro Liq.Reserve A Euro Liq.Reserve AA Euro Liq.Reserve IA Euro Liq.Res.Classic A
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[email protected] 06/05 EUR 90,290 PS - Absolute Return 06/05 EUR 112,950 PS - Bond Opportunities 06/05 EUR 67,250 PS - International Equity 06/05 EUR 114,990 PS - Liquidity 06/05 EUR 95,090 PS - Market Neutral 06/05 EUR 89,680 PS- Market Neutral B 05/05 EUR 90,090 PS - Value
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Numero Verde 800-533377 - www.schroders.it Schroder International Selection Fund SICAV 05/05 USD 73,300 Asia Pacific Property Sec. A 05/05 USD 10,850 Asian Bond A 05/05 USD 82,140 Asian Convertible Bd A 05/05 EUR 82,910 Asian Convertible Bd A Hd 05/05 USD 14,320 Asian Equity Alpha A 05/05 USD 12,300 Asian Equity Yield A 05/05 USD 104,020 Asian Smaller Companies A 05/05 EUR 104,390 BRIC (BR,RU,IN,CH) Fund A 05/05 USD 140,230 BRIC (BR,RU,IN,CH) Fund A 05/05 USD 176,190 China Opportunities A 05/05 EUR 16,030 Em. Eur. Dbt Abs. Ret. A 05/05 EUR 24,730 Em. Mkts Dbt Ab.Ret.EUR Hdg A 05/05 EUR 11,820 Emerging Asia A 05/05 USD 15,880 Emerging Asia A 05/05 EUR 12,360 Emerging Europe A 05/05 EUR 6,410 Emerging Markets A 05/05 USD 8,640 Emerging Markets A 05/05 USD 22,820 Emerging Mkts Dbt Abs Ret A 05/05 EUR 22,620 EURO Active Value A 05/05 EUR 13,540 EURO Bond A 05/05 EUR 13,940 EURO Corporate Bond A 05/05 EUR 2,340 EURO Dynamic Growth A 05/05 EUR 15,900 EURO Equity A 05/05 EUR 120,280 EURO Liquidity A 6,510 05/05 EUR EURO Short Term Bond A 05/05 EUR 16,590 European Absolute Retur A 05/05 EUR 53,550 European Active Value A 05/05 EUR 8,170 European Bond A 05/05 EUR 85,500 European Defens 6 Monthly A 05/05 EUR 9,620 European Defensive A* 05/05 EUR 88,610 European Defensive Monthly A 05/05 EUR 57,740 European Dividend Max. A 05/05 EUR 51,260 European Dividend Max. A 05/05 EUR 71,930 European Dynamic Growth A 05/05 EUR 27,790 European Equity Alpha A 05/05 EUR 8,710 European Equity Yield A 05/05 EUR 110,830 European Large Cap A 05/05 EUR 13,390 European Smaller Comp A 05/05 EUR 70,960 European Special Sit A 05/05 USD 9,170 Glb Emer Mkt Opps A 05/05 EUR 8,820 Glb Emer Mkt Opps EUR A 05/05 USD 9,150 Global Bond A 05/05 USD 81,670 Global Convertible Bd A 05/05 EUR 81,340 Global Convertible Bd A Hd 05/05 EUR 103,470 Global Corp B Eur Hedge A 05/05 EUR 6,620 Global Clim.ChgeEq.A hdg 05/05 USD 6,930 Global Clim.ChgeEq.A 05/05 USD 6,980 Global Corporate A 05/05 USD 5,590 Global Div.Maximiser A 05/05 USD 4,870 Global Div.Maximiser A 05/05 USD 25,470 Global Energy A 05/05 USD 10,470 Global Equity A 05/05 EUR 66,800 Global Equity Alpha A 05/05 USD 89,860 Global Equity Alpha A
72,100 10,860 81,480 81,810 14,080 12,180 102,200 103,050 136,600 175,410 15,910 24,440 11,840 15,710 12,020 6,350 8,430 22,550 22,290 13,540 13,930 2,310 15,730 120,250 6,510 16,530 52,500 8,180 85,140 9,580 88,520 57,350 50,910 70,710 27,320 8,620 108,830 13,220 70,000 9,050 8,820 9,060 80,740 80,440 103,020 6,470 6,710 6,950 5,470 4,760 24,620 10,210 65,760 87,280
Nome
Data Valuta
Global Equity Yield A Global Equity Yield A Global High Yield A Global HYield EUR Hedge A Global Infl L B USD Hed A Global Infl Linked Bond A Global Prop Securities A Global Prop. Sec. EUR Hdgd A Global Smal Companies A Greater China A Indian Equity A Italian Equity A Japanese Equity A Japanese Equity EUR Hdgd A Japanese Large Cap A Japanese Smal Companies A Latin American Fund A Latin American Fund A Middle East A Pacific Equity A Pacific Equity A QEP Global Quant Act Val A QEP Global Quant Act Val A Strategic B Euro Hedged A Strategic Bond A Strategic Credit A Swiss Equity A Swiss Equity Opps A Swiss Small & Mid Cap A UK Equity A US Dollar Bond A hdg US Dollar Bond A US Dollar Liquidity A US Large Cap A US Large Cap A US Large Cap Alpha A US Large Cap EUR hedged A US Small & Mid-Cap Equ A US Small & Mid-Cap Equ A US Smaller Companies A World Defens 3 Monthly A
05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05 05/05
EUR USD USD EUR USD EUR USD EUR USD USD USD EUR JPY EUR JPY JPY EUR USD USD EUR USD EUR USD EUR USD EUR CHF CHF CHF GBP EUR USD USD EUR USD USD EUR EUR USD USD EUR
Quota/od.
Quota/pre.
57,870 77,780 22,390 21,370 23,220 22,730 71,950 69,220 78,780 25,730 76,630 18,610 476,250 49,730 671,720 41,500 24,110 32,590 6,080 5,270 7,090 69,960 94,800 110,850 116,050 97,690 21,770 87,520 15,080 2,060 110,470 16,270 105,250 36,780 49,530 72,630 66,960 79,260 107,130 52,220 77,460
57,280 75,950 22,400 21,390 23,190 22,700 69,710 67,110 76,790 25,460 75,560 18,600 476,050 49,710 671,470 41,510 23,000 30,670 5,940 5,270 7,000 68,780 91,950 110,660 115,860 97,530 21,600 86,670 14,860 2,010 110,250 16,230 105,270 36,260 48,160 70,590 65,140 77,770 103,720 50,790 76,970
*I LIVELLI DI PROTEZIONE RELATIVI AI FONDI DEFENSIVE SONO CONSULTABILI SUL SITO INTERNET WWW.SCHRODERS.IT
Bim Az. Small Cap Italia Bim Azionario Europa Bim Azionario Globale Bim Azionario Italia Bim Azionario USA Bim Bilanciato Bim Corporate Mix Bim Flessibile Bim Obblig. Breve Term. Bim Obblig. Globale Bim Obbligazionario Euro Sicav Asia Flessibile Sicav Az. Italia Small Cap Sicav Azionario Euro Sicav Azionario Intern. Sicav Azionario Italia Sicav Bil.Equ. Italia Sicav Bond Flessibile Sicav Fortissimo Sicav Italia Flessibile Sicav Monetario Sicav Obblig. Area Europa Sicav Patrimonio Globale Sicav Patrimonio G. Reddito Synergia Azionario Europa Synergia Azionario Globale Synergia Azionario Italia Synergia Az. Small Cap Italia Synergia Azionario USA Synergia Bilanciato 15 Synergia Bilanciato 30 Synergia Bilanciato 50 Synergia Monetaria Synergia Obbl. Corporate Synergia Obbl. Euro B.T. Synergia Obbl. Euro M.T. Synergia Tesoreria Synergia Total Return Symphonia MS Adagio Symphonia MS America Symphonia MS Asia Symphonia MS Europa Symphonia MS Largo Symphonia MS P. Emer. Symphonia MS Vivace
Tel: 800/614614 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR 05/05 EUR
Tel. 02 - 430241 www.ubipramerica.it 05/05 EUR UBI Pr. Active Beta 05/05 EUR UBI Pr. Active Duration 05/05 EUR UBI Pr. Alpha Equity 05/05 EUR UBI Pr. Azionario Etico 05/05 EUR UBI Pr. Azioni Euro 05/05 EUR UBI Pr. Azioni Euro Small Cap 05/05 EUR UBI Pr. Azioni Globali 05/05 EUR UBI Pr. Azioni Italia 05/05 EUR UBI Pr. Azioni Mercati Emerg. 05/05 EUR UBI Pr. Azioni Pacifico 05/05 EUR UBI Pr. Azioni USA UBI Pr. Bilanc. Euro Rischio Cont. 05/05 EUR 05/05 EUR UBI Pr. Euro B.T. 05/05 EUR UBI Pr. Euro Cash 05/05 EUR UBI Pr. Euro Corporate 05/05 EUR UBI Pr. FF Euro Sectors 05/05 EUR UBI Pr. Euro Medio/Lungo Ter. 05/05 EUR UBI Pr. Flex Free 05/05 EUR UBI Pr. Flex Free 2 05/05 EUR UBI Pr. Flex Free 4 05/05 EUR UBI Pr. Obblig. Dollari 05/05 EUR UBI Pr. Obblig. Glob. Alto Rend. 05/05 EUR UBI Pr. Obblig. Globali 05/05 EUR UBI Pr. Obblig. Globali Corp. 05/05 EUR UBI Pr. Portafoglio Aggressivo 05/05 EUR UBI Pr. Portafoglio Dinamico 05/05 EUR UBI Pr. Portafoglio Moderato 05/05 EUR UBI Pr. Portafoglio Prudente 05/05 EUR UBI Pr. Privilege 1 05/05 EUR UBI Pr. Privilege 2 05/05 EUR UBI Pr. Privilege 3 05/05 EUR UBI Pr. Privilege 4 05/05 EUR UBI Pr. Privilege 5 05/05 EUR UBI Pr. Reddito Più 05/05 EUR UBI Pr. Tot.Ret. Aggr. A 05/05 EUR UBI Pr. Tot.Ret. Aggr. B 05/05 EUR UBI Pr. Tot.Ret. Bo Ced A 05/05 EUR UBI Pr. Tot.Ret. Bo Ced B 05/05 EUR UBI Pr. Tot.Ret. Dinamico 05/05 EUR UBI Pr. Tot.Ret. Moderato 05/05 EUR UBI Pr. Total Return Prudente
www.vitruviussicav.com 05/05 USD Capital Opportunities 05/05 EUR Capital Opportunities Hdg 05/05 USD Emerg Mkts Equity 05/05 EUR Emerg Mkts Equity Hdg 05/05 EUR European Equity 05/05 USD Growth Opportunities 05/05 EUR Growth Opportunities Hdg 05/05 EUR Italian Equity 30/04 JPY Japanese Equity 30/04 EUR Japanese Equity Hdg 05/05 EUR Reserve Liquidity 05/05 CHF Swiss Equity 05/05 EUR Swiss Equity Hdg 05/05 USD US Equity 05/05 EUR US Equity Hdg
8a+ Cerro Torre 8a+ Eiger 8a+ Latemar 8a+ Matterhorn
6,498 8,199 3,279 6,263 4,510 19,805 5,190 3,726 6,436 5,577 6,635 5,066 3,371 4,832 5,250 9,857 5,028 4,950 2,172 4,795 7,354 8,959 4,601 6,859 5,265 5,232 5,443 5,322 5,220 5,044 5,099 5,149 4,998 5,012 5,000 5,007 5,001 5,029 5,433 3,291 4,142 4,410 4,927 9,126 4,189
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4,744 5,483 5,043 4,147 4,563 4,431 3,531 4,219 7,413 4,971 3,266 5,532 6,588 7,238 6,930 3,787 6,570 4,811 4,392 3,307 4,589 6,791 5,380 5,804 4,423 4,816 5,356 5,753 5,181 5,017 4,779 4,466 4,130 4,984 4,296 4,333 5,134 5,148 4,917 5,067 10,198
4,745 5,475 5,040 4,150 4,577 4,405 3,523 4,225 7,395 4,962 3,272 5,535 6,581 7,236 6,912 3,748 6,554 4,803 4,388 3,301 4,584 6,757 5,371 5,783 4,424 4,815 5,349 5,747 5,162 4,987 4,741 4,420 4,080 4,977 4,298 4,334 5,133 5,147 4,917 5,063 10,192
79,740 75,810 325,940 328,340 169,100 37,580 42,200 77,650 85,640 114,100 118,340 92,650 69,840 79,450 89,960
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Tel 0332 251411 www.ottoapiu.it 04/05 EUR 3,688 3,622 04/05 EUR 3,656 3,587 04/05 EUR 4,712 4,676 24/04 EUR 346800,240 339144,161
Legenda: Quota/pre. = Quota precedente;
Quota/od. = Quota odierna
Economia/Mercati Finanziari 43
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
I migliori I migliori cinque titoli dello S&P/MIB di ieri e il loro andamento settimanale
La Giornata in Borsa
I peggiori
di Giacomo Ferrari
Corre Saipem, scambi record Piazza Affari realizza ancora una volta i risultati migliori in Europa: l'indice S&P-Mib dei titoli principali ieri è cresciuto del 2,1%, mentre il Mibtel è rimasto nella media (+1,7%). Nuovo record anche per i volumi trattati: il controvalore degli scambi ha superato infatti per la prima volta quest'anno i 4 miliardi di euro. Il comparto petrolifero, spinto dal nuovo rialzo del prezzo del greggio, è stato tra i più gettonati, insieme con quello del credito, che sembra ignorare le
Editoriali ok Continua a correre Mondadori (+6,92%), bene Rcs MediaGroup (+4,05%)
difficoltà delle banche Usa apprezzando invece i risultati migliori delle attese della francese Bnp. Il titolo con la migliore performance della giornata è stato comunque Saipem (+8,07%), molto più degli altri appartenenti allo stesso comparto: Snam Rete Gas si è fermata a +3,68% mentre la capogruppo Eni è rimasta sostanzialmente ferma (+0,9%). Soltanto Tenaris ha messo a segno un robusto rialzo (+5,98%). Per quanto riguarda i bancari, gran balzo della Popolare
Il caso a New York
di Milano (+7,89% e nuovo massimo dell'anno a 5,06 euro), mentre il Banco Popolare è cresciuto del 6,18% e Unicredit del 5,64%. Risveglio anche per gli editoriali: nell’S&P-Mib prosegue la corsa di Mondadori (+6,92%) e nel Midex Rcs MediaGroup e l'Espresso hanno guadagnato rispettivamente il 4,05% e il 2,01%. La conferma delle trattative in corso per la cessione degli asset in Gran Bretagna ha inoltre rilanciato Tiscali, che ha chiuso con un rialzo del 16,04%. In calo, infine, Luxottica (-2,18%) reduce dal record annuale toccato martedì e soprattutto Fiat (-2,29%), colpita dalle vendite di beneficio dopo il rally delle precedenti sedute.
I peggiori cinque titoli dello S&P/MIB di ieri e il loro andamento settimanale
Il caso a Milano
I conti trimestrali spingono Walt Disney Torna l’ipotesi Carphone e Tiscali vola
Robert A. Iger Ceo di Walt Disney
Borsa Italiana Nome Titolo
Tel.
A A.S. Roma ................(ASR) A2A..................................(A2A) Acea ................................(ACE) Acegas-Aps .....................(AEG) Acotel Group * .................(ACO) Acque Potabili..................(ACP) Acsm ...............................(ACS) Actelios * .........................(ACT) AdF-Aerop.Firenze.............(AFI) Aedes * ..............................(AE) Aeffe *..............................(AEF) Aicon *..............................(AIC) Alerion.............................(ARN) Alleanza Ass.......................(AL) Amplifon .........................(AMP) Ansaldo Sts * ...................(STS) Antichi Pell.........................(AP) Arena...............................(ARE) Ascopiave * .....................(ASC) Astaldi * ...........................(AST) Atlantia.............................(ATL) Autogrill ...........................(AGL) Autostrada To-Mi ................(AT) Azimut ............................(AZM) B Banca Generali ........(BGN) Banca Ifis * .........................(IF) Banca Italease...................(BIL) Banco Popolare..................(BP) Banco Popolare w10 ...(WBP10) Basicnet ..........................(BAN) Bastogi ................................(B) BB Biotech * ......................(BB) Bca Carige.......................(CRG) Bca Carige r ..................(CRGR) Bca Finnat * .....................(BFE) Bca Intermobiliare ............(BIM) Bca Pop.Etruria e Lazio * ..(PEL) Bca Pop.Milano ................(PMI) Bca Pop.Spoleto...............(SPO) Bca Profilo.......................(PRO) Bco Bilbao Vizcaya .........(BBVA) Bco Desio-Brianza ...........(BDB) Bco Desio-Brianza rnc...(BDBR) Bco Santander ...............(SANT) Bco Sardegna rnc ..........(BSRP) Beghelli..............................(BE) Benetton Group................(BEN) Beni Stabili ......................(BNS) Bialetti Industrie * .............(BIA) Biesse * ...........................(BSS) Boero Bart. ......................(BOE) Bolzoni * ..........................(BLZ) Bon.Ferraresi .....................(BF) Brembo * .........................(BRE) Brioschi ............................(BRI) Bulgari .............................(BUL) Buongiorno Vitam. *.........(BNG) Buzzi Unicem ...................(BZU) Buzzi Unicem rnc...........(BZUR) C Cad It * .....................(CAD) Cairo Comm. * ..................(CAI) Caltagirone.....................(CALT) Caltagirone Ed. ................(CED) Cam-Fin ..........................(CMF) Campari...........................(CPR) Cape Live...........................(CL) Carraro ..........................(CARR) Cattolica As ...................(CASS) CDC.................................(CDC) Cell Therap .....................(CTIC) Cembre * ........................(CMB) Cementir * ......................(CEM) Cent. Latte Torino * ...........(CLT) Ceram. Ricchetti ...............(RIC) CHL .................................(CHL) Ciccolella ...........................(CC) Cir ....................................(CIR) Class Editori .....................(CLE) Cobra *............................(COB) Cofide..............................(COF) Cred. Artigiano .................(CRA) Cred. Bergamasco .............(CB) Cred. Emiliano....................(CE) Cred. Valtellinese............(CVAL) Crespi ..............................(CRE) Csp..................................(CSP) D D'Amico * ...................(DIS)
(g. str.) — Walt Disney, uno dei titoli «tornasole» di Wall Street, in grado di raccontare la capacità di spendere e divertirsi degli americani (e quindi le potenzialità di ripresa dell’economia), ha guadagnato ieri in una sola seduta l’11,75% a 25,87 dollari. Merito soprattutto della trimestrale pubblicata la sera pri-
ma, con profitti sì in calo ma a sorpresa sopra le attese di molti analisti di Borsa. L’impennata di ieri porta a oltre il 18% l’aumento delle quotazioni dal primo maggio a oggi della più grande compagnia dell’entertainment a stelle e strisce. Avvicinandosi ai valori pre-crac Lehman intorno a quota 30 dollari.
Mario Rosso presidente Tiscali
(g.fer.) — La vendita della consociata britannica di Tiscali a Carphone Warehouse sarebbe imminente, stando almeno al quotidiano londinese The Times. La società conferma (come ha sempre fatto in passato ogni volta che sono circolate indiscrezioni in questo senso) l’esistenza di trattative e pro-
mette di «informare prontamente» il mercato se ci saranno sviluppi. Ma intanto Piazza Affari scommette sull’operazione. E il titolo della società che fa capo a Renato Soru corre. Ieri il prezzo di riferimento è balzato a 0,4485 euro, in crescita del 16,04% rispetto alla vigilia, con 67 milioni di azioni scambiate.
Quotazioni in diretta sul telefonino: invia QUOTA <sigla titolo>, ad esempio: QUOTA ACE al numero 482242. Costo 0,5 Euro per SMS ricevuto. Info su www.corriere.it/economia
Prezzo Var. Var. Min Max Capitaliz Rif. Rif. 02-01-2009 Anno Anno (in milioni (euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro) 0,840 -1,87+33,33 0,550 1,230 -0,16 -8,14 0,967 9,395 +0,11 -2,89 7,851 5,100 -1,35 +2,20 3,573 68,780 -4,47+64,55 36,409 1,460 -1,02+24,89 0,680 0,830 -1,19 -11,70 0,624 3,703 -1,07+21,00 2,559 15,130 -0,66 -12,44 13,710 0,665 +2,23+47,01 0,303 0,660 +3,21 -3,72 0,442 0,376 +1,49 -3,72 0,163 0,401 +1,91 -0,74 0,268 5,300 +1,63 -9,32 3,213 2,120 +4,43+146,51 0,764 12,290 +0,99+23,89 8,936 1,350 -1,46 -51,96 1,312 0,046 +0,87+45,91 0,015 1,526 -0,20 +3,81 1,441 4,530 +5,35+14,90 2,608 14,000 +1,89 +2,71 9,565 6,395 +4,92+16,06 3,196 6,100 +1,24+10,21 3,840 5,785 +2,39+45,99 3,114 3,380 -0,44+18,60 2,018 7,600 +0,80+21,02 5,162 1,487 — -35,07 1,100 5,845 +6,18+16,90 1,917 0,090 +9,10+25,03 0,062 1,611 -3,99+38,88 1,047 2,390 —+26,46 1,411 44,420 +0,50 -3,85 38,084 2,765 +2,41+58,27 1,585 3,438 -1,79+70,60 1,961 0,536 -1,74 +4,69 0,358 2,795 -0,18 -1,06 2,129 4,910 +4,03+20,64 2,806 5,060 +7,89+20,19 2,784 5,260 +0,19 +3,44 4,007 0,806 +6,61+63,99 0,380 8,400 +3,13 +5,00 4,333 4,390 — -6,99 3,605 4,240 +0,71 -4,23 3,797 7,220 +1,83 +6,18 4,066 10,080 -1,08+22,93 7,866 0,800 -1,36+52,96 0,343 6,340 +1,28 +4,71 4,562 0,511 +2,92 -4,31 0,373 0,370 +3,93+12,12 0,173 4,673 +0,48+17,25 2,888 19,000 -5,00 -21,16 19,000 1,849 +3,59 +0,16 1,244 36,000 +1,69+24,87 22,617 4,523 +0,33+13,06 2,169 0,205 -0,15 +1,34 0,160 4,145 +1,16 -7,27 2,835 0,702 +0,94+13,88 0,496 11,740 -0,17 +1,21 6,870 6,215 -2,43 -7,03 3,849 5,880 +1,38+17,84 3,738 2,405 +1,05+19,65 1,428 2,793 +0,99+12,60 1,920 1,850 -0,05 -17,41 1,400 0,271 -2,87 -4,91 0,158 5,475 +1,39+13,35 3,929 0,416 -7,67 -7,67 0,364 3,100 +2,65+25,51 2,308 25,610 +0,91 +2,44 13,120 1,331 -0,67+26,76 0,666 0,573+21,91+522,83 0,039 3,560 +2,59 +6,27 2,594 2,955 -0,17+17,03 1,729 2,110 +0,96 -1,86 1,513 0,900 -2,01 -16,67 0,614 0,270+21,90+41,88 0,075 0,901 -1,53+15,74 0,583 1,140 +1,79+53,23 0,662 0,730 -1,08 +6,03 0,575 1,881 -1,47 -20,72 0,888 0,456 -0,22+15,61 0,316 2,170 +1,88+10,43 1,847 25,320 -0,16 +7,06 18,685 4,190 +5,01 +7,44 1,728 6,270 +1,46 -11,94 4,803 0,290 — -23,58 0,169 0,792 +0,06 -5,71 0,556 1,325 +4,25 +0,38 0,992
0,916 1,476 10,415 5,285 73,757 1,510 0,996 3,976 17,300 0,689 0,732 0,416 0,424 6,121 2,170 12,194 2,954 0,050 1,540 4,464 13,931 6,344 6,178 5,769 3,474 7,869 2,520 5,952 0,152 1,690 3,622 48,910 2,810 3,402 0,543 2,912 5,012 4,918 5,680 0,806 9,300 4,924 4,506 7,243 10,523 0,819 6,278 0,630 0,374 5,291 24,100 1,874 35,550 4,579 0,278 4,479 0,729 11,922 7,097 5,916 2,421 2,805 2,301 0,341 5,393 0,500 3,115 26,553 1,370 0,578 3,553 3,003 2,184 1,089 0,258 0,936 1,168 0,757 2,744 0,462 2,311 27,658 4,250 7,371 0,396 1,023 1,389
113,3 3877,3 1978,6 283,4 291,6 52,8 64,2 250,9 139,1 67,5 70,1 41,2 180,4 4484,8 424,8 1214,1 61,8 37,1 356,5 439,3 7926,2 1614,0 543,6 823,8 374,4 258,5 250,4 3687,8 — 101,5 42,8 — 4393,6 591,9 196,7 433,9 377,0 2041,0 114,8 102,9 — 519,7 56,0 — 66,8 161,8 1144,4 974,3 27,9 127,1 82,5 48,7 200,0 305,8 161,0 1255,3 74,8 1937,0 256,0 53,1 189,7 336,9 231,2 100,9 1566,0 21,9 130,8 1317,7 16,7 — 60,4 477,9 20,9 48,2 36,0 165,1 917,2 76,6 40,3 332,5 613,0 1560,0 1180,2 1167,0 17,6 26,8 198,1
Nome Titolo
Tel.
Dada * ...............................(DA) Damiani * .......................(DMN) Danieli.............................(DAN) Danieli rnc.....................(DANR) Data Service....................(DAS) Datalogic *.......................(DAL) De'Longhi ........................(DLG) Dea Capital * ...................(DEA) Diasorin *..........................(DIA) Digital Bros * ....................(DIB) Dmail Group * .................(DMA) DMT * .............................(DMT) E Edison .......................(EDN) Edison r.........................(EDNR) EEMS *..........................(EEMS) El.En. *.............................(ELN) Elica * ..............................(ELC) Emak *..............................(EM) Enel ...............................(ENEL) Engineering *...................(ENG) Eni ....................................(ENI) Enia ...................................(EN) Erg ..................................(ERG) Erg Renew .......................(EGR) Ergy Capital .....................(ECA) Ergy Capital w11...........(WECA) Esprinet *.........................(PRT) Eurofly..............................(EEZ) Eurotech *........................(ETH) Eutelia..............................(EUT) Everel Group.....................(EVE) Exor .................................(EXO)
Exor prv ...........................(EXP) Exor risp ..........................(EXR) Exprivia * .........................(XPR) F Fastweb.....................(FWB) Fiat ......................................(F) Fiat prv ..............................(FP) Fiat rnc ..............................(FR) Fidia *..............................(FDA) Fiera Milano *....................(FM) Fil. Pollone .......................(FDP) Finarte C.Aste ..................(FCD) Finmeccanica ..................(FNC) FMR Art'e'.......................(FMR) Fondiaria-Sai....................(FSA) Fondiaria-Sai rnc ...........(FSAR) Fullsix ..............................(FUL) G Gabetti Pro.Sol. .........(GAB) Gas Plus ..........................(GSP) Gefran * .............................(GE) Gemina ...........................(GEM) Gemina rnc ...................(GEMR) Generali ...............................(G) Geox................................(GEO) Gewiss............................(GEW) Granitifiandre * ................(GRF) Gruppo Coin ....................(GCN) Gruppo Edit. L'Espresso .....(ES) Gruppo Minerali M. ........(GMM) H Hera ..........................(HER) I I Grandi Viaggi.............(IGV) IGD * ................................(IGD)
Prezzo Var. Var. Min Max Capitaliz Rif. Rif. 02-01-2009 Anno Anno (in milioni (euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro) 6,700 -0,59 -2,90 4,187 1,089 -1,89+23,40 0,717 9,890 +4,00+18,44 5,700 5,560 -1,24+18,55 3,688 1,420+17,16+44,24 0,562 4,070 +2,20 -18,52 3,723 1,930 +2,12+34,49 1,063 1,340 -1,40 +0,37 0,834 16,690 +1,46+14,32 13,197 2,655 +5,36 -3,37 1,683 4,770 -0,42+31,50 3,354 6,395 -0,23 -47,84 2,073 0,974 +3,56 +3,62 0,686 1,205 -0,08 +3,43 1,081 1,670 —+44,21 0,490 11,200 -1,15 -20,57 9,422 0,915 -1,61 +6,40 0,513 3,490 +0,29 -11,65 2,964 4,277 +0,65 -8,01 3,337 17,510 -0,45+16,73 12,450 16,790 +0,90 -3,78 12,311 4,577 +0,38+18,82 2,458 11,950 +1,62+34,57 8,601 0,940 +1,62+44,39 0,651 0,650 -2,99+71,05 0,299 0,193 -3,36+141,13 0,055 5,580 -0,98+59,43 3,213 0,112 +3,53 -9,27 0,054 3,240 -0,46+25,83 1,534 0,359 +1,13+15,25 0,271 — — — 0,087 11,650 +1,57 — 5,408
7,055 9,000 1,189 18,320 7,880 4,610 4,770 5,510 5,450 0,496 0,173 10,980 4,960 12,790 8,485 1,780 0,910 6,780 2,145 0,438 1,000 16,040 6,550 2,828 2,485 2,760 1,114 3,623 1,454 1,060 1,033
+2,99+42,24 +5,88 — +1,36+35,50 +1,05 -14,15 -2,29+61,81 -2,74+82,39 -3,88+52,93 +1,47+90,00 -4,05+28,77 -0,40 +7,83 +4,16 -2,81 +0,64 +0,27 +0,92+22,92 -0,31 -3,91 +0,35 -0,64 +2,01 -6,90 -0,22 -4,21 — -11,26 +1,30 -31,03 +3,06+13,77 —+72,41 +0,88 -17,66 -0,38+43,96 +0,98+10,88 +0,10 -29,40 +6,05+25,45 +2,01 -4,21 +1,97 -51,70 -1,69 -9,91 +0,38+37,13 +4,13 -8,58
3,198 3,770 0,741 14,857 3,437 1,918 2,468 2,939 3,432 0,272 0,129 8,579 3,511 8,181 5,054 1,484 0,674 5,943 2,108 0,212 0,300 9,947 4,041 2,075 1,936 1,493 0,580 3,557 1,124 0,764 0,813
7,359 108,8 1,127 90,7 9,745 398,4 5,735 231,8 1,358 17,6 5,070 235,1 1,960 293,0 1,405 415,3 17,253 911,6 2,891 37,5 4,852 36,6 13,585 73,0 0,984 4971,8 1,354 132,8 1,679 71,4 15,849 55,3 0,935 58,2 4,044 96,2 4,802 26365,9 17,719 221,3 17,903 66486,2 4,677 498,7 11,951 1791,2 0,950 88,4 0,744 47,8 0,236 — 5,901 296,0 0,126 39,9 3,256 115,1 0,434 24,0 0,157 — 11,802 1891,4
7,236 555,7 8,944 82,0 1,233 59,8 22,068 1464,6 8,096 8756,2 4,858 486,3 5,037 391,4 6,072 28,2 5,670 231,4 0,502 5,3 0,185 8,5 12,250 6295,8 4,992 17,7 14,022 1596,9 8,717 362,0 1,963 19,5 1,028 47,7 7,648 301,9 3,231 30,9 0,485 643,9 0,986 3,7 19,635 22766,9 6,664 1694,8 2,889 337,1 3,936 90,7 2,830 374,0 1,210 455,7 7,600 21,5 1,613 1521,9 1,048 47,1 1,369 314,4
Nome Titolo
Tel.
Prezzo Var. Var. Min Max Capitaliz Rif. Rif. 02-01-2009 Anno Anno (in milioni (euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)
Il Sole 24 Ore...................(S24) 2,270 +2,48 -0,44 Ima *................................(IMA) 13,540 -1,17 +1,35 Immsi...............................(IMS) 0,735 +2,08 +2,37 Impregilo ..........................(IPG) 2,280 +4,23+10,41 Impregilo rnc ..................(IPGR) 9,700 —+45,10 Indesit ..............................(IND) 4,250 +3,53 -2,41 Indesit rnc ......................(INDR) 7,000 +6,06+58,37 Intek .................................(ITK) 0,410 +1,11+36,89 Intek r ...........................(ITKRP) 1,090 +4,81+55,71 Intek w11.....................(WIT11) 0,053 +7,66+34,17 Interpump *.........................(IP) 3,632 +0,90 -18,37 Intesa SanPaolo.................(ISP) 2,530 +3,48 -0,39 Intesa SanPaolo rnc ........(ISPR) 1,790 +5,36 -4,53 Inv e Sviluppo Med.........(IESM) 0,670 -1,54 -31,68 Inv e Sviluppo Med w09(WIES9) 0,015+13,28+81,25 Inv e Sviluppo Med w11(WIESM) 0,025 -2,00 -33,60 Invest e Sviluppo...............(IES) 0,094 +8,05+13,66 Ipi Spa................................(IPI) 1,290 — -11,63 Irce * ................................(IRC) 1,571 -1,81 +1,49 Iride..................................(IRD) 1,113 +1,18+20,06 Isagro *.............................(ISG) 3,220 +2,22+24,81 It Holding ..........................(ITH) — -4,50 — IT WAY * ...........................(ITW) 4,447 +7,62 -10,74 Italcementi ..........................(IT) 9,435 -0,42 +2,67 Italcementi rnc ..................(ITR) 4,853 -4,01 -10,14 Italmobiliare .....................(ITM) 28,370 -3,83 -7,32 Italmobiliare rnc .............(ITMR) 18,330 -1,61 -10,15 J Juventus FC * .........(JUVE) 0,704 -1,47 -10,32 K Kaitech......................(KRE) 0,178 +0,40 -31,71 Kinexia ............................(KNX) 2,115 +0,71 +8,46 KME Group......................(KME) 0,695 +0,87+50,27 KME Group rnc..............(KMER) 1,150 +6,48+55,41
KME Group w09 .......(WKME09) L La Doria *.....................(LD) Landi Renzo * ....................(LR) Lazio................................(SSL) Lottomatica ......................(LTO) Luxottica ..........................(LUX) M Maire Tecnimont ........(MT) Management e C.............(MEC) Marcolin..........................(MCL) Mariella Burani FG *......(MBFG) MARR *.........................(MARR) Mediacontech .................(MCH) Mediaset...........................(MS) Mediobanca ......................(MB) Mediolanum....................(MED) Mediterranea Acque ........(MEA) Mid Industry Cap..............(MIC) Mid Industry Cap w10(WMIC10) Milano Ass. ........................(MI) Milano Ass. rnc ................(MIR) Mirato *...........................(MRT) Mittel................................(MIT) MolMed ..........................(MLM) Mondadori ........................(MN) Mondo Tv *......................(MTV) Monrif ............................(MON) Monte Paschi Si. ...........(BMPS) Montefibre.........................(MF) Montefibre rnc ..............(MFNC) Mutuionline * ..................(MOL) N Negri Bossi * ..............(NGB)
0,035+20,69 -7,89 1,600 -0,62+51,52 3,430 +0,88 +1,78 0,390 +1,30+16,42 15,790 +1,28 -10,23 14,810 -2,18+16,25 1,680 +5,99+12,00 0,664 +1,84+45,30 1,529 +2,62+50,34 4,700 -2,79 -54,01 5,400 +0,75 -1,82 2,840 +4,03+37,73 4,570 +3,98+11,26 8,540 -0,81+16,03 3,712 +1,71+20,05 2,175 -1,58 -4,19 15,400 — +2,67 — — — 2,683 +4,79+16,55 2,640 +3,13+11,80 4,338 +0,41 -6,42 2,660 -0,75 -16,61 1,179 +3,97 +8,26 3,283 +6,92 -10,07 5,100 +4,29+51,34 0,494 +0,41+10,02 1,280 +2,24 -17,95 0,200+29,87 -6,72 0,220+30,72 -9,76 4,330 +4,09+57,45 0,590 -1,91 -1,75
1,530 11,941 0,499 1,711 5,361 1,630 1,950 0,237 0,522 0,030 2,015 1,380 0,929 0,599 0,006 0,020 0,047 1,149 1,302 0,632 2,423 — 3,361 6,538 3,489 19,137 12,727 0,649 0,167 1,400 0,454 0,695
0,019 0,915 2,196 0,275 12,072 9,571 0,996 0,334 1,017 4,721 4,562 1,736 3,101 4,853 2,060 1,284 13,400 — 1,118 1,226 3,463 2,429 0,778 2,297 2,740 0,401 0,791 0,125 0,135 2,750 0,593
2,466 99,6 13,697 463,3 0,760 250,9 2,282 909,6 9,857 15,7 4,418 482,4 6,970 3,6 0,409 142,1 1,075 16,3 0,064 — 4,406 277,8 2,720 29680,2 2,019 1612,8 0,980 34,0 0,014 — 0,040 — 0,098 22,1 2,005 92,1 1,835 44,9 1,164 824,0 3,547 56,2 — — 5,220 19,4 9,711 1683,0 5,986 526,9 33,880 641,2 23,379 295,6 0,873 142,5 0,297 156,8 2,209 16,0 0,728 164,6 1,119 21,3
0,052 1,711 3,498 0,396 18,010 14,989 1,638 0,665 1,525 10,125 5,614 3,120 4,520 8,935 3,762 2,321 16,000 — 2,586 2,631 4,935 3,248 1,236 3,740 5,087 0,495 1,579 0,224 0,250 4,394 0,621
— 50,0 389,3 26,4 2392,8 6947,1 522,3 310,2 94,2 142,9 360,4 52,1 5272,2 7080,4 2693,3 166,5 58,5 — 1441,6 80,9 73,2 187,3 121,0 846,6 22,4 74,2 7066,2 22,9 5,2 170,1 26,1
Nome Titolo
Tel.
