Dossier Eutelia

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DOSSIER CRISI EUTELIA 2008/2009 Come si è evoluto il peggior modello di “imprenditoria italiana” 2000 posti di lavoro del settore IT (Information Tecnology), il più avanzato delle economie mondiali, oggi sono in pericolo. Questi lavoratori altamente professionalizzati della ex Olivetti ed ex Bull, potrebbero pagare sulla propria pelle la scriteriata gestione aziendale della EUTELIA, attuale proprietaria. Questo dossier è una cronistoria della vicenda e di certa “imprenditoria” attuale italiana.

CAMERA DEI DEPUTATI XVI LEGISLATURA Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-01426 presentata da CESARE DAMIANO (Deputato del Partito Democratico) lunedì 18 maggio 2009, seduta n.178 DAMIANO, MATTESINI, NANNICINI, AMICI, ARGENTIN, BACHELET, BARBI, BINDI, BINETTI, BOCCUZZI, BOBBA, BOFFA, BONAVITACOLA, BOSSA, CALGARO, CARELLA, MARCO CARRA, CENNI, CESARIO, CIRIELLO, CODURELLI, COLOMBO, CORSINI, COSCIA, CUOMO, CUPERLO, DE PASQUALE, ESPOSITO, FARINONE, FASSINO, FERRANTI, FERRARI, FIORIO, FIORONI, FLUVI, FONTANELLI, GATTI, GASBARRA, GIACOMELLI, GRAZIANO, LANZILLOTTA, LETTA, LOVELLI, LUCÀ, LULLI, LUSETTI, MADIA, MARANTELLI, MARIANI, MAZZARELLA, META, MORASSUT, MOSELLA, PELUFFO, PICCOLO, PICIERNO, PIZZETTI, PORTAS, POMPILI, QUARTIANI, RAMPI, ROSSOMANDO, RUGGHIA, SANGA, SANI, SANTAGATA, SARUBBI, D'ANTONA, TIDEI, TOUADI, MAURIZIO TURCO, VELO, VERNETTI, ZACCARIA, ZUCCHI e DE BIASI. Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: Eutelia è una società operante dal 1998 nei settori Telecomunicazioni e Informatica con circa 2.400 dipendenti in tutta Italia ed è quotata in Borsa. Il controllo di Eutelia è della famiglia Landi di Arezzo, anche attraverso le società Finanziaria Italiana e F. Finanziaria; lo sviluppo della società è avvenuto con le acquisizioni di alcune aziende del settore TLC tra le quali EdisonTel, Noicom, NTS-Freedomland, C3 Europe, Alpha Telecom. Tra giugno e dicembre 2006 Eutelia ha acquisito anche le società italiane dei Gruppi Multinazionali di Informatica Getronics (ex Olivetti) e Bull con circa 2.200 dipendenti; caratteristica delle società acquisite era la difficile situazione finanziaria e occupazionale, che si è ripetuta con l'acquisto nel 2007 delle attività di Enterprise Digital Architects (EDA), poi revocato dal curatore fallimentare di EDA; a maggio 2008 Eutelia ha annunciato un pesantissimo processo di ristrutturazione con riduzione di costi generalizzati, chiusure di sedi, trasferimenti e l'apertura di una procedura di Cassa Integrazione Straordinaria per crisi per 772 unità. Il 23 giugno, dopo una durissima fase di lotte e trattative, è stato firmato un accordo che prevede l'applicazione dei Contratti di Solidarietà per 12 mesi per 2.202 lavoratori a partire dal 1o luglio, garanzie sulle chiusure delle sedi e sui trasferimenti, incontri preventivi su eventuali cessioni di attività e assetto, un percorso per affrontare i temi contrattuali e sindacali; ad agosto 2008 Eutelia, con un capitale sociale di circa 34 milioni di euro ha comunicato una perdita economica nel Primo Semestre pari a circa 89 milioni di euro, al 90 per cento di natura finanziaria e di imposte. La perdita è salita a circa 113 milioni di euro a fine settembre e a 178,5 milioni a fine 2008; il 12 gennaio 2009 Eutelia ha comunicato durante un incontro presso il Ministero dello Sviluppo la decisione di dismettere il settore IT Information Technology e di sviluppare un nuovo piano industriale per il settore TLC: nello stesso tempo ha annunciato prima l'avvio di una procedura di licenziamenti collettivi per circa 2.000 persone, poi di voler procedere con la Cassa Integrazione Straordinaria per cessazione di attività; Eutelia mette quindi a rischio tutti i 2.400 posti di lavoro e la sua stessa sopravvivenza; tra le varie iniziative sindacali, si è svolta il 23 gennaio ad Arezzo una Manifestazione Nazionale dei lavoratori Eutelia che ha visto la presenza di oltre 1.000 lavoratori e di molte Istituzioni locali.

A marzo, durante un incontro presso il ministero dello sviluppo economico, Eutelia ha presentato un «Piano d'Impresa 2009-2011» che conferma quanto annunciato a gennaio, il Sindacato ha respinto tale piano chiedendo al Ministero di attivare un Tavolo con la presenza delle Istituzioni Locali e di imprese private per la costituzione di una nuova Società senza la presenza dell'attuale proprietà; nell'incontro al Ministero del 21 aprile 2009, Eutelia ha drammatizzato la situazione per le continue perdite economiche e di commesse, per la mancata approvazione del Bilancio da parte della Società di Revisione, per l'assenza di società interessate alle acquisizioni; e stato quindi deciso la convocazione di un «tavolo di crisi» con la presenza della Presidenza del Consiglio, del Ministero dello sviluppo economico, delle Istituzioni locali; in questi mesi il Governo non ha mai convocato le Regioni e gli enti locali e ha dimostrato scarso interesse ed impegno nei confronti della trattative avviata prove ne è che mai si sono presentati agli incontri né il Ministro né alcun sottosegretario da lui delegato, nonostante più volte richiesto dalle rappresentanze dei lavoratori; anche dopo l'Assemblea degli Azionisti di fine aprile, che ha definito un Consiglio di Amministrazione guidato dalle banche creditrici, la posizione aziendale sulla dismissione è stata confermata; gli ordini di portafoglio per il settore IT ammontano al 31 dicembre 2008 a 130 milioni di euro; Eutelia occupa circa 2.400 dipendenti sparsi nelle numerose sedi nazionali. Le aziende operative, oltre ad Arezzo, dove è presente la sede legale, sono ubicate a Pregnanza Milanese (Milano), Roma, Ivrea, Bari, Napoli e Avellino -: quali iniziative intenda adottare affinché l'azienda presenti un serio e credibile piano industriale 2009-2011, che tolga l'azienda dai giochi finanziari e le restituisca il proprio carattere imprenditoriale e nell'interesse non solo dei lavoratori e delle loro famiglie ma anche in quello del paese; se non ritenga di doversi attivare per la convocazione di un tavolo che coinvolga tutti i soggetti ivi compresi gli Enti locali e le regioni interessate, che non sono mai stati fino ad ora convocati affinché si possa lavorare per una soluzione capace di garantire l'occupazione e il soddisfacimento degli appalti assegnati ad Eutelia, che riguardi tutte le aziende del gruppo ed eviti soluzioni differenziate e parziali; se non ritenga di dover includere tra i temi affrontati nei tavoli predisposti anche un piano di interventi diretti alla formazione ed alla riconversione del personale con particolare riferimento ai 494 lavoratori del Business Unit denominata staff dall'impresa. (5-01426)

