La Dittatura Del Trattato Di Lisbona

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LA DITTATURA DEL TRATTATO DI LISBONA. Lettera aperta di Patrizia Stella Prima parte I soliti super burocrati europei che attraverso la Corte di Strasburgo hanno deciso la soppressione dei crocifissi dietro richiesta, non di intere popolazioni, ma di una sola persona, stanno finalmente uscendo allo scoperto nella loro lotta contro ogni richiamo alla civiltà cristiana, con delle manovre sibilline miranti ad annullare l’autonomia dei singoli Stati membri per assoggettarli pienamente al loro comando, usando sistemi intimidatori tali da far intendere che, “fuori dell’Europa”, c’è solo miseria, distruzione e morte! E per far questo hanno pensato di ricorrere non ai carri-armati, cosa ormai controproducente, bensì ad una nuova costituzione, il “TRATTATO DI LISBONA”, vero cappio al collo per tutti gli europei. Chi mai tra i politici potrà presumere di essere accolto nel Parlamento europeo, (vedasi il caso dell’on. Buttiglione) se non accetta queste occulte imposizioni di sapore massonico? È un vero attentato contro la democrazia, la libertà e la sovranità nazionale.

E’ l’allarme lanciato da una serie di esperti, quali: la prof.ssa Marta Cartabia, docente di Diritto Costituzionale all’università di Milano Bicocca, curatrice di un saggio intitolato “I diritti in azione” ed. Il Mulino; il Presidente “Per la Fondazione Europa”, Giorgio Salina; la scrittrice Ida Magli soprattutto nel suo libro “Contro l’Europa”; il sen. Marcello Pera in interviste rilasciate periodicamente ai vari quotidiani; lo storico prof. Roberto de Mattei il quale considera assai pericolosi, ad esempio gli art. 10, 19 e 21 del Trattato perché basati sul relativismo più assoluto. Sintetizziamo alcuni punti a nostro avviso assai gravi: 1. per la prima volta nella storia, ignorando l’evidenza della Legge Naturale, si riconosce in un documento giuridico internazionale il cosiddetto “orientamento sessuale” come fondamento di non discriminazione, riducendo così la famiglia a una serie di “ammucchiate varie” sotto lo stesso tetto, purchè denunciate in Comune per avere i legittimi riconoscimenti;

2. la sessualità diventa così una “scelta culturale” soggettiva, provvisoria e modificabile, che potrebbe comprendere anche le bestie, come ha voluto la Spagna di Zapatero assegnando gli stessi diritti dell’uomo agli orango e simili, a tal punto che, grazie a questa legge, un orango potrebbe sedere a tavola con l’uomo, o dormire nello stesso letto! 3. La ricerca sugli embrioni è stata liberalizzata, compresa quella fra uomo e animale. 4. L’aborto è stato “imposto” agli Stati membri come “diritto giuridico della donna” 5. Il trattato di Lisbona conferisce inoltre ai cittadini la possibilità di ricorrere contro le legislazioni nazionali, (vedasi il recente episodio della sentenza della Corte europea di Strasburgo in merito alla rimozione dei crocifissi!) con il rischio di creare un meccanismo per cui, attraverso tali ricorsi presentati alla Corte di Giustizia europea, si arrivi a determinare una giurisprudenza comunitaria che escluda totalmente le legislazioni nazionali e di fatto le annulli. Se, ad esempio, due omosessuali si rivolgessero alla Corte europea per reclamare l’adozione di un bambino che in Italia non viene concessa, qualora la risposta fosse positiva, questa sentenza vanificherebbe la legislazione in vigore in Italia. Fatto

recentemente accaduto in Francia, ad esempio, sempre grazie allo “zampino” della Corte europea che impone alle singole Nazioni quello che esse non hanno mai voluto. Pagare i politici europei perché ci facciano schiavi della dittatura è il colmo! Eliminare Cristo e la civiltà cristiana dalla vita di un intero Continente cristiano vuol dire consegnarsi al nemico di sempre del cristianesimo, che è l’Islam! Non ci sono scappatoie o alternative! • • • • •

E’ stato Cristo crocifisso ostentato da Papa Leone Magno a fermare Attila e il suo esercito; è stato l’esposizione di Cristo nell’Ostia Santa voluta da Santa Chiara a far fuggire i Saraceni; è stato il crocifisso innalzato sull’altare dopo la celebrazione eucaristica dal beato Marco d’Aviano che ha reso vittorioso l’esercito europeo contro i turchi nella battaglia di Vienna nel 1683; E’ stata l’ombra del crocifisso apparsa sulla strada a fermare S. Gualberto dal proposito di vendetta; E’ lo stesso Cristo a ribadirci la verità di quello che è sempre stato sin dall’inizio dell’umanità: l’esistenza in natura di solo due sessi, il maschile e il femminile! “Maschio e femmina li creò” Tutto il resto è stortura, perversione o per lo meno debolezza che va curata e non incentivata, come certe anomalie fisiche o psichiche che possono insorgere nella crescita di una persona.