Prezzo Var. Var. Min Max Capitaliz Rif. Rif. 02-01-2009 Anno Anno (in milioni (euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)
Negri Bossi w10 *.......(WNB10) Nice * .............................(NICE) O Olidata ........................(OLI) Omnia Network * .............(ONT) P Panariagroup *...........(PAN) Parmalat...........................(PLT) Parmalat w15 ............(WPLT15) Permasteelisa .................(PMS) Piaggio..............................(PIA) Pininfarina.......................(PINF) Pirelli & C...........................(PC) Pirelli & C. rnc..................(PCP) Pirelli Real E. ...................(PRS) Poligr. S.Faustino * ...........(PSF) Poligrafici Editoriale .........(POL) Poltrona Frau ...................(PFG) Premafin Finanziaria...........(PF) Premuda ............................(PR) Prima Industrie * ...............(PRI) Prysmian..........................(PRY) R R. De Medici * .............(RM) R. Ginori 1735 ...................(RG) Ratti.................................(RAT) RCS Mediagroup..............(RCS) RCS Mediagroup risp .....(RCSR) RDB * ..............................(RDB) Recordati *.......................(REC) Reply *.............................(REY) Retelit................................(LIT) Retelit w08-11 ...........(WLIT11) Risanamento .....................(RN) S Sabaf S.p.a. *.............(SAB) Sadi ..................................(SSI) Saes *................................(SG) Saes rnc * .......................(SGR) Safilo Group .....................(SFL) Saipem ...........................(SPM) Saipem risp ..................(SPMR) Saras...............................(SRS) Sat ...................................(SAT) Save ..............................(SAVE) Seat PG .............................(PG) Seat PG r .........................(PGR) SIAS..................................(SIS) Snai.................................(SNA) Snam Gas........................(SRG) Snia...................................(SN) Snia w10 ....................(WSN10) Socotherm *.....................(SCT) Sogefi * .............................(SO) Sol...................................(SOL) Sopaf ...............................(SPF) Sorin ...............................(SRN) Stefanel * .......................(STEF) Stefanel risp * ..............(STEFR) STMicroelectr. .................(STM) T Tas.............................(TAS) Telecom IT.........................(TIT) Telecom IT Media ............(TME) Telecom IT Media rnc ....(TMER) Telecom IT rnc ................(TITR) Tenaris.............................(TEN) Terna ...............................(TRN) Tiscali ...............................(TIS) Tod's ...............................(TOD) Trevi Fin.Ind.......................(TFI) Trevisan Cometal * ...........(TRV) TXT e-solution * ...............(TXT) U UBI Banca...................(UBI) Uni Land ..........................(UNL) Unicredit..........................(UCG) Unicredit risp.................(UCGR) Unipol ...............................(UNI) Unipol pr.........................(UNIP) V Viaggi Ventaglio .........(VVE) Vianini Industria ................(VIN) Vianini Lavori ...................(VLA) Vittoria Ass. * ...................(VAS) Z Zignago Vetro * ............(ZV) Zucchi .............................(ZUC) Zucchi rnc .....................(ZUCR)
0,016 — -57,45 2,630 +1,15+47,75 0,490 +2,83+48,26 — — — 1,455 -0,82 -36,32 1,567 -0,76+31,13 0,690 -0,58+13,11 10,160 -1,07 +2,94 1,260 -0,47 -2,33 4,530 -1,25+16,15 0,307 +0,16+15,63 0,316 +2,77+16,85 4,383 +1,10 -7,35 13,350 -2,34+45,11 0,430 +9,41+14,67 0,870 +0,87+14,17 0,955 -0,98 -23,60 0,926 -1,59 -12,48 8,990 -0,11 -6,16 9,855 +3,14 -7,38 0,196 +1,92+30,71 0,115 -1,62 -72,06 0,229 -1,04 -17,21 0,925 +4,05 -2,89 0,683 +2,02 -8,32 2,550 +2,20+16,44 4,400 +1,68+13,55 15,000 -0,46 -7,41 0,440 +2,33+26,26 0,199+17,29+66,17 0,230 +5,26 -47,73 11,560 -0,52 -29,56 0,500 +0,10 -13,04 9,730 +4,29+59,25 7,545 +5,08+42,49 0,449 +2,16 -27,64 18,340 +8,07+50,45 — — — 2,270 -0,33 -10,10 8,870 +1,95 +3,14 4,200 +0,24 +5,99 0,205 -0,29 -56,62 — — — 4,603 +2,05 +5,74 2,765 +0,18+33,25 3,172 +3,68 -3,54 0,209+14,73+42,04 0,013+27,00+44,32 1,369 -0,80 +1,41 1,120 -0,44 -16,85 3,500 +3,24+25,45 0,190 +2,59 +5,44 0,879 +4,65+84,37 0,348 -2,79 -13,00 — — — 5,335 +1,33+11,90 19,450 +1,30+43,65 0,961 +0,31 -18,56 0,096 +1,80 +7,85 0,120 —+33,33 0,677 -0,07 -17,64 10,460 +5,98+34,27 2,455 — +3,59 0,449+16,04 -37,84 39,750 +0,38+26,59 7,465 +0,61 -0,73 0,881 +1,73 +3,65 7,685 -0,71+30,36 11,240 -1,14 +6,84 0,556 -0,09 -26,47 2,053 +5,64+10,95 2,900 +4,13+26,64 0,985 +2,50 -10,54 0,681 +3,18 -13,80 0,155 +7,94 -32,61 1,500 — -1,96 4,425 -1,01+10,90 4,650 -3,02+20,00 3,663 -1,41 +5,62 0,419 +0,97 -34,61 1,400 +1,45 -30,00
Dati a cura dell’agenzia giornalistica Radiocor. Monete Auree: ConFinvest F.L. Milano
B.O.T. 15.05.09 15.06.09 15.07.09 14.08.09 15.09.09 15.10.09
7 38 68 98 130 160
99,990 99,930 99,840 99,760 99,700 99,620
Rend. 0,12 0,31 0,37 0,32 -
Scadenza Giorni Pr.Netto 16.11.09 15.12.09 15.01.10 15.02.10 15.03.10 15.04.10
192 221 252 283 311 342
99,530 99,430 99,310 99,170 99,030 98,930
0,039 — 2,683 311,2 0,502 16,6 — — 2,314 64,9 1,640 2651,6 0,690 — 10,608 282,4 1,352 503,3 5,700 42,9 0,312 1621,8 0,313 42,2 5,745 187,3 13,588 16,1 0,424 56,0 0,877 122,3 1,406 392,4 1,077 131,1 10,758 57,4 10,801 1780,1 0,196 74,0 0,400 32,6 0,289 11,8 1,026 679,7 0,759 19,9 2,556 112,9 4,501 912,5 16,686 138,9 0,462 72,0 0,198 — 0,476 63,2 16,523 132,5 0,610 45,9 9,795 149,6 7,488 55,9 0,769 129,2 17,516 7729,0 — — 2,860 2162,2 10,738 85,8 4,390 232,3 1,131 8,5 — — 4,650 1043,0 2,877 325,4 3,376 6188,1 0,214 29,0 0,014 — 1,932 53,3 1,471 132,7 3,491 316,6 0,215 79,7 0,869 408,7 0,425 57,9 — — 5,387 — 19,314 34,2 1,193 12824,2 0,098 324,3 0,116 6,4 0,859 4076,1 10,285 — 2,540 4916,6 0,771 268,6 40,127 1222,4 7,974 485,3 1,065 25,5 7,740 20,1 11,532 7223,3 0,791 70,4 2,021 28940,3 2,889 62,7 1,218 1451,3 0,893 617,0 0,343 21,1 1,630 45,2 4,459 195,3 4,813 308,1 4,201 295,0 0,660 10,3 2,000 4,8
* Titolo appartenente al segmento Star.
Valuta al 08-05-09
Scadenza Giorni Pr.Netto
0,015 1,575 0,213 — 1,194 1,184 0,469 6,599 0,913 1,930 0,148 0,182 1,952 9,011 0,289 0,389 0,949 0,839 6,005 6,074 0,124 0,110 0,165 0,499 0,444 1,955 3,742 12,439 0,204 0,082 0,113 7,464 0,395 4,274 3,387 0,290 10,783 — 1,899 7,515 2,810 0,133 — 3,230 1,710 2,957 0,107 0,006 0,674 0,682 2,688 0,095 0,366 0,235 — 3,029 7,900 0,780 0,040 0,056 0,610 6,168 2,254 0,156 25,993 4,374 0,438 5,137 5,966 0,421 0,715 1,068 0,572 0,393 0,109 1,410 3,435 3,040 3,213 0,400 1,342
Rend. 0,57 0,62 0,77 0,91 0,98 0,98
Euribor Periodo 1 sett. 1 mese 2 mesi 3 mesi 4 mesi 5 mesi 6 mesi
Monete auree
Oro
T. 360
T. 365
Periodo
T.360
T.365
06 mag
06 mag
0,734 0,904 1,135 1,334 1,404 1,464 1,534
0,744 0,917 1,151 1,353 1,424 1,484 1,555
7 mesi 8 mesi 9 mesi 10 mesi 11 mesi 12 mesi
1,569 1,599 1,626 1,653 1,678 1,704
1,591 1,621 1,649 1,676 1,701 1,728
Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Krugerrand Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese
Denaro Lettera 147,19 147,19 147,19 614,58 115,69 113,62 113,62
173,01 173,01 173,01 702,38 140,99 134,28 134,28
Tassi Mattino Sera
Oro Milano (Euro/gr.) 22,11 22,24 Oro Londra (usd/oncia) 903,50 910,00 Oro Zurigo (usd/oncia) — Argento Milano (Euro/kg.) — 340,86 Platino Milano (Euro/gr.) — 28,81 Palladio Milano (Euro/gr.) — 5,72
Italia Area Euro Canada Danimarca Finlandia
Sconto
Interv
1,25
1,25 1,25 0,00 1,75 1,25
1,25 0,25 1,75 1,25
Francia Giappone G.B. USA Svezia
Sconto
Interv
1,25
1,25 0,10 0,50 0,25 0,50
0,30 0,00 0,00 0,00
Borse Estere A New York valori espressi in dollari, a Londra in pence, a Zurigo in franchi svizzeri indici MERCATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 06-05 Amsterdam (Aex) . . . . . . . . . . . . . 255,28 Brent Index . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55,19 Bruxelles-Bel 20 . . . . . . . . . . . . 2029,82 DJ Stoxx Euro . . . . . . . . . . . . . . . 227,75 DJ Stoxx Euro50 . . . . . . . . . . . . 2437,27 DJ Stoxx UE . . . . . . . . . . . . . . . . 208,02 DJ Stoxx UE50. . . . . . . . . . . . . . 2094,91 FTSE Eurotr.100. . . . . . . . . . . . . 1833,13 Hong Kong HS . . . . . . . . . . . . . 16834,57 Johannesburg . . . . . . . . . . . . . 20527,35 Londra(FTSE100) . . . . . . . . . . . . 4396,49 Madrid Ibex35 . . . . . . . . . . . . . . 9229,00 Oslo Top 25. . . . . . . . . . . . . . . . . 240,70 Singapore ST. . . . . . . . . . . . . . . 2179,03 Sydney (All Ords) . . . . . . . . . . . . 3840,10 Toronto(300Comp) . . . . . . . . . . 10114,31 Vienna (Atx). . . . . . . . . . . . . . . . 2015,39 Zurigo (SMI) . . . . . . . . . . . . . . . 5319,26
var.% +1,24 +2,24 +3,06 +1,38 +1,23 +1,44 +1,40 +1,41 +2,46 -0,07 +1,37 +1,01 +1,02 +5,05 -0,57 +2,36 +0,87 +0,73
selezione FRANCOFORTE. . . . . . . . . . . . . . . 06-05 Adidas Salomon . . . . . . . . . . . . . . 25,04 Allianz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73,97 Bayer Ag. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37,85 Beiersdorf . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31,66 Bmw . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28,20 Commerzbank Ag . . . . . . . . . . . . . . 5,66 Deutsche Bank n . . . . . . . . . . . . . . 40,29 Deutsche Post . . . . . . . . . . . . . . . . 10,03 Deutsche Telekom n . . . . . . . . . . . . 8,30 Dt Lufthansa Ag. . . . . . . . . . . . . . . 10,66 Hugo Boss Ag . . . . . . . . . . . . . . . . 15,88 Metro Ag. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34,47 Porsche Vz . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56,80 Siemens n . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52,73 Volkswagen Ag . . . . . . . . . . . . . . 232,69
var.% -4,43 +2,96 -0,16 +0,19 +2,56 +4,62 -2,49 +2,24 -0,90 +3,80 +0,51 +8,19 +1,07 +2,11 -0,36
PARIGI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 06-05 Air France . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10,22 Air Liquide . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63,03 Alstom . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46,84 Axa SA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13,44 Bnp . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45,29 Cap Gemini . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27,35 Carrefour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29,95 Casino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49,53 Ciments Francais. . . . . . . . . . . . . . 74,50 Crédit Agricole. . . . . . . . . . . . . . . . 11,65 Danone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37,71 Elf-Aquitaine . . . . . . . . . . . . . . . . 183,80 France Télécom. . . . . . . . . . . . . . . 16,78 Havas . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2,49 L'Oréal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56,75 Michelin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42,80 Peugeot S.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . 17,55 Renault. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26,56 Saint-Gobain . . . . . . . . . . . . . . . . . 29,11 Sanofi-Synthelab . . . . . . . . . . . . . . 43,95 Société Générale . . . . . . . . . . . . . . 43,76 Sodexho Alliance . . . . . . . . . . . . . . 37,33 Total . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39,75 Worms & Co ex Som . . . . . . . . . . . . 5,28
var.% +8,68 +0,41 -2,21 +2,60 +7,28 -0,04 +0,32 +1,92 +5,97 +4,02 +3,43 +2,68 +2,07 +2,68 +1,79 +2,23 -0,76 -1,76 +1,31 +1,79 +3,26 +3,06 +1,53 +0,28
NEW YORK. . . . . . . . . . . . . . . . . . 06-05 Amazon Com. . . . . . . . . . . . . . . . . 81,99 American Express . . . . . . . . . . . . . 27,14 Apple Comp Inc . . . . . . . . . . . . . . 132,50 At&T. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26,69 Bank of America . . . . . . . . . . . . . . 12,69 Boeing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44,20 Carnival . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29,47 Caterpillar Inc . . . . . . . . . . . . . . . . 40,00 Cisco Systems. . . . . . . . . . . . . . . . 19,61 Citigroup Inc . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3,86 Coca-Cola Co . . . . . . . . . . . . . . . . 42,94 Colgate Palmolive . . . . . . . . . . . . . 61,35 Dow Chemical. . . . . . . . . . . . . . . . 15,19 DuPont . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28,76 Exxon Mobil . . . . . . . . . . . . . . . . . 68,58 Ford Motor . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6,26 General Electric . . . . . . . . . . . . . . . 13,67 General Motors . . . . . . . . . . . . . . . . 1,66 Goldman Sachs . . . . . . . . . . . . . . 139,33 Hewlett-Packard . . . . . . . . . . . . . . 36,33 Honeywell . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33,48 Ibm . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104,62 Industrie Natuzzi Sp. . . . . . . . . . . . . 1,75 Intel Corp . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16,12 Johnson & Johnson . . . . . . . . . . . . 54,21 Lockheed Martin . . . . . . . . . . . . . . 80,48 Luxottica Grp Spa . . . . . . . . . . . . . 20,00 McDonald's. . . . . . . . . . . . . . . . . . 53,68 Merck & Co. . . . . . . . . . . . . . . . . . 24,61 Microsoft . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19,79 Monsanto Co. . . . . . . . . . . . . . . . . 89,06 Morgan Stanley . . . . . . . . . . . . . . . 28,51 Motorola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6,31 Nike Inc. Cl. B . . . . . . . . . . . . . . . . 54,61 Occidental Pet. . . . . . . . . . . . . . . . 64,58 Pfizer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13,91 Procter & Gamble . . . . . . . . . . . . . 50,84 Texas Instruments . . . . . . . . . . . . . 18,31 Unilever NV . . . . . . . . . . . . . . . . . 20,63 Us Steel Corp. . . . . . . . . . . . . . . . . 31,20 Walt Disney. . . . . . . . . . . . . . . . . . 25,87 Whirlpool . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48,17 Xerox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6,69 Yahoo Inc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14,85
var.% +0,11 +2,15 -0,16 +0,72 +17,07 +2,43 +0,51 +1,50 -0,10 +16,62 -0,46 -0,34 -6,98 -1,07 +1,37 +7,01 +4,35 -10,27 +3,05 -1,28 +5,68 -1,16 -0,57 -0,25 -0,28 +1,00 -0,94 +0,98 +0,08 -0,88 +4,78 +7,50 -0,71 +6,80 -2,59 +2,11 +2,52 +1,18 +1,27 +11,75 +0,67 +2,61 +0,75
LONDRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 06-05 3i Group . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 345,74 Anglo American . . . . . . . . . . . . . 1560,96 AstraZeneca . . . . . . . . . . . . . . . 2407,15 B Sky B . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 488,02 Barclays Plc . . . . . . . . . . . . . . . . 282,00 BP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 497,53 British Airways . . . . . . . . . . . . . . 173,81 British Telecom . . . . . . . . . . . . . . . 96,05 Burberry Group . . . . . . . . . . . . . . 432,50 Cable & Wireless . . . . . . . . . . . . . 153,30 Glaxosmithkline . . . . . . . . . . . . . 1030,00 Marks & Spencer. . . . . . . . . . . . . 350,23 Pearson Plc. . . . . . . . . . . . . . . . . 721,00 Prudential . . . . . . . . . . . . . . . . . . 426,00 Rolls Royce . . . . . . . . . . . . . . . . . 353,96 Royal & Sun All . . . . . . . . . . . . . . 130,68 Royal Bk of Scot . . . . . . . . . . . . . . 49,00 Schroders Plc . . . . . . . . . . . . . . . 855,50 Unilever Plc . . . . . . . . . . . . . . . . 1314,00 Vodafone Group. . . . . . . . . . . . . . 128,30
var.% +1,69 +1,63 +2,04 +2,80 -5,37 +0,92 +4,77 +1,75 +0,58 +0,13 +1,18 +1,15 +0,56 -2,35 +0,27 +0,91 +2,08 +2,52 +1,00 +0,71
ZURIGO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 06-05 Nestlé. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38,78 Novartis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43,62 Ubs . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16,09
var.% +0,31 +2,15 +0,12
44
Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
PROVINCIA DI ROMA Segretariato Generale Servizio n.3 “Gare-Contratti” ESTRATTO BANDO DI GARA ITIS “ROSSELLINI”, VIA VASCA NAVALE, 58 - ROMA LAVORI DI SOSTITUZIONE TETTI IN ETERNIT
COMPOSIZIONE DELLE GESTIONI INTERNE SEPARATE AL 31 MARZO 2009 Pubblicazione ai sensi delle circolari ISVAP n.71 del 26.03.1987, n.336/S del 17/06/1998 e n.471/D del 12/12/02.
(Importi espressi in Euro, tranne dove esplicitamente indicato)
Importi al 31/12/2008
FONDO VIVAPIU' TITOLI DI STATO
%
Importi al 31/03/2009
%
3.105.835.393 71,04 3.086.735.572 70,90
TITOLI OBBLIGAZIONARI
870.347.787 19,91
910.471.996 20,92
TITOLI AZIONARI
319.469.767
7,31
312.755.555
7,19
5.057.500
0,12
3.400.000
0,08
FONDI COMUNI D'INVESTIM.
Importi al 31/12/2008
FONDO VIVADUE TITOLI DI STATO
324.239.657 14,96
397.474.185 19,34
TITOLI AZIONARI
173.701.733
8,02
163.329.701
7,95
9.000.000
0,42
9.000.000
0,44
32.362.188
1,49
23.817.978
1,16
23.000.000
0,53
-
0,00
ALTRE ATTIVITA'
47.504.702
1,09
39.520.676
0,91
ALTRE ATTIVITA'
FONDO 2P
TITOLI DI STATO TITOLI OBBLIGAZIONARI
Importi al 31/12/2008
15.404.850 89,27 1.638.992
ALTRE ATTIVITA' Totale Attività
%
211.907
9,50 1,23
17.255.749 100,00
PREVIDENZA
Importi al 31/12/2008
TITOLI DI STATO
224.711.256 80,98
%
Importi al 31/03/2009
%
15.403.806 88,54 1.659.283 288.514
Totale Attività
2.167.068.564 100,00 2.055.030.447 100,00
Importi al 31/12/2008
FONDO VIVATRE TITOLI DI STATO
Il Dirigente Responsabile del Procedimento Ing. Paolo Daquanno
%
Importi al 31/03/2009
Il Direttore regionale per i Beni e le Attività Culturali, Sport Dott. Enzo Ciarravano Per informazioni: Area Valorizzazione del Territorio e del Patrimonio culturale Tel. 0651688403 /0651684879 - fax 0651688172; Email:
[email protected]
%
1.593.464.551 78,94 1.424.702.223 74,46
TITOLI OBBLIGAZIONARI
274.093.587 13,58
352.927.604 18,44
TITOLI AZIONARI
119.495.626
5,92
114.452.703
5,98
ALTRE ATTIVITA'
31.420.270
1,56
21.490.175
1,12
1,66
%
Totale Attività
REGIONE PUGLIA SOCIETA’ p.A. ESERCIZI AEROPORTUALI
2.018.474.034 100,00 1.913.572.705 100,00
Importi al 31/12/2008
PREVI
%
Importi al 31/03/2009
%
TRIBUNALE DI ROMA 202.394.057 79,16
TITOLI DI STATO
TITOLI OBBLIGAZIONARI
25.554.985
9,21
26.427.468 10,33
TITOLI OBBLIGAZIONARI
TITOLI AZIONARI
24.842.078
8,95
24.842.078
9,71
ALTRE ATTIVITA'
2.373.264
0,86
2.055.808
0,80
1.378.699.125 82,69 1.367.341.866 82,42 155.482.133
9,32
TITOLI AZIONARI
98.316.699
5,90
98.237.509
5,92
ALTRE ATTIVITA'
34.857.317
2,09
21.103.230
1,27
Totale Attività
277.481.583 100,00
255.719.411 100,00
Totale Attività
FONDO PREVIR
Importi al 31/12/2008
Importi al 31/03/2009
VIVA
Importi al 31/12/2008
TITOLI DI STATO
200.359.724 81,79
TITOLI DI STATO TITOLI OBBLIGAZIONARI
70.221.338 90,40
Totale Attività
CAF
%
69.732.316 90,43
1.667.355.274 100,00 1.659.135.122 100,00
Totale Attività
PRE.V.I.-2
8,42
TITOLI OBBLIGAZIONARI
21.105.175
8,62
22.823.243
9,23
-79.114
-0,10
TITOLI AZIONARI
18.129.207
7,40
18.129.207
7,33
1.066.216
1,37
965.777
1,25
ALTRE ATTIVITA'
5.367.542
2,19
2.877.352
1,16
77.680.887 100,00
Importi al 31/12/2008
%
77.113.994 100,00
Importi al 31/03/2009
%
65.366.301 97,08
Totale Attività
244.961.648 100,00
247.320.512 100,00
FONDO AMERICANPIU’
Importi al 31/12/2008
Importi al 31/03/2009
1.965.693
2,92
67.331.994 100,00
Importi al 31/12/2008
%
1.059.129
1,59
66.462.883 100,00
Importi al 31/03/2009
%
LIQUIDITA'
1.000.000 35,73
500.000 21,93
ALTRE ATTIVITA'
27.880
1,00
2.798.134 100,00
Importi al 31/12/2008
%
10.815
0,47
2.280.312 100,00
Importi al 31/03/2009
%
TITOLI DI STATO
233.706 31,62
233.810 31,60
TITOLI OBBLIGAZIONARI
500.374 67,69
500.364 67,63
ALTRE ATTIVITA'
5.095
Totale Attività
0,69
739.175 100,00
Valori espressi in Franchi Svizzeri
5.673
0,77
739.847 100,00
cambio al 31/03/08 € 1 = CHF 1,5152
Importi al 31/12/2008
%
%
60.458.802 90,50
%
57.877.064 85,16
65.403.754 98,41
1.769.497 77,60
FONDO DEUTSCHPIU’
203.490.710 82,28
6.495.015
1.770.254 63,27
VAL FO 1
%
8,23
TITOLI DI STATO
Totale Attività
Importi al 31/03/2009
0,00
TITOLI OBBLIGAZIONARI ALTRE ATTIVITA'
%
0
TITOLI DI STATO TITOLI DI STATO
172.452.517 10,39
6.393.333
STRUMENTI DERIVATI ALTRE ATTIVITA'
%
Importi al 31/03/2009
Le audizioni avranno luogo presso la Regione Lazio - Sala Tevere, via Cristoforo Colombo 212, Roma Proposte progettuali riguardanti ciascun attrattore culturale potranno preventivamente essere inoltrate dagli Enti locali e dagli altri soggetti pubblici interessati fino a cinque giorni lavorativi prima di ciascuna specifica audizione anche al fine delle presentazioni da effettuare nel corso dell’audizione stessa. La documentazione relativa potrà essere inoltrata via email:
[email protected] oppure via fax 0651688172, sulla base del formulario disponibile sul sito della Regione Lazio all’interno della sezione Avvisi. Le proposte definitive dovranno pervenire entro e non oltre 30 giorni lavorativi dalla data dell’audizione relativa all’attrattore di riferimento ed essere compilate utilizzando obbligatoriamente la procedura informatica on line, a partire dal 13 maggio 2009, all’indirizzo www.regione.lazio.it all’interno della sezione focus on della home page del sito stesso ed inviandone la copia cartacea alla: Regione Lazio - Direzione Regionale Beni e Attività culturali, Sport, Via R.R. Garibaldi 7 00145 Roma, sino alle ore 12.00 delle date di scadenza previste dal presente Avviso, pena l’esclusione.
9,80
17.351.603 100,00
Importi al 31/03/2009
%
1.627.764.986 75,11 1.461.408.583 71,11
LIQUIDITA'
4.371.215.149 100,00 4.352.883.799 100,00
Importi al 31/03/2009
TITOLI OBBLIGAZIONARI
FONDI COMUNI D'INVESTIM.
Totale Attività
%
Importo a base di gara: € 1.126.752,39 Iva esclusa - Procedura di aggiudicazione: Procedura aperta (art. 54, comma 2, D. Lgs. 163/2006 s.m.i.). Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa (art. 83 D. Lgs. 163/2006 s.m.i.) Scadenza termine ricezione offerte: 19/05/2009 ore 12,00 Seduta pubblica di aggiudicazione: 21.05.09 ore 10,30 - Pubblicità: Il Bando di Gara è stato pubblicato sulla Guri Suppl. n.50 del 29/04/2009, nonché all’Albo Pretorio della Provincia di Roma dal 23/04/2009 al 19/05/2009. Il Bando è altresì visionabile sui siti www.provincia.roma.it e www.regione.lazio.it e www.serviziocontrattipubblici.it.
AVVISO PUBBLICO POR FESR Lazio 2007-2013 Asse II Attività 5 - Interventi per la valorizzazione e la promozione dei Grandi Attrattori Culturali - GAC La Regione Lazio in base alla Deliberazione della Giunta Regionale n° 149/2009 e alla Determinazione n° 1053/2009, al fine di individuare le migliori soluzioni atte a garantire la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale in una prospettiva di sviluppo, seleziona, attraverso audizioni pubbliche, proposte progettuali relative a ciascuno dei Grandi Attrattori Culturali - GAC del Lazio secondo il calendario di seguito indicato: GAC Vulci - Etruschi 13 maggio 2009 ore 9,00 -13,30 GAC Fossanova 13 maggio 2009 ore 14,30 - 18,30 GAC Via del Sale - Area reatina 14 maggio 2009 ore 9,00 -13,30 GAC Mura poligonali del Frusinate 14 maggio 2009 ore 14,30 - 18,30 GAC Tivoli - Polo Tiburtino 15 maggio 2009 ore 9,00 -13,30
%
TITOLI DI STATO
7.711.187 100,00
6.713.956 100,00
Totale Attività
7.711.187 100,00
6.713.956 100,00
Totale Attività
6.344.355
9,50
10.086.617 14,84
66.803.157 100,00
67.963.681 100,00
cambio al 31/03/09 € 1 = USD 1,3308
Valori espressi in Dollari USA
FONDO SUISSPIU’
Importi al 31/12/2008
%
Importi al 31/03/2009
%
TITOLI DI STATO
48.738.251 100,00
49.196.953 100,00
Totale Attività
48.738.251 100,00
49.196.953 100,000
Valori espressi in Franchi Svizzeri
FONDO EV PREVI
cambio al 31/03/09 € 1 = CHF 1,5152
Importi al 31/12/2008
%
Importi al 31/03/2009
%
TITOLI DI STATO TITOLI OBBLIGAZIONARI LIQUIDITA' ALTRE ATTIVITA'
23.649.140 73,63 0 0,00 8.000.000 24,91 470.051 1,46
35.597.959 94,16 1.708.146 4,52 0 0,00 500.333 1,32
Totale Attività
32.119.191 100,00
37.806.438 100,00
EurizonVita S.p.A.
Capitale Sociale € 295.322.508,00 i.v. • Autorizzata all’esercizio delle Assicurazioni con D.M. 15/10/1987 n. 17260 (G.U. 27/10/1987 n. 251) e con Provv. 18/11/2004 n. 2316 (G.U. 6/12/2004 n. 286) Codice Fiscale, Partita IVA e N. Iscrizione Registro Imprese di Torino 02505650370 Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Intesa Sanpaolo S.p.A. Sede Legale e Direzione Generale Corso Cairoli, 1 - 10123 Torino Tel. +39 011 092 1 - Fax +39 011 092 9292 Uffici Amministrativi Viale Stelvio 55/57 - 20159 Milano -Tel. +39 02 3051 1 - Fax + 39 02 3051 8188 Via E.Q. Visconti 80 - 00193 Roma - Tel. +39 06 3571 1 Fax +39 06 3571 4509
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COMUNE DI PORDENONE E’ Indetta una procedura aperta per l’affidamento del SERVIZIO DI FORNITURA, GESTIONE E MANUTENZIONE DELLA RETE TELEFONICA COMUNALE C.I.G. N. 03111576DF per un periodo di 6 anni con possibilità di eventuale ulteriore affidamento ex art. 29 c. 1 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. per ulteriori tre anni ai canoni di aggiudicazione ridotti del 50% (art. 1.4 e 1.6.b del Capitolato Speciale d’Appalto). Importo A Base Di Gara: € 24.450.300,00 oltre l’IVA di Legge (ex art. 3 del Capitolato Speciale d’Appalto). Termine per il ricevimento delle offerte: 22/06/2009 ore 12.00. Copia degli atti di gara può essere richiesta al seguente indirizzo: • COMUNE DI PORDENONE - Servizio Contratti e Procedure di Gara - Corso Vittorio Emanuele II n. 64 - Pordenone; • alla seguente e mail :
[email protected]; • reperita al seguente indirizzo: www.comune.pordenone.it/comune/bandi/servizi. Pordenone, 29 aprile 2009 IL DIRIGENTE DELL’U.O.C. SISTEMI INFORMATIVI - SIT Dott. Gianni Pellizzer
Concordato Preventivo n. 3/2006 G.D. Gentili, vende con incanto il 24/06/2009 ore 12:45 Lotto 1 terreni edificabili siti in Gallipoli (LE) Lungomare Marconi prezzo base € 3.250.000, Lotto 2 terreno non edificabile sito in Gallipoli (LE) Lungomare Marconi prezzo base € 240.000, Lotto 3 fabbricato sito in Gallipoli (LE) Piazza De Amicis prezzo base ribassato € 540.000 e Lotto 4 capannone industriale sito in Comune di Matino (LE) prezzo base ribassato € 290.000. Domanda in Cancelleria entro ore 13:00 del 23/06/2009, cauzione, con assegni circolari NT intestati al Liquidatore Giudiziale, pari al 10% prezzo base. Offerte minime in aumento Lotto 1 € 100.000, Lotto 2 € 20.000, Lotto 3 € 35.000 e Lotto 4 € 20.000. Informazioni in Cancelleria o presso il Liquidatore Giudiziale, Dott. Francesco Iachetti, tel. 06/68301826. Il Liquidatore Giudiziale - Dott. Francesco Iachetti
ESITO DI GARA La Società per Azioni “Esercizi Aeroportuali - S.E.A.”, 20090 Aeroporto Milano Linate, ai sensi dell’art. 225, D.Lgs. 163/2006, rende noto che il servizio di assicurazione della Responsabilità Civile Generale è stato affidato al Pool di coassicuratori Fondiaria SAI S.pA./Milano Assicurazioni S.p.A.. L’esito integrale, cui si rimanda, è stato inoltrato all’U.P.U.C.E. il 23.4.2009. Il Responsabile del Procedimento Ing. Carlo Murelli
Il Tribunale di Monza nel procedimento R.G. Vol. 1294/08 con sentenza del 2/4/2009 ha dichiarato la morte presunta nel giorno 31/1/1945 di Colombo Carlo nato a Sesto San Giovanni in data 12/7/1927. Avv. Massimo Fumeo
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA CONSORZIALE POLICLINICO p.zza G. Cesare, 11 - Bari ESTRATTO BANDO DI GARA Questa Azienda ha indetto gara a procedura aperta, ai sensi del D.lgs. 163/06 e s.m.i. per l’affidamento dei Servizi assicurativi di Tutela Legale e Incendio, giusta deliberazione n. 567/2009. I termini, la documentazione da presentare e le modalità di partecipazione alla suddetta procedura, sono indicati nel Bando inviato alla G.U.U.E. in data 29.04.2009. Il Bando integrale nonchè tutta la documentazione di gara, sono disponibili sul sito aziendale www.policlinico.ba.it e possono comunque essere richiesti, unitamente agli eventuali chiarimenti di ordine amministrativo, alla Segreteria della Direzione Area Approvvigionamenti e Patrimonio, tel. 080/5592660 - fax 080/5592653, dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 13.00. Per le informazioni di carattere esclusivamente tecnico si potrà contattare il broker Assidea&Delta, (sig. ladisernia) tel. 0809641511 - fax 0805721659 e-mail
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Opinioni&Commenti Italians di Beppe Severgnini
Come scrivere email destinate al cestino
G
uida sicura verso il cestino. Ovvero: come scrivere un’email kamikaze, destinata a schiantarsi nella «posta eliminata». Bastano poche righe, contenenti le espressioni giuste, per garantirsi attenzione nulla e, con un po’ di sforzo, anche un certo risentimento da parte dell’ignaro destinatario. Qualche esempio, tratto dalle prime righe di email non richieste, ricevute in poche ore. Il numero finale (tra parentesi) indica il tempo di permanenza nella mia «posta in arrivo». «A Roma il 14 maggio i guru del marketing...» (3") A Roma in maggio sembra accadere di tutto (come a Milano in ottobre), e questo è già un handicap per il mittente/incosciente. I vocaboli «guru» e «marketing», insieme, funzionano come un colpo di pistola in un branco di gatti: tutti in fuga! «Gentile Giornalista, in allegato il comunicato stampa in oggetto che spero possa essere di interesse per la sua testata. Non esiti a contattarmi per ulteriori informazioni» (7") Nessun collega, che io sappia, ha mai contattato l’autore di comunicati-stampa siffatti. Anzi, no: pare sia accaduto, il 30 marzo 2007, ma la notizia non è mai stata confermata. «Carissimi, sono felice di segnalarvi un appuntamento all’interno del ciclo di incontri...» (2") «Carissimi» è scritto in blu, «sono felice etc...» in nero: l’evidente copia-e-incolla aumenta la diffidenza, resa elevata Nessun collega, dal «ciclo di incontri» che io sappia, (una formazione circolare che l’Alighieri pensava ha mai risposto di inserire tra i gironi ina certi comunicati fernali). «Invito - Solo per creastampa ture straordinarie - Un evento imperdibile Un’occasione prestigiosa per celebrare...» (4") «Imperdibile», «prestigioso» e «straordinario» sono tre aggettivi-spia: quando li leggete, allarme rosso! Hanno sostituito «exclusive» e «vip», in voga negli anni Novanta e oggi confinati in discoteche di provincia e villaggi turistici. «Cari amici, Vi informo che sono aperte le iscrizioni per...» (1") Le iscrizioni si aprono alla velocità con cui si chiudono certe email: è una sfida continua. Devo dire che quello citato era un caso interessante: si trattava, infatti, di un corso di danza («Il migliore corsista sarà invitato ad esibirsi in Bulgaria!»). COSTRUIAMO LA SVOLTA - Gentili Dottori, in allegato alla presente Vi inviamo il numero di maggio 2009 (8", lo stupore mi ha indotto a rileggere). «Costruiamo la svolta»?! Solo l’Anas è autorizzata a usare questo linguaggio. E poi: evitare le maiuscole, PERBACCO! Infine: come sanno che siamo tutti "Dottori"? E quelli che, con fatica, sono riusciti a non esserlo? **** Si ringraziano la Casagit, la Farnesina, Auriga, Arts Council, Asa Gray, Ninja Press, Serdica Music e Largo Augusto Multimedia per la gentile collaborazione. www.corriere.it/italians
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Vauro
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DOPO ALEMANNO E BRUNETTA
Film, la tentazione proibizionista di PIERLUIGI BATTISTA SEGUE DALLA PRIMA
Un insegnamento per Gianni Alemanno e Renato Brunetta: non bastarono i pur benintenzionati tentativi censori per arginare la febbre wertheriana. Inutile quello del vescovo di Milano, che addirittura si mobilitò per togliere dalla circolazione tutte le copie del romanzo di Goethe appena tradotto. L’effetto imitazione non l’ha inventato la tv. Il sindaco di Roma ha messo in risalto il potenziale pedagogicamente disastroso di «Romanzo criminale», la fiction televisiva a cui, a suo dire, si abbeverano i bulli con il coltello che infestano la peggio gioventù
La tua opinione su corriere.it Brunetta: i precari non diventino un mito Siete d’accordo? SUL WEB Risposte alle 19.00 di ieri I numeri sono in percentuale
indotte nientemeno che dalla Sonata a Kreutzer di Beethoven. E ancor oggi è meta di un pellegrinaggio internazionale la casa di San Pietroburgo, dove si dice che Raskolnikov, sentendosi al di sopra della legge come il suo mito Napoleone, avesse fatto fuori una vecchia usuraia. Chi ha proposto modelli «positivi» nella finzione letteraria ha sempre dovuto rassegnarsi all’inesorabile trionfo di quelli «negativi». Se mai Alemanno volesse proporre un’alternativa a «Romanzo criminale», è bene che preveda l’ennesimo scacco pedagogico: non c’è riedizione televisiva o cinematografica di «Cuore» che possa rivaleggiare con il fascino maledetto che promana dalle gesta della banda della Magliana raffigurata nei romanzi e attraverso la tv. E Brunetta sa benissimo che, nel vortice della crisi degli anni Trenta e Quaranta, il dramma di «urore» suscitava emozioni molto più intense dei polpettoni buonisti e speranzosi di Frank Capra. La censura al cinema non ha mai funzionato, e nemmeno le austere commissioni che stabiliscono il divieto della visione per i minorenni. Le severe prescrizioni che proibivano, agli albori della tv nazionale, l’uso di parole volgari e doppi sensi non ha impedito la diffusione massiccia del turpiloquio nella comunicazione
quotidiana degli italiani, e l’espediente della calzamaglia sulle gambe delle Kessler non li ha messi al riparo dalle tempeste della rivoluzione sessuale. La pedagogia estetica non ha mai raggiunto i suoi obiettivi, a meno di un obbligo di Stato che ne assecondasse coercitivamente lo sforzo, e che nel lessico corrente si chiama censura. Se molti giovani, figli della Roma bene e non solo delle periferie degradate, usano e abusano del coltello, da un sindaco ci aspetteremmo l’appello alla polizia perché intervenga sollecitamente e non il biasimo di una fiction tv che racconta il fascino di una banda di mascalzoni dal bell’aspetto. E una commedia sul precariato, come quella che provoca una legittima repulsione nel ministro Brunetta, non potrà certo essere compensata da un elogio cinematografico dello stakanovismo: lo hanno già fatto, ma in una stagione che non viene ricordata negli annali come un’epoca di effervescenza liberale. E anche Giulio Andreotti, quando era ancora una giovane promessa della politica repubblicana, chiedeva che il cinema italiano non esibisse i «panni sporchi» da lavare piuttosto in famiglia, ma la sua esortazione non ha contribuito ad offuscare la fama dei film del neorealismo. Con il tempo, ha dovuto rassegnarsi anche lui.