FONSPA in lotta _ on strike blog dei lavoratori del Credito Fondiario FONSPA di Roma CONDOTTA ANTISINDACALE IN EUTELIA !! Post dei lavoratori di Eutelia in questo blog: "Ti ringrazio e ringrazio i tuoi colleghi (a cui vorrei fosse inoltrata questa mail), a nome di tutti noi lavoratori Eutelia in lotta, per l'interesse alla nostra vertenza e per la sontuosa accoglienza in FONSPA in lotta - on strike (...) Il livello di scontro fra noi lavoratori e l'azienda Eutelia, impedisce a chi ha scritto gli articoli sulla vertenza, e a chi scrive questa mail, addirittura di lasciare un doveroso commento su FONSPA in lotta - on strike di ringraziamento.

L'arroganza dei Landi si è spinta in questi mesi, a minacciare sanzioni disciplinari e licenzia menti, a chi fa attività sindacale o peggio divulga all'esterno, le nostre allucinanti vicende di questi mesi in Eutelia. Allora vi ringrazio tutti e in particolare ringrazio il vostro webmaster, per l'ospitalità e la vicinanza. Un caloroso saluto" Risposta da un lavoratore Fonspa Le intimidazioni e minacce di esponenti Eutelia contro lavoratori in lotta per la difesa dell'occupazione sono qualificabili come classiche condotte antisindacali (art. 28 Statuto Lavoratori). Ma al di là di fredde valutazioni legali, non si può che condannare questo padronato becero e sprezzante che esercita una vera violenza contro chi lavora. La vertenza sull'occupazione non è il solo conflitto, in Eutelia c'è in gioco anche la dignità e i diritti civili minimi dei lavoratori. Scritto da : un lavoratore Fonspa | 27/02/2009

10/04/2009 FIM, FIOM, UILM NAZIONALI FISTEL, SLC, UILCOM NAZIONALI

IL caso EUTELIA: come si è evoluto il peggior modello di "imprenditoria" italiana Eutelia nasce come internet server provider nel 1998 nell'arco di circa 10 anni passa da 40 dipendenti a circa 2700, soprattutto attraverso acquisizioni di aziende e/o di rami di aziende. Infatti acquisisce per incorporazione il 100% di Edisontel nel 2003, Freedomland e Noicom nel 2004, Getronics e Bull nel 2006 ed in ultimo nel 2007 Alpha Telecom e C3. Eutelia e' la capofila di un gruppo molto piu' ampio che detiene al 100% aziende quali Mobyland, C3, Alpha Telecom, Agile, Eunics e Techno business, e con varie percentuali Molisecom (90%), Acamtel (50%) e Amtel (39%). Il gruppo e' posseduto da un 61% circa di azioni sul mercato e con due azionisti forti di riferimento quali Finanziaria Italiana (25,7 %) e F. Finanziaria (13,4%). La proprieta' e' cresciuta molto nell'arco di 10 anni circa subentrando in realta' societarie in difficolta' sul piano economico o con interesse ad uscire dal mercato italiano con pochissimo, o addirittura nullo in alcuni casi, esborso di denaro per Eutelia. Queste operazioni pero', oltre a creare un gruppo cosi' grande in poco tempo e con qualche problema, hanno dato a Eutelia un alto livello di commesse ed assets mobiliari ed

immobiliari di notevole entita'. Gli azionisti di riferimento hanno sempre annunciato ottimi risultati sul piano economicofinanziario e nella gestione della societa', comunicando ai soggetti istituzionali deputati sempre ottime performance e grandi operazioni di risanamento rispetto ai problemi ereditati. Tanto evidenti erano questi risultati che Eutelia nel biennio 2006/7 ha internalizzato alcune attivita' che erano state date all'esterno dalle societa' acquisite e ritirato una procedura di mobilita' di oltre 100 lavoratori in considerazione del fatto che le attivita' erano talmente in crescita che c'erano opportunita' per tutti i lavoratori. A partire dai primi mesi del 2008 inspiegabilmente e in maniera del tutto inaspettata, la societa' ribalta alcune scelte compiute nel piano industriale e comincia a denunciare alcune difficolta' che porteranno nel mese di giugno alla sottoscrizione di accordo di Solidarieta' per ridurre l'orario di lavoro del 37,5%, per la quasi totalita' dei lavoratori (con risparmi superiori ai 40 milioni di €). In anticipo rispetto alla scadenza del contratto di solidarieta' e con una drammatizzazione dei risultati Eutelia SpA ha annunciato nei primi giorni di gennaio 2009 la dismissione totale di tutto il settore IT. Secondo l'azienda tutto il settore si compone di circa 2000 persone in 5 BU (Business Unit) cosi' suddivise: - System Engineering 900 lavoratori. - Software factory 300 lavoratori. - Data center/I.Solution 116 lavoratori. - Altri 120 lavoratori. - Staff 494 lavoratori. Il piano della societa' prevede l'apertura di una procedura di licenziamento collettivo per tutto il settore che puo' essere trasformata in una CIGS, funzionale a trovare sul mercato dei soggetti interessati all'acquisizione delle attivita' attualmente detenute nel portafoglio di Eutelia. Questo dovrebbe portare, sempre secondo l'azienda, al salvataggio di alcune centinaia di lavoratori che sarebbero legati alle attivita' cedute.

