La Questione Di Dio Oggi

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LA QUESTIONE DI DIO OGGI

PERCHÉ AFFRONTARE QUESTA PROBLEMATICA?

In passato, fino a non molto tempo fa, la questione radicale su Dio, quella che riguarda la sua esistenza, in genere non si poneva. O almeno non si poneva ad un livello veramente esistenziale, nel senso che partisse da un dubbio vero e reale.

LA QUESTIONE DI DIO OGGI • Infatti, nell'umanità in genere l'esistenza di Qualcosa di superiore, di divino, di luminoso che dava consistenza e senso a tutto, costituiva un'evidenza scontata, non tanto intellettuale quanto esperienziale, vissuta… Un ateismo massiccio era praticamente impensabile.

• Nelle chiese cristiane, a sua volta, il Dio "cristiano", ossia il Dio rivelato da Cristo, costituiva ugualmente un'evidenza scontata. Ciò vale certamente fino alla fine del Medio Evo. Ma anche dopo, quando questo Dio della cristianità venne messo in dubbio o perfino rifiutato, come successe nell'ambito del deismo, la certezza del Dio fondamento e rettore ultimo della natura, e della società rimase intatta.

Oggi, invece, la situazione è globalmente molto diversa, almeno per buona parte dell'umanità.

LA QUESTIONE DI DIO OGGI • Da una parte l'illuminismo, con la sua esaltazione della ragione quale strumento di emancipazione dell'uomo da ogni forma di asservimento finì col provocare un radicale cambiamento dal punto di vista religioso, specialmente - ma non solo – nel mondo occidentale.



Nati dalla sua matrice, tanto le contestazioni formulate a livello teorico dai cosiddetti "maestri del sospetto" (Marx, Freud, Nietszche), quanto i profondi e radicali mutamenti avvenuti su scala mondiale a causa soprattutto del processo scientifico-tecnico, misero in crisi non soltanto la fede cristiana, fondata su una determinata idea di Dio, ma anche e semplicemente la religiosità in quanto accettazione e adesione a una qualsiasi divinità

LA QUESTIONE DI DIO OGGI Si parla oggi di situazione di post-cristianità in diversi paesi centro-europei, situazione che è poi concretamente una condizione di post-cristianesimo e, in molti casi, di post-fede e post-religione. Al comune e implicito consenso di altri tempi si è di fatto sostituita in larga misura il dissenso, oppure, ancora molto più frequentemente, l'indifferenza nei confronti delle fede cristiana e di Dio stesso.



• Dall'altra parte, quasi come dalle ceneri generate da questa crisi stanno sorgendo con forza quasi incontenibile delle nuove forme di religiosità che sconvolgono tutte le previsioni fatte precedentemente sul futuro di Dio e della religione nel mondo.

LA QUESTIONE DI DIO OGGI



Oggi è, quindi, il problema propriamente teo-logico, nel senso stretto del termine, ad occupare il centro dell'attenzione

Pluralità di situazioni Il modo "tradizionale" Ci sono oggi, anzitutto, dei gruppi e degli individui che continuano porsi ancora davanti alla questione di Dio in maniera sostanzialmente uguale a quella in cui lo si faceva in passato, quando i mutamenti cui abbiamo accennato non erano ancora avvenuti.

LA QUESTIONE DI DIO OGGI

All'interno di questa vasta area possiamo annoverare due grossi blocchi:

 

• quello di coloro che vivono una religiosità di tipo cosmico o naturale, • e quello di coloro che vivono una religiosità cristiana popolare, in cui si congiungono, più di una volta in modo sincretistico, elementi di fede cristiana ed elementi di religiosità cosmica.

Stupore; paura; religione. - II tabù - La magia

L'immagine di Dio che presiede questi tipi di religiosità è di carattere principalmente cosmico, poiché, come è chiaro, Dio viene identificato in tutto o in parte con la natura (cosmos).

LA QUESTIONE DI DIO OGGI Per gli uomini e le donne che si muovono all'interno di questi due blocchi, Dio è qualcosa di evidente, di non problematico. Il motivo più frequente di tale crisi è l'esperienza problematica del male, e specialmente della sofferenza ingiusta, incolpevole. La crisi che ne scaturisce o si risolve mediante un rassegnato appello alla misteriosa "volontà di Dio", oppure sbocca nella negazione della sua esistenza. 

Oggi, poi, tale crisi viene acuita, presso non pochi, dalla presa di coscienza sempre più diffusa della situazione di ingiusta povertà in cui giacciono milioni di uomini e donne per via delle strutture economico-socio-politiche che si sono venute creando nel mondo all'insegna del processo scientifico-tecnico.

Un modo segnato dalle conseguenze della modernità illuminista Ci sono oggi dei gruppi e degli individui che si pongono davanti alla questione di Dio in un modo diverso da quello "tradizionale".

LA QUESTIONE DI DIO OGGI Le diverse forme di ateismo teoretico Gli atei teoretici ossia coloro che negano l'esistenza di Dio per motivi riflessi. Alcuni di essi, sotto l’influsso della critica marxista alla religione, altri sotto quello della critica freudiana. La loro risposta è decisamente negativa. Per essi, Dio è una "ipotesi nociva". 

• Com'è ampiamente conosciuto, la critica freudiana alla religione prende di mira una concezione di quest'ultima strettamente collegata allo psichismo. Per Freud, infatti, la religione è in sostanza il culto del Padre onnipotente, legislatore, di un, Dio che è provvidenza protettrice

Freud applica questo schema, inizialmente individuale, anche all'ambito sociale: secondo lui, nella psyche collettiva avviene qualcosa di simile a ciò che in quella degli individui, il che è all'origine alla religione. Nell'opinione di Freud, quindi, ammettere l'esistenza di Dio equivale a impedire all'uomo di essere vero uomo, dal momento che Dio costituisce una mera proiezione alienante dei suoi desideri che non gli permette di assumersi le proprie responsabilità. Dio, quindi, anche il Dio della fede cristiana che proclama la paternità divina, è una ipotesi nociva perché mantiene l'umanità in stato di infantilismo.