CONSUMI CULTURALI
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Sì 34,3
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No
romana. Il giorno dopo è stato il turno del ministro Brunetta, che ha marchiato come un modello negativo («mi fa schifo») il piagnisteo vittimista dei film, a cominciare da «Tutta una vita davanti» di Virzì, che fanno del precario un nuovo eroe sociale. Ammesso che Alemanno e Brunetta abbiano ragione, sappiano che la ricetta proibizionista non ha mai funzionato e che sono sempre falliti i progetti di chi voleva spezzare l’incantesimo esercitato sulle menti vulnerabili dai personaggi dell’arte e della letteratura, del melodramma e del cinema: figurarsi della televisione. Platone voleva bandire i poeti dalla sua Repubblica ideale, ma i suoi consigli sono stati ascoltati solo dagli architetti degli Stati totalitari. Don Chisciotte perse il senno per la sua smodata identificazione con gli eroi della letteratura cavalleresca, ed Emma Bovary smarrì se stessa, intossicata dalla lettura compulsiva di troppi dozzinali romanzi d’amore. I moralisti dell’Ottocento, sotto choc per la diffusione di massa del romanzo d’appendice, denunciavano sgomenti l’attrattiva morale ed estetica esercitata sul popolo ingenuo da criminali, banditi, fuorilegge, tipacci cresciuti nei bassifondi sociali e nel «ventre» di Parigi e di Londra. Tolstoj inorridiva per le smanie adulterine
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La domanda di oggi Troppo dure le misure contenute nel pacchetto sicurezza? I sondaggi on line non hanno valore statistico e non sono basati su un campione scientifico
Il forum di oggi
Mediablog di Marco Pratellesi
Una fotografia non fa primavera Da quando esiste Photoshop non siamo più disposti a concedere alla fotografia lo status di rappresentazione oggettiva della realtà. La vicenda della festa di Noemi a Casoria, a cui ha partecipato il premier, ha solo posto con evidenza un cambiamento tecnologico già avvenuto da molti anni. Ma in Rete si è scatenato il dibattito: vere per alcuni, false per altri. La conclusione è che non c’è conclusione: ognuno resta della propria opinione. Nell’era digitale una foto non basta più per dire: «L’ho visto, è vero». http://mediablog.corriere.it/
Internet, la via della musica per salvare il diritto d’autore di EDOARDO SEGANTINI SEGUE DALLA PRIMA
Una licenza europea supererebbe le barriere normative nazionali che oggi scoraggiano i venditori di contenuti via Internet. Un segnale altrettanto importante è quello lanciato dalla Siae, la società italiana autori e editori, il cui presidente Giorgio Assumma propone di liberalizzare il diritto d’autore permettendo agli iscritti di escludere dalla protezione del copyright una parte delle loro creazioni per farle circolare gratuitamente sulla Rete. Non è un caso che il laboratorio sia la musica. Le forze che spingono verso una ridefinizione della proprietà intellettuale sono tre. Una è la tecnologia cresciuta all’ombra di Internet, dall’iPod al libro (e forse domani al giornale) elettronico. L’altra è la rivoluzione nelle abitudini del pubblico, soprattutto giovane, che scarica da Internet i brani preferiti. L’ultima — ma non per importanza — è la recessione economica, che spinge i discografici a sfruttare appieno i nuovi canali distributivi per far quadrare i conti. L’iniziativa delle due commissarie è stata anticipata dall’attivismo di due Paesi, Francia e Regno Unito. Sia Parigi che Londra, seppur in forme diverse, vogliono infatti responsabilizzare i cosiddetti service provider (come le società di telecomunicazioni) nella lotta alla pirateria musicale, incoraggiando il consumo legale. Si mette inoltre in discussione il fatto che gli «aggregatori» come Google possano incassare profitti pubblicitari su prodotti creativi di altri, senza condividerne i costi. In Francia è in discussione una legge che prevede misure graduali, di
severità crescente, verso chi viola il diritto d’autore e, come estrema punizione, il taglio della connessione Internet per chi scarica per tre volte canzoni illegalmente. Per ora è ferma, e anzi una nuova bocciatura a una proposta che andava in questo senso è arrivata dall’Europarlamento. Ma il tema è caldo. In Inghilterra invece si è preferito seguire un’altra strada: il governo ha spinto i produttori di contenuti e i sei maggiori provider a
L’esperienza dell’industria della musica è augurabile che si estenda anche ad altre fabbriche culturali. Come quella libraria, che negli Stati Uniti sta vivendo una seconda giovinezza grazie al successo del libro elettronico Kindle 2. E come l’industria dell’informazione, che in America spera nel nuovo Kindle «formato gigante» e negli altri supporti elettronici in arrivo per la lettura di quotidiani e periodici da scaricare a
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Le tre forze che spingono verso una ridefinizione della proprietà intellettuale sono iPod, abitudini dei giovani e recessione economica, che induce i discografici a cercare nuovi canali per far quadrare i conti
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Il laboratorio della musica sta producendo nuove idee per l’intera industria creativa di domani. Mostra che servono la tecnologia giusta, il prezzo giusto e la giusta misura di protezione: né troppo copyright né troppo poco siglare un accordo in cui le parti si impegnano a collaborare per ridurre l’illegalità. Perché la musica è centrale? Perché è stata la prima industria creativa a passare sotto le forche caudine di Internet e delle sue libertà totalmente nuove: prima a entrare nel tunnel di un cambiamento traumatico (l’incubo della pirateria), potrebbe essere anche la prima a uscirne sull’onda di un nuovo modello di business digitale.
pagamento online. Il laboratorio della musica sta producendo quindi nuove idee per l’intera industria creativa di domani. Insegna che serve la tecnologia giusta, il prezzo giusto e la giusta misura di protezione: né troppo copyright né troppo poco. Può uscirne un nuovo modello economico vantaggioso per gli autori, per l’industria e, soprattutto, per il pubblico.
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Lettere al Corriere
SOGNO DELL’EUROPA UNITA IL MANIFESTO DI VENTOTENE
Risponde Sergio Romano Sono uno studente liceale diciottenne e ho sentito menzionare in ben precise circostanze, quelle concernenti, cioè, l’Unione europea e la validità di tale progetto politico e culturale, il Manifesto di Ventotene di Ernesto Rossi e Altiero Spinelli: a tale riguardo vorrei acquisire qualche informazione in più, soprattutto in merito al contesto storico in cui esso nacque, ai fini principali che si proponeva e alle ragioni che condussero alla sua origine. Giorgio Arcardini
[email protected] Caro Arcardini, a sua lettera mi consola e mi preoccupa. Mi consola che lei voglia avere qualche notizia su uno dei più importanti documenti europei della prima metà del Novecento. Mi preoccupa constatare che il Manifesto è
L
MEDIO ORIENTE
I profughi palestinesi Caro Romano, una frase del suo intervento sulla situazione palestinese (Corriere, 29 aprile) mi ha particolarmente colpito: «Non credo che il regno di Giordania sia disposto a rimettere in discussione i propri equilibri interni cercando di assorbire almeno 4 milioni di palestinesi, e forse molti di più se fosse costretto ad accettare anche i profughi provenienti da altri Paesi arabi». Bene, se non crede che la Giordania (il Paese d’origine di tanti arabi palestinesi) sia disposta ad accettare questi profughi, non crede anche che i palestinesi debbano smettere di avanzare quel tanto reclamato «diritto» di ritornare in Israele come presupposto di un accordo di pace? Daniel Gold
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Credo che il ritorno dei profughi sia effettivamente la meno ragionevole delle richieste avanzate dai palestinesi. Chi crede davvero nei due Stati deve rassegnarsi ad ammettere che Israele non potrà mai accettare tale prospettiva. Ma i profughi non provengono dai territori dell’attuale Giordania ed è altrettanto irragionevole pensare che il governo di Amman sia disposto ad accoglierli.
GRAFFITISMO
Arte o moda? Caro Romano, si legge spesso ultimamente di iniziative di amministrazioni comunali
ignorato dai programmi scolastici della scuola media superiore. Se non è troppo tardi lei potrebbe proporre al suo professore di sceglierlo per una esercitazione prima delle prossime elezioni europee. Scoprirete un testo entusiasmante, animato da uno spirito profetico, e tre personalità di spicco: Ernesto Rossi, Altiero Spinelli e Eugenio Colorni. Il primo fu un economista liberale, allevato alla scuola politica di Gaetano Salvemini e a quella economica di Luigi Einaudi. Il secondo fu un impegnato militante della gioventù comunista sino a quando si accorse che i Pc dell’Europa occidentale erano divenuti pedine degli interessi nazionali dello Stato sovietico. Il terzo fu un promettente filosofo di cui l’editore Einaudi ha pubblicato recentemente alcuni inediti filosofici e autobiografici. Il più vecchio, Rossi, era stato condannato a 20 anni di prigione per antifasciche concedono muri ai ragazzi affinché possano esprimere le proprie inclinazioni artistiche così di moda come quelle con le bombolette spray. Ovviamente sperano, così facendo, di regolamentare l’uso degli spray indirizzando i ragazzi verso la legalità. La domanda è se tale metodo ha veramente abbattuto il graffitismo selvaggio in qualche Paese. Esistono esempi documentati. Altrimenti non è altro che alimentare la dannosa moda del graffitismo che provoca danni per milioni e milioni di euro. Perché invece nelle scuole non si insegna semplicemente ai ragazzi che il graffitismo è dannoso al patrimonio architettonico? All’estero lo fanno. Sergio Lorenzi
[email protected]
Credo che le amministrazioni comunali cerchino di fare una distinzione fra gli artisti di strada, autori di pitture murali, e coloro che «marcano» i muri con i loro sgorbi. Sarebbero ancora più efficaci e credibili se incoraggiassero i primi e punissero i secondi.
CONTRATTI A PROGETTO
Pensioni a rischio Da una ricerca di questi giorni arriva una notizia un minimo rassicurante: l’Inps non fallirà perché tutti noi vivremo di più, lavoreremo di più e saremo più produttivi e perché potremo contare sugli immigrati che pagheranno i contributi anche per noi. Certo sarà necessario un aiuto previdenziale integrativo, ma come pensare a una pensione integrativa
smo e ne aveva scontati nove prima di essere mandato al confino nell’isola di Ventotene. Il secondo era stato condannato a 16 anni di prigione e ne aveva scontati nove prima di subire la stessa sorte. Il terzo aveva passato qualche mese in carcere alla fine del 1938 ed era arrivato a Ventotene nel gennaio del 1939. I redattori del Manifesto furono Rossi e Spinelli. L’economista liberale spiegò al suo giovane amico che lo Stato fascista e nazista non era, come sostenevano i suoi vecchi compagni di partito, l’ultima incarnazione del capitalismo reazionario e lo strumento di una feroce lotta di classe contro i diritti dei lavoratori. Era uno stadio avanzato del nazionalismo, la forma più adatta
con mille euro di stipendio al mese? Da lavoratore a progetto sono ugualmente molto preoccupato sia per il nostro futuro sia per le nostre pensioni. Luca Dimunno
[email protected]
SFUGGITE AI CONTROLLI
Le carrette del mare Come mai le cosiddette carrette del mare riescono quasi sempre a prendere il largo e a raggiungere le nostre coste malgrado i numerosi controlli satellitari? A mio avviso manca ancora la precisa determinazione politica di richiamare alle loro responsabilità tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Carlo Radollovich
[email protected]
IN POLITICA
Il peso della bellezza A «Porta a porta» Berlusconi ha rivendicato con la massima serenità il diritto di candidare nel Pdl donne «fisicamente non sgradevoli». Senza voler offendere nessuno, questo significa che se Bondi, Ghedini, Schifani o Brunetta fossero stati donne non avrebbero avuto alcuna chance di andare in Parlamento o di diventare ministri. Perché dopo anni di femminismo ci tocca ancora sentire queste cose? Maria Teresa Costanzo Sesto San Giovanni (Mi)
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Anna Maria Artoni, Giulio Ballio, Maurizio Barracco, Vittorio Coda, Antonio Fernández-Galiano, Angelo Ferro, Valerio Onida, Gianfelice Rocca e Riccardo Stilli
l’adesione di alcuni uomini politici e intellettuali, da Carlo Sforza a Sigmund Freud, da Thomas Mann a Albert Einstein. Scritto a due mani nel 1941, il Manifesto divenne il programma del Movimento federalista europeo, fondato a Milano nell’agosto del 1943, e apparve a Roma nel 1944 con una prefazione di Eugenio Colorni. Ma il terzo amico di Ventotene era morto qualche mese prima. Fermato in una via della capitale da una squadra di militi della banda Koch, aveva cercato di fuggire ed era stato raggiunto da tre colpi di pistola. Rossi morì nel 1967, dopo avere fatto alcune delle più pungenti e taglienti battaglie laiche di quegli anni. Spinelli morì nel 1986 dopo avere scritto e fatto approvare dal Parlamento di Strasburgo un progetto di costituzione per l’Europa federale in cui non aveva mai smesso di credere.
PROGRAMMI TV
in Sicilia, veniva fatta risalire all’8 novembre 1943 invece che all’8 settembre.
Delegato: Claudio Schirinzi
[email protected] fax 02-62827625
È ormai accertato il fatto che la tv ha un’influenza enorme sul comportamento dei giovani che notoriamente passano una vita davanti al piccolo schermo, assorbendo ed emulando tutto quello che viene diffuso sul piccolo schermo. Di conseguenza il bombardamento di film di basso livello, basati sul solito mix di sesso e violenza o la visione di programmi, incentrati su ragazze e donne mezze nude e in atteggiamento equivoco, significa in realtà un grave inquinamento della moralità pubblica che viene tirata in ballo solo quando si intende colpire un uomo politico importante, ma che per il resto viene violata quotidianamente, e soprattutto dai top manager della tv che fanno circolare certi programmi spazzatura, senza preoccuparsi dell’effetto devastante sui persone tutt’ora in fase di evoluzione, pronte di mettere in pratica quello che hanno visto in tv. Sibylle Abstoss Milano
FICTION SU MATTEI
L’armistizio ritardato A proposito della fiction su Enrico Mattei, trasmessa nei giorni scorsi dalla nostra tv, faccio notare un grosso errore storico. Nel corso della prima puntata ho letto in una sovrascritta a grandi lettere sullo schermo che la firma dell’armistizio tra il generale Badoglio e le truppe anglo-americane, a Cassibile
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Paolo Luxardo Conegliano (Tv)
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Abbinamenti difficili Quale mente geniale è stata capace di creare un impossibile abbinamento tra il sacchetto dei rifiuti per la raccolta dell’umido e il contenitore in plastica ad esso abbinato? Sfido chiunque a fissare sui quattro spigoli del contenitore in plastica il sacchetto in questione senza romperlo! È nettamente più piccolo! Giovanni Migliori Portici (Na)
SUI TRENI REGIONALI
Sindaci: la durata del mandato La questione del terzo mandato dei sindaci affrontato da Ernesto Galli della Loggia nel suo editoriale sul Corriere del 4 maggio non dovrebbe esser confuso con gli eletti nelle assemblee, cioè con i consiglieri comunali, provinciali, regionali o con i parlamentari che non hanno vincoli riguardo ai mandati. Chi viene eletto sindaco o presidente di Provincia o di Regione ha ben altro peso rispetto a chi viene eletto nelle assemblee, e questo vale anche per gli Stati Uniti, dove, come ricorda Galli della Loggia, ci sono membri rieletti sia al Senato che al Congresso da oltre trent’anni, ma il Presidente può essere eletto solo per 2 mandati. Inoltre, a conferma della differenza di peso tra componenti delle assemblee e sindaci, questi ultimi godono di «poteri» senza controllo: si pensi al caso di Roma dove il bilancio era altamente deficitario e fino al cambio della guardia della primavera del 2008 non si è potuto verificare. E a tal proposito, per ovviare a queste assenze di controlli, stiamo pensando di ritornare alla figura del segretario comunale con controllo di legittimità sugli atti, dipendente dal ministero dell’Interno. Vi è poi un ulteriore elemento che ci fa propendere per il mantenimento del vincolo dei due mandati: è molto più semplice innovare nei primi anni di responsabilità di un determinato incarico, certamente inferiore ai primi dieci anni, andare oltre significa routine quando non gestione di interessi spesso privati. Tra l’altro l’indennità per il sindaco, soprattutto nei comuni fino a tremila abitanti, è talmente bassa (da 1.300 a 1.500 euro lordi al mese, la metà in caso di indennità dimezzata per chi percepisce un altro stipendio dalla Pubblica amministrazione) rispetto alle responsabilità al punto che spesso alcuni nostri colleghi mantengono il doppio incarico di parlamentare e sindaco per questioni economiche. Consentire la rotazione nei mandati di sindaco permette, soprattutto nei piccoli comuni, di aumentare il senso civico, allargando la partecipazione alla democrazia. In termini di riassetto degli enti locali una soluzione, peraltro prevista nella bozza del Codice delle autonomie che si sta discutendo con il governo, potrebbe essere di ridurre il numero dei componenti dei consigli comunali e provinciali. Il vincolo di mandato dovrebbe valere per tutti i livelli di capi di esecutivo eletti direttamente dai cittadini, arrivando fino a una riforma costituzionale che ci auguriamo consenta l’elezione diretta anche del Presidente. E, siccome Platone diceva che sono le buone leggi a fare buoni cittadini, una buona riforma della Costituzione potrebbe migliorare gli italiani e il loro rapporto con la politica. Sen. Giovanni Collino On. Mario Valducci
Responsabili Enti Locali del Popolo della Libertà
Lo spazio per le bici
Il problema di cui discutiamo può essere messo in questi termini: per assicurare il buon governo è meglio sottoporre chi detiene il potere a controlli penetranti sul suo operato, in modo che i cittadini possano, al momento del rinnovo della carica, esprimere un giudizio motivato e decidere se rinnovargli o no la loro fiducia? O invece è meglio mettere un limite-ghigliottina di natura temporale due mandati e poi basta - all’esercizio della carica, indipendentemente dai risultati? Io penso che sia da preferire la prima via. Ciò vale naturalmente per l’esercizio del potere esecutivo che ricava la sua legittimità dall’elezione popolare (l’esempio da me fatto del Senato americano riguardava invece il problema più generale del professionismo politico). In Italia si ha la situazione alquanto paradossale che delle due uniche cariche politiche che hanno vincoli di durata — quella del presidente della Repubblica e quella del sindaco — la prima, che peraltro non è attribuita dalla volontà popolare ma da quella del Parlamento ed ha poteri enormi, può essere esercitata dalla stessa persona per ben quattordici anni di seguito; quella del sindaco di Abbiategrasso, invece, solo per dieci.
Il 1˚maggio, alla stazione di Trento, sto per salire sul regionale per Bassano del Grappa, con biglietto per passaggio bicicletta. Il capotreno, visto che gli unici due posti per biciclette erano già occupati, non mi fa salire sul treno semivuoto e con me almeno altri dieci ciclisti. È irremovibile, nonostante il ponte festivo e la presenza in zona di piste ciclabili. Ovviamente era presumibile la presenza di turisti e cicloamatori, ma questo Trenitalia non lo sa o sembra che non la riguardi: i vagoni dedicati a questo scopo sono insufficienti o del tutto mancanti e, per esempio, il servizio non esiste sui treni intercity. Claudio Cavalca
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di Granarolo dell’Emilia (BO) - Via Don G. Minzoni, 54 - Tel. 051-76.55.67 S Tipografia SEDIT Servizi Editoriali S.r.l. - 70026 Modugno (BA) - Via delle Orchidee, 1 Z.I. Tel. 080-58.57.439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - 95030 Catania - Strada 5ª n. 35 - Tel. 095-59.13.03 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - 09034 Elmas (CA) Via Omodeo - Tel. 070-60.131 S BEA printing bvba - Maanstraat 13, 2800 Mechelen, Belgio S J.R.J. Printing Corporation - 18 Industrial Park Drive - Port Washington - New York 11050 S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 Coslada (Madrid) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 Buenos Aires S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington N˚1808 - Osasco - São Paulo - Brasile
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Interventi e Repliche
a perseguire gli obiettivi esclusivi ed egoistici di una nazione. Fu quello il momento in cui i due confinati cominciarono a ragionare di Europa e a disegnare nella loro mente il grande progetto federalista che avrebbe dovuto mettere fine alle sanguinose guerre civili fra i popoli del continente. Lessero gli articoli europeisti che Einaudi aveva scritto dopo la fine della Grande guerra, i libri degli economisti inglesi sulle cause economiche del conflitto e un breve libro del 1918 («Federazione europea o Lega della Nazioni?») in cui un imprenditore, Giovanni Agnelli, e un economista, Attilio Cabiati, erano giunti alle stesse conclusioni di Einaudi. Rossi e Spinelli sapevano altresì, probabilmente, che un conte austriaco, Richard Coudenhove-Kalergi, aveva fondato qualche anno prima un movimento pan-europeo e che la sua iniziativa aveva raccolto
L’effetto sui giovani
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Le lettere, firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a: «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano - Fax al numero: 02-62.82.75.79
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
IN PAGINA
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Le due stagioni di Carlo Dossi di GIORGIO DE RIENZO Le Goccie d’inchiostro di Carlo Dossi furono pubblicate per la prima volta a Roma nel 1890: raccoglievano trentuno prose brevi composte in tempi diversi, parte nella stagione milanese,
parte come appendice della «Riforma» di Crispi, di cui lo scrittore fu collaboratore di rilievo nella politica estera. Quando Treves, nel 1910, incominciò a pubblicare le Opere in cinque volumi, la raccolta, ridotta a soli quattordici prose, entrò nel primo. A questa versione fa riferimento Francesco Lioce nell’edizione che propone per le «Faville» della Salerno editrice (pagine 151, e 12), contraddicendo Dante Isella che per Adelphi
Cultura
nel 1979 aveva invece proposto quella dell’80. Il testo rimane comunque fondamentale a segnare il passaggio tra la stagione «milanese» e quella «romana» di Dossi e sottolinea l’interscambio, nella sua scrittura, tra dimensione narrativa ed epistolare. In appendice Lioce propone alcune lettere a tutt’oggi inedite dell’incompiuta Vita di Carlo Dossi scritta da Alberto Pisani.
la Lettura Un uomo che dorme (Quodlibet, pp.176, e 12,50, traduzione di Jean Talon, postfazione di Gianni Celati) è il terzo, incredibile, romanzo di Georges Perec ed è la storia di un fantasma. Un fantasma, per scelta, che vuole solo sparire. Una storia oscura eppure bellissima, ma soprattutto raccontata con genialità (sb).
La proposta JOSÉ SARAMAGO. SOTTO: UNA CARICATURA DI FERNANDO PESSOA
Un Parlamento internazionale della creatività di ADONIS
I
Anteprima Un intervento del Nobel portoghese sul tema della Fiera del libro di Torino
Saramago: io, Pessoa e gli specchi La nostra ricerca non ha mai fine «Fissare i nostri volti riflessi significa capire chi siamo veramente» di JOSÉ SARAMAGO
«I
o, gli altri», tema della Fiera del libro di Torino, coincide con gli argomenti prevalenti delle mie opere, che possono riassumersi nella frase: l’umanità non è stata educata alla pace, ma alla guerra e ai conflitti. L’«altro» rappresenta, potenzialmente, sempre il nemico. Condizione che ci portiamo dietro perennemente. Una volta, durante una conferenza, ebbi modo di ascoltare una frase sensata: «L’altro esiste, sono io, in quanto noi siamo anche l’altro dell’altro». Pienamente d’accordo. Perciò lavoriamo con la parola, senza esitare, a condizione che le armi rimangano lontane dal nostro tavolo. Alla fine, fra tutti si dovrà pure trovare un accordo di convivenza in cui nulla è scritto, dove ci stia tutto, anche l’indipendenza, poiché il futuro è sempre incerto. Ricordiamo i versi di Antonio Machado: «Caminante no hay camino / Se hace camino al andar». Insomma, ogni giorno si percorre un nuovo cammino. La giornata sarà lunga ma non demoralizziamoci. Arriveremo ogni giorno, ogni giorno ripartiremo. Più in là, sempre più in là.
Fernando Pessoa era un uomo che conosceva le lingue e componeva versi. Si guadagnò il pane mettendo parole al posto delle parole, scrisse versi come si fanno i versi, come se fosse stata la prima volta. Cominciò chiamandosi Fernando, persona come tutti. Naturalmente la sua vita era fatta di giorni e sappiamo che i giorni anche se uguali non sono mai gli stessi. Non sorprende, quindi, che un bel giorno Fernando, passando davanti ad uno specchio vi
Uno stand per il Pen Club
Al Lingotto, con l’Egitto Paese ospite
Quest’anno il Pen Club Italia è presente per la prima volta alla Fiera del Libro di Torino che si apre al Lingotto giovedì 14 maggio e chiude lunedì 18 con l’Egitto Paese ospite (www.fieralibro.it). Per l’occasione, il trimestrale del sodalizio internazionale è dedicato alla manifestazione. Qui anticipiamo gli articoli del premio Nobel José Saramago e quasi integralmente quello del poeta siriano Adonis, soci del Pen Italia, che appariranno sul numero 7 della rivista, scritti appositamente sul tema della Fiera: «Io, gli altri».
abbia scorto, di striscio, un’altra persona: un uomo lo osservava da dentro lo specchio e quell’uomo non era lui. Molto ci si attende dalle figure che appaiono negli specchi, tranne che parlino. E affinché quei due, Fernando e l’immagine riflessa, non rimanessero lì a guardarsi per l’eternità, Pessoa disse: «Mi chiamo Ricardo Reis». L’altro sorrise e scomparve. Dopo poco spuntò un’altra immagine. Pessoa si affrettò a dire: «Mi chiamo Alberto Caeiro». L’altro non sorrise, gesticolò un po’ e sparì. Non c’è due senza tre, aveva sentito dire Fernando Pessoa e rimase in attesa. La terza figura ritardò qualche secondo ad apparire. Fernando disse: «Mi chiamo Álvaro de Campos». Le sue ultime parole prima di morire furono: «Datemi gli occhiali». Fino a oggi nessuno s’è chiesto perché li volesse. È possibile che la sua intenzione fosse quella di guardarsi allo specchio per conoscere l’identità dell’«altro». La Parca non gli diede tempo. Oltretutto, la stanza non disponeva neppure di uno specchio. Pessoa mai riuscì ad avere la certezza di sapere chi veramente fosse stato, sebbene questo dubbio ci permetta di vedere un po’ più chi siamo.
o, gli altri. Mi domando: noi, chi? Parliamo di identità politiche, religiose, sociali, intellettuali o creative? Se ci riferiamo alla creatività e alla creazione, tutto acquista un senso. Perché, se si parla davvero di rapporti fra civiltà e popoli (rapporti esistenziali, amicali, liberi), solo la creatività è in grado di dire l’essenziale: creazione è esprimere nel modo più profondo l’identità di una lingua, di una presenza, di un’apertura. Allora io, noi si traduce in un certo gioco di forze; ed è in questo modo, a questo livello che c’è un «noi» e che esso può parlare con «altri». La creatività rende liberi, come l’amore. In quest’ottica si troveranno vari modi d’esistenza e un solo esistere: l’umanità è una. Creativamente parlando, un conflitto non avviene mai con gli «altri», ma con noi stessi, all’interno dei nostri Paesi, delle nostre istituzioni, delle nostre questioni politiche. Forse occorrerebbe creare un Parlamento internazionale di creatività; ma forse questo è uno dei ruoli del Pen. Ho detto che un conflitto, creativamente parlando, non avviene mai con gli altri: mai una poesia può essere contro un’altra poesia, mai una bellezza contro un’altra bellezza. Ciò è possibile nel mondo dell’economia, della politica, non certo della creazione. C’è sempre una convergenza fra i creatori, al di là di lingue, etnie, appartenenze. È come se i poeti vivessero nella stessa foresta linguistica al di fuori dei tempi. Posso immaginare in questa foresta Dante con al-Ma’arrï, Mario Luzi con Ibn’Arabï. Anche il mio ultimo libro, appena uscito in Italia, pone sul piano della poesia le questioni di identità. Noi, chi? E io, Adonis, chi sono? È il tema della prima sezione, quella che dà il titolo al volume Ecco il mio nome, un testo strutturato in modo tale che, credo, farà data nella poesia araba. Poeta, amante, rivoluzionario: chi sono? Chi può dire ad Adonis chi è Adonis? La ricerca diventa infinita. E prosegue, di sezione in sezione, nella storia, nel confronto, nella scoperta. La seconda parte, Prolegomeni alla storia dei re dei piccoli regni, è una lettura di conflitti esterni e di divisioni interne, quale si ripete dal mondo andaluso di ieri a quello palestinese di oggi. Segue Una tomba a New York, metropoli-simbolo ambigua dell’oggi che incarna su tutti i piani la violenza selvaggia e l’avventura creatrice; città che amo e detesto. È come un inferno e un paradiso, amore e morte, come il recto e il verso di un foglio; e tale è l’ombra che si stende sul mondo. L’ultima sezione, Concerto per il Cristo velato, celebra l’opera straordinaria di Giuseppe Sammartino nella Cappella Sansevero e, con essa, Napoli e tutto il Mediterraneo. È una fortuna che esista quel che vorrei chiamare una mentalità mediterranea, sintesi di Oriente e Occidente in un solo corpo. Così, quando sono in Italia, non sento una grande differenza con il mio Paese, ma vivo come in un suo prolungamento.