Rispetto a quanto sopra, tralasciando diversi aspetti che procurano un certo allarme (impugnazione del bilancio 2007 da parte della Consob, mancata certificazione del bilancio 2008 da parte della Price Watherouse ed un'inchiesta della magistratura apparsa sulla stampa che farebbe riferimento a reati di tipo fiscale gravissimi), come OO.SS. abbiamo notevoli perplessita' su quanto annunciato dall'azienda. Infatti, riteniamo non sostenibili i seguenti punti: - il fallimento dell'integrazione delle attivita' IT e quelle TLC e' dovuto solamente all'incapacit¨¤ della propriet¨¤ di sviluppare un piano industriale e delle scelte coerenti con le peculiarit¨¤ del settore, in riferimento alle opportunita' offerte dal mercato. - Il fortissimo deterioramento dei conti denunciato non puo' essere attribuito al settore IT poiche' in realta' il perimetro IT e' composto da un numero di lavoratori inferiore a quello denunciato dall'azienda. - Il personale di staff denunciato a carico del settore IT e' assolutamente sproporzionato mentre alcune di queste unita' sono riconducibili a lavoratori rientrati da commesse non rinnovate e non a personale di back office. - Nel 2008, pur mantenendo le proporzioni denunciate dall'azienda, con una media retributiva del settore IT di 32.000 € (in linea, se non inferiore, con le maggiori aziende del settore), l'azienda ha potuto contare su un fatturato/uomo di livello soddisfacente. - Sulla base dei punti precedenti e con le opportune iniziative possiamo ritenere il ramo IT in grado di stare sul mercato. Infatti il bilancio di Eunics (societa' creata nel 2006 per incorporare Getronics e poi Bull), nel 2007 ha denunciato un utile di 200 mila €. Il passivo e' apparso dopo l'incorporazione in Eutelia ed in modo estremamente rapido per essere attribuito all'IT a giugno 2008 (solo 6 mesi dopo), diversi milioni di € venivano denunciati gia' come passivo. - Il settore TLC che viene definito in attivo, attribuendo tutto il negativo dell'azienda all'IT, e' costituito di una grande maggioranza di crediti scaduti da piu' di un anno. - Il forte deterioramento dell'acquisito IT e' recuperabile. Nel tempo Eutelia ha eliminato dirigenti operativi e 7/quadri con forti competenze professionali e con importanti

conoscenze del mercato, sostituendoli con personale proveniente dalle TLC senza alcuna competenza specifica ne dal punto di vista tecnologico ne di mercato e, quindi, professionalmente impreparato ad affrontare il mercato IT. A titolo di esempio: - i responsabili di due delle principali organizzazioni (core) su cui si basa l'azienda e insieme non meno di 1200 persone), la System Engineering (la ex Managed Service. di Olivetti) l'Information Technology non hanno alcun tipo di competenze sia nell'erogazione di servizi che in tecnologie informatiche. - Le attivit¨¤ IT hanno bisogno di essere incentrate su obiettivi e risultati. L'impostazione di Eutelia e' al contrario, deresponsabilizzante perche' accentra ogni decisione in poche persone non scelte con il criterio della competenza e capacita'. Questo approccio trova la sua massima espressione nella Intranet aziendale (EOS, Eutelia Open System) e nel sistema dei planning, sistema utile, forse, in una azienda di produzione o in un call center dove si lavora "a ticket" ma non in una azienda dove una grande maggioranza di persone e' indirizzata in altro modo. Il risultato: una azienda "ingessata" in cui l'impegno maggiore e' chiudere il maggior numero possibile di planning, non raggiungendo un obiettivo, non realizzando un lavoro di qualita'. - L'abbandono delle piattaforme di gestione aziendale (Microsoft, SAP, ambienti per la gestione degli interventi tecnici) in favore dell'uso di EOS ha rapidamente degradato i processi interni e reso molto meno efficaci i processi legati all'erogazione dei servi tecnici della System Engineering. Questo ha prodotto un risparmio di costi, ma minor efficienza, produttivita' e controllo, oltre ad un numero significativo di sviluppatori allocati sulle attivita' di implementazione di EOS che e' comunque basata su tecnologie vecchie e obsolete. Cio' ha prodotto un downsizing delle competenze esistenti facendole lavorare su piattaforme obsolete (che pero' possono essere opportunamente recuperate). Inoltre gli enormi compensi erogati ai dirigenti apicali e ad alcuni azionisti, non sono

giustificabili a fronte dei risultati ottenuti. Riportarli in linea con la situazione aziendale e con i maggiori competitors darebbe un quadro diverso del ramo IT.

Rispetto a questa breve analisi e' importante sottolineare che il settore IT di Eutelia e' composto da lavoratori e attivita' provenienti da aziende primarie del settore con notevole professionalita' e capacita'. Queste le caratteristiche principali: Getronics e Bull erano sostanzialmente delle aziende di System e Solution Integration che univano ad una capillare presenza territoriale la capacita' di integrare offerte di servizi tecnici, sviluppo e integrazione software disponendo di forti competenze nella progettazione e nella gestione di grandi progetti. La capacita', rara, di proporsi verso i clienti con questa impostazione e con l'insieme integrato di queste competenze e' stato ed e' il valore che non deve essere disperso. Le piattaforme di riferimento erano le maggiori presenti sul mercato (Microsoft, Cisco System, Rational, Dell, ecc.) a cui corrispondeva un alto numero di certificazioni e a cui si aggiungevano le certificazioni dei Program Manager (PMI) Offerta Gestione infrastrutture ICT Outsourcing completo e parziale, Fleet management, manutenzione on\site e da remoto, system management. Networking Progettazione, installazione gestione e monitoraggio supporto on\site e da remoto di reti. Soluzioni applicative Sviluppo, manutenzione ed evoluzione applicazioni, Sistemi ERP, Piattaforma per la formazione a distanza (LearNet). Commercializzazione di prodotti del Gruppo Bull Sistemi proprietari/standard e soluzioni sviluppati da Bull. Formazione