Che la Madonna dei Popoli e delle Nazioni apparsa ad Amsterdam sotto questo titolo, ci soccorra. Per il Centro culturale Nicolò Stenone [email protected] Seconda parte: QUALE FUTURO PER L’EUROPA?

La reazione unanime, forte, coraggiosa e molteplice contro la sentenza della Corte Europea di voler togliere i crocifissi dai luoghi pubblici è stata molto significativa: il popolo italiano ha detto: NO! Cristo non si tocca, Cristo non si elimina, a iniziare dalle sue immagini di uomo crocifisso! Ne va della nostra fede, della nostra libertà e della nostra stessa vita! Infatti, dopo la dittatura nazista e comunista che hanno stritolato l’Europa in una morsa irrespirabile, si sta profilando all’orizzonte una nuova dittatura, sotto mentite spoglie, detta “Trattato di Lisbona” che mentre parla di pace e uguaglianza, in realtà impone a tutti gli Stati membri un giogo ben peggiore di prima perché, prevaricando e annullando le singole sovranità nazionali, presenta una visione sociale, etica e morale della vita assai pericolosa e distorta. A tale scopo i nostri politici stanno martellando di comizi i cittadini invitandoli a rinunciare “al proprio egoismo nazionale” (vale a dire alla propria Costituzione!) per accettare “pacificamente” le nuove, “meravigliose” leggi europee. Cosa dobbiamo intendere, quindi, con la parola “pace”? Forse un atteggiamento passivo e rinunciatario come il massimo bene da raggiungere, grazie al quale si può avere una vita comoda, dove si lavora, si mangia, ci si diverte, si prega un po’ con tutti per non scontentare nessuno, si diventa miscredenti con gli atei quando la convivenza lo richiede, si cede pacificamente chiesa, casa e moglie quando il prepotente lo impone, si cambia tranquillamente sesso quando la moda lo esige, si offre il petto all’assassino perchè è proibito difendersi, oppure lo si lascia sempre impunito in nome di un falso concetto di “perdono”?

E’ evidente che una simile concezione di “pace” non significa solo rifiuto della guerra ma diventa una dottrina, uno stile di vita, un mito relativistico secondo il quale non esiste alcuna verità, nessun valore da difendere, neppure la propria vita, la propria identità, la propria famiglia! Questa pace falsa in nome della quale vengono sepolte non solo le armi ma anche i princìpi, i valori, la libertà, la fede,

l’onore, la cultura…di intere popolazioni, non fa altro che modellare una povera umanità-fantoccio in balìa dei prepotenti. Alla luce di questa panoramica-lampo che, nella sua sintesi, si rivela comunque terribilmente drammatica e sempre più realistica, o ci rassegniamo passivamente alla nostra sorte, o crediamo che valga la pena combattere almeno per quei valori che sono patrimonio indiscusso della nostra civiltà occidentale da oltre due millenni: la libertà, la fede e il valore della persona come soggetto di diritto. Patrimonio che le varie Costituzioni europee hanno attinto proprio dalla cultura cristiana, più precisamente da una “Persona singolare” Gesù Cristo, proclamatosi Figlio di Dio, e dagli “uomini del crocifisso”. E questo nonostante tutti gli errori, debolezze e peccati da cui non sono esenti neppure gli stessi uomini del crocifisso. Quella distinzione fra Legge Civile e Religiosa voluta dal Cristianesimo, proveniente da quell’esortazione di Cristo “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”, è il pilastro portante di tutta l’impostazione umanistica, giuridica, legale, religiosa ecc. della nostra cultura occidentale, peculiarità del cristianesimo rispetto ad altre espressioni religiose, ad esempio l’Islam, che non distingue fra aspetto civile e religioso, e le cui leggi terribili si identificano con la stessa divinità che incombe sull’uomo

Conclusione: come nel Vecchio testamento Dio ha permesso che il popolo eletto venisse fatto prigioniero e deportato in Babilonia a causa delle sue ripetute infedeltà, così ora noi ci troviamo di fronte ad una alternativa che segnerà il nostro futuro: o siamo fedeli a Cristo, e a “Cristo Crocifisso”, senza timore di rendergli testimonianza esponendolo nelle nostre case, nelle scuole, e nei luoghi di lavoro, nella certezza che qualunque battaglia dovremo affrontare, Lui sarà sempre con noi, oppure la conseguenza inevitabile non sarà certo quella di vivere pacificamente in uno Stato “laico”, cioè libero da tutte le espressioni religiose, come vorrebbero farci intendere certi nostri politici, ma finiremo inevitabilmente schiavi di uno Stato teocratico, tirannia ben peggiore di tutte quelle forme di totalitarismo che hanno sconquassato l’Europa, soprattutto dell’Est, in questo secolo appena passato. “Coraggio, Io ho vinto il mondo!” ha affermato con forza Cristo, e lo vincerà solo se noi cristiani saremo fedeli, non solo nel segreto del nostro cuore, ma anche in tutte le manifestazioni esterne per le quali è doveroso uscire allo scoperto e combattere. Per il Centro culturale Nicolò Stenone [email protected]

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