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
BANDO DI GARA PER ESTRATTO CESI RICERCA SpA, con sede in Milano - Via Rubattino 54, 20134 - indice una procedura ristretta ex Art. 55 D. Lgs 163/2006 e s.m.i. per l’appalto: “Fornitura e posa in opera di impianti speciali e opere civili accessorie”. - Gara n. 2009/1 - CIG 0308482764. Importo complessivo a base di gara: € 1.887.000,00 (unmilioneottocentoottantasettemila/00) - IVA esclusa. Durata: 180 giorni solari consecutivi dalla data del verbale di inizio delle attività. Aggiudicazione: in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Presentazione delle domande di partecipazione: entro le ore 12,00 del 25/05/2009. Per eventuali chiarimenti, le Imprese possono rivolgersi al Responsabile del Procedimento: Ing. Eduardo Caracciolo - tel: (+39)0239927537; cel. (+39)3355748753; mail:
[email protected]. Il Bando di gara integrale è stato inviato all’Ufficio Pubblicazioni Ufficiali della U.E. il giorno 23/04/2009, pubblicato sulla G.U.R.I. V° serie speciale n. 51 del 04/05/2009 e può essere reperito unitamente al documento: “Modalità di presentazione della domanda di partecipazione alla procedura ristretta per la fornitura e posa in opera di impianti speciali e opere civili accessorie” sul sito internet: www.cesiricerca.it. L’Amministratore Delegato - Ugo Graziani
AEROPORTO DI SALERNO S.p.A. ESTRATTO BANDO DI GARA Aeroporto di Salerno S.p.A., con sede legale in Pontecagnano Faiano (Salerno) - ss. 18 Km. 68,300 - Tel. 0828.354311-354307, Fax 0828.354351, intende affidare a mezzo procedura aperta, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, l’appalto dei Servizi d’ingegneria ed architettura per la progettazione preliminare e definitiva - compreso il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ai sensi del d.lgs. n. 81/08 - di tutti gli interventi previsti per lo sviluppo dell’Aeroporto di SalernoPontecagnano. L’importo a base d’asta è pari a € 586.000,00, IVA ed oneri previdenziali esclusi. Informazioni acquisibili presso la Sede della Stazione appaltante nei giorni lavorativi, escluso il sabato, ore 9.00-16.00. Il plico contenente la documentazione amministrativa, l’offerta tecnica e l’offerta economica dovrà pervenire perentoriamente entro le ore 12.00 del 18 giugno 2009 al seguente indirizzo: «Aeroporto di Salerno S.p.A. SS. 18 Km. 68,300 - 84090 Pontecagnano Faiano (SA)». Il Bando di gara integrale è pubblicato sulla G.U.C.E. n. 2009/S 79-114237 del 24/04/2009 e sulla G.U.R.I. n. 50 del 29/04/09. IL PRESIDENTE - Dr. Augusto Strianese
MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI NAVALI Piazza della Marina, 3 00196 ROMA AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO Si comunica che il lotto n. 1 (tute e guanti antincendio) della procedura ristretta con aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa - ed in n. 3 lotti - per la fornitura di dispositivi di protezione per gli operatori antincendio delle Unità Navali in linea è stata aggiudicata in data 10.12.2008 alla ditta Draeger Safety Italia con sede in Zibido San Giacomo (MI) per un importo di euro 234.400,00 quale migliore offerente. Alla gara hanno presentato offerta n. 6 ditte di cui n. 4 offerte per il lotto n. 1. Codice di Gara: G255. Codice CIG: 0162276A61. IL CAPO DELLA DIVISIONE CONTRATTI Dott.ssa Giorgia FELLI
MINISTERO DELLA DIFESA Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici ARMAEREO COMUNICAZIONE Questa Direzione Generale ha in programma l’acquisizione e l’integrazione degli apparati TCAS - TWAS - MODE S Enhanced sui nove velivoli P180 A.M. del “2° lotto” mediante Procedura Negoziata con la Ditta PIAGGIO A. I. di Roma (N.P. 031/09/0064). Informazioni possono essere richieste alla D.G.A.A. 1° Reparto 3a Divisione - Viale dell’Università, 4 - 00185 ROMA - Tel. 06 4986 5674, entro il 03.06.09. IL DIRETTORE GENERALE (Gen. Isp. G.A. PERRONE COMPAGNI Ing. Giovanni)
Città di Trani AVVISO PUBBLICO IL SINDACO Premesso: - che la Regione Puglia con Deliberazione della Giunta n. 184 del 17 Febbraio 2009 ha attestato la compatibilità del Piano Urbanistico Generale (P.U.G.) della Città di Trani sia al Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il paesaggio approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1748 del 15 Dicembre 2000 e, sia alle disposizioni della Legge Regionale n. 20 del 27 luglio 2001: RENDE NOTO - che a conclusione del procedimento previsto dall’art. 11 della Legge Regionale n. 20 del 27 Luglio 2001 il Consiglio Comunale con Delibera n. 8 del 31 Marzo 2009 ha approvato in via definitiva il Piano Urbanistico Generale (P.U.G.) della Città di Trani. - che presso l’Ufficio Tecnico Comunale è depositata la predetta delibera con allegata tutta la documentazione tecnica afferente all’approvazione definitiva del Piano Urbanistico Generale (P.U.G.) della Città di Trani Chiunque ha facoltà di prendere visione di quanto depositato. Trani, lì 07.05.2009 Il Dirigente della 4ˆ Ripartizione (Ing. Giuseppe Affatato) L’Assessore all’Urbanistica (Dott. Savino De Toma) IL SINDACO (Dott. Giuseppe Tarantini)
REGIONE EMILIA ROMAGNA AZIENDA OSPEDALIERO - UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI Via Albertoni,15 - 40138 Bologna Tel. 051/6361412 - Fax 051/6361200 ESTRATTO ESITO DI GARA REALIZZAZIONE DEL NUOVO POLO CARDIOTORAVOVASCOLARE Importo di gara compreso oneri sicurezza: Euro 66.731.806,50. Procedura ristretta. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. Data aggiudicazione: deliberazione n. 46 del 26/03/2009. Ribasso: 26,880%. Imprese che hanno presentato offerta: 6. Aggiudicatario: RTI. Adanti s.p.a. (c.g) Gruppo GE.DI s.r.l, Cons. stab. Busi (mandanti). Pubblicazione in forma integrale www.aosp.bo.it. Invio U.E. 22/4/2009. Bologna, 07.05.09 Il Responsabile Direzione Progettazione, Sviluppo, Ivestimenti (Dott. Ing. Daniela Pedrini)
MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI NAVALI Piazza della Marina, 3 00196 ROMA AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO Si comunica che la procedura ristretta con il sistema di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa per la fornitura di n. 1000 autorespiratori a 300 bar per le Unità Navali in linea è stata aggiudicata in data 3.04.2009 in favore della Ditta Draeger Safety Italia S.p.A. con sede in Zibido San Giacomo (MI) per un importo di euro 686.000,00. Alla gara hanno presentato offerta n. 4 ditte. Codice di Gara: G260UE. Codice CIG: 0166592410. IL CAPO DELLA 12^ DIVISIONE Dott.ssa Giorgia FELLI
COMUNE DI MILANO DIREZIONE SPECIALISTICA LOGISTICA E RAZIONALIZZAZIONE SEDI AVVISO PUBBLICO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE CANDIDATURA DI SOGGETTI INTERESSATI A CEDERE LA PROPRIETA’ DI IMMOBILI E/O DI AREE CON DIRITTI EDIFICATORI, SITUATI A MILANO - AREA GARIBALDI-REPUBBLICA - DA DESTINARE AD UFFICI PER L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MILANO. Scadenza per la ricezione delle manifestazioni di interesse: entro e non oltre le ore 12,00 del 8/6/2009 presso il protocollo della DC Facility Management - Settore Acquisti, Galleria Ciro Fontana 3 - 20121 Milano. Gli atti sono scaricabili dal sito Internet comunale www.comune.milano.it sez. Bandi - Bandi aperti - Avvisi, nonché possono essere ritirati gratuitamente presso la Reception del Settore Acquisti Galleria Ciro Fontana, 3- 20121 Milano - tel. + 39 0288454773. Responsabile unico del procedimento: dott.arch. Laura Galimberti. Direzione Specialistica Logistica e Razionalizzazione Sedi F.to Il Direttore dott.arch. Laura Galimberti
REGIONE VENETO
AVVISO RELATIVO APPALTO AGGIUDICATI I.1) ETI - Ente Teatrale Italiano - Indirizzo postale: via G.B. Morgagni, 13 - 00161 Roma - Punto di contatto: Ufficio Amministrazione, Personale e Affari Generali Tel +3906440131 Fax +390644233533 Posta elettronica
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AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA AVVISO DI GARA Gara d’appalto mediante procedura aperta, ex artt. 54 e 55 d.Lgs.163/06 e s.m.i., dei lavori di “manutenzione ordinaria opere da fabbro dei fabbricati dell’Azienda Ospedaliera di Padova”. CIG: 03101843EE CUP: I95D09000000002 Criterio di aggiudicazione: Prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara, determinato mediante ribasso sull’elenco prezzi posto a base di gara, con esclusione automatica offerte ex art. 122, comma 9, D.Lgs.163/2006 e s.m.i. La gara verrà aggiudicata anche nel caso in cui pervenga un’unica offerta. Importo lavori a base d’asta: € 2.000.000,00 IVA esclusa. Tale importo è comprensivo di € 82.000,00 non soggetti a ribasso d’asta, quali oneri di sicurezza a carico Appaltatore. RUP: Ing. Guido Pellegrini. Condizioni per partecipazione: Attestazione SOA categoria OS6 classifica IV; categoria OS18 classifica II. Le offerte, corredate dalla documentazione richiesta, dovranno pervenire al protocollo generale, via degli Scrovegni 14, dell’Azienda Ospedaliera di Padova entro le ore 12.00 del giorno 03/06/2009. Apertura asta si terrà in seduta pubblica nell’aula Treves Via Ospedale Civile, 22 Padova alle 9.30 del giorno 08/06/2009. Il testo integrale del Bando è stato pubblicato nel sito http://www.regione.veneto.it/Bandi/ e nel sito www.salute.padova.it dell’Azienda Ospedaliera di Padova.Per eventuali informazioni: Tel.049/8213840 o 049/8213895. Il Direttore del Dipartimento Interaziendale di Area Tecnica - Arch. Giuseppe Olivi
Commissione europea Rappresentanza in Italia
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Elzeviro
Prospettive In un saggio di Giuseppe Berta le riflessioni sulla fine della stagione neolaburista
I «Diari» del drammaturgo tedesco
Il tramonto socialdemocratico
HEBBEL, LA TENSIONE FRA L’IO E LA STORIA di CLAUDIO MAGRIS
S
cipio Slataper si appassiona fin dal 1900 ai Diari di Friedrich Hebbel, una scelta dei quali uscirà nella sua versione nel 1919, dopo la sua morte; di Hebbel, Slataper traduce, insieme all’amico Marcello Löwy, anche la Judith. Queste traduzioni e interpretazioni non sono soltanto un essenziale contributo alla germanistica, un esercizio di versione e di critica letteraria su testi di lingua tedesca, allora la lingua della Kultur per eccellenza e di quella koiné mitteleuropea di cui Slataper e la pattuglia di giovani poeti e intellettuali intorno a lui sognavano che Trieste fosse un centro, un avamposto del futuro e di una nuova cultura, e operavano per tradurre questa visione in realtà, in quel cortocircuito d’aurora e di tramonto che erano gli anni prossimi alla sanguinosa apocalisse della Grande guerra. Lo studio delle letterature obbediva a una funzione più alta di quella meramente letteraria; s’inquadrava nell’indagine morale dell’indi-
❜❜ Lorenza Rega ha curato questa tormentata indagine sui lati più oscuri dell’animo umano viduo e delle sue possibilità o impossibilità di «vita vera», di vita autentica in un’epoca di radicali trasformazioni e in una società sempre più anonima e impersonale. È noto come gli scrittori triestini di quella generazione rifiutassero la letteratura quale mera produzione estetica e proclamassero una loro «antiletterarietà», un’esigenza non di bellezza ma di verità, di fondazione di un’identità: la letteratura è «menzogna» per Saba, «cosa ridicola e dannosa» per Svevo, «triste e secco mestiere» per Slataper, il quale afferma di essere prima uomo e poi poeta e non letterato. Quando lavorava al libro su Ibsen, il suo capolavoro, Slataper aveva annotato un appunto scritto dal grandissimo norvegese durante la stesura degli Spettri: «Pretendere di vivere» (di vivere veramente, autenticamente) «è da megalomani». Naturalmente Ibsen — e con lui Slataper — sapevano bene che senza questa megalomania non si vive la vita vera, ma sapevano pure che soltanto se ci si rende conto di quanto ardua, temeraria sia questa necessaria pretesa, ci si può av-
Un ideale politico «domato» dal capitalismo. Nonostante la crisi attuale di MICHELE SALVATI
vicinare un po’ di più all’autenticità. Letteratura dunque come vita: come analisi della vita nella sua tensione fra un assoluto esistenziale e la storicità e come progetto, individuale e corale, di vita, di formazione di quell’«uomo nuovo» cui tendono, nelle forme più diverse, la poesia e la filosofia europee in quegli anni precedenti la Grande guerra. Marcello Löwy, l’amico che traduce con Slataper Hebbel, è un’altra di queste figure di geniali triestini alla ricerca della vita vera. Studente di medicina a Vienna, e poi medico, di origine ebraica e da giovane lontano da qualsiasi fede, Löwy la troverà — dopo un felice matrimonio e la morte della moglie — nel cattolicesimo e nella vocazione sacerdotale: l’inquieto intellettuale slataperiano diventerà monsignor Labor, uomo di spirito libero e di illuminata carità cristiana, animata dal fuoco generoso di quella formazione giovanile. Hebbel, e in particolare i suoi Diari, sono un punto di riferimento fondamentale per questa ricerca, e lo sono anche e ancor di più oggi, in forma diversa. Sia il teatro hebbeliano sia l’opera diaristica mettono a fuoco il problema dell’Io, che dopo Hebbel diventerà sempre più centrale per tutta la letteratura europea: tra violente, fascinose e talora esuberanti contraddizioni, Hebbel esalta titanicamente l’Io e al contempo si confronta con la precarietà e la debolezza dell’egoismo soggettivo; affronta il rapporto dell’individuo col Tutto che lo potenzia e lo annienta, con la Storia che nel suo progresso talora esige il suo perire e con la Legge, sempre inadeguata all’irripetibile singolarità ma da lui infine accettata con un pathos della totalità cui ci si deve pur dolorosamente inchinare. Questo universo poetico vive nei drammi e, in forma analitica, nei Diari, grande mosaico della realtà e insieme tormentata indagine dei lati più oscuri dell’uomo che affascinano Hebbel. Con la sua rigorosa e felicissima traduzione pressoché integrale dei Diari, Lorenza Rega completa — rinnovandola — l’opera di Slataper, in una continuità ideale e feconda della germanistica triestina, e, soprattutto, di quegli studi di letteratura tedesca ai quali la grande generazione triestina chiedeva non solo conoscenza letteraria, ma formazione esistenziale e storica, maturazione spirituale. Questa versione dei Diari e l’intensa, acuta introduzione che la accompagna costituiscono un evento rilevante per la germanistica italiana e la cultura in generale.
L’opera
La prima traduzione integrale dopo quella storica di Slataper Pubblichiamo qui sopra una sintesi della prefazione scritta da Claudio Magris per il volume contenente i Diari di Friedrich Hebbel (Diabasis, pagine 640, e 35), tradotti e curati da Lorenza Rega. Hebbel, poeta e drammaturgo, nacque nel 1813 a Wesselburen (nella regione tedesca dello Schleswig-Holstein) e morì a Vienna nel 1863. Esordì nel 1841 con la tragedia Giuditta e proseguì con Maria Maddalena (1844), Erode e Marianna (1850), Agnes Bernauer (1855), Gige e il suo anello (1856) e la trilogia I Nibelunghi (1862). Quella edita da Diabasis è la prima versione italiana pressoché integrale dei suoi Diari: in precedenza ne era uscita solamente una scelta, nella traduzione di Scipio Slataper.
L’autore
E
clisse della socialdemocrazia, il breve saggio di Giuseppe Berta, è un ottimo spunto per riflettere sulle difficoltà odierne della sinistra europea. Ma come — viene spontaneo chiedersi — il capitalismo sta attraversando una crisi paragonabile solo a quella degli anni ’30 del secolo scorso, le strategie economiche iper-liberiste degli ultimi vent’anni stanno mostrando tutti i loro limiti, e la parte politica che tradizionalmente è stata critica del capitalismo e del liberismo non riesce a capitalizzare questa sua rendita ideologica? Perché non riesce a trasformarla in consenso elettorale? Perché la socialdemocrazia è in crisi, come e più del capitalismo? Ci sono vari modi di affrontare questi interrogativi: sulla rivista della stessa casa editrice che ha pubblicato il libro di Berta, Il Mulino, ci sono due saggi importanti in proposito, un’intervista di Paolo Segatti a un grande vecchio della Scienza politica, Juan Linz, e un bell’articolo di uno dei più importanti sociologi francesi, Michel Wieviorka. E molti altri libri, saggi e articoli che si pongono gli stessi problemi sono freschi di pubblicazione. Ben vengano tutti, se si tratta di lavori seri, perché i problemi sono complicati e diversi punti di vista sono utili. Ed è molto utile il punto di vista adottato da Giuseppe Berta, uno dei più brillanti storici economici della giovane generazione, storico dei fatti e storico delle idee. Ripeto, un «punto di vista», un modo particolare di entrare nel problema, e un modo originale e idiosincratico. Con un respiro di sollievo il lettore si accorgerà che non si parla del centrosinistra italiano, di ulivi, querce, margherite e di altre piante e fiori. Giusto, perché noi italiani una vera socialdemocrazia non l’abbiamo mai avuta, soffocata dal conflitto tra comunisti e socialisti e dalla forte presenza del riformismo cattolico. Ma non si parla neppure di molti Paesi europei che solidi partiti socialisti li hanno avuti e li hanno, dalla Spagna ai Paesi nordici. E della patria della socialdemocrazia, della Germania, si parla solo in una decina di pagine, commen-
«Eclisse della socialdemocrazia» di Giuseppe Berta è edito dal Mulino (pp. 135, e 10). L’autore, nato nel 1952, insegna Storia contemporanea all’università
Bocconi di Milano. Tra i suoi saggi più recenti: «L’Italia delle fabbriche» (Il Mulino), «Nord. Dal triangolo industriale alla metropoli padana» (Mondadori) e l’annuario sulla «Questione settentrionale» che ha curato per Feltrinelli. Nella foto sopra, Tony Blair Un manifesto socialista di inizio Novecento
tando il congresso di Amburgo della Spd dell’ottobre 2007: per dire che, al di là della retorica tradizionale, quando si passa alle politiche concrete, siamo sullo stesso terreno del Labour britannico. E che nel «modello sociale europeo», al di là del fumo, del vero arrosto socialdemocratico degli anni d’oro del dopoguerra — del welfare pesante, della piena occupazione, della riduzione delle disuguaglianze, della legislazione del lavoro garantista — è rimasto ben poco. Insomma, non è del continente che si parla, ma dell’isola, della Gran Breta-
La scuola e l’Europa unita passioni di Calamandrei «V
era democrazia non si ha là dove, pur essendo di diritto tutti i cittadini ugualmente elettori ed eleggibili, di fatto solo alcune categorie di essi dispongano dell’istruzione sufficiente per essere elementi consapevoli ed attivi nella lotta politica». Benché siano apparse sulla rivista «Il Ponte» nel gennaio 1946, queste parole di Piero Calamandrei non sono certo inattuali. Nell’era della globalizzazione e del Web, la centralità dell’istruzione pubblica sembra venuta meno, ma i testi del giurista fiorentino raccolti dall’editore Sellerio con il titolo Per la scuola (pp. 135, € 10) ci ricordano che lasciarla decadere è un rischio enorme, poiché si tratta di un «organo centrale della democrazia». Se non posseggono gli strumenti critici per orientarsi nel flusso dei messaggi mediatici, i cittadini restano esposti a infinite forme di manipolazione o suggestione emotiva. E solo una solida educazione di base può sottrarli al destino di percettori passivi. Ma rimane valida anche l’altra ragione che induceva Calamandrei a indicare nella questione scolastica un tema cruciale: la necessità di promuovere l’ascesa dei meritevo-
li provenienti da famiglie disagiate per garantire un «continuo ricambio sociale». Lo dimostra l’odierna Italia dominata dal nepotismo, dalla quale troppi giovani capaci, ma privi di santi in paradiso, preferiscono andarsene. Oltre che istruttiva, la prosa di Calamandrei è sempre limpida e scorrevole, come si può constatare anche dal pregiato volumetto fuori commercio
Le due raccolte Gli scritti sull’istruzione e quelli pubblicati subito dopo la guerra sul «Corriere della Sera» Utopie di idealisti ingenui? (pp. 92) pubblicato dalla Fondazione Corriere della Sera con un’introduzione di Antonio Padoa Schioppa. Contiene solo cinque articoli — gli unici che Calamandrei pubblicò sul quotidiano di via Solferino — ma ciascuno di essi è un modello di scrittura chiara e incisiva: quello sul federalismo europeo, datato 11 settembre 1945, è anche un notevole esempio di lucidità e sapienza giuridica.
Antonio Carioti
gna; non sono Schroeder, Prodi, Zapatero e i leader nordici i protagonisti del racconto, ma Tony Blair e il suo ideologo Anthony Giddens, e poi e soprattutto Gordon Brown. E si parla di questi ultimi perché sono stati loro i veri innovatori, coloro che si sono resi conto che nelle società post-fordiste e nel clima economico internazionale degli ultimi vent’anni una strategia socialdemocratica tradizionale non funzionava più. Coloro che, con maggiore coerenza, hanno perseguito una strategia liberal-democratica e hanno convinto non pochi a seguirla, anche nel continente. Li hanno con-
vinti perché hanno avuto successo, perché il Labour è al governo da tre legislature di seguito, fino ad oggi. Salvo trovarsi preso in contropiede dalla crisi del modello neoliberista, dal repentino mutamento di clima provocato dalla crisi. Il libretto, come si suol dire, si legge come un romanzo. Un romanzo impreziosito da riferimenti teorici e culturali maneggiati con maestria. Si parte dal dialogo con Schumpeter che, poco prima della morte, intravede la grande stagione socialdemocratica del governo Attlee, osserva l’azione di grandi ministri come Stafford Cripps, Aneurin Bevan, Ernest Bevin e conclude tristemente, da conservatore, che il capitalismo sta per essere domato, svirilizzato dalla socialdemocrazia. Si continua con la riflessione su socialismo e capitalismo di John Strachey e Anthony Crosland, per arrivare a concludere che la profezia di Schumpeter è stata falsificata dal New Labour. Non è la socialdemocrazia che ha domato il capitalismo, ma viceversa: l’obiettivo di vincere le elezioni e restare al governo nella fase neoliberale tra la fine del secolo scorso e l’inizio di questo ha prodotto l’effetto contrario ed è il capitalismo che ha domato la socialdemocrazia. Si tratta di una conclusione definitiva? Oggi le carte elettorali migliori sembra averle, in Europa almeno, il centrodestra. Ma in America le cose non sono andate così. E anche in Europa non si tratta di un esito necessario. Le ultime pagine sono dedicate a John Maynard Keynes, al saggio Am I a Liberal? e alle bellissime pagine finali della General Theory. La socialdemocrazia è stata una stagione, una grande stagione della sinistra, che non è destinata a ritornare: troppo è cambiato, nell’economia, nelle società, nella situazione internazionale rispetto al momento storico che ne consentì il trionfo. Ma le domande di giustizia sociale che essa ha imposto, e che Keynes accoglieva, restano nell’agenda e si combineranno in modi per ora imprevedibili con le domande di efficienza economica e di libertà individuale cui una società decente deve saper rispondere.
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Maestri Escono, ampliate, «Le carte mescolate» del grande studioso: così l’analisi delle varianti diventa una forma di critica
Premi
Dante Isella, inseguire la vita oltre i testi Bramante, Parini, Manzoni: un percorso che coniuga opere e carattere degli scrittori di CESARE SEGRE
L’autore
S
ono più di vent’anni che Dante Isella pubblicò, presso la Liviana di Padova, un volumetto, Le carte mescolate. Esperienze di filologia d’autore, con studi su quella «filologia d’autore» cui ha dedicato gran parte della sua ammirevole attività. Ora, a quasi due anni dalla morte, appare a cura della figlia Silvia una nuova edizione dell’opera (Le carte mescolate vecchie e nuove, Einaudi, pp. 460, e 28); non più un volumetto, dato che le pagine sono almeno raddoppiate, in seguito ad aggiunte già progettate dall’autore. Le aggiunte consistono di sei articoli sulla medesima tematica, e poi, in una seconda parte, di contributi su testi di scrittori grandi (da Dante a Parini e Manzoni) e piccoli o minimi (da Bramante poeta a Tarchetti), collegati dall’approccio filologico. Parleremo qui solo della prima parte, perché è la migliore sintesi del modo di affrontare i testi messo a punto dal grande filologo. La filologia d’autore esiste da sempre, perché è sempre stata viva la curiosità di seguire uno scrittore nel corso dell’elaborazione di un testo, confrontando prime stesure e brutte copie (per l’Italia ne abbiamo molte, sin dal Trecento) con le trascrizioni definitive. Ma essa ha avuto una svolta nel 1938, quando Contini, con un articolo sulle varianti del Furioso, seguito da altri su Petrarca e Leopardi, propose un modo di analisi diverso da quello applicato sino allora. In genere, le varianti si studiavano come momenti del cammino compiuto dallo scrittore verso la perfezione, attraverso la scelta di lezioni considerate migliori delle precedenti: il loro studio, si pensava, era in particolare utile per chi avesse voluto diventare un buon po-
Dei volumi di Dante Isella (foto), Le carte mescolate vecchie e nuove (Einaudi) e Un anno degno di essere vissuto (Adelphi), si parla il 13 maggio a Milano (Biblioteca Trivulziana, ore 17.30). Accanto, la Lucia manzoniana di Matteo Meneghin eta, o scrittore. D’altra parte Croce, al culmine del suo prestigio, considerava quest’analisi un esercizio pedantesco e vano, perché ciò che interessa sarebbe sempre la versione definitiva, frutto di una sintesi geniale. Contini mostrò invece l’utilità di analizzare l’opera nel suo farsi: una visione dinamica che rivela spesso, attraverso i procedimenti correttori, gl’ideali stilisti-
L’ultima impresa Gli studi sull’elaborazione dei «Promessi sposi», che presto verranno pubblicati, conducono a esiti inaspettati
ci (e non solo) dello scrittore; il precisarsi progressivo dell’immagine poetica. In più, Contini mostrava che spesso le correzioni non sono fine a se stesse, ma vengono attuate in funzione di rapporti intertestuali, dove magari una correzione al primo verso è operata in rapporto a quella del verso dieci, istituendo richiami, evitando ripetizioni, realizzando progressioni. Prese forma una «critica delle varianti», che ha prodotto studi straordinari, ad opera di Contini stesso, dei suoi allievi (primo di tutti Isella), dei discepoli indiretti. Ma ogni testo ha i suoi problemi, anche di rappresentazione grafica, e sulla base di questi contributi si è elaborata e si continua a elaborare una ricca metodologia. Isella, molto più appassionato alla ri-
cerca di autografi — basti pensare agli imponenti scavi per il recupero dei materiali di Gadda — e poi alla lucidissima ricostruzione delle fasi elaborative delle opere (soprattutto per il Giorno di Parini e per il Fermo e Lucia di Manzoni), sul piano teorico rimase a lungo nel perimetro disegnato da Contini, anche per quanto riguarda la stilistica, disciplina di riferimento per queste ricerche: risulta bene dai primi capitoli del volume. Però a un certo punto si rese conto di essere andato avanti rispetto al maestro, individuando problemi nuovi e risolvendoli. Questo risulta dagli ultimi capitoli di questa prima parte, in cui tra l’altro si dà ampia notizia dell’ultima ricerca di Isella, quella sull’elaborazione dei Promessi sposi. I ri-
sultati verranno pubblicati presto, si spera, a cura delle sue ottime collaboratrici, ma è ormai chiaro che la storia del romanzo è molto diversa da come si pensava fosse stato appurato. In sostanza, quello che chiamiamo Fermo e Lucia non è un’opera autonoma, perché l’autografo (nella Braidense di Milano) contiene già elaborazioni posteriori che puntano verso i Promessi sposi: nei fogli del grande autografo ci sono insomma aggiunte successive, che entreranno nel romanzo definitivo; anzi vi sono fogli della prima stesura che, inseriti nella seconda, ne diverranno parte integrante. Né mancano le «pecette» (Proust chiamava le sue "paperoles"), sotto le quali occorre spiare per trovare parti rifiutate del testo. Isella è stato uno degli studiosi che hanno realizzato meglio l’ideale di una convergenza tra filologia (inclusa la storia della lingua) e critica: un ideale già attuato da Contini. Scriveva: «La congiunzione tra filologia e critica non ha valore, non che di distinzione, ma neppure di somma», dato che si dovrebbe piuttosto tendere «a segnare un rapporto di identità tra i due poli del sintagma»; e notava con ironica delusione «la tradizionale astinenza dei critici da qualsiasi contatto sconsacrante con la filologia». In verità, la ferratissima filologia di Isella punta quasi sempre a un’interpretazione critica. Basta segnalare il caso del Giorno, che, attraverso i mutamenti strutturali e stilistici operati dal suo autore, ci offre aperture luminose sul gusto e sugli ideali della Milano di metà Settecento e sulla diversa posizione di Parini lungo gli anni. Ma l’identità di filologia e critica si rivela in tutti i lavori di Isella; in questo volume è addirittura, e felicemente, l’idea dominante.
Doppio trionfo dell’architettura scandinava D
opo i successi del giallo nordico (quello di Larsson, Holt e Mankell) è tornato il tempo dell’architettura scandinava, quella ispirata ad Alvar Aalto e Gunnar Asplund, un’architettura comunque già inondata di Pritzker (da Sverre Fehn a Jørn Utzon). Due premi internazionali sembrano confermarlo: il «Mies Van Der Rohe» (consegna il 28 maggio a Barcellona) è andato all’Opera House di Oslo (foto) dello studio norvegese Snøhetta (quello della nuova Biblioteca di Alessandria); il «Carlo Scarpa per il giardino» del trentennale (consegna sabato prossimo a Treviso) è invece andato alla Cappella di Otaniemi (Helsinki) dei finlandesi Kaija e Heikki Svien. Lo stile resta quello di Aalto: essenziale, rigoroso, attento all’uomo e all’ambiente.
Storie Antonella Cilento, un romanzo di sentimenti e solitudini
Dalla Spagna senza ritorno destini incrociati di donne di ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI
I
l doppio filo della narrazione parte da lontano, dalla Spagna dell’Otto e del Novecento. Il primo, il più antico, segue la vicenda di Aquila, figlia di aristocratici impoveriti, costretta a lasciare la patria per cercare maggiore fortuna in Italia. Il secondo e più recente ripercorre le tracce di Nina, la cui antenata aveva abbandonato la Spagna assieme alla famiglia di Aquila, in qualità di unica e ultima domestica sopravvissuta alla miseria dei padroni, approdando in Sardegna, e lì fermandosi, lasciando che i suoi signori d’un tempo proseguissero per Roma. S’intrecciano, dunque, nel romanzo di Antonella Cilento (Isole senza mare, Guanda, pp. 367, € 17), le storie e i destini non felici di due donne, accomunate, pur nella teorica distanza delle origini nonché del secolo che le divide, da una sottrazione d’amore che le segna in modo irreparabile. La nobile Aquila diventata prima prostituta e poi, per tutti gli anni buoni della sua vita, amante di un ricco collezionista d’arte che mai, come avventatamente si era messa in mente, lasciò la moglie per lei. E la bella Nina, saltata dal balcone quando realizzò che la vita avrebbe mantenuto ben poco delle tante promesse di gioia e amore fattele da bambina. Le isole senza mare sono ovviamente le due donne, separate ed escluse nel loro esi-
lio interiore di ansia d’affetto, come in quello esteriore di espatrio e sradicamento, senza neppure il mare intorno che permette di navigare, di gettare ponti, di uscire dal castigo della solitudine. Ma sono forse anche, le isole senza mare, le realtà nelle quali entrambe si trovano a vivere, fermamente chiuse intorno, con finestre, sì, che
Festival
Lodi: si parla di lussuria
Inizia oggi, a Lodi, la nuova edizione del «Festival dei sette peccati capitali» dedicato quest’anno alla lussuria (tel. 0371 409238, www.settepeccaticapitali.com). Tra gli ospiti annunciati: Giulio Giorello (che aprirà il festival oggi alle 21 alla Biblioteca Laudense), Vincenzo Cerami (foto), Massimo Picozzi, Alessandro Bergonzoni, Sveva Casati Modignani, Efraim Medina Reyes, Carlo Sini, Allan Bay, Paolo De Benedetti, Jiso Forzani.
lasciano vedere quel che succede al di là, però dai vetri troppo spessi perché ci sia, al di qua, vera vita e non soffocante ambiente di serra. Aquila, infatti, sempre sarà prigioniera del suo passato irredimibile, e Nina dell’inflessibile perbenismo piccolo borghese. Il romanzo, che in un certo senso si potrebbe definire storico, in quanto s’intende presto che ripercorre vicende di personaggi realmente vissuti, appartenenti alla famiglia dell’autrice, sue zie, e bis o triszie, ha, per forza di cose, l’andamento e l’urgenza della scrittura autobiografica, che scava e che corre, a volte anche in disordine, con l’ansia di chi a tutti i costi deve arrivare in fondo al tunnel, dove s’intravede la luce e dove potrà finalmente stare un poco in pace. Il lettore non può che seguire l’autrice con lo stesso suo passo intrepido, scavando insieme a lei e insieme scavalcando gli ostacoli, veri o solo apparenti, che si possono incontrare lungo il cammino. Ostacoli o, meglio, complessità, che eventualmente segnano piuttosto il racconto di Nina, la più contemporanea tra le due figure: ed è normale che sia così perché troppo vicina, troppo familiare e, di conseguenza, ancora troppo imperscrutabile per chi ne narra la vicenda; Aquila per contro è già nella storia, per cui, sebbene a sua volta parente, può venire rievocata — o reinventata — con tranquilla sicurezza e libertà.
XXII FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO TORINO LINGOTTO FIERE 14-18 MAGGIO 2009
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Spettacoli L’intervista Alla vigilia del concerto al San Carlo di Napoli (18 maggio, data unica) parla dello «scandalo» di Umbria Jazz 2007
❜❜ Amo tanto Béla Bartók perché chiede al piano più di quello che può dare
La provocazione di Jarrett «Liberate i pianisti classici» Il jazzista americano: la fedeltà allo spartito li porta alla pazzia MILANO — Keith Jarrett il bambino prodigio che disse no a Nadia Boulanger, una delle più grandi insegnanti di musica del Novecento, che lo voleva come allievo. Keith Jarrett il pianista che da un quarantennio gira il mondo improvvisando tra jazz, classica e blues, agitandosi, canticchiando la musica che sente nascere nella sua testa, litigando con il pubblico (celebri gli insulti lanciati dal palco di Umbria Jazz 2007, immortalati su YouTube, che provocarono boicottaggi di molti fan). Keith Jarrett che pretende di avere delle stufe sul palco se l’aria condizionata è troppo potente. Keith Jarrett l’americano di Allentown, Pennsylvania, 64 anni domani, che lunedì 18 maggio sarà per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli, data unica, in quello che è già uno degli eventi musicali dell’an-
no, ha fama di personaggio difficile, schivo, poco o nulla «mediatico». Ma Jarrett ha parlato a lungo con il Corriere al telefono dalla sua casa-fattoria di Union, New Jersey, per spiegare che il pubblico scambia la sua concentrazione per arroganza, che ascoltare i più grandi pianisti classici non lo stimola, che Herbie Hancock non capisce il pianoforte, e molto altro. Jarrett parla come suona: non per frasi o paragrafi ma per lunghi movimenti, e non ama essere interrotto. Ecco dunque, senza interruzioni, quello che ha detto al Corriere. «I pianisti classici non hanno uno sfogo per tutta quella musica che hanno dentro. E allora cercano di mettere qualcosa di personale dentro Mozart, o Beethoven, uno sforzo terribile. Io suono Bach o Händel alla lettera, la "mia visione" non esiste. Ma quando improv-
L’evento Rassegna Il concerto di Jarrett rientra nella rassegna «Non Solo Piano» voluta dal San Carlo e da Angeli Musicanti Festival Biglietti Centinaia i biglietti acquistati dalla Spagna, dall’Inghilterra e dagli Usa per l’insolito evento
viso sono completamente libero. I più grandi pianisti del mondo tengono la loro immaginazione al guinzaglio perché hanno sempre davanti quello spartito. Allora io dico: liberateli. Il mio amico Vladimir Ashkenazy mi ha raccontato che suo padre suonava il piano nei cinema ai tempi del muto: improvvisava sempre. "Io non sarei capace", mi ha detto. Dovrebbe ritirarsi per mesi e entrare in una forma mentis completamente diversa. Ecco perché i grandi pianisti rischiano la schizofrenia. Lo stress produce un modo di suonare meccanico, la fedeltà è una trappola: io cerco di non essere fedele nemmeno a me stesso — il cervello è ingannatore, le dita gli dicono cose che, da solo, non immaginerebbe mai». «Dicono che maltratto il pubblico ma non hanno capito che tocca a loro
❜❜ Vladimir Ashkenazy mi ha confessato che non sa improvvisare
❜❜ Il piano elettrico di Herbie Hancock? La negazione della musica
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano Con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Comune di Belluno
Con il patrocinio e il sostegno della
chiudere il cerchio disegnato da me: ho bisogno del pubblico al punto che in sala d’incisione mi manca. Suono la musica che nasce nella mia testa e se c’è troppo rumore, non parliamo dei flash dei videofonini, non riesco più a sentirla, quella musica. Il mio pubblico ideale è "succoso". Ha ragione Emmanuel Ax, altro grande pianista classico, quando dice che il pubblico della classica è troppo silenzioso. Sono più ordinati, ma non migliori del pubblico jazz. Non ho un pubblico ideale, ma in Giappone c’è rispetto e partecipazione sincera. Tre mesi fa a New York, alla Carnegie Hall, silenzio totale nei pianissimo, fruscii e colpi di tosse e altri "segni di vita" quando le dinamiche diventavano più intense, era come respirare all’unisono. Alla Scala nel ’95 fu un’altra bella serata: spero che a Napoli, nel teatro dove da Rossini in poi sono passati tutti i più grandi, potremo vivere tutti insieme un’altra notte da ricordare. Arriverò almeno tre giorni prima, come faccio sempre, perché non ho bisogno di provare ma di camminare per le strade, ascoltare i rumori. La musica di una città è nella sua aria: basta saperla ascoltare. Ecco perché la globalizzazione è così terribile: un solo mondo, una sola lingua? Una noia inimmaginabile. Un’altra cosa incredibilmente vacua sono gli anniversari dei compositori, una fissazione della musica classica». «Non si può capire Bach senza una conoscenza profonda del clavicembalo, ma l’evoluzione è nemica della padronanza tecnica. Il pianoforte non è cambiato dal diciannovesimo secolo a oggi, e questo è un bene. Herbie Hancock pensa che l’elettronica aiuti la musica, ma il suo pianoforte elettrico non sarà mai paragonabile a uno Steinway, mai. Sostenere che il pianoforte è obsoleto è la negazione della mia visione della musica. Suonare è un atto estremo, voglio trascendere le possibilità fisiche del mio piano, voglio che suoni come una voce umana, come una chitarra, come un uccellino. Per questo amo tanto la musica del vostro Ferruccio Busoni e soprattutto il secondo concerto per pianoforte di Béla Bartók: perché chiedono al piano più di quanto possa fisicamente dare, quando finisci sei sudato come una bestia. Tento sempre di andare oltre. Le note mi arrivano come un vapore sottile, come vapore acqueo. E io cerco di coglierne la forma prima che svaniscano nell’aria».
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso
Matteo Persivale
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Diocesi di Belluno - Feltre L’iniziativa viene realizzata nell’ambito dell’Accordo di Programma Regione del Veneto Comune di Belluno. Con il fondamentale sostegno di
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Inedito Lo show sarà la sorpresa del «Teatro Festival Italia» partenopeo
«Made in Naples»: Pulcinella si è reincarnato a New York Karole Armitage: oggi avrebbe la maschera di Madonna DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK — In una delle scene di Made in Naples, dopo le musiche di Vivaldi si sprigiona una tammurriata riletta con ritmi house: i danzatori — americani, africani, giapponesi, ispanici e coreani — iniziano una coreografia fatta dell’alfabeto gestuale napoletano: la mano che chiede «che vvuo’?» (che vuoi?), quella che taglia lo stomaco per dire che ha fame, quella che sfiora il mento per dire «nun me’ ne ’mport» (non me ne importa). Presentato in anteprima mondiale a New York la settimana scorsa, Made in Naples è il pezzo forte del Napoli Teatro Festival Italia che ha commissionato alla coreografa americana Karole Armitage un progetto sulla maschera napoletana e universale di Pulcinella. Un’artista cosmopolita — ex prima ballerina del Ballet du Grand Théâtre de Genève e della Merce Cunningham Dance Company, collaboratrice di Mikhail Baryshnikov e Rudolph Nureyev, coreografa di Michael Jackson, Madonna e Merchant Ivory — per reinventare la quintessenza stessa della napoletanità. «Abbiamo invitato la Armitage a Napoli e le abbiamo fat-
Metafora e ricerca
Il simbolo Per il direttore artistico Quaglia, Pulcinella è «il simbolo della crisi internazionale. È la maschera che non ha lavoro, non ha denaro, ha fame, sente di non avere futuro, piange, si dispera e cerca espedienti»
L’antenato Secondo Karole Armitage, «l’antenato di Pulcinella è il dio egiziano Thot, intermediario tra il mondo dei defunti e quello dei vivi. Pulcinella e Thot sono collegati al mistero inafferrabile della morte: la discendenza è diretta»
to incontrare artisti, attori, musicisti, sociologi, esperti della maschera e della figura di Pulcinella», spiega Renato Quaglia, direttore del festival che ha già ospitato artisti quali Enrique Vargas, Antonio Skarmeta e il poeta Adonis. «Dopo aver studiato Pulcinella ce l’ha riconsegnato completamente rinnovato nello sguardo, regalandoci una prospettiva inedita ed inattesa». Strutturato in 12 quadri indipendenti, lo spettacolo (con costumi di Alba Clemente e scene di Karen Kilimnik) si muove alla ricerca dell’identità inafferrabile di Pulcinella, abbracciando i generi ed epoche musicali più diversi, dal barocco napoletano al punk, dai tamburi africani alla tammurriata, da Stravinskij a Roberto De Simone, dal putipù al tricchebballacche. E nello show la danza classica lascia spesso il passo al voguing, pogoing punk e alle movenze meccaniche del futurismo. Sulla scena danzano otto Pulcinella caratterizzati da sesso, età e carattere diversi. Non appena si crede di averne fissato il volto, l’istante successivo ne scopriamo uno nuovo e sorprendente. «La
Lo Stabile Una stagione europea ma con radici italiane
Torino, Pinter per la Braschi a Turturro le fiabe di Calvino Un Festival dal tocco francese, simile a quello parigino «d’Automne»: per la nuova stagione Torino parte dalla scena contemporanea internazionale. «Prospettiva 09» — questo il titolo — aprirà in ottobre lo Stabile piemontese presieduto da Evelina Christillin e diretto da Mario Martone. La «riaccensione dei classici» attraverso nuovi linguaggi avverrà con il Brecht dei detenuti-attori della Fortezza, il Big Group di Caden Manson, Mark Ravenhill e Olivier Py, Filippo Timi e Claudia Castellucci. In novembre, ci saranno invece le creazioni di Lucinda Childs e di Jan Fabre. Per le nuove produzioni, la prima in scena sarà Nicoletta Braschi, sempre più conquistata al teatro e protagonista di Tradimenti di Harold Pinter con la direzione di Andrea Renzi, che chiuderà l’anno. Il 2010 si aprirà con il Manfred di Byron (legato nella memoria al melologo fine ani ’70 di Carmelo Bene) con Frédéri-
SOS «SOS» del tumultuoso Big Art Group di New York sarà tra gli ospiti del Festival Prospettiva 09 sul teatro contemporaneo in ottobre allo Stabile
que Loliée, la regia di Andrea De Rosa, in collaborazione con il Regio. Laura Curino proporrà il «suo» Mattei ne Il signore del cane nero; John Turturro adatterà le Fiabe italiane di Italo Calvino, pensando al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia (2011) per cui Livermore ha un progetto su Gipo Farassino, a testimoniare la doppia vocazione torinese: verso l’Europa ma con profonde radici. «Oltre alle tournée, come quella di Pippo Delbono in sette Paesi, quattro saranno i
teatri in piena sinergia: Carignano, Cavallerizza, Gobetti e Fonderie che ospita anche la Scuola», precisa Christillin. «E ognuno di essi è "dedicato": al grande attore o ai registi italiani con il ritorno di una regia di Luca Ronconi (Giusto la fine del mondo di Jean-Luc Lagarce), o alla scena contemporanea», conclude Martone. In ripresa dall’attuale stagione, Branciaroli-Edipo Re, Zio Vanja di Vacis, la «crocifissione suburbana» di di Tarantino e Malosti.