Progettazione ed erogazione di corsi tradizionali e a distanza Consulenza ICT Mercati e clienti di riferimento Getronics e Bull erano presenti su grandi clienti e nei principali settori di mercato: Pubblica Amministrazione Senato della Repubblica, Camera di Deputati, INAIL, INPDAP, Consiglio di Stato, Ministero del Lavoro, Ministero dell'Interno, Ministero dell¡¯Ambiente, Ministero Economia e Finanza, Ministero della Giustizia, Arma dei Carabinieri, Regioni, Province, Comuni, ASL, Poste Italiane, ENEL. Banche e Assicurazioni SanPaolo IMI, BNL, Capitalia, Intesa, Gruppo MPS, CR Firenze, Banca Antonveneta, Unicredit, BP Novara©\Verona, BP Milano, CR Parma e Piacenza, Banca Sella, Carige, Axa, Aurora Assicurazioni, Banca d¡¯Italia. Telco e Media Telecom, Fastweb, Infostrada©\Wind, BT Italia, Tiscali, Omnitel©\Vodafone, RAI, Sky Italia. Grande distribuzione Coop, Esselunga, Conad. Trasporti Aeroporti di Roma, Alitalia, Autostrade, TSF (Tele Sistemi Ferroviari).

PROSPETTIVE AZIENDALI E PROPOSTA DI SOLUZIONE POSSIBILE Eutelia e' oggi una societa' che detiene in portafoglio una grande maggioranza di commesse di natura pubblica (ministeri, regioni, province, comuni, aziende a capitale pubblico). In questo contesto diverse attivita' sono soggette alle garanzie di legge rispetto all'erogazione di un servizio pubblico. La proposta della societa' porta alla dismissione delle attivita' IT ed all'apertura di ammortizzatori sociali per 2000 lavoratori. Il tutto comporta un gran numero di lavoratori in licenziamento o in CIGS con evidenti ripercussioni sul piano della impiegabilita' futura degli stessi (difficilmente un lavoratore che sta fuori dall'attivit¨¤ per un tempo anche limitato rispetto ad altre attivita' con trasformazioni tecnologiche meno accentuate, riesce a

reimpiegarsi). Nel caso in cui le cessioni non dovessero aver buon fine si procederebbe con la chiusura delle attivita', con ulteriore danno per i lavoratori. Nelle ipotesi presentate nel piano, e' previsto che l'azienda (che tanta incapacita' ha dimostrato sinora), proceda alla cessione di rami di attivita' ma molto piu' probabilmente a singole attivita' e/o contratti d'appalto con conseguente contenzioso rispetto ad eventuali soggetti interessati alle attivita' cedute (pensiamo alle gare d'appalto effettuate su quelle attivita') e ricorsi dei lavoratori sul perimetro di attivita'. I committenti pubblici dovrebbero assistere a queste modalita' di cessione di contratti che spesso erogano servizi alla collettivita' e sui quali si potrebbe assistere ad una speculazione dell'azienda ed a contenziosi giuridici che, nell'uno o nell'altro caso, potrebbero mettere a rischio la garanzia del servizio pubblico. Alla luce delle considerazioni fatte, della scellerata scelta di dismettere le attivita' IT e di presentare un "piano industriale" per la parte TLC in forte difficolta', riteniamo che: - o la proprieta' ricapitalizza e si incomincia ad investire e ad operare al meglio per cercare di realizzare il progetto industriale e si mettono in condizione le realta' TLC e IT di operare nei rispettivi settori di influenza con le eventuali sinergie possibili che potrebbero creare comunque valore, partendo dal correggere le disfunzioni piu' volte segnalate; - oppure la proprieta' cede ad un nuovo soggetto tutte le attivita' ed i lavoratori attraverso una procedura di legge che elimini i rischi di contenzioso e garantisca la prosecuzione delle attivita'. Il nuovo soggetto potrebbe essere mutuato ad alcune esperienze gia' presenti nel settore e nella stessa Eutelia. Si formi un consorzio o una nuova realta' societaria tra le finanziarie regionali (o le aziende di servizi informatici degli enti locali interessati) e le realta' industriali interessate alla rilevazione delle attivit¨¤ di Eutelia.

A questo nuovo soggetto si girino tutte le attivita' detenute ed i lavoratori ma anche tutte gli assets ereditati nelle acquisizioni (mobili e immobili) ed i crediti vantati per costituire un valore dal quale partire con processi di riorganizzazione che in questo caso sarebbero finalizzati ad un recupero di efficienza, produttivit¨¤ e qualita' ma soprattutto del maggior

numero di lavoratori. Getronics ha portato in dote diversi milioni di euro di TFR (non meno di 54 ml€) ed un significativo volume di commesse di circa 180 ml €. L'acquisizione di Bull ha portato contratti con clienti importanti (commesse per oltre 80 ml€), un capitale enorme in proprieta' immobiliari tra cui quella sul sito di Pregnana Milanese ricadente sul territorio della futura EXPO di Milano e circa 7 milioni di euro, per incentivazioni all'esodo a cui la societa' non ha voluto dar seguito. Per questo, quindi, riteniamo necessario e doveroso che Finanziaria Italiana, facente capo alla famiglia Landi (a quanto ci risulta) e maggiore azionista di Eutelia, intervenga direttamente a sostegno e a garanzia delle ipotesi di soluzione della crisi. Che questi valori, insieme ai crediti vantati dalla societa' nei confronti degli stessi soggetti che dovrebbero entrare nella nuova realta' da costituire, siano la capacita' e la dote finanziaria dalle quali ripartire per i processi necessari allo sviluppo di una nuova esperienza che puo' essere anche a carattere transitorio.