LA QUESTIONE DI DIO OGGI

È l'uomo che fa Dio a sua immagine e somiglianza, e non il contrario. La riduzione sociologica della religione (una novità marxiana nei confronti di Feurbach) consiste nell'affermare che la religione nasce da una situazione sociale concreta: essa è una sovrastruttura di origine economica, è espressione della situazione economica in cui vive l'uomo, e allo stesso tempo una protesta - alienata certamente - contro di essa.

La caratterizzazione del pensiero di Marx come semplice negazione (= a-teismo) è quindi insufficiente e inadeguata. Il marxismo vuole essere soprattutto un umanesimo. La tesi fondamentale del marxismo ateo non è in realtà "Dio non esiste", bensì "l'uomo esiste" (sempre l'istanza illuminista di fondo).

LA QUESTIONE DI DIO OGGI In poche parole, davanti all'alternativa "o Dio o l'uomo", tanto i seguaci di Freud quanto quelli di Marx decidono per l'uomo. La loro conclusione pratica è che bisogna quindi eliminare Dio o, meglio ancora, non Dio, che non esiste perché è un semplice prodotto dell'uomo, ma la religione che ne afferma l'esistenza. Il Dio creato dalla religione è, per loro, "un'ipotesi nociva".

Il terzo tipo di ateismo teoretico è quello propugnato da F. Nietszche. Ai suoi occhi il Dio della fede cristiana, e specialmente quello della teologia elaborata in Occidente a partire da essa, si rivela come la suprema menzogna, come la "maschera del nulla", un nulla che porta fatalmente con sé anche il nulla di tutti i cosiddetti valori tradizionali. Questo Dio è, secondo lui, l'assurdo nemico della vita dell'uomo. E ciò perché su di Lui si sono fondati quei pseudovalori che hanno impedito per secoli lo sprigionarsi della volontà di potenza dell'uomo.

LA QUESTIONE DI DIO OGGI Nietszche ritiene che Dio deva morire per poter dar passo all'avvento del "oltreuomo" (il "super-uomo"), dell'uomo vero, attualmente schiacciato dai valori imposti dalla religione e della conseguente morale occidentale. Solo morendo Dio può risuscitare l'uomo. 

Tra gli atei teoretici occorre annoverare anche quelli, più recenti e molto meno numerosi dei gruppi precedenti, che si professano tali in forza dei loro presupposti semantici. Quelli cioè per i quali il problema di Dio è semplicemente un pseudo-problema, dal momento che i termini stessi della sua formulazione mancano di senso.

Il problema di Dio non è un problema, ma una Sinniosigkeit [senza senso]". Per questi atei, quindi. Dio non solo non è utile, ma non è neppure formulabile: è una ipotesi in-sensata

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L'indifferenza religiosa  

Troviamo però diversi tipi di indifferenza. Tra queste realtà mondane assolutizzate attualmente prevalgono il denaro, il potere, il piacere, l'ideologia politica, ecc. Si possono includere tra gli indifferenti pratici anche i nichilisti attuali.

• Ci sono poi i teoreticamente indifferenti. Per essi Dio è "un'ipotesi inutile". Molti di questi sono arrivati a una tale conclusione a conseguenza della loro mentalità scientifica. Secondo essi, nel mondo tutto si può spiegare sufficientemente senza dover ricorrere a quel misterioso "fattore X" che le religioni hanno chiamato Dio, per ignoranza

LA QUESTIONE DI DIO OGGI



• Altri, specialmente nel mondo più ricco e industrializzato, sono approdati a quest'indifferenza a causa del processo di secolarizzazione, frutto della nuova esperienza del rapporto tra uomo e natura che fa passare gli uomini dalla condizione di servi sottomessi a quella di sempre più liberi signori. Essi sono convinti che tutto può funzionare perfettamente al mondo senza bisogno di un Dio.

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Il fenomeno del risveglio religioso 

Si coglie un pò dappertutto un ritorno al sacro, al religioso. Tale risveglio religioso si manifesta spesso come una "fame di contatto immediato con Dio", come un'ansia di esperienza diretta del divino

Specialmente in Occidente, ma anche nelle zone del mondo da esso influenzate, davanti a un vasto fenomeno di "nuova religiosità". Si tratta, in realtà, non di una religione con un messaggio ben definito, ma piuttosto di una religiosità generica, accentuatamente sincretistica, dove trovano spazio le più svariate componenti delle religioni, antiche e moderne. La parola chiave, tuttavia, che sta al suo centro è "esperienza". Essa esprime allo stesso tempo una reazione e un bisogno; la reazione nei confronti delle religioni ufficiali, segnate da una forte tendenza intellettualistica, e il bisogno di "sentire" il divino (non ragione, ma sentimento; non intelletto, ma istinto; non riflessione, ma intuizione; non razionalità, ma emotività).

LA QUESTIONE DI DIO OGGI Questa nuova religiosità è di solito accompagnata da una concezione "olistica" del mondo, nella quale l'elemento fondamentale è l'esperienza dell'unità universale, del legame che unisce l'individuo a tutto il mondo vivente.



La problematica all'interno del cristianesimo

In ambito cristiano si constata in primo luogo che, tra coloro che hanno subito più fortemente l'impatto del cambio culturale provocato dal processo scientifico-tecnico, la domanda su Dio si è frequentemente convertita in uno stimolo alla ricerca di un nuovo volto del Dio della rivelazione.

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