CASO A LONDRA
CRITICI
Claudia Provvedini
Brevi PREMI
David speciali: De Sica Il visto si fa attendere Lisi, Villaggio, Lucisano Kiarostami rinuncia
Due Abbado incoronati al Premio Abbiati
In attesa dei David di Donatello previsti domani, l’Accademia del Cinema Italiano ha attribuito i suoi 4 David speciali a Virna Lisi e Paolo Villaggio (per la carriera) al produttore Fulvio Lucisano e all’attore Christian De Sica.
Due Abbado per l’Abbiati. Il prestigioso premio dei critici musicale ha decretato miglior direttore dell’anno Roberto Abbado e miglior spettacolo il Fidelio diretto da Claudio Abbado a Ferrara. Miglior novità a Phedra di Henze.
Abbas Kiarostami non farà il Così fan tutte di Mozart all’English National Opera (Eno) di Londra. Il motivo: l’ambasciata inglese a Teheran ha perso troppo tempo per rilasciargli il visto e il regista iraniano si è offeso.
Pulcini Un momento delle prove al Manhattan Movement and Arts Center di New York dello spettacolo «Made in Naples» Secondo l’Armitage, «Pulcinella è imparentato al pulcino che becca la terra per mangiare i vermi che vengono dal mondo dei morti»
mia ricerca mi ha fatto scoprire che l’antenato di Pulcinella è il dio Thot — racconta la Armitage — che nell’arte dell’antico Egitto veniva ritratto con la testa di un gallo. La discendenza è incredibilmente diretta». In che senso? «Pulcinella è imparentato al pulcino che becca la terra per mangiare i vermi che vengono dal mondo dei morti — argomenta la Armitage —. Anche Thot era l’intermediario tra il mondo dei defunti e quello dei vivi. Entrambi sono collegati al mistero inafferrabile della mor-
te». Ma nel suo spettacolo Pulcinella diventa anche una metafora contemporanea. «Il simbolo della crisi internazionale che il mondo sta vivendo — spiega Quaglia —. È la maschera che non ha lavoro, non ha denaro, ha fame, sente di non avere futuro, piange
Il giudizio L’artista: «Adoro la città del Vesuvio, uno dei posti più belli del pianeta. Lavorerei gratis per l’ente turistico»
e si dispera, cerca soluzioni e trova espedienti». Se dovesse reincarnarsi oggi, Pulcinella avrebbe le sembianze di Madonna. «È lei la sua erede moderna — assicura la Armitage — quella che meglio di tutti ha colto la straordinaria dote camaleontica di un personaggio capace di reinventarsi in continuazione». La coreografa è attesa a Napoli per la prima dello show, il prossimo 24 giugno. «È uno dei luoghi più belli del pianeta. L’adoro al punto che lavorerei gratis per l’ente turistico. Decantando il carat-
tere straordinario della sua gente, il cibo, il Museo Archeologico Nazionale, Pompei, il Vesuvio...». E la crisi dei rifiuti? «Un incidente di percorso senza strascichi», secondo la Armitage. «Quell’emergenza ha segnato la prima edizione del festival, ma ora è alle spalle — interviene Quaglia —. Dopo quel disastro è ancora più utile spiegare al mondo che questa città è anche e ancora una capitale europea, che esprime talenti e arte come pochissime altre al mondo».
Alessandra Farkas
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Sugli schermi Arriva la storia interpretata da Audrey, Cannes chiuderà il Festival con l’altra protagonista
Fondò «Hystrio»
Due Coco Chanel, sfida nei cinema
È morto Ugo Ronfani critico teatrale e saggista
Tautou contro Mouglalis: la stilista rivive con le giovani dive francesi ROMA — Le due «c» accavallate che si danno le spalle fanno pensare a una sola cosa: il lusso. La sfida delle due Coco Chanel. Quando il cinema veste alla moda, l’eleganza invade lo schermo. E raddoppia. Audrey Tautou contro Anna Mouglalis. La prima protagonista di Coco avant Chanel di Anne Fontaine in uscita il 29 maggio, l’altra in Coco Chanel & Igor Stravinsky di Jan Kounen che chiuderà cinque giorni prima il Festival di Cannes (senza dimenticare la miniserie tv con Barbara Bobulova). Fisicamente lontane, l’esile Audrey, magra come un punto esclamativo e i capelli alla maschietta, mentre Anna ha una attrezzatura da modella e se i personaggi fossero in ossa e carne ancora farebbe girare la testa al suo ganzo in Romanzo Criminale: il suo film racconta l’appassionato incontro con il grande compositore dopo che la stilista restò elettrizzata all’ascolto della Sagra della Primavera. Lui non se la passava bene e accettò di trasferirsi nella sua villa a Garches con moglie e figli. Ma mai mettere due creatori uno accanto all’altro... Ieri Audrey, ex imbranata che viveva nel mondo dei sogni nel Favoloso mondo di Amélie che le ha dato le ali, ha parlato della sua versione. Secondo la regista è «perfetta
Confronto Nella foto grande Audrey Tautou. Sopra Anna Mouglalis. La prima è protagonista di «Coco avant Chanel» di Anne Fontaine in uscita il 29 maggio, l’altra di «Coco Chanel & Igor Stravinsky» di Jan Kounen
Lusso e moda
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MILANO — È morto l’altra notte Ugo Ronfani, figura di riferimento della critica teatrale italiana, fondatore e a lungo direttore della rivista Hystrio. Nato a Milano il 5 dicembre del 1926, autore di una trentina di libri di saggistica, narrativa e poesia (Canzoniere per la sposa perduta) fu per 15 anni corrispondente del quotidiano Il Giorno da Parigi, città di cui lasciò deliziose «cartoline» in Lo stuzzicadenti di Jarry, raccontando personaggi famosi come Simenon e figure di donna, attrici come Emmanuelle Riva, scrittrici come la Serrault, ma anche vendeuses di mercato. Rientrato in Italia, caporedattore e poi vicedirettore, si dedicò alla critica, recensendo centinaia di spettacoli in uno stile che partiva dai dati della messinscena per sfumare in osservazioni di costume e squarci culturali, non senza ironia e umanissimo divertimento per le debolezze sotto la maschera. Ugo Ronfani se ne è andato nel sonno, serenamente. Lascia un vuoto umano e professionale. I funerali si svolgono stamattina alle ore 9, a Milano, presso la Parrocchia di Sant’Angela Merici, in via Cagliero.
Coco Chanel (pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel): 1883 – 1971
per incarnare una figura androgina, qualcosa che non esisteva a quel tempo ed è essenziale per capire come Coco Chanel ha inventato il suo stile basato sulla diversità, sulla sua vitalità». Il film si ferma alle soglie del mito, alla prima parte della vita della stilista, nata nel 1883 e morta a 87 anni. Dira-
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
I Blues In gol con Essien pagano anche l’anticalcio di Guus Hiddink Le isterie finali di Drogba
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Gli spagnoli troveranno il Manchester United a Roma il 27 maggio Il duello Messi-Ronaldo
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Il Barça elimina il Chelsea Iniesta segna l’1-1 al 93’ Inglesi furenti con l’arbitro Rabbia Drogba, fermato da Hiddink, urla contro l’arbitro (Ap e Sky)
DAL NOSTRO INVIATO
LONDRA — La finale sognata, quella che opporrà Cristiano Ronaldo a Messi, si materializza quando ormai prende corpo la riedizione ravvicinata della sfida made in England tra Manchester United e Chelsea. In vantaggio con Essien dopo 9 minuti di gioco, in superiorità numerica dopo un’ora per l’espulsione di Abidal (trattenuta ai danni di Anelka che stava puntando l’area), la squadra di Abramovich è ormai mentalmente proiettata verso la finale di Roma quando all’improvviso, in uno dei convulsi assalti conclusivi, giusto per una questione di sopravvivenza più che appellandosi alla razionalità, il Barcellona trova il pareggio che lo catapulta all’Olimpico grazie a una sberla dal limite di Iniesta, uno dei ragazzi della cantera, cioè del vivaio, quando sta scorrendo il terzo dei 4 minuti di recupero assegnati dall’arbitro. Stamford Bridge diventa di sasso, in campo però accade di tutto perché un destro di Ballack viene intercettato da una spalla di Eto’o nel ribollire dell’area catalana. Apriti cielo: con un paio di sostituzioni piazzate ad arte da Guardiola, la partita che non ha fine va avanti ancora un bel po’ e quando il sipario ca-
Park, primo coreano sul tetto d’Europa DAL NOSTRO INVIATO
E Roma prenota la partita perfetta
di ROBERTO DE PONTI
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re negato in precedenza per un mani di Piqué (tiro di Anelka). Un episodio che, verosimilmente, costerà caro all’ivoriano perché un leader lo si vede soprattutto nei momenti bui e non v’è dubbio che quello che è accadu-
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a finale perfetta. Magari maturata in modo assolutamente imperfetto, ma di sicuro l’espressione più alta del calcio d’Europa, e quindi del mondo. Erano le favorite, sono arrivate in fondo. Erano le più belle della Champions, sono state premiate (volendo, anche dall’arbitro di Stamford Bridge). Il Chelsea di ieri avrebbe meritato la rivincita di Mosca, ma nel conto totale ci sono anche i 90 minuti dell’andata al Camp Nou. Resta il fatto che Manchester United contro
la per davvero c’è Drogba che dalla panchina dove era finito per un infortunio, salta in campo come un grillo (ma non era zoppicante?) per minacciare e insultare l’arbitro norvegese Ovrebo, imputandogli pure un rigo-
Barcellona è semplicemente il meglio: è Cristiano Ronaldo contro Leo Messi, è la spettacolare organizzazione di Alex Ferguson contro la spudoratezza offensiva di Pep Guardiola. È il calcio, punto. Per la gioia di chi, inguaribile ottimista, crede ancora che con il bel gioco arrivino anche i risultati. Magari a Roma sarà un’altra cosa, non è detto che le premesse siano garanzia di spettacolo. Ma già ora si può dire che Manchester United-Barcellona sarà una bella finale. Anzi, la migliore.
LONDRA — Questa volta sir Alex Ferguson lo convocherà per la finale di Champions League. Park Ji Sung (foto), quel diritto, se lo è guadagnato sul campo. E potrebbe essere, se Fergie deciderà di mandarlo in campo, il primo giocatore asiatico a giocare una partita tanto importante. Ricordando l’esclusione del sudcoreano dalla lista dei 18 per la finale di Mosca 2008, vinta dal Manchester United contro il Chelsea, ai calci rigori, Ferguson spiega che «è stata una delle decisioni più difficili della mia carriera». Park aveva infatti ben giocato nei quarti di finale contro la Roma (assist a Rooney) e in semifinale contro il Barcellona («man of the match» per la Uefa). Il 27 maggio, allo stadio Olimpico di Roma, infortuni permettendo, non ci saranno sorprese. Questa è stata la stagione della consacrazione di Park nel Manchester United. Nei due anni precedenti, per colpa di ricorrenti problemi a un ginocchio, poi superati con un’operazione negli Stati Uniti, non era riuscito a diventare un titolare fisso. In Premier League, invece, quest’anno ha giocato 22 partite su 35. In Champions è entrato nelle rotazioni che prevedono l’utilizzo anche di Giggs e di Nani, ma è stato fondamentale contro l’Inter nella partita di San Siro e martedì sera contro l’Arsenal. Park non è un bomber, ma in questa stagione ha scelto bene quando fare gol. Due in campionato: importan-
te quello del pareggio 1-1 contro il Chelsea e utile quello contro il Middlesbrough (0-2) il 2 maggio. Fondamentale quello in Champions League, che ha chiuso la partita contro l’Arsenal ancor prima che iniziasse davvero. Il Manchester United è una superpotenza, in campo e fuori. Compera campioni e offre loro contratti da favola. Poi, però, sa anche fare buoni affari. Park è uno di questi. L’ha acquistato per 4 milioni di sterline (all’epoca circa 7 milioni di euro) dal Psv Eindhoven, nella stagione 2005-2006. Viste le sue buone prestazioni, gli è stato offerto un rinnovo quadriennale del contratto, che scade nel 2010, con uno stipendio da 50 mila sterline a settimana. Quasi il doppio di quello che percepisce adesso. Non male per il ragazzino che, dopo aver giocato in Corea a livello di scuola superiore e università (la Myongji University), era stato scartato dai club professionistici del suo Paese perché troppo magro. Il primo contratto vero lo trovò in Giappone, ai Kyoto Purple Sanga, e poi Guus Hiddink c.t. della Corea del Sud, che lo portò in Europa al Psv Eindhoven, ha fatto la sua fortuna. Una mano ai sogni di Park la darà anche la squalifica di Fletcher per la finale. I vertici arbitrali della Uefa hanno trovato corretta la decisione di Rosetti: anche se Fletcher sfiora la palla, questa resta «utilizzabile» da Fabregas, che viene poi travolto dallo scozzese. Rigore ed espulsione, perché era una chiara occasione da rete.
Luca Valdiserri
Chelsea Barcellona
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Marcatori: Essien 9’ p.t.; Iniesta 48’ s.t. CHELSEA (4-5-1): Cech 5,5; Bosingwa 6, Alex 6,5, Terry 6, A.Cole 5,5; Anelka 6, Essien 6, Lampard 5,5, Ballack 5,5, Malouda 5,5; Drogba 6 (Belletti s.v. 27’ s.t.). All.: Hiddink 5 BARCELLONA (4-3-3): Valdes 5,5; Alves 6, Touré 6, Piqué 5,5, Abidal 5; Xavi Hernandez 6, Busquets 5,5 (Krkic s.v. 40’ s.t.), Keita 5,5; Iniesta 7,5 (Gudjohnsen s.v. 50’ s.t.), Messi 5,5, Eto’o 5 (Sylvinho s.v. 52’ s.t.). All.: Guardiola 5,5 Arbitro: Ovrebo (Norvegia) 5 Espulso: Abidal 21’ s.t. (fallo da ultimo uomo) Ammoniti: Daniel Alves, Essien, Alex, Eto’o, Ballack Recupero: 3’ più 7’
to ieri, con il Chelsea che per un solo minuto ha visto sgretolarsi il suo sogno romano, abbia spedito i londinesi nell’inferno della depressione. Alla fine, però, forse il pallone ha una logica e stavolta ha deciso di punire l’anticalcio di Guus Hiddink. Dopo avere visto il catenaccio dell’andata c’era infatti soltanto da capire come il cinico olandese sarebbe riuscito a coniugare l’esigenza imprescindibile di una vittoria con il suo animo esasperatamente difensivo. Non c’è voluto molto per capire quello che l’amico Guus aveva preparato: nonostante la presenza di due attaccanti in campo (Drogba e Anelka), spazi ancora chiusi a doppia mandata arretrando la punta francese a fare il centrocampista esterno di una linea di cinque. Non si è proprio vergognato, Hiddink, di schierare la sua squadra tutta indietro all’arrembaggio e in questo senso il gol trovato quasi subito grazie a un sinistro telecomandato di Essien (appoggio di Lampard) che, prima di finire in
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
La smentita di Flick «La Roma? Non la conosco»
ROMA — La famiglia Flick non intende acquistare la Roma. A smentire la presunta trattativa ha provveduto il magnate e storico dell’arte Gert-Rudolf Flick, dichiarando al settimanale tedesco Bunte: «Questa è una bufala. Non conosco la Roma. C’è un avvocato di nome Volker Flick, che sta portando avanti le trattative per i romani» ha quindi concluso spiegando però di non avere alcun rapporto di parentela con il legale.
All’incrocio Iniesta osserva il pallone in porta (Reuters/Martinez)
rete, toccava la parte bassa della traversa, era per lui un’autentica manna. Se questa nuova edizione riveduta e corretta del suo catenaccio lui l’aveva preparata a prescindere, figuriamoci dopo quel gol che lo autorizzava uffi-
Oggi la Coppa Uefa Champions League A Manchester United 1 Arsenal 0 Barcellona 0 Chelsea 0 Finale: Roma, 27 maggio Manchester Utd-Barcellona
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Coppa Uefa A R Oggi semifinali di ritorno ore 18.30 (diretta tv Sportitalia) Shakhtar Donetsk 1 Dinamo Kiev 1 ore 20.45 (diretta tv Sportitalia) Amburgo 1 Werder Brema 0 Finale: Istanbul, 20 maggio
cialmente a scatenare il suo nulla calcistico... E difatti tutta la sfida, giocata più come voleva il Chelsea, cioè a cadenze forzate, che come avrebbe preferito il Barça, magari palleggiando negli spazi che non c’erano, è stata caratterizzata da un progressivo, anche se spesso e volentieri parecchio confuso, avanzare dei catalani. Ridotti in inferiorità numerica dopo poco più di un’ora per la malandrina trattenuta di Abidal ai danni di Anelka, gli spagnoli si sono ritrovati a remare a vuoto offrendo così al Chelsea lo spunto per qualche rovesciamento offensivo ma senza esagerare però perché quando Drogba, contuso, era costretto a tornare in panchina, Hiddink per non sbagliare inseriva Belletti, un difensore-centrocampista. Ma forse, proprio per castigarne gli istinti tatticamente perversi, il dio del calcio decideva che, con il gol oltre il 90’ di Iniesta, fosse Messi a sfidare Cristiano Ronaldo e non l’isterico Drogba.
Alberto Costa
Martens dà l’o.k. Gattuso può giocare già in Milan-Juve
MILANO — (m. col.) Attendeva l’o.k. del professor Martens e ieri il via libera è arrivato. Il luminare belga è stato a Milanello per visitare gli infortunati Gattuso e Kaladze. Il centrocampista reduce da un intervento a dicembre al crociato del ginocchio destro, ha ricevuto il permesso di scendere in campo per 20-25 minuti. Ora spetta ad Ancelotti decidere se convocare Ringhio per la partitissima con la Juve.
Il caso
Il retroscena Intanto ieri l’incontro dei vertici con i legali di Diego
L’Uefa sfratta Lazio-Reggina dall’Olimpico
«Dimettiti». «Licenziatemi» I due no di Ranieri alla Juve
ROMA — Lazio-Reggina, fissata sul calendario il 24 maggio allo stadio Olimpico, sarà spostata per consentire alla Uefa di organizzare la finale di Champions League. Marco Brunelli, direttore generale della Confindustria del pallone nella gestione Matarrese, lavora su due ipotesi: anticipare a mercoledì 21 la sfida tra biancocelesti e calabresi, oppure spostare la partita della discordia in altra sede, non al Flaminio, ma lontano da Roma. «Di sicuro il campionato finirà regolarmente il 31 maggio», fanno sapere dalla Lega di Milano. La Federcalcio conferma. Anche perché ci sono impegni internazionali da rispettare e Lippi ha già fissato il raduno della nazionale il 2 giugno a Coverciano. Il primo risultato, Lega e Federazione lo hanno ottenuto: l’Uefa, che voleva l’Olimpico 10 giorni prima della finale di Champions, s’accontenta di avere lo stadio della finalissima una settimana prima dell’evento. «Ancora non ci è stato sottoposto alcun tipo di soluzione», ha fatto sapere Lillo Foti, presidente della Reggina. Molto dipenderà dall’esito della finale di Coppa Italia tra Lazio e Sampdoria. Se i biancocelesti dovessero vincere, garantendosi la partecipazione alla prossima Coppa Uefa, Lotito accetterebbe lo spostamento della partita. Che avrebbe il vantaggio di garantire la contemporaneità prevista nelle ultime due giornate di campionato. Altrimenti potrebbe prendere quota la soluzione dell’anticipo. Non per un caso la questione sarà risolta ufficialmente il 14 maggio, all’indomani della finale di Coppa Italia...
a.b.
Il rifiuto del tecnico al club che voleva le sue dimissioni MILANO — La settimana più lunga di Claudio Ranieri si concluderà domenica sera alle 22.20, circa, orario di San Siro. Comunque vada a finire Milan-Juventus lui non se ne andrà, per lo meno spontaneamente. E questa non è solo un’impressione, ma una comunicazione (sociale). L’allenatore romano lo ha ripetuto per ben due volte ai dirigenti: dopo il pari con la Reggina e dopo quello col Lecce; specialmente dopo quest’ultimo, con la ribellione nell’intervallo, la società ha «proposto» a Ranieri di dimettersi. Non gratuitamente. Sarebbe stato salvaguardato integralmente il contratto del tecnico (fino al 2010, salvo nuovi accordi), in cambio di un addio anticipato che, nei piani — logici, se vogliamo — del club, doveva ottenere due risultati. Innanzitutto non fornire un alibi ai giocatori, corresponsabili, come tutti, della situazione («in campo alla fine ci vanno loro» ha sottolineato l’a.d. Jean-Claude Blanc a Sky). Cacciare Ranieri in questo momento, infatti, sarebbe apparsa come una prova di debolezza e avrebbe puntellato le giustificazioni dei giocatori, specialmente di quelli che non lo gradiscono: da Camoranesi, non nuovo a episodi di ribellione (ricordiamo quello di Verona col Chievo), a Trezeguet (ieri chiari messaggi del suo procuratore su un trasloco a fine stagione), ormai separato in casa, su fino a Del Piero, mai entrato in sintonia con l’uomo in panchina. Poi, cancellando quest’alibi, la società avrebbe spinto la squadra a chiudere la stagione in modo positivo, avviando nel contempo la rifondazione (ieri a Torino i legali del Werder Brema: per Diego svolta imminente).
Sotto contratto Claudio Ranieri ha un accordo con la Juve fino a giugno 2010 (Reuters/Garofalo)
Inter
Adriano è del Flamengo Moratti frena Ibrahimovic
Inquieto Zlatan Ibrahimovic è arrivato all’Inter nella stagione 2006/2007 (LaPresse)
MILANO — Adriano ha ritrovato la voglia di giocare e ha firmato per il Flamengo. Contratto di un anno, oggi la presentazione. Quella dell’attaccante appare ora come una sceneggiata per sganciarsi dall’Inter e ripartire dal club dove aveva giocato prima di trasferirsi in Italia nel 2001. Per evitare altri equivoci, sulla vicenda-Ibrahimovic è intervenuto direttamente Moratti. Dieci minuti di colloquio, sono stati sufficienti al presidente per spiegare al manager del giocatore, Mino Raiola, che per ora si deve pensare solo allo scudetto. Poi si vedrà: se Ibrahimovic vuole andarsene, potrà farlo a condizione che ci sia una società disposta a presentare un’offerta adeguata a un giocatore che guadagna un milione di euro al mese. Se manca l’offerta, Ibra dovrà sacrificarsi e restare all’Inter. Raiola ha capito e ha avuto parole concilianti, anche perché nel frattempo ha sistemato il contratto di Maxwell. L’Inter segue l’olandese del Real, Wesley Sneijder.
Claudio Ranieri, sfiduciato dalla proprietà dopo la sconfitta con la Lazio nella semifinale di Coppa Italia, ha risposto due volte che non intende andarsene con le dimissioni, cioè facendo da capro espiatorio. La società, a questo punto, spera di non dover ricorrere, prima del tempo, all’esonero. È una cattiva strada quella del saltafosso con le panchine, ci si abitua male e, in questo caso, si darebbe anche l’idea di cedere ai moti popolari e giornalistici. Così, di fronte al rifiuto di Ranieri, Blanc ha assicurato che il tecnico finirà il campionato. Non poteva fare altro, naturalmente, ma non ha detto nulla di falso: ci crede veramente. Secondo una corrente di pensiero, anche societaria, di fronte a un tracollo col Milan, nel risultato e nei comportamenti, il cambio sarebbe inevitabile. Ma a Torino, per le ragioni elencate, non ci vogliono arrivare. La stabilità è l’ultima caratteristica che apparenta questa alla vecchia Juve.
Roberto Perrone
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
Sport 63
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Conferma
L’elezione Nettamente sconfitto Chimenti: 55 voti a 24
Il presidente del Coni Gianni Petrucci, eletto ieri per la quarta volta: è in carica dal 1999 (Eidon/Antimiani)
Petrucci si riprende la presidenza del Coni Scelta la continuità Quarto mandato: arriverà a Londra 2012 ROMA — Fedeltà e continuità. Il Coni ha scelto di non cambiare. Giovanni Petrucci, già in carica dal 1999, sarà il presidente dello sport italiano per un altro quadriennio, sino alla primavera del 2013 e guiderà le spedizioni olimpiche di Vancouver (12-28 febbraio 2010) e Londra (27 luglio-12 agosto 2012). Si è assicurato il quarto mandato in scioltezza. Il suo rivale, Franco Chimenti, presidente della Federazione golf, ha ottenuto qualche voto in più di quelli previsti, ma non si è mai avvicinato al vincitore. Quando Petrucci è arrivato alla soglia fatidica delle 40 preferenze, il quorum, lui era fermo a 17. Il finale, 55 a 24, non ammette discussioni. Ma quello che conforta lo storico presidente del Coni è la composizione della Giunta, fedelissima a Petrucci come mai era accaduto prima. «Siamo una squadra perfetta», ha sussurrato ai suoi compagni d’avventura, elegante dentro il completo blu impreziosito da una rosa rossa all’occhiello, regalatagli dalla moglie, Rafaela. È una Giunta con un’alta presenza di atleti che hanno fatto la storia del nostro sport: Antonio Rossi e Giovanna Trillini, Eddy Ottoz e Manuela Di Centa, sino a Franco Arese. E con sette (su tredici) nuovi elementi, a cominciare da Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, il più gettonato durante le votazioni, per proseguire con Trillini e Di Centa (presente nella vecchia Giunta in qualità di membro del Cio), Arese (atletica leggera), Renato Di Rocco (ciclismo), Giovanni Malagò (presidente del comitato dei Mondiali di nuoto 2009) e
La Giunta
La squadra di governo per 4 anni Il nuovo governo dello sport italiano fino al 2012 Presidente Gianni Petrucci Vicepresidenti Riccardo Agabio (vicario) Luca Pancalli (foto) Segretario Raffaele Pagnozzi Membri di Giunta Franco Carraro, Ottavio Cinquanta, Mario Pescante, Francesco Ricci Bitti (membri Cio) Giancarlo Abete (calcio), Franco Arese (atletica), Renato Di Rocco (ciclismo), Carlo Magri (pallavolo) (presidenti di federazione) più Manuela Di Centa e Giovanni Malagò (dirigenti) Antonio Rossi e Giovanna Trillini (atleti); Eddy Ottoz (tecnici) ; Massimo Achini (enti di promozione); Marcello Marchioni (comitati regionali), Michele Barbone (provinciali)
Massimo Achini, giovane presidente del Csi. I candidati dello sconfitto, da Alberto Miglietta a Claudio Barbaro, da Sabatino Aracu sino a Fabio Pigozzi, sono rimasti fuori. Chimenti è rimasto deluso: «Speravo in un finale diverso. Ha prevalso la logica conservativa. Però 24 voti non sono pochi e garantiscono un’opposizione», aveva detto prima dell’elezione della nuova Giunta. I fatti, nel giro di pochi minuti, lo avrebbero smentito. Petrucci è pronto per la nuova avventura. Il suo programma ruota su tre punti: più sport nelle scuole, finanziamenti certi per poter programmare con serenità, lotta spietata al doping. A cominciare dal ciclismo. «È un problema che dovremo affrontare di petto», ha fatto sapere il gran capo subito dopo le elezioni. «Non capisco la diffidenza di certi Paesi di fronte al nostro atteggiamento inflessibile sul doping. È una questione di etica, civiltà, correttezza». Il Coni cercherà di fare breccia nelle scuole con l’aiuto del ministro Gelmini e con-
L’avversario sconfitto Franco Chimenti, presidente della Federgolf, ha raccolto 24 voti (Ansa/Tedeschi)
Ciclismo
Caso doping Valverde all’attacco denuncia Torri tando sugli atleti, a cominciare dalla Di Centa. «Perché l’attività di base è fondamentale». Sereno, sorridente e pacato, Petrucci non ha risparmiato qualche bastonata al suo concorrente nel discorso che ha introdotto la votazione. Chimenti aveva parlato per 12 minuti attaccando un po’ a casaccio, facendo passare Petrucci per un dit-
❜❜ I miei collaboratori nella nuova Giunta? Una squadra perfetta
tatore e rinfacciandogli una mancata analisi sulla sconfitta degli sport di squadra a Pechino. La replica, in otto minuti, è stata aspra: «Caro Chimenti, dove hai vissuto sino ad ora? Abbiamo gestito bene i dieci anni più difficili dello sport italiano». Alla fine, però, Chimenti è stato il primo a congratularsi con Petrucci.
Alessandro Bocci
Gli impegni
Più sport a scuola per crescere ancora
Lotta al doping senza cedimenti
Subito in Giunta Finanziamenti certi l’emergenza ciclismo per vincere ancora
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«Il primo obiettivo è riportare lo sport nella scuola e ne parleremo con il ministro Gelmini; porteremo i nostri campioni dai ragazzi: l’attività di base è fondamentale»
«La lotta al doping sarà durissima e senza sconti per nessuno. Abbiamo pagato conti salati a questa politica, ma non cambieremo linea. Vogliamo solo medaglie pulite»
«Il caso Rebellin a Pechino è stato un colpo molto duro; mai una medaglia olimpica azzurra era stata trovata positiva. Il ciclismo è un’emergenza e la porteremo in Giunta»
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«Abbiamo bisogno di continuare ad avere la certezza dei finanziamenti per lavorare contro una concorrenza sempre più difficile pensando ai Giochi Olimpici del 2010 e del 2012».
La Giunta Dal ’99 il rieletto presidente del Coni non aveva mai avuto un governo così prestigioso e così legato a lui
Giovanni, i salesiani, la Madonna, il calcio e una squadra piena di medaglie olimpiche ROMA — Martedì sera, alla cena dei grandi elettori, promossa da Giovanni Petrucci, si erano seduti al tavolo in 62. Per giurargli fedeltà. In sette hanno cambiato idea nella notte. Succede. Ma il vecchio e nuovo presidente del Coni aveva previsto anche questo, dopo aver raccolto in questi mesi ampi consensi da una solidissima base, che non voleva saperne di cambiare. Difficile che uno come lui potesse sbagliare i conti. Non perché sia un marziano, ma perché Petrucci viene dalla vecchia scuola della dirigenza sportiva, quella che ha imparato i fondamentali e si è preoccupata di crescere passo dopo passo. Ieri ha ricordato: «Ho studiato dai salesiani; conosco il catechismo; vado a messa alla domenica; siamo nel mese mariano, ringrazio la Madonna. Non credo che stesse pensando alla mia elezione, ma veglia sui miei comportamenti ed è importante. Questa per me è una grande emozione». Qualcuno ha sottolineato che Chimenti ha avuto più voti del previsto ed è vero; Paolo Barelli (Federnuoto), il terzo candidato (per dodici giorni, dal 15 al 27 aprile), ha notato che «non è stata una vittoria schiacciante; un terzo dell’elettorato non è d’accordo». Ma chiunque firmerebbe per essere eletto a qualsiasi carica con il 69% dei voti. Petrucci ha imparato dai suoi maestri (Carraro e non solo) che bisogna vincere, ma non stravincere e si è
Scherma Giovanna Trillini (Ap)
Canoa Antonio Rossi (LaPresse)
Atletica Franco Arese (Ap)
lasciato andare ad una sola battuta velenosa: «Dite che è stato tutto troppo facile? Che vi devo rispondere? L’avversario era questo e il doppio dei voti è una vittoria schiacciante». Petrucci, che compirà 64 anni in luglio, sposato, due figli, una laurea in Scienze politiche, idee politiche di centro, ma in ottimi rapporti con tutti, a destra e a sinistra, perché lo sport viene prima, è partito dalla segreteria generale del Coni e si è formato come segretario della Federbasket (dal ’77 all’85), ma ha imparato quasi tutto muovendosi nel pianeta del pallone, dove si può cambiare idea in un giorno e persino in un’ora, dove i presidenti prima si insultano e, un’ora dopo, salgono sullo stesso aereo e si abbracciano. Dodici mesi in Lega a Milano; sei anni alla Figc, con Sordillo, Carraro (commissario dopo Messico ’86 per riscrivere le carte) e Matarrese (dall’87). Insieme avevano cambiato faccia alla Figc; insieme avevano coltivato il sogno di portare a casa la Coppa del mondo nel ’90; insieme avevano ribaltato la tradizione, portando un tecnico di club (Sacchi) in nazionale. E dopo aver spianato la strada al nuovo c.t., se n’era andato: sei mesi da vicepresidente esecutivo della Roma, prima di tornare come numero 1 della Federbasket nel ’92 e di entrare in Giunta nel ’97. Il 29 gennaio ’99, Petrucci era stato scelto per guidare il Coni, come uomo di
transizione. Le 34 medaglie di Sydney in 12 sport hanno cambiato il corso degli eventi. E Petrucci è ancora qui, «con tante idee in testa; il nuovismo non è un dogma». Mai come stavolta, ha avuto una Giunta così compatta e coesa intorno al suo nome; nell’ultimo quadriennio il rapporto con l’opposizione era di 8-5. E questa è una squadra di governo con nomi tanto importanti, dalla quale sono stati esclusi (per votazione del Consiglio nazionale) tutte le figure in qualche modo legate al mondo politico. Si parla molto di sport agli atleti, portando l’esempio di Platini all’Uefa. Lello Pagnozzi, l’inarrestabile braccio destro di Petrucci (già segretario con Pescante)
Emozionato «Siamo nel mese mariano e c’è chi veglia sui miei comportamenti. Questa per me è una grande emozione» Combattivo «Ho tante idee in testa per il futuro, il nuovismo non deve diventare un dogma. Il doppio dei voti è una vittoria schiacciante»
ha trasformato il Coni in un’azienda destinata a produrre medaglie, ma nel rispetto delle regole. Stavolta ha lavorato perché dalle elezioni emergesse un gruppo dirigente di alto livello sportivo, con il quale lavorare duramente per non perdere colpi. Così in Giunta, con Agabio e Pancalli, confermati vicepresidenti, sono entrati cinque personaggi conosciuti in tutto il mondo: gli olimpionici Rossi (tre ori), che non ha ancora smesso con la canoa, nonostante i 40 anni, Trillini (quattro nel fioretto) e Di Centa (due nel fondo), più due ex campioni europei dell’atletica, entrambi del ’44, Franco Arese, presidente della Fidal dal 2004, dopo aver vinto l’oro dei 1.500 a Helsinki ’71 e Eddy Ottoz, due volte oro continentale nei 110 hs (’66 e ’69, con in mezzo il bronzo olimpico), che ha stravinto la corsa fra i tecnici (57 voti). In Giunta ci sono due donne (Trillini e Di Centa) e c’è Giancarlo Abete. La sua elezione (47 voti) segna il ritorno del calcio, che «resta il motore del nostro sport» (Petrucci), ma anche il riconoscimento per un dirigente che ha sempre privilegiato il rispetto delle regole, anche a costo di un’eccessiva prudenza. Passata la festa, restano i problemi. Sono tanti, compreso quello legato a una dispersione di talenti, alla concorrenza del mondo, alla guerra al doping. Fra meno di un anno la neve e il ghiaccio di Vancouver diranno quanto vale una parte del nostro sport. Avere una squadra così importante non è soltanto un vantaggio: è una responsabilità in più. Petrucci lo sa.
Fabio Monti
MILANO — Alejandro Valverde (foto) contrattacca. Il ciclista spagnolo ha comunicato ieri di avere intrapreso un’azione «giudiziaria penale» contro il procuratore antidoping del Coni, Ettore Torri. Due le ipotesi di reato: «Aver disobbedito alle autorità giudiziarie spagnole» e «aver falsificato dei documenti». Lo scorso 11 febbraio, Torri aveva convocato il ciclista spagnolo contestandogli l’uso di doping sulla base degli esiti delle indagini della Procura di Roma: il confronto tra un controllo sangue-urine effettuato il 21 luglio scorso a Prato Nevoso durante la tappa italiana del Tour e i dati sulle sacche di sangue dell’Operacion Puerto portavano, secondo Torri, allo spagnolo. L’1 aprile, poi, Torri aveva deferito Valverde e chiesto 2 anni di squalifica. La Spagna aveva rivendicato la competenza del caso, ma sia l’Uci, la federazione mondiale, sia la Wada, l’agenzia mondiale antidoping, si sono costituite presso il Coni contro Valverde. Secondo la denuncia, Torri avrebbe agito «in maniera ripetitiva e ostinata, con un assoluto disprezzo delle autorità giudiziarie spagnole, rifiutandosi di rispettare il decreto numero 31 della Corte di Madrid, che impedisce al Coni di usare le prove del procedimento penale contro gli atleti». Intanto il Giro d’Italia ha già perso un partecipante: Christian Pfannberger. Il corridore austriaco del team Katusha è risultato infatti non negativo a un controllo a sorpresa effettuato nella sua abitazione lo scorso 19 marzo. In attesa di riscontri ufficiali, il suo posto al Giro che partirà sabato da Venezia sarà preso da Alexander Serov.