Si valuti quanto costera' l'operazione di "spezzatino" annunciata dall'azienda sia in termini di risorse economiche (uso di ammortizzatori sociali, contenzioso giuridico, servizi non erogati) che di progresso professionale e tecnologico e quanto una possibile soluzione presente gia' oggi in azienda (Molise Com, Acamtel e Amtel) o in molte altre esperienze simili (dismissioni di attivita' da parte di multinazionali che abbandonano il mercato italiano o esternalizzano attivita'). Consapevoli della drammatica situazione di incertezza sul proprio futuro lavorativo in cui si trovano oggi tutti i lavoratori di Eutelia e della responsabilita' che tutti (Azienda, Istituzioni e rappresentanza politica in primis) si devono assumere per non disperdere una delle piu' importanti realta' italiane di informatica e telecomunicazioni, ribadiamo l'assoluta necessita' di aprire il confronto, sulla base delle analisi e proposte esposte, per salvare Eutelia e i suoi lavoratori proseguendo con l'utilizzo del Contratto di Solidarieta' sottoscritto. Il Ministero dello Sviluppo, che sinora non ha ancora avanzato una sua proposta di soluzione o di intervento per affrontare questa crisi, convochi tutti gli enti locali interessati (diverse manifestazioni di interesse e sostegno ai lavoratori sono arrivate in questi mesi), le societa'

che hanno manifestato la volonta' di rilevare le attivita' dell'azienda e svolga una funzione di "regia" per la soluzione della crisi sulla base della presente proposta. FIM, FIOM, UILM NAZIONALI FISTEL, SLC, UILCOM NAZIONALI

martedì 19 maggio 2009 EUTELIA WORKERS

EUTELIA: SI VA VERSO 15 RICHIESTE DI RINVIO A GIUDIZIO..

Procura, inchiesta in dirittura d’arrivo Si va verso 15 richieste di rinvio a giudizio di TACE IL PM Roberto Rossi, titolare dell’inchiesta, tacciono le fonti di Palazzo di Giustizia, tace la Guardia di Finanza, che alle indagini ha portato il patrimonio della sua esperienza tecnica. E tuttavia il caso Eutelia, con le accuse di associazione a delinquere, falso in bilancio, appropriazione indebita ed evasione fiscale rivolte ai vecchi vertici della società, in particolare a sei membri dellafamiglia Landi che la controlla, è più scottante che mai. I termini previsti per legge dopo l’avviso di chiusura delle indagini stanno per scadere, già nelle prossime settimane potrebbero partire le richieste di rinvio a giudizio della procura.

Dopo toccherà al Gip fissare la data dell’udienza preliminare. Il cosidetto «415 bis», ovvero l’atto con il quale il pubblico ministero informa gli indagati che è conclusa l’inchiesta a loro carico, ha raggiunto i quindici interessati alla spicciolata, fra l’inizio e la metà di aprile. Poi la palla è passata nel campo degli avvocati, due in particolare: Alessandra Cacioli, cui la gran parte degli accusati ha affidato la propria difesa, ed Ennio Amodio, celebre penalista milanese, già legale di Silvio Berlusconi, specializzato in reati finanziari. Un nome di assoluto prestigio che dimostra quanto Eutelia abbia preso sul serio l’inchiesta del Pm Rossi e sia decisa a ribattere colpo su colpo. I DIFENSORI avevano venti giorni di tempo dal ricevimento del 415 bis per formalizzare la richiesta di nuovi atti istruttori, fossero supplementi di indagine o interrogatori dei protagonisti. Passati quei tempi, che nel caso di qualcuno sono già scaduti e nel caso degli altri stanno per scadere, tocca ancora alla procura. Il codice non fissa ulteriori termini. In teoria dunque, il Pm Rossi potrebbe chiedere i rinvii a giudizio anche fra un anno, ma in casi così clamorosi prassi vuole che si proceda con gli stivali delle sette leghe. Già nel mese di giugno, dunque, salvo sorprese. A stretta norma di codice, potrebbe starci anche la sorpresa eclatante, che cioè il Pm, convinto dalle integrazioni probatorie degli avvocati, chieda direttamente l’archiviazione. Caso puramente di scuola perchè è assolutamente improbabile che un pubblico ministero rinunci così, d’acchitto, ad un’ipotesi d’accusa sulla quale ha lavorato per quasi due anni, dalle prime intercettazioni telefoniche fino al blitz del maggio 2008 in via Calamandrei, nelle case dei Landi e persino negli aerei aziendali. PER QUANTO, insomma, nessuno si pronunci ufficialmente, è quasi scontato che sul tavolo del Gip stia per arrivare una raffica di richieste per la fissazione dell’udienza preliminare. Dovrebbero esserne destinatari Angiolo Landi, già presidente di Eutelia, decano della famiglia, i nipoti Raimondo, Samuele ed Isacco, Alessandro, figlio di Angiolo, e Sauro, figlio di Raimondo. Con loro altri amministratori e uomini vicini al gruppo: Marco Mariotti, Pasquale Pallini, Daniele Bonarini, Roberto Zambrenti, Alessandro Iaboni, Maurizio Sorini, Fabio Luci, Giovan Battista Canali e l’avvocato svizzero Pier Francesco Campana. Tra le contestazioni principali un falso in bilancio da 66 milioni di euro e un’appropriazione indebita per altri 36. SAMUELE, il più loquace dei Landi, bolla tutto come «nulla cosmico». «Il prezzo del danno - spiega in una rettifica inviata al sito Internet Arezzo Notizie - oggi lo pagano proprio i dipendenti. Per favorire la misera carriera di qualche funzionario statale rimarranno senza lavoro oltre 2 mila famiglie». Dichiarazioni pesanti, il clima,anche giudiziario, è più torrido che mai. Pubblicato da collettivolavoratorigetronics a 5/19/2009 11:05:00 PM Etichette: Eutelia