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
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Sport 65
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
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Fotofinish VOLLEY
Piacenza-Trentino Oggi si gioca gara2 Si gioca oggi Copra PiacenzaDiatec Trentino, gara 2 della finale scudetto (ore 20.30, Sky2). Piacenza, che ha perso ai vantaggi del tie-break la prima partita, ha l’occasione per pareggiare la serie. Nella finale femminile, la Scavolini Pesaro ha battuto l’Asystel Novara 3-1 (23-25, 25-19, 25-17, 25-23) in gara 2. Pesaro sale così sul 2-0 e sabato, vincendo ancora, può conquistare lo scudetto.
TENNIS
La corsa della Pennetta si ferma negli ottavi
Formula 1 La Fota «preoccupata» chiede un incontro urgente con Mr Fia
I team superano la bufera e incalzano Mosley L’idea: no al tetto unico, ma un limite per ogni area MILANO — Il vero successo è esserci (ancora). La Fota, e cioè l’associazione che riunisce i team di Formula 1, è viva e lotta tutta assieme, attraversa indenne anche questa tempesta e riesce a formulare un documento che parla con una voce unica. Per ora tiene dentro anche Williams e Brawn, le due squadre più vicine alle posizioni della Fia di Max Mosley e più orientate a sostenere l’idea del tetto al budget. Anche loro si sono convinte a esprimere «preoccupazione» per le novità imposte dalla Federazione. Considerato che l’amministratore delegato della Williams, Adam Parr, circa un mese fa a domanda precisa aveva risposto «La Fota? E che cos’è?» questo è sicuramente un risultato importante per la forza dell’associazione e del suo presidente Luca di Montezemolo, in vista delle future trattative. Per salvare l’unanimità, però, ci si è dovuti limitare a parole molto prudenti e, alle
continue provocazioni di mister Fia, è arrivata una replica soft. Per adesso, si è scelto di non rendere pubblica la controproposta dei team che, secondo indiscrezioni, ruoterebbe attorno all’idea cardine di aggirare il tetto al budget totale, imponendo tanti piccoli tetti, uno per ciascuna area di spesa: motori, cambi, aerodinamica, e così via. Ma questo nel comunicato non c’è, perché la proposta non è ancora definita nei dettagli. Ma soprattutto perché
il comunicato emesso dopo una riunione in un albergo di Heathrow durata quattro ore (convocata, si ricorda, «per esaminare le nuove regole e per valutare i progressi nel rinnovo del Patto della concordia», quello che stabilisce la spartizione dei diritti tv e cioè i soldi) è un certificato di esistenza in vita e di unità, spedito via posta prioritaria a Mosley ed Ecclestone. «La Fota ha avuto un positivo e costruttivo incontro ed è d’accordo nel continuare a lavora-
Ferrari londinese
Le proposte La Fia Il presidente della Fia Max Mosley ha introdotto per il 2010 il tetto al budget, fissato in 44 milioni di euro, facoltativo: chi lo rispetta ha un’ampia libertà regolamentare, chi non lo rispetta deve seguire i rigidi vincoli di adesso I team L’associazione dei team ha chiesto un «incontro urgente» a Mosley. Una delle controproposte potrebbe essere imporre non un tetto complessivo, ma uno per ogni capitolo di spesa
«Spero che a Barcellona la macchina possa lottare per i primi quattro posti». Così Kimi Raikkonen all’inaugurazione del nuovo Ferrari Store di Londra, in Regent’s Street (Ap)
Proposte In alto, il Gp del Bahrein. A fianco, Montezemolo (Dppi e Afp)
re in maniera metodica per definire le riduzioni dei costi per il 2010 e il 2011, proseguendo nel solco tracciato nel 2008». E poi la parte finale: «La Fota esprime preoccupazioni per le decisioni prese dall’ultimo Consiglio mondiale riguardo alle regole del 2010 e chiede quindi un incontro urgente con la Fia». La controproposta sarà quindi prima spiegata a Mosley e, solo dopo (si spera quando avrà incassato anche il suo assenso), resa pubblica. Vedremo se Mosley sarà disposto ad accettare questa nuova impostazione o non sceglierà, di nuovo, il muro contro muro. Di tutte le sue novità, a non convincere i team, anche quelli che, di principio, non sarebbero contrari al «budget cap», sono state essenzialmente due cose: la difficoltà, per non dire l’impossibilità, di controllare i budget di aziende complesse come i team di Formula 1 e l’idea del campionato a due velocità, con certe regole per chi rispetta il tetto al budget e certe altre per chi sceglie di non seguirlo. L’idea invece dei tanti tetti di spesa (per quello che è emerso fino a ora) risolverebbe entrambi questi problemi. E ora? I team ieri hanno mandato il messaggio di essere ancora disposti a trattare per trovare un accordo, al loro interno prima, e con Mosley dopo. Un altro no porterebbe, però, alla rottura.
Arianna Ravelli
Il lutto Trovato il corpo di Alexander, 39 anni, primogenito di Mosley, nella casa di Notting Hill. Sospetta overdose
Dopo lo scandalo, il dramma: è morto il figlio MILANO — L’aveva protetto dallo scandalo sessuale scatenato nel marzo dell’anno scorso da News of the World come un vaso prezioso, e delicatissimo. «Non c’è niente di peggio per un figlio che vedere pubblicate sul giornale foto di quel genere. Non riesco a immaginare nulla di più umiliante e mortificante. Solo io so quanto la mia famiglia abbia sofferto per una situazione nei confronti della quale non ha alcuna responsabilità». Alexander Mosley, l’uomo di 39 anni trovato riverso da un famigliare alle 16.30 di martedì nel salotto della casa di Notting Hill, zona ovest di Londra, e dichiarato morto sul posto dal coroner per sospetta overdose, era l’adorato e introverso figlio primogenito di Max Mosley, il controverso presidente della Federazione internazionale dell’automobile. Era il vaso di inestimabile valore che uno dei politici più cinici del mondo dello sport maneggiava con amorevole attenzione, e maniacale cura. Nessuna apparizione pubblica di Alexander, del fratello
Patrick, 37 anni, e della moglie Jean, con la quale Mosley ha festeggiato nella tempesta mediatica le nozze d’oro, ai Gran premi né nelle occasioni mondane e nemmeno a una di quelle molto noiose e parec-
chio ipocrite cene che la Formula 1, il business che l’avvocato londinese governa in perenne attrito con Bernie Ecclestone, si infligge periodicamente. Questione di privacy, e di riservatezza dettata dal
Famiglia Max Mosley, 69 anni, avvocato londinese, presidente dal 1993 della Federazione internazionale dell’automobile. Nel tondo il figlio maggiore Alexander, 39 anni, trovato morto a Notting Hill per sospetta overdose. Mosley ha un altro figlio, Patrick, 37 anni, avuto dalla moglie Jean, con la quale è sposato da 50 anni (Liverani, SkyNews)
ruolo. Come ha sempre ferocemente difeso i suoi interessi, arrivando a scucire 60 mila sterline di risarcimento danni al tabloid che pubblicò le immagini dell’orgia con le prostitute in uniforme nazista, così Mosley tiene dall’inizio della carriera da dirigente rigorosamente separata la vita pubblica da quella privata, suscettibile di pesanti attacchi ben prima del festino sadomaso: Max Rufus Mosley, infatti, è il secondo figlio della scrittrice Diana Mitford e di Sir Oswald Mosley, fondatore della British Union of Fascists. Alexander, quel figlio che aveva studiato con successo economia, che era noto per essere bravissimo con il computer e un genio della matematica («Un ragazzo brillantissimo» lo descrive Eddie Jordan, ex pilota e amico di vecchia data), l’aspirante imprenditore che recentemente aveva cercato una strada di realizzazione parallela, investendo in un ristorante specializzato in robusta cucina britannica, faceva parte di quella sfera di «affari» dei quali il presidentissimo, che non pronuncia mai
una parola a casaccio, non parlava mai. Il segnale che l’argomento, tabù, gli stava a cuore. Alex era nato nel 1970, appena dopo il ritiro del padre dalle corse: una breve parentesi in Formula 2 alla guida di una Brabham della scuderia di Frank Williams, con modesti risultati. Aveva preferito l’università ai motori e conduceva una vita molto appartata, nessuno lo incontrava da giorni e lunedì sera, poche ore prima della morte, un uomo era stato visto entrare nella villetta di Notting Hill. Mosley ha subito cancellato la trasferta a Barcellona, dove domenica si corre la quinta gara del Mondiale di F1, e ha chiesto rispetto per il suo dolore attraverso un comunicato della Fia. L’annus horribilis sembra non aver fine: dove non hanno avuto successo i tanti nemici, cioè scalzarlo dalla poltrona più ambita, potrebbe riuscire il lutto più atroce. «I miei figli non sanno delle mie tendenze» aveva confessato durante la causa civile al quotidiano. Abbassando gli occhi, forse, giusto il tempo di un pit stop.
Gaia Piccardi
Si è fermata negli ottavi di finale l’avventura di Flavia Pennetta agli Internazionali d’Italia: l’azzurra è stata eliminata dalla russa Kuznetsova, che già aveva vinto in Fed Cup, per 6-3, 3-6, 6-0. La n.1 del mondo Safina si è salvata per un soffio: 5-7, 6-1, 7-6 alla cinese Zheng. Fuori, dopo Serena Williams, la n. 5 Ivanovic (6-1, 3-6, 6-4 dalla Radwanska).
TENNIS
Il padre della Dokic arrestato in Serbia
La polizia serba ha arrestato Damir Dokic (foto), padre della tennista Jelena, con l’accusa di aver minacciato di morte l’ambasciatore australiano a Belgrado, che non avrebbe smentito le accuse di abusi sulla figlia. GOLF — Scatta oggi a Torino (diretta su Sky Sport 3) il Bmw Italian Open con Montgomerie, Daly e Molinari.
VELA
Consorzio di gardesani sfida Alinghi e Oracle Il circolo vela Gargnano (Brescia), che con +39 aveva partecipato all’ultima Coppa America, ha lanciato nuovamente la sfida. Il presidente Rizzardi ha inviato la lettera ufficiale ad Alinghi e Oracle, chiamati a confrontarsi in multiscafo. Il consorzio si chiamerà Green Comm Challenger. Budget: 28 milioni di euro.
POKER
Schumacher gioca ma non è il numero 1
Michael Schumacher si dà al poker (foto). Martedì ha giocato a St. Vincent con Nico Rosberg, Trulli, Fisichella, Liuzzi e Irvine più due professionisti e, per una volta, il sette volte campione del mondo di Formula 1 non ha vinto. La serata di St. Vincent sarà trasmessa il 22, 23 e 24 maggio su Sky 2.
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
Eventi 1909-2009
La gara
Il Dvd Sabato 9 maggio esce con il Corriere della Sera (9,90 euro più il quotidiano) il Dvd «Totò al Giro d’Italia», diretto nel 1948 da Mario Mattoli, 33 numero del ciclo «Il grande cinema di Totò»
Il Giro d’Italia del centenario parte sabato dal Lido di Venezia e si conclude a Roma il 31 maggio dopo 21 tappe e 3.395,5 km. Diretta Tv su Rai 3, Rai Sport Più, Eurosport e www.gazzetta.it
I grandi duelli
Costante Girardengo e Alfredo Binda
Gino Bartali e Fausto Coppi
Eddy Merckx e Felice Gimondi
Giuseppe Saronni e Francesco Moser
Negli anni Venti, il primo grande dualismo. Girardengo vince, tra l’altro, 2 Giri e 9 campionati italiani. Binda, più giovane di 9 anni, lo batte nel primo Mondiale della storia e conquista 5 Giri
Due miti che hanno diviso l’Italia. Gino domina negli anni Trenta, Fausto è l'ultima maglia rosa prima dello stop. Nel ’46 si riparte e Bartali centra il suo ultimo Giro. Coppi è il re del Giro nel ’47, ’49, ’52, ’53
Eddy ha vinto tutto (5 Giri, 5 Tour, 1 Vuelta, 3 Mondiali, 7 Sanremo...). Gimondi ha vinto tanto: tra cui 3 Giri e un Tour (’65). Per l’Italia ogni vittoria sul dominatore di quell’epoca valeva doppio
Negli anni del francese Hinault, il dualismo Moser-Saronni infiammava l’Italia. Si scontrano al Giro 1979. Il primo è favorito, ma vince l’altro. Moser festeggia solo nel 1984. Dopo il bis di Saronni nel 1983
Giro Fatica, fascino, veleni Un romanzo popolare che viaggia nella Storia di PAOLO TOMASELLI
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oi magari, tra altri cento anni, capiremo meglio qual è la formula magica che lo ha fatto arrivare fino a qui. È partito alle 2.53 del 13 maggio 1909 da Milano e non si ferma mai. Il Giro d’Italia che scatta sabato dal Lido di Venezia e arriva a Roma domenica 31 è sulla breccia da un secolo: completamente diverso da quello dei pionieri eppure sempre uguale nella sostanza, intesa come essenza però, non come additivo chimico. Un’essenza che il Giro lascia ancora dietro di sé nell’aria come una scia, lunga quasi trecentotrentamila chilometri e capace di seminare centinaia di storie, cresciute nell’immaginario di un Paese intero. Piccole grandi epopee, farse tristi o favole lievi a cui, nonostante tutto,
a volte è bello ancora credere, per farsi un po’ di compagnia su una strada ricca di salite e di sorprese. Dal primo vincitore, il muratore Ganna, all’ultimo, lo spagnolo Contador che sale sul podio con il blackberry in tasca, il Giro ha lanciato decine di protagonisti e qualche icona di prima grandezza. C’erano una volta i padri della patria ciclistica, Ganna appunto, con Girardengo, Binda e Guerra. Poi però con il boom di questo sport, inserito in un contesto storico irripetibile, sono arrivati i padri della patria anche in senso stretto: Fausto Coppi e Gino Bartali. A volte sembra quasi che il Giro si sia fermato lì, a contemplare i suoi due figli prediletti, come prigioniero di un passato irripetibile fatto di battaglie su strade sterrate, di entrate coraggiose a Trieste (1946), di telefonate politiche (De Ga-
L’Italia on the road
speri a Bartali dopo l’attentato a Togliatti nel ’48) e di una morte assurda, come quella di Fausto all’alba degli anni 60. Gli anni di un altro boom, quello economico del Paese, hanno riempito le strade di macchine e moto. La bicicletta però si è destreggiata ancora alla grande, legata com’era (e in parte è ancora) a chi è abituato così tanto alla fatica da farne un mestiere o un passatempo. Al Giro, le sfide accese dai nostri, Gimondi e Motta su tutti, contro una macchina umana come Eddy Merckx, hanno arricchito di nuovo l’immaginario di un’epoca. L’ultimo grande duello è arrivato qualche anno dopo ed è stato quello tra Moser e Saronni all’inizio degli anni 80. In seguito solo il dominio di Bugno (ultimo a rimanere in rosa dall’inizio alla fine nel ’90) e il maestoso incedere di Indurain (ultimo invece a fare la doppietta, ’92 e ’93) hanno trovato spazio in una memoria condivisa da tutti, al di là del tifo o della nazionalità. Poi qualcosa è cambiato, anno dopo anno. Per dire: all’alba dei primi giri i corridori venivano fotografati uno per volta, per essere riconosciuti lungo il cammino ed evitare inganni. Oggi non avrebbe più molto senso, perché alcuni dei protagonisti hanno una doppia faccia, stravolta da un altro boom senza fine, quella di una farmacia rampante
quanto deprimente. È vero: il popolo del ciclismo, anche quello reso immortale dalle foto virate seppia, ha sempre messo l’arte di arrangiarsi davanti a tutto. Per chi vive sulla strada in fondo è più facile che per gli altri e così, dalle «bombe» di un tempo agli stimolanti trovati dopo l’introduzione dei controlli antidoping nel 1968, fino alla sbornia di Epo degli anni 90, molti, tra campioni e figuranti, hanno abbassato la testa per un attimo più o meno lungo. Alcuni di loro non hanno più saputo rialzarsi: nell’anno del Centenario, ricorre anche il decennale dell’inizio della caduta di Marco Pantani. Per il Giro, nato in piena febbre futurista, il problema degli ultimi anni è un’altra malattia che logora il ciclismo da troppo tempo ed è aggravata dalla modernità incalzante: la febbre del doping e la grande rimonta dell’antidoping racchiudono oggi la sfida meno visibile eppure più importante. Medici preparato-
L’incubo del doping Le bombe chimiche sono sempre in agguato ma non c’è più il far west di dieci anni fa quando scoppiò il caso Pantani
ri con il pallino dei farmaci proibiti e laboratori sempre più evoluti grazie a un business dei controlli in crescita esponenziale, influiscono in maniera massiccia sugli ordini d’arrivo. È paradossale dirlo oggi, in cui si è perso il conto degli scandali e il numero dei corridori fermati è imbarazzante, ma il virus del doping, a forza di bastonate, si è indebolito rispetto allo scorso decennio. Non morirà mai, questo purtroppo è certo, ma gli anni del far west sono alle spalle: oggi al Giro si corre solo con il passaporto in regola, ovvero con i giusti parametri sanguigni, biologici ed endocrinologi. I falsari non sono spariti, ma hanno la vita meno facile di un tempo e chi cade nella rete dell’antidoping non può più nascondersi dietro al «così fan tutti» sempre duro a morire. Il Giro del centenario sarà anche la corsa di Lance Armstrong, l’uomo che più di tutti incarna le sfide vinte ma anche le complesse inquietudini dell’ultima era ciclistica. Da Venezia a Roma non sarà una vacanza, nemmeno per lui: però questo sport, sempre sospeso tra il mito della fatica e la ricerca ossessiva del limite, due concetti sublimati dalle grandi salite, potrebbe regalarsi anche un sorriso e un po’ di gioia. Come regalo per i primi cento anni del Giro non sarebbe male.
✒ Cent’anni di passioni in quella gente ai bordi della strada
Da leggere
Un secolo di passioni (Rizzoli). Il libro ufficiale del centenario realizzato dalla Gazzetta. Con prefazione postuma di Candido Cannavò
L’Europeo Il numero di maggio è dedicato al Giro, con le grandi firme del passato e di oggi, da Bocca alla Ortese, a Stella
Ganna (Vallardi). Romanzo storico, scritto da Claudio Gregori sul primo vincitore del Giro. Per rivivere il clima di un’epoca
di GIAN LUIGI PARACCHINI
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Il pirata Marco Pantani al Giro del 1999 dal quale fu poi escluso per doping
hi vincerà il Giro? Armstrong si allenerà in vista del Tour o ci darà dentro? E quale sarà il tappone-shock per la classifica? Cambiano nomi, percorsi, pronostici, però la curiosità sportiva che circonda il Giro d’Italia resta sempre la stessa. Lo era nell’epoca del bianco e nero, su strade sterrate con le camere d’aria incrociate alla schiena dei corridori, lo è oggi pensando a come finirà questa speciale edizione numero cento. Ma c’è, a prescindere dalle biciclette, una magia ancora più rituale e senza tempo che colpisce un inviato non sportivo alla corsa rosa: quella d’un Paese che anche in tempi di Case, Isole e Fattorie, scende in strada per godersi uno dei suoi massimi spettacoli nazional-popolari. Certo non saranno più come quelli d’una volta, ma al Festival di Sanremo, alla finale di Miss Italia e al Giro difficilmente si rinuncia. E per di più, il Giro lo si può avere in presa diretta. Con un pubblico che si riversa ai bordi delle strade per gustare l’emozione live di quella
massa colorata in movimento, del ronzio dei pedali, della scia odorosa di fatica e canfora destinata a esaurirsi, a parte le tappe di montagna, in pochi secondi. Ma l’importante è esserci: famiglie, scolaresche, circoli amatoriali con le insegne, operai con gli striscioni delle piccole aziende, a salutare, invocare, battere le mani. E poi c’è sempre la carovana con le pubblicità, la musica, i sorrisi delle ragazze che lanciano caramelle a soddisfare un sapore di festa. Antico, simpatico, senza glamour né fondotinta. È questo un Giro complementare a quello agonistico, lungo un’Italia che cambia ma che per l’occasione recupera memoria, semplicità e l’infantile gusto di tornare a casa con il cappellino d’uno sponsor, la biro con la marca del prosciutto, la bibita energetica formato mignon. Qui non c’è nostalgia di veline siliconate e tronisti lampadati. Ecco la grande forza del Giro, che quest’anno avrà un inedito carattere metropolitano, toccando tutte
le maggiori città italiane, cominciando da Venezia, chiudendo con Roma, passando da Milano, Torino, Firenze, Bologna e Napoli: per cambiare, seppure per una giornata, l’Italia sfiorata lungo il suo percorso. Certo non è soltanto Rosa e fiori. Anche il Giro fatalmente riflette le brutture e i veleni d’un Paese che troppo spesso dimostra un discutibile rispetto delle regole e che non sottilizza sui modi per ottenere successo. Quindi gara, kermesse ma pure l’affaristico e sempre più aggiornato sottomondo del doping. Che non smette di offrire continue conferme. «Il ciclismo — scriveva un anno fa Candido Cannavò, storico direttore de La Gazzetta dello Sport scomparso lo scorso febbraio — ha fatto di tutto per uccidersi, ma non ci riesce: lo salva questo ferreo rapporto passionale con la gente». In ogni caso, l’ottimistica speranza è che quest’anno tutto vada liscio. Non starebbe bene fare scherzi a un centenario.
La corsa del secolo (Mondadori). Il «Giro» fino agli anni di Pantani visto dai professori Paolo Colombo e Gioacchino Lanotte GLI ALTRI VOLUMI «Il Giro d’Italia. Strade, storie, oggetti di un mito», di Gino Cervi e Paolo Facchinetti (Bolis); «Giro Girotondo» di Paolo Battaglia (Anniversary books)
Eventi 67
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Protagonisti I numeri dei record
Il vincitore più giovane Fausto Coppi (1940): 20 anni, 8 mesi, 25 giorni Il vincitore più vecchio Fiorenzo Magni (1955): 34 anni, 5 mesi, 29 giorni I vincitori di più edizioni Binda, Coppi, Merckx (5) Il vincitore di più tappe nella stessa edizione Alfredo Binda (1927): 12 tappe su 15
Il vincitore di più tappe in assoluto Il velocista Mario Cipollini (42), in tredici diverse edizioni del Giro Il maggior numero di maglie rosa indossate Eddie Merckx, che vestì la casacca 78 volte Il distacco minimo tra primo e secondo alla fine 11’’, nel 1948, di Magni su Ezio Cecchi, che perse il Giro, che guidava con 5 minuti di vantaggio, per colpa di una foratura
La fuga solitaria più lunga 350 km, di Lauro Bordin nella Lucca-Roma del 1914, vinta da Girardengo Vincitori in testa dall’inizio alla fine Girardengo (1919), Binda (1927), Merckx (1973), Bugno (1990) Maggior numero di Giri portati a termine 16, per Miro Panizza, partito 18 volte I chilometri fin qui percorsi in 91 edizioni 328.309
Il ritratto L’autore di «Bartali» racconta l’intreccio tra epopea sportiva e vita quotidiana
«I sogni, gli amori, i litigi nell’attesa del campione» Paolo Conte e l’immaginario che nasce dal ciclismo di ALDO CAZZULLO
Le origini I corridori arrivano all’Arena di Milano: è il 1909, si conclude così il primo Giro d’Italia. Dopo 8 tappe e 2.448 km giunsero solo 49 corridori su 127 (Olycom)
«O
La scalata Maggio 2008, il Giro su uno sterrato verso Plan de Corones in Alto Adige (Reuters/Garofalo)
h, quanta strada nei miei sandali / quanta ne avrà fatta Bartali...». Se Lucio Dalla ha cantato Nuvolari e i motori, se Francesco Guccini evoca inevitabilmente una locomotiva «come una cosa viva lanciata a bomba contro l’ingiustizia», Paolo Conte è, tra i cantautori italiani, l’artista che viene associato più facilmente al ciclismo. A chiederglielo, lui si schermisce, come nella sua natura di piemontese schivo: «Ma io in realtà di ciclismo sono ignorante...». Eppure: «Quel naso triste come una salita/ quegli occhi allegri da italiano in gita...». «Bartali», una delle sue canzoni più famose, Paolo Conte spiega di averla scritta non in quanto tifoso, ma per raccontare una storia e una faccia italiane: «È una canzone non di sport, ma di esistenza umana, dell’attesa dell’uomo qualunque, che da dietro la curva aspetta che spunti un sogno in forma di ciclista». Il punto è che, per Conte, il ciclismo è metafora della vita e dell’Italia, una chiave di lettura della nostra vicenda personale e nazionale. Fin dal primo ricordo, da bambino, e quindi quasi settant’anni fa: «Ascoltavo la cronaca del Giro d’Italia. Alla radio, naturalmente. Sognando e immaginando. Ricordo, sì, l’Italia del dopoguerra», quella della Topolino amaranto, della bufera appena passata, delle case andate giù e della voglia di riprendere a vivere. Ma la memoria del cantautore va anche più indietro: «Ricordo anche la stessa Italia durante la guerra. Tutte cose che non si dimenticano». Chissà quanti altri Giri avrebbe potuto vincere Bartali. Pure Coppi fece in tempo a vincerne uno, prima della bufera. «Gino Bartali l’ho conosciuto anche di persona — ricorda Conte —. Ne ho un ricordo bellissimo. Un uomo leale, di grande cordialità, simpatia e semplicità. Un vero sportivo». E comunque lui, piemontese di Asti e quindi a qualche chilometro di autostrada dalle terre del
Il confronto
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Ginettaccio l’ho conosciuto di persona: un uomo leale e semplice. Ma io tifavo per Coppi: era pura aerodinamicità
grande Fausto, era appunto coppiano. «Coppi era pura aerodinamicità, già nella sua stessa figura fisica, oltre che nel suo stile inarrivabile». Della canzone che Conte ha dedicato a Bartali, piace agli italiani ricordare soprattutto «i francesi che ci rispettano» e un po’ ci invidiano pure. Erano gli anni in cui il presidente francese si indispettiva a forza di premiare gli azzurri in ogni sport, a cominciare dal calcio (era il 1938, la grande vittoria di Pozzo a Parigi, Paolo Conte aveva un anno): «Ils gagnent tout, ces italiens». Ma nei ricordi del cantautore il Giro, il ciclismo, lo sport è anche il segno di una distanza, quella che separa maschi e femmine, mariti e mogli, sogni inevitabilmente diversi tra donne nervose che han voglia di far la pipì e semmai di andare al cinema e uomini che preferiscono aspettare il corridore in cima alla salita o, più prosaicamente, guardarsi lo sport in tv: «Tramonta questo giorno in arancione / e si gonfia di ricordi che non sai/ mi piace restar qui sullo stradone/ impolverato, se tu devi andare vai...». Di sport in tv oggi se ne vede forse troppo. «Il passaggio dell’informazione dalla radio alla televisione ha fatto svaporare un po’ della leggenda di cui lo sport, e il ciclismo in
particolare, si è sempre ammantato», riconosce Paolo Conte. Che però è ancora interessato, se non alle vicende di gara, all’alone mitico che circonda i ciclisti, e quindi il Giro. La fatica, il pericolo, l’attesa di chi spunterà per primo da dietro la curva, tutto questo conserva un senso. Anche negli anni delle inchieste giudiziarie, dei blitz ai nastri di partenza, degli scandali. Può darsi che l’avvento del doping, smascherato dai primi controlli, «sia stato una concausa di una caduta dell’interesse popolare», riconosce Conte. Una storia che comincia con il pianto di Eddie Merckx, un campione che, dice il cantautore, «mi sembra essere stato il più grande in assoluto». E che finisce con la morte tragica di Marco Pantani, «splendore e dramma dei giorni nostri», come lo definisce Conte. E tra Saronni e Moser? «Ricordo meglio Moser, come re della pura velocità. Ma si ricordi che di ciclismo in realtà io sono ignorante». «E vai, che io sto qui e aspetto Bartali / scalpitando nei miei sandali / da quella curva spunterà / quel naso triste da italiano allegro / tra i francesi che si incazzano / e i giornali che svolazzano / c’è un po’ di vento, abbaia la campagna / e c’è una luna in fondo al blu...».
Il pronostico L’ex campione del mondo, da quest’anno telecronista: «Armstrong farà vedere cose buone però pagherà il lungo stop»
Bettini: tutti dicono Basso ma occhio a Vandevelde P
aolo Bettini smonta dalla bici che lo ha accompagnato nella storia e sale su una motocicletta. Il Grillo diventa parlante e per tre settimane ci racconterà il Giro d’Italia dalle ammiraglie su due ruote della Rai, lui che finora aveva risparmiato la voce per restituire trionfi come l’oro olimpico di Atene 2004 e i campionati del mondo 2006 e 2007. «Non è facile restare in equilibrio su una moto ed esprimere in diretta riflessioni lucide e col giusto tono», dice Bettini, che negli ultimi giorni si è preparato come se questo Giro lo dovesse correre, lui che è sempre stato il re delle classiche. Un po’ come Cunego, considerato il suo erede. «Non l’ho visto troppo brillante, Damiano, a parte le gare sulle Ardenne. Spero che entri nella migliore condizione proprio durante il Gi-
ro. Farà classifica, anche se secondo me dovrebbe concentrarsi sulle classiche evitando i sacrifici delle corse a tappe». Il favorito resta Basso... «Così sembra. Ma potrebbe saltar fuori la sorpresa». Per esempio? «Vandevelde è uno da tenere sempre d’occhio, anche se le quota-
Il tracciato
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Subito in quota: sarà una corsa incerta e spettacolare
zioni lo bocciano». Armstrong dice che vincerà Basso, ma intanto ci prova. «Lance farà vedere cose buone, ma pagherà il lungo stop e la frattura alla clavicola». Il suo compagno Leipheimer sembra avere più possibilità. «Vedranno di giorno in giorno chi sarà l’uomo più in forma. Questo Giro non è durissimo, non ci sono le Dolomiti cattive, ma attenzione alle due tappe appenniniche che rischiano di essere ancora peggio. Insomma, una corsa che riserverà colpi di scena». Anche dagli italiani? Come Di Luca... «Non è in grande forma ma, non avendo corso le classiche, può concentrarsi sul Giro». Simoni? «Mi aspetto grandi cose da Gilberto. Non vincerà, ma chiuderà ai
piani alti». Visconti? «Farà bene qualche tappa, ma non chiediamogli troppo». Senza Contador e Riccò, Bruseghin si presenta come il migliore dell’ultima edizione. «Lo vedo meglio di Cunego, farà una grande corsa». Che Giro sarà? «Molto incerto e spettacolare. Dopo quattro o cinque giorni si farà già sul serio: si sale subito in quota e qualche protagonista potrebbe uscire presto di scena». Nonostante tutto, la gente continuerà ad amare il Giro e il ciclismo? «Non ho dubbi. Questa è una manifestazione che appassiona l’Italia, un vero traino per tutto il nostro sport. E anche l’occasione per ritrovare credibilità».
Federico Pistone
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
Il giorno 6 maggio 2009 è mancato all'affetto dei suoi cari
Ivano Barberini di 69 anni, presidente Alleanza Cooperativa Internazionale.- Ne danno il doloroso annuncio Nerina e Silvia con Nicola, Anna e Gianluca, la mamma Iris con Eronne e Francesca ed i parenti tutti.- I funerali in forma civile avranno luogo venerdì 8 maggio alle ore 14 presso la Legacoop di via Aldo Moro 16, Bologna, indi proseguiranno al cimitero di Gaggio di Castelfranco Emilia.Non fiori ma eventuali offerte all'Associazione "Angela Serra" di Modena e alla Fondazione "Rita Levi-Montalcini".- Si ringraziano anticipatamente quanti interverranno alla cerimonia.- Un ringraziamento particolare al professor Federico, al dottor Luminari, alla dottoressa Postiglione, alla dottoressa Scarpa, al dottor Gibertini e a tutto il personale infermieristico per la qualità dell'assistenza prestata.- Un abbraccio affettuoso a tutti i colleghi e amici della Legacoop che hanno alimentato impegni e passione di Ivano, consentendogli di guardare con fiducia e speranza al futuro. - Modena, 7 maggio 2009. Victor e Anna Maria Ciuffa sono affettuosamente vicini a Nerina e a Silvia nel dolore per la perdita del vero, caro amico
Ivano Barberini
Salutiamo
Il 6 maggio 2009 ci ha lasciati serenamente
Ivano Barberini
Ugo Ronfani
che ci ha insegnato cosa significa cooperare, consapevoli che la gratitudine è una forma della memoria ma anche della custodia.- Ci auguriamo di esserne all'altezza.- La presidenza e la direzione di Granarolo e Granlatte. - Bologna, 6 maggio 2009.
La figlia Paola con Aldo, Marta e Margherita lo ricorda a quanti hanno apprezzato le sue doti umane e professionali.- Un ringraziamento a Elisa e al dottor Giuseppe Annoni per le cure prestate.- I funerali avranno luogo il 7 maggio alle ore 9 presso la chiesa di Sant'Angela Merici via Cagliero 26 Milano. - Milano, 7 maggio 2009.
Il presidente, i vice presidenti, l'amministratore delegato, i direttori e i dirigenti tutti della società Barilla G. e R. Fratelli esprimono il proprio cordoglio alla signora Silvia Barberini per la perdita del padre signor
Ivano Barberini - Parma, 6 maggio 2009. La società Barilla G. e R. Fratelli esprime sentimenti di solidale partecipazione al lutto che colpisce la signora Silvia Barberini per la perdita del caro
Ivano Barberini - Parma, 6 maggio 2009. Il Cral aziendale della società Barilla, a nome di tutti i soci, partecipa al lutto di Silvia Barberini per la perdita del padre signor
Ivano Barberini
- Roma, 7 maggio 2009.
- Parma, 6 maggio 2009. Carissima Silvia ti siamo molto vicine in questo triste giorno per la perdita del tuo papà
Ivano Barberini
zia Tullia Lampertico - Milano, 6 maggio 2009.
Giampaolo Fabris partecipa con immenso dolore alla scomparsa di
Partecipano al lutto: Riccardo e Laura Bonomo. Maria Eugenia Trogu. Wanda, Nicola e Fabio Tucci-Caselli. Liana Lampertico con Stefano e Monica.
maestro di vita, carissimo amico e compagno, manager di grande qualità.- Ho avuto il privilegio di lavorare a lungo con lui.- Per me resterai vivo e presente. - Milano, 6 maggio 2009. Guido, Luca e Paolo Barilla sono vicini alla famiglia Barberini nel momento del dolore, per la scomparsa del caro
Ivano - Parma, 6 maggio 2009. Carlo Orlandini con Mariella e Beatrice ricorda
Ivano Barberini uomo giusto e grande amico che ha sempre perseguito alti ideali. - Carimate, 6 maggio 2009. Profondamente commossi della scomparsa di
Ivano Barberini lo ricordano con viva ammirazione e profonda gratitudine Rita Levi-Montalcini, Francesco Aloisi De Larderel, Marina Bentivoglio, Tullia Calabi Zevi, Giovanni Fontana, Franco Gallo, Piera LeviMontalcini, Fabio Roversi Monaco, Giuseppa Tripodi, Bianca Turbati de Matteis, Moreno Angelini, Claudio Privitera, Daniele Sauve. - Roma, 7 maggio 2009.
Carissimo
Ivano la tua profonda saggezza e intensa capacità nel superare ogni difficoltà rimane indelebile, quale tua preziosa eredità.- Infinitamente riconoscente e grata, Giuseppina Tripodi. - Roma, 7 maggio 2009. La presidenza nazionale di Legacoop annuncia con profonda tristezza la notizia della morte di
Ivano Barberini e partecipa con affetto al dolore della famiglia.La presidenza nazionale di Legacoop ricorda con stima e gratitudine la figura di uno dei più prestigiosi dirigenti del movimento cooperativo italiano ed internazionale che, con intelligenza e passione, ha dedicato la propria vita a diffondere i principi della cooperazione ed a costruirne il successo ed il crescente riconoscimento. - Roma, 7 maggio 2009. Cinzia e Lola, Ugo con Laura, Andrea con Alessandra si stringono con tanto affetto attorno a Silvia e alla sua famiglia in questo momento di dolore ricordando lo straordinario papà
Ivano - Milano, 6 maggio 2009. Partecipano al lutto: La Eidos e tutti i suoi collaboratori.
Ivano Barberini presidente dell'Istituto di Ricerche Internazionali - Archivio Disarmo, Roma.- Costruttore instancabile di occasioni di pace e di cooperazione tra i popoli e tra le persone, indimenticabile presidente di Archivio Disarmo.- Sono vicini alla famiglia il vice-presidente di Archivio Disarmo Fabrizio Battistelli, il segretario generale Giuseppe Ricotta, i componenti del consiglio di amministrazione Paolo Bellucci, Emilio Emmolo, Maria Grazia Galantino, Pierangelo Isernia, Gabriella Marotta, Piero Nardi, Maurizio Simoncelli, i soci tutti. - Roma, 7 maggio 2009. Legacoop Lombardia e l'insieme dei cooperatori lombardi partecipano con commozione al lutto per la scomparsa del caro amico e autorevole dirigente cooperativo
Ivano Barberini
Partecipano al lutto: Roberto Sisti. Marina e Mariuccia Santinello. Laura Salza con Mauro e Fernanda Decarlini. Dopo aver lungamente e coraggiosamente lottato si è spento l'
avv. Ernesto "Elio" Garberi Ne danno il triste annuncio la moglie Susi e la figlia Devorah.- Le esequie si terranno nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in via Bonvesin de la Riva, 2, a Milano oggi giovedì 7 maggio alle ore 11. - Milano, 7 maggio 2009. Ciao
nonno Ernesto Devorah, Gianluca, Mattia e Greta. - Milano, 6 maggio 2009. Marco e Anna Ballarino partecipano al lutto di Susy e Deborah per la perdita di - Milano, 6 maggio 2009. Vincenzo e Attilia Stanchi, con Andrea e Isabella, col dolore della perdita di un amico carissimo e antico, sono vicini con affetto a Susi, Debora e familiari per la scomparsa dell'
Ivano Barberini
Ugo Ronfani
Ugo Ronfani - Milano, 6 maggio 2009. All'appassionato lavoro di
Ugo Ronfani va la gratitudine di Franca Nuti e Gian Carlo Dettori. - Milano, 6 maggio 2009. Gli amici del Teatro dell'Elfo ricordano con affetto
Ugo Ronfani critico rigoroso e appassionato. - Milano, 6 maggio 2009. Andrèe Ruth Shammah, Andrea Bisicchia e tutto il Teatro Franco Parenti ricordano l'alto magistero e il costante impegno di
Fosca, Nunzia, Maria Teresa e Paola, sono affettuosamente vicine a Devorah e alla sua famiglia per la scomparsa dello
avv. Ernesto Garberi - Milano, 5 maggio 2009. Ciao
Elio amico e fratello di una vita.- Sarai per sempre con me.- Gingo. - Milano, 6 maggio 2009. Partecipano al lutto: Anna con Luciano. Fabrizio con Serena. Paola con Sandro. Il gruppo industriale Renzacci S.p.A. - Industria Lavatrici, partecipa al dolore dei familiari, per la morte dell'
avv. Ernesto Garberi per anni validissimo consulente legale. - Città di Castello, 5 maggio 2009. Partecipano al lutto: Gabrio Renzacci. Donatella Renzacci. Armando Zausa. Paolo Zausa. Susanna Giambanelli. Anna Maria Zangarelli. L'Ordine degli Avvocati di Milano sentitamente partecipa al lutto dei familiari per la scomparsa dell'
avv. Ernesto Garberi - Milano, 6 maggio 2009. Il consiglio direttivo e i soci del Club Taurino Milano partecipano al dolore dei familiari per la scomparsa dell'avvocato
Ernesto "Elio" Garberi indimenticabile presidente del club. - Milano, 6 maggio 2009.
Simonetta Becich Milone Federico e Sylvie Squassi partecipano al dolore di Stefano e della famiglia per la perdita della mamma
Simonetta Becich Milone - Milano, 7 maggio 2009. La direzione di The Royal Bank of Scotland e ABN Amro Italia partecipa con profondo cordoglio al lutto del dottor Stefano Becich per la scomparsa della madre
Simonetta Becich - Milano, 6 maggio 2009.
Elia - Romentino, 6 maggio 2009. Salvatore Sciascia partecipa al dolore del caro amico Franco per la scomparsa della mamma
sig.ra Elia Rosso Currò - Milano, 6 maggio 2009. Maurizio e Daniela Costa sono vicini con sentimenti di commozione e cordoglio a Franco Currò per la scomparsa della mamma
Elia Rosso Currò - Milano, 6 maggio 2009. Vera e Nini abbracciano Franco nel triste giorno per la perdita della mamma
Elia Rosso Currò - Milano, 6 maggio 2009. Rossella è vicina a Franco con tutto il suo affetto per la scomparsa della mamma
Elia Rosso Currò - Milano, 6 maggio 2009. Elena e Massimo con Francesca, Carlotta e Giulia si stringono a Franco nel lutto per la morte della mamma
Elia Rosso Currò - Cologno Monzese, 6 maggio 2009. Il presidente Fedele Confalonieri, il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi, l'amministratore delegato Giuliano Adreani, i consiglieri d'amministrazione, il collegio sindacale, i dirigenti e tutti i dipendenti del gruppo Mediaset partecipano al lutto di Franco Currò per la scomparsa della madre
Elia Rosso Currò - Cologno Monzese, 7 maggio 2009. Fedele e Annick Confalonieri sono vicini a Franco Currò per la scomparsa della mamma
Elia Rosso Currò - Milano, 7 maggio 2009. Pier Silvio Berlusconi si stringe a Franco per la perdita della mamma
Elia Rosso Currò - Cologno Monzese, 7 maggio 2009.
Claudia Cannella e la redazione di Hystrio si stringono forte a Paola e famiglia nel ricordo di
- Cologno Monzese, 7 maggio 2009.
Ugo Ronfani indimenticabile maestro e amico. - Milano, 6 maggio 2009.
critico teatrale, insigne e illustre letterato.- Con l'affetto e l'amicizia di sempre, il presidente Giuseppe Liotta. - Bologna, 6 maggio 2009.
Elio
Franca, Carla e Massimo sono vicini a Franco e Tittì nel ricordo della loro mamma
- Milano, 6 maggio 2009.
Gli amici Adriano e Anna, Aldo e Giuliana, Guido e Mariacarla, Lucia, Giulio, partecipano affettuosamente al dolore di Devorah e Susi per la scomparsa di - Milano, 5 maggio 2009.
Elia Rosso Currò Avremmo voluto avere il tempo per restituirti ancora un poco dell'amore che ci hai dato.- Ma ci consola sapere che fino all'ultimo hai gioito nel veder crescere nipoti e pronipoti.- Tittì con Chiara, Franco con Paola, Costanza e Federico. - Genova, 6 maggio 2009.
Paolo Calvani, Rossana Camana, Giovanni Toti e tutta la direzione comunicazione e immagine Mediaset abbracciano l'amico Franco per la perdita della mamma
Ugo
L'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro si unisce al dolore dei familiari e del mondo del teatro per la scomparsa di
avv. Elio Garberi
- Milano, 6 maggio 2009.
uomo e dirigente cooperativo di grande valore.Commossi lo ricordano gli amici dell'Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori Coop. - Roma, 6 maggio 2009.
Eri partito da un povero abbaino in via da Cannobbio a Novara, carissimo
- Milano, 6 maggio 2009.
L'Associazione Cooperative di Consumatori Distretto Nordovest esprime il più vivo e sincero cordoglio per la scomparsa di
Ci ha lasciato
- Bolzano, 6 maggio 2009.
Daniela Benelli è vicina ai famigliari per la perdita di
Fabio e Bettina, Angelo e Luciana, Cicci, Gerolamo e Valeria sono vicini con molto affetto a Stefano e Pier Paolo nel ricordo della loro mamma
Ivano Barberini
Ugo Ronfani
Titti
nel porgere le più sincere condoglianze ai familiari, vogliamo ricordare la passione, il rigore e lo stile con i quali ha diffuso e rafforzato i valori e il prestigio del mondo cooperativo nel corso della sua vita. - Milano, 6 maggio 2009.
ricordandone l'impegno e la passione con cui ha guidato il movimento cooperativo italiano e internazionale. - Milano, 6 maggio 2009.
Marco Bernardi e Patrizia Milani ricordano con grande affetto l'amico
amatissima zia.- Paolo.- Grazie, Chani, per l'affettuosa assistenza di tutti questi anni. - Milano, 6 maggio 2009.
Ciao
Elio Garberi
il tuo stupendo esempio di vita rimarrà sempre con noi e ci rende orgogliosi di appartenere alla specie umana della quale tu rappresenti uno straordinario esemplare.- Grazie a nome di tutti quelli che hanno avuto come me il privilegio di conoscerti.- Rita Levi-Montalcini. - Roma, 7 maggio 2009.
Ugo Ronfani - Milano, 6 maggio 2009.
ed eri giunto in alto, dopo la lunga stagione a Parigi, il libro su De Goulle, la grande passione per il teatro, i racconti gotici.- Adesso hai suonato per l'ultima volta il clarino e ritorni nelle nostre risaie, dove Natalina ti attende.- Riposa in pace, mio compagno di sempre, Angelo Del Boca. - Torino, 6 maggio 2009.
Carissimo
Ivano
Fiammetta Treves con i figli Tullio e Anna e le loro famiglie si stringono a Paola, Aldo, Marta e Margherita nel ricordo di
I nipoti Paolo e Patrizia annunciano addolorati la scomparsa della carissima
e con affetto abbracciamo anche tutta la tua famiglia.- Paola e Giovanna. - Milano, 6 maggio 2009.
Ivano Barberini
Partecipano al lutto: Gastone e Luisa Geron. Milena e Domenico Rigotti. Maria Grazia e Italo Gregori. Ettore e Paola Minardi. Enzo e Mariarosa Lazzaro. Bruna Gianoli. Angela Latorraca. Livia Malesani. Antonio Calbi. Sisto Dalla Palma. Il CRT Centro di Ricerca per il Teatro. Vincenzo, Mariateresa Ferrari.
Se ne è andata per raggiungere il suo adorato Pino
Ugo Ronfani
Claudio Risé, Sergio Escobar, Luca Ronconi, il consiglio di amministrazione e i lavoratori tutti del Piccolo Teatro di Milano ricordano con commozione e affetto
Ugo Ronfani lucido osservatore e appassionato testimone di tante stagioni del teatro italiano. - Milano, 6 maggio 2009. Il Teatro Manzoni di Milano partecipa al lutto della famiglia per la scomparsa di
Ugo Ronfani figura importante del teatro italiano. - Milano, 6 maggio 2009. Gaetano Callegaro, Antonio Syxty e tutto lo staff del Teatro Litta partecipano commossi al lutto per la morte di
Ugo Ronfani
Elia Rosso Currò Il presidente Marina Berlusconi, l'amministratore delegato Pasquale Cannatelli, il direttore generale Danilo Pellegrino, i dipendenti e i collaboratori di Fininvest si uniscono con commozione ed affetto al grande dolore di Franco Currò e della sua famiglia per la scomparsa della madre
Elia Rosso Currò - Milano, 6 maggio 2009. Marina Berlusconi e Maurizio Vanadia si uniscono affettuosamente al dolore di Franco Currò e della sua famiglia per la scomparsa della madre
Elia Rosso Currò - Milano, 6 maggio 2009. Pasquale e Flavia Cannatelli sono vicini a Franco e alla sua famiglia in questo momento di grande dolore per la scomparsa della madre
Elia Rosso Currò - Milano, 6 maggio 2009. Danilo Pellegrino e Monica Gaiani sono affettuosamente vicini a Franco e alla sua famiglia in questo triste momento per la perdita della madre
Elia Rosso Currò - Milano, 6 maggio 2009. Il direttore e la redazione di Chi sono vicini a Franco Currò per la scomparsa della mamma
Elia
- Milano, 6 maggio 2009.
- Segrate, 6 maggio 2009.
L'assessore alla cultura del Comune di Milano, Massimiliano Finazzer Flory, il direttore centrale cultura, Massimo Accarisi e il direttore settore spettacolo, Antonio Calbi esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di
Alfonso Signorini si stringe con affetto all'amico Franco per la scomparsa della mamma
Ugo Ronfani - Milano, 6 maggio 2009. Il Teatro Nuovo di Milano piange la scomparsa del grande
Ugo Ronfani - Milano, 7 maggio 2009. Il consiglio di amministrazione, i dipendenti ed i collaboratori del Gruppo Officine Smeraldo S.p.A. partecipano al lutto per la scomparsa di
Ugo Ronfani - Milano, 6 maggio 2009. Gianmario Longoni saluta commosso
Ugo Ronfani - Milano, 6 maggio 2009. Il direttore e i membri del dipartimento di studi sociali e politici dell'Università Statale di Milano sono affettuosamente vicini alla collega professoressa Paola Ronfani nel triste momento della scomparsa del papà
Ugo Ronfani - Milano, 6 maggio 2009. La giuria del Premio Fersen partecipa al lutto del suo amato presidente
Ugo Ronfani - Milano, 6 maggio 2009. Ciao
Ugo amico insostituibile, Ombretta De Biase, Kyara van Ellinkhuizen, Fabrizio Caleffi. - Milano, 6 maggio 2009.
Elia - Segrate, 6 maggio 2009. I colleghi della redazione di Panorama sono vicini a Franco Currò per l'improvvisa scomparsa della madre
Elia Rosso Currò
Silvana Sermisoni e Andrea Nulli partecipano al dolore di Lorenzo, Valentina e Giulio nel ricordo di
Fatima Terzo - Milano, 6 maggio 2009. Partecipa al lutto: La Fondazione Artistica Poldi Pezzoli. Luigi e Mariuccia Agrati profondamente addolorati per l'improvvisa scomparsa della cara amica
Fatima donna di eccezionale cultura e sensibilità nell'arte, sono vicini con grande amicizia al marito Lorenzo e a tutti i famigliari. - Veduggio con Colzano, 6 maggio 2009. Vittorio, Nathalie e Lucia Matino partecipano con affetto al dolore di Renzo Bernardi e dei suoi figli per l'improvvisa scomparsa di
Fatima amica generosa e indimenticabile. - Milano, 6 maggio 2009. La casa editrice Mondadori Electa ricorda con commozione
Fatima Terzo la sua grande passione e conoscenza del patrimonio artistico italiano che ne hanno fatto per tanti anni una preziosa e stimata interlocutrice. - Milano, 5 maggio 2009. Paolo Biscottini, direttore del Museo Diocesano, profondamente commosso partecipa al dolore di quanti hanno stimato
Fatima Terzo signora indimenticabile della cultura italiana, preziosa collaboratrice di chi opera nel mondo dell'arte, intelligente e raffinata promotrice di importanti iniziative nell'ambito della conservazione e del restauro dei beni culturali. - Milano, 6 maggio 2009. La presidenza, il consiglio di amministrazione ed il personale tutto di Arterìa S.r.l. sono vicini alla famiglia della
dott.ssa Fatima Terzo nel ricordo del suo grandissimo amore per l'arte ed il bello. - Milano, 6 maggio 2009. La presidenza, il consiglio di amministrazione ed il personale tutto di Sattis-Arterìa S.r.l. partecipano al lutto della famiglia per la scomparsa della
dott.ssa Fatima Terzo
Elia - Segrate, 6 maggio 2009. Mauro Crippa si unisce con affetto al dolore di Franco Currò per la perdita della mamma
Franco Angrisani
avv. Giovanni Vacirca presidente di sezione del Consiglio di Stato.- Ne danno il triste annuncio la moglie Claudia ed i figli Marco e Annalisa.- I funerali saranno celebrati venerdì 8 alle ore 11 nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini via degli Acciaioli 2 Roma.- La camera ardente si terrà dalle ore 15.30 del 7 maggio all'Ospedale Sant'Eugenio viale dell'Umanesimo in Roma. - Roma, 7 maggio 2009.
Il presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Corrado Calabrò, i commissari Michele Lauria, Nicola D'Angelo, Giancarlo Innocenzi, Sebastiano Sortino, Gianluigi Magri, Enzo Savarese, Stefano Mannoni, Roberto Napoli, il capo di gabinetto Guido Stazi, il segretario generale Roberto Viola e tutto il personale, sono vicini alla famiglia di
Franco Angrisani maestro di giornalismo e di vita e lo ricordano con rimpianto profondo e accorato. - Roma, 6 maggio 2009. Colpito dalla notizia della sua scomparsa, Edoardo Segantini ricorda commosso il collega e amico
Franco Angrisani Stefano Parisi si unisce al dolore dei familiari per la prematura scomparsa del
dott. Franco Angrisani - Roma, 6 maggio 2009.
Fatima Terzo per l'impegno alla tutela, per l'apertura culturale e per l'aiuto entusiastico ricevuto in tanti anni di preziosa collaborazione. - Milano, 6 maggio 2009. Il dipartimento di storia delle arti e conservazione dei beni artistici, dell'Università Ca' Foscari di Venezia, seguirà a ricordare
Fatima Terzo Bernardi il suo rigore intellettuale, il coraggio della sua progettualità, il suo senso del pubblico patrimonio. - Venezia, 6 maggio 2009. È mancato all'affetto dei suoi cari
Serafino Appugliese di 62 anni.- Lo annunciano la moglie Marinella, i figli Giovanni e Luigi, la sorella Marisa, il cognato Giuseppe, il nipote Stefano e parenti tutti.La salma riposa nella camera ardente del Policlinico San Matteo di Pavia.- I funerali si svolgeranno giovedì 7 maggio alle ore 10 presso la chiesa di San Pietro Apostolo in Pavia e venerdì 8 maggio alle ore 15 nella chiesa di Sant'Emidio in Agnone (Isernia).- Seguirà la tumulazione nel locale cimitero. - Pavia, 7 maggio 2009. Il segretario generale della Uil Milano e Lombardia Walter Galbusera, il tesoriere Beniamino Isella e i membri di segreteria Tino Bolognesi, Giuseppe Doria, Stefano Franzoni, Michele Latorraca, Claudio Negro, Teresa Palese, Pierluigi Paolini esprimono il proprio cordoglio alla famiglia e ricordano con affetto, commozione e gratitudine per l'impegno politico, professionale e umano
Serafino Appugliese collega di segreteria, amico e compagno di lunghi anni di vita sindacale nella Uil, protagonista nella realizzazione di moderni ed efficaci strumenti per la tutela dei lavoratori dell'artigianato e della piccola impresa. - Milano, 6 maggio 2009.
Maria Alessandra, Guglielmo e Guido abbracciano commossi Claudia, Marco e Annalisa nel dolore per la prematura scomparsa del presidente
Giovanni Vacirca
La commissione di giustizia amministrativa dell'Ordine degli Avvocati di Milano partecipa al dolore della famiglia per la perdita del presidente
Il presidente, il direttore la redazione e l'AGI tutta partecipano al lutto della famiglia per la scomparsa di
Giovanni Vacirca ricordandone con commozione le non comuni doti umane e professionali. - Milano, 7 maggio 2009.
Franco Angrisani già direttore dell'AGI - Agenzia Giornalistica Italia, maestro di giornalismo e grande amico. - Roma, 6 maggio 2009. Il presidente, Pietro Guindani, e l'amministratore delegato Paolo Bertoluzzo insieme al management di Vodafone Italia esprimono sentimenti di cordoglio ai familiari per la scomparsa di
Franco Angrisani - Milano, 7 maggio 2009.
direttore dell'ufficio stampa dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. - Roma, 6 maggio 2009. Il presidente, l'amministratore delegato e tutto il management del gruppo Telecom Italia partecipano con profondo cordoglio al lutto della famiglia per la scomparsa di
Franco Angrisani
La Società Lombarda degli Avvocati Amministrativisti rimpiange, con sentimento di amicizia, la persona del consigliere di stato
avv. Giovanni Vacirca di cui ha potuto conoscere e apprezzare le doti umane e professionali negli anni in cui resse la presidenza del TAR - Tribunale Amministrativo Regionale - per la Lombardia e partecipa al dolore dei familiari, unendosi al cordoglio del foro e della magistratura. - Milano, 7 maggio 2009. Il giorno 5 maggio 2009 si è spento serenamente
Gianfranco Nardi Le sorelle Graziella e Luciana ricorderanno sempre con tanto affetto il loro caro fratellone. - Milano, 7 maggio 2009. Partecipano al lutto: I nipoti Fulvia con Annalisa e Francesca, Fabia, Paola con Fabio e Giorgio, Claudio e Monica.
- Roma, 7 maggio 2009. Carlo Fornaro e tutti i colleghi della direzione relazioni esterne del gruppo Telecom Italia, profondamente colpiti, partecipano con grande commozione al dolore per la scomparsa di
Franco Angrisani - Roma, 7 maggio 2009.
Bruna Conti non è più tra noi.- Addio Bruna con tanto affetto.I nipoti Fiorenzo, Alberto, Dario e rispettive famiglie.- La funzione religiosa avrà luogo oggi alle ore 14.45 presso la parrocchia Santa Maria del Rosario sita a Milano in via Solari 22. - Milano, 7 maggio 2009. Riccardo, Stefano e Walter annunciano, addolorati, l'improvvisa scomparsa della cara mamma
Ida Gallo Minucci La cerimonia funebre avrà luogo sabato 9 maggio presso la chiesa di San Leonardo da Porto Maurizio.- Per l'ora chiamare lo 02.3536080. - Milano, 7 maggio 2009. È mancato all'affetto dei suoi cari
Paolo Rebora La moglie Teresa, il figlio Gianni, la nuora Gianna, i nipoti Fabio e Paola e i parenti tutti lo piangono sempre con immenso amore.- Per il giorno e l'ora dei funerali contattare il n. 0232867. - Milano, 6 maggio 2009. È serenamente mancato all'affetto dei suoi cari
Tiziano Springhetti di 69 anni.- Lo annunciano con dolore la moglie Maurizia, il figlio Fernando, la mamma Iva, le cugine e parenti tutti.- I funerali avranno luogo a Cles sabato 9 maggio alle ore 14 partendo dalla chiesa parrocchiale. - Cles, 6 maggio 2009. Il professore Raffaele Canger e il personale tutto del centro epilessia, Ospedale San Paolo, partecipano commossi al dolore dei familiari per la scomparsa dell'amico e collaboratore dottor
La presidenza, il consiglio di amministrazione e il personale di Ente Lombardo Bilaterale dell'Artigianato partecipano con affetto e commozione al dolore dei famigliari per la morte del carissimo
- Milano, 6 maggio 2009.
Serafino Appugliese
Giovanni Vacirca - Roma, 7 maggio 2009.
dott. Franco Angrisani uomo che sapeva coniugare una viva intelligenza e una straordinaria sensibilità umana. - Roma, 6 maggio 2009.
Partecipano al lutto: Le colleghe e i colleghi della segreteria Uil Milano e Lombardia e delle strutture dei servizi Uil. Paola e Renato Ferrari.
ricordandone le qualità umane e professionali. - Milano, 7 maggio 2009.
Mi manchi già tanto amore Claudia
insigne figura di magistrato e amico indimenticabile. - Roma, 6 maggio 2009.
dott. Franco Angrisani
Tutti i funzionari della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici di Milano ricordano commossi
Giovanni Vacirca - Roma, 7 maggio 2009.
Giovanni Moglia e tutti i collaboratori dell'ufficio affari regolamentari di Fastweb esprimono il più vivo e sincero cordoglio per l'improvvisa scomparsa del
Francesca Flores d'Arcais, Francesco Tedeschi e tutti i docenti dell'istituto di storia dell'arte dell'Università Cattolica ricordano con affetto e ne rimpiangono le grandi doti umane e professionali. - Milano, 6 maggio 2009.
Papà ci mancherai tanto e siamo fieri di essere tuoi figli.- Ti ameremo sempre come tu ci hai amato.- Marco e Annalisa
- Milano, 7 maggio 2009.
Assotelecomunicazioni - Asstel, Associazione delle imprese esercenti servizi di telecomunicazioni del sistema Confindustria, partecipa al cordoglio per l'immatura scomparsa del
Fatima Terzo
Il giorno 6 maggio è improvvisamente mancato all'affetto dei suoi cari l'
portavoce dell'Autorità dalla sua fondazione.- La cerimonia funebre avrà luogo il 7 maggio 2009 alle ore 16 presso la chiesa Madre di Mirabella Eclano (AV). - Roma, 7 maggio 2009.
ricordandone il grande impegno profuso per l'arte. - Venezia, 6 maggio 2009.
- Segrate, 6 maggio 2009. La direzione e la redazione di Tv Sorrisi e Canzoni partecipano al dolore di Franco Currò per la scomparsa della mamma
L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni annuncia la scomparsa di
Attilio Cazzaniga Vicini ai cugini Della Rosa rimpiangiamo uniti l'affetto della zia
Arcangela Della Rosa Perini Le famiglie Brazzoduro e Pesce. - Milano, 6 maggio 2009.
Enrico Gelpi presidente dell'Automobile Club d'Italia partecipa sentitamente al grande dolore del presidente della Fia Max Mosley e della famiglia per la improvvisa scomparsa del figlio
Alexander Mosley - Roma, 6 maggio 2009. Leo Civelli partecipa commosso al grave lutto che ha colpito l'amico Mauro per la scomparsa dell'adorato padre
Dino Pasquali - Agrate Brianza, 6 maggio 2009. I condomini e l'amministratore del condominio di via Felice Casati n. 32 partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa della
sig.ra Angela Pellegrini - Milano, 6 maggio 2009. L'editore Alberto Peruzzo si unisce al dolore del dottore Lorenzo Nilo e famiglia per la scomparsa della mamma signora
Milina Rossi - Milano, 6 maggio 2009. Gli amici commercianti sono vicini a Giorgio Soana e alla mamma per la perdita del loro caro
Roberto Soana Federica Ventura. - Milano, 6 maggio 2009. 7 maggio 2002 - 7 maggio 2009
Rachele Meda Stella Un amore e un ricordo struggente che non conosce tempo, una luce sempre viva nella mia vita, nella mia mente.- Un infinito abbraccio mammina mia, la tua Chicca. - Milano, 7 maggio 2009. 1996 - 2009 Ada ricorda con nostalgia il marito
pittore
Gianfranco Benedetti - Milano, 7 maggio 2009.
Elia Rosso - Milano, 6 maggio 2009. I colleghi della direzione generale informazione di Mediaset partecipano al dolore di Franco Currò per la scomparsa della mamma
Elia Rosso - Milano, 6 maggio 2009. Il giorno 5 maggio è venuto a mancare all'affetto dei suoi cari
Giulio Boerio Ne danno il triste annuncio la moglie Nicoletta, i figli Paola e Andrea.- I funerali si svolgeranno a San Donato Milanese oggi alle ore 15.30 nella parrocchia di San Donato Vescovo e Martire. - San Donato Milanese, 7 maggio 2009. La SI - Società Internazionale SpA partecipa con profondo cordoglio al lutto delle famiglie Bellini e Tonani per la scomparsa del signor
Francesco Bellini - Milano, 7 maggio 2009.
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69
Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
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6.00
6.03 20.37
Genova 6.08 20.36
Venezia
LA LUNA
5.51 20.25
Nuova
Primo quarto
Piena
Ultimo quarto
24 Maggio
31 Maggio
9 Maggio
17 Maggio
LE PREVISIONI a cura del Col. Giuliacci Trento Trieste Aosta
<-10
IN EUROPA
LEGENDA
Venezia
Milano
Sole
Nuvoloso
Coperto
Torino Pioggia
Bologna
Genova
Debole
Firenze
Rovesci Temporali
Moderato
Neve
Forte
Nebbia
Molto forte
Ancona Calmo
Mosso
Agitato
Le perturbazioni atlantiche investiranno il Nord Europa: il sistema perturbato associato al ciclone islandese interesserà soprattutto l’Irlanda e la Scozia, dove vi saranno piogge sparse e venti forti da Sudovest. In Scandinavia pioverà su gran parte della Svezia centrale e lungo le coste della Norvegia, poi, in serata, pioverà debolmente anche in Finlandia. Nel pomeriggio o la sera saranno possibili temporali attorno ai Pirenei e nel Sud della Francia.
-10-5
Oslo
12
Campobasso
Bari
Napoli
Catanzaro
LE TEMPERATURE DI OGGI 24
Genova
25 Roma
24
Torino
24
Bologna
21 Campobasso
24
Milano
26
Firenze
27
Trento
24
Perugia
22 Napoli 21 Bari
22
Venezia
21
Ancona
24
Trieste
22
L’Aquila
Palermo
22 Potenza
21 R. Calabria 24 Catania
22
Alghero
21 Catanzaro
20 Palermo
23
Cagliari
DOMANI
SABATO
33
ASIA AUSTRALIA
25 Seul Tokyo
20 Shanghai 40 Delhi 27 Bangkok
33
Giacarta
32 18 Sydney
Tempo instabile, con probabili rovesci o temporali, nel Sudest del Continente, in particolare su Vietnam, Cambogia e nelle Filippine. Piogge nel Nord della Cina a causa del transito di un fronte freddo. Temperature diurne superiori a 40 gradi in quasi tutta l’India.
21
DOMENICA
Un sistema perturbato determina precipitazioni sparse lungo la costa Vancouver 18 centro orientale degli Stati Uniti. Chicago La circolazione di bassa pressione San Francisco 23 New York sul Canada orientale è associata a Los Angeles 20 piogge diffuse su molte aree situate 29 27 a Nord dei Grandi Laghi.
8
Caracas
31
21 Lima
22
24 17
Santiago
23
Rio de Janeiro
Buenos Aires
Città del Messico
Ankara 25-30
15
Atene
19
30-35
23
Fronte Occluso
>35
LE TEMPERATURE DI IERI IN ITALIA Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Bolzano Brescia Cagliari Campobasso Catania Crotone Cuneo
min
max
+10 +9 +10 +12 +11 +9 +11 +11 +9 +9 +11 +11
+21 +19 +25 +19 +22 +24 +19 +22 +17 +21 +21 +23
Firenze Genova
N
Perugia
Imperia L’Aquila Lecce Messina Milano Napoli Olbia Palermo Parma
Europa min
+11 +9 +14 +8 +9 +11 +7 +9 +6 +11 +5 +11 +6 +6 +9 +19 +12 +6 +11 +12 +12 +4 Parigi +10 Praga +8 S. Pietroburgo +7 Amsterdam Atene Barcellona Belgrado Berlino Bruxelles Bucarest Budapest Copenhagen Dublino Edimburgo Francoforte Ginevra Helsinki Kiev Lisbona Londra Lubiana Madrid Mosca Nicosia Oslo
S = Sereno
max
+14 +21 +21 +19 +14 +14 +23 +16 +12 +15 +13 +16 +22 +11 +20 +29 +20 +18 +29 +21 +24 +13 +18 +14 +14
P = Pioggia
P T S S R N N R P P P N N P N S N N S R N T N P C
Sofia Stoccolma Tirana La Valletta Varsavia Vienna Zagabria Zurigo
Africa Casablanca Il Cairo Johannesburg Nairobi Tunisi Americhe Buenos Aires Caracas Chicago Città del Messico Honolulu Houston L’Avana Lima Los Angeles Miami New York
N = Nuvoloso
Casablanca
SUD AMERICA
min
max
+9 +15 +15 +2 +9 +15 +8 +10 +9 +13 +10 +6
+22 +19 +18 +18 +20 +23 +24 +21 +23 +18 +22 +22
N N S P S S N S S S N
Pescara Pisa
N
Verona
min
max
+8 +6 +8 +12 +8 +10 +7 +9
+19 +13 +22 +22 +12 +16 +21 +18
N R N N R P S N
+14 +17 +10 +16 +15
+31 +25 +19 +24 +22
S N R P N
+13 +25 +10 +12 +21 +22 +20 +17 +14 +24 +11
+18 +32 +21 +30 +29 +31 +31 +24 +21 +29 +13
N
T = Temporale
Potenza R. Calabria Rimini Roma Torino Trento Trieste Udine Venezia
min
max
+8 +8 +9 +13 +9 +9 +10 +9 +12 +10 +11 +10
+19 +19 +19 +22 +19 +23 +23 +23 +20 +20 +19 +20
T C T N C N B N N P
C = Coperto
Rio de Janeiro S. Francisco S.Paolo Santiago
S
Toronto
min
max
+21 +15 +14 +3 +6 +11
+28 P +21 P +25 N +25 S +17 C +16 P
+28 +16 +26 +15 +22 +25 +10 +29 +26 +8 +28 +15 +12 +14 +24 +13 +19 +18 +15
+36 +22 +40 +23 +28 +32 +16 +42 +31 +15 +37 +29 +29 +28 +33 +23 +27 +25 +18
Washington Asia/Oceania Bangkok Beirut Dubai Gerusalemme Hong Kong Kuala Lumpur Istanbul La Mecca Manila Melbourne New Delhi Pechino Seul Shanghai Singapore Sydney Taipei Teheran Tokyo V = Neve
R = Rovesci
N N S N N N N S N C S S S S R B N T R
B = Nebbia
34 31 Lagos
Nairobi
Luanda
31 19 Città del Capo
27
Sul Nord del Continente il tempo sarà quasi ovunque soleggiato e senza piogge, a parte qualche episodio di instabilità sulla Cirenaica. Sull’Africa centro-occidentale i rovesci potranno essere anche di forte intensità, specie sul Camerun, su Costa d’Avorio e sulla Repubblica Centrafricana.
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AFRICA
Il Cairo
31
Sulla fascia equatoriale e sulle nazioni dell’America Centrale saranno probabili i consueti rovesci pomeridiani, per lo più di moderata intensità. Precipitazioni intense sono attese sul Paraguay, in particolare nel settore meridionale confinante con l’Argentina.
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LE TEMPERATURE DI IERI ALL’ESTERO
LUNEDÌ
Bogotà
Fronte Freddo
17
25 Algeri
20-25
Bucarest
Tunisi
24
IL TEMPO OGGI
NORD AMERICA
27
Lisbona
15-20
21
Tirana
20
25
Fronte Caldo
Belgrado
Milano
Domani: alternanza di nubi e sole al Nord, con qualche rovescio sulle Alpi. Isolati acquazzoni anche sull’Appennino Centrale. Bello e soleggiato altrove. Massime quasi ovunque fra 21 e 27 gradi. Sabato: bello in Liguria, Emilia, Romagna, Centrosud e Isole. Nuvoloso altrove: isolati temporali pomeridiani su Piemonte, Alta Lombardia e Trentino. Caldo in ulteriore lieve aumento al Centrosud e Isole. Domenica: bello al Sud. Nuvoloso altrove: temporali qua e là su Alpi e Nordovest. Temperature in lieve calo al Nord. Lunedì: bello al Sud e Isole. Nubi altrove: temporali qua e là al Nord. Pechino
24 24
Al mattino un po’ di nubi innocue sul Triveneto, prevalenza di cielo sereno sulle altre regioni. Al pomeriggio si formeranno un po’ di nuvole sui rilievi del Centrosud, con brevi e isolati acquazzoni sull’Appennino Centrale; bel tempo nel resto d’Italia. In serata nubi e isolati rovesci sulle Alpi Occidentali, bel tempo. Temperatura: massime quasi ovunque in crescita e al di sopra della norma, in generale comprese fra 20 e 26 gradi, ma con punte fino a 27-28 gradi. Venti: di debole intensità, occidentali o di Maestrale al Centrosud, meridionali al Nord e Sardegna. Mari: in generale calmi o poco mossi.
Cagliari
Vienna
21
Roma
5-10
10-15
18 Berna
Parigi
Kiev
Bassa Pressione
17
Praga
17 Londra 23
Varsavia
18
20
Amsterdam
Oggi bel tempo e temperature in crescita in gran parte d’Italia, grazie al rialzo della pressione. Da domani a domenica sull’Italia si stabilirà l’alta pressione dell’Anticiclone Nordafricano, che garantirà tempo bello e soleggiato al Centrosud, mentre al Nord passeranno un po’ di nuvole portate dalle perturbazioni che in scorrimento ai margini dell’area anticiclonica lambiranno la nostra Penisola. Con l’alta pressione “africana” assieme al bel tempo arriveranno anche un po’ di caldo e un po’ di afa che nei prossimi giorni ci regaleranno un primo assaggio di estate.
Potenza
Aosta
Berlino
19
15
Madrid
ROMA
0-5
16
Dublino
SITUAZIONE
-5-0
15
Copenaghen
Barcellona
LAquila
15 Stoccolma
Perugia
28
Helsinki
14 Edimburgo
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
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PER DIVERTIRSI
Ragazzi a teatro Sean Connery nei bassi di Napoli ad Alcatraz
La puntata di questa sera propone lo spettacolo teatrale dal titolo: «Uno sei sette - dall'aula al palcoscenico». Nato da un progetto educativo che affronta il problema della dispersione scolastica nei quartieri napoletani più difficili: da Secondigliano a San Lorenzo, da Scampia a San Giovanni a Teduccio, a Selva Cafaro a Fuorigrotta. I ragazzi coinvolti sono stati impegnati per 400 ore complessive sul palcoscenico del Teatro Totò di Napoli a studiare canto, recitazione, danza, trucco e dizione. Le musiche sono di Franco Ricciardi, la regia di Gaetano e di Vincenzo Liguori.
Il folle generale dei marines (Ed Harris) e il suo commando rapiscono un gruppo di turisti in visita all’ex carcere che si trova sull’isola di Alcatraz, chiamato «The Rock». L’uomo minaccia di installare sull’isola missili muniti di gas nervino e di lanciarli verso San Francisco, se non verranno versati 20 milioni di dollari da destinare alle famiglie di soldati americani morti in missioni segrete. Per cercare di fermare il generale, l’Fbi chiede aiuto all’agente e biochimico Nicolas Cage e all’ex spia inglese Sean Connery (foto), l’unico che sia mai riuscito a fuggire dalle prigioni di Alcatraz.
Palco e retropalco Raidue, ore 23.35
The Rock Raitre, ore 21.10
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6.45 UNOMATTINA. Attualità. Con Michele Cucuzza, Eleonora Daniele. Nel programma: Che tempo fa; Tg 1 (7.00, 8.00, 9.00); Tg 1 L.I.S.; Tg Parlamento; Tg 1 le idee; Tg 1 Flash 10.00 VERDETTO FINALE. Attualità. Con Veronica Maya 10.50 APPUNTAMENTO AL CINEMA. Attualità 11.00 OCCHIO ALLA SPESA. Attualità. Con Alessandro Di Pietro 12.00 LA PROVA DEL CUOCO. Varietà. Con Elisa Isoardi 13.30 TELEGIORNALE. 14.00 TG 1 ECONOMIA. Attualità 14.10 FESTA ITALIANA. Attualità. Con Caterina Balivo 16.15 LA VITA IN DIRETTA. Attualità. Con Lamberto Sposini. Nel programma: Tg Parlamento; Tg 1; Che tempo fa 18.50 L’EREDITÀ. Quiz . Con Carlo Conti SERA 20.00 TELEGIORNALE. 20.30 AFFARI TUOI. Varietà.Con M. Giusti 21.10 BUTTA LA LUNA 2. Miniserie. Con Fiona May, Chiara Conti, Andrea Tidona 23.15 TG 1. 23.20 PORTA A PORTA. Attualità
6.55 QUASI LE SETTE. Attualità 7.00 CARTOON FLAKES. Ragazzi 9.15 IL CERCASAPORI. Attualità 9.45 TRACY & POLPETTA. Serie METEO 2. 10.00 TG2PUNTO.IT. Attualità 11.00 INSIEME SUL DUE. Attualità. Con Milo Infante 13.00 TG 2 GIORNO. 13.30 TG 2 COSTUME E SOCIETÀ. Attualità 13.55 MEDICINA 33. 14.00 ITALIAN ACADEMY 2. Varietà 15.00 ITALIA ALLO SPECCHIO. Attualità. Con Francesca Senette 16.15 RICOMINCIO DA QUI. Talk show. Con Alda D’Eusanio 17.20 PRESA DIRETTA ACADEMY. T. show 18.05 TG 2 FLASH L.I.S. 18.10 RAI TG SPORT. 18.30 TG 2. 19.00 PILOTI. Serie 19.30 SQUADRA SPECIALE COBRA 11. Telefilm
8.15 LA STORIA SIAMO NOI. Attualità 9.15 VERBA VOLANT. Att. 9.20 COMINCIAMO BENE PRIMA. Attualità 10.00 COMINCIAMO BENE. Attualità 10.55 SPECIALE TG 3 148° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE DELL’ESERCITO ITALIANO. Attualità 12.00 TG 3. SPORT NOTIZIE. METEO 3. 12.25 TG 3 CHIÈDISCENA. Attualità i 12.45 LE STORIE - DIARIO ITALIANO. Attualità 13.05 TERRA NOSTRA. Telenovela 14.00 TG REGIONE. TG REGIONE METEO. 14.20 TG 3.- METEO 3. 14.50 TGR LEONARDO. Att. 15.00 TGR NEAPOLIS. Att. 15.10 TG 3 FLASH L.I.S. 15.15 TREBISONDA. Ragazzi 16.00 GT RAGAZZI. 16.30 LA MELEVISIONE. Att. 17.00 COSE DELL’ALTRO GEO. Varietà 17.50 GEO & GEO. Documenti 19.00 TG 3. 19.30 TGR. TGR METEO.