Arezzo, 19 maggio 2009

IL GRUPPO NELLA TEMPESTA

LA NAZIONE - AREZZO

Eutelia si sdoppia: 4 acquirenti Parla il nuovo presidente della società Pizzichi: in una nuova sigla tutte le attività di It che si vogliono dismettere. Ci sarebbero già dei candidati. Secondo Samuele Landi, rappresentante di Eutelia, la situazione è giunta ad un bivio: la vendita del settore information technology oppure a casa tutti i dipendenti di Arezzo. Una soluzione, questa che non piace ai sindacati nazionali che, a quanto pare, si trovano ad affrontare una vertenza difficile, che non consente molti spazi di manovra Arezzo, 19 maggio 2009 - Cambia rotta la vertenza Eutelia. Sono almeno quattro le aziende che hanno fatto un passo avanti e si sono dette disponibili ad acquistare il settore information technology di Eutelia. I nomi sono chiusi nel cassetto del ministero dello sviluppo, ma, negli ultimi giorni, è stata verificata la loro concreta disponibilità a condurre in porto l’operazione. Le fonti ufficiali tacciono, ma le voci che si inseguono ripetono alcuni nomi sussurrati da tempo e comunque mai smentiti. Sono Almaviva, Bassilichi, Sirti e Mc Sistemi. Veri o presunti, ormai è certo: i compratori non sono fantasmi, sono venuti allo scoperto e hanno manifestato la loro volontà direttamente al ministero. In questa fase non si può pretendere di più. "Dopo la rottura con le organizzazioni sindacali - afferma il presidente Leonardo Pizzichi - Eutelia deve procedere verso soluzioni, che garantiscono una prospettiva per l’azienda e i dipendenti. Ho informazioni secondo cui i rappresentanti ministeriali hanno in mano potenziali acquirenti, nel contempo lo stesso ministero si è detto pronto ad utilizzare il ricorso alla cassa integrazione guadagni per favorire un’intesa condivisa". "E’ chiaro - spiega Pizzichi - che il percorso intrapreso deve trovare il consenso e punti d’accordo con i sindacati". I vertici del gruppo hanno inviato una lettera alle organizzazioni sindacali, con la quale si annuncia, in sostanza, un cambio di strategia. Le finalità della società restano immutate, ma per giungere alle dismissioni del settore information technology si cercano altre strade. La nuova presidenza del gruppo annuncia di voler avviare uno scorporo dei due settori di attività, da un lato il comparto It, dall’altro Itc: una suddivisione per giungere, come previsto, ad una cessione della componente, che non incontra più l’interesse del gruppo aretino. Una soluzione, questa che non piace ai sindacati nazionali che, a quanto pare, si trovano ad affrontare una vertenza difficile, che non consente molti spazi di manovra. "Si rischia - afferma Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale FiomCgil - di lasciare mani libere all’azienda e di andare avanti secondo le richieste avanzate nell’incontro di gennaio. Se non vi sono, ad oggi, soggetti interessati ad investire su tutto il perimetro societario, è bene discuterne all’Unità di crisi

per stabilire come procedere, c’è il rischio altrimenti di un inasprimento della crisi". Assumono un’importanza decisiva la rettifica inviata da Samuele Landi al sito ArezzoNotizie, in cui il rappresentante di Eutelia afferma che "Il settore It sta effettivamente trainando la società al baratro e se non viene dismesso immediatamente vanno a casa pure tutti i dipendenti di Arezzo che allo stato attuale non sarebbero interessati a riduzioni, anzi in caso di positiva soluzione, si troverebbero fuori dal contratto di solidarietà. I dati pubblici della prima trimestrale 2009 di Eutelia ne danno un’evidente conferma". Merita attenzione la precisazione di Samuele Landi secondo cui i dipendenti aretini non sarebbero investisti, se le cose andranno nel senso auspicato dall’azienda, da rischi per l’occupazione e, addirittura, potrebbero ritornare immediatamente al lavoro. Naturalmente a pieno ritmo.

15/05/2009 Eutelia: Fiom, verso ulteriore inasprimento vertenza RASSEGNA.IT Netto cambio di direzione del Governo nella gestione della vertenza Eutelia. E' quello che denuncia in una nota Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Eutelia. "Nel corso dell’ultimo incontro svoltosi a Roma, presso il ministero dello Sviluppo Economico - spiega Potetti - i rappresentanti del Governo hanno comunicato ai sindacati che a giudizio dello stesso Ministero le soluzioni possibili ruotavano intorno alla cessione da parte del Gruppo di alcune attività del settore It”. “Nel precedente incontro, i rappresentanti del Governo avevano invece indicato all’Azienda di procedere ad uno scorporo totale del settore It - ricorda Potetti - o a rinunciare alla sua dismissione per tenere insieme tutto il perimetro aziendale e facilitare così possibili soluzioni”. Un simile cambio di direzione lascia la Fiom Cgil "sorpresa ed amareggiata, anche alla luce dell’incontro tenuto alla Presidenza del Consiglio. Infatti, operando nella Direzione indicata dall’ultimo incontro - dice ancora Potetti - si rischia sostanzialmente di lasciare mani libere all’Azienda di procedere come annunciato il 7 gennaio 2009”. Secondo il coordinatore Fiom, “se non vi sono ad oggi soggetti interessati ad investire su tutto il perimetro societario, è bene discuterne in sede di Unità di Crisi e valutare insieme come procedere, piuttosto che assumere un’impostazione di principio che non lascia molte soluzioni alle problematiche poste dai lavoratori e dalle Organizzazioni sindacali.” “Per tutti questi motivi - conclude Potetti - alla fine dell’incontro in sede di ministero dello Sviluppo Economico ci siamo lasciati senza un percorso comune e con la prospettiva di un ulteriore inasprimento della vertenza.”

MARTEDì 19 MAGGIO 2009 07:27 - Samuele Landi. AREZZO NOTIZIE

Solo Telecomunicazioni per Eutelia ad Arezzo. •

In relazione all'articolo apparso al seguente indirizzo: dal titolo: "Eutelia- Nicotra: “una precisazione che non precisa ma conferma le preoccupazioni dei lavoratori ” intendiamo di nuovo esercitare il diritto alla rettifica come segue: In replica al nuovo articolo apparso su Arezzo Notizie come dichiarazioni del Dott. Nicotra, intendo meglio esplicitare le evidenti ragioni percui Eutelia deve dismettere il reparto It, per garantire l'occupazione dei posti di lavoro nella provincia di Arezzo. Come si può facilmente leggere nella prima pagina del resoconto di gestione trimestrale 2009 di Eutelia, il settore It ha perso 12,9 milioni di Euro e le Telecomunicazioni ne hanno guadagnati 4,2. In mancanza di sovvenzioni statali a fondo perduto, del resto impossibili, è evidente che un azienda privata non può permettersi di mantenere un settore con tale livello di perdite (4,3 milioni al mese). Se continuasse non farebbe che chiudere nel giro di poco tempo compromettendo irremediabilmente anche TUTTI i posti di lavoro invece che solo una parte. Ad Arezzo i circa 300 dipendenti, si occupano di telecomunicazioni e quindi non sarebbero interessati alla purtroppo necessaria, riduzione di personale. Impossibile negare l'evidenza che, mantenere l'unità dei due settori, è ASSOLUTAMENTE contro le famiglie dei lavoratori di Arezzo. Ai dipendenti "Telco" voglio dire che le difficoltà di questo momento fanno parte dei cicli di alti e bassi che nella lunga vita di un'Azienda possono capitare, ma lo spirito guerriero che ci ha animato e ci ha portato lontano, è sempre dentro tutti noi. Con gli attacchi che abbiamo subito, qualsiasi Azienda normale sarebbe crollata, schiacciata e distrutta. Eutelia con Voi e solo grazie a Voi,è qui dura, più dura di prima.......... a buon rendere a nome di tutti gli azionisti di Eutelia.

SABATO 16 MAGGIO 2009 AREZZO NOTIZIE

Eutelia - Nicotra: "governo regge il sacco a chi vuole dismettere e licenziare" ALFIO NICOTRA, candidato a Presidente della Provincia di Arezzo per la lista unitaria di sinistra PRCPdCI ha rilasciato la seguente dichiarazione: Il Governo non solo non sta usando il suo peso per far recedere i dirigenti dell'eutelia dal loro progetto di ridimensionamento dell'azienda e di licenziamenti di massa, ma nell'ultimo incontro avuto con i sindacati si è schierato apertamente con l'irresponsabile direzione di Eutelia. I rappresentanti del Governo hanno comunicato ai sindacati che a giudizio dello stesso Ministero dello Sviluppo Economico le soluzioni possibili ruotavano intorno alla cessione da parte del Gruppo di alcune attività del settore dell' Information Technology (IT). Si tratta di un vero e proprio via libera alla liquidazione di uno dei settori strategici e trainanti di Eutelia. Non a caso Eutelia ha avviato immediatamente le procedure di cessione del ramo di azienda. Il governo Berlusconi si sta rendendo complice di questa manovra invece di esercitare il proprio peso per far recedere il gruppo dirigente dell'azienda dai suoi propositi speculativi. Facciamo notare che le leve per riportare l'azienda ad un atteggiamento di collaborazione ci sarebbero tutte , basti pensare che Eutelia ha una infinità di contratti e di appalti ricevuti dalla pubblica amministrazione. Invece il Governo preferisce essere complice di un gruppo dirigente sul quale pende anche una inchiesta della magistratura. La mia solidarietà nei confronti dei lavoratori e della loro lotta è totale e spero che anche gli altri candidati a Presidente della Provincia si mobilitino per impedire una operazione destinata ad impoverire non solo il nostro territorio."

ECONOMIA&LAVORO ILSOLE24ORE.COM

Eutelia, duemila dipendenti in cassa integrazione da luglio 15 aprile 2009 Duemila lavoratori in cassa integrazione dal mese di luglio per Eutelia, società aretina di servizi per la gestione delle infrastrutture tecnologiche e delle telecomunicazioni. Gli ammortizzatori sociali interesseranno i dipendenti per un periodo di 24 mesi, chiarisce la società, «nel più ampio obiettivo della dismissione delle attività non strategiche». Nel mese di gennaio Eutelia aveva annunciato l'uscita dal comparto dell'It e i sindacati avevano preannunciato 2 mila licenziamenti. La società di revisione PriceWaterhouseCoopers non ha certificato il bilancio 2008 della società guidata da Angelo e Samuele Landi, esprimendo, così, dubbi sulla continuità aziendale. I revisori, afferma un comunicato della stessa società, e hanno espresso dubbi sulla conclusione positiva dei negoziati in corso con le banche creditrici per accordi di ristrutturazione e moratoria del debito. Nella nota, invece, gli amministratori della società di Arezzo ribadiscono la loro «piena fiducia sulla solidità delle ipotesi del piano industriale e sulla realizzabilità degli obiettivi ritenendo quindi sussistente la continuità aziendale». Secondo il revisore Marilena Cederna, invece, il piano industriale di Eutelia prevede l'incasso nel 2009 di un importo totale di 31 milioni essenzialmente derivante da crediti per cessioni di partecipazioni avvenute nel 2008 e nell'esercizio precedente e dall'incasso di corrispettivi per cessioni di partecipazione pianificate per quest'anno. Il verificarsi di questi eventi, assieme ad altri, presupposto essenziale per la realizzazione del piano industriale, scrive ancora il revisore, «dipende in modo significativo da fattori esterni alla società che non sono sotto il controllo degli amministratori».

TESTO DI INTERROGAZIONE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI XI Commissione - Resoconto di giovedì 29 gennaio 2009 UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI Giovedì 29 gennaio 2009. L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.20 alle 10.40. Giovedì 29 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

5-00845 Damiano: Sulla salvaguardia del posto di lavoro dei dipendenti di Eutelia. Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Rolando NANNICINI (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, si dichiara soddisfatto della risposta solo nella misura in cui essa fa riferimento, necessariamente, ad una fase iniziale di ricognizione della problematica affrontata nell'atto di sindacato ispettivo, riservandosi tuttavia di valutare in futuro l'effettiva attuazione degli impegni assunti dal Governo. Ritiene infatti che Eutelia, società di grande importanza strategica nel settore delle telecomunicazioni, che ha consolidato negli anni la sua posizione attraverso l'acquisizione di alcune aziende già operanti nel medesimo campo, abbia posto in essere un comportamento quantomeno ambiguo rispetto alla crisi aziendale in atto e all'impegno assunto in merito all'applicazione di un contratto di solidarietà stipulato - con le organizzazioni sindacali e con il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali - per tutelare più di duemila lavoratori impiegati in quell'impresa. Nel ricordare che gli stessi dipendenti coinvolti nella vicenda, in esecuzione di tale accordo, hanno accettato una riduzione dello stipendio al fine di mantenere il proprio posto di lavoro, fa notare che non sembra possa ritenersi giustificabile la decisione della società di dismettere il settore IT Information Technology, che ha visto messa a repentaglio la sua stessa sopravvivenza, oltre che numerosi posti di lavoro. Auspica al riguardo che il Governo, al fine di far avvertire ai lavoratori coinvolti la presenza dello Stato, possa attivarsi per garantire il rispetto del contratto di solidarietà citato, facilitando altresì la definizione di un nuovo piano industriale e l'avvio di un tavolo nazionale di discussione per la situazione occupazionale, in relazione al quale fa notare che le istituzioni locali della regione Toscana hanno già dichiarato di essere disponibili a collaborare. Ritiene, infine, che in quella sede potrà essere più efficacemente affrontato il rilevante problema che concerne la selezione delle committenze nel settore pubblico.