7.10 QUINCY. Telefilm 8.10 HUNTER. Telefilm 9.00 NASH BRIDGE. Telefilm 10.10 FEBBRE D’AMORE. Soap 10.30 ULTIME DAL CIELO. Telefilm 11.30 TG 4. 11.40 DETECTIVE IN CORSIA. Telefilm 12.25 DISTRETTO DI POLIZIA. Telefilm 13.25 ANTEPRIMA TG 4. 13.30 TG 4 - METEO. 14.05 IL TRIBUNALE DI FORUM. Attualità. Con Rita Dalla Chiesa 15.10 WOLFF - UN POLIZIOTTO A BERLINO. Telefilm 16.00 SENTIERI. Soap 16.15 FILM IL GIGANTE. (Drammatico, Usa, 1956). Di George Stevens. Con James Dean, Elizabeth Taylor, Rock Hudson. Nel progr. Tgcom; Vie d’Italia 18.40 TEMPESTA D’AMORE. Soap 18.55 TG 4 - METEO. 19.35 TEMPESTA D’AMORE. Soap
6.00 TG 5 PRIMA PAGINA. Attualità. Nel programma: Traffico; Meteo 5; Borse e Monete 8.00 TG 5 MATTINA. 8.40 MATTINO CINQUE. Varietà. Con Barbara D’Urso, Claudio Brachino. Nel programma: Tg 5 Ore 10 11.00 FORUM. Attualità. Con Rita Dalla Chiesa 13.00 TG 5. METEO 5. 13.40 BEAUTIFUL. Soap 14.10 CENTOVETRINE. Soap 14.45 UOMINI E DONNE. Talk show. Con Maria De Filippi 16.15 POMERIGGIO CINQUE. Varietà. Con Barbara D’Urso. Nel programma: Tg 5 minuti 18.50 CHI VUOL ESSERE MILIONARIO. Quiz. Con Gerry Scotti. Nel programma: Anticipazione Tg 5
6.05 STUDIO APERTO - LA GIORNATA. 6.15 STILL STANDING. Telefilm 6.35 CARTONI ANIMATI. 7.35 PIPPI CALZELUNGHE. Telefilm 7.50 CARTONI ANIMATI. 9.00 WILLY IL PRINCIPE DI BEL AIR. Serie 9.25 XENA, PRINCIPESSA GUERRIERA. Telefilm 10.20 BAYWATCH. Telefilm 11.15 SUPERCAR. Telefilm 12.15 SECONDO VOI. Attualità. Con Paolo Del Debbio 12.25 STUDIO APERTO. Nel programma: Meteo 13.00 STUDIO SPORT. 13.40 DRAGON BALL. Cartoni 14.05 DETECTIVE CONAN. Cartoni 14.30 I SIMPSON. Cartoni 15.00 KYLE XY. Telefilm 16.40 MALCOLM. Telefilm 17.40 BAKUGAN - BATTLE BRAWLERS. Cartoni 17.55 GORMITI. Cartoni 18.05 SPONGEBOB. Cartoni 18.30 STUDIO APERTO. Nel programma: Meteo 19.00 STUDIO SPORT. 19.30 I SIMPSON. Cartoni 19.50 CAMERA CAFÉ. Serie
6.00 TG LA7. Nel programma: Meteo; Oroscopo; Traffico 7.00 OMNIBUS. Attualità 9.15 OMNIBUS - LIFE. Attualità 10.10 PUNTO TG. 10.15 DUE MINUTI UN LIBRO. Attualità 10.20 MOVIE FLASH. Attualità 10.25 F/X. Telefilm 11.25 MOVIE FLASH. Attualità 11.30 MATLOCK. Telefilm 12.30 TG LA7. 12.55 SPORT 7. 13.00 L’ISPETTORE TIBBS. Telefilm 14.00 FILM L’ARMATA DEGLI EROI. (Guerra, Francia, 1969). Regia di Jean-Pierre Melville. Con Lino Ventura, Paul Meurisse 16.00 MOVIE FLASH. Attualità 16.05 RELIC HUNTER. Serie 17.05 ATLANTIDE - STORIE DI UOMINI E DI MONDI. Documentario. Con Francesca Mazzalai 19.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA. Telefilm
13.00 MTV THE MOST. Musicale 14.00 MTV CONFIDENTIAL. Varietà 14.30 NEXT. Varietà 15.00 TRL. Musicale 16.05 LOVETEST. Varietà 17.05 INTO THE MUSIC. Musicale 18.05 CHART BLAST. Musicale 19.05 TRL. Musicale 20.05 PARIS HILTON’S MY NEW BFF. Varietà 21.00 GREEK. Serie 22.00 THE HILLS. Varietà 23.00 FLASH. 23.05 SKINS. Serie 23.30 I SOLITI IDIOTI. Varietà
20.25 ESTRAZIONI DEL LOTTO. 20.30 TG 2 20.30. 21.05 ANNOZERO. Attualità. Con M. Santoro 23.20 TG 2. TG 2 PUNTO DI VISTA. Attualità 23.35 PALCO E RETROPALCO. Teatro
20.00 BLOB. Attualità 20.10 AGRODOLCE. Soap 20.35 UN POSTO AL SOLE. Soap 21.05 TG 3. 21.10 FILM THE ROCK. (Azione, Usa, 1996). Regia di Michael Bay. Con Sean Connery, Nicolas Cage
20.30 WALKER TEXAS RANGER. Telefilm 21.10 IL COMMISSARIO CORDIER. Telefilm 23.15 FILM STRANGE DAYS. (Fantastico, Usa, 1995). Regia di Kathryn Bigelow. Con Ralph Fiennes, Angela Bassett
20.00 TG 5. METEO 5. 20.30 STRISCIA LA NOTIZIA. Tg Satirico. Con Ficarra, Picone 21.10 LO SHOW DEI RECORD. Varietà. Con Barbara D’urso 23.40 TERRA! Reportage 0.45 TG 5 NOTTE. METEO 5.
20.30 LA RUOTA DELLA FORTUNA. Quiz 21.10 C.S.I. - SCENA DEL CRIMINE. Telefilm. Con William L.Peterson, Marg Helgemberger, Gary Dourdan 22.05 C.S.I. - NEW YORK. Telefilm
20.00 TG LA7. 20.30 COPPA UEFA: Semifinale ritorno: Amburgo - Werder Brema. Calcio 23.00 POSTPARTITA. Calcio 23.40 VICTOR VICTORIA. Varietà. Con Victoria Cabello 0.55 TG LA7.
15.00
0.55 TG 1 - NOTTE. TG 1 LE IDEE. Attualità 1.30 ESTRAZIONI DEL LOTTO. 1.40 SOTTOVOCE. Attualità
0.50 TG PARLAMENTO. Attualità 1.00 ITALIAN ACADEMY 2. Varietà. Con Lucilla Agosti
23.20 PARLA CON ME. Talk show. Con Serena Dandini 24.00 TG3 LINEA NOTTE. 1.10 CULT BOOK. Attualità
2.00 TG 4 RASSEGNA STAMPA. Attualità 2.25 STASERA A TEATRO. Varietà
1.15 STRISCIA LA NOTIZIA. Tg Satirico 2.00 THE GUARDIAN. Telefilm 3.40 TG 5 NOTTE.
23.05 REAL C.S.I. - A SANGUE FREDDO.Varietà 23.55 CHIAMBRETTI NIGHT - SOLO PER NUMERI UNO. Varietà
1.15 MOVIE FLASH. Att. 1.20 ALLA CORTE DI ALICE. Telefilm 2.20 DUE MINUTI UN LIBRO. Attualità
Film e programmi Il partigiano Cassel si oppone ai nazisti
Rete4
mtv.it
AllMusic allmusic.tv 12.00 13.00 13.05 13.30 14.00
16.05 19.00 19.05 19.30 21.00 22.00 23.30 24.00
INBOX. Musicale ALL NEWS. INBOX. Musicale THE CLUB. Musicale COMMUNITY. Musicale. Con Valeria Bilello, Ivan Olita ALL MUSIC LOVES ROCK. Musicale. Con Stefano Masciolini ROTAZIONE MUSICALE. Musicale ALL NEWS. THE CLUB. Musicale INBOX. Musicale MONO. Attualità DEEJAY CHIAMA ITALIA. Varietà CODE MONKEYS. Cartoni SONS OF BUTCHER. Cartoni
Di Dixan Oro mi f ido. Per me e per le persone che amo.
Testimone ucciso Indaga Grissom
Radio RADIO 1
Un gruppo di partigiani francesi si oppone agli invasori nazisti. Nessuno riuscirà a evitare una tragica fine. Regia di Jean-Pierre Melville. Nel cast Lino Ventura e Jean Pierre Cassel (foto). L’armata degli eroi La7, ore 14
Grissom (William Petersen, foto) e Catherine (Marg Helgenberger) indagano sull’omicidio di un testimone che doveva partecipare a un processo contro il leader di una gang. CSI - Scena del Crimine Italia 1, ore 21.10
Da Santoro il caso Lario-Berlusconi
Fabrizio Frizzi ospite di Victoria Cabello
La puntata sarà dedicata al caso che vede protagonisti Silvio Berlusconi e la moglie Veronica Lario (foto). Monica Guerritore darà voce alle parole di Veronica Lario. Annozero Raidue, ore 21.05
Fabrizio Frizzi (foto) e Adriano Giannini sono gli ospiti della puntata condotta da Victoria Cabello. I due rispondono alle domande irriverenti della conduttrice. Victor Victoria La7, ore 23.40
Terra Santa Ne parla Capuozzo
I giovani suonano Ciajkovskij
La situazione in Terra Santa, con riferimento anche al futuro viaggio di Papa Benedetto XVI, è il tema della puntata condotta da Toni Capuozzo (foto) e Sandro Provvisionato. Terra! Canale 5, ore 23.40
L’Orchestra «Futura», formata da giovani (18-30 anni) propone il brano Moz-Art á la Haydne la Serenata per archi in do maggiore di Ciajkovskij (foto). Direttore Maurizio Dini Ciacci. La musica di Raitre Raitre, ore 01.40
13.35 14.08 14.17 14.47 15.32 15.40 17.24 17.40 19.30 19.33
rai.it
RADIOUNO MUSICA VILLAGE. A TUTTO CAMPO. CON PAROLE MIE. HO PERSO IL TREND. SCIENZE. RADIO CITY. MUSICULTURA. TORNANDO A CASA. LA MEDICINA. ASCOLTA, SI FA SERA.
RADIO 2 13.00 13.40 16.00 17.00 18.00 20.00 20.32 21.35 24.00
rai.it
28 MINUTI. IL CAMMELLO DI RADIO2. CONDOR. 610 (SEIUNOZERO). CATERPILLAR. ALLE 8 DELLA SERA. DISPENSER CON F. BERNOCCHI. IL CAMMELLO DI RADIO2 . LA MEZZANOTTE DI RADIO2 CON PAOLA TURCI.
RADIO 3
rai.it
13.00 LA BARCACCIA IL VARIETÀ DELL’ OPERA. 14.00 IL TERZO ANELLO. 15.00 FAHRENHEIT I LIBRI E LE IDEE. 16.00 STORYVILLE: I NOSTRI NOMI. 18.00 IL TERZO ANELLO. 19.00 HOLLYWOOD PARTY. 19.50 RADIO3 SUITE. 20.00 D’ AMORE SI VIVE IL CANTO DELLE MUSE.
RMC 7.00 9.00 10.00 13.00 14.00
radiomontecarlo.net
CAFFELATTE NEWS. ALFONSO SIGNORINI SHOW. RMC MAGAZINE. MONTE CARLO LUNCH TIME. STAR SYSTEM PATTY FARCHETTO. 17.00 SIMONE MAGGIO. 20.00 MAURIZIO DI MAGGIO. 22.00 MONTE CARLO NIGHTS NICK THE NIGHTFLY.
RADIO 105
105.net
7.00 TUTTO ESAURITO GALLI, PIZZA. BEST FRIENDS TONY & ROSS. 105 ALL’UNA CATTELAN. LO ZOO DI 105. MUSIC & CARS ALVIN E MANDELLI. 19.00 105 NON STOP YLENIA, MAX BRIGANTE. 21.00 ZACATTACK ZAC. 10.00 13.00 14.00 16.00
VIRGIN RADIO virginradioitaly.it 7.00 9.00 12.30 13.00 14.30 18.00 18.30
HEADLINE NEWS. REVOLVER. THE ROCKET. ACTIVE NEWS. VIRGIN ROCK LIVE. ACTIVE NEWS. INVESTIGATION BUREAU. 19.00 SPORT NEWS. 23.00 VIRGIN MOTEL.
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Corriere della Sera Giovedì 7 Maggio 2009
Dal Satellite Il detective Bogart indaga su un ricatto
Il detective Philip Marlowe (Humphrey Bogart) viene assunto da un vecchio milionario per scoprire chi ricatta la figlia minore per i suoi debiti di gioco. Ma il caso, molto complesso, coinvolge anche la figlia maggiore (Lauren Bacall, foto con Bogart), il cui marito è scomparso nel nulla. Dal romanzo di Chandler. Il grande sonno Sky Cinema Classics, ore 19.05
I facili guadagni di una madre single
Kierston Wereing (foto) è una madre single che decide di mettersi in proprio e fondare un’agenzia di collocamento. All’inizio le cose sembrano procedere per il meglio ma poi la donna si fa prendere dalla smania dei facili guadagni e iniziano i guai. In questo mondo libero... Sky Cinema Mania, ore 15.55
Cinema 17.40 LA DEA DELL’AMORE M. Sorvino vince il premio Oscar nel 1996 per il ruolo di Judy Orgasm, nella commedia diretta da W. Allen. Sky Cinema Mania 18.30 FANTOZZI CONTRO TUTTI Terzo capitolo della saga del ragioner Ugo Fantozzi (P. Villaggio), alle prese con un direttore fanatico di ciclismo. Con M. Vukotic. Raisat Cinema 19.00 BIGLIETTI D’AMORE Andy Garcia e Andie MacDowell sono i protagonisti di questa commedia sentimentale. Sky Cinema Family 19.05 IL GRANDE SONNO Humphrey Bogart è Philip Marlowe, un investigatore privato. Dirige H. Hawks. Sky Cinema Classics 19.10 PROSPETTIVE DI UN DELITTO A Madrid il presidente degli USA viene ferito a morte da un colpo di arma da fuoco. Thriller con D. Quaid, F. Whitaker e W. Hurt. Sky Cinema 1 19.15 LA TELA DI CARLOTTA Tutti gli animali di una fattoria si danno da fare per impedire che un maialino finisca allo spiedo. Sky Cinema Hits TURBULENCE - LA PAURA È NELL’ARIA R. Liotta è un serial killer scortato dalla polizia con un altro criminale. Nel viaggio in aereo i due fanno di tutto per liberarsi... Sky Cinema Max 19.20 RIPRENDIMI Tragicommedia sul tema del precariato nel mondo dello spettacolo, con A. Rohrwacher e M. Foschi. Dirige e sceneggia A. Negri. Sky Cinema Mania 19.25 LA PARETE DI FANGO Oscar alla sceneggiatura e alla fotografia per il film diretto da S. Kramer: due galeotti evadono durante un trasferimento, ma hanno le manette. MGM
Una bionda dimostra che non è un’oca giuliva Serie Tv
La bionda Elle Woods (Reese Witherspoon, foto), viene eletta Miss Giugno nel calendario della sua scuola. Decisa a dimostrare all’ex fidanzato che non è un’oca giuliva, si iscrive alla facoltà di giurisprudenza di Harvard e indaga su un caso di omicidio. La rivincita delle bionde Sky Cinema Hits, ore 21.15
Forum «Televisioni»: www.corriere.it/grasso Videorubrica «Televisioni»: www.corriere.tv
14.10 14.35 14.50 15.00 15.20 15.45 16.25 16.35 16.45 17.30 17.40 18.15 18.45 19.25 20.00 20.05 20.25 20.30 21.00 21.10 21.50 22.00 22.30 22.50 23.30
ALLA CORTE DI ALICE Jimmy SHARK Fox Crime ICARLY Nickelodeon LAW AND ORDER Jimmy FRIENDS Fox STREGHE Fox L’ISPETTORE BARNABY Fox Crime THE O.C. Fox UNA MAMMA PER AMICA Fox Life FLOR Cartoon Network CLOSE TO HOME Fox Life PROFILER. INTUIZIONI MORTALI LEI ZOEY 101 Nickelodeon CROSSING JORDAN Sky Uno WILL & GRACE Fox Life L’ATELIER DI VERONICA LEI FLOR Cartoon Network LA NUOVA FAMIGLIA ADDAMS Jetix LIPSTICK JUNGLE Fox Life LOST Fox 30 ROCK LEI THE LISTENER Fox GREY’S ANATOMY Fox Life N.C.I.S. Fox Crime BROTHERS & SISTERS Fox Life
Sport 21.00 JUNO La sedicenne Juno rimane incinta e decide di tenerlo... Bei dialoghi della sceneggiatrice Diablo Cody, premiata con l’Oscar. Sky Cinema 1 IO NO SPIK INGLISH P. Villaggio è diretto da C. Vanzina in una commedia, realizzata nel 1995 e ambientata fra Italia e Inghilterra.Sky Cinema Family 28 SETTIMANE DOPO Horror con R. Carlyle: la calma apparente di una città deserta crea momenti di suspense. Sequel di “28 giorni dopo” di D. Boyle. Sky Cinema Max TERRORE DALLO SPAZIO PROFONDO Remake de “L’invasione degli ultracorpi” di Don Siegel, con D. Sutherland e J. Goldblum. MGM STAR TREK Nel 1979, dopo l’omonima serie televisiva, “Star Trek” approda sul grande schermo per la regia di R. Wise. Raisat Cinema 21.05 TOTÒ, EVA E IL PENNELLO PROIBITO Truffa nel mondo dell’arte grazie al dipinto di una Maya in camicia. Pellicola diretta da Steno nel 1959 e interpretata da Totò. Sky Cinema Classics 21.15 LA RIVINCITA DELLE BIONDE R. Witherspoon è Elle Woods, una bionda naturale che intende dimostrare al suo ragazzo le due capacità. Campione di incassi Usa nell’estate del 2001. Sky Cinema Hits 22.40 LEZIONI DI CIOCCOLATO Un ambizioso imprenditore (L. Argentero) deve fingersi immigrato e seguire un corso di pasticceria, per evitare la prigione. Sky Cinema Family 22.45 COLPO D’OCCHIO La passione per l’arte e per Gloria (V. Puccini), sconvolge la vita del giovane scultore Adrian (R. Scamarcio). Thriller di e con S. Rubini. Sky Cinema 1
22.50 PER UN PUGNO DI DOLLARI Uno sconosciuto pistolero offre i suoi servigi al miglior offerente. Capolavoro western di S. Leone. Sky Cinema Classics LADY HENDERSON PRESENTA J. Dench è l’eccentrica settantenne Laura Henderson, vedova che acquista un teatro. Nomination agli Oscar nel 2006. Sky Cinema Mania 23.00 BREACH - L’INFILTRATO Eric O’Neill (R. Phillippe), recluta dell’Fbi, scopre che il suo superiore Robert Hanssen (C. Cooper) vende segreti all’Unione Sovietica. Sky Cinema Hits 0.20 SEVERANCE - TAGLI AL PERSONALE Sei dipendenti di una multinazionale delle armi vanno in un bosco ungherese per un fine settimana di lavoro. Non sarà affatto rilassante. Sky Cinema Max 0.30 LA CASA DEI NOSTRI SOGNI Un pubblicitario (C. Grant) compra una casa in campagna per la famiglia, ma ben presto l’investimento si rivela disastroso. Sky Cinema Classics 0.35 ROLLING STONES - SHINE A LIGHT Documentario realizzato da M. Scorsese durante il tour “A Bigger Bang”: sintesi di due concerti tenuti al Beacon Theatre di New York. Sky Cinema Mania HORLA - DIARIO SEGRETO DI UN PAZZO R. Le Borg nel 1963 tenta di portare in immagini Le Horla (1887), novella di Guy de Maupassant. Con V. Price e N. Kovack. MGM 0.50 MIMZY - IL SEGRETO DELL’UNIVERSO Le peripezie di due intraprendenti bambini che trovano una strana scatola con alcuni oggetti curiosi... Pellicola del 2007. Sky Cinema 1
14.00 CICLISMO: MERCKX - OCANA Grandi duelli sportivi ESPN 14.45 CICLISMO: CYCLING REAL TIME Differita RaiSport più 15.00 CALCIO: HIGHLIGHTS Campionato Argentino Sport Italia 15.15 MOTOCICLISMO: RACING 2 Differita RaiSport più 16.15 CICLISMO: PRESENTAZIONE SQUADRE GIRO D’ITALIA Diretta RaiSport più 16.30 CALCIO: FIORENTINA - JUVENTUS Serie A Sky Sport 1 17.00 CALCIO: JUVENTUS - MILAN Serie A Sky Sport 1 17.15 CICLISMO: SPECIALE GIRO D’ITALIA Differita RaiSport più 18.00 MOTOCICLISMO: 1996 HOCKENHEIM - GARA 1 E 2 Superbike: le gare indimenticabili ESPN 18.15 HOCKEY SU GHIACCIO: QUARTI DI FINALE Campionati Mondiali. Differita RaiSport più 18.30 CALCIO: SHAKHTAR - DINAMO KIEV Coppa UEFA. Diretta Sport Italia 20.00 PALLAVOLO: PREPARTITA Diretta Sky Sport 2 20.25 PALLAVOLO: PIACENZA - TRENTO Campionato Italiano - Serie A1 maschile. Diretta Sky Sport 2 20.30 BASKET: PLAY OFF - FINALE, GARA 3 Campionato Femminile. Diretta RaiSport più 20.45 CALCIO: AMBURGO - WENDER BREMA Coppa UEFA. Diretta Sport Italia 20.55 CALCIO: GENOA - ROMA Campionato Primavera - Tim Cup. Diretta Sky Sport 1 22.15 BASEBALL: MONTEPASCHI GROSSETO - DANESI NETTUNO IBL Italian Baseball League. Diretta RaiSport più
Intrattenimento
Ragazzi
Documentari
14.45 14.50 15.20 15.50 16.45
18.00 18.15 18.25 18.30 18.45 18.50 19.00 19.05 19.10 19.20 19.25 19.35 19.45 19.55 20.05
14.05 MEGASTRUTTURE National Geographic 15.05 INDAGINI AD ALTA QUOTA National Geographic 16.00 DURI A MORIRE National Geographic 17.00 MEGASTRUTTURE GIGANTI National Geographic 18.00 SCIENZIATI PAZZI National Geographic 18.30 NON LO SAPEVO! National Geographic 19.00 DURI A MORIRE National Geographic 20.00 MEGASTRUTTURE National Geographic 21.05 JURASSIC FIGHT CLUB History Channel 21.30 STONEHENGE: TRA LA VITA E LA MORTE National Geographic 22.05 INVENZIONI IMPOSSIBILI History Channel 22.30 MEGASTRUTTURE ANTICHE National Geographic 23.00 LA STORIA DELL’UNIVERSO 3 History Channel
16.55 18.15 18.20 18.35 18.50 19.00 19.30 20.05 20.15 21.00 21.05 21.20 21.55 22.00 22.30 22.40 23.00 23.35
DR. 90210 E! LA VITA SECONDO JIM Fox DRAKE & JOSH Nickelodeon DON’T FORGET THE IYRICS Sky Uno EXTREME MAKEOVER HOME EDITION Sky Uno LEI SUL DIVANO LEI KIMORA: LIFE IN THE FAB LANE E! STAND UP Jimmy CAMBIO MOGLIE Fox Life TUTTO IN FAMIGLIA Fox PROTAGONISTE LEI REPARTO MATERNITÀ Fox Life STAND UP Jimmy THE OFFICE Sky Uno MOMMA’S BOYS E! IL DIARIO DI ANNA FRANK Sky Cinema Mania FIORELLO SHOW Sky Uno ESSERE VALERIA Fox Life HIP HOP GIRLS E! LE RAGAZZE DI PLAYBOY E! PROTAGONISTE LEI NAKED WILD ON E! CASH TAXI Sky Uno
20.10 20.15 20.30 20.35 20.40 20.45 20.50 20.55 21.00
ART ALIVE RaiSat YoYo TELEFONO AMICO RaiSat YoYo DUE FANTAGENITORI Jetix SAM SAM Boomerang DREAM TEAM Cartoon Network DUE FANTAGENITORI Jetix POCOYO RaiSat YoYo AMICI AMICI RaiSat YoYo BLUE DRAGON Cartoon Network BABY LOONEY TUNES Boomerang PEPPA PIG RaiSat YoYo IL TULIPANO NERO DeAkids I PUFFI Boomerang I GLOOPS RaiSat YoYo INCANTEVOLE CREAMY DeAkids TELETUBBIES 2 RaiSat YoYo OCCHI DI GATTO Nickelodeon I SIMPSON Fox L’ALBERO AZZURRO RaiSat YoYo PICCOLE DONNE DeAkids SPONGEBOB Nickelodeon I SIMPSON Fox IL POSTINO PAT RaiSat YoYo YIN YANG YO Jetix TOM & JERRY Boomerang
A fil di rete di Aldo Grasso
Un maresciallo in stile Soldati
«C
ome deve fare un investigatore per muoversi con tempestività e raziocinio sulla scena del crimine?». A chi è stata posta questa domanda? Al detective Gil Grissom di C.S.I. Crime Scene Investigation o al capitano Venturi di R.I.S. Delitti imperfetti? No, a TG3 Leonardo (Raitre, dal lunedì al venerdì, ore 14.50) la domanda è stata posta a un capitano dei carabinieri che sarebbe piaciuto a Mario Soldati. Si chiama Biagio Fabrizio CaVincitori e vinti rillo e ha scritto un libro che trae spunto dal suo lavoro quotidiano: «L’investigatore crimiGiovanni nologo. Analisi e intervento nelFloris E la politica la comprensione dei fenomeni batte il criminali» (Centro Scientifico varietà, con Editore, Torino, 2009). Carillo Raitre che sorpassa ricorda molto il maresciallo ArRaiuno. Aspettando naudi, quello di Soldati. Silvio Berlusconi da Il maresciallo Arnaudi era un Bruno Vespa, il grande catanese trapiantato al nord. pubblico segue Conosciuto da Mario Soldati duFranceschini al rante la lavorazione televisiva «Ballarò» di Giovanni del «Viaggio nella valle del Po Floris (foto): 4.311.000, alla ricerca dei cibi genuini» 16,3% di share (1957) diventa protagonista di una serie di racconti, ispirati alle sue reali esperienze, raccolti Caterina in due libri: «I racconti del maBalivo resciallo» (1967) e «I nuovi racIl varietà di conti del maresciallo» (1985) Raiuno ma anche in due celebri serie tesuperato levisive cui hanno prestato il dalla politica di volto prima Turi Ferro, 1968, e Raitre. Sempre più poi Arnoldo Foà, 1984. flop «I sogni son Carillo, come Arnaudi, svoldesideri» con Caterina ge la sua attività in provincia; Balivo (foto): in prima da tutore dell’ordine, si trova serata solo 3.921.000 ad affrontare casi che non sono spettatori, e lo share affatto spettacolari, ma coinvolal 14,9% gono gente comune alle prese con problemi quotidiani che il detective può contribuire a risolvere. A differenza di Arnaudi, e non solo per merito di celebri serie tv, Carillo utilizza un modello d’indagine al passo coi tempi; così alle vecchie tecniche si affiancano scienze che in tv abbiamo visto rappresentate più volte: la criminologia, la psicologia giudiziaria, l’analisi della scena del crimine. La cura dei dettagli e un più marcato spirito d’osservazione diventano metodo investigativo. Il libro di Carillo attende il suo Soldati.
Digitale Terrestre Un contadino senza moglie e figlio sfida l’uomo più ricco del villaggio Irlanda 1924. Il contadino Harry (Colm Meaney, foto) ha perduto la moglie e il figlio durante la guerra civile. Un giorno, per sentirsi vivo, decide di inventarsi un nemico da combattere e sceglie l’uomo più ricco del villaggio. Come Harry divenne un albero Premium Iris, ore 21 PREMIUM GALLERY JOI
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17.20 NON VEDO L’ORA DI GIOCARE. Cortometraggio 17.26 MEHMET. Cortometraggio 17.38 LIFE II. Telefilm 18.23 LIFE II. Telefilm 19.07 PRIMA O POI DIVORZIO! III. Serie 19.30 STUDIO 60. Telefilm 20.14 L&O: CRIMINAL INTENT VII. Telefilm 21.00 DR. HOUSE MEDICAL DIVISION V. Telefilm 21.46 DR. HOUSE MEDICAL DIVISION V. Telefilm 22.32 BATMAN. Film
16.45 SUPERNATURAL II. Telefilm 17.30 HOMICIDE: LIFE ON THE STREET VII. Telefilm 18.25 CODICE ROSSO. Telefilm 20.15 SUPERNATURAL II. Telefilm 21.00 RUSH HOUR DUE MINE VAGANTI. Film 22.45 HEROES III. Telefilm 23.30 SMALLVILLE VIII. Telefilm 0.50 VIAGGIATORI IV. Telefilm 1.35 IL PRIGIONIERO. Telefilm 2.30 CODICE ROSSO. Telefilm
16.12 AMORI E SEGRETI. Film 17.59 BLONDE AMBITION. Film 19.31 FRANCOIS. Cortometraggio 19.48 ONE TREE HILL II. Telefilm 20.34 JOEY I. SERIE 21.00 AL CUORE SI COMANDA. Film 22.37 GREY’S ANATOMY I. Telefilm 23.21 GREY’S ANATOMY I. Telefilm 0.07 NIP’N TUCK II. Telefilm 1.00 AMERICAN DREAMS I. Telefilm
RAI 4 17.00 ALIAS - III SERIE. Telefilm 17.45 DEAD ZONE. Telefilm 18.30 BEVERLY HILLS 90210 STAGIONE VI. Telefilm 19.25 MELROSE PLACE - STAGIONE I. Serie 20.15 STREGHE. Telefilm 21.10 HACKERS. Film 23.10 SUGO - 60 MINUTI DI GUSTO E DISGUSTO. Varietà 0.10 ALIAS - III SERIE. Telefilm 0.55 DEAD ZONE. Telefilm 1.40 STRADE PERDUTE. Film
DAHLIA TV 16.45 SERIE B: AVELLINO - PARMA. Calcio (Replica) DHALIA SPORT 17.30 CHILLI FACTOR. Basket XTREME 18.00 BMX GPST. Sport XTREME 19.00 SPORT NEWS.DHALIA SPORT 20.00 KELLY SLATER. Documentario XTREME 20.45 GOL WEEK. Rubrica sportiva DHALIA SPORT 21.00 HOT DOG EATING CONTEST. XTREME Reality 23.00 BODOG. Poker XTREME 23.30 FIORENTINA NEWS. DHALIA SPORT
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Giovedì 7 Maggio 2009 Corriere della Sera
Notizie in 2 minuti Primo Piano Strage alleata in Afghanistan Oltre cento morti, decine di case rase al suolo: in pratica un intero villaggio distrutto nella provincia di Farah, in Afghanistan. E, tra le macerie, la stragrande maggioranza dei corpi appartiene a donne e bambini. È questo il bilancio di diversi attacchi aerei delle forze internazionali in Afghanistan, compiuti lunedì e martedì.
Fiducia sulla sicurezza Via libera del Consiglio dei ministri alla fiducia sul disegno di legge sicurezza (oltre a quello sul ddl intercettazioni). Nonostante le pressioni della Lega, però, il voto slitta alla prossima settimana: è quanto ha deciso la conferenza dei capigruppo della Camera. Scontro con l'opposizione: il Pd critica il ricorso alla fiducia e parla di rischio di «leggi razziali».
Strasburgo e i pirati Il Parlamento europeo ha deciso che non si può tagliare l’accesso a Internet di chi sia stato colto a scaricare illegalmente (gratis) una canzone, un film, un video qualsiasi, se non lo avrà stabilito un tribunale.
Esteri Ue, lo schiaffo di Klaus Il presidente della Repubblica Ceca, l’euroscettico Vaclav Klaus, ha annunciato che non ratificherà con la sua firma il Trattato di Lisbona dell’Unione europea, appena approvato dal Senato di Praga. Klaus sostiene che la vittoria del no nel referendum in Irlanda sul Trattato ha paralizzato tutto.
Cronache Milano, delitto nel parco Assassinata con un’unica coltellata sferrata all’altezza del cuore. Un'italiana di 37 anni — Pasqualina Labarbuta, residente a Brescia dove viveva con il marito e tre figli — è stata trovata morta su una panchina di un giardinetto nel quartiere Gallaratese di Milano, non lontano dalla fermata San Leonardo della linea rossa del metrò. Caccia all’assassino in tutta la città: alcuni testimoni affermano di aver visto la donna litigare con un uomo dalla carnagione scura.
Economia Porsche-Volkswagen Dopo mesi di scontri, seguiti alla decisione di Porsche di scalare e conquistare Volkswagen, i due gruppi hanno deciso di integrare le attività: il nuovo gruppo produrrà 6.5 milioni di auto.
Cultura Al via la Fiera del Libro Inizia la Fiera del Libro di Torino, dal tema «Io e gli altri». Alla manifestazione è dedicato un articolo del Nobel portoghese Josè Saramago: «Il tema della Fiera coincide con gli argomenti prevalenti delle mie opere che possono riassumersi nella frase: l’umanità non è stata educata alla pace ma alla guerra e ai conflitti».
Spettacoli La provocazione di Jarrett Alla vigilia del concerto al San Carlo di Napoli (18 maggio, data unica) il pianista jazz Keith Jarrett lancia la sua provocazione: bisogna liberare i pianisti classici dalla tirannia dello spartito perché facciano uscire la musica che hanno dentro, altrimenti possono impazzire.
Sudoku Difficile 6 2
Sport È il Barcellona la seconda finalista della Champions League, che affronterà il Manchester United: il pareggio per 1 a 1 strappato in extremis dai blaugrana ha eliminato gli inglesi del Chelsea. La finale, in programma a Roma il 27 maggio, è inedita, le due squadre non si erano mai incontrate in una finale europea.
5 Puzzles by Pappocom
Barcellona in finale
Oggi su www.corriere.it 3 9
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Come si gioca Bisogna riempire la griglia in modo che ogni riga, colonna e riquadro contengano una sola volta i numeri da 1 a 9
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Video
Btp e Borsa: come investire
«Il lavoro dei sogni»
Immagini
Alle 16.30 Angelo Drusiani (Banca Albertini Syz) e Dario Daolio (Morval Sim) replicano ai lettori.
Ben, custode superpagato sull’isola.
World Press Photo
TeleVisioni
Diretta web
I risultati record de "L’infedele" commentati da Aldo Grasso.
Sei italiani premiati al concorso di fotogiornalismo dove ci sono più di 5000 reporter di 124 nazionalità e 96mila immagini. Sul sito le fotogallery delle immagini vincitrici
Crisi: quando finirà?
LA SOLUZIONE DI IERI 5 3 7 4 1 8 2 9 6
Videochat
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Piergaetano Marchetti, Mario Monti, Tommaso Padoa-Schioppa, Luigi Zingales, Dario Di Vico. Alle 21.
Lerner, veline e ascolti
High tech
Poste, il cervellone Al via il nuovo sistema di tutela.
Cultura
La domatrice di leonesse
La storia
Israele, la più antica regina della storia: conferma dagli archeologi.
Sexystar verso il Senato Usa Stormy Daniels lancia la candidatura.
Altri giochi su www.corriere.it * Con "Io Donna" e 3,00; con "Style Magazine" e 3,50; con "Corriere Enigmistica" e 2,80; con "Corso pratico di Pilates" e 10,49; con "Il grande cinema di Totò" e 11,49; con "Economia e Famiglia" e 8,40; con "Le Fiabe sonore" e 8,49; con "L’Europeo" e 9,40; con "Scuola di pasticceria" e 14,40; con "I grandi classici greci e latini BUR" e 9,40; con "I Mitici Disney" e 10,49; con "La grande opera lirica" e 11,49; con "Supereroi. Le grandi saghe" e 11,49; con "Laura Pausini" e 11,49; con "Master24" e 14,40; con "Classici del pensiero occidentale" e 16,40; con "Bianco e nero all’italiana" e 14,40; con "Indro Montanelli. Gli anni della televisione" e 11,49; con "La cineteca dei ragazzi" e 11,49; con "Guide Weekend" e 7,49; con "il Mondo" e 3,50.