INTERROGAZIONE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DEL 29/01/2009

5-00864 Lulli ed altri: Situazione di crisi della società Eutelia Spa. TESTO DELLA RISPOSTA

La Società Eutelia operante nel settore dei servizi per l'informatica e per le telecomunicazioni è presente in Italia in varie Regioni, ed ha anche sedi estere (in Austria, in Bulgaria, in Germania, in Gran Bretagna, in Slovacchia, in Ungheria e in Ucraina). Il valore produzione è pari ad Euro 319,2 milioni (dati al 30 settembre 2008). Il Ministero dello Sviluppo economico ha seguito con grande attenzione le vicende della Società in questione che attualmente sta affrontando un periodo di criticità economica e finanziaria. Nell'ultimo degli incontri tenutosi in data 12 gennaio 2009, la Direzione di «EUTELIA» si è riservata, a seguito di sollecitazioni di questo Ministero, di esaminare entro breve tempo la possibilità di evitare il ricorso alla procedura di mobilità per tutti i dipendenti dell'area «Information Technology», stimati, in oltre 1.900 unità. La Società menzionata, nella stessa sede, si è resa disponibile a presentare entro la prima decade di febbraio, il progetto di utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per cessazione di attività e la ricollocazione di tutto il personale non più utilizzabile nell'ambito del segmento della information technology. L'esame di detto elaborato si svolgerà presso il MiSE e, in tale occasione, saranno valutate tutte le opportunità e presi in considerazione tutti gli strumenti che potranno consentire, ove possibile, una gestione non traumatica dei problemi sollevati dalla crisi della Società in questione. Si aggiunge, inoltre, che il Ministero del Lavoro comunica che per gli occupati della Società è stato stipulato in data 23 giugno 2008, un contratto di solidarietà che stabiliva per 24 mesi la riduzione massima dell'orario di lavoro da 40 ore settimanali - come prevista dal CCNL del settore servizi, di telecomunicazioni applicato, a 25 ore medie settimanali nei confronti di un numero massimo di lavoratori pari a 2.182 unità su un organico complessivo di n. 2.308 unità. Successivamente con decreto del 4 agosto 2008, l'Eutelia è stata autorizzata per il periodo dal 1° luglio 2008, al 30 giugno 2009, alla fruizione del trattamento straordinario di integrazione salariale, ai sensi della legge 19 dicembre 1984, n. 863 in favore dei propri dipendenti.

www.webargentarius.it

Crisi EUTELIA: in 1000 ad Arezzo a dire NO!

Il 23 gennaio 2009 sarà una data che rimarrà nella memoria degli Aretini, non c'era mai stata nella storia della città d'arte toscana, una simile manifestazione di rabbia, determinazione, voglia di lottare da parte di tanti lavoratori e lavoratrici da tutta Italia, intenzionati a lottare e a urlare la loro voglia di lavoro e di riprendere a vivere una normale situazione aziendale. La EUTELIA operatore nazionale TLC e IT, che da due anni ha acquisito dipendenti e attività delle ex Olivetti/Getronics e Bull, dopo una gestione aziendale all' insegna del taglio dei costi, politiche industriali sbagliate, svuotamento professionale dei dipendenti e conseguente perdita di contratti, ha comunicato giorni fa la decisione di dismettere il comparto IT (tecnologie e servizi informatici), mettendo in pericolo oltre 2000 posti di lavoro. La risposta alla famiglia Landi, è arrivata puntuale dai lavoratori e lavoratrici di tutta Italia. Sono arrivati da Milano, Napoli, Cosenza, Firenze, Roma e da tutte le altre Sedi, hanno sfilato in oltre 1000, urlando la loro determinazione a mantenere i livelli occupazionali, la loro rabbia per la gestione scriteriata in questi anni del management, la loro sacrosanta voglia di lavoro. Il gran colpo d'occhio della manifestazione Eutelia ad Arezzo (da immagine Quotidiano.net)

Una delegazione di lavoratori ha incontrato il Prefetto Mantovano che ha dichiarato il suo interessamento alla vertenza, anche con l’apertura di un tavolo di trattative con l’azienda e le istituzioni. Anche Comune e Provincia di Arezzo hanno comunicato ai sindacati, l’intenzione di convocare Eutelia. I sindacati, dal canto loro, chiederanno un confronto in sede ministeriale, per contestare il piano di dismissioni dell’azienda e quindi la prospettiva per centinaia di addetti di perdere il posto di lavoro. La situazione drammatica riguarda gli addetti all'Informatica, per i quali si ipotizza il passaggio ad un’altra azienda, in quanto Eutelia intenderebbe cedere questa attività. Si parla di addetti che potrebbero maturare i requisiti della pensione ed entrare, nel frattempo, in cassa integrazione. Per altri la soluzione ventilata, sarebbe quella della mobilità e quindi della perdita del posto di lavoro. Secondo Eutelia, sulla base delle comunicazioni rese ai sindacati, 400 addetti del settore Telecomunicazioni non sarebbero toccati dalla ristrutturazione. Cgil, Cisl e Uil chiedono un piano industriale, chiarezza sul futuro delle attività, dell’occupazione, e della posizione patrimoniale dell'azienda. Di tutto questo a piazza San Jacopo, dopo l’intervento delle Rsu, per i sindacati confederali ha parlato Laura Spezia, Segretaria nazionale della Fiom. C'è paura per i TFR, dopo le recenti indagini della Finanza per associazione a delinquere, finalizzata alla frode fiscale (cioè all’evasione) e al falso in bilancio di: Samuele Landi, amministratore delegato e uomo forte di via Calamandrei. Con lui il fratello Raimondo e i figli di questi Sauro ed Eva. Indagati anche un altro cugino, Alessandro, figlio di Angelo, il presidente di Eutelia, Pasquale Pallini e Daniele Bonarini. (fonte comunicati.net). I lavoratori ex Olivetti e Bull con questa manifestazione dicono BASTA